BOLLETTINO QUINDICINALE NUMERO 04 – ANNO XIV – 19 febbraio 2009 PRESIDENZA DELLA PROVINCIA ASSESSORATO ALL’AGRI COLTURA SETTO RE AMBIENTE E PIANIFICAZIONE TERRI TORI ALE SERVIZIO CACCI A E PESCA E AG RICOLTURA SPORTELLO INFORMATI VO AG ROFORESTALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO: TE L 04 22 65 6 6 03 - 61 7 -38 5 FA X 0 42 2 6 56 61 6 -17 8 E MA IL s por te ll oa gr ic ol o@ pr ov i nc ia . tr ev i s o.i t via le d e lla Re pu bb lica , 19 3/ b , 31 10 0 T re viso TV S e zi one A – I NFO RM AZ I O NI E OP PO RTUNI T A’ .............................................................................2 RE TE NATU R A 20 00 : I NDI C AZ I O NI O PE R AT I V E PE R I P I ANI DI GE S TI O NE .........................2 S e zi one B – E VE NTI.................................................................................................................................5 m a ni fes ta zi one: P RI M AV E R A DE L P RO SE CCO 2 00 9. NUO V E MO S TRE A CO NE G LI AN O , CO RB ANE S E E S E RR AV AL LE ...................................................................................................................5 c ors o: AG G I O RN AME NTI DI ZO O TE CNI A BI O LO G I CA; I BO VI NI D A L AT TE ..........................6 m a ni fes ta zi one: LE G N A A P E ZZI; BIO E NE RG I A A BUO N ME RC AT O ........................................6 S e zi one C – S CHE DE TE CNI CHE........................................................................................................7 D AL PRO S SI MO ANN O S CO L AS TI CO P ARTE "FRUTT A NE LLE S CUO LE ".............................7 S e zi one D – LE GI S L AZ I O NE E B AN DI ...............................................................................................8 MO NI TO RAG G I O DE LLA NO RM AT I V A CO MUNI T ARI A ...................................................................8 MO NI TO RAG G I O DE LLA NO RM AT I V A N AZ I O N AL E ........................................................................9 MO NI TO RAG G I O DE LLA NO RM AT I V A RE G I O NALE ....................................................................10 S e zi one E – CO MUNI C AT I S TAMP A.................................................................................................1 1 Fe bbr a i o 20 09 - RE GI O NE VE NE TO ..................................................................................................12 Fe bbr a i o 20 08 - P ROV I NCI A DI TRE VI S O .......................................................................................13 S e zi one F – OS S E RV ATO RI O P RE ZZI AG R I CO LI .......................................................................1 6 La documentazione citata (bandi, normativa, studi, ricerche, programmi di corsi e convegni, ecc.) è disponibile –anche con eventuali integrazioni-, in formato cartaceo presso lo Sportello e s u f i l e a l l a p a g i n a S I AF d e l s i t o w e b d e l l a P r o v i n c i a d i T r e v i s o (w w w . p r o v i n c i a . t r e v i s o . i t ) SIAF 04 / 2009 - Pagina 1 di 16 Sezione A – INFORMAZIONI E OPPORTUNITA’ REGIONE VENETO RETE NATURA 2000: INDICAZIONI OPERATIVE PER I PIANI DI GESTIONE Deliberazione della Giunta Regionale n. 4241 del 30 dicembre 2008 INTRODUZIONE L’Unione Europea ha sempre favorito tutte quelle azioni che tutelano l’ambiente e il territorio e, con le direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, ha imposto agli stati membri la tutela e la conservazione della biodiversità presente nel territorio comunitario. Questo ha portato alla creazione di una rete ecologica denominata “Rete Natura 2000”, che si compone di ambiti territoriali designati come siti di importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS), rispettivamente, in funzione della presenza sul territorio di habitat e specie animali, indicati dagli allegati I e II della direttiva 92/43/CEE, e della presenza sul territorio dalle specie di avifauna, indicate dall’allegato I della direttiva 79/409/CEE. Per SIC (sito di importanza comunitaria) si intende una zona che contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale in uno stato di conservazione soddisfacente. Per ZPS (zone di protezione speciale) si intende il territorio più idoneo ai fini della conservazione della specie di uccelli elencati nell’allegato I della direttiva 79/409 CEE. Nel territorio della Regione Veneto esistono 100 siti di interesse comunitario (SIC) e 102 zone di protezione speciale (ZPS) che spesso occupano il medesimo territorio. Rete Natura 2000 deve garantire il mantenimento e, all'occorrenza, il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente, dei tipi di habitat naturali che la compongono. INQUADRAMENTO NORMATIVO Il D.P.R. 357 del 8 settembre 1997 recepisce nella legislazione italiana la direttiva “habitat”. La Regione Veneto, con la delibera della giunta del 27 luglio 2006 n. 2371, ha elaborato una serie di misure di conservazione dei ZPS e SIC, esplicando chiaramente i principali obiettivi di conservazione di ciascun sito e definendo specificatamente i criteri per il relativo mantenimento in buono stato di conservazione. Con la D.G.R. n. 4241 del 30 dicembre 2008, la Regione Veneto ha approvato una serie di procedure operative per la redazione e l’approvazione dei Piani di Gestione relativi ai siti di Rete Natura 2000”; in particolare ha approvato: SIAF 04 / 2009 - Pagina 2 di 16 ⇒ le indicazioni operative per la redazione di piani di gestione nel rispetto del D.M 3 settembre 2002 ⇒ le procedure di formazione e approvazione degli stessi piani di gestione COS’È UN PI ANO DI GESTIONE Il piano di gestione è uno strumento di pianificazione del territorio che ha come obiettivo fondamentale la tutela della biodivers ità del singolo sito e dell’intera Rete Natura 2000. In particolare è un strumento necessario per garantire: ⇒ un miglioramento dello stato di conservazione, evitando che questo sia perturbato o peggiorato ⇒ una migliore interazione tra esigenze economiche, sociali e culturali dell’area soggetta a tutela ⇒ una gestione dei siti non circoscritta ma inserita in un più ampio contesto di rete ecologica LE FASI UN PIANO DI GESTIONE Essenzialmente le fasi di un piano di gestione sono 4, suddivise nel modo seguente: ⇒ la prima fase del piano di gestione riguarda l’individuazione degli elementi fisici, biologici, socio-economici, paesaggistici, archeologici e storici che caratterizzano il territorio in oggetto. In queste fase, una volta evidenziati gli elementi territoriali da tutelare, è opportuno individuare quali sono i vincoli necessari per la salvaguardia di particolari habitat o specie, riportando nel piano stesso quale attività vietate e incompatibili con le esigenze di conservazione dell’ambiente ⇒ la seconda fase riguarda l’individuazione dello stato di conservazione e il livello di qualità del sito, con l’obiettivo di conseguire indicazioni sugli aspetti significativi per la tutela o il ripristino degli habitat e delle specie per cui il sito è stato designato ⇒ la terza fase riguarda la messa a punto delle strategie di gestione e delle conseguenti specifiche azioni da intraprendere. In questa fase risulta necessario tracciare anche le priorità d’intervento, individuate sulla base di valutazioni che comprendono non soltanto gli obiettivi di tutela prefissati, ma anche una previsione dei costi e dei tempi necessari e sostenibili per la realizzazione degli interventi ⇒ la quarta fase prevede la programmazione di un sistema di monitoraggio, basato su un insieme di indicatori attendibili che diano informazioni sia sulle caratteristiche dimensionali attuali degli habitat, sia sulle condizioni specifiche necessarie al mantenimento a lungo termine degli habitat o delle specie I Piani di Gestione devono essere elaborati con un linguaggio comprensibile da tutti, in quanto la formulazione di indicazioni concrete e comprensibili favorisce la loro applicazione. SIAF 04 / 2009 - Pagina 3 di 16 I SOGGETTI CHE PARTECI PANO ALLA REDAZIO NE DEL UN PIANO DI GESTIONE La Regione ha individuato le Province, le Comunità Montane e gli Enti Gestori delle aree naturali protette, come soggetti cui affidare mediante convenzione di incarico la redazione dei Piani di Gestione. Solo per alcune zone, soggette a tutela ambientale (Laguna di Venezia, boschi planiziali, valli del Veneto orientale e Foce del T agliamento), la Regione provvede direttamente alla redazione dei piani di gestione. Ogni ente incaricato nella preparazione di un piano di gestione deve creare un gruppo di lavoro composto da soggetti con diverse competenze disciplinari (l’agronomo, il geologo, il biologo, il zoologo, il botanico, l’economista, l’esperto legale, un esperto GIS). Il coordinamento dei lavori spetta, oltre che a tecnici dell’ente, ad un esperto di pianificazione ambientale con specifica esperienza relativa agli habitat e alle specie tutelate dalle direttive comunitarie. LE PROCEDURE AMMI NISTRATI VE Per la completa realizzazione di un piano di gestione il Ministero dell’Ambiente e della T utela del Territorio valuta un periodo di tempo variabile tra i 6 e i 24 mesi, in base alla eterogeneità dei siti che costituiscono rete Natura 2000. Una volta completato il piano di gestione, l’ente deve depositarlo presso la propria segreteria e esporlo all’albo pretorio dei comuni interessati, in modo che chiunque possa visionarlo e presentare le proprie osservazioni nei 30 giorni successivi. Scaduti i termini, il Presidente dell’ente trasmette copia del piano di gestione unitamente alle osservazioni pervenute alla Regione dove il consiglio regionale, dopo aver ricevuto il parere dell’autorità competente nel Veneto delle reti ecologiche Natura 2000, approva il piano, integrandolo con eventuali modifiche. Un volta ottenuta l’approvazione regionale il piano di gestione viene pubblicato nel BURV e reso attuativo nei 15 giorni successivi. L’EFFICACI A DEL UN PIANO DI GESTIONE Le disposizioni contenute nel Piano di Gestione hanno efficacia estesa all’intero territorio soggetto al Piano e sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni contrastanti eventualmente contenute in altri strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, generali e attuativi. Il Piano di Gestione ha validità a tempo indeterminato, deve essere rinnovato o variato qualora il mutamento delle condizioni dei siti e delle esigenze ecologiche degli habitat e delle specie presenti richiedano l’aggiornamento delle cartografie degli habitat e degli habitat di specie e l’adozione di nuove strategie gestionali per la conservazione. Ogni progetto o intervento non direttamente connesso e necessario al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito di Rete Natura 2000, è assoggettato alla procedura di valutazione di incidenza prevista dall’articolo 5 del D.P.R. 357/97, al fine di verificare la conformità alle misure di conservazione e il contrasto con le misure di conservazione previste dal Piano di Gestione adottato. SIAF 04 / 2009 - Pagina 4 di 16 Il Piano di Gestione che interessi un’area naturale protetta regionale deve essere recepito nel piano ambientale del Parco regionale o nel piano di gestione della Riserva regionale. In un prossimo numero verrà allegato un monografico riportante le Indicazioni operative per la redazione dei Piani di Gestione per i siti della rete Natura 2000 Presso lo sportello SIAF della Provincia di Treviso sono disponibili la normativa e i relativi allegati Sezione B – EVENTI DA SVOLGERE manifestazione: PRIMAVERA DEL PROSECCO 2009. NUOVE MOSTRE A CONEGLIANO, CORBANESE E SERRAVALLE Il vino spumante è divenuto un vero “fenomeno”, che vanta oggi numeri di tutto rispetto e in continua crescita. Ecco qualche dato: 299.431 milioni di bottiglie prodotte in Italia nel 2007 contro le 239.060 nel 2003, un giro d’affari nel 2007 di 1.158.600 milioni di euro. Sarà ancora una volta la cittadina di Vidor ad aprire la rassegna di mostre che dal 21 febbraio al 21 giugno 2009 attrarranno migliaia di turisti sui colli dell’altaMarca trevigiana per la Primavera del Prosecco Doc. E L’ediz ione 2009 del più importante circuito enoturistico del Veneto, organizzato dall’Unpli di Treviso, Provincia di T reviso, Associazione Altamarca, Comitato mostre e Comunità Montana delle Prealpi trevigiane, con il patrocinio di Regione Veneto, è ricca di novità: il cartellone delle manifestazioni infatti vede la presenza di tre nuove mostre “…a testimonianza di come il territorio, in primis il volontariato, continui ad esprimere passione e impegno per crescere insieme –sottolinea il Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – Si tratta di tre nuovi presidi che valorizzeranno il “Made in T reviso” e che dimostrano come le Pro Loco, i produttori agricoli e gli stessi enti locali sappiamo fare squadra per il bene comune.” Le tre nuove mostre si svolgeranno a Conegliano dal 15 al 24 maggio, a Corbanese dal 23 maggio al 7 giugno e a Serravalle dal 12 al 21 giugno. Per quattro mesi le mostre presenteranno il celebre spumante Conegliano Valdobbiadene Doc assieme agli altri vini del territorio, come il Cartizze Doc, o il Torchiato di Fregona Doc, in abbinamento con le eccellenze gastronomiche della provincia. Un’occasione per percorrere un itinerario enogastronomico che mette in risalto tutte le produzioni tipiche locali in uno scenario ambientale ed artistico tra i più belli della nostra regione: antiche rocche, straordinarie abbazie, strade e sentieri immersi tra gli splendidi vigneti, piazze e SIAF 04 / 2009 - Pagina 5 di 16 palazzi, castelli e chiese sono disseminati in tutto il territorio delle mostre in attesa di concedere pace e ristoro ai tanti visitatori. CO MI TATO P RI M AV E R A P RO S E CCO DO C te l fa x e ma i l web 0 43 8 8 9 3 3 8 5 0 43 8 8 9 9 6 0 0 i nfo@ pr i ma ve r a pr ose cc odoc . i t w w w. pr i m av e ra pr ose c c odoc . i t corso: AGGIORNAMENTI DI ZOOTECNIA BIOLOGICA; I BOVINI DA LATTE Veneto Agricoltura organizza il corso a T hiene VI, presso la sede di Veneto Agricoltura – Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari. Il 4,12,18 marzo e 6 aprile 2009. Questa azione formativa è sviluppata all’interno del “Piano Regionale di intervento per il rafforzamento e lo sviluppo dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo principale del corso è quello di fornire ai partecipanti un aggiornamento sull’allevamento biologico della vacca da latte alla luce dell’attuale normativa, attraverso lezioni teorico-pratiche sulla corretta gestione dell’alimentazione e degli aspetti igienico- sanitari. Sono inoltre previsti interventi specifici sulla qualità e sui costi di produzione del latte biologico, e una visita didattica presso aziende con allevamento biologico in area montana. manifestazione: LEGNA A PEZZI; BIOENERGIA A BUON MERCATO Veneto Agricoltura organizza la manifestazione a Sedico BL, presso l’azienda Pilota e Dimostrativa “Villiago”. Il 6 marzo 2009. La legna in pezzi è una delle forme di utilizzo più diffusa delle biomasse a scopo energetico. La giornata dimostrativa è rivolta a tutti gli imprenditori agricoli proprietari di boschi per mostrare le novità tecniche e di filiera nella produzione di legna da ardere dai boschi cedui, con l’utilizzo di una meccanizzazione correttamente dimensionata e accessibile, garantendo agilità e sicurezza nel lavoro. L’Azienda Pilota e Dimostrativa di Villiago con il suo ordinamento produttivo di bosco ceduo, allevamenti, foraggicoltura e produzione frutticola, di piccoli frutti ed erbe SIAF 04 / 2009 - Pagina 6 di 16 aromatiche, è rappresentativa del territorio collinare e montano e delle attività che una impresa agricola può sviluppare con successo in questi luoghi. te l fa x e ma i l web V E NE TO AG R I CO LTUR A 0 49 82 93 92 0 0 49 82 93 90 9 di v ul ga zi one. for m a zi one@ ve ne toa gr ic ol tur a . or g w w w. ve ne toa gr ic ol tur a . or g Sezione C – SCHEDE TECNICHE ITALIA DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO PARTE "FRUTTA NELLE SCUOLE" DI COSA SI TRATTA “Già a partire dal prossimo anno scolastico sarà pienamente operativo nel nostro Paese il progetto ‘Frutta nelle scuole’, fortemente voluto dall’Italia e frutto del mio negoziato in Ue. A questo scopo, il nostro Ministero sta realizzando una serie di strumenti per illustrare nelle scuole e all’interno del mondo sanitario gli aspetti essenziali del programma. Si tratta di divulgare il senso di un’operazione anche finanziariamente importante, che migliorerà la salute dei nostri cittadini a partire dai più giovani, intervenendo allo stesso tempo a sostegno della nostra agricoltura”. Con queste parole il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha annunciato il lancio imminente da parte del Mipaaf, in collaboraz ione con Federsanità, della campagna per informare i vari Istituti scolastici italiani e tutti gli altri soggetti interessati sugli obiettivi e le possibili modalità di attuazione a livello nazionale del programma europeo ‘Frutta nelle scuole’, approvato il 19 novembre scorso a Bruxelles dal Consiglio dei Ministri Ue, a cui è stato destinato un plafond di 90 milioni di euro (per l’Italia nove milioni e mezzo di euro). COSA PREVEDE IL PIANO I fondi assegnati ai vari Stati membri potranno essere integrati da dotazioni nazionali e serviranno ad acquistare e distribuire frutta e verdura fresche nelle scuole, per educare i ragazzi a una sana e corretta alimentazione e contrastare il fenomeno dell’obesità e del sovrappeso tra i giovani e, allo stesso tempo, migliorare i redditi degli agricoltori. SIAF 04 / 2009 - Pagina 7 di 16 Oltre ai diversi distretti scolastici, nell’iniziativa di sensibilizzazione al consumo di frutta e verdura saranno coinvolti le aziende sanitarie locali, i sindaci dei vari Comuni, i medici scolastici, i pediatri e altri soggetti del mondo medico, come pure le aziende agricole e gli agriturismi, sia in quanto fornitori dei prodotti che come luoghi in cui condurre i bambini per seguire i ‘percorsi’ della frutta. Per illustrare a tutti gli attori coinvolti le diverse opportunità offerte dal progetto, da realizzare di concerto con gli altri Ministeri interessati, il Mipaaf sta mettendo a punto un programma informativo che si avvarrà di diversi strumenti: ⇒ cd interattivi da distribuire tra gli insegnanti ed i medici e altri pensati appositamente per i giovani studenti ⇒ locandine da affiggere nei locali delle sedi interessate ⇒ opuscoli di divulgazione e informazione specifici per i più piccoli “Sono molto soddisfatto di come sta procedendo il progetto”, ha detto il Ministro. “Tra l’altro, grazie all’impegno dell’Italia, l’Ue ha introdotto il criterio di preferenza: ciò significa che ogni Stato membro sarà libero di decidere che tipo di frutta e verdura distribuire nelle scuole. Ovviamente ai nostri ragazzi daremo prodotti locali e di stagione, in piena coerenza con i principi che difendiamo sin dall’inizio del mandato. L’Italia ha fatto da apripista nella distribuzione di frutta e verdura nelle scuole, per educare i giovani a mangiare sano non solo con l’informazione ma portando i prodotti dei campi direttamente nei loro piatti. Sono contento che l’Europa abbia deciso di raccogliere l’esempio e di diffondere l’iniz iativa a livello comunitario”. Sezione D – LEGISLAZIONE E BANDI n.b. notizie integrative e testi integrali delle norme citate sono disponibili presso lo Sportello Informativo AgroForestale della Provincia di Treviso MONITORAGGIO DELLA NORMATIVA COMUNITARIA Regolamento (CE) N. 72/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009 che modifica i regolamenti (CE) n. 247/2006, (CE) n. 320/2006, (CE) n. 1405/2006, (CE) n. 1234/2007, (CE) n. 3/2008 e (CE) n. 479/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 1883/78, (CEE) n. 1254/89, (CEE) n. 2247/89, (CEE) n. 2055/93, (CE) n. 1868/94, (CE) n. 2596/97, (CE) n. 1182/2005 e (CE) n. 315/2007 al fine di adeguare la politica agricola comune GUUE L 30 del 31 gennaio 2009 p.1 Regolamento (CE) N. 73/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009 che stabilisc e norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003 GUUE L 30 del 31 gennaio 2009 p.16 SIAF 04 / 2009 - Pagina 8 di 16 Regolamento (CE) N. 74/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) GUUE L 30 del 31 gennaio 2009 p.100 Decisione del Consiglio del 19 gennaio 2009 recante modifica della decisione 2006/144/CE relativa agli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale (periodo di programmazione 2007-2013) GUUE L 30 del 31 gennaio 2009 p.112 Decisione della Commissione del 12 dicembre 2008 che adotta, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, un secondo elenco aggiornato di siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea GUEE L 43 del 13 febbraio 2009 p.393 Decisione della Commissione del 12 dicembre 2008 che adotta, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, un secondo elenco aggiornato di siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale GUEE L 43 del 13 febbraio 2009 p.63 Decisione della Commissione del 12 dicembre 2008 che adotta, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, un secondo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina GUEE L 43 del 13 febbraio 2009 p.21 MONITORAGGIO DELLA NORMATIVA NAZIONALE Comunicato concernente l'approvazione della delibera adottata in data 17 ottobre 2007 dall'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura - ENPAIA - Gestione separata agrotecnici. GURI - Serie Generale n. 24 del 30-1-2009 p.28 Decreto 4 dicembre 2008.Determinazione dell'indennita' di abbattimento di bovini e bufalini infetti da tubercolosi e da brucellosi, di ovini e caprini infetti da brucellosi e di bovini e bufalini infetti da leucosi bovina enzootica per l'anno 2008. GURI - Serie Generale n. 26 del 2-2-2009 p.22 Decreto 16 dicembre 2008. Proroga dell'ordinanza del Ministro della salute 26 agosto 2005 e successive modifiche, concernente: «Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile». GURI - Serie Generale n. 27 del 3-2-2009 )p.15 Decreto Legge 5 febbraio 2009 n.4 Misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario. GURI - Serie Generale n. 29 del 5-2-2009 p.1 SIAF 04 / 2009 - Pagina 9 di 16 Decreto 22 gennaio 2009. Modifica del decreto 17 ottobre 2007, concernente i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS). GURI - Serie Generale n. 33 del 10-2-2009 p.97 Decreto 20 gennaio 2009. Modificazioni al decreto 24 settembre 2004, recante disposizioni di applicazione della riforma della politica agricola comune. GURI - Serie Generale n. 33 del 10-2-2009 p.99 Decreto 23 gennaio 2009. Attuazione del regolamento (CE) n. 867/2008 della Commissione del 3 settembre 2008, recante modalita' di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, per quanto riguarda le organizzazioni di operatori del settore oleicolo. GURI - Serie Generale n. 34 del 11-2-2009 p.36 MONITORAGGIO DELLA NORMATIVA REGIONALE Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto Stagione venatoria 2008/2009: limitazioni all'esercizio Protezione Speciale del Veneto (art.17, comma 1 della Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.345 del 23 n. 12 del 16 gennaio 2009 venatorio nelle Zone di Lr n.50/93). Modifiche al dicembre 2008. Bur n. 10 del 30/01/2009 Deliberazione della Giunta Regionale n. 6 del 20 gennaio 2009 Ratifica, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera d) della LR 10 dicembre 1973, n. 27, del decreto del Presidente della Giunta regionale del 14 gennaio 2009, n. 11. "Programma di sostegno per il settore vitivinicolo 2009-2013 - Misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Piano regionale di ristrutturazione e riconversione viticola - selezione progetti campagna 2008-2009 DGR 2 dicembre 2008 n. 3715. Proroga termini di presentazione delle domande di accesso ai benefici per la campagna viticola 2008- 2009." Bur n. 10 del 30/01/2009 AVEPA Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo- saccarifero in applicazione dell'art. 6 reg. CE n. 320/2006. Piano di azione regionale. Misura 121 BIET. Approvazione dell'elenco delle domande ammissibili e finanziabili Bur n. 10 del 30/01/2009 AVEPA Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo- saccarifero in applicazione dell'art. 6 reg. CE n. 320/2006. Piano di azione regionale. Misura 123 Bieticolo- saccarifero. Approvazione dell'elenco delle domande ammissibili e finanziabili Bur n. 10 del 30/01/2009 AVEPA Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo- saccarifero in applicazione dell'art. 6 reg. CE n. 320/2006. Piano di azione regionale. Misura 311 az. 3 BIET . Approvazione dell'elenco delle domande ammissibili e finanziabili Bur n. 10 del 30/01/2009 SIAF 04 / 2009 - Pagina 10 di 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 14 del 20 gennaio 2009 T erritorio vallivo - lagunare del Veneto: fissazione delle giornate ammesse all'eserciz io venatorio nell'arco temporale compreso tra il 19 e il 31 gennaio 2009, in esecuzione del Dpgr n. 12 del 16 gennaio 2009. Bur n. 11 del 03/02/2009 Deliberazione della Giunta Regionale n. 4031 del 30 dicembre 2008 Accordo di collaborazione fra la Regione del Veneto e l'Azienda Regionale Veneto Agricoltura per analizzare e validare percorsi tecnologic i avanzati che consentano la valorizzazione agronomica ed energetica degli effluenti zootecnici e dei prodotti ottenuti dalla loro trasformazione, in armonia con quanto previsto dal Programma straordinario per l'attuazione della direttiva nitrati nel Veneto. Bur n. 11 del 03/02/2009 Deliberazione della Giunta Regionale n. 4114 del 30 dicembre 2008 Stagione venatoria 2009/2010. Determinazione dell'indice di densità venatoria massima (Titolo III, art. 14 del Regolamento del Piano faunistico venatorio regionale 2007/2012 approvato con L.R. 1/2007). Bur n. 11 del 03/02/2009 Deliberazione della Giunta Regionale n. 5 del 20 gennaio 2009 Utilizzaz ione agronomica degli effluenti di allevamento e di talune acque reflue aziendali, ai sensi del decreto ministeriale 7 aprile 2006 e delle norme regionali di recepimento: termine di scadenza per l'anno 2009 del divieto di spandimento Bur n. 13 del 10/02/2009 Decreto del Dirigente della Direzione Foreste ed Economia Montana n. 1143 del 06 novembre 2008 Approvazione della graduatoria definitiva delle istanze di finanziamento di cui all'articolo 29 della Lr 18 gennaio 1994, n. 2 denominato "Interventi per la valorizzazione delle risorse boschive". Bando approvato con Dgr n. 1188 del 26/05/2008 come modificata con Dgr 1514 del 17/06/08. Bur n. 14 del 13/02/2009 Deliberazione della Giunta Regionale n. 135 del 03 febbraio 2009 Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo- saccarifero in applicaz ione dell'art. 6 reg. CE n. 320/2006. Approvazione Piano d'azione regionale e riapertura termini del bando di presentazione delle domande. Condizioni e priorità per l'accesso ai benefici. Bur n. 14 del 13/02/2009 Sezione E – COMUNICATI STAMPA SIAF 04 / 2009 - Pagina 11 di 16 Febbraio 2009 - REGIONE VENETO IL VENETO FA POKER DI RADI CCHI Poker vincente di IGP per i radicchi del Veneto. “E’ ufficiale –ha annunciato il vicepresidente della Giunta regionale– anche il Radicchio di Verona può fregiarsi del riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta. E’ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità il regolamento del due febbraio che sancisce l’iscrizione di questo nostro prodotto nell’apposito Registro registro comunitario. Il Radicchio di Verona, proposta come “tipo precoce” e “tipo tardivo”, si affianca dunque al Radicchio di T reviso (il progenitore di tutti i radicchi IGP della regione), al Variegato di Castelfranco e al Chioggia. Il Veneto si conferma così come il distretto mondiale dei radicchi di qualità certificata, frutto della storia, del lavoro e della sapienza contadina dei nostri produttori”. “L’intera gamma dei radicchi veneti rientra così a pieno titolo pienamente nelle tutele di legge e potrà essere presentata e proposta, oltre che con il marchio comunitario, anche sotto il “logo a ombrello” del Veneto dell’ospitalità –ha aggiunto il vicepresidente– che promuoverà e renderà facilmente riconoscibili i prodotti agroalimentari certificati di qualità: la stella a sette punte affiancata dal leone alato di San Marco e dalla frase “Veneto. Tra la terra e il cielo”. Anche il radicchio è infatti elemento di promozione e valorizzazione del Veneto e dei suoi primati in tutto il mondo: in campo agroalimentare, enogastronomico, culturale, artistico e turistico”. Il radicchio di Verona IGP si distingue per la sua forma a ovale allungato, con le foglie compatte di colore rosso scuro intenso abbellite da una nervatura principale bianca, molto sviluppata. Poliedr ico nella sua presentazione culinaria, si può consumare crudo o cotto accompagnando molte pietanze. La zona di produzione del “Radicchio di Verona” IGP si estende nella fascia del basso Veneto costituita da terreni sabbiosi ricchi di sostanza organica, profondi, ben drenati, freschi, e dotati di buona fertilità, con un clima caratterizzato da estati molto calde ed afose ed inverni rigidi e nebbiosi con escursione termica annua elevata. RINNOVATA CONVENZIONE AVEPA – CAA. E’ stata rinnovata per i prossimi tre anni (2009 – 2011) la convenzione tra AVEPA e Centri di Assistenza Agricola (CAA) per la gestione dei cosiddetti fascicoli aziendali. “Si tratta di un atto fondamentale per la migliore gestione delle attività amministrative che riguardano le nostre aziende agricole –ha commentato il vicepresidente della Giunta regionale– finalizzata a dare certezze alle imprese nel loro rapporto con la pubblica amministrazione e a diminuire il carico burocratico che pesa sulla loro attività. Per l’attuazione della convenzione saranno impegnati per quest’anno 9 milioni di Euro”. I CAA sono di fatto gli intermediari delle imprese agricole e delle loro organizzazioni in tutte le pratiche che le riguardano, a partire, dal punto di vista temporale, dalle richieste di carburante agevolato. “Con la nuova convenzione è stata tra l’altro definita una linea di semplificazione del fascicolo aziendale –ha concluso – che di fatto costituisce una carta d’identità dinamica di ciascuna azienda ed evita di dover presentare di volta in volta, a seconda delle domande che vengono avanzate, documentazioni che certifichino dimensioni e indirizzi dell’impresa. In pratica abbiamo SIAF 04 / 2009 - Pagina 12 di 16 ridotto il numero di documenti previsti e semplificato le relative modalità di gestione”. FRUI T LOGISTICA NON SOLO VETRINA MA OPPORTUNITÀ COMMERCI ALE “In questo momento economico la presenza delle produzioni ortofrutticole di qualità a Fruit Logistica di Berlino non vuole essere solo una vetrina, ma una opportunità per chiudere rapporti commerciali”. Lo ha ribadito il vicepresidente della giunta regionale del Veneto, che ha voluto essere presente all’inaugurazione della grande rassegna tedesca dedicata al mondo dell’ortofrutta, dove ha inaugurato lo spazio espositivo veneto. Il vicepresidente ha incontrato nell’occasione il ministro delle politiche agricole, al quale ha ribadito la necessità di dare più forza alla penetrazione delle nostre produzioni sui mercati di tutto il mondo, costruendo un percorso capace di accrescere la presenza della qualità e tipicità del “made in Italy” all’estero. “In questo scenario –ha sottolineato– il Veneto anche nel settore ortofrutticolo dispone di prodotti molto importanti per quantità, qualità e varietà, a partire dai radicchi IGP, gli unici a livello europeo che godano dell’Indicaz ione Geografica Protetta”. “Cercheremo di sfondare sui vari mercati –ha concluso– anche con accordi che cercheremo di chiudere coi vari grossisti di livello internazionale presenti alla rassegna berlinese, forti anche del logo ombrello che fa conoscere a tutti da dove proviene e cosa significa la nostra produzione”. UOMINI E CARNE - IN VENETO LE BISTECCHE PIÙ BUONE DEL MONDO Le bistecche più buone del mondo si producono in Veneto, da bovini di razze specializzate da carne, nutriti con un’alimentazione a base di cereali, allevati secondo tecniche consolidate che garantiscono tracciabilità, salubrità e sicurezza degli animali e del prodotto lungo tutta la filiera. “E’ una certezza produttiva che dobbiamo salvaguardare, valorizzare e rendere riconoscibile ai consumatori”, ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale, presentando il volume dal titolo “Uomini e Carne”, dedicato alle vicende delle aziende e degli uomini che hanno fatto del Veneto uno dei punti di riferimento mondiale nel comparto. Il libro è edito da Franco Angeli ed è stato realizzata in collaboraz ione Unicarve (Associazione Produttori Carni Bovine del Triveneto). Febbraio 2008 - PROVINCIA DI TREVISO G8 SULL’AGRICOLTURA MURARO: “I NOSTRI PRODOTTI TIPICI SARANNO PROTAGONISTI” LA PROVINCIA DI TREVISO COORDINATRICE DEGLI EVENTI COLLATERALI “Accolgo con favore e riconoscenza la proposta del ministro di coordinare tutte quelle attività collaterali che si avvicenderanno prima e dopo lo svolgimento del G8 sull’agricoltura. Presto convocherò gli stakeholders del territorio, protagonisti del Piano Strategico, per decidere e programmare assieme il piano delle azioni. Si tratta di un’occasione unica per la Marca trevigiana e in generale per la Regione Veneto. Sicuramente i nostri prodotti tipici e la nostra celebre ospitalità saranno largamente SIAF 04 / 2009 - Pagina 13 di 16 protagonisti e non deluderanno le aspettative” il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro raccoglie con entusiasmo l’invito del ministro delle politiche agricole a seguire sul territorio l’evento internazionale. “Naturalmente, un mio sentito grazie al ministro per aver offerto alla provincia di T reviso questa opportunità per far conoscere ed apprezzare le eccellenze del territorio. Il G8 dell’agricoltura è un appuntamento importante perché tratterà delle politiche agricole internazionali. E ancora una volta, bravo ministro per esser riuscito a far sentire la voce e le ragioni degli italiani e dei veneti” conclude Leonardo Muraro. BORSA DEL TURISMO 2009 TREVISO ALLA BIT: TUTTE LE NOVITÀ DEL 2009 Al via l’edizione 2009 della Borsa del T urismo Italiano, vetrina internazionale di Milano. Ad inaugurare lo spazio ‘turistico’ della Regione Veneto sarà lo spettacolo musicale organizzato da “Opera Estate Festival” di Oderzo. L’associazione trevigiana proporrà alcune arie della “Traviata”. La Marca trevigiana anche quest’anno sarà presente in forza con una serie di aree tematiche (golf, la provincia dei misteri e delle leggende, il Giorgione ed altro) all’interno dell’area veneta e presenterà al pubblico il nuovo strumento turistico: il club di prodotto “La Provincia dello Sport”. Inoltre, nei 4 giorni di fiera non mancheranno gli spazi promo-commerciali dedicati ai prodotti ed alle peculiar ità del territorio. Quest’anno alla presentazione milanese del club di prodotto trevigiano saranno abbinate le eccellenze enogastronomiche targate “made in provincia di Treviso”, oltre che il Sistema Golfistico come nuovo segmento turistico del Veneto e della Marca trevigiana e la provincia dei Misteri & Leggende, nuova frontiera dei turismo 2009. Nel corso dei vari appuntamenti, la Provincia di Treviso sarà rappresentata dal presidente Leonardo Muraro e dal vicepresidente Floriano Zambon. PASSANTE DI MESTRE MURARO: “GIORNATA STORICA. PRETENDO STESSO IMPEGNO PER LE COMPLEMENTARI ” Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, interviene in occasione dell’apertura del Passante di Mestre. “E’ una giornata storica –esordisce Leonardo Muraro– il Passante di Mestre è finalmente realtà, un’opera fondamentale che risolverà l’annoso problema della viabilità del Nordest. Spero che la Regione non si sia dimenticata della Provincia di T reviso che sin da subito, su mandato della stessa Amministrazione Regionale, si è impegnata a mediare con i Comuni, firmando nell’estate del 2004 l’accordo per le Opere Complementari al Passante. Il mio augurio è che lo stesso impegno messo nella realizzazione del Passante, sia profuso verso quelle opere complementari fondamentali per la vita dei Comuni e delle comunità locali. Ricordo che proprio lunedì scorso ho firmato, assieme a PDM e CAV e i Comuni di Preganziol, Casale sul Sile, Casier, T reviso e Mogliano Veneto, un protocollo d’intesa per avere tempi certi nella realizzazione di alcune infrastrutture urgenti. L’accordo prevede il completamento entro maggio 2009 dei lavori alla nuova barriera autostradale di Venezia nord lungo la A27 e lo spostamento di circa 800 m a sud SIAF 04 / 2009 - Pagina 14 di 16 (verso Mestre) rispetto la sede attuale della barriera A27, per consentire il collegamento all’interno del sistema autostradale; la realizzazione entro il prossimo mese di agosto 2009 di una bretella che unisca la tangenziale liberalizzata di Mestre e Mogliano Veneto (Via Cortellazzo- SP 64 “Zermanesa”); il bando d’appalto entro i mesi di Febbraio – Marzo 2009 per i lavori della bretella di collegamento tra via Schiavonia di Preganziol e SP 67 che unisce Treviso-Lughignano- Casale sul Sile; la realizzazione del nuovo Terraglio Est, opera complementare al Passante autostradale di Mestre, anche per stralci funzionali, con la realizzazione prioritaria del collegamento di via delle Industrie al sistema autostradale - Casello di Preganziol. Importante poi, l’accordo prevede l’istituzione di un “Comitato di monitoraggio” composto da un rappresentante per ogni soggetto firmatario, che avrà il compito di monitorare il traffico indotto dall’apertura del nuovo casello autostradale di Preganziol. Il Comitato, in caso di criticità, potrà disporre la chiusura del casello. A Mogliano, poi, la Provincia ha già aperto la Variante Ovest, la prima delle Complementari che abbiamo voluto realizzare subito. E una volta definita con la Sovrintendenza la questione della rotatoria “ex Nigi”, toccherà alla T angenziale Nord di Mogliano. E sempre per quanto riguarda le opere complementari, mi auguro che parta presto anche la T angenziale di Zero Branco. Pretendo allora che i tempi siano rispettati. E rinnovo la mia soddisfazione e i miei complimenti a chi a messo una pietra miliare nella storia della viabilità nazionale. Come ringrazio tutte le ditte e i lavoratori che, nonostante una situazione meteo sfavorevole, hanno portato a termine il compito celermente”. SIAF 04 / 2009 - Pagina 15 di 16 Sezione F – OSSERVATORIO PREZZI AGRICOLI P re zzi de i p rin c ipa li p ro do t t i a grico li su lla pia zza d i Tre viso (d a l 1 0/ 11 a l 1 7/ 1 8 f eb bra io 2 00 9 ) 18 /0 2 /0 9 11 /0 2 /0 9 da E ur o a E ur o da E ur o a Eur o ton 152 155 153 158 GRANONE NAZIONALE: Ibrido giallo uso zootecnico TV-VE (umidità 14%) “ 125 127 128 129 ORZO nazionale (p.s. superiore 62 - 14% umidità – imp. 2%) “ 133 135 136 138 S E M E D I S O I A : n a z i o n a l e u m i d i t à 1 4 % im p . 2 % - partenza TV-VE “ 335 340 335 340 kg 1,11 1,13 1,09 1,11 “ 1,79 1,85 1,79 1,85 oltre kg 2,500 “ 1,85 1,91 1,85 1,91 grassi da 160 a 180 kg " N.Q. 1,12 N.Q. 1,15 magroni da 40 kg " N.Q. 2,05 N.Q. 2,05 CEREALI ( m e r c e n u d a f r a n c o m a g a zzi n o ) FRUMENTO tenero nazionale: N. 3 BUONO MERCANTILE AVICUNICOLI E SUINI POLLI di allevamento intensivo a terra a pigmentazione bianca - pesanti CONIGLI: fino a kg 2,500 SUINI: VINI ( a l l a p r o d u zi o n e ) Rossi pianura comuni da tavola gradi 10/11 N Meews rlot del Veneto gradi 10/12 17 /0 2 /0 9 10 /0 2 /0 8 ettogrado N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. “ 2,80 3,20 2,80 3,20 Cabernet del Veneto gradi 11/13 “ 2,80 4,20 2,80 4,20 Merlot del Montello e dei Colli Asolani D.O.C. “ 0,65 0,80 0,65 0,80 Cabernet del Montello e dei Colli Asolani D.O.C. “ 0,70 0,85 0,70 0,85 Bianchi pianura comuni da tavola gradi 9/11 “ 3,20 3,50 3,20 3,50 Chardonnay del Veneto gradi 9,5/12,5 “ 5,00 5,50 5,00 5,50 Prosecco del Veneto gradi 10 ca. “ 0,78 0,83 0,78 0,83 Prosecco dei Colli Trevigiani gradi 10 ca. “ 0,83 0,93 0,83 0,93 Prosecco di Conegliano – Valdobbiadene D.O.C. lt 1,45 1,55 1,45 1,55 Prosecco Superiore di Cartizze D.O.C.- litro „ 5,00 5,80 5,00 5,80 Prosecco del Montello e dei Colli Asolani D.O.C. “ 1,20 1,25 1,20 1,25 Vino novello gradi 12 circa-litro “ N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. (Fonte: CCIAA Treviso. Prezzi rilevati in borsa merci da apposite commissioni; si intendono al netto di Iva.) SIAF 04 / 2009 - Pagina 16 di 16