www.australiaitalia.it
Periodico bimestrale dell'Associazione Italia-Australia
Via Barberini, 86 - 00187 Roma Tel. 06.4743565 - Fax 02.700426099
[email protected]
Numero doppio Gennaio-Febbraio/Marzo-Aprile 2002
Gennaio-Aprile 2002 – Aut. Trib. Roma n. 184 del 10-4-89 - Editore Ass. Italia-Australia - Dir. Resp. Alberto Olivero - Pubblicità: Aurex Multicom (Milano): [email protected] - Tel./Fax 02.95360628 - Stampa: Caleidograf (Merate) - Distribuzione gratuita
Più di quanto
puoi immaginare
L'Associazione Italia-Australia entra con il 2002 nel secondo quarto di secolo
I nostri primi 25 anni
L'Associazione Italia-Australia ha avuto un ruolo determinante per il successo delle relazioni
italo-australiane. Ricordiamo alcuni momenti di questo percorso.
Con il 2002 l’Associazione Italia-Australia entra nel secondo
quarto di secolo. Il primo è iniziato nel 1976.
E’ opportuno quindi ricordare alcuni momenti di una storia,
quella dell’Associazione appunto, che hanno determinato il
successo delle relazioni italo-australiane. A parte gli accordi
storici tra i due Paesi (accordo sulle pensioni, sulla sanità, sulla
doppia tassazione) l’Associazione è stata l’artefice della diffusione più ampia della conoscenza dell’Australia moderna.
All’inizio dell’era dei viaggi con i jumbo-jet l’Associazione
Italia-Australia ha reso possibile a migliaia di soci di poter
accedere al viaggio aereo a condizioni vantaggiose non soltanto
per le tariffe ad essi riservate dalla Qantas, notevolmente più
convenienti di quelle ufficiali, ma anche di poter usufruire di
informazioni sull’Australia che in quel periodo nessuno nel
settore del turismo aveva la pur minima conoscenza.
L’Australia, con l’Associazione Italia-Australia è entrata in
Italia nell’ottica del turismo e dal 1984 al 1989 in Italia c’era
soltanto una fonte sicura di informazione e guida turistica per
l’Australia: la nostra Associazione. Il turismo italiano verso
l’Australia ha mosso i primi passi e si è sviluppato solo ed
esclusivamente grazie all’Associazione Italia-Australia.
La Qantas aveva fatto dell’Associazione Italia-Australia la
propria esclusiva porta di accesso al mercato, a tutto vantaggio
dei Soci. Molto è cambiato da allora, molto si è fatto e molto vi
è da fare perchè l'Associazione è un laboratorio unico in Italia in
cui, con l'intervento di valide collaborazioni, si anticipano sempre i tempi relativi allo sviluppo delle relazioni italo-australiane
in tutti i campi.
Il Direttore di Attualità
Alberto Olivero
[email protected]
E' italiana una dei componenti degli undici membri
del Consiglio di Direzione dell’ Australian Tourist Commission
Tutti i soci dell’Associazione Italia-Australia ricordano Cinzia Pellegrini, oggi signora Burnes, che negli anni più epici
dell’Associazione, dal 1984 al 1989, era responsabile del servizio turismo dell’Associazione Italia-Australia.
Cinzia Pellegrini Burnes nella sede
dell'Associazione Italia-Australia
Cinzia Pellegrini Burnes insieme ad alcuni
dirigenti Qantas dell'epoca e rappresentanti di Tour Operator
Uno dei suoi primi successi incontrando
rappresentanti del Governo Australiano
Gli anni ottanta dell’Associazione sono stati caratterizzati
dall’attività svolta da Cinzia nel settore dei viaggi per i Soci
a condizioni vantaggiose assicurando un servizio assolutamente personalizzato e segnando in quell’epoca un modo
nuovo e moderno di occuparsi del turismo. Questo, insieme
alle altre attività dell’Associazione nel campo dell’informazione italo-australiana, delle promozioni fieristiche e commerciali in cui Cinzia era sempre instancabilmente presente,
hanno portato ad accrescere il numero dei turisti dall’Italia
verso l’Australia del cento per cento. Un successo enorme.
Per questi meriti la Signora Cinzia Pellegrini Burnes è stata
chiamata dal governo federale australiano a far parte del Consiglio di gestione dell'ATC (Australian Tourist Commission).
AD UN TASTO DI DISTANZA
La prima in Italia a creare una banca dati australiana a
disposizione dei Soci è stata nel 1984 l’Associazione ItaliaAustralia. L’avvenimento è illustrato in copertina del periodico Italia-Australia organo ufficiale dell’Associazione dell’agosto 1984 dove si vede Cinzia istruire
l’operatrice alla gestione del programma
MATILDA: Microcomputerized Access To
Information Lead and Data on Australia. Un
software esclusivo creato dagli esperti dell’Associazione Italia-Australia con il contributo di Cinzia allora diciannovenne, fresca
di studi aziendali, per mettere a disposizione dei Soci un servizio dati sull’Australia accessibile
telefonando ad un numero apposito dell’Associazione per
sapere in tempo reale tutte le informazioni più utili ed interessanti sull’Australia e sui viaggi. Era il pionierismo informatico,
Internet non esisteva e già l’Associazione Italia-Australia
aveva collegato, seppure tramite operatore, il computer al
telefono e Cinzia ne era subito diventata l’entusiasta protagonista, rispondendo al telefono e ricavando le risposte dal
computer che veniva da lei stessa costantemente aggiornato
ed arricchito di dati informativi.
Promozione dell'Australia anche attraverso
molti incontri e partecipazione a fiere
Il successo di alcuni piloti australiani nel mondo delle corse ha il marchio italiano
L’AUSTRALIA IN
FORMULA UNO
Era dai tempi di Alan Jones, campione del mondo nel 1980, che un pilota australiano non emergeva in Formula 1
Il 3 marzo 2002 a Melbourne rimarrà negli annali dell’automobilismo
mondiale per l’ Italia e per l’Australia.
“C'è il mio nome sulla macchina”.
Così Giancarlo Minardi esordisce nella straordinaria giornata in cui la scuderia con il suo nome si è aggiudicata
il quinto posto nel Gran Premio inaugurale del Campionato del Mondo di
Formula Uno.
“Per me - commenta il plurimiliardario proprietario australiano della F1 Minardi-Asiatech, Paul Stoddart
- questo è il giorno più bello della mia
vita da quando sono approdato in questo sport. Considero questo nostro esaltante esordio mondiale una vittoria”.
Il debuttante pilota australiano
Mark Webber arrivato al quinto posto al Gran Premio d’Australia e Paul
Stoddart proprietario della squadra
sono considerati di fatto oggi, per gli
australiani, astri nascenti e nuovi idoli
dell’automobilismo. E il bello è che li
unisce il nome di un grande italiano,
Giancarlo Minardi, che ha creato la
macchina e la squadra che ha permesso di conseguire un risultato decisamente importante.
Al termine della corsa il grande
Michael Shumacher non solo ha invitato l’Aussie debuttante in Formula 1
Mark Webber e il boss della Minardi
Paul Stoddard nel suo ufficio all’interno del box Ferrari per abbracciarli e
congratularsi con il suo collega australiano piazzatosi al quinto posto,
ma a notte inoltrata il campione del
mondo in carica si è recato al nightclub
“Boutique” nel quartiere melbournese
di Prahran e lì ha brindato con tutta la
squadra australiana dell’italiano
Minardi.
Giancarlo Minardi, di Faenza (RA)
è nato e cresciuto tra le automobili. La
Ferrari lo chiama nel 1976 per svezzare giovani talenti dell’automobilismo
italiano.
Nel 1979 diventa lui stesso
costruttore dando vita al Minardi Team
Segnono. Nel 1985 la Minardi debutta in Formula Uno: le sue auto sono
equipaggiate con motori Ferrari V12.
Nel 2001 il magnate australiano Paul
Stoddard, che possiede l’European
Aviation Group avente base a Londra
con 25 aerei di linea, circa 700 dipendenti, il maggiore fornitore di ricambi
di aerei del Regno Unito, proprietario
dell’European Formula Racing, acquista la scuderia Minardi di Formula
Uno esordendo a Melbourne con grande successo insieme al pilota australiano che è certamente una rivelazione
dell’automobilismo mondiale.
Mark Webber
Mark Webber era partito dal 18°
posto e ha finito la corsa al quinto
posto definendo la corsa, scendendo
dalla macchina: “a race of attrition”.
In questa corsa il quinto si è sentito
un vincitore. Webber con il suo debutto al Gran Prix dello scorso 3 marzo è
diventato il primo australiano ad aggiudicarsi un punteggio nel campionato mondiale di formula uno dai tempi di Alan Jones (che fu campione del
mondo nel 1980 con la Williams).
Bravissimo il tedesco Michael
Schumacher che con la Ferrari per la
terza volta di seguito si aggiudica il
gran premio d’Australia e bravo anche l’australiano Mark Webber che
con macchina australiana ma nata in
Italia e con nome italiano conquista un
grande risultato proprio nella corsa di
casa.
Il boss australiano Paul Stoddart
con una sola gara si porta a casa due
successi: classifica tra i primi dieci
nella categoria costruttori e due punti
di campionato che vogliono dire molto anche in termini economici a fine
mondiale.
In precedenza la Minardi aveva
partecipato a 272 Grand Prix senza
mai alcuna vittoria ma solo pochi punti. Nelle mani degli australiani
Stoddart e Webber adesso le cose potrebbero decisamente cambiare.
Un altro esempio che dimostra la
qualità dei piloti australiani è rappresentato da Rayan Briscoe, vincitore
del Campionato Renault 2001. Per il
2002 Rayan ha accettato l'ingaggio
dalla Toyota di Formula 1 come collaudatore.
Mark Webber esulta con Paul Stoddard al GP d'Australia
Una speciale iniziativa sportiva è allo studio per promuovere piloti australiani in Europa
CAMPIONATI EUROPEI PER
PILOTI AUSTRALIANI
L'opportunità offerta dal campionato Formula Renault 2000 e l'iniziativa di una scuderia che alleva un futuro campione
Mark Webber ha contribuito a gettare le migliori premesse per un progetto sportivo che vuole essere una proposta tesa a scoprire ed avvicinare giovani talenti australiani ai quali dare la possibilità di correre in uno dei campionati europei. Questo farebbe sì che il pilota abbia
l'opportunità di mettersi subito in evidenza senza perdere tempo in campionati poco
proficui.
Un esempio su tutti è rappresentato dal già citato australiano Rayan Briscoe, vincitore del Campionato
Renault 2001 e che ora è il
collaudatore ufficiale della
Toyota di Formula Uno.
Importantissimo è anche
il fattore sponsor. Sono infatti loro, le aziende australiane
ad avere la maggiore importanza nel progetto. Non si
deve far sì che rimangano
solo dei loghi sulle monoposto bensì che diventino realmente il punto attivo dell'idea, dandogli la possibilità
di veicolare il loro marchio,
di crearsi una nicchia di mercato e soprattutto di arrivare
con un valido mezzo ad essere conosciuti per stabilire
contatti con aziende e potenziali clienti in Italia e Europa.
Il progetto è un'idea della
Scuderia Benvissuto in collaborazione con Aurex
Multicom.
FORMULA RENAULT,
ANTICAMERA DELLA F1
Ha compiuto 30 anni nel
2000, data in cui è nata l'era
della Formula Renault moderna: più sicurezza, più
competitività, aerodinamiche
riviste e più performanti, un
unico motore, il 2000 a 16
valvole Renault, appunto.
La filosofia della Formu-
la Renault 2000 - che a tutti
gli effetti è la vera anticamera della Formula Uno - si
basa sugli stessi princìpi di
funzionamento della Formula Uno, telemetria compresa,
con la differenza essenziale
che i motori ed i telai di cui
dispongono tutti i piloti e le
scuderie sono identici come
anche le gomme. E' infatti
definito un campionato
monomarca.
Non si deve per questo
lasciarsi trarre in inganno;
infatti questo campionato di
formula è risultato essere il
più competitivo, selettivo ed
affascinante nel suo genere
dopo la Formula Uno. Non
potendo apportare modifiche
alcune sui motori - in quanto
sigillati - i team ed i piloti si
prodigano in mille modi per
risultare i più veloci lavorando sulle aerodinamiche, sulle sospensioni, sui carichi e i
bilanciamenti.
La risultante di tutte queste varianti è solo una: lo
spettacolo. E' infatti la
spettacolarità di ogni singola
gara la vera protagonista di
tutto il campionato, campionato dove emerge solo il pilota più bravo, il più veloce,
colui che meglio riesce a
sfruttare le sinergie tra il lavoro dei meccanici e l'interpretazione della pista.
Ecco perchè il Formula
Renault 2000 è definito il
campionato più selettivo, affascinante e competitivo. I
team e i piloti che a fine stagione sono in testa alla classifica lo sono perchè sono
stati davvero i migliori, i più
bravi e veloci.
GIOVANI TALENTI:
CHRISTIAN GAIER
Francesco Lorusso, Direttore Sportivo del team
Benvissuto è il manager di
un giovane pilota di grande
talento, da Formula Uno, tanto è vero che lo stesso
Michael Schumacher se ne
è interessato personalmente
tanto da fargli affermare che
di lui se ne parlerà entro due
stagioni, avendo già Christian
dimostrato quello che sa fare
avendo talento indiscutibile,
attitudini alla velocità e capacità di adattamento alle più
diverse situazioni.
Gaier (nato nel 1983 a
Belluno) passa la maggior
parte della sua vita in Germania. Entra nel mondo dei motori partecipando nel 1996 al
campionato Go-Kart classe
bambini, con discreti risultati. L'anno della svolta è il
1997 quando correndo nella
classe Futura dimostra subito il suo talento che lo porterà
quasi immediatamente nella
famosissima scuderia di GoKart di Michael Schumacher,
e precisamente nella IC/A100
Junior nazionale dove ha
modo di imparare proprio
dallo stesso Schumi le tecniche di guida sul bagnato.
Christian Gaier con Michael Schumacher
L'anno successivo vince,
sempre correndo per la stessa
scuderia (KSN) il campionato internazionale. Nel 99 arriva secondo. A fine 99, grazie al particolare interessamento del campione del mondo della Ferrari, Christian
partecipa alle selezioni nazionali indette da BMW per
reclutare 10 giovani talenti e
farli partecipare al campionato di formula junior tedesco. I candidati erano 180.
Christian arrivò 2°.
Il 2000 fu l'anno in cui
Christian corse come pilota
ufficiale BMW nel campionato tedesco di fomula junior
ottenendo peraltro 8 pole
position e 4 secondi posti in
griglia di partenza su 12 gare.
Nel corso del 2002
Christian correrà nel campionato di Formula Renault
2000. Nel futuro la Formula
3000 oppure…non si esclude affatto possano arrivare
subito proposte per un ingaggio in Formula Uno.
VUOI SPONSORIZZARCI ?
Un investimento importante
su un team vincente ed
un pilota d'eccezione!
www.dippiù.cjb.net oppure www.benvissutoracing.cjb.net
Per informazioni:
[email protected]
[email protected]
Fax: 02.95360628
Cell.: 329 025 4863 - 335 366863
Aurex Multicom avvia un progetto di collaborazione con una grande realtà imprenditoriale
IL CUORE DELLA BRIANZA
PULSERA' IN AUSTRALIA
Presentiamo Vera Brianza, un'associazione di PMI brianzole decisamente aperte ai mercati mondiali
supportata da una eccellente gamma di servizi
Vera Brianza
consolida il proprio
ruolo di associazione rappresentativa
di imprese radicate
nel contesto economico e sociale del
territorio e fortemente orientate alla Il marchio di Vera
Brianza ha la forma
mondializzazione
del triscele, un
offrendo nel
simbolo celtico, una
contempo l’oppor- civiltà che fu tra le
prime a mettere
tunità di usufruire
radici nelle colline
dell’Associazione
brianzole.
quale punto di
riferimento per lo sviluppo dell’economia locale ed immagine della cultura e
della tradizione imprenditoriale della
Brianza nel mondo.
Vera Brianza mette a disposizione
delle proprie imprese associate diversi
servizi e il massimo sostegno a tutte le
aziende che desiderano operare nei mercati esteri. La società Aurex Multicom,
offre le proprie competenze ed esperienze consolidate nell' attività con l’Australia, avviando nel corso del 2002 un
progetto di collaborazione con Vera
Brianza per promuovere in Australia le
PMI associate.
RICERCA DI NUOVI MERCATI
Vera Brianza, nell’ambito della diffusione del suo marchio nel mondo propone e segnala nicchie di mercato che
vanno esplorate con la dovuta serietà.
Il fine è di favorire lo scambio tra gli
operatori economici interessati a confrontare le proprie esperienze ed i propri
fabbisogni.
Vera Brianza opera moltissimo su
mercati emergenti e di grandi
potenzialità attraverso progetti mirati.
Sedi operative con uffici e show-room
sono già stati aperti a Mosca, Panama,
Budapest, Bucarest.
SERVIZI DI TRADUZIONI ED
INTERPRETARIATO
Nel corso degli anni Vera Brianza ha
consolidato una rete di professionisti in
grado di assistere con personale di alta
competenza le imprese nei contatti e
nelle trattative con i clienti stranieri.
SERVIZI ASSICURATIVI
Vera Brianza è in grado di proporre
consulenze e contatti privilegiati con
chi è disposto a considerare un profilo
assicurativo personalizzato conveniente, tramite apposite società.
L’assicurazione dei crediti e delle
merci destinate al mercato interno e
all’export garantisce tranquillità agli
operatori.
TRASPORTI E DOGANE
Sono note le difficoltà che si possono incontrare esportando merce all’estero. Si va dalla scelta dello spedizioniere
ai problemi doganali non sempre di agevole soluzione. Vera Brianza, grazie ad
una maturata esperienza sul campo offre consulenze efficaci e risolutive.
Vera Brianza e le missioni
di affari nel mondo
Le missioni di operatori economici proposte da Vera Brianza sono iniziative
incluse in programmi a favore
dell’imprenditorialità lombarda previsti
nell’aerea dei paesi PECO e della CSI.
Tali progetti sono finalizzati ad offrire
nei vari Paesi esteri, attraverso l’organizzazione di incontri di affari con varie
aziende locali, nuove opportunità di
business alle imprese interessate ad
iniziare e/o rafforzare le loro attività
commerciali nei contesti indicati.
Queste missioni, nel corso del 2002
prenderanno avvio con una fase in Italia di promozione/raccolta di adesioni di
PMI alle iniziative proposte.
Successivamente, sulla base delle adesioni registrate saranno organizzate le
missioni nel Mondo mediante il supporto della rete estera.
Non solo Vera Brianza mette a disposizione i mezzi per seguire tutte le fasi
necessarie a selezionare, individuare e
stabilire contatti e scambi tra vari imprenditori ma presto vi sarà anche la
possibilità di effettuare (entro un anno)
videoconferenze tra i vari Paesi e la
sede di Vera Brianza, in Monticello (Lecco) facendo riferimento al progetto
Reesource e alle sue risorse tecnologiche (vedere riquadro pagina a lato).
SERVIZI AGLI ASSOCIATI
I continui mutamenti del mercato
pongono alle PMI vari problemi in quanto chiamate a svolgere funzioni aziendali
sempre più complesse e tuttavia indispensabili, quali finanza, marketing internazionale ecc.
Vera Brianza raccoglie attorno a sè
competenze, contatti, relazioni istituzionali e capacità organizzative utili, in
particolare, per lo sviluppo dei rapporti
commerciali.
GESTIONE DI PROGETTI
SPECIALI DI
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Le PMI sono chiamate ad affrontare
sfide continue di modifica delle strategie e di aumento delle proprie capacità
competitive su mercati sempre più ampi
e differenziati.
Vera Brianza assegna priorità alla
creazione e gestione di progetti speciali
di internazionalizzazione, specialmente nei mercati emergenti. Questi progetti implicano alcune tappe fondamentali:
– Costituzione di sedi e strutture permanenti (uffici, show-rooms, depositi ecc.) sui mercati esteri per rendere disponibili supporti operativi alle
PMI
– Raccolta di notizie sulla clientela
consolidata e potenziale
– Approntamento di cataloghi e
videocataloghi per la promozione di
prodotti e servizi delle imprese associate
– Organizzazione in logica consortile,
di missioni economiche
– Consulenza e assistenza specialistica per la messa a punto e la definizione di accordi di cooperazione commerciale, commercial-produttiva,
tecnologica e finanziaria
FINANZIAMENTI ALLE
IMPRESE
La Regione Lombardia, vari Ministeri Italiani e l’Unione Europea mettono a disposizione delle PMI (secondo
precisi criteri) opportunità di accesso a
crediti a tasso agevolato nonchè
finanziamenti a fondo perduto, secondo
però determinate condizioni.
Vera Brianza in tale contesto mette a
disposizione dei propri associati tutti i
servizi che sono necessari a soddisfare
le condizioni per l’ottenimento dei fondi tramite convenzioni con società di
consulenza specializzate nel condurre a
termine tutte le operazioni per il buon
fine del progetto.
CONSULENZA DI IMPRESA E
CONSULENZA DI DIREZIONE
Spesso le PMI si rivolgono a consulenti esterni per accrescere la propria
capacità competitiva.
Vera Brianza ha stipulato convenzioni con società specializzate nell’assistere le imprese associate impegnate
in problematiche di tipo strategico, progetti di internazionalizzazione, organizzazione, logistica, normative ISO, risorse umane.
PROGETTI DI FORMAZIONE
AZIENDALE ED
INTERAZIENDALE
Anche qui Vera Brianza gode di eccellenti convenzioni con società specializzate nell’analizzare, mettere a punto
e sviluppare progetti di formazione, progetti che peraltro possono spesso
beneficiare di finanziamenti destinati
alla copertura di costi totali e variabili.
PMI ASSOCIATE
I principali settori in cui operano le
PMI associate alla Vera Brianza (oltre
400) sono: Alimentare, Tessile, Abbigliamento e accessori, Imballaggio, Trasporti, Impiantistica, Prodotti cosmetico/curativi, Arredamento, Casalinghi,
Oggettistica, Consulenza, servizi e concessionarie, Arti grafiche, pubblicità,
articoli promozionali e incentives,
Ristorazione, Metalmeccanica, Edilizia
e serramenti
IMPRENDITORI
Presidente dell’Associazione Vera
Brianza è il Dott. Nando Caldirola,
titolare della omonima casa vinicola
Caldirola SpA.
Un particolare ringraziamento viene
inoltre rivolto al Dott. Franco
Spreafico, titolare della Erre Di Esse
Grafica SpA, Consigliere dell’Associazione Vera Brianza che sta contribuendo allo sviluppo del progetto Australia
con l’Associazione Italia-Australia e la
società Aurex Multicom.
Franco Spreafico è anche il brillante
promotore del progetto innovativo
Reesource (vedi riquadro) che ha messo
a disposizione capitali, mezzi e la propria immagine per promuovere quello
questa spinta verso la modernizzazione
(voluta e necessaria) delle aziende
brianzole.
VERA BRIANZA E IL PROGETTO...
...REESOURCE
Nell’ambito delle iniziative promosse da Vera Brianza un particolare rilievo
lo riveste “Reesource”, nata dall’idea di
un brillante imprenditore brianzolo,
Franco Spreafico, per costruire da zero
una azienda di servizi informatici e
Internet. Progetto
innovativo in tutti i
suoi aspetti e che
sulle ceneri della trascorsa “New Economy” propone un
lavoro basato sui
contenuti e non sull’immagine, mirato
al successo nella
nuova era Internet.
L’idea originale
era di creare un portale per l’editoria
che coinvolgesse le
aziende del settore
per costruire insieme un marketplace
che diventasse un
media alternativo e
parallelo per la commercializzazione e la vendita di prodotti
e servizi B2B. Il marketplace doveva
diventare un punto di aggregazione per
le aziende del settore nonchè uno strumento per favorire le interrelazioni tra
le aziende, clienti e fornitori.
Legge 388 Finanziaria 2001
Con l’avvento della Legge 388 (finanziaria 2001) sull’Agevolazione per
il Commercio Elettronico, Reesource si
è fatta promotrice del progetto
VeriBusiness by VeraBrianza, coinvolgendo più di 100 imprese appartenenti
all’area della Brianza. Tale risultato è di
enorme interesse per molti aspetti:
Reesource può proporre nuove soluzioni informatiche alle aziende dell’associazione a condizioni molto favorevoli
e di qualità con inoltre l’intento di stabilire una relazione di “partnership” con
queste aziende e con l’associazione Vera
Brianza.
Il progetto VeriBusiness
Tale progetto
presuppone lo sviluppo di un portale
comune - Veri
Business - in grado
di fornire servizi
avanzati per la promozione, commercializzazione e vendita su Internet.
Il portale è focalizzato sui servizi
B2B per agevolare
le imprese nell’introduzione dei sistemi
di commercio elettronico nel loro tessuto aziendale.
Il portale curerà
oltre l’apetto economico anche la valorizzazione culturale
del territorio, tradizioni e aspetti tipici brianzoli nonchè il
settore turistico oltre a fornire ampie
informazioni di carattere generale.
Come secondo step il portale ospiterà due ulteriori sezioni: informazioni e
servizi sulla finanza agevolata
Ricerca personale e Formazione
Reesource si propone anche come
centro di formazione tecnica. Da un lato
provvede alle necessità del personale
delle aziende in qualità di utenti finali,
attivando corsi per la preparazione
Windows, Office, per le applicazioni
Internet e produzione più utilizzate.
Dall’altro lato provvede a fornire
corsi di formazione tecnica di alto livello formativo.
www.reesource.it
PER INFORMAZIONI
Vera Brianza
[email protected]
Fax 0399231335
Tel. 039923131
Aurex Multicom
[email protected]
Fax 0295360628
Tel. 348 2651699
Il Premier John Howard in visita in Indonesia
L'ECONOMIA AUSTRALIANA
IN FORTE E STABILE CRESCITA
“Le riforme strutturali introdotte dal mio governo ci hanno assicurato il primato nell’economia mondiale”.
In occasione della visita a Jakarta
nello scorso febbraio il Premier australiano John Howard ha partecipato
alla riunione di affari organizzata dall’Indonesia - Australia Business
Council delineando la posizione australiana in Asia con particolare riferimento all’Indonesia.
“L’economia indonesiana - ha sottolineato Howard - è stata duramente
colpita dagli avvenimenti dell’11 settembre più di ogni altra nazione; l’Australia è stata in grado di provvedere a
rendere meno difficile la situazione
con aiuti consistenti atti a mettere di
nuovo in moto l’economia di questa
parte dell’Asia. L’obiettivo di quell’atto criminoso era evidentemente
quello di minare la credibilità delle
economie occidentali. Ora invece posso assicurare i rappresentanti dei Paesi
dell’Asia che la situazione economica
occidentale è in fase di brillante ripresa, grazie anche al fatto da me verificato personalmente durante la mia visita a Washington, che gli Stati Uniti
sono ormai in fase di solida rimonta
dal terribile colpo subìto.
Come Primo Ministro di Australia
posso oggi affermare in presenza dei
rappresentanti economici dei principali Paesi dell’Asia che l’economia
australiana nel corso di quest’anno
sarà superiore a quella di ogni altro
Stato del mondo.
Gli scambi commerciali tra Indonesia e Australia sono stati nel 2001 in
forte aumento e continuano in questo
senso malgrado l’11 settembre. Il mio
impegno è quello di facilitare questa
crescita tra i due Paesi evitando che ci
sia un sano equilibrio tra scambi commerciali e investimenti.”
John Howard ha poi toccato argomenti di politica economica australiana facendo riferimento alle riforme in
atto da parte del suo governo per quanto riguarda il mercato del lavoro. Cambiamenti necessari per rendere l’economia australiana più competitiva su
scala mondiale. Le riforme del governo di Howard sono state introdotte dal
1997 ad oggi in modo rapido e tempestivo: la fluttuazione della moneta australiana per contrastare gli effetti negativi della recessione asiatica del
1997 , l’introduzione della tassazione
GST (Iva) nel 2000 che sta dando in
pieno i risultati previsti nel risanamento
economico e finanziario del Paese.
In questa sessione indonesiana
Howard ha voluto menzionare il positivo risultato delle riforme strutturali
applicate dal suo governo in Australia
per incoraggiare Paesi dell’Asia come
l’Indonesia a non avere alcuna remora
a studiare e applicare anche loro quelle riforme strutturali indispensabili a
tenere l’economia allineata agli sviluppi dell’economia mondiale.
John Howard, concludendo il suo
intervento ha detto: “In questo processo di cambiamento e riforme che è
molto importante per il popolo
indonesiano e per tutti i popoli di questa regione, affermo qui categoricamente che il popolo dell’Indonesia ha
nell’Australia una nazione amica e
comprensiva. Noi siamo un Paese che
ha un alto concetto del valore delle
relazioni con l’Indonesia.
Come Paesi vicini geograficamente, storicamente e con comuni esperienze, noi abbiamo un futuro in comune. Un futuro che so bene che la
gente dei due Paesi vuole sviluppare e
rendere più proficuo. Ma senza investimenti, senza i benefici effetti dei
rischi imprenditoriali, senza raggiungere un equilibrio tra il ruolo dello
stato e quello dell’iniziativa privata, la
crescita del tenore di vita e la partecipazione ai benefici effetti della
globalizzazione non saranno disponibili in Indonesia.
Posso assicurarvi che gli imprenditori australiani sono pronti ad assumersi la loro parte di rischio in Indonesia per partecipare e contribuire notevolmente allo sviluppo di questa importante parte dell’Asia”.
ISCRIVETEVI
ALL'ASSOCIAZIONE ITALIA-AUSTRALIA
PRIVATI O AZIENDE, ISCRIVERSI SIGNIFICA AVERE L'AUSTRALIA A PORTATA DI MANO
CONSULENZA - INFORMAZIONI - CONVENZIONI - SERVIZI
Per iscrizioni/informazioni: Associazione Italia-Australia - Via Barberini 86 - 00187 Roma - Tel. 06 4743565 - Fax 06 233201031 / 02 700426090
[email protected] - www.australiaitalia.it - c/c n. 23541006 intestato a: Associazione Italia-Australia
Dal Consolato d'Italia in Brisbane informazioni su nuove opportunità
PENSI DI INVESTIRE
IN AUSTRALIA?
I legami tra Italia e Australia si stanno consolidando sempre di più, malgrado la distanza,
favorendo molteplici opportunità di investimento
A cura del Dott. Vincenzo Ercole - Console d'Italia - Brisbane
L’Australia è certamente un Paese geograficamente
agli antipodi dell’Italia. Tuttavia, nell’era della
globalizzazione (con la conseguente crescente importanza
della dimensione immateriale rispetto a quella più fisica), nonchè sulla scia della
rilevante comunità di origine italiana qui trapiantata (e
molto bene inserita), i legami tra l’Italia e l’Australia si
stanno consolidando sempre
di più. Questo è vero nell’area culturale (basti pensare alla recente nomina del
Maestro Gelmetti quale Direttore dell’Orchestra Sinfonica di Sydney), nel campo
scientifico e tecnologico
(come testimonia l’organizzazione della Mostra Convegno sull’Innovazione Tecnologica a Melbourne alla fine del mese di marzo), così come,
in particolare, per quanto concerne il settore economico e
commerciale (l’Italia è il terzo partner commerciale in
Europa dell’Australia e alcune importanti aziende italiane
hanno qui realizzato considerevoli investimenti diretti).
In questo contesto favorevole ai rapporti con l’Italia, il
Queensland sta emergendo sempre di più quale altro ragguardevole Stato di riferimento (oltre ai più tradizionali
New South Wales e Victoria) per il nostro Paese.
Secondo Stato australiano per dimensione geografica e
terzo per componente demografica e contributo economico, il Queensland sta profondendo i massimi sforzi per
diversificare la sua pure solida e dinamica economia tradizionale (particolarmente dedita alla produzione ed esportazione di minerali, cotone e prodotti agricoli), insistendo
su settori innovativi quali, le biotecnologie, le telecomunicazioni, l’acquacultura, il management ambientale, l’istruzione, l’aviazione e la nautica, nonchè, ovviamente, il
turismo.
Sono tutti settori nei quali il solidissimo Governo guidato dal Premier Peter Beattie, sfruttando lo stile di vita
altamente peculiare ed un clima invidiabile propri dello
“Stato del Sole Splendente”, sta costruendo l’idea di Smart
State, uno Stato cioè che, in una società che darà sempre
maggiore spazio alla creatività ed alla conoscenza, possa
fungere da avanguardia intellettuale della regione AsiaPacifico. L’obiettivo è
senz’altro ambizioso.
Esso è tuttavia sostenuto, innanzitutto, da motivazioni da tenere in adeguata
considerazione allorchè si
pensi ad un investimento in
quest’area geografica, quali
la presenza di una forza lavoro
qualificata
e
multiculturale, i prezzi delle proprietà ancora competitivi, la presenza di infrastrutture avanzate (tra le
quali ben 16 porti, 3 aeroporti internazionali e
174.000 km di strade), la vicinanza geografica e politica
con gli Stati del continente asiatico e con l’Indonesia,
l’ampia dispo-nibilità di materie prime ed energia, i livelli
di tassazione e di indebitamento che sono i più bassi in
Australia. Inoltre, nei settori suindicati, il Governo è disposto ad offrire incentivi sia di natura economica (essenzialmente esenzioni fiscali e prestiti agevolati) che di carattere
più generale (quali programmi di venture capital ed assistenza in tutte le fasi dell’investimento e nelle questioni
immigratorie).
Negli ultimi anni molte importante multinazionali hanno qui localizzato la sede regionale o nazionale delle
proprie attività (City Bank, Comalco, Shell Coal, Boeing
Australia, Virgin Australia, Dascom, IBM, Metromedia
Technologies ed altre ancora).
Qualora ci fossero, pertanto, aziende italiane che intendano valutare l’ipotesi di seguire le orme della Parmalat,
dell’Ansaldo e del Gruppo Versace (che negli ultimi anni
hanno realizzato importanti investimenti diretti nel
Queensland), l’Associazione Italia-Australia è a disposizione dei propri associati per informazioni e assistenza in
collaborazione con l'Ambasciata d’Italia in Canberra ed il
Consolato d’Italia in Brisbane che saranno lieti di fornire
informazioni aggiuntive e l’assistenza del caso.
Nuove prospettive per gli indici azionari dell'Australiam Stock Exchange
RIVOLUZIONE NELLA BORSA AUSSIE
Dopo la rivoluzione dell'indice Morgan Stanley Capital International (MSCI) attuata nel 2001,
che ha incrementato il peso dell'ASX dal 26% al 35% all'interno dell'indice MSCI Asia Pacific ex-Japan,
due importanti cambiamenti avranno luogo nel corso di quest'anno.
Tratto dal bollettino periodico Invest_net, curato dal Prof. Massimiliano Tani - Canberra
Il primo: la nuova metodologia dell’agenzia di credito Standard & Poor’s
per il calcolo degli indici azionari che
sarà basata sul numero di azioni
trattabili invece che sul numero di azioni
esistenti.
Ciò significa che un titolo come
Telstra (la società telefonica al 51%
posseduta dal governo australiano) avrà
un peso minore all’interno del principale indice azionario australiano, il
S&P/ASX200. Di conseguenza, vi sarà
minor richiesta di azioni Telstra da
parte dei fondi azionari cosiddetti “passivi”, il cui portafoglio riflette la composizione dell’indice.
Il processo di transizione è stato
annunciato da Standard & Poor’s a
metà marzo. Il 5 Luglio 2002 la classificazione per settore industriale sarà
soppiantata da una nuova classificazione basata su 24 settori “tipici” già
adottata da altre Borse. Questo faciliterà la comparabilità degli indici settoriali
australiani con quelli delle altre principali piazze internazionali.
Il secondo: quando scienza e finanza vanno passo a passo.
E’ possibile abbinare scienza ed
affari senza che l’una sia vittima dell’altra? Tra le possibili risposte, un
esempio è rappresentato dalla università australiane. Molte di esse infatti
hanno da tempo costituito società private il cui scopo è facilitare la
commercializzazione delle ricerche
condotte dal proprio corpo accademico. Nella maggior parte dei casi tale
facilitazione consiste in servizi di con-
sulenza tecnica, commerciale e legale.
Le università agiscono da veri e propri
incubatori per la ricerca, sullo stile
delle grandi università americane (per
esempio Stanford).
A volte però le università australiane investono direttamente nelle invenzioni dei propri ricercatori partecipando direttamente nel capitale delle nuove imprese create (spin-offs). In questo
caso esse condividono il rischio di impresa e possibili successi ed insuccessi
finanziari. Le università diventano
quindi venture capitalists, ricevendo
dividendi e royalties dai propri investimenti. Tra le università più attive nella
commercializzazione di ricerca sono
da segnalare l’Australian National
University (ANU) e l’università del
New South Wales (UNSW). L’ANU,
tramite la controllata Anutech, ha un
portafoglio di oltre 100 brevetti.
L’UNSW, tramite la controllata
Unisearch, ha “sponsorizzato” oltre 40
brevetti nel corso del solo 2001.
Il giro di affari di queste attività di
venture capital è limitato ma significativo e si aggira sui 10-20 milioni di
dollari all’anno (12-24 miliardi di lire).
Una notevole quota dei brevetti sponsorizzati riguarda prodotti medici, biofarmaceutici e IT. Per esempio,
Unisearch ha costi-tuito nel 2001 una
società di spin-off insieme con l’Università della California in Los Angeles
(UCLA) per sfruttare commercialmente i risultati di una ricerca che ha scoperto che alcuni enzimi inibiscono la
formazione di colonie di batteri su superfici “vive” (come la pelle) e non.
Tali enzimi vengono ora sfruttati in
ambito farmaceutico, in prodotti
cutanei (invece che antibiotici) che
prevengono infezioni, e in ambito chimico nella produzione di vernici che
non sfogliano.
La costituizione di società indipendenti e finanziariamente autonome per
sfruttare commercialmente la ricerca
si è dimostrata anche una valida alternativa fonte di finanziamento per ricerche specialistiche. Spesso le imprese create hanno commissionato ulteriori ricerche alle stesse università che
le hanno formate. Questa tendenza è
cresciuta negli ultimi anni, in parallelo
alla progressiva diminuzione della spesa pubblica a sostegno della ricerca in
Università.
Alcune delle nuove imprese finanziano interi programmi di dottorato
(durata: 3 anni). Sebbene non si debba
dimenticare che l’attività di venture
capital delle università australiane non
porti sempre ad un successo finanziario (il tempo medio per commercializzare ricerca si aggira sui 3 anni
nel settore IT ed oltre il doppio nel caso
di prodotti farmaceutici che prevedono
il superamento di severi test clinici), i
casi di fallimento sono limitati e per
ora non hanno indotto le università
australiane a cambiare politica in materia. Segno che le entrate superano le
uscite...o incoscenza?
Per informazioni, approfondimenti, sottoscrizioni:
Invest_net
Prof. Massimiliano Tani
PO Box 5024, Kingston - ACT 2604 Australia
Fax +61 2 6239 7227
[email protected]
L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA
AD UN GIRO DI BOA
Le pressioni per il Gruppo Toyota,
il gigante dell’industria automobilistica, per produrre un’auto più idonea
al mercato australiano, potrebbero concludersi con l’apertura in Australia di
un importante centro progettazione.
La Toyota comunque, a parte il
centro progettazione, sta osservando
l’andamento dei costi da parte dei
fornitori australiani per decidere se
chiudere o meno l’attuale fabbrica di
automobili in Australia.
Le operazioni di costruzione automobilistica della Toyota in Australia
sono sotto pressione per il fallimento
dei due modelli di auto prodotti in
Australia: la Camry e l’Avalon.
La Camry era stata progettata per
conquistare il mercato delle auto di
media grandezza, un mercato che invece sta quasi scomparendo del tutto
in Australia.
L’Avlon invece non ha colpito affatto la fantasia dell’utente australiano di auto di grossa cilindrata.
La Toyota è corsa ai ripari esportando in Medio Oriente tutti gli esemplari prodotti della Camry.
A questo punto i dirigenti della
Casa giapponese sono molto inclini se vogliono correggere gli errori passati - a stabilire un centro progettazione in modo da assicurarsi una produzione che incontri le attese degli automobilisti australiani e non solo.
Con l’invio all’estero di oltre
59.000 Camry la Toyota è divenata la
più grande Casa esportatrice di Auto
dell’Australia. I dirigenti della Toyota
ritengono che l’Australia sia una base
ideale di produzione ed esportazione
di auto, ma molto dipende dalla tenuta
del dollaro australiano.
Mitsubishi invece probabilmente
si ritererà dalla produzione in Australia. Ma se questo si verificasse, per la
Toyota sarebbe un motivo in più per
aggiornarsi e perfezionarsi sul mercato australiano per produrre e vendere
anche all’estero.
L'Australia
non è più lontana
La Croce del Sud dista dalla Terra decine di anni-luce.
Noi ci occupiamo di ciò che la costellazione simboleggia,
ed è a solo 16.000 chilometri dall'Italia!
PER LA VOSTRA PUBBLICITA'
NEL MONDO ITALO-AUSTRALIANO CHE CONTA
Aurex Multicom
[email protected] - Fax 02 95360628 - Cell. 335 366863
Facciamo la conoscenza con un brillante produttore cinematografico che ha da tempo creduto
e investito con successo nel cinema australiano fondando di recente una nuova casa di produzione
SU FANDANGO
NON TRAMONTA MAI IL SOLE
L'italiano Domenico Procacci è un importante protagonista del successo del cinema australiano in Italia e nel mondo.
Negli scorsi dieci anni il produttore Domenico Procacci ha investito gradualmente nell’industria cinematografica australiana entrando senza tentennamento alcuno nella co-produzione in Australia e nella commercializzazione in Italia di film come
“Bad Boy Buddy” di Rolf de Heerr e
“He died With a Felafel In His Hand”
di Richard Lowenstain. Ha dato modo
a Rolf de Heer di girare sempre in
Australia “Epsilon” nel 1995 e nel
1998 “Dance Me to My Song”.
Giorgio Ginori ha messo a disposizione le serate cinematografiche internazionali all’Isola Tiberina di Roma
per prime assolute allo scopo di agevolare il successo in Italia della produzione australiana della Fandango.
Il cinema australiano che affascina
Procacci è l’assoluta libertà di schemi,
senza regole preconcette. Nasce oggi
da questa seduzione la “Fandango
Australia” la società di produzione
cinematografica di Procacci che si
avvale di finanziamenti europei e australiani.
I Direttori della Fandango Australia sono oltre l’italiano Procacci, anche australiani quali i registi Rolf de
Heer e Richard Lowenstein, l’esperta
di marketing Sue Murray e Bryce
Menzies, il legale del gruppo.
Nel 2001 Procacci ha co-prodotto
“TheBank” di Robert Connolly
dell’Australian Film Television, e nel
marzo di quest’anno ha inizio la produzione del primo film della neonata
società, il regista è Rolf de Heer e il
Domenico Procacci
titolo: “Alexandra’s Project”. La
Fandango sta diventando un impero
sul quale non tramonta mai il sole.
La compagnia di distribuzione cinematografica Fandango Distribuzione di Procacci ha acquisito i diritti per
l’Italia dei film australiani “Lantana”
di Ray Lawrence, “The Goddess of
1967” di Clara Laws “Looking for
Alibrandi” di Kate Wood e “Angel
Baby” di Michael Ryner.
Alcuni di questi li potremo vedere
in anteprima questa estate a Roma
all’“Isola del Cinema”di Giorgio
Ginori che appoggiando la Fandango
si è aggiudicato il titolo di paladino in
Italia della migliore cinematografia
australiana.
Ma non è tutto. L’eclettico e dinamico Procacci è addentro anche all’editoria. Con la “Fandango Libri”
metterà in circolazione le versioni italiane degli autori australiani dai quali
sono stati tratti i film prodotti dalla
“Fandango Australia”.
Per farsi conoscere in Australia
Wath's new in Italy
(and the rest of Europe)
Unico mensile dedicato all'Italia edito in Australia, in lingua inglese
Un efficace mezzo di comunicazione diretta edito e distribuito in Australia.
Per tutti gli australiani interessati all'Italia, per creare contatti, conoscere prodotti e servizi
Richiedere tariffe pubblicitarie, copie saggio, informazioni a:
Aurex Multicom - [email protected] - Fax 02 9536 0628
L’innamoramento di Domenico
Procacci per l’arte cinematografica australiana sboccia dieci anni fa in occasione della sua prima visita a Sydney
per trattare la vendita del suo film “La
Stazione”.
In quella circostanza il suo cliente
australiano gli diede da leggere diversi manoscritti che lo sedussero a tal
punto da fargli decidere di cominciare
a lavorare con i registi australiani. Il
manoscritto “galeotto” che fece scattare l’innamoramento per il modo australiano di vedere le cose narrativamente e cinematograficamente è
stato “Bad Boy Buddy”. Il film che ne
seguì si aggiudicò nel 1993 il Premio
Speciale della Giuria al Festival Cinematografico di Venezia.
Quello di Procacci è diventato un
vero autentico coinvolgimento con la
cinematografia australiana la quale a
lui appare assolutamente sganciata
dagli schemi hollywoodiani, fuori da
ogni schema e formula, imprevedibile
e schietta anche se il pubblico di massa stenta a capirla ed interpretarla.
Per Procacci si tratta di una produzione elitaria . “Comunque - dice Procacci - lavorare in Australia significa
produrre in inglese e quindi avere a
portata di mano un mercato immenso.
Ne consegue quindi che il successo
anche di queste opere da conoscitori e
appassionati è comunque garantito”.
Agli scettici Procacci dice: “se faccio questo significa che posso permettermelo”.
UN VISTO CHE CONTA!
“BUSINESS VISA” PRIMO PASSO
L’Australia è oggi una delle migliori
destinazioni al mondo in cui stabilire i
propri affari. Il primo passo da compiere è quello di munirsi di un visto di
ingresso “Business Visitor Visa”.
Per fare in modo che sia veramente
utile e interessante la visita di affari in
Australia è necessario affidarsi alla consulenza di esperti australiani.
Christine e Charles Knight sono i
professionisti australiani a disposizione
degli imprenditori italiani: prima, durante e dopo una programmata visita in
Australia. L’Associazione Italia-Australia ne ha già vagliato e sperimentato la
validità, competenza ma soprattutto la
sollecitudine a mettersi a disposizione
degli imprenditori italiani.
I servizi professionali ai quali è necessario accedere per muoversi in ambito australiano sono:
- Consulenza per domanda visto visita
per affari, visto temporaneo e permanente
- Preparazione programma affari e investimenti a norma di legge
- Costituzione e registrazione attività
commerciali, industriali societarie
- Consulenza commerciale, industriale e finanziaria specialistica
- Assistenza alla realizzazione del progetto commerciale
- Consulenza e assistenza per riconoscimento titoli di studio, professionali e imprenditoriali
Una visita in Australia non meticolosamente preparata in tutti i suoi dettagli e non seguita sul posto da esperti
australiani è destinata a fallire.
C’è poi la questione delle distanze
tra una città e l’altra in Australia e l’enorme molteplicità e varietà di contatti con
i quali se non si era già per tempo
stabilito uno scambio di opinioni e un
appuntamento sarà molto arduo arrivare ad alcuna conclusione.
La conoscenza delle leggi australiane in materia fiscale e commerciale deve
essere verificata prima e durante la visita la quale, una volta predisposta va
effettuata muniti del “business visitor
visa” perché questo tipo di visto di ingresso in Australia è la prima dimostrazione che si è dato inizio allo studio di
come applicare con successo i propri
affari in Australia.
Una dimostrazione che sarà opportuna e necessaria al momento di esibire
un progetto di affari per ottenere il visto
di permanenza temporanea o definitiva
in Australia.
Affidarsi al caso oppure a contatti
sulla base di conoscenze o amicizie non
qualificate costituisce una perdita di tempo e di denaro e compromette seriamente la riuscita di un progetto sia inizialmente che nel corso di attuazione.
L’organizzazione industriale, commerciale e finanziaria australiana è molto complessa come si addice ad uno dei
Paesi più industrializzati del mondo.
A questo va aggiunto il fatto che
l’Australia è una nazione costituita da
Stati confederati ognuno dei quali ha
caratteristiche economiche sue proprie
con esigenze, leggi e regolamenti differenti da uno stato all'altro.
Affrontando con la necessaria preparazione e professionalità l’argomento “investire in Australia: come, dove,
perché e quando” si potrà certamente
arrivare con successo all'obiettivo.
Un contatto preliminare, senza impegno per avere spiegazioni sull’importanza del “Business Temporary Visa”
con i professionisti è indispensabile. Il
semplice visto “Business Visitor Visa”
è su richiesta concesso automaticamente al momento dell'acquisto del biglietto
aereo presso un agente di viaggi autorizzato, e per questo si può consultare
anche l'Associazione Italia-Australia. Il
“Business Temporary Visa” deve invece essere richiesto sul modulo 456 oppure 47BU, in tempo utile, all'apposito
ufficio dell'Ambasciata di Australia a
Roma.
Christine e Charles Knight sono consulenti professionali registrati con il governo australiano. Dall'Australia visitano periodicamente gli imprenditori italiani iscritti all'Associazione Italia-Australia
PER INFORMAZIONI…
o fissare un appuntamento in Italia:
Fax 06233201031 - 02.95360628
Meridien Migration Australia
Registered Migration Agent n. 9900447
[email protected]
Inviate al più presto il modulo di richiesta informazioni per il visto di affari in Australia senza impegno
ed onere alcuno: www.australiaitalia.it/applicat.htm
DOPPIA CITTADINANZA
Il progetto di legge che modifica la legge sulla
cittadinanza è in parlamento in Australia. Verrà
così sancito il principio della doppia cittadinanza.
Con questa modifica di legge sarà quindi possibile per il cittadino che si naturalizza australiano
mantenere la sua precedente cittadinanza. I cittadini australiani all’estero potranno acquisire la
cittadinanza del Paese dove risiedono senza perdere automaticamente quella australiana. Si calcola che in Italia risiedano circa 30.000 australiani molti dei quali potranno, se vorranno (sempre
avendo le carte in regola) optare anche per ottenere la cittadinanza italiana senza dover rinunciare, con l’attuazione della modifica all’art. 17 citato, a quella australiana. La nuova legge non sarà
retroattiva ma si applicherà a chi si naturalizzerà
dopo la sua entrata in vigore.
Questo significa che coloro che abbiano rinunciato alla cittadinanza italiana per acquisire quella
australiana e desiderino diventare adesso cittadini
con due nazionalità potranno farlo, secondo la
nuova legge australiana, ma per quanto riguarda
l’Italia restano le vecchie norme che in pratica
annullanno i benefici della nuova normativa australiana. Attualmente l’Italia impone condizioni di legge molto gravose per concedere di nuovo la cittadinanza italiana a chi vi abbia rinunciato per acquisire quella australiana. Si tratta di un minimo di
residenza in Italia, visto di ingresso e di soggiorno
per motivata e prolungata permanenza non di carattere turistico, permesso di lavoro o di esercizio
di attività professionali o commerciali e diverse
altre ottemperanze di legge, lunghe e molto difficili
da applicare.
Per il governo e il parlamento italiano si apre
un momento di riflessione sul come sanare questa situazione che riguarda migliaia di italiani in
Australia (e a milioni in tutto il mondo) che per
ragioni di opportunità di lavoro, negli scorsi
decenni, sono stati costretti a rinunciare alla
cittadinanza italiana.
Si dovrebbe almeno fare appello alle Regioni
che, con la nuova autonomia di cui godono,
possono consentire ai Comuni di ridare subito la
residenza a coloro che vi siano nati e che la
richiedano di nuovo in modo da superare le tante
ed enormi difficoltà previste in tutte le altre norme legislative nazionali italiane.
Australian Quality
Segnalazioni dal mondo alimentare di prodotti di qualità Made in Australia
UN’AVVENTURA CHE SCIVOLA
FELICEMENTE SULL’OLIO
Trentacinque anni fa la famiglia di
Carmine Bovalina si stabiliva nell’Australia Meridionale in otto ettari di terreno in cui metteva a dimora 20 alberi di
ulivo.
Quest’anno la famiglia Bovalina
entra nel mercato oleario con la
“Bovoliva” olio extravergine di oliva di
produzione propria, con i suoi 1500
alberi di olivo ed altre migliaia in cooperativa con altri produttori della zona.
La maggior parte delle piante sono
delle qualità di Frantoio e Verdale che
derivano dai semenzai del Sud Australia. Non che i Bovalina siano nuovi nella
produzione perchè sino ad oggi si sono
serviti di un frantoio esterno, ma la
produzione di olive è cresciuta tanto da
indurli a mettersi in proprio per dare vita
ad un prodotto da commercializzare su
vasta scala in concorrenza con quelli
importati.
Il nuovo frantoio dell’Alfa Laval è
completamente automatico ed ha una
capacità lavorativa sino a 2,5 tonnellate
l’ora. Il frantoio dei Bovalina sarà a
disposizione anche di altri produttori di
olive che sono sempre più numerosi
nella regione perchè l’Australia del Sud
ha un clima ideale per far maturare
meglio il frutto rendendolo di una eccellenza tale da non far invidiare nessun
altro paese.
La nuova marca di olio di oliva che
gli australiani troveranno sugli scaffali
dei grandi magazzini sarà: “Bovoliva”.
BOVOLIVA OIL CO.
Produttori di eccellente olio extravergine d’oliva, ricavato da olive 100% australiane.
Tel. +61 08 8284 7559
41 Robert Road - Penfield Gardens - SA 5121
NON E' UNA BUFALA…E' VERO
Gli australiani possono gustare mozzarella fresca di bufala Made in Italy.
Ogni settimana contenitori refrigerati di confezioni di mozzarella di bufala
partono da Fiumicino per Melbourne.
Le confezioni originali di mozzarella
della Ciresa si trovano a Melbourne nei
negozi più esclusivi di delicatezze, nella zona del Queen Victoria di Prahran e
di Carlton.
La Ciresa, che confeziona le proprie
mozzarelle dal latte derivato da allevamenti selezionati di bufala in Campania,
ha superato tutte le ferree disposizioni
in materia alimentare dall’estero vigenti in Australia e ogni settimana si posso-
LATTE ORGANICO
Un interessante aspetto dell’industria lattiera australiana è la produzione
di latte organico. L’industria della produzione del latte, come è successo in
Italia, è stata liberalizzata da pochi anni.
Questo ha consentito alla Snowy
Mountains Organic Dairy Company
nello Stato del Victoria di entrare nel
settore della produzione di latte organico. Dopo soli due anni dall’inizio della
lavorazione e commercializzazione di
latte organico parzialmente scremato si
è aggiudicata il riconoscimento “Best
Organic Producer in Australia” della
Organic Federation of Australia.
Parliamo di una impresa familiare
che opera su 230 ettari di terreno con
pascoli coltivati esclusivamente con fertilizzanti organici. L'azienda ha il certificato di fattoria organica rilasciato dalla National Association for Sustainable
Agriculture Limited che garantisce la
organicità dei prodotti. Il fertilizzante
da pastorizia usato proviene da industrie australiane specializzate come la
VicMills, ma l’azienda produttrice del
latte organico è molto attenta che il
fertilizzante mantenga sempre le caratteristiche di organicità in modo da assicurare agli animali uno standard di salute sicuro e garantito. L’irrigazione proviene da sorgenti naturali alle falde dello Snowy Mountains, periodicamente
controllate per la loro purezza.
L’efficienza sanitaria dell’allevamento è indispensabile perchè eventuali interventi medicinali veterinari ne
comprometterebbero la qualità organica, vanto assoluto di questa produzione
di alimenti biologici che comunque in
Australia è ancora agli arbori ma con un
futuro ricco di enormi prospettive sia
per il mercato nazionale che per l’export.
no comprare le prelibate confezioni da
125 gr. a circa 4,5 euro.
Un prezzo che comunque vale per
questo prodotto alimentare che in Australia è considerato tra i più prelibati.
TITIAN TO TIEPOLO
Three Centuries of Italian Art
National Gallery of Australia
Canberra 28 marzo - 16 giugno 2002
Melbourne Museum
Melbourne 5 luglio - 6 ottobre 2002
Da marzo a ottobre 2002 la National
Gallery of Australia di Canberra e il
Melbourne Museum di Melbourne ospiteranno una serie di capolavori dell’Arte Italiana del Cinquecento, Seicento e
Settecento. L’evento, promosso dalla
Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici di Roma e dalla Fondazione Arte e
Civiltà di Milano, è organizzato congiuntamente con la National Gallery of
Australia di Canberra.
La selezione delle opere evidenzia le
varie tendenze ed espressioni culturali
nelle diverse regioni d’Italia nei tre secoli rappresentati.
Il Cinquecento
Prende avvio con tre disegni degli epigoni dell’arte
rinascimentale, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, ed
iniziatori delle nuove tendenze manieristiche presenti
nella rassegna con Andrea del Sarto, Pontormo e Rosso. Per il Veneto Giorgione con il suo misterioso Doppio
ritratto della Galleria di Palazzo Venezia, Tiziano (tre
capolavori), Veronese, Tintoretto, Jacopo Bassano e
Paris Bordone. La Lombardia con Moroni, Moretto,
Savoldo e Romanino, segni premonitori del grande
avvento caravaggesco. Di Moroni, il Cavaliere in rosa,
vetta insuperata della ritrattistica cinquecentesca.
L’Emilia di Correggio, di Parmigianino, Francia, Dosso e
Garofalo. Poi, di Federico Barocci e alcuni esegeti della
Scuola Romana, e l’Ortolana del Campi, la Macelleria e
la Pescheria del Passerotti.
Il Seicento
Presentati l’Accademia felsinea di Ludovico e Annibale
Carracci e la sublime scuola emiliana di Reni, Guercino,
Domenichino e Cagnacci. La rivoluzione di Caravaggio
con il Narciso della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini,
il San Francesco della Chiesa dei Cappuccini, e il San
Giovannino della Galleria Corsini, poi Serodine, Tanzio
da Varallo, Borgianni e Manfredi. Napoli maestosa con
Battistello Caracciolo, Ribera, Stanzione, Cavallino e
Guarino, Luca Giordano e Solimena. La Roma papale di
Bernini e di Pietro da Cortona (l’Angelo custode),
Baciccio, Sacchi, Sassoferrato e Caroselli. In Lombardia, per la Controriforma, il bellissimo dipinto a tre mani,
Martirio delle Sante Rufina e Seconda di Cerano,
Procaccini e Morazzone.
Il Settecento
Esposti i grandi maestri del vedutismo e del paesaggismo:
Vanvitelli, Canaletto, Bellotto, Pannini, Luca Carlevaris,
Joli, Van Bloemen. I grandi interpreti del Rococò italiano
con Sebastiano Ricci, Tiepolo, Creti, Pittoni, Pellegrini,
Piazzetta, Giaquinto e De Mura e i Gandolfi. La “realtà”
in Lombardia e a Napoli con Ceruti, Fra Galgario,
Magnasco, Traversi. Il ritrattismo internazionale di Pompeo Batoni. Il Canova e i disegni neoclassici del Giani
Una fantastica opportunità per soggiornare in Australia facendo volontariato.
UN'ESPERIENZA PREZIOSA
Un Paese geloso della propria adamantina bellezza naturale non poteva non dare un consistente appoggio
ad una organizzazione di volontari che si dedicassero ad agevolare il restauro e lo sviluppo naturali ambientali.
E' l'Australian Trust For Conservation Volunteers.
SOGGIORNARE IN AUSTRALIA
COME VOLONTARIO PER
L'AMBIENTE
Una visita turistica in Australia, per
chi non abbia l'appoggio di amici o
parenti diventa una spesa onerosa perchè
si deve tenere conto non solo del biglietto aereo ma del fatto che il Paese vale la
pena di gustarselo bene almeno per diverse settimane. Con un pò di buona
volontà il progetto si può realizzare subito e bene.
Il visto turistico di tre mesi, l’unico
che viene rilasciato gratuitamente senza
alcuna difficoltà burocratica ai cittadini
in possesso di un valido passaporto italiano, non consente di lavorare. Chi
trasgredisce queste norme rischia di essere espulso dal paese e anche i datori di
lavoro adesso sono molto più prudenti
che in passato a correre severi rischi
contravvenendo a queste norme.
Il lavoro fatto nell’ambito delle attività programmate per tutto l’anno ed in
ogni parte dell’Australia dall’ATCV per
la conservazione della natura e protezione dell’ambiente è volontaristico, non
remunerato, ma in compenso dietro il
pagamento di una quota di iscrizione di
circa 500 euro si potrà entrare a far parte
di un gruppo di volontari in una località
australiana a scelta secondo disponibilità dei lavori programmati, ottenendo in
cambio vitto, alloggio e soprattutto la
genuina e amichevole ospitalità australiana, per la durata di sei settimane.
Chiunque senza limiti di età o di
esperienza può richiedere di associarsi
per partecipare al volontariato per la
natura in Australia per una prima durata
di sei settimane, rinnovabili sino alla
scadenza del visto turistico di tre mesi il
quale comunque può essere rinnovato
per ulteriori tre mesi già in Australia.
Una squadra di volontari in azione a
Longneck Lagoon per la raccolta di salvinia
A parte il vantaggio consistente di
preventivare un soggiorno australiano
per una spesa complessiva non superiore ai 18 euro giornalieri contro almeno
una cifra dieci volte superiore per mantenersi in albergo, si potrà in più trascorrere le giornate in compagnia di australiani e di numerosi altri volontari provenienti da ogni parte del mondo con i
quali condividere esperienze di lavoro
e la spensieratezza del tempo libero.
Ai lavori dei volontari spesso partecipano i proprietari stessi delle zone in
cui viene prestata l’opera di conservazione della natura.
Nell’opera di recupero ambientale
messa in atto in una zona all’interno del
Queensland, per esempio, i proprietari
terrieri stessi hanno partecipato alla
pratica attuazione delle opere per riportare vaste estensioni di terreno alle condizioni di pascolo verde per l’allevamento delle loro mandrie. In queste
occasioni le opportunità di fare nuove
ed interessanti conoscenze non hanno
limiti.
In una zona rurale del Sud Australia
la comunità locale è stata amichevole e
felice di ospitare i volontari impegnati
in un programma di eliminazioni di condizioni ambientali avverse per riportare
sul posto gli uccelli migratori (un certo
tipo di volatili stagionali provenienti dal
Giappone).
In Tasmania una squadra di volontari ha riportato entro il proprio alveo una
riserva di acque naturali che a causa
delle numerose precipitazioni atmosferiche aveva superato i margini creando
dannosi acquitrini.
Questa è la vera e autentica Australia
che nessuno dei tradizionali turisti vedrà e assaporerà mai.
Al di fuori delle grandi città ormai
stereotipe della civiltà l'Australia ha un
suo modo di vivere e lavorare che si può
vedere, capire e gustare solo con questi
schemi di lavoro volontario messi a
disposizione dall’Australian Trust for
Conservation Volunteers.
Per informazioni dettagliate ed immediate:
www.conservationvolunteers.com.au
www.australiaitalia.it/volontariato.htm
I soci dell’Associazione Italia-Australia possono anche rivolgersi al servizio informativo loro riservato
per richiedere l’invio dell’opuscolo illustrativo.
STUDIARE
IN AUSTRALIA
Françoise Arnaud è la rappresentante di Istituti di istruzione di elevato
livello, con possibilità di stages presso aziende australiane, offrendo servizio completo per espletamento pratiche, assistenza per alloggio e viaggi.
Consulenza personalizzata in ogni genere di studi, qualunque sia il livello di
conoscenza dell'inglese o di istruzione:
corsi di inglese, Voca-tional (corso tecnico) e studi universitari/post-universitari:
Information Technology, Marketing, Viaggi e Turismo, Business Management, Small
Business Management e Office Management e in ogni altro settore, dal Commercio
all'Ingegneria
Consulenza per viaggiare, studiare ed
eventuali opportunità di lavoro o di organizzare stage presso società australiane
ovunque in Australia e nell'osservanza delle
leggi vigenti in materia
Assistenza durante la permanenza in
Australia per alloggio, viaggi, servizi ed
espletamento pratiche presso le competenti autorità australiane.
GRANDE OPPORTUNITA' PER STUDENTI CON VISTO DI STUDIO
Volete trovare un lavoro Down Under? L'accordo con Worldwideworkers in
Australia ci permette di offrire un Package Vip unico, con i seguenti servizi,
valido un anno in tutta l'Australia:
■ Garanzia di un lavoro in 14 giorni
■ Consulenza personalizzata
■ Internet a tariffe speciali
■ Un'ora gratuita di chiamate verso
l'Italia, riduzioni sui biglietti aerei e
altri vantaggi
AUSTRALIAN PACIFIC COLLEGE, nella città Olimpica di Sydney
L'Australian Pacific College è un ente privato accreditato
dal Governo Australiano a provvedere all'educazione di
studenti australiani e internazionali. Il College è situato
nel cuore della città Olimpica di Sydney
Ampia scelta di corsi
■ Inglese (General English, EAP,
IELTS, English for Business,
Cambridge)
Durata da 4 settimane a 1 anno
■ Corsi tecnici: Business, Informatica,
Marketing
Durata: 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e 2 anni
■ English + stage
■ Business/IT + stage
Vari servizi
Possibilità anche di sistemazioni alla
pari, su richiesta, per non avere necessità
di pagare vitto e alloggio
L'Australian Pacific College offre il più
vasto Social Club di Sydney per organizzare escursioni turistiche particolari o
attività sportive e ricreative speciali
Condizioni speciali a tutti i Soci
dell'Associazione Italia-Australia
Condizioni ancora più vantaggiose riservate agli iscritti dell'Associazione Italia-Australia
PER INFORMAZIONI:
Françoise Arnaud
PICCIN ENGLISH
L'inglese per la prima infanzia
Corsi d'inglese per bambini
dai 3 ai 5 anni, Made in Australia
L’iniziativa di una brillante insegnante
australiana residente in Italia, che opera a Milano e provincia
Sempre più spesso è sentita l’esigenza
di insegnare l’inglese anche a bambini
piccoli. Sono molti infatti i genitori che
nell’ambito delle scuole materne richiedono questo servizio avvertendone l’importanza e i vantaggi.
Infatti i piccini riescono a familiarizzare
subito con la lingua orecchiandola facilmente ed apprendendo suoni e vocaboli
da insegnanti esclusivamente madrelingua. Un corretto approccio fin dall’infanzia gli permetterà di studiarla ed esercitarla in futuro con grande confidenza.
PiccinEnglish è svolto con programmi
didattici specifici che stimolano al bambino la fantasia e la creatività, facendogli apprendere in modo divertente vocaboli e suoni creandogli così un patrimonio importantissimo per la continuazione delle sue esperienze scolastiche, culturali, professionali e di relazione, per il
futuro in generale.
Tutte le lezioni sono svolte fin dall’inizio completamente ed esclusivamente
in inglese con materiali didattici utilizzati nelle scuole materne anglosassoni,
che creano attorno al bambino un ambiente interattivo.
I corsi sono programmati in modo flessibile in base alle specifiche esigenze di
ogni scuola e sono rivolti sia a bambini
che frequentano l’ultimo anno di asilo
nido che la scuola materna.
L’iniziativa, con le caratteristiche di
mobilità e flessibilità che la contraddistingue non poteva che essere concepita in ambito australiano, ed infatti
ha il patrocinio dell’Associazione Italia-Australia e la sua promotrice, Lisa
Cameron, è australiana, originaria del
Queensland.
I corsi attualmente sono rivolti a scuole
ed istituti presenti in Milano Est e Provincia di Milano est. Non c’è dubbio che
tale iniziativa non potrà che crescere e
svilupparsi ulteriormente già di per sé.
Basti considerare l'importanza ulteriore
data all'insegnamento delle lingue straniere testimoniata anche dall'impegno
del Governo italiano di farne obbligo
con la nuova riforma scolastica.
®
Suite 609 - Level 6 - 3, Smail Street - Broadway (Sydney) NSW 2007
Ph. +61 2 9211 0853 - Fax +61 2 9475 4078 - mobile +61 413 001160
www.australiaitalia.it/studiare.htm
[email protected]
Per informazioni sui corsi:
[email protected]
[email protected]
Fax 02.95360628
Il Ministro Tremaglia per le celebrazioni australiane di Urbino
Raffaello Carboni in scena
“Ritengo sia altamente significativo che una compagnia teatrale australiana porti in scena le vicende della
storia australiana di cui fu protagonista l'emigrante italiano Raffaello Carboni”
Così l’On.le
Mirko Tremaglia,
Ministro per gli Italiani nel Mondo, ha
sottolineato il proprio Patrocinio alla
manifestazione del
5 aprile 2002 ad
Urbino per la celebrazione italiana al Primo Centenario
della Federazione Australiana, al teatro
Sanzio di Urbino con l'opera “Carboni”
del regista australiano John Romeril
per l'interpretazione di Renato
Musolino.
L’iniziativa con il Patrocinio dell’Ambasciatore S.E. Murray Cobban
in nome del Governo Federale di Australia è stata proposta dall’Associazione
Italia-Australia e
sponsorizzata dal
Comune di Urbino
nonchè Australian
Council for the Arts
e Ballarat Fine Art
Gallery. Da parte italiana hanno inviato il patrocinio le più rappresentative
autorità governative e parlamentari:
On.le Gianfranco Fini, Vice Presidente del Consiglio, l’On.le Letizia
Moratti, Ministro Pubblica Istruzione
e il Sottosegretario della Pubblica Istruzione On.le Valentina Aprea, l’On.le
Giuliano Urbani, Ministro Beni e Attività Culturali e i Senatori Giulio
Andreotti, Alessandro Forlani, Tana
de Zulueta, Palmiro Ucchielli, Presidente della Provincia di Pesaro, l'On.le
Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche e il Prof. Giuseppe Talamo,
Presidente Istituto Storia Risorgimento.
Dall'Australia il patrocinio è pervenuto da autorevoli personalità della cultura e politica: Sir James Gobbo, On.li Malcom Fraser, Gough
Whitlam, Al Grassby, Rob Kerin, Con
Sciacca, Antony Albanese, Giovanni
Sgrò e poi Giorgio Campanaro, Antonio Cocchiaro, Frank Williams, Vic
Zerella
Incontro con un musicista australiano itinerante per il mondo, vero e proprio portatore della cultura aborigena
IL DIDGERIDOO DI PHIL DRUMMY
Un tubo, un ramo di eucalipto scavato dalle termiti. Insomma, il didgeridoo,
atavico strumento aborigeno. Bellissimo, certo, ma bisogna andarci piano: vi
ruba l'anima.
Phil Drummy, 33 anni, di Melbourne
è un virtuoso del didgeridoo. Di più: pur
essendo bianco è un vero e proprio portatore della profonda cultura aborigena.
Compositore e musicista di vari tipi
di strumenti, a fiato o percussioni, dice:
“Il didgeridoo per me rappresenta l'origine di qualsiasi strumento a fiato. Questo ramo di eucalipto scavato dalle termiti, grezzo e rudimentale, produce un
suono dalle frequenze e dai toni molto
bassi, che imita il verso degli animali
selvatici e che agisce sul lato più istintivo degli uomini”.
Gli aborigeni lo cercano, lo trovano,
lo puliscono e lo suonano seguendo
rituali arcaici. E' una musica profondamente legata alla terra e all'anima.
Phil Drummy è entrato lentamente
nel loro mondo, fin da bambino, incantato e attratto dai suonatori di digeridoo
che incontrava nei mercati o in campagna e loro lo hanno accolto insegnandogli le tcniche e i segreti dello strumento.
Non tutti i segreti però, in quanto le
canzoni sacre, basate su note immutate
da secoli, sono una proprietà esclusiva
degli iniziati e vengono suonate esclusivamente nelle cerimonie religiose tribali.
Secondo la tradizione indigena in-
Ruggiero, la PFM ed Eugenio Finardi.
Nel 1996 andò in tourné con Sting e
nel 2000 diede vita ad un progetto musicale SongLine a cui parteciparono
anche quattro aborigeni australiani (tra
cui Rrurrambu Burarrawaaanga, considerato il pioniere della musica indigena). Uscì quindi il disco Desert Rainbow
(Tropical Music).
Phil continua a tenere in tutta Europa
stages, corsi e seminari sul didgeridoo e
sulla cultura aborigena.
fatti un non iniziato o un esterno non
può avvicinarsi a questa musica perchè
la sua energia può distruggerlo e distruggere anche chi l'ha trasmessa, cioè
l'indigeno "eretico".
Ma la musica "profana", quella suonata da tutti, da relax, è quella che tutti
possono godere e sono questi i suoni che
Phil usa, rielabora e contamina
mixandoli con canzoni tradizionali di
altri paesi e introducendo componenti
elettroniche.
Questa ricerca lo ha portato a lavorare molto, con artisti del livello di Randy
Crawford per esempio, oppure David
Lee Roth e, in Italia, con Antonella
Phil Drummy si è poi particolarmente distinto anche nel campo dell'impegno sociale. Sua sarà la colonna sonora del progetto ADAP
NO PROFIT, organizzato in collaborazione con l'Accademia di Comunicazione di Milano. L'ADAP, la più
importante associazione di
doppiatori e attori pubblicitari italiana, presterà le sue voci, che occupano il 70% del mercato radiotelevisivo nazionale, per le campagne radiofoniche di un grande numero di società ONLUS che sentiremo a partire da settembre sulle più
importanti emittenti nazionali. E'
dunque molto bello che le sonorità
aborigene di Phil Drummy, con le
loro particolari e suggestive vibrazioni, accompagnino queste meritorie iniziative sociali.
Per informazioni:
[email protected] oppure [email protected]
Fax 02.95360628
Scarica

Più di quanto puoi immaginare