Visita Canonica del Ministro I Lettera di indizione Carissimi fratelli, la pace e la grazia del Signore abitino nel vostro cuore. Nella mia Lettera alla Provincia del novembre scorso, vi avevo annunciato che nel corso dell’anno 2008 avrei effettuato la Visita canonica, come prescrivono le nostre leggi (CCGG 221; SSGG 177, 2) e come è attestato dalla tradizione dell’Ordine e della Provincia. Con la presente, pertanto, indìco la Visita canonica alla Provincia, che inizierà l’11 marzo c.a. La Visita canonica rappresenta un momento alto nella vita della Provincia, “momento importante di incontro fraterno di ogni Fraternità con il Ministro e nello stesso tempo... verifica della vita personale e fraterna per dare slancio e nuove motivazioni al desiderio di rispondere, con un amore sempre più grande, alla chiamata del Signore e così essere ogni giorno più riconoscenti per il dono della vocazione...; è la Fraternità che accoglie, che Frati Minori dell’Emilia-Romagna si presenta attraverso la voce del Guardiano; è ciascun Frate che mostra la propria anima alla verifica di fronte a Dio; il Ministro ascolta, conferma, incoraggia, stimola, a volte forse riprende. Vorrei proprio che la Visita canonica fosse quasi un incontro liturgico: nel Signore, con il Signore, per il Signore” (Lettera del Ministro provinciale alla Provincia, 2007). La Visita canonica costituisce una ulteriore opportunità per il Ministro provinciale di incoraggiarvi a camminare spediti nella comune vocazione, a verificare il bene che si diffonde tramite voi ed attorno a voi, a cogliere lo stato di benessere o di malessere della Provincia, a guardare insieme a voi che cosa possiamo fare per essere ancor più chiari e convincenti testimoni dell’amore di Dio. Al mio arrivo nei Conventi desidero incontrare la Fraternità in un momento di preghiera in cui la Parola di Dio e l’esortazione del Padre San Francesco ci confortino e ci ammoniscano; al Guardiano chiedo di relazionarmi sulla Fraternità tenendo presente il Progetto di Vita Fraterna; seguono l’incontro perso- Sommario Visita Canonica 1 I - Lettera di indizione 1 II - Lettera del Segretario 2 III - Itinerario 2 Dalla Curia generale 4 Sorelle Povere ... 6 Vita della Provincia 13 I- Definitorio febbraio 13 Note di Cronaca 17 I - Notiziario... 17 Abbiamo Vissuto 20 I nostri defunti 22 Fraternitas n. 140 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “Pantokrator”, tempera su tavola, di Juri Leoni, 2007. Bologna, Curia provinciale.) Anno XXXX - n.s. N. 136 - Febbraio 2008 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti Notiziario - 1 nale con ciascun Frate, la celebrazione eucaristica della Fraternità, la verifica dello stato degli ambienti di vita e di missione, il Capitolo locale conclusivo e tempo per stare insieme fraternamente e con gioia. Sarà mia premura incontrare il Vescovo della Diocesi, le Sorelle Povere di S. Chiara, ove siano presenti, la Fraternità OFS locale o zonale. Per questo esorto i Guardiani a provvedere, per tempo, agli appuntamenti, come sarà indicato dal Segretario provinciale, Fr. Marco Zanotti, che è anche Segretario di Visita per gli adempimenti che gli competono. Il Segretario di Visita invierà a tutti i Guardiani e a quei Frati che sono in Italia, oltre i confini della Regione, l’Itinerario della Visita e tutto ciò che deve essere approntato per la Visita stessa. A tutti voi fratelli, alle Sorelle Povere di S. Chiara, ai fratelli e sorelle dell’Ordine Francescano Secolare chiedo una particolare invocazione dello Spirito perché “non abbiamo da fare altro che essere solleciti di seguire la volontà del Signore e piacere solo a lui” (Rnb XXII; 57). Fr. Bruno Bartolini Ministro provinciale Bologna Curia provinciale: 25 gennaio 2008 II Lettera del Segretario Carissimo fratello Guardiano, ti invio la lettera di indizione della Visita Canonica del Ministro provinciale. Ti ricordo di preparare il seguente materiale: 1. Il Progetto di Vita Fraterna. 2. I verbali del Capitolo Conventuale (del Discretorio, del Coetus). 3. I registri economici con gli estratti conto bancari più recenti (questo anche per tutte le attività). 4. Il Registro delle S. Messe. 5. La Cronaca. 6. Il Libro della Visita Canonica. I Guardiani delle Fraternità di: Cesena, Ravenna, Rimini, Ferrara, Piacenza, Reggio Emilia, Parma, S. Cesario s. P. (MO), Carpi, Montepaolo e Bologna “S. Antonio”, provvedano a fissare un appuntamento con il Vescovo della rispettiva Diocesi. Durante la Visita Canonica il Ministro provinciale incontrerà, brevemente, anche le Fraternità delle Sorelle Clarisse dei Monasteri consociati. In allegato troverai il Calendario di massima della Visita. Rimango a tua disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti. Ti saluto fraternamente. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna Curia provinciale: 25 gennaio 2008 2 - Notiziario III Itinerario della Visita Canonica 2008 MARZO 2008 11-12 S. Cesario sul Panaro (MO) (Vescovo) 13 La Verucchia (MO) 14 Santuario e Cimitero di San Cataldo Modena 18 Baccanello (BG) 25-26 Reggio Emilia (Consiglio pastorale - Vescovo - OFS) 27-28 Parma (Consiglio pastorale - Mensa P. Lino - Vescovo - OFS - Amici di P. Lino) APRILE 2008 02 S. Piero in Bagno (FC) (OFS) 03-04 Cesena (Consiglio pastorale - Vescovo - OFS) 11-12 Carpi (MO) (Consiglio pastorale - Vescovo - Clarisse - OFS) 15-16 Villa Verucchio (RN) (Accoglienza - OFS) 22-23 Montepaolo-Forlì (Clarisse - Vescovo - OFS) 24-25 Rimini Le Grazie (Vescovo - OFS - Clarisse) 28-29 Milano Marittima (Consiglio pastorale) 29-30 Ravenna (Consiglio pastorale - Vescovo - OFS) MAGGIO 2008 07-09 Bologna S. Antonio (Cardinale - Infermeria - PostNovizi - Consiglio pastorale) 09 Bologna Consiglio pastorale SS. Annunziata (ore 21) 15-16 Ferrara (Consiglio pastorale - Clarisse - Vescovo - OFS) 27-28 Bologna OsserFrati Minori dell’Emilia-Romagna vanza (CPV-Accoglienza - Clarisse) 29-30 Roma (S. Antonio - Curia generale) GIUGNO 2008 02 La Verna (AR) 04 Bologna S. Orsola 05-06 Bologna SS. Annunziata (Centro Missionario provinciale - OFS) 09-10 Piacenza (Pensionato universitario - Vescovo - OFS - Ass. P. Antonino 11 Fiorenzuola (PC) (OFS) 12-13 Bologna Attività [Antoniano - Studentato Duns Scoto - Pane di S. Antonio - Laboratorio Analisi - Agenzia Viaggi - Case di Riposo (S. Francesco - Ferroni - Monghidoro)] Incontro dei Guardiani delle 6 province del Nord Italia Vivere insieme ai fratelli anziani e/o malati p. Angelo Brusco M.I. Programma 7 aprile: 12.30 pranzo; 15.30 -18.45 (lavoro); 19.00 Vespro con riflessione francescana di fr. Cesare Vaiani; 19.45 Cena. 8 aprile: 7.30 S. Messa e Lodi; 9.00-12.15 (lavoro); 12.30 Pranzo; 15.30-18. 45 (lavoro); 19.00 Vespro; 19.45 Cena. 9 aprile: 7.30 S. Messa e Lodi; 9.00 Assemblee provinciali dei Guardiani; 13.00 Pranzo-partenze luogo: Centro di Spiritualità Castelletto di Brenzone (VR) Via b. G.Nascimbeni, 12 37010 Castelletto di Brenzone (VR) Tel. 045.6598700 - Fax 045.659888 Il costo del corso: €120,00 a persona, tutto compreso Frati Minori dell’Emilia-Romagna Programma di Fo. Pe. 2008 1. INCONTRI DI ZONA: a) Parma, 03 Marzo 2008 b) Bologna, 04 Marzo 2008 c) Cesena, 05 Marzo 2008 d) Rimini, 06 Marzo 2008 “Tra cattolicità ed ortodossia: la pastorale dei Fedeli appartenenti alle Confessioni cristiane non Cattoliche presenti sul nostro territorio”. Animatore: Don Alberto Di Chio 2. INCONTRI PER FASCE DI ETÀ: gli incontri si terranno a Milano Marittima nei giorni 12, 13, 14 Maggio 2008. “La Fraternità in S. Francesco” Fr. Prospero Rivi, OFMCap 3. INCONTRO PER I GUARDIANI l’Incontro si terrà a Castelletto di Brenzone presso il Centro di Spiritualità (VR) dal 7 al 9 Aprile 2009 “Vivere insieme ai fratelli anziani e/o malati” P. Angelo Brusco, MI 4. GIORNATA INTERPROVINCIALE DI FRATERNITÀ 28 aprile a Voghera * 29 aprile a Brescia * 30 aprile a Ferrara * “Il Cammino di Interprovincialità” Un Ministro provinciale e un Delegato della Commissione Definitoriale del Nord Italia. * È importante che si scelga di partecipare in tutti e tre i posti. 5. ESERCIZI SPIRITUALI: a Montepaolo dal 14 al 18 Aprile 2008. “Lodate e benedite il Signore con grande umiltà” Fr. Bruno Monfardini Notiziario - 3 Dalla Curia generale Comunicato del Definitorio - Gennaio 2008 Il Tempo Forte del mese di gennaio 2008, si è svolto dal 7 al 22. Come ogni anno, in questo periodo è stato inserito l’incontro, con il governo dell’Ordine, dei Ministri e Custodi eletti nell’arco del 2007. Questo incontro ha avuto luogo dal 14 al 22 ed erano presenti venti neo-eletti Ministri e Custodi. Nella mattinata del 16 il Definitorio ha partecipato alla “laudatio” in onore del cardinale Umberto Betti presso la PUA. Oltre ai temi trattati solitamente, sono stati approfonditi in particolare alcuni temi specifici: il sussidio formativo sul Capitolo IV delle CC.GG.; il sussidio sulla formazione permanente; il sussidio per le parrocchie; la situazione attuale delle Custodie dipendenti; il 2008 ‘anno della Parola’; l’incontro dei presidenti delle Conferenze nel maggio 2008; l’incontro delle presidenti delle federazioni delle Clarisse (Santa Maria degli Angeli 26 gennaio – 6 febbraio 2008). 1. Relazioni È stata studiata e valutata la relazione inviata dal visitatore generale fr. Theo Vergeel che ha concluso il suo servizio nella provincia S. Michele Arcangelo 4 - Notiziario in Indonesia. Il Definitorio ha accolto la decisione del capitolo di detta provincia che la Custodia di San Francesco in Papua Occidentale, da essa dipendente, diventi una custodia autonoma. Rimangono da stabilire i passaggi da fare, inclusa la data dell’erezione. Il Definitorio, dopo aver ascoltato il visitatore della Fondazione S. Francesco d’Assisi dipendente dal Ministro Generale in Russia-Kazakistan ed il parere dei frati della Fondazione per quanto riguarda il nuovo governo, ha nominato il nuovo presidente ed i tre consiglieri di detta Fondazione. Il nuovo presidente è Fr. Guido Trezzani. 2. Nuovo Segretario generale Il Definitorio ha scelto Fr. Ernest Karol Siekierka (Provincia di San Francesco d’Assisi in Polonia) come nuovo Segretario generale dell’Ordine, ufficio vacante dopo la morte di Fr. Sean Collins che è deceduto il 24 dicembre 2007 in seguito ad una breve e dolorosa malattia. 3. Capitolo Generale 2009 Il Definitorio ha incontrato Fr. Francesco Patton, Segretario generale del Capitolo 2009, ed ha progettato alcuni passi da fare in preparazione allo stesso. Insieme al Segretario generale del Capitolo è stata preparata la giornata dedicata al tema del Capitolo prevista durante l’incontro dei Presidenti delle Conferenze nel mese di maggio 2008. Sono stati, poi, nominati vice-segretari del Capitolo generale: Fr. Walter de Carvalho Junior, della Provincia dell’Immacolata Concezione in Brasile, e Fr. Gabriel Mathias, della Provincia di S. Tommaso in India. Fr. Giampaolo Masotti, della Provincia Serafica, è stato eletto addetto di Segreteria per le comunicazioni. È stata nominata anche la Commissione preparatoria del prossimo Capitolo composta dai seguenti frati: Fr. Francesco Patton (segretario e coordinatore), Fr. Ambrogio Nguyen Van Si (definitore generale), Fr. Walter de Carvalho Junior (vice segretario) e Fr. Damien Isabell (dal Centro missionario in Bruxelles). Fr. Jakab Varnai (definitore generale) e Fr. Francesco Patton (segretario) formano la Commissione per la revisione dell’Ordo Capituli. 4. Collegio S. Isidoro in Roma Avendo deciso il trasfeFrati Minori dell’Emilia-Romagna rimento della fraternità di Grottaferrata (Collegio S. Bonaventura-Quaracchi) a Roma (Collegio S. Isidoro), il Definitorio ha formato la nuova famiglia religiosa di detto Collegio dipendente dal Ministro generale. 5. Incontro con gli Uffici Il Definitorio ha incontrato il Direttore dell’Ufficio per lo sviluppo (Fund Raising) e l’Economo generale informandosi sullo svolgimento dei lavori. Per trattare di due sussidi, quello sulle parrocchie e quello della formazione permanente, il Definitorio ha incontrato il Segretario generale per la Formazione e gli Studi ed il Segretario generale per l’Evangelizzazione. 6. Pratiche amministrative Sono state esaminate 32 pratiche amministrative, che riguardano l’emissione di decreti, ratifiche, dispense e richieste finanziarie da varie entità dell’ordine. Fr. Ernest K. Siekierka Segretario Generale Roma, 25 gennaio 2008 L’opuscolo, pubblicato dall’Agenzia Viaggi Frate Sole in collaborazione con il Commissariato di Terra Santa, è uno strumento utile per tutti coloro che desiderano avvicinarsi ai Luoghi Santi. Accanto alle destinazioni di Terra Santa, sono presentate anche altre mete dell’area del Medio Oriente indicando la Casa dove essere ospitati e le guide dove scoprire i tanti luoghi significativi per la nostra fede. La nostra Agenzia Viaggi “Frate Sole Viaggeria Francescana” di Bologna è a disposizione di chiunque desideri informazioni per recarsi nei Luoghi Santi usufruendo di un’organizzazione puntuale e competente. I pellegrinaggi in programma di 8 giorni per il 2008 sono i seguenti: 05-12 marzo; 20-27 marzo (Pasqua); 12-19 aprile;18-25 aprile; 24 aprile - 01 maggio; 03-10 maggio; 08-15 maggio; 26 giugno-03 luglio; 10-17 luglio; 17-24 luglio; 07-14 agosto; 21-28 agosto; 21-28 agosto; 09-16 ottobre; 16-23 ottobre; 04-11 dicembre. La quota di partecipazione è a partire da € 990,00 e comprende il volo di linea, le tasse aeroportuali, la sistemazione presso le “Casenove” con pensione completa, la guida, l’assicurazione ed altro ancora. Inoltre sono proposti gli itinerari di approfondimento biblico e spirituale, il “Cammino di Mosè” dall’Egitto alla Terra Promessa, la visita della Giordania, dell’Egitto Copto, della Siria e dell’Armenia. Via D’Azeglio, 92/c 40123 Bologna Tel.: 051 6440168 Fax 051 6447427 E-mail: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 5 LA RELAZIONE TRA OFM E OSC Intervento del Ministro generale, Fr. José R. Carballo, al primo incontro delle Presidenti delle Sorelle Povere di Santa Chiara tenutosi ad Assisi dal 26 gennaio al 6 febbraio 2008 Carissime Sorelle Povere, il Signore vi dia pace! È una gioia per me potervi incontrare in questa circostanza e desidero di cuore ringraziare ciascuna di voi per essere presente a questo Convegno. So dei numerosi disagi che alcune hanno dovuto affrontare per essere qui oggi, ma mi auguro che l’esperienza che vivrete nei prossimi giorni sia ricca di grazie e un’occasione autentica per crescere insieme nell’amore al carisma che Francesco e Chiara d’Assisi ci hanno affidato, così da continuare a custodirlo integro, a viverlo con gioia, per poterlo a nostra volta donare con passione. Qui ad Assisi, dove tutto ha avuto inizio, ci siamo voluti riunire per condividere la nostra fede e per farci pellegrini nei luoghi che conservano vivo il fascino originario del nostro carisma. Le celebrazioni liturgiche che faremo possano davvero esprimere tutto il nostro amore e il nostro ringraziamento al Signore per averci chiamato a seguirlo sulla via per noi tracciata dal padre san Francesco e dalla madre santa Chiara. In questo modo desideriamo metterci, ancora una volta, alla loro scuola, per farci condur- 6 - Notiziario re da loro alla nostra meta, a Cristo, nostro unico Maestro. Siano loro le nostre guide in questi giorni. La strada che ci sta davanti, infatti, siamo chiamati a percorrerla insieme. È, infine, particolarmente significativo che questo incontro si svolga proprio mentre noi Frati Minori ci stiamo preparando a celebrare l’VIII centenario di approvazione della Regola scritta da Francesco, mentre voi, Sorelle Povere, vi incamminate verso l’VIII centenario della nascita del vostro Ordine. È anche questo un modo per ricordare, e ricordarci, che non si può fare memoria di Francesco senza far memoria di Chiara e che, allo stesso modo, se saremo “profeti” in questo nostro mondo lo potremo essere solo insieme, Frati Minori e Sorelle Povere, proprio come lo furono allora Francesco e Chiara d’Assisi. 1. Un solo carisma Vorrei iniziare questo incontro rendendo grazie, insieme a voi, al Padre delle misericordie, al nostro Donatore, per tutto quello che ogni giorno da lui riceviamo, ma soprattutto per il dono della nostra vocazione a diven- tare santi, contemplando il volto del Signore nostro Gesù Cristo e seguendone le orme in santa unità, in minorità e in povertà. Questa fu la rivelazione che il Signore fece a Francesco e che, attraverso di lui, fu fatta anche a Chiara (cfr. TestsC 2 e 5). La loro fu una vocazione condivisa fin da principio, ancor prima che il Signore donasse dei fratelli a Francesco. È Chiara a farcelo sapere nel suo Testamento, ricordando come Francesco, quando «non aveva ancora né fratelli né compagni, quasi subito dopo la sua conversione, mentre edificava la chiesa di San Damiano ... per gran letizia e illuminazione dello Spirito Santo», profetizzò che in quel luogo sarebbero vissute lei e le sue Sorelle (cfr. TestsC 9-11). Un legame spirituale, perché nato per illuminazione dello Spirito Santo, che fu poi sigillato quando Chiara promise obbedienza a Francesco. È la stessa Chiara a sentirsi in dovere di ricordare questo momento fondamentale della sua esperienza sia nel Testamento che al centro della Regola da lei scritta: «Dopo che l’altissimo Padre celeste si degnò di illuminare con la sua grazia l’anima mia perché, Frati Minori dell’Emilia-Romagna seguendo l’esempio e gli insegnamenti del beatissimo padre nostro san Francesco, facessi penitenza, poco tempo dopo la sua conversione, insieme con le mie sorelle, gli promisi volontariamente obbedienza» (RsC VI,1; cf TestsC 24-25). Chiara entra con questo gesto a far parte a pieno titolo della fraternitas e a condividere, proprio come i Frati, la forma vitae di Francesco, pur vivendola con modalità diverse dagli altri Fratelli. Per questo motivo Francesco si sentirà sempre tenuto ad avere «cura diligente e sollecitudine speciale» di Chiara e delle Sorelle come dei Frati (cf RsC VI, 4). E se Chiara nei suoi scritti fa continui riferimenti all’insegnamento di Francesco, nondimeno sappiamo come Francesco si rivolge a Chiara nei momenti più difficili e incerti del suo cammino, andando da lei di persona o inviandole dei Frati (cf Proc II,15). Si trattava, dunque, di un’unica fraternità in cui ciascuno, avendo scelto di vivere secondo la perfezione del santo Vangelo, in obbedienza allo Spirito, la realizzava nel servizio e nella fedeltà alla santa Chiesa, ma con un proprio stile di vita. Questa comunione carismatica agli inizi doveva essere così evidente che lo stesso Celano, pochi anni dopo, annotava che «un solo e medesimo spirito ha fatto uscire i frati e quelle donne poverelle da questo mondo» (2Cel 204). I modi così diversi, ep- pure così uguali nella radicalità e nella passione, con cui san Francesco e santa Chiara vissero la stessa chiamata, hanno affascinato tante donne e uomini di ogni condizione sociale, razza e cultura. Lungo otto secoli di storia chierici, religiosi e laici, appartenenti alla grande Famiglia Francescana, hanno continuato a raccogliere questa preziosa e impegnativa eredità a «vivere secondo la forma del santo Vangelo», e l’hanno testimoniata nella Chiesa e per il mondo. Anche noi, dunque, come loro siamo oggi chiamati ad una spiritualità di comunione, anzitutto perché il carisma che abbiamo abbracciato nasce nella comunione, nella condivisione Foto di gruppo dell’incontro internazionale delle Presidenti federali delle Sorelle Povere di Santa Chiara. L’evento è il primo nel suo genere nella storia pluricentenaria dell’Ordine! Le sorelle sono convenute a Santa Maria degli Angeli dai cinque continenti, rispondendo all’invito del Ministro generale per una convocazione che si inserisce nella celebrazione della grazia delle origini nell’VIII centenario di fondazione dell’Ordine. L’incontro si è svolto, dal 26 gennaio al 6 febbraio, a Casa Leonori - S. Maria degli Angeli - gestita dalla COMPI. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 7 e nella partecipazione. Se Chiara, infatti, promette a Francesco “obbedienza”, Francesco promette di aver “cura” di Chiara; se Chiara nei suoi scritti si richiama continuamente all’insegnamento trasmesso da Francesco, Francesco nei momenti più difficili della sua esperienza chiede a Chiara cosa fare o si rifugia da lei. Vivere il Vangelo da francescani significa, allora, rendere visibile questa comune appartenenza carismatica, in cui la fondamentale reciprocità diventa uno stimolo per sostenere ed aiutare le peculiari diversità ad esprimere tutta la ricchezza e la bellezza della nostra forma di vita. È quanto si dice anche nelle Costituzioni generali dell’Ordine dei Frati Minori: «ricordino volentieri i frati che il carisma conferito da Dio a san Francesco esprime e manifesta tutti i suoi molteplici frutti tanto presso i Frati Minori quanto presso gli altri membri della Famiglia francescana» (Art. 55,1) e in quelle delle Sorelle Povere di santa Chiara: «Il Padre san Francesco fondò tre Ordini: l’Ordine dei Frati Minori, l’Ordine delle Sorelle Povere e l’Ordine Francescano Secolare. Come figli dello stesso Padre viviamo in una complementarietà vitale» (Art. 120,1). Questi testi ci confermano che nessun ramo della Famiglia francescana esiste indipendentemente dagli altri, che nessuno possiede in esclusiva il dono del carisma per parteciparlo agli altri, ma tutti, per viverlo in pienezza, sono chiamati a comunicarlo in uno scambio fraterno e spirituale. Dobbiamo perciò interrogarci su come viviamo la complementarietà, chiederci se questa cresce all’interno di quel- 8 - Notiziario la reciprocità, in cui sussiste il nostro carisma. Dobbiamo verificare se le modalità attraverso cui oggi rendiamo visibile la nostra “santa unità” sono veramente un vicendevole aiuto a vivere secondo la forma del santo Vangelo. 2. Conosci la tua vocazione Per attuare questo scambio è, infatti, indispensabile conoscere ciò che abbiamo da offrire, cioè, vivere con sempre maggiore consapevolezza la chiamata ricevuta. Abbiamo, infatti, di fronte a Dio la responsabilità di cercare costantemente il senso della nostra vocazione, perché «tanto più è grande e perfetta, tanto più a Lui siamo obbligate. Perciò l’Apostolo dice: “Conosci la tua vocazione”» (TestsC 3). È questa la grande sfida con cui la nostra vita continuamente si confronta. La domanda che sta all’inizio della conversione di Francesco è anche all’inizio di ogni nostra giornata: «Signore, che cosa vuoi che io faccia?». Come possiamo vivere la nostra vocazione, perché abbia senso? Cosa vuol dire oggi per le Sorelle Povere fare «il santo e verace comandamento» del Signore? Il nostro tempo è un tempo di domande e di interrogativi. Le persone che a noi si rivolgono, l’ambiente in cui viviamo, la Chiesa stessa si trasformano spesso in domande, che scuotono le nostre certezze e mettono in discussione il nostro stile di vita. Non si deve aver paura di questo, ma come Francesco davanti al Crocifisso, bisogna chiedere «senno e cognoscemento» (PCr 5), per vivere con quella “discrezione”, che tanto Chiara raccomandava alle Sorelle; è poter discernere il necessario dal superfluo, tornando sempre a ciò che è l’essenziale: «poiché per divina ispirazione vi siete fatte figlie e ancelle dell’altissimo sommo Re, il Padre celeste e vi siete sposate allo Spirito Santo, scegliendo di vivere secondo la perfezione del santo Vangelo» ( RsC 6,3). Come dite oggi questa vostra identità? Come la dite a noi Frati Minori e come la dite al mondo? È tempo che vi riappropriate della vostra forma di vita di Sorelle Povere che, per le vicende storiche del vostro Ordine, a volte fa ancora fatica a ritrovare la sua specificità, quando non è sufficientemente radicata nella Regola scritta per voi da santa Chiara. Questo bisogno di un ritorno alle origini non ve lo chiediamo solo noi, Frati Minori, ma è tutta la Chiesa a chiederlo alla vita religiosa: «Gli Istituti sono dunque invitati a riproporre con coraggio l’intraprendenza, l’inventiva e la santità dei fondatori e delle fondatrici come risposta ai segni dei tempi emergenti nel mondo di oggi. Questo invito è innanzitutto un appello alla perseveranza nel cammino di santità attraverso le difficoltà materiali e spirituali che segnano le vicende quotidiane. Ma è anche appello a ricercare la competenza nel proprio lavoro e a coltivare una fedeltà dinamica alla propria missione, adattandone le forme, quando è necessario, alle nuove situazioni e ai diversi bisogni, in piena docilità all’ispirazione divina e al discernimento ecclesiale» (VC 37). Troppe volte la sicurezza, che nella nostra vita spesso ci è offerta da forme e strutture consolidate, ci impedisce di chiederci se queste sono ancora significative o se hanno perso la loro forza e non si sono ridotte ad un comodo rifugio. Il Frati Minori dell’Emilia-Romagna rinnovamento comporta sempre una grande fatica, richiede un attento discernimento, necessita di tempo e pazienza, ma è la sola possibilità che abbiamo perché la nostra vita continui ad essere “segno” leggibile per chi ci è vicino. Anche noi Frati Minori ci siamo incamminati su questa strada e il Documento del Capitolo generale del 2003 ci ricordava a questo proposito di fare attenzione, perché «chi non legge i segni dei tempi rischia di fermarsi, ripetersi, annullare i sogni più profondi, perdere a poco a poco la gioia contagiosa della fede» (Sdp 6). Per questo abbiamo bisogno, noi Frati Minori e voi Sorelle Povere, di una grande lucidità per distinguere ciò che nella nostra vita è ancora carico di significato, abitato dalla presenza del Signore, da ciò che ormai è solo un guscio, una gabbia vuota che ci imprigiona, una struttura che ci appesantisce. E accanto alla lucidità ci serve l’audacia di fare scelte conseguenti, che ci permettano di rimanere fedeli a ciò che nel nostro carisma è davvero fondante, per reincarnarlo in maniera nuova nella realtà culturale in cui viviamo. Torneremo, allora, ad essere segni visibili, fari di speranza, per gli uomini e le donne del nostro tempo, così assetati di Dio, di luoghi dove poterlo incontrare, di tempi per potersi ritrovare. È solo in questa “fedeltà”, che è per se stessa “dinamica”, che può crescere una vera reciprocità. Essa sarà, allora, prima di tutto un comunicare nella fede il senso sempre nuovo del proprio vivere secondo la perfezione del santo Vangelo; un trasmettere la gioia e la passione per la propria vocazione; un avanzare inFrati Minori dell’Emilia-Romagna sieme «con corsa veloce, passo leggero, senza inciampi ai piedi ... sul sentiero della beatitudine» (3LAg 12s). I biografi ci dicono che al termine della sua vita Francesco diceva: «Cominciamo, fratelli, a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo fatto poco o nessun profitto» (1Cel 103). Anche noi, pellegrini e forestieri, seguaci dell’altissima povertà, non dobbiamo aver timore nel lasciare alle nostre spalle tutto ciò che è di ostacolo o rallenta il cammino che conduce alla meta. Chiediamo a Francesco la grazia di desiderare di poter ricominciare sempre daccapo, con la gioia e l’entusiasmo degli inizi, avendo come unico punto di riferimento il nostro esserci totalmente donati al Signore. Come rispondere oggi al Signore e ai fratelli e alle sorelle che ci interpellano? Come “rifondare” la nostra vita? Come ritrovare la freschezza della grazia delle origini, per continuare ad essere testimoni del carisma di Francesco e Chiara? 3. Autonomia e collaborazione La riscoperta della partecipazione all’unico carisma avvenuta negli ultimi anni, soprattutto grazie ai più recenti studi clariani, ha messo in evidenza come il Vangelo vissuto da Chiara non possa essere però ridotto alla semplice versione femminile di quello vissuto da Francesco. La pianticella di Francesco, infatti, pur rimanendo sempre alla scuola del santo di Assisi, esprime una sua assoluta originalità e irriducibilità, che ne garantisce e conserva l’identità nella reciprocità. Così fin dall’inizio, mentre Francesco lascia Assisi e l’Umbria per annunciare la Parola sulle strade del mondo, Chiara con le sue Sorelle si stabilisce fuori dalle porte di Assisi, dedicandosi nel silenzio e nella solitudine alla contemplazione della Parola. Mentre Francesco va incontro ai poveri e ai lebbrosi, Chiara accoglie tutti con la tenerezza di una madre a San Damiano (cfr. Costituzioni generali Sorelle Povere 4,2). Come già vi diceva il mio predecessore, Fr. Hermann Schalück: «le differenze tra Francesco e Chiara non si contraddicono, ma si completano. Chiara fu per il Poverello di Assisi l’incarnazione della don- Notiziario - 9 na del Vangelo, immagine di Maria, figlia e ancella dell’Altissimo Re, il Padre celeste, sposa dello Spirito Santo, immagine del Signore. Fu custode della parola viva del Signore, che i frati spargevano per le vie del mondo; fu colei che con il sacrificio, con l’offerta continua dette piena fecondità all’annuncio di tale parola. Fu testimone integra del desiderio di Francesco di vivere nel Figlio, passando con lui ogni giorno al Padre. È questo fino ad oggi il servizio proprio delle Sorelle Povere: essere un continuo rendimento di grazie, una perenne Eucaristia per tutto l’Ordine dei Minori, essere la profezia di una Chiesa che già nell’oggi, nel mistero eucaristico realizza per tutti ciò che sarà per sempre» (CTC, Quaderni dell’Ufficio “pro Monialibus” 24 [1997] 263). Questo legame carismatico che, pur nelle differenze specifiche, unì Francesco e Chiara, ha attraversato i secoli ed è molto vivo e sentito anche oggi tra le Sorelle Povere e i Frati Minori, benché non sia definito da rapporti giuridici specifici tra i due Ordini. Ogni volta che visito le Entità dell’Ordine, però, ho la possibilità di incontrare anche le Sorelle Povere di quella regione e nel dialogo con loro emerge spesso chiaramente che le gioie e le preoccupazioni dei cammini sono le stesse. Credo che molta strada in questo senso sia stata fatta, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II, ma in diversi casi resta ancora molto lavoro da fare. Troppo spesso, infatti, l’assistenza promessa da Francesco a Chiara è stata concepita da parte dei Frati Minori come una specie di tutela e da parte delle Sorelle Povere come una effettiva dipen- 10 - Notiziario denza, dando origine a vere e proprie ingerenze degli uni nei confronti delle altre. Altre volte, invece, la giusta autonomia ha portato ad un quasi totale isolamento e a cammini indipendenti, riducendo la reciprocità tra Primo e Secondo Ordine alla vicendevole prestazione di servizi. Volendo evitare questi rischi, dobbiamo riconoscere che il rapporto a cui siamo chiamati è tanto bello quanto impegnativo e richiede da entrambe le parti maturità umana e spirituale, oltre che una solida formazione. Una sana collaborazione che non tenga solo conto delle differenze, ma le aiuti a sussistere, non può essere improvvisata, ma necessita di un serio cammino di formazione e, conseguentemente, di una approfondita riflessione sulla propria identità. Senza questi due elementi ogni collaborazione è destinata a fallire. D’altra parte la storia stessa, almeno in diverse zone geografiche, ci sta portando a compiere delle scelte alle quali è bene giungere per quanto possibile preparati. Il calo numerico delle vocazioni, sia per il Primo che per il Secondo Ordine, comporta inevitabilmente delle conseguenze all’interno delle Province dei Frati e nei singoli Monasteri. In questi casi ciò che più preoccupa non è la serena scelta del venir meno di una presenza francescana, quanto l’ostinarsi a mantenerla, anche quando non ci sono più le condizioni minimali perché continui ad essere significativa. Una sopravvivenza forzata, che in certe situazioni è garantita solo da un’autosufficienza economica, è espressione di una volontà di isolamento ben lontana dalla giusta difesa della propria autonomia. Si assiste in questi casi al progressivo venir meno delle esigenze fondamentali della nostra vita. Non si riesce più a soddisfare l’impegno formativo che deve favorire una continua crescita spirituale; vengono meno le condizioni minimali che garantiscono una serena vita fraterna e, per continuare a far fronte a tutti gli impegni, si finisce con il trascurare ciò che invece è essenziale. Come avverte Vita consecrata «la vera sconfitta della vita consacrata ... non sta nel declino numerico, ma nel venir meno dell’adesione spirituale al Signore e alla propria vocazione e missione» (n. 63). Abbiamo, poi, una grande responsabilità nei confronti delle nuove generazioni che a noi si rivolgono, affascinate dal nostro carisma e che vogliono intraprendere la nostra vita. Cosa abbiamo da offrire loro? Sappiamo accogliere le loro salutari “provocazioni” per rinnovarci? Non si corre, a volte, il pericolo che la preoccupazione maggiore sia di formare persone il più possibile integrate nelle nostre strutture? Vivere il carisma francescano significa, invece, essere aperti all’aiuto reciproco; ad aiutare e a lasciarsi aiutare, quali che siano i mezzi di cui si dispone; essere e sentirsi parte di un’unica famiglia in cui tutto viene condiviso: «l’intero nostro Ordine, benché formato da monasteri autonomi, costituisce un’unica famiglia» (Costituzioni generali Sorelle Povere 216). Vivere in santa unità, infatti, vuol dire anche saper riconoscere di aver bisogno, rinunciare alla superbia che può venire dal numero o dalle ricchezze, per andare incontro all’altro per farsi suoi compagni di viaggio, secondo l’insegnaFrati Minori dell’Emilia-Romagna mento di Emmaus. Dobbiamo perciò avere il coraggio di chiederci: quale immagine di fraternità offriamo nella Chiesa? Che cosa significa appartenere a un Ordine oltre che a un Monastero? Quali sono gli strumenti con cui edifichiamo la fraternità? Cosa è necessario cambiare per rafforzare la collaborazione tra i Monasteri e tra i nostri Ordini? 4. Vita e missione Se sapremo impegnarci per migliorare la nostra fraternità, certamente ne gioverà la qualità della nostra vita e della nostra testimonianza. «La vita di comunione, infatti, «diventa un segno per il mondo e una forza attrattiva che conduce a credere in Cristo [...]. In tal modo la comunione si apre alla missione, si fa essa stessa missione», anzi «la comunione genera comunione e si configura essenzialmente come comunione missionaria» (VC 46). Vivendo in questa santa unità la nostra stessa vita, prima e più che le nostre parole, diventerà segno visibile per un mondo che ancora soffre per le divisioni e le discordie e che continuamente cerca testimoni di pace e riconciliazione. C’è sempre più l’urgenza di uomini e donne che, fondando la loro esistenza in Dio Padre, seguano le orme del suo Figlio per testimoniare e annunciare al mondo, nello Spirito, il suo essersi incarnato come nostro fratello minore. Dobbiamo aiutarci a riscoprire l’atteggiamento obbediente di Maria, vergine fatta Chiesa, che con il suo fiat accolse «nel piccolo chiostro del suo sacro seno» Colui che «i cieli e la terra non potevano contenere» (3LAg 18s) e portarlo Frati Minori dell’Emilia-Romagna spiritualmente in noi, imitandone soprattutto l’umiltà e la povertà (cf 3LAg 25). Dobbiamo aiutarci a non fare dei nostri conventi e dei nostri monasteri dei luoghi di fuga dalla realtà, ma delle vere scuole di contemplazione, dove imparare a scoprire «quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza» (Ef 3,18). Solo vivendo secondo la forma di un così grande amore e trasformandoci giorno per giorno in esso, diventeremo veramente esempio e specchio non solo per quanti vivono con noi, ma per tutti coloro che ci sarà dato di incontrare (cfr. TestsC 19). Ritroveremo così insieme il gusto di celebrare e cantare la mirabile bellezza dell’opera di Dio. La stanchezza e la monotonia, che spesso uccide le nostre liturgie, lascerà il posto alla gioia e allo stupore, perché avremo occhi spirituali per vedere nella creazione e nella provvidenza la fedeltà della presenza di Dio nella nostra vita. Solo lasciando che il nostro cuore sia ricolmo di questo Bene, potremo essere veri profeti perché non solo capaci di denunciare, ma anche di rinunciare veramente alla logica del successo, della ricchezza e dell’egoismo. L’altissima povertà tornerà, allora, ad essere la nostra sposa e saremo in grado di fare autentiche scelte di condivisione con i poveri e con gli ultimi, accogliendoli e occupandoci di loro con amore materno, perché solo chi è povero può accostarsi al povero come a un fratello; facendoci loro compagni solo «per amore di quel Dio che povero fu posto nella mangiatoia, povero visse nel mondo e nudo rimase sul patibolo» (TestsC 45); vivendo “senza nulla di proprio”, perché espropriati interiormente ed esteriormente, e quindi senza mettere radici, senza legarci a luoghi e strutture, perché “pellegrini e forestieri” in questo mondo. Ma tutto ciò suppone una grande disponibilità a cambiare, a lasciarsi formare e trasformare, a vivere di fede, camminando senza vedere la meta verso cui ci si è avviati. Si tratta di essere disposti ad una vera metanoia, che coinvolge tutta la persona in un processo dinamico di crescita armonica e la mantiene in un atteg- Notiziario - 11 giamento di costante conversione (cfr. VC 65). Solo all’interno di questo processo formativo permanente sarà possibile diventare ogni giorno di più Frati Minori e Sorelle Povere. Quella della formazione è forse la sfida più grande che abbiamo davanti, perché la nostra fedeltà alla vocazione e missione che abbiamo ricevuto sia davvero creativa. Care Sorelle, mentre ancora rinnovo davanti a voi la mia promessa «di avere sempre di voi, come dei miei fratelli, cura e sollecitudine speciale» (Fvit 2), con la santa madre Chiara «piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signore nostro Gesù Cristo, affinché con il soccorso dei meriti della gloriosa vergine santa Maria, sua Madre, del beatissimo Padre nostro Francesco e di tutti i santi, lo stesso Signore, che ci ha donato un buon inizio, doni l’incremento, dia anche la perseveranza finale. Amen» (TestsC 77s). Fr. José R. Carballo Ministro generale Assisi, 28 gennaio 2008. È con vera soddisfazione che il Centro Missionario provinciale pubblica “Lettere dai tre continenti”, una selezione di lettere inviate da Elisa Palazzi alla sorella Marta e a Fr. Benigno Benassi nel tempo del suo volontariato missionario in Papua Nuova Guinea, Repubblica Centro Africana, Venezuela. Un piccolo tesoro di vissuto cristiano custodito tra le righe di molti scritti a mano negli anni settanta e ottanta del secolo scorso, da luoghi fuori mano abitati da gente semplice nativa del posto e da qualche missionario cattolico, che ai più sarebbe rimasto sconosciuto se la sorella dell’autrice e altri suoi amici non avessero pensato di raccogliere e pubblicare per onorarne la memoria. Elisa Palazzi nacque nel 1934 ad Avezzano. Dopo il diploma magistrale si trasferì per motivi di lavoro a Bologna, la città di origine della sua famiglia. In lei maturò la vocazione missionaria laica che la portò a collaborare con i frati minori di Bologna in Papua Nuova Guinea e con altri istituti religiosi nella Repubblica Centro Africana e in Venezuela. Qui morì in seguito a un incidente stradale nel 1999. Per chi volesse una copia del volumetto può contattare il Centro Missionario provinciale, tel.: 051 680356. 12 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Vita della Provincia I Definitorio Parma 12 febbraio 2008 * Il Definitorio si dà appuntamento presso la Fraternità dell’Annunziata di Parma per le ore 09.00 di martedì 12 febbraio. * I Definitori sono tutti presenti e i lavori iniziano alle ore 09.20. I Verbali della riunione del Definitorio di gennaio sono approvati all’unanimità e subito firmati. * Il Ministro provinciale ricorda Fr. Davide Veronesi improvvisamente deceduto sabato 9 c.m. e evidenzia la situazione precaria della Fraternità delle Grazie. * Il Definitorio si confronta sull’andamento della Formazione Permanente svoltasi a Milano Marittima con l’animazione di Fr. Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa. I Frati hanno mostrato gradimento per l’incotro con Fr. Pierbattista e sono stati numerosi (78 frati). * Il Definitorio, seguenFrati Minori dell’Emilia-Romagna do l’indicazione del Capitolo provinciale 2006 n. 17, ha riflettuto su Montepaolo, partendo dai punti proposti dal Definitorio nel 2003. Si ribadisce che Montepaolo continui ad essere “Casa di preghiera e di accoglienza per i Frati e per i fedeli che desiderano fare esperienza di preghiera e di silenzio”; si raccomanda di valorizzare la caratteristica di Montepaolo quale Santuario nel sentire comune. * Raccolte le indicazioni scritte di ogni Definitore il Ministro provinciale si impegna ad elaborare alcuni punti programmatici, insieme alla Fraternità, tenendo conto che l’Eremo di Montepaolo è Santuario, Casa di preghiera e di accoglienza, valorizzando inoltre la nostra chiesa di S. Francesco in Forlì, quale luogo della vita sacramentale, in particolar modo del sacramento della penitenza. * Fr. Giuseppe Ferrari relaziona circa l’incontro della Commissione Definitoriale Interprovinciale tenutasi il 1° Febbraio a Milano. È stato approfondito il concetto di interprovincialità a diversi livelli: il primo investe le case di formazione, il secondo “le future case interprovinciali”. La commissione, coadiuvata dalla Società DIAthESIS, si è data un percorso finalizzato all’Assemblea dei Definitòri del Nord Italia prevista per il mese di giugno. * Il Ministro provinciale presenta al Definitorio il Calendario definitivo della Visita canonica alla Provincia. * Si affronta la problematica della parrocchia di Sant’Antonio in Reggio Emilia venuta alla luce con la partenza di Fr. Raffaele Trotta. Le difficoltà emerse riguardano sia la vita pastorale sia la vita fraterna. * Il Definitorio prende in esame la destinazione del complesso di San Cataldo in Modena. Si indicano gli spazi a disposizione del Santuario, così da poter affidare il resto del convento alla Confraternita della Misericaordia con contratto di comodato gratuito. * Il Ministro provinciale presenta al Definitorio la richiesta di ristrutturazione dell’ex sede del Pane di Sant’Antonio in Via D’Azeglio, 84. Il Definitorio Notiziario - 13 da via libera all’inizio dei lavori vista anche la copertura finanziaria dell’intervento. * Il Ministro provinciale aggiorna il Definitorio sull’acquisto di un capannone a S. Lazzaro di Savena, a titolo di permuta con il Capannone di Via Sacco in Bologna, a favore dell’Antoniano. * Il Ministro provinciale informa il Definitorio che Fr. Donato Sartini si trova attualmente in Italia per accertamenti clinici. * Il Ministro provinciale riferisce al Definitorio che Mons. Pedro Pablo Elizondo Cardenas, Vescovo di Cancùn-Chetumal Messico, è lieto di accogliere Fr. Giuseppe Cervesi nella sua Prelatura e di affidargli la cura pastorale della Cappellania “de los Chunes” in territorio Maya. presenta al Definitorio una lettera di riconoscimento e di ringraziamento, della Diocesi di Amburgo, a Fr. Quintino Lugnan per il lavoro svolto presso la Missione italiana. * Il Commissario di Terra Santa, Fr. Giuseppe Ferrari, chiede al Ministro provinciale di poter inoltrare al Custode di Terra Santa la richiesta per l’acquisto di una nuova autovettura. * Il Ministro provinciale presenta al Definitorio due richieste da parte del Guardiano della SS. Annunziata di Parma: allestimento della Sala multimediale “P. Lino” e acquisto di un nuovo “Doblò” per la Mensa di P. Lino. Il Definitorio accoglie favorevolmente le richieste inoltrate. * Il Ministro provinciale comunica al Definitorio che sarà ad Assisi dal 15 al 23 febbraio per l’Assemblea COMPI, gli Esercizi spirituali e l’Assemblea generale Unione Famiglie Francescane. * Alle ore 12.00 il Definitorio si incontra con la Fraternità e prende atto della situazione precaria in cui vive determinata dalla condizione di salute di Fr. Giangabriele Chierici, ricoverato presso la “Casa di Cura delle Piccole Sorelle” e di Fr. Ersilio Sichel appena dimesso dall’Ospedale. Il Ministro provinciale annuncia che Fr. Ersilio sarà trasferito nell’Infermeria provinciale a Bologna. * Il Definitorio ha ripreso i lavori alle ore 14.15 ed ha terminato la seduta alle ore 17.00. * Il Ministro provinciale aggiorna il Definitorio sulla programmazione comune (1° Ordine e Componenti francescane) della celebrazione dell’VIII Centenario della Regola in Regione, nel 2009. * Il Ministro provinciale ragguaglia il Definitorio circa il recente incontro avuto con Don Valentino Bulgarelli, Direttore dell’ISSR, concernente l’ipotesi di un Biennio di specializzazione in “Scienze della Comunicazione” che coinvolgerebbe lo Studio Teologico Sant’Antonio e l’Antoniano. Con il Ministro provinciale ha partecipato Fr. Guido Ravaglia, Direttore dello Studio Teologico. * Il Ministro provinciale 14 - Notiziario L’Unione Conferenze Ministri provinciali delle Famiglie Francescane d’Italia si ritrova a Casa Leonori - S. Maria degli Angeli - dal 17 al 23 febbraio c.a. per l’incontro annuale che comprende due momenti: gli esercizi spirituali guidati da Fr. Paolo Martinelli, ofmcap, e da Sr. Magdalena Morgenstern, osf, e la XXXII Assemblea generale. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Programma CPV 2008 La Missione come ascolto Francesco d’Assisi - Da S. Damiano alla corte del Sultano Ritiri all’Osservanza di Bologna III media - II superiore 12-13 aprile III-V superiore 23-24 febbraio 26-27 aprile Giovani 1-2 marzo: Lo stare 5-6 aprile: La missione Iniziative nazionali per i giovani * 1-4 maggio: Sulle strade di Francesco ad Assisi * 25 luglio - 4 agosto: XXVIII Marcia Francescana verso Assisi Iniziative estive * 6-13 luglio: Campo vocazionale adolescenti * 6-11 agosto: Contempliamo con S. Chiara * 17-24 agosto: Pellegrinaggio a Santiago de Compostella In collaborazione con la Gioventù Francescana * 17-19 agosto: Vacanze Francescane a Villa Verucchio (RN) Noi frati minori siamo anche disponibili per l’ascolto e l’accompagnamento spirituale, per la predicazione, a tema vocazionale e missionario, nelle parrocchie. Ospitiamo singoli o gruppi che volessero trascorrere alcuni giorni di ritiro nella casa di accoglienza del nostro convento che dispone di cucina e cappella indipendente. Abbiamo inoltre altre proposte per i giovani con più di 30 anni. Se vuoi parlare con un frate, per informazioni o anche per collaborare con noi nell’annuncio del Vangelo: Frate Luigi 3339755598; Frate Daniele 3337502362 Convento Osservanza Via Osservanza 88 Bologna, T.051/582024-051/580597; www.cpv.fratiminorier.it, e-mail: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 15 Ricorrenze Giubilari 2008 Calendario del Definitorio 7 marzo 2008: Fiorenzuola 1 aprile 2008: Osservanza di Bologna 6 maggio 2008: Milano Marittima 3 giugno 2008: Le Grazie di Rimini 4-5 settembre 2008: Montepaolo 25mo professione (1983) Fr. Vittorio Schiavetta 16 X 25mo sacerdozio (1983) Fr. Secondo Ballati 30 VII Fr. Guido Ravaglia e Fr. Massimo Pazzini 17 IX 16 - Notiziario Virgilio Fr. Andrucci Costantino Fr. Tamagnini Cesare Maria Fr. Tinelli Patrizio Fr. Imola Giuseppe Fr. Barigazzi Giuseppe Fr. Cervesi Giuseppe Fr. Ferrari Giuseppe Fr. Russo Giuseppe Fr. Amante Benvenuto Fr. Busignani Secondo Fr. Ballati 5 marzo 11 marzo 15 marzo 17 marzo 19 marzo 19 marzo 19 marzo 19 marzo 19 marzo 22 marzo 25 marzo Onomastici Marzo Frati Minori dell’Emilia-Romagna Note di Cronaca I Il Notiziario: quarant’anni dopo! Durante l’ultimo incontro di Milano Marittima Fr. Marco, il Segretario provinciale, con un largo sorriso mi ha presentato la fotocopia di un vecchio dattiloscritto; prendendolo in mano ho visto che si trattava di un dattiloscritto del 1969: era la prima pagina del primo numero del Notiziario della Provincia. Appena l’ho visto, il largo sorriso è stato condiviso, perché quella fotocopia mi ha fatto pensare ad uno dei periodi più belli della mia vita, quello trascorso in segretaria Provinciale. Non sono certo nato con la vocazione alla vita di ufficio ed appena terminati gli studi che mi avevano preparato alla predicazione, nel 1959 fui inviato a Reggio Emilia con l’indimenticabile P. Marco Grandi per fondare la parrocchia di S. Antonio. Nel 1963 fui trasferito a S. Croce a Bologna in qualità di Vice Assistente dell’OFS, in attesa di essere nominato Assistente l’anno seguente, in occasione Frati Minori dell’Emilia-Romagna del capitolo. Stavo attendendo con una certa ansia tale nomina, quando il P. Ernesto Caroli, Ministro provinciale, mi pregò di rinunciare a quell’idea, accettando il compito di Segretario provinciale. Accettai perché avevo fatto il voto di obbedienza, ma non certamente con entusiasmo; in poco tempo giunse però anche l’entusiasmo. Avevo rinunciato ad un progetto che prevedeva interessi che non andavano oltre i confini della Regione, per affrontarne un altro che arrivava a tutti i frati della Provincia sparsi in tutto il mondo. Inoltre diventavo segretario in un momento nel quale il nostro Ministro si impegnava a portare le Province italiane verso una maggiore unione subito dopo il Concilio, anche perché erano previste nuove costituzioni generali. A questo proposito i Provinciali italiani fecero un ottimo lavoro, presentando a tutti i frati una serie di undici impegnativi quesiti in undici fogli diversi per poterli più facilmente unire ed elaborare; per fare questo furono predisposte undici commissioni nazionali che prepararono due grossi volumi che furono presentati come contributo dell’Italia al Capitolo generale straordinario del 1967, riunito solo per preparare nuove costituzioni. Il lavoro degli italiani, molto apprezzato da tutti i capitolari, fu fatto sotto la direzione del P. Caroli che nel frattempo era stato eletto segretario dell’Unione dei Ministri Provinciali diventata in seguito COMPI; la maggior parte del lavoro cadde quindi sulle mie spalle: avevo però 35 anni e il lavoro non mi faceva paura. Ben presto il P. Provinciale sentì anche la necessità di animare le quattro famiglie francescane d’Italia, ed incominciarono incontri, Esercizi spirituali, convegni a livello nazionale. Il P. Ernesto continuava ad essere Presidente dell’Antoniano ed aveva in piedi altre attività; quando dovevo scrivere una lettera per lui dovevo prima di tutto chiedermi quale delle otto carte intestate dovevo usare. Non rimpiango però questo lavoro, anzi ringrazio il P. Caroli che mi ha permesso di fare una esperienza straordinaria. Pur lavorando in segreteria, non potevo però dimenticare che i superiori mi avevano mandato a Roma per prepararmi alla predicazione; erano inoltre sempre presenti nella mia menNotiziario - 17 te i begli anni trascorsi a Reggio Emilia in parrocchia tra i giovani. Per questo pensavo che la segreteria avrebbe dovuto permettermi stretti rapporti con i frati della Provincia sparsi un po’ in tutto il mondo. Ben presto mi accorsi che gli stessi frati, in particolare i missionari desideravano avere maggiori rapporti con la curia; pensavo che potesse essere utile a questo scopo una specie di circolare periodica. Il lavoro straordinario di quel tempo non mi permise però di dedicarmi a questo progetto che mi interessava in modo particolare. Nel 1967 il P. Caroli venne sostituito da P. Saverio Colombarini, carattere completamente diverso dal primo, con un’attività che gli permetteva di vivere solo per la Provincia; subito intravidi che anch’io avrei avuto la possibilità di realizzare i miei sogni con un maggiore rapporto con i lontani. Ma ancora una volta il sogno dovette rimanere chiuso nel cassetto, perché dopo pochi mesi il P. Provinciale incappò in un grave esaurimento nervoso che condizionò la sua attività; si sperava sempre in una ripresa, ma questo non avvenne; il 17 settembre 1968 fu costretto a nominare il P. Custode, P. Ernesto Caroli, Vicario provinciale con tutti i diritti ed i doveri del Ministro provinciale. Lo stesso P. Saverio abbandonò Bologna per trasferirsi a S. Piero in Bagno, nella speranza che il luogo favorisse la ripresa, ma inutilmente. Si pensò che fosse più proficuo il luogo dove aveva realizzato tante cose, e all’inizio di dicembre si trasferì a Piacenza. Tutto fu inutile, e l’11 gennaio 1969 rinunciò al Provincialato. Accolte dal 18 - Notiziario La Fraternità San Paolo Apostolo di San Cesario [per conto della Provincia Minoritica di Cristo Re] ha promosso e realizzato con l’editrice Àncora di Milano il primo Breviario Continuo, che costituisce una novità assoluta nel panorama dell’editoria religiosa. Il Breviario Continuo risponde all’esigenza dei fedeli e dei pastori di disporre di un libro per l’uso liturgico che sia facilissimo da utilizzare da tutti. Il costo proposto è veramente accessibile: 10 €! Copie del Breviario continuuo possono essere richieste alla Fraternità di S. Paolo Ap. in S. Cesario: Tel.: 059 9773982, Cell.: 338 9111723, e-mail: [email protected] a cura dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fraternità “S. Paolo Apostolo”, San Cesario sul Panaro Ministro generale le rinuncie alla fine di gennaio, all’inizio di marzo il Definitorio elesse come suo successore il P. Salvatore Benassi. Essendo questi definitore provinciale nel marzo fu eletto un nuovo definitore nella persona di P. Geremia Ronconi. Si ebbe quindi un governo stabile ed anche il segretario provinciale ebbe la possibilità di pensare alla realizzazione dei sogni di un tempo. Erano soprattutto i missionari che si lamentavano perché non potevano essere presenti alla vita della Provincia e pensai che sarebbe stato utile preparare per loro un verbale delle riunioni del definitorio, più esteso e più adatto alla conoscenza della vita della Provincia da parte di chi solo raramente poteva incontrasi con gli altri frati. Allora era infatti impensabile un ritorno così frequente come ai nostri giorni. Parlai della cosa al Mini- stro provinciale che si dimostrò subito entusiasta; fu presentato il progetto alla prima riunione del definitorio, e si partì. All’inizio del primo Notiziario, quello del 15 aprile 1969, nella pagina presentatami dal segretario provinciale, si legge: «È stato deciso di inviare a tutti i Religiosi della Provincia un “Notiziario” ove, volta per volta vengano segnalate le cose discusse in Definitorio e le soluzioni prese. Questo diventa quindi il primo di una serie di Notiziari che verranno tempestivamente inviati dopo ogni incontro». Ben presto fu manifestato il desiderio di conoscere anche la condizione di salute dei frati, le cose di maggiore importanza a livello Provinciale e locale che andavano oltre gli interessi del Definitorio. Infine si desiderava avere un ricordo più vivo dei frati defunti. Anche questi desideri Frati Minori dell’Emilia-Romagna GIORNATA INTERPROVINCIALE DI FRATERNITÀ vennero soddisfatti. Il P. Salvatore manifestava, sempre con grande vivacità, il suo entusiasmo e con piacere incominciò a scrivere suoi interventi personali. Con il passare del tempo il Notiziario cessò di essere uno strumento del segretario per diventare l’organo ufficiale della Provincia curato in buona parte dal Ministro stesso. Passando gli anni, anche a motivo del cambiamento degli strumenti, la veste tipografica è sempre migliorata. Inoltre ha varcato i confini della Provincia ed ora riporta anche documenti della Curia Generale, della COMPI e lo stesso foglio di informazione dell’Ordine “Fraternitas”. Però non è cambiato il nome e le parti che vengono maggiormente attese e lette subito, sono quelle che ne hanno provocato l’inizio: il verbale del Definitorio e “Abbiamo vissuto”. Il pensare a questi 40 anni di storia della Provincia è per me motivo di profonda letizia ed ogni volta che giunge un numero del Notiziario, provo la stessa gioia che prova il nonno quando viene visitato dal nipotino cresciuto. Fr. Giambattista Montorsi Il Cammino di Interprovincialità L’incontro sarà guidato da un Ministro provinciale e da un Delegato della Commissione Definitoriale del Nord Italia 28 aprile a Voghera 29 aprile a Brescia 30 aprile a Ferrara Programma 9.30 Arrivi 10.00 Presentazione del cammino di inteprovincialità 11.00 Incontro in gruppo 12.00 Eucaristia 13.00 Pranzo 14.30 Assemblea 16.00 Rientro nelle province P.S.: I Frati di ogni Provincia sono invitati a partecipare in tutti e tre i luoghi dell’incontro. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fr. Carlo Dallari ha pubblicato un volumetto dal titolo: “Briciole di Parola-Anno liturgico A”, Edizioni Mimep - Docete. Raccolta dei commenti ai vangeli festivi del corrente Anno Liturgico, apparsi in un primo tempo sul Notiziario parrocchiale. L’introduzione generale e ai singoli tempi liturgici è stata curata dal Fr. Giovanni Di Maria. Il volume di 238 pagine in carta patinata, costa soltanto € 5,00. È indicato non solo per i sacerdoti, ma anche per catechisti e gruppi giovanili. Notiziario - 19 Abbiamo vissuto Gennaio 2007 * Nel pomeriggio di venerdì 11 alle ore 15.00 si riunisce il Consiglio dello Studio Teologico S. Antonio. * Nella mattinata di martedì 15 Fr. Adriano Garuti è stato ricoverato presso Villa Luisa a Roma per accertamenti. * Nella mattinata di sabato 19 Fr. Roberto Ranieri si trasferisce nella Fraternità di San Paolo Ap. in S. Cesario sul Panaro (MO). * Venerdì 18 terminano le lezioni del primo quadrimestre dello Studio Teologico S. Antonio. * Nella giornata del 19 Fr. Adriano Garuti è dimesso dalla Casa di Cura Villa Luisa di Roma. * Nella mattinata di martedì 23 inizia la sezione degli esami invernali presso lo Studio Teologico S. Antonio, termineranno venerdì 1 febbraio. * Nella mattinata di gio- 20 - Notiziario vedì 24 muore Sr. Maria Angelica Fantuzzi Clarissa del Monastero di Carpi (MO). * Alle ore 09.30 di sabato 26 si svolgono i funerali di Sr. Maria Angelica Fantuzzi presso la Chiesa del Monastero di Carpi. * Dal 28 al 30 si svolge il primo turno delle “Tre Giorni” di Formazione Permanente a Milano Marittima. * Nella mattinata di lunedì 28 è ricoverato presso la Casa di Cura “Toniolo” a Bologna Fr. Faustino Pinghini per accertamenti. dinatore dei Moderatori dell’Evangelizzazione Missionaria: Fr. Silvio Bovis della Provincia Ligure. * Giovedì 31 Fr. Faustino Pinghini è dimesso dal ricovero ospedaliero. * Dal 31 gennaio al 2 febbraio si svolgono le seconde “Tre Giorni” di Formazione Permanente a Milano Marittima. * Nella mattinata di giovedì 31 muore, presso l’Infermeria provinciale, padre Abele Redigonda, domenicano, nostro ospite da circa due anni. Febbraio 2008 * Il giorno 28 è ricoverato Fr. Adriano Della Valle presso la Casa di Cura “Toniolo” a Bologna per sostenere un intervento chirurgico. * Fr. Guido Ravaglia ha partecipato all’Assemblea dei Moderatori dell’Evangelizzazione Missionaria della COMPI dal 31 gennaio al 1 febbraio a Roma dal tema: “La missione francescana ad gentes, oggi”. Durante l’Assemblea è stato eletto Coor- * Nella mattinata di venerdì 1 febbraio Fr. Adriano Della Valle si trasferisce dalla Casa di Cura Toniolo all’Infermeria provinciale, vi rimarrà fino a giovedì 7. * Nel pomeriggio di martedì 5 si riunisce all’Osservanza di Bologna il Consiglio del Segretario Formazione e Studi. * Alle ore 19.30 di merFrati Minori dell’Emilia-Romagna coledì 6 il Ministro provinciale presiede l’Eucarestia di inizio Quaresima presso lo Studentato Duns Scoto in Bologna. nedì 11 iniziano le lezioni del secondo quadrimestre dello Studio Teologico San Antonio a Bologna. * Nella mattinata di giovedì 7 il Ministro provinciale partecipa all’incontro dei Ministri provinciali delle Province del Nord Italia ad Arco di Trento, per l’incontro annuale con i Formatori e i Probandi. * Alle ore 10.30 del giorno 11 nel Santuario delle Grazie di Rimini si celebra il funerale di Fr. Davide Veronesi. * Nella giornata di martedì 12 si riunisce il Definitorio presso il Convento dell’Annunziata di Parma. * Nella mezza mattina di giovedì 7 Fr. Antonio Gazich è ricoverato presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi per complicazioni renali. * Nella mattinata di venerdì 8 Fr. Giangabriele è ricoverato presso la Casa di Cura “Piccole Figlie” a Parma per controlli. * Alle ore 11.00 del giorno 8, presso il Seminario Arcivescovile di Bologna il Ministro provinciale, Fr. Bruno Bartolini, e il Direttore dello Studio Teologico S. Antonio, Fr. Guido Ravaglia, incontrano il Direttore, don Valentino Bulgarelli, ed il Segretario, p. Tommaso domenicano, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose. * Venerdì 8 inizia, presso la Chiesa di S. Croce in Bologna, “Spazio Tau Spazio per te” iniziativa promossa del CPV con la collaborazione della Fraternità San Paolo Ap. * Alle ore 09.00 di sabato 9 muore improvvisamente Fr. Davide Veronesi della Fraternità delle Grazie di Rimini. * Nella mattinata di luFrati Minori dell’Emilia-Romagna Il Centro Provinciale Vocazioni, insieme alla Fraternità San Paolo Ap. in San Cesario, hanno organizzato un ciclo di incontri per giovani in ricerca denominato “Spazio Tau Spazio per te” presso la Chiesa di Santa Croce in Bologna. Gli incontri hanno inizio alle ore 21.15 e sono programmati per venerdì 15, 22 e 29 febbraio, 7e 14 marzo, 4, 11 e 18 aprile. Il giovedì precedente dalle 16 alle 18 e il venerdì indicato dalle ore 16 fino alle 23 i Frati dell’Equipè vocazionale sono disponibili per incontri e diologhi personali. Notiziario - 21 I nostri fratelli defunti Fr. Davide Veronesi A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Fr. Davide Veronesi è morto questa mattina, 9 febbraio, alle ore 9,00 presso il Convento delle Grazie di Rimini all’età di 81 anni. Fr. Davide era nato il 17 novembre 1926 a Camposanto. All’età di 12 anni intraprende la vita francescana nel seminario dell’Osservanza di Bologna; nel convento di Villa Verucchio vive l’anno di noviziato (1942-43); proseguirà gli studi liceali e teologici a Borgonovo e nel 1949 è trasferito a Bologna per ultimare gli studi della Teologia. Il 30 ot- 22 - Notiziario tobre 1949 emette la Professione perpetua presso il Convento di S. Antonio in Bologna; il 10 marzo 1951 dal Card. Nasali Rocca riceve l’ordinazione presbiterale. Dopo l’ordinazione sacerdotale, nel 1951, Fr. Davide è inviato a Napoli presso il Monastero S. Chiara, sede dell’Istituo Superiore di Scienze e Lettere dell’Ordine, dove, per quattro anni, studia lingue e letteratura straniera. Nel 1956 Fr. Davide rientra in Provincia e si dedica all’insegnamento presso il Colleggio dell’Osservanza in Bologna; nel 1963 è trasferito a Cortemaggiore, per un anno, con l’incarico di insegnante; nel 1964 risiede alle Grazie di Rimini, per 15 anni, con l’incarico di economo della Fraternità ed Organista del Santuario; nel 1979 è trasferito a Predappio con l’incarico di economo; dal 1982 presta servzio, come Parroco, presso alcune Parrocchie dell’appennino forlivese; nel 1997 Fr. Davide ritorna alle Grazie di Rimini ancora prestando servizio di Economo della Fraternità (2004) ed Organista del Santuario. Fr. Davide è morto improvvisamente nella prima mat- tinata di sabato 9 febbraio mentre si apprestava a svolgere il suo servizio ministeriale. Negli ultimi anni la sua salute e la tempra vivace si stavano riducendo inesorabilmente pur continuando a dedicarsi con zelo agli impegni del ministero sacerdotale e al servizio liturgico del Santuario. I funerali di fr. Davide si celebreranno, presieduti dal Ministro provinciale, lunedì 11 febbraio alle ore 10,30, presso il Santuario delle Grazie di Rimini; quindi la salma sarà tumulata a Massa Finalese (MO). Ricordo i suffragi prescritti dagli Statuti provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 9 febbraio 2008 RICORDANDO ... Con padre Davide si è vissuto insieme per tanti anni e si sa come vanno le cose in convento: poco a poco si diventa fratelli: - Per favore, hai il tal libro? Me lo presti per piacere? - O, il Frati Minori dell’Emilia-Romagna giorno dopo: - Domani mi vai al mercato? - E, un’altra volta: Sono stanco. Vuoi pulire i cessi per me? -. Come in tutte le famiglie una mano lava l’altra. Dopo, anche il tempo sereno o buio che sia, fa la sua parte e la sua la fa anche il luogo: - Non é male qui! dicevi dopo aver fatto San Martino. E siccome bisogna sgobbare, io chiedevo: - Ti serve un aiuto? Caro Davide, ricordi? si faceva proprio così. Erano i piccoli regali d’ogni giorno, quelli che trasformano i cuori: messi insieme erano il calore e la luce della vera amicizia. Facevano respirare un’aria sempre nuova, uso questa parola, perché non ne trovo di meglio e perché questi scambi non li scopri in un libro: li trovi in chi ti sta intorno. Perché si vive con lui e non vuoi creargli l’inferno e hai scelto d’offrirgli il tuo bene. Per esempio: quattro chiacchiere, una briscola, un canto liturgico ripassato insieme, la torta e due fiori per l’onomastico. Che di più? Con Davide, si è vissuto gli studi liceali, quelli di teologia e quelli di Lettere. Padre Patuelli c’innamorava di concerti e del pianoforte e dell’organo. Ricordi? Via a piedi su per l’Osservanza a Bologna, sudati, per pestare i pedali con “Preludi e Fughette” di Bach. Che sogni, ragazzi! Ma io pensavo: - Davide non mi sembra tagliato con quelle mani grosse! - E aggiungevo : - Non ha fantasia! -. E passavamo gli anni da un convento all’altro e sempre San Martino: Bologna, Predappio e vatt’ alla pesca dove. Alle Grazie, negli anni sessanta, correvi per non diventare grasso e dopo il Vespro, alla sera: una briscola, una scopa, Frati Minori dell’Emilia-Romagna e arrabbiato dicevi: - Perché non hai risposto ai miei segni, perché non hai giocato il sette invece del cinque, somaro! -. Poi componevi litanie, inni alla Madonna, provavi e cancellavi le note e cambiavi: non ti andavano bene. Anche alla messa eri felice. Chissà? Ringraziavi il Signore, perché ci si fa un’abitudine bella a parlare con Dio per il gran bene che ci vuole. Dopo le prediche andavano meglio e anche i fervorini alle suore. In questi due anni, tu alle Grazie e io alla Villa Verucchio, con i capelli più bianchi, eravamo scritti nel numero degli anziani alle “Tre Giorni” di Milano Marittima, dove eravamo straniti, anzi, si pareva stranieri. Gli psicologi ci facevano discorsi su come invecchiare: come non lo sapessimo. Su come ringiovanire, e questo, se ho capito, non lo sapevano loro. Noi si diceva: - Se posso tornarmene a casa! - Non dicevamo neanche: in convento, ma a casa. - Se posso tornamene a casa! -. Caro Davide, io ora penso alla casa: ti vedevo più curvo e più stanco. Ma, te lo dico: pensavo alla casa del Padre: lassù, dove sei ora. Qui in terra, quanto ciarpame tra i piedi! Ora, siccome i teologi d’oggi non dicono molto sul paradiso, dimmi tu: posso credere al Signore che dice agli apostoli: - Ritorno al Padre e vado a prepararti un posto ?- Se dici di sì, caro Davide, mi basta. Del resto, il Signore non ha detto bugie, mai. Mi resta soltanto di dirti: adesso prega, perché mi vada bene la volata finale dell’ultima tappa. Capito? Fr. Paolo Benfenati Sr. Maria Angelica Fantuzzi A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Giovedì 24 gennaio 2008 alle ore 10.00 è deceduta Sr. Maria Angelica Fantuzzi, Clarissa del Monastero “S. Chiara” di Carpi. Sr. Maria Angelica è entrata nella luce eterna di Dio all’età di 91 anni, dopo aver vissuto 69 anni di vita religiosa. Sr. Chiara Agnese era nata a Reggio Emilia il 26 maggio 1916. All’età di 22 anni vestiva il saio delle Sorelle povere di Chiara. Il 17 settembre 1942 emetteva la professione perpetua. Nel 1988, a seguito di un ictus, è rimasta paralizzata, e ha accolto subito con serenità questa infermità che l’ha accompagnata per ben 20 anni. Di lei conserviamo il ricordo di una sorella semplice, sempre pronta ai piccoli servizi, con un animo gioioso e con tanto amore verso il Signore e le sue sorelle. Il funerale sarà celebrato mercoledì 26 gennaio alle ore 09.30 presso la Chiesa del Monastero di Carpi. Mentre raccomando a tutte le Fraternità di attendere alla preghiera di suffragio prevista Notiziario - 23 dagli SSPP (Cfr. 16,1), auguro a tutti voi pace e bene. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 24 gennaio 2008 RICORDANDO ... Il giorno 24 gennaio c.a. alle ore 10 la nostra carissima sr. Maria Angelica è entrata nella Casa del Padre, circondata da tutte noi sue sorelle, all’età di 91 anni e 70 di vita religiosa, essendo entrata in Monastero il 2 luglio 1937, dove già da alcuni anni era presente sua sorella sr. Cherubina. Ha sempre accolto con gioia la sua vocazione, e amava ripetere che non si era mai pentita di questa scelta, vissuta con fedeltà alla preghiera e svolgendo con abilità preziosi lavori di ricamo e rammendo per tanti anni. Amava rendersi utile alle sorelle, in particolare a quelle più anziane o ammalate, con piccoli servizi che faceva con tanta generosità e amore. Aveva un animo semplice e si rendeva simpatica a tutti per la gioia e l’affetto che trasmetteva. Nel 1988, all’età di 72 anni a seguito di un ictus, è rimasta inferma. Ha accettato subito con serenità e abbandono la sua malattia che ha vissuto per 20 anni, offrendo le sue sofferenze per il bene della Chiesa e di tutti, con un ricordo particolare per il Ve- 24 - Notiziario scovo e i Sacerdoti. Davvero si è compiuto in lei il nome che aveva assunto come religiosa: sr. Maria Angelica della Divina Volontà. E’ questo il ricordo più prezioso di sr. Angelica che in questi lunghi anni di malattia non si è lamentata o turbata per la sua condizione, neanche quando il medico, dietro sua richiesta, le confermò che non avrebbe più ripreso a camminare. Un ricordo simpatico legato a lei è stato il passaggio nel nostro Monastero del corpo del Beato Marco Fantuzzi, che ci era stato chiesto di ricomporre e rivestire così come avevamo fatto per la Beata Camilla, fondatrice del Monastero. Avendo lo stesso cognome Fantuzzi, quando sr. Angelica lo vide, lo accolse con stupore e venerazione, ritenendolo come un membro della sua famiglia! In questi ultimi anni l’abbiamo vista pian piano aggravarsi, conservando sempre però la sua dolcezza e simpatia, come pure la sua grande riconoscenza per ogni piccolo gesto di carità fatto nei suoi confronti. Ci era anche di esempio per la sua pronta capacità di perdono che ha sempre manifestato nei suoi rapporti fraterni. Vorremmo ringraziare il Padre Provinciale per aver presieduto i funerali, insieme al Vicario Episcopale, Mons. Douglas Regattieri, ai tanti Sacerdoti della nostra Diocesi, a Fr. Daniele e ai Frati di S. Nicolò che hanno accompagnato negli ultimi giorni sr. Angelica, con la preghiera e i Sacramenti. Un grazie particolare al nostro Vescovo Elio che, ancora ricoverato all’ospedale, ha desiderato essere presente con una bellissima lettera che abbiamo letto al termine dell’Eucaristia e di cui riportiamo un brano significativo: “Sr. Angelica ha dato prova di piena fedeltà e totale abbandono al suo Sposo Gesù che amava al di sopra di tutto e che esprimeva con le belle giaculatorie dette con gioia e con forza proprio da persona unicamente innamorata del suo Signore”. Ad esempio quando il Vescovo veniva a farle visita e le chiedeva: “Chi è per te Gesù?”, lei rispondeva con prontezza e calore: “Per me è tutto!”. Sr. Angelica è stata veramente per tutte noi un dono prezioso che il Signore ci ha messo accanto nella nostra vita e un esempio significativo per vivere con sempre rinnovato entusiasmo la nostra Consacrazione al Signore nella Chiesa. Di tutto quello che abbiamo vissuto con lei ringraziamo il Signore, riconsegnandola a Lui che l’ha amata da sempre e l’ha sostenuta nel suo lungo cammino. Sorelle Povere di S. Chiara di Carpi Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 12 febbraio 2008 Carpi: 25 gennaio 2008 Frati Minori dell’Emilia-Romagna FRATERNITAS ita Vol. XXXX. Nr. 140 - OFM Roma - Email: [email protected] - 1. 2. 2008 Sorella morte Nelle prime ore del mattino del 24 dicembre 2007, mentre tutto era ormai pronto per celebrare nella gioia il Natale del Signore, il caro fratello Fr. Seán Collins, Segretario generale dell’Ordine è stato chiamato alla casa del Padre, dopo una breve e dolorosa malattia. La morte è avvenuta Dublino, dove si trovava da qualche tempo per sottoporsi alle necessarie cure. La fraternità della curia generalizia ricorda con gratitudine questo fratello dal cuore buono, che ha lasciato di sé la testimonianza di una profonda fede e di un grande amore all’Ordine. Nello scorso mese di luglio, prima di fare ritorno nella sua Irlanda, Fr. Seán volle accomiatarsi dalla comunità della Curia in un clima di preghiera, chiedendo che celebrassimo con lui e per lui l’Unzione degli Infermi. In quella occasione, dimostrò di voler osservare in tutto ciò che prescrivono le nostre Costituzioni generali. Egli, che era stato professore di teologia sacramentaria per molti anni, ci ha offerto così la più bella e incisiva lezione di liturgia, affermando con la propria vita che la grazia del Signore realmente sostiene e conforta i momenti dolorosi della malattia e ci apre alla speranza della vita eterna. Il beato Giovanni Duns Scoto nel VII centenario della sua morte Duns Scoto crede fermamente tutto quello che Dio ci ha rivelato di se stesso. Ma egli desidera anche conoscere con la ragione, per quanto ciò sia possibile, le verità della fede, per renderle accessibili, comprensibili e accettabili dalla ragione umana, anche da parte di coloro che sono privi di fede: illustrazioni, approfondimenti, diluizioni a livello intellettuale, non sono altro che sforzi della mente di Scoto per dimostrare la non-contradditorietà delle verità della fede con la ragione umana, ma anzi la loro perfetta consonanza con essa, sì da renderle accettabili da tutti. Ecco la sua preghiera in proposito: “Signore Dio nostro, che ti sei proclamato il primo e l’ultimo, insegna al tuo servo i1 modo di dimostrare con la ragione ciò che ritiene certissimo per fede” (Cap. 3). Brasile - Il digiuno di Mons. Luiz Flavio Cappio OFM Il Mons. Luiz Flavio Cappio, OFM, vescovo della Diocesi di Barra-BA, Brasile, ha vissuto 24 giorni nel digiuno e nella preghiera, prima del Natale 2007. Con questo gesto ha voluto denunciare il mega-progetto, dal costo di quasi 4 miliardi di dollari, di deviazione di una parte delle acque del fiume S. Francisco in Brasile da parte del Governo federale. Il vescovo francescano da 40 anni è impegnato a salvare quel fiume e le popolazioni povere, che vivono lunghe la riva, per le quali l’acqua del fiume S. Francisco è sorgente di vita. Il vescovo conosce bene la realtà di quella regione, molta povera e con penuria, ed indica, assieme ad altri organismi di ricerca, alternative più semplici, più efficaci e con costi più ridotti per risolvere il problema dell’acqua. In verità, Mons. Cappio denuncia un modello di sviluppo socio-economico che favorisce i gruppi economici forti, i grandi progetti per lo sfruttamento delle ricchezze naturali con gravi danni all’ambiente, senza una reale attenzione ai più poveri. La Conferenza episcopale del Brasile, tramite il Consiglio per la Pastorale, ha considerato tale gesto “un atteggiamento che rivela rispetto verso la dignità della persona, della creazione e consapevolezza sulla capacità dell’essere umano di convivere in armonicamente con l’ambiente”. Il Ministro generale dei Frati Minori ha espresso la sua vicinanza fraterna e ha riconosciuto in questo gesto del confratello vescovo lo zelo pastorale e la sensibilità sociale per le popolazioni colpite dal grande progetto di deviazione delle acque. Dopo 24 giorni di digiuno Mons. Luiz Cappio ha scritto una lettera per ringraziare quelli che hanno espresso solidarietà e per chiedere di continuare la lotta contro la distruzione dei fiumi e la prepotenza di coloro che vogliono trasformare tutto in merce. Roma - Pubblicazioni per il Giubileo dell’Ordine Nell’imminenza della celebrazione dell’VIII centenario dell’Ordine (2009), la Curia generale OFM ha favorito, con la presentazione del Ministro generale, la pubblicazione di due volumi: Lodate e benedite. Le preghiere di san Francesco (a cura di Fr. Luigi Perugini; in 9 lingue) e Francescani senza frontiere. Le missioni dei Frati Minori nel mondo (a cura di Fr. Vincenzo Brocanelli; in 8 lingue). Le due pubblicazioni vogliono essere, soprattutto, un mezzo per avere una conoscenza più profonda di Francesco (Le preghiere) e per ravvivare in tutti i Frati lo spirito missionario (Le missioni), oltre che per far conoscere il “cuore” di Francesco e l’epopea missionaria del nostro Ordine. L’elegante grafica e la bellezza delle foto rendono le due pubblicazioni molto attraenti e possono essere anche oggetto per un dono a quanti desiderano gustare la ricca spiritualità francescana. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere direttamente alla Casa Editrice: Éditions du Signe: 1, rue Alfred Kastier-EckbolFrati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 25 sheim, B.P. 94, 67038 Strasbourg, Cedex 2, Francia (tel.: +33 3 88789191; email: [email protected]). Terra Santa - Il Presidente Bush a Cafarnao Il Custode di Terra Santa, Fr. Pierbattista Pizzaballa, e Fr. Peter Vasko, di origine americana, sono stati le due guide ufficiali del Presidente Busch e di Condoleezza Rice per il sito di Cafarnao. La visita è iniziata nella Chiesa che ingloba e protegge la casa di san Pietro, è proseguita sulla riva del Lago e si è conclusa nei dintorni della casa di Pietro. In ogni sosta Fr. Peter Vasko ha letto, in inglese, un passo della Bibbia concernente il sito di Cafarnao. Il Presidente e Condoleezza Rice hanno ascoltato attentamente il brano biblico così come le spiegazioni che venivano offerte. Nel congedarsi, il Presidente ha salutato calorosamente la comunità francescana e le Suore del Catechismo ed ha invitato i presenti a pregare per il buon proseguimento del suo viaggio in Medio Oriente e per la pace in questa parte del mondo. Vedi: http://198.62.75.5/opt/xampp/custodia/?p=2859 Singapore - Incontro dei Segretari provinciali per la Formazione e gli Studi della SAAO Conference Dal 5 al 9 gennaio 2008 i Segretari provinciali per la Formazione e gli Studi della Conferenza dell’Asia del Sud, Australia e Oceania si sono incontrati a Singapore, ospiti della Custodia locale. Fr. Massimo Fusarelli, Segretario generale per la Formazione e gli Studi, ha partecipato alla riunione. I Segretari hanno condiviso la situazione della formazione nelle diverse Entità della Conferenza, presenti in contesti geografici e culturali molto diversi tra loro. Nelle Entità asiatiche e d’Oceania c’è una buona risposta vocazionale, con l’impegno ad investire sempre di più nella formazione dei formatori e nel discernimento. Il contesto multiculturale e interreligioso pone sfide particolari alla presenza e all’azione dei cristiani ed anche alla proposta della vita religiosa. In Australia e Nuova Zelanda la realtà è simile a quella dei paesi occidentali. Si sono studiate insieme anche forme di maggiore collaborazione tra le Entità, oltre a mettere a punto il Corso per Formatori dell’Asia organizzato da parte della Segreteria generale per la Formazione e Studi insieme alla Conferenza. Si terrà a Bangalore (India) dal 12 al 30 gennaio 2008. Durante l’incontro, i Segretari hanno partecipato all’ammissione al Noviziato di due novizi della Custodia “S. Antonio” di Singapore e alla prima professione di un novizio della stessa Custodia e di due novizi di Timor Est. La bellezza salverà il mondo: mostra fotografica Dal 12 al 27 gennaio 2008 Fr. Luigi Perugini, dell’Ufficio Comunicazioni OFM, ha esposto 157 foto presso il Teatro comunale di Santa Maria Nuova, un piccolo paese adagiato su un verde colle vicino a Jesi (Italia). Si tratta di fiori e paesaggi di varie Nazioni (Argentina, Austria, California, Croazia, Germania, Polonia, Slovenia), ma soprattutto della Regione delle Marche. La mostra, dal titolo «La bellezza salverà il mondo», è stata allestita secondo il gusto artistico del pittore Ivo Batocco, con la collaborazione della moglie Edda e l’aiuto di Dario Romagnoli e di Fr. Valdevino. All’inaugurazione, avvenuta il 12 gennaio, sono intervenuti il Sindaco e l’Assessore alla cultura di Santa Maria Nuova, il Ministro provinciale OFM delle Marche. Questi, ispirandosi ai tanti paesaggi marchigiani esposti e agli 800 anni del 1° viaggio di san Francesco nelle Marche (1208), ha proclamato e commentato con rara efficacia il Cantico delle Creature. Il “fotografo” ha concluso affermando di sentirsi gratificato se i visitatori, dopo aver visionato le foto, si fossero sentiti sollecitati a soffermarsi per contemplare il bello disseminato sui nostri passi. Sydney - Incontro internazionale della GiFra in occasione della GMG 2008 La Gioventù francescana di tutto il mondo si sta preparando alla XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebrerà a Sydney nei giorni 15-20 Luglio 2008. In quella occasione, come è tradizione, prima della GMG la GiFra avrà un Incontro internazionale, previsto per i giorni 12 - 15 luglio 2008, nella St. Francis of Assisi Primary School in Paddington a Sydney. Sulla pagina internet appositamente preparata per questo incontro, potete trovare tutte le informazioni riguardo al programma, l’iscrizione e tante altre informazioni sulla GiFra: www. ciofs.org/wyd2008. Per altre informazioni potete contattare il seguente indirizzo: [email protected]. Il relatore principale dell’incontro internazionale della GiFra sarà il Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Madariaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras). Brasile – Seminario sulla realtà amazzonica a Manaus Nella riunione del Segretariato interprovinciale per l’Evangelizzazione della Conferenza Brasiliana, agosto 2007, si è deciso di organizzare un Seminario per un’ampia riflessione sulla realtà amazzonica: sulla peculiarità di questa vasta regione dal punto di vista ecologico e da quello socio-culturale-religioso-ecclesiale, sulle 26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna sfide e le possibilità per una presenza ecclesiale e francescana in prospettiva missionaria-evangelizzatrice e di giustizia/pace/integrità del creato, sulla presenza attuale dei Frati minori e la ricerca concreta di altre iniziative. La responsabilità principale del Seminario spetta alla Custodia Autonoma S. Benedetto di Amazzonia, Brasile, con la collaborazione del Segretariato generale per l’Evangelizzazione e le Missioni (SGEM). I destinatari principali sono i Segretari provinciali per l’Evangelizzazione, i moderatori provinciali per le missioni ed alcuni ministri provinciali della Conferenza Brasiliana e di quella Bolivariana (in particolare di quelle Entità che sono presenti nella regione). Si cercherà di coinvolgere anche i Vicariati apostolici affidati ai Frati minori ed inseriti in questa realtà amazzonica. Il motto del Seminario è “Siamo sfidati a fare dell’Amazzonia il nostro chiostro”. Il seminario si terrà dall’11 al 15 febbraio 2008 a Manaus, Amazonas, Brasile. Per contattare il Custode João Schwieters: [email protected] Segnalibro francescano * Uno sguardo oltre Donne, letterate e sante nel movimento dell’Osservanza francescana, AA.VV., Edizioni Porziuncola 2007, pp. 2004. Il presente volume, attraverso un’armonia a più voci, approfondisce il contributo femminile ad una delle pagine più ricche e ancora poco studiate della storia francescana. * Beati Aquilani dell’Osservanza Bernardino da Fossa, Vincenzo dell’Aquila, Timoteo da Monticchio, a cura di Alvaro Cacciotti e Maria Melli, Editrici Francescane 2007. Il volume riproduce gli Atti del Convegno storico in occasione del V Centenario della morte dei beati Bernardino da Fossa († 1503), Vincenzo dell’Aquila († 1504) e Timoteo da Monticchio († 1504), tenutosi il 7 e l’8 maggio 2004 a L’Aquila. In esso si persegue lo scopo di esaminare le figure dei beati abruzzesi tracciandone, per la prima volta, un quadro critico esauriente. I dati offerti dai vari contributi hanno il merito di districare sapientemente le vicende e i temi trattati a fronte dell’intricato contesto istituzionale, religioso ed economico che vedeva la città di L’Aquila al centro di un processo che registrò la progressiva crescita della realtà “osservante”. Il ruolo dei beati e il serrato esame dei processi socioculturali, non meno delle dinamiche politico-religiose e cultuali, documentano l’importante funzione storica assolta dall’“Osservanza” con la sua capacità di inserirsi a pieno titolo nei vari contesti del suo tempo. Il presente volume riproduce meticolosamente i passaggi di uno scavo scientifico che restituisce pieno valore ai dati a volte assunti acriticamente dalla storiografia. Grandi/piccole notizie * Inaugurazione del master in Medioevo Francescano, il 14 dicembre 2007: la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum, Facoltà di Lettere e Filosofia della LUMSA Università hanno inaugurato il Master: Medioevo francescano. Storia, filosofia e teologia. Nella prolusione del Master, Frate Francesco e il Vangelo tra lettera e spirito, il prof. André ha detto:”La forma vitae Minorum non è nient’altro che una fedeltà spirituale alla lettera del testo evangelico, considerata come la chiave di volta del comportamento cristiano e il metro con il quale tutte le osservanze e le pratiche religiose dei Frati devono essere commisurate”. “Il Poverello di Assisi era partigiano di un’osservanza “spiritualmente letterale” della regola, nella misura in cui essa costituiva non un assoluto, ma un mezzo relativo ad un fine, ossia al servizio del progresso spirituale dell’individuo e della comunità alla quale apparteneva”. Il testo dell’intervento di Vauchez sarà pubblicato nella rivista “Frate Francesco” 74 (2008). * Colombia - 15 anni dell’Università di S. Bonaventura di Cartagena de Indias: In questa occasione, dal 20 settembre al 26 novembre 2007 hanno preparato diverse attività accademiche, culturali e religiose. Il Presidente della Repubblica di Colombia Alvaro Uribe Vélez ha scritto in questa occasione una lettera nella quale dice: “In tutti questi impegni, la Colombia si appoggia all’Università San Bonaventura di Cartagena, quando fu creata per commemorare il V Centenario della Scoperta e dell’Evangelizzazione dell’America. Da allora, l’Università si è delineata come una entità scientifica, aperta al libero insegnamento, non dogmatica, critica con spontaneità e senza discordie, battagliera nelle idee ed esemplare nella convivenza.” Vedi: www.usbctg.edu.co * Il Santo Padre ha nominato: Il Padre Adriano Garuti, OFM, Docente di Ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense , Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede. * Pesaro/Italia - Concerto “La Terra dei Fioretti”: Il 26 novembre 2007, presso la Chiesa dei Frati Minori “S. Giovanni Battista” di Pesaro, è stato eseguito, in prima mondiale, il concerto “La Terra dei Fioretti” composto da Fr. Armando Pierucci, in occasione dell’apertura dell’ottavo centenario dell’arrivo di san Francesco nelle Marche (1208). Si tratta di un’opera per mezzosoprano, baritono, oboe ed organo, ispirata ad episodi marchigiani di san Francesco e dei suoi primi frati, contenuti nei capitoli 42-53 dei Fioretti. Erano presenti moltissime persone, tra cui personalità religiose e politiche. Hanno partecipato dalla Curia generale due Definitori generali, Fr. Mario Favretto e Fr. Ignacio Muro. Durante il concerto sul maxischermo scorrevano le immagini dei luoghi della Terra Santa. Infatti, Fr. Armando, della Provincia Picena, lavora da 20 anni a Gerusalemme, dove ha dato vita al “The Magnificat Insitute”, una scuola di musica che attualmente conta 180 allievi. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27 * Elezione del nuovo Segretario generale dell’Ordine: Il Definitorio generale, dopo la morte di Fr. Seán Collins, ha eletto per quest’ufficio Fr. Ernest Karol Siekierka, (Provincia S. Francesco d’Assisi, Polonia) fin’ora vice segretario dell’Ordine. * Mercoledì 16 gennaio 2008: In occasione della annuale festa della Pontificia Università “Antonianum” e del Gran Cancelliere, il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i vescovi, ha svolto una splendida “Laudatio” del nostro neo Cardinale Umberto Betti, mettendo in risalto le sue benemerenze sia come brillante teologo e sia come Magnifico Rettore dell’Antonianum e della Pontificia Università Lateranense. * Monastero Clarisse Sant’Agnese di Perugia (Italia) in collaborazione con l’Istituto Teologico di Assisi, la Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum hanno presentanto, il 18 gennaio 2008, il volume: Federazione S. Chiara di Assisi delle Clarisse di Umbra-Sardegna, Il Vangelo come forma di vita. In ascolto di Chiara nella sua Regola. Sono intervenuti: Attilio Bartoli Langeli, Paolo Martinelli, Sara Donata Isella, Chiara Cristiana Mondonico. * Incontro dei Ministri provinciali e Custodi eletti di recente: Si è svolto nella Curia generale di Roma, dal 14 al 22 gennaio 2008, l’annuale incontro dei Ministri provinciali e Custodi eletti di recente. Erano presenti 20 Frati Ministri e Custodi. Molti e vari i contributi offerti dai relatori su animazione, governo e amministrazione delle Fraternità provinciali e custodiali. I partecipanti hanno avuto modo di incontrare personalmente il Ministro generale, i Definitori e conoscere il lavoro svolto in Curia generale dai vari Segretariati e Uffici. L’incontro è iniziato con la celebrazione eucaristica presieduta dal Ministro Generale in suffragio dei nostri fratelli defunti: il Segretario generale Seán Collins (Provincia di Irlanda), il Cardinale Aloisio Lorscheider (Brasile), Mons. Sebastião Assis Figueiredo (Brasile), Mons. José Gómez González (Spagna), Nevelono Lourenço Tiago (Brasile). * “Proyecto Hombre”: Fr. Jesús Hernadéz Martín della Provincia di Cartagena (Spagna), Vicario Provinciale, è stato nominato Presidente dell’Associazione Nazionale di “Proyecto Hombre” (Progetto Uomo) in Spagna. L’Associazione Proyecto Hombre è una ONG nata in Spagna 23 anni fa, dedicata alla prevenzione, al trattamento e al recupero delle tossicodipendenze. Formata da 26 Centri autorizzati sviluppa 12 programmi che si distribuiscono sull’80% del territorio spagnolo. Il modificarsi della domanda, i cambiamenti nei profili, hanno provocato una diversificazione delle risposte dando luogo al sorgere di distinti programmi adattati alle diverse persone, tra queste, i giovani. Nuovo Visitatore generale Fr. Louis Mascarenhas dalla Custodia autonoma di S. Giovanni Battista in Pakistan, per la Provincia dei Santi Martiri coreani in Corea. Agenda del Ministro generale 1-2 febbraio: Visita fraterna alla Provincia Betica (Spagna). 3-5 febbraio: Incontro fraterno con i frati della Provincia Francescana di Arantzazu (Spagna). 5-6 febbraio: Conclusione dell’incontro delle Presidenti delle Federazioni delle Clarisse (Assisi). 9-14 febbraio: Visita alle fraternità della Custodia di Terra Santa, di Siria e Libano. 18 febbraio: Udienza con il Santo Padre Benedetto XVI. 19-22 febbraio: Visita alla Provincia di S. Casimiro (Lituania). 25 febbraio: Incontro con i frati che vivono in Svizzera. Restituiamo tutto al Signore con le parole e la vita! 2008-2009 I mezzi indicati sono diversi ( cfr. La grazia delle Origini 20 —21 ); tra i tanti ne ricordiamo solo alcuni: curare in ogni Entità forme concrete di espropriazione e di restituzione dei nostri beni ai poveri, che sono i nostri maestri e padroni. Riprendere nel corso dell’anno da parte di ciascun Frate la formula della Professione religiosa, perché diventi occasione di memoria grata del dono della vocazione, di revisione di vita e di rinnovato impegno. Celebrazione pubblica di azione di grazie al Padre delle misericordie, lodando l’Altissimo e bon Signore per il dono della vocazione cristiana e francescana e per rinnovare in ciascuno la gioia dell’appartenenza a Colui che è tutta la nostra ricchezza a sufficienza. FRATERNITAS - OFM - Roma Direttore responsabile: Gino Concetti - Redattore : Robert Bahcic Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna