Carte Ivanoe Bonomi
anni 1893-1950
buste 1-5
184
Mantova, 2002
Carte Ivanoe Bonomi
Introduzione
Il fondo cosiddetto “Carte Ivanoe Bonomi” è pervenuto all’Archivio di Stato di Mantova nel 1951,
quando fu depositato dagli eredi, all’indomani della scomparsa dello statista Ivanoe Bonomi (1873-1951), il
più importante uomo politico mantovano della prima metà del Novecento. Tra gli atti dell’archivio della
Direzione dell’Istituto non risulta essere conservata copia della convenzione di deposito, che tuttavia fu
stipulata il 29 ottobre 1951, tra l’ispettore generale archivistico Emilio Re e gli eredi Bonomi, come si evince
da un fascicolo del medesimo archivio della Direzione del 19571 .
A quella data infatti il Soprintendente dell’Archivio Centrale dello Stato, Antonino Caldarella,
chiedeva informazioni circa la consistenza e la natura delle carte riguardanti Bonomi, dato che “l’azione
politica di Ivanoe Bonomi indubbiamente sarà tema di ricerche da parte dei cultori di storia
contemporanea” e anche “al fine di una eventuale futura concentrazione presso l’Archivio Centrale di tutte
le carte relative alle più eminenti figure della storia recente (naturalmente da effettuare d’intesa e con la più
ampia collaborazione delle Direzioni e Soprintendenze competenti) e alla possibilità immediata di poter
fornire suggerimenti meno generici agli studiosi”2 .
La sollecita risposta dell’allora Direttore dell’Archivio di Stato di Mantova ci informa, oltre che sulla
convenzione di deposito in custodia temporanea degli atti, circa l’esistenza di un inventario dattiloscritto,
che egli invia all’Archivio Centrale, affinché il Soprintendente ne prenda visione, e con preghiera di
restituirlo quanto prima3 .
Evidentemente l’inventario – tuttora esistente, ma privo di autore, di data, di introduzione o di altri
elementi che possano meglio contestualizzarne la formazione – era stato redatto nel lasso di tempo
intercorso tra il deposito avvenuto nel 1951 e l’invio della copia a Roma nel 1957. Dalle relazioni annuali
dell’attività svolta dall’Istituto in quegli anni, benché risultino altri lavori archivistici effettuati dai vari
funzionari e impiegati, nulla emerge in proposito alle carte Bonomi4 .
Sembra dunque che un alone di mistero e di riservatezza circondi il fondo, ma nonostante l’ostinato
silenzio degli atti d’ufficio, da un confronto tra la grafia delle sigle di classificazione apposte sui singoli
documenti e le grafie del personale impiegato all’epoca, è tuttavia possibile individuare in Giovanni
Praticò, direttore dell’Archivio di Stato di Mantova dal 1947 al 1956, l’autore del riordinamento e
dell’inventario.
L’ipotesi è suffragata dal fatto, non casuale, che proprio a lui l’Archivio di Stato di Mantova chieda
nel 1966 “informazioni sulla provenienza e sulla consistenza”5 delle carte Bonomi; evidentemente anche
allora gli atti d’ufficio erano insufficienti a fare luce sulla natura del fondo e il funzionario, che nel
frattempo era stato nominato Soprintendente Archivistico per la Liguria, era ritenuto la persona meglio
informata in materia.
1. Archivio di Stato di Mantova, archivio della Direzione, busta 244, corrispondenza d’ufficio 1957.
2. Ibidem, lettera del 13 febbraio.
3. Ibidem, lettera del 15 febbraio: “si unisce per temporanea consultazione una copia dell’inventario della prima e
seconda parte del carteggio di Ivanoe Bonomi, depositato in custodia temporanea presso questo Archivio di Stato, come
risulta dal verbale in data 29 ottobre 1951 a firma dell’allora Ispettore Generale Archivistico, Prof. Emilio Re, e degli Eredi
Bonomi. Pertanto si prega vivamente di voler restituire a questo Archivio di Stato, nel più breve tempo possibile e dopo
averne presa conoscenza, le due copie del suddetto inventario”. Il verbale, come già detto, non risulta conservato agli atti.
4. Ibidem, Riservato, Personale cessato.
5. Ibidem, Protocollo riservato, 2 febbraio 1966.
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L’atteggiamento di riserbo nei confronti delle carte Bonomi, forse eccessivo, persiste nel corso degli
anni6 e sembra condannare il fondo a una sorta di damnatio memoriae che lo esclude perfino dalla Guida
Generale degli Archivi di Stato italiani7 , dove – inspiegabilmente – esso non è neppure citato. A maggior
ragione oggi, a oltre cinquant’anni dalla morte dello statista, si ravvisa l’utilità di renderlo noto tramite
l’edizione del suo inventario.
Ma com’era organizzato il materiale documentario al momento del deposito e qual è stato l’intervento
di riordinamento operato successivamente su di esso? Le carte risultavano già parzialmente organizzate
dallo stesso Bonomi, il quale soleva riunire documenti afferenti a un medesimo argomento utilizzando
buste di corrispondenza, usate, sulle quali indicava sommariamente il contenuto, come è avvenuto per
esempio con le lettere di Anna Kuliscioff, di Gabriele D’Annunzio, ecc.
Una volta in Archivio di Stato il fondo fu oggetto di una ricognizione sistematica effettuata, come già
detto, da Giovanni Praticò, rispettando l’ordine con cui i documenti erano pervenuti: ciascun fascicolo, e
spesso anche ciascun atto singolo, è stato regestato – talvolta riutilizzando le descrizioni già redatte dallo
stesso Bonomi – e identificato mediante l’apposizione di sigle costituite da lettere alfabetiche (dalla A alla
G), seguite da numeri romani e da numeri arabi. Tale classificazione riflette l’ordine topografico, senza
tener conto di una sequenza cronologica o concettuale delle carte. Il materiale fu infine raccolto in cinque
faldoni numerati e contrassegnati dalle medesime classificazioni alfanumeriche apposte sui documenti; era
inoltre stata effettuata una numerazione con inchiostro a timbro delle singole carte, interrotta tuttavia alla
prima busta.
Alla schedatura archivistica degli anni Cinquanta non fece dunque seguito alcuno spostamento fisico
degli atti, la ricognizione rispettò sostanzialmente la disposizione originaria delle singole carte e dei
fascicoli, mentre una sorta di identificazione di serie e una loro successiva ricomposizione fu realizzata
soltanto “sulla carta”, ossia nell’inventario pervenutoci che elenca i documenti per periodi: periodo
preministeriale (1 agosto 1893-4 febbraio 1916); primo periodo ministeriale (21 luglio 1916-13 ottobre 1922);
periodo fascista (10 novembre 1922-28 giugno 1941); periodo ciellenistico (8 gennaio 1943-27 maggio 1944);
secondo periodo ministeriale e seguente (5 giugno 1944-12 aprile 1950).
Riconoscendo a distanza di anni la sostanziale validità dell’inventario come utile strumento di accesso
al fondo, e pensando di dargli la dignità della stampa, è stato necessario mantenerne l’impianto e la
struttura appena descritti, nel rispetto dell’applicazione del metodo storico nel riordinamento degli archivi,
che tende a ricostruire la sedimentazione originaria delle carte, tenendo conto non soltanto delle vicende
storico-istituzionali dei soggetti che li hanno prodotti, bensì anche di quelle archivistiche – e quindi di
eventuali interventi di riordinamento – subite dai documenti stessi nel corso della loro esistenza, come in
questo caso.
È stata pertanto nostra cura procedere a una revisione generale del materiale documentario,
verificandone gli estremi cronologici e soprattutto i regesti, in alcuni casi penalizzati da uno stile involuto
che ne rendeva difficile la comprensione, quando non alterava addirittura il senso stesso dei documenti,
fatto del resto comprensibile in un mezzo di corredo rimasto dattiloscritto, che certamente l’autore avrebbe
rivisto in caso di edizione.
In questa fase del lavoro, alquanto delicata, è da ravvisare il limite dell’operazione compiuta: è infatti
arduo intervenire a posteriori sul lavoro altrui, senza avere la possibilità di confrontarsi; nei casi dubbi si è
pertanto preferito rispettare lo stile originale dell’autore accettandone le incongruenze, come per esempio
l’uso indifferente dello stile personale e impersonale nei regesti, o la incoerenza nel livello di analiticità
adottato in sede descrittiva, per cui alcuni documenti singoli sono regestati con dovizia di dettagli, o a
volte addirittura trascritti pressoché integralmente, mentre interi fascicoli sono liquidati in modo più
frettoloso.
6. Per esempio nel 1965 la direzione dell’Archivio di Stato inoltra al Ministero dell’Interno a Roma la richiesta del noto
storico locale Rinaldo Salvadori, che aveva richiesto di consultare e di microfilmare le carte Bonomi, con parere parzialmente
negativo, cfr. Ibidem, Protocollo riservato, 2 ottobre 1965; anche in questo caso alla registrazione sul protocollo non fa
riscontro alcun documento dell’archivio.
7. Cfr. la voce Archivio di Stato di Mantova, vol. II, Roma 1983.
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Si è poi proceduto alla cartulazione, a matita, per i documenti che ne erano sprovvisti, ritenendo
l’operazione particolarmente pertinente per garantire il controllo delle sequenze di tanti foglietti, biglietti e
bigliettini, buste affrancate – spesso con i relativi francobolli – opportunamente segnalate; la numerazione
progressiva all’interno di ciascuna unità archivistica rende inoltre più agile la consultazione dei singoli atti
da parte degli studiosi e consente loro nel contempo di fornire più puntuali riferimenti in sede di citazione
delle fonti; in tal modo, seppure mantenute, sono diventate superflue le sigle alfanumeriche apposte nel
riordinamento precedente, che del resto – come già detto – non sono riferibili a sequenze cronologiche o
concettuali.
Come spesso accade nel mondo degli archivi, le carte Bonomi rappresentano soltanto una parte di un
complesso documentario certamente più ampio che ha subito dispersioni, traslochi, divisioni; un’ulteriore
nucleo, consistente in alcuni faldoni e in circa settecento opuscoli che documentano l’attività e gli interessi
dell’uomo politico, è stata infatti donata in anni recenti all’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea
dove attualmente è in fase di riordinamento8 .
Tra la documentazione conservata presso l’Archivio di Stato, corposi fascicoli riguardano l’impresa di
Fiume, dato che Bonomi fu ministro della guerra nel 1920, prima nel gabinetto Nitti e poi con Giolitti;
cospicua è anche la documentazione che consente di ricostruire le complesse vicende politiche di Bonomi
che talvolta appaiono ambigue, per esempio nei suoi rapporti con l’avvento del fascismo.
Balza agli occhi l’eterogeneità tipologica della documentazione, che consta complessivamente di 4.868
pezzi numerati: appunti, lettere, giornali, fotografie, telegrammi, biglietti da visita, menu di ristoranti;
cambiano le grafie, i supporti, i mezzi scrittori, la corrispondenza manoscritta dei primi periodi spesso
lascia il posto ai dattiloscritti (opportunamente segnalati), anche nella corrispondenza personale, minute e
copie sono redatte su carta velina con l’uso della carta carbone.
E accanto alla presenza eloquente degli atti è opportuno sottolineare anche vuoti e silenzi
documentari – fino a che punto casuali? – in merito, per esempio, all’appoggio dato da Bonomi alla guerra
di Libia, alla successiva espulsione dal Congresso di Reggio Emilia (1912), o ai rapporti con Leonida
Bissolati, assieme al quale Bonomi fondò il Partito Socialista Riformista, o ancora agli anni centrali della
seconda guerra mondiale.
Si tratta dunque, prevalentemente, di carte private di Ivanoe Bonomi, frammischiate però ai
documenti relativi agli incarichi governativi ricoperti, ad appunti, corrispondenza, bozze di soluzioni
legislative, unite in una connessione dal pregnante significato storico, in quanto consentono la
ricostruzione di percorsi burocratici, amministrativi e politici che rappresentano le tappe evolutive dei
momenti salienti della vita dello statista da un lato e ne testimoniano i rapporti con numerosi protagonisti
della vita politica e intellettuale del tempo dall’altro, come Filippo Turati, Anna Kuliscioff, Benedetto
Croce, Gabriele D’Annunzio, Alcide De Gasperi, Pietro Badoglio, fino a Palmiro Togliatti, Pietro Nenni,
Giuseppe Saragat, al cardinale Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, e altri ancora.
Le carte Bonomi conservate presso l’Archivio di Stato di Mantova sono state inviate in fotocopia
all’Archivio Centrale dello Stato (cfr. nota n. 658/X.5, 13 marzo 1989, archivio della Direzione); nella stessa
ottica di integrazione delle carte dell’uomo politico, è stata acquisita in copia parte della documentazione
conservata presso l’Archivio Centrale dello Stato, inviata da Roma con nota del 14 marzo 2001, tratta
rispettivamente dai fondi Ministero dell’Interno, busta 42, fasc. 4, Gabinetto di Sua Eccellenza Bonomi,
Ordine Pubblico (1921-1922) e Repubblica Sociale Italiana, Segreteria particolare del duce, Carteggio
riservato, busta 43, fasc. 405 (1927-1939). Tale documentazione riprodotta in fotocopia è stata collocata in
coda al fondo, in una busta appositamente creata, alla quale è stato attribuito il numero 6, che contiene
anche due copie dattiloscritte dell’inventario redatto da Giovanni Praticò che ora viene pubblicato.
8. Cfr. C. MOZZARELLI, Mantova e il passato che ritorna. Ruolo e funzioni dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, in
“Universitas Mercatorum Mantuae”, n. 14, luglio 2002, p. 89.
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Il lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione partecipe e competente dello storico Mario Vaini,
autore anche del saggio introduttivo che offre nuovi spunti di riflessione sull’uomo politico, mettendone in
luce aspetti inediti proprio tramite la lettura attenta dei documenti, “per una riconsiderazione del
personaggio e della sua attività, senza alcuna pregiudiziale, con le luci e le ombre che gli sono proprie e
senza alcun proposito di rivalutazioni o di liquidazioni sommarie” (cfr. questa stessa pubblicazione, p. 46).
Preziosa è stata anche la collaborazione di Sonia Gialdi e Fabiana Mignoni dell’Archivio di Stato di
Mantova, solerti nell’effettuare ricognizioni, riscontri, verifiche, così come nella correzione delle bozze e
nella redazione degli indici.
Lo scopo di questa pubblicazione è dunque principalmente quello di rendere disponibile ai ricercatori
interessati un fondo documentario di grande rilevanza, ora che sono decorsi i limiti di consultabilità
previsti dalla normativa, sottraendolo all’oblio nel quale è stato a lungo relegato. L’inventario a stampa
certamente offrirà nuovi elementi al dibattito, mai esaurito, su un periodo di storia italiana ed europea
segnato da avvenimenti quali la prima guerra mondiale, l’avvento del fascismo, il secondo conflitto
mondiale, la Resistenza, scenari nei quali Bonomi ha avuto un ruolo di primo piano non esente da
ambiguità e da contraddizioni; ma vuole essere anche un’occasione per riflettere sull’importanza degli
archivi privati, sui rapporti con i detentori di archivi e sulle problematiche inerenti alla conservazione, al
riordinamento e alla inventariazione dei documenti contemporanei, in relazione agli indirizzi e alla
evoluzione della ricerca storica in generale.
Dott. Daniela Ferrari
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Carte Ivanoe Bonomi
ELENCO TOPOGRAFICO DEL FONDO
Viene qui proposto l’elenco topografico del fondo che tiene conto della fascicolazione originale assegnata ai documenti da Ivanoe Bonomi;
le classificazioni costituite da lettere alfabetiche, numeri romani e numeri arabi sono state apposte da Giovanni Praticò nel riordinamento
effettuato negli anni Cinquanta del Novecento; le descrizioni del contenuto tra virgolette sono di mano di Ivanoe Bonomi, quelle non
virgolettate sono state aggiunte in occasione dell’edizione del presente inventario, così come la consistenza delle carte. La busta 1 è stata
divisa, per comodità di consultazione, in buste 1/a e 1/b.
Busta 1/a
A. I. 1-12, “Lettere di Anna Kuliscioff; lettere di Turati e Prampolini; lettera di Giolitti; cartoline di Viterbi e di Schiavi;
lettera di A. Graziadei del 1905; fotografie varie”, cc. 1-39.
A. II. 1 (1-11), “Caso Belotti Bortolo”, cc. 40-65.
A. II. 2 (1-8), “Mancata rivista (Cabrini)”, cc. 66-89.
A. II. 3 (1-13), “Lettere di Leonida Mattioli”, cc. 90-113.
A. II. 4 (1-4), “Lettera Marolli con giudizio di Mussolini su Bonomi. Scambio di lettere con Ugo Scalori dopo il suo
passaggio al fascismo”, cc. 114-126.
A. III. 1, “Autografo di Garibaldi”, cc. 127-130.
A. III. 2 (1-9), “Lettere della Kuliscioff”, cc. 131-163.
A. III. 3 (1-20), “Lettere e cartoline di Anna Kuliscioff e Filippo Turati”, cc. 164-199.
A. III. 4 (1-6), “Mia uscita dal Governo nel novembre ’17. Telegramma di Orlando. Lettere di Bissolati e di Berenini e di
altri ministri”, cc. 200-213.
A. III. 5 (1-8), “Lettere e cartoline di Bissolati. Commemorazione mia in Senato”, cc. 214-229.
A. III. 6 (1-3), Dimissioni di Bonomi dal Consiglio Comunale di Mantova, gennaio 1903, cc. 230-233.
A. III. 7, Pagina dell’“Avanti”, 29 luglio 1909, c. 234.
A. IV. 1-51, “Lettere di varie persone, politici, amici, ecc.”, cc. 235-335.
Busta 1/b
B. I. 1-8, “Fatti di Fiume. Relazione”, cc. 1-15.
B. I. 2 (1-12), “Per Sua Eccellenza il ministro. Novità importanti”, cc. 16-39.
B. I. 3 (1-16), “Telegrammi di Nitti, aprile 1920”, cc. 40-57.
B. I. 4 (1-10), “Varie note sulla sistemazione di Fiume portatemi da Alceste De Ambris”, cc. 58-86.
B. I. 5 (1-7), Fascicolo riguardante Fiume e D’Annunzio, con cartina di Fiume, cc. 87-97.
B. I. 6 (1-17), “Trattative per esecuzione Trattato Rapallo. Questione di Fiume. Rapporti colonnello Carletti. Consorzio
Porto Fiume. Estate 1921”, cc. 98-140.
B. I. 7-8, Ritaglio di giornale e opuscolo a stampa, cc. 141-185.
B. II. 1-72, “Azione sopra Fiume”, cc. 186-317.
B. III. 1 (1-8), “Autografi di D’Annunzio”, cc. 318-356bis.
B. III. 2 (1-4), Situazione di Fiume, di Arbe, del Montenegro e dell’Albania nel 1920, cc. 357-364.
B. IV. 1-5, “Fotografie di Fiume. Due fotografie offerte al generale Nigra. Accordi per i volontari fiumani”, cc. 365-382.
B. V. 1, “Decreto firmato e non pubblicato per la militarizzazione dei ferrovieri”, 383-384.
B. VI. 1-30 “Importanti documenti. Crisi bancaria 1921 (lettere Stringher). Documenti esercito-fascismo, circolare
Badoglio. Liste senatori 1921. Incarico Presidenza 1920. Lettera Volpi”, cc. 385-442.
B. VII. 1-11 “Crisi luglio 1922 (non risolta da me)”, cc. 443-461.
Busta 2
C. I. 1-44, “Lettera rinunzia all’“Azione”. Bozza di lettera a D’Annunzio. Invito a conferire col re. Crisi Ministero Nitti,
maggio 1920. Telegrammi Reali. Smentita d’appartenere alla Massoneria. Lettera Salandra. Lettera Bissolati.
Rifiuto partecipazione Unione Socialista. Cancellazione liste elettorali Mantova. Lettera Giolitti. Lettera Turati.
Dichiarazione guerra a Germania. Lettera generale Di Giorgi. Lettera Prampolini. Lettera al giornale “Italia”
per abito borghese ai militari. Lega Democratica Nazionale di Milano. Lettera ad Amendola”, cc. 1-89.
C. II. 1, “Dimissioni Badoglio-Giardino”, cc. 90-95.
C. III. 1-10, “Ritiro dall’Albania”, cc. 96-122.
C. IV. 1-10, “Amendola “Becco Giallo“. Intervista ABC non concessa. Varie bozze del mio articolo: La morte
dell’Aventino”, cc. 123-192.
6
Carte Ivanoe Bonomi
Segue busta 2
C. V. 1-13, “Scritto di Belotti sul Gabinetto Bonomi. Attacchi dell’onorevole Maffei Gino alla Camera. Deplorazioni pei
fischi di Mantova”, cc. 193-272.
C. VI. 1-3, “Questione Soleri. 1938”, cc. 273-281.
C. VII. 1-47, “Lettere da conservare. Ricordi di guerra. Salandra”, cc. 282-418.
D. I. 1-43, “Appunti e carte varie”, cc. 419-479.
D. II. 1-4, “Epigrammi sui genovesi. Lettera D’Annunzio … francese! Stampa di Mantova antica, cartolina di Battisti a
Bonomi”, cc. 480-485.
D. III. 1-15, “Lettere di Angelo Silvio Novaro, Boselli, Amendola, Simonetta. Lettera Schinetti per i primi articoli
sull’intervento. Articolo di Belotti sul mio libro Dieci anni. Lettera di Fortunato Giustino. Lettere Bianchini sul
programma economico”, cc. 486-517.
D. IV. 1-10, “Dossier Amendola. “Il Mondo” fa ritirare la mia candidatura a Roma. In morte di Giovanni Amendola,
1926”, cc. 518-535.
D. V. 1-4, “Lettere varie: Zanetti avvocato, Missiroli, Luzzatti. Idea d’una rivista. Lettere del suicida Ragghianti, 1928”,
cc. 536-544.
D. VI. 1-3, “Biancoli. Questione Volpi, 1928”, cc. 545-551.
D. VII. 1-6, “Croce [Benedetto], 1923, 1927, 1929”, cc. 552-563.
D. VIII. 1-5, “Incidente fra le Loro Eccellenze Orlando e Giardino alla cerimonia di Napoli (Reggia) il 22 dicembre 1934.
Lettere scambiate fra Orlando e Giardino”, cc. 564-578.
D. IX. 1-11, “Questione Quadrotta. Concorso nelle spese editoriali dell’“Azione” e “Rivista Lazio””, cc. 579-600.
D. X. 1-4, “Lettere di un grande spirito del nostro tempo [Riccardo Bauer]”, 1927, 1932, 1941, cc. 601-610.
D. XI. 1-10, “Discorso Scalori. Relazione Giuffrida. Nomi oblatori corona Bissolati. Fotografie di Barni, caduto in Africa.
Dichiarazione Nardelli (per Oreste Mantovani). Vertenza cavalleresca Tino Sinibaldo-Di Marsico. Vertenza
sorelle Calvi (Roverano-Provenzano). Confino Zanardi (lettera a Senise)”, cc. 611-630.
D. XII. 1, Lettera di Giovanni Battista Montini, 1 febbraio 1940 “la visita [al cardinale Maglione] avvenne mercoledì 7
febbraio 1940”, cc. 631-633.
D. XIII. 1-2, “Rinunzia alla presidenza della Banca del Lavoro. Lettera del ministro Ricci”, 1945-1947, cc. 634-637.
Busta 3
E. I. 1-18, “Numeri della clandestina “Ricostruzione”. Periodo estate 1943”, cc. 1-59.
E. II. 1-2, “Lettera Nitti recata da Giorgini. Vuole si aiuti Badoglio. 28 luglio ’43”, cc. 60-62.
E. III. 1-3, “Udienza con il re Vittorio Emanuele III il 2 giugno 1943. Istanza. Risposta. Una bozza dell’azione da
consigliare al re”, cc. 63-67.
E. IV. 1-42, “Situazioni politiche nelle provincie” 1943, cc. 68-134.
E. V. 1-4: 1-2, “Agosto 1943. Lettera a Coda. Deploro il frazionamento dei partiti. Prometto di stare fuori e sopra”; 3-4,
Foglio de “Il Popolo di Roma”, 26 settembre ’43; foglio de “L’Osservatore Romano”, 27-28 marzo ‘44, cc. 135144.
E. VI. 1-24, “Vicende del Comitato di Liberazione Nazionale. Mossa dei Socialisti (9 febbraio ’44). La mia dichiarazione
(2 marzo). Adunanza del 18 marzo ’44. Ordine del giorno sostitutivo del 19 marzo. Le mie dimissioni (24
marzo). Adunanza del 5 maggio ’44”, cc. 145-246.
E. VII. 1, “Osservazione politico-diplomatica. Bollettino n. 8. Sabato 20 maggio 1944”, cc. 247-267.
E. VIII. 1-15, “Romanus [Roberto Bencivenga]. Lettere. Risposta mia 31 marzo”, cc. 268-301.
E. IX. 1-4, “1944”, cc. 302-359.
E. X. 1-9: 1-2, “Lettera a Carandini dell’8 dicembre ’43. Risposta di Carandini del 15 dicembre 1943”; 3, “Dichiarazioni
Sforza e Croce (copie di quest’ultima)”; 4, “Note sulle giornate dell’8, 9 e 10 settembre a Roma”; 5, Relazione su
arresti della Federazione Fascista Repubblicana a Roma; 6, Patto concordato tra rap-presentanti di gruppi,
1942; 7-9, “Regolamento per le Bande Armate. Appello del Comitato romano. Ordine del giorno di 5 partiti”,
cc. 360-394.
E. XI. 1-17, “Azione in Roma nell’intervallo fra i due occupanti. Congresso Bari (Messaggio. Ordine del giorno). Lettera
ai Comitati Liberazione Nazionale. Congresso Comunista. 1944”, cc. 395-475.
E. XII. 1-9, Giornali, riviste, volantini, dattiloscritti, minute manoscritte riguardanti la situazione dopo l’armistizio,
settembre-dicembre 1943, cc. 476-509.
F. I. 1-87, “Periodo della clausura in Laterano. 1944 liberato”, cc. 510-749.
F. II. 1-13, “Problemi costituzionali”, cc. 750-818.
F. III. 1-6, “Progetti e proposte”, cc. 819-838.
F. IV. 1-3, “Provvedimenti per la stampa” 1943, cc. 839-858.
F. V. 1, “Liberazione”, cc. 859-901.
F. VI. 1-13: 1-4, “Studi e note di un giovane diplomatico”; 5-10, “Critiche di Carmelo. Scritti di giovani laburisti (per un
giornale da farsi)”; 11, “23 maggio. Notiziario n. 32” dattiloscritto; 12, “Per la Restaurazione finanziaria”; 13,
“Proposta dei Cattolici per la stampa”, cc. 902-959.
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Carte Ivanoe Bonomi
Busta 4
G. I. 1-12/1-2, “Affare Simonetti”, cc. 1-96.
G. II. 1-5, Crisi albanese del 1920, cc. 97-117.
G. III. 1-34, “Trattato di Rapallo. Mie condizioni per accettare ufficio di plenipotenziario. Telegrammi riservati, appunti,
memoriali”, cc. 118-207.
G. IV. 1-2, “Volontari di Fiume. Documenti dell’onorevole Zanella”, cc. 208-226.
G. V. 1-7bis, “Fatti di Fiume. Relazione Caviglia con 52 allegati”, cc. 227-373.
G. VI. 1-7, “Fotografie dopo l’occupazione di Fiume”, cc. 374-381.
G. VII. 1-3, “Rapporto dell’ambasciatore Frassati sulle condizioni economiche e finanziarie della Germania”, 1921, cc.
382-396.
G. VIII. 1, “Dichiarazioni che io dovevo fare alla Camera alla fine del giugno 1921, quale ministro del Tesoro e che non
lessi per la sopravvenuta crisi del Gabinetto Giolitti”, cc. 397-409.
G. IX. 1-3, “Operazioni sui cambi. Rolandi-Ricci”, cc. 410-416.
G. X. 1-3, “Da Soleri. Relazione e testo in fine”, cc. 417-438.
G. XI. 1-5, “Verbali Comitato interministeriale disoccupazione”, cc. 439-462.
G. XII. 1-17, “Telegrammi vari dall’Estero e Colonie”, cc. 463-487.
G. XIII. 1-31bis, “Regio Decreto 20 novembre 1921 per la tutela dell’ordine pubblico nell’Emilia e nelle provincie di
Cremona, Mantova e Rovigo”, cc. 488-533.
G. XIV. 1-2, Operazione di credito che il Comune di Milano intende concludere con banche di New York nel 1921, cc.
534-539.
G. XV. 1-33, Documenti sulla situazione politica interna, cc. 540-689.
G. XVI. 1-10, Congresso fascista, Roma, 6-10 novembre 1921, cc. 690-917.
G. XVII. 1, Elenco di informatori e di agenti provocatori dei Tedeschi e fascisti, 1943, cc. 918-920.
G. XVIII. 1-4, “Questioni estere”, cc. 921-1056.
G. XIX. 1-2, “Documenti della Presidenza, anno 1944”, cc. 1057-1068.
G. XX. 1-5, Discorsi, tra i quali: “Discorso ai funzionari dell’Interno. Discorso ai funzionari degli Esteri”, 1944-1945, cc.
1069-1110.
Busta 5*
G. XXI. 1-7, 1944: 1. Conferenza monetaria di Bretton Woods; 2. Traduzione in lingua italiana di lettera di W. Churchill;
3. Traduzione in lingua italiana di lettera di Cordell Hull, segretario di stato U.S.A.; 4. Schema di accordo con
gli alleati; 5-6. Traduzione in lingua italiana di lettere di F. Delano Roosevelt, presidente U.S.A.; 7. Promemoria
del colloquio Stone-Visconti Venosta relativo alle modalità della consultazione popolare, cc. 1-52.
G. XXII. 1-6, Fronte clandestino della Resistenza. Documentazione contabile, cc. 53-78.
G. XXIII. 1-22, “Relazioni Medici Tornaquinci”. Presidenza C.L.N. di Bonomi, cc. 79-292.
G. XXIV. 1-8, “Documenti riservati”, cc. 293-391.
G. XXV. 1-10, “Conferenza della pace di Parigi, 2 settembre 1946”, cc. 392-604.
G. XXVI. 1-5, “Trattato di pace. Emendamenti italiani. Pubblicazioni sulle linee di confine”, cc. 605-967.
G. XXVII. 1-20, “Statuto di Trieste”, cc. 968-1218.
G. XXVIII. 1-4, “Situazione nella Venezia Giulia occupata dai Jugoslavi”, cc. 1219-1313.
G. XXIX. 1-2, “Trattato con gli Stati Uniti”, cc. 1314-1344.
G. XXX. 1-5, Corte dei Conti. Lavori Pubblici, cc. 1345-1366.
8
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1893 agosto 1
Wilhelm Liebknecht a Ivanoe Bonomi.
Accompagnatoria di una circolare, in francese. C. I. 1.
busta 2, c. 1
1894 ottobre-1901 settembre 29
Ivanoe Bonomi.
Tredici poesie. D. I. 1-13.
busta 2, cc. 421-435
1898 giugno 14, Paris
Max Nordau a Enrico Ferri.
Lettera di critica a Rastignac, in francese. C. I. 2.
busta 2, cc. 3-5
1902 aprile 6, Mantova
Giovanni Zibordi a Ivanoe Bonomi.
Critica al parassitismo esercitato da correnti diverse ai danni del partito socialista (cartolina postale). A. IV. 1.
busta 1/a, c. 236
1902 dicembre 12, Mantova
Il sindaco di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Invito a desistere dalle dimissioni dalla carica di consigliere comunale. A. III. 6/1.
busta 1/a, c. 232
[1902 dicembre], Roma
Ivanoe Bonomi al sindaco di Mantova.
Motivi per cui ritiene di dover confermare le sue dimissioni da consigliere comunale. A. IV. 2.
busta 1/a, c. 237
1903 gennaio 3, Mantova
Il sindaco di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Deliberazione del Consiglio Comunale di non accogliere le dimissioni. A. III. 6/2.
busta 1/a, c. 231
[1903 gennaio], Mantova
Ivanoe Bonomi al sindaco di Mantova.
Lettera di assoluta conferma delle sue dimissioni. A. III. 6/3.
busta 1/a, c. 233
9
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1903 gennaio 14, Genova
Giovanni Ricci, editore-libraio, a Ivanoe Bonomi.
Accettazione e condizioni per la stampa di un volumetto di un centinaio di pagine (lettera con busta). A. IV. 3.
busta 1/a, cc. 238-240
1903 gennaio 22, Mantova
Il sindaco di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Accoglimento delle dimissioni reiteratamente confermate. A. III. 6/4.
busta 1/a, c. 230
1903 giugno 2, Napoli
Napoleone Colajanni a Ivanoe Bonomi.
Rifiuta di occuparsi di un suo scritto, privo di alcunché di inedito, e chiede qualcosa di nuovo per la “Rivista” (cartolina
postale). A. IV. 4.
busta 1/a, c. 241
1903 giugno 3, Roma
Giulio Alessio a Ivanoe Bonomi.
Ringrazia per l’invio di un opuscolo e esprime l’opinione secondo la quale il nuovo indirizzo dell’“Avanti!” non è
vantaggioso per la democrazia in Italia, con la conseguente perdita della collaborazione dell’unico giornale radicale italiano
(cartolina postale). A. IV. 5.
busta 1/a, c. 242
1903 giugno 4, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Invito a trascorrere qualche giorno in casa sua (cartolina postale). A. III. 3/1.
busta 1/a, c. 165
1903 giugno 7, Cremona
Ettore Sacchi a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per l’invio di un libro e accenno ai discorsi fatti sul suo conto con Filippo Turati, Giovanni Villa e Giustino
Fortunato (cartolina postale). A. IV. 6.
busta 1/a, c. 243
1903 giugno 14, Cremona
Ettore Sacchi a Ivanoe Bonomi.
Gioia per la ricevuta della sua cartolina e “can can” di Ferri e dei radicali, i quali vanno fronteggiati (cartolina postale). A. IV.
19.
busta 1/a, c. 271
10
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1903 giugno 21, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Ricevimento del suo ritratto e impossibilità di astenersi dal parlare di politica. Dopo discussioni e divergenze ha raggiunto
un accordo con il marito sulla crisi, nei termini dell’articolo che apparirà nella “Critica”. Lamenta la mancanza di criteri
positivi dell’estrema sinistra. Ipotetica sua decisione di appoggio a un governo radicale. Trattazione della questione nella
“Critica” dal punto di vista parlamentare. Affiatamento per la collaborazione al “Tempo”; rafforzamento della stampa.
Difesa delle organizzazioni operaie dal contagio dell’epidemia ferrigna (lettera con busta). A. III. 2/1.
busta 1/a, cc. 132-136
1903 luglio 4, Berlino
I. Bloch, della “Sozialistische Monatshefte”, a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento per il lavoro mandato alla rivista e augurio per una collaborazione frequente (cartolina postale). A. IV. 8.
busta 1/a, c. 246
1903 luglio 7, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Sollecita notizie e qualche scritto per la “Critica” e per il “Tempo”. Fischi dei rivoluzionari per lo czar. Inutilità della lotta
contro i rivoluzionari perché alimenta la demagogia (lettera con busta). A. III. 2/2.
busta 1/a, cc. 137-139
[1903] luglio 14, [Cremona]
Ettore Sacchi, deputato al Parlamento, a Ivanoe Bonomi.
Biglietto che accompagna il dono di un paio di libri antichi della sua biblioteca (biglietto da visita con busta). A. IV. 7.
busta 1/a, cc. 244-245
1903 luglio 25, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Avvisa della sua prossima partenza per Varazze e lo invita a recarsi colà (cartolina postale). A. III. 3/2.
busta 1/a, c. 166
1903 luglio 28, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Descrive i preparativi per la partenza di mercoledì, spera di trascinare anche Leonida Bissolati e di segnare così una data
memorabile per la storia del socialismo “transigente, riformista, addomesticato” (cartolina postale). A. III. 3/3.
busta 1/a, c. 167
1903 agosto 19, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Un nuovo giornale fondato da lui, da Leonida e Cassola, se vorrà combattere, non certamente l’“Avanti!”, ma l’Avanguardia,
costituirà un vero errore perché la rinforzerà, la elettrizzerà, le darà vita nel momento in cui è pochissimo diffusa e non fa
chiasso che nella sua sede di via Maddalena, la peccatrice. Invito a tutti e tre di scrivere per il “Tempo” contro i comunisti
antistatisti e niente altro che anarchici. Situazione amministrativa del “Tempo” ottima, convenienza di fortificare questo
organo, proprio per avere un’arma invincibile per l’avvenire, e di non perdersi in un giornaletto settimanale (lettera con
busta). A. III. 2/3.
busta 1/a, cc. 140-142
11
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1903 agosto 28, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Nella “Sozialistische Monatshefte” non ha trovato la sua prosa. Suo progresso nella cultura, dovuto alla vita metodica. Elogio
dei suoi ultimi articoli nella “Critica” e nel “Tempo” (cartolina postale). A. III. 3/4.
busta 1/a, c. 168
1903 ottobre 4, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Intenzione sua e di Filippo Turati di non stroncare il Crespi, buon diavolo, capro espiatorio di tutte le ire della banda
rivoluzionaria ed elemento di grandissima utilità al cosiddetto riformismo. Riferisce con ironia i tentativi dei vari Rugarli,
Dugoni e Parpagnoli, dopo il disastroso sciopero della Nord, di colpire i veri traditori del proletariato milanese: Filippo
Turati, il “Tempo”, la Camera del Lavoro. Attacco contro Ferri e il ferrismo. Invidia la giovinezza di Bonomi, mezzo idoneo a
procacciare nuovi compagni nella vita e rimedio miracoloso che concilia con tutto e con tutti. Accenni all’Umanitaria (lettera
con busta). A. III. 2/4.
busta 1/a, cc. 143-147
1903 ottobre 8, Roma
Antonio Graziadei a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per la lettera di conforto dopo la morte della moglie. D. I. 28.
busta 2, cc. 454-455
1903 ottobre 13, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Elogio dei suoi tre articoli, particolarmente per la limpida chiarezza della psico-fisiologia del rivoluzionarismo, coincidente
col liberalismo arciborghese. Contrarietà suscitata dall’articolo di Treves sulla mancata visita dello czar, apoteosi del ferrismo
(cartolina postale). A. III. 3/5.
busta 1/a, c. 169
1903 ottobre 25, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Sollecito ad accettare la carica di vicedirettore del “Tempo”, quale loro ideologo. Elogio della chiarezza del suo pensiero e
della risolutezza con cui lo sostiene. Non c’è neppure una mezza dozzina di riformisti convinti; la sua penna nel giornale
quotidiano sarebbe una vera fortuna per la loro corrente (cartolina postale). A. III. 3/6.
busta 1/a, c. 170
1903 ottobre 26, Torino
Claudio Treves a Ivanoe Bonomi.
Sollecita la sua collaborazione, come redattore capo politico del “Tempo”, di cui si vuole stampare una edizione serale per
conquistare tutta l’Italia media sino a Roma, per farne l’organo vitale dei riformisti, per non dire dei socialisti, e di pressione
politica e parlamentare (lettera con busta). A. IV. 9.
busta 1/a, cc. 247-249
12
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1903 ottobre 28, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
I motivi del rifiuto della sua collaborazione al “Tempo” non lo convincono. Insiste per la sua accettazione di una carica
principale nel giornale. Claudio Treves è troppo artista e troverebbe l’equilibrio collaborando con Bonomi (lettera con busta).
A. III. 3/11.
busta 1/a, cc. 175-177
1903 ottobre 29, Milano
Sandrino [Alessandro Schiavi] a Ivanoe Bonomi.
Rincalzo delle sollecitazioni di Filippo Turati per la collaborazione con Claudio Treves al “Tempo” (lettera con busta). A. IV.
11.
busta 1/a, cc. 252-254
1904 gennaio 6, Macerata
Amedeo Fracari a Ivanoe Bonomi.
Concordanza di idee sull’articolo di Bonomi Il programma di una Democrazia di Governo in “Critica Sociale” del 16 dicembre
1903; sola divergenza nell’affermazione che in Italia sia stato superato il periodo del giacobinismo anticlericale (lettera con
busta). A. IV. 12.
busta 1/a, cc. 255-259
1904 gennaio 12, Brescia
Petrocini a Claudio Treves.
Invita Ivanoe Bonomi ad accettare la candidatura nel collegio d’Iseo. A. IV. 13.
busta 1/a, cc. 260-261
1904 gennaio 15, Gardone Val Trompia
A. Bianchini, segretario del Gruppo Elettorale Socialista, a Ivanoe Bonomi.
Sollecito ad accettare la candidatura per il collegio di Iseo, proposta per acclamazione dei compagni del Gruppo. A. IV. 14.
busta 1/a, cc. 262-263
1904 gennaio 18, Gardone Val Trompia
A. Bianchini, segretario del Gruppo Elettorale Socialista, a Ivanoe Bonomi.
Entusiasmo dell’assemblea per la sua accettazione della proposta candidatura; invito ad annullare il rifiuto espresso prima
alla Federazione Provinciale di Brescia. A. IV. 15.
busta 1/a, c. 264
1904 marzo 18, Roma
Giovanni Villa, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Invito a stabilirsi prima di novembre a Roma come direttore di giornale o come avvocato illustre (lettera con busta). A. IV. 16.
busta 1/a, cc. 265-267
13
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1904 maggio 22, Gazzuolo
Italo Gasparetti, ingegnere, a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento a nome suo e dei suoi vecchi elettori, per avere scongiurato, con il suo nome e le sue fiere dichiarazioni, il
pericolo di una sconfitta. Buona prova dei democratici del mandamento di Bozzolo, non legati da alcuna affinità coi clericodemo-moderati di altre parti della provincia (cartolina postale). A. IV. 17.
busta 1/a, c. 268
1904 maggio 25, Roma
Rossi Doria a Ivanoe Bonomi.
Elogio per il suo articolo L’eterna contesa, nella “Critica” del 16 maggio, giudicato il più completo e geniale, il più positivo e
veramente scientifico fra tutti gli articoli scritti sull’argomento (lettera con busta). A. IV. 18.
busta 1/a, cc. 269-270
1904 novembre 21, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Contentezza per il suo ritorno a Roma, suo sogno. Promessa di altri scritti per combattere il suo pessimismo sui destini dei
poveri riformisti (cartolina postale). A. III. 3/7.
busta 1/a, c. 171
1904 dicembre 31, Milano
Filippo Turati e Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Convenienza a offrire la sua collaborazione anziché alla quinta colonna del “Secolo”, al “Tempo”, alla “Critica” e alla
“Sozialistische Monatshefte”, la quale ultima paga bene, ad altre riviste straniere, di cui ha la possibilità di passargli inviti di
collaborazione. Espressioni malinconiche e nostalgiche della Kuliscioff, ma sua gioia di dover diventare nonna entro l’anno
1905. A. IV. 20.
busta 1/a, cc. 272-274
1905 gennaio 5, Palermo
Alessandro Ardizzone a Ivanoe Bonomi.
Accetta la sua collaborazione nel “Giornale di Sicilia”, non solo per l’autorevole mediazione di Filippo Turati, ma anche per
stima verso di lui, autore di apprezzati articoli nel “Tempo” e nella “Critica” (lettera con busta). A. IV. 22.
busta 1/a, cc. 276-278
1905 gennaio 9, Milano
G. Pontremoli, ingegenere, a Ivanoe Bonomi.
Contentezza per la sua astensione dalla collaborazione in altri giornali di Milano. Opportunità dei suoi passi verso il “Resto
del Carlino”, dopo l’entrata dello Schinetti, per un maggior accostamento ai liberali e per il vantaggio della propaganda.
Contrarietà per la sua partenza fulminea al momento in cui il lavoro più premeva; assicurazioni sulla smentita della voce
circa la sua indebita riscossione dello stipendio di novembre. A. IV. 21.
busta 1/a, c. 275
14
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1905 aprile 13, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Mancanza di tranquillità d’animo a causa dell’aggravarsi della malattia della moglie. Sollecitazione a collaborare al “Tempo”
e alla “Critica”, rinunciando alla pubblicazione di altri giornali, i quali disperderebbero le forze e lascerebbero intisichire
quelli esistenti che hanno già un pubblico, un’influenza, un credito. Inoltre non si ricaverebbero soddisfazioni, né soldi, né
compiacenze morali; non è l’opinione di Claudio Treves, secondo il quale il momento non sarebbe favorevole alle dispute fra
le tendenze (lettera con busta). A. III. 3/12.
busta 1/a, cc. 178-181
1905 giugno 25, Roma
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Partenza per Anzio per ricondurre a casa la moglie, aggravatasi (lettera con busta). A. III. 3/13.
busta 1/a, cc. 182-183
1905 giugno 27, Anzio
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per “L’Azione” che diventa sempre più bella. Suo miglioramento e speranza di potersi fermare a Roma per
soddisfare il desiderio di una lunga chiacchierata (cartolina postale). A. III. 3/8.
busta 1/a, c. 172
1905 luglio 13, Roma
Giulio Alessio a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per l’articolo sereno e imparziale, nella “Critica” dedicato alle sue Camere del Lavoro (lettera con busta). A.
IV. 23.
busta 1/a, cc. 279-280
1905 luglio 28, Pesaro
[Savino Varazzani a Galeazzo Falconi.]
Rifiuto di accettare la candidatura al collegio di Grosseto, perché non gli sembra opportuna la sostituzione di una
candidatura socialista operaia con quella di un intellettuale, di un professionista, di un professore. In secondo luogo gli
ripugna di scavalcare Sabatini, il quale nonostante i suoi difetti, una volta eletto deputato, potrà diventare un perfetto
riformista. A. IV. 24.
busta 1/a, cc. 282-283
1905 luglio 30, Pesaro
Savino [Varazzani a Galeazzo Falconi].
Fermezza nella sua risoluzione di non accettare la candidatura di Grosseto. Preghiera a Ivanoe Bonomi di pubblicare nel
giornale “L’Azione”, integralmente o nelle sue parti essenziali, la sua precedente lettera, perché serva di risposta al trafiletto
pubblicato da Enrico Leone nel primo numero del “Sindacato Operaio”. A. IV. 25.
busta 1/a, cc. 284-285
15
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1905 agosto 3, Firenze
Galeazzo Falconi a Ivanoe Bonomi.
Designazione all’unanimità del Varazzani alla candidatura di Grosseto; sua speranza di convincerlo ad accettare dopo la
proclamazione del Congresso Collegiale di domenica 6. Ostinazione di Sabatini a non rinunziare alla stessa candidatura se
non dopo la decisione del Congresso Collegiale. Pubblicazione del trafiletto di Leone per sua ispirazione e necessità di avere
un po’ di spazio nel giornale, se ne verrà fuori una questione di partito. A. IV. 26.
busta 1/a, cc. 286-289
1905 agosto 7, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Articolo inviatogli da Ceccarini su sindacalismo-tradunionismo contro Graziadei. Contenuto sostanzialmente uguale a
quanto fu detto da Engels, attualità del tema e necessità della sua trattazione da parte di Bonomi nella “Critica” (cartolina
postale). A. III. 3/14.
busta 1/a, c. 184
1905 agosto 11, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Controreplica di Graziadei all’articolo sul sindacalismo; chiede se Leonida verrà in Lombardia, comprendendo in essa anche
Mantova, sebbene non si sia mai saputo a che regione appartenga; accenna al verdetto Mussi. A. III. 3/15.
busta 1/a, c. 185
1905 agosto 25, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Sua soddisfazione per essere diventata nonna da tre giorni; consiglia pure a Ivanoe Bonomi un “ranocchino autentico”
(cartolina postale). A. III. 3/9.
busta 1/a, c. 173
1905 settembre 22, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Indulge alla mancata trasmissione delle promesse idee sul noto convegnino preliminare al Convegno riformista, da tenersi a
Reggio Emilia per la discussione di temi vari, come la riforma tributaria, la questione agraria, la questione meridionale, la
questione scolastica, la legislazione sociale. Motivi di giustificazione per la scelta di Reggio; organizzazione e direttive;
raccomandazioni di non far parola in merito a tale convegno (lettera cumulativa per lui e Leonida, con busta). A. III. 3/16.
busta 1/a, cc. 186-189
1905 ottobre 3, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Consigli per una sistemazione economica non in una posizione di “travet di cooperativa”, ma in un lavoro fruttuoso per sé e
per il partito. Proposta di accogliere la carica di segretario stipendiato dei Gruppi e di scrivere articoli a pagamento per la
“Critica” e il “Tempo” (lettera con busta). A. I. 4.
busta 1/a, cc. 11-14
16
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1905 ottobre 3, Castel del Rio
Antonio Graziadei a Ivanoe Bonomi.
Sollecito per la pubblicazione sul giornale “L’Azione” di un articolo di Serrantoni, tratto da una conferenza del Graziadei sul
sindacalismo. Necessità di sventare la tattica dei rivoluzionari di far credere assolutamente contradditori i termini
riformismo e sindacalismo. Ammissione delle discussioni per sgombrare il terreno da ogni equivoco e per potere così
compiere un lavoro positivo (lettera con busta). A. I. 11.
busta 1/a, cc. 26-30
1905 ottobre 12, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Ha saputo da Leonida della rinuncia alla carica a segretario dei Gruppi. Sottolinea che non si trattava d’un lavoro banale, ma
di dare una direttiva scientifica e un impulso nuovo al socialismo riformista in Milano e forse in tutta Italia. Sollecita qualche
scritto per la “Critica”, propone di pubblicarvi eventualmente il suo libro e di farne poi un volume (lettera con busta). A. I. 5.
busta 1/a, cc. 15-17
1905 ottobre 22, Mantova
Adolfo Viterbi a Ivanoe Bonomi.
Impossibilità di fornire esatte informazioni su una certa somma. Sfiducia e sconforto per gli avvenimenti del mondo politico
(cartolina postale). A. I. 9.
busta 1/a, c. 24
1905 novembre 11, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Invio dei due richiesti fascicoli della “Revue Socialiste” e sollecito di articoli per la “Critica”. Gli gira un invito della
“Sozialistische Monatshefte” per un articolo sullo sviluppo del partito socialista italiano dal Congresso di Bologna in poi, con
particolare riguardo ai rapporti fra partito e leghe operaie. Raccomanda una esposizione obbiettiva e non critica dal punto di
vista riformista (lettera con busta). A. III. 3/17.
busta 1/a, cc. 190-192
1905 novembre 17, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Impossibilità di fare uscire presto la “Critica” per mancanza di tempo; sollecito per l’invio di uno o due articoli (lettera con
busta). A. III. 3/18.
busta 1/a, cc. 193-195
1905 novembre 19, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Elezioni politiche a Montagnana, scelta dei candidati. Lotta sulla base dei partiti popolari. Graduatoria di preferibilità dei
maggiori rappresentanti del socialismo. Proposta di Ivanoe Bonomi a candidato come quello più gradito ai popolari.
Raccomanda d’accettare e dà assicurazioni sulla buona organizzazione della propaganda (lettera con busta). A. III. 3/19.
busta 1/a, cc. 196-198
17
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1905 novembre 25, Milano
Alessandro Schiavi a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per l’articolo pienamente rispondente all’indole della pubblicazione. Accenni alla battaglia coi rivoluzionari e
speranza di eliminarli per sostituire a essi i riformisti. Purezza della Società Umanitaria tra rivoluzionari e clericali (cartolina
postale). A. I. 10.
busta 1/a, c. 25
1906 ottobre 24, Genova
Murialdi a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di sollecito dell’articolo sugli sgravi. A. IV. 27.
busta 1/a, c. 292
1906 ottobre 25, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Rincrescimento per l’informazione fornita da Murialdi. Accordo per i contratti economici con gli operai, senza vincoli politici
con i deputati e col partito. A. IV. 28.
busta 1/a, cc. 293-294
1906 ottobre 31, Palermo
Remo Sandron, editore, a Ivanoe Bonomi.
Proposte per la pubblicazione e la vendita del suo libro Vie nuove del socialismo. A. III. 5/1.
busta 1/a, cc. 215-217
1906 novembre 19, Palermo
Remo Sandron, editore, a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento per l’accoglienza delle sue proposte circa la pubblicazione e la vendita del libro. Assicurazione di non dover
incorrere in alcuna bega contabile e richiesta della sola firma su tutti i frontespizi. A. III. 5/2.
busta 1/a, cc. 218-219
1907 febbraio 14, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per l’invio della lettera rivelatrice di un’anima, da lei neppur intuita. Interessante ritratto psicologico di
Bonomi. A. III. 2/5.
busta 1/a, cc. 148-149
1907 maggio 19
Ivanoe Bonomi a Oddino Morgari.
Invio di alcune risposte per il suo “Sempre Avanti”. Timore che il Murialdi voglia tappare le falle dell’“Avanti!” con una
grossa somma di dubbia provenienza e necessità di impedirglielo (minuta di lettera). A. IV. 29.
busta 1/a, c. 297
18
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1907 maggio 21, Roma
Oddino Morgari a Ivanoe Bonomi.
Assicurazione di Ferri sulla provenienza del prestito. A. IV. 30.
busta 1/a, cc. 295-296
1907 novembre 4, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Viva compiacenza materna per la dedica fatta a lei da Ivanoe Bonomi nel suo libro Vie nuove del socialismo. Rievocazione dei
primi colloqui; suo orgoglio non dal lato politico, ma da quello dell’affetto. A. III. 2/6.
busta 1/a, cc. 150-151
1907 novembre 30, Palermo
Remo Sandron, editore, a Ivanoe Bonomi.
Richiesta di dividere il sacrificio necessario per potere offrire, secondo l’espresso desiderio di Filippo Turati, il volume Vie
nuove del socialismo a tutti gli abbonati della “Critica Sociale”, a titolo di premio semi-gratuito. Convenienza di tale sacrificio
che assicura al libro una buona propaganda. A. III. 5/3.
busta 1/a, cc. 220-221
1908 luglio 14
Ivanoe Bonomi al sindaco di Roma.
Richiesta di lasciare l’Assessorato delle Finanze nell’interesse dell’Amministrazione Comunale e per la riuscita del
programma del Blocco (minuta di lettera). A. IV. 31.
busta 1/a, cc. 299-300
1908 luglio 22
Ivanoe Bonomi al sindaco di Roma.
Esposizione dei motivi che lo indussero e lo inducono a rassegnare irrevocabilmente le dimissioni da assessore comunale
(minuta di lettera). A. IV. 32.
busta 1/a, c. 301
1908 ottobre 15, [Roma]
Il sindaco di Roma a Ivanoe Bonomi.
Insistenze perché desista dalle dimissioni, che creerebbero grosse difficoltà all’Amministrazione Comunale. A. IV. 33.
busta 1/a, c. 302
1908 ottobre 23, [Roma]
Il sindaco di Roma a Ivanoe Bonomi.
Attestazione di stima entro e fuori la Giunta, esortazione a non insistere sulle dimissioni. A. IV. 34.
busta 1/a, cc. 303-304
19
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
Senza data
Consiglio Comunale a Ivanoe Bonomi.
Auguri dei colleghi del Consiglio Comunale di Roma per la vittoria, con le singole firme. A. IV. 35.
busta 1/a, c. 305
1909 marzo 19, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Lettera di rammarico per la sua mancata elezione, anche per l’utilità che da lui si sarebbe potuto ricavare. Esortazione a non
rinunciare alla vita politica. Condanna del blocchismo. Opinioni sulla situazione politica. Compiti dell’estrema sinistra per la
questione politica in favore dell’Italia meridionale e circa la questione anticlericale (lettera con busta). A. III. 2/7.
busta 1/a, cc. 152-157
1909 giugno 21
Bonaldo Stringher a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la comunicazione del suo commento a Francesco Saverio Nitti. Elogio per il suo importante e chiaro
articolo apparso nell’ultimo fascicolo dell’“Antologia” (lettera con busta). A. IV. 38.
busta 1/a, cc. 309-310
1909 luglio 29, Roma
Due pagine del giornale l’“Avanti!” con un articolo di fondo di Bissolati in difesa di Ivanoe Bonomi contro quelli che non lo
vogliono eletto al Parlamento. A. III. 7/1.
busta 1/a, c. 234
1909 agosto 18, Mantova
Il prefetto di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Notifica della sua proclamazione a deputato del Parlamento per il collegio di Ostiglia. A. IV. 36.
busta 1/a, c. 306
1909 novembre 11, Catania
Angelo Majorana a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per l’invio dei numeri della “Critica” e riconoscimento della sua competenza nella trattazione dei problemi
finanziari. A. IV. 37.
busta 1/a, cc. 307-308
1909 dicembre 26, Roma
Bonaldo Stringher, direttore generale della Banca d’Italia, a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per il dono del suo pregevole studio sulla riforma tributaria (lettera con busta). A. IV. 39.
busta 1/a, cc. 311-312
20
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1910 maggio 5
P. Noalli, onorevole, a Ivanoe Bonomi.
Elogio della relazione inviatagli, per chiarezza, densità e padronanza degli argomenti, per competenza nella critica e
sicurezza di dottrina (lettera con busta). A. IV. 44.
busta 1/a, cc. 320-322
1910 ottobre 31, Roma
Gli amici dell’“Avanti!” a Ivanoe Bonomi.
Cartolina illustrata con molte firme. A. III. 5/4.
busta 1/a, c. 222
1911 luglio 23, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Rammarico di non averlo potuto vedere a Roma durante il suo soggiorno. Lamentele per l’isolamento e l’abbandono da parte
degli amici, forse per gli anni che le pesano sulle spalle. Speranza di non aver perduto lui, se non per la politica e l’amicizia
ventennale, soprattutto per l’affetto materno (lettera con busta). A. III. 2/8.
busta 1/a, cc. 158-160
[1911 agosto 11], Roma
Claudio Treves a Ivanoe Bonomi.
Proposte per il compenso redazionale; interesse particolare per la sua collaborazione; piena approvazione dell’articolo su
Tripoli. A. IV. 10.
busta 1/a, cc. 250-251
Senza data
Bonaldo Stringher a Ivanoe Bonomi.
Biglietto da visita per chiedergli l’estratto del suo “forte discorso sulle convenzioni marittime” e altro di ringraziamento (in
una sola busta). A. IV. 40-41.
busta 1/a, cc. 313-315
1912 giugno 1, [Roma]
Bonaldo Stringher a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per il dono del suo notevole studio sulle imposte progressive in Italia (biglietto con busta). A. IV. 42.
busta 1/a, cc. 316-317
1913 aprile 13, Roma
Bonaldo Stringher a Ivanoe Bonomi.
Giustificazione per il mancato convegno. Richiesta per una commendatizia a favore di Celidonio Errante (lettera con busta).
A. IV. 43.
busta 1/a, cc. 318-319
21
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1913 ottobre 18-1915 maggio 21
Fotografie e cartoline (nove pezzi). A. I. 12.
busta 1/a, cc. 31-39
1913 ottobre 23-24, Roma
Guglielmo T. a Sofia e a Ivanoe Bonomi.
Cartolina postale con la fotografia del cane Tell. D. III. 15.
busta 2, c. 517
1914 gennaio 7, Roma
Tudisco, ministro del Tesoro, a Ivanoe Bonomi.
Elogi per la sua opera di volgarizzazione della verità finanziaria, come sano patriottismo. Lamentele per la riapertura di
questioni da tempo chiuse, come l’iscrizione dei fondi per le costruzioni ferroviarie (lettera con busta). A. IV. 45.
busta 1/a, cc. 323-325
1914 giugno 26, [Roma]
[Giovanni] Merloni, onorevole, a Ivanoe Bonomi.
Accusa ricevuta dell’“Azione Sociale” ed esprime il suo piacere per le molte cose da lui scritte con retto giudizio, con
coraggio e franchezza (lettera con busta). A. IV. 46.
busta 1/a, cc. 326-327
[1914] giugno 27, Roma
P. Carcano a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per l’invio dell’articolo pubblicato nell’“Azione Sociale”. Elogio per l’opera di Bonomi ben diversa da
quell’insensato nichilismo, indicato col brutto nome di ostruzionismo (lettera con busta). A. IV. 47.
busta 1/a, cc. 328-329
[1914]
Schinetti a Maranini.
Approvazione dei tre articoli pervenutigli e utilità di pubblicarli con qualche lieve modifica e con la firma di Bonomi, il quale
non predica la guerra, ma ne ammette l’utilità per l’Italia, rimasta prigioniera della Triplice dopo averla abbandonata. D. III.
5.
busta 2, cc. 497-498
1915 gennaio 6
Carlo Perrone a Ivanoe Bonomi.
Raccomandazione per il sollecito della sua domanda diretta a ottenere il passaggio nel ruolo degli ufficiali di complemento.
C. VII. 7.
busta 2, cc. 299-300
1915 luglio 15, Raccolana [di Chiusaforte, Udine]
Fotografia del tenente Comparetti [recte Canettaretti], morto ad Oslavia nel 1916. C. VII. 12.
busta 2, c. 311
22
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
[1915] ottobre 17, Malga Ciapela
Bonomi alla mamma Aglei.
Lettera d’addio da consegnarsi dopo la sua morte. C. VII. 1.
busta 2, cc. 284-286
[1915] ottobre 17, Malga Ciapela
Ivanoe Bonomi alla moglie Sofia Romanelli.
L’indomani, giorno del suo compleanno, parteciperà ad una operazione di guerra difficile e potrà incontrarvi la morte.
Pertanto le manda l’estremo bacio, ricordandole tutto il suo amore (lettera con busta, da consegnarsi in caso di morte). C. VII.
2.
busta 2, cc. 287-289
[1915 ottobre 17-22]
Taccuino con i nomi dei 22 presenti all’azione del Sasso di Mezzodì. C. VII. 14.
busta 2, cc. 313-322
1915 novembre 8, Brescia
Ugo Comini, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Suo trasferimento al 5° Alpini e attesa della nuova destinazione. Compiacimento per il comportamento di Bonomi, prima e
dopo l’azione. Eventualità del suo appoggio a una domanda di congedo. C. VII. 4.
busta 2, cc. 293-294
1915 novembre 10, Moé
Capitano Nuvoloni a Ivanoe Bonomi.
Trascrizione di telegramma diretto a Ivanoe Bonomi, aperto da lui nel dubbio che ci fossero state notizie da comunicare
urgentemente. Rammarico per la perduta sua Compagnia. Ricordo di Bissolati e richiesta del suo appoggio per ottenere il
trasferimento presso un Comando di grande unità o allo Stato Maggiore (lettera con busta). C. VII. 3.
busta 2, cc. 290-292
1915 dicembre 16
Oscar Roffi, tenente generale, a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per il biglietto del 12 corrente e per il servizio prestato al fronte nel Corpo d’Armata. Gioia per l’utilità che
può rendere alle truppe, data la sua alta considerazione nel momento attuale (biglietto con busta). C. VII. 8.
busta 2, cc. 301-302
[1915 o 1916]
Fotografia di Sofia Romanelli, moglie di Ivanoe Bonomi. C. VII. 13.
busta 2, c. 312
23
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo preministeriale
(1 agosto 1893-4 febbraio 1916)
1916 gennaio 10, Roma
Vittorio Zupelli, ministro della Guerra, a Ivanoe Bonomi.
Informazioni sul collocamento in congedo dei deputati con grado militare per la partecipazione ai lavori parlamentari.
Necessità per Bonomi di rivolgersi all’autorità militare, dalla quale dipendeva come sottotenente, per conoscere la sua attuale
posizione e se debba o meno riprendere servizio (dattiloscritto). C. VII. 9.
busta 2, cc. 303-304
1916 gennaio 15, Belluno
Ugo Comini, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Sua nuova destinazione a Tisci, voci di un trasferimento in Albania e timore di non poter sperare nel congedo. Elogi per
Bonomi combattente e uomo politico. C. VII. 5.
busta 2, cc. 295-296
1916 gennaio 29, [Belluno]
S. Bellinato, pediatra, a Ivanoe Bonomi.
Impossibilità di conoscere l’esito della sua domanda a Roma. Tristezza nel leggere la lettera di risposta del ministro della
Guerra a un senatore. Lamentele sulla sua situazione di carriera di fronte ad altri appena laureati. Bonomi ricordato con
piacere anche dai soldati per il suo comportamento nell’azione del 17-23 ottobre 1915. C. VII. 6.
busta 2, cc. 297-298
1916 febbraio 4, Udine
A. Bufferli a Ivanoe Bonomi.
Notizie sulle offensive di Gorizia e di Oslavia. Encomio solenne e proposta di medaglia d’argento al valore per il suo
comportamento. Ricordo di Comparetti, morto per ferite in un ospedale vicino a Oslavia, suoi ultimi momenti eroici e ultimo
scritto alla mamma (lettera su carta intestata dell’hotel Croce di Malta, con busta). C. VII. 10.
busta 2, cc. 305-308
[1916]
Ettore Grassi a Ivanoe Bonomi.
Suo congedo. C. VII. 11.
busta 2, cc. 309-310
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1916 luglio 21, [Roma]
Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici, ad Antonio Salandra.
Il suo nome, più di quello di Codacci Pisanelli, riuscirà gradito a molti deputati pugliesi e potrà rendere un servizio al suo
Paese, nel Consorzio per la derivazione delle acque pubbliche nelle Puglie. Invito a conferire con lui, quando gli tornerà
comodo, per la scelta degli altri componenti. C. VII. 15.
busta 2, cc. 324-327
24
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1916 luglio 23, Varese, Hotel Campo dei Fiori
Antonio Salandra a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Ringraziamenti per le espressioni usate a suo riguardo e riserve per l’accettazione della sua nomina nel Consorzio per
l’Acquedotto pugliese. Promessa di conferire con lui, quando sarà a Roma (lettera con busta). C. VII. 16.
busta 2, cc. 328-330
[1916] luglio 29, Varese
Antonio Salandra a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Accettazione del rinvio del colloquio alla seconda metà di agosto e possibilità di un accordo sui modi migliori di portare a
compimento l’opera, così fondamentale per la sua regione. C. VII. 17.
busta 2, cc. 331-333
1916 agosto 1, Padova
Ernesta Battisti a Ivanoe Bonomi.
Sua commozione per il nobile compianto (biglietto). C. VII. 28.
busta 2, c. 360
1916 agosto 24
Giorgio Sidney Sonnino.
Richiesta autografa dell’autorizzazione al presidente del Consiglio, d’accordo col ministro degli Esteri, di proporre al re la
dichiarazione della guerra alla Germania, in conformità degli impegni presi con gli alleati. D. III. 11.
busta 2, cc. 511-512
1916 agosto 26, Roma
Il direttore dell’Ufficio d’Igiene del Comune di Roma a Ivanoe Bonomi.
Comunicazione della morte del cane Tell. D. III. 13.
busta 2, c. 515
1916 agosto 27, Roma
Telegramma n. 1215 R. del Ministero degli Affari Esteri, Gabinetto del ministro Sidney Sonnino a Ivanoe
Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Dichiarazione di guerra alla Germania. C. I. 5.
busta 2, c. 15
[1916 agosto]
Ivanoe Bonomi
Bozza per la deliberazione del Consiglio dei Ministri di proporre al re la dichiarazione della guerra alla Germania. A tergo
una nota indicante la data dell’invio del cane Tell, idrofobo, al canile di Porta Portese e la data della morte. D. III. 12.
busta 2, cc. 513-514
1916 settembre 6, Roma
Ivanoe Bonomi.
Versi per la morte del suo cane Tell. D. III. 14.
busta 2, cc. 516-516bis
25
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1916 novembre 27, Roma
Antonio Salandra a Ivanoe Bonomi.
Pubblicazione della notizia del loro colloquio sull’Acquedotto pugliese nel “Giornale d’Italia” e forse anche in altri giornali;
iniziativa non sua, probabilmente del Ministero. C. VII. 18.
busta 2, cc. 334-335
1916 novembre 30, Roma
Alfredo Massa, direttore generale delle Opere Idrauliche, a Ivanoe Bonomi.
Suo rammarico per non aver potuto fare alcuna osservazione al decreto legge di recente pubblicazione, sulla derivazione
delle acque nelle Puglie. Richiesta dell’autorizzazione per poter pubblicare in riviste e giornali il suo giudizio. C. VII. 19.
busta 2, cc. 336-337
1916 dicembre 1, Roma
Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici, [ad A. Massa, direttore generale delle Opere idrauliche].
Formulazione del decreto legge sulle derivazioni di acque pubbliche, avvenuta sulla base dello schema della Commissione
Villa, di cui fece parte e fu quindi collaboratore lo stesso Massa. Preghiera di astenersi, sino a tempo migliore, dalla
pubblicazione del suo giudizio, per evitare al pubblico l’impressione, se non di dissensi, di incrinature nella compagine
dell’amministrazione. C. VII. 20.
busta 2, cc. 338-339
1916 dicembre 17, Genova
Giuliano Cataldi, ingegnere, a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Dolore per l’ordine del giorno che la Deputazione Pugliese, con a capo Salandra, ha votato per invitare il ministro a
dichiarare la decadenza della Società per l’Acquedotto pugliese. Dannose conseguenze per le persone e gli enti che hanno
impiegato lavoro e capitali pel compimento della maggiore opera idraulica. Richiesta di una parola rassicurante per tante
oneste persone in riconoscimento del merito di aver dato l’acqua alle Puglie. C. VII. 21.
busta 2, cc. 340-341
1917 gennaio 7, Hotel Excelsior
Ricordo di una colazione con Sonnino, Boselli e altri, con autografi. C. I. 10.
busta 2, c. 20
1917 gennaio 26, Roma
Antonio Salandra a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Raccomandazione per la promozione a ispettore superiore dell’ingegner Rodolfo Gamberale, capo dell’Ufficio del Genio
Civile di Roma (lettera con busta). C. VII. 22.
busta 2, cc. 342-344
1917 febbraio 20, Parigi
Leonida Bissolati a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Cartolina illustrata con i saluti e la notizia della sua andata sul fronte francese. A. III. 5/5.
busta 1/a, c. 223
26
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1917 marzo 31, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la partecipazione alla sua gioia per il trionfo della Rivoluzione russa. Appare un sogno la realizzazione di
una conquista che segna il sorgere, dopo un lento lavorio, di una nuova società, più avanzata e più democratica della stessa
Europa occidentale, che ne riceverà una ripercussione benefica. Timore che le impazienze riescano dannose al consolidarsi
del regime democratico-sociale cui tende il governo provvisorio. Speranza che gli “estremissimi dell’estrema sinistra”
rinsaviscano (lettera con busta). A. III. 2/9.
busta 1/a, cc. 161-163
1917 maggio 2, San Remo
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la partecipazione alla sua sventura. Promessa di stringergli la mano alla prossima apertura della Camera
(cartolina postale). A. III. 3/10.
busta 1/a, c. 174
1917 giugno 4, Roma
Mario Magliano, deputato, a Ivanoe Bonomi.
Telegramma trasmesso alla vigilia della morte, per reclamare, come suo estremo desiderio e come atto di giustizia, l’acqua
del Sele per le popolazioni molisane (con busta). C. VII. 24.
busta 2, cc. 351-352
1917 giugno 14
Generale Di Giorgio a Ivanoe Bonomi.
Esprime pareri per la determinazione del programma del nuovo Gabinetto, dopo la soluzione della crisi: governo giacobino e
sinceramente democratico, con commissioni e comitati segreti, che assicuri all’Italia la vittoria della guerra. Politica estera
capace di assicurare i maggiori vantaggi; migliore organizzazione dell’esercito, dei Comandi; diverso reclutamento degli
ufficiali e migliore utilizzazione degli uomini alle armi. C. VII. 23.
busta 2, cc. 346-350
[1917] giugno 17, Ortigara
Generale Di Giorgio a Ivanoe Bonomi.
Idee per il programma del nuovo Gabinetto, il quale dovrebbe fornire un governo, organo supremo della condotta della
guerra. C. I. 15.
busta 2, cc. 25-31
1917 agosto 30, Bologna
Augusto Murri a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Comunica di aver promesso al proprio figlio, visitato a Viterbo, di sollecitare la deliberazione del progetto che ebbe l’onore
di scrivergli e che ha raccolto l’adesione di quasi tutti i ministri (lettera con busta). C. VII. 25.
busta 2, cc. 353-355
27
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
[1917] settembre 6, Capodimonte
P. Di Fratta a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per le buone parole trovate per lui. Inizio della sua convalescenza ed eventuale proroga per bontà di
Bonomi. C. VII. 26.
busta 2, cc. 356-357
1917 ottobre 7, San Quirico d’Orcia
Vittorio Simonelli a Ivanoe Bonomi.
Ricordo della gita attraverso la campagna di Roma e i colli dell’Umbria. Ringraziamenti per la chiamata a far parte della
Commissione lacustre. Possibilità della formazione di serbatoi nei bacini del Salto, di Posticciola e di Petescia. Ostacolo
dell’età tarda per diventare combattente col grado di sottotenente del Genio, ma sua disposizione a essere impiegato, anche
in luoghi pericolosi, nella ricerca di acque, in lavori minerari, in cave di materiale da costruzione. C. VII. 27.
busta 2, cc. 358-359
1917 ottobre 28, Roma
Leonida Bissolati a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Trasmissione della copia di una lettera, inviata nello stesso giorno, a Vittorio Emanuele Orlando, ministro dell’Interno.
Preferenza sua e del partito riformista per Bonomi rispetto a Berenini. Suggerimento a Orlando, ove fosse di parere diverso,
di dare atto a Ivanoe Bonomi del riconoscimento del valore e dell’opera sua (lettera dattiloscritta con busta). A. III. 4/1.
busta 1/a, cc. 201-203
1917 ottobre 29, Roma
Agostino Berenini a Ivanoe Bonomi, ministro dei Lavori Pubblici.
Grande compiacenza per l’offerta, turbata da profonda amarezza, che soltanto l’amichevole parola di Bonomi potrebbe
dissipare.
Minuta della risposta di Bonomi. La compiacenza non deve essere turbata da alcuna amarezza. Sua coscienza di aver servito
il Paese con tutto il fervore dell’animo e di lasciare il Governo dopo aver fatto per esso quanto gli fu possibile. Sua gioia per
la chiamata del Berenini al Governo (lettera con busta). A. III. 4/2.
busta 1/a, cc. 204-207
1917 ottobre 30, Roma
Vittorio Emanuele Orlando a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di rammarico per la necessità di doversi privare della sua collaborazione e omaggio all’elevatezza dell’intelletto
e della nobiltà dell’animo suo. A. III. 4/3.
busta 1/a, c. 208
[1917]
Biglietti da visita di Albert Thomas, Aristide Briand, Général Lyautey e Général Palitzine. C. I. 11-14.
busta 2, cc. 21-24
[1917-1920]
Biglietti da visita di George Lloyd; Giovanni Giolitti, deputato al Parlamento; senatore Giovanni Villa, ministro di Stato;
Sidney Sonnino. C. I. 6-9.
busta 2, cc. 16-19
28
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1918 maggio 11, Roma
Ivanoe Bonomi a Silvestri.
Minuta di lettera per informarlo di non poter partecipare al Congresso dell’Unione Socialista Italiana; confutazione di
parecchie tesi socialiste. C. I. 17.
busta 2, cc. 34-35
1918 maggio 12-13
Unione Socialista Italiana a Ivanoe Bonomi.
Invito a partecipare al Congresso Nazionale. C. I. 16.
busta 2, c. 33
[1918] maggio 15, Roma
Ivanoe Bonomi a Silvestri.
Minuta della lettera di rifiuto a far parte dell’Unione Socialista Italiana. C. I. 18.
busta 2, cc. 36-41
1918 maggio 18, Roma
Alfredo Dallolio, generale, a Ivanoe Bonomi.
Biglietto di ringraziamenti (biglietto da visita con busta). A. III. 4/4.
busta 1/a, cc. 209-210
1918 maggio 18, Roma
Riccardo Bianchi, ingegnere, senatore del Regno, a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per la sua lettera e per la sua amicizia, uno dei pochi, ma carissimi vantaggi procuratigli dalla breve
permanenza al Governo (biglietto da visita con busta). A. III. 4/5.
busta 1/a, cc. 211-212
1918 ottobre 26, Roma
Leonida Bissolati, ministro per l’Assistenza Militare e le Pensioni di Guerra, a Ivanoe Bonomi.
Incalzare degli eventi e sua compiacenza per essere riuscito, con il suo sforzo ostinato e persino violento, a indurre il
Governo al riconoscimento della Jugoslavia, come base di tutta la ricostruzione dell’Europa orientale, balcanica e
mediterranea. Varo del disegno sulla riforma delle pensioni di guerra e cessazione del suo ufficio di ministro e vivo desiderio
di scappare al fronte per essere con i suoi soldati nelle ultime battaglie. A. III. 5/6.
busta 1/a, c. 224
1918 ottobre 26, Roma
Romeo Rosetti, cassiere della sezione romana dell’Unione Socialista Italiana, a Ivanoe Bonomi.
Invio delle ricevute dell’intera annata. A tergo è annotato da Ivanoe Bonomi che il 30 ottobre 1918 restituì la tessera a
Silvestri riconfermando la sua lettera del 15 maggio. C. I. 18bis.
busta 2, c. 42
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Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1918 novembre 11, Roma
Giorgio Sidney Sonnino a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di ringraziamento. A. III. 4/6.
busta 1/a, c. 213
[1919 giugno 5, Roma]
Leonida Bissolati a Liotti.
Protesta contro i compagni milanesi che si presero gioco di Bonomi, invitandolo a tenere un discorso generico di apertura,
mentre avevano preparato tutto per una conferenza sul programma amministrativo. C. I. 22.
busta 2, cc. 52-53
1919 giugno 7-dicembre 7
Provvedimento contro l’ingegner Riccardo Simonetti, ispettore del Ministero dei Lavori Pubblici e membro del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici, denunciato dall’ingegner Angelo Omodeo per la richiesta di una forte somma, come
compenso di una concessione per la bonifica della Piana di Catania, con verbali, lettere, relazione, biglietti e minute. G. I. 112/1-2.
busta 4, cc. 2-96
1919 luglio 24, [Roma]
R. Nesti a Ivanoe Bonomi.
Preconizzazione sua, in una nota alla “Sera”, a presidente del Consiglio. B. VI. 1.
busta 1/b, c. 386
1919 ottobre 12, [Fiume]
[Alceste De Ambris a Ivanoe Bonomi].
Verbale dattiloscritto del convegno dei rappresentanti la Società di Navigazione e l’Alta Industria e Commercio. Voti per
l’annessione all’Italia di Fiume col suo porto importante per il retroterra. Regime di porto franco e assegnazione al porto del
naviglio ivi registrato. Verbale da trasmettersi per l’approvazione al comandante della città di Fiume, Gabriele D’Annunzio.
B. I. 4/1.
busta 1/b, cc. 59-64
1919
Giuseppe Sannazzaro.
Manifestino contro Bonomi, stampato a Revere in occasione delle elezioni del 1919 (due copie dattiloscritte). D. I. 21 e 21bis.
busta 2, cc. 443-444
1920 marzo 9, Roma
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Invio di informazioni, assunte da un amico, sul conto di un terzo che non viene nominato. A. III. 3/20.
busta 1/a, c. 199
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Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
[1920, primavera]
Tentativo di Ivanoe Bonomi di risolvere la crisi ministeriale. Articolo di fondo di “Il Giornale Italia”. C. I. 19.
busta 2, c. 44
1920 aprile 11
Il battaglione dei volontari dalmati a Zara e un tentativo nittiano non riuscito (copia dattiloscritta da “La Vedetta d’Italia”, n.
85). B. I. 5/1.
busta 1/b, c. 88
1920 aprile 14, Trieste
Enrico Caviglia, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro
della Guerra.
Avvenuta pubblicazione del discorso, da parte dell’Aereo Club, prima dell’arrivo del suo telegramma. Avviso telegrafico a
un suo amico, intenzionato a diffondere il discorso a mezzo dei giornali (lettera con busta). B. I. 6/1.
busta 1/b, cc. 100-101
1920 aprile 15, Roma
Riccardo Gigante, Giovanni Host Venturi, Salvatore Bellasich, Alceste De Ambris, delegati del Consiglio
Nazionale della libera città di Fiume, al capo del Governo Italiano.
Dichiarazioni che confermano il voto plebiscitario del 30 ottobre 1918 per l’annessione all’Italia della libera città di Fiume.
Rivendicazione del diritto di difendersi colle proprie forze (dattiloscritto). B. III. 2/1.
busta 1/b, c. 357
1920 aprile 17, San Remo
Francesco Saverio Nitti, presidente del Consiglio, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Preghiera di adottare le misure concordate contro i movimenti inconsulti e gli scioperi predisposti e forse non soltanto da
italiani, per la conferenza di San Remo. Raccomandazione di rastrellare le bombe e altre munizioni e di farle brillare (testo
del telegramma n. 25, riservato alla persona). B. I. 3/1.
busta 1/b, c. 41
1920 aprile 17, Roma
Ivanoe Bonomi al presidente del Consiglio.
Assicurazioni sull’adozione delle misure indicate. Risposta non ancora inviata a Caviglia circa il trattamento delle truppe
passate a Fiume e desiderose di ritornare; convenienza di attendere lo svolgimento delle trattative diplomatiche (testo del
telegramma di risposta n. 1839). B. I. 3/1.
busta 1/b, c. 41
1920 aprile 18, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Richiama l’attenzione su fatti che si preparano in molte città dell’Italia settentrionale. I movimenti di Fiume preludono allo
sciopero generale e all’acclamazione di Gabriele D’Annunzio a capo dell’organizzazione bolscevica. Esortazione a resistere,
contando sulle forze locali e su quelle regionali (testo del telegramma n. 76, riservato alla persona). B. I. 3/2.
busta 1/b, c. 42
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 aprile 18, San Remo
Ivanoe Bonomi a Francesco Saverio Nitti.
Informazioni sulle misure adottate (testo del telegramma di risposta n. 1839/3). B. I. 3/2.
busta 1/b, c. 42
1920 aprile 19, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Ordine a Caviglia di aiutare il movimento di esodo di reparti di truppe da Milano e preghiera di studiare il modo di
agevolargli il compito (testo del telegramma n. 98). B. I. 3/3.
busta 1/b, c. 43
1920 aprile 20, Roma
Nicola Badaloni, deputato, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Visita a Bissolati; notizie dettagliate sulla sua malattia; impressione d’inguaribilità, nonostante il contrario parere del medico
(lettera con busta). A. III. 5/7.
busta 1/a, cc. 225-227
1920 aprile 20, Trieste
Enrico Caviglia, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro
della Guerra.
Preghiera di lasciargli i reparti d’assalto, a lui necessari, la cui presenza allontana ogni pericolo. Sua Eccellenza Mosconi
impressionato dalle minacce di sciopero generale degli elementi socialisti (biglietto con busta). B. I. 6/2.
busta 1/b, cc. 102-103
1920 aprile 21, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Sua impressione che la fase acuta degli scioperi e delle agitazioni sia passata. Necessità di molta vigilanza nella liquidazione
di tali disordini. Provvedimenti per il 1° maggio e per lo spostamento delle truppe (testo del telegramma n. 148, riservato alla
persona). B. I. 3/4.
busta 1/b, c. 44
1920 aprile 21, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Deplorazioni di Caviglia per l’invio di derrate e di merci a Fiume. Necessità per l’avvenire della sua autorizzazione per
l’invio dello strettamente necessario alla vita della popolazione civile (testo del telegramma n. 163). B. I. 3/5.
busta 1/b, c. 45
1920 aprile 21, Roma
Ivanoe Bonomi a Francesco Saverio Nitti.
Nessuna disposizione data dal Ministero della Guerra alle Amministrazioni dello Stato e alla Croce Rossa circa gli invii a
Fiume. Piena libertà a Caviglia di regolarsi come vuole. Fermo di treni con militari, specialmente in Toscana, provoca
irritazione. Difficoltà di mantenere una situazione tranquilla durante la Conferenza di San Remo (testo del telegramma di
risposta n. 1839/8). B. I. 3/5.
busta 1/b, c. 45
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 aprile 22, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Necessità di modificare, prima della sottoposizione alla firma reale, il decreto relativo al passaggio nell’esercito degli ufficiali
della Regia Guardia con il grado che hanno raggiunto, per evitare disparità con gli ufficiali dell’esercito che, pure essendo
stati già loro superiori per anzianità o per grado, diventerebbero ora loro inferiori (testo del telegramma n. 172). B. I. 3/6.
busta 1/b, c. 46
1920 aprile 22, Roma
Ivanoe Bonomi a Francesco Saverio Nitti.
Manifestazione dello stesso parere in una lettera, forse incrociatasi con il telegramma. Sua impossibilità, dichiarata nella
stessa lettera, di controfirmare il decreto (testo del telegramma di risposta n. 1839/10). B. I. 3/6.
busta 1/b, c. 46
1920 aprile 22, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Approvazione del contenuto del telegramma n. 4519. Sua intervista, concessa all’Associated Presse, per smentire le false
notizie diffuse all’estero. Necessità di attenuare o di dissipare l’effetto della perversa campagna di fonte ignota (testo del
telegramma n. 191). B. I. 3/7.
busta 1/b, c. 47
1920 aprile 22, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Benestare per quanto riguarda Fiume. Necessità di non tollerare in Toscana il fermo di treni con truppe o anche con ufficiali
isolati, guardie e carabinieri, per evitare il discredito e l’irritazione dei militari. B. I. 3/8.
busta 1/b, c. 48
1920 aprile 22, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Richiamo della sua attenzione per eventuali provvedimenti circa la costituzione dei soviet, approvata nel Congresso
Socialista di Milano il giorno precedente (testo del telegramma n. 210). B. I. 3/9.
busta 1/b, c. 49
1920 aprile 24, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Approvazione della decisione di Caviglia di nulla mandare a Fiume, se non verranno restituiti i sei cavalli rubati. Necessità
di arginare tutte queste forme di pazza indisciplina che minacciano di travolgere lo Stato (testo del telegramma n. 235,
riservato alla persona). B. I. 3/10 e 10bis.
busta 1/b, cc. 50-51
1920 aprile 25, Roma
Ivanoe Bonomi a Francesco Saverio Nitti.
Superamento della questione dei cavalli. Opportunità di non aggravare la situazione interna e disposizioni per impedire
infiltrazioni dei soviet tra militari (testo del telegramma di risposta n. 1839/15). B. I. 3/10bis.
busta 1/b, c. 51
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 aprile 25, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Forte irritazione verso l’ammiraglio Millo e necessità di prevenire la sua minacciata opera di resistenza in caso di cessione
della Dalmazia (testo del telegramma n. 276). B. I. 3/11.
busta 1/b, c. 52
1920 aprile 25, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Invito per accordi con Sforza circa l’immediato ripiegamento sulla costa delle truppe italiane in Albania (testo del
telegramma n. 284). B. I. 3/12.
busta 1/b, c. 53
1920 aprile 25, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Sua risposta circa l’invio di un ufficiale italiano all’Istituto Militare Polacco, subordinata all’indicazione dell’ente che si
accollerà la spesa necessaria (testo del telegramma n. 291). B. I. 3/13.
busta 1/b, c. 54
1920 aprile 25, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Approvazione dell’associazione di quattro ufficiali alla Delegazione italiana presso la Commissione del Plebiscito di
Klagenfurt (testo del telegramma n. 294). B. I. 3/14.
busta 1/b, c. 55
1920 aprile 26, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Parere favorevole di Caviglia necessario per l’invio di qualsiasi cosa a Fiume, sino a quando non verranno restituiti i cavalli.
Manifestazione del suo sdegno verso una “ridicola femminile avventura oscillante tra il patriottismo, il soviet e la follia”.
Inevitabilità, secondo il suo parere, di un nuovo conflitto con i ferrovieri e di un nuovo sciopero; misure da decidere al suo
ritorno (testo del telegramma n. 305). B. I. 3/15.
busta 1/b, c. 56
1920 aprile 26, San Remo
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Necessità d’impedire la cessione dello stabilimento Casaralta a enti socialisti, anche se limitata al macello e alle celle
frigorifere, perché porrebbe l’attiguo panificio in difficoltà, se non nell’impossibilità di funzionare (testo del telegramma n.
319). B. I. 3/16.
busta 1/b, c. 57
1920 aprile 26, Roma
Ivanoe Bonomi a Francesco Saverio Nitti.
La cessione dello stabilimento di Casaralta, in fase preparatoria, non potrà avvenire che verso l’autunno (testo del
telegramma di risposta n. 1839/24). B. I. 3/16.
busta 1/b, c. 57
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 aprile 27, Fiume
Gabriele D’Annunzio.
Il Cavallo dell’Apocalisse, il furto dei cavalli perpetrato dai legionari (dattiloscritto). B. I. 5/2.
busta 1/b, cc. 89-92
1920 maggio 2, Roma
Il ministro della Marina al ministro della Guerra e per conoscen-za al presidente del Consiglio dei Ministri,
riservato personale n. 3755 G.
Estratto del rapporto del Comando Superiore Navale Italiano in Fiume circa il noto incidente dei cavalli, tolti dagli arditi
fiumani alla Cava di Preluca (dattiloscritto). B. II. 1.
busta 1/b, cc. 188-189
1920 maggio 2, Roma
Il ministro della Marina al ministro della Guerra e per conoscenza al presidente del Consiglio dei Ministri,
riservato personale n. 3756 G.
Forte irritazione degli equipaggi per il fermo di un rimorchiatore a Volosca. B. II. 2.
busta 1/b, cc. 190-192
1920 maggio 2, Roma
Arturo Nigra, maggiore generale, a Ivanoe Bonomi, ministro.
Due fotografie della I e II Compagnia Arditi D’Annunzio, offerte a lui in Fiume dal sottotenente Elia Rossi Passavanti, con
dedica. B. IV. 1.
busta 1/b, cc. 366-368
1920 maggio 3, Fiume
Gabriele D’Annunzio a Ivanoe Bonomi.
Manifestazione della sua riconoscenza per i sentimenti di Bonomi verso i legionari, portati a sua conoscenza dal colonnello
Vittorio Margonari (autografo, busta con suggello portante impresso il motto: “Fiume o morte”). B. III. 1/1.
busta 1/b, c. 320-321
1920 maggio 6, Fiume
Tanca, capitano di vascello, al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro della Guerra e al tenente
generale Cittadini.
Copia n. 3762 G. del rapporto riservatissimo n. 234 RR. P. del Comando Superiore Navale di Fiume circa le cannonate tirate
dal molo Cagni contro il R. C. T. Stocco, in rotta da Volosca a Martinscizza (dattiloscritti con timbro del Gabinetto del
Ministro e due allegati dattiloscritti del 26 e 27 aprile di Gabriele D’Annunzio). B. II. 3.
busta 1/b, cc. 193-196
1920 maggio 8, Roma
Ivanoe Bonomi.
Commemorazione di Leonida Bissolati (dattiloscritto). A. III. 5/8.
busta 1/a, cc. 228-229
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 maggio 14, Roma
Consultazioni per la formazione del nuovo Gabinetto; giudizio negativo su Bonomi. Agenzia politica “L’Informatore della
Stampa”. B. VI. 21.
busta 1/b, c. 423
1920 maggio 15, Roma
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Gli augura l’“insuccesso” politico per il bene che vuole a lui, alle idee e speranze comuni (lettera con busta). B. VI. 22.
busta 1/b, cc. 424-425
1920 maggio 16, Roma
Giuseppe Micheli a Ivanoe Bonomi.
Disposizione del gruppo popolare ad appoggiare lealmente un Gabinetto da lui presieduto, purché abbia un programma
arditamente riformatore e ricostruttore nel campo amministrativo-economico-sociale. Azione di Governo ispirata ad un
criterio di imparzialità e d’uguaglianza nei confronti di tutte le organizzazioni (lettera con busta). B. VI. 23.
busta 1/b, cc. 426-427
[1920] maggio 17, [Roma]
Luigi Luzzatti, ministro del Tesoro, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Ivanoe Bonomi rappresenta la dignità e la competenza nella giovinezza politica d’Italia (biglietto con busta). B. VI. 2.
busta 1/b, cc. 387-388
1920 maggio 17, Roma
Lodovico Mortara, ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Rallegramenti per il contegno dei popolari che ha determinato la sua decisione (biglietto con busta). B. VI. 24.
busta 1/b, cc. 428-429
[1920] maggio 20, [Roma]
Ivanoe Bonomi a Francesco Saverio Nitti.
Motivi che lo inducono a rimanere estraneo al suo nuovo Governo. B. VI. 25.
busta 1/b, cc. 430-431
1920 maggio 21, Roma
Ivanoe Bonomi, Luigi Fera e Giulio Alessio a Francesco Saverio Nitti.
Rinunzia all’offerta fatta loro d’entrare nel suo nuovo Governo. B. VI. 26.
busta 1/b, c. 432
1920 maggio 23
“Guerin Meschino”, n. 21.
Satira sui falliti tentativi di Ivanoe Bonomi per la soluzione della crisi (tre copie dattiloscritte). C. I. 20/1-2.
busta 2, cc. 45-50
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 maggio 24, Trieste
Mario Picotti.
IV Zona: Dal Monte Nevoso al mare. Carsia liburnica (articolo a stampa, pp. 11-16 da pubblicazione ignota). B. I. 4/9.
busta 1/b, cc. 83-85
1920 giugno 10
Alceste de Ambris.
Il problema di Fiume. La realtà economica articolo da “Il Popolo d’Italia”. B. I. 4/10.
busta 1/b, c. 86
1920 giugno 12
Gabriele D’Annunzio, comandante dell’esercito italiano in Fiume.
Ordine di respingere ogni tentativo di approdo da parte di nave carica di truppe italiane destinate a proteggere Valona
(foglio ciclostilato). B. I. 5/4.
busta 1/b, c. 94
1920 giugno 15-agosto 3
Ministero della Guerra.
Telegrammi riservati, lettere, disposizioni dattiloscritte per il ritiro delle truppe dalla costa albanese e trattative con il
governo dell’Albania per l’abbandono di Valona. G. II. 1-5.
busta 4, cc. 97-117
1920 giugno 16, Roma
Alceste De Ambris a Ivanoe Bonomi.
Invio della copia di tre documenti, di cui quello sullo Stato cuscinetto affidato alla sua discrezione. Richiesta di un colloquio
con Bonomi, Labriola, Paoloni e Sestan sulla gravissima situazione politica della Venezia Giulia (lettera autografa e tre
dattiloscritti). B. I. 4/3-6.
busta 1/b, cc. 69-77
1920 giugno 17
Riccardo Zanella.
Promemoria sull’impresa fiumana di Gabriele D’Annunzio. G. IV. 1.
busta 4, cc. 209-214
[1920 giugno]
Carlo Rigoli, maggiore.
Relazione: “Impressioni circa le condizioni attuali morali dei volontari di Fiume, cronistoria dell’impresa fiumana”. G. IV. 2.
busta 4, cc. 215-226
1920 giugno 20, Fiume
Gabriele D’Annunzio a Ivanoe Bonomi.
Commendatizia per due cittadini di Veglia, Nicolò e Zaccaria de Petris, rispettivamente sindaco e notaio, che vengono a
perorare la causa di Fiume (autografo). B. III. 1/2.
busta 1/b, c. 322
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 giugno 26, Zara
Enrico Millo, governatore della Dalmazia e delle Isole Dalmate e Curzolane, a Ivanoe Bonomi, ministro
della Guerra.
Sollecita l’invio di personale per il servizio di informazioni esterno e interno, perché l’aggravatasi situazione della Dalmazia
richiede intensa e oculata vigilanza. Invio dei complementi via Brindisi per evitare il “centro infetto” di Ancona (lettera con
busta). C. II. 1.
busta 2, cc. 91-95
1920 giugno 27, Fiume
Gabriele D’Annunzio a Ivanoe Bonomi.
Approvazione della proposta portatagli da Alceste de Ambris circa l’arruolamento dei volontari. Possibilità di risolvere il
problema adriatico soltanto da Fiume (autografo con busta). B. III. 1/3.
busta 1/b, cc. 323-333
1920 giugno 30
Schema di accordo, dattiloscritto, tra il Comando di Fiume e il ministro della Guerra per l’arruolamento di volontari fra i
cittadini italiani esenti da obblighi militari. Bando di arruolamento del Comando di Fiume, in data 30 giugno 1920. Istruzioni
generali per i comitati di reclutamento. B. IV. 2.
busta 1/b, cc. 369-376
[1920 giugno]
[Alceste De Ambris a Ivanoe Bonomi].
Promemoria sulla questione di Fiume in due parti: 1) rapporti fra il governo italiano e la città di Fiume, in attesa della
soluzione del problema adriatico; 2) sistemazione di Fiume in rapporto alla soluzione del problema adriatico (dattiloscritti).
B. I. 4/2.
busta 1/b, cc. 65-68
1920 [estate-autunno]
Decreto a stampa con busta, per la militarizzazione dei ferrovieri fatto firmare dal re e non pubblicato. Provvedimenti
preparati in vista dell’occupazione delle fabbriche nell’autunno 1920. B. V. 1.
busta 1/b, cc. 383-384
1920 luglio 6, Roma
Zendarini, capo di Gabinetto del ministro della Guerra, a Ivanoe Bonomi.
Informazioni sugli affari albanesi e giudizio favorevole all’offerta di Gabriele D’Annunzio per Valona. B. IV. 3.
busta 1/b, c. 377
1920 luglio 6, Roma
Generale Giampietri a Ivanoe Bonomi.
Accenno al generale albanese Hagi Vehib Pachà. Attende istruzioni per discutere la questione albanese. B. IV. 4.
busta 1/b, cc. 378-379
38
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 luglio 6, Roma
Pietro Badoglio, generale, a Ivanoe Bonomi.
Riservatissima e personale. Presentazione delle sue dimissioni dalla carica di capo di Stato Maggiore del Regio Esercito, per
la dichiarata impossibilità del Governo di mandare nuove truppe in Albania, necessarie alla difesa nel momento in cui si
svolgono le trattative per la cessazione delle ostilità. C. III. 1.
busta 2, cc. 98-99
1920 luglio 7, Roma
Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra, a Pietro Badoglio.
Invito a desistere, dopo una rivalutazione della situazione, dalle dimissioni da capo di Stato Maggiore del Regio Esercito. C.
III. 2.
busta 2, cc. 100-101
1920 luglio 8, Roma
Pietro Badoglio, generale, a Ivanoe Bonomi.
Impossibilità di recedere dalle dimissioni per il rifiuto del Governo di mandare rinforzi a Valona, nei limiti della più stretta
necessità difensiva (lettera con busta). C. III. 3.
busta 2, cc. 102-104
1920 luglio 9, Roma
Pietro Badoglio, generale, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Informa d’avere compilato una documentata relazione sulla sua azione di comando del XXVII Corpo nella battaglia di
Caporetto nella giornata del 24 ottobre 1919, per difendersi dalle accuse mosse dai tenenti generali Capello e Cavaciocchi
(lettera con busta). C. III. 4.
busta 2, cc. 105-107
1920 luglio 15, [Roma]
Pietro Badoglio, generale, a Ivanoe Bonomi.
Sollecita la sua sostituzione nella carica di capo di Stato Maggiore. Impossibilità di prolungare la sua situazione, per riguardo
soprattutto alla piega che stanno prendendo le trattative con gli albanesi (lettera con busta). C. III. 5.
busta 2, cc. 108-110
1920 luglio 20, Roma
Ivanoe Bonomi a Giovanni Giolitti.
Suo parere dopo il rapporto telegrafico del plenipotenziario barone Aliotti, di non sgombrare l’Albania senza prima aver
rinforzato il presidio di Valona, decimato dalla malaria, per non indurre gli albanesi a eventuali colpi di mano e per evitare il
riaprirsi della crisi momentaneamente superata nello Stato Maggiore (minuta). C. III. 6.
busta 2, cc. 111-114
1920 luglio 20, Roma
Gaetano Giardino, generale, a Ivanoe Bonomi.
Avviso dell’invio della domanda per il suo collocamento in posizione ausiliaria, perché dissente dal programma tecnico del
Governo, inefficiente alla difesa armata del Paese. C. III. 7.
busta 2, cc. 116-117
39
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 luglio 20, Roma
P. Lucca, senatore, a Ivanoe Bonomi.
Avviso dato al generale Giardino circa la sua consultazione da parte di Bonomi. C. III. 8.
busta 2, c. 118
1920 luglio 22, Milano
Alceste De Ambris a Ivanoe Bonomi.
Lamenta per essere stato ricevuto dal capo di Gabinetto, anziché personalmente dal ministro Sforza. Sua impressione che il
ministro Sforza fidando nelle promesse pressioni della Francia e dell’Inghilterra sulla Jugoslavia in favore dell’Italia se ne stia
tranquillo. Necessità di osare subito per non compromettere la questione con gravi conseguenze per l’Italia. L’ostinato rifiuto
di aiuti da parte del Governo non impedirà ai fiumani di agire ugualmente, lasciando cadere sullo stesso Governo le
responsabilità di un eventuale insuccesso (dattiloscritto). B. I. 4/7.
busta 1/b, cc. 78-81
1920 agosto 7, Roma
Ivanoe Bonomi a Gabriele D’Annunzio.
Invio di saluti tramite l’amico Margonari e testimonianza di amore d’italiano per Fiume (minuta su cartolina postale). B. III.
1/4.
busta 1/b, c. 334
1920 agosto 18, Fiume
Gabriele D’Annunzio a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Raccomandatizia per la Delegazione Nazionale, venuta a Roma per ottenere una prova di buona volontà dal Governo
italiano. “Tranquillità” del conte Sforza di fronte a quanto accade in Albania e altrove. Minaccia di passare all’azione
(autografo con busta, allegati i biglietti da visita dei componenti la Delegazione). B. III. 1/5.
busta 1/b, cc. 335-343
1920 [agosto-settembre]
Ivanoe Bonomi.
Appunti riguardanti: la circolare Pontano per l’iscrizione ai fasci di combattimento; richiamo dell’attenzione di Badoglio;
lettera di Badoglio comunicata a Corradini; inchiesta del colonnello Vigevano nei confronti del generale Pontano sospettato
di dannunzianesimo; trasferimento del suo ufficiale d’ordinanza Vezzetti; interrogazione relativa di Federzoni. B. VI. 13.
busta 1/b, cc. 409-410
1920 settembre 12
La Reggenza Italiana del Carnaro.
Disegno di un nuovo ordinamento dello Stato Libero di Fiume. Quis contra nos? XII settembre MCMXIX-XII settembre MCMXX.
(Stampato presso La Fionda in Roma, MCMXX. Firma autografa di Gabriele D’Annunzio, Fiume 12 settembre 1920). B. I. 8.
busta 1/b, cc. 142-185
1920 settembre 18, Roma
Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Ordine di liberare il piroscafo Cogne e di avviarlo alla sua destinazione. Impossibilità di accettare la proposta del prestito al
governo di Fiume (lettera ufficiale riservata, dattiloscritta). B. I. 1/1.
busta 1/b, c. 3
40
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 settembre 18, Fiume
Gabriele D’Annunzio a Ivanoe Bonomi.
Lamenta la mancanza di velivoli, armi e munizioni, necessari per difendere il cielo del Carnaro (autografo). B. III. 1/6.
busta 1/b, cc. 344-345
1920 settembre 24, Roma
Colonnello Caleffi ai Comandi di Corpo d’Armata.
Invito a considerare i fasci di combattimento come forze vive da contrapporre agli elementi antinazionali e sovversivi (copia
della circolare n. 1150/B, dattiloscritta). B. VI. 10.
busta 1/b, c. 405
1920 ottobre 3, Roma
Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Conferma dell’ordine per il rilascio del piroscafo Cogne. Inaccettabilità della proposta di prestito al governo di Fiume.
Necessità di non impegnare il governo nazionale e di non danneggiare gli interessi commerciali, con l’indurre gli Stati
stranieri ad avviare ad altri porti le correnti commerciali (dattiloscritto). B. I. 1/2.
busta 1/b, c. 4
1920 ottobre 11, Roma
Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi.
Ordine di impedire qualsiasi spedizione in Dalmazia e di affondare le navi passate a Gabriele D’Annunzio, perché le navi
che tradiscono non meritano trattamento diverso. Invito a prendere accordi con Sechi e Caviglia. B. 1. 1/3.
busta 1/b, c. 5
1920 ottobre 11, Roma
Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi.
Invio di un telegramma [che non si trova unito alla lettera] perché le informazioni in esso contenute potrebbero interessare.
B. I. 1/4.
busta 1/b, c. 6
[1920] ottobre 22, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra.
Copia del telegramma n. 5908 R. I. Inopportunità di trattative diplomatiche; dislocamento di tre battaglioni mobili di
carabinieri intorno a Fiume sufficienti per impedire qualsiasi colpo dannunziano. B. I. 6/4.
busta 1/b, c. 105
1920 ottobre 23, Roma
Generale Badoglio ai Comandi di Corpo d’Armata e per conoscenza al ministro della Guerra.
Circolare riservata n. 1349/B., diretta ad avere, mediante prudenti contatti, informazioni sull’attività dei fasci di
combattimento. Si ribadisce il dovere dell’esercito di rimanere estraneo alle lotte politiche (dattiloscritto). B. VI. 11.
busta 1/b, c. 406
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
[1920 ottobre 23, Roma]
Ivanoe Bonomi.
Interpretazione della circolare del 24 settembre 1920 n. 1150/B, diretta ad avere, mediante prudenti contatti, informazioni
sull’attività dei fasci di combattimento. Si ribadisce il dovere dell’esercito di rimanere estraneo alle lotte politiche (minuta su
carta intestata “Il ministro della Guerra”). B. VI. 12.
busta 1/b, cc. 407-408
1920 ottobre 30-novembre 13
Trattato di Rapallo tra l’Italia e la Jugoslavia: lettere, telegrammi riservati, appunti, articoli di giornali, biglietti da visita,
memoriali, testo del trattato. G. III. 1-34.
busta 4, cc. 118-207
1920 novembre 10, [Roma]
Pietro Badoglio, capo di Stato Maggiore del Regio Esercito, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Conclusioni sulla questione dell’organizzazione dell’Alto Comando e dello Stato Maggiore. Funzioni effettive di comando
dello Stato Maggiore in guerra, come in quella del 1866 e nell’ultima. Sua possibilità di conservare la carica soltanto a tale
condizione, in caso contrario suo ritiro se la sua presenza dovesse riuscire d’intralcio nella definizione dell’importante
questione (lettera con busta). B. I. 1/6.
busta 1/b, cc. 9-11
[1920] novembre 21, Roma
Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi.
Convenienza di lasciare molta libertà d’azione a Caviglia. In caso di mancata uscita delle navi dal porto, sarebbe opportuno
affondarne una, per dare una dimostrazione di serietà ed evitare effusione di sangue (lettera con busta). B. I. 1/5.
busta 1/b, cc. 7-8
1920 novembre 22, Arbe
Emanuele Margonari a Ivanoe Bonomi.
Arrivo di viveri e notizie sulla situazione di Fiume (lettera con busta). B. III. 2/2.
busta 1/b, cc. 358-360
1920 novembre 23
Note dattiloscritte sull’azione nel Montenegro e nell’Albania. B. III. 2/3.
busta 1/b, cc. 361-362
1920 novembre 25, Fiume
Gabriele D’Annunzio a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Lamenta che i legionari siano trattati come malfattori. Manifesta il desiderio che gli venga evitato il dolore di dover compiere
“rappresaglie crude come le ingiurie che ricevo” (autografo con busta). B. III. 1/7.
busta 1/b, cc. 346-349
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 novembre 26, Trieste
Enrico Caviglia, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, al Comando del Corpo
d’Armata di Trieste e della piazza marittima di Pola e per conoscenza al Ministero della Guerra.
Schema dell’azione per regolarizzare la situazione di Fiume (dattiloscritto). B. II. 4.
busta 1/b, cc. 198-199
1920 dicembre 2, Trieste
Enrico Caviglia, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi.
Lamentele per la massima pubblicità data dalla stampa borghese alle notizie e alle proteste di Gabriele D’Annunzio e non
alle sue. Opinione pubblica favorevole a Gabriele D’Annunzio e sua impossibilità di intraprendere azioni energiche. Ingiurie
ai soldati dell’esercito e al Governo, senza possibilità di reazione. Necessità per il Governo di agire sull’opinione pubblica,
mostrando che il Paese vuole effettivamente la pace di Rapallo. Desiderio dei fiumani di dare aiuto per la sistemazione
economica della città e loro silenzio per timore delle armi (in parte dattiloscritto). B. I. 2/1.
busta 1/b, cc. 17-18
1920 dicembre 2, Trieste
Enrico Caviglia, comandante delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi.
Ostilità opposte da Gabriele D’Annunzio, da numerosi legionari e cittadini alla squadra “Alto Adriatico”, appena apparsa
sull’orizzonte. Il poeta ha arringato la folla e i marinai della nave Dante (nota n. 23 T. R., dattiloscritta). B. I. 2/2.
busta 1/b, c. 19
1920 dicembre 2, Trieste
Enrico Caviglia, comandante delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro della
Guerra.
Avvenimenti navali nel Quarnaro (nota ufficiale n. 20 T. R., dattiloscritta). B. II. 5.
busta 1/b, cc. 200-203
1920 dicembre 3
Intervista a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra e notizie su Fiume (due pagine del “Giornale d’Italia”). B. II. 71.
busta 1/b, c. 316
1920 dicembre 6, Trieste
Enrico Caviglia, comandante delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro della
Guerra.
Dichiarazioni del presidente del Consiglio e del ministro della Guerra Ivanoe Bonomi in contrasto con l’azione ordinata dal
Governo a Caviglia (nota n. 60 T. R., dattiloscritta). B. II. 6.
busta 1/b, cc. 204-206
1920 dicembre 7, Trieste
Enrico Caviglia al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Passaggio della nave Bronzetti a Fiume (copia del telegramma n. 61 T. R.). B. II. 7.
busta 1/b, c. 207
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 7, Trieste
Enrico Caviglia, comandante Territorio Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Passaggio della torpediniera 56 P. N. a Fiume (copia del telegramma n. 65 T. R.). B. II. 8.
busta 1/b, c. 208
1920 dicembre 7, Zara
Generale Taranto al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Rapporto sulla situazione e sull’azione da lui svolta a Zara (copia del telegramma n. 19972). B. II. 9.
busta 1/b, c. 209
1920 dicembre 7, Roma
Sechi, ministro della Marina, all’ammiraglio di Pola.
Denunzia dell’irregolare approdo del cacciatorpediniere T. Bronzetti e della torpediniera 68 P. N. all’avvocato militare del
Tribunale Militare Marittimo di Venezia (dispaccio telegrafico). B. II. 10.
busta 1/b, c. 210
1920 dicembre 7, dalla regia nave Dante
Comandante Foschini a Marina Pola e per conoscenza Marina Gabinetto, Roma.
Discorso di Gabriele D’Annunzio all’equipaggio del Bronzetti (telegramma n. 2104). B. II. 11.
busta 1/b, c. 211
1920 dicembre 9
Un informatore di Ambrosini.
Defezione della Marina e irritazione di Caviglia per la mancata energia del Governo. Ivanoe Bonomi considerato dagli
irregolari uno dei loro (nota riservata dattiloscritta, con il timbro del Gabinetto del Ministro dell’11 dicembre 1920). B. II. 12.
busta 1/b, cc. 212-213
1920 dicembre 10, Abbazia
Farello, commissario civile all’Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Situazione di Fiume e comportamento dei legionari (telegramma n. 209 F., con il timbro del Gabinetto del Ministro dell’11
dicembre 1920, dattiloscritto, due copie). B. II. 13 e 13bis.
busta 1/b, cc. 214-216
1920 dicembre 10, Trieste
Mosconi, commissario generale civile alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Centrale delle
Nuove Province.
Inevitabilità dello sciopero degli statali a Trieste e in tutta la Regione Giulia (copia di telegramma n. 29789, Ufficio Cifra,
riservato). B. II. 14.
busta 1/b, c. 217
44
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 11, Trieste
Il generale Ferrero al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Passaggio di tre auto blindate della prima squadriglia a Fiume (copia del telegramma n. 830). B. II. 15.
busta 1/b, c. 218
1920 dicembre 12, Fiume
Foschini, comandante della regia nave Dante, a Marina Pola e per conoscenza a Marina Gabinetto, Roma.
Insistenza di Gabriele D’Annunzio sull’annessione di Fiume e non sul riconoscimento della Reggenza (telegramma n. 2137).
B. II. 16.
busta 1/b, c. 219
1920 dicembre 12, Trieste
Mosconi, commissario generale civile, a sua eccellenza Giolitti.
Colloquio con monsignor Celso Costantini, amministratore apostolico, sulla situazione di Fiume (copia del telegramma n.
014/464. Ufficio Cifra). B. II. 17.
busta 1/b, c. 220
1920 dicembre 12, Zara
Ammiraglio Millo al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Allontanamento del pubblicista Tamaro (copia del telegramma n. 20213). B. II. 18.
busta 1/b, c. 221
1920 dicembre 12, Zara
Colonnello Vigevano al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Situazione tesa e provvedimenti da adottarsi per regolarla (copia del telegramma n. 716). B. II. 19.
busta 1/b, cc. 222-223
1920 dicembre 12, Trieste
Enrico Caviglia, generale, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Condizioni necessarie per un intervento risoluto (copia del telegramma n. 129 T. R.). B. II. 20.
busta 1/b, c. 224
1920 dicembre 13, Trieste
Enrico Caviglia, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro
della Guerra.
Ricapitolazione dei rapporti intercorsi tra lui e il Governo sulla penosa questione di Fiume. Necessità di preparare l’opinione
pubblica prima di adottare misure coercitive (nota n. 140 T. R., dattiloscritta, con busta). B. I. 2/3.
busta 1/b, cc. 20-23
45
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 13, Zara
Ammiraglio Millo al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Acutizzarsi della situazione, già grave, per il diffondersi di voci sul prossimo arrivo di Gabriele D’Annunzio (copia del
telegramma n. 20316). B. II. 21.
busta 1/b, c. 225
1920 dicembre 14, Trieste
Enrico Caviglia, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi, ministro
della Guerra.
Ordine telegrafico pervenutogli per la proposta del tenente colonnello San Martino a una onorificenza. Suo parere che non
sia saggio nemmeno politicamente il voler conferire decorazioni, quando ancora il Trattato di Rapallo è così acerbamente
contestato. Nessuna decorazione dovrà essere data se vi sarà spargimento di sangue. Il dubbio che il Trattato sia stato
concluso e sia difeso per ambizioni personali gli procura dolore (lettera con busta). B. I. 2/4.
busta 1/b, cc. 24-26
1920 dicembre 14, Roma
Valentino Coda, deputato, [a Ivanoe Bonomi].
Impossibilità per il Governo italiano di addivenire, come vorrebbe Gabriele D’Annunzio, al riconoscimento della Reggenza
italiana del Carnaro, perché equivarrebbe alla garanzia di una prossima annessione di Fiume al Regno, violando così il
Trattato di Rapallo. Soluzione accettabile per Gabriele D’Annunzio potrebbe essere un trattato di confederazione fra l’Italia e
lo Stato libero di Fiume. B. I. 2/7.
busta 1/b, c. 33
1920 dicembre 14, Zara
Ammiraglio Millo al Presidente del Consiglio, al ministro della Marina e per conoscenza al ministro della
Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Situazione aggravatasi per le turbolenze dei legionari (telegramma n. 20347, riservatissimo). B. II. 22.
busta 1/b, c. 226
1920 dicembre 17, [Roma]
Roberto Forges Davanzati.
Presentazione di uno schema di modus vivendi tra la Reggenza italiana del Carnaro e il Governo d’Italia. Esprime la necessità
che cessi la pressione militare (due copie dattiloscritte). B. I. 2/5 e 5 bis.
busta 1/b, cc. 27-30
1920 dicembre 19, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Proclamazione del blocco, se l’intimazione a Gabriele D’Annunzio non sarà di piena e incondizionata adesione (copia del
telegramma n. 211. O. P.). B. II. 23.
busta 1/b, c. 227
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 19, Fiume
Gabriele D’Annunzio al comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia.
Necessità della ratifica della Reggenza per l’esecuzione del Trattato di Rapallo. Decisione dei legionari di respingere con tutte
le forze l’aggressione delle truppe regie violatrici del territorio. Il Trattato di Rapallo non obbliga il Governo italiano a
consegnare le isole di Veglia e di Arbe occupate dai legionari. Ciò secondo la legge scritta e secondo la legge non scritta. Egli
crede di compiere un alto dovere nazionale contro un misfatto, di cui il comandante si fa complice (autografo in busta con il
sigillo ben conservato). B. III. 1/8.
busta 1/b, cc. 350-356bis
1920 dicembre 20, Trieste
Enrico Caviglia, generale, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi.
Gli manda la lettera di Gabriele D’Annunzio affinché egli veda come “protervia e superbia gli impediscano di ragionare”. B.
III. 2/4.
busta 1/b, cc. 363-364
1920 dicembre 20, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al ministro della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Nuova intimazione rettificata e decisione di Gabriele D’Annunzio per la resistenza a oltranza all’applicazione del Trattato
(copia del telegramma n. 230 O. P.). B. II. 24.
busta 1/b, c. 228
1920 dicembre 21, Roma
Il Gabinetto del Ministro dell’Interno al ministro della Guerra.
Trasmissione della copia di due telegrammi del commissario civile Farello da Abbazia circa la situazione delle forze
legionarie e di due dichiarazioni di Zanella, pubblicate dai giornali (con timbro del Gabinetto del Ministro). B. II. 25.
busta 1/b, cc. 229-231
1920 dicembre 21, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Intimazione respinta da Gabriele D’Annunzio e applicazione del blocco (copia del telegramma n. 263. O. P.). B. II. 26.
busta 1/b, c. 232
1920 dicembre 21, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Incarico a tre sottufficiali di Fiume di eseguire un colpo di mano per impadronirsi dei sommergibili; intensificazione
dell’arruolamento di legionari (copia del telegramma n. 265). B. II. 27.
busta 1/b, c. 233
1920 dicembre 22, Roma
Sechi, ministro della Marina, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Accenni su probabile intervento del generale Cappello e di Mussolini in appoggio a Gabriele D’Annunzio (dattiloscritto). B.
II. 28.
busta 1/b, cc. 234-235
47
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 22, Trieste
Enrico Caviglia, generale, a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione di una lettera della Reggenza italiana del Carnaro. B. II. 62.
busta 1/b, cc. 286-287
1920 dicembre 23, Zara
Generale Taranto, comandante delle Forze della Dalmazia, al Ministero della Guerra.
Richiesta di intensificare la propaganda in opposizione a quella efficacissima di elementi fiumani e della popolazione
dalmata essenzialmente femminile, basata sulla lusinga di un migliore trattamento e del lieve servizio delle truppe irregolari.
Proposta per la concessione di una licenza di 30 giorni agli ufficiali e alla truppa a situazione normalizzata (telegramma n.
20969). B. I. 2/6.
busta 1/b, c. 31
1920 dicembre 23, Fiume
Foschini, comandante della nave Dante, a Marina Gabinetto, Roma.
Fuga di un M A S ad Abbazia (telegramma n. 2194, riservatissimo). B. II. 29.
busta 1/b, c. 236
1920 dicembre 23, Fiume
Foschini, comandante della nave Dante Alighieri, a Marina Gabinetto, Roma e a Marina Pola.
Fomentazione di moti rivoluzionari a carattere repubblicano in Italia a opera di legionari (telegramma n. 2195,
riservatissimo). B. II. 30.
busta 1/b, c. 237
1920 dicembre 23, Fiume
Foschini, comandante della nave Dante, a Marina Gabinetto, Roma.
Conferma della fomentazione di moti rivoluzionari e tensione sempre maggiore con Gabriele D’Annunzio (telegramma n.
2197, riservatissimo). B. II. 31.
busta 1/b, c. 238
1920 dicembre 23, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Dichiarazioni di Gabriele D’Annunzio sull’organizzazione della rivoluzione in Italia (copia del telegramma n. 317 O. P.). B.
II. 32.
busta 1/b, c. 239
1920 dicembre 23, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Trasmissione di due documenti della Reggenza italiana del Carnaro per uso del ministro e per l’eventuale pubblicazione sui
giornali. Allontanamento da Fiume di tutti gli estranei o non militanti nell’esercito o nella flotta della Reggenza. Protesta
contro la proclamazione del blocco di terra e di mare in tutti i territori della Reggenza (nota n. 7983 R. T.). B. II. 63.
busta 1/b, cc. 288-291
48
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 23, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Previsto rinsaldamento della resistenza fiumana dopo la fine del blocco durato 48 ore. Ordine alle truppe di occupare il
territorio di terraferma e alla forza navale di eliminare la resistenza delle navi ribelli (copia del telegramma n. 325 O. P.). B. II.
64.
busta 1/b, c. 293
1920 dicembre 24, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Notizie sugli avvenimenti di Fiume (due copie del telegramma n. 341 O. P.). B. II. 33 e 65.
busta 1/b, c. 240 e c. 294
1920 dicembre 24, Ancona
Vagliasindi, ispettore dell’esercito, a Marina Gabinetto, Roma.
Occupazione di posizioni più salde da parte delle truppe della linea di vigilanza (telegramma C. 9026 n. 20 D. F.). B. II. 34.
busta 1/b, c. 241
1920 dicembre 24, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Rifiuto dell’ammiraglio Simonetti di intimare l’uscita alle navi ribelli e di affondarle in caso di disobbedienza (due copie del
telegramma n. 366 O. P.). B. II. 35 e 66.
busta 1/b, c. 242 e c. 295
1920 dicembre 24, Ancona
Vianello a Marina Gabinetto, Roma.
Bollettino intercettato di Gabriele D’Annunzio sulla strage di soldati in Fiume (telegramma C. 9048). B. II. 36.
busta 1/b, c. 243
[1920 dicembre 24-31, Fiume]
Fotografie del ponte sulla ferrovia eseguite dopo l’occupazione di Fiume. G. VI. 1-7.
busta 4, cc. 374-381
1920 dicembre 25, Fiume
Ammiraglio Simonetti, comandante delle regia nave Doria, a Marina Gabinetto, Roma.
Ordine di Caviglia per l’intimazione dell’uscita alle navi irregolari e, in caso di disobbedienza, di affondarne almeno una.
Suo rifiuto e ordine di Caviglia di rientrare a Pola con tutte le unità (telegramma n. 32, riservatissimo). B. II. 37.
busta 1/b, c. 244
1920 dicembre 26, Ancona
Foschini e Vianello a Marina Gabinetto, Roma.
Ordine del Comando della città di Fiume alle navi della squadra di allontanarsi dalle acque territoriali del Carnaro; minaccia
di rappresaglie in caso contrario (telegramma n. 353). B. II. 38.
busta 1/b, c. 245
49
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 26, Zara
Bonfanti, commissario civile, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Cattura del rimorchiatore Lilibeo da parte di legionari e fallito tentativo di fare partire per Sebenico la regia nave Marsala.
Arresto dei legionari e loro trasferimento ad Ancona per essere giudicati dal Tribunale Straordinario di Guerra (copia del
telegramma n. 16). B. II. 39.
busta 1/b, c. 246
1920 dicembre 26, Zara
Bonfanti, commissario civile, al presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Guerra, Divisione
Stato Maggiore, al Ministero degli Esteri, Gabinetto, a Marina Gabinetto, al Comando Generale Truppe
Venezia Giulia.
Resa dei legionari e loro trasporto scortato ad Ancona (copia del telegramma n. 17). B. II. 40.
busta 1/b, c. 247
1920 dicembre 26, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Ordine di avanzata verso Fiume e sviluppo dell’azione contro i fiumani (due copie del telegramma n. 433 O. P.). B. II. 41 e 67.
busta 1/b, cc. 248-249 e cc. 296-297
1920 dicembre 26, Zara
Generale Taranto al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Resa degli irregolari e loro avvio ad Ancona (copia del telegramma n. 21143). B. II. 43.
busta 1/b, c. 251
1920 dicembre 26, Zara
Generale Taranto, comandante delle Forze della Dalmazia, al Ministero della Guerra, Divisione Stato
Maggiore.
Abbandono delle caserme da parte degli irregolari e partenza del loro convoglio per Ancona (copia del telegramma n.
21166/3832). B. II. 44.
busta 1/b, c. 252
1920 dicembre 26, Roma
Sechi, ministro della Marina, alla regia nave Doria.
Ringraziamento ed encomio a tutto il personale. Ordine di distruggere la stazione radiotelegrafica e d’impedire l’evasione
alle navi ribelli (telegramma n. 86931). B. II. 45.
busta 1/b, c. 253
1920 dicembre 26, Fiume
Ammiraglio Simonetti, comandante della regia nave Doria, a Marina Gabinetto, Roma.
Notizie sulle operazioni compiute: bombardamento del palazzo del Governo di Fiume e di caserme. Nave Doria colpita non
gravemente (allegato telegramma n. 57). B. II. 45.
busta 1/b, c. 254
50
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 26, Abbazia
Farello, commissario civile di Volosca, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Stampa, Ufficio
Cifra.
Notizie sull’avanzata dei regolari, resistenza a oltranza delle truppe fiumane e comportamento della popolazione (copia del
telegramma n. 240). B. II. 46.
busta 1/b, c. 255
1920 dicembre 26, Trieste
Mosconi, commissario generale civile, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Notizie sui fatti più importanti, comunicate dal Comando Generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia. Agguato teso
dai legionari fiumani a una compagnia del battaglione alpini Vestone (copia del telegrammma n. 31410, Ufficio Cifra). B. II.
47.
busta 1/b, c. 256
1920 dicembre 26, Abbazia
Riccardo Zanella al ministro della Guerra.
Rapporto sulla progettata e mancata insurrezione delle forze zanelliane a Fiume; giustificazioni e critiche (originale con
timbro del Gabinetto del Ministro in data 30 dicembre 1920, con copia, dattiloscritto). B. II. 69 e 69 bis.
busta 1/b, cc. 300-307
1920 dicembre 27, Genova
Valentino Coda, deputato, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Inizio della guerra civile da parte delle truppe regolari, nonostante le contrarie promesse. La responsabilità del Governo può
scemare soltanto con la fine dello spargimento di sangue (telegramma con timbro del Gabinetto del Ministro). B. I. 2/8.
busta 1/b, c. 34
1920 dicembre 27, Cremona
Roberto Farinacci a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Invocazione di quattrocento fascisti della provincia per la cessazione dello spargimento di sangue (telegramma con timbro
del Gabinetto del Ministro). B. I. 2/9.
busta 1/b, c. 35
1920 dicembre 27, Roma
Ortore a Ivanoe Bonomi.
Sua incredulità circa la notizia dell’uccisione di Gabriele D’Annunzio, per l’onore del nome del ministro della Guerra e anche
perché ciò provocherebbe la guerra civile (telegramma con timbro del Gabinetto del Ministro). B. I. 2/10.
busta 1/b, c. 36
1920 dicembre 27, [Trieste]
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Contrattacco dei legionari. La regia nave Doria ha colpito e incendiato l’Espero e aperto il fuoco contro la caserma e il
palazzo del Comando. Combattimenti a Fiume con morti e feriti (copia del telegramma n. 434 O. P.). B. II. 42.
busta 1/b, c. 250
51
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 27, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Notizie sul conflitto; proclama ai fiumani per la sua cessazione. Protesta delle autorità jugoslave per il bombardamento della
costa e rifiuto dell’offerta serba di aiuto (copia del telegramma n. 453 O. P.). B. II. 48.
busta 1/b, c. 257
1920 dicembre 27, Abbazia
Farello, commissario civile, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Stampa.
Notizie sugli avvenimenti e sulle perdite dei regolari, fatte ascendere a circa un centinaio fra morti e feriti (telegramma n. 240
F., Ufficio Cifra). B. II. 49.
busta 1/b, c. 258
1920 dicembre 28, Roma
Arturo Labriola, ministro per il Lavoro e la Previdenza Sociale, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Precisazione del suo pensiero manifestato in Senato, per cui ritiene che il Governo debba addivenire a una transazione
compatibile con la propria dignità. Richieste legittime da fare e pretese da abbandonare da parte del Governo. Suo
rammarico per le cannonate su Fiume e sicura perdita della città per l’Italia senza Gabriele D’Annunzio, il quale un giorno
sarà rappresentato come eroe nazionale. Le forze di Fiume non vanno trattate come orde di beduini (lettera con busta). B. I.
1/7.
busta 1/b, cc. 12-14
1920 dicembre 28, Trieste
Enrico Caviglia, generale, comandante generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, a Ivanoe Bonomi.
Rammarico per le parole di biasimo pronunciate in Senato dal generale Giardino verso i “reggitori delle truppe di terra e di
mare” e per la mancata difesa di essi da parte del Governo. B. I. 2/11.
busta 1/b, c. 37
1920 dicembre 28, Zara
Bonfanti, commissario civile, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Esteri, Gabinetto,
a Marina Gabinetto, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Notizie sulle operazioni e intercettazione radiotelegrafica degli americani dalla nave Puglia (telegramma n. 31253, con timbro
del Gabinetto del Ministro, Ufficio Cifra). B. II. 50.
busta 1/b, c. 259
1920 dicembre 28, [Trieste]
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Agguato teso a reparti alpini in Fiume (telegramma n. 430 O. P.). B. II. 51.
busta 1/b, c. 260
1920 dicembre 28, Roma
Ivanoe Bonomi a Caviglia, in Trieste.
Istruzioni per l’eventuale accordo; necessità di un’azione energica, ma misurata e non punitiva (telegramma n. 21641/33). B.
II. 52.
busta 1/b, c. 261
52
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920 dicembre 28, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro della Guerra.
Dichiarazione di cittadini fiumani sulla decisione di Gabriele D’Annunzio di rassegnare i pieni poteri. Sintesi del verbale da
sottoporre alla firma di Gabriele D’Annunzio per la conferma di tale decisione (nota n. 8046 R. T., con due allegati). B. II. 53.
busta 1/b, cc. 262-265
1920 dicembre 29, Roma
Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Dichiarazione del senatore Albertini sulla necessità di sciogliere il Corpo dei legionari di Fiume e di fare abbandonare da essi
il territorio, condizione necessaria per qualsiasi negoziato o intesa. Informazione dello stesso senatore Albertini, secondo la
quale Bonomi avrebbe fatto intendere ai giornalisti di non essere contrario a che legionari e regolari rimangano nel territorio
di Fiume, almeno fino a elezioni avvenute. Probabile inattendibilità della notizia e necessità di informare esattamente il
senatore Albertini (dattiloscritto). B. I. 1/8.
busta 1/b, c. 15
1920 dicembre 29, Trieste
Mosconi, commissario generale civile, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Direzione Generale
della Pubblica Sicurezza.
Situazione della città e della provincia; sequestro di bombe e arresto di ex-volontari fiumani (telegramma n. 31638, Ufficio
Cifra). B. II. 54.
busta 1/b, c. 266
1920 dicembre 29, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore, Roma.
Rassegna dei poteri da parte di Gabriele D’Annunzio e condizioni preliminari per l’accordo; amnistia per i legionari sciolti
dal giuramento di fedeltà (telegramma n. 546 O. P.). B. II. 55.
busta 1/b, c. 267
1920 dicembre 29, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Condizioni preliminari dettate per l’accordo (telegramma n. 550 O. P.). B. II. 56.
busta 1/b, cc. 268-269
1920 dicembre 30, Roma
Notizie su Fiume (pagine del giornale “L’Idea Nazionale”). B. II. 72.
busta 1/b, c. 317
1920 dicembre 31, Abbazia
Carlo Ferrario, generale, comandante della 45a Divisione e delegato di Enrico Caviglia, generale; Nino Host
Venturi, capitano, comandante delle milizie fiumane e Riccardo Gigante, podestà di Fiume, rappresentanti
della città e delegati dal Consiglio comunale di Fiume.
Accordo per l’applicazione del Trattato di Rapallo. B. II. 57.
busta 1/b, cc. 270-271
53
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1920
Alceste De Ambris.
Il problema di Fiume, Roma, Società Anonima Poligrafica Italiana, 1920 (bozze di stampa). B. I. 4/8.
busta 1/b, c. 82
[1920]
Gabriele D’Annunzio.
Messaggio ai bersaglieri (ritaglio di giornale). B. I. 5/3.
busta 1/b, c. 93
[1920]
Reggenza Italiana del Carnaro, Governo Marittimo, Sezione Tecnica.
Carta topografica del porto di Fiume del 1918. B. I. 5/7.
busta 1/b, c. 97
[1920]
Ivanoe Bonomi a Gabriele D’Annunzio, in Gardone Riviera.
Assicurazione che negli accordi di Abbazia il comandante della Venezia Giulia fece espressa riserva di intervenire per casi di
particolare gravità; porterà l’immediata sua attenzione sugli arresti segnalatigli (minuta di telegramma). B. I. 6/3.
busta 1/b, c. 104
[1920]
Ivanoe Bonomi al comandante della Reggenza Italiana del Carnaro.
Nota per un accordo sullo sgombero di Fiume e per la costituzione dello Stato Libero secondo il Trattato di Rapallo (minuta
su sette facciate di protocollo). B. II. 58.
busta 1/b, cc. 272-280
[1920]
Copia di una lettera di G. Roselli, mandata da Ambrosini a Ivanoe Bonomi.
Relazione sul suo operato per troncare la resistenza di Gabriele D’Annunzio in Fiume. Finanziamenti ai fascisti di Trieste con
il denaro della Cogne e di Borletti. B. II. 59.
busta 1/b, cc. 281-282
[1920]
Il capo della Divisione dello Stato Maggiore del Ministero della Guerra a Ivanoe Bonomi.
Promemoria con le proposte del signor Odenigo per un eventuale accordo con Gabriele D’Annunzio. B. II. 60.
busta 1/b, c. 283
[1920]
Proposte per la soluzione del problema adriatico. Intransigenza della Jugoslavia (dattiloscritto). B. IV. 5.
busta 1/b, cc. 380-382
54
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
[1920]
Cronistoria della circolare 24 settembre 1920 dello Stato Maggiore del Regio Esercito riguardante i fasci di combattimento e
provvedimenti. B. VI. 9.
busta 1/b, cc. 403-404
1921 gennaio 5, Abbazia
Riccardo Zanella al ministro della Guerra.
Rapporto sulla mancata insurrezione degli zanelliani per l’occupazione di Fiume, concordata col comando militare
(documento ufficiale, dattiloscritto, con il timbro di Gabinetto del Ministro, in data 7 gennaio 1921). B. II. 70.
busta 1/b, cc. 308-315
1921 gennaio 7, Roma
Avvocato generale militare Tommasi al ministro della Guerra.
Trasmissione della relazione ufficiale autografa del colonnello Francesco Dessy, sul colloquio da lui avuto con Caviglia in
ordine ad un progetto di eventuale amnistia per i fatti di Fiume. B. I. 2/12.
busta 1/b, cc. 38-39
1921 gennaio 7, Roma
Sechi, ministro della Marina, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Trasmissione della copia del telegramma n. 101 da Pola dell’ammiraglio Simonetti sui bombardamenti avvenuti a Fiume il 26
dicembre 1920, con l’indicazione del peso dei proiettili da 152 e da 76 (nota n. B. 42, in parte dattiloscritta). B. II. 61.
busta 1/b, cc. 284-285
1921 gennaio 7, Trieste
Enrico Caviglia, generale, al Ministero della Guerra, Divisione Stato Maggiore.
Giustificazioni circa l’interruzione del blocco a causa della scarsità delle navi e delle temute conseguenze per la popolazione
civile (telegramma n. 708 O. P.). B. II. 68.
busta 1/b, c. 298
1921 gennaio 9, [Roma]
Pietro Badoglio, generale, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
In base alla sua dimostrazione dell’infondatezza delle accuse mossegli dal generale Cavaciocchi, chiede di conoscere il
giudizio emesso dalla Commissione. C. III. 9.
busta 2, cc. 119-120
1921 gennaio 10, Trieste
Enrico Caviglia, generale, a Ivanoe Bonomi.
Invio di una sua dichiarazione per smentire la falsa narrazione che Gabriele D’Annunzio, come gli risulta da una
informazione, vorrà dare degli ultimi avvenimenti, camuffando a suo modo il loro ultimo colloquio a Cantrida, dove egli
invece aveva cercato di persuaderlo sull’obbligo e sulla necessità per l’Italia di eseguire lealmente il Trattato di Rapallo
(lettera dattiloscritta con busta). B. I. 6/5.
busta 1/b, cc. 106-108
55
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1921 gennaio 13, [Roma]
Pietro Badoglio, generale, a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra.
Ringraziamenti per la possibilità concessagli di discutere con lui la via migliore da seguire per fare luce sul suo operato del
24 ottobre del 1917 contro le accuse mossegli dal generale Cavaciocchi e dal generale Capello nel libro La Verità. Si mette a
sua disposizione per fissare alcuni punti sull’ordinamento dell’Alto Comando. C. III. 10.
busta 2, cc. 121-122
1921 gennaio 14, Trieste
Il commissario generale civile per la Venezia Giulia al presidente del Consiglio dei Ministri Giolitti, al
ministro Sforza e a Ivanoe Bonomi, ministro.
Trasmissione di un dispaccio del professor Zanella, diretto ad ottenere l’invio a Fiume di regie guardie e carabinieri per
ripristinarvi l’ordine pubblico e tutelare la sicurezza delle persone contro circa 800 legionari rimasti a Fiume (telespresso
dattiloscritto con il timbro del Gabinetto del Ministro). B. I. 6/6.
busta 1/b, cc. 109-110
1921 gennaio 19-20, Trieste
Comando Generale delle Regie Truppe della Venezia Giulia, Enrico Caviglia, generale.
Relazione sugli avvenimenti attorno a Fiume, dal Trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 all’accordo di Abbazia del 31
dicembre 1920, con 52 allegati corredati di indici: parte prima: trattative con D’Annunzio (7 allegati); parte seconda:
avvenimenti dal 12 novembre alla sera del 23 dicembre (19 allegati); parte terza: operazioni contro i legionari dal 24 al 28
dicembre (24 allegati); parte quarta: accordo di Abbazia (2 allegati). (I documenti comprendono relazioni, telegrammi,
ritaglio di giornale e manifestini a firma di Caviglia e di Gabriele D’Annunzio). G. V. 1-7/1-52.
busta 4, cc. 227-373
[1921] maggio 24, Roma
Carlo Sforza, ministro degli Affari Esteri, a Ivanoe Bonomi, ministro del Tesoro.
Raccomandazione di tenere per sé le notizie comunicategli, perché fuori “provocherebbero meningiti!” (biglietto con busta).
B. VI. 3.
busta 1/b, cc. 389-390
1921 giugno 8, Roma
Bonaldo Stringher, direttore generale della Banca d’Italia, a Giulio Alessio, ministro dell’Industria e del
Commercio.
Trasmissione di una lettera recante i motivi di protesta dei rappresentanti della Banca Commerciale Italiana e del Credito
Italiano; richiamo della sua attenzione sulle difficoltà del momento (lettera dattiloscritta, “riservata e urgente”). B. VI. 4/2.
busta 1/b, c. 393
1921 giugno 9, Roma
Giulio Alessio, ministro per l’Industria, il Commercio e il Lavoro, a Ivanoe Bonomi.
Accompagnatoria della lettera di Stringher, riguardante la protesta delle banche contro il progetto per la nominatività dei
titoli privati. Richiamo sull’opportunità di aggiungere, nel progetto per la burocrazia, l’insegnamento commerciale a quello
superiore e medio. B. VI. 4/1.
busta 1/b, c. 392
56
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
[1921] giugno 12, Mantova
Moroni, prefetto di Mantova, a Ivanoe Bonomi, ministro del Tesoro.
Cruenti propositi dell’onorevole Zaniboni per il caso che i fascisti imponessero le dimissioni al Consiglio comunale di
Monzambano. Consiglio dato all’assessore Baccaglioni di esaminare la possibilità di dimettersi all’insaputa di Zaniboni, per
porlo davanti al fatto compiuto. Richiesta dell’invio di 50 carabinieri a Monzambano. Decisione dei consiglieri di non
dimettersi, senza prima aver sentito l’onorevole Zaniboni. Spiegazioni richiestegli da parte di sua eccellenza Giolitti, con due
“terribili” telegrammi e preghiera a Ivanoe Bonomi di voler sventare l’evidente manovra ai suoi danni (copia di telegramma,
dattiloscritto). A. IV. 50.
busta 1/a, c. 334
1921 giugno 17, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Ivanoe Bonomi,
Rodinò, Gullini.
Convenzione Quartieri. Questione di Porto Baros. Relazione Rubinic su Porto Baros (copia del telegramma n. 138). B. I. 6/7.
busta 1/b, cc. 112-115
1921 giugno 19, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Ivanoe Bonomi.
Consultazioni dell’alto commissario con i capi dei partiti sui mezzi per raggiungere l’insediamento del Governo legale (copia
del telegramma n. 147, allegato biglietto da visita del tenente colonnello Vittorio Sogno). B. I. 6/8.
busta 1/b, cc. 116-118
1921 giugno 19, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare.
Commenti della stampa triestina sull’accordo Quartieri (copia del telegramma). B. I. 6/8bis.
busta 1/b, c. 119
1921 giugno 20, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Ivanoe Bonomi.
Programma conciliativo dell’alto commissario per l’insediamento del Governo legale (copia del telegramma n. 157). B. I. 6/9.
busta 1/b, c. 120
1921 giugno 21, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Ivanoe Bonomi.
Conferenza con Pasic per il progetto del Consorzio del Porto Baros (copia del telegramma n. 159, allegato biglietto da visita
del tenente colonnello Vittorio Sogno). B. I. 6/10.
busta 1/b, cc. 121-123
1921 giugno 21, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare.
Giudizi della stampa sull’accordo di Belgrado (copia del telegramma n. 161). B. I. 6/11.
busta 1/b, c. 124
57
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1921 giugno 22, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Ivanoe Bonomi.
Commenti del dottor Belasich sugli accordi di Belgrado, pubblicati in “La Vedetta d’Italia” (copia del telegramma n. 165,
allegato biglietto da visita del tenente colonnello Vittorio Sogno). B. I. 6/12.
busta 1/b, cc. 125-127
1921 giugno 23, Abbazia
Colonnello Carletti, Gullini e Castelli al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a
Ivanoe Bonomi.
Trattative con il commissario per lo scioglimento dei legionari (copia del telegramma n. 181, allegato biglietto da visita del
tenente colonnello Vittorio Sogno). B. I. 6/13.
busta 1/b, cc. 128-129
1921 giugno 24, Abbazia
Colonnello Carletti, Gullini e Coradetti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza
a Ivanoe Bonomi.
Articolo dell’onorevole Ossainach sulla questione del Consorzio, pubblicato in “La Vedetta d’Italia” (copia del telegramma n.
196, allegato biglietto da visita del tenente colonnello Vittorio Sogno). B. I. 6/14 e 14bis.
busta 1/b, cc. 130-133
1921 giugno 24, Abbazia
Colonnello Carletti a Ivanoe Bonomi, ministro del Tesoro.
Pressioni per la costituzione del Governo regolare (lettera con busta). B. I. 6/17.
busta 1/b, cc. 138-140
1921 giugno 25, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Rodinò e a Ivanoe
Bonomi.
Buon andamento delle trattative per lo scioglimento dei legionari; orientamento dell’opinione pubblica locale verso
l’insediamento del professor Zanella (copia del telegramma n. 203, allegato biglietto da visita del tenente colonnello Vittorio
Sogno). B. I. 6/15.
busta 1/b, cc. 134-135
1921 giugno 27, Abbazia
Colonnello Carletti al Ministero della Guerra, Ufficio Politico Militare e per conoscenza a Ivanoe Bonomi e
a Rodinò.
Dimostrazione di fascisti con una incursione a Porto Baros e suo scioglimento per invito delle autorità. Piccolo nucleo
rifugiato su un piroscafo ormeggiato nel porto e guardato a vista dai carabinieri. Causa attribuita all’impressione prodotta
dal brano del discorso del ministro degli Esteri sulla questione fiumana (copia del telegramma n. 210, allegato biglietto da
visita del tenente colonnello Vittorio Sogno). B. I. 6/16.
busta 1/b, cc. 136-137
58
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1921 giugno 27
Crisi del Ministero Giolitti. Occupazione di Porto Baros e del Delta da parte degli arditi (due pagine del giornale “L’Epoca”).
D. I. 43.
busta 2, cc. 478-479
1921 giugno
Ivanoe Bonomi, ministro del Tesoro.
Dichiarazione preparata e non letta alla Camera per la sopravvenuta crisi del Gabinetto Giolitti (a stampa, con annotazioni
manoscritte). G. VIII. 1.
busta 4, cc. 397-409
1921 luglio 10-1922 febbraio 15
Al presidente del Consiglio dei Ministri.
Telegrammi dall’estero e dalle colonie, dagli Stati Uniti, da Parigi, da Londra e da Tripoli. G. XII. 1-17.
busta 4, cc. 463-487
1921 luglio 16, [Roma]
Bonaldo Stringher, direttore generale della Banca d’Italia, a Ivanoe Bonomi.
Commissione d’inchiesta sulla guerra e timore che le notizie relative diffuse dal “Giornale d’Italia” provochino grave danno
all’economia nazionale (lettera con busta). B. VI. 8.
busta 1/b, cc. 399-401
1921 luglio-1922 febbraio
Bortolo Belotti.
Otto mesi al governo dell’Industria e del Commercio. La politica economi-ca del ministro Bonomi. Ampio
esame critico (dattiloscritto di 46 pagine). C. V. 1.
busta 2, cc. 194-241
1921 agosto 15, Acquafredda
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi.
Proposte per l’avvicendamento dei prefetti. B. VI. 14.
busta 1/b, cc. 411-412
1921 settembre 19
Mortara, primo presidente della Corte di Cassazione, a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei
Ministri.
Prezzi di calmiere dell’uva pigiata per il Trentino e l’Alto Adige. Decisioni della Cassazione sulle relative liti civili non bene
accolte dai tedeschi dell’Alto Adige (lettera con busta). B. VI. 28.
busta 1/b, cc. 434-436
1921 settembre 24, Piubega
Francesco Speranzini “dei Mille” a Ivanoe Bonomi.
Invia una lettera autografa di ringraziamento, a lui indirizzata da Giuseppe Garibaldi, 23 luglio 1872 da Caprera (allegate la
busta originale e quella indirizzata a Ivanoe Bonomi dallo stesso Speranzini). A. III. 1.
busta 1/a, cc. 128-130
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1921 ottobre 3-dicembre 6
Documenti sulla situazione politica interna con la minuta del discorso pronunciato alla Camera da Ivanoe Bonomi
sull’ordine pubblico [6 dicembre]; appunti relativi a interpellanze. Discorso a stampa tenuto da Bonomi al teatro Andreani di
Mantova il 5 maggio 1921. Violenze fasciste nel Mantovano. Incidente Dugoni. Scioperi ferroviari e tranviari. G. XV. 1-33.
busta 4, cc. 540-689
1921 ottobre 15, Roma
Giuffrida, ministro delle Poste e Telegrafi, a Ivanoe Bonomi.
Segnalazione dell’avvocato Salvatore Favitta per la nomina a senatore (dattiloscritto). B. VI. 15.
busta 1/b, cc. 413-414
1921 ottobre 27-dicembre 6
De Nava, ministro del Tesoro, al presidente del Consiglio dei Ministri.
Giudizio negativo sul progetto di prestito dei dieci milioni richiesto dal Comune di Milano a banche di New York.
Informazioni dell’ambasciatore Rolandi Ricci dagli Stati Uniti, relative al suddetto prestito (dattiloscritti). G. XIV. 1-2.
busta 4, cc. 534-539
1921 novembre 4, Roma
Umberto Bianchi a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri.
Protesta per la decisione di affidare le sorti del Consorzio Minerario al giudizio e ai provvedimenti del nuovo presidente
dell’Istituto di Credito (lettera con busta). B. VI. 29.
busta 1/b, cc. 437-440
1921 novembre 5-25, Berlino
Ambasciatore Frassati.
Rapporto sulle condizioni economiche e finanziarie della Germania, mandato in visione al presidente del Consiglio dei
Ministri (dattiloscritto con due accompagnatorie). G. VII. 1-3.
busta 4, cc. 382-396
1921 novembre 6-20
Cronistoria dei provvedimenti presi in occasione del Congresso fascista, svoltosi a Roma dal 6 al 10 novembre e degli
avvenimenti successivi (dattiloscritti divisi in tre fascicoli con indice e un’appendice). G. XVI. 1-10.
busta 4, cc. 690-917
1921 novembre 7-dicembre 8
Rolandi Ricci, ambasciatore, dagli Stati Uniti.
Dispacci relativi a operazioni sui cambi. Stringher, direttore generale della Banca d’Italia. Esprime franca opinione, a richiesta
di Bonomi, riguardo a operazioni sui cambi. G. IX. 1-3.
busta 4, cc. 410-416
1921 novembre 19-1922 gennaio 29
Regio decreto 20 novembre 1921, disposizioni speciali per la tutela dell’ordine pubblico nell’Emilia e nelle province di
Cremona, Mantova e Rovigo (dattiloscritti, lettere, telegrammi, minute). G. XIII. 1-31bis.
busta 4, cc. 488-533
60
Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1921 dicembre 12, Roma
Intercettazione di una comunicazione telefonica, n. 1916.
Il ministro dell’Agricoltura Belotti chiama il suo studio di Milano per sollecitare, entro il pomeriggio, la vendita segreta dei
titoli del consolidato al portatore (dattiloscritto). B. VI. 5.
busta 1/b, c. 394
1921 dicembre, Parigi
Riproduzione fotografica di un avviso della chiusura della Banca Italiana di Sconto, filiale di Parigi. B. VI. 7.
busta 1/b, c. 398
1921 dicembre 14-1922 gennaio 25
Comitato Interministeriale contro la disoccupazione.
Due verbali di sedute con allegate proposte di mutui della Giunta Tecnica per lavori contro la disoccupazione e
approvazione di alcuni di essi da parte della Commissione Finanziaria per le Opere Pubbliche. G. XI. 1-5.
busta 4, cc. 439-462
[1921]
Augusto Turati e altri gerarchi fascisti durante la commemorazione dei diciotto fascisti uccisi a Sarzana sotto il Governo
Bonomi (fotografia in pagina di giornale). A. IV. 51.
busta 1/a, c. 335
[1921]
Progetto di costituzione di un Istituto di smobilizzazione per dare al Paese la sensazione che la Banca Italiana di Sconto sia in
grado di soddisfare, a richiesta, tutti i creditori (dattiloscritto). B. VI. 6.
busta 1/b, cc. 395-397
[1921]
Liste senatoriali di mano di Bonomi e dattiloscritte. B. VI. 16-20.
busta 1/b, cc. 415-421
[1921]
Schema di un programma politico in dodici punti (dattiloscritto). B. VI. 27.
busta 1/b, c. 433
[1922] febbraio 6
Luigi Gasparotto, ministro della Guerra, a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento provato da lui, libero pensatore, per la benedizione impartita dal pontefice Pio XI al popolo nella piena
libertà del sole di Roma. Note di moralità, di saggezza e di tolleranza portate dall’opera e dal Ministero di Bonomi. A. IV. 49.
busta 1/a, cc. 332-333
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1922 febbraio 13, Roma
G. Valli, senatore, a Ivanoe Bonomi.
Opinione quasi generale che Bonomi salverà non soltanto il Ministero e se stesso, ma anche lo Stato. Sua perfetta lucidità nel
cervello e nella coscienza; sua poliedricità di criteri; suo operare con assoluta rettitudine. Esortazione a volere salvare lo Stato
contro tutto e tutti; necessità di flagellare i partiti, macchiati da comune indegnità e desiderosi di afferrare il potere; dure
espressioni contro don Sturzo. A. IV. 48.
busta 1/a, cc. 330-331
1922 febbraio 16, Tripoli
Volpi, governatore della Tripolitania, a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri.
Ringraziamento per la calda lettera di approvazione del suo operato (lettera strettamente personale). B. VI. 30.
busta 1/b, cc. 441-442
1922 febbraio 27, [Roma]
Lista del ristorante Valiani, con autografi sul retro in ricordo della colazione di addio, al termine del Gabinetto Bonomi. C. I.
21.
busta 2, c. 51
1922 giugno 18, Mantova
Accademia Virgiliana di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Comunicazione della sua nomina a socio onorario (dattiloscritto). D. I. 25.
busta 2, c. 449
1922 luglio 24, Roma
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Assicurazioni sull’appoggio socialista; voti favorevoli e contrari. Indicazione di persone per i diversi ministeri. B. VII. 2.
busta 1/b, cc. 446-447
[1922 luglio 24]
Ivanoe Bonomi a Filippo Turati.
Minuta della risposta alla lettera del 24 luglio. Necessità non del solo appoggio dei socialisti, ma anche della loro
collaborazione e partecipazione alla formazione del Governo, con l’impegno di sostenerlo (dattiloscritto). B. VII. 5.
busta 1/b, c. 450
[1922 luglio 24]
[Ivanoe Bonomi a Filippo Turati].
Punti programmatici di un nuovo Governo (dattiloscritto, in allegato alla lettera precedente). B. VII. 6.
busta 1/b, c. 451
1922 luglio 25, Roma
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Aggiunte e modifiche ai punti programmatici (lettera con busta). B. VII. 7.
busta 1/b, cc. 452-453
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Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1922 luglio 25, Roma
Comitato direttivo del Gruppo Agrario.
Enunciazione delle direttive a cui deve ispirarsi il nuovo Gabinetto. B. VII. 8.
busta 1/b, c. 454
1922 luglio 25, Roma
C. Silj a Ivanoe Bonomi.
Segnalazione, per incarico dell’Unione Democratica tra Senatori, delle persone da tenere presenti per la soluzione della crisi.
Elenco dei nomi a stampa. B. VII. 9.
busta 1/b, cc. 455-456
1922 luglio 26, [Milano]
Luigi Canzi, senatore del Regno.
Richiesta del motivo delle dimissioni e del non rientro di Bonomi (biglietto da visita). B. VII. 11.
busta 1/b, c. 461
[1922 luglio]
Breve resoconto parlamentare. Elenco dei presenti. B. VII. 1.
busta 1/b, cc. 444-445
[1922 luglio]
[Filippo Turati.]
Computo dei voti. B. VII. 3.
busta 1/b, c. 448
[1922 luglio]
[Filippo Turati.]
Schema con i nomi per la formazione del Gabinetto. B. VII. 4.
busta 1/b, c. 449
[1922 luglio]
Minuta d’intervista a Ivanoe Bonomi sul tentativo di formare un Gabinetto poggiato sulle forze del Centro e della Sinistra. B.
VII. 10.
busta 1/b, cc. 457-460
1922 settembre 23, Milano
A. Bianchini a Ivanoe Bonomi.
Comunità di idee sul programma economico tra il senatore Albertini e Bonomi. Consiglio per la pubblicazione di un articolo
su “L’Azione”, con lo scopo politico di dimostrare che l’orientamento di sinistra non è in antitesi con la necessità di una
politica di economie (lettera dattiloscritta). D. III. 8.
busta 2, cc. 504-505
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Carte Ivanoe Bonomi
Primo periodo ministeriale
(21 luglio 1916-13 ottobre 1922)
1922 ottobre 13, Milano
A. Bianchini, direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, a Ivanoe Bonomi.
Lavoro da svolgere per preparare il programma economico (lettera dattiloscritta). D. III. 9.
busta 2, cc. 506-507
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1922 novembre 10, Roma
Ivanoe Bonomi.
Abbandono del giornale “L’Azione”, che gli era stato messo a disposizione per imprimere ad esso gli indirizzi politici più
consoni all’interesse del Paese (minuta). C. I. 23.
busta 2, cc. 54-55
1922 novembre 10, Volta Mantovana
Agostino Giazzi, commissario prefettizio, a Ivanoe Bonomi.
Richiesta del suo appoggio per il sollecito svolgimento della pratica riguardante la costruzione dell’acquedotto di Volta
Mantovana. C. I. 24.
busta 2, cc. 57-58
[1922 novembre]
Ivanoe Bonomi al commissario prefettizio del Comune di Volta Mantovana.
Rifiuto del suo interessamento per la questione dell’acquedotto, perché la popolazione non ha più fiducia in lui. C. I. 25.
busta 2, c. 59
[1922] dicembre 21
Vallino [Simonetta] a Ivanoe Bonomi.
Incertezza nella sua ammirazione tra la rettitudine e l’acume. Mussolini non possiede l’ingegno, la competenza tecnica e la
cultura di Ivanoe Bonomi, ma ha l’energia che manca a lui. Forse la competenza e la cultura unite al senso di responsabilità
dello statista obliterano in parte l’energia, mentre una certa dose di ignoranza favorisce l’energia di un uomo di Stato,
esempio di Crispi. D. III. 10.
busta 2, cc. 508-509
[1922]
Ivanoe Bonomi.
Cartolina postale con l’indirizzo di John Murray, suo traduttore inglese. D. I. 24.
busta 2, c. 448
[1922]
Nello Toscanelli a Ivanoe Bonomi.
Attestazione di amicizia ed elogio del valore e della rettitudine di Bonomi. D. I. 27.
busta 2, cc. 452-453
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
[1922]
Profezia sullo scoppio di una guerra mondiale (dattiloscritto in francese). D. I. 40.
busta 2, cc. 472-473
[1922]
Versi di Virgilio e di Dante sui genovesi (cartolina con due ritagli di giornali incollati). D. II. 2.
busta 2, c. 483
[1922]
Luigi Luzzatti a Ivanoe Bonomi.
Biglietto da visita con parole di ringraziamento. D. V. 3.
busta 2, c. 541
[1922]
Marcello Soleri, ministro delle Finanze, di concerto col ministro dell’Interno Bonomi, col ministro del
Tesoro De Nava e col ministro dell’Industria e Commercio Belotti.
Relazione e testo di disegno di legge sull’esonero dall’obbligo della conversione dei titoli al portatore in titoli nominativi.
Esame della proposta Luzzatti sulle norme con le quali può essere disciplinato il regime dei titoli pubblici (dattiloscritto). G.
X. 1-3.
busta 4, cc. 417-438
1923 gennaio 22, [Mantova]
Ottorino Marolli a Ivanoe Bonomi.
Predominio assoluto dei fascisti a Mantova e in provincia, necessità di accordo con loro per poter vivere. Intenzioni di molti
di portare nei sindacati economici il movimento cooperativistico e fare così trionfare, anche nel campo fascista, la battaglia
delle loro idee. Resa e silenzio persino dei più audaci, di fronte alla minaccia del bastone e dell’olio. Posizione critica di
Ivanoe Bonomi nel Mantovano, avversari e anche amici tenaci e fidati nello stesso campo fascista. Sua visita all’amico
Arnaldo Mussolini presso il “Popolo d’Italia” ed espressioni di stima e di simpatia, raccolte come provenienti da Benito
Mussolini per Bonomi; rincrescimento dello stesso per essersi allontanato da lui con il suo tentativo di costituire il Ministero
di sinistra. Vivo interesse ad averlo con lui assieme a Gabriele D’Annunzio, entrambi perduti. Assenso di Arnaldo
[Mussolini] alle parole profferite a favore di Bonomi. Sicura concordanza di idee tra Ivanoe Bonomi e i fascisti, in buona fede,
i quali non possono non essere con lui che, in certo senso, è stato fascista prima di loro. A. II. 4/1.
busta 1/a, cc. 115-117
1923 febbraio 18, Casalmaggiore
Il presidente del Consorzio Navarolo, Bonifica Cremonese-Mantovana, a Ivanoe Bonomi.
Attestazione di riconoscenza per l’appoggio e l’impulso dati da lui all’ente. D. I. 23.
busta 2, cc. 446-447
1923 febbraio 19, Roma
Ivanoe Bonomi al direttore di un giornale.
Dichiarazione di non appartenere e di non essere mai appartenuto ad alcuna massoneria, contrariamente a quanto si vuol far
credere con l’articolo La maschera massonica. C. I. 26.
busta 2, cc. 60-61
65
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1923 marzo 17, Genova
Paolo Revelli a Ivanoe Bonomi.
Lo ringrazia per i giornali e i ricordi militari. Suo desiderio di dare il debito rilievo all’opera di Ivanoe Bonomi, svolta
durante e dopo la guerra. Lo prega d’inviargli rapidi cenni su quanto operò come ministro durante la guerra, dati cronologici
sulla visita al confine giuliano e un ritratto nitido, possibilmente in divisa. D. VII. 1.
busta 2, cc. 553-554
1923 maggio 20
Ivanoe Bonomi.
Parole dette in occasione dello scoprimento della lapide a Leonida Bissolati (due pagine del giornale “L’Azione”). D. I. 42.
busta 2, cc. 476-477
1923 giugno 24, Roma
Giovanni Giolitti a Ivanoe Bonomi.
Sorpresa per il rifiuto di Filippo Turati ad accettare un incarico di carattere puramente tecnico, senza un qualsiasi impegno o
compromissione politica (lettera con busta). C. I. 27.
busta 2, cc. 62-64
1923 agosto 31
Ivanoe Bonomi a Gabriele D’Annunzio.
Di ritorno in Italia, a lui il suo primo scritto per ricordargli che l’Italia attende altre parole di vita (minuta di lettera). C. I. 28.
busta 2, cc. 65-66
1923 settembre 11, Milano
P. Maranini, giornalista del “Secolo”, a Ivanoe Bonomi.
Gli invia una lettera di Schinetti scritta nel 1914 e ritrovata nei suoi cassetti nel momento di lasciare il suo posto al giornale
passato ai fascisti. D. III. 4.
busta 2, c. 496
1923 ottobre 16, Verona
Ugo Scalori a Ivanoe Bonomi.
Suo ritorno da Venezia, dove si recò per il noto giurì d’onore Fradeletto-Foscari. Possibilità che qualche “aristarco da caffè”
prenda spunto dall’inaspettata soluzione del problema del Mincio, per lanciare frecciate contro gli uomini del passato
“pascentisi di logomachie”, senza mai concludere nulla, mentre erano i tecnici a non concludere. Capacità del nuovo regime,
nonostante i molti difetti e inconvenienti, a realizzare, con rapidità napoleonica, molte cose utili. Lavoro e produttività del
Paese contro la previsione di Sonnino sull’inevitabilità del suo fallimento. Buon funzionamento dei servizi pubblici,
specialmente ferroviari; progressivo riassestamento del bilancio dello Stato; sua conseguente contrarietà (e sa di non essere
d’accordo con Ivanoe Bonomi) ad accedere a quella frazione democratica scismatica, riunitasi di recente a Venezia. Suo
parere condiviso da non pochi e giustificato dagli ultimi atteggiamenti e dalle conseguenti deliberazioni di Mussolini. A. II.
4/2.
busta 1/a, cc. 118-120
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1923 dicembre 21, Volta Mantovana
Leonida Matioli e consorte a Ivanoe Bonomi.
Cartolina d’auguri. A. II. 3/1.
busta 1/a, c. 90
1924 gennaio 3
Recensione di Bortolo Belotti, con pseudonimo Guiniforte, al libro di Bonomi Dieci anni di politica italiana (ritaglio del giornale
“La Sera”, allegato biglietto da visita di Bortolo Belotti). D. III. 6.
busta 2, cc. 499-500
1924 gennaio 7, Roma
Ivanoe Bonomi ad Ugo Scalori.
Precisazioni circa l’intervista apparsa sul “Popolo d’Italia”; all’incaricato del giornale “La Sera”, che gli provocò dolore e
stupore per il suo passaggio al fascismo, appreso da una sua lettera del 16 ottobre. Prendendo spunto dal fantastico progetto
di finanziamento del Garda-Mincio, egli si confessava per la prima volta filo-fascista, mentre in un colloquio dell’estate
precedente aveva palesato un atteggiamento spirituale profondamente diverso. In altre occasioni aveva anche manifestato
grande turbamento per l’andamento delle cose e degli orientamenti del fascismo. Ammesso pure, come Ugo Scalori dice con
eccessivo semplicismo, che il fascismo avrà il merito della salvezza del Paese dalla rovina bolscevica, non si può escludere
che esso operi in conformità a dottrina e a metodi a cui l’antica coscienza di un democratico radicale, quale fu Ugo Scalori,
non poteva assentire. Questa coscienza, dopo quattro o cinque mesi da quel colloquio, gli ha permesso di fare ciò che anche il
più filo fascista dei senatori moderati non ha creduto di fare. Sa di non avere il diritto di penetrare nella sua coscienza, ma lui
non gli può impedire, dopo le trentennali lotte sostenute per il popolo, contro i traviamenti del popolo e per le ascensioni del
popolo, il vivo e sincero dolore di un distacco ormai irreparabile (dattiloscritto con minuta). A. II. 4/3.
busta 1/a, cc. 121-124
1924 gennaio 10, Roma
Ugo Scalori a Ivanoe Bonomi.
Giustifica la sua conversione al fascismo e gli ricorda che nell’estate del 1922 non gli era dispiaciuto il fallito tentativo di
formare un Governo di sinistra. Dopo la Marcia su Roma aveva sostenuto non solo la necessità di evitare un crollo del nuovo
Governo, che avrebbe precipitato il Paese in una situazione disastrosa, ma anche l’opportunità che gli elementi della
democrazia lo fiancheggiassero. Nell’estate precedente Moroni, già prefetto di Mantova, aveva tentato di farlo avvicinare a
Mussolini, ottenendo un rifiuto. Non si sente tuttavia isolato nel suo gesto, perché molti altri senatori liberali e democratici
hanno aderito al fascismo. Conclude esprimendo la speranza che il nuovo Governo provvederà più che nel passato, al bene e
alla prosperità del Paese. A. II. 4/4.
busta 1/a, cc. 125-126
1924 febbraio 20, Roma
Giovanni Amendola a Ivanoe Bonomi.
Necessità di accettare l’episodio elettorale senza ulteriori esitazioni e con virile decisione per una affermazione ideale. Suo
pensiero circa la battaglia di Roma manifestato agli amici di Ivanoe Bonomi e ai colleghi del “Mondo”. Timori, in
conseguenza della situazione elettorale, per l’insuccesso di una lista dei nomi più rappresentativi dell’opposizione e sua
possibilità, per i molti impegni in Campania, di alleggerire la lista romana. D. IV. 1.
busta 2, cc. 520-521
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
[1924] febbraio 23, Roma
Ivanoe Bonomi agli amici del “Mondo”.
Conoscenza delle eccezioni politiche sollevate per la sua candidatura a Roma non imposta e né desiderata da lui. È sua
semplice intenzione affidare il suo nome agli amici per qualunque affermazione ideale. D. IV. 2.
busta 2, cc. 522-523
1924 maggio 26, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Nessuna speranza per una sua visita a Milano e rammarico per la preclusa entrata di Bonomi al “bivacco”. Invidia per la sua
fortunata lontananza da Montecitorio; solo rincrescimento perché era “delle pochissime personalità, rimasto sulla breccia e
che tenne il suo posto con dignità, fierezza e molta serenità” (lettera con busta). A. I. 1.
busta 1/a, cc. 2-4
1924 giugno 22, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Notizie familiari; vivissimo interessamento suo e di Elisa alla lettura del “Cor-riere della Sera” e del “Mondo” per le notizie
sui gravissimi fatti avvenuti a Roma. Indignazione generale e commenti, sottovoce, del pubblico che si risveglia
dall’intorpidamento e dalla soggezione di fronte al partito dominante. Desiderio di sua sostituzione con un Ministero nuovo,
anche presieduto da un militare con il proposito di fare fra pochi mesi nuove elezioni politiche e amministrative. Necessità di
lavorare perché l’opposizione sia compatta e faccia pressione sul re per ottenere le dimissioni del duce e dei filistei. Fattacci
così gravi mai verificatisi e momento buono per liquidare il duce, violento per carattere e per azioni e per ottenere così la
normalizzazione e, in altra parola, la tranquillità (lettera con busta). A. II. 3/2.
busta 1/a, cc. 91-93
1924 agosto 1, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
Attesa vana del 28 scorso per passare la serata insieme a lui, Giovanni Amendola e Ruini. Il marito a Parigi per la
commemorazione di Jaurès. Stato d’animo nel Paese molto cambiato; gaffes nelle alte sfere aiutano maggiormente le non
lontane soluzioni della crisi politico-psicologico, maturata da due mesi (lettera con busta). A. I. 2.
busta 1/a, cc. 5-7
1924 agosto 13, Capri
Giovanni Amendola a Ivanoe Bonomi.
Suo soggiorno a Capri con la famiglia. Delinearsi di un neo-trasformismo “unitario”. Salvemini si prepara
inconsapevolmente a dare luce al fenomeno destinato ad appesantire e imbarazzare notevolmente l’unitarismo (lettera con
busta). D. III. 3.
busta 2, cc. 492-494
1924 novembre 7, Roma
Ivanoe Bonomi a Giovanni Amendola.
Impossibile unione delle forze liberali e democratiche. Invito a lavorare per l’unità delle forze democratiche (dattiloscritto).
D. IV. 3.
busta 2, c. 524
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1924 novembre 16, Roma
Generale Cittadini, primo aiutante di campo generale di sua maestà il re, a Ivanoe Bonomi.
Invito al Quirinale per una udienza concessagli dal re. C. I. 29.
busta 2, cc. 67-68
[1924 novembre]
Programma della Lega Democratica Nazionale (due copie dattiloscritte). C. I. 3.
busta 2, cc. 6-9
[1924 novembre]
Deliberazione della Lega Democratica Nazionale (due copie dattiloscritte). C. I. 4 e 4 bis.
busta 2, cc. 11-13
1924 dicembre 30, Revere (MN)
Vittorio Orecchi a Ivanoe Bonomi.
Augurio per il suo ritorno a guida dei destini della Patria. C. V. 3.
busta 2, c. 250
1925 gennaio 6, Milano
Carlo Feretti a Ivanoe Bonomi.
Deplorazione dell’incidente successo a Ivanoe Bonomi in Mantova la notte del 4 gennaio, quando fu accolto con fischi e
insulti. Esaltazione dei suoi meriti di statista (lettera con busta). C. V. 4.
busta 2, cc. 252-254
1925 gennaio 7, Milano
Bortolo Belotti, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Manifestazione di solidarietà per l’incidente di Mantova (lettera raccomandata con busta). C. V. 5.
busta 2, cc. 255-257
1925 gennaio 7, Milano
Gisleno Bonoldi a Ivanoe Bonomi.
Riprovazione della inconsulta gazzarra inscenatagli a Mantova (dattiloscritto). C. V. 6.
busta 2, cc. 258-259
1925 gennaio 7, Milano
Un amico, che si firma Bruto, del liceo Manzoni, a Ivanoe Bonomi.
Incitamento a non angustiarsi per l’incidente di Mantova (lettera con busta). C. V. 7.
busta 2, cc. 260-262
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1925 gennaio 9, Firenze
Amedeo Berardino a Ivanoe Bonomi.
Deplorazione dell’atto inconsulto di Mantova ed espressioni di affettuosa solidarietà. Condivide il parere sull’opportunità di
dare all’Unione Nazionale carattere federativo. C. V. 8.
busta 2, cc. 263-264
1925 gennaio 9, Ostiglia
Melchiade Lodi a Ivanoe Bonomi.
Suo arresto insieme ad altri perché simpatizzante di Bonomi e suo rilascio dopo l’esito negativo di una perquisizione
domiciliare (biglietto). C. V. 9.
busta 2, c. 265
1925 gennaio 10, Verona
Berni a Ivanoe Bonomi.
Deplorazione dell’incidente di Mantova e augurio di una prossima caduta della “tristissima dominazione”. C. V. 10.
busta 2, cc. 266-267
1925 gennaio 11, Gorizia
Umberto Anversa a Ivanoe Bonomi.
Deplorazione dell’incidente di Mantova e della situazione morale e politica insostenibile. C. V. 11.
busta 2, c. 268
1925 gennaio 11, Bologna
Giovanni Pettenelli a Ivanoe Bonomi.
Suo dispiacere per quanto Bonomi ha dovuto subire nel proprio Paese. C. V. 12.
busta 2, cc. 269-270
1925 gennaio 11, Trieste
Eugenio Tissi a Ivanoe Bonomi, cavaliere della Santissima Annunziata.
Unisce la sua voce alle altre che hanno stigmatizzato le inqualificabili gesta di Mantova e deplora la tolleranza di tali
vergognosi atti verso i migliori artefici della grandezza della Nazione (biglietto con busta). C. V. 13.
busta 2, cc. 271-272
1925 gennaio 22, Roma
Ivanoe Bonomi al direttore del “Giornale d’Italia”.
Richiesta della pubblicazione di una sua lettera che riporta una circolare del tempo del suo Ministero della Guerra, perché
possa notarsi la diversità con quella che Prospero Colonna riferisce in un articolo dello stesso giornale, circa l’invito agli
ufficiali di vestire l’abito borghese per evitare gli insulti (dattiloscritto). C. I. 30.
busta 2, cc. 69-70
1925 febbraio 15
Comitato mantovano di difesa dei principi d’Assisi.
Tessera di riconoscimento rilasciata a Ivanoe Bonomi. C. I. 31.
busta 2, c. 71
70
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1925 aprile 3
“Camera dei Deputati, Atti parlamentari”.
Accenni di Gasparotto e attacchi dell’onorevole Gino Maffei a Ivanoe Bonomi, ministro della Guerra, nella discussione del
bilancio (Resoconto a stampa di seduta alla Camera). C. V. 2.
busta 2, cc. 242-249
1925 aprile 29, Bologna
Mario Missiroli a Ivanoe Bonomi.
Assicurazione della sua discrezione a proposito di un argomento non esplicitato. C. IV. 1.
busta 2, c. 125
1925 maggio 2, Roma
Giovanni Amendola a Ivanoe Bonomi.
Sua disapprovazione per il sistema della propaganda politica e convenienza di un accordo per fare cessare, in seno
all’Unione, i pettegolezzi sulla prossima “secessione” (lettera con busta). D. IV. 4.
busta 2, cc. 525-527
1925 maggio 3, [Roma]
Ivanoe Bonomi a Giovanni Amendola.
Critica al giornalismo chiassoso; sua incredulità sulla secessione dell’Unione, perché è una libera alleanza di uomini
provenienti da diversi punti dell’orizzonte politico, raccolti in uno sforzo comune. Rifiuto della corrente riformista a
diventare un partito e suo desiderio di mantenere la sua speciale caratteristica entro l’Unione. Decisione conseguente degli
amici riformisti di risuscitare l’antica “Azione”, rassegna di idee, rivolta all’esame e alla critica dei problemi concreti. D. IV. 5.
busta 2, c. 528
1925 maggio 4, [Roma]
Ivanoe Bonomi a Giovanni Amendola.
Invio delle bozze della presentazione dell’“Azione” con precisazioni sul suo carattere e sui suoi fini di rivista settimanale e
non di quotidiano. D. IV. 6.
busta 2, c. 529
1925 maggio 4, Roma
Giovanni Amendola a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per le bozze. Suo parere sulla convenienza che la discussione intorno all’Aventino e alla tattica
dell’opposizione contro il fascismo, come nell’articolo-programma dell’“Azione”, venga fatta in seno all’Unione, perché non
si parli di tattica revisionista e di diverse tendenze (lettera con busta). D. IV. 7.
busta 2, cc. 530-532
1925 maggio 4, Roma
Ivanoe Bonomi a Giovanni Amendola.
Impossibilità di ritardare la pubblicazione dell’articolo, perché ormai le bozze sono state in troppe mani. L’attesa non
gioverebbe e lascerebbe il tempo alle indiscrezioni e alle abili invenzioni. Non si fa giudice del modo e del momento
dell’eventuale discesa dall’Aventino, ma constata soltanto uno stato d’animo ormai diffuso. D. IV. 8.
busta 2, c. 533
71
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1925 maggio 6, Milano
Zanetti a Ivanoe Bonomi.
Impressione sfavorevole del manifesto degli intellettuali antifascisti e dell’articolo di Ivanoe Bonomi. Sua sorpresa per il
pensiero di Bonomi che ormai si trovava in una posizione distinta, in via di continuo consolidamento. D. V. 1.
busta 2, cc. 537-537bis
1925 maggio 8
Perché l’Aventino non scende. La protesta ideale e la ricostruzione della resistenza. Attacchi contro Bonomi per il suo articolo
revisionista (ritaglio del giornale “Il Piccolo”). C. IV. 7.
busta 2, c. 186
1925 maggio 10, Roma
Ivanoe Bonomi.
Articolo di fondo sulla situazione politica, basato sempre sui concetti fondamentali dell’intervista (due pagine del giornale
“L’Azione”). C. IV. 8.
busta 2, cc. 187-188
1925 maggio 18-21, Roma
Verbale dattiloscritto del giurì d’onore, presieduto da Ivanoe Bonomi, per decidere in merito alla vertenza fra l’avvocato
Vincenzo Della Scala e l’onorevole Nicola Lombardi. D. I. 26.
busta 2, cc. 450-451
1925 giugno 4, Imperia
Angelo Silvio Novaro a Ivanoe Bonomi.
Suo parere che lo sforzo di portare i dibattiti in una sfera elevata gioverà al Paese che ha sete di equilibrio, di misura e di
calma interiore più di quanto altri non mostri di credere. Auguri per il successo. D. III. 1.
busta 2, cc. 487-488
1925 giugno 7, Milano
Anna Kuliscioff a Ivanoe Bonomi.
L’attesa della sua promessa visita a Milano e l’imbarazzo di scrivere su argomenti che, dati i tempi, richiedono riservatezza,
la trattenne dal rispondere alle sue lettere. Critica dell’Aventino, discesa rimessa sul tappeto dalle due leggi Rocco. Se non si
vuole morire nell’impotenza, rimane la sola tribuna parlamentare per fare arrivare al Paese la voce dell’opposizione. Sua
certezza che non si farà nulla e che l’Aventino, nonostante i suoi meriti, finirà ingloriosamente nella putrefazione completa
(lettera con busta). A. I. 3.
busta 1/a, cc. 8-10
1925 giugno 13, Napoli
Giustino Fortunato a Ivanoe Bonomi.
Ricordo del loro incontro al capezzale di Bissolati, quando egli sostenne, come ancora pensa, che meglio sarebbe stato per
l’Italia aver avuto un partito laburista, invece di quello socialista (lettera con busta). D. III. 7.
busta 2, cc. 501-503
72
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1925 giugno 25, Fiume
Il tradimento di Sforza e la sua punizione, a firma Amato Chioggia, e Una visita del colonnello Margonari e una sua pubblicazione,
articoli segnati a matita rossa (pagina del giornale “La Vedetta d’Italia”). B. I. 5/5.
busta 1/b, c. 95
1925 giugno 28, Fiume
Vittorio Margonari, legionario.
Lettera aperta all’onorevole Bonomi. Incitamento a pubblicare i documenti in suo possesso, per smascherare i responsabili
dell’attacco di Fiume contro il palazzo del comandante del 24 dicembre 1920, articolo segnato a matita rossa (pagina del
giornale “La Vedetta d’Italia”). B. I. 5/6.
busta 1/b, c. 96
1925 giugno
Paolo Boselli a Ivanoe Bonomi.
Gradimento del saluto augurale e del ricordo (biglietto con busta). D. III. 2.
busta 2, cc. 489-491
1925 luglio 1, Roma
Società Anonima Poligrafica Italiana all’Amministrazione del giornale “L’Azione”.
Fattura quietanzata e indicazione di altri pagamenti effettuati da Ivanoe Bonomi. D. IX. 3.
busta 2, c. 584
1925 luglio 27, Roma
Società Anonima Poligrafica Italiana all’Amministrazione del giornale “L’Azione”.
Fattura saldata. D. IX. 2.
busta 2, c. 582
1925 agosto 22, Alatri
Guglielmo Quadrotta a Ivanoe Bonomi.
Lamentele per il non riconoscimento dei suoi sacrifici morali e materiali compiuti in tre anni, per il giornale “L’Azione”, per
la Lega Democratica, per il movimento elettorale, ispirati alla creazione di una piattaforma politica per Bonomi. Rifiuto di
addossarsi le conseguenze finanziarie. L’idea di Bonomi di tirarsi da parte dalle lotte politiche sarebbe un errore, perché la
realtà lo costringerà presto a mettersi in mezzo (lettera con busta). D. IX. 5.
busta 2, cc. 586-587
1925 ottobre 9
Mario Missiroli.
Monarchia e Fascismo. Disamina del movimento fascista e delle sue relazioni con la monarchia, articolo segnato a matita rossa
(pagina del giornale “L’Epoca”). C. IV. 9.
busta 2, c. 189
73
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1925 novembre 13, Roma
Pietro Castelli a Ivanoe Bonomi.
Ricevuta a saldo per conto del giornale “L’Azione”. D. IX. 4.
busta 2, c. 585
1925 novembre 20
Giovanni Amendola.
Lettera riprodotta in fac-simile del 7 novembre 1922, in cui esprime giudizi favorevoli sul fascismo e difende la sua opera nel
secondo ministero Facta (ritaglio del giornale “Tevere”). D. IV. 9.
busta 2, c. 534
1925 dicembre 15, Roma
Borsani a Ivanoe Bonomi.
Lamentele per il Quadrotta che non ha ancora saldato i vecchi conti per i giornali “L’Azione”, “La Ciociaria” e la “Rassegna
del Lazio e dell’Umbria”. Minaccia della continuazione degli atti legali contro il Quadrotta se non regolerà detti conti con
cambiali rateate nel 1926 (lettera con busta). D. IX. 6.
busta 2, cc. 588-589
1925 Natale, Milano
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la lettera speditagli, anche a nome di Anna Kuliscioff, la quale è sospesa alla vita con un filo.
Annotazione sulla busta, di mano di Bonomi, della morte di Anna Kuliscioff, avvenuta il 29 dicembre 1925, martedì, alle ore
14 (lettera con busta). C. I. 32.
busta 2, cc. 72-74
[1925]
Ivanoe Bonomi.
Intervista per un giornale straniero in merito alla situazione interna italiana.
Annotazione di Bonomi sulla busta (c. 123) che l’intervista non venne concessa (minuta e quattro copie dattilografate). C. IV.
2/1-5.
busta 2, cc. 126-149
[1925]
Ivanoe Bonomi.
Bozza incompleta di un articolo che ribadisce gli stessi concetti dell’intervista. C. IV. 3.
busta 2, cc. 150-157
[1925]
Ivanoe Bonomi.
Quattro bozze dell’intervista non concessa. C. IV. 4-6/1-2.
busta 2, cc. 158-184
1926 gennaio 2, Roma
Vittorio Emanuele III a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di ringraziamenti. C. I. 33.
busta 2, c. 35
74
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1926 gennaio 8, Roma
Vittorio Emanuele III a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di ringraziamento per le condoglianze [per la morte della regina madre Margherita]. C. I. 34.
busta 2, c. 36
1926 febbraio 3, Roma
Filippo Turati a Ivanoe Bonomi.
Sua venuta a Roma “per liquidare” e rammarico di non averlo trovato. C. I. 37.
busta 2, cc. 79-80
1926 aprile 9, [Roma]
Ivanoe Bonomi a Giorgio Amendola.
Condoglianze per la morte del padre. Grande retaggio. Alla tomba, che oggi appare solitaria, saranno un giorno recati fiori
dagli italiani. D. IV. 10.
busta 2, c. 535
1926 aprile 13, Roma
Enrico Molè.
In morte di Giovanni Amendola (articolo del giornale “Il Mondo”). C. IV. 10.
busta 2, cc. 190-192
1926 settembre 6, Forte dei Marmi
Antonio Salandra a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per la lettera di rettifica al “Corriere della Sera” del suo giudizio sull’atteggiamento di Bissolati al momento
della dichiarazione di neutralità. C. I. 38.
busta 2, cc. 81-82
1926 settembre 13, Meana
Benedetto Croce a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione di un biglietto per l’editore Morano di Napoli e speranza di un incontro a Roma, dove si recherà per ragioni
letterarie, giacché, per qualche tempo, gli uomini pratici e politici debbono cedere il posto ai letterati, ai critici e agli storici. D.
I. 29.
busta 2, cc. 456-457
75
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1926 ottobre 18, Roma
Ivanoe Bonomi.
Opinioni sul movimento fascista. Sua vittoria non frutto di un miracolo, ma dovuta al clima storico favorevole, maturatosi
con la guerra, al bisogno di ordine, di autorità, di gerarchia e al sentimento della solidarietà nazionale. Impossibilità del
ritorno al passato, perché gravato da colpe e da errori, senza il fascino delle cose nuove. Modificazione della vita italiana
dovuto a un fatto nuovo e necessità di intenderlo e di adeguarsi ad esso. Necessità anche di un rinnovamento delle non
morte concezioni liberali, democratiche e socialiste. Urgenza di una revisione fatta con spregiudicatezza, sottoponendo
partiti, istituti e dottrine a una critica non dissolvente, ma stimolante, alla creazione di un’Italia salda, giusta, potente.
Rettifica non soltanto delle vie vecchie, ma anche eventuale rettifica delle nuove; volontà d’interpretare la gran massa di
popolo che riconosce esservi una nuova atmosfera nella quale essa deve vivere e operare (testo di un articolo per la rivista di
Cabrini). A. II. 2/1.
busta 1/a, cc. 67-70
1927 gennaio 16, Napoli
Benedetto Croce a Ivanoe Bonomi.
Ripresa in famiglia della sua vita di raccoglimento e di lavoro. Sua fondamentale fiducia nelle forze ideali, le sole reali della
vita; bisogno di coraggio e soprattutto di pazienza. D. VII. 2.
busta 2, cc. 555-556
1927 febbraio, Roma
Filippo Tempèra, direttore del giornale “Don Chisciotte”.
Esposizione di fatti di cui si dichiara vittima. Ivanoe Bonomi accusato di complicità nei fatti lamentati. D. I. 22.
busta 2, c. 445
1927 marzo 4, Roma
Barbiellini Amidei.
Relazione fascista della Commissione parlamentare sul disegno di legge delle acque pubbliche. Attacchi ai passati governi
(dattiloscritto). D. I. 30.
busta 2, cc. 458-459
1927 aprile 15, Bologna
Mario Missiroli a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per l’iniziativa che lo toglierà dall’ozio avvilente e lo solleverà da necessità crude. Orgoglio di lavorare a
fianco di Ivanoe Bonomi, la cui chiaroveggenza è oggi confermata dai fatti, e compenso delle amarezze procurategli dagli
amici. Suoi ottimi rapporti col duce e inesistenza di veti per lui; buona impressione prodotta nel duce dalla notizia
dell’iniziativa e dell’intenzione di fare un giornale di assoluta lealtà. D. V. 2.
busta 2, cc. 538-540
1927 aprile 20
Ivanoe Bonomi a Mario Missiroli.
L’iniziativa giornalistica compromessa per difficoltà finanziarie, benché riuscita gradita “colà dove si puote”. Volontà
dell’amico che si è assunto l’impresa, anche se della stessa corrente, di tenerlo al di fuori dell’iniziativa, per non suscitare
difficoltà nel campo dell’“intransigenza folle”. C. I. 39.
busta 2, c. 83
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1927 maggio 13-1941 giugno 28
Riccardo Bauer.
Documenti raccolti in una busta intitolata da Bonomi “Lettere di un grande spirito del nostro tempo”: 1927 maggio 13,
ricorso alla Commissione d’appello per le Assegnazioni al Confino di Polizia, diretto a ottenere la modifica della
motivazione. Siglato R B [Riccardo Bauer]. Curriculum vitae. 1932-1933. Copia di lettere dello stesso dalla Casa di Pena. 1941
giugno 28, necessità di una preparazione morale e mentale nell’attesa di una crisi politica. Programma di preparazione
morale e politica; l’ordinamento liberale non sopprime una volta per sempre i mali e gli inconvenienti, ma permette di
combattere più altamente e fecondamente. D. X. 1-4.
busta 2, cc. 601-610
1927 novembre 2, Cavour
Giovanni Giolitti a Ivanoe Bonomi.
Ricambio di auguri (lettera con busta). A. I. 8.
busta 1/a, cc. 22-23
1927 novembre 12, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Notizie del villino e della campagna. A. II. 3/3.
busta 1/a, cc. 94-95
1927 novembre 28, Napoli
Benedetto Croce a Ivanoe Bonomi.
Sua gioia di poterlo vedere a Roma, dove si recherà il 6 e si tratterrà tre o quattro giorni. Invio di un’altra notarella dalla
quale potrà rilevare la loro concordanza di concetti. D. VII. 3.
busta 2, cc. 558-559
1927 dicembre 24, Roma
Ivanoe Bonomi a Benedetto Croce.
Ricordo della mistica notte natalizia in Assisi, quando ancora il vento della speranza gonfiava le loro vele. Auguri per lui e la
famiglia dove un tempo visse non straniero. D. VII. 4.
busta 2, c. 560
1928 gennaio 7
Oltre i confini. Voci sulla soppressione del “Corriere degli Italiani”, decretata dal Governo francese perché incitava
insistentemente all’assassinio del capo del Governo italiano. Consigli ai rifugiati politici ed errore della previsione di una fine
catastrofica del fascismo. Contrastarlo, senza rendersi conto delle cause profonde che lo hanno creato e reso vitale, significa
creare un ostacolo che inceppa l’evoluzione e la ritarda e può pure, se le cose si inacerbiscono, determinare un’involuzione. I
profughi, cui è possibile sottrarsi al carcere mentale dei preconcetti e delle idee fisse e guardare in faccia la realtà, meditino
queste ovvie verità e comprenderanno quanto sia nociva un’azione in senso contrario all’Italia (ritaglio del giornale
“Lavoro”). A. II. 2/2.
busta 1/a, c. 71
77
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1928 gennaio 13
Ivanoe Bonomi ad Angelo Cabrini.
Sondaggi presso amici, prime impressioni scoraggianti, difficoltà di trovare consensi all’iniziativa della rivista. A. II. 2/3.
busta 1/a, cc. 72-73
1928 gennaio 31, Roma
Ragghianti a Ivanoe Bonomi.
Offerta di fondi per la rivista che Bonomi gli disse di volere fondare, come organo di un’opera di revisione delle posizioni
politiche, opera di natura e d’indole culturali (lettera su carta intestata del Grand Hotel di Roma, con busta). D. V. 4.
busta 2, cc. 542-544
1928 aprile 29, Roma
Vittorio Emanuele III a Ivanoe Bonomi.
Notizia del conferimento dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata al genero, conte Carlo Calvi di Bergolo
(telegramma). C. I. 35.
busta 2, c. 77
1928 maggio 2, Roma
Conte Carlo Calvi di Bergolo a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di ringraziamento. C. I. 36.
busta 2, c. 78
1928 giugno 5, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Notizie sui lavori da eseguire nel villino. Ringraziamento per la commendatizia al presidente della Corte dei Conti. Sollecito
del ricorso Bonfiglio Aurelio (lettera con busta). A. II. 3/4.
busta 1/a, cc. 96-97
1928 luglio 4-5
Trafiletto pubblicato dall’“Avanti!” contro Cabrini, Rigola e compagni per la loro opera di fiancheggiamento del fascismo
(ritaglio del giornale “Tevere”, n. 158). A. II. 2/4.
busta 1/a, c. 74
1928 novembre 4, Mantova
Il sindaco di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Notifica della sua cancellazione dalla lista elettorale politica di Mantova. C. I. 40.
busta 2, c. 84
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1928 dicembre 11, Bologna
Carlo Biancoli a Ivanoe Bonomi.
Richiesta dell’originale di una lettera, conservata da lui in minuta, che egli diresse a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio
dei Ministri, profetizzando i moderni avvenimenti, perché possa sistemare un certo suo diario. Richiesta di conferma del
ricordo che il Trattato di Rapallo, relativo all’assetto di Fiume, ebbe, come egli a quell’epoca annotò, per attivo manipolatore,
l’allora semplicemente commendatore Giuseppe Volpi e che, in tale occasione il re avrebbe concesso il Collare della
Santissima Annunziata a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio, e al conte Sforza, ministro degli Esteri, e il titolo di conte,
che poi ebbe la specificazione di Misurata, al Volpi. D. VI. 1.
busta 2, cc. 546-547
1928 dicembre 14
Ivanoe Bonomi al conte Biancoli.
Gli comunica di aver eliminato tutte le vecchie carte, ma è rimasta la memoria ricordo di idee e di fatti. Trattato di Rapallo
del 12 novembre 1920, concluso durante la Presidenza del Consiglio di Giolitti con Bonomi ministro della Guerra e Sforza
ministro degli Esteri, entrambi veri artefici e, per riconoscenza, insigniti dal re del Collare della Santissima Annunziata, di cui
Giolitti era già insignito; per la stessa occasione, altri ottennero il laticlavio oppure onorificenze diverse; Volpi fu mandato in
Jugoslavia, dove contava amicizie, soltanto per sondare il terreno. Egli non poté ottenere la nomina a senatore, ma per
arrivarvi, ottenne da Giolitti la promessa mantenuta del Governatorato della Libia. D. VI. 2.
busta 2, cc. 548-549
1928 dicembre 30, Bologna
Conte Biancoli a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la risposta e assicurazione che tiene e terrà gelosissima la sua lettera, che ha anche un valore storico. Sua
necessità delle richieste notizie sul conte Volpi per potere, con le altre notizie che va raccogliendo, illustrare la sua vita, che
corre grave pericolo assieme a quelle dei suoi, per colpa del Volpi. D. VI. 3.
busta 2, cc. 550-551
[1928]
Delegati dei gruppi residui del “Partito Socialista Nazionale” a Ri-gola.
Richiesta dell’iscrizione collettiva all’“Associazione Problemi del Lavoro”. Movimento politico aderente sempre alle
premesse ideologiche fondamentali del Socialismo scientifico, diretto ad iniziare la revisione dei principi e dei metodi già
seguiti. Costituzione di una Associazione Autonoma, come consente la legge sindacale, allo scopo di precisare sul terreno
politico le linee e i limiti della revisione delle dottrine socialiste, di studiare e seguire con senso di sincera collaborazione non
disgiunta dal diritto di critica, specialmente tecnica, gli sviluppi dell’idea corporazionista, di partecipare con pieno diritto di
cittadinanza e assumendo le responsabilità fuori della disciplina fascista, alla vita dello Stato (copia dattiloscritta). A. II. 2/5.
busta 1/a, cc. 75-83
[1928] 12, Roma
Angelo Cabrini a Ivanoe Bonomi.
Riunione del gruppo Rigola e rigetto deciso di ogni proposta di fusione. A. II. 2/6.
busta 1/a, c. 84
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
[1928]
Umberto Bianchi a Ivanoe Bonomi e Ivanoe Bonomi a Umberto Bianchi
Proposta di un movimento imperniato sulle basi indicate nella nota lettera a Rigola, con a capo Bonomi, ritenuto da
Mussolini utile e opportuno. Risposta di Ivanoe Bonomi in calce, la sera del 21 dicembre “Io sono (dopo esperienza maggio
’25) molto cauto. Perciò preferisco stare a vedere con l’animo aperto a tutte le possibilità, inspirandomi soprattutto
all’interesse della concordia e della saldezza nazionale”. A. II. 2/7.
busta 1/a, cc. 85-86
[1928]
A sua eccellenza il capo del Governo.
Bonomi estraneo all’idea del Bianchi di costruire il nuovo gruppo politico e poi fonderlo in quello, essenzialmente tecnico e
sindacalista, dei “Problemi del Lavoro”. Bianchi, mescolato in troppi affari, non è visto con completo gradimento né dal
Bonomi né dal Rigola. Proposito della costituzione del gruppo sempre conservato da Ivanoe Bonomi e dai suoi amici;
desiderio di conoscere se il capo del Governo vedrebbe volentieri la pubblicazione di una rivista dal titolo “La Revisione”,
che sosterrebbe appunto la necessità di una revisione delle posizioni liberali-democratiche-socialiste, sulle direttive: del
Sindacato unico, della rappresentanza cooperativa, del rafforzamento del potere esecutivo (appunto dattiloscritto). A. II. 2/8.
busta 1/a, cc. 87-88
[1928]
Ivanoe Bonomi.
Proposta per la pubblicazione di un settimanale di tipo intermedio fra la rivista e il giornale, per creare una corrente d’idee
che, raccogliendo gli elementi non intimamente impegnati nel fascismo o nell’opposizione aventiniana, prepari l’ambiente
per una effettiva normalizzazione dell’Italia (dattiloscritto). D. IX. 1.
busta 2, c. 581
1929 gennaio 30, Roma, Campidoglio
Boncompagni Ludovisi, governatore, a Ivanoe Bonomi.
Certificato di iscrizione nelle liste elettorali politiche. C. I. 41.
busta 2, c. 85
1929 marzo 14, Mantova
Angelo Menini, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Comunicazione del suo indirizzo per indurre Ivanoe Bonomi, che dovrà venire a Mantova a visitarlo. A. II. 3/5.
busta 1/a, c. 98
1929 aprile 27, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Sollecito del ricorso presentato alla Commissione Centrale per l’imposta straordinaria sul patrimonio dagli eredi della ditta
Franzini. A. II. 3/6.
busta 1/a, c. 99
80
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1929 maggio 1, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Sollecito della pratica di arruolamento nell’Aeronautica del giovane Guglielmo Lugo e notizie familiari (lettera con busta). A.
II. 3/7.
busta 1/a, cc. 100-102
1929 maggio 4, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Assicurazione di aver riferito sulle difficoltà del ricorso agli eredi della ditta Franzini, ma loro desiderio di tentare
ugualmente; seguono notizie familiari. A. II. 3/8.
busta 1/a, c. 103
1929 maggio 14, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Notizie sul cattivo stato di salute di un familiare. A. II. 3/9.
busta 1/a, cc. 104-106
1929 maggio 15, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Miglioramento sensibile delle condizioni del familiare ammalato. A. II. 3/10.
busta 1/a, cc. 107-108
1929 maggio 21, Milano
Camillo Prampolini a Ivanoe Bonomi.
Preghiera di differire la sua visita ad altro tempo, quando il suo male alla bocca gli permetterà di parlare liberamente.
Andamento della cura soddisfacente per i medici e sua convinzione di non dover morire subito (lettera con busta). A. I. 6.
busta 1/a, cc. 18-20
1929 giugno 8, Roma
Ivanoe Bonomi a Benedetto Croce.
Colloqui dei precedenti governi per la conciliazione con il Vaticano, accennati fuggevolmente da Croce nel suo discorsodichiarazione. Informazione dei suoi brevi rapidi contatti avuti poco prima della morte del papa Benedetto XV (22 gennaio
1922) col barone Monti, persona se non autorizzata, ben vista al Vaticano. Soluzione basata sulla rinunzia del Papato a ogni
pretesa su una pur minuscola restaurazione del potere temporale, la cui caduta rappresentava il coronamento del
Risorgimento. Possibilità di un rimedio all’unilateralità della legge delle guarantigie col richiederne il riconoscimento
internazionale. Mancata realizzazione per l’instabilità della situazione parlamentare e per il nessun incoraggiamento avuto
da alti poteri dello Stato (dattiloscritto). D. VII. 5.
busta 2, cc. 561-562
1929 giugno 26, Milano
Camillo Prampolini a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione di una scheda di sottoscrizione e di stampati dell’Istituto V. E.; abbandono dell’ospedale e sua guarigione
clinica. A. I. 7.
busta 1/a, c. 21
81
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1929 luglio 20, Meana di Susa
Benedetto Croce a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la lettera con i molto interessanti schiarimenti (cartolina postale). D. VII. 6.
busta 2, c. 563
1929 luglio 22, Dizzasco d’Intelvi
Camillo Prampolini a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per l’omaggio di un suo libro e notizie sull’andamento della propria salute (cartolina). C. I. 42.
busta 2, c. 87
1929 settembre 12-13
L’appello dei Caduti dinanzi alla tomba dell’Ignoto, articolo segnato a matita rossa (pagine 1-2 del giornale “Il Piccolo”). B. I. 7.
busta 1/b, c. 141
1930 gennaio 3, Milano
Camillo Prampolini a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per gli auguri. Comunica di aver subito altre due operazioni dopo l’insuccesso della radiumterapia (cartolina
postale).
Annotazione di Bonomi sulla busta (c. 86): “morto a Milano il 30 luglio 1930”. C. I. 43.
busta 2, c. 88
1930 aprile 12, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Sollecito del suo interessamento presso il Ministero dell’Interno per la nomina a medico condotto e direttore dell’Ospedale
Civile di Volta del dottor Umberto Nobili, rifiutata dalla Prefettura di Mantova. A. II. 3/11.
busta 1/a, cc. 109-110
1930 aprile 21, Volta Mantovana
Leonida Matioli a Ivanoe Bonomi.
Invito a recarsi a Volta dopo aver ultimato i suoi affari a Milano. Desiderio del segretario politico Montini e del dottor Nobili
di conferire con lui. Altre notizie familiari (lettera con busta). A. II. 3/12.
busta 1/a, cc. 111-112
1930 giugno 2, Milano
Bortolo Belotti, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Rammarico di non averlo potuto vedere a Roma per discorrere dei recenti avvenimenti. “Secentismo” dei giornali e loro
prova di poca serietà. Sfide alla Francia con gridi “a Parigi, a Parigi” durante il discorso di Mussolini in piazza Duomo. Sua
incredulità nella guerra e dolore di essere fuori dalla vita pubblica e di vedere fuori uomini come Bonomi, Orlando e altri che
potrebbero essere utili con saggi consigli. Frequente ritorno del suo pensiero sulla loro inerzia e sull’opportunità di
sollecitare un diverso trattamento verso chi, dopo tutto, ha servito il proprio Paese con amore, con fede e con sacrificio
(lettera con busta). A. II. 1/1.
busta 1/a, cc. 42-44
82
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1930 agosto 16, Frosinone
Guglielmo Quadrotta a Ivanoe Bonomi.
Continua persecuzione della Poligrafica per il debito del giornale “L’Azione”. Triste quadro delle sue condizioni
economiche. Proposta di un appello ai vecchi amici del 1925 per trovare un componimento (lettera con busta). D. IX. 7.
busta 2, cc. 590-591
1930 agosto 25, Trafoi
Ivanoe Bonomi a Guglielmo Quadrotta.
Distinzione di due periodi del giornale “L’Azione”; primo periodo (1923-1924) in cui il periodico è uscito per iniziativa del
Quadrotta accanto alla “Rivista del Lazio” e vi furono gli aiuti degli amici con articoli o contributi finanziari. Secondo
periodo (maggio-agosto 1925) in cui il periodico è uscito per iniziativa di Bonomi che si assunse ogni responsabilità
finanziaria verso il tipografo e fece onore ai suoi impegni, pagando anche un di più per diminuire il debito del primo
periodo. Di fronte a tale realtà, il rivolgersi ancora agli amici significherebbe esporsi a un rifiuto (minuta e copia
dattiloscritta). D. IX. 8 e 8bis.
busta 2, cc. 592-595
1930 settembre 8, Milano
Bortolo Belotti a Ivanoe Bonomi.
Richiesta di notizie circa la “Rivista”; consenso e promessa di appoggio a Bignami (lettera con busta). A. II. 1/2.
busta 1/a, cc. 45-47
1930 ottobre 1, Milano
Bortolo Belotti a Ivanoe Bonomi.
Possibilità di trovare almeno mille abbonamenti alla “Rivista” a 60 lire ciascu-no e molti di più se ci sarà l’interessamento di
tutti. Preferenza della forma di abbonato-sostenitore lasciato alla liberalità dell’interessato, per evitare infondati sospetti e
immeritati fastidi; non è necessario costituire una società anonima, perché la pubblicazione non ha scopo speculativo (lettera
con busta). A. II. 1/3.
busta 1/a, cc. 48-50
1930 ottobre 24, Milano
Bortolo Belotti a Ivanoe Bonomi.
Sua discussione in Cassazione per il 31 e promessa di una visita. Consenso di Meda alla “Rivista” e suo parere sulla necessità
di dare ad essa prevalente carattere letterario, tipo “Nuova Antologia”, per potere dire quel poco che si potrà dire, come del
resto è avvenuto nel Risorgimento. Richiesta di notizie su quanto aveva potuto concretare e sugli abbonati-sostenitori;
speranza di potere almeno formare un cenacolo di gente come loro, che ha servito la Patria senza pompe, senza superbie e
senza la vergogna dei processi Belloni, Dabbusi e compagnia. Questa lettera provocò l’arresto del Belotti, perché fu aperta
dalla censura, che la richiuse con gomma liquida, lasciandone traccia evidente, cfr. busta 1/a, cc. 60-62 (lettera dattiloscritta
con busta). A. II. 1/4.
busta 1/a, cc. 51-53
1930 ottobre 28, Milano
Bortolo Belotti a Ivanoe Bonomi.
Suo arresto perché ritenuto iniziatore di una presunta rivista antifascista; preghiera di rendere noto al questore di Milano chi
ebbe l’iniziativa, il vero carattere della rivista e la sua qualità di eventuale collaboratore (telegramma). A. II. 1/5.
busta 1/a, cc. 54-55
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1930 ottobre 28, [Roma]
Ivanoe Bonomi al questore di Milano.
L’idea di pubblicare una rivista di studi sociali è sua, coltivata da alcuni anni e mai nascosta. Sua decisione di adempiere
tutte le formalità di legge per la pubblicazione; Belotti richiesto da lui come eventuale collaboratore e quindi irresponsabile
dell’iniziativa (telegramma in minuta e copia dattiloscritta). A. II. 1/6.
busta 1/a, cc. 56-57
[1930 ottobre 28, Roma]
Ivanoe Bonomi a Bortolo Belotti, presso il questore di Milano.
Assicurazione di avere informato il questore sul carattere e sull’iniziativa della rivista; dichiarazione di essere a sua
disposizione (telegramma in minuta). A. II. 1/7.
busta 1/a, c. 58
1930 ottobre 30, Milano
Bortolo Belotti a Ivanoe Bonomi.
Perdurare del suo fermo e sollecito del chiarimento dell’equivoco (telegramma). A. II. 1/8.
busta 1/a, c. 59
1930 novembre 3, Roma
Ivanoe Bonomi al conte Pasqualini Mattioli.
Allusione dell’arresto del Belotti fatta da Mussolini nel suo discorso del 27 ottobre e non apparsa nel testo pubblicato.
Preghiera al conte Mattioli di voler informare il re “circa il contenuto della lettera e il modo con cui fu conosciuto perché sua
maestà possa esattamente giudicare l’opera dei suoi ex ministri e dei suoi cavalieri dell’Annunziata”. Informazioni
dettagliate sull’idea e sul carattere della rivista, sul caso Belotti e sul suo successivo comportamento per escludere ogni
responsabilità del Belotti (dattiloscritto). A. II. 1/9.
busta 1/a, cc. 60-62
1930 novembre 5, San Rossore
Conte Mattioli a Ivanoe Bonomi.
Assicurazione di aver presentato al re il suo esposto del 3 novembre (lettera con busta). A. II. 1/10.
busta 1/a, cc. 63-64
1930 novembre 11, Cava de’ Tirreni, Hotel Londres
Bortolo Belotti a Ivanoe Bonomi.
Assegnazione al confino per cinque anni; speranza nella riparazione dell’ingiustizia; ricorso in appello alla Commissione
Centrale. Richiesta di copia della lettera causa del provvedimento a suo danno per poter chiarire nella difesa eventuali
equivoci, su qualche parola da lui usata nella fretta. A. II. 1/11.
busta 1/a, c. 65
1930 novembre 27
Negativo di una fotografia eseguita a Leonida Matioli otto mesi prima della morte. A. II. 3/13.
busta 1/a, c. 113
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1933 ottobre 23, Ginevra
Guglielmo Ferrero a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti delle condoglianze per la morte del figlio. C. VII. 28bis.
busta 2, cc. 361-362
1933 novembre 11
Cartolina ritagliata, riproducente una stampa di Mantova antica, piazza Virgiliana, indirizzata a Ivanoe Bonomi. D. II. 4.
busta 2, c. 485
1934 novembre
Il discorso inaugurale del senatore Ugo Scalori all’Istituto Superiore di Studi Corporativi (ritaglio del giornale “La Voce di
Mantova”). D. XI. 1.
busta 2, c. 613
1934 dicembre 23, Torino
Maresciallo d’Italia Giardino a Vittorio Emanuele Orlando e per conoscenza a Ivanoe Bonomi.
Smentita dell’affermazione di Orlando alla cerimonia nella reggia di Napoli, che il maresciallo Giardino, nel suo studio sulla
guerra, avrebbe pubblicato che Orlando aveva esonerato dal comando il generale Cadorna per pressioni degli alleati
(dattiloscritto con busta). D. VIII. 1.
busta 2, cc. 565-567
1934 dicembre 25 e 26, Roma
Vittorio Emanuele Orlando a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione della copia dattiloscritta della sua risposta al maresciallo Giardino. Dichiarazione di aver preso atto
dell’affermazione di Giardino, che nel suo libro non ha inteso accreditare o fare sua la diceria secondo la quale Orlando
avrebbe adottato un provvedimento per imposizione degli alleati. D. VIII. 2/1-3.
busta 2, cc. 569-571
1934 dicembre 26, Torino
Gaetano Giardino, maresciallo, a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione delle copie della risposta di Orlando e della sua replica definitiva (dattiloscritto con busta). D. VIII. 3.
busta 2, cc. 572-573
1934 dicembre 28, Roma
Vittorio Emanuele Orlando a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione della copia della sua replica alla lettera di Giardino del 26. La corrispondenza della diceria al falso, fatta
risultare dal testo stampato, dà luogo a tutt’altro ordine di questioni. Inopportunità di proseguire la discussione su opinioni e
apprezzamenti (dattiloscritto con busta). D. VIII. 4/1-2.
busta 2, cc. 574-576
85
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1934 dicembre 30, Torino
Gaetano Giardino, maresciallo, a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione della copia della lettera di Orlando del 26. Suo rifiuto di dare risposta e riserva di sottoporre al pubblico il
giudizio sugli interminabili equivoci (dattiloscritto). D. VIII. 5/1-2.
busta 2, cc. 577-578
1935 gennaio 15-17
Gabriele D’Annunzio.
Lettera in francese, non apparsa sui giornali italiani. È la risposta al telegramma di Claude Farrère che, in occasione
dell’accordo franco-italiano, esprimeva l’ammirazione e l’affetto degli scrittori combattenti di Francia (ritaglio di un giornale
francese). D. II. 3.
busta 2, c. 484
[1935] maggio 22
Articolo sulla traslazione delle spoglie di Cesare Battisti all’arce romana di Trento, riproducente il contenuto di una cartolina
che il Battisti scrisse al Bonomi dal fronte nel 1915 (pagina di “Il Giornale d’Italia”, unite tre stelle alpine). D. II. 1.
busta 2, cc. 481-482
1936 febbraio 26, Roma
Il sottosegretario di Stato del Ministero della Guerra a Ivanoe Bonomi.
Invito alla messa commemorativa dei morti di Adua. D. I. 37.
busta 2, c. 467
1936 giugno 26, Torino
Enrico Dugoni a Ivanoe Bonomi.
Richiesta del prestito del suo volume pubblicato con Vezzani sul problema agricolo mantovano e di ogni altro materiale da
utilizzare in una memoria sui problemi economico-sociali all’epoca della propria attività organizzativa. D. I. 36.
busta 2, c. 466
1936 luglio 31, Quistello
Tommaso Codifava a Ivanoe Bonomi.
Rammarico per la mancata pubblicazione nel “Corriere della Sera” di una sua lettera in memoria del professor Luigi Devoto.
Notizie del suo libro su Mazzini. D. I. 38.
busta 2, cc. 469-470
1936 agosto 18, Quistello
Tommaso Codifava a Ivanoe Bonomi.
Ricezione della rivista di Rigola e suo rifiuto di pubblicare in essa lo scritto sul professor Devoto, mandato e non pubblicato
dal “Corriere della Sera”; comunicazione e richiesta di altre notizie. D. I. 39.
busta 2, c. 471
86
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1936 ottobre 6
Congresso Internazionale della Proprietà Edilizia tenutosi a Varsavia dal 19 al 24 settembre 1936. I lavori delle Commissioni
per la legislazione sugli affitti. Relazione del delegato italiano professor Vincenzo Giuffrida (foglio del giornale “La Proprietà
Edilizia”). D. XI. 2.
busta 2, c. 614
1936 ottobre, Mantova
Giuseppe Cazzaniga a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per il ricordo del padre. D. I. 35.
busta 2, cc. 465-465bis
1938 marzo 6, Roma
Ivanoe Bonomi.
Dichiarazione della sua dolorosa sorpresa per i fatti attribuiti all’amico Marcello Soleri, inconciliabili con la sua dirittura
politica e morale. C. VI. 1.
busta 2, c. 274
1938 marzo 7, Roma
Ivanoe Bonomi a Marcello Soleri.
Ringraziamento per la prova di fiducia offerta al suo antico presidente, col rivolgersi a lui in occasione del recente episodio
spiacevole. Riconoscimento dell’infondatezza dell’accusa di intelligenze tra lui e il capo della Polizia Bocchini, mossagli nel
trafiletto Diffidare, pubblicato nel giornale dei fuoriusciti italiani di Parigi “Giustizia e Libertà”, secondo la quale il Soleri
avrebbe riferito a Bocchini impressioni e discorsi raccolti nei suoi frequenti viaggi in Francia. C. VI. 2.
busta 2, cc. 275-279
[1938] marzo 11, dal treno Nizza-Genova
Marcello Soleri a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la sua solidarietà e assicurazione di aver spedito la dichiarazione di Bonomi e una sua smentita
dell’accusa. Timore sul prolungamento della vicenda e attesa di una replica dell’autore dell’accusa. Possibilità di chiudere
l’incidente con un biglietto di Bonomi a un congiunto del calunniatore. C. VI. 3.
busta 2, cc. 280-281
[1938 maggio 22]
Elenco degli oblatori per una corona alla lapide di Bissolati (con busta). D. XI. 6.
busta 2, cc. 619-621
1938 giugno 20, Cava dei Tirreni
Francesco Zanardi a Ivanoe Bonomi.
Condanna al confino per cinque anni, con richiesta di trasferimento dalle carceri di Bologna a Cava dei Tirreni, desiderio
però di essere mandato a Sant’Antonio presso Mantova. D. XI. 3.
busta 2, cc. 615r, 616v
87
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1938 giugno 22
Ivanoe Bonomi a Carmine Senise, capo della Polizia.
Sollecito del trasferimento richiesto da Zanardi. D. XI. 3.
busta 2, c. 615v
1938 giugno 24, Cava dei Tirreni
Francesco Zanardi a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamenti per la sollecita risposta e per l’interessamento alla sua richiesta (cartolina illustrata). D. XI. 4.
busta 2, c. 617
1938 luglio 1, Cava dei Tirreni
Francesco Zanardi a Ivanoe Bonomi.
Concessione del richiesto trasferimento con rapidità fulminea e imprevedibile. Ringraziamenti per l’appoggio dato alla
domanda (cartolina postale). D. XI. 5.
busta 2, c. 618
1938 settembre 16, Alatri
Vigilio Santachiara, avvocato, a Ivanoe Bonomi e ad altri.
Sollecito del loro intervento per la conclusione dell’annosa questione giudiziaria tra il Quadrotta e la Poligrafica. Il debito di
poche lire del 1925 per la stampa del giornale “L’Azione” salito a una cifra notevole. Necessità della loro garanzia per
impedire la vendita giudiziaria di una casetta di campagna che il Quadrotta possiede e a cui è particolarmente affezionato
(dattiloscritto con busta). D. IX. 9.
busta 2, cc. 596-597
1938 ottobre 1, Roma
Ivanoe Bonomi a Vigilio Santachiara, avvocato.
Invio di copia della lettera spedita al Quadrotta il 25 agosto 1930 per convincerlo dell’impossibilità di ottenere un contributo
dagli antichi collaboratori del giornale “L’Azione”; difficoltà d’interpellare le persone alle quali l’avvocato si è rivolto. D. IX.
10.
busta 2, c. 598
1938 ottobre 1, Roma
Ivanoe Bonomi a Gino Birondi, avvocato.
Attesa di un incontro con l’avvocato Barberio per chiarimenti procedurali circa la posizione negativa di alcuni assolti dalle
imputazioni valutarie; impossibilità di favorire “il noto capitano”. D. IX. 11.
busta 2, c. 600
1939 maggio 27
“Relazioni Internazionali”, n. 21, settimanale di politica estera. Il patto di alleanza tra Italia e Germania. E. XII. 1.
busta 3, cc. 476-491
88
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1939 giugno 3, Roma
Calvina Calvi in Roverano e Maria Calvi, vedova Provenzano, a Ivanoe Bonomi, avvocato.
Conferimento del mandato di arbitro irrituale per definire il dare e l’avere di ciascuna, in relazione al fondo comune sito in
Portoferraio. D. XI. 7.
busta 2, c. 622
1939 giugno 5, Roma
Ivanoe Bonomi a Gentile Panfilo e Vaccaro Fernando, avvocati.
Declinazione del mandato, conferitogli dalle sorelle Calvi, per la loro discordanza d’interpretazione dello stesso mandato e
per le conseguenti difficoltà di poterlo assolvere (minuta con lettera dattiloscritta). D. XI. 8/1-2.
busta 2, cc. 623-626
1939 settembre 30
Discorso di Mussolini ai gerarchi fascisti genovesi (copia dattiloscritta). D. I. 34.
busta 2, c. 464
1940 febbraio 1, [Roma]
Monsignor Giovanni Battista Montini a Ivanoe Bonomi.
Gradito consenso del cardinale Maglione per una visita di Bonomi; indicazione dell’orario delle visite. Sulla busta, di mano
di Bonomi, è indicato come la visita sia avvenuta mercoledì 7 febbraio 1940 (lettera con busta). D. XII. 1.
busta 2, cc. 631-633
1940 febbraio 10, Rodi
Carmelo Dinaro, nipote di Bonomi.
Recensione al libro di Tommaso Parodi Giosuè Carducci e la letteratura della Nuova Italia (due pagine del giornale “Il
Messaggero di Rodi”). D. I. 41.
busta 2, cc. 474-475
1940 marzo 30, Napoli
De Marsico a Ivanoe Bonomi.
Designazione degli avvocati Nicola Sansanelli e Raffaele Stahly per accordi circa la sua vertenza cavalleresca con l’avvocato
Tino Sinibaldo (telegramma). D. XI. 9.
busta 2, c. 628
1940 aprile 2, Napoli
Nicola Sansanelli e Raffaele Stahly, avvocati, a Ivanoe Bonomi.
Richiesta di un appuntamento con lui e con l’avvocato Persico nelle ore pomeridiane a Roma per rappresentarlo nella
vertenza Tino-De Marsico (lettera strettamente personale e riservata). D. XI. 9bis.
busta 2, c. 629
89
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo fascista
(10 novembre 1922-28 giugno 1941)
1940 aprile 3, Roma
Ivanoe Bonomi all’avvocato Sansanelli.
Concessione del richiesto appuntamento per la discussione sulla vertenza Tino-De Marsico. D. XI. 10.
busta 2, c. 630
1940 aprile 21
Discorso di Mussolini ai dirigenti sindacali sul controllo franco-inglese delle navi italiane (copia dattiloscritta). D. I. 33.
busta 2, c. 463
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 gennaio 8, Roma
Enrico Caviglia, generale, a Bergamini.
Promemoria sulla situazione politico-militare dell’Asse, inviato da lui al capo del Governo e al re alla fine del 1940 (con
biglietto accompagnatorio, dattiloscritto). E. I. 1.
busta 3, cc. 2-8
1943 marzo
Foglio di “Italia Libera”. Organo del Partito d’Azione, supplemento al n. 1. E. I. 13.
busta 3, c. 49
1943 aprile-maggio
“La Ricostruzione”, giornale clandestino edito da Ivanoe Bonomi. Numeri: 1, quattro copie; 2, tre copie; 3, una copia. E. I. 2-4.
busta 3, cc. 10-25
[1943] maggio 11
Carlo Sforza a Ivanoe Bonomi.
Richiesta del libro sull’Italia in cambio del suo Panorama europeo. F. I. 1.
busta 3, c. 512
[1943] maggio 26
Ivanoe Bonomi.
Azione da consigliare al re. Sostituzione del capo del Governo con un militare, che costituirà un ministero di militari.
Informazione alla Germania come fatto interno e dell’immutabilità della posizione dell’Italia nel conflitto. Successiva
costituzione di un ministero politico e abbandono della Germania. Riesame della posizione nel conflitto. E. III. 3.
busta 2, cc. 66-67
1943 maggio 31, Roma
Ivanoe Bonomi al primo aiutante di Campo di sua maestà [generale Paolo Puntoni].
Istanza per un’udienza privata col re. E. III. 1.
busta 3, c. 64
90
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 giugno 1, Roma
Paolo Puntoni, primo aiutante di Campo, generale, a Ivanoe Bonomi.
Accoglimento dell’istanza e data dell’udienza concessa dal re, fissata per il giorno successivo. E. III. 2.
busta 3, c. 65
1943 giugno
Emilio Lussu.
La ricostruzione dello Stato. Opuscolo edito dal Partito d’Azione. F. I. 8.
busta 3, cc. 550-557
1943 luglio 8, Roma
Giuseppe Romita a Ivanoe Bonomi.
Invio, già concordato, di due copie per ciascuna delle tre pratiche raccomandate da Pietro Nenni: richiesta di notizie della
figlia Vittoria internata in Germania; sollecito del passaporto della moglie Emiliani Carmela e delle figlie Giuliana e Luciana,
residenti in Francia, per rientrare in Italia; sollecito per il ricovero urgente all’ospedale di La Spezia dell’anarchico Capuana
Vincenzo, gravemente ammalato di cancro, internato nell’isola di Ponza (dattiloscritto). E. IV. 1/1-7.
busta 3, cc. 68-74
1943 luglio 26, Roma
Umberto Bianchi a Caletti.
Morte del mostro fascista; richiesta di notizie sulla situazione in Romagna, di nominativi da utilizzare nei vari centri.
Propone Bonomi come capo del movimento. Aggiunta in calce di Nullo Baldini per aver il parere di Ivanoe Bonomi sul
Bianchi, conosciuto come persona da tenere a distanza (dattiloscritto con annotazioni manoscritte). E. IV. 2.
busta 3, c. 75
1943 luglio 26, Torino
Spartaco Fazzari a Ivanoe Bonomi.
Biglietto di auguri e assicurazione che sono in tanti a guardare Bonomi con la più grande fiducia. E. IV. 3.
busta 3, c. 76
1943 luglio 26, Crevalcore
Vittorio Grecchi a Ivanoe Bonomi.
Manifestazione di gioia e desiderio di rivedere Bonomi. Proposta di accompagnarlo, in occasione del suo primo viaggio per
Volta, da Crevalcore a Verona per quivi consumare una colazione offerta da lui (biglietto postale). E. IV. 4.
busta 3, c. 77
1943 luglio 26, Milano
Giuseppe Mortari a Ivanoe Bonomi.
Suo pensiero rivolto a lui nel fausto momento storico; giunta l’ora della vecchia guardia e di Bonomi fra i primi (biglietto da
visita). E. IV. 5.
busta 3, c. 78
91
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 luglio 26, Torri del Benaco
Antonio Donella a Ivanoe Bonomi.
Biglietto di auguri (con busta). E. IV. 15.
busta 3, cc. 90-91
1943 luglio 27, Bologna
Eugenio Maccaferri, professore, a Ivanoe Bonomi.
Necessità d’ispirare le decisioni del Governo agli interessi nazionali; richiesta di appoggio per la sua nomina a commissario
della Bonifica della Bassa Pianura Ravennate. E. IV. 6.
busta 3, cc. 79-80
1943 luglio 27, Roma
Goffredo Mari, musicista compositore, a Ivanoe Bonomi.
Informazioni sulla sua persona e richiesta di una copia della fotografia di suo padre Ulisse, posseduta da Ivanoe Bonomi. E.
IV. 7.
busta 3, c. 81
1943 luglio 27, Pieve di Coriano
Lucia Piva a Ivanoe Bonomi.
Manifestazioni di gioia per gli ultimi avvenimenti e invio di auguri. E. IV. 8.
busta 3, c. 82
1943 luglio 28, Parigi
Francesco Saverio Nitti a Ivanoe Bonomi.
Presentazione di Georges Giorgini come grande finanziere di Parigi e ultimo discendente di Alessandro Manzoni, incaricato
di comunicargli le sue idee sull’orribile situazione lasciata dal fascismo. Non immediato il suo ritorno in Italia. Appello a tutti
i suoi amici per aiuti al Ministero Badoglio (lettera con busta, allegato il biglietto da visita del latore Georges Giorgini). E. II.
1-2.
busta 3, cc. 60-62
1943 luglio 28, Poggio Rusco
Egisto Dalla Nave a Ivanoe Bonomi.
Movimenti del popolo osservati con gioia. Notizia dell’assunzione della direzione del “Mondo” da parte di Bonomi.
Richiesta della spedizione giornaliera di cinquanta copie con garanzia di vendita e di pagamento. E. IV. 9.
busta 3, c. 83
1943 luglio 29, Ravenna
Nullo Baldini a Ivanoe Bonomi.
Congratulazioni per la sua assunzione della direzione del “Mondo”. Situazione politica della provincia e richiesta di non
impedire alle numerose cooperative, appartenenti alla Federazione, di nominare un nuovo Consiglio d’amministrazione in
sostituzione del vecchio imposto dal fascismo. Nomina di un commissario, fatta dal prefetto, per motivi di ordine pubblico,
in occasione della sua designazione alla presidenza provvisoria della Federazione (dattiloscritto). E. IV. 10.
busta 3, cc. 84-85
92
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 luglio 29, Venezia
Bernardino Belotti, ragioniere, a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento per la ripresa pubblicazione del “Mondo” sotto la sua direzione. Invio di lire 1.000 al giornale, in ricordo
dell’intervento di Bonomi a favore del fratello. E. IV. 11.
busta 3, cc. 86-86bis
1943 luglio 29, Ostiglia
Umberto Bonfatti e Arturo Tarpini a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di auguri per la ripresa pubblicazione del giornale e per il suo avvenire politico. E. IV. 12.
busta 3, c. 87
1943 luglio 29, Milano
Umberto Lotti a Ivanoe Bonomi.
Desideri delle masse di certo interesse per Bonomi che ora dirige il “Mondo”. Necessità di una dittatura militare, di
un’epurazione e di un’opera di giustizia contro i fascisti che hanno fatto del male. Vito Mussolini e il suo amministratore
Santo Aimetti, che se ne stanno tranquilli e difesi dalle truppe in un sontuoso appartamento del fabbricato del “Popolo
d’Italia”, sono tra i maggiori responsabili (dattiloscritto). E. IV. 13.
busta 3, c. 88
1943 luglio 29, Verona
Francesco Marini, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Invio di lire 100 per abbonamento al “Mondo” e promessa di sollecitarne altri (dattiloscritto). E. IV. 14.
busta 3, c. 89
1943 luglio 29, Parigi
Francesco Saverio Nitti a Vito Reale.
Gioia e tristezza per la caduta del fascismo. Sua continua lotta e accettazione dell’esilio. Dolore per le misere condizioni cui è
giunta l’Italia. Badoglio uomo adatto a salvare quanto si può ancora e necessità di aiutarlo in perfetta concordia, facendo
tacere ogni sentimento particolaristico (tre copie dattiloscritte). F. I. 2/1-3.
busta 3, cc. 513-521
1943 luglio 30, Milano
Victor Piceni a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di rallegramenti. E. IV. 16.
busta 3, c. 92
1943 luglio 30, Barga
Adolfo Zerboglio, senatore, a Ivanoe Bonomi.
Telegramma di esultanza. E. IV. 17.
busta 3, c. 93
93
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 agosto 1, Venezia
Ernesto Pietriboni, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Lista di avvocati e procuratori raccomandati per la nomina dei commissari del Sindacato di Venezia, da parte del Ministero
della Giustizia (dattiloscritto). E. IV. 18/1-2.
busta 3, cc. 94-95
1943 agosto 2, Roma
Italo Caroni, ingegnere, a Pietro Badoglio, maresciallo, capo del Governo.
Informazioni sulla propria attività industriale e offerta di collaborazione per la sua particolare attitudine ad assumere la
direzione della Confederazione degli Industriali o a mettere ordine nel Governatorato di Roma (copia dattiloscritta). E. IV.
19.
busta 3, cc. 96-97
1943 agosto 2
Bozza dello schema del decreto legge n. 705, per lo scioglimento della Camera dei fasci. F. II. 1-4.
busta 3, cc. 750-757
1943 agosto 2
Varianti al testo del decreto legge n. 705, per lo scioglimento della Camera dei fasci. F. II. 5/1-4.
busta 3, cc. 758-762
1943 agosto 2
Relazione al Consiglio dei Ministri e testo definitivo del decreto legge n. 705, per lo scioglimento della Camera dei fasci. F. II.
6/1-2.
busta 3, cc. 763-772
1943 agosto 3, Milano
Umberto Lotti a Ivanoe Bonomi.
Notizie sulla situazione di Milano, su Vito Mussolini e su Santo Aimetti, suo amministratore, sui giornali “La Sera” e
“L’Ambrosiano”. Sfoghi contro il fascismo e suggerimento di misure punitive nei confronti dei maggiori responsabili (lettera
dattiloscritta con busta). E. IV. 20.
busta 3, cc. 98-99
1943 agosto 3, Roma
Il consigliere delegato della Direzione Generale dell’E. I. A. R. (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) a
Ivanoe Bonomi.
Invito a parlare alla radio, per poter portare al popolo italiano una nota di chiarificazione e di spirito di feconda concordia
(lettera dattiloscritta). E. IV. 21.
busta 3, c. 100
94
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 agosto 4, [Ravenna]
Nullo Baldini a Ivanoe Bonomi.
Situazione nella provincia di Ravenna, minaccia di sciopero generale a causa dell’insipienza di un generale e
dell’incomprensione di un prefetto. Fermi per misure di ordine pubblico di persone che hanno auspicato il 25 luglio e libertà
di circolazione ai fascisti notoriamente colpevoli di omicidi e di incendi. E. IV. 22.
busta 3, cc. 101-102
1943 agosto 5, Pola
Antonio De Berti, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Richiesta di consigli sul comportamento da tenere nell’attuale disorientamento generale. Suo desiderio di riprendere le
pubblicazioni del giornale “L’Azione”, quotidiano di Pola; richiesta dell’appoggio di Bonomi per ottenere l’autorizzazione
del Governo e ricorso al Ministero della Cultura Popolare (dattiloscritto). E. IV. 23.
busta 3, cc. 103-104
1943 agosto 5, Roma
Ivanoe Bonomi a Bernardino Belotti.
Ringraziamenti e restituzione dell’assegno di lire 1.000 diretto al “Mondo”, non riscuotibile sino a quando non verrà
concesso il permesso di fare uscire il giornale (dattiloscritto). E. IV. 24.
busta 3, c. 105
1943 agosto 5, Roma
Ivanoe Bonomi a Francesco Marini.
Ringraziamento e restituzione di tre assegni di lire 100 ciascuno, non potendo accettare gli abbonamenti al “Mondo”, sino a
quando non ci sarà l’autorizzazione per farlo uscire (dattiloscritto). E. IV. 25.
busta 3, c. 106
1943 agosto 5, Roma
Ivanoe Bonomi alla Direzione Amministrativa del quotidiano “La Voce di Bergamo”.
Ringraziamenti e restituzione del vaglia di lire 75,30 perché il “Mondo” non può ancora uscire per mancanza
dell’autorizzazione (dattiloscritto). E. IV. 26.
busta 3, c. 107
1943 agosto 6, Buscate
Mario Abbiate, senatore, a Ivanoe Bonomi.
Miserevole scomparsa del dittatore e rammarico di non poter godere la gioia della ricuperata libertà, in un’ora così tragica
per il Paese. Critica della costituzione di un Ministero di funzionari e della ricostituzione del Ministero dell’Industria e del
Lavoro. Rallegramenti per la sua assunzione della direzione del “Mondo”, che non è riuscito a trovare e chiede gli venga
spedito. Necessità della vigilanza diretta a impedire a certi uomini politici di rifarsi una improvvisa verginità. E. IV. 27.
busta 3, cc. 108-109
95
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 agosto 7, Cremona
Giacinto Cremonesi, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Intenzione di affidare a Galletti la direzione del giornale locale. Sequestro e situazione amministrativa di “Regime Fascista”.
Soddisfazione della popolazione riguardo all’opera del generale e del prefetto. Collocamento a riposo di Galletti e
trattenimento in servizio per altri tre anni di un suo collega, fornito di tessera fascista, disposti dall’Università di Milano
(dattiloscritto). E. IV. 28.
busta 3, c. 110
1943 agosto 7, Mantova
Francesco Tedeschi, prefetto di Mantova, al Ministero della Cultura Popolare.
Informazioni sulla situazione politico-amministrativa del locale quotidiano “La Voce di Mantova” e sua nuova sistemazione
(copia dattiloscritta di lettera d’ufficio, prot. n. 26). E. IV. 30.
busta 3, c. 112
1943 agosto 7, Roma
Dante Coda a Ivanoe Bonomi.
Stupore per la scissione del Blocco della democrazia liberale, che riteneva sarebbe rimasto compatto e unito. Frazionamento
inutile e dannoso; augurio a Ivanoe Bonomi perché non diventi uomo di partito, ma rimanga il capo di tutti e al di sopra
delle transitorie divisioni (dattiloscritto). E. V. 1.
busta 3, cc. 136-137
1943 agosto 8, Mantova
Il prefetto di Mantova a Ivanoe Bonomi.
Opportunità di lasciare al Ministero della Cultura Popolare la scelta del direttore del giornale “La Voce di Mantova”. Sua
preferenza per la scelta di persona di fiducia di Bonomi. Copia della lettera inviata al Ministero della Cultura Popolare
(lettera riservata). E. IV. 29.
busta 3, c. 111
1943 agosto 8, Roma
Ivanoe Bonomi a Dante Coda.
Partiti politici in fase preparatoria perché non ancora consentiti, inevitabilità della molteplicità delle correnti dopo tanta
forzata astinenza. Fiducia nell’unità di tutte le forze medie e equilibratrici per il formidabile compito della ricostruzione
nazionale e sua intenzione di rimanere al di fuori di ogni gruppo, per rappresentare l’unità spirituale di quel movimento che
ebbe in “La Ricostruzione” la sua felice espressione e la sintesi delle correnti antifasciste coalizzate (due copie dattiloscritte).
E. V. 2/1-3.
busta 3, cc. 138-142
1943 agosto 18
“Risorgimento Liberale”, n. 1. E. I. 15.
busta 3, cc. 51-52
96
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 agosto 20, Menaggio
Antonio Raimondi, senatore, a Ivanoe Bonomi.
Delusione del popolo, che salutò il 25 luglio, con la gioia di vedere nell’avvento di un nuovo regime la fine della guerra. Vi è
a capo, non un puro, ma uno che ha potentemente contribuito a realizzare il sogno imperialista del dittatore caduto, con
lauto compenso di onori e di denaro (lettera con busta). E. I. 7.
busta 3, cc. 30-21
1943 agosto 23, Roma
Guido Buggelli a Ivanoe Bonomi.
Situazione grave al confine orientale. Intenzione del nemico, anche senza l’occupazione militare, di mutilare a danno
dell’Italia le province di Udine, Gorizia, Trieste, Fiume, Pola e dell’infelicissima Zara. Elemento allogeno saturo di odio verso
l’Italia, per i soprusi e i danni subiti; necessità di punire i colpevoli per una dimostrazione esemplare di giustizia, gesto che
verrebbe indubbiamente apprezzato dal mondo civile. Conseguente movimento di pacificazione, per iniziativa di elementi
italiani politicamente sicuri (dattiloscritto). Approvazione di Badoglio e dei suoi concetti; possibilità di conciliazione
prospettata dal podestà di Udine, onorevole Barnaba (dattiloscritti allegati). E. IV. 31.
busta 3, cc. 113-116
1943 agosto 23
Enrico Bassi.
Sindacato unico nella libertà, articolo segnato in rosso (foglio del giornale “Carlino Sera”). F. III. 3.
busta 3, c. 833
1943 agosto 24, Ostiglia
Bindo Galli, senatore, a Ivanoe Bonomi.
Disapprovazione della continuazione della guerra dopo l’abbattimento del fascismo. Programma che invece si sarebbe
dovuto seguire e aspra requisitoria contro il re (lettera con busta). E. I. 8.
busta 3, cc. 33-35
[1943 agosto 25]
Dichiarazione politica del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (numero straordinario del giornale “Avanti!”). E. I. 16.
busta 3, c. 53
1943 agosto 27
L’avvenire dei sindacati nel pensiero di Ludovico d’Aragona, articolo segnato con matita blu (foglio di “Il Giornale d’Italia”). F. III.
3 bis.
busta 3, c. 834
1943 agosto 28
Gli errori del passato e i problemi del domani. Intervista con Arturo Labriola, dove si tratta anche della questione sindacale
(foglio del giornale “Il Messaggero”, articolo di fondo). F. III. 4.
busta 3, c. 835
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Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 agosto 28
D. Z. a Bergamini, promemoria.
Libertà di stampa insufficientemente concessa dal Ministero della Cultura Popolare. Passaggio della censura alla Presidenza
del Consiglio e ritorno ai legittimi proprietari finanziari o politici degli organi di stampa espropriati dal fascismo
(dattiloscritto). F. IV. 1.
busta 3, cc. 839-842
1943 agosto 29
Quel che dice il senatore Einaudi sull’unità e libertà sindacali (due fogli di “Il Giornale d’Italia”, articolo di fondo). F. III. 5.
busta 3, cc. 836-837
[1943 agosto]
Manifestino dei partiti antifascisti per la cessazione della guerra. E. I. 14.
busta 3, c. 50
1943 settembre 1, Roma
Gustavo Fabbri, avvocato, a Ivanoe Bonomi.
Lettera nella quale mette il suo promemoria a disposizione di Bonomi e degli amici delle più varie tendenze. Promemoria
sulla questione della proprietà delle aziende giornalistiche e delle cosiddette “testate” dei quotidiani e periodici di carattere
politico (allegato ritaglio del giornale “Il Popolo”). F. IV. 3/1-3.
busta 3, cc. 844-858
1943 settembre 4
Decentramento sindacale a firma “vi. cra.” (foglio di “Il Giornale d’Italia”, articolo di fondo). F. III. 6.
busta 3, c. 838
[1943] settembre 6
Ignoto a Bergamini.
Decisione di aderire al gruppo di “Ricostruzione Liberale”, per maggiore fiducia negli uomini e per considerazioni politiche
(dattiloscritto). F. IV. 2.
busta 3, c. 843
[1943 settembre 8]
Maresciallo Badoglio ai soldati, marinai, aviatori.
Appello alle armi per cacciare i tedeschi. F. I. 7.
busta 3, cc. 547-549
1943 settembre 26, Roma
Graziani.
Discorso riguardante la mancata coincidenza tra l’armistizio e la caduta del Governo fascista (foglio del giornale “Il Popolo
di Roma”). E. V. 3.
busta 3, c. 143
98
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 settembre 28, Cremona
Roberto Farinacci.
La requisitoria di Graziani contro Badoglio (articolo di fondo del giornale “Il Regime Fascista”). E. XII. 2.
busta 3, c. 492
[1943 settembre]
Causa della crisi dell’8 settembre e intempestivo annuncio dei giornalisti americani sull’avvenuta firma dell’armistizio
(giornate dell’8, 9 e 10 settembre, dattiloscritti). E. X. 4.
busta 3, cc. 377-382
[1943 settembre]
Particolari sugli arresti operati presso la Federazione Fascista Repubblicana di Roma. Saccheggi compiuti dai nuovi
squadristi di propria iniziativa e con il consenso dell’ingegner Caruso, commissario del fascio romano, di Pollastrini,
comandante delle squadre, di Franquinet, capo dell’ufficio stampa (dattiloscritto). E. X. 5.
busta 3, cc. 383-387
[1943]
Informazioni sulla carriera dell’ex ministro Sorice (dattiloscritto). F. I. 3/1.
busta 3, c. 523
1943 ottobre 1
Badoglio e i suoi Generali, con accenni alla figura del Sorice (copia di articolo dal “Regime fascista”). F. I. 3/2.
busta 3, c. 524
1943 ottobre 7
Una nota della Corrispondenza Repubblicana. Per quale dei due re giuraste? (foglio del giornale “Il Popolo di Roma”). E. XII. 3.
busta 3, c. 493
1943 novembre, Roma
I funzionari dell’Educazione Nazionale al Comitato di Liberazione Nazionale.
Opposizione alla nomina del dottor Leonardo Severi come titolare del loro Ministero (dattiloscritto). E. XII. 6.
busta 3, c. 496
1943 dicembre 4, Roma
Il Partito Repubblicano Italiano ai Partiti d’Azione, Socialista d’Unità Proletaria, Comunista Italiano,
Liberale, della Democrazia del Lavoro, Democratico Sociale.
Le forze monarchiche schierate contro le direttive del Comitato di Liberazione Nazionale, la volontà dell’opinione pubblica,
le dichiarazioni e l’attività di Sforza e di Croce (dattiloscritto). E. XII. 8.
busta 3, c. 499
99
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943 dicembre 8, Roma
Ivanoe Bonomi a Niccolò Carandini.
Ordine del giorno del Partito Liberale, fattogli leggere da Casati. Sua approvazione del giudizio dei liberali sul progetto Ago
(delega di tutti i poteri regi stabiliti nello Statuto al Comitato di Liberazione Nazionale e, in caso di reggenza, nomina del
consiglio di reggenza da parte del Comitato di Liberazione Nazionale). Sua adesione alla critica di un eventuale governo che
abbia nel proprio seno un vero e proprio direttorio, anzi un comitato di salute pubblica. Plauso alla proclamata necessità di
differire la decisione della forma istituzionale ad avvenuta liberazione del territorio nazionale, ma dissenso sulla
dichiarazione della incompatibilità del re con le esigenze della situazione, pregiudiziale dell’abdicazione (bozza di lettera). E.
X. 1.
busta 3, cc. 361-363
1943 dicembre 15
Niccolò Carandini a Ivanoe Bonomi.
Rincrescimento per la mancata sua piena adesione alla dichiarazione del Partito Liberale. Loro interpretazione dell’ordine del
giorno del 16 ottobre, come rifiuto a partecipare a un governo nominato dall’attuale sovrano e presieduto dal maresciallo
Badoglio e come affermazione di un netto proposito di separazione da un passato che non può e non deve essere risuscitato
(dattiloscritto). E. X. 2.
busta 3, cc. 364-371
1943 dicembre 19-22
Bollettini n. 353bis e 356bis.
Situazione politica in Italia. Rammarico di Carlo Sforza e di Benedetto Croce, per il divieto alleato di riunioni in comune dei
partiti politici a Napoli. Dichiarazione di Croce (bollettino del 19 dicembre) sulla necessità dell’abdicazione di Vittorio
Emanuele III (dattiloscritti). E. X. 3/1-5.
busta 3, cc. 372-376
1943 dicembre 20, Roma
Comitato di Liberazione Nazionale di Roma a tutti i Comitati della provincia.
Compiti affidati in ogni paese ai Comitato di Liberazione Nazionale durante la marcia degli eserciti alleati verso Roma
(circolare a stampa). E. X. 7.
busta 3, c. 390
1943 dicembre 29, Roma
Pietro Nenni.
Istruzioni di massima del Comitato di Liberazione Nazionale sui problemi che i Comitati di organizzazione e la Giunta
Militare dovranno discutere il 2 gennaio. Piano di azione nell’intervallo tra i due occupanti (cinque copie dattiloscritte). E. XI.
6/1-6.
busta 3, cc. 422-427
[1943,] dal carcere di Regina Coeli
Stangoni.
Voci di Regina Coeli. Carcere rigurgitante di gente di ogni classe sociale; ogni giorno nuovi arrivi, anche soldati ammanettati,
ragazzi di 16 o 18 anni; morale altissimo (manoscritto di articolo inviato per la rivista clandestina “La Ricostruzione”). E. I. 5.
busta 3, cc. 26-27
100
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1943]
Ivanoe Bonomi, Alessandro Casati, Alcide De Gasperi, Giovanni Gronchi, Giuseppe Romita e Meuccio
Ruini.
Patto tra i partiti per una tregua fino alla consultazione del Paese (dattiloscritto con busta). E. I. 6.
busta 3, cc. 28-29
[1943]
Programmi di correnti democratiche: programma per il dopoguerra e modo tecnico di attuarlo; orientamenti di un
Movimento Democratico Italiano; cos’è e che cosa vuole il Movimento Democratico Italiano (dattiloscritti con busta). E. I. 911.
busta 3, c. 36-46
[1943]
Estratti dei discorsi di Winston Churchill, primo ministro di Gran Bretagna, del 23 dicembre 1940 e del ministro americano
della Giustizia, Francis Biddle del 19 ottobre 1942 al popolo italiano (copia di un manifestino lanciato dall’aereo su Roma). E.
I. 12.
busta 3, c. 48
[1943]
Carlo Sforza.
Dichiarazione sull’inutilità di mantenere il principio monarchico (copia di lettera dattiloscritta). E. I. 17.
busta 3, c. 55.
[1943]
Ivanoe Bonomi.
La grande svolta, sull’inerzia della monarchia al momento della suprema decisione (bozze di un articolo per il quarto numero
de “La Ricostruzione”, non uscito). E. I. 18.
busta 3, cc. 56-59
[1943]
[Enrico Dugoni a Ivanoe Bonomi].
Promemoria riguardo la sistemazione politico-amministrativa di Mantova; proposte per nomine di Enrico ed Eugenio
Dugoni; per la consegna delle armi, l’allontanamento di fascisti violenti e seviziatori e per la riparazione di danni subiti da
organizzazioni e da privati. E. IV. 32.
busta 3, cc. 118-119
[1943]
Enrico Dugoni a Ivanoe Bonomi.
Copia del promemoria presentato al prefetto di Mantova, relativo alla ripartizione delle cariche nell’Amministrazione
Comunale e nelle altre organizzazioni pubbliche di Mantova con carattere economico, finanziario, politico, sociale e
sindacale (dattiloscritto). E. IV. 33/1-2.
busta 3, cc. 120-121
101
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1943]
Notizie della situazione politica di Padova (dattiloscritto). E. IV. 34.
busta 3, c. 122
[1943]
Memoriale. Ritorno all’abituale residenza dei cittadini allontanati in base all’art. 157, legge di Pubblica Sicurezza
(dattiloscritto). E. IV. 35.
busta 3, c. 123
[1943]
Ivanoe Bonomi.
Appunti su condannati, arrestati o confinati politici. E. IV. 36.
busta 3, c. 124
[1943]
Ivanoe Bonomi.
Note per agenda. E. IV. 37.
busta 3, c. 125
[1943]
“Punti fermi per l’ordine nuovo” (volantino a stampa). E. IV. 38.
busta 3, c. 126
[1943, Forlì]
Opera di Marcello Bofondi, prefetto di Forlì, rivolta a raggiungere e a mantenere nella provincia una rapida pacificazione e la
totale ripresa dell’attività degli enti economico-amministrativi (nota manoscritta non firmata). E. IV. 39.
busta 3, c. 127
[1943,] Novara
[Agostino Repetto.]
Promemoria per l’allontanamento del questore di Novara, commendator Romano a causa del suo atteggiamento di netta
reazione fascista (carta intestata dell’avvocato Agostino Repetto). E. IV. 40.
busta 3, c. 129
[1943,] Novara
[Agostino Repetto.]
Promemoria per l’esclusione del senatore Aldo Rossini da qualsiasi incarico pubblico o politico (carta intestata dell’avvocato
Agostino Repetto). E. IV. 41.
busta 3, c. 130
102
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1943,] Verona
Situazione politica di Verona e della provincia. I più alti funzionari sono fascisti e non si avvalgono dell’opera e delle
indicazioni dei membri del comitato antifascista. Per la tranquillità e la concordia è necessario l’allontanamento delle autorità
locali responsabili e che i nuovi destinati mantengano contatti con i componenti del comitato antifascista (dattiloscritto). E.
IV. 42.
busta 3, cc. 131-134
[1943]
Composizione del Ministero: Ministero unitario, con un Consiglio di Gabinetto ristretto; Ministero di centro, con l’obbligo di
sentire un comitato consultivo, costituito dal Comitato di Liberazione Nazionale, da alcuni competenti, da rappresentanti dei
combattenti, dei perseguitati politici, ecc. E. IX. 2.
busta 3, c. 342
[1943]
[Alcide De Gasperi.]
Elenco di “Uomini che possono prestare qualche servizio” (manoscritto). E. IX. 3.
busta 3, c. 343
[1943]
Il presidente ai membri del Comitato di Liberazione Nazionale.
Comunicazione delle istruzioni impartite al Comitato Organizzativo e alla Giunta Militare (minuta con due copie
dattiloscritte). E. XI. 9/1-3.
busta 3, cc. 437-439
[1943]
Ferma risoluzione del Comitato di Liberazione Nazionale di lottare contro il fascismo e contro il nazismo, dopo la liberazione
di Mussolini e il suo estremo tentativo di risuscitare uno Stato fascista sedicente repubblicano e popolare. Differimento della
scelta della forma istituzionale al momento della completa liberazione; richiesta di un Governo politico, rappresentante di
tutte le correnti della volontà popolare (dattiloscritto). E. XII. 7.
busta 3, cc. 397-398
[1943]
Comitato di Liberazione Nazionale agli Italiani.
Costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale e suo scopo di combattere contro i tedeschi fino alla loro sconfitta (bozza
di manifesto con busta). E. XII. 9.
busta 3, cc. 500-509
[1943]
Movimento per la Rinascita d’Italia.
Opuscolo propagandistico del nuovo partito. F. I. 4.
busta 3, cc. 525-528
103
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1943]
Ivanoe Bonomi.
Due elenchi con la distribuzione dei vari ministeri ad esponenti dei sei Partiti coalizzati (appunti manoscritti). F. I. 60-61.
busta 3, cc. 684-685
[1943]
Copia degli articoli dello Statuto riguardanti le prerogative regie (dattiloscritto). F. II. 7.
busta 3, c. 773
[1943]
Illustrazione e varianti dello schema di decreto legge per il periodo precedente la nuova Costituzione. F. II. 8/1-4.
busta 3, cc. 775-784
[1943]
Ivanoe Bonomi ai membri del Comitato Centrale di Liberazione Nazionale.
Interpretazioni delle deliberazioni del 16 ottobre e del 16 novembre 1943. Richiesta di precisazioni sull’atteggiamento del
Comitato circa il metodo di azione e di un Governo Straordinario. Opportunità di avanzare senza impazienze rivoluzionarie,
riformando e adattando le leggi e gli istituti attuali fino al momento in cui la maggioranza della nazione esprimerà
liberamente la propria volontà sovrana. Presentazione di quattro punti: questione istituzionale; Governo Straordinario;
rapporti fra il Governo e la Corona; formazione del Governo. F. II. 9.
busta 3, cc. 785-799
[1943]
Progetto Ago.
Schemi per la risoluzione dei rapporti tra la monarchia e il costituendo Governo Straordinario Nazionale. Schema di un
decreto legge relativo all’organizzazione del Governo Straordinario Nazionale e della Consulta Straordinaria Nazionale
(dattiloscritto). F. II. 10/1-2.
busta 3, cc. 800-809
[1943]
Atto fondamentale per la costituzione di un Governo di Liberazione Nazionale (testo e avvertenze dattiloscritte). F. II. 11/12.
busta 3, cc. 811-816
[1943]
Ivanoe Bonomi.
Struttura e funzionamento del Governo, con un Comitato permanente entro il Gabinetto (bozza). F. II. 12.
busta 3, c. 817
104
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1943]
Decreto del capo del Governo.
Costituzione di un Comitato di ministri, denominato Comitato di Liberazione Nazionale entro il Consiglio dei Ministri, con i
seguenti compiti: coordinare l’azione dei movimenti e dei partiti politici coalizzati, rifletterne le tendenze e conciliarne le
richieste; orientare gli indirizzi del Governo verso le finalità comuni; provvedere all’equa rappresentanza dei partiti nelle
cariche pubbliche, da assegnarsi a cittadini e nelle commissioni o consulte alle quali il Governo intendesse far ricorso
(dattiloscritto). F. II. 13.
busta 3, c. 818
[1943]
Ivanoe Bonomi.
Minuta di un articolo sull’organizzazione sindacale dei lavoratori, con riguardo ai due problemi dell’unità sindacale e dello
sciopero. F. III. 1.
busta 3, cc. 819-830
[1943]
Appunti da pubblicazioni. Sul verso bozza di un voto del Comitato di Liberazione Nazionale per illuminare l’opinione
pubblica delle Nazioni Unite sul diritto del popolo incolpevole ad avere un posto nel consesso delle libere nazioni. Il governo
Badoglio, col ritorno a Roma, si troverà di fronte all’intenzione degli alleati di applicare il patto di resa con la conseguente
esclusione dell’Italia dalla partecipazione attiva alla politica internazionale. F. III. 2.
busta 3, cc. 831-832
[1943]
Ivanoe Bonomi.
Discorso dal Campidoglio. La stessa necessità che nel 1915 impose al capo del Governo, contro le voci di tradimento, di
esporre le ragioni della rottura dell’alleanza e della guerra mossa dall’Italia, a fianco delle nazioni belligeranti, contro gli
Imperi Centrali, impone dopo 28 anni, all’attuale capo del Governo “nella medesima situazione il medesimo dovere”
(minuta, con busta). F. V. 1.
busta 3, cc. 860-901
[1943]
“Studi e note di un giovane diplomatico”. La politica estera di Mussolini. Gli arrise il successo quando seguì le linee maestre già
tracciate da decenni e si avvalse di uomini dei precedenti Governi democratici e liberali. Suo insuccesso quando,
imbaldanzito, osò battere vie nuove senza considerare gli interessi esclusivi del Paese. Nel campo internazionale risolse tre
problemi: la questione albanese, la questione romana e la questione etiopica. È difficile dire se si fossero potuti risolvere
meglio, in quanto le critiche sono puramente teoriche, mancando ogni altra pratica soluzione di essi come termine di
confronto. I tre problemi erano stati studiati e impostati dai precedenti Governi, i quali lasciarono tracciate le soluzioni
attuate più o meno bene dal Governo fascista (dattiloscritto). F. VI. 1.
busta 3, cc. 903-908
105
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1943]
“Studi e note di un giovane diplomatico”. Lotta politica. Disorientamento degli uomini politici che hanno militato nei partiti
anteriori al fascismo e che portano idee e programmi ormai sorpassati, perché vecchi di un quarto di secolo. Uomini passati
al fascismo e bramosi di far dimenticare questa loro colpa e di ritornare al loro passato. Uomini del periodo fascista
desiderosi di conservare i vantaggi e i privilegi legati a un regime ormai morto. Perplessità e scetticismo della massa,
incapace di abbandonare il quietismo politico creato dal fascismo per buttarsi nella lotta politica aperta (dattiloscritto). F. VI.
2.
busta 3, cc. 909-912
[1943]
“Studi e note di un giovane diplomatico”. Difesa di Vittorio Emanuele III dalle accuse giuridiche e politiche mosse per
addossargli la responsabilità dei venti anni di dittatura mussoliniana e della conclusione catastrofica di tale periodo per il
Paese (dattiloscritto). F. VI. 3.
busta 3, cc. 913-919
[1943]
“Studi e note di un giovane diplomatico”. Contributo all’elaborazione di un programma politico-economico-sociale per la
Democrazia del Lavoro. F. VI. 4.
busta 3, cc. 920-925
[1943]
Democrazia del lavoro. Programma per la restaurazione finanziaria: attuazione della finanza democratica con riguardo a
tutte le spese e a tutte le entrate dello Stato e degli altri enti pubblici. Cessazione delle spese improduttive, cioè militari;
incremento di quelle per il risarcimento dei danni di guerra alle cose e alle persone. Necessità di limitare gli indennizzi al
lenimento delle miserie più dure e alla ricostruzione degli impianti produttivi più essenziali alla ripresa economica del Paese.
Obbligo di contribuzione per i profittatori di guerra e i corresponsabili della politica che ha precipitato l’Italia nella guerra e
nella rovina. Ai primi, imposizione di una speciale tassa e ai secondi, sequestro dei patrimoni, di illegittima formazione.
Diminuzione del carico reale del debito pubblico, già in corso per la svalutazione monetaria, conseguente all’inflazione.
Dovere del governo democratico, d’intesa con le autorità cobelligeranti, di opporsi al progredire della svalutazione.
Compressione delle altre spese pubbliche, con l’abolizione di molti inutili uffici ed enti e con il decentramento che avrà per
effetto il rimbalzo di molte spese dallo Stato alle Regioni e ai Comuni. Costituzione da parte della Democrazia del Lavoro di
una lega apolitica dei contribuenti per la difesa del pubblico denaro e in appoggio al Parlamento nella sua essenziale
funzione di supremo controllo finanziario (dattiloscritto). F. VI. 12.
busta 3, cc. 957-958
[1943]
Proposte dei cattolici per la stampa (dattiloscritto). F. VI. 13.
busta 3, c. 959
[1943]
Elenco di informatori e di agenti provocatori dei tedeschi e fascisti (dattiloscritto). G. XVII. 1.
busta 4, cc. 918-920
106
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1943-1945
Giovanni Circolo, La carta della mutualità internazionale, estratto dal Nuovo Digesto Italiano, volume XII, parte II, 1943 (a
stampa). Stanislas Grabski, La Frontière Polono-Soviétique, Londres, 1943 (a stampa). Zivko Topalovitch, La situation politique et
militaire en Yougoslavie (dattiloscritto con la nota “très confidentiel” del 12 luglio 1944). Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Proposte in merito alla ripresa dei rapporti commerciali con la Svizzera 1945 (dattiloscritto e a stampa). G. XVIII. 1-4.
busta 4, cc. 921-1056
1944 gennaio 5, Roma
Ordine del giorno con i rappresentanti dei seguenti gruppi democratici: Centro Nazionale del Lavoro, Centro di Democrazia
Italiana, Partito del Lavoro, Partito di Unione, Unione Nazionale della Democrazia Italiana. Guerra contro la Germania
nazista a fianco degli Alleati, rispetto dello Statuto durante la guerra. Guerra di un governo nazionale a base democratica con
la partecipazione di tutti i partiti politici. Impegno del governo di convocare a Roma, appena liberato il territorio nazionale,
un’assemblea nazionale, eletta a suffragio universale, per l’emanazione di una carta costituzionale. Deliberazione di
uniformare la propria azione a tali principi e nomina di un esecutivo centrale con potere di prendere deliberazioni
impegnative per tutti gli aderenti (dattiloscritto). E. X. 9.
busta 3, c. 392
1944 gennaio 9
Regolamento per le bande armate, costituite per iniziativa dei partiti componenti il Comitato di Liberazione Nazionale e
unificate, sotto la propria direzione, dalla Giunta militare, espressa dal seno del Comitato Centrale di Liberazione Nazionale
(dattiloscritto). E. X. 8.
busta 3, c. 391
1944 gennaio 15
Il Governo ai capi dei sei Partiti.
Divieto degli Alleati di qualsiasi attività politica durante l’intervallo del passaggio dei poteri. Mantenimento dell’ordine
pubblico e efficienza dei servizi pubblici affidati da Badoglio rispettivamente al generale Q. Armellini, con l’eventuale
collaborazione del generale Bencivenga e a Motta (dispaccio n. 145, comunicato dal colonnello M., in originale e in due copie
dattiloscritte). E. XI. 14/1-3.
busta 3, cc. 459-461
1944 gennaio 19
Comitato di Liberazione Nazionale ai capi dei sei Partiti.
Mantenimento dell’ordine pubblico da affidare a X ed efficienza dei servizi pubblici da affidare a Y (le lettere cifrate indicano
rispettivamente il generale Q. Armellini e il generale Roberto Bencivenga, cfr. la chiave di interpretazione annotata a matita
da Bonomi alla c. 459; bozza e copia del testo modificato del telegramma). E. XI. 15/1-2.
busta 3, cc. 462-463
1944 gennaio 19, Roma
Il Comitato Centrale di Liberazione Nazionale al Congresso di Bari del 28 gennaio.
Messaggio nel duplice testo di Nenni e di Bonomi, inviato a mezzo di Lizzadri (dattiloscritto). E. XI. 4/1-3.
busta 3, cc. 413-417
107
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 gennaio 19, [Roma]
Comitato di Liberazione Nazionale.
Ordine del giorno per l’amministrazione del Comune di Roma (dattiloscritto con una copia). E. XI. 7/1-2.
busta 3, cc. 428-431
[1944] gennaio 24
Sergio a Ivanoe Bonomi.
Informare i colleghi del Comitato di Organizzazione e della Giunta Militare delle comunicazioni e deliberazioni relative a
Roma. Necessità di una riunione e di collegamenti rapidi e diretti. E. XI. 10.
busta 3, c. 440
1944 gennaio 25, Roma
Il presidente del Comitato di Liberazione Nazionale ai membri del Comitato Organizzativo e della Giunta
Militare.
Istruzioni per l’azione da svolgere in Roma nell’intervallo tra i due occupanti (lettera con quattro copie dattiloscritte). E. XI.
8/1-5.
busta 3, cc. 432-436
1944 gennaio 25, Roma
Ivanoe Bonomi a colonnello.
Propositi del Comitato di Liberazione Nazionale per l’intervallo tra i due occupanti (lettera non recapitata, con tre copie
dattiloscritte). E. XI. 16/1-4.
busta 3, cc. 464-469
1944 gennaio 28, Roma
Partito d’Azione, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista d’Unità Proletaria al presidente del
Comitato Centrale di Liberazione Na-zionale.
Conferma dei punti di azione fissati dal Comitato. A capo della Municipalità, un uomo di provata fede antifascista, con
l’incarico di tutelare l’ordine pubblico e di riattivare i servizi essenziali. Serietà assoluta e responsabilità di azione a cui si è
sempre ispirata l’attività del Comitato di Liberazione Nazionale (dattiloscritto). E. XI. 10.
busta 3, c. 441
1944 gennaio 28, Roma
Promotori del Partito per la Liberazione d’Italia.
Patto per la liberazione d’Italia. Appello agli Italiani di ogni partito e senza partito (foglio propagandistico). F. I. 5.
busta 3, cc. 529-530
[1944 gennaio 29, Bari]
Congresso dei Partiti.
Ordine del giorno: necessità dell’abdicazione del re, responsabile delle sciagure del Paese, per la ricostruzione morale e
materiale della vita nazionale. Necessità di pervenire alla costituzione di un Governo Straordinario con pieni poteri per il
momento di eccezione. Deliberazione per la costituzione di una Giunta esecutiva permanente (dattiloscritto con copia). E. XI.
5/1-2.
busta 3, cc. 418-419
108
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 gennaio 29
Maresciallo Badoglio al Comitato di Liberazione Nazionale.
Intolleranza da parte del Comando generale alleato di qualsiasi attività politica, durante l’intervallo. Intendimento di
considerare Roma zona di operazioni, poiché in essa prevarranno esigenze militari, fino a quando i tedeschi non saranno
molto lontani (telegrammi di risposta all’ordine del giorno del 19 gennaio 1944, comunicati il 31 gennaio 1944, tre copie
dattiloscritte). E. XI. 17/1-4.
busta 3, cc. 470-473
1944 gennaio 30, Bari
Congresso comunista.
Rinascita della Confederazione Generale del Lavoro assorbente le quattro Confederazioni dei lavoratori della terra,
dell’industria, del commercio, delle banche, delle assicurazioni, ecc. (dattiloscritto). E. XI. 3.
busta 3, cc. 409-411
1944 gennaio 30
I Partiti politici riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale al governo Italiano.
Decisione di affidare, durante l’eventuale intervallo tra i due occupanti, il Municipio di Roma a una propria Giunta
presieduta dal generale Bencivenga, gradito a tutti. Diversa intenzione del maresciallo che vuole affidare tale funzione al
generale Armellini, inviso a tutti. Per evitare conflitti e disordini, è necessario eliminare l’intervallo con l’assunzione
immediata dei poteri, da parte degli Alleati (documento riservato, testo di un telegramma dattiloscritto, in duplice copia). E.
XI. 11/1-3.
busta 3, cc. 443-446
[1944 gennaio 31]
Comitato di Liberazione Nazionale.
Ordine del giorno, riconferma dell’azione da svolgersi nello stesso periodo. Rifiuto di assumersi qualsiasi responsabilità per
iniziative di estranei, dirette a fare deviare da tale piano (quattro copie dattiloscritte). E. XI. 12/1-4.
busta 3, cc. 447-452
1944 gennaio, Roma
La Politica del Partito Socialista. Opuscolo contenente in appendice i documenti del 25 agosto e del 16 ottobre 1943. F. I. 9.
busta 3, cc. 558-573
1944 gennaio 31-febbraio 2 e 3, Roma
Il Comitato Centrale di Liberazione Nazionale al Comitato di Liberazione Nazionale dell’Italia
Settentrionale.
Criteri di condotta nell’azione in Roma, fra la partenza dei tedeschi e l’arrivo delle truppe alleate (testo originale e due copie
del testo emendato, dattiloscritto). E. XI. 1.2/1-2.
busta 3, cc. 397-407
109
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
[1944] febbraio 3, 10, 25
Comitato di Liberazione Nazionale al generale Roberto [Bencivenga].
Approvazione degli Alleati per la sua nomina e loro intendimento di fornirgli ogni appoggio. Preparazione delle forze di
polizia del Comando di Roma, per controllare energicamente l’ordine pubblico, fino all’arrivo delle avanguardie alleate.
Accordi col governatore Motta, incaricato di predisporre l’immediata ripresa dei servizi pubblici amministrativi e annonari
della città, in modo che all’arrivo degli Alleati tutto sia perfettamente normale. Conferma di Bencivenga e di Motta come
esponenti del Governo a Roma (minute per tre telegrammi). E. VIII. 1.
busta 3, cc. 269-270
1944 febbraio 5
Carlo Liveraghi.
Attacchi contro Adolfo Omodeo, Salvatorelli, Vinciguerra, C. Giardini, Mario Attilio Levi, R. Almagià (lettera nella rubrica
Posta del Direttore de “Il Messaggero”). F. I. 11.
busta 3, c. 577
[1944 febbraio 9]
Mossa dei socialisti per il distacco dai cosiddetti accordi preliminari accennati nella lettera di Nenni; i famosi sei punti nel
testo dei tre partiti di sinistra e nel testo proposto dal presidente (dattiloscritto con busta). E. VI. 2-3.
busta 3, cc. 149-151
1944 febbraio 11-12
Ivanoe Bonomi, intervista scritta da lui medesimo.
Sostituzione del Ministero Badoglio chiesta dal Comitato di Liberazione Nazionale e guerra contro la Germania, priorità
assoluta del nuovo governo. Concordia fra gli italiani, condizione necessaria per intensificare la guerra. Inopportunità
dell’elezione di una nuova Camera dei Deputati perché non potrebbe trasformarsi in un’assemblea costituente. Abdicazione
del re chiesta dal Congresso di Bari, pienamente condivisa; costituzione di un governo di partiti politici con salde radici nel
Paese e largo consenso di opinioni. E. IX. 4.
busta 3, cc. 344-359
1944 febbraio 13, Roma
Roberto Bencivenga, generale, a Ivanoe Bonomi.
Contraddizioni tra l’offerta del Comitato e quella dei partiti. Assunzione dei poteri civili e militari dall’abbandono di Roma
dei tedeschi all’arrivo degli Alleati. Primo sindaco della capitale (dattiloscritto). E. VIII. 2.
busta 3, cc. 272-273
1944 febbraio 14, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Accompagnatoria dell’ordine del giorno del 9 febbraio 1944 del Partito Socialista: adesione del partito al Comitato legata alla
pregiudiziale del mantenimento della posizione politica assunta nei confronti della monarchia con l’ordine del giorno del 16
ottobre 1943 (dattiloscritti dell’ordine del giorno e dell’accompagnatoria). E. VI. 1/1-2.
busta 3, cc. 147-148
110
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 febbraio 17
Porta, pseudonimo di Alcide De Gasperi, a Ivanoe Bonomi.
Replica della lettera del Partito Socialista dell’8 marzo 1944 e conferma dell’interpretazione del presidente. Il richiamo alla
libertà, al metodo democratico della consultazione popolare, alle Democrazie Unite trova risonanza nella coscienza del Paese
e corrispondenza nei suoi interessi supremi. Speranza nei tre gruppi democratici, per il mantenimento di tale linea (lettera
riservata). E. VI. 7.
busta 3, c. 195
1944 febbraio 19, Roma
Ivanoe Bonomi al generale Roberto Bencivenga.
Gli attuali combattimenti tra tedeschi e Alleati alle porte di Roma rendono inutile l’adozione dei provvedimenti proposti per
la durata dell’intervallo tra l’uscita degli uni e l’arrivo degli altri, giacché gli Alleati, appena in Roma, assumeranno tutti i
poteri. E. VIII. 3.
busta 3, cc. 274-275
[1944 febbraio-marzo]
Democrazia Cristiana.
Commenti e chiarimenti su di una mozione socialista (articolo). F. I. 6.
busta 3, cc. 531-546
1944 marzo 2, Roma
Ivanoe Bonomi ai delegati dei sei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale.
Dichiarazione articolata in quattro punti. Inaccettabilità delle condizioni poste dal Partito Socialista per la sua permanenza
nel Comitato, a causa della diversa interpretazione del compromesso del 16 ottobre e del ripudio del metodo democratico,
implicito nella pretesa che l’invocato Governo Straordinario sorga al di fuori dell’investitura e della collaborazione degli
attuali poteri dello Stato, cioè come atto rivoluzionario (cinque copie della “Dichiarazione” con lettera accompagnatoria del
presidente del Comitato di Liberazione Nazionale, due copie della lettera sono minute manoscritte, tre sono dattiloscritte). E.
VI. 4/1-7.
busta 3, cc. 154-191
1944 marzo 6, Roma
Roberto Bencivenga, generale, a Ivanoe Bonomi.
Mancata risposta alla lettera del 19 febbraio, perché le conclusioni collimavano con quanto lo stesso Bonomi aveva esposto
nella sua lettera del 13 febbraio. Giustificazione della sua rimproverata irreperibilità con la necessità di tenersi appartato
dalle personalità politiche più in vista, onde evitare ogni compromissione (dattiloscritto). E. VIII. 4.
busta 3, cc. 277-278
1944 marzo 7, Roma
Marcello Soleri a Niccolò Carandini.
Augurio che l’irrigidimento in una pregiudiziale legata all’abdicazione del re, non abbia ad escludere il Partito Liberale dal
servizio del Paese. Il persistere in un equivoco, dopo la deliberazione del Partito Socialista, potrebbe diventare pericoloso. In
caso di caduta dell’intesa tra i sei partiti, dovrebbe costituirsi l’immediata unione delle tre democrazie (lettera riservata,
dattiloscritta). E. VI. 6.
busta 3, c. 194
111
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 marzo 8, Roma
La delegazione del Partito Socialista ai delegati dei sei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale.
Replica alla dichiarazione del presidente. Impegno dei sei partiti, secondo le deliberazioni del 16 ottobre, che il Governo
avrebbe agito come rappresentante diretto non della Corona, ma della Nazione. Rifiuto del riconoscimento alla Corona di
ogni funzione sostanziale di direzione (dattiloscritto). E. VI. 5.
busta 3, cc. 192-193
1944 marzo 11
Ivanoe Bonomi a Roberto Bencivenga, generale.
Contrarietà provocata non dalla mancata risposta, ma dall’impossibilità di conferire con lui circa gli atteggiamenti dei partiti
politici e alcuni propositi del Governo di Bari a Roma. E. VIII. 5.
busta 3, c. 279
1944 marzo 18
Adunanza e discussione sulle dichiarazioni del presidente da parte del Partito Socialista, del Partito Liberale, della
Democrazia Cristiana, del Partito d’Azione, del Partito Comunista, del Partito Democratico del Lavoro. Investitura dei poteri
al Governo Straordinario derivante o meno dalla monarchia. E. VI. 8.
busta 3, cc. 198-208
1944 marzo 18
Ordine del giorno votato e approvato da cinque partiti. Riserva del Partito d’Azione. Esigenza fondamentale di un governo
veramente democratico per la direzione politica e militare dello Stato; necessità del rinvio della determinazione dei modi di
applicazione degli ordini del giorno 16 ottobre e 16 novembre fino alla liberazione di Roma, quando si porrà concretamente il
problema del nuovo governo. E. VI. 10.
busta 3, c. 211
1944 marzo 18
Altra copia dattiloscritta dell’ordine del giorno approvato da cinque partiti. E. VI. 11.
busta 3, c. 212
1944 marzo 19
I Partiti Socialista, Comunista e d’Azione al presidente.
Mancato pronunciamento del Comitato sui più importanti fatti politici del momento, cioè sulle dichiarazioni del primo
ministro britannico e sui grandi scioperi antinazisti del Nord. Ordine del giorno che il Partito d’Azione ritiene di poter
accogliere in sostituzione del primo, non approvato dallo stesso (dattiloscritto). E. VI. 12/1.
busta 3, c. 215
[1944 marzo 19]
Due copie del testo che si vorrebbe sostituire all’ordine del giorno approvato. E. VI. 12/2-3.
busta 3, cc. 216-217
112
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 marzo 23
Elenco parziale dei fucilati per rappresaglia all’attentato di via Rasella (dattiloscritto con busta). E. VIII. 6.
busta 3, cc. 280-282
1944 marzo 23, Roma
Roberto Bencivenga, generale, a Ivanoe Bonomi.
Risposta alla lettera dell’11 marzo. Disapprovazione della costituzione dei Comitati, anche da parte soprattutto del Partito
Democratico del Lavoro mai interpellato al riguardo. Fiducia nella costituzione di un grande partito della vera democrazia
che raccolga uomini di ogni colore, ma sinceri democratici (dattiloscritto). E. VIII. 7.
busta 3, cc. 284-285
1944 marzo 24, Roma
Ivanoe Bonomi, presidente, ai delegati dei tre Partiti, Socialista, Comunista e d’Azione.
Rifiuto dei tre partiti democratici ad accettare un nuovo testo dell’ordine del giorno, votato nell’adunanza del Comitato di
Liberazione Nazionale del 18 marzo, perché conserva un equivoco che si voleva eliminare. Pericolo per la solidarietà e
l’esistenza del Comitato di Liberazione Nazionale costituito dai tre partiti estremi, i quali in molte manifestazioni hanno
dimostrato di rappresentare un Comitato entro il Comitato. (Questa lettera non inviata per dissenso con la Democrazia del
Lavoro, provoca le dimissioni di Bonomi da presidente del Comitato di Liberazione Nazionale, cfr. annotazione di sua mano
a c. 214, con allegata copia dattiloscritta). E. VI. 13-14.
busta 3, cc. 218-223
1944 marzo 24, Roma
Ivanoe Bonomi ai delegati dei sei Partiti di Liberazione.
Sue motivate dimissioni da presidente del Comitato di Liberazione Nazionale: impossibilità di accantonare la monarchia e
necessità da parte di un Governo Straordinario di derivare i poteri da essa. Scelta della forma istituzionale riservata al popolo
dopo la liberazione di Roma. Proposito di reagire a una instabilità di deliberazioni, al metodo di rivedere in tre ciò che si è
discusso in sei. Suo fermo proponimento di non avallare più oltre atteggiamenti, parole, manifestazioni pubbliche non
autorizzate dal Comitato, ma costituenti espressioni di alcune parti (dattiloscritto). E. VI. 15.
busta 3, cc. 226-228
1944 marzo 27-28, Roma
Riassunto del discorso pronunciato alla radio da Churchill la sera del 27, diretto al popolo della Gran Bretagna (pagina del
giornale quotidiano politico religioso “L’Osservatore Romano”). E. V. 4.
busta 3, c. 144
1944 marzo 31, Roma
Ivanoe Bonomi al generale Roberto Bencivenga.
Replica alla lettera del 23 marzo: mai avuta visione della sua lettera a Badoglio. Costituzione del Partito Democratico del
Lavoro avvenuta in tutta fretta, senza il tempo di consultare i migliori elementi, tra cui Bencivenga stesso, cui rimprovera
inoltre un giudizio eccessivamente severo sul Comitato di Liberazione Nazionale che ha invece creato un centro di unione e
d’intesa. E. VIII. 8.
busta 3, cc. 286-287
113
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 aprile 1, Roma
Il Partito d’Azione al presidente del Comitato di Liberazione Nazionale e ai delegati dei Partiti antifascisti.
Il Partito d’Azione esprime rincrescimento per le dimissioni del presidente del Comitato di Liberazione Nazionale, Bonomi,
originata da diverse valutazioni sulla gravità della situazione. Ricorda che l’ordine del giorno del 16 ottobre non faceva che
registrare, richiedendo la costituzione di un governo straordinario, una grave e definitiva incompatibilità fra una gran parte
del Paese e l’istituto monarchico, dopo l’8 settembre. Su questo punto il Partito d’Azione non può transigere e la politica del
Comitato di Liberazione Nazionale non può variare, dando un’interpretazione angusta e politicamente inconsistente, che
aveva già provocato la reazione del Partito Socialista nel febbraio. Il presidente mostra troppa acquiescenza e troppa poca
convinzione dopo il chiaro e preciso discorso di Churchill e il riconoscimento di Stalin. La mancata adesione del Partito
d’Azione all’ordine del giorno del 18 marzo voleva impedire che il Comitato scivolasse in una posizione di nessun rilievo
politico (dattiloscritto). E. VI. 16.
busta 3, cc. 229-232
1944 aprile 30, [Roma]
Roberto Bencivenga, generale, a Ivanoe Bonomi.
Copia di un dispaccio direttogli dall’alto Comando alleato che lo invita ad adoperarsi per impedire lo sciopero generale
organizzato per il 1° maggio a Roma. Il poco tempo disponibile non gli permette di provvedere, senza l’aiuto degli amici e
principalmente di Bonomi (in parte dattiloscritto con busta). E. VIII. 9.
busta 3, cc. 288-289
1944 maggio 4, [Roma]
Ivanoe Bonomi a Niccolò Carandini e ad Alcide De Gasperi.
Possibilità di recedere dalle sue dimissioni da presidente dipendente dal riconoscimento, che dovrà scaturire dall’ordine del
giorno da sottoporsi all’approvazione del Comitato, della necessità di collaborare o cooperare con l’esistente governo ai fini
della guerra di liberazione nazionale. Sua intenzione di evitare di fare apparire il Comitato come una specie di Comitato di
opposizione o, peggio, di governo in potenza che sta minando l’attuale (bozza di lettera riservata). E. VI. 22.
busta 3, c. 240
1944 maggio 5
Adunanza del Comitato di Liberazione Nazionale. Dalla constatazione del diverso atteggiamento dei partiti di fronte alla
costituzione del nuovo governo nell’Italia liberata, sorge la necessità dell’impegno di tutti i partiti di rimanere stretti e
solidali nel Comitato per cooperare con il governo ai fini della guerra di liberazione nazionale. E. VI. 17.
busta 3, c. 235
1944 maggio 5
Il Comitato di Liberazione Nazionale al presidente.
Ordine del giorno contenente la preghiera di conservare il suo posto nell’interesse del Paese e della causa nazionale
(dattiloscritto). E. VI. 18.
busta 3, c. 236
1944 maggio 5
Porta, pseudonimo di Alcide De Gasperi, a Ivanoe Bonomi.
Possibilità concessa dal risultato soddisfacente a Ivanoe Bonomi, di mantenere, se pregato, la presidenza con dignità e
autorità. Suggerimento di una risposta scritta di accettazione dell’invito con la fiducia che i partiti seguiranno il metodo
democratico e che la stampa terrà una linea compatibile con l’atteggiamento del Comitato, collaboratore del nuovo governo
ai fini della guerra nazionale (lettera riservata, dattiloscritta, scritta dopo l’adunanza del 5 maggio). E. VI. 23.
busta 3, c. 241
114
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 maggio 5
Meuccio Ruini a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione delle deliberazioni interne del 5 maggio e del comunicato deliberato in via di massima e rimesso a lui dal
Comitato Centrale per eventuali precisazioni prima della partecipazione ai membri e per la successiva pubblicazione
(deliberazioni e comunicato dattiloscritti). E. VI. 24/1-3.
busta 3, cc. 242-244
1944 maggio 6
Mozione del Comitato di Liberazione Nazionale.
Constatazione del diverso atteggiamento dei partiti di fronte alla costituzione del nuovo governo dell’Italia liberata.
Necessità di solidarietà e di cooperazione di tutti con il governo, ai fini della guerra di liberazione e del riconoscimento
dell’Italia come alleata delle Nazioni Unite, per una più sollecita liberazione del territorio nazionale (dattiloscritto). E. VI. 19.
busta 3, c. 237
1944 maggio 7, [Roma]
Roberto Bencivenga a Ivanoe Bonomi.
Suo trasferimento in altra ala della città sacra che li ospita. Invito a recarsi da lui per uno scambio di idee, necessario alla
vigilia di eventi memorabili. Suo sufficiente orientamento sulla situazione in seguito a conversazioni (lettera con busta). E.
VIII. 10.
busta 3, cc. 290-292
1944 maggio 9
Pietro Badoglio.
Ricevuta per somme consegnategli dal generale Gazzera, il quale, come governatore del Gimma [regione dell’Etiopia], era
riuscito a nasconderle al momento della resa e a portarle con sé (lettera con busta). F. I. 32.
busta 3, cc. 624-625
1944 maggio 11, Roma
Ivanoe Bonomi ai delegati dei sei partiti del Comitato Centrale di Liberazione.
Superamento delle discussioni e dei dissensi in seguito alla formazione di un governo dei sei partiti nella parte già liberata
dell’Italia. Conseguente venir meno delle ragioni delle dimissioni e accoglimento dell’invito a riassumere la carica di
presidente, con la raccomandazione di improntare il contegno e la stampa di ciascun partito alla concordia di azione per il
raggiungimento dello scopo prefisso (bozza e testo definitivo, dattiloscritto). E. VI. 20-21.
busta 3, cc. 238-239
[1944 maggio] 14
Roberto Bencivenga a Ivanoe Bonomi.
Invio di uno stralcio del notiziario dove è detto che Bonomi non è mai stato a Napoli e che l’invenzione della Reuter è stata
assai gradita a Ivanoe Bonomi, il quale prega il capo di volere possibilmente avvalorare la notizia da Radio Bari, con
l’annunzio che prossimamente Bonomi parlerà alla radio o qualcosa di simile (dattiloscritto). E. VIII. 11/1-2.
busta 3, cc. 294-295
115
Carte Ivanoe Bonomi
Periodo ciellenistico
(8 gennaio 1943-27 maggio 1944)
1944 maggio 15, Roma
Romanus [Roberto Bencivenga] a Ivanoe Bonomi.
Invio, per conoscenza, di una lettera di precisazioni. Suo impegno ad assolvere onorevolmente il compito affidatogli dal
governo italiano e dagli Alleati per assicurare l’ordinato passaggio dall’occupazione nazi-fascista agli alleati e il ritorno più
rapido possibile alla normalità. Conseguente sua necessità di sospendere qualsiasi attività politica personale, inconciliabile
con la sua missione. Costituzione di un grande partito di democrazia sul tipo esistente negli Stati Uniti d’America per opera
esclusiva dei suoi amici (dattiloscritto). E. VIII. 12.
busta 3, c. 296
1944 maggio 20
Bollettino Osservazione politico-diplomatica n. 8. Parte prima: I Comitati di Liberazione Nazionale operanti contro i tedeschi
in Europa. Origini, cenni storici, loro situazione nella lotta clandestina. Notizie sul “fronte interno” tedesco. Parte seconda:
Notiziario politico-diplomatico della terza settimana di maggio (Esteri e Interni). E. VII. 1.
busta 3, cc. 247-267
1944 maggio 23, Roma
Carmelo [Dinaro] a Ivanoe Bonomi.
Critiche circa la situazione interna della Democrazia del Lavoro; contegno degli aderenti nei confronti di Bonomi. Ritaglio di
giornale che parla della costituzione della Camera del Lavoro di Roma. F. VI. 10.
busta 3, cc. 948-952
[1944] maggio 23
Notiziario radiofonico n. 32. Divergenze in seno al Partito Democratico del Lavoro e aspre critiche di alcuni membri circa
l’atteggiamento di Bonomi in opposizione alla monarchia. Accuse dei suoi oppositori (dattiloscritto). F. VI. 11.
busta 3, cc. 954-956
[1944] maggio 24, Roma
Ivanoe Bonomi al generale [Roberto Bencivenga].
Sua soddisfazione per la conversazione della sera precedente, che gli permette di riferire alla direzione del Partito Socialista
sull’accordo raggiunto circa i due punti dell’opera da svolgere durante la fase di emergenza e del trapasso. Insediamento di
una giunta provvisoria e di una consulta con lui a capo in Campidoglio, dopo l’ingresso degli Alleati (dattiloscritto). E. VIII.
13.
busta 3, c. 297
[1944] maggio 27, Roma
Roberto Bencivenga, generale, a Ivanoe Bonomi.
Sua preparazione per il passaggio al comando. Invio di un milione per le occorrenze dei partiti nella prossima giornata.
Fiducia nella cooperazione di Bonomi per frenare i bollenti spiriti che potrebbero compromettere le alte finalità per il bene
del Paese. E. VIII. 14.
busta 3, cc. 299-300
116
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 giugno 5, Roma
Consiglio di Stato.
Giuseppe Castelli Avolio, consigliere, in esecuzione di ordinanza del Comando Civile e Militare di Roma, prende in
provvisoria consegna il Consiglio di Stato (copia conforme sottoscritta dal segretario generale Giovanni Corso,
dattiloscritto). F. I. 52/1.
busta 3, cc. 664-665
1944 giugno 6, ore 10, Roma
Adunanza generale del Consiglio di Stato.
Relazione del consigliere Castelli Avolio sul suo operato del giorno precedente; deliberazione per la ripresa dell’attività
(copia conforme sottoscritta dal segretario generale Giovanni Corso, dattiloscritto). F. I. 52/2.
busta 3, cc. 666-667
1944 giugno 6, ore 11,35, Roma
Consiglio di Stato.
Santi Romano, presidente Consiglio di Stato riceve da parte del consigliere Castelli Avolio un pacco sigillato, contenente
documenti sui movimenti del personale e sui rapporti intercorsi con il Governo repubblicano; le chiavi della camera della
cassaforte e della camera dell’archivio. Con tale consegna si esaurisce il compito del consigliere Castelli Avolio (copia
conforme sottoscritta dal segretario generale Giovanni Corso, dattiloscritto). F. I. 53
busta 3, cc. 668-669
1944 giugno 7, Napoli
Giuseppe Patruno a Ivanoe Bonomi.
Notizie sul lavoro svolto da lui e da Cerabona per l’affermazione della Democrazia del Lavoro. Consensi e riconoscimenti.
Richieste: un posto di ministro e due di sottosegretario al governo, due posti di assessore al Comune di Napoli, altri posti di
assessore in quasi tutti i Comuni della Provincia. Insostituibilità di Cerabona perché il partito vuole che rimanga alle
Comunicazioni (dattiloscritto). F. I. 54.
busta 3, c. 670
1944 giugno 8, [Roma]
Arturo Labriola a Ivanoe Bonomi.
Sollecito del permesso per il suo ritorno a Napoli. F. I. 55.
busta 3, c. 671
1944 giugno 9, Roma
Mario Conti a Ivanoe Bonomi.
Lettera di presentazione. Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale di Civita Castellana, già rifugiato sotto la
protezione di monsignor Ronchi, un suo fratello ucciso con altri ostaggi; il figlio arruolato con i volontari arditi italiani e
combattente con gli Alleati. È pronto ad assumere qualsiasi incarico adeguato alle sue capacità (dattiloscritto). F. I. 56.
busta 3, cc. 672-673
117
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 giugno 9, Roma
Leonardo Severi a Ivanoe Bonomi.
Sollecito della nomina di un commissario straordinario dell’E.I.D.A. (Ente Italiano per il Diritto di Autore); speranza per il
suo rapido ritorno a Roma perché i Ministeri senza i ministri non possono funzionare. Impossibilità di corrispondere gli
stipendi arretrati ai funzionari. Schema del decreto di nomina del commissario straordinario dell’Ente Italiano per il Diritto
di Autore (dattiloscritto). F. I. 57/1-2.
busta 3, cc. 674-675
1944 giugno 10, Roma
Francesco Pani, consigliere della Corte dei Conti, a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento per la nomina di Bonomi a presidente del Consiglio dei Ministri e necessità di una decisione del Governo
sull’incarico già affidatogli dal comandante civile e militare di Roma per la riorganizzazione dei servizi della Corte dei Conti.
F. I. 58.
busta 3, c. 676
1944 giugno 12, Salerno
Pietro Badoglio a Ivanoe Bonomi.
Accenni a una valigia contenente denaro suo e del Governo, da lui dimenticata e rimasta al figlio caduto poi prigioniero.
Necessità di attendere il ritorno del figlio per avere dati sicuri sul destino del denaro, che, secondo la nuora, sarebbe stato
speso, dietro suoi ordini, in sussidi ai profughi e ai partigiani (lettera con busta). F. I. 33.
busta 3, cc. 626-628
1944 giugno 13, Salerno
Marcello Soleri a Ivanoe Bonomi.
Ricevuta delle somme depositate nella cassaforte del Gabinetto del ministro delle Finanze (lettera con busta). F. I. 34.
busta 3, cc. 629-631
1944 giugno 20, Berna
Luigi Gasparotto a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri.
Desiderio di molti di passare nuovamente il confine con una qualsiasi arma in mano; sua preghiera perché Casati lo faccia
richiamare d’autorità alle armi con il suo modesto grado di primo capitano. Sua impossibilità di essere un volontario, per
evitare rappresaglie contro il figlio prigioniero (dattiloscritto). F. I. 14.
busta 3, c. 583
1944 luglio 10, Roma
Carlo Sforza a Berle, segretario.
Ritorno del Governo a Roma; raccomandazioni per Bonomi e il suo Governo; giudizi sugli italiani (dattiloscritto in inglese).
F. I. 29.
busta 3, cc. 616-618
1944 luglio 10, Whitehall [Londra]
Winston Churchill a Ivanoe Bonomi.
Traduzione di lettera nella quale, tra l’altro, dice di attendere con fiducia il ristabilimento dell’amicizia fra la Gran Bretagna e
l’Italia (dattiloscritto). G. XXI. 2.
busta 5, cc. 18-20
118
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 luglio 21, Roma
Carlo Sforza ad Anthony Eden.
Attaccamento di Badoglio al potere per evitare di essere condotto dinanzi ad una corte marziale, come Petain e Weygand.
Sollecito di aiuti per Bonomi; lavoro per la ricostruzione; necessità di occuparsi tempestivamente dei problemi italiani;
carattere italiano sensibile; “Europa pacifica con una Italia pacifica” (dattiloscritto in inglese). F. I. 30.
busta 3, cc. 619-620
1944 luglio 21, Roma
Carlo Sforza al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Gradimento per i suggerimenti di Di Tella ma, difficoltà di trovare un italiano di tale altezza morale da potere inviare nelle
differenti capitali dell’America Latina, per una breve campagna a favore delle Nazioni Unite. Si offre per una tale campagna
purché non duri più di 6 settimane; segreto assoluto su tutto (dattiloscritto in inglese). F. I. 31.
busta 3, c. 621
1944 luglio 28, Roma
Fronte clandestino della Resistenza.
Finanziamento-assistenza (dattiloscritto riservatissimo). G. XXII. 1.
busta 5, cc. 53-56
1944 luglio 29, Roma
Il sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri a Ivanoe Bonomi.
Invia una copia di relazione sulla conferenza monetaria di Bretton Woods (dattiloscritto). G. XXI. 1/1-2.
busta 5, cc. 1-17
1944 agosto 19
Cordell Hull, segretario di Stato degli Stati Uniti, a Ivanoe Bonomi.
Traduzione della risposta “segreta” al memorandum del 22 luglio (dattiloscritto). G. XXI. 3.
busta 5, cc. 21-26
1944 agosto 20, Roma
Ivanoe Bonomi a Ellery Stone, ammiraglio.
Copia conforme sottoscritta dal capo della Segreteria Particolare. Rammarico e attenuazione della portata dell’articolo di
Togliatti sull’“Unità” dell’11 agosto, non diretto come rimprovero agli Alleati, ma inteso a persuadere il suo pubblico che, la
liberazione delle città potrebbe avvenire più rapidamente, se gli Alleati impiegassero gli italiani in massa (dattiloscritto). F. I.
22.
busta 3, c. 598
1944 agosto 20, Roma
Ivanoe Bonomi a Ellery Stone, ammiraglio.
Copia conforme sottoscritta dal capo della Segreteria Particolare. Discorso del ministro Cianca al teatro Brancaccio non
diretto a pregiudicare in alcuna guisa il problema istituzionale, riservato a suo tempo al Paese, ma inteso a dichiarare la sua
fede repubblicana (dattiloscritto). F. I. 23.
busta 3, cc. 599-600
119
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 agosto 25, Washington
Franklin D. Roosevelt a Ivanoe Bonomi.
Traduzione di una lettera nella quale esprime rallegramenti per la liberazione di Roma e gli annuncia una lettera del
segretario di Stato Hull (dattiloscritto). G. XXI. 5.
busta 5, cc. 41-43
1944 agosto 28, Roma
Fronte clandestino della Resistenza.
Copia del rendiconto finale e versamenti ricevuti dal conte Alberto Marchetti (dattiloscritto). G. XXII. 2.
busta 5, cc. 57-59
1944 agosto 30, Roma
Giuseppe Saragat a Ivanoe Bonomi e a Palmiro Togliatti.
Critiche al funzionamento del Governo e proposte di misure per ovviare a una impressione d’impotenza del Governo, già
diffusa nel Paese e al malcontento che si accumula e aumenta nelle masse a vantaggio degli elementi reazionari
(dattiloscritto). F. I. 24.
busta 3, cc. 601-604
1944 settembre
Meuccio Ruini, Palmiro Togliatti, Alberto Cianca, Niccolò Carandini, Alcide De Gasperi e Giuseppe
Saragat a Ivanoe Bonomi.
Solidarietà loro e dei rispettivi partiti per la ricostruzione del Paese. F. I. 25.
busta 3, cc. 605-609
[1944 ottobre 13]
Pietro Badoglio.
Dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania; L’accoglienza degli alleati alla dichiarazione di guerra dell’Italia (volantino). E. XII. 4.
busta 3, c. 494
1944 ottobre 19, Roma
Palmiro Togliatti a Ivanoe Bonomi.
Auguri suoi e del partito per il compleanno. F. I. 26.
busta 3, c. 610
1944 ottobre 26
Franklin D. Roosevelt a Ivanoe Bonomi.
Traduzione di una lettera nella quale ringrazia per il messaggio nel giorno di Colombo e auspica che l’Italia, gli Stati Uniti e
le Nazioni Unite possano operare per una pace durevole (dattiloscritto). G. XXI. 6.
busta 5, cc. 44-47
120
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 ottobre 31, Roma
Alessandro Casati, ministro della Guerra, a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri.
Esclusione o quasi, delle rappresentanze delle Forze Armate nella cerimonia celebrativa della vittoria, come dolorosa riprova
del poco incoraggiamento offerto alle truppe nell’imminenza del loro ritorno al fronte. Conseguente sua necessità di
rassegnare le dimissioni da ministro della Guerra. C. VII. 29.
busta 2, c. 364
[1944 ottobre]
Pietro Badoglio.
Appello alle armi (volantino). E. XII. 5.
busta 3, c. 495
1944 novembre 2, Roma
Alcide De Gasperi, Giovanni Gronchi, Umberto Tupini a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio.
Lamentele e critiche per un documento, pubblicato nonostante l’impegno reciproco di definire e dirimere eventuali
differenze a mezzo dei ministri rappresentanti dei partiti entro lo stesso seno del Gabinetto. L’inosservanza di un tale
impegno li costringerà a uscire dal Ministero (dattiloscritto). C. VII. 30.
busta 2, c. 365
1944 novembre 3, Roma
Piccardi, commissario dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale, a Ivanoe Bonomi, presidente del
Consiglio dei Ministri.
L’articolo riguardante lui e l’I. R. I., pubblicato in prima pagina dall’“Unità”, è la continuazione di una campagna di stampa
ai danni dell’Istituto e della sua persona. L’impossibilità di difendersi lo costringerà a chiedere l’esonero da un compito che
non potrebbe assolvere degnamente (lettera con busta). C. VII. 31.
busta 2, cc. 366-367
1944 novembre 3, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Consultazione del Comitato di Liberazione Nazionale ritenuta necessaria dal Partito Socialista nell’eventualità e opportunità
di un rimaneggiamento del Gabinetto (dattiloscritto). F. I. 18.
busta 3, c. 592
1944 novembre 6, Roma
Ivanoe Bonomi a Pietro Nenni.
Inattualità della procedura da lui prospettata per la necessità di differire, a tempo indeterminato, il miglioramento tecnico del
Gabinetto. F. I. 19.
busta 3, c. 593
[1944] novembre 22, Roma
Giovanni Visconti Venosta a Ivanoe Bonomi.
Accenno a un colloquio; sua impressione che la persona [non nominata] intenda agire nel senso da lui esposto (lettera con
busta). F. I. 27.
busta 3, cc. 612-613
121
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 novembre 23, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Soluzione della crisi con il Comitato di Liberazione Nazionale, solo giudice della situazione creatasi, delle difficoltà, del
modo di stabilire l’autorità dello stesso Comitato e del Governo. Richiesta da parte del Partito Socialista della riunione, in
giornata, del Comitato di Liberazione Nazionale con la presenza del presidente del Consiglio e dei ministri senza portafoglio
(dattiloscritto). F. I. 41.
busta 3, c. 648
1944 novembre 24, Roma
Palmiro Togliatti a Ivanoe Bonomi.
Richiesta dei comunisti non di determinati posti nel Governo, ma di una accentuazione della sua fisionomia democratica,
antifascista e nazionale. Conferma dei punti già precisati per un Governo più efficiente e inaccettabilità delle proposte di
Bonomi da parte sua e della Direzione del partito. Intenzione di allontanare il partito dal Governo e proposta di una
convocazione del Comitato di Liberazione Nazionale per iniziativa del presidente del Consiglio, per l’esame dello sviluppo
della crisi e per arrivare a una soluzione (dattiloscritto con busta). F. I. 35.
busta 3, cc. 633-640
1944 novembre 24, Roma
Ivanoe Bonomi a Palmiro Togliatti.
Rilievo politico di alta importanza acquistato dal problema della epurazione e della punizione. Impossibilità di giudicare le
singole responsabilità senza il vaglio dei fatti attribuiti. Impedimento ai funzionari, a causa delle sospensioni o della
mancanza di tranquillità, di dare allo Stato la collaborazione derivante dalla loro competenza tecnica e ogni altra attività.
Esigenza di una soluzione della crisi paralizzante (dattiloscritto). F. I. 36.
busta 3, cc. 641-642
1944 novembre 26
Ambasciatore britannico.
Consiglio al presidente Bonomi di restare al suo posto e di rinforzare con ogni mezzo possibile l’unità del Governo e la
collaborazione dei partiti politici. Ripresa delle polemiche interne, nocive, secondo il parere del governo inglese, agli interessi
dell’Italia presente nel campo di battaglia (dattiloscritto in francese). F. I. 45.
busta 3, c. 653
1944 novembre 27
Rappresentanti dei sei Partiti.
Ordine del giorno. Invito al presidente Ivanoe Bonomi a dichiarare agli Alleati che egli, come risulta dalle prime
consultazioni, non sarebbe in grado di formare il nuovo Governo senza affidare al conte Sforza il Ministero degli Esteri. F. I.
40.
busta 3, c. 647
1944 novembre 28, Torino
Comitato di Liberazione Nazionale per il Piemonte.
Decreto n. 22 del 28 novembre 1944. Epurazione impiegati enti privati, Commissione di epurazione (dattiloscritto). G. XXIII.
7.
busta 5, cc. 153-158
122
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 novembre 29, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Il Partito Socialista contrario alla sua designazione di candidato alla Presidenza del Consiglio, proposta dal Comitato di
Liberazione Nazionale. Ripetuto invito del Partito Socialista ad affidare al Comitato di Liberazione Nazionale la soluzione
del problema in base alla convinzione che soltanto dal suo seno e non da una crisi di stampo parlamentare possa uscire un
rafforzamento del Governo (dattiloscritto). F. I. 47.
busta 3, c. 655
1944 novembre 29, Roma
Ivanoe Bonomi a Pietro Nenni.
Premessa la considerazione che il Comitato di Liberazione Nazionale è espressione delle sei maggiori correnti politiche del
Paese, resta l’impossibilità di trascurare altre forze, come il Partito Repubblicano di antica tradizione. Necessità di trovare la
base del governo futuro nella leale unione dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale, programma derivante dalle ben
note speciali condizioni dell’Italia e dalla libera composizione delle forze politiche (due copie dattiloscritte). F. I. 48/1-2.
busta 3, cc. 656-657
1944 novembre 29
Carlo Sforza a Ivanoe Bonomi.
Approvazione urgente del decreto relativo al Comitato di Liberazione Nazionale. Parziale accettabilità dello schema
preparato dagli Inglesi (lettera con busta). F. I. 49.
busta 3, cc. 658-659
1944 novembre 29
Ministero degli Affari Esteri.
Garanzia del Ministero della Guerra per il finanziamento del Comitato di Liberazione Nazionale del Piemonte che deve
provvedere al mantenimento di 45.000 patrioti (telespresso n. 1/948. Segreto, con timbro a data della Presidenza del
Consiglio dei Ministri). F. I. 50.
busta 3, cc. 660-661
1944 novembre 29
Ministero degli Affari Esteri.
Interessamento del Ministero degli Esteri presso le competenti autorità alleate per la questione dei rifornimenti ai patrioti
dell’Italia del Nord. Assicurazione dell’ammiraglio Stone circa il più attento e serio esame della questione (telespresso n.
1/949, con timbro a data della Presidenza del Consiglio dei Ministri). F. I. 51.
basta 3, c. 662
1944 novembre
Giovanni Visconti Venosta, sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, a Ivanoe Bonomi, presidente del
Consiglio dei Ministri.
Dimissioni dalla carica di sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri (dattiloscritto). F. I. 28.
busta 3, c. 614
123
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 dicembre 3, Berna
Regia Legazione Magistrati a Ivanoe Bonomi.
Intenzione di Gasparotto di rimanere, per ragioni sentimentali, estraneo al potere e di prendere il suo posto nell’esercito.
Rendendosi necessario il suo concorso, accetterebbe un onorevole ufficio senza portafoglio oppure il Dicastero
dell’Aviazione o dell’Assistenza Civile o Militare, purché venga assicurata la collaborazione anche dei partiti di sinistra
(fonogramma segreto, dattiloscritto). F. I. 15.
busta 3, c. 584
1944 dicembre 4, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Proposito della Direzione del Partito Socialista di mantenere la sua posizione e di collaborare soltanto a un governo
designato dal Comitato di Liberazione Nazionale, il quale dia garanzia di attuarne il programma (dattiloscritto con busta). F.
I. 37.
busta 3, cc. 643-644
1944 dicembre 4, Roma
Ivanoe Bonomi ai Partiti.
Adesione al suo appello dei democratici cristiani. Richiesta dei socialisti di rimettere la soluzione della crisi nelle mani del
Comitato di Liberazione Nazionale; proposta dei comunisti di una riunione dei rappresentanti dei sei Partiti per una intesa
circa il modo di soddisfare le esigenze politiche da loro indicate. Coincidenza di tale proposta con il suo programma di
governo nello spirito della coalizione dei sei Partiti e con l’intenzione di tenere in massimo conto le loro aspirazioni nella
struttura del nuovo Gabinetto. Richiesta a tutti di una risposta in giornata e sua impossibilità di prescindere dal suo carattere
d’incaricato a risolvere la crisi (dattiloscritto). F. I. 42.
busta 3, c. 649
1944 dicembre 6, Berna
Regia Legazione Luzzatto e Magistrati a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione di un messaggio, pervenuto tramite la Delegazione di Lugano, dal Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta
Italia in Milano al presidente del Consiglio. Deprecata la crisi di governo, il Comitato di Liberazione Nazionale, investito
d’autorità di governo nella parte ancora occupata del Paese, invita i partiti dell’Italia liberata e tutti i cittadini all’unione
necessaria per il bene supremo del Paese. Condanna ogni intrigo che, impedendo l’opera del Governo centrale e persino la
formazione di un Governo, ostacola il risorgimento della patria; ritiene inoltre che solo un governo formato da persone
designate dal Comitato di Liberazione Nazionale possa trovare la forza e l’autorità necessarie per reggere le sorti del Paese
(fonogramma n. 652, dattiloscritto). F. I. 16.
busta 3, cc. 585-590
1944 dicembre 7, Roma
Ivanoe Bonomi a Palmiro Togliatti.
Riconferma dell’adesione di tre partiti ad un Governo di tregua nello spirito della coalizione per la guerra di liberazione, e
con il proposito di rimettere il potere ad avvenuta liberazione di tutto il territorio nazionale. Suo desiderio di avere, prima di
procedere, la definitiva risposta dei comunisti e dei socialisti (dattiloscritto, “Personale. Da non pubblicare”). F. I. 43.
busta 3, c. 650
124
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1944 dicembre 7, Roma
Palmiro Togliatti a Ivanoe Bonomi.
Approvazione del Partito Comunista della risoluzione, pubblicata dai giornali, circa la possibilità di partecipare a un
governo senza i socialisti, restando immutata la loro posizione attuale. Disposizione del Partito Comunista e sua personale a
svolgere un’azione per un governo fondato sulla maggioranza dei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (lettera
riservata). F. I. 44.
busta 3, c. 651
1944 dicembre 8, Roma
Gustavo Ingrosso a Ivanoe Bonomi.
Timore per la sua esclusione dal governo ad opera dei partiti, perché iscritto al Partito Democratico del Lavoro. F. I. 17.
busta 3, c. 591
[1944] dicembre 8, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Opinione dei suoi amici rimasta immutata anche dopo la lettura della sua lettera. I suoi tentativi di eludere prima i problemi
politici posti dalla crisi e poi di rivolgerli contro i socialisti, non sono risultati utili al Paese e alla democrazia; la parola ai fatti
(lettera con busta). F. I. 20.
busta 3, cc. 594-595
1944 dicembre 9
Ellery Stone, ammiraglio, a Ivanoe Bonomi, primo ministro.
La nomina di Cerabona a ministro delle Poste e Telegrafi non è di suo gradimento. F. I. 13.
busta 3, c. 581
[1944] dicembre 12, Roma
Giovanni Visconti Venosta a Ivanoe Bonomi.
Mancanza di nesso tra la crisi di governo degli ultimi quindici giorni e la fine della sua collaborazione. C. VII. 32.
busta 2, c. 368
1944 dicembre 12, Roma
Fronte clandestino della Resistenza.
Appunto per sua eccellenza Bonomi relativo a somme erogate. G. XXII. 3.
busta 5, cc. 60-64
[1944]
Ivanoe Bonomi, presidente del Comitato di Liberazione Nazionale.
Schede di discorso: ordine del giorno, dichiarazione; costituzione e poteri del Governo; investitura e ampiezza dei poteri. E.
VI. 9.
busta 3, cc. 209-210
125
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
[1944]
Ivanoe Bonomi.
Necessità rilevata dai partiti di regolare in modo chiaro i rapporti Comitato-Bencivenga; suo comportamento contrastante
con la natura del suo potere, derivante dalla nomina conferitagli dal Governo che esprime i partiti del Comitato. Partiti
dissidenti da lui finanziati a scapito di quelli del Comitato; nei suoi contatti con tali partiti mostra una considerazione uguale
a quella per i partiti di Governo. Costituzione di un Gabinetto civile indipendente dai partiti del Comitato, progettato da lui
(appunti dattiloscritti). E. VIII. 15.
busta 3, c. 301
[1944]
Ivanoe Bonomi.
Bozza del discorso ai presidenti delle nove grandi Confederazioni sindacali, in cui esporre il pensiero del Governo sul
sindacalismo, come massimo problema della nuova organizzazione statale. E. IX. 1.
busta 3, cc. 302-341
[1944]
Accordi per instaurare e rendere vitale un regime di libera democrazia contro ogni dittatura (dattiloscritti). E. X. 6.
busta 3, c. 388
[1944]
Il Comitato di Liberazione Nazionale ai romani.
Bozza del manifesto per l’entrata degli Alleati in Roma. E. XI. 13.
busta 3, cc. 453-457
[1944]
I rappresentanti dei cattolici comunisti a Ivanoe Bonomi.
Attuato il blocco delle forze democratiche. Origine e cenni circa la formazione del movimento dei cattolici comunisti
(dattiloscritto). F. I. 10.
busta 3, cc. 574-576
[1944]
Ivanoe Bonomi.
Minuta della deliberazione per la struttura del Gabinetto. F. I. 12.
busta 3, cc. 579-580
[1944]
Partito Liberale.
Richiesta al presidente del Consiglio da parte della Giunta Esecutiva di volere soprassedere a ogni riunione dei ministri
senza portafoglio fino all’insediamento del ministro liberale o di convocare i capi dei partiti, con l’ammissione del
rappresentante qualificato del Partito Liberale (dattiloscritto). F. I. 38.
busta 3, c. 645
126
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
[1944]
Rappresentanti dei sei partiti costituenti il Comitato di Liberazione Nazionale.
Ordine del giorno. Richiesta per la continuazione di un Governo come espressione dei partiti della presente coalizione, come
emanazione legittima della volontà del popolo italiano in lotta per la liberazione del Paese, per la distruzione del fascismo e
per la creazione di uno Stato democratico. F. I. 39.
busta 3, c. 646
[1944]
Ministero degli Affari Esteri. Il segretario generale al presidente Ivanoe Bonomi.
Sfavorevoli ripercussioni della continuazione della crisi di governo sull’opinione pubblica americana nell’imminenza della
ripresa dei rapporti diplomatici e della nomina di un ambasciatore degli Stati Uniti. Loro interesse alla conservazione del
carattere rappresentativo del precedente Governo, qualunque sia la soluzione raggiunta (promemoria dattiloscritto). F. I. 46.
busta 3, c. 654
1944
Calendarietto a stampa dell’anno 1944, con immagine sacra.
busta 3, c. 663
[1944]
Ivanoe Bonomi.
Confronto tra l’Italia dopo la vittoria del 1918 e l’Italia attuale sconfitta; necessità di combattere accanto alle Nazioni Unite
per la sua rinascita. Comitato di Liberazione Nazionale strumento necessario per superare la grande crisi nazionale, per
condurre la guerra contro il fascismo e il nazismo (minuta di un appello). F. I. 59.
busta 3, cc. 677-683
[1944]
Comitato Centrale di Liberazione Nazionale.
Appello ai romani per salutare l’arrivo dell’esercito liberatore (minuta di Ivanoe Bonomi). F. I. 62.
busta 3, cc. 686-690
[1944]
Ivanoe Bonomi.
Bozza dell’illustrazione del decreto riguardante l’Assemblea per la nuova costituzione dello Stato, la facoltà al Governo di
emanare norme giuridiche, il giuramento dei membri del Governo (allegate due bozze dattiloscritte del testo definitivo). F. I.
63-64/1-2.
busta 3, cc. 691-701
[1944]
Schema del decreto legge luogotenenziale predetto (tre copie dattiloscritte con correzioni manoscritte). F. I. 65/1-3.
busta 3, cc. 702-707
[1944]
Due note per la formulazione degli articoli 1 e 3 dello schema del decreto legge luogotenenziale predetto. F. I. 66-67.
busta 3, cc. 708-710
127
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
[1944]
Giovani laburisti.
Fascicolo con l’intitolazione di mano di Ivanoe Bonomi “Scritti di giovani laburisti (per un giornale da farsi)”. Elenco di
autori e di titoli di articoli (c. 928). Anonimo, Problemi della ricostruzione: rieducazione politica e morale del popolo,
ricostruzione economica nazionale, instaurazione di un’economia del lavoro per l’eliminazione dello strapotere plutocratico.
Costituzione. Rinnovamento degli istituti politici: garanzie per la libertà del cittadino, per la possibilità di agire e di svolgere
una determinata politica, senza preoccupazioni di possibili sorprese parlamentari (cc. 929-933). Mazzei, I due socialismi.
Socialismo classista, gerarchico, più o meno centralista, antiparlamentare, collettivista, autoritario. Socialismo democratico,
autonomista, sindacalista, sostenitore di una riforma dell’impresa in senso sostanzialmente cooperativista, antiautoritario;
l’uno sta all’altro come Marx sta a Proudhon (cc. 934-938). Mortati, Premesse ad un’azione di partito. Funzione del partito nella
democrazia (identità fra governanti e governati), educazione del popolo perché possa raggiungere la capacità di esprimere
un proprio pensiero politico. Determinazione dell’intima adesione all’azione statale. Necessità dei partiti come strumento per
sollevare il popolo indifferenziato, o differenziato solo per gruppi di interessi parziali, all’unità del pensiero politico e
renderlo capace di comporre, in sistema armonicamente ordinato, la consociazione (cc. 939-943) (dattiloscritti). F. VI. 5-8.
busta 3, cc. 927-943
[1944]
[Mazzei a Ivanoe Bonomi].
Precisazione sul suo scritto, in seguito alle riserve di Bonomi, promessa di sviluppare la sua tesi; sua necessità di discutere
con lui in sede politica e tattica (dattiloscritto). F. VI. 9.
busta 3, cc. 944-947
1944
Documenti della Presidenza del Consiglio: Roma, 6 settembre 1944. Partito Democratico Italiano. “Nota del Partito dell’Italia
Nuova”. Roma, 9 novembre 1944. “Servizio Informazioni Militari”. Sua natura e suoi compiti. G. XIX. 1-2.
busta 4, cc. 1057-1068
[1944]
Accordo tra l’Italia e la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica (dattiloscritti). G. XXI. 4.
busta 5, cc. 27-40
1944-1946
Ivanoe Bonomi.
Discorso ai funzionari dell’Interno e degli Esteri; discorso in Campidoglio per la celebrazione dell’anniversario della
“Scoperta dell’America”, 12 ottobre 1944, con comunicato stampa; discorso agli italiani in occasione della “Festa della
Vittoria”, sera del 4 novembre 1944; discorso pronunziato a Cassino, 15 marzo 1945; discorso per la celebrazione della
“Liberazione”, 4 giugno 1946. G. XX. 1-5.
busta 4, cc. 1069-1110
1945 gennaio 7
Carlo Scialoja a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri.
Richiesta, per ragioni di salute, dell’immediato esonero dall’onore e onere di dirigere il dicastero dell’Aeronautica (lettera
con busta). F. I. 68.
busta 3, cc. 711-712
128
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1945 gennaio 10 e 31, Torino
Commissione Provinciale di Epurazione di Torino ai Comitati di Liberazione Nazionale
Trasmissione disposizione di nullità esami universitari, decreto n. 26 del 31 gennaio 1945. Esami post-universitari e di
abilitazione professionale per il 1945 (dattiloscritti). G. XXIII. 6.
busta 5, cc. 143-152
1945 gennaio 22
Comitato di Liberazione Nazionale, Corpo Volontari della Libertà.
Direttive per il Piemonte e la Liguria (dattiloscritti). G. XXIII. 14.
busta 5, cc. 217-226
1945 gennaio 30
Comitato di Liberazione Nazionale, Corpo Volontari della Libertà ai Comandi di Zona, ai Comandi delle
Formazioni dipendenti, ai Co-mandi di Piazza.
Direttive operative per il piano E. 27 per il caso di emergenza (dattiloscritto). G. XXIII. 3.
busta 5, cc. 89-106
1945 gennaio-giugno, Roma
Gustavo Ingrosso.
La ripresa della Corte dei Conti, estratto dalla “Rivista Italiana di Ragioneria”, diretta da Ugo Monetti. G. XXIII. 22.
busta 5, cc. 282-292
1945 febbraio 5, Torino
Commissione Provinciale di Epurazione di Torino al Comitato di Liberazione Nazionale delle aziende
economiche della provincia di Torino.
Costituzione di una Commissione Provinciale di epurazione per la defascistizzazione integrale del corpo sociale
(dattiloscritto). G. XXIII. 5.
busta 5, cc. 138-142
1945 marzo 10, Torino
Comitato di Liberazione Nazionale del Piemonte.
Decreto n. 34 del 10 marzo 1945. Tribunali militari e civili. Commissioni di Giustizia, Corti d’Assise del Popolo (dattiloscritti).
G. XXIII. 9.
busta 5, cc. 162-175
1945 marzo
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Situazione militare del Nord Italia: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia, Veneto (dattiloscritto). G. XXIII. 15.
busta 5, cc. 227-232
1945 marzo 15
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Situazione militare del Piemonte, forze nazifasciste (dattiloscritto). G. XXIII. 16.
busta 5, cc. 233-240
129
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1945 marzo 23
Comitato di Liberazione Nazionale, Corpo Volontari della Libertà ai Comandi di zona e ai Comandi delle
Province.
Comunica la deliberazione della fusione di tutte le forze partigiane (dattiloscritto). G. XXIII. 4.
busta 5, cc. 107-137
1945 marzo 23
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Lineamenti del movimento militare partigiano in Piemonte, 1943-1945 (dattiloscritto). G. XXIII. 17.
busta 5, cc. 241-250
Senza data
Comitato di Liberazione Nazionale.
“Da aggiungere alla relazione economico-finanziaria Nord Italia” (dattiloscritto). G. XXIII. 18.
busta 5, cc. 251-254
1945 marzo 25
Comitato di Liberazione Nazionale.
Provvedimenti per la difesa degli impianti idroelettrici del Piemonte e della Valle d’Aosta. Allegata tabella con dati tecnici
degli impianti (dattiloscritto). G. XXIII. 19.
busta 5, cc. 255-269
[1945 marzo]
Notizie sulle votazioni per la socializzazione voluta dal duce, alla Fiat di Torino, all’Alfa Romeo di Milano e all’Ansaldo di
Genova (dattiloscritto). G. XXIII. 10.
busta 5, cc. 176-179
1945 marzo 27
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Situazione industriale, economica, finanziaria di Torino, Milano, Biella, società Edison con allegate n. 2 tabelle sul
programma della ripresa. Memoria dell’Ufficio sabotaggi e controspionaggi del C. M. R. P. (dattiloscritto). G. XXIII. 11.
busta 5, cc. 180-196
[1945 marzo]
Comitato di Liberazione Nazionale.
Promemoria. Considerazioni sulle possibilità di lavoro della Fiat alla cessazione delle ostilità (dattiloscritto). G. XXIII. 12.
busta 5, cc. 197-205
1945 marzo
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Situazione politica del Nord Italia (dattiloscritto). G. XXIII. 13.
busta 5, cc. 206-216
130
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1945 marzo 29, Milano
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, a firma Pietro Longhi.
Relazione sul Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia dopo il colloquio col rappresentante del Governo Italiano,
sottosegretario di Stato dell’Italia Occupata (dattiloscritto). G. XXIII. 20.
busta 5, cc. 270-275
[1945 post marzo]
Contrasti tra Comitato di Liberazione Nazionale e Partito d’Azione di Torino sulla Magistratura, con rimando al decreto n.
34 del 10 marzo 1945 del Comitato di Liberazione Nazionale del Piemonte (dattiloscritto). G. XXIII. 8.
busta 5, cc. 159-161
1945 aprile 4
Ellery Stone, ammiraglio, a Ivanoe Bonomi.
Trasferimento del re da Raito alla Villa Maria Pia di Napoli, subordinato all’assicurazione dell’accordo tra i capi dei partiti e
dell’astensione da commenti nei giornali (con l’intestazione: “Segreto”). F. I. 21.
busta 3, c. 596
1945 aprile 11, Roma
Il segretario generale del Ministero degli Affari Esteri a Ivanoe Bonomi.
Invia copia del promemoria di Visconti Venosta del 28 giugno 1944, relativo al suo colloquio con il capitano Stone, sulle
modalità della consultazione popolare (dattiloscritto). G. XXI. 7.
busta 5, cc. 48-52
1945 aprile 23, Roma
Primo Congresso universitario a Roma. Allegato numero unico “Università Democratica” del 23 aprile 1945, in preparazione
del I Congresso democratico degli universitari romani, a cura del Comitato per lo studio e l’agitazione dei problemi
universitari (a stampa). G. XXIII. 21.
busta 5, cc. 276-281
1945 aprile 27, Roma
Corrado Ciruzzi a sua eccellenza Flores, capo Gabinetto della Presidenza del Consiglio.
Per incarico di sua eccellenza Medici Tornaquinci trasmette relazione sulla situazione della Valle d’Aosta, Francia,
Jugoslavia, Trieste, Alto Adige e previsione sulla situazione monetaria del Nord (dattiloscritto). G. XXIII. 1-2.
busta 5, cc. 79-88
1945 giugno 12
Fronte clandestino della Resistenza.
Riassunto dello stato dei fondi. Elenchi con erogazioni, depositi bancari, residui. G. XXII. 5-6.
busta 5, cc. 68-78
131
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1945 giugno 22, Roma
Ivanoe Bonomi e Ferruccio Parri.
Annotazione della consegna di ricevute di buoni del tesoro e di somme in contanti dal presidente del Consiglio dei Ministri
uscente al successore, sottoscritta da entrambi. G. XXII. 4.
busta 5, cc. 65-67
1945 ottobre 27, [Roma]
Ricci, ministro del Tesoro, a Ivanoe Bonomi.
Rincrescimento per la mancata accettazione della nomina al Banco di Roma, annotato sulla busta da Ivanoe Bonomi:
“Rinunzia alla Presidenza della Banca del Lavoro”. D. XIII. 1.
busta 2, cc. 634-635
1945 novembre 10, Roma
Segretario generale del ministro degli Affari Esteri a Ivanoe Bonomi.
Trasmissione della copia della lettera da lui diretta al presidente Roosevelt, da Salerno in data 2 luglio 1944. Condizioni
dell’armistizio, diventate sempre più ingiuste dopo la sua conclusione, come ostacolo a una maggiore cooperazione alla
guerra di liberazione e al libero sviluppo della vita democratica. Invio di un documento elaborato su dati e altri documenti in
gran parte ufficiali e non pubblici, quindi riservati, per indicargli gli ostacoli incontrati negli otto mesi di cobelligeranza e per
offrirgli lo spunto e l’ispirazione di un gesto e di una iniziativa di umana generosità (nota n. 3/1994, dattiloscritto con busta).
F. I. 69/1-2.
busta 3, cc. 714-717
1945 novembre 24, Bologna
Maria Vitali Gnudi, ex allieva, a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento per il gradimento procuratogli dalla lettera dell’avvocato Rinaldo Taddei di Roma, rievocante l’ambiente
politico bolognese della fine dell’Ottocento. Ricordo di conversazioni avute con partigiani, durante la guerra, sulla sua
grande mente. D. I. 31.
busta 2, c. 461
1945 Natale, Roma
Margherita Cillario vedova Musiani, scolara di Bonomi nel 1898.
Ricordo di una lettera di commiato, scritta da Ivanoe Bonomi nel lontano 1898, al momento di lasciare la scuola per entrare
nell’agone politico. D. I. 32.
busta 2, c. 462
[1945]
Francesco Milani.
Il superamento della dialettica marxista nel pensiero di Ivanoe Bonomi (dattiloscritto). C. VII. 35.
busta 2, cc. 379-386
132
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1946 gennaio 9, Roma
Giovanni Malvezzi dell’I. R. I. a Ivanoe Bonomi.
Promemoria sull’entità notevolissima dei beni italiani all’estero sotto minaccia di confisca. Opportunità d’insistere sul
numero degli interessati, circa due milioni di persone; sul fatto di dovere abbandonare il Paese d’immigrazione, perché
soltanto in Italia potrebbero utilizzare l’indennizzo pagato dal Governo italiano; sugli eventuali conseguenti danni per gli
stessi paesi beneficiari della confisca; sul rispetto della proprietà privata, se si vuole combattere lo Stato Leviathano, basato,
fra l’altro, sul concetto che i diritti dell’individuo sono assorbiti da quelli dello Stato (dattiloscritto). C. VII. 33.
busta 2, c. 370
1946 gennaio, [Roma]
Giovanni Malvezzi.
Promemoria sull’entità dei beni italiani all’estero, minacciati di confisca in conto riparazioni da parte di Stati sedicenti
nemici. A fianco alle imprese industriali di notevole importanza vi sono le aziende di piccola o media entità in tutti i campi
del lavoro, costituite e sviluppate dai nostri emigrati, spesso operai, diventati valenti imprenditori (dattiloscritto allegato al
documento precedente). C. VII. 33/1.
busta 2, cc. 371-374
1946 gennaio 15, Roma
Ivanoe Bonomi ad Alcide De Gasperi.
Deliberata volontà di De Gaulle di avere assegnati i due piccoli comuni di Briga e Tenda, impossibilità di farlo recedere
perché ha l’adesione dei comunisti francesi e la condiscendenza degli altri partiti. I Tre Grandi non lo fermeranno al
momento del trattato di pace, per non schierarsi contro la Francia. Conseguente necessità di cedere per tempo, onde potere
trattare e avere una contropartita, come l’appoggio pieno e leale nelle questioni di Trieste, della Libia e dell’Alto Adige. F. I.
70.
busta 3, c. 719
1946 maggio 10, Roma
Umberto di Savoia a Ivanoe Bonomi.
Comunicazione dell’abdicazione del padre, avvenuta il giorno precedente (telegramma). F. I. 71.
busta 3, c. 720
1946 maggio 19
Tomaso Monicelli a Bonfatti.
Testo autografo del telegramma inviato agli ostigliesi dopo il discorso di Bonomi del 19 maggio e suo auspicio per l’elezione
alla Costituente, con minuta e tagliando di spedizione. C. VII. 37.
busta 2, cc. 390-391bis
1946 maggio 23, Roma
Mario Monicelli a Ivanoe Bonomi.
Comunicazione del suicidio del padre Tomaso e della lettera da lui scritta ai familiari. C. VII. 36.
busta 2, cc. 388-389
133
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
[1946] maggio 28, Bologna
Francesco Milani a Ivanoe Bonomi.
Impressioni tratte dalla lettura ancora in corso del libro di Bonomi La Politica Italiana da Porta Pia a Vittorio Veneto e riserva di
esprimerne altre a voce (lettera). Allegati due ritagli di giornale con la recensione del suo libro Le cause e la natura della seconda
guerra mondiale e indirizzo di Francesco Milani. C. VII. 34.
busta 2, cc. 375-378bis
[1946] giugno 9
Pietro Nenni, vice presidente del Consiglio dei Ministri, a Ivanoe Bonomi.
Esame della richiesta dell’Associazione per gli Studi Costituzionali e suo accoglimento dipendente dalla disponibilità di
denaro. Libello di un certo Pagnozzi, con l’insinuazione dell’accettazione da parte sua, “se non della busterella, della
busterellona”. F. I. 75.
busta 3, c. 728
1946 giugno 11, Roma
Sezione del Partito Repubblicano Italiano in Roma agli onorevoli Vittorio Emanuele Orlando e Ivanoe
Bonomi.
Accusa di essere stati promotori di compromessi deplorevoli con il decaduto principe sabaudo e avversione più viva a ogni
loro ulteriore azione. Firmato dai componenti del Comitato Direttivo (dattiloscritti). F. I. 74.
busta 3, c. 726
1946 giugno 12, Trieste
G. Holzer, Fasti e nefasti della quarantena titina a Trieste, La Modernografica S. A. G. L., Trieste. G. XXVIII. 1.
busta 5, cc. 1219-1269
1946 giugno 18, Roma
Pietro Nenni al capo dell’Ufficio del Pubblico Ministero presso la Sezione Speciale della Corte d’Assise di
Milano.
Invio di una serie di articoli attribuiti al detenuto Coriolano Pagnozzi; un estratto che lo concerne, pubblicato da “Milano
Sera”. Richiesta del procedimento di ufficio contro il Pagnozzi e i suoi eventuali complici, per uno scritto di carattere
calunnioso (dattiloscritto) F. I. 77.
busta 3, c. 730
1946 giugno 18, Roma
Pietro Nenni ad Edgardo Sogno, direttore del “Corriere Lombardo”.
Deferimento dei fatti calunniosi alla magistratura milanese per la constatazione degli estremi della calunnia e il conseguente
procedimento (dattiloscritto). F. I. 78.
busta 3, c. 731
1946 giugno 19, Roma
Ivanoe Bonomi al capo dell’Ufficio del Pubblico Ministero presso la Sezione Speciale della Corte d’Assise
di Milano.
Stupore per la possibilità di fare uscire dal carcere voci, come quelle contenute negli articoli del Pagnozzi, per attaccare
l’onorabilità di cittadini con insinuazioni e narrazioni diffamatorie e calunniose. F. I. 79.
busta 3, c. 732
134
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
[1946] giugno 20, Roma
Pietro Nenni a Ivanoe Bonomi.
Suggerimento da lui ricevuto di non mandare nessuna lettera al “Corriere Lombardo” a proposito del Pagnozzi. F. I. 76.
busta 3, c. 729
1946 giugno 24
Il capo dell’Ufficio del Pubblico Ministero presso la Sezione Speciale della Corte d’Assise a Milano a Ivanoe
Bonomi.
Risponde alla lettera del 19 giugno, rimettendo le indagini al procuratore generale. F. I. 80.
busta 3, c. 733
1946 giugno 24, Milano
Il procuratore generale della Corte d’Appello a Ivanoe Bonomi, deputato alla Costituente.
Inchiesta per l’accertamento della via da seguire dal detenuto Coriolano Pagnozzi per poter comunicare con l’esterno (lettera
dattiloscritta con busta). F. I. 81.
busta 3, cc. 734-736
1946 luglio 18, Parigi
Conseil des Ministres des Affaires Étrangeres, Projet de traité de paix avec l’Italie, Palais du Luxembourg, Paris, 18 juillet 1946.
G. XXVI. 1.
busta 5, cc. 605-716
1946 luglio 29, Roma
Trieste. La thèse italienne, publié par le Bureau de presse de la Représentation d’Italie a Paris (due copie). G. XXVI. 3-4.
busta 5, cc. 812-926
1946 luglio 31, Parigi
G. Gratton, Trieste clef de voute de la paix. Avec 45 photographies et croquis, Guy Le Prat éditeur, Paris. G. XXVI. 5.
busta 5, cc. 927-967
1946 agosto 9, Parigi
Rapporto alla Conferenza della Pace sul progetto dello Statuto per Trieste (dattiloscritto in francese). G. XXVII. 2.
busta 5, cc. 973-1014
[1946 post agosto 9]
Ai Governi responsabili dell’Amministrazione fiduciaria della Zona A. Alla Federazione Sindacale Mondiale. La situazione attuale nella
Venezia Giulia (a stampa). G. XXVIII. 3.
busta 5, cc. 1282-1308
1946 agosto 10, Parigi
Dichiarazioni del presidente De Gasperi all’assemblea generale della Conferenza della Pace (dattiloscritti in italiano e in
francese e bozze). G. XXV. 1/1-3.
busta 5, cc. 392-439
135
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1946 agosto 13, Parigi
Fogli del giornale “Daily Mail”, con articolo in prima pagina riguardante il Trattato di Pace per Trieste. G. XXVII. 19.
busta 5, cc. 1210-1214
1946 agosto 19, Parigi
Ugo Sola a Ivanoe Bonomi.
Note sullo Statuto per Trieste (dattiloscritto). G. XXVII. 1.
busta 5, cc. 968-972
1946 agosto 20, Parigi
Conseil des Ministres des Affaires Étrangères (deuxième session), Traité de Paix avec l’Italie, Commission du Statut du
Territoire Libre de Trieste, Rapport présenté à la Conférence de Paris concernent le régime du port franc de Trieste (dattiloscritto). G.
XXVII. 3.
busta 5, cc. 1015-1036
1946 agosto 22, Parigi
Conférence de Paris, Commission Politique et Territoriale: Italie. Article 16 du projet de Traité avec l’Italie. Proposition de la
Délégation des Etats-Unis, signé Fouques-Duparc (dattiloscritto). G. XXVII. 4.
busta 5, cc. 1037-1045
Senza data
Statuto, disposizioni relative al Governo provvisorio e statuto del porto della libera città di Trieste-Jugoslavia (dattiloscritto
in lingua francese). G. XXVII. 5.
busta 5, cc. 1046-1074
Senza data
Osservazioni del Governo della Repubblica Italiana sui progetti di Statuto permanente per il territorio libero di Trieste
presentati dall’U. R. S. S., dalla Gran Bretagna e Irlanda, dagli Stati Uniti, dalla Francia (dattiloscritto). G. XXVII. 6.
busta 5, cc. 1075-1090
Senza data
Progetto di Stato libero della Venezia Giulia italo-slava coi porti di Trieste e Fiume (dattiloscritto in francese). G. XXVII. 7.
busta 5, cc. 1091-1096
Senza data
Osservazioni sui quattro statuti (dattiloscritto). G. XXVII. 8.
busta 5, cc. 1097-1102
1946 agosto
Conférence de Paris, Observations présentées par le Gouvernement italien sur le projet de traité de paix avec l’Italie, Palais du
Luxembourg, Paris, août 1946 (bozza di stampa). Un problema urgente, sui criminali di guerra (dattiloscritto allegato). G.
XXVI. 2.
busta 5, cc. 717-811
136
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1946 agosto 28
Regime doganale del porto di Trieste. Osservazioni e appunto concernente la parte economica dei progetti di Statuto del
Territorio Libero di Trieste (dattiloscritti). G. XXVII. 9.
busta 5, cc. 1103-1111
Senza data
Suggerimenti italiani per lo Stato libero di Trieste (dattiloscritti con note a penna). G. XXVII. 10.
busta 5, cc. 1112-1122
Senza data
Appunto per inserire nel progetto di Statuto per Trieste la garanzia delle quattro Potenze (dattiloscritto). G. XXVII. 11.
busta 5, cc. 1123-1125
1946 agosto 30, Parigi
Franco Amoroso.
Note sullo Statuto del Territorio di Trieste (dattiloscritto). G. XXVII. 12.
busta 5, cc. 1126-1131
Senza data
Onorevole De Berti.
Note e abbozzo per uno Statuto “obiettivo” per Trieste, su incarico di Bonomi (dattiloscritto). G. XXVII. 13.
busta 5, cc. 1132-1148
Senza data
Professor Quadri.
Progetto di Statuto permanente del T. L. T. [Territorio Libero di Trieste] (dattiloscritto). G. XXVII. 14.
busta 5, cc. 1149-1173
Senza data
Norme per la cittadinanza nel Territorio Libero di Trieste da parte del Governo Italiano (dattiloscritto con correzioni a penna
e a matita). G. XXVII. 15.
busta 5, cc. 1174-1184
1946 settembre 2, salone del Lussemburgo, Parigi
Dichiarazione di Ivanoe Bonomi alla Commissione Politico-Territoriale per l’Italia, frontiera italo-jugoslava (dattiloscritti in
italiano e francese). G. XXV. 2/1-5.
busta 5, cc. 440-504
137
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1946 settembre 2, Trieste
Comitato di Liberazione Nazionale Istria all’onorevole De Berti.
Espulsione delle famiglie italiane dalla Zona B, decisa dalla Jugoslavia, con incameramento dei beni (telegramma). G. XXVIII.
4.
busta 5, cc. 1309-1313
[1946 settembre]
Appunto sulla seduta del Lussemburgo, circa la correzione del verbale della seduta del 2 settembre 1946 (dattiloscritto in
italiano). Allegato il testo del delegato jugoslavo Bebler (dattiloscritto in inglese). G. XXV. 3.
busta 5, cc. 505-540
Senza data
Ivanoe Bonomi.
Dichiarazione all’A. N. S. A. per smentire Vishinskij, rappresentante russo. G. XXV. 4.
busta 5, cc. 541-545
Senza data
Vishinskij, delegato della Russia.
Dichiarazioni contro le affermazioni di Ivanoe Bonomi (relazione dattiloscritta in inglese). G. XXV. 5.
busta 5, cc. 546-553
[1946 settembre 5]
Appunto dattiloscritto sulla seduta antimeridiana del giorno 5 settembre alla Commissione Politica della Conferenza di
Parigi. G. XXV. 6.
busta 5, cc. 554-560
1946 settembre 5, Parigi
Resoconto France-Presse sulla seduta della Commissione territoriale e politica per l’Italia, relazione Vishinskij (dattiloscritto
in francese). G. XXV. 7.
busta 5, cc. 561-568
1946 settembre 5, Trieste
Foglio del giornale “Il Lavoratore”, organo del Partito Comunista della Regione Giulia, con articolo su Trieste. G. XXVII. 20.
busta 5, cc. 1215-1218
1946 settembre 5-13, Parigi
Conversazioni italo-jugoslave, presenti Reale, Quaroni e il ministro jugoslavo Bebler. Verbale del colloquio tra il professor
Urban, membro della delegazione jugoslava e l’onorevole Giustino Arpesani, con copia (dattiloscritti). G. XXIV. 7/1-3.
busta 5, cc. 371-383
138
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1946 settembre 5-25, Parigi
Appunti e note d’ambasciata sui colloqui italo-jugoslavi a Parigi alla Conferenza della Pace. Dal “Times” del 24 settembre
1946, articolo del corrispondente da Parigi con dichiarazioni del delegato jugoslavo con repliche e dichiarazioni di Bonomi.
G. XXIV. 5/1-5.
busta 5, c. 337-353
1946 settembre 6
Vishinskij.
Discorso alla Conferenza di Parigi (dattiloscritto in francese su carta intestata: “U. R. S. S. Bulletin édité par le bureau
soviétique d’information, Paris”.). G. XXV. 8.
busta 5, cc. 569-585
1946 settembre 11-12, Parigi
Vishinskij al presidente della Commissione Politica Territoriale per l’Italia.
Lettera nella quale smentisce di aver citato con carattere calunnioso gli italiani Graziani e Messé. Risposta del presidente Leif
Egeland che assicura la distribuzione della relazione con le citazioni corrette. G. XXV. 9.
busta 5, cc. 586-590
1946 settembre 16, Parigi
Pietro Quaroni, ambasciatore, al ministro degli Esteri.
Lettera sui rapporti con la Jugoslavia (dattiloscritto). G. XXIV. 1.
busta 5, cc. 293-301
1946 settembre 16, Parigi
Telegrammi contro le affermazioni del delegato jugoslavo Bebler, circa l’italianità etnica di Gorizia e questione giuliana
(quattordici pezzi), telegramma di Bonomi al sindaco di Gorizia (con copia e minuta). G. XXIV. 3/1-14.
busta 5, cc. 314-330
1946 settembre 19
Colloquio di Alberto Tarchiani con l’ambasciatore americano Dunn, per un accordo italo-greco su Trieste, sulla crisi WallaceBurnes, sulla sovranità coloniale. G. XXIV. 8.
busta 5, cc. 384-391
1946 settembre 23
Appunto di Casari, funzionario del Ministero degli Esteri, sui rapporti con la Jugoslavia (dattiloscritto con busta). G. XXIV. 2.
busta 5, cc. 302-313
1946 settembre 23
Dichiarazioni di Ivanoe Bonomi alla Commissione Politica Territoriale per l’Italia, territori italiani d’Africa (dattiloscritto in
francese). G. XXV. 10.
busta 5, cc. 591-604
139
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1946 settembre 25, Parigi
Ivanoe Bonomi al Ministero degli Affari Esteri.
Telespresso n. 479, riservatissimo, sulle conversazioni italo-jugoslave (dattiloscritto). G. XXIV. 4.
busta 5, cc. 331-336
[1946] settembre 25, Parigi
Eugenio Reale a Ivanoe Bonomi.
Fautore convinto dell’avvicinamento italo-jugoslavo, non è d’accordo con l’interruzione delle trattative dichiarata da Bonomi
all’Ansa. G. XXIV. 5/6.
busta 5, cc. 354-357
1946 settembre 25, Parigi
Pietro Quaroni ed Eugenio Reale.
Rapporto sulle conversazioni italo-jugoslave, con conferma di Tarchiani e Carandini (dattiloscritto con busta). G. XXIV. 6.
busta 5, cc. 358-370
1946 settembre
I deportati della Venezia Giulia in Jugoslavia, Gorizia, Trieste, Pola, settembre 1946. G. XXVIII. 2.
busta 5, cc. 1270-1281
1946 settembre 29-ottobre 1, Parigi
Dichiarazione dei rappresentanti dei Comitato di Liberazione Nazionale di Pola e dell’Istria occupata. Lettera di
presentazione a Ivanoe Bonomi, presidente della commissione (dattiloscritto). G. XXVII. 16.
busta 5, cc. 1185-1189
Senza data
Articolo 16, Statuto di Trieste (dattiloscritto in francese). G. XXVII. 17.
busta 5, cc. 1190-1195
Senza data
Ivanoe Bonomi.
Il destino di Trieste, note sullo Statuto del Territorio Libero di Trieste (minuta). G. XXVII. 18.
busta 5, cc. 1196-1209
1947 gennaio 27, Napoli
Tito Livio Cannone, già direttore didattico, a Ivanoe Bonomi.
Richiesta della copia della sua lettera di rinunzia ad un incarico ben rimunerato, con l’autorizzazione di poterla pubblicare in
un libro educativo per giovanetti. D. XIII. 2.
busta 2, cc. 636-637
140
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1947 marzo 3, Napoli
Benedetto Croce a Ivanoe Bonomi.
Ringraziamento per gli auguri dell’apertura del nuovo Istituto Storico, realizzazione avvenuta non prima del fascismo,
quando aveva sessant’anni, ma ora che ne ha ottanta. Tuttavia le forze intellettuali e volitive non l’hanno ancora
abbandonato. Importanti nessi di fatti, a lui non abbastanza noti, rivelati dal libro di Bonomi. Sua convinzione sempre
maggiore della colpa grande del re, cioè della sua inadeguatezza di fronte a fatti che richiedevano un qualche slancio
interiore o di poesia. Egli era affatto prosaico, privo anche di quella poesia che un re attinge dalla tradizione secolare della
sua casa. Sua possibilità di dare più precise indicazioni sui fatti accaduti nell’Italia meridionale nel “nonimestre” e sua
risoluzione di pubblicare le note del diario, che ha scritto ogni giorno per impedire alla memoria di fargli i consueti giochetti.
Ragioni dell’impossibilità della formazione di un ministero democratico (dattiloscritto). F. I. 72.
busta 3, cc. 722-723
1947 maggio 30, Roma
Ivanoe Bonomi ad Alcide De Gasperi.
Rinunzia all’invito di entrare nel Gabinetto (lettera con busta). C. VII. 38.
busta 2, cc. 392-394
1947 dicembre 11, Roma
Giuseppe Micheli, presidente dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, a Ivanoe Bonomi, presidente della
“Compagnia Roma”.
Rielezione di Bonomi a membro del Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, nonostante la sua carica di
presidente della Compagnia di Roma, possibile motivo di una incompatibilità (dattiloscritto). C. VII. 39.
busta 2, c. 396
1947 dicembre 15, Roma
Ivanoe Bonomi a Giuseppe Micheli.
Ringraziamenti per la prova di fiducia, costituita dalla concessione della sanatoria dell’incompatibilità tra la sua carica di
presidente della Compagnia Roma e la partecipazione al Consiglio delle Assicurazioni Generali. L’impossibilità continuata di
partecipare ai Consigli di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, per i molti impegni, lo costringe a rassegnare le
dimissioni e a sollecitarne l’accettazione. C. VII. 40.
busta 2, c. 398
1947 dicembre 15, Roma
Ivanoe Bonomi al presidente delle Assicurazioni Generali.
Dimissioni da membro del Consiglio di Amministrazione per l’impossibilità di partecipare alle sedute, decisione ribadita
dalla conoscenza della incompatibilità con la carica di presidente della Compagnia Roma. Opportunità di non accettare la
sanatoria voluta dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni Generali (minuta autografa e copia dattiloscritta). C. VII. 41-41/1.
busta 2, cc. 399-401
[1947]
Ivanoe Bonomi.
Note incomplete stese su Vittorio Emanuele III, dopo la sua morte, per insistenza di amici e soprattutto di monsignor
Barbieri. F. I. 73.
[Manca, si veda nota di Adele Bellù del 24 luglio 1973.]
141
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1948 gennaio 9, Trieste
Direzione Centrale delle Assicurazioni Generali a Ivanoe Bonomi.
Nomina fatta dall’assemblea ordinaria degli azionisti a consigliere della Compagnia (dattiloscritto). C. VII. 42.
busta 2, c. 402
1948 gennaio 18, Roma
Ivanoe Bonomi al presidente delle Assicurazioni Generali.
Conferma delle dimissioni. C. VII. 43.
busta 2, c. 403
1948 gennaio 26, Trieste
Il presidente delle Assicurazioni Generali a Ivanoe Bonomi.
Rammarico per la conferma delle sue dimissioni e impegno di darne notizia al prossimo Consiglio di Amministrazione in
Milano (dattiloscritto). C. VII. 44.
busta 2, c. 404
1948 febbraio 2, Roma
Trattato di amicizia, commercio e navigazione fra la Repubblica Italiana e gli Stati Uniti d’America (a stampa, bilingue
italiano-inglese). G. XXIX. 2.
busta 5, cc. 1317-1344
1948 febbraio 4, Roma
Carlo Sforza, ministro, a Ivanoe Bonomi.
Trattato di amicizia, commercio e navigazione con gli Stati Uniti (lettera dattiloscritta). G. XXIX. 1.
busta 5, cc. 1314-1316
1948 febbraio 24, Trieste
Il presidente delle Assicurazioni Generali a Ivanoe Bonomi.
Invito a intervenire al Consiglio di Amministrazione, convocato a Venezia per il 3 marzo. In calce la minuta per la risposta di
Bonomi, in data 27 febbraio 1948, con la conferma delle dimissioni (dattiloscritto con annotazioni manoscritte). C. VII. 45.
busta 2, c. 405
1948 febbraio 26, Trieste
Il presidente delle Assicurazioni Generali a Ivanoe Bonomi.
Rammarico per le sue dimissioni accettate dopo le ragioni esposte, per non venire meno al riguardo dovutogli (dattiloscritto).
C. VII. 46.
busta 2, c. 406
1948 aprile 26-27
Michele Saponaro.
Chi saprà darci l’inno nazionale? Quelli scritti da Verdi e da Rossini furono messi da parte: né forse val la pena di riesumarli (ritaglio
del giornale “Corriere d’Informazione”). C. I. 44.
busta 2, c. 89
142
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
[1948 maggio 8]
Ivanoe Bonomi.
Bozza del discorso per la Presidenza del Senato. C. VII. 47.
busta 2, cc. 407-418
1948 luglio 16, Roma
Umberto Terracini a Ivanoe Bonomi, presidente del Senato.
Impossibilità di allontanarsi dal Paese e di unirsi a lui nel viaggio a Londra, per la grave situazione politica creatasi in Italia,
in seguito al recente attentato a Togliatti. F. I. 82.
busta 3, c. 737
1949 gennaio 20
Consigliere De Cupis al ministro dei Lavori Pubblici.
Nota di giudizio sulla costruzione della scuola elementare di Monte Scaglioso della quale si chiede registrazione alla Corte
dei Conti (copia e note dattiloscritte). G. XXX. 2.
busta 5, cc. 1348-1352
1949 gennaio 25
Consigliere De Cupis al presidente addetto alla Sezione di Controllo.
Relazione riservata sul riadattamento delle opere pubbliche senza razionale programmazione (dattiloscritto). G. XXX. 3.
busta 5, cc. 1353-1356
1949 aprile 14, Como
Ettore Rota a Ivanoe Bonomi.
Richiesta di una trentina di pagine autobiografiche da inserire nell’opera da lui diretta per l’editore F. Vallardi in quattro
volumi, comprendenti tutti i ministri del vecchio Regno d’Italia e alcuni del periodo repubblicano. F. I. 85.
busta 3, cc. 745-746
1949 aprile 20, Firenze
Francesco Saverio Grazioli, generale, a Ivanoe Bonomi.
Impressione circa l’articolo Il colpo di Stato del 25 luglio 1943, pubblicato da Ivanoe Bonomi nel “Mondo”. L’odio
dell’Inghilterra rivolto non contro il fascismo, ma contro l’Italia per le sue mire nel Mediterraneo e nel Mar Rosso.
Conseguente inevitabilità di un futuro conflitto. Opportunità di affidare, dopo il 25 luglio, il potere non a Badoglio, colpevole
della impreparazione bellica italiana, ma a Dino Grandi. Ingenua credulità che un successivo governo politico, solo perché
composto da antifascisti, avrebbe dovuto evitare la catastrofe e la guerra civile. Opportunità di continuare la guerra fino
all’esaurimento e di tentare di ottenere dagli Alleati un diverso armistizio, o di chiederlo subito dopo il colpo di Stato,
informandone lealmente la Germania. Nel caso di mancata rassegnazione della Germania a tale necessità, adeguate misure le
avrebbero impedito di rivolgere le armi e di compiere rappresaglie. F. I. 83.
busta 3, cc. 739-742
143
Carte Ivanoe Bonomi
Secondo periodo ministeriale e seguente
(5 giugno 1944-12 aprile 1950)
1949 aprile 26, Mazzarino (Caltanisetta)
Rocco Giunta Zoda a Ivanoe Bonomi.
Critiche all’articolo di Bonomi sul colpo di Stato del 25 luglio e difesa del re. Impossibilità per qualunque governo successivo
alla caduta di Mussolini di ottenere un trattamento migliore dagli Alleati, che hanno imposto la resa a discrezione per avere
le mani più libere su uomini e cose. Triplice qualifica di vigliacchi, traditori e schiavi, meritata per il nostro comportamento
tenuto (dattiloscritto). F. I. 84.
busta 3, cc. 743-744
1949 ottobre 11
Relazione alle Sezioni Unite della Corte dei Conti, sulla richiesta del Governo per la registrazione con riserva del decreto
ministeriale 21 luglio 1949, relativo alla concessione all’E.RI.CAS. (Ente Ricostruzione del Cassinate) delle opere nella zona
della battaglia di Cassino (dattiloscritto). G. XXX. 4.
busta 5, cc. 1357-1361
1949 novembre 15, Roma
Franco Monicelli, direttore di “L’elefante”, a Ivanoe Bonomi.
Comitato sorto ad Ostiglia per le onoranze al proprio padre Tomaso, come giornalista, politico, commediografo. Gradimento
di qualche scritto di Bonomi sul padre durante la Resistenza (dattiloscritto). F. I. 86.
busta 3, c. 747
1949 dicembre 7, Roma
Ordine scritto del ministro dei Lavori Pubblici concernente la concessione dei lavori di riparazione e ricostruzione della zona
di Cassino all’E.RI.CAS. (con allegata nota dattiloscritta di commento). G. XXX. 5.
busta 5, cc. 1362-1366
1950 gennaio 29, Pescia
Giovanni Ansaldo a Ivanoe Bonomi.
Compiacimento per le congratulazioni di Bonomi per il suo libro su Giolitti, trasmessegli da Giuseppe Giolitti, considerato
come alto onore all’opera sua. Tentativo di accostarsi all’uomo e di comprenderlo, senza preoccupazioni di teorie, senza veli
di ideologie. F. I. 87.
busta 3, cc. 748-749
1950 aprile 12
De Cupis, consigliere della Corte dei Conti, a Ivanoe Bonomi.
Annuncia l’invio di copia di relazioni per far conoscere “l’osservatorio della Corte dei Conti”. G. XXX. 1.
busta 5, cc. 1345-1347
144
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