educapolis
EDUCAZIONE
INTERCULTURALE
E DIALOGO
INTERRELIGIOSO
Vivere il nostro tempo
– STARE NELLA STORIA AD OCCHI APERTI
– RACCOGLIERE LE SFIDE della complessità
e del rapido mutamento sociale e culturale
- Nuove modalità RELAZIONALI
- Il Glo/cale: l’attenzione al territorio con lo sguardo al
mondo
GLOBALIZZAZIONE
Aspetti positivi
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Apertura a tutto campo
Sprovincializzazione
Policentrismo
Scambio planetario
Domanda di Governo Mondiale
Mobilità umana
Riduzione del principio di sovranità economica dello statonazione
Riscoperta del valore delle culture
Attaccamento alla memoria e
all’identità.........
Aspetti negativi
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Concentrazione del potere
Tendenze alla omologazione culturale
Rischio del pensiero unico
Monopolio della comunicazione
Globalizzazione selvaggia a etica zero
Sradicamento culturale, perdita
dell’identità
Idolatria del mercato e darwinismo
sociale
Evaporazione del territorio, delocalizzazione della produzione
Aumento delle patologie della
insicurezza (stress, bisogno di
certezze, new age,
fondamentalismo…)
PER CAPIRE I PROCESSI

Interculturalitá e globalizzazione:
10 concetti chiave
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una lettura "educativa" della globalizzazione
Il mercato globale
La comunicazione multimediale
Il pensiero unico
Il Governo mondiale
Ripartire dalle "Alterità negate"
Il pensiero "al femminile"
Le culture locali tra omologazione e resistenza
Etiche della mondialità
L’Occidente come "siepe". Andare oltre
PEDAGOGIA INTERCULTURALE
 DALLA MONOCULTURA
 ALL’INTERCULTURALITÁ
 Riprogettare
la vita,
le relazioni,
le istituzioni
in prospettiva interculturale
PER CAPIRE I PROCESSI

Interculturalitá e globalizzazione:
 processi di globalizzazione, le migrazioni, i mass media, il turismo, e
in generale la cultura diffusa, ci mettono in contatto sempre più
frequente con universi culturali e religiosi in passato lontani e
sostanzialmente sconosciuti.
 Non a caso la figura dell’ altro è diventata sempre più cruciale e
determinante, già nel secolo appena trascorso e ancora più
incisivamente in questo, come necessaria per la nostra stessa
autodefinizione: per capire qual è la nostra identità.

Le migrazioni in particolare rendono presenti e vicini a noi (in un
senso molto immediato di prossimità anche fisica: co-inquilini) non
solo universi religiosi, ma persone e comunità che le vivono, le
incarnano, le trasmettono, le rendono visibili in mezzo a noi.
PER CAPIRE I PROCESSI
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
progressiva pluralizzazione dei nostri riferimenti culturali, con
conseguenze di notevole rilievo sulle nostre vite e sulla struttura
stessa delle nostre società.
caleidoscopio delle culture
Dall’ UNI-verso al PLURI-verso: visione dinamica della realtà
sociale
Dall’ Identità CHIUSA all’ Identità APERTA
il problema della convivenza tra diversità culturali e della
conseguente implementazione di adeguate politiche sociali.
Dall’EMERGENZA al Progetto di Società interculturale e
multietnica (immigrazione come fenomeno sociale ordinario
Per orientare i processi


Superare la paura dell’ALTRO che irrompe nella vita individuale e sociale.
concepire la diversità come RISORSA e non solo come PROBLEMA:
occasione e luogo di incontro, di relazione e di scambio.
si tratta di culture, tradizioni sociali e religiose diverse, che utilizzano codici
espressivi, linguaggi, riconducibili ad un orizzonte valoriale originale,
espressione di identità plurali.

Dalla TOLLERANZA all’ACCOGLIENZA

dai MURI di divisione, ai PONTI
Non si può considerare il mondo come fortezza accerchiata, alzare muri di
contenimento e di divisione, dighe psicologiche contro una realtà di poveri, di
senza terra, di migranti che si spostano necessariamente verso paesi con
migliori condizioni di vita. La migrazione dei diversi popoli verso la terra
promessa è un dato storico incontrovertibile. I flussi immigratori del nostro
tempo sono caratterizzati, spesso, dalla stessa ricerca di sopravvivenza.
Etiche della mondialitá: 6 proposte
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Hans Jonas: Solo un’etica del limite ci potrà salvare.
L’etica della Responsabilità
Raimundo Panikkar: Non un’etica globale ma un’etica
"condivisa".
Edgar Morin: Abitare la terra come patria
Emmanuel Lévinas: L’etica del volto. Mai senza l’altro
Giuliano Pontara: etica e generazioni future.
Il punto centrale è la trasformazione della
coscienza umana.
l’educazione interculturale
“insieme dei processi
– psichici relazionali, di gruppo, istituzionaligenerati dalle interazioni delle culture,
in un rapporto di scambi reciproci
e in una prospettiva di salvaguardia di una relativa
identità culturale
dei partecipanti alle relazioni”
Clanet
obiettivo dell’educazione interculturale
“promozione delle capacità di convivenza costruttiva in
un tessuto culturale e sociale multiforme.
Essa comporta non solo l’accettazione ed il rispetto del
diverso, ma anche il riconoscimento della sua identità
culturale, nella quotidiana ricerca di dialogo, di
comprensione e di collaborazione, in una prospettiva
di reciproco arricchimento”
Elementi strutturali dell’intercultura
Interazione
 Empatia
 Decentramento
 Transitività cognitiva

A.Nanni
Dimensioni
IL TEMPO
LO SPAZIO
Atteggiamento
monoculturale
Atteggiamento
interculturale
Considera il tempo come successione
e passaggio da una fase all'altra
come cumulativo, irreversibile,
Vive il tempo come una
contemporaneità di esperienze che
fra loro interagiscono senza
soluzione di continuità.
Il tempo è una produzione
interiore e casuale.
Valuta lo spazio come un punto di
riferimento unico e immodificabile. Da
difendere o dilatare in funzione di un
potere maggiore sugli spazi degli altri. Lo
spazio è il proprio territorio che ci si
porta appresso nel viaggio.
Ritiene lo spazio un bisogno
contingente e, soprattutto, un dato
psicologico necessario alla propria
autonomia. È disponibile ad
abitare più spazi
contemporaneamente e a crearli in
funzione anche delle necessità
riconoscendo agli altri il loro.
Dimensioni
L'IDENTITÀ
Atteggiamento
monoculturale
Considera l'identità
una struttura immodificabile e data
una volta per tutte, sulla quale poggiare
la manifestazione dei valori ritenuti gli
'organizzatori' stabili della realtà e del
rapporto con gli altri.
L'identità qui si afferma a spese degli
altri o nel conflitto, perché le proprie
mappe possano sostituire quelle degli
altri.
Atteggiamento
interculturale
L'identità
 è un processo in continuo
divenire nelle sue alterazioni
progressive, dove continuità
e discontinuità si avvicendano.
 E' necessariamente relazionale e
quindi aperta al cambiamento
delle esperienze e alla
sostituzione dei punti di
riferimento.
 I valori sono qui
mappe e bussole provvisorie; si
accetta di confrontare le persone
con le mappe degli altri per
migliorarle.
Dimensioni
EDUCAZIONE
Atteggiamento
monoculturale
Atteggiamento
interculturale
L'educazione si è compiuta una volta
per tutte e non sopporta revisioni e
innovazioni.
Poggia sui valori che
possono fornire al soggetto quella, e
soltanto quella, configurazione
mentale, affettiva e comportamentale.
Poggia su fondamenti e certezze e sulla
loro ripetizione e trasmissibilità.
L'educazione si compie in una
perenne dialettica tra il vecchio e il
nuovo.
L'educazione e' una esperienza che
conferisce una identità contingente
e pratica necessaria a risolvere
problemi sempre diversi.
Poggia sul metodo per affrontare
l'incertezza, accettata come
condizione vitale.
La Tabella è tratta da:
D. Demetrio – G. Favaro
Dunque, l’identità …
… non è acquisita una volta per tutte definitivamente
ma è sottoposta
ad un processo di costruzione continua
che dura tutta la vita
e che risente dell’ambiente, del contesto e delle
condizioni socioeconomiche
in cui il soggetto si trova.
SCUOLA
ISTITUZIONI
ASSOCIAZIONI
Accettare la sfida del cambiamento
- Immigrazione è utile forza-lavoro
- Difficile status di cittadino
- Rischio di isolamento
- Presenza legata al rapporto lavoro
Temporaneo
Germania,
-Tutela minoranze
-- Tolleranza
--Comunità etniche
implicito
Modello
integrazione
Multiculturale
USA
-Presenza di forme regolari
e di forme sommerse
-accolti come lavoratori, ma
indesiderati nell’ambito del
tessuto sociale.
-Reti etniche di mutuo
aiuto
Assimilativo
Francia
- Tendenza a far acquisire la
condizione di cittadino
- Prospettiva di naturalizzazione
I Diritti umani
una vita veramente
umana
Lavoro
dignitoso
Diritto
all’infanzia
(lavoro minorile,
sfruttamento, abuso)
Libertà di pensiero, di
coscienza,di religione
Alla pace, allo
sviluppo
All’educazione,
istruzione e alla
partecipazione politica
ambiente vivibile
interdipendenza globale
pace
sviluppo
Diritti umani
ambiente
intercultura
Un vocabolario comune

Multi/culturale
Un vocabolario comune

Inter/culturale
- inter
indica lo scambio, la relazione, l’apertura, l’interazione, la reciprocità,
la solidarietà fra due o più entità culturali diverse in un contesto di interdipendenza.
Anche chi accoglie è chiamato a modificare modi di pensare e di comportarsi
- cultura
riconoscimento dei valori, dei modi di vita, delle rappresentazioni simboliche alle
quali si riferiscono gli esseri umani, individui e società, nelle loro relazioni con l’altro
e nella loro comprensione del mondo, riconoscimento della diversità
Pertanto, l’ospitante deve





apprendere le ragioni dei processi migratori, ed in particolare
gli squilibri demografici ed economici esistenti nel mondo;
conoscere le ragioni dell’estrema povertà in cui tanti paesi
ancora vivono;
essere consapevole del fatto che esistono molti paesi in cui
non si rispettano ancora i diritti fondamentali dell’uomo;
conoscere la ricchezza culturale ( tradizioni, valori, religione,
arte e storia) presente anche dietro una realtà di povertà e
miseria, e che fanno dell’immigrato una risorsa non solo
economica ma anche umana.
Liberarsi da stereotipi e da prevenzioni
Pertanto, l’ospite deve



apprendere la lingua per una comunicazione
adeguata e corretta;
comprendere la cultura di accoglienza, in relazione
alla necessità di organizzare autonomamente la
propria vita;
acquisire un ruolo attivo e partecipe all’interno della
società ospite in prospettiva di una realizzazione
personale che non gli imponga di rinunciare
completamente alla propria cultura di origine.
Allora ….
Il compito
educativo
intenzionalità
L’educazione interculturale
non avviene per caso; è una
forma di educazione che va
provocata e progettata.
L’interculturalità si vive …
… all’interno delle situazioni
concrete di ogni giorno, quali gli
ambienti di lavoro, nella scuola,
nei diversi contesti abitativi,
dove sovente s’intrecciano tra
loro sentimenti, convinzioni,
esperienze stili di vita spesso
inconciliabili. È qui che
l’interculturalità deve dar vita ad
azioni educative idonee a
provocare dinamiche relazionali
nuove.
A. Nanni
Le Sfide
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Oltre la parrocchia: gli AMBIENTI
Il TERRITORIO
Le situazioni di FRONTIERA: I diritti
umani calpestati o non riconosciuti
I “NON-LUOGHI”
Cittadinanza attiva-Partecipazione
Animazione della società
Formazione/missione
“Non possiamo aspettarci di raccogliere i fiori
che non abbiamo mai piantato”
,
Vaclav Havel, Presidente della Repubblica Ceca
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Dialogo interreligioso ed educazione interculturale di F. Venturella