10 dicembre 2007 Comitato Internazionale della Croce Rossa - intervista La protezione dei bambini nei conflitti armati Traduzione non ufficiale di Matteo Cavallo Il diritto internazionale umanitario prevede chiaramente che i diritti dei bambini siano rispettati durante un conflitto armato. Tuttavia, ciò non riesce sempre ad impedire che i bambini siano ugualmente vittime della violenza. In questa intervista, Kristin Barstad, consulente del CICR per la protezione dell’infanzia, spiega come il Comitato affronta tale problematica. Kristin Barstad, consulente CICR per la protezione dell'infanzia Quali sono le attività del CICR a favore dei bambini che subiscono gli effetti di un conflitto armato? Come per tutte le altre persone civili, il CICR promuove il rispetto dei diritti e della dignità dei bambini, fornendo loro l’assistenza necessaria per alleviare gli effetti dei conflitti armati. Sebbene agisca in modo imparziale per assistere tutte le vittime di un conflitto armato, il CICR cerca di rispondere in maniera specifica alle particolari esigenze dei bambini; in particolare: • Bambini separati dalle proprie famiglie a causa di un conflitto armato: Il CICR ha il mandato di rintracciare le famiglie al di là delle frontiere: quando trova un bambino separato dalla propria famiglia a causa di un conflitto armato, lo registra – su richiesta del bambino stesso o del suo tutore – e cerca di ritrovare la sua famiglia per ristabilire Repubblica Centrafricana un contatto con essa. Se le ricerche sono ©ICRC/C. Von Toggenburg /cf-e-00078 efficaci, la prima tappa consiste nel mettere in comunicazione il bambino con la propria famiglia, per esempio attraverso il telefono o i messaggi di Croce Rossa. Se le condizioni di sicurezza lo consentono e il bambino e la propria famiglia sono d’accordo, il CICR organizza in seguito un ricongiungimento famigliare. Traduzione non ufficiale – www.caffedunant.it 1 L’operazione termina quando i collaboratori del CICR hanno effettuato un monitoraggio in una fase successiva al ricongiungimento e si sono accertati che il bambino sia in buone condizioni. Tra il 2003 e il 2006, il CICR ha riunito con le rispettive famiglie 6237 bambini separati o non accompagnati. Nel 2006, 775 bambini in totale sono stati ricongiunti con i propri genitori. • Bambini arruolati nelle armate o nei gruppi armati: forze Il reclutamento di bambini nelle forze armate o nei gruppi armati è fonte di grande preoccupazione per il CICR. La nostra priorità consiste primariamente nell’impedire che il reclutamento abbia luogo; a questo scopo il Comitato promuove lo sviluppo di norme chiare e semplici ed è impegnato in operazioni sul campo. Afghanistan: Centro Ortopedico di Kabul ©ICRC/L. Merlo/af-e-0033 Oltre alla partecipazione attiva nell’elaborazione del diritto applicabile durante i conflitti armati, il CICR organizza delle sessioni formative rivolte alle forze armate, alla polizia ed a coloro che portano a vario titolo le armi per far conoscere il diritto umanitario e le altre norme fondamentali. Sul campo, il CICR incontra regolarmente i gruppi armati, le autorità e le forze governative per ricordare i loro obblighi e il divieto di reclutare bambini come soldati. Abbiamo inoltre potuto ottenere la smobilitazione di numerosi bambini, soprattutto in Asia e in Africa. Per questi bambini congedati dagli eserciti il CICR si sforza di rintracciare la famiglia di provenienza e di facilitare il ricongiungimento famigliare se le condizioni di sicurezza lo consentono e se è nell’interesse superiore del bambino. Afghanistan: bambini soldato ©ICRC/ D. Bregnard/af-d-00030-0 Tra il 2003 e il 2006, il CICR ha riunito con la propria famiglia 1740 bambini in seguito a smobilitazione. L’anno scorso sono stati ricongiunti 306 bambini. Traduzione non ufficiale – www.caffedunant.it 2 • Bambini privati della libertà Il CICR visita le persone private della libertà, compresi i più giovani, nelle situazioni di conflitto armato internazionale, di conflitto armato non internazionale e di disordini interni. Dei 41918 detenuti visitati l’anno scorso, 1682 erano bambini. Le strutture carcerarie non sono adatte ai minori. Il CICR cerca di fare il possibile affinché le autorità penitenziarie prendano in Yemen: Prigione Centrale di Hodeida considerazione i bisogni particolari e i diritti dei ©ICRC bambini privati della libertà. Per esempio, se il bambino non ha l’età prevista per la responsabilità penale in un determinato paese, il CICR ne richiederà la scarcerazione. Allo stesso modo, il CICR interverrà se un bambino è stato condannato a morte o se è stato messo illegalmente in stato di detenzione preventiva per un lungo periodo. Inoltre il CICR potrà richiedere la liberazione di un bambino per motivi di carattere umanitario, ad esempio per ragioni sanitarie. Inoltre, i bambini non dovrebbero mai essere detenuti insieme agli adulti, a meno che, in casi eccezionali, ciò non avvenga nel loro superiore interesse; dovranno inoltre ricevere un’adeguata alimentazione, le necessarie cure sanitarie, un’educazione appropriata, ecc. Il CICR continuerà a rivolgere raccomandazioni alle autorità se le condizioni di detenzione non saranno adeguate alle specifiche Congo: Centro per la smobilitazione dei bambini soldato esigenze dei bambini, ©ICRC/ W. Lembryk/cd-e-00366 provvedendo in parte alla necessaria assistenza, qualora le autorità non siano in grado di adempiere. Il CICR inoltre rende possibile le visite dei famigliari ai minori in stato di detenzione; nel 2006, le visite di questo genere sono state 71. I bambini coinvolti in un conflitto armato beneficiano di una protezione giuridica speciale? Si, le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 ed i Protocolli Aggiuntivi del 1977 accordano una protezione speciale ai bambini durante i conflitti armati. Infatti, si suole ricordare che i Traduzione non ufficiale – www.caffedunant.it 3 bambini beneficiano di una doppia protezione ai sensi del diritto internazionale umanitario: la protezione generale, di cui godono in quanto civili o persone che non partecipano più alle ostilità, e la protezione speciale, in quanto bambini. Oltre 25 articoli delle Convenzioni di Ginevra e dei Protocolli Aggiuntivi sono dedicati nello specifico ai bambini. Queste disposizioni comprendono le regole sulla pena di morte, l’accesso all’alimentazione, alle cure sanitarie, all’educazione nelle zone di conflitto, la detenzione, la separazione dalla propria famiglia e la partecipazione alle ostilità. I diritti garantiti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, che è stata quasi universalmente ratificata, si applicano in caso di conflitto armato. Il CICR non si preoccupa solamente della separazione delle famiglie, del reclutamento e della detenzione, ma cerca di promuovere in ogni circostanza il rispetto dei diritti dei bambini in generale, come ad esempio il diritto a ricevere un’educazione. Numerosi bambini rimangono separati dalle proprie famiglie durante un conflitto armato. Possono essere adottati? No, o per lo meno molto raramente. I bambini non accompagnati o separati dalle proprie famiglie non devono essere adottati affrettatamente soprattutto in una situazione di emergenza. L’esperienza ha dimostrato che la maggior parte dei bambini non accompagnati possono infatti contare su parenti o altri membri della famiglia che desiderano e possono a tutti gli effetti prendersi cura di loro: si tratta Liberia: il CICR cerca di riunire i bambini con le proprie famiglie di persone che possono essere ©ICRC/B. Heger / lr-e-00113 rintracciate attraverso ricerche condotte in maniera efficace. Pertanto, l’adozione non dovrà essere presa in considerazione se sussista una ragionevole possibilità che l’attività di ricerca dei famigliari e la riunificazione vadano a buon fine e siano condotte nel superiore interesse del bambino. Ogni adozione deve essere stabilita nel superiore interesse del bambino e deve essere condotta in maniera conforme al diritto nazionale, internazionale e consuetudinario applicabile. La priorità viene data sempre all’adozione da parte di membri della famiglia, ovunque si trovino. Se ciò non è possibile, si privilegia l’adozione nell’ambito della comunità di appartenenza del bambino o perlomeno in una famiglia della medesima cultura. Traduzione non ufficiale – www.caffedunant.it 4 La Convenzione dell’Aia del 1993 sulla protezione dei bambini e la cooperazione in materia di adozione internazionale e la Raccomandazione del 1994 relativa all'applicazione della medesima convenzione ai minori rifugiati ed altri minori non accompagnati costituiscono il quadro generale di riferimento per le adozioni internazionali. Il CICR fornisce una specifica assistenza ai bambini vittime di conflitti armati? Il CICR intende portare assistenza a tutte le vittime dei conflitti armati al fine di proteggere la loro vita e la loro salute e di alleviare le sofferenze. L’assistenza viene fornita sulla base della valutazione dei bisogni effettivi. Le necessità elementari dei bambini sono Israele/Gaza: un autobus trasporta famiglie palestinesi in visita ai generalmente simili a quelli degli adulti: propri congiunti detenuti in Israele alimentazione, acqua, alloggio, cure ©ICRC/A. Meier / il-e-00226 sanitarie, ecc. A causa della loro età, si può ragionevolmente ritenere che i bambini abbiano ulteriori bisogni particolari che il CICR cerca di soddisfare in maniera appropriata, attraverso la fornitura di prodotti per l’infanzia, specifiche cure sanitarie per le madri e i bambini, materiale scolastico ed altro. Il diritto all’educazione può essere sospeso durante un conflitto armato o un altra situazione di urgenza? No, il diritto all’educazione non viene abrogato a causa di un conflitto armato. L’educazione ha un’importanza essenziale nel rispondere ai bisogni dei bambini e nel fare rispettare i loro diritti nelle situazioni di conflitto e Azerbaijan: un bambino legge un opuscolo informativo sulle mine post-conflitto, in termini di prevenzione antipersona in un'area gioco sicura ©ICRC/V. Nagiyev / az-e-00167 e di riabilitazione. Per quanto concerne la salute psico-sociale del bambino, l’educazione offre un ritmo di vita regolare, possibilità di esprimersi e l’occasione per interagire con altri bambini. La stessa condizione di “studente” è utile dal momento che può proteggere i bambini dal reclutamento forzato, anche se rimangono tuttavia esposti al rischio, essendosi verificati casi in cui l’arruolamento è avvenuto a scuola. Le scuole possono inoltre aiutare i bambini ad acquisire le competenze necessarie nella vita di tutti i giorni, soprattutto quelle particolarmente Traduzione non ufficiale – www.caffedunant.it 5 importanti nelle situazioni di conflitto armato. In ultima analisi, ciò che i bambini imparano a scuola è una delle poche cose di cui non possono essere privati dovunque vadano. Come collabora il CICR con le altre organizzazioni umanitarie per assicurare ai bambini una assistenza appropriata nelle situazioni di emergenza? La complementarietà e la cooperazione tra tutte le organizzazioni coinvolte, compresi i poteri pubblici, sono di primaria importanza quando si tratta di portare assistenza e protezione a tutte le vittime dei conflitti armati. Per quanto riguarda i bambini non accompagnati o separati dalla proprie famiglie, devono essere stabilite regole specifiche che sovrintendano i settori più importanti. Per esempio, il CICR verrà incaricato delle ricerche, mentre altre organizzazioni (o i poteri pubblici) si occuperanno provvisoriamente della cura ed assistenza ai bambini. I compiti di ciascuna organizzazione dipendono dal suo mandato, dalle competenze tecniche e della sua capacità di gestire adeguatamente la Armenia: gara di disegno sul tema della guerra situazione in cui si trova ad operare. ©ICRC/B. Heger / am-e-00200 Ogni organizzazione che voglia agire a favore dei bambini separati dovrà collaborare con gli altri organismi coinvolti. È evidente che il CICR aderisce totalmente a questo principio di collaborazione. Tratto dal sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa: http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/htmlall/children-interview-101207?opendocument Traduzione non ufficiale – www.caffedunant.it 6