www.australiaitalia.it Periodico bimestrale dell'Associazione Italia-Australia Via Barberini, 86 - 00187 Roma Tel. 06.4743565 - Fax 02.700426099 [email protected] Numero doppio Gennaio-Febbraio/Marzo-Aprile 2002 Gennaio-Aprile 2002 – Aut. Trib. Roma n. 184 del 10-4-89 - Editore Ass. Italia-Australia - Dir. Resp. Alberto Olivero - Pubblicità: Aurex Multicom (Milano): [email protected] - Tel./Fax 02.95360628 - Stampa: Caleidograf (Merate) - Distribuzione gratuita Più di quanto puoi immaginare L'Associazione Italia-Australia entra con il 2002 nel secondo quarto di secolo I nostri primi 25 anni L'Associazione Italia-Australia ha avuto un ruolo determinante per il successo delle relazioni italo-australiane. Ricordiamo alcuni momenti di questo percorso. Con il 2002 l’Associazione Italia-Australia entra nel secondo quarto di secolo. Il primo è iniziato nel 1976. E’ opportuno quindi ricordare alcuni momenti di una storia, quella dell’Associazione appunto, che hanno determinato il successo delle relazioni italo-australiane. A parte gli accordi storici tra i due Paesi (accordo sulle pensioni, sulla sanità, sulla doppia tassazione) l’Associazione è stata l’artefice della diffusione più ampia della conoscenza dell’Australia moderna. All’inizio dell’era dei viaggi con i jumbo-jet l’Associazione Italia-Australia ha reso possibile a migliaia di soci di poter accedere al viaggio aereo a condizioni vantaggiose non soltanto per le tariffe ad essi riservate dalla Qantas, notevolmente più convenienti di quelle ufficiali, ma anche di poter usufruire di informazioni sull’Australia che in quel periodo nessuno nel settore del turismo aveva la pur minima conoscenza. L’Australia, con l’Associazione Italia-Australia è entrata in Italia nell’ottica del turismo e dal 1984 al 1989 in Italia c’era soltanto una fonte sicura di informazione e guida turistica per l’Australia: la nostra Associazione. Il turismo italiano verso l’Australia ha mosso i primi passi e si è sviluppato solo ed esclusivamente grazie all’Associazione Italia-Australia. La Qantas aveva fatto dell’Associazione Italia-Australia la propria esclusiva porta di accesso al mercato, a tutto vantaggio dei Soci. Molto è cambiato da allora, molto si è fatto e molto vi è da fare perchè l'Associazione è un laboratorio unico in Italia in cui, con l'intervento di valide collaborazioni, si anticipano sempre i tempi relativi allo sviluppo delle relazioni italo-australiane in tutti i campi. Il Direttore di Attualità Alberto Olivero [email protected] E' italiana una dei componenti degli undici membri del Consiglio di Direzione dell’ Australian Tourist Commission Tutti i soci dell’Associazione Italia-Australia ricordano Cinzia Pellegrini, oggi signora Burnes, che negli anni più epici dell’Associazione, dal 1984 al 1989, era responsabile del servizio turismo dell’Associazione Italia-Australia. Cinzia Pellegrini Burnes nella sede dell'Associazione Italia-Australia Cinzia Pellegrini Burnes insieme ad alcuni dirigenti Qantas dell'epoca e rappresentanti di Tour Operator Uno dei suoi primi successi incontrando rappresentanti del Governo Australiano Gli anni ottanta dell’Associazione sono stati caratterizzati dall’attività svolta da Cinzia nel settore dei viaggi per i Soci a condizioni vantaggiose assicurando un servizio assolutamente personalizzato e segnando in quell’epoca un modo nuovo e moderno di occuparsi del turismo. Questo, insieme alle altre attività dell’Associazione nel campo dell’informazione italo-australiana, delle promozioni fieristiche e commerciali in cui Cinzia era sempre instancabilmente presente, hanno portato ad accrescere il numero dei turisti dall’Italia verso l’Australia del cento per cento. Un successo enorme. Per questi meriti la Signora Cinzia Pellegrini Burnes è stata chiamata dal governo federale australiano a far parte del Consiglio di gestione dell'ATC (Australian Tourist Commission). AD UN TASTO DI DISTANZA La prima in Italia a creare una banca dati australiana a disposizione dei Soci è stata nel 1984 l’Associazione ItaliaAustralia. L’avvenimento è illustrato in copertina del periodico Italia-Australia organo ufficiale dell’Associazione dell’agosto 1984 dove si vede Cinzia istruire l’operatrice alla gestione del programma MATILDA: Microcomputerized Access To Information Lead and Data on Australia. Un software esclusivo creato dagli esperti dell’Associazione Italia-Australia con il contributo di Cinzia allora diciannovenne, fresca di studi aziendali, per mettere a disposizione dei Soci un servizio dati sull’Australia accessibile telefonando ad un numero apposito dell’Associazione per sapere in tempo reale tutte le informazioni più utili ed interessanti sull’Australia e sui viaggi. Era il pionierismo informatico, Internet non esisteva e già l’Associazione Italia-Australia aveva collegato, seppure tramite operatore, il computer al telefono e Cinzia ne era subito diventata l’entusiasta protagonista, rispondendo al telefono e ricavando le risposte dal computer che veniva da lei stessa costantemente aggiornato ed arricchito di dati informativi. Promozione dell'Australia anche attraverso molti incontri e partecipazione a fiere Il successo di alcuni piloti australiani nel mondo delle corse ha il marchio italiano L’AUSTRALIA IN FORMULA UNO Era dai tempi di Alan Jones, campione del mondo nel 1980, che un pilota australiano non emergeva in Formula 1 Il 3 marzo 2002 a Melbourne rimarrà negli annali dell’automobilismo mondiale per l’ Italia e per l’Australia. “C'è il mio nome sulla macchina”. Così Giancarlo Minardi esordisce nella straordinaria giornata in cui la scuderia con il suo nome si è aggiudicata il quinto posto nel Gran Premio inaugurale del Campionato del Mondo di Formula Uno. “Per me - commenta il plurimiliardario proprietario australiano della F1 Minardi-Asiatech, Paul Stoddart - questo è il giorno più bello della mia vita da quando sono approdato in questo sport. Considero questo nostro esaltante esordio mondiale una vittoria”. Il debuttante pilota australiano Mark Webber arrivato al quinto posto al Gran Premio d’Australia e Paul Stoddart proprietario della squadra sono considerati di fatto oggi, per gli australiani, astri nascenti e nuovi idoli dell’automobilismo. E il bello è che li unisce il nome di un grande italiano, Giancarlo Minardi, che ha creato la macchina e la squadra che ha permesso di conseguire un risultato decisamente importante. Al termine della corsa il grande Michael Shumacher non solo ha invitato l’Aussie debuttante in Formula 1 Mark Webber e il boss della Minardi Paul Stoddard nel suo ufficio all’interno del box Ferrari per abbracciarli e congratularsi con il suo collega australiano piazzatosi al quinto posto, ma a notte inoltrata il campione del mondo in carica si è recato al nightclub “Boutique” nel quartiere melbournese di Prahran e lì ha brindato con tutta la squadra australiana dell’italiano Minardi. Giancarlo Minardi, di Faenza (RA) è nato e cresciuto tra le automobili. La Ferrari lo chiama nel 1976 per svezzare giovani talenti dell’automobilismo italiano. Nel 1979 diventa lui stesso costruttore dando vita al Minardi Team Segnono. Nel 1985 la Minardi debutta in Formula Uno: le sue auto sono equipaggiate con motori Ferrari V12. Nel 2001 il magnate australiano Paul Stoddard, che possiede l’European Aviation Group avente base a Londra con 25 aerei di linea, circa 700 dipendenti, il maggiore fornitore di ricambi di aerei del Regno Unito, proprietario dell’European Formula Racing, acquista la scuderia Minardi di Formula Uno esordendo a Melbourne con grande successo insieme al pilota australiano che è certamente una rivelazione dell’automobilismo mondiale. Mark Webber Mark Webber era partito dal 18° posto e ha finito la corsa al quinto posto definendo la corsa, scendendo dalla macchina: “a race of attrition”. In questa corsa il quinto si è sentito un vincitore. Webber con il suo debutto al Gran Prix dello scorso 3 marzo è diventato il primo australiano ad aggiudicarsi un punteggio nel campionato mondiale di formula uno dai tempi di Alan Jones (che fu campione del mondo nel 1980 con la Williams). Bravissimo il tedesco Michael Schumacher che con la Ferrari per la terza volta di seguito si aggiudica il gran premio d’Australia e bravo anche l’australiano Mark Webber che con macchina australiana ma nata in Italia e con nome italiano conquista un grande risultato proprio nella corsa di casa. Il boss australiano Paul Stoddart con una sola gara si porta a casa due successi: classifica tra i primi dieci nella categoria costruttori e due punti di campionato che vogliono dire molto anche in termini economici a fine mondiale. In precedenza la Minardi aveva partecipato a 272 Grand Prix senza mai alcuna vittoria ma solo pochi punti. Nelle mani degli australiani Stoddart e Webber adesso le cose potrebbero decisamente cambiare. Un altro esempio che dimostra la qualità dei piloti australiani è rappresentato da Rayan Briscoe, vincitore del Campionato Renault 2001. Per il 2002 Rayan ha accettato l'ingaggio dalla Toyota di Formula 1 come collaudatore. Mark Webber esulta con Paul Stoddard al GP d'Australia Una speciale iniziativa sportiva è allo studio per promuovere piloti australiani in Europa CAMPIONATI EUROPEI PER PILOTI AUSTRALIANI L'opportunità offerta dal campionato Formula Renault 2000 e l'iniziativa di una scuderia che alleva un futuro campione Mark Webber ha contribuito a gettare le migliori premesse per un progetto sportivo che vuole essere una proposta tesa a scoprire ed avvicinare giovani talenti australiani ai quali dare la possibilità di correre in uno dei campionati europei. Questo farebbe sì che il pilota abbia l'opportunità di mettersi subito in evidenza senza perdere tempo in campionati poco proficui. Un esempio su tutti è rappresentato dal già citato australiano Rayan Briscoe, vincitore del Campionato Renault 2001 e che ora è il collaudatore ufficiale della Toyota di Formula Uno. Importantissimo è anche il fattore sponsor. Sono infatti loro, le aziende australiane ad avere la maggiore importanza nel progetto. Non si deve far sì che rimangano solo dei loghi sulle monoposto bensì che diventino realmente il punto attivo dell'idea, dandogli la possibilità di veicolare il loro marchio, di crearsi una nicchia di mercato e soprattutto di arrivare con un valido mezzo ad essere conosciuti per stabilire contatti con aziende e potenziali clienti in Italia e Europa. Il progetto è un'idea della Scuderia Benvissuto in collaborazione con Aurex Multicom. FORMULA RENAULT, ANTICAMERA DELLA F1 Ha compiuto 30 anni nel 2000, data in cui è nata l'era della Formula Renault moderna: più sicurezza, più competitività, aerodinamiche riviste e più performanti, un unico motore, il 2000 a 16 valvole Renault, appunto. La filosofia della Formu- la Renault 2000 - che a tutti gli effetti è la vera anticamera della Formula Uno - si basa sugli stessi princìpi di funzionamento della Formula Uno, telemetria compresa, con la differenza essenziale che i motori ed i telai di cui dispongono tutti i piloti e le scuderie sono identici come anche le gomme. E' infatti definito un campionato monomarca. Non si deve per questo lasciarsi trarre in inganno; infatti questo campionato di formula è risultato essere il più competitivo, selettivo ed affascinante nel suo genere dopo la Formula Uno. Non potendo apportare modifiche alcune sui motori - in quanto sigillati - i team ed i piloti si prodigano in mille modi per risultare i più veloci lavorando sulle aerodinamiche, sulle sospensioni, sui carichi e i bilanciamenti. La risultante di tutte queste varianti è solo una: lo spettacolo. E' infatti la spettacolarità di ogni singola gara la vera protagonista di tutto il campionato, campionato dove emerge solo il pilota più bravo, il più veloce, colui che meglio riesce a sfruttare le sinergie tra il lavoro dei meccanici e l'interpretazione della pista. Ecco perchè il Formula Renault 2000 è definito il campionato più selettivo, affascinante e competitivo. I team e i piloti che a fine stagione sono in testa alla classifica lo sono perchè sono stati davvero i migliori, i più bravi e veloci. GIOVANI TALENTI: CHRISTIAN GAIER Francesco Lorusso, Direttore Sportivo del team Benvissuto è il manager di un giovane pilota di grande talento, da Formula Uno, tanto è vero che lo stesso Michael Schumacher se ne è interessato personalmente tanto da fargli affermare che di lui se ne parlerà entro due stagioni, avendo già Christian dimostrato quello che sa fare avendo talento indiscutibile, attitudini alla velocità e capacità di adattamento alle più diverse situazioni. Gaier (nato nel 1983 a Belluno) passa la maggior parte della sua vita in Germania. Entra nel mondo dei motori partecipando nel 1996 al campionato Go-Kart classe bambini, con discreti risultati. L'anno della svolta è il 1997 quando correndo nella classe Futura dimostra subito il suo talento che lo porterà quasi immediatamente nella famosissima scuderia di GoKart di Michael Schumacher, e precisamente nella IC/A100 Junior nazionale dove ha modo di imparare proprio dallo stesso Schumi le tecniche di guida sul bagnato. Christian Gaier con Michael Schumacher L'anno successivo vince, sempre correndo per la stessa scuderia (KSN) il campionato internazionale. Nel 99 arriva secondo. A fine 99, grazie al particolare interessamento del campione del mondo della Ferrari, Christian partecipa alle selezioni nazionali indette da BMW per reclutare 10 giovani talenti e farli partecipare al campionato di formula junior tedesco. I candidati erano 180. Christian arrivò 2°. Il 2000 fu l'anno in cui Christian corse come pilota ufficiale BMW nel campionato tedesco di fomula junior ottenendo peraltro 8 pole position e 4 secondi posti in griglia di partenza su 12 gare. Nel corso del 2002 Christian correrà nel campionato di Formula Renault 2000. Nel futuro la Formula 3000 oppure…non si esclude affatto possano arrivare subito proposte per un ingaggio in Formula Uno. VUOI SPONSORIZZARCI ? Un investimento importante su un team vincente ed un pilota d'eccezione! www.dippiù.cjb.net oppure www.benvissutoracing.cjb.net Per informazioni: [email protected] [email protected] Fax: 02.95360628 Cell.: 329 025 4863 - 335 366863 Aurex Multicom avvia un progetto di collaborazione con una grande realtà imprenditoriale IL CUORE DELLA BRIANZA PULSERA' IN AUSTRALIA Presentiamo Vera Brianza, un'associazione di PMI brianzole decisamente aperte ai mercati mondiali supportata da una eccellente gamma di servizi Vera Brianza consolida il proprio ruolo di associazione rappresentativa di imprese radicate nel contesto economico e sociale del territorio e fortemente orientate alla Il marchio di Vera Brianza ha la forma mondializzazione del triscele, un offrendo nel simbolo celtico, una contempo l’oppor- civiltà che fu tra le prime a mettere tunità di usufruire radici nelle colline dell’Associazione brianzole. quale punto di riferimento per lo sviluppo dell’economia locale ed immagine della cultura e della tradizione imprenditoriale della Brianza nel mondo. Vera Brianza mette a disposizione delle proprie imprese associate diversi servizi e il massimo sostegno a tutte le aziende che desiderano operare nei mercati esteri. La società Aurex Multicom, offre le proprie competenze ed esperienze consolidate nell' attività con l’Australia, avviando nel corso del 2002 un progetto di collaborazione con Vera Brianza per promuovere in Australia le PMI associate. RICERCA DI NUOVI MERCATI Vera Brianza, nell’ambito della diffusione del suo marchio nel mondo propone e segnala nicchie di mercato che vanno esplorate con la dovuta serietà. Il fine è di favorire lo scambio tra gli operatori economici interessati a confrontare le proprie esperienze ed i propri fabbisogni. Vera Brianza opera moltissimo su mercati emergenti e di grandi potenzialità attraverso progetti mirati. Sedi operative con uffici e show-room sono già stati aperti a Mosca, Panama, Budapest, Bucarest. SERVIZI DI TRADUZIONI ED INTERPRETARIATO Nel corso degli anni Vera Brianza ha consolidato una rete di professionisti in grado di assistere con personale di alta competenza le imprese nei contatti e nelle trattative con i clienti stranieri. SERVIZI ASSICURATIVI Vera Brianza è in grado di proporre consulenze e contatti privilegiati con chi è disposto a considerare un profilo assicurativo personalizzato conveniente, tramite apposite società. L’assicurazione dei crediti e delle merci destinate al mercato interno e all’export garantisce tranquillità agli operatori. TRASPORTI E DOGANE Sono note le difficoltà che si possono incontrare esportando merce all’estero. Si va dalla scelta dello spedizioniere ai problemi doganali non sempre di agevole soluzione. Vera Brianza, grazie ad una maturata esperienza sul campo offre consulenze efficaci e risolutive. Vera Brianza e le missioni di affari nel mondo Le missioni di operatori economici proposte da Vera Brianza sono iniziative incluse in programmi a favore dell’imprenditorialità lombarda previsti nell’aerea dei paesi PECO e della CSI. Tali progetti sono finalizzati ad offrire nei vari Paesi esteri, attraverso l’organizzazione di incontri di affari con varie aziende locali, nuove opportunità di business alle imprese interessate ad iniziare e/o rafforzare le loro attività commerciali nei contesti indicati. Queste missioni, nel corso del 2002 prenderanno avvio con una fase in Italia di promozione/raccolta di adesioni di PMI alle iniziative proposte. Successivamente, sulla base delle adesioni registrate saranno organizzate le missioni nel Mondo mediante il supporto della rete estera. Non solo Vera Brianza mette a disposizione i mezzi per seguire tutte le fasi necessarie a selezionare, individuare e stabilire contatti e scambi tra vari imprenditori ma presto vi sarà anche la possibilità di effettuare (entro un anno) videoconferenze tra i vari Paesi e la sede di Vera Brianza, in Monticello (Lecco) facendo riferimento al progetto Reesource e alle sue risorse tecnologiche (vedere riquadro pagina a lato). SERVIZI AGLI ASSOCIATI I continui mutamenti del mercato pongono alle PMI vari problemi in quanto chiamate a svolgere funzioni aziendali sempre più complesse e tuttavia indispensabili, quali finanza, marketing internazionale ecc. Vera Brianza raccoglie attorno a sè competenze, contatti, relazioni istituzionali e capacità organizzative utili, in particolare, per lo sviluppo dei rapporti commerciali. GESTIONE DI PROGETTI SPECIALI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Le PMI sono chiamate ad affrontare sfide continue di modifica delle strategie e di aumento delle proprie capacità competitive su mercati sempre più ampi e differenziati. Vera Brianza assegna priorità alla creazione e gestione di progetti speciali di internazionalizzazione, specialmente nei mercati emergenti. Questi progetti implicano alcune tappe fondamentali: – Costituzione di sedi e strutture permanenti (uffici, show-rooms, depositi ecc.) sui mercati esteri per rendere disponibili supporti operativi alle PMI – Raccolta di notizie sulla clientela consolidata e potenziale – Approntamento di cataloghi e videocataloghi per la promozione di prodotti e servizi delle imprese associate – Organizzazione in logica consortile, di missioni economiche – Consulenza e assistenza specialistica per la messa a punto e la definizione di accordi di cooperazione commerciale, commercial-produttiva, tecnologica e finanziaria FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE La Regione Lombardia, vari Ministeri Italiani e l’Unione Europea mettono a disposizione delle PMI (secondo precisi criteri) opportunità di accesso a crediti a tasso agevolato nonchè finanziamenti a fondo perduto, secondo però determinate condizioni. Vera Brianza in tale contesto mette a disposizione dei propri associati tutti i servizi che sono necessari a soddisfare le condizioni per l’ottenimento dei fondi tramite convenzioni con società di consulenza specializzate nel condurre a termine tutte le operazioni per il buon fine del progetto. CONSULENZA DI IMPRESA E CONSULENZA DI DIREZIONE Spesso le PMI si rivolgono a consulenti esterni per accrescere la propria capacità competitiva. Vera Brianza ha stipulato convenzioni con società specializzate nell’assistere le imprese associate impegnate in problematiche di tipo strategico, progetti di internazionalizzazione, organizzazione, logistica, normative ISO, risorse umane. PROGETTI DI FORMAZIONE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE Anche qui Vera Brianza gode di eccellenti convenzioni con società specializzate nell’analizzare, mettere a punto e sviluppare progetti di formazione, progetti che peraltro possono spesso beneficiare di finanziamenti destinati alla copertura di costi totali e variabili. PMI ASSOCIATE I principali settori in cui operano le PMI associate alla Vera Brianza (oltre 400) sono: Alimentare, Tessile, Abbigliamento e accessori, Imballaggio, Trasporti, Impiantistica, Prodotti cosmetico/curativi, Arredamento, Casalinghi, Oggettistica, Consulenza, servizi e concessionarie, Arti grafiche, pubblicità, articoli promozionali e incentives, Ristorazione, Metalmeccanica, Edilizia e serramenti IMPRENDITORI Presidente dell’Associazione Vera Brianza è il Dott. Nando Caldirola, titolare della omonima casa vinicola Caldirola SpA. Un particolare ringraziamento viene inoltre rivolto al Dott. Franco Spreafico, titolare della Erre Di Esse Grafica SpA, Consigliere dell’Associazione Vera Brianza che sta contribuendo allo sviluppo del progetto Australia con l’Associazione Italia-Australia e la società Aurex Multicom. Franco Spreafico è anche il brillante promotore del progetto innovativo Reesource (vedi riquadro) che ha messo a disposizione capitali, mezzi e la propria immagine per promuovere quello questa spinta verso la modernizzazione (voluta e necessaria) delle aziende brianzole. VERA BRIANZA E IL PROGETTO... ...REESOURCE Nell’ambito delle iniziative promosse da Vera Brianza un particolare rilievo lo riveste “Reesource”, nata dall’idea di un brillante imprenditore brianzolo, Franco Spreafico, per costruire da zero una azienda di servizi informatici e Internet. Progetto innovativo in tutti i suoi aspetti e che sulle ceneri della trascorsa “New Economy” propone un lavoro basato sui contenuti e non sull’immagine, mirato al successo nella nuova era Internet. L’idea originale era di creare un portale per l’editoria che coinvolgesse le aziende del settore per costruire insieme un marketplace che diventasse un media alternativo e parallelo per la commercializzazione e la vendita di prodotti e servizi B2B. Il marketplace doveva diventare un punto di aggregazione per le aziende del settore nonchè uno strumento per favorire le interrelazioni tra le aziende, clienti e fornitori. Legge 388 Finanziaria 2001 Con l’avvento della Legge 388 (finanziaria 2001) sull’Agevolazione per il Commercio Elettronico, Reesource si è fatta promotrice del progetto VeriBusiness by VeraBrianza, coinvolgendo più di 100 imprese appartenenti all’area della Brianza. Tale risultato è di enorme interesse per molti aspetti: Reesource può proporre nuove soluzioni informatiche alle aziende dell’associazione a condizioni molto favorevoli e di qualità con inoltre l’intento di stabilire una relazione di “partnership” con queste aziende e con l’associazione Vera Brianza. Il progetto VeriBusiness Tale progetto presuppone lo sviluppo di un portale comune - Veri Business - in grado di fornire servizi avanzati per la promozione, commercializzazione e vendita su Internet. Il portale è focalizzato sui servizi B2B per agevolare le imprese nell’introduzione dei sistemi di commercio elettronico nel loro tessuto aziendale. Il portale curerà oltre l’apetto economico anche la valorizzazione culturale del territorio, tradizioni e aspetti tipici brianzoli nonchè il settore turistico oltre a fornire ampie informazioni di carattere generale. Come secondo step il portale ospiterà due ulteriori sezioni: informazioni e servizi sulla finanza agevolata Ricerca personale e Formazione Reesource si propone anche come centro di formazione tecnica. Da un lato provvede alle necessità del personale delle aziende in qualità di utenti finali, attivando corsi per la preparazione Windows, Office, per le applicazioni Internet e produzione più utilizzate. Dall’altro lato provvede a fornire corsi di formazione tecnica di alto livello formativo. www.reesource.it PER INFORMAZIONI Vera Brianza [email protected] Fax 0399231335 Tel. 039923131 Aurex Multicom [email protected] Fax 0295360628 Tel. 348 2651699 Il Premier John Howard in visita in Indonesia L'ECONOMIA AUSTRALIANA IN FORTE E STABILE CRESCITA “Le riforme strutturali introdotte dal mio governo ci hanno assicurato il primato nell’economia mondiale”. In occasione della visita a Jakarta nello scorso febbraio il Premier australiano John Howard ha partecipato alla riunione di affari organizzata dall’Indonesia - Australia Business Council delineando la posizione australiana in Asia con particolare riferimento all’Indonesia. “L’economia indonesiana - ha sottolineato Howard - è stata duramente colpita dagli avvenimenti dell’11 settembre più di ogni altra nazione; l’Australia è stata in grado di provvedere a rendere meno difficile la situazione con aiuti consistenti atti a mettere di nuovo in moto l’economia di questa parte dell’Asia. L’obiettivo di quell’atto criminoso era evidentemente quello di minare la credibilità delle economie occidentali. Ora invece posso assicurare i rappresentanti dei Paesi dell’Asia che la situazione economica occidentale è in fase di brillante ripresa, grazie anche al fatto da me verificato personalmente durante la mia visita a Washington, che gli Stati Uniti sono ormai in fase di solida rimonta dal terribile colpo subìto. Come Primo Ministro di Australia posso oggi affermare in presenza dei rappresentanti economici dei principali Paesi dell’Asia che l’economia australiana nel corso di quest’anno sarà superiore a quella di ogni altro Stato del mondo. Gli scambi commerciali tra Indonesia e Australia sono stati nel 2001 in forte aumento e continuano in questo senso malgrado l’11 settembre. Il mio impegno è quello di facilitare questa crescita tra i due Paesi evitando che ci sia un sano equilibrio tra scambi commerciali e investimenti.” John Howard ha poi toccato argomenti di politica economica australiana facendo riferimento alle riforme in atto da parte del suo governo per quanto riguarda il mercato del lavoro. Cambiamenti necessari per rendere l’economia australiana più competitiva su scala mondiale. Le riforme del governo di Howard sono state introdotte dal 1997 ad oggi in modo rapido e tempestivo: la fluttuazione della moneta australiana per contrastare gli effetti negativi della recessione asiatica del 1997 , l’introduzione della tassazione GST (Iva) nel 2000 che sta dando in pieno i risultati previsti nel risanamento economico e finanziario del Paese. In questa sessione indonesiana Howard ha voluto menzionare il positivo risultato delle riforme strutturali applicate dal suo governo in Australia per incoraggiare Paesi dell’Asia come l’Indonesia a non avere alcuna remora a studiare e applicare anche loro quelle riforme strutturali indispensabili a tenere l’economia allineata agli sviluppi dell’economia mondiale. John Howard, concludendo il suo intervento ha detto: “In questo processo di cambiamento e riforme che è molto importante per il popolo indonesiano e per tutti i popoli di questa regione, affermo qui categoricamente che il popolo dell’Indonesia ha nell’Australia una nazione amica e comprensiva. Noi siamo un Paese che ha un alto concetto del valore delle relazioni con l’Indonesia. Come Paesi vicini geograficamente, storicamente e con comuni esperienze, noi abbiamo un futuro in comune. Un futuro che so bene che la gente dei due Paesi vuole sviluppare e rendere più proficuo. Ma senza investimenti, senza i benefici effetti dei rischi imprenditoriali, senza raggiungere un equilibrio tra il ruolo dello stato e quello dell’iniziativa privata, la crescita del tenore di vita e la partecipazione ai benefici effetti della globalizzazione non saranno disponibili in Indonesia. Posso assicurarvi che gli imprenditori australiani sono pronti ad assumersi la loro parte di rischio in Indonesia per partecipare e contribuire notevolmente allo sviluppo di questa importante parte dell’Asia”. ISCRIVETEVI ALL'ASSOCIAZIONE ITALIA-AUSTRALIA PRIVATI O AZIENDE, ISCRIVERSI SIGNIFICA AVERE L'AUSTRALIA A PORTATA DI MANO CONSULENZA - INFORMAZIONI - CONVENZIONI - SERVIZI Per iscrizioni/informazioni: Associazione Italia-Australia - Via Barberini 86 - 00187 Roma - Tel. 06 4743565 - Fax 06 233201031 / 02 700426090 [email protected] - www.australiaitalia.it - c/c n. 23541006 intestato a: Associazione Italia-Australia Dal Consolato d'Italia in Brisbane informazioni su nuove opportunità PENSI DI INVESTIRE IN AUSTRALIA? I legami tra Italia e Australia si stanno consolidando sempre di più, malgrado la distanza, favorendo molteplici opportunità di investimento A cura del Dott. Vincenzo Ercole - Console d'Italia - Brisbane L’Australia è certamente un Paese geograficamente agli antipodi dell’Italia. Tuttavia, nell’era della globalizzazione (con la conseguente crescente importanza della dimensione immateriale rispetto a quella più fisica), nonchè sulla scia della rilevante comunità di origine italiana qui trapiantata (e molto bene inserita), i legami tra l’Italia e l’Australia si stanno consolidando sempre di più. Questo è vero nell’area culturale (basti pensare alla recente nomina del Maestro Gelmetti quale Direttore dell’Orchestra Sinfonica di Sydney), nel campo scientifico e tecnologico (come testimonia l’organizzazione della Mostra Convegno sull’Innovazione Tecnologica a Melbourne alla fine del mese di marzo), così come, in particolare, per quanto concerne il settore economico e commerciale (l’Italia è il terzo partner commerciale in Europa dell’Australia e alcune importanti aziende italiane hanno qui realizzato considerevoli investimenti diretti). In questo contesto favorevole ai rapporti con l’Italia, il Queensland sta emergendo sempre di più quale altro ragguardevole Stato di riferimento (oltre ai più tradizionali New South Wales e Victoria) per il nostro Paese. Secondo Stato australiano per dimensione geografica e terzo per componente demografica e contributo economico, il Queensland sta profondendo i massimi sforzi per diversificare la sua pure solida e dinamica economia tradizionale (particolarmente dedita alla produzione ed esportazione di minerali, cotone e prodotti agricoli), insistendo su settori innovativi quali, le biotecnologie, le telecomunicazioni, l’acquacultura, il management ambientale, l’istruzione, l’aviazione e la nautica, nonchè, ovviamente, il turismo. Sono tutti settori nei quali il solidissimo Governo guidato dal Premier Peter Beattie, sfruttando lo stile di vita altamente peculiare ed un clima invidiabile propri dello “Stato del Sole Splendente”, sta costruendo l’idea di Smart State, uno Stato cioè che, in una società che darà sempre maggiore spazio alla creatività ed alla conoscenza, possa fungere da avanguardia intellettuale della regione AsiaPacifico. L’obiettivo è senz’altro ambizioso. Esso è tuttavia sostenuto, innanzitutto, da motivazioni da tenere in adeguata considerazione allorchè si pensi ad un investimento in quest’area geografica, quali la presenza di una forza lavoro qualificata e multiculturale, i prezzi delle proprietà ancora competitivi, la presenza di infrastrutture avanzate (tra le quali ben 16 porti, 3 aeroporti internazionali e 174.000 km di strade), la vicinanza geografica e politica con gli Stati del continente asiatico e con l’Indonesia, l’ampia dispo-nibilità di materie prime ed energia, i livelli di tassazione e di indebitamento che sono i più bassi in Australia. Inoltre, nei settori suindicati, il Governo è disposto ad offrire incentivi sia di natura economica (essenzialmente esenzioni fiscali e prestiti agevolati) che di carattere più generale (quali programmi di venture capital ed assistenza in tutte le fasi dell’investimento e nelle questioni immigratorie). Negli ultimi anni molte importante multinazionali hanno qui localizzato la sede regionale o nazionale delle proprie attività (City Bank, Comalco, Shell Coal, Boeing Australia, Virgin Australia, Dascom, IBM, Metromedia Technologies ed altre ancora). Qualora ci fossero, pertanto, aziende italiane che intendano valutare l’ipotesi di seguire le orme della Parmalat, dell’Ansaldo e del Gruppo Versace (che negli ultimi anni hanno realizzato importanti investimenti diretti nel Queensland), l’Associazione Italia-Australia è a disposizione dei propri associati per informazioni e assistenza in collaborazione con l'Ambasciata d’Italia in Canberra ed il Consolato d’Italia in Brisbane che saranno lieti di fornire informazioni aggiuntive e l’assistenza del caso. Nuove prospettive per gli indici azionari dell'Australiam Stock Exchange RIVOLUZIONE NELLA BORSA AUSSIE Dopo la rivoluzione dell'indice Morgan Stanley Capital International (MSCI) attuata nel 2001, che ha incrementato il peso dell'ASX dal 26% al 35% all'interno dell'indice MSCI Asia Pacific ex-Japan, due importanti cambiamenti avranno luogo nel corso di quest'anno. Tratto dal bollettino periodico Invest_net, curato dal Prof. Massimiliano Tani - Canberra Il primo: la nuova metodologia dell’agenzia di credito Standard & Poor’s per il calcolo degli indici azionari che sarà basata sul numero di azioni trattabili invece che sul numero di azioni esistenti. Ciò significa che un titolo come Telstra (la società telefonica al 51% posseduta dal governo australiano) avrà un peso minore all’interno del principale indice azionario australiano, il S&P/ASX200. Di conseguenza, vi sarà minor richiesta di azioni Telstra da parte dei fondi azionari cosiddetti “passivi”, il cui portafoglio riflette la composizione dell’indice. Il processo di transizione è stato annunciato da Standard & Poor’s a metà marzo. Il 5 Luglio 2002 la classificazione per settore industriale sarà soppiantata da una nuova classificazione basata su 24 settori “tipici” già adottata da altre Borse. Questo faciliterà la comparabilità degli indici settoriali australiani con quelli delle altre principali piazze internazionali. Il secondo: quando scienza e finanza vanno passo a passo. E’ possibile abbinare scienza ed affari senza che l’una sia vittima dell’altra? Tra le possibili risposte, un esempio è rappresentato dalla università australiane. Molte di esse infatti hanno da tempo costituito società private il cui scopo è facilitare la commercializzazione delle ricerche condotte dal proprio corpo accademico. Nella maggior parte dei casi tale facilitazione consiste in servizi di con- sulenza tecnica, commerciale e legale. Le università agiscono da veri e propri incubatori per la ricerca, sullo stile delle grandi università americane (per esempio Stanford). A volte però le università australiane investono direttamente nelle invenzioni dei propri ricercatori partecipando direttamente nel capitale delle nuove imprese create (spin-offs). In questo caso esse condividono il rischio di impresa e possibili successi ed insuccessi finanziari. Le università diventano quindi venture capitalists, ricevendo dividendi e royalties dai propri investimenti. Tra le università più attive nella commercializzazione di ricerca sono da segnalare l’Australian National University (ANU) e l’università del New South Wales (UNSW). L’ANU, tramite la controllata Anutech, ha un portafoglio di oltre 100 brevetti. L’UNSW, tramite la controllata Unisearch, ha “sponsorizzato” oltre 40 brevetti nel corso del solo 2001. Il giro di affari di queste attività di venture capital è limitato ma significativo e si aggira sui 10-20 milioni di dollari all’anno (12-24 miliardi di lire). Una notevole quota dei brevetti sponsorizzati riguarda prodotti medici, biofarmaceutici e IT. Per esempio, Unisearch ha costi-tuito nel 2001 una società di spin-off insieme con l’Università della California in Los Angeles (UCLA) per sfruttare commercialmente i risultati di una ricerca che ha scoperto che alcuni enzimi inibiscono la formazione di colonie di batteri su superfici “vive” (come la pelle) e non. Tali enzimi vengono ora sfruttati in ambito farmaceutico, in prodotti cutanei (invece che antibiotici) che prevengono infezioni, e in ambito chimico nella produzione di vernici che non sfogliano. La costituizione di società indipendenti e finanziariamente autonome per sfruttare commercialmente la ricerca si è dimostrata anche una valida alternativa fonte di finanziamento per ricerche specialistiche. Spesso le imprese create hanno commissionato ulteriori ricerche alle stesse università che le hanno formate. Questa tendenza è cresciuta negli ultimi anni, in parallelo alla progressiva diminuzione della spesa pubblica a sostegno della ricerca in Università. Alcune delle nuove imprese finanziano interi programmi di dottorato (durata: 3 anni). Sebbene non si debba dimenticare che l’attività di venture capital delle università australiane non porti sempre ad un successo finanziario (il tempo medio per commercializzare ricerca si aggira sui 3 anni nel settore IT ed oltre il doppio nel caso di prodotti farmaceutici che prevedono il superamento di severi test clinici), i casi di fallimento sono limitati e per ora non hanno indotto le università australiane a cambiare politica in materia. Segno che le entrate superano le uscite...o incoscenza? Per informazioni, approfondimenti, sottoscrizioni: Invest_net Prof. Massimiliano Tani PO Box 5024, Kingston - ACT 2604 Australia Fax +61 2 6239 7227 [email protected] L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA AD UN GIRO DI BOA Le pressioni per il Gruppo Toyota, il gigante dell’industria automobilistica, per produrre un’auto più idonea al mercato australiano, potrebbero concludersi con l’apertura in Australia di un importante centro progettazione. La Toyota comunque, a parte il centro progettazione, sta osservando l’andamento dei costi da parte dei fornitori australiani per decidere se chiudere o meno l’attuale fabbrica di automobili in Australia. Le operazioni di costruzione automobilistica della Toyota in Australia sono sotto pressione per il fallimento dei due modelli di auto prodotti in Australia: la Camry e l’Avalon. La Camry era stata progettata per conquistare il mercato delle auto di media grandezza, un mercato che invece sta quasi scomparendo del tutto in Australia. L’Avlon invece non ha colpito affatto la fantasia dell’utente australiano di auto di grossa cilindrata. La Toyota è corsa ai ripari esportando in Medio Oriente tutti gli esemplari prodotti della Camry. A questo punto i dirigenti della Casa giapponese sono molto inclini se vogliono correggere gli errori passati - a stabilire un centro progettazione in modo da assicurarsi una produzione che incontri le attese degli automobilisti australiani e non solo. Con l’invio all’estero di oltre 59.000 Camry la Toyota è divenata la più grande Casa esportatrice di Auto dell’Australia. I dirigenti della Toyota ritengono che l’Australia sia una base ideale di produzione ed esportazione di auto, ma molto dipende dalla tenuta del dollaro australiano. Mitsubishi invece probabilmente si ritererà dalla produzione in Australia. Ma se questo si verificasse, per la Toyota sarebbe un motivo in più per aggiornarsi e perfezionarsi sul mercato australiano per produrre e vendere anche all’estero. L'Australia non è più lontana La Croce del Sud dista dalla Terra decine di anni-luce. Noi ci occupiamo di ciò che la costellazione simboleggia, ed è a solo 16.000 chilometri dall'Italia! PER LA VOSTRA PUBBLICITA' NEL MONDO ITALO-AUSTRALIANO CHE CONTA Aurex Multicom [email protected] - Fax 02 95360628 - Cell. 335 366863 Facciamo la conoscenza con un brillante produttore cinematografico che ha da tempo creduto e investito con successo nel cinema australiano fondando di recente una nuova casa di produzione SU FANDANGO NON TRAMONTA MAI IL SOLE L'italiano Domenico Procacci è un importante protagonista del successo del cinema australiano in Italia e nel mondo. Negli scorsi dieci anni il produttore Domenico Procacci ha investito gradualmente nell’industria cinematografica australiana entrando senza tentennamento alcuno nella co-produzione in Australia e nella commercializzazione in Italia di film come “Bad Boy Buddy” di Rolf de Heerr e “He died With a Felafel In His Hand” di Richard Lowenstain. Ha dato modo a Rolf de Heer di girare sempre in Australia “Epsilon” nel 1995 e nel 1998 “Dance Me to My Song”. Giorgio Ginori ha messo a disposizione le serate cinematografiche internazionali all’Isola Tiberina di Roma per prime assolute allo scopo di agevolare il successo in Italia della produzione australiana della Fandango. Il cinema australiano che affascina Procacci è l’assoluta libertà di schemi, senza regole preconcette. Nasce oggi da questa seduzione la “Fandango Australia” la società di produzione cinematografica di Procacci che si avvale di finanziamenti europei e australiani. I Direttori della Fandango Australia sono oltre l’italiano Procacci, anche australiani quali i registi Rolf de Heer e Richard Lowenstein, l’esperta di marketing Sue Murray e Bryce Menzies, il legale del gruppo. Nel 2001 Procacci ha co-prodotto “TheBank” di Robert Connolly dell’Australian Film Television, e nel marzo di quest’anno ha inizio la produzione del primo film della neonata società, il regista è Rolf de Heer e il Domenico Procacci titolo: “Alexandra’s Project”. La Fandango sta diventando un impero sul quale non tramonta mai il sole. La compagnia di distribuzione cinematografica Fandango Distribuzione di Procacci ha acquisito i diritti per l’Italia dei film australiani “Lantana” di Ray Lawrence, “The Goddess of 1967” di Clara Laws “Looking for Alibrandi” di Kate Wood e “Angel Baby” di Michael Ryner. Alcuni di questi li potremo vedere in anteprima questa estate a Roma all’“Isola del Cinema”di Giorgio Ginori che appoggiando la Fandango si è aggiudicato il titolo di paladino in Italia della migliore cinematografia australiana. Ma non è tutto. L’eclettico e dinamico Procacci è addentro anche all’editoria. Con la “Fandango Libri” metterà in circolazione le versioni italiane degli autori australiani dai quali sono stati tratti i film prodotti dalla “Fandango Australia”. Per farsi conoscere in Australia Wath's new in Italy (and the rest of Europe) Unico mensile dedicato all'Italia edito in Australia, in lingua inglese Un efficace mezzo di comunicazione diretta edito e distribuito in Australia. Per tutti gli australiani interessati all'Italia, per creare contatti, conoscere prodotti e servizi Richiedere tariffe pubblicitarie, copie saggio, informazioni a: Aurex Multicom - [email protected] - Fax 02 9536 0628 L’innamoramento di Domenico Procacci per l’arte cinematografica australiana sboccia dieci anni fa in occasione della sua prima visita a Sydney per trattare la vendita del suo film “La Stazione”. In quella circostanza il suo cliente australiano gli diede da leggere diversi manoscritti che lo sedussero a tal punto da fargli decidere di cominciare a lavorare con i registi australiani. Il manoscritto “galeotto” che fece scattare l’innamoramento per il modo australiano di vedere le cose narrativamente e cinematograficamente è stato “Bad Boy Buddy”. Il film che ne seguì si aggiudicò nel 1993 il Premio Speciale della Giuria al Festival Cinematografico di Venezia. Quello di Procacci è diventato un vero autentico coinvolgimento con la cinematografia australiana la quale a lui appare assolutamente sganciata dagli schemi hollywoodiani, fuori da ogni schema e formula, imprevedibile e schietta anche se il pubblico di massa stenta a capirla ed interpretarla. Per Procacci si tratta di una produzione elitaria . “Comunque - dice Procacci - lavorare in Australia significa produrre in inglese e quindi avere a portata di mano un mercato immenso. Ne consegue quindi che il successo anche di queste opere da conoscitori e appassionati è comunque garantito”. Agli scettici Procacci dice: “se faccio questo significa che posso permettermelo”. UN VISTO CHE CONTA! “BUSINESS VISA” PRIMO PASSO L’Australia è oggi una delle migliori destinazioni al mondo in cui stabilire i propri affari. Il primo passo da compiere è quello di munirsi di un visto di ingresso “Business Visitor Visa”. Per fare in modo che sia veramente utile e interessante la visita di affari in Australia è necessario affidarsi alla consulenza di esperti australiani. Christine e Charles Knight sono i professionisti australiani a disposizione degli imprenditori italiani: prima, durante e dopo una programmata visita in Australia. L’Associazione Italia-Australia ne ha già vagliato e sperimentato la validità, competenza ma soprattutto la sollecitudine a mettersi a disposizione degli imprenditori italiani. I servizi professionali ai quali è necessario accedere per muoversi in ambito australiano sono: - Consulenza per domanda visto visita per affari, visto temporaneo e permanente - Preparazione programma affari e investimenti a norma di legge - Costituzione e registrazione attività commerciali, industriali societarie - Consulenza commerciale, industriale e finanziaria specialistica - Assistenza alla realizzazione del progetto commerciale - Consulenza e assistenza per riconoscimento titoli di studio, professionali e imprenditoriali Una visita in Australia non meticolosamente preparata in tutti i suoi dettagli e non seguita sul posto da esperti australiani è destinata a fallire. C’è poi la questione delle distanze tra una città e l’altra in Australia e l’enorme molteplicità e varietà di contatti con i quali se non si era già per tempo stabilito uno scambio di opinioni e un appuntamento sarà molto arduo arrivare ad alcuna conclusione. La conoscenza delle leggi australiane in materia fiscale e commerciale deve essere verificata prima e durante la visita la quale, una volta predisposta va effettuata muniti del “business visitor visa” perché questo tipo di visto di ingresso in Australia è la prima dimostrazione che si è dato inizio allo studio di come applicare con successo i propri affari in Australia. Una dimostrazione che sarà opportuna e necessaria al momento di esibire un progetto di affari per ottenere il visto di permanenza temporanea o definitiva in Australia. Affidarsi al caso oppure a contatti sulla base di conoscenze o amicizie non qualificate costituisce una perdita di tempo e di denaro e compromette seriamente la riuscita di un progetto sia inizialmente che nel corso di attuazione. L’organizzazione industriale, commerciale e finanziaria australiana è molto complessa come si addice ad uno dei Paesi più industrializzati del mondo. A questo va aggiunto il fatto che l’Australia è una nazione costituita da Stati confederati ognuno dei quali ha caratteristiche economiche sue proprie con esigenze, leggi e regolamenti differenti da uno stato all'altro. Affrontando con la necessaria preparazione e professionalità l’argomento “investire in Australia: come, dove, perché e quando” si potrà certamente arrivare con successo all'obiettivo. Un contatto preliminare, senza impegno per avere spiegazioni sull’importanza del “Business Temporary Visa” con i professionisti è indispensabile. Il semplice visto “Business Visitor Visa” è su richiesta concesso automaticamente al momento dell'acquisto del biglietto aereo presso un agente di viaggi autorizzato, e per questo si può consultare anche l'Associazione Italia-Australia. Il “Business Temporary Visa” deve invece essere richiesto sul modulo 456 oppure 47BU, in tempo utile, all'apposito ufficio dell'Ambasciata di Australia a Roma. Christine e Charles Knight sono consulenti professionali registrati con il governo australiano. Dall'Australia visitano periodicamente gli imprenditori italiani iscritti all'Associazione Italia-Australia PER INFORMAZIONI… o fissare un appuntamento in Italia: Fax 06233201031 - 02.95360628 Meridien Migration Australia Registered Migration Agent n. 9900447 [email protected] Inviate al più presto il modulo di richiesta informazioni per il visto di affari in Australia senza impegno ed onere alcuno: www.australiaitalia.it/applicat.htm DOPPIA CITTADINANZA Il progetto di legge che modifica la legge sulla cittadinanza è in parlamento in Australia. Verrà così sancito il principio della doppia cittadinanza. Con questa modifica di legge sarà quindi possibile per il cittadino che si naturalizza australiano mantenere la sua precedente cittadinanza. I cittadini australiani all’estero potranno acquisire la cittadinanza del Paese dove risiedono senza perdere automaticamente quella australiana. Si calcola che in Italia risiedano circa 30.000 australiani molti dei quali potranno, se vorranno (sempre avendo le carte in regola) optare anche per ottenere la cittadinanza italiana senza dover rinunciare, con l’attuazione della modifica all’art. 17 citato, a quella australiana. La nuova legge non sarà retroattiva ma si applicherà a chi si naturalizzerà dopo la sua entrata in vigore. Questo significa che coloro che abbiano rinunciato alla cittadinanza italiana per acquisire quella australiana e desiderino diventare adesso cittadini con due nazionalità potranno farlo, secondo la nuova legge australiana, ma per quanto riguarda l’Italia restano le vecchie norme che in pratica annullanno i benefici della nuova normativa australiana. Attualmente l’Italia impone condizioni di legge molto gravose per concedere di nuovo la cittadinanza italiana a chi vi abbia rinunciato per acquisire quella australiana. Si tratta di un minimo di residenza in Italia, visto di ingresso e di soggiorno per motivata e prolungata permanenza non di carattere turistico, permesso di lavoro o di esercizio di attività professionali o commerciali e diverse altre ottemperanze di legge, lunghe e molto difficili da applicare. Per il governo e il parlamento italiano si apre un momento di riflessione sul come sanare questa situazione che riguarda migliaia di italiani in Australia (e a milioni in tutto il mondo) che per ragioni di opportunità di lavoro, negli scorsi decenni, sono stati costretti a rinunciare alla cittadinanza italiana. Si dovrebbe almeno fare appello alle Regioni che, con la nuova autonomia di cui godono, possono consentire ai Comuni di ridare subito la residenza a coloro che vi siano nati e che la richiedano di nuovo in modo da superare le tante ed enormi difficoltà previste in tutte le altre norme legislative nazionali italiane. Australian Quality Segnalazioni dal mondo alimentare di prodotti di qualità Made in Australia UN’AVVENTURA CHE SCIVOLA FELICEMENTE SULL’OLIO Trentacinque anni fa la famiglia di Carmine Bovalina si stabiliva nell’Australia Meridionale in otto ettari di terreno in cui metteva a dimora 20 alberi di ulivo. Quest’anno la famiglia Bovalina entra nel mercato oleario con la “Bovoliva” olio extravergine di oliva di produzione propria, con i suoi 1500 alberi di olivo ed altre migliaia in cooperativa con altri produttori della zona. La maggior parte delle piante sono delle qualità di Frantoio e Verdale che derivano dai semenzai del Sud Australia. Non che i Bovalina siano nuovi nella produzione perchè sino ad oggi si sono serviti di un frantoio esterno, ma la produzione di olive è cresciuta tanto da indurli a mettersi in proprio per dare vita ad un prodotto da commercializzare su vasta scala in concorrenza con quelli importati. Il nuovo frantoio dell’Alfa Laval è completamente automatico ed ha una capacità lavorativa sino a 2,5 tonnellate l’ora. Il frantoio dei Bovalina sarà a disposizione anche di altri produttori di olive che sono sempre più numerosi nella regione perchè l’Australia del Sud ha un clima ideale per far maturare meglio il frutto rendendolo di una eccellenza tale da non far invidiare nessun altro paese. La nuova marca di olio di oliva che gli australiani troveranno sugli scaffali dei grandi magazzini sarà: “Bovoliva”. BOVOLIVA OIL CO. Produttori di eccellente olio extravergine d’oliva, ricavato da olive 100% australiane. Tel. +61 08 8284 7559 41 Robert Road - Penfield Gardens - SA 5121 NON E' UNA BUFALA…E' VERO Gli australiani possono gustare mozzarella fresca di bufala Made in Italy. Ogni settimana contenitori refrigerati di confezioni di mozzarella di bufala partono da Fiumicino per Melbourne. Le confezioni originali di mozzarella della Ciresa si trovano a Melbourne nei negozi più esclusivi di delicatezze, nella zona del Queen Victoria di Prahran e di Carlton. La Ciresa, che confeziona le proprie mozzarelle dal latte derivato da allevamenti selezionati di bufala in Campania, ha superato tutte le ferree disposizioni in materia alimentare dall’estero vigenti in Australia e ogni settimana si posso- LATTE ORGANICO Un interessante aspetto dell’industria lattiera australiana è la produzione di latte organico. L’industria della produzione del latte, come è successo in Italia, è stata liberalizzata da pochi anni. Questo ha consentito alla Snowy Mountains Organic Dairy Company nello Stato del Victoria di entrare nel settore della produzione di latte organico. Dopo soli due anni dall’inizio della lavorazione e commercializzazione di latte organico parzialmente scremato si è aggiudicata il riconoscimento “Best Organic Producer in Australia” della Organic Federation of Australia. Parliamo di una impresa familiare che opera su 230 ettari di terreno con pascoli coltivati esclusivamente con fertilizzanti organici. L'azienda ha il certificato di fattoria organica rilasciato dalla National Association for Sustainable Agriculture Limited che garantisce la organicità dei prodotti. Il fertilizzante da pastorizia usato proviene da industrie australiane specializzate come la VicMills, ma l’azienda produttrice del latte organico è molto attenta che il fertilizzante mantenga sempre le caratteristiche di organicità in modo da assicurare agli animali uno standard di salute sicuro e garantito. L’irrigazione proviene da sorgenti naturali alle falde dello Snowy Mountains, periodicamente controllate per la loro purezza. L’efficienza sanitaria dell’allevamento è indispensabile perchè eventuali interventi medicinali veterinari ne comprometterebbero la qualità organica, vanto assoluto di questa produzione di alimenti biologici che comunque in Australia è ancora agli arbori ma con un futuro ricco di enormi prospettive sia per il mercato nazionale che per l’export. no comprare le prelibate confezioni da 125 gr. a circa 4,5 euro. Un prezzo che comunque vale per questo prodotto alimentare che in Australia è considerato tra i più prelibati. TITIAN TO TIEPOLO Three Centuries of Italian Art National Gallery of Australia Canberra 28 marzo - 16 giugno 2002 Melbourne Museum Melbourne 5 luglio - 6 ottobre 2002 Da marzo a ottobre 2002 la National Gallery of Australia di Canberra e il Melbourne Museum di Melbourne ospiteranno una serie di capolavori dell’Arte Italiana del Cinquecento, Seicento e Settecento. L’evento, promosso dalla Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici di Roma e dalla Fondazione Arte e Civiltà di Milano, è organizzato congiuntamente con la National Gallery of Australia di Canberra. La selezione delle opere evidenzia le varie tendenze ed espressioni culturali nelle diverse regioni d’Italia nei tre secoli rappresentati. Il Cinquecento Prende avvio con tre disegni degli epigoni dell’arte rinascimentale, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, ed iniziatori delle nuove tendenze manieristiche presenti nella rassegna con Andrea del Sarto, Pontormo e Rosso. Per il Veneto Giorgione con il suo misterioso Doppio ritratto della Galleria di Palazzo Venezia, Tiziano (tre capolavori), Veronese, Tintoretto, Jacopo Bassano e Paris Bordone. La Lombardia con Moroni, Moretto, Savoldo e Romanino, segni premonitori del grande avvento caravaggesco. Di Moroni, il Cavaliere in rosa, vetta insuperata della ritrattistica cinquecentesca. L’Emilia di Correggio, di Parmigianino, Francia, Dosso e Garofalo. Poi, di Federico Barocci e alcuni esegeti della Scuola Romana, e l’Ortolana del Campi, la Macelleria e la Pescheria del Passerotti. Il Seicento Presentati l’Accademia felsinea di Ludovico e Annibale Carracci e la sublime scuola emiliana di Reni, Guercino, Domenichino e Cagnacci. La rivoluzione di Caravaggio con il Narciso della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, il San Francesco della Chiesa dei Cappuccini, e il San Giovannino della Galleria Corsini, poi Serodine, Tanzio da Varallo, Borgianni e Manfredi. Napoli maestosa con Battistello Caracciolo, Ribera, Stanzione, Cavallino e Guarino, Luca Giordano e Solimena. La Roma papale di Bernini e di Pietro da Cortona (l’Angelo custode), Baciccio, Sacchi, Sassoferrato e Caroselli. In Lombardia, per la Controriforma, il bellissimo dipinto a tre mani, Martirio delle Sante Rufina e Seconda di Cerano, Procaccini e Morazzone. Il Settecento Esposti i grandi maestri del vedutismo e del paesaggismo: Vanvitelli, Canaletto, Bellotto, Pannini, Luca Carlevaris, Joli, Van Bloemen. I grandi interpreti del Rococò italiano con Sebastiano Ricci, Tiepolo, Creti, Pittoni, Pellegrini, Piazzetta, Giaquinto e De Mura e i Gandolfi. La “realtà” in Lombardia e a Napoli con Ceruti, Fra Galgario, Magnasco, Traversi. Il ritrattismo internazionale di Pompeo Batoni. Il Canova e i disegni neoclassici del Giani Una fantastica opportunità per soggiornare in Australia facendo volontariato. UN'ESPERIENZA PREZIOSA Un Paese geloso della propria adamantina bellezza naturale non poteva non dare un consistente appoggio ad una organizzazione di volontari che si dedicassero ad agevolare il restauro e lo sviluppo naturali ambientali. E' l'Australian Trust For Conservation Volunteers. SOGGIORNARE IN AUSTRALIA COME VOLONTARIO PER L'AMBIENTE Una visita turistica in Australia, per chi non abbia l'appoggio di amici o parenti diventa una spesa onerosa perchè si deve tenere conto non solo del biglietto aereo ma del fatto che il Paese vale la pena di gustarselo bene almeno per diverse settimane. Con un pò di buona volontà il progetto si può realizzare subito e bene. Il visto turistico di tre mesi, l’unico che viene rilasciato gratuitamente senza alcuna difficoltà burocratica ai cittadini in possesso di un valido passaporto italiano, non consente di lavorare. Chi trasgredisce queste norme rischia di essere espulso dal paese e anche i datori di lavoro adesso sono molto più prudenti che in passato a correre severi rischi contravvenendo a queste norme. Il lavoro fatto nell’ambito delle attività programmate per tutto l’anno ed in ogni parte dell’Australia dall’ATCV per la conservazione della natura e protezione dell’ambiente è volontaristico, non remunerato, ma in compenso dietro il pagamento di una quota di iscrizione di circa 500 euro si potrà entrare a far parte di un gruppo di volontari in una località australiana a scelta secondo disponibilità dei lavori programmati, ottenendo in cambio vitto, alloggio e soprattutto la genuina e amichevole ospitalità australiana, per la durata di sei settimane. Chiunque senza limiti di età o di esperienza può richiedere di associarsi per partecipare al volontariato per la natura in Australia per una prima durata di sei settimane, rinnovabili sino alla scadenza del visto turistico di tre mesi il quale comunque può essere rinnovato per ulteriori tre mesi già in Australia. Una squadra di volontari in azione a Longneck Lagoon per la raccolta di salvinia A parte il vantaggio consistente di preventivare un soggiorno australiano per una spesa complessiva non superiore ai 18 euro giornalieri contro almeno una cifra dieci volte superiore per mantenersi in albergo, si potrà in più trascorrere le giornate in compagnia di australiani e di numerosi altri volontari provenienti da ogni parte del mondo con i quali condividere esperienze di lavoro e la spensieratezza del tempo libero. Ai lavori dei volontari spesso partecipano i proprietari stessi delle zone in cui viene prestata l’opera di conservazione della natura. Nell’opera di recupero ambientale messa in atto in una zona all’interno del Queensland, per esempio, i proprietari terrieri stessi hanno partecipato alla pratica attuazione delle opere per riportare vaste estensioni di terreno alle condizioni di pascolo verde per l’allevamento delle loro mandrie. In queste occasioni le opportunità di fare nuove ed interessanti conoscenze non hanno limiti. In una zona rurale del Sud Australia la comunità locale è stata amichevole e felice di ospitare i volontari impegnati in un programma di eliminazioni di condizioni ambientali avverse per riportare sul posto gli uccelli migratori (un certo tipo di volatili stagionali provenienti dal Giappone). In Tasmania una squadra di volontari ha riportato entro il proprio alveo una riserva di acque naturali che a causa delle numerose precipitazioni atmosferiche aveva superato i margini creando dannosi acquitrini. Questa è la vera e autentica Australia che nessuno dei tradizionali turisti vedrà e assaporerà mai. Al di fuori delle grandi città ormai stereotipe della civiltà l'Australia ha un suo modo di vivere e lavorare che si può vedere, capire e gustare solo con questi schemi di lavoro volontario messi a disposizione dall’Australian Trust for Conservation Volunteers. Per informazioni dettagliate ed immediate: www.conservationvolunteers.com.au www.australiaitalia.it/volontariato.htm I soci dell’Associazione Italia-Australia possono anche rivolgersi al servizio informativo loro riservato per richiedere l’invio dell’opuscolo illustrativo. STUDIARE IN AUSTRALIA Françoise Arnaud è la rappresentante di Istituti di istruzione di elevato livello, con possibilità di stages presso aziende australiane, offrendo servizio completo per espletamento pratiche, assistenza per alloggio e viaggi. Consulenza personalizzata in ogni genere di studi, qualunque sia il livello di conoscenza dell'inglese o di istruzione: corsi di inglese, Voca-tional (corso tecnico) e studi universitari/post-universitari: Information Technology, Marketing, Viaggi e Turismo, Business Management, Small Business Management e Office Management e in ogni altro settore, dal Commercio all'Ingegneria Consulenza per viaggiare, studiare ed eventuali opportunità di lavoro o di organizzare stage presso società australiane ovunque in Australia e nell'osservanza delle leggi vigenti in materia Assistenza durante la permanenza in Australia per alloggio, viaggi, servizi ed espletamento pratiche presso le competenti autorità australiane. GRANDE OPPORTUNITA' PER STUDENTI CON VISTO DI STUDIO Volete trovare un lavoro Down Under? 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Il College è situato nel cuore della città Olimpica di Sydney Ampia scelta di corsi ■ Inglese (General English, EAP, IELTS, English for Business, Cambridge) Durata da 4 settimane a 1 anno ■ Corsi tecnici: Business, Informatica, Marketing Durata: 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e 2 anni ■ English + stage ■ Business/IT + stage Vari servizi Possibilità anche di sistemazioni alla pari, su richiesta, per non avere necessità di pagare vitto e alloggio L'Australian Pacific College offre il più vasto Social Club di Sydney per organizzare escursioni turistiche particolari o attività sportive e ricreative speciali Condizioni speciali a tutti i Soci dell'Associazione Italia-Australia Condizioni ancora più vantaggiose riservate agli iscritti dell'Associazione Italia-Australia PER INFORMAZIONI: Françoise Arnaud PICCIN ENGLISH L'inglese per la prima infanzia Corsi d'inglese per bambini dai 3 ai 5 anni, Made in Australia L’iniziativa di una brillante insegnante australiana residente in Italia, che opera a Milano e provincia Sempre più spesso è sentita l’esigenza di insegnare l’inglese anche a bambini piccoli. Sono molti infatti i genitori che nell’ambito delle scuole materne richiedono questo servizio avvertendone l’importanza e i vantaggi. Infatti i piccini riescono a familiarizzare subito con la lingua orecchiandola facilmente ed apprendendo suoni e vocaboli da insegnanti esclusivamente madrelingua. Un corretto approccio fin dall’infanzia gli permetterà di studiarla ed esercitarla in futuro con grande confidenza. PiccinEnglish è svolto con programmi didattici specifici che stimolano al bambino la fantasia e la creatività, facendogli apprendere in modo divertente vocaboli e suoni creandogli così un patrimonio importantissimo per la continuazione delle sue esperienze scolastiche, culturali, professionali e di relazione, per il futuro in generale. Tutte le lezioni sono svolte fin dall’inizio completamente ed esclusivamente in inglese con materiali didattici utilizzati nelle scuole materne anglosassoni, che creano attorno al bambino un ambiente interattivo. I corsi sono programmati in modo flessibile in base alle specifiche esigenze di ogni scuola e sono rivolti sia a bambini che frequentano l’ultimo anno di asilo nido che la scuola materna. L’iniziativa, con le caratteristiche di mobilità e flessibilità che la contraddistingue non poteva che essere concepita in ambito australiano, ed infatti ha il patrocinio dell’Associazione Italia-Australia e la sua promotrice, Lisa Cameron, è australiana, originaria del Queensland. I corsi attualmente sono rivolti a scuole ed istituti presenti in Milano Est e Provincia di Milano est. Non c’è dubbio che tale iniziativa non potrà che crescere e svilupparsi ulteriormente già di per sé. Basti considerare l'importanza ulteriore data all'insegnamento delle lingue straniere testimoniata anche dall'impegno del Governo italiano di farne obbligo con la nuova riforma scolastica. ® Suite 609 - Level 6 - 3, Smail Street - Broadway (Sydney) NSW 2007 Ph. +61 2 9211 0853 - Fax +61 2 9475 4078 - mobile +61 413 001160 www.australiaitalia.it/studiare.htm [email protected] Per informazioni sui corsi: [email protected] [email protected] Fax 02.95360628 Il Ministro Tremaglia per le celebrazioni australiane di Urbino Raffaello Carboni in scena “Ritengo sia altamente significativo che una compagnia teatrale australiana porti in scena le vicende della storia australiana di cui fu protagonista l'emigrante italiano Raffaello Carboni” Così l’On.le Mirko Tremaglia, Ministro per gli Italiani nel Mondo, ha sottolineato il proprio Patrocinio alla manifestazione del 5 aprile 2002 ad Urbino per la celebrazione italiana al Primo Centenario della Federazione Australiana, al teatro Sanzio di Urbino con l'opera “Carboni” del regista australiano John Romeril per l'interpretazione di Renato Musolino. L’iniziativa con il Patrocinio dell’Ambasciatore S.E. Murray Cobban in nome del Governo Federale di Australia è stata proposta dall’Associazione Italia-Australia e sponsorizzata dal Comune di Urbino nonchè Australian Council for the Arts e Ballarat Fine Art Gallery. Da parte italiana hanno inviato il patrocinio le più rappresentative autorità governative e parlamentari: On.le Gianfranco Fini, Vice Presidente del Consiglio, l’On.le Letizia Moratti, Ministro Pubblica Istruzione e il Sottosegretario della Pubblica Istruzione On.le Valentina Aprea, l’On.le Giuliano Urbani, Ministro Beni e Attività Culturali e i Senatori Giulio Andreotti, Alessandro Forlani, Tana de Zulueta, Palmiro Ucchielli, Presidente della Provincia di Pesaro, l'On.le Gian Mario Spacca, Presidente Regione Marche e il Prof. Giuseppe Talamo, Presidente Istituto Storia Risorgimento. Dall'Australia il patrocinio è pervenuto da autorevoli personalità della cultura e politica: Sir James Gobbo, On.li Malcom Fraser, Gough Whitlam, Al Grassby, Rob Kerin, Con Sciacca, Antony Albanese, Giovanni Sgrò e poi Giorgio Campanaro, Antonio Cocchiaro, Frank Williams, Vic Zerella Incontro con un musicista australiano itinerante per il mondo, vero e proprio portatore della cultura aborigena IL DIDGERIDOO DI PHIL DRUMMY Un tubo, un ramo di eucalipto scavato dalle termiti. Insomma, il didgeridoo, atavico strumento aborigeno. Bellissimo, certo, ma bisogna andarci piano: vi ruba l'anima. Phil Drummy, 33 anni, di Melbourne è un virtuoso del didgeridoo. Di più: pur essendo bianco è un vero e proprio portatore della profonda cultura aborigena. Compositore e musicista di vari tipi di strumenti, a fiato o percussioni, dice: “Il didgeridoo per me rappresenta l'origine di qualsiasi strumento a fiato. Questo ramo di eucalipto scavato dalle termiti, grezzo e rudimentale, produce un suono dalle frequenze e dai toni molto bassi, che imita il verso degli animali selvatici e che agisce sul lato più istintivo degli uomini”. Gli aborigeni lo cercano, lo trovano, lo puliscono e lo suonano seguendo rituali arcaici. E' una musica profondamente legata alla terra e all'anima. Phil Drummy è entrato lentamente nel loro mondo, fin da bambino, incantato e attratto dai suonatori di digeridoo che incontrava nei mercati o in campagna e loro lo hanno accolto insegnandogli le tcniche e i segreti dello strumento. Non tutti i segreti però, in quanto le canzoni sacre, basate su note immutate da secoli, sono una proprietà esclusiva degli iniziati e vengono suonate esclusivamente nelle cerimonie religiose tribali. Secondo la tradizione indigena in- Ruggiero, la PFM ed Eugenio Finardi. Nel 1996 andò in tourné con Sting e nel 2000 diede vita ad un progetto musicale SongLine a cui parteciparono anche quattro aborigeni australiani (tra cui Rrurrambu Burarrawaaanga, considerato il pioniere della musica indigena). Uscì quindi il disco Desert Rainbow (Tropical Music). Phil continua a tenere in tutta Europa stages, corsi e seminari sul didgeridoo e sulla cultura aborigena. fatti un non iniziato o un esterno non può avvicinarsi a questa musica perchè la sua energia può distruggerlo e distruggere anche chi l'ha trasmessa, cioè l'indigeno "eretico". Ma la musica "profana", quella suonata da tutti, da relax, è quella che tutti possono godere e sono questi i suoni che Phil usa, rielabora e contamina mixandoli con canzoni tradizionali di altri paesi e introducendo componenti elettroniche. Questa ricerca lo ha portato a lavorare molto, con artisti del livello di Randy Crawford per esempio, oppure David Lee Roth e, in Italia, con Antonella Phil Drummy si è poi particolarmente distinto anche nel campo dell'impegno sociale. Sua sarà la colonna sonora del progetto ADAP NO PROFIT, organizzato in collaborazione con l'Accademia di Comunicazione di Milano. L'ADAP, la più importante associazione di doppiatori e attori pubblicitari italiana, presterà le sue voci, che occupano il 70% del mercato radiotelevisivo nazionale, per le campagne radiofoniche di un grande numero di società ONLUS che sentiremo a partire da settembre sulle più importanti emittenti nazionali. E' dunque molto bello che le sonorità aborigene di Phil Drummy, con le loro particolari e suggestive vibrazioni, accompagnino queste meritorie iniziative sociali. Per informazioni: [email protected] oppure [email protected] Fax 02.95360628