GESCRE
Gestione del credito
“FAR CREDITO” IN CREDEM
Linee guida
ATTENZIONE ALLA QUALITA’ DEL CREDITO
COERENTEMENTE ALLE POLITICHE CREDITIZIE
a tutta la clientela affidata e’ attribuito un “rating” controparte –
Occorre SEMPRE valutare l’azienda sulla scorta di dati di periodo
aggiornati, ancor più in tempi di “crisi” ove la capacità predittiva
del rating e’ più contenuta.
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FAR CREDITO IN CREDEM
La completezza e l’aggiornamento puntuale del
quadro informativo e’ presupposto fondamentale
nella valutazione del merito creditizio di impianto
pratica/revisione, e nella fase gestionale
quotidiana.
Le revisioni degli affidamenti e dei rating,
non sono mero onere amministrativo,
ma momento fondamentale non procrastinabile
per un corretto presidio del rischio di credito.
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“FAR CREDITO” IN CREDEM
ESIGENZE “CONTRASTANTI” FRA BANCA E PRENDITORE
PRENDITORE:
 richiede/gradisce fidi “multipli” (più scende lo standing più facile
e’ il ricorso; più banche partecipano più elevato e’ il rischio)
 richiede/gradisce fidi “promiscui” e di “primo rischio” (più
rischiosi e non garantiscono lavoro bancario)
BANCA:
 preferisce primo rischio “contenuto”, da privilegiare gli interventi
“autoliquidanti” (smobilizzo crediti) che garantiscono lavoro bancario
 l’approccio maggiormente tecnico consente di individuare le
esigenze dando al cliente la giusta assistenza nelle forme più
appropriate
 valutare la crescita aziendale e la sostenibilità del business al
fine soprattutto di prevenire il “default” – DOVE VA L’AZIENDA – (dati
previsionali) NON DOVE E’ ANDATA (dati consuntivi)
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ACCENSIONE DI RAPPORTO AFFIDATO
PUNTI DI ATTENZIONE
Nel momento dell’impianto è fondamentale:
 la completezza del quadro informativo; requisito
fondamentale per il buon esito degli affidamenti, sia in termini di
rischio che di lavoro;
 conoscere chiaramente la destinazione dell’affidamento e
la capacità di rimborso;
 valutazione del “prodotto”, del mercato in cui opera la
controparte, concorrenti, capacità di crescita future e
soprattutto in presenza di operazioni finanziarie “di peso”
valutare impatto futuro su C/Economico.
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Know Your Customer: CONOSCENZA DELL’IMPRENDITORE
Elemento primario sono i colloqui frequenti con
l’imprenditore.
La conoscenza della “proprietà” e’ imprescindibile sempre,
e diventa DECISIVA in fase di turbolenze di mercato o di
investimenti rilevanti.
Oltre a “personalizzare il rapporto”, E’ FONDAMENTALE conoscere
la “vision dell’imprenditore” (progetti, previsioni, timori e
contromisure adottate …), saggiandone “la trasparenza” e
l’affidabilità al di là dei “dati contabili”.
Necessario comprendere la “reale” disponibilità patrimoniale e
liquida dell’imprenditore nonchè la sua concreta volontà a
continuare ad investire nell’azienda.
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Know Your Customer: CONOSCENZA DELL’IMPRENDITORE
Ancorchè sia argomento indubbiamente delicato e’ indispensabile
anche valutare/comprendere l’impatto sull’azienda del piu’ o meno
prossimo, piu’ o meno eventuale, “passaggio generazionale”.
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Know Your Customer: VISITE IN AZIENDA
Visitare la azienda e’ sempre fonte di:
 opportunità commerciali;
 raccolta di informazioni di “prima mano” (banalmente
permette di verificare se “i camion escono ed entrano”, se “i
macchinari sono operativi o meno”, la composizione del
magazzino, il clima/organizzazione interna, se “i telefoni
squillano” ecc.);
 la visita “periodica” permette di evidenziare l’evoluzione
aziendale.
 più il “RATING e’ CARENTE” e l’azienda è
potenzialmente problematica, più la FREQUENZA DELLE
VISITE DEVE ESSERE ALTA.
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BILANCIO – dove sono i pericoli?
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