Dalle indicazioni nazionali al curricolo della scuola a cura di Rocco Bello Per rivedere insieme le scelte e adottare un linguaggio comune… Interrogativi per ripensare il senso e il compito della scuola (dal documento: Cultura scuola persona) Qual è il fine del nostro insegnamento? “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.” Che posto occupa l’originalità di ogni alunno? “Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate. Al contrario, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.” Siamo impegnati a promuovere l’autonomia? “L’obiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive.” Siamo attenti a tutte le dimensioni della persona? “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.” La scuola può rinunciare a educare, mentre istruisce…? “Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.” Riusciamo a dare un senso alle cose che insegniamo? “La scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di evitare la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.” L’apprendimento aiuta gli alunni a orientarsi nella vita e nelle scelte? “Uno dei compiti fondamentali affidati alla scuola è promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali”. Quale apprendimento? “Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.” Come insegnare a essere, attraverso l’apprendere? “In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare a essere.” Promuoviamo la classe come una risorsa per l’accoglienza e un apprendimento significativo? “Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso.” Come preparare i ragazzi al futuro? “L’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di seguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.” Apprendere oltre la scuola, imparare dalla vita…? “La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti.” Per ripensare l’organizzazione della scuola e della didattica Dal curricolo alla valutazione Curricolo verticale • Il curricolo di istituto è continuo e progressivo e raccordato con il secondo ciclo? • Sono state definite le competenze e gli apprendimenti cruciali nei passaggi fra segmenti scolastici ? • Viene modulato il progressivo passaggio dalla centralità dell’esperienza alla formalizzazione dei saperi nelle discipline? Discipline e oltre… • Le discipline costituiscono fine dell’insegnamento o offrono prospettive e strumenti per una comprensione critica della realtà e dell’esperienza? • Favoriscono apprendimenti significativi o sono ancora caratterizzate da memorizzazione di contenuti frammentati e lontani dall’esperienza? • Sono valorizzati gli aspetti di trasversalità e connessione fra i saperi? Traguardi di competenza e obiettivi di apprendimento • Si è colta la differenza fra competenze e obiettivi di apprendimento? • Sono state definite le condizioni, didattiche e organizzative, perchè gli apprendimenti diano luogo a competenze? • In che senso va intesa la prescrittività dei traguardi di competenza? • Come sono stati organizzati e declinati, nel curricolo di istituto, gli obiettivi rispetto ai diversi anni di corso? Ambiente di apprendimento • Che cosa caratterizza un ambiente per l’apprendimento? • Quali scelte didattiche e organizzative intendiamo privilegiare: didattica attiva, attenzione alla diversità e personalizzazione, esplorazione e scoperta, modalità didattiche per laboratori, apprendimento collaborativo e metacognitivo, progetti integrati oltre le discipline, insegnamento in team, apertura della scuola al territorio, tempi scolastici…? Scuola inclusiva • Come concepisce la scuola il suo compito di includere e integrare, offrendo a tutti pari opportunità? • Quali scelte e strategie di individualizzazione e personalizzazione sono attivate per gli alunni disabili o con BES? E per gli alunni stranieri o a rischio di disagio o dispersione? • La “politica inclusiva della scuola” è davvero concepita come un compito comune o è delegata agli specialisti (insegnanti di sostegno, FS, operatori del territorio)? Valutazione • Le verifiche sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento deliberati nel curricolo? • Sono stati adottati criteri collegiali per rendere omogenee e valide le verifiche e la valutazione? • Come viene intesa e declinata la preminente funzione formativa della valutazione? • In che modo viene assicurata un’informazione trasparente e tempestiva sui criteri e risultati delle valutazioni, promuovendo la corresponsabilità educativa delle famiglie? • Come viene esercitata la funzione riflessiva dell’autovalutazione finalizzata al miglioramento dell’offerta educativa e didattica della scuola? Cittadinanza e costituzione • Attraverso quali significative esperienze la scuola promuove il prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente? • Come si educa concretamente alla cooperazione, alla solidarietà, al senso di responsabilità e di legalità? • Come si promuove, a partire dal contesto scuola, il senso di appartenenza, di partecipazione e lo stile democratico? • Quale uso educativo e didattico si fa dei documenti del Regolamento e del patto educativo di corresponsabilità? Competenza digitale • Come viene intesa la competenza digitale dalla nostra scuola: minaccia, un fatto che non ci riguarda, compito e sfida ineludibile? • Come viene declinata nei contesti formativi scolastici: disciplina aggiunta, trasversalità, strumento di ricerca indagine e comunicazione, nuovo ambiente di apprendimento…? • Come si rapporta con le altre discipline? • Quali scelte educative e didattiche ci apprestiamo a fare? Una proposta per i dipartimenti Impegno laboratoriale, suddivisi per gruppi, con produzioni di materiali: • Bisogni educativi e finalità condivise della scuola; progetti educativi • Traguardi di competenza, obiettivi di apprendimento, piani didattici • Costruire un ambiente per l’apprendimento: scelte organizzative e didattiche • Didattica inclusiva • Didattica digitale • Verificare e valutare: criteri, strumenti, tempi, responsabilità Organizzazione • Un coordinatore per gruppo • Gruppi elettivi • Schema di lavoro di partenza (a partire dal testo delle indicazioni) • Obiettivo: i materiali integreranno il POF di Istituto • Produzione, condivisione e rielaborazione allargata • Deliberazione collegiale sui materiali prodotti • Tempi: incontri di dipartimento Esempio di schema di lavoro «Ambiente educativo per l’apprendimento» • • • • • • • • Insegnamento in team e comunità professionale Principi condivisi per la qualità dell’insegnamento Tempo scuola Tempi delle discipline e ambiti disciplinari nella scuola primaria Organizzazione dei tempi settimanali e degli spazi scolastici Progetti inter o multidisciplinari Laboratori Criteri guida per la didattica inclusiva: individualizzazione e personalizzazione dell’insegnamento Proposta di costruzione integrale del curricolo • Finalità e obiettivi educativi • Definizione delle competenze (disciplinari e trasversali) • Obiettivi di apprendimento riferiti alle competenze • Dall’impianto curricolare al piano didattico annuale Proposta per un progetto di rete • Gruppi disciplinari di italiano e matematica • Curricolo di continuità primaria-media • Competenze e obiettivi di apprendimento attesi • Nuclei fondanti della disciplina • Lineamenti di metodo • Modello di piano didattico annuale • Proposta di laboratorio a partire dalle competenze