Simulazione
di un
processo penale
Presentazione
di un caso clinico
pediatrico
Milano
Hotel Executive
Sabato, 2 febbraio 2008
Processo simulato
► Paola Canziani
nella veste di Avvocato difensore.
► Roberto Cosentina
nella veste di Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.).
► Oscar Di Marino
nella veste di Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.).
► Renato Mantovani
nella veste di Pubblico Ministero.
► Alfonso Marra
nella veste di Giudice.
► Alberto Martelli
nella veste di imputato.
7 maggio 2002
Alle ore 10.05 la sig.ra Giovanna B. giunge
all’ambulatorio
del
proprio
Pediatra
di
Famiglia (PdF) con la figlia, Micaela, di 3 anni.
La bambina, dal risveglio, presenta modica
astenia,
(38.5°C).
difficoltà
respiratoria
e
febbre
Il Pediatra di Famiglia, dopo aver visitato la
paziente,
riscontra
una
flogosi
delle
vie
respiratorie superiori e imposta una terapia
steroidea per via inalatoria e antipiretici.
Non ritiene necessario la somministrazione di
antibiotici “per il momento”, tuttavia suggerisce
alla mamma di ripresentarsi il giorno dopo in
caso la bimba non migliori.
7 maggio 2002
Nel pomeriggio i sintomi di Micaela si fanno
più
gravi,
con
peggioramento
delle
condizioni generali, comparsa di “tirage” e
febbre elevata (40°C).
La
mamma
tenta
ripetutamente
di
contattare telefonicamente il PdF, ma senza
riscontro, quindi decide di portare la bimba
all’ospedale.
Ambientazione
•Ospedale in Centro Italia
•350 posti letto
•PS Pediatrico con pediatra h 24
•Reparto di pediatria con 20 posti letto
•Servizio di Rianimazione con 1 medico
rianimatore h 24 e 1 reperibile.
Ore 16.35
Micaela
giunge
in
Pronto
Soccorso
accompagnata dalla mamma.
Al momento dell’arrivo, il P.S. pediatrico risulta
congestionato per un concomitante caso di
gastroenterite epidemica.
La mamma di Micaela racconta che la bimba
non respira bene, oramai dalla mattina.
Al triage viene assegnato alla bimba codice di
priorità giallo.
Ore 16.40
All’anamnesi, raccolta dal dr. A.M., la mamma
riferisce che nella mattina la bimba era stata
già visitata dal Pediatra di Famiglia ed esibisce
la diagnosi e la terapia impostata.
Riferisce inoltre che la bimba in passato non
aveva mai sofferto di patologie importanti.
Ore 16.45
Il referto di P.S., compilato a posteriori, descrive il
seguente quadro clinico:
•Paziente sofferente, vigilanza ridotta, non parla.
•Tachi-dispnea inspiratoria e cianosi; F.R. 56/min.
•Stridore inspiratorio e “tirage”.
•Assenza di tosse.
•Ispezione cavo orale: iperemia mucose.
•Ispezione del torace: rientramenti sovraclaveari,
intercostali ed epigastrici.
•Auscultazione torace: murmure lievemente
ridotto bilateralmente.
•Addome: n.d.p.
•Temperatura ascellare 39,8 °C.
•P.A. 80/50 mm Hg; F.C. 128/min; sat. O2: 86%.
Ore 17.00
Il Medico di P.S., dopo la visita della bimba,
somministra ossigeno (4 l/min) in maschera,
raccoglie campione di sangue per esami
ematochimici, inietta Bentelan e.v. (1.5 mg,
peso bimba 15 kg) seguito da infusione con
sol. fisiologica.
La saturazione dell’ossigeno sale a 88%.
Ore 17.10
Il Medico di P.S. avverte quindi il reparto di
otorinolaringoiatria
della
necessità
di
ricoverare la paziente per laringite acuta di
n.d.d.
Durante l’attesa per il trasferimento in reparto
i sintomi della bimba sembrano affievolirsi con
scomparsa del cornage e regressione della
tachipnea.
La paziente si assopisce.
Ore 17.20
In mancanza di una barella, la bambina viene
trasportata a braccia dall’OSS presente in P.S.; per
il trasporto viene tolta la mascherina.
La bimba giunge cadavere in ORL, con decesso
registrato alle ore 17.25 per arresto cardiorespiratorio.
Riscontro autoptico
asistolia cardiaca per grave insulto del miocardio
conseguente a grave insufficienza respiratoria
causata da processo infettivo a carico delle
prime vie aeree e delle strutture sovraglottiche.
Ipotesi di reato:
Omicidio colposo per il medico di P.S. che:
• non ha riconosciuto l’epiglottite,
• non ha tempestivamente intubato la paziente,
• non ha provveduto ad un trasporto protetto
verso il reparto, e non ha individuato il reparto
idoneo
• ha
equivocato
della
l’apparente
sintomatologia
esaurimento muscolare.
con
miglioramento
la
fase
di
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