====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/newsletter/Droghe-2009-20.txt http://droghe.aduc.it/newsletter/Droghe-2009-20.pdf ------------------------------------------Archivio settimanale Dal 12-05-2009 al 18-05-2009 2009-20 (Anno IX) ARTICOLI - Centro America. Un rifugio per i narcos http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19581 - Verso l'inizio della fine della guerra alla droga? http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19586 NOTIZIE - Messico. Approvata la decriminalizzazione degli stupefacenti, ora occorre il voto del presidente http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19576 - Usa. Mai stato cosi' alto il sostegno alla legalizzazione della marijuana http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19577 - Italia. Altro che cannabis...entro 2030 il tabacco uccidera' 8,3 milioni di persone ogni anno http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19578 - Italia. Testimone: e' stato ex parlamentare dell'Udc a portare la cocaina al festino http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19579 - Italia. Giunta Marche approva nuovi fondi per riabilitazione tossicodipendenze http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19580 - Iran. Guerra alla droga: impiccati sue spacciatori http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19582 - Italia. Storie di proibizionismo: picchia, deruba e fa mendicare il padre per procurarsi la dose http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19583 - Olanda. Per entrare nei coffee shop di confine serve il badge http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19584 - La pubblicita' incide sui consumi dell'alcol http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19585 - Italia. Relazione annuale della Polizia: 502 morti per droga nel 2008 http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19587 - Spagna. La cocaina e' nell'aria http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19588 - Germania. La crisi si puo' combattere anche con uno spinello http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19589 - Usa. Svolta alla Casa Bianca: basta con la guerra alla droga http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19590 - Libia. Verso il divieto di fumo nei luoghi pubblici http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19591 - Italia. Radicali: a San Vittore ci sono 250 tossicodipendenti, diritti umani violati http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19592 - Messico. I narcotrafficanti a Calderon: lascia stare le nostre famiglie http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19593 - Italia. Storie di proibizionismo: la camorra si trasforma in multinazionale della cocaina http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19594 - Italia. Perugia. Radicali: i candidati a Sindaco non hanno niente da dire su narcosalas e 'pill test'? http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19595 - Italia. Il 38% dei detenuti ha l'epatite C http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19596 - Italia. Moratti: stiamo lavorando a inasprire le pene per i consumatori di droghe http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19597 - Italia. Boscoreale (Na), arriva il centro di ascolto per tossicodipendenti e alcolisti http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19598 ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 2 morti - 67 arresti - 364,115 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 199,023 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 165,092 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 120000 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 43909 piante di cannabis - 42 giorni di detenzione ------------------------------------------ARTICOLI 13-05-2009 Centro America. Un rifugio per i narcos I "fuoriusciti" del traffico della droga s'insediano nei Paesi dell'istmo per sfuggire alla repressione scatenata da Messico e Colombia L'elicottero l'avevano comprato nel Golfo Persico attraverso una rete di soci e prestanomi di conti bancari. La settimana scorsa viaggiavano con 395 chili di cocaina dalla costa meridionale del Pacifico del Costa Rica verso un albergo abbandonato al confine della zona caraibica del Paese. Ma l'aeromobile ha avuto un incidente nel folto della boscaglia e sono morti il pilota, ex agente della polizia costaricense, e il passeggero, un giovane messicano originario di Sinaloa. C'e' forse qualcuno che ancora dubita che la guerra in Messico, come qualunque altra guerra, non abbia i suoi fuorusciti? Il Centro America e' pressato tra due grandi Paesi che danno battaglia ai narcotrafficanti e in piu' subiscono quella che avviene tra le bande. Al nord, il Messico, con la sua progressione di violenza, infiammata dalla cocaina; al sud, la Colombia, con la sua storia di produzione e una lunga tradizione di cartelli. Non che i sette Paesi dell'istmo centroamericano ignorassero del tutto l'esperienza d'ospitare le reti del traffico di droga, ma forse nessuno poteva sospettare il valore che questo angusto pezzo di terra potesse avere per i cartelli perseguiti dalle due potenze continentali della droga. Circondato da due oceani, costituito da zone montagnose, da poca forza di volonta' contro il denaro corrotto, e debilitato dalle condizioni di poverta' di quasi meta' della sua popolazione, il Centro America ora vive un cambiamento di funzioni. Nessuno si sorprende davanti all'evidenza che la droga viaggia al nord via acqua e terra, ne' che durante il tragitto rimanga una quantita' di sostanza da far gestire dalle bande locali, mentre verso il sud fluiscono i dollari sporchi che dovranno essere lavati. Ora, pero', la pressione delle autorita' messicane e colombiane, rafforzate dagli Stati Uniti, spinge le reti dei narcotrafficanti a usare il Centro America come deposito e campo operativo. Il Guatemala e l'Honduras sono stati, per prossimita' geografica, i primi a sperimentare l'avvertimento rivolto lo scorso marzo dal vicepresidente degli Stati Uniti, Joseph Biden, ai presidenti della regione. "Sappiamo che il successo degli sforzi contro la droga in Messico e Colombia spingera' i gruppi verso il Centro America", avvertiva Biden pochi secondi prima di sottolineare le difficolta' di Washington ad aumentare gli aiuti per la lotta al narcotraffico, causa l'attuale congiuntura economica. L'incidente con l'elicottero nelle montagne del Costa Rica serve solo come esempio concreto. Le autorita' sospettano che il carico fosse uno dei primi di questo gruppo messicano, giacche' nell'albergo dov'era atteso sono state trovate le condizioni adatte alla bisogna: un edificio dotato d'eliporto, con vista su tutta la valle e vicino ai sentieri rurali che solcano una regione montuosa e disabitata. La proprieta' era stata affittata dal pilota, amico del proprietario, a chi l'aveva convinto dei vantaggi nel trattare con il gruppo di investitori messicani. Il caso si sta componendo con i vari pezzi. Una delle ultime rilevazioni della stampa ha sorpreso piu' che mai: l'elicottero sembra fosse di proprieta' della responsabile dell'impresa che gestisce il principale aeroporto del Costa Rica. La polizia giudiziaria evita di rendere note delle congetture, ma l'opinione pubblica nelle conversazioni non cessa di legare il narcotraffico alla corruzione, una combinazione valida per qualunque Paese centroamericano, come segnalava un rapporto pubblicato a Washington dal Dipartimento di Stato appena due mesi fa. Finora, l'unica soluzione citata e' il coordinamento tra Paesi e un programma chiamato Iniciativa Merida, il cui contenuto economico, dato dagli Sati Uniti, e' quasi una presa in giro di fronte alle risorse del narcotraffico: per quest'anno sono stati stanziati 465 milioni di dollari per Messico, Centro America e Caraibi; i messicani ricevono 400 milioni e lasciano che con il rimanente quelli del sud affrontino il problema dei fuoriusciti del narcotraffico. Intanto, le autorita' nazionali sono incapaci di mostrare un po' d'efficienza o la capacita' di calmare i nervi dei cittadini per l'accresciuta insicurezza. I rapporti sulle tonnellate di droga sequestrata, anziche' dare tranquillita' per il lavoro svolto dalla polizia, danno l'idea dei volumi enormi trasportati e accumulati nella regione. Alvaro Murillo Tratto da El Pais, traduzione di Rosa a Marca 14-05-2009 Verso l'inizio della fine della guerra alla droga? La cosiddetta legge Fini-Giovanardi, una delle norme piu' repressive nel mondo occidentale, e' in vigore dal 2005. Il suo coautore Carlo Giovanardi e' stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le politiche sulle droghe dal 2001 al 2006, e dal 2008 al presente. In questi anni, il bilancio e' disastroso: il consumo di droghe continua ad aumentare; le patrie galere continuano ad essere piene di tossicodipendenti che necessitano cure sanitarie; la 'Ndrangheta e' diventata una delle principali multinazionali del narcotraffico, conquistandosi addirittura il primato mondiale per il traffico di cocaina. Ma Giovanardi non si scoraggia. Anzi, accusa chi propone di porre fine all'attuale strategia repressiva e proibizionista di essere vittima di ideologie passate e dismesse. E ne propone l'internamento, ventilando norme per proibire anche il solo parlare di legalizzazione delle droghe. Ma fuori dai confini nazionali, il dibattito sulla legalizzazione e' vivo. Soprattutto nelle Americhe, dove la guerra alla droga ha prodotto mostri cosi' voraci da portare al progressivo collasso istituzionale di intere Regioni e anche Paesi. Talmente intenso e' il dibattito che per la prima volta in alcuni decenni si comincia ad intravedere l'inizio di un nuovo corso sulle droghe, un corso basato sulla scienza e sui risultati piuttosto che sullo stato etico. Ecco una carrellata di recentissime 'conversioni' di noti e comprovati 'guerrieri' della droga. Nel mondo... "Credo sia giunto il momento di aprire il dibattito sulla legalizzazione delle droghe. Non puo' essere che l'unico modo per lo Stato sia quello di utilizzare la forza." Vicente Fox, ex presidente del Messico "Il problema e' che le politiche attuali sulla droga sono basate sul pregiudizio e la paura, e non sui risultati" Cesar Gaviria, ex presidente della Colombia "Credo che sia tempo di dibattito riguardo alla tassazione e regolamentazione della vendita di cannabis agli adulti. Credo che dobbiamo studiare attentamente i Paesi che hanno legalizzato la marijuana e altre droghe, e l'effetto che questa decisione ha avuto. Potrebbe essere che siano soddisfatti di quella decisione e noi potremmo seguirli." Arnold Schwarzenegger, governatore della California (Usa) "Stiamo perdendo la guerra contro la droga in America Latina ed e' arrivato il momento di valutare un nuovo paradigma, che potrebbe comprendere la legalizzazione della cannabis." Ricardo Lagos, ex presidente del Cile "Il proibizionismo ha reso le droghe ancora piu' disponibili. Oggi i ragazzi possono trovarla facilmente. Ancora peggio, ogni grande scandalo di corruzione all'interno delle forze dell'ordine degli ultimi decenni ... ha le sue radici nei reparti anti-droga". Norm Stamper, ex capo della Polizia di Seattle (Usa) "Indipendentemente da come cerchi di spiegare alla gente che e' una 'guerra alla droga' o una 'guerra ad una sostanza', viene percepita come una guerra contro la gente. Non dobbiamo essere in guerra con il popolo di questo Paese." Gil Kerlikowske, zar antidroga della Casa Bianca (Usa) In Italia... "Qualcuno ha definito la droga come una spazzatura e come spazzatura deve essere rimossa dalla societa'." "Vogliamo dire basta alla cultura della droga. E per farlo vogliamo introdurre nell'ordinamento una norma che impedisca di fare propaganda, anche indiretta, a tutte le droghe, comprese quelle cosiddette leggere". Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega sulle droghe Pochi mesi dopo ... il preside di un liceo e' stato rinviato a giudizio dal tribunale di Trani per istigazione all'uso di stupefacenti: aveva detto ad una classe del quinto anno che non vi sono prove scientifiche sulla nocivita' della cannabis e sul fatto che crei dipendenza anche a lungo termine, e si era espresso favorevolmente alla legalizzazione della sostanza. Pietro Yates Moretti ------------------------------------------NOTIZIE 12-05-2009 Messico. Approvata la decriminalizzazione degli stupefacenti, ora occorre il voto del presidente Approvata dal Congresso la decriminalizzazione del possesso di piccole quantita' di stupefacenti. Il testo e' ora al vaglio del Presidente Felipe Calderon. La legge consente il possesso di massimo cinque grammi di marijuana, o di altri stupefacenti, concendendo allo stesso tempo che gli Stati e la polizia locale adottino leggi piu' severe contro i traffici. Una legge simile fu bocciata dal presidente Vincente Fox nel 2006. L'attuale legge prevede che solo la polizia federale (ossia il 5% delle forze dell'ordine) possa arrestare gli spacciatori. L'ambasciatore messicano negli Stati Uniti, Arturo Sarukhan lo scorso mese ha dichiarato che la legalizzazione potrebbe mitigare gli episodi di violenza che si verificano al confine tra i due Paesi. Secondo l'agenzia Associated Press, la marijuana e' circa il 60% dei guadagni dei cartelli messicani. 12-05-2009 Usa. Mai stato cosi' alto il sostegno alla legalizzazione della marijuana Secondo un sondaggio nazionale della NORML, eseguito all'inizio dell'anno, risultava che per il 44% degli elettori la cannabis dovrebbe essere tassata e legalizzata, come lo sono l'alcol e le sigarette. Nella costa occidentale, quasi una persona su dieci ha risposto positivamente. Sondaggi successivi hanno rivelato che il sostegno non e' mai stato cosi' alto, ed e' sempre in crescita. Un recente sondaggio della Oaksterdam University rivela che la maggioranza dei californiani e' favorevole alla legalizzazione. Un sondaggio della Field Research Corporation, in cui sono stati intervistati 901 elettori, rivela che il 56% ha risposto positivamente alla legalizzazione e tassazione della marijuana. Prima volta che si registri una maggioranza simile. Il parlamentare Tom Ammiano ha presentato una proposta di legge, la Bill 390: The Marijuana Control, Regulation and Education Act", con la quale intende tassare la vendita commerciale della cannabis. La legge potrebbe essere approvata all'inizio del prossimo anno. Un sondaggio della ABC News/Washington Post, condotto a livello nazionale ha rivelato che su 1.072 maggiorenni intervistati, il 46% e' favorevole alla legalizzazione del consumo per uso personale. Nel 1997, la percentuale era del 22%. 12-05-2009 Italia. Altro che cannabis...entro 2030 il tabacco uccidera' 8,3 milioni di persone ogni anno Entro il 2030, 8,3 milioni di fumatori nel mondo sono destinati a morire per patologie legate a questa dipendenza. Il dato e' emerso ieri a Trieste al convegno su 'Epidemiologia, prevenzione, impatto clinico-economico delle patologie correlate al fumo e nuove terapie', patrocinato dalla regione Friuli Venezia Giulia e dall'Osservatorio Sanita' e Salute. Il tabacco - e' stato evidenziato durante il convegno - e' l'unico prodotto di libera vendita che uccide da un terzo a meta' delle persone che ne fanno uso. Il numero totale dei decessi attribuibili al fumo di tabacco e allo sviluppo di varie patologie correlate (tumore polmonare, cardiopatia ischemica, ictus, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, ecc) e' destinato ad aumentare da 5,4 milioni del 2004 a 8,3 milioni nel 2030, con approssimativamente un 10% in piu' di decessi in tutto il mondo. Secondo Gianpiero Fasola, Direttore Dipartimento di Oncologia dell'Universita' di Udine, 'tra coloro che fumano circa la meta' morira' per ragioni strettamente connesse a questa abitudine. La morte - ha spiegato durante il convegno - avverra' tra i 35 e i 69 anni. A 70 anni - ha concluso - circa l'80% dei non fumatori e' ancora vivo, contro il 50% dei fumatori'. 12-05-2009 Italia. Testimone: e' stato ex parlamentare dell'Udc a portare la cocaina al festino 'Fu Cosimo Mele a portare la droga durante il festino nell'hotel Flora di via Veneto'. Lo ha confermato ieri Francesca Zenobi, una delle due partner dell'ex parlamentare dell'Udc al party a luci rosse, sentita al processo che vede Mele imputato per cessione di sostanze stupefacenti. Nel corso della lunga deposizione, circa tre ore, Zenobi ha ricostruito le tappe culminate nell'incontro a sfondo sessuale tenutosi alla fine di luglio del 2007 nell'albergo di via Veneto. In quella occasione la donna, ascoltata oggi in qualita' di testimone indagata in procedimento connesso (e' accusata di tentata estorsione nei confronti dell'ex deputato, attualmente candidato alle elezione provinciali di Brindisi) si senti' male a causa di un mix di alcool e cocaina e fu costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Durante l'audizione, tenutasi a porte chiuse, Zenobi ha descritto le modalita' di quel festino e parlato di alcune presunte perversioni dell'ex deputato. Tra queste quella - ha sottolineato la testimone - di costringerla ad effettuare delle telefonate durante i rapporti sessuali. Per questo motivo il giudice ha disposto l'acquisizione della sim card del telefono della Zenobi per i riscontri del caso. La testimonianza, segnata anche dal pianto della testimone, e' stata poi interrotta e proseguira' il 17 giugno prossimo. In quella occasione dovrebbe essere sentita anche l'altra partecipante, una russa, al festino. 12-05-2009 Italia. Giunta Marche approva nuovi fondi per riabilitazione tossicodipendenze La Giunta regionale delle Marche ha approvato, su iniziativa dell'assessore ai Servizi sociali Marco Amagliani, la delibera sulla rideterminazione delle rette di ricovero per l'assistenza riabilitativa dei tossicodipendenti presso le strutture terapeutiche residenziali convenzionate con le Zone territoriali dell'ASUR. L'aumento medio, nel periodo 2009-2012, si aggira intorno al 40%, con un incremento della spesa per l'anno 2009 di oltre 660mila euro. Gli adeguamenti, in vigore dal primo gennaio 2009, riguardano spiega una nota - sia le rette per le strutture terapeutiche e pedagogico-riabilitative che le rette per trattamenti residenziali per utenti con doppia diagnosi: tossicodipendenza piu' diagnosi psichiatrica o Hiv/Aids. Il provvedimento, adottato in via urgente su richiesta del Coordinamento regionale degli enti ausiliari, ha valore transitorio, in attesa della ridefinizione dell'intero sistema delle rette dei servizi residenziali e semiresidenziali. L'obiettivo - si sottolinea in delibera - e' far fronte agli incrementi dei costi gestionali delle 32 strutture terapeutiche residenziali operanti nelle Marche. 13-05-2009 Iran. Guerra alla droga: impiccati sue spacciatori Quattro persone sono state impiccate in Iran in poco piu' di 24 ore. Due uomini, Mohammad Mehdi Q. e Reza Gholi S., condannati per traffico di droga, sono stati portati davanti al boia in una prigione nella citta' meridionale di Zahedan. Lo ha riferito il quotidiano locale Quds. Gli altri due sono stati impiccati nel carcere di Isfahan, a sud di Teheran, entrambi condannati per omicidio. Uno dei due, identificato come Mustafa, aveva 26 anni e aveva confessato di aver ucciso nel corso di una rissa. Le quattro esecuzioni portano a 100 il numero delle persone condotte al patibolo nella Repubblica islamica dall'inizio di quest'anno. Nel 2008 furono 246. L'Iran e', secondo Amnesty International, il Paese che effettua il piu' alto numero di condanne a morte solo dopo la Cina che nel 2007 porto' davanti al boia 335 persone. 13-05-2009 Italia. Storie di proibizionismo: picchia, deruba e fa mendicare il padre per procurarsi la dose Ha ridotto in poverta' il padre, togliendoli tutto: non solo ogni mese la pensione, ma anche le suppellettili, persino gli infissi, i termosifoni, il mobilio, tutto materiale che ha barattato con dosi di droga. Non contento, ha piu' volte picchiato il genitore, costringendolo persino a mendicare. Il giovane, un 23/enne di Montesano Salentino, conosciuto dagli investigatori come tossicodipendente, e' stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia ed estorsione aggravata e continuata. L'ultimo episodio e' accaduto la notte scorsa. Dopo aver picchiato violentemente il padre, il ragazzo si e' allontanato a bordo di uno scooter, ma mentre era in sella e' stato fermato per un controllo dai carabinieri che gli hanno trovato indosso la patente di guida, 40 euro e la tessera sanitaria sottratti poco prima al padre. Proprio mentre era in corso il controllo da parte dei carabinieri, e' giunta al 112 la richiesta di aiuto fatta dal padre; giunti in casa dell'uomo, i militari hanno notato sul corpo del genitore i segni della violenza subita: contusioni varie, una costola rotta, gli abiti strappati, e l'appartamento spoglio d'arredo. Il genitore ha quindi raccontato che da un anno il figlio lo minacciava di morte, estorcendogli denaro, rubandogli il vitalizio e 'spogliando' la casa di ogni cosa. La notte scorsa, l'ennesima aggressione per impossessarsi dei 40 euro che i nonni del giovane avevano dato al padre per l'acquisto di un medicinale del quale il genitore ha bisogno. L'uomo e' stato soccorso dai carabinieri e accompagnato all'ospedale di Tricase, dove i sanitari gli hanno riscontrato i segni della violenza subita. 13-05-2009 Olanda. Per entrare nei coffee shop di confine serve il badge Al coffee shop solo se identificati con un apposito badge. Otto comuni di confine, in Olanda, hanno dichiarato guerra al turismo della droga con l'avvio, dal 2010, di una schedatura dei consumatori. Chiunque vorra' acquistare marijuana dovra' munirsi di un apposito documento, con tutti i dati identificativi, da esibire nei coffee shop, che da normali esercizi si trasformeranno in club, di cui sara' necessario essere membri. Ad annunciare le restrizioni sono stati oggi i comuni olandesi della provincia del Limburgo (dove si trova la citta' di Maastricht), che confina a est con la Germania ed a ovest con il Belgio, assieme alle province di Eindhoven ed Enschede, un po' piu' a nord. Tra tedeschi, francesi e belgi sono circa quattro milioni le persone che ogni anno passano il confine per comprare legalmente delle droghe in questa parte dei Paesi Bassi. La meta' si reca a Maastricht. Nella pratica, scrivono i quotidiani olandesi, il progetto pilota prevede che i clienti si rivolgano al proprietario di uno della trentina di coffee shop della regione, il quale si occupera' della registrazione. La carta identificativa, con i dati biometrici, pero', verra' consegnata al consumatore solo dopo qualche giorno, in modo da scoraggiare chi viene dall'estero, quelli del turismo della droga 'mordi e fuggi'. Inoltre, ogni giorno si potranno comprare solo tre grammi di cannabis a testa, contro i cinque consentiti attualmente dalla legge. 'Tiriamo fuori dall'anonimato le visite ai coffee shop - ha spiegato il sindaco di Maastricht, Gert Leers -. I piccoli approvvigionamenti dei coffee shop, inizialmente concepiti per rispondere alle necessita' locali, sono divenuti un grande affare del quale vogliono approfittare in molti, in particolare i rivenditori illegali che dipendono dalle organizzazioni criminali'. Il continuo flusso di stranieri continua a generare proteste nella popolazione locale a causa dell'incremento del degrado e della criminalita'. Il sindaco di Maastricht aveva gia' provato in passato a limitare la vendita di droghe ai soli cittadini olandesi, fatto pero' non permesso dalla legge. Sulla questione e' stata chiamata ad esprimersi anche la Corte europea di giustizia. In Olanda esistono 702 coffee shop autorizzati a vendere cannabis, ma sono autorizzati ad averne solo 500 grammi in negozio. La vendita e la coltivazione all'ingrosso sono invece proibite. 13-05-2009 La pubblicita' incide sui consumi dell'alcol Uno studio indica che la pubblicita' influisce sul comportamento dei giovani piu' di quanto si pensi. Promuovere vodka, tequila & C. induce gli adolescenti a bere, rileva un'indagine commissionata dalla cassa malattia DAK all'Istituto per la Ricerca terapeutica e sanitaria di Kiel. Lo studio si e' avvalso di 3.415 ragazze e ragazzi tra i 10 e i 17 anni, residenti nei Laender di Brandeburg, Hamburg, Schleswig-Holstein. Risultato: l'80% degli adolescenti che non guardano la pubblicita' all'alcol non beve ne' birra ne' superalcolici. Viceversa, oltre il 90% di chi la guarda spesso, ha esperienza di bevande alcoliche. 14-05-2009 Italia. Relazione annuale della Polizia: 502 morti per droga nel 2008 Sono stati 502 i morti per droga in Italia nel 2008, un numero in calo (-17,16%) rispetto ai 606 del 2007 ma comunque tragico, che contribuisce al drammatico bilancio di circa 22mila morti dal 1973. A fornire il dato e' la relazione annuale della Direzione dei servizi antidroga della Polizia. L'eroina resta la droga piu' pericolosa, responsabile nel 208 di ben 209 morti, contro le 37 riferite alla cocaina, le 9 legate al metadone e le 3 di cui e' stata responsabile la metilendiossianfetamina. Dal conteggio restano fuori 242 casi in cui non e' stata indicata la sostanza responsabile del decesso. Ben l'89,64% delle vittime sono uomini contro il 10,36% di donne. In una suddivisione per fasce d'eta' poi, il maggior numero di morti si registra a partire dai 25 anni, con i massimi picchi oltre i 40 anni. Nel 2008 vi sono stati pero' anche 14 vittime tra i 15 e i 19 anni e un adolescente con meno di 15 anni. La regione dove si e' verificato il maggior numero di decessi e' il Lazio, con 87 vittime, e Roma, con 69 morti, e' la citta' piu' colpita. Nella triste classifica seguono, nell'ordine la Campania (71 morti), la Lombardia (39) e il Veneto (35). Per le citta' seguono Roma, nell'ordine, Napoli (37 morti), Perugia (24) e Torino (16). Dal fronte del consumo a quello dello spaccio, aumenta il numero dei minori coinvolti nel traffico di droga: Nel 2008 i minorenni segnalati all'autorita' giudiziaria stati 1.124, ovvero il 2,19% del totale dei segnalati, in crescita dell'8,29% rispetto al 2007. I minorenni coinvolti nello spaccio di droga sono in maggioranza, il 46,44%, al nord, segue il sud con le isole al 30,34% e il centro al 23,22%. Ben 209 tra i minorenni denunciati sono stranieri, con le quote piu' alte per marocchini e albanesi. Aumentano le denunce relative al traffico ed allo spaccio di hashish, eroina e cocaina, mentre calano sensibilmente (-11,94) quelle riferite la marijuana. Quanto al ruolo delle donne nel traffico, le segnalate all'autorita' giudiziaria sono state 3.054, il 4,74% in meno rispetto al 2007. Fra le 'novita' del traffico e dello spaccio di droga in Italia da segnalare la tendenza delle organizzazioni criminali a produrre il piu' possibile in proprio, come testimonia la maxi piantagione di marijuana trovata, e sequestrata, dalle forze di polizia nella Valle dello Jato, vicino Palermo. Una tendenza comunque diffusa, per motivi di clima e di 'controllo del territorio', anche in Calabria e Puglia. Centrale poi si conferma, anche in questa 'branca' criminale, la 'ndrangheta, che e' stata capace di rendere l'Italia centro strategico del mercato della coca, grazie a contatti diretti con i narcotrafficanti colombiani e al controllo del traffico all'interno dell'Europa. DIMINUITI I SEQUESTRI DI DROGHE SINTETICHE - Diminuiscono nel 2008 i sequestri di droghe sintetiche in Italia: il decremento rispetto al 2007 è statp dell'85,43%). Di segno negativo anche le operazioni (-20,64%) e le denunce (-19,42%) connesse a queste sostanze. Nel complesso, le operazioni rivolte al contrasto delle droghe sintetiche sono state 296 e le denunce 448, mentre le dosi sequestrate ammontano a 57.333. Delle 448 persone denunciate per droghe sintetiche, 42 (9,37%) erano donne e 33 (7,37%) minori. I cittadini stranieri coinvolti sono risultati 79, corrispondenti al 17,63% del totale dei denunciati per questo tipo di sostanze. Relativamente al tipo di reato, le denunce hanno riguardato per il 96,87% il traffico illecito e per il 3,13% il reato piú grave di associazione finalizzata al traffico. Le etnie maggiormente coinvolte nel traffico di questa sostanza sono quelle marocchina (24), cinese (11) e albanese (4). Non è stata inoltrata per questo tipo di sostanza alcuna denuncia per associazione finalizzata al traffico nei confronti di stranieri, segno di un minore interesse dei gruppi non nazionali per le droghe sintetiche. Le regioni nelle quali si sono avuti i maggiori quantitativi di droghe sintetiche sequestrate sono state la Lombardia con (17.521) dosi, seguita dalla Campania (8.071), Toscana (7.016), Veneto (5.021) e dall`Emilia Romagna (4.807). L`Emilia Romagna è al primo posto per numero di persone segnalate (88 casi), seguita da Lombardia (79), Veneto (49), Toscana (48) e Piemonte (34). Le droghe sintetiche sequestrate nel corso delle operazioni antidroga erano, per lo piú, occultate all`interno di abitazioni e autovetture.Le rotte delle droghe sintetiche, nascoste per lo piú in abitazioni e autovetture, partono generalmente dall`Olanda e le piú sequestrate sono quelle del gruppo dell`ecstasy. CRESCIUTE DEL 37,14% LE DENUNCE DI ROMENI - E' cresciuto nel 2008 del 37,14% rispetto al 2007 il numero di cittadini romeni segnalati in Italia per violazioni alla legge sugli stupefacenti: sono stati 240 e il numero delle denunce a loro carico rappresenta il 2,10% del totale degli stranieri segnalati all`autorità giudiziaria, percentuale che li colloca al primo posto della graduatoria fra i gruppi europei coinvolti nei traffici di droga. Anche per quanto riguarda il traffico della droga questi gruppi criminali stanno assumendo sempre maggiore importanza, anche in considerazione del fatto che la Romania diventa sempre piú strategica lungo le rotte dell`eroina che interessano il Mar Mediterraneo orientale e il Mar Nero. La cocaina, l`eroina e l`hashish sono state le droghe maggiormente trattate dai soggetti criminali romeni e le regioni dove principalmente hanno operato sono state il Lazio, l`Emilia Romagna e la Lombardia. GIOVANARDI, IMPORTANTE L'AUMENTO DELLE OPERAZIONI DI CONTRASTO - "Dalla relazione annuale 2008 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga emergono tre dati particolarmente interessanti. Il primo e' l'aumento delle operazioni antidroga da parte delle forze dell'ordine, il piu' alto negli ultimi dieci anni, a testimonianza del costante impegno degli organi investigativi". Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Carlo Giovanardi, con delega alle tossicodipendenze. "Il secondo importante elemento e' il calo del 17,16 dei decessi per overdose, diminuiti da 606 a 502 casi, anche se -sottolinea Giovanardi- si parla soltanto di morti attribuite in via diretta all'assunzione di droga; non sono infatti inclusi in tale numero i casi di morte riconducibili in direttamente all'assunzione di droga come i decessi connessi agli incidenti stradali o a complicazioni patologiche. Il terzo e' che uno spacciatore arrestato su tre e' straniero, a riprova di quanto questo fenomeno sia alimentato dalla clandestinita' o dalla manovalanza reclutata dalle organizzazioni criminali, in particolare tra gli extracomunitari di origine nord africana e albanese". "Come dipartimento antidroga -conclude Giovanardi- ringraziamo le forze dell'ordine per l'impegno nell'azione di contrasto e di repressione che si affianca efficacemente alla nostra azione di prevenzione, informazione e di coordinamento delle attivita' di recupero, cura e reinserimento sociale e lavorativo". COMMENTI Dichiarazione di Silvio Viale e Nathalie Pisano (candidati alle Europee per la Lista Bonino/Pannella): “I dati, diffusi ieri e riferiti al 2008, della Relazione annuale della direzione centrale della Polizia di Stato sono inequivocabili: in Piemonte, nel 2008, le overdose mortali sono state 29, mentre nel 2007 erano state 19: + 52%. A Torino le overdosi sono state ben 16, + 60% rispetto al 2007. Il capoluogo piemontese è la quarta città italiana per numero di morti, dopo Roma, Napoli e Perugia. Oggi, la Camera ha approvato il Disegno di Legge sulla sicurezza, che prevede anche le ronde; un problema in più per l’ordine pubblico, un aumento dell’insicurezza collettiva. Occorrerebbero, invece, narcosale per l’aggancio dei tossicodipendenti sommersi e la contestuale riduzione dell’insicurezza nei quartieri. Occorrerebbero “pill test” per l’esame chimico immediato, sul campo, in strada, delle sostanze utilizzate dai consumatori, per scongiurare la diffusione di partite di droga adulterate; invece, il Dipartimento Politiche Antidroga ci propina un sedicente “Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe” (http://allerta.dronet.org/), che prevede ben 12 (dodici) passaggi di informazioni; quando abbiamo i risultati, il cittadino consumatore ha avuto il tempo di crepare 12 volte! I radicali sono gli unici che si sono battuti in questi anni “senza se e senza ma” per la legalizzazione delle droghe illegali e per la riduzione del danno, dalle narcosale ai pill test. Il voto alla Lista Bonino/Pannella è l’unico voto utile per cambiare strada, per non percorrere più la via proibizionista, costellata di morti, violenza, profitti criminali”. 14-05-2009 Spagna. La cocaina e' nell'aria A Barcelona e Madrid la droga e' nell'aria. Alte concentrazioni di cocaina, eroina, cannabis ed exstasy sono state infatti rilevate dai tecnici del Consiglio superiore di ricerche scientifiche (CSIC) in due stazioni di monitoraggio della qualita' atmosferica. A Barcelona, nella zona universitaria, e a Madrid, nel campus della Universidad Complutense. "Non e' rappresentativo di tutta la citta'", puntualizzano i ricercatori, pero' consente di stabilire quali siano le zone di particolare consumo di droghe. Lo studio pilota ha permesso di sviluppare una tecnologia di misurazione che potrebbe essere applicata a piu' quartieri e citta'. Sono una serie di filtri, istallati nelle stazioni che rilevano l'inquinamento ambientale, capaci di captare fino a 17 componenti rilasciate dalle droghe. Nel caso della cocaina, queste si liberano durante il processo di manipolazione per sniffarla. Ma il sistema e' in grado anche di raccogliere le particelle provenienti dal fumo della cannabis e dell'eroina fumata. 14-05-2009 Germania. La crisi si puo' combattere anche con uno spinello Non per sfuggire alla dura realta'. No. Deutsche Linkspartei promuove la legalizzazione della cannabis e della marijuana per motivi squisitamente economici. Monika Knoche, portavoce della politica sulle droghe del Partito della Sinistra, lo motiva cosi': data la crisi attuale, se la vendita fosse consentita all'interno di un buon quadro normativo, magari attraverso le farmacie, lo Stato potrebbe contare su nuove entrate fiscali. L'idea non e' nuova: la settimana scorsa il Governatore della California, Arnold Schwarzenegger, si e' detto pronto a discutere dell'argomento, oggetto di reiterati dibattiti. 14-05-2009 Usa. Svolta alla Casa Bianca: basta con la guerra alla droga Gil Kerlikowske, zar antidroga della Casa Bianca appena confermato dal Congresso Usa, chiede la fine della guerra alla droga. In una intervista sul Wall Street Journal, Kerlikowske ha detto: "Indipendentemente da come cerchi di spiegare alla gente che e' una 'guerra alla droga' o una 'guerra ad una sostanza', viene percepita come una guerra contro la gente. Non dobbiamo essere in guerra con il popolo di questo Paese." Qui il testo dell'intervista: http://online.wsj.com/article/SB124225891527617397.html 15-05-2009 Libia. Verso il divieto di fumo nei luoghi pubblici Il governo libico ha annunciato l'intenzione di bandire il fumo nei luoghi pubblici e di vietare la pubblicità di sigarette e di altri prodotti che contengono tabacco. Come riferisce l'agenzia 'Dpa', le autorità di Tripoli hanno anche deciso di vietare la vendita di sigarette a chi ha meno di 18 anni. Ma non basta, il governo libico ha anche deciso di vietare la produzione di dolci a forma di sigaretta, oltre che la produzione, l'importazione e la vendita di qualsiasi prodotto che riproduca sigarette e simili o che richiami il loro nome, soprattutto abiti, scarpe e giocattoli. 15-05-2009 Italia. Radicali: a San Vittore ci sono 250 tossicodipendenti, diritti umani violati In una interrogazione al ministro della Giustizia i deputati radicali Zamparutti, Bernardini, Beltrandi, Farina Coscioni, Mecacci e Turco descrivono, dopo una visita ispettiva avvenuta lo scorso 11 maggio nel carcere di San Vittore, delle condizioni carcerarie che non assicurano il rispetto dei diritti umani dei detenuti, delle norme igienico-sanitarie e della privacy e non adempiono al principio costituzionale per cui "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato". Inoltre in un'altra interrogazione sempre al ministro Alfano, sempre a seguito di una ispezione avvenuta lo stesso 11 maggio nella casa circondariale di Lecco, riferiscono di tagli a tutti i capitoli di bilancio azzerate le risorse per la manutenzione, nessun psicologo, retribuzione garantita per un solo lavorante- detenuto sui 14 attuali -, che "pregiudichino la possibilità, per uno dei carceri che poteva essere definito tra i migliori del nostro Paese, di continuare ad operare assicurando condizioni di detenzione dignitose". I deputati segnalano che nel carcere milanese vivono 1427 detenuti maschi - dei quali tra il 70 e il 75 per cento stranieri e circa 250 tossicodipendenti - per una capienza effettiva di 900 posti, tenuto conto della chiusura di tre sezioni, una perché crollata e le altre perché in fase di ristrutturazione. Quindi descrivono le allucinanti condizioni in cui si ritrovano a vivere i detenuti comuni: celle di circa 10 metri quadrati fatiscenti con parassiti, muri cadenti e finestre che non si chiudono - in cui 9 persone dormono in letti a castello a due o tre piani con materassi sporchi e rotti e coperte e lenzuola altrettanto sporche, usando un lavandino largo 25 cm - posto tra un tavolino con fornelli da campo e un water - che serve contemporaneamente alla pulizia personale, della cella e degli indumenti, creando "una situazione di uso promiscuo degli spazi del lavaggio personale". Si riferisce che "manca una fornitura minima di piatti, carta igienica e sapone in contrasto con la quantità di pacchi ricevuti dall'esterno" e che la distribuzione dei pasti non ha protezione igienica. 16-05-2009 Messico. I narcotrafficanti a Calderon: lascia stare le nostre famiglie 'La famiglia e' sacra e va rispettata': questo messaggio e' apparso ieri mattina su numerosi cartelli collocati dai narcotrafficanti in varie zone del Messico. Le bande criminali chiedono al presidente Calderon che 'vengano rispettati' i loro familiari. I cartelli sono stati collocati in undici stati, e tutti contengono lo stesso testo e lo stesso concetto, ovvero che 'la famiglia non si tocca'. 'Signor presidente Felipe Calderon - si legge nel testo dei cartelli - siamo coscienti dei nostri atti, ma la cosa non deve riguardare i nostri genitori, fratelli e familiari: e' una regola che e' sempre esistita, in ogni tempo'. Le autorita' hanno ordinato il ritiro immediato dei cartelli. Lo scorso 5 maggio erano stati arrestati, nello stato di Morelos, diversi membri della famiglia del presunto narcotrafficante Alberto Pineda, tra i quali anche alcune delle sue zie. QUATTRO GIOVANI AMERICANI STRANGOLATI A TIJUANA - Picchiati, legati, pugnalati e strangolati. Sono morti cosi' quattro giovani americani i cui corpi sono stati ritrovati in un furgone a Tijuana (Messico).Lo ha riferito ieri la stampa statunitense. I giovani, due uomini e due donne di eta' compresa tra i 19 e i 23 anni, erano partiti giovedi' da San Diego (South California) per trascorrere la notte in un un nightclub di Tijuana. Da allora si erano perse le loro tracce. I genitori, non riuscendo a rintracciarli telefonicamente, hanno lanciato l'allarme. I corpi sono stati ritrovati dalle autorita' messicane sabato, ma la notizia e' stata divulgata solo ieri per evitare che le indagini venissero compromesse. Una delle vittime aveva tracce di cocaina nel sangue. Alcuni familiari del giovane sospettavano che trafficasse droga. 16-05-2009 Italia. Storie di proibizionismo: la camorra si trasforma in multinazionale della cocaina In tempo di crisi economica anche la camorra cerca di risparmiare denaro trovando il modo piú economico per rifornire il mercato della droga. Per riuscire in questo difficile compito, i 'trafficanti di morte' hanno iniziato a fare affari direttamente con i produttori di polvere bianca sudamericani, bypassando i tradizionali mediatori, ossia olandesi e spagnoli. E' quanto emerge da una lunga indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Dda partenopea, che nel corso dei mesi ha portato al sequestro di 820 chili di droga per un valore di 200 milioni di euro. "Ambassador 2008": si chiama cosí l'inchiesta che ha visto, nel corso del tempo, 30 indagati, 10 arresti e un giro d'affari di centinaia di milioni di euro. La certezza che i clan del napoletano, soprattutto quelli dell'area vesuviana, stessero stringendo accordi commerciali con il Sud America è stata offerta dal sequestro di 90 chilogrammi di cocaina purissima che era stata nascosta in un pozzo profondo 3 metri a San Javier, in Argentina. Droga pronta per essere trasportata in Italia tramite nave e che è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle, in collaborazione con la Polizia federale argentina, prima di essere caricata su un Suv con doppio fondo. La camorra, quindi, decide di non acquistare piú dai `depositi' europei, ma di andare direttamente dai fornitori. Un'operazione certo rischiosa, ma che comporta guadagni 20 volte maggiori. Se la droga, infatti, viene comprata in Europa, costa 40-45mila euro al chilo, mentre se si acquista direttamente dal fornitore appena 2.500 euro. Un guadagno talmente elevato che i trafficanti corrono persino il rischio di perdere qualche partita. Secondo quanto ricostruito dall'indagine, l'intero traffico è in mano a società di import-export che comprano grossi quantitativi di stupefacenti dopo aver stretto accordi con i clan. E' il caso di Arturo Luglietto, arrestato lo scorso 30 aprile nell'ambito di un'altra trance dell'inchiesta. Figlio del defunto Giovanni, che ospitó nella sua residenza in Paraguay l'allora latitante Mario Fabbrocino, è considerato un personaggio di spicco dell'organizzazione criminale transnazionale rappresentando l'unico referente del `cartello sudamericano' fornitore della sostanza stupefacente. Un uomo in grado di curare tutte le operazioni relative all'importazione di ingenti partite di cocaina destinate al mercato campano. Proprio per questo scopo disponeva in Sud America di alcune società di `copertura' dedite alla commercializzazione import-export di piante esotiche. Luglietto, inoltre, godeva della complicità dello spedizioniere doganale Raffaele Iacomino (arrestato anch'egli il 30 aprile, ndr), che faceva in modo da evitare che i container contenenti la droga, una volta giunti nel porto di Salerno, fossero sottoposti a controlli. Un giro d'affari che vede coinvolti anche narcos colombiani, argentini e del Paraguay. E proprio da Luglietto che prende nome l'inchiesta. Il trafficante si definiva, infatti, `ambasciatore' del Made in Naples in Sud America. Dopo i sequestri effettuati a Vado Ligure (Savona), a fine agosto 2008 e il 29 aprile scorso, in cui furono recuperati circa 500 chilogrammi di cocaina nascosta nelle intercapedini ricavate in mobili della cultura Maya e circa 250 chili di droga rinvenuti in un enorme foro all'interno di un tronco di `Palo Borracho', questa volta è stato il turno del pozzo ricavato in Argentina. Quattro le persone arrestate: tre argentini e un colombiano. 17-05-2009 Italia. Perugia. Radicali: i candidati a Sindaco non hanno niente da dire su narcosalas e 'pill test'? Dichiarazione di Andrea Maori, membro della Direzione dell’Associazione Radicale Antiproibizionisti I dati, recentemente diffusi e riferiti al 2008, della Relazione annuale della direzione centrale per i servizi della Polizia di Stato sono purtroppo inequivocabili: l’Umbria è da anni ai primi posti, allorquando il dato viene rapportato alla popolazione residente, per numero di decessi per abuso di sostanze stupefacenti accertati dalle Forze di Polizia. Non solo ma Perugia è la terza città italiana per numero di morti, dopo Roma, Napoli e Perugia. Al posto delle ronde, recentemente approvate dalla Camera dei Deputati, ci aspetteremo provvedimenti sulla sicurezza, che riducano l’insicurezza dei cittadini attraverso l’aggancio dei tossicodipendenti sommersi. Occorrerebbero quindi narcosale, luoghi sicuri di approccio delle persone tossicodipendenti, luoghi dove il consumo di sostanze stupefacenti viene fatto al sicuro da criminalità e da problemi sanitari; occorrerebbero, “pill test” per l’esame chimico immediato, sul campo, in strada, delle sostanze utilizzate dai consumatori, per scongiurare la diffusione di partite di droga adulterate; invece, il Dipartimento Politiche Antidroga ci propina un sedicente “Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe” (http://allerta.dronet.org/), che prevede ben 12 (dodici) passaggi di informazioni; quando abbiamo i risultati, il cittadino consumatore ha avuto il tempo di crepare 12 volte! 18-05-2009 Italia. Il 38% dei detenuti ha l'epatite C Secondo un'indagine epidemiologica statistica, condotta nel 2007 in 14 delle 205 carceri italiane, il 38% dei detenuti risulta affetto da infezione da Epatite C. I risultati sono stati resi noti durante la presentazione del Protocollo d'Intesa tra Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lazio ed EpaC Onlus per garantire la sensibilizzazione e la prevenzione sul tema fra i reclusi delle 14 carceri della Regione. L'Epatite colpisce 500 milioni di persone in tutto il globo e ne uccide un milione e mezzo ogni anno. Nel mondo, si stima che una persona su 12 ha l'epatite B o l'epatite C ma la maggiore parte non lo sa ancora. 'La situazione sanitaria nelle carceri italiane e' delicata -ha detto il Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni- soprattutto in questo momento di passaggio delle competenze sanitarie penitenziarie dal Ministero della Giustizia alle Asl che, nella maggior parte dei casi, hanno gravi disagi economici. Noi abbiamo gia' avviato una campagna di prevenzione e informazione distribuendo nelle carceri oltre seimila opuscoli multilingue sulle malattie piu' diffuse in carcere: Hiv, Tubercolosi, Epatiti Virali e malattie psichiatriche. Grazie all'accordo con EpaC Onlus,garantiremo piu' efficacemente il diritto alla salute dei reclusi e a migliorare le condizioni di vita nelle carceri'. 'In base al Protocollo d'Intesa, la nostra Associazione - ha aggiunto il presidente di EpaC Onlus Ivan Gardini - promuovera' incontri con detenuti ed operatori e mettera' a disposizione materiale informativo redatto da specialisti'. Nelle carceri di tutto il mondo e' segnalata un'alta prevalenza di infezioni virali croniche, e in particolare di epatite cronica C, correlabile alle particolari tipologie socio-comportamentali piu' rappresentate tra i detenuti: tossicodipendenti per via endovenosa, senza fissa dimora, soggetti con dipendenza alcolica, malati psichiatrici. 18-05-2009 Italia. Moratti: stiamo lavorando a inasprire le pene per i consumatori di droghe Il sindaco di Milano Letizia Moratti, a margine della sua visita alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi, e' ritornata sul tema della lotta alle tossicodipendenze e sulle ordinanze che il Comune ha emesso per inasprire le sanzioni sulla vendita e il consumo di droga. 'Ho aspettato a emettere le ordinanze fino a quando non fosse pronta una rete di solidarieta' - ha spiegato - per evitare che gli interventi fossero solo di lotta, di contrasto, ma che ci fosse anche una politica sociale e di recupero'. Per il sindaco, lotta allo spaccio e al consumo e recupero dei tossicodipendenti 'sono due lati della stessa medaglia'. 'Per questo stiamo lavorando sull'inasprimento delle pene, accompagnate da percorsi di recupero'. 18-05-2009 Italia. Boscoreale (Na), arriva il centro di ascolto per tossicodipendenti e alcolisti Si chiama 'Momenti difficili' il centro ascolto per tossicodipendenti e alcolisti sorto per iniziativa di un gruppo di volontari presso i locali della chiesa di Santa Maria Salome a Boscoreale (Napoli), messi a disposizione dal parroco don Alessandro Valentino. Responsabile della struttura, che e' associata al centro di ascolto 'Emmanuel', presente sul territorio vesuviano, e' Tina Collaro che, nel corso di un pubblico incontro, presenti anche il sindaco Gennaro Langella e Agnese Borrelli, primo cittadino di Boscotrecase e dirigente dell'Asl Na3 Sud, ha presentato il progetto e le finalita' del centro alle autorita' locali, facendo ascoltare alcune testimonianze di alcolisti e tossicodipendenti usciti dal tunnel della dipendenza. 'Momenti difficili' si avvale della collaborazione volontaria di esperti, tra i quali il chirurgo Mario Trere' e lo psicologo Nello La Femina. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------