26 Provincia
L'ARENA
Venerdì 20 Novembre 2009
BOSCOCHIESANUOVA.Lefiamme erano partitedal motore diun congelatore nel garagedove l’animalehala cuccia
Canesalvai padroni dalfuoco
mapoiperdeun suo cucciolo
«Bimba»abbaiando inpiena
nottehasvegliato Alice
Gagliardonie ilmarito, che solo
cosìsisono accortidell’incendio
Giancarlo Beltrame
Non è Lassie e nemmeno Rin
Tin Tin o il commissario Rex,
ma il suo piccolo grande gesto
eroico l’ha compiuto. Pagando, come si conviene a un eroe
(in questo caso un’eroina) un
alto prezzo per la propria impresa. Stiamo parlando di
Bimba, una cagnetta meticcia
di otto anni, una bastardina insomma, che nella notte tra lunedì e martedì ha salvato la vita alla famiglia dei suoi padroni, l’autotrasporatore Mosè
Zambelli, 29 anni, la barista
Alice Gagliardoni Gaspari, 27
anni, e la loro piccola di quattro anni Fiamma. Inoltre ha
evitato la distruzione per incendio della loro casa e di altri
cinque appartamenti del gruppo di villette a schiera che si
trova al numero 7 del Villaggio
Roseland di Boscochiesanuova.
«Era circa l’una di notte»,
racconta la Gagliardoni,,
Perlostress
hapartorito
inanticipoun
cagnolinomorto.
Altriduesalvati
daltagliocesareo
«quando siamo stati svegliati
dall’abbaiare insistente e continuo di Bimba, che sentivamo anche grattare con forza la
parte del garage al cui interno
ha la sua cuccia. Probabilmente era un bel po’ che abbaiava,
ma noi abbiamo il sonno un
po’ duro... Mosè, mio marito»,
prosegue, «si è alzato per andare a vedere cosa la agitava
così tanto. Sceso al piano di
sotto, ha spento una stufa a
pallets che lasciamo accesa di
notte e guardando fuori dalla
finestra ha visto molto fumo
all’esterno. È andato alla porta, l’ha spalancata e ha sentito
un acre e fortissimo odore di
plastica bruciata. Non riusciva a capire, però, da dove provenisse. Ha chiamato anche
me, mi ha fatto scendere e insieme abbiamo cominciato a
girare attorno alla casa, nonostante si facesse molta fatica a
respirare. Intanto Bimba continuava con i suoi latrati disperati. Ci siamo diretti al garage,
che si trova sotto due appartamenti di fianco al nostro, e
quando abbiamo la porta abbiamo visto oltre il fumo il congelatore che era andato a fuoco e stava bruciando».
Il pericolo era che le fiamme
raggiungessero la loro auto,
parcheggiata all’interno, provocando un incendio difficilmente controllabile e una
esplosione dagli esiti deva-
AliceGagliardonicon lasua cagnettaBimba e idue cucciolinati con il partocesareo FOTO AMATO
stanti.
«Mentre Mosè spegneva il
fuoco gettando secchiate d’acqua», riprende a raccontare la
Gagliardoni, «io correvo a recuperare in mezzo al fumo che
ormai aveva invaso la casa la
nostra Fiamma e poi a chiedere aiuto ai vicini. E tutti insieme siamo riusciti a spegnere
l’incendio prima che si propagasse e distruggesse tutto».
Ma non era ancora finita, il
mattino successivo la Gagliardoni scende in garage per ripulire e nota che Bimba conti-
nua a guaire nella propria cuccia. «Mi avvicino», racconta,
« vedo che ha partorito un cucciolo. Lo tocco, è tiepido, ma è
morto. Lo stress della notte ha
anticipato il parto, ma lei ha
ancora due cuccioli dentro di
sè, ma nessuna traccia di contrazioni. Allora la carico in
macchina e scendo di corsa a
Grezzana, dalla veterinaria Lucia Melon, e qui, dopo che
un’iniezione per aiutare le contrazioni non aveva avuto effetto, le viene fatto un taglio cesareo e nascono due cucciolotti,
LasocietàservizidelComune?
«Pazzesca»,diceilpresidente
uno bianco e uno nero».
Dopo tutta questa odissea
Bimba è tornata casa, nella
sua cuccia, ad allattare i due
piccoli. Ma è finita in foto anche su Facebook, perché la Gagliardoni ha voluto raccontare a tutti quanto era successo.
E a proposito, indovinate come si chiameranno i due sopravvissuti? «La femmina,
quella bianca, è stata battezzata Vita, il maschio Lucky, fortunato, perché lo è stato proprio
a sopravvivere», conclude Alice.f
brevi
Chi installa un impianto di
energia rinnovabile di almeno
3 kw potrà ampliare l’abitazione del 30% della cubatura, senza pagare oneri di urbanizzazione. Il Consiglio comunale
di Badia Calavena ha recepito
il «piano casa» (legge regionale 14 del 2009) con alcune restrizioni «intese a tutelare
l’ambiente e il paesaggio», come ha spiegato il sindaco Ermanno Anselmi, ma anche
con ulteriori agevolazioni per
sistemare
l’abitazione
o
l’azienda famigliare o artigianale. Sarà possibile effettuare
ampliamenti fino al 20% della
cubatura pagando solo il 20%
degli oneri di urbanizzazione
previsti; una misura voluta
dall’amministrazione «per rilanciare l’edilizia e per andare
incontro alle esigenze di tutti». Ma la novità maggiore riguarda la possibilità di inserire nel progetto anche un impianto fotovoltaico o eolico di
almeno 3 kw di potenza, ottenendo in questo modo la possibilità di un ulteriore ampliamento, fino al 30% della cubatura esistente e la cancellazione totale degli oneri di urbanizzazione. «È una decisone»,
ha spiegato il sindaco, «in linea con la politica energetica
di questa e delle precedenti
amministrazioni, che ha dato
un volto nuovo al Comune e
che continuerà a svilupparsi
con il centro per le energie da
fonti rinnovabili a Sant’Andrea e con la creazione del parco delle energie rinnovabili,
diffuso sul territorio, entrambi in fase avanzata di realizzazione».
Secondo il sindaco, questa
misura contribuirà a rendere
ancora più conveniente l’installazione di impianti eolici e
fotovoltaici privati «con un risparmio ulteriore che permetterà di coprire una buona parte delle spese di installazione».
La minoranza si è astenuta.
«Pienamente condivisibile la
legge», ha spiegato l’ex sindaco Pietro Ambrosi, «lamentiamo però il mancato coinvolgimento della minoranza nella
preparazione del provvedimento: si è persa l’opportunità di creare un confronto su
un tema importante che coinvolge tutti». Il sindaco ha detto: «Scelte di questo livello
vanno concordate insieme:
purtroppo è mancato il tempo, ma il tempo andava trovato. Giudico questa mancanza
una sconfitta per la maggioranza e me ne rammarico».
Uno scambio di battute che ha
segnato un primo accenno di
disgelo nei rapporti tra i due
gruppi, dopo momenti di duro confronto. Da tempo la minoranza non vota in consiglio,
per protestare contro il suo
mancato coinvolgimento nelle scelte amministrative, e nella precedente seduta il consigliere Vincenzo Lucchi si è lasciato sfuggire qualche espressione pesante nei riguardi del
segretario comunale e dell’amministrazione. f R.Z.
TREGNAGO. Successodell’iniziativadidattica
PESCANTINA
ILPDINPIAZZA
CONSAVIANO ECONTRO
ILPROCESSOBREVE
DiMichele:«Lo statoeconomico
èoraadir poco fallimentare»
danneggiate: «L'analisi della
situazione finanziaria in un'ottica di risanamento ha fatto
emergere realtà pazzesche. I
soldi pagati dal Comune alla
Lavagno Servizi invece di garantire la qualità dei servizi e
le imprese, venivano usati per
onorare i debiti verso le banche. Tutto questo perché gli introiti legati al megastore Casamercato, a cui la società forniva teleriscaldamento e condizionamento dell'aria, non sono mai arrivati a causa del fallimento e della mancanza, in
questo caso, di cauzioni. Questi introiti non avrebbero, comunque, potuto coprire i debiti contratti per realizzare l'impianto di cogenerazione».
Dopo le banche, il maggior
creditore della Lavagno Servizi risulta la società Fen Energia di Brescia, socio di minoranza. «La Fen Energia», spiega Di Michele, «è attualmente
creditrice di oltre 500mila euro in quanto sembra essere stata una delle principali fornitrici del cogeneratore realizzato
Pianocasa,aiuti
achi monta
ipannellisolari
Ampliamentodel 30percento
esenza oneridiurbanizzazione
LAVAGNO. Debiticon lebancheemancati incassi peril riscaldamento dellafallitaCasamercato
Riserva sorprese la situazione
della società Lavagno Servizi,
di cui il Comune è socio di
maggioranza al 60 per cento,
come la sta scoprendo Eugenio Di Michele, esperto in ristrutturazioni e risanamenti
aziendali, nominato dal Comune solo un mese fa alla presidenza del consiglio d'amministrazione . «Ogni anno, e quindi almeno per il 2010», spiega
Di Michele, «la società dovrebbe sborsare almeno 1.500.000
euro per costi fissi (interessi
passivi, ammortamenti, perdite patrimoniali) e perdite in
conto economico. Per recuperare questo disavanzo e creare
un minimo di utile, ipotizzando un ricarico del 15 per cento,
la società dovrebbe produrre
ricavi per almeno 15 milioni di
euro annui. Ovviamente, nel
nostro caso, questi 15 milioni
di euro li dovrebbero pagare il
Comune e quindi i cittadini».
Continua l'esperto, nominato per garantire una soluzione
economica-finanziaria rispettosa dei creditori e delle parti
BADIACALAVENA. Regolamentocomunale
Lamostradeidisegni degliscolari dedicatiall’ecologia
Ilcentrodi Lavagno, sullosfondo ilmunicipio
nella zona industriale di Lepia». La sorpresa più grande,
per il nuovo presidente «è stata trovarsi davanti uno scenario che vede, a parte le banche,
nel Comune, nei dipendenti
della Lavagno Servizi e nei fornitori le parti più deboli e sempre penalizzate rispetto al socio privato. Pare che la Fen
Energia, oltre ad aver gestito
gli aspetti tecnici e finanziari
della fornitura dell'impianto,
abbia promosso l’operazione
con i fornitori e le banche che,
di fatto, hanno pagato l'intera
operazione». Di Michele con-
clude che «sono stati sollevati
anche problemi legati ai contratti sottoscritti dalla precedente amministrazione, che
vorrebbero obbligare il Comune a continuare il pagamento
di oltre un milione di euro all'
anno per servizi di dubbia economicità e nonostante questo
stato economico e finanziario
a dir poco fallimentare».
L'esperto assicura che «farà di
tutto per trovare soluzioni che
tutelino in ugual misura le parti deboli fra i creditori e fra chi
potrebbe essere stato danneggiato». f G.C.
Il circolo Pd aderisce all'iniziativa «Mille piazze per
l'Italia, la sua Costituzione», contro il processo breve. Domani mattina banchetto in via Dalla Chiesa,
per diffondere l'appello di
Roberto Saviano (nella foto). L.C.
SANMARTINO B.A.
DOMENICAAL PERONI
«ALGRANTEATRO
DIMANGIAFUOCO»
Al teatro Peroni inizia L'altra domenica, rassegna
teatrale per ragazzi in 6
puntate. Domenica alle 16
andrà in scena «Al gran teatro di Mangiafuoco» di
Gigi Bertoni, regia di Alberto Grilli. Biglietto tre
euro. G.C.
Disegnidegli scolari
sulriciclaggio
Unoè dacopertina
Unodeilavorifattiinclasse
illustreràl’opuscolo
sullaraccoltadifferenziata
editoperlefamiglie
Tutte le classi delle scuole primarie del capoluogo e di Cogollo hanno partecipato al lavoro sull’ecologia e il riciclaggio proposto dal circolo anziani Maria e Quinta Frecci, con
il patrocinio del Comune. I lavori, rappresentati da disegni
e grandi cartelloni colorati, sono stati esposti durante la settimana di festeggiamenti dedicati a san Martino nella sede
del circolo. «Per un mondo
più pulito ogni cosa al suo posto» era il tema in cui gli scolari sono stati coinvolti. «Differenziare è uguale a civiltà e
progresso», ha scritto un bambino sotto il suo disegno, mentre sacchetti di diversi colori
indicavano come dovevano essere raccolte le differenti tipologie di rifiuto. «Tutti insieme
per un mondo più pulito», è
uno degli slogan.
Una commissione studierà
gli elaborati per scegliere il disegno che merita di diventare
la copertina di un opuscolo
che il Comune ha intenzione
di realizzare sulla raccolta differenziata. f V.Z.
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L`Arena art25-20-Novembre-2009