SEMINARIO NAZIONALE PER L’ACCOMPAGNAMENTO DELLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ABANO TERME 29-30 MAGGIO 2014 PRESENTAZIONE INS. GRILLO TERESA PROGETTO IN RETE TRA LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE I.C. CARIATI (CS) (Scuola Capofila) I.C. CROSIA (CS) I.C. CROPALATI (CS) I.C. CAMPANA (CS) I.C. MANDATORICCIO (CS) TEMATICHE TRASVERSALI: INCLUSIONE e COMPETENZE DIGITALI DISCIPLINE: STORIA e TECNOLOGIA MEETING POINT -WORKSHOP N. 3 Competenze e inclusione. (le didattiche per la competenza come spazi per la personalizzazione, l’integrazione e l’inclusione) Il presente progetto è nato per riflettere e per poter realizzare un curricolo verticale (implicito ed esplicito) che, a partire dal discente e dall’ascolto attivo dei suoi bisogni, si prefigga di attivare una didattica per competenze, la cui finalità non è solo coltivare il sapere, ma soprattutto sviluppare le competenze che formano per la vita. Il progetto ha inteso, attraverso la sperimentazione, utilizzare le nuove tecnologie come strumento di inclusione e valorizzazione della diversità, attraverso una prospettiva storica, e rendere competenti gli insegnanti relativamente ai contenuti strategici di natura didattica e normativa che sottendono la necessità di un curricolo per competenze. La sperimentazione sulla costruzione di un curricolo relativo alle due competenze scelte ha trovato ragione nei bisogni emergenti del contesto operativo, nella prospettiva di garantire a ciascun alunno le migliori condizioni possibili per il pieno successo formativo. Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che l’allievo compie dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria nei quali si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali: si è ritenuto fondamentale, pertanto creare un ambiente di apprendimento dinamico ed integrato, accogliendo ed integrando gli alunni con disabilità, in situazione di disagio e stranieri. Le tecnologie digitali hanno permesso, a tale riguardo, l’interazione tra i vari contenuti e hanno favorito l’osservazione della realtà da molteplici punti di vista, permettendo di sviluppare strategie all’interno di un ambiente-laboratorio, dove gli alunni sono chiamati ad un atteggiamento attivo e collaborativo. La scelta di sviluppare un curricolo sulla Storia è nato dalla consapevolezza dell’importanza di misurare la propria identità di cittadino del mondo attraverso la memoria storica individuale, familiare, dei gruppi di appartenenza e dell’umanità, per l’avvio di una partecipazione attiva, inclusiva e consapevole. Descrizione dell’esperienza La sperimentazione ha coinvolto, per ogni Istituzione scolastica, una sezione della Scuola dell’Infanzia, una classe quarta di scuola Primaria e una classe seconda di Scuola secondaria di primo grado. Si è proposta di far emergere il valore formativo delle discipline scolastiche attraverso l’approccio interdisciplinare e l’ utilizzo di metodologie didattiche innovative rispetto alla tradizionale lezione frontale. La proposta curriculare ha applicato la didattica per progetti, in cui si prefigurano gli obiettivi finali e i processi, si individuano delle strutture organizzative e procedurali, lasciando spazio alla costante ridefinizione del percorso, nel quadro generale della didattica per competenze. Il progetto ha inteso dunque realizzare un curricolo orizzontale e verticale con competenze che siano il risultato di un’ idea « più attiva» di apprendimento, in una prospettiva di inclusione , in cui il sapere disciplinare abbia un reale valore formativo, al fine di assicurare coerenza e coesione all’ intera formazione di base. L’esperienza si è svolta attraverso la condivisione e la cooperazione tra i docenti, negoziazione degli obiettivi, circolazione frequente di materiali, nell’ambito di progettazione curricolare mediante una metodologia collaborativa, orizzontale e di produzione di materiali destinati ad essere condivisi, diffusi e validati. L’impegno ha permesso ai docenti di aprirsi ad una dimensione più ampia rispetto a quella dalla singola scuola; apertura che implica la disponibilità a mettersi in discussione, e ripensare alcuni aspetti del proprio approccio didattico, nel processo di insegnamento-apprendimento. E’ emerso che per arricchire la proposta formativa della scuola e far sì che sia accogliente e stimolante per tutti i ragazzi, diversi per indole, motivazione e capacità, i docenti di ogni ordine e grado devono interagire in modo significativo, propositivo e professionale tra di loro. Per motivare gli alunni è stato fondamentale valorizzare abilità e capacità nell’ uso e nella gestione di dispositivi multimediali, per permettere di cogliere una grande opportunità per rigenerare il processo di insegnamentoapprendimento gli studenti. L’uso di metodologie laboratoriali e cooperative, non rigide ed invadenti, e linee di lavoro centrate su un obiettivo comune, hanno permesso di sviluppare l’esperienza in modo positivo. Competenze osservate e processi attivati Le attività si sono svolte attraverso didattica laboratoriale e collaborativa, che ha valorizzato gli interessi ed i talenti di ogni alunno e, al contempo, ha permesso approfondimenti e recupero, attraverso un ambiente stimolante e motivante. Sono state costruite situazioni-problema ed esperienze di ricerca, in modo da permettere agli alunni di sviluppare il proprio senso critico, presentando soluzioni in forma relativamente aperta, basandosi su quanto già conosciuto e mobilitando il proprio sapere pregresso in relazione al compito da affrontare , percorsi risolutivi in relazione alle proprie attitudini, alle strategie e agli stili cognitivi. Ciò ha permesso di stimolare l’interesse degli alunni, la loro motivazione a impiegare in modo efficace il proprio sapere, mobilitare le proprie risorse cognitive, sociali, affettive in relazione al compito richiesto. Attraverso le attività laboratoriali, ed approcci metodologici diversi , le azioni avviate stanno dimostrando una ricaduta nelle pratiche didattiche grazie ad un percorso che si perfezionerà strada facendo, attraverso la riflessione, la riprogettazione, il confronto. Gli alunni hanno vissuto un’esperienza diversa, innovativa negli approcci e nelle pratiche didattiche. Si sono cimentati in descrizioni con immagini, racconti, brevi, relazioni su attività svolte. Nello specifico: -Conversazioni in classe sulla necessità delle regole per il vivere civile -Redazione delle regole adatte alle classi -Lettura e commento dei diritti del fanciullo e dei principi che hanno portato a redigere la Costituzione Repubblicana -Ricerca storica -Visione, con l’ausilio della LIM, e commento del video “La Costituzione raccontata ai bambini” della scrittrice Anna Sarfatti -Laboratorio di scrittura creativa: produzione di una filastrocca in rima sulla Costituzione -Approfondimento di alcuni articoli della Costituzione, in particolare l’articolo 3 sull’uguaglianza sociale e l’articolo 10 sulla tutela degli stranieri -Conoscenza degli sbarchi di profughi che, negli ultimi mesi, hanno interessato le coste calabresi -I fatti di Rosarno, balzati alla cronaca nazionale -Rosarno oggi: si iscrive al campionato la squadra degli immigrati -Visione di immagini, foto di attualità relative agli argomenti trattati -Realizzazione di cartelloni murali -Produzione, nel laboratorio multimediale, di testi e poesie sugli argomenti trattati Prodotti realizzati I materiali prodotti dai laboratori, sono frutto di confronto, dibattito, progettazione e validazione tra diversi Istituti scolastici che, attraverso la costruzione di percorsi curricolari per competenze, hanno attivato circuiti di collaborazione/cooperazione tra pari e tra ordini e gradi scolastici diversi. Tutto il lavoro è documentato da testi, disegni, poesie e filastrocche, cartelloni, oltre che da una documentazione fotografica dell’esperienza. Il tutto è sintetizzato con opuscoli, cartellonistica e lavori in PowerPoint e pdf visionabili sul sito www.iccariati.gov sez.Progetti Valutazione e monitoraggio La pianificazione delle modalità e degli strumenti di monitoraggio e di valutazione è un processo centrale per raggiungere l’obiettivo di trasformare le buone prassi in modelli metodologici trasferibili. L’attività di monitoraggio e valutazione è avvenuta attraverso le seguenti modalità: · osservazione diretta delle attività; · analisi della documentazione prodotta · somministrazione ai docenti di un questionario di monitoraggio. Esso si è composto di item strutturati ed ha permesso di raccogliere le informazioni dei docenti sulla qualità delle azioni didattiche e metodologiche e a valutare il grado di interesse, partecipazione e motivazione degli alunni. Più precisamente si sono valutati i seguenti indicatori di efficacia ed efficienza: coerenza dei contenuti in relazione agli obiettivi del progetto; rispondenza della tematica ai bisogni formativi; efficacia delle metodologie e degli strumenti didattici utilizzati risultati conseguiti in rapporto a quelli attesi Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali di questa prima fase sono state realizzate attraverso: - Attenzione all’intero processo di apprendimento - Osservazione continua degli studenti per cogliere i loro progressi - Uso di linguaggi specifici - Osservazione degli interventi durante le discussione collettive - Prove strutturate in ingresso e finali Punti di forza e criticità PUNTI DI FORZA - Cambiamento nel modo di condurre l’attività didattica nelle classi - Studenti più attenti e concentrati - Realizzazione di laboratori didattici innovativi - Collaborazione fra insegnanti di diversi ordini di scuola - Messa in comune di pratiche professionali diverse riguardo alla progettazione dell’attività didattica, alle tecniche di insegnamento, alle modalità di verifica e di valutazione - Costruzione di relazioni tra gli insegnanti, che può favorire un rapporto più stretto di continuità verticale tra le scuole - Clima di lavoro fortemente positivo - Diffusa motivazione ad apprendere - Utilità del materiale messo a disposizione PUNTI DI CRITICITA’ - Scarsa disponibilità di tempo - Attrezzature troppo essenziali presenti nei laboratori - Maggiore pubblicizzazione della sperimentazione sul territorio Impatti durevoli nell'organizzazione, diffusione dell'esperienza nella comunità scolastica I docenti hanno sottolineato in positivo una forte motivazione che li ha condotti a ricercare metodologie e strategie didattiche alternative in grado di coniugare gli stimoli del progetto nel percorso didattico quotidiano e il trasferimento in altri contesti. Le attività progettuali hanno rappresentato uno stimolo alla gestione della didattica, nonché un valido ausilio allo svolgimento della medesima. Ciò sta favorendo il graduale distacco dagli schemi di una didattica tradizionale per orientare gli interventi verso la ricerca di una didattica innovativa. Le istituzioni scolastiche intendono pertanto diffondere le pratiche didattiche e metodologiche sviluppate in questa prima fase anche alle classi e insegnanti che non sono stati coinvolti nella sperimentazione.