La scelta di intraprendere delle ricerche all’avanguardia in Australia ha aiutato a Claudio Fantacci ad ottenere il suo lavoro attuale alla ResilTech, una società italiana di consulenza nel campo di informatica che specializza nei sistemi critici. “L’Australia mi ha aiutato moltissimo nella mia ricerca,” afferma. “Il lavoro che ho svolto a Perth è stato di grande importanza per il dottorato e per il mio curriculum. L’azienda con cui lavoro attribuisce valore alla ricerca che ho intrapreso.” Claudio ha cominciato ad interessarsi all’idea di studiare in Australia dopo aver incontrato il Professor Ba-Ngu Vo del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica della Curtin University durante una conferenza a Singapore. CLAUDI O FANTACCI CORSO COMPLETATO in AUSTRALIA: Ricerche per il dottorato ISTITUTO: Curtin University of Technology IMPIEGO ATTUALE: Ricercatore presso ResilTech Srl “Lavorava nel mio settore – tracking aerospaziale e multi-sensore – ed è una persona molto interessante e gentile,” spiega Claudio. “Ero davvero entusiasta di studiare con lui.” Un’Endeavour Research Fellowship del Governo australiano gli ha permesso di svolgere un periodo di ricerca di sei mesi al fianco del Professor Vo. “Il laboratorio era molto bello e ben organizzato e lo staff della Curtin mi ha aiutato molto,” dice. “Ho passato un periodo fantastico con il professore, anche quando era molto impegnato era sempre disponibile a parlare insieme.” Anche la città di Perth lo ha affascinato. “È molto bella e tranquilla e gli abitanti sono cordiali. Lo stile di vita che ho trovato lì è completamente diverso da quello europeo. A Firenze è molto più frenetico, tutti sono sempre di corsa,” dice. “A Perth ho vissuto per la prima volta in una grande e bellissima casa sul mare che condividevo con il proprietario e un altro ragazzo. Dopo il lavoro all’università andavo sempre a fare jogging o qualche altro sport – ci sono tantissimi parchi e gli spazi sono così ampi. Si vive proprio alla grande là.” Claudio crede fermamente che tutti dovrebbero intraprendere un percorso di studi all’estero. “È un valore aggiunto sia per il curriculum che per la vita,” dice. “Un’esperienza del genere permette di mettersi alla prova e imparare a conoscersi meglio, divertendosi allo stesso tempo, e contribuisce ad accrescere la fiducia in sé stessi. Per chi vuole fare una carriera nel settore della scienza o dell’ingegneria ritengo che un’esperienza all’estero sia obbligatoria.” È questo il motivo per cui Claudio sta cercando di istituire un programma di dottorato congiunto con il suo Professore della Curtin University e la sua università italiana. “Mi piacerebbe offrire agli studenti italiani l’opportunità di studiare in Australia,” dice. “LA QUALITÀ DELLA RICERCA È MOLTO ALTA” “Naturalmente ci sono delle buone possibilità di studiare all’estero in Europa – Berlino, Londra, Madrid o Barcellona – e lo stile di vita sarà comunque diverso, ma pur sempre molto europeo. In Australia è tutt’altra cosa, la cultura e lo stile di vita sono molto diversi e la qualità della ricerca è molto alta.” Inoltre Claudio pensa che gli australiani abbiano un approccio verso la natura davvero unico. “Dal mio punto di vista la cosa più bella è stata quella di vedere come gli australiani si prendono cura della natura e la rispettano, e inoltre come ci vivono a stretto contatto e come si comportano con essa,” spiega. “Il primo giorno nella mia casa a Perth, ho visto sul pavimento un insetto davvero grande e strano e ho pensato che dovevo ucciderlo. Non odio gli insetti, ma la mia prima reazione è stata quella,” racconta. “Allora il padrone di casa è entrato, con molta calma ha preso un bicchiere e un pezzo di carta con il quale lo ha raccolto e lo ha portato in giardino. È proprio un modo diverso di vedere le cose.” “Ho scoperto così tante cose diverse da quelle della mia vita quotidiana in Italia, voglio assolutamente tornare in Australia.”