Notiziario n.10 del 30 luglio 2012
Sommario
AVVISI e BANDI
• MISURA 132 DEL PSR: APPROVATO L'ELENCO DEI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI PER L'ANNO
•
2012
CARBURANTE AGEVOLATO: ASSEGNAZIONE INTEGRATIVA PER FRONTEGGIARE LO STRESS
IDRICO
INCONTRI
VARIE
• LE NUOVE NORME PER LE ENERGIE RINNOVABILI
• BIOCARBURANTI DI SECONDA GENERAZIONE: I VANTAGGI DELLE BIOMASSE LIGNO•
•
•
•
•
CELLULOSICHE
ISMEA: È PIÙ FACILE ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI PER L’INSEDIAMENTO DI GIOVANI IN
AGRICOLTURA
INTERVENTI DI SOSTEGNO IN FAVORE DELLE AZIENDE AGRICOLE ISMEA COLPITE DAL SISMA
PAGAMENTI PAC ANTICIPATI
CENTRO INCREMENTO IPPICO: ASTA PUBBLICA DI VENDITA DI EQUIDI E ATTREZZATURE
LO SQUACQUERONE DI ROMAGNA È DOP
AVVISI e BANDI
MISURA 132 DEL PSR: APPROVATO L'ELENCO DEI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI PER L'ANNO
2012
La Provincia di Bologna, con Determinazione n. 1553 del 19/07/2012, ha approvato l'elenco dei
beneficiari ammessi agli aiuti previsti dalla Misura 132 ''Partecipazione degli agricoltori a sistemi di
qualità alimentare'' del Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 relativo all'anno 2012.
La disponibilità finanziaria ha permesso di ammettere a finanziamento tutte le domande in
elenco.
Elenco dei beneficiari dei contributi anno 2012
CARBURANTE AGEVOLATO: ASSEGNAZIONE INTEGRATIVA PER FRONTEGGIARE LO STRESS
IDRICO
Anche per il 2012 le aziende agricole possono chiedere l’integrazione delle assegnazioni di carburante
agricolo per fronteggiare le maggiori necessità correlate alla situazione di siccità che interessa il
territorio regionale.
Lo ha stabilito la Regione Emilia-Romagna con delibera di Giunta n. 1045/2012, che consente di
maggiorare le assegnazioni per irrigazione relative alle colture effettuate e già dichiarate entro il 30
giugno 2012 e le assegnazioni per gli allevamenti estensivi in acque salmastre, con quantitativi di
carburante che non superino i valori precedentemente assegnati e pertanto con maggiorazione
massima del 100%.
Entro il 31 ottobre 2012 le aziende agricole che hanno esaurito l’assegnazione originaria possono
presentare la richiesta di integrazione tramite le Organizzazioni Professionali Agricole, presso le
Amministrazioni provinciali o direttamente tramite il programma “UMA WIZARD”.
INCONTRI
Visita guidata
PORTINNESTI PERO
Azienda agricola Stanzani Roberto
via Cartiera, 37 Castelfranco Emilia (MO)
Giovedì 2 agosto 2012 ore 10,00
Per informazioni:
C.R.P.V. www.crpv.it
Cesena tel. 0547/313515
Sandro Bolognesi cell. 329/3927670
VARIE
LE NUOVE NORME PER LE ENERGIE RINNOVABILI
Al La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (Supplemento al n. 159 del 10 luglio) del Decreto sulle
rinnovabili elettriche non fotovoltaiche - idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse e biogas - e del
Quinto conto energia definisce il quadro delle nuove regole per il comparto delle rinnovabili nazionali.
Il Quinto conto energia, che definisce il nuovo sistema di incentivi per gli impianti fotovoltaici, entra
in vigore il prossimo 27 agosto, trascorsi 45 giorni dal raggiungimento della cifra di 6 miliardi di euro
annui di spesa dello Stato per gli incentivi al fotovoltaico.
Per il non fotovoltaico l'operatività del nuovo sistema è invece prevista per il 1° gennaio 2013 con un
periodo transitorio di quattro mesi.
Nel complesso le norme fissano limiti di spesa per gli incentivi e di potenza installabile, mentre per
quanto riguarda le tariffe due sono le principali novità: l’allungamento da 15 a 20 anni del periodo di
ricevimento delle tariffe incentivanti e uno scaglionamento delle stesse per classi dimensionali e tipo di
alimentazione, con l’effetto complessivo di una quasi generalizzata riduzione del valore complessivo
delle tariffe ricevute.
Purtroppo, dopo i lunghi mesi di attesa per l’emanazione delle nuove norme, sono giunte numerose
critiche, sia dal comparto produttivo delle energie rinnovabili sia dal mondo agricolo, che lamenta, tra
l’altro, la mancata equiparazione dei fabbricati rurali agli altri edifici, ai fini dell’accesso alle tariffe,
un’ulteriore restrizione della superficie delle serre ricopribile da pannelli fotovoltaici, dal 50% al 30%,
tariffe non convenienti neppure per i piccoli impianti, che interessano maggiormente il settore primario.
BIOCARBURANTI DI SECONDA GENERAZIONE: I VANTAGGI DELLE BIOMASSE LIGNOCELLULOSICHE
La Un'alternativa all'uso di zucchero e amido come materia prima per l'etanolo sono le biomasse lignocellulosiche, che però possono essere impiegate solo adottando processi più complessi (bioetanolo di
2a generazione). Un contributo di Paolo Ranalli del Cra, dipartimento Trasformazione e valorizzazione
dei prodotti agro-industriali rende noto che se, da un lato, tali processi non sono ancora maturi sotto il
profilo tecnico-economico, dall'altro l'elevata disponibilità di residui agro-industriali e di alcune tipologie
di rifiuti (paglia, carta da macero e stocchi di mais) è un potente stimolo alla messa a punto di processi
più efficienti in grado di convertire anche tali materiali.
I biocarburanti di 1a generazione evidenziano limiti che ne impediscono una larga diffusione: la
disponibilità di quantitativi limitati rispetto alla domanda; i benefici ambientali piuttosto contenuti; la
limitata disponibilità di suoli per la coltivazione; la competizione diretta con il settore alimentare. Buona
parte di tali limiti è dovuta al fatto che i processi correnti utilizzano solo una parte delle piante d'origine,
per di più la parte nobile che altrimenti è impiegata a fini alimentari (semi e tuberi). La possibilità di
sfruttare la pianta per intero, evidentemente, migliora lo sfruttamento della produzione per ettaro
coltivato.
L'idrolisi dei materiali ligno-cellulosici è operata mediante enzimi e per favorire tale reazione è
necessario un trattamento preliminare della biomassa (pre-trattamento meccanico, chimico o biologico)
per la destrutturazione del materiale e la parziale idrolisi dei polisaccaridi.
Nelle biomasse sono presenti anche zuccheri non fermentabili dal comune saccharomyces che se
utilizzati potrebbero fare aumentare notevolmente la resa di etanolo: da una tonnellata di biomassa si
possono produrre 250-300 litri di etanolo utilizzando solo la cellulosa, 350-400 litri se tutti gli zuccheri
fossero fermentati.
Ad oggi, sono stati messi a punto microrganismi geneticamente modificati in grado di metabolizzare e
trasformare in etanolo molti degli zuccheri contenuti nella biomassa. Il loro utilizzo in impianti industriali
è però ancora problematico a causa della scarsa produttività e della debolezza dei ceppi. Il settore delle
biotecnologie è fortemente impegnato in questo settore e sono prevedibili progressi sostanziali nei
prossimi anni, sia nella messa a punto di enzimi più efficienti e meno costosi che nella disponibilità di
microrganismi ad alta produttività di etanolo.
Oltre ai residui aziendali, fonte di biomassa potrebbero essere anche colture dedicate di specie perenni
che si adattano bene anche in terreni marginali (collinari, poco fertili e con mancanza del supporto
irriguo); tali sistemi offrono la possibilità di combinare servizi agro-ambientali (controllo dell'erosione,
tutela della biodiversità) e produzione di biomassa ad uso energetico. Considerate le peculiarità del
territorio italiano queste colture potrebbero fornire un importante contributo alla multifunzionalità
dell'agricoltura.
Fonte: CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (da AgroNotizie – Newsletter
Image Line)
ISMEA: È PIÙ FACILE ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI PER L’INSEDIAMENTO DI GIOVANI IN
AGRICOLTURA
Al fine di ampliare la possibilità di accesso alle agevolazioni per l’insediamento dei giovani in agricoltura
(regime di aiuto XA 259/09), il Consiglio di Amministrazione ISMEA, nella seduta del 18 luglio, ha
approvato le modifiche ai relativi criteri di accesso.
I nuovi criteri consentono l’accesso all’intervento anche ai giovani che al momento della presentazione
della domanda non risultino ancora in possesso di alcuni requisiti soggettivi, quali ad esempio la
qualifica professionale agricola ovvero l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale; attenuano il
limite temporale per i terreni provenienti da donazioni, riducendolo dagli attuali 20 anni a 5 anni;
riducono il limite minimo d’investimento da 300.000,00 a 180.000,00 euro; eliminano, tra le cause di
esclusione automatica, la trascrizione di un pignoramento immobiliare sul terreno oggetto di intervento.
I nuovi criteri sono consultabili sul sito www.ismea.it nell’apposita sezione “SVILUPPO D’IMPRESA”.
(fonte: Newsletter AIOL)
INTERVENTI DI SOSTEGNO IN FAVORE DELLE AZIENDE AGRICOLE ISMEA COLPITE DAL SISMA
A seguito degli eventi sismici che hanno interessato nel mese di maggio il territorio delle province di
Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il Consiglio di Amministrazione di Ismea
ha deliberato l’adozione di strumenti di sostegno in favore delle aziende agricole con mutui in corso di
ammortamento.
Le aziende agricole aderenti all’Ismea (lstituto che eroga servizi per il mercato agricolo alimentare)
localizzate nei comuni per i quali è stato adottato il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze
1/6/2012 di differimento dei termini per l’adempimento degli obblighi tributari (pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012), comprese le città di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia,
Mantova e Rovigo, possono chiedere la sospensione del pagamento dei mutui fondiari fino al 31
maggio 2013.
Per informazioni specifiche contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico Ismea - tel. 06.85568319, mail
[email protected].
PAGAMENTI PAC ANTICIPATI
Il Comitato di gestione sui pagamenti diretti dell'Ue ha autorizzato l'erogazione di un anticipo del 50%
dei pagamenti agli agricoltori al 16 ottobre per tutta Italia e al 1° agosto per i 113 comuni di EmiliaRomagna, Lombardia e Veneto colpiti dal terremoto del maggio scorso.
Si tratta – ha specificato l’Ue - di una “deroga eccezionale” che permetterà a Roma di anticipare già
dall'inizio del prossimo mese (invece che dal 1° dicembre come di consueto) la metà del sostegno
diretto agli agricoltori in difficoltà per le conseguenze del sisma e ai produttori di latte che consegnano
con regolarità il loro prodotto ai centri di raccolta dei comuni coinvolti. Il limite è di 40 milioni di euro.
CENTRO INCREMENTO IPPICO: ASTA PUBBLICA DI VENDITA DI EQUIDI E ATTREZZATURE
Facendo seguito al decreto regionale di dismissione del “Centro regionale di incremento ippico” di
Ferrara, viene bandita una pubblica asta di vendita per gli equidi, le attrezzature specialistiche e alcuni
beni del Centro.
L’asta avrà luogo il giorno 14 settembre 2012, con inizio alle ore 9.30, presso la sede della Regione
Emilia-Romagna. L’aggiudicazione avverrà, per ciascun lotto, sulla base del miglior prezzo offerto.
Per i lotti di equidi – che comprendono 16 cavalli stalloni. 2 stalloni della razza Asino Romagnolo e
una femmina - possono partecipare all’asta solo gli allevatori in possesso del Codice Aziendale
attribuito da AUSL valido alla data di scadenza del bando; per gli altri lotti – che comprendono
attrezzature per la monta e fecondazione artificiale, attrezzature veterinarie e strumentazioni ed arredi
di laboratorio – possono partecipare tutti i soggetti interessati purché maggiorenni.
Le offerte devono pervenire, pena l’esclusione, entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 11
settembre 2012 alla segreteria del Servizio competente, secondo le modalità indicate nel link a piede
pagina, che indirizza al portale Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici. Sulle pagine web sono
pubblicati l’avviso d’asta, la modulistica e la descrizione dei singoli lotti distinti tra equidi e attrezzature e
beni (tali schede sono di notevole peso e richiedono un certo tempo per il download).
Per i lotti concernenti gli equidi, è possibile prenderne visione presso le stalle in cui sono collocati
attualmente, nonché sottoporli, a proprie spese e in loco, a visita di controllo veterinario, previo accordo
con i referenti del Servizio Sviluppo dell’Economia Ittica e delle Produzioni Animali, non essendo
ammesso alcun reclamo dopo che il bene sia stato aggiudicato. Anche gli altri lotti possono essere
visionati mediante sopralluogo, previo accordo con i referenti del medesimo servizio i cui riferimenti
sono indicati di seguito.
Per informazioni:
• Servizio Approvvigionamenti, Centri operativi, Controllo di gestione - responsabile del procedimento
Giuseppina Felice (mail: [email protected]), per info di carattere amministrativo
Sabina Trittoni (mail [email protected])
• Servizio Sviluppo dell’Economia Ittica e delle Produzioni Animali - per info di carattere tecnico e
accordi per sopralluoghi ai beni Rossella Tabellini (mail [email protected]).
Pagina dedicata nel portale Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici
LO SQUACQUERONE DI ROMAGNA È DOP
Lo Squacquerone di Romagna è la trentacinquesima denominazione di origine protetta emilianoromagnola registrata dall’Unione europea. La registrazione della Denominazione di Origine Protetta è
stata ottenuta con il Regolamento di esecuzione UE 679/2012 della Commissione europea, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 198 del 25 luglio.
L’area di produzione comprende tutte le province romagnole, la provincia di Bologna e parte della
provincia di Ferrara. Si tratta della zona che da decine di anni contribuisce alla fornitura del latte, alla
sua lavorazione e alla produzione dello Squacquerone di Romagna.
La caratteristica fondamentale, che ha contribuito nel modo più significativo alla reputazione di questo
formaggio, è la sua consistenza cremosa-gelatinosa, la sua elevata spalmabilità dovuta alla mancanza
di nervo. Altre caratteristiche salienti che lo distinguono da altri formaggi a pasta molle a maturazione
rapida, sono: il colore della pasta bianco madreperlaceo e il suo aroma delicato, tipicamente di latte,
con una nota erbacea. Tutto ciò è conseguenza del tipo di latte impiegato nella produzione del
formaggio, un latte che acquisisce proprietà particolari in virtù del regime alimentare delle bovine; va
anche sottolineata l’incidenza, sulla particolarità del prodotto, dell’utilizzo di ceppi autoctoni di siero
innesti.
(fonte: ermesagricoltura)
Pubblicazioni - Documenti
"AGRICOLTURA DOPO IL TERREMOTO", UN VADEMECUM PER LE IMPRESE COLPITE
L’opuscolo, consultabile e scaricabile al link sotto indicato, contiene le principali indicazioni operative
per la ripresa dell’attività delle imprese agricole e agroindustriali e per la ricostruzione degli immobili e
delle attrezzature distrutte o danneggiate dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio.
Si tratta di uno strumento informativo, redatto a cura della Regione Emilia-Romagna alla luce dei
provvedimenti previgenti o successivi al sisma, contenente in forma sintetica le informazioni necessarie
per avviare il percorso di rilancio delle attività: ottenere la certificazione di agibilità degli immobili
aziendali e dei danni, avviare la delocalizzazione temporanea o definitiva delle attività, ottenere
l’autorizzazione ai lavori di ripristino e ricostruzione.
Non mancano le indicazioni relative agli strumenti finanziari disponibili: Fondo per la ricostruzione
istituito dal Decreto Legge 74/2012, Misura 126 del Programma regionale di sviluppo rurale (la cui
attivazione è prevista per metà settembre), prestito di macchine agricole tra agricoltori, interventi
creditizi previsti dal protocollo d’intesa siglato tra Regione, Banche, Consorzi fidi, Unioncamere e
Associazioni imprenditoriali. Infine vengono elencati e dettagliati i differimenti e le proroghe di tributi e
altri pagamenti stabiliti a seguito degli eventi sismici.
Agricoltura dopo il terremoto
Per informazioni dettagliate consultare il sito web http://www.ermesagricoltura.it/Sportello-dellagricoltore/Dopo-il-Terremoto
Bacheca
Se non vuole più ricevere questo Notiziario può comunicarlo all’’indirizzo [email protected]
Scarica

notiziario n.10 - Città metropolitana di Bologna