I nnovazione, pro du z ione , tasse e tributi: cosa cambia a Lavagno LAVAGNO INFORMA - Notiziario Periodico del Comune di Lavagno - Anno 2 - Numero 1 - Direttore responsabile: Marcello Scandola - Editore: Comune di Lavagno Reg.Trib. VR n° 1181 - Progetto grafico ed impaginazione: ROSA di GIADA - PRATICA DI COMUNICAZIONE - Tel. 045 6152212 - Stampa: Grafiche C.O.M. srl C ari concittadini, si rinnova l’appuntamento con il giornale “Lavagno Informa”, che vuole fornire informazioni utili agli abitanti del nostro paese. Le attività dell’amministrazione comunale stanno procedendo bene, nel rispetto delle delibere assunte e dei programmi elettorali presentati alla cittadinanza. Così proseguono le realizzazioni di opere pubbliche, in particolare quelle relative ad acquedotto, fognature, strade e scuole. L’azienda partecipata “Lavagno Servizi”, superata la fisiologica fase di avvio dell’attività, sta conseguendo buoni risultati sia operativi che in termini di bilancio. Inoltre, assieme ad altri comuni (Soave, Zevio e Chiaravalle) è stata costituita una società, denominata Sic1 Nord, per la diffusione su fibra ottica dei collegamenti a banda larga e lo sviluppo dei connessi servizi di telecomunicazione. È stato nominato presidente del Consiglio di Amministrazione Alberto Strada, esperto di multiutility e telecomunicazioni, mentre come rappresentante per il Comune di Lavagno è stato designato Gianni Panato. A tutti va il nostro grazie e un in bocca al lupo per le attività che andranno a svolgere. A seguito della nomina nel CdA di Gianni Panato entra in consiglio comunale Paolo Aprili, al quale indirizziamo il nostro benvenuto. Recentemente è stato nominato Difensore Civico l’avvocato Flavio Carcereri De Prati, in consorzio con i Comuni di Lavagno e Colognola ai Colli. La figura del Difensore Civico è istituita per rafforzare e completare il sistema di tutela e di garanzia del cittadino nei confronti delle pubbliche amministrazioni e per assicurare e promuovere il pieno rispetto dei principi di imparzia- lità e buon andamento della pubblica amministrazione. Purtroppo ci sono anche le note dolenti. Dobbiamo scusarci con i cittadini per l’aumento dell’Irpef e della tassa rifiuti. Non era nostra intenzione procedere in questo senso perché siamo contrari all’aumento delle tasse. L’incremento Irpef è stato determinato da ragioni tecniche, cioè dal fatto che i bilanci di riferimento per la definizione dell’attuale percentuale di imposta sono stati, come prevede la Legge Finanziaria per l’anno 2007, quelli relativi al periodo amministrato dal commissario prefettizio che tutti ben conoscono. Appena ci sarà possibile torneremo ad applicare il precedente più equo parametro. Diverso discorso merita invece l’incremento della tassa rifiuti, dovuto ad una mancata sensibilità e attenzione dei cittadini per la raccolta differenziata. La mancanza di senso civico e ambientale da parte di molti ha un costo che purtroppo ricade sull’intera comunità. Come ho avuto modo di dire nel precedente numero di “Lavagno Informa”, per la raccolta differenziata è necessaria la collaborazione convinta di tutta la popolazione. Altra iniziativa qualificante per l’attività di questa amministrazione è stata l’individuazione e la costituzione della Z.A.I. (Zona Artigianale e Industriale). Con questa iniziativa si creano ulteriori e importanti opportunità da un lato di insediamenti produttivi nel nostro territorio e, dall’altro, per nuovi posti di lavoro a beneficio dei residenti nel nostro Comune. Dario Molinaroli Sindaco di Lavagno All’interno “Sic1 Nord” 3 Bilancio 2007 4 Sala prove Lavagno 6 Il futuro è qui Le informazioni Musica per tutti Il Carnevale di Lavagno Il divertimento contagia grandi e piccini Carri e maschere per le strade di Lavagno Chiuso Sabato mezzodì e Domenica Via 4 Strade, 12 37030 Vago di Lavagno - Verona Tel. 045 982278 Il divertimento c’è per tutti... “Sic1 Nord”. Il futuro è qui E’ nata a Lavagno la società pubblica per l’innovazione amministrativa. E non solo S i sente spesso parlare di innovazione, di nuovi servizi che le moderne tecnologie ci consentiranno di utilizzare nella vita di tutti i giorni. Ognuno di noi, probabilmente, a casa possiede un Personal Computer e il telefonino. La banda larga sembra ormai indispensabile, ma tutto è affidato alla nostra buona volontà. I servizi che gli enti pubblici erogano fanno infatti ancora ricorso alla carta e ci sembra un grandissimo risultato poter autocertificare la nostra identità. Sempre, naturalmente, su un pezzo di carta! Quando vogliamo aprire una nuova attività, dobbiamo peregrinare tra i vari uffici, sperando che qualche dipendente pubblico (e ce ne sono, per fortuna) ci indirizzi verso l’ufficio giusto e soprattutto ci dia la “lista” dei vari certificati necessari. Eppure i giornali sono pieni di notizie che ci dicono che la pubblica amministrazione ha concretamente intrapreso la strada dell’innovazione e della semplificazione. Noi che abitiamo in un paese di provincia, però, fatichiamo addirittura ad avere il telefono, considerato ormai un servizio indispensabile al pari di luce, acqua e gas. Il Comune, l’istituzione pubblica più vicina alla gente, dovrebbe farsi carico di questi problemi, ma non lo fa. La risposta potrebbe essere la solita, quella che passa per la testa a molti di noi: è colpa della politica, degli interessi di pochi. E, invece, la risposta è più semplice: i nostri amministratori non sanno come fare. Perché, anche se sei un sindaco, ma il discorso vale anche per un’unione o un consorzio di comuni, di fronte a un’azienda di telecomunicazioni sei uno come tanti altri sindaci di questo paese e a volte, in Italia, rappresenti solo qualche migliaio di cittadini tra i tanti milioni. Se riesci a metterti in contatto, parlerai con il direttore commerciale di zona che, però, avrà come obiettivo, giustamente, quello che gli viene imposto dalla sua dirigenza e non da un sindaco pressato dai suoi cittadini. Poi, da sindaco, dovrai districarti tra problemi di bilancio, dell’iter amministrativo delle opere pubbliche, e quando avrai tantissima buona volontà, riuscirai a occuparti del tetto fotovoltaico per la tua scuola sempre che tu riesca a capire qual è la soluzione tecnica migliore. In altro modo dovresti pagare qualcuno perché te la offra, e questo sarebbe un altro costo aggiuntivo per i cittadini. Ma se mettiamo insieme tanti sindaci e le loro amministrazioni, una serie di aziende nazionali e internazionali, e la massa critica dei cittadini rappresentati, il risultato potrebbe essere diverso. Se troviamo il modo di fondere ciò che ognuno di noi sa fare meglio in una soluzione replicabile su ogni comune, si ottengono risparmi e nuovi servizi. Insieme per innovare Come fare? I comuni di Zevio, Soave e Lavagno hanno pensato a una società di iniziativa pubblica che ha il compito di coordinare le esigenze delle pubbliche amministrazioni, che contatti le aziende nazionali disponibili a mettersi in gioco con soluzioni tecniche particolari, che rappresenti le esigenze di telefonia e di connettività di decine di migliaia di cittadini. Che, in accordo con gli enti formatori, dia l’opportunità di estendere ai suoi cittadini la capacità di utilizzare questi strumenti. In tale caso la società dell’informazione diventerebbe la società della conoscenza. A chi è rivolto questo progetto? A tutti i comuni che vogliano raccogliere la sfida di pensare in grande e di guardare, insieme, lontano, per progettare qualcosa che ogni singola amministrazione, da sola, non sarebbe in grado di fare. Come cambiano i servizi E per i cittadini e le aziende del territorio? Copertura di banda larga dove non c’è, servizi online per fare da casa, in tranquillità, tutto quello che oggi costa tempo e fatica nelle peregrinazioni tra i vari uffici. Occasioni per valorizzare la propria attività tramite l’e-commerce locale, incentivazione perché la pianificazione urbanistica contenga elementi nuovi per nuovi servizi (case interattive, con controllo del consumo in tempo reale), perché il risparmio energetico diventi quotidianità e non particolarità e, soprattutto, a costi più bassi. La sfida è già stata raccolta. La società Sic1 Nord (sic sta per Società InterComunale), che esiste da febbraio, replicherà una serie di progetti – ma ne ha in mente altri - di una società analoga costituita da circa 50 comuni della provincia di Ancona (naturalmente, come avrete intuito, si chiama Sic1). Prossimamente verranno organizzati alcuni incontri nel nostro Comune per cominciare a illustrare i primi progetti che potranno essere attivati lungo questo cammino di crescita a cui tutti sono invitati a partecipare. Enrico Prealta Assessore all’Innovazione amministrativa Il bilancio 2007. Tutte le informazioni L’assessore Taioli spiega le decisioni della Giunta di Lavagno Il perché degli aumenti. Aumentare le imposte non è sempre una scelta facile. Andremo ad approvare un bilancio in cui Irpef e tassa sui rifiuti sono gli unici ritocchi. La tassa sui rifiuti è ormai necessaria. A fronte di continui richiami attraverso questo giornalino e altre iniziative per sensibilizzare i cittadini (distribuzione di sacchetti, opuscolo informativo, etc.), la nostra raccolta differenziata non è migliorata. Aggiungendo il fatto che a causa della chiusura della discarica di Pescantina i nostri rifiuti vengono conferiti alla discarica regionale di Padova con un aggravio dei costi di smaltimento. La raccolta, anche grazie al conferimento alla Lavagno Servizi, non ha subito aumenti, e anzi l’importo di spesa è costante da anni. L’assessore regionale Conta in un incontro a Lavagno mi ha confermato che probabilmente lo smaltimento, se dovesse restare a Padova, aumenterà ancora di costo. La discarica regionale esiste per sopperire a situazioni di emergenza. Il problema riguarda tutta Verona, ed è la somma di più cause, una dovuta all’impianto di Ca’ del Bue, dove non si vede una via d’uscita, l’altra alla discarica di Pescantina. Il conferimento dei rifiuti è deciso a livello provinciale e quindi il Comune non può nulla. Esisterebbero altre discariche, più economiche, che però non possiamo utilizzare. A conti fatti, abbiamo dovuto aumen- tare la tassa sui rifiuti del 45%, ed essendo tassa e non tariffa si evitano altri aumenti che peserebbero sui nuclei familiari più numerosi. Vediamo il discorso dell’Irperf. Il bilancio di un Comune è sostanzialmente diviso in due parti: la spesa corrente e la spesa per servizi e investimenti. La spesa corrente è quella che il Comune utilizza per mantenere se stesso. In questo capitolo di spesa c’è il personale, il riscaldamento degli edifici (non solo quelli comunali, ma anche quello delle scuole), i telefoni, etc. Le spese per investimenti sono invece quelle per realizzare opere pubbliche, per dare servizi ai cittadini. Come un comune finanzia queste spese? In vari modi: il trasferimento dallo stato (che la Finanziaria 2007 ha ulteriormente tagliato), gli oneri di urbanizzazione secondaria (ossia quello che le imprese che costruiscono pagano per i servizi), Ici, Tariffe acqua, rifiuti (che però dovrebbero coprire il costo del servizio), e Irperf comunale, cioè la famosa tassa sul reddito delle persone fisiche (se sei una persona che supera un certo reddito paghi una tassa fissa e non proporzionale al tuo reddito). Una parte delle tasse, come abbiamo detto, paga la macchina amministrativa e una gli investimenti. Dalla Finanziaria per il 2002 si sono susseguite norme tese a limitare la crescita della spesa in termini nominali degli enti locali. Il risultato è stata la creazione sistematica di gestioni separate di contabilità, grazie a esternalizzazioni e privatizzazioni, ottenute ad esempio facendo riscuotere la tariffa dei rifiuti al gestore e ponendo conseguentemente anche la spesa per il relativo servizio fuori dal bilancio comunale. Inoltre, dalla fine degli anni Novanta altre norsegue a pag. 5 NTI SERRAME SERRAMENTI d’autore V i a l e d e l l ’ I n d u s t r i a , 15 - S o a ve ( V R) Te l . 0 4 5 610 4 8 6 0 - F a x 0 4 5 610 4 8 6 4 ] in legnoalluminio o acciaio LLE ] legno e TAPPARE ] P.V.C. io ] allumin E T R ] acciaio PO e rn te in ] PERSIANE disegno o ] anche su ] in legnm lu inio ATE D PORTE BLIN ed al E - m a i l : s e r ra m e n t i . b ra g g i o @ l i b e ro. i t Dal 1959 LAVORAZIONI SU MISURA PER OGNI VOSTRA ESIGENZA Pan if icio Bo n etti di Anna e Ro man o s.n.c. 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Il benessere della mente e del corpo, oggi come non mai, si realizza anche attraverso l’Informazione e un sano stile di vita. Con le conferenze di esperti anche medici, di chiara fama, i corsi di Fitness e Ginnastica del Risveglio, le lezioni di Yoga, i Corsi di Informatica, le lezioni di Lingua inglese e i Progetti di cammino in Lessinia e nella nostra vallata, offriamo un valido supporto ad ognuno di Voi per acquisire uno stile di vita equilibrato e quindi una vita felice. Prof.a Maria Grazia Belli Il nostro Progetto di Informatica ha fatto…rete ! G rande soddisfazione di tutti gli iscritti dell’Università Popolare di Lavagno per il finanziamento ottenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto, al prestigioso “Progetto Pilota” messo a punto dai Proff. Ubaldo Pernigo e Maria Grazia Belli, dedicato all’insegnamento dell’Informatica alla fascia di popolazione della terza età. L’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto, dott. Stefano Valdegamberi, ha comunicato in questi giorni, con una lettera, l’assegnazione di un contributo di 10.000 € per questo interessante e meritevole progetto culturale alla nostra Associazione. L’avvento di nuove tecnologie e l’uso sempre più esteso di Internet, rende indispensabile una conoscenza di base dell’Informatica, per poter interagire con la realtà che ci circonda. Proprio per i cittadini che vivono la “seconda giovinezza”, si offre una grande opportunità per “restare o rientrare in rete” (per parlare con il linguaggio del computer) e poter godere appieno di tutti i vantaggi che le nuove frontiere della scienza ci mettono a disposizione. Internet, ad esempio, è sempre più affollato di piccoli e grandi navigatori, alla scoperta di nuovi mondi e alla ricerca di informazioni. La navigazione sicura su Internet è una competenza sempre più necessaria per tutti coloro che vogliono usare questo sistema aperto da sfogliare, per scrivere, raccontarsi, comunicare con le persone care e gli amici lontani con la posta elettronica, per fare nuovi incontri, dialogare e confrontarsi. Per tutti questi motivi l’Università Popolare di Lavagno, con un percorso didattico mirato, vuole porsi come punto di riferimento formativo di qualità sul territorio, con particolare attenzione ai “giovani” utenti che, nonostante l’incalzare degli anni, desiderano stare al passo coi tempi. Nei precedenti numeri abbiamo dedicato uno spazio alle Associazioni presenti nel nostro territorio. Oggi continuiamo, sempre con l’intento di allacciare contatti con loro e crescere proficuamente insieme. D Le leggendarie “Penne nere” urante una cena, ho fatto una bella chiacchierata con un Alpino, mio vicino di tavola. Come un torrente in piena, l’Alpino liberava i suoi ricordi della naja mentre io stavo lì ad ascoltarlo, affascinata dal suo entusiasmo, dai racconti delle quotidiane scarpinate, delle marce con lo zaino affardellato, del gelido campo invernale, delle esercitazioni con le armi, del rancio non proprio da “gourmet”, del famoso cubo da squadrare ogni mattina con millimetrica precisione, del mulo, come inseparabile compagno…E del suo orgoglio nell’indossare il famoso cappello con la penna nera. Dentro di me riflettevo e ci ricamavo sopra con la fantasia. Mi incuriosivano le storie del periodo di “ferma”, quel commovente ricordare chi è “andato avanti” in guerra, in pace, in Patria o in operazioni all’estero. Ho capito che gli Alpini sono un gruppo davvero speciale e ho voluto approfondire le mie conoscenze su di loro. Le penne nere a Lavagno sono raggruppate in tre sezioni, una per ogni frazione e sono molto numerose, segno positivo di vitalità e di forte presenza nel territorio. La loro storia inizia subito dopo la Grande Guerra quando gli Alpini di Lavagno sentono il bisogno di organizzarsi per continuare il cameratismo e l’amicizia nati sul campo di battaglia. Sono gruppi piccoli ma compatti che si rinforzano nel tempo, soprattutto dagli anni 50, cioè dopo la II guerra mondiale. Poi, anno dopo anno, i gruppi si assottigliano perché i vecchi iscritti “vanno avanti” e anche per i continui cambi di residenza dovuti al lavoro di altri. Nonostante la recente sospensione del servizio di leva, le famiglie degli Alpini trovano alimento nei giovani simpatizzanti che si iscrivono e prestano volentieri la loro collaborazione nelle varie attività. Ne è un esempio lampante il rinnovato gruppo di San Briccio. Alcuni fatti importanti: il ritorno a casa dopo 46 anni delle spoglie di un Alpino morto nel 1944 in un campo di prigionia a Loucheuwalde; e il gemellaggio con gli Alpini di Hainaut in Belgio. Degli Alpini sono stati scritti molti libri, ma anch’io mi sento onorata di poter dedicare a loro qualche riga, non per fare nomi, poiché gli Alpini sono Cerimonia patriottica del 10 novembre 1985 quando vennero consegnate le medaglie d’oro e gli attestati di benemerenza del Comune di Lavagno ai Cavalieri di Vittorio Veneto. tutti ugualmente cresciuti con lo zaino stracolmo di valori con la V maiuscola: onore, lealtà, obbedienza, spirito di corpo, solidarietà, amicizia, dovere, sacrificio. Dovunque ci sia bisogno, loro sono i primi ad accorrere per dare una mano. Nel nostro territorio i veci e i bocia di oggi, carichi di entusiasmo e di inventiva, sono sempre al servizio della cittadinanza con numerose attività: dalla prestigiosa Protezione civile, ufficialmente sorta a Lavagno nel 1985, alle attività benefiche, di aiuto e di sostegno in progetti specifici come quelli di San Briccio per le bambine abbandonate del Brasile, alla tutela dell’ambiente (ultimamente ho visto ripristinati alcuni sentieri di collina con tanto di tipica indicazione dialettale!), all’organizzazione e alla gestione dell’ordine pubblico in occasione di eventi sportivi, folcloristici e religiosi, alla raccolta di fondi in casi di gravi calamità nazionali od estere,… M. P. E. Foto-ricordo di alcuni Alpini di leva con “le armi” in pugno. Molto fotogenici anche i loro muli. U N I V E R S I TA’ P O P O L A R E La caccia al tesoro… verde C on la Pasqua si è aperta la stagione delle passeggiate nei prati della grande campagna veronese, nella bassa, sulle colline e in Lessinia. E’ iniziata così la raccolta di… radecele, pissacani, molesini, rucola, pimpinella, brunscansoli, falsi spinaci, ecc…una vera e propria caccia al tesoro …verde della nostra terra. Qua e là, sui prati, ai margini dei campi, si vedono sagome di donne, col culo alto, il busto piegato verso terra, munite di una borsa del supermercato e di un coltello per raccogliere i radeci o altre erbe salutari da utilizzare nella loro cucina o nella farmacia domestica. Tutte queste erbe primaverili possiamo consumarle lessate, in insalata o come ingredienti di varie specialità culinarie, ma va evidenziato che sono soprattutto erbe curative: infatti esse hanno proprietà diuretiche, (ecco perché il famoso tarassaco si chiama anche pissacàn e per i francesi piss-en- lit). Hanno anche proprietà digestive: sono dei veri spazzini del nostro organismo e, dopo la stagione invernale, con il risveglio della natura, queste erbe ci decongestionano l’intestino e l’apparato urinario, ci ripuliscono dalle impurità accumulate e ci preparano in buona forma alla bella stagione. Ma prima di scoprire il grande “tesoro verde” che offrono i nostri prati, va ricordato che si deve andare “par radèci” rispettando alcune norme: - Non fidarsi delle specie che assomigliano ad altre che conosciamo, (è la stessa regola che vale per la raccolta dei funghi). - Raccoglierle lontano dalle strade trafficate, dalle fabbriche, mai sotto frutteti dove siano stati sparsi insetticidi ed anticrittogamici o in prati dove siano stati scaricati liquami in grande quantità. Se mangiassimo erbette raccolte in tali ambienti, ingurgiteremmo parecchi veleni che nessun lavaggio riuscirebbe ad eliminare. - Lavarle sempre abbondantemente prima di mangiarle. La pianta, regina dei nostri piatti e prima ancora dei nostri prati, è il tarassaco o dente di leone, o pissacàn, o brusaòci. Di esso le brave massaie del passato non buttavano via niente: dai boccioli che, saltati in padella, avevano lo stesso sapore dei capperi, ai fiori che venivano conditi in insalata insieme alle foglioline più tenere, alle foglie più grandi che venivano lessate, mentre le radici, tostate e polverizzate, servivano come surrogato del caffè, più noto come caffè di cicoria. M.P.E. Una lezione nella Sala Civica di Vago “Ghè sempre da imparar” Un me amigo el m’à catà un giòvedi dopo disnà. -Ciao - digo - gò pressia, se no i comissia: vò all’Università-T’è fato le Medie, ci t’à cunà!-No conta gnente i gradi, Là semo tuti uguali. I te spiega storie e continenti E noialtri scoltèmo contenti, femo anca gitarele, vedemo case e ciese…le pì bele. Se sta ben in meso a la gente, volerse ben no costa gnente!El me amigo l’è restà incantà. -Vegno anca mì a l’Università e se l’è distante no me lagno.-Alà, testòn, l’è qua a Lavagno!P. C. U N I V E R S I TA’ P O P O L A R E I PROSSIMI APPUNTAMENTI ULTIMO GIOVEDI’ CULTURALE 3 maggio 2007 alle ore 15,15 - Sala civica di San Pietro: ORIGINI E SVILUPPO DELLA MUSICA JAZZ Prof.a Silvia Belli VISITE GUIDATE Giovedì 10 maggio 2007: VERONA MEDIEVALE – guida: Sig. Mario Patuzzo, autobus di linea, ore 8,30, da Vago, Unicredit Data da definire: PANTHEON DI SANTA MARIA IN STELLE – guida: Sig. Mario Patuzo Data da definire: CASTELLO DI SOAVE – Guida: Ins. M. Pia Eliodeni SERATE MUSICALI Stagione lirica all’Arena di Verona Venerdì 29 giugno 2007: “Nabucco” di Giuseppe Verdi - autobus ditta Presa - guida Ins. Fausta Croce PROGETTI DI CAMMINO Domenica 10 giugno: “Passeggiata botanica” nell’ambito della “Festa dello sport” con l’esperto Dott. Maurizio Solinas SPECIALE INFORMATICA Da prendere al volo!!! Iscriviti subito al nostro Corso di “Fotografia digitale e grafica” che si svolgerà dal 2 maggio al 6 giugno, con il seguente orario: ogni mercoledì dalle re 16,00 alle 17,40 Ins. Prof. G. Bergamini Per informazioni: Prof.a Maria Grazia Belli 045 983116 Associazione di Promozione Sociale, via Macchiavelli, 5 - 37030 Vago di Lavagno – Verona tel/fax: 045 983116 sito web: http: www. Lavagnounipop.it segue da pag. 4 me hanno tentato di frenare le assunzioni dirette da parte degli enti: l’effetto collaterale è stato un aumento del precariato in seno alla pubblica amministrazione o, di nuovo, una tendenza alle esternalizzazioni. Dopo alcuni anni si sono ovviamente esaurite le tecniche per eludere tali limiti, come l’elasticità della gestione dei bilanci dei comuni, sempre più ridotta per ciò che riguarda la gestione ordinaria. Negli ultimi cinque anni, un importante margine di elasticità dei bilanci comunali riguarda l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione. Sono definibili come il corrispettivo pagato dal cittadino per il rilascio da parte del Comune dell’autorizzazione a costruire. La contropartita a carico dell’ente è ovviamente la realizzazione di urbanizzazioni primarie e secondarie. Queste ultime sono di fatto investimenti, pertanto finanziabili anche con entrate da alienazioni patrimoniali o debito. Presto svelato il gioco: dal 2000 è permesso ai comuni di destinare il 50 per cento degli oneri di urbanizzazione a finanziare la parte corrente, per poi realizzare le urbanizzazioni, al cui finanziamento sarebbero istituzionalmente destinati, con alienazioni patrimoniali o con ricorso al debito. In altri termini, questo giro contabile rende possibile pagare gli stipendi del personale con debito o con vendite in misura tanto maggiore quanto più il piano regolatore consente di costruire. Gli ambientalisti farebbero bene a preoccuparsi del fatto che l’uso del territorio sia diventato l’unico margine di elasticità dei bilanci locali, a maggior ragione se si pensa che le costruzioni generano gettito Ici per le finanze comunali dal- l’anno successivo alla loro realizzazione. Ma la cosa più preoccupante è che, paragonando i comuni a famiglie, si può dire che essi si sono venduti i mobili per mangiare. Il quadro attuale: più imposte, più oneri (o entrambi). Il superamento del quadro normativo che ha determinato questi effetti, non poteva che implicare un massiccio ricorso alla fiscalità comunale. La cosa ha fatto inviperire le forze sociali, che solo dopo Natale hanno capito che al ridisegno dell’imposta sul reddito delle persone fisiche andavano aggiunte varie addizionali, in alcuni casi fino ad annullare i vantaggi della manovra nazionale. E ha suscitato molte critiche, dato lo scarso effetto redistributivo delle addizionali stesse. È una condizione estendibile a tutti i comuni italiani, escludendo i grandissimi e i piccolissimi, e deve essere ben chiaro che quelli che raccolgono le pressioni di sindacati e categorie per non aumentare il prelievo fiscale, non possono che utilizzare l’altro margine di elasticità disponibile: l’abuso degli oneri di urbanizzazione. Tuttavia, anche se non si ha a cuore la preservazione dell’ambiente, occorre rendersi conto che inevitabilmente la dipendenza da entrate una tantum a finanziamento di spese rigide e storiche, non potrà che portare, prima o poi, a un aumento della pressione fiscale o a maggiori trasferimenti dal centro. Poiché la seconda possibilità non pare attuale, chi non aumenta le tasse oggi, usa il territorio, dissesta il bilancio e, semplicemente, rimanda il problema. L’Ici è un’imposta proporzionale ri- spetto al patrimonio, ma progressiva rispetto al reddito, almeno nel CentroNord. Tuttavia, il livello dell’aliquota ordinaria, che genera la maggior parte del gettito, è ormai quasi ovunque al suo limite massimo, superabile solo con la tassa di scopo. Ne consegue che restano solo le addizionali all’Irpef. Chi non le usa, nasconde solo i panni sporchi sotto l’armadio. In prospettiva, anche il comune di Lavagno si è più o meno mosso in questo senso. Da un lato ha impostato la fiscalità (che tra l’altro pago anch’io, mia moglie, mia mamma e mio papà, tutti residenti a Lavagno) e dall’altra deve, e ripeto deve, procedere in investimenti per semplificare la macchina amministrativa perché costi meno tramite l’innovazione tecnologica. Bisogna però dire che il nostro personale è già ridotto all’osso e quindi l’unica leva per migliorare il suo rendimento resta l’utilizzo di strumenti che ne aumentino la produttività. Per fare questo però occorrono soldi e perché ci sia il vantaggio di un prezzo abbassato ci sono due modi: la concorrenza (e come ben sappiamo è meglio non approfondire) oppure un bacino di richiesta più alta, cioè più Comuni che si mettono insieme per soluzioni comuni. Le unioni di Comuni non sembrano aver funzionato, e allora? Sic1Nord… Una società che nasce su iniziativa pubblica ma che deve campare sulle proprie gambe. Sì, perché se non lavora si dissolve e basta. Tutte le altre imposte non sono state toccate. Felice Taioli Assessore al Bilancio pagamenti agevolati in 12 mesi pratiche cimiteriali e per cremazioni previdenza funeraria Tel. 045 973915 Vago di Lavagno - Via Ponte Asse, 2 S. Michele Extra Via Madonna di Campagna, 134 Cadidavid (VR) - Via Belfiore, 116 Verona - Borgo Milano Viale Colonnello Galliano, 51 Sala prove di Lavagno. La musica per tutti Al campo da calcio una stanza a disposizione delle band delle tre frazioni U n sogno che si realizza. Nel comune di Lavagno è nata, dall’iniziativa di un gruppo di giovani, l’Associazione Culturale Officina Fotonica, i cui obiettivi sono la gestione di una sala prove e l’organizzazione di eventi in paese. La sala prove è una semplice stanza che si trova all’interno della palazzina del “nuovo” cam- Questa nuova possibilità è un primo passo per la risoluzione di un problema che da anni affligge i cittadini di Lavagno: la carenza di spazi dove potersi conoscere, informare, divertire e confrontare. La sala, attiva dallo scorso dicembre, è destinata a tutti. Al momento vi suonano circa venti musicisti di tutte e tre le frazioni: L’interno della sala prove presso il nuovo campo da calcio Vago, San Pietro e San Briccio. L’Officina Fotonica vorrebbe, infatti, che le distanze sul territorio si riducessero sempre più. L’altro obiettivo dell’associazione è l’organizzazione di eventi culturali. Nei prossimi mesi saranno organizzati alcuni pomeriggi dedicati all’ascolto di musica, accompagnato da un po’ di buon vino, per dare la possibilità a chiunque di svagarsi e di conoscere le attività in programma, mentre si sta valutando la possibilità di dare vita a un cineforum e a corsi di musica. Il lavoro del gruppo è indirizzato a tutti. Sono ben accetti le collaborazioni e i confronti con le altre realtà culturali del paese, «nella speranza - spiegano i responsabili di Officina Fotonica di riuscire insieme a contribuire al miglioramento della qualità di vita di ciascuno di noi». Per idee, opinioni e chiarimenti consultare il sito www.officinafotonica.it. po da calcio di San Pietro, stanza che l’associazione ha attrezzato per permettere ai gruppi musicali del Comune di Lavagno di suonare in completa autonomia. Grazie all’impegno dell’assessorato ai Lavori pubblici, il Comune ha permesso l’utilizzo della sala senza particolari vincoli ed oneri per i musicisti, i quali si impegnano a tenerla efficiente e ordinata. COSTRUZIONI RUFFO S.r.l. Dal 1955 ci siamo dedicati alle costruzioni con l’impegno di far bene Sede Legale e Operativa Via dell’Artigianato, Caldiero (VR) Tel. 045 7652265 - Fax 045 6170180 “Investire in formazione 2007” I percorsi del Cosp D opo la positiva esperienza dello scorso anno, il Comune di Lavagno, in collaborazione con la Biblioteca Comunale e il Cosp (Comitato Provinciale per l’Orientamento Scolastico Professionale), aderisce al progetto, finanziato dalla Regione Veneto, “Investire in formazione 2007. Rete dei Comuni per l’Orientamento”. Per il 2006 erano stati proposti due percorsi di orientamento che hanno ottenuto buoni risultati in termini di adesione e partecipazione: le iscritte al corso “Orientadonna” sono state 13, mentre al corso “Mettersi in proprio” hanno aderito 12 persone, di cui 8 uomini e 4 donne. I soddisfacenti risultati di queste due iniziative sono contenuti in un report prodotto dal Cosp stesso. La proposta di quest’anno si articolerà su alcuni percorsi brevi. Interverranno esperti di formazione, psicologi e docenti universitari per dare supporto e sostegno ad adulti che incontrano difficoltà a inserirsi (e re-inserirsi) nel mercato del lavoro. Queste le iniziative di maggio: “Autostima ed immagine di sé” L’obiettivo per i partecipanti è aumentare il livello di consapevolezza e di conoscenza delle proprie risorse per- sonali per investirle al meglio. Si articolerà in tre incontri di due ore ciascuno, tenuti dalla psicologa Anna Maroli, nelle giornate di giovedì 3 maggio dalle 20.30 alle 22.30, sabato 5 maggio dalle 10 alle 12 e giovedì 10 maggio dalle 20.30 alle 22.30. “Creare impresa nel sociale” Corso breve che punta a fornire strumenti e mezzi per una maggiore “occupabilità” dei partecipanti, ai quali vengono fornite conoscenze oggettive attraverso un approccio partecipativo ed esperienziale. Il corso sarà tenuto da Marita Graziani nelle giornate di giovedì 17 maggio dalle 20.30 alle 22.30, sabato 19 maggio dalle 10 alle 12, giovedì 24 maggio dalle 20.30 alle 22.30 e sabato 26 maggio dalle 10 alle 12, per un totale di otto ore. I corsi sono gratuiti e si può partecipare a tutte le iniziative. Per l’iscrizione e informazioni telefonare al Cosp Verona, allo 045 597108, dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 17, il venerdì dalle 9 alle 14, oppure alla Segreteria del Comune di Lavagno allo 045 8989322 dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12.30. GLI ORARI - SEGRETERIA dal lunedì al venerdì 10.00 - 12.30 giovedì 15.30 - 17.30 - PROTOCOLLO dal lunedì al sabato 8.35 - 12.40 - MESSO NOTIFICATORE mercoledì - sabato 8.35 - 12.40 - ANAGRAFE - STATO CIVILE dal lunedì al sabato 8.35 - 12.40 - ASSISTENTE SOCIALE giovedì 8.35 - 12.40 - RAGIONERIA lun - gio - ven 10.00 - 12.30 giovedì 15.30 - 17.30 - TRIBUTI martedì 10.00 - 12.30 giovedì 15.30 - 17.30 sabato 8.35 - 12.40 - UTC lunedì e giovedì 10.00 - 12.30 giovedì 15.30 - 17.30 - POLIZIA MUNICIPALE giovedì 9.00 - 12.30 - BIBLIOTECA lun - merc - ven - sab 16.00 - 18.30 - ISOLA ECOLOGICA Mercoledì Venerdì 14.00 - 18.00 Sabato 8.00 - 12.00 14.00 - 18.00 Indirizzo e-mail: [email protected] Rosa di G i a d a - S t u d i o G ra f i co Con servizio stampa Ideazione e realizzazione loghi Cataloghi commerciali Studio campagne promozionali Piazza del Donatore, 5/A - 37030 Colognola ai Colli - Località San Zeno (VR) tel. e fax 045 6152212 - cell. 348 0041863 - e-mail giada@ diesseweb.it s.r.l. 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