Daniele Palma L'AUTENTICA STORIA DI OTRANTO NELLA GUERRA CONTRO I TURCHI Nuova luce sugli eventi del 1480-81 dalle lettere cifrate tra Ercole D’Este e i suoi diplomatici Venerdì 2 gennaio alle ore 18.00 a Lecce (ingresso gratuito) la libreria Bookish - via Cesare Battisti 22 - ospita la presentazione del volume di Daniele Palma "L'autentica storia di Otranto nella guerra contro i turchi. Nuova luce sugli eventi del 1480-81 dalle lettere cifrate tra Ercole D’Este e i suoi diplomatici" edito da Kurumuny, nell'ambito dell'incontro "Da Otranto a Lucrezia Borgia. Sotto ’l velame de li versi strani" Intervengono con l'autore Giuseppe Palma, ricercatore del CNR di Napoli e Veronica Palma, studentessa in Lettere classiche all'Università del Salento. Presenta Marcello Aprile, docente Università del Salento) e introduce Luigi Chiriatti, editore. Più di trecento lettere originali presenti nell’Archivio di Stato di Modena – scritte nei giorni del conflitto e in parte codificate con un alfabeto segreto per comunicare in modo riservato le informazioni più delicate sui rapporti tra varie entità statuali, europee e mediterranee – costituiscono la struttura fondamentale di questo volume sulla guerra turca contro la Terra d’Otranto. Le risultanze che scaturiscono da tali documenti sono confrontate con altri già editi, con la storiografia posteriore e con la saggistica sull'argomento. Sul più vasto scenario della guerra che i turchi portarono in Terra d’Otranto, se da un lato è stato scritto molto, dall’altro sono rimaste molte questioni aperte. Lo stesso discorso vale, naturalmente, per altre questioni, quali l’esatta cronologia dei vari episodi in cui si dispiegò l’invasione turca o lo sterminio di centinaia di otrantini: perché fu voluto e precisamente da chi, con quale criterio furono scelte le vittime, se ebbero la possibilità di scampare alla morte riscattandosi o abiurando la loro fede, se questo fu loro richiesto, e altro ancora. Daniele Palma, nato a Calimera (LE) nel 1952, conclude gli studi classici saltando l’ultimo anno di liceo. Negli anni seguenti studia fisica prima a Lecce e poi a Roma, laureandosi nel 1975 con una tesi nella quale introduce un nuovo parametro per lo studio di alcune caratteristiche degli ammassi globulari, grandi concentrazioni di stelle intorno alla nostra galassia. Ha collaborato con vari giornali locali e ha pubblicato su riviste specialistiche i risultati dei suoi studi. Nel tempo libero ama dedicarsi alla ricerca storica e linguistica. Inseguendo le radici della sua famiglia, compie una ricostruzione sistematica delle migliaia di famiglie che sono vissute a Calimera dal Seicento all’Ottocento. Durante il percorso di ricerca, raccoglie tante altre notizie – forse riportate come curiosità da alcuni benemeriti parroci antichi – che si rivelano particolarmente interessanti e che pubblica, prima connettendoli con una trama narrativa (A metà del guado – Vicende religiose nella Calimera del Seicento [Calimera 1988]; Alba di luna sul mare – Tragedia di Roca tramandata oralmente sull’altra sponda [Galatina 2000]), poi all’interno di saggi lunghi (I Castriota a Calimera, sul Bollettino storico di Terra d’Otranto 10 [2000]; A nord di Kunta Kinte: incursioni e rapimenti in Terra d’Otranto intorno al secolo dei lumi sul Bollettino 11 [2001]) e anche in forma divulgativa (‘Donde Vrani’, Il Campanile di Borgagne; ‘Belloluogo, un nome che viene da lontano’, Quotidiano29/1/2001, 14; ‘Roca, covo di pirati distrutto da Carlo V’, Quotidiano 4/6/2001, 17). Nel 2002 vedono la luce la monografia Roca – La diaspora unita nel culto di Maria e il saggio Un buon Lagetto inedito sugli eventi del 1480-81 in Otranto sul Bollettino 12, su cui continua, negli anni successivi, la pubblicazione delle risultanze scaturite indirettamente dagli studi genealogici: Cronache di altri tempi: tutti i particolari nei registri; Speranza nell’Essere e certezza del divenire in antichi documenti parrocchiali; Lingua e rito greco a Calimera e negli altri centri dell’area rocana. Ufficio stampa Kurumuny Laura Casciotti [email protected] [email protected] +39 340 3021855 ANDREA MORGANTE COME DIO VUOLE Luci e voci dalla terra di Salento a cura di Giulietta Bandiera Il fotografo presenta il suo libro ad Acquarica del Capo Sabato 3 gennaio alle ore 18.30 ad Acquarica del Capo (Le) - ingresso gratuito presso l'ex Centro Commerciale in via Dante Alighieri 125 si terrà la presentazione del volume di Andrea Morgante "Come Dio vuole. Luci e voci dalla terra di Salento"a cura NovArìa in di Giulietta collaborazione Bandiera, con evento Kurumuny. organizzato Interverranno dall'Associazione con l'autore Andrea Monsellato, associazione NovArìa e Fabio Chiriatti, drammaturgo. Per l'occasione verranno esposte le immagini tratte dal libro. La serata sarà accompagnata da musica tradizionale. Il libro rappresenta il compendio di trent’anni dell'attività artistica di Andrea Morgante, anni nei quali il fotografo, ispirato dalla luce obliqua del Salento, non solo ha inventato un modo nuovo di guardarla, ma ha anche introdotto un nuovo concetto di cartolina illustrata, che da lui in poi è diventata un vero prodotto artistico, il cui taglio e il cui stile inconfondibile è stato in seguito adottato in tutto il mondo. «Tutto inizia nel 1975» racconta Andrea Morgante «in piazza De Angeli a Milano, dove compro una Canon EF usata». Ben prima della Notte della Taranta, delle battaglie sociali del Sud Sound System, del cinema di Edoardo Winspeare, delle sfilate di Costume National e di tutto quanto fa oggi del Salento un brand riconosciuto a livello internazionale, qualcuno già si era accorto del potenziale di questa ‘terra promessa’. Fin da allora, il giovane fotografo, armato soltanto della sua Canon di seconda mano, si aggirava furtivo nei luoghi più ameni di questa penisola estrema e fin nelle rughe più profonde di questa terra antica, ricomponendo poco alla volta, uno scatto dopo l’altro, il formidabile affresco che oggi tutti celebriamo. Alle “luci” degli scatti di Morgante si uniscono così, in questo libro, le “voci” di quanti questa terra hanno voluto invece pronunciarla, attraverso le parole. Piccoli e grandi contributi di personalità che hanno fatto grande questa terra, che vi sono nati o l’hanno camminata e comunque dal Salento si sono lasciati attraversare: poeti come Antonio Verri, Vittorio Bodini e il cileno Martin Andrade; studiosi come Maria Corti ed Ernesto de Martino; ingegni del calibro di Rina Durante e Carmelo Bene; uomini di Chiesa come don Tonino Bello e san Giuseppe da Copertino, o di Stato, come Nichi Vendola e Paolo Perrone; musicisti come Vinicio Capossela, Roberto Vecchioni, Pino Zimba, Giuliano Sangiorgi; registi come Edoardo Winspeare e Alessandro Bergonzoni; lo stilista Ennio Capasa e volti amati del grande e piccolo schermo, come Serena Dandini, Neri Marcoré, Riccardo Scamarcio. Andrea Morgante, classe 1952, è nato a Casarano (Lecce), dove tuttora vive e lavora. La sua avventura di fotografo ha inizio negli anni Ottanta, con la produzione di una prima collezione di cartoline, dedicata ai paesaggi e al costume popolare salentino, cui faranno seguito numerose altre serie. Negli anni Novanta ha lavorato all’estero, da Cuba a Santo Domingo all’Albania, realizzando reportage ed esponendo in collettive e personali. Ha pubblicato le monografie artistiche Il Presepe del Seicento e Ottocento in Terra d’Otranto(Libri Scheiwiller, Milano 1997) e I Mosaici di Santa Maria della Croce di Casarano; curato la direzione artistica di numerosi eventi (fra cui i progetti comunitari Initinere e Casarano & Casaranello) e realizzato mostre (Oltre il confine del matrimonio, Cisternino; Momento Decisivo, Casarano). Ha collaborato con diverse riviste nazionali e internazionali, quali “The best of Puglia” (Italia), “Le ali del Levante” (Aeroporti di Puglia), “Real Italian Food” (Nuova Zelanda), “Shotor Travel” (Giappone), ”100 postcards di Yomota Inuhiko” (Daiwa Press).Le sue foto sono state pubblicate in diverse testate giornalistiche, tra cui «La Repubblica», «Il Corriere della Sera», «La Gazzetta del Mezzogiorno», «Il Nuovo Quotidiano di Puglia». www.morgantephoto.com Giulietta Bandiera, classe 1962, è nata in Svizzera da genitori salentini. Vive a Milano, dove lavora come giornalista, scrittrice, autrice televisiva (Rai e Mediaset) e conduttrice radiofonica (per Newlife Radio). Ha fondato il portale biografico “The book of life today” (www.thebookoflifetoday.org). Da molti anni si dedica al life coaching, organizzando e conducendo seminari, conferenze e convegni in tutt’Italia, per lo sviluppo del potenziale umano e l’evoluzione della coscienza, temi sui quali ha pubblicato anche diversi libri divulgativi. www.giuliettabandiera.it TOPONOMASTICA POPOLARE DEL CENTRO ABITATO Sabato 3 gennaio 2015 alle ore 18.00 (ingresso gratuito) a Soleto (Le), presso ilCentro Anziani in Via Raimondello Orsini, verrà presentato il volume "Toponomastica popolare del centro abitato", distribuito gratuitamente nel corso della serata. Interverranno il Sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato, l’Assessore alla culturaDavide Cafaro, il prof. Francesco G. Giannachi, curatore della ricerca e l’editoreGiovanni Chiriatti. Seguirà la presentazione del calendario 2015 "Tra visioni e paradossi" a cura di IN-CUL.TU.RE. L’opuscolo contiene delle note che spiegano alcune denominazioni popolari utilizzate dai cittadini di Soleto per indicare porzioni del centro abitato. Quando non erano diffusi libri e carte geografiche il popolo organizzava un sistema di conoscenze orali che passavano da una generazione all’altra e permettevano la sopravvivenza. In questo ambito rientrano anche le conoscenze geografiche e toponomastiche legate ai singoli centri abitativi. Ognuno di questi ha sviluppato nel corso del tempo una vasta e intricata rete di denominazioni geografiche che individuano ampie contrade abitative o piccole porzioni di paese, vaste aree rurali o singoli appezzamenti di terreno. Nell’era di internet, sotto l’influenza di Google maps, non si ha purtroppo la necessità di apprendere la toponomastica antica, ovvero quel complesso sistema di indicazioni toponimiche che pure in parte interessarono i cartografi dell’Istituto geografico militare. Essi non mancarono di riportarle, almeno parzialmente e per le sole aree rurali, nelle prime edizioni delle tavole IGM. ll lavoro svolto sin qui contenuto nel volume, pone le basi per uno studio più ampio e sistematico della toponomastica del Comune di Soleto. Ufficio stampa Kurumuny Laura Casciotti [email protected] [email protected] +39 340 3021855