COMUNI DI
ARGELATO, BARICELLA, BENTIVOGLIO, BUDRIO, CASTEL MAGGIORE, CASTELLO D’ARGILE,
CASTENASO, GALLIERA, GRANAROLO DELL’EMILIA, MALALBERGO, MINERBIO, MOLINELLA,
PIEVE DI CENTO, SAN GIORGIO DI PIANO, SAN PIETRO IN CASALE
AZIENDA USL DI BOLOGNA
PROVINCIA DI BOLOGNA
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4
5
6
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
LEGGE 285/97: “PROMOZIONE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA”
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI
Il progetto, inserito nel Programma Attuativo 2008, ha riproposto in continuità con l’anno
precedente, la realizzazione di azioni di sostegno alla genitorialità attraverso:
• Supporto agli sportelli di consulenza educativa rivolta ai genitori;
• Realizzazione di iniziative dedicate al tema della genitorialità realizzazione di iniziative
sempre dedicate alla genitorialità
Il monitoraggio da sett. 2007 a giugno 2008 sui 15 Comuni del Distretto ha fatto emergere i
seguenti dati di attività:
Supporto agli sportelli di consulenza educativa rivolta ai genitori attivati presso i comuni di:
Castello d'Argile, Pieve di Cento, Budrio, Castenaso, Molinella, Bentivoglio, Castel Maggiore,
Arglato, San Giorgio di Piano
Attività di laboratorio attivati presso i comuni di:
Bentivoglio, Castel Maggiore Argelato, San Giorgio di Piano
Incontri a tema attivati presso i comuni di:
Baricella, Granarolo, Malalbergo, Minerbio.
In generale, le problematiche prevalenti portate dai genitori possono essere così schematizzate:
• Aggressività- fasi di opposizione
• Fasi evolutive di crescita
• Separazioni/conflitti nelle relazioni familiari
• "Gelosia" rapporti tra fratelli Inserimenti scolastici
• Disturbi del sonno
• Disturbi dell'alimentazione
• Inserimento scolastico
SPORTELLI D’ASCOLTO SCUOLE
Le attività dello sportello d’ascolto come previsto dal Programma Attuativo 2008 in continuità con
l’anno precedente ha previsto l’intervento presso ogni Istituto scolastico del Distretto di un esperto
per un’attività di counseling intesa come azione di prevenzione al disagio e di sostegno alle
difficoltà relazionali.
Gli interventi di consulenza proposta sono stati i seguenti:
• colloqui fra esperto e ragazzi
• colloqui tra esperto e insegnanti
• colloqui tra esperto e genitori
• osservazioni in classe
• incontri di gruppo e discussioni a tema
• progettazione d’interventi di gruppo(es: assemblee di sezione, incontri con i rappresentanti
dei genitori).
Dai dati di monitoraggio riferiti all’anno solare 2008 emerge quanto segue:
Totale ore complessive di consulenze erogate: 1275,5
di cui:
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
Ore complessive counceling: 929
Ore osservazione in classe: 163
Ore incontri di gruppo e discussioni a tema:136
Ore progettazione d'interventi di gruppo: 47,5
Totale target raggiunto: 2184 soggetti
di cui:
Minori 6-10 anni: 495
Minori 11-13 anni: 775
Minori 14-17 anni: 159
Genitori: 376
MEDIAZIONE FAMILIARE
Gli utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare nell’anno 2008 sono stati in totale
60, di cui 21 singoli e 39 coppie.
Di queste 60 situazioni:
• 11 sono persone e/o coppie già in carico al Servizio dal 2007 (impegnate in un percorso di
mediazione o consulenza),
• 49 invece sono casi nuovi.
C’e stato un incremento significativo rispetto al 2007, soprattutto da parte di coppie di genitori in
fase di separazione, target privilegiato del Servizio (dei 49 nuovi accessi ben 33 vedono coinvolte
situazioni di coppie). Globalmente le coppie che hanno usufruito del Servizio di Mediazione nel
2008 sono state 39.
Le affluenze hanno praticamente coinvolto, con diversa percentuale, tutti i Comuni della Pianura
Est.
Prendendo in esame le nuove situazioni afferenti al Servizio, si vede che di questi 49 accessi:
• 26 (più del 50 %) sono avvenuti in modo autonomo. Le persone si sono rivolte cioè al Servizio
di Mediazione Familiare di propria iniziativa, senza l’intervento di professionisti od operatori
dell’ambito sociale, psicologico, giuridico e/o pedagogico.
• In 7 casi l’invio è stato fatto dagli psicologi del Consultorio Familiare.
• In 6 casi l’indicazione è stata data dall’Assistente Sociale (dei Comuni o dell’Area Minori).
• In 4 casi l’invio è stato fatto dalla Psichiatra del Centro di Salute Mentale.
• In 3 casi l’invio è stato fatto dalla Psicologa del Servizio di Neuropsichiatria Infantile.
• In 1 caso l’indicazione è stata data dalla Pedagogista del Comune, dal Giudice del Tribunale
Ordinario, dall’Ostetrica del Consultorio.
Per quel che riguarda le risposte del Servizio di Mediazione Familiare riferite ai nuovi utenti che si
sono rivolti al Servizio nel 2008:
• In 27 casi si è attivato un percorso di Mediazione Familiare;
• In 11 casi si è attivato un percorso di Consulenza Individuale su tematiche separative;
• In 11 casi dopo una fase preliminare di valutazione non si è attivato alcun percorso;
• In nessun caso vi è stato l’invio ad altri professionisti.
L’età media delle persone si aggira intorno ai 40/45 anni, senza differenze sostanziali tra i due
sessi. Nella quasi totalità delle situazioni erano presenti figli, che rimangono il focus principale
dell’intervento.
Infine, per quanto attiene allo status sociale, si tratta sostanzialmente di persone appartenenti al
ceto medio.
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO : INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO
Procedure e metodologia vengono mantenute e curate dall’equipe adozioni che le condivide negli
incontri mensili di coordinamento dell’attività complessiva, partecipando con regolarità ai
coordinamenti provinciali per l’adozione e partecipando ai corsi formativi organizzati dalla
Provincia di Bologna.
L’equipe adozioni ha ricevuto nel corso del 2007 n 34 domande di coppie che intendevano
effettuare il percorso adottivo.
Ha effettuato come da procedura n° 4 corsi formativi-informativi ai quali hanno partecipato n°28
coppie senza alcun ritiro.
Ha effettuato le istruttorie relative alle domande presentate nel corso del 2007 che sono tutt’ora in
corso.
Ha attivato un nuovo gruppo di sostegno alle famiglie adottive nel secondo anno di post adozione
che si è incontrato n° 8 volte con la partecipazione di n°6 coppie . Quest’anno si effettuata anche
l’esperienza di dare vita al gruppo dei bambini, n° 5 , che si incontrava nell’orario in cui i genitori
effettuavano, nelle stanze attigue, il loro gruppo di lavoro.
Sul post adozione si sono seguite n° 3 famiglie e n 3 bambini attraverso l’adozione nazionale; si
sono seguite n° 9 famiglie e n° 13 bambini attraverso l’adozione internazionale.
DISAGIO : L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE PER GLI INTERVENTI COMPLESSI
Nel corso del 2008 si è portato avanti il lavoro di analisi sulla casistica e sulle modalità di farsi
carico delle situazioni complesse: l’obiettivo di creare sistemi di intersezione fra i diversi servizi e
che gli strumenti che li connettono siano funzionali ad una opportuna gestione del progetto di
intervento. I protocolli aziendali a valenza sanitaria e socio sanitaria che si stanno riformulando è
interesse che vedano all’interno la presenza del servizio sociale lavoro che è in fase di elaborazione
FAMIGLIE NUMEROSE – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
È stato individuato un gruppo di lavoro composto da alcuni tecnici dei Servizi Sociali dei Comuni
e dell’AUSL che si occupato della stesura dei criteri di accesso al contributo e le modalità di
erogazione omogenee per i Comuni del Distretto.
GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE –
AZIENDA USL
Nel 2008 si è portata avanti l’esperienza dei gruppi di sostegno alle famiglie adottive che hanno
bambini già nel secondo anno di arrivo. Assieme al gruppo dei genitori si è attivato
contemporaneamente anche il gruppo dei bambini: mentre le 6 coppie si incontravano alla
presenza dell’assistente sociale e della psicologa dell’ente autorizzato in una stanza attigua i 5
bambini si incontravano con l’educatrice ed una psicologa volontaria
La partecipazione è stata costante e partecipata.
La possibilità di rivedere anche i bambini ha consentito di meglio verificare l’andamento
dell’esperienza adottiva e di accompagnare i genitori verso riflessioni che i loro figli sollecitavano
ai professionisti. Le diverse tematiche sono quindi state affrontate grazie anche ai bambini, al loro
modo di porsi, alla loro diversa fase di sviluppo
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
GRUPPO AUTO MUTUO AIUTO PER FAMIGLIE AFFIDATARIE – AZIENDA USL
Nel 2008 si sono mantenuti, come da programma, incontri mensili; il gruppo è composto da 5
famiglie tutte con affidi in corso. Sono 4 famiglie del territorio distrettuale più una che viene da un
distretto limitrofo.
Il gruppo ha avviato un percorso con una psicologa che li sta accompagnando nell’affrontare da
dentro le tematiche consone all’affido familiare. Hanno inziato l’esperienza ad aprile 2008 ed
hanno effettuato n 7 incontri, ma ne restano ancora 3 per terminare il programma concordato. Ci
relazioneranno i risultati delle’esperienza.
“COSA ABBIAMO DA DIRE” ADOLESCENTI CON ESPERIENZA DI AFFIDO SI RACCONTANO – AZIENDA
USL
Il presente progetto non è stato realizzato e la variabilità delle situazioni e la fatica nel dare
disponibilità dei ragazzi adolescenti ci ha fatto decidere per la non fattibilità del progetto stesso
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11
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: Progetto “AGENZIA METROPOLITANA PER L’AFFITTO”
Comune o altro ente capofila di progetto
Provincia e Comune di Bologna.
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Giacomo Venturi, presidente Associazione
“AGENZIA METROPOLITANA PER L’AFFITTO”
Tel. 0516598720
e-mail: [email protected]
Destinatari
Famiglie con redditi intermedi
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
L’associazione è stata costituita nel gennaio 2007 ed
il progetto è diventato operativo in 34 Comuni della
Provincia nel gennaio 2008.
Ambito territoriale di realizzazione
Area metropolitana bolognese.
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia, Comuni, ACER, Associazioni proprietari
immobiliari, sindacati inquilini, ASP, CNA.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Reperire alloggi sul mercato per destinarli a
categorie sociali individuate come beneficiari degli
interventi di politica abitativa dalla Pubblica
Amministrazione.
Calmierare il mercato delle locazioni.
Tutelare i proprietari minimizzando i rischi connessi
alla selezione dei locatari, garantendo servizi relativi
alla gestione degli immobili.
Tutelare gli inquilini mediante la garanzia di
contratti trasparenti e un canone calmierato.
Favorire l’incontro tra utente e mercato anche
attraverso la costituzione di fondi di garanzia a
tutela dei proprietari.
Organizzare modalità di gestione degli immobili e
dei relativi contratti.
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
125.000 €*
Numero di contratti di locazione stipulati nell’arco
di sperimentazione del progetto stimato in tre anni.
Contributo annuale erogato dalle Fondazioni Bancarie per la durata della sperimentazione
triennale.
Tale contributo è erogato direttamente all’Agenzia e non incide in alcun modo sul bilancio
provinciale.
13
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: Progetto Mutuability
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
Provincia di Bologna
Moreno Tommasini – Direttore Settore Bilancio e
Provveditorato
Via Zamboni 13 – 40126 Bologna – Tel. 0516599292
[email protected]
Cittadini che hanno assunto un mutuo per l’acquisto
della prima casa in condizioni di difficoltà a causa
dell’andamento dei tassi d’interesse o di disagiate
condizioni sociali.
progetto dell'anno precedente
Il progetto è stato avviato nel 2008 e terminerà il
30/6/2009.
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia
Comuni
Banche
Associazione consumatori
MicroBo
Acer
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Aiuto alle famiglie in difficoltà
Azioni previste
Comunicazione per rinegoziare e surrogare mutui
Possibilità di richiedere sospensione del pagamento
delle rate per un massimo di 6 mensilità
Possibilità di accedere al microcredito in situazioni
di emergenza
Possibilità di cedere l’immobile ad ACER e di
mantenere il diritto di abitazione
Piano finanziario:
Costo totale
previsto
20.000,00
euro
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Quota
regionale
Quota nazionale
\\
\\
Numero di cittadini coinvolti
Numero di finanziamenti concessi / numero
richiedenti
Numero di cessioni ACER / numero richiedenti
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Denominazione: Genitori Più
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Azienda AUSL di Bologna
Centri per le famiglie
Comuni
Garavini Clede Maria
Presidio Roncati Via S.Isaia 94 Bologna
Telef. 0516597608
[email protected]. it
Servizi Sanitari ed Educativi
Genitori
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Aziendale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Servizi Sanitari: Dipartimento Sanità Pubblica,
Dipartimento Cure Primarie ( Consultori Pediatrici,
Familiari, Medici di Medicina Generale, Pediatri di
Libera Scelta), ENTI Locali: Centri per le famiglie,
Servizi Educativi e Sociali.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Promuovere la salute nei primi anni di vita del
bambino.
Promuovere la lettura ad alta voce ai bambini;
Promuovere, proteggere e sostenere
l’allattamento materno e le prime relazioni;
• Prevenzione morte improvvisa del lattante;
• Protezione del bambino durante il trasporto in
auto;
• Promozione delle vaccinazioni;
• Prevenzione malformazioni congenite e
assunzione acido folico;
• Proteggere il bambino dall’esposizione al fumo
di tabacco in gravidanza e dopo la nascita.
Quota
Costo totale regionale
Quota nazionale
previsto
•
•
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Piani di azioni
Report di verifica.
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Genitori dei bambini in fascia d’età prescolare
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto intende offrire a tutte le famiglie con bambini da zero a sei anni un’opportunità
d’ascolto ed un sostegno pedagogico finalizzato all’acquisizione di una maggior consapevolezza
del ruolo genitoriale, dello stile educativo familiare, della comunicazione e del dialogo quotidiano
con i figli. Si tratta di un aiuto per i genitori a riconoscere i bambini nei cambiamenti tipici delle
diverse età ed a imparare a esprimere risorse e competenze educative.
16
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
Nello specifico gli obiettivi che si intende raggiungere sono:
•
accogliere le problematiche educative e le difficoltà della coppia genitoriale;
•
costruire, in modo strutturato, dei punti di ascolto che siano di riferimento per le famiglie del
Distretto e attraverso i quali i genitori saranno ascoltati, sostenuti e aiutati ad affrontare
incertezze che vivono quotidianamente nelle relazioni familiari;
•
costruire un raccordo ed un’azione integrata con il servizio minori dell’Azienda USL e le
scuole del territorio per un confronto costante sul ruolo genitoriale.
AZIONI PREVISTE
Le azioni per la realizzazione del progetto prevedono:
• individuazione delle sedi e delle giornate di apertura dello sportello;
• individuazione di un punto per la raccolta delle prenotazioni dei genitori;
• predisposizione e distribuzione volantini informativi;
• avvio dello sportello;
• definizione del calendario degli incontri del gruppo tecnico di coordinamento per il raccordo
fra le istituzioni impegnate nell’azione complessiva di realizzazione degli sportelli di ascolto e
di consulenza alle famiglie (Comuni, Scuole, Azienda USL);
Per le iniziative dedicate al tema della genitorialità:
• individuazione del tema e dell’esperto;
• individuazione dei tempi e dei luoghi;
• predisposizione e distribuzione volantini informativi
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
“Mediazione familiare”
“Sportello d’ascolto - scuole dell’obbligo e superiori”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni, Azienda AUSL
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 coordinatore del progetto
Esperti
N 4 referenti comunali (1 per ogni area di coordinamento pedagogico distrettuale)
RISULTATI ATTESI
Consolidamento dell’attività di sportello nel Distretto.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
Scheda di sintesi dei dati di monitoraggio
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
Materiale informativo prodotto dalle singole Amministrazioni per la divulgazione delle
iniziative.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 50.436,64 (€ 25.000,00 anno 2009 + € 25.436,64 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € 6.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 19.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - €/
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
SPORTELLI D’ASCOLTO SCUOLE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
San Pietro in Casale -Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
•
Minori,
Insegnanti
Genitori
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto intende consolidare le attività in atto nelle scuole volte a favorire, attraverso l’ascolto e
la comunicazione, l‘autostima, l’espressività e le relazioni interpersonali e la promozione di una
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
cultura dell’infanzia volta al benessere psicologico. In altre parole, gli obiettivi del progetto sono
volti a:
• Migliorare delle capacità relazionali, interpersonali e di interazione nei gruppi;
• Promuovere di un’educazione all’ascolto;
• Favorire occasioni di consulenza e supervisione agli insegnanti;
• Favorire momenti di sostegno/consulenza alle famiglie;
• Identificare eventuali segnali di disagio;
• Prevenire il fenomeno del bullismo.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede la messa in campo nelle scuole del Distretto delle seguenti azioni/servizi in
base alle singole specificità/bisogni del contesto:
• percorso formativo di educazione socio-affettiva continuo a sostegno della genitorialità in crisi
rivolto alle famiglie;
• incontri individuali (counseling);
• colloqui tra esperto ed insegnanti;
• colloqui tra esperto e coppia genitoriale;
• incontri di gruppo e discussione a tema;
• eventuale progettazione d’interventi di gruppo e/o personalizzati i cui contenuti riguardino
in particolar modo la comunicazione e la sfera relazionale.
• Creazione di una scheda di valutazione e sua somministrazione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
•
“Sostegno alla genitorialità 0/6”
“Mediazione familiare”
“Attività pomeridiane”
“Il nostro impegno per gli altri”
“Giovani nella rete”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Istituti scolastici di primo e secondo grado del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
N. 1 coordinatore del progetto
Referenti del progetto per ogni istituto scolastico ( uno per ogni istituto scolastico)
Esperti ( uno per ogni istituto scolastico)
RISULTATI ATTESI
Consolidamento delle attività di sportello negli Istituti scolastici.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
Scheda di valutazione quali-quantitativa somministrata agli esperti che gestiscono gli sportelli di
ascolto da compilare in collaborazione con il referente scolastico del progetto.
La valutazione prevederà le seguenti voci:
numero destinatari raggiunti distinti in alunni – genitori – insegnanti;
tipologie di problematiche prevalenti;
numero di persone che partecipano ai lavori di gruppo;
livello di gradimento dei destinatari.
Elementi di forza e di criticità del progetto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 60.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 14.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 46.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
21
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
MEDIAZIONE FAMILIARE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Azioni di sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella
gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento de servizi dedicati.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda Ausl di Bologna Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
Email: [email protected]
Ufficio di Piano 051/6669583
[email protected]
DESTINATARI
Genitori (singolarmente o in coppia) in conflitto, in procinto di separarsi o che si sono già
separati, residenti nei Comuni del Distretto.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2006
22
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
Accogliere con un servizio strutturato le situazioni di forte compromissione delle relazioni
familiari;
Facilitare i genitori ad esercitare le proprie responsabilità parentali in un clima di
cooperazione, nell’interesse dei figli;
Raffreddare i conflitti e trovare soluzioni realistiche per l’esercizio dei diritti/doveri parentali;
Incentivare la rete fra servizi socio educativi e scolastici.
Mantenere il raccordo con i Centri per le famiglie di Bologna, Ferrara e Casalecchio e con il
Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione
AZIONI PREVISTE
In un’ottica di consolidamento del servizio, il progetto prevede 3 livelli di azioni:
1.
Consolidamento della qualità del servizio:
• Creazione di strumenti di valutazione della qualità dell’intervento del servizio da
somministrare al termine dell’intervento e/o in tempi successivi al termine dell’intervento
al fine di monitorare l’esito degli interventi sul breve e/o medio periodo.
2.
Consolidamento del servizio nel territorio:
• Incontri con: coordinatori pedagogici, consultori familiari,Direzioni Didattiche e Istituti
comprensivi per consolidare la messa in rete del servizio.
•
3.
Predisposizione e diffusione di materiale informativo per informare le famiglie
dell’assetto del servizio nel 2009 (sedi giorni, orari e numeri telefonici per usufruire della
mediazione).
Consolidamento del servizio nella rete dei servizi di mediazione familiare
provinciale/regionale
• Partecipazione agli incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in
collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
“Sportello d’ascolto scuole”
“Sostegno alla genitorialità 0-6”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Consultori familiari, Comuni, Direzioni didattiche, Istituti comprensivi, Coordinatori pedagogici.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 coordinatore del progetto
N. 1 mediatore familiare
RISULTATI ATTESI
Attraverso le azioni messe in campo si prevede di:
23
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
•
•
aumentare il numero delle consulenze
creare uno strumento di monitoraggio della qualità del servizio
potenziare il raccordo con gli altri servizi ed operatori socio scolastici continuando in
un’azione di rete che sta restituendo ora i primi segnali significativi a livello distrettuale.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
Strumento di monitoraggio della qualità dell’intervento
N. incontri di informazione/sensibilizzazione sul servizio effettuati sul distretto e n.
partecipanti
N incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in collaborazione con il
Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 15.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 3.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 12.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
24
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU
UN TEMPO LUNGO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere le famiglie affidatarie
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda Usl , Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti
Email: [email protected]
Tel : 051 6662635/34
DESTINATARI
Minori di età compresa 0/18 anni e adulti quali genitori, insegnati, operatori dei servizi e scolastici
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità con gli anni precedenti
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto mira a mantenere attivo il pensiero e la riflessione sulle metodologie di lavoro relative
alla tematica dell’adozione, a qualificare gli operatori dell’equipe affinché ci si specializzi e si sia
aggiornati sui mutamenti che intervengono anche nelle relazioni internazionali.
25
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
È necessario altresì che i cambiamenti siano costantemente inseriti nel contesto legislativo che
come si sa costituisce il quadro di riferimento.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Colloqui
Riunioni
Aggiornamenti e interpretazioni/studio dei dati di attività
Revisione delle procedure affinché siano in linea con l’attività aziendale e legislativa
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto in rete con “Gruppi di sostegno alle famiglie adottive nel secondo anno di post-adozione”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
Equipe adozioni
Comuni del Distretto Pianura Est
Provincia di Bologna
Famiglie adottive
Associazioni che collaborano con l’equipe
Gruppi di auto aiuto che si incontrano nel territorio distrettuale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori dell’equipe adozioni appartenete all’USSI Minori: Responsabile di USSI, Psicologo
Assistente Sociale ed Educatore professionale
RISULTATI ATTESI
Un miglioramento in termini di qualità delle modalità di intervento ed una riflessioni
quali/quantitativa sull’attività
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
N. coppie che hanno partecipato ai corsi di formazione/informazione;
N. coppie che hanno ripresentato domanda per effettuare l’istruttoria di adozione nazionale
ed internazionale;
N. istruttorie concluse;
N. supplementi di istruttoria;
N. partecipanti ai gruppi di auto-aiuto;
Funzionalità della metodologia dell’equipe di lavoro:
N. riunioni operative;
N. operatori d’equipe coinvolti.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
di cui:
• risorse comunali - € 6.000,00
€ 26.000,00
26
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
•
•
•
•
risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 20.000,00 Fondo sociale locale
FRNA (risorse regionali) - € /
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
27
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
FAMIGLIE NUMEROSE
di cui al Programma finalizzato “Sperimentazione di iniziative per l’abbattimento dei costi dei servizi per
le famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere le famiglie numerose
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promozione di iniziative sperimentali di riduzione:
• dei costi sostenuti per le utenze dalle famiglie con quattro o più figli, compresi i minori in
affido;
• dei costi sostenuti per l’accesso e la fruizione dei servizi dalle famiglie con quattro o più figli,
compresi i minori in affido, fra cui: i servizi di mensa e trasposto scolastico, servizi educativi
28
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
estivi, tasse o tariffe dei rifiuti solidi urbani, ICI, addizionale comunale Irpef, accesso ai servizi
sportivi e culturali e politiche tariffarie in genere;
AZIONI PREVISTE
•
Individuazione dei criteri di accesso al contributo e le modalità di erogazione omogenee per i
Comuni del Distretto attraverso un gruppo di lavoro composto da alcuni tecnici dei Servizi
Sociali dei Comuni e dell’AUSL che si occuperà della stesura di un regolamento per la
definizione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
Comuni
Azienda USL
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dei Comuni del Distretto e dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Erogazione di contributi alle famiglie con un numero pari o superiore a quattro.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
N. famiglie che hanno beneficiato di riduzioni.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 106.869,01
di cui:
• risorse comunali - € 21.373,80
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 85.495,21 (Fondo famiglia)
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
29
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
PROGRAMMA DISTRETTUALE DI SOSTEGNO ALL’AFFIDAMENTO FAMILIARE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere le famiglie affidatarie
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
[email protected]
DESTINATARI
Ragazzi/bambini in affido familiare o che necessitino di tale risorsa.
Famiglie interessate ad approfondire la conoscenza dello strumento.
Famiglie, anche di parenti, che offrono la loro collaborazione nell’accoglienza di minori
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promozione, qualificazione, formazione, sostegno, accompagnamento dell’affidamento familiare
di bambini e ragazzi
30
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Incontri di piccolo gruppo e/ assembleari
Individuazione di percorsi che sostengano gli affidamenti parentali
Individuazione/applicazione di percorsi che sostengano le famiglie affidatarie
Stesura di un documento che contenga prassi metodologiche e operative
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto si integra con i progetti di promozione della area delle responsabilità familiari
e dell’area dell’infanzia e adoloscenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
USSI minori
Operatori sociali dei comuni del distretto
Associazioni che si occupano di accoglienza
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N.1 Referente USSI Minori
Esperti nel settore
RISULTATI ATTESI
Contribuire alla diffusione dell’istituto dell’affido familiare anche in clima di forte disagio socio
economico
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. Iniziative svolte
N. Affidi eterofamiliari e parentali
Strumenti attivati per il sostegno alle famiglie affidatarie
Relazione di attività dell’equipe affidi
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 41.720,76
di cui:
• risorse comunali - € 8.344,15
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 33.376,61 Fondo famiglia
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
31
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
GRUPPO AUTO AIUTO FAMIGLIE AFFIDATARIE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere le famiglie affidatarie
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
[email protected]
DESTINATARI
Gruppo di famiglie affidatarie che hanno affidi familiari in corso.
Il progetto indirettamente si rivolge anche ai bambini affidati alle stesse famiglie che partecipano
al gruppo
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità con gli anni precedenti
32
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Confronto/ sostegno alle famiglie che hanno affidi familiari in corso anche attraverso la creazione
di eventi su tematiche che riguardano l’affidamento e le complesse relazioni e reazioni che si
creano fra i diversi attori coinvolti
AZIONI PREVISTE
Incontri mensili fra le famiglie
Seminari incontri approfondimenti con professionisti esperti
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto è in integrazione con le aree che si rivolgono alle responsabilità familiari e
infanzia e adolescenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Azienda USL /Distretto Pianura Est
Associazioni di famiglie affidatarie che operano nel territorio distrettuale
Famiglie affidatarie
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Rappresentante di una associazione che si occupa di accoglienza nell’ambito del territorio
distettuale
RISULTATI ATTESI
Dal presente progetto ci si attende che le famiglie con affidi che frequentano il gruppo abbiano il
sostegno utile alla cura della relazione con il bambino affidato ed i propri figli
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. Famiglie affidatarie che hanno partecipato al progetto
N. Iniziative organizzate nel corso dell’anno
Livello di efficacia /gradimento dell’esperienza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.836,40 ( residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
33
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI
POST ADOZIONE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere il sostegno alle famiglie nel post-adozione
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti
Email: [email protected]
Tel : 051 6662635/34
DESTINATARI
•
•
2 Gruppi di genitori: uno di 6 famiglie con bambini di età compresa fra i 0 e i 6 anni e uno di 5
famiglie con bambini di età compresa fra i 7 anni e oltre
1 Gruppo di 5 bambini dai 7 anni e oltre
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE:
Il progetto è in continuità dal 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
•
Accompagnamento/sostegno delle famiglie adottive durante il secondo anno del post
adozione
34
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
•
•
Analisi, confronto e riflessione sulle tematiche relative all’adozione
Creazione di eventi (incontri e seminari) mirati al sostegno delle famiglie adottive e non, su
tematiche riguardanti la crescita del bambino
Raccordo con il tavolo tecnico provinciale per la messa in rete delle esperienze parallele che si
attiveranno sul territorio provinciale.
AZIONI PREVISTE.:
•
•
•
•
Contatto con le famiglie per definire la loro partecipazione
Definizione dei temi scelti dalle famiglie (primo incontro)
Approfondimento degli argomenti (successivi incontri) , mentre in una stanza attigua si
osserveranno /guideranno i bambini attraverso l’uso di attività ludiche
Somministrazione ai genitori di un questionario di gradimento sull’esperienza realizzata
(ultimo incontro)
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto è in integrazione con le aree che si rivolgono alle responsabilità familiari e
infanzia e adolescenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Azienda USL
Comuni del Distretto Pianura Est
Famiglie adottive
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Tutti gli operatori dell’equipe adozioni
Un rappresentante dell’Ente Autorizzato che collabora con questo territorio
Due (o più ) professionisti volontari che collaborano con l’USSI Minori
RISULTATI ATTESI
Partecipazione attiva delle famiglie adottive residenti nel territorio distrettuale che si trovano nel
secondo anno di post adozione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. finale delle famiglie partecipanti ai gruppi
N. famiglie adottive che si trovano durante il secondo anno di post adozione
Livello di efficacia e/o gradimento dell’esperienza da parte delle famiglie adottive
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 7.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 7.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
35
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
•
•
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
36
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
CURA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere le famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est , Servizio Sociale, USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Aera Socio Sanitaria Servizio Sociale del Distretto Pianura Est
Tel: 051 6662634/35
DESTINATARI
Madri e i loro figli, spesso non in carico ai servizi, che si trovano in condizioni di grave rischio per
la loro incolumità, che necessitano di protezione, aiuto, sostegno e intervento progettuale per
uscire da una condizione di totale dipendenza.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Protezione del minore e della madre
Conoscenza, sostegno e cura della relazione madre/bambino
37
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
Supporto alla donna per mirare a condizioni di sufficiente autonomia psicologica e
socio/economica
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Inserimenti in comunità di accoglienza
Colloqui individuali e incontri di rete
Costruzione del piano di intervento individuale
Creazione della rete di intervento specifica per quella situazione
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
“Consultori in rete”
“Genitorialità 0-6”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est
Servizio Sociale del Distretto Pianura Est
Servizi Sanitari del Distretto Pianura Est
Comunità di accoglienza madri e bambini con le quali si collabora
Associazioni del territorio e non che si occupano di immigrazione
Centri di formazione
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori USSI Minori e Assistenti Sociali comunali
RISULTATI ATTESI
Garantire risposta alle situazioni, madri e figli, che in emergenza o rischio si trovassero con
necessità di intervento
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. segnalazioni di interventi urgenti per questa tipologia di interevento
N. Interventi effettuati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 64.357,00
di cui:
• risorse comunali - € 64.357,00 (di cui € 37.357,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale)
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
38
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
INTERVENTO/PROGETTO
CONSULTORIO FAMILIARE IN RETE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Valorizzare il ruolo dei Consultori familiari e metterli in rete con gli altri servizi del territorio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Bologna
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Micaela Bonavia, Responsabile U.O. Consultorio familiare
051 6662643 - [email protected]
DESTINATARI
Giovani adolescenti, famiglie e donne con particolare attenzione alle donne straniere
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Sviluppare la messa in rete distrettuale dei servizi dedicati al sostegno della famiglia della
salute della donna e della genitorialità
Facilitare l’accesso ai servizi delle donne straniere attraverso interventi di mediazione
culturale
Realizzare interventi atti ad aumentare l’empowerment
39
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
•
•
•
Promuovere la conoscenza tra le donne straniere del Servizio e delle opportunità che esso può
offrire, in particolare rispetto ai disturbi della sfera genitale, e del momento peri e post
menopausale.
Favorire l’informazione dei giovani sugli aspetti socio-sanitari di prevenzione e cura, con
particolare attenzione all’educazione sessuale e contraccettiva: prevenzione nell’ambito delle
malattie sessualmente trasmesse (MST) e delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG)
Contrasto alla salute diseguale
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede due azioni principali:
1. Promozione della rete dei servizi dedicati:
Incontri di coordinamento e messa in rete dei servizi/progetti distrettuali dedicati alla salute della
donna, alla promozione del benessere e prevenzione del disagio della famiglia e dei giovaniadolescenti.
2.
Promozione di incontri di informazione/sensibilizzazione sul territorio rivolti alle donne
straniere:
• Individuazione dei target di riferimento adeguati per attenuare le eventuali variabili
negative incidenti sulle dinamiche di gruppo, in collaborazione con le referenti del Punto
Migranti
• Promozione degli incontri, in collaborazione con le referenti del Punto Migranti
• Realizzazione degli incontri tematici di presentazione del Consultorio familiare e dei suoi
servizi:
incontro condotto dal coordinatore del progetto e da uno psicologo esperto di
dinamiche di gruppo e di intercultura;
incontro con l’ostetrica e la ginecologa, con verifica e confronto sul percorso, analisi
delle difficoltà e degli elementi propositivi.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Ulteriore sviluppo screening oncologici e diagnosi precoce
Mediazione Familiare
Sportelli d’ascolto scuole
Progetto Giovani nella rete
Progetto Onde anomale network
Progetto Street loop
Punto Migranti
Progetto Si_cura. Donne migranti e cura delle persone anziane
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL Distretto Pianura Est, Comuni, Centri giovanili, Istituzioni scolastiche.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 Coordinatore del progetto
N. 1 Psicologa
N. 1 Ginecologa
N.1 Ostetrica
40
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Creazione di un tavolo di lavoro che promuova la messa in rete e l’informazione sul territorio
dei servizi distrettuali dedicati alla salute della donna, alla promozione del benessere e
prevenzione del disagio della famiglia e dei giovani-adolescenti.
Promozione dell’integrazione delle donne straniere nel contesto sociale
Miglioramento dell’accesso alle cure
Autonomia delle donne straniere nell'utilizzo dei servizi:
controllo della propria fertilità
prevenzione IVG e MST
partecipazione alle campagne di screening
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
N. incontri di coordinamento ed elenco dei partecipanti
Elenco strategie di promozione dell’informazione dei servizi sul territorio (materiale cartaceo,
siti web, programmi radiofonici etc…)
Gradimento delle specifiche azioni
Gradimento del modello organizzativo
Valutazione degli incontri a tema da parte dei fruitori
Numero di donne straniere coinvolte negli incontri
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 0,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
41
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Responsabilità familiari
42
43
44
45
46
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
LEGGE 285/97: “PROMOZIONE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
SOGGIORNI ESTIVI
Il progetto realizzato nell’estate 2008 ha previsto l‘offerta di 4 tipologie di vacanza:
una vacanza in barca a vela presso Cervia (proposta dall’associazione Via col vento)
una vacanza in campeggio al mare a Marina di Romea; (proposta dalla coop Atlantide)
una vacanza presso l’appennino tosco emiliano a Tredozio presso l’ ostello “Le volte”antico
casolare ristrutturato (proposta dalla società Calycanthus)
una vacanza sulle colline di Casola Valsenio presso il centro turistico Cà Budrio” (proposta
dall’associazione Cemea)
Le vacanze, rivolte a bambini e adolescenti dai 8 ai 16 anni, hanno coperto, complessivamente un
periodo di nove settimane (metà giugno – fine agosto 2008) coinvolgendo complessivamente 334
minori residenti nel distretto, 27 dei quali segnalati dai servizi dell’Ausl (13) o dai Comuni (14).
Il numero complessivo dei partecipanti ci in conferma che il progetto ha incontrato il favore delle
famiglie e dei ragazzi, tuttavia rimangono alcuni aspetti sui quali riflettere:
la fascia d’età prevalente dei minori partecipanti si colloca fra i 9 ed i 12 anni; risulta difficile
coinvolgere i ragazzi dai 14 ai 16 anni nonostante un buon ventaglio di opzioni;
il dato degli iscritti per ciascun Comune è molto diversificato: questo richiederà un
investimento maggiore nelle forme di informazione e promozione della proposta.
TOTALE MINORI
ISCRITTI PER COMUNE
23
27
13
37
34
3
48
17
40
28
8
7
4
29
16
COMUNI
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
TOTALE
334
Dall’incontro di verifica svolto con i referenti delle associazioni e cooperative che hanno
partecipato al progetto emerge un bilancio positivo dell’attività sia nel suo impianto organizzativo
sia nei suoi aspetti di raccordo con l’ufficio di piano.
E’ stato appurato l‘interesse delle associazioni e cooperative a riproporsi sul nostro territorio con la
medesima offerta per l’estate 2009.
47
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
ATTIVITÀ POMERIDIANE
Si tratta di progetti dedicati al tempo extrascolastico e rivolti alla prevenzione del disagio nonché
al sostegno dell’apprendimento scolastico.
I progetti prevedono la compartecipazione degli enti locali, delle scuole e del terzo settore,
sollecitando la collaborazione fra pubblico e privato in forma continuativa e strutturata.
Destinatari dei progetti sono i minori frequentanti la scuola secondaria di primo grado.
Nel 2008 sono stati presentati 11 progetti per un totale di 15 Comuni partecipanti che hanno
coinvolto settimanalmente 246 ragazzi (di cui 21 in situazione di disagio) in attività pomeridiane
da un minimo di 3 ore a un massimo di 12 ore settimanali. In generale, tutti i progetti hanno
previsto da un lato il supporto allo svolgimento dei compiti, dall’altro l’offerta di attività
laboratoriali/sportive.
Nonostante sia stata evidenziata la difficoltà nella gestione di gruppi che risultano spesso troppo
eterogenei per età, la scheda di monitoraggio ha rilevato una valutazione positiva delle attività da
parte di tutti i Comuni che si sono impegnati nel riproporre il progetto anche per l’anno scolastico
2008-2009
“PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO” –
AZIENDA USL
Nel corso del 2008 sono state gestite n° 13 borse lavoro per adolescenti.
Di questi 13 ragazzi n° 7 sono inseriti in Comunità Educative e n° 1 in affido familiare. Questa
affermazione deve aiutare a considerare il livello di problematicità che presentano i ragazzi
allontanati dalla famiglia che necessitano di interventi plurimi .
La risorsa in questione è assolutamente indispensabile consentendo ai ragazzi di usare il proprio
tempo con fini formativi approcciandosi al mondo del lavoro.
In contesto di obbligo scolastico e di obbligo formativo di difficile applicazione a fronte di risorse
scarse e di scarsa incisività dell’obbligo stesso, è indispensabile avere risorse che consentono
interventi scolastico/formativi alternativi. Ora ci si sta incontrando con il CIP territoriale ed anche
a livello provinciale si stanno costituendo tavoli analoghi per potere gestire al meglio il disagio
scolastico e formativo individuando possibili percorsi di cui uno è sicuramente quello consentito
dal progetto stesso.
“ONDE DI STRADA” PROGETTI DI ART THERAPY – AZIENDA USL
Nel 2008 abbiamo puntato sugli intereventi educativi domiciliari che ci hanno consentito di
realizzare progetti nei confronti di minori che presentano bisogni diversi: abbiamo lavorato sulla
relazione madre- bambino in famiglie dove la figura materna è fragile, disturbata sia da un punto
di vista psichico che cognitivo, abbiamo lavorato sul rinforzo delle competenze scolastiche del
ragazzino, abbiamo costruito spazi di relazione con l’adulto spesso carenti nelle famiglie in carico..
Questi interventi sono molto importanti perché crediamo che con la vicinanza le sollecitazioni e
gli interventi tecnici possono sostenere i cambiamenti.
Si sono effettuati da settembre 2008 n ° 5 interventi a domicilio per un totale di 11 minori.
48
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE – ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI - AZIENDA USL
Nel corso dell’anno scolastico 2007/2008 si è concordato con i Dirigenti scolastici delle scuole ed i
pedagogisti dei nidi e delle materne comunali di attivare un percorso di conoscenza
dell’organizzazione dei servizi sociali e socio sanitari del territorio distrettuale per :
facilitare il contatto tra la scuola e l’USSI Minori affinché sia momento istituzionale;
condividere la difficile e complessa presa in carico;
evitare la dispersione delle informazioni;
favorire la collaborazione scuola/servizi;
ridurre il senso di solitudine di chi si trova a raccogliere il disagio del minore;
ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze sia all’interno che all’esterno della
scuola.
L’Ussi ha già effettuato n°15 incontri con le scuole secondo due diversi moduli . un incontro da
due ore oppure 3 incontri da 2 ore. La partecipazione è stata molto buona. Questa fase del
progetto non è ancora terminata pertanto i dati conclusivi e le relative riflessioni verranno
rimandate a giugno 2009
FONDO DISTRETTUALE PER PROGETTI EDUCATIVI E DI SOSTEGNO PER RAGAZZI 18-21 ANNI –
CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE
L’intervento intende garantire continuità progettuale ai ragazzi che al compimento della maggiore
età necessitano di restare in carico ai Servizi attraverso svariate forme di intervento, come indicato
nelle linee di indirizzo della direttiva regionale n°846/2007.
I fondi messi a disposizione per l’anno 2008 sono stati dedicati a n. 3 neo-maggiorenni inseriti in
comunità segnalati dall’USSI Minori dell’Azienda USL di Bologna - Distretto Pianura Est per i
quali si è resa necessaria la permanenza in struttura a causa della mancata possibilità di un rientro
presso la famiglia d’origine, in quanto non si sono verificate le condizioni per l'adozione o per una
effettiva autonomia esistenziale
PROGRAMMA ACCENDI MOLTI FUOCHI – NEUROPSICHIATRIA AZIENDA USL
MONITORAGGIO ATTIVITÀ “ACCENDI MOLTI FUOCHI” ANNO 2008
INTERVENTI EDUCATIVI E LABORATORI (anno scolastico 2007-2008)
Si tratta di interventi realizzati nelle scuole e al Centro polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” e
che hanno previsto attività di varia natura volti a:
• favorire il benessere a scuola e per fare opera di prevenzione in situazioni di disagio
(laboratori)
• favorire l’integrazione di alunni con disabilità (interventi individuali e osservazioni su
bambini certificati).
Le attività svolte sono state le seguenti:
A SCUOLA
Percorsi di educazione socio-affettiva per la scuola primaria.
Interventi a valenza educativo - formativa progettati per gruppi classe e finalizzati allo
sviluppo delle competenze emozionali ed affettive. In n. 11 classi sono stati effettuati n. 4
49
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
-
-
-
incontri più 2 con i docenti; in n. 7 classi sono stati effettuati n. 2 incontri più 1 con i docenti).
Hanno partecipato 18 classi per un totale di n. 414 alunni.
Laboratori nelle scuole
Analoghi nei contenuti alle attività socio-affettive, i laboratori se ne differenziano per
l’organizzazione in un tempo più lungo. Si tratta di attività di piccolo gruppo che possono
coinvolgere una o più classi. Alcuni di questi laboratori, in base ai temi trattati e alle finalità,
vedono la collaborazione di differenti figure professionali (arte terapeuta, fisioterapista,
logopedista, psicomotricista). Sono stati realizzati: n. 3 laboratori di arte terapia ( 5 incontri
per ogni laboratorio); n. 1 laboratorio “Assaggi di yoga” (n. 6 incontri); n. 1 laboratorio socio
affettivo (n. 6 incontri); n. 3 laboratori “Il corpo a colori” ( 7 incontri). Hanno partecipato 8
classi di scuola primaria e secondaria di primo grado per un totale di n. 184 alunni.
Percorsi di animazione/formazione per la scuola secondaria di primo e secondo grado
Sono interventi rivolti al gruppo classe finalizzati all’acquisizione di competenze sociali e
relazionali utili al buon andamento del gruppo. Hanno valenza formativa basata su una
metodologia di tipo cooperativo - attivo che vede i ragazzi protagonisti del percorso. Per ogni
classe sono stati effettuati n. 4 incontri, più 2 con i docenti). Hanno partecipato 21 classi per
un totale di n. 483 studenti.
Rassegna “Accendi il film” : proiezione di due film per la scuola elementare e di 1 film per la
scuola media con incontri di approfondimento su particolari tematiche a richiesta dei docenti.
Sono stati presentati tre film di cui 1 per le scuole primarie e 2 per le scuole medie. In 4 classi
sono stati realizzati, su richiesta dei docenti, n. 2 ulteriori incontri per ogni classe per un
approfondimento dei temi emersi a seguito della visione dei film.Hanno partecipato alla
rassegna n.11 classi di scuola primaria di Budrio e Molinella e 4 classi di scuola media di
Castenaso per un totale di 355 studenti.
AL CENTRO
Laboratorio del mercoledì rivolto ai bambini del secondo ciclo della scuola primaria di
Vedrana. Al laboratorio partecipano bambini e ragazzi certificati provenienti dalle scuole del
territorio individuati e segnalati, in accordo con la scuola e con la famiglia, dal Servizio NPEE.
Il laboratorio è a cadenza settimanale e si svolge per l’intero anno scolastico (da ottobre a
maggio). Hanno partecipato n. 40 alunni di classe 4° e 5° della scuola primaria di Vedrana,
più 1 alunno segnalato dal Servizio di Budrio, 1 alunna segnalata dal Servizio di S. Giorgio
di Piano e 1 alunna segnalata dal Servizio di Castenaso.
ATTIVITÀ EXTRA SCOLASTICHE
- Laboratori estivi al Centro
Rivolti a bambini in età 6-10 anni con inserimenti mirati di bambini segnalati dal Servizio NPEE. Si
tratta di laboratori espressivi a carattere educativo - riabilitativo. I laboratori sono stati aperti per 2
pomeriggi alla settimana nei mesi di giugno e luglio 2008. Hanno partecipato 65 bambini tra i
quali 15 bambini segnalati dal Servizio NPIA di Budrio.
- Gruppo adolescenti
E’ un gruppo educativo - riabilitativo composto da ragazzi in età 12-17 anni segnalati dal
Servizio
NPEE del territorio area Nord. L’attività ha cadenza settimanale con incremento nel periodo
estivo e si svolge nel corso di tutto l’anno. Si propongono moduli laboratoriali (teatro, fumetto,
danza, arte, teatro, musica). Il gruppo è composto da 10 ragazzi.
ATTIVITÀ DI ARTE TERAPIA E PSICOMOTRICITÀ
L’arte terapeuta e la psicomotricista di “Accendi Molti Fuochi” nel corso dell’anno, oltre a
partecipare a progetti che si realizzano nelle scuole, hanno effettuato interventi individuali e di
gruppo rivolti a bambini in età 3- 10 anni seguiti dal Servizio NPIA.
50
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
Il neuropsicomotricista ha svolto interventi individuali e di gruppo con bambini e ragazzi seguiti
dal Servizio.
PROGETTI PARTICOLARI E INTERVENTI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE, CONSULENZE
Nell’anno 2008 sono state realizzate le seguenti attività:
• Progetto di teatro per adolescenti “Il giallo limone degli eroi- Cromo - grafie”. Avvio di un
laboratorio sul linguaggio espressivo – teatrale (n. 15 incontri) rivolto alla classe quarta
dell’Istituto “Fioravanti” di Molinella. Hanno partecipato 14 studenti. Le attività proseguiranno
anche nell’anno scolastico 2008-2009.
• Intervento in n. 2 classi dell’istituto “Fioravanti” di Molinella sulle tematiche adolescenziali. In
ogni classe sono stati effettuati n. 4 incontri. Hanno partecipato n. 32 studenti.
• Percorso di formazione “Il corpo che insegna, il corpo che apprende” tenutosi nella
primavera 2007 presso il Centro Polifunzionale e rivolto a docenti delle scuole di Budrio,
Castenaso e Molinella. Al percorso, che prevedeva n. 5 incontri, hanno partecipato n. 22
docenti
• Partecipazione al Progetto “I CARE” degli Istituti Comprensivi di Castenaso e di Bologna
(I.C. n. 7) teso alla realizzazione di incontri di formazione per i docenti e di gruppi di automutuo - aiuto per genitori di bambini disabili sui temi dell’integrazione scolastica. Si sono
costituiti due gruppi di genitori ( uno con inizio il 27 ottobre composto da 16 genitori e uno
con inizio a gennaio 2009) e un gruppo di 18 insegnanti. Per ogni gruppo sono stati realizzati
n. 8 incontri.
• Collaborazione con l’Istituto Comprensivo n. 11 di Bologna (zona Pilastro) con interventi di
promozione del benessere scolastico in due classi di scuola primaria ( n. 5 incontri più 2 con i
docenti) e in 1 classe di scuola media ( n. 4 incontri più 2 con i docenti. Sono inoltre previsti
ulteriori momenti di formazione rivolti ai docenti) per un totale di 69 alunni.
• Gruppi di sostegno ai genitori seguiti dal Servizio NPIA nell’intera area nord:
N. 1 gruppo rivolto ai genitori di bambini con gravi disabilità a cui hanno partecipato 10
genitori. Il gruppo si incontra a S. Giovanni in Persiceto per un totale di n. 6 incontri a
cadenza settimanale.
N. 3 gruppi rivolti a genitori e bambini in età 4-6 anni che effettuano il percorso “Conoscere e
conoscersi: giochi, movimento e assaggi di yoga”. I gruppi sono stati realizzati nella
primavera (5 incontri) e nell’autunno 2008 (n. 8 incontri per ogni gruppo) presso il Centro
Clinico per la Prima Infanzia a Castel Maggiore. Hanno partecipato 13 genitori con i loro
bambini. Per il 2009 sono in programma ulteriori gruppi da attivare a Budrio (Vedrana) e a S.
Giovanni in Persiceto.
• 7° Rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere” all’interno della quale sono stati
presentati n. 2 libri ed è stato realizzato un evento speciale (la presentazione dell’ultimo saggio
della prof.ssa Marie Rose Moro). Agli incontri della Rassegna, che ha carattere metropolitano,
hanno partecipato 150 persone.
• Partecipazione con l’Accademia Filarmonica di Bologna – Orchestra Mozart del maestro
Claudio Abbado – alla realizzazione sul territorio del progetto Tamino attraverso attività di
musicoterapia e laboratori musicali rivolti a bambini e adolescenti. Nell’anno scolastico
2008-2009 partecipano n. 10 adolescenti all’attività di musicoterapia per un totale di n. 11
incontri nel periodo ottobre-dicembre 2008 e n. 9 incontri nel periodo gennaio-marzo 2009) e
15 alunni della scuola primaria di Vedrana, più 4 bambini certificati, per un totale di n. 9
incontri).
ALTRE ATTIVITÀ
• Partecipazione ai lavori del GLIP di Bologna (Legge 104/92), su incarico della Regione Emilia
Romagna, in rappresentanza dell’Azienda USL a livello metropolitano.
• Realizzazione di materiale di documentazione delle attività seminariali di “Accendi Molti
Fuochi” da diffondere sul territorio
51
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
Partecipazione al gruppo di lavoro di Bologna Città per la predisposizione dell’Accordo
territoriale per l’integrazione scolastica di alunni disabili, in rappresentanza dell’Azienda USL;
Collaborazioni con Istituzioni pubbliche e private per la realizzazioni di interventi e progetti
di formazione e di promozione della salute sui temi dell’ integrazione e della prevenzione del
disagio in età evolutiva.
SORRIDERE INSIEME – COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA - ONLUS
È un progetto che ha due aree di intervento: la Pet-therapy e la Musicoterapia.
PET-THERAPY
Le Attività e Terapie Assistite con Animali (A.A.A./T) più comunemente note col termine “pettherapy” sono da oltre un trentennio una realtà negli Stati Uniti d'America e in vari paesi Europei.
Nel nostro paese solo di recente si è sviluppata una certa attenzione anche grazie al Decreto del
marzo 2003 emanato dall'allora ministro Sirchia.
Con A.A.A./T si indicano diverse modalità di intervento in campo socio sanitario attraverso la
presenza e l'interazione con un animale.
Vi è una distinzione da fare tra attività e terapie assistite; le prime sono di tipo ricreativo e ludico e
si inseriscono all'interno di un progetto, può realizzarsi anche per mezzo di incontri sporadici ed
essere sostenuta da semplici volontari. Quando si tratta di terapie assistite il discorso è diverso,
occorre un progetto dettagliato e mirato ad un obiettivo, prevede la raccolta dati e la valutazione
finale dei risultati raggiunti.
Occorre tenere presente che si tratta di terapie di accompagnamento e non di terapie alternative,
che vanno ad inserirsi in un contesto in cui già opera personale specializzato. Ecco perchè occorre
il coinvolgimento di tutte le parti in causa.
Le A.A.A./T. Non sono universalmente adattabili né tanto meno possono essere applicate a tutte
le persone. Non compiono miracoli ma semplicemente cercano di portare supporto sociale,
psicologico ed emozionale a persone disposte ad accettarlo anche dagli animali.
La Pet-therapy ha avuto due campi d'azione (sedi):
1. presso un istituto di scuole medie inferiori;
2. presso una casa di riposo per anziani.
1) Istituto di scuole medie inferiori:
La destinataria era una bambina di 13 anni con una diagnosi si autismo grave.
L'insegnante di sostegno sperava in un recupero minimamente ricettivo per prepararla ad uscire
dall'istituto che frequentava in vista dell'iscrizione in una nuova sede per il successivo anno
scolastico.
Obiettivo:
appropriazione degli spazi che da sola non riusciva ad acquisire, se non con la
presenza- supporto della madre;
Azioni:
presentazione e contatto con l'animale;
giochi semplici di relazione (buttare e riportare la pallina);
seguire l'animale al guinzaglio;
appropriarsi gradatamente degli spazi esterni in modo guidato;
superare le barriere architettoniche (gradini).
52
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
Risultati:
maggior sicurezza nel momento dell'inserimento nella scuola nuova con la presenza
del cane che per lei ha rappresentato un riferimento molto importante.
L'intervento è durato dal marzo a giugno 2008 (1 incontro alla settimana della durata di un'ora) ed
ha avuto il riconoscimento da parte degli stessi insegnanti come progetto pilota.
53
54
55
56
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Denominazione:
PROGRAMMA PROVINCIALE “PROMOZIONE DI POLITICHE DI ACCOGLIENZA E TUTELA
DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA
( Piano adozione, accoglienza, abuso)
Comune o altro ente
capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma
:
nominativo e
recapiti
Destinatari
PROVINCIA
Claudia Ceccarelli
051-6598100
[email protected]
Ilaria Folli
051-6598997
[email protected]
M. Agnese Cheli
051/4141611
il [email protected]
-
operatori dei servizi sociali e sanitari
autorità giudiziaria
operatori degli enti autorizzati;
operatori delle comunità di accoglienza
educatori e insegnanti
associazioni di famiglie affidatarie
famiglie disponibili all’accoglienza
coppie interessate all’adozione;
cittadinanza,
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
si
precedente
Ambito territoriale
di realizzazione
Istituzioni/attori
sociali coinvolti
Obiettivi del
progetto (anche
eventuali
integrazioni con
provincia
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca,
Aziende Usl, Associazioni famiglie affidatarie, Comunità di accoglienza
per minori, Enti Autorizzati adozioni internazionali convenzionati,
Tribunale per i Minorenni, Istituzione Minguzzi, Scuola (USP - Ufficio
Scolastico Provinciale)
• promuovere e realizzare quanto previsto nelle direttive regionali, in
particolare in riferimento all’accoglienza e all’adozione
• predisporre e realizzare i piani accoglienza, affido e abuso
• realizzare azioni di coordinamento tra operatori dei diversi territori e
tra operatori dei servizi pubblici e del privato realizzare iniziative
formative per operatori, volontari e famiglie
• attuare raccolta di dati e riflessioni sulle problematiche emergenti
57
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
altre aree
d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
• coordinamento e segreteria organizzativa del Coordinamento
Provinciale infanzia e adolescenza e dei suoi sottogruppi di lavoro (
accoglienza e adozione)
• attuazione piani provinciali:
accoglienza :
- iniziative di sensibilizzazione sull’accoglienza;
- formazione per operatori delle comunità e per adulti
accoglienti;
- formazione congiunta operatori dei servizi, delle comunità,
associazioni dei servizi, insegnanti;
- sostegno a gruppi di famiglie affidatarie gestiti dai distretti;
- realizzazione progetto di contrasto all’abuso di sostanze (
Teatro sociale) per adolescenti e ragazzi accolti in comunità,
operatori dei servizi e delle comunità di accoglienza;
- confronto tra operatori dei servizi socio-sanitari, delle comunità
di accoglienza e giudici onorari del Tm.
adozione
- programmazione a livello provinciale dei corsi di informazione
e formazione per le coppie interessate all’adozione;
- rinnovo Convenzione con gli Enti Autorizzati
- realizzazione dei corsi di informazione/formazione da parte
delle équipe e degli Enti Autorizzati convenzionati;
- programmazione e sostegno a gruppi di post adozione;
- realizzazione di attività formativa/supervisione per gli
operatori delle équipe adozione, operatori degli enti
autorizzati;
- realizzazione di corso di formazione Vicinanze, rivolto agli
insegnanti sul tema dell’adozione e scuola;
- elaborazione ipotesi di fattibilità ricerca sui ragazzi adottati
seguiti dai Servizi;
abuso
- attività clinica per la presa in carico dei minori e delle loro
famiglie;
- individuazione di protocolli condivisi tra il Faro ed i servizi
socio sanitari;
- individuazione ed estensione di strumenti operativi condivisi
tra il Faro e gli Ospedali
- formazioni per insegnanti delle scuole
Costo totale
Quota
previsto:
quota
regionale
quota
provincia
quota
Comuni e
costo
privato
ausl
150.351,5
personale
costo del
sedi e
personale
150.351,5
segreteria
+ costo del
personale
Accoglienza:
realizzazione di almeno 2 iniziative di sensibilizzazione;
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
monitoraggio/valuta
zione
realizzazione di un’attività formativa per insegnanti o operatori dei servizi,
associazioni, comunità;
realizzazione corsi di preparazione per adulti accoglienti;
realizzazione spettacolo teatro sociale sul tema dell’abuso di sostanze
n. minimo 3 incontri Tavolo accoglienza.
Adozione:
- Realizzazione di almeno 25 corsi di informazione e formazione alle coppie.
- Realizzazione di almeno un’iniziativa formativa sul tema/attivazione
supervisione.
- Realizzazione di almeno 3 incontri del Coordinamento adozione misti tra
servizi ed Enti Autorizzati.
Abuso:
N. casi seguiti
Aumento delle prese in carico rispetto al 2008
Individuazione di protocolli e strumenti operativi condivisi
Realizzazione n. 1 iniziativa formati
59
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Denominazione:
Progetto sovrazonale relativo al funzionamento del Centro specialistico per la prevenzione
dell’abuso e del maltrattamento: IL FARO
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Centro specialistico Il Faro/ Az. Usl Bologna
M. Agnese Cheli
Tel 051/4141611
il [email protected]
Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed
ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e
grado, operatori delle associazioni, del volontariato,
autorità giudiziaria
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Si
Ambito territoriale di realizzazione
provincia di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario
Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola, Az.
Ospedaliere, Centro Giustizia Minorile
Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2°
livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia
che:
sviluppi una rete di servizi e di azioni
caratterizzata da specifica competenza
multiprofessionale, per la tutela della salute
infantile e la prevenzione all’abuso e al
maltrattamento;
valuti in modo qualificato i casi e la presa in
carico delle situazioni più problematiche;
promuova eventi formativi;
promuova interventi di sensibilizzazione,
informazione e documentazione sul fenomeno;
attività di consulenza specialistica;
presa in carico diagnostica e terapeutica;
elaborazione progetto di intervento riparativo e
terapeutico con l’equipe del territorio
Realizzazione dell’ attività formativa;
Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e
informazione;
Attività di ricerca sul fenomeno;
Gestione Centro di documentazione;
Raccolta ed elaborazione dei dati;
Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta
60
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
Piano finanziario:
Costo
totale
previsto
166.000,0
0 euro
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Quota
comunale
Quota
regionale
come da
convenzione
Eventuale
quota di
altri soggetti
da
specificare
come da
convezione
N°:
casi di consulenza/presa in carico;
realizzazione attività formativa;
incontri tra i soggetti coinvolti;
realizzazione dei progetti previsti nel piano.
61
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Il Coordinamento Pedagogico Provinciale e la QUALITÀ dei servizi educativi 0/3 anni
Comune o altro ente capofila di progetto
Provincia e Comune di Bologna
Responsabile Progetto/Programma
Nominativo e recapiti
Maria Cristina Volta –Provincia di Bologna- Servizi
socio educativi
Franca Marchesi- Comune di Bologna- U.I Servizi
0/6
Destinatari
Servizi educativi pubblici e privati
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Si.
Approfondimento di tematica specifica
Ambito territoriale di realizzazione
territorio provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Comuni ed Enti gestori dei servizi
Proseguire le attività di riflessione e formazione
del Coordinamento Pedagogico Pedagogico
Provinciale
potenziare nel territorio provinciale
l’elaborazione di progetti pedagogici scritti e
condivisi
potenziare il confronto e la condivisone di
elementi minimi comuni tra i progetti pedagogici
dei soggetti pubblici e privati che gestiscono i
servizi
potenziare la dotazione da parte dei servizi di
strumenti di autovalutazione che permettano un
incremento della qualità e della trasparenza dei
servizi
-
-
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
-
-
Azioni previste
L’attività viene svolta all’interno del
Coordinamento Pedagogico Provinciale che, oltre
alle attività già consolidate negli anni, organizzerà
in particolare azioni di
- confronto sui progetti pedagogici e sugli
strumenti di autovalutazione utilizzati nei
diversi servizi
- elaborazione di elementi minimi comuni
condivisi
- realizzazione di iniziative formative
- elaborazione di documenti sul lavoro svolto e
raccolta di documentazione
Per l’organizzazione di queste azioni andrà previsto
62
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
l’uso degli spazi del Centro di Documentazione di
Bologna e potenziata l’attività di documentazione e
di segreteria organizzativa già prevista per le
attività del Coordinamento
Costo totale
previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Quota
regionale
40.000
Quota nazionale
+ costo del
40.000
personale
dipendente
di EELL e
privati
- incontri di sottogruppo e assembleari del CPP
- elaborazione di una documentazione relativa al
lavoro svolto
63
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Denominazione: INTERVENTI A FAVORE DI MINORI IN DIFFICOLTA’
Comune o altro ente capofila di
progetto per i minori in difficoltà
Provincia
Comune o altro ente capofila di
progetto per msna
Provincia
Comune di Bologna
Responsabile dell’azione:
“Accoglienza di minori in difficoltà””
nominativo e recapiti
Responsabile dell’azione
“Minori stranieri non accompagnati”
nominativo e recapiti
Destinatari
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Maria Cristina Volta
051-6598782
[email protected]
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Maria Cristina Volta
051-6598782
[email protected]
Annalisa Faccini
051-6498419
[email protected]
•
•
Minori a rischio di allontanamento ed abbandono
Minori stranieri non accompagnati
Specificare se è in continuazione di un
Prosecuzione
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
provincia
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Comuni del territorio provinciale , AUSL , ASP con
deleghe sui minori
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azioni previste
Realizzare progetti di ambito provinciale o
sovraterritoriale per problematiche particolarmente
complesse e specifiche quali:
• Gli interventi nei confronti dei minori stranieri non
accompagnati
• gli interventi di prevenzione dell’allontanamento o
dell’abbandono di minori e la qualificazione degli
interventi di affido e di accoglienza per minori
allontanati dal nucleo famigliare
Progetto di ambito provinciale sui minori stranieri non
accompagnati:
• attivazione di un coordinamento provinciale sugli
orientamenti e le metodologie di intervento per i
64
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
msna
• costruzione di un sistema di ambito sovrazonale per
la pronta accoglienza dei msna, avvalendosi del
programma nazionale Anci di protezione dei msna
• promozione di iniziative di raccordo con Autorità
Giudiziaria, Prefettura e Questura in merito alle
prassi da attuarsi a tutela dei msna
Progetto di ambito provinciale sui minori a rischio di
allontanamento e abbandono:
Sostegno agli interventi di prevenzione, di affido e
accoglienza in comunità a livello distrettuale (con
esclusione del Comune capoluogo)
raccordo e programmazione tra servzii e privato per
individuazione e realizzazione di attività condivise
attivazione di iniziative di sensibilizzazione e di
formazione
raccolta dati, valutazione delle problematiche
emergenti e realizzazione documentazione
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Il progetto “msna” e Il
progetto “accoglienza
minori in difficoltà”
riguardano le risorse a
disposizione dei
comuni per i minori,
compresi i msna, con
particolare
riferimento agli
interventi di sostegno,
di affido e di
Quota regionale
accoglienza
Oltre a queste sono
€ 20.000
previsti
€500.000 (Fondazione
Cassa di Risparmio)
numero minori seguiti
numero msna in pronta accoglienza
elaborazione di un documento finale
65
Quota
nazionale
(finanziament
o Anci/fondo
Ferrero –
Comune di
Bologna per
programma
nazionale
protezione
msna-pronta
accolienza)
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Denominazione: Sostegno al successo formativo e scolastico
Comune o altro ente capofila
di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
PROVINCIA
Claudio Magagnoli
051-6598508
[email protected]
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
• Studenti delle scuole dell’obbligo e delle scuole secondarie e
della formazione professionale
• Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti scolastici,
figure di sistema, Operatori dei servizi Sociali e Sanitari, in
rete tra loro e con Centri Servizio Specializzati
• Reti interistituzionali territorialI
Specificare se è in
continuazione di un progetto Si
dell'anno precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con
altre aree d’intervento)
Provincia
Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche, Servizi sociali e
Sanitari, Conferenze territoriali per il miglioramento dell’Offerta
formativa,
agenzie educative, centri di documentazione di supporto
all’autonomia scolastica – Istituzione Gian Franco MInguzzi
1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di
adolescenti e giovani in diritto-dovere promuovendo :
1.1. interventi diretti sulle situazioni
1.2. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla
integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione,
aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei
servizi)
1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di
riflessione e documentazione
2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione
delle diverse linee di programmazione territoriale (piani
attuativi di Zona, , Accordi territoriali attuativi della L.104.
Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio scolastico
) tra di loro e con le programmazioni provinciali (Piani per il
diritto allo studio, progetti Provinciali sostenuti dal FSE,
azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio di
tutorato..) promuovendo in particolare
2.1. l’integrazione degli organismi provinciali e territoriali ,
istituzionali e tecnici che operano su questa tematica e
potenziare l’integrazione interprofessionale e
66
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
organizzativa;
2.2. l’individuazione di modalità condivise di raccordo e di
segnalazione tra servizi e scuola e la realizzazione di
Accordi , protocolli , convenzioni per il governo
condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio
e difficoltà, con particolare riferimento al successo
formativo.
2.3. la condivisione e coprogettazione, di interventi e
progetti sul tema del successo formativo promossi
dall’Assessorato Istruzione e dalle Scuole con il sistema
dei Servizi sociali e sanitari
1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico
attraverso:
Azioni previste
1.1. interventi diretti sulle situazioni,
• Attivazione per il 2009 del Progetto finanziato con Fse
dal Servizio Scuola e Formazione per adolescenti in
difficoltà nell’assolvimento del diritto dovere
• Qualificazione ulteriore dei percorsi di formazione
Professionale biennali in raccordo con Scuole
Superiori
• Sostegno attraverso Fondi Carisbo al Programma
Dell’ASL Bologna “Accendi molti fuochi” affinché il
modello di intervento integrato tra sanitario e d
educativo attuato nei comuni di riferimento del
programma possa ampliarsi anche ad altre Scuole e
ambiti territoriali
• Sostegno ai giovani affetti da DSA ed inseriti nelle
Scuole Superiori, attraverso uno specifico
finanziamento Carisbo assegnato dal Servizio Scuola
Centro Regionale Disturbi del linguaggio..
• Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il
Diritto allo studio, attraverso fondi regionali in più
stretto raccordo ,in particolare per quanto riguarda le
borse di studio, con i Servizi sociali
1.2. iniziative di il supporto alla autonomia scolastica e alla
integrazione tra Autonomie e Territorio :
• attivazione da parte del Centro Servizi Aneka di :
o due edizioni di formazione congiunta per
operatori e figure di sistema dei servizi sociosanitari e del sistema scolastico/formativo in
due ambiti territoriali /zone sociali della
Provincia( e finalizzate ad accompagnare
processi di programmazione congiunta anche
tramite Accordi E/o Convenzioni.
o consulenza e supporto al lavoro integrato in
stretto raccordo con le finalità e le azioni
programmate dal “Tavolo disagio”
67
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di
riflessione e documentazione
o consulenza da parte del Centro Aneka sulla
documentazione, sulla progettazione, della
documentazione di progetti educativi promossi dalle
istituzioni scolastiche del territorio, in stretto raccordo
con le organizzazioni facenti parte della rete
provinciale del progetto Gold; aggiornamento e
messa a disposizione di bibliografia e documentazioni
mirate sulle tematiche dell’agio/disagio scolastico e
orientamento
o Produzione e diffusione di strumenti per
l’informazione e l’Orientamento scolastico , anche in
riferimento a particolari categorie di giovani in
situazione di svantaggio
o Produzione annuale di uno specifico Report sulla
Dispersione in raccordo con dati dei servizi sociali e
delle Asl
2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione
delle diverse programmazioni, e azioni
2.1. integrazione istituzionale e tecnica degli organismi
territoriali e provinciali che operano in ambito
educativo, sociale, scolastico, sanitario:
o Consolidamento del tavolo interistituzionale per il
contrasto al Disagio scolastico, promosso dalla
Conferenza Provinciale di coordinamento e sua
integrazione con rappresentanti delle zone sociali e
del Coordinamento Pedagogico Provinciale
o Attuazione a livello di Zone sociali corrispondenti
agli Ambiti territoriali per l’offerta formativa,
collegamenti strutturati tra il Tavolo minori delle
Zone sociali ed i tecnici ed operatori nominati nelle
conferenze territoriali, promuovendo, quando
possibile convocazioni congiunte
2.2. realizzazione di Accordi, protocolli , convenzioni per il
governo condiviso a livello territoriale delle situazioni
di disagio e difficoltà in relazione al successo formativo
o Individuazione di modalità condivise di raccordo e di
segnalazione tra Istituzioni scolastiche, Servizi
territoriali, Agenzie formative e scuola
o Promozione di un Patto provinciale antidispersione,
o Realizzazione entro il 2009 di Accordi territoriali per
l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e
alunni disabili (L.104/92), attuativi dell’Accordo
Provinciale, all’interno dei Piani attuativi di Zona
2.3. rganizzazione da parte degli assessorati provinciali
Scuola e Servizi sociali e dell’Istituzione Gian Franco
68
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
Minguzzi di incontri di condivisione delle azioni
previste e realizzate nel progetto sovrazonale e di altri
progetti su queste tematiche ( progetti FSE per
l’inclusione sociale, Progetti speciali per il successo
formativo promossi con Fondi delle Fondazioni, Piani
provinciale del Diritto allo studio, Servizio di tutorato),
utilizzando i gruppi di lavoro e gli organismi già
presenti
Costo totale
previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Contributo
Quota
FSE
9.260.761,59
Carisbo
regionale
+ costo del
8.756.113,0
364.488,59
personale
140.160,0
dipendente degli
enti coinvolti
• Numero percorsi individualizzati realizzati dal progetto
FSE
• Ampliamento numero di scuole in cui opera Accendi
Molti Fuochi
• 2 edizioni di formazione congiunta a cura di Aneka
• numero di consulenze a gruppi di lavoro
interistituzionali a cura di Aneka
• numero accordi territoriali di di programma per
l’integrazione scolastica degli studenti disabili
• Atti di integrazione/unificazione di strutture tecniche di
programmazione
• N° copie materiali informativi
69
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
PROGETTO SOVRAZONALE : 2009
Coordinamento ed integrazione delle attività volte a prevenire ed a contrastare il disagio
adolescenziale e giovanile
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
AUSL di Bologna
Garavini Clede Maria
Presidio Roncati Via S.Isaia 94 Bologna
Telef. 0516597608
[email protected]. it
Servizi Sanitari, Sociali, Educativi
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Aziendale
Servizi Dipartimento Salute Mentale (CSM-NPIIA,
SERT) Dipartimento Cure Primarie (Consultori
Pediatrici, Consultori Familiari, Spazi Giovani)
Dipartimento Sanità Pubblica,
DISS, Enti Locali.
Coordinamento ed integrazione attività relative
all’adolescenza in ambito aziendale,
raccordo e collaborazione con con gli altri
soggetti che si occupano di adolescenti ( EELL,
Provincia, Scuola,…) e con i diversi luoghi di
programmazione zonali e provinciali
• rilevazione programmi in atto in Azienda;
• Analisi aspetti di forza e criticità;
• Analisi comparata risultati ricerche effettuate e
dati attività dei servizi;
• Definizione percorso assistenziale
dall’accoglienza alla presa in carico;
• Collaborazione alla definizione Piano Aziendale
complessivo degli interventi di prevenzione
coerente con i bisogni rilevati, con gli obiettivi di
salute assunti e con indicazione priorità degli
interventi e degli investimenti tenendo presente
valutazioni di efficacia.
• Rilevazione programmi/attività EELL (PDZ);
• Collaborazione per integrare in maniera coerente
programmi/attività azienda /EELL nel rispetto
degli obiettivi di salute assunti.
70
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costo totale
previsto
Quota
regionale
Quota nazionale
Disponibilità documento (allegato)
Report periodici
71
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVITÀ POMERIDIANE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e la loro partecipazione alla vita sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale- Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Minori frequentanti le scuole secondarie di primo grado
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità con l’anno precedente
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale; esso intende
sostenere l’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica. In altre
parole, esso intende:
• arricchire le opportunità educative extrascolastiche;
• costruire occasioni di integrazione sociale e di supporto al percorso formativo scolastico dei
minori.
72
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
favorire il lavoro di rete e la cooperazione tra Istituzioni scolastiche, ente locale e Terzo
Settore.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede:
• Coordinamento con i comuni per l’identificazione di criteri condivisi di realizzazione delle
attività
• Attivazione delle attività nei comuni del Distretto
•
Creazione di una scheda di monitoraggio e valutazione e sua somministrazione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
Mediazione Familiare
Sportelli d’ascolto scuole
Disagio: integrazione professionale per gli interventi complessi
Soggiorni estivi
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto, Cooperative sociali e Associazioni Locali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
N. 1 coordinatore del progetto
Referenti comunali del progetto ( uno per ogni comune aderente)
Educatori ( in base al n. di minori coinvolti nelle attività)
Volontari ( in base al numero dei minori coinvolti nelle attività)
RISULTATI ATTESI
Messa in campo di interventi extrascolastici di qualità e fortificazione della rete delle risorse locali
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Scheda di valutazione del progetto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 65.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 15.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 50.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
• €
Fondo Sanitario Regionale
• €
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)
73
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
SOGGIORNI ESTIVI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune san Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
Luoghi di realizzazione: località di vacanza sul territorio Regionale
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Minori da 8 a 16 anni
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 1999
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Incrementare le opportunità estive per i minori del distretto proponendo diverse opzioni di
soggiorni estivi
74
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
AZIONI PREVISTE
Il progetto propone 4 tipologie di vacanza estiva: soggiorni in collina, soggiorni al mare, e attività
di vela.
Le azioni previste sono:
Contatti con associazioni e cooperative per adesione al progetto;
Realizzazione depliant illustrativo delle 3 proposte di soggiorno estivo;
Distribuzione presso le scuole, gli enti locali, sportelli per il pubblico ed operatori dei servizi
del depliant informativo;
Raccordo con gli operatori dell’AUSL e dei servizi sociali comunali per la partecipazione dei
minori in carico ai servizi;
Raccordo tecnico operativo fra enti locali ed associazioni partecipanti al progetto
Creazione e somministrazione di un questionario di gradimento dell’esperienza (genitori e
minori)
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Attività pomeridiane”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Ufficio di Piano, Azienda USL, Enti locali, Istituti Comprensivi e Istituti Superiori del Distretto,
Associazioni e Cooperative sociali.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 Coordinatore del progetto
N. 3 Referenti delle cooperative/associazioni che partecipano al progetto
Operatori coinvolti nelle vacanze estive
Referenti ASUL e Servizi sociali comunali
RISULTATI ATTESI
Offrire sul territorio un calendario di proposte estive per bambini e adolescenti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
N. minori partecipanti in relazione alla disponibilità totale dei posti
Depliant informativo
N. copie depliant distribuiti in relazione al n. totale del target residente
N. incontri di coordinamento
Questionario di gradimento a genitori e bambini
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 27.322,94 (€ 18.000,00 anno 2009 + € 9.322,94 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € 4.373,75
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 13.626,25 Fondo sociale locale
75
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
•
•
FRNA (risorse regionali) - € /
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
76
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
“PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN
CONTESTO PROTETTO” ATTIVAZIONE DI PERCORSI LAVORATIVI, TIROCINI
FORMATIVI A FAVORE DI MINORI IN CARICO AL SERVIZIO SOCIALE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori in difficoltà che hanno assolto
l’obbligo scolastico
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
DESTINATARI
Minori in carico all’USSI Minori con progetto complesso che non hanno terminato il percorso
scolastico/formativo, minori e che durante il percorso faticano ad inserirsi in un contesto
lavorativo.
Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni che si trovino ancora nella necessità di proseguire la
presa in carico da parte dei servizi territoriali.
Famiglie dei ragazzi per i quali viene attivato l’intervento previsto dal progetto.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità
77
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sostegno a minori in carico all’USSI che sono in difficoltà rispetto al percorso scolastico/
formativo/lavorativo
Coinvolgimento /condivisione della famiglia del ragazzo
AZIONI PREVISTE
Alimentare/curare la collaborazione con le istituzioni /attori sociali coinvolti volto a favorire una
rete integrata di intereventi
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
•
•
Azienda USL
Comuni del Distretto Pianura Est
Aziende del territorio
Enti Associazioni e Coop. Sociali
Centro per l’impiego
Enti di formazione professionale
Scuole
Strutture che accolgono i minori
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
1 educatore professionale che in collaborazione con i colleghi dell’USSI Minori gestisce il progetto
RISULTATI ATTESI
Dal presente progetto ci si attende che i ragazzi che utilizzeranno la risorsa possano avere
occasioni esperienziali che possano favorire l’orientamento scolastico/formativo e disincentivare
esperienze di rischi sociale
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. Minori avviati nel progetto
N. minori che hanno portato a termine il progetto
Somministrazione di una scheda di monitoraggio da somministrare ai ragazzi per rilevare
elementi di criticità e punti di forza dell’esperienza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 7.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 7.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
78
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
•
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
79
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE
INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI
E DI SOSTEGNO ALLA
GENITORIALITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere interventi su minori anche provenienti dal circuito penale che versano in condizioni di
grave disagio o rischio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
DESTINATARI
Minori che sono in carico all’USSi Minori del Distretto Pianura Est con progetto complesso
Nuclei familiari in carico all’USSI Minori del Distretto Pianura Est con limitate capacità genitoriali
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
80
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1.Interventi educativi individualizzati
• Osservare, sostenere, accompagnare i minori con decreto di affido o tutela del Tribunale
per i Minorenni, in un percorso alternativo e di prevenzione all’allontanamento dalla
famiglia;
• Affiancare ai minori figure educative di riferimento con le quali instaurare una relazione
significativa e di fiducia che permetta al minore di esprimere ed attivare le proprie
potenzialità;
• Conoscere, mettere in rete ed utilizzare delle risorse del territorio per il tempo libero;
• Coinvolgere le Istituzioni scolastiche e formative del territorio nell’ottica di formulare un
progetto integrato;
• In alcuni casi dare sollievo al nucleo familiare in difficoltà nella gestione educativa
quotidiana dei minori
2. Interventi educativi domiciliari
• Osservare il minore nel contesto familiare;
• Affiancare ai minori figure educative di riferimento con le quali instaurare una relazione
significativa e di fiducia che possa sostenere il minore nelle complesse dinamiche familiari
e nel tempo rappresentare un ruolo di mediatore nelle conflittualità che si presentano tra
genitori e figli;
• Sollevare la famiglia, almeno parzialmente, dalla gestione di alcuni momenti quotidiani di
tensione e difficoltà
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede due azioni
1.Verso i minori :
• Accompagnamento all’integrazione nell’attività di tempo libero
• Sostegno nelle attività dei compiti scolastici
• Percorsi di orientamento scolastico e lavorativo per rafforzare le motivazioni
autonomie personali che sostengano un progetto di vita.
e le
2.Verso le famiglie:
• Sostegno alla genitorialità svolto dagli operatori dell’equipe territoriale attraverso le
rilevazioni degli elementi di forza o di criticità emersi nell’osservazione dell’educatore
nell’ambito dell’intervento educativo attivato.
• Attività di continua ricerca finalizzata ad una futura attivazione di gruppi di genitori
individuati dall’equipe territoriale , al fine di svolgere, con l’ausilio di uno specialista,
degli incontri periodici di sostegno alla genitorialità (tale attività è da considerarsi come
monitoraggio attuabile solo alla luce di una ricerca approfondita al termine del triennio)
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
Azienda USL
81
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est
Istituti scolastici e formativi
Cip
Spazi giovanili
Famiglie dei minori in carico
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Gli operatori ad hoc individuati per la realizzazione del progetto
RISULTATI ATTESI
Dal presente progetto ci si attende di potere avere maggiori elementi di osservazione/valutazione
delle relazioni familiari ed individuali dei minori coinvolti nonché interventi mirati che facilitino la
relazione dei ragazzi con se stesi e con il mondo degli adulti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. e tipologia di interventi attivati
N. interventi attivati / collocamenti fuori della famiglia di minori
Relazione conclusiva dell’attività
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 50.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 50.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
82
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE: ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere un monitoraggio permanente del fenomeno del disagio
Prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
Email: [email protected]
DESTINATARI
Gli alunni e i loro insegnanti delle scuole del Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità dal 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
Facilitare il contatto tra la scuola e l’USSI Minori affinché sia momento istituzionale ;
Condividere la difficile e complessa presa in carico
Evitare la dispersione delle informazioni
Favorire la collaborazione scuola/servizi
Ridurre il senso di solitudine di chi si trova a raccogliere il disagio del minore
83
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
Ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze sia all’interno che all’esterno della
scuola
AZIONI PREVISTE
•
•
•
Ridefinizione di un documento di buone prassi e sua validazione da parte del Comitato di
Distretto
Incontri informativi e/o formativi con le scuole che ne fanno richiesta
Incontri con gli altri servizi aziendali con i quali l’USSI Minori collabora per la diffusione del
documento
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
USSI Minori
Nidi
Scuole dell’infanzia
Direzioni Didattiche
Istituti comprensivi
Istituti superiori
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N.2 Assistenti Sociali dell’USSI Minori
RISULTATI ATTESI
Ottimizzazione della relazione scuola/servizio sociale
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. incontri effettuati nell’arco dell’anno scolastico e conseguente disponibilità delle scuole
N. richieste di consulenze avute dalle scuole /segnalazioni ricevute
Relazione riassuntiva dell’esperienza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 2.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 2.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
84
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
FONDO DISTRETTUALE PER PROGETTI EDUCATIVI E DI SOSTEGNO PER
RAGAZZI 18-21 ANNI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
[email protected]
DESTINATARI
Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni in carico al servizio sociale che si trovano al
compimento della maggiore età ancora collocati in strutture e/o in affidamento familiare e che
necessitano di ulteriore periodo di accompagnamento.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire ai giovani adulti che si trovano soli o fuori dalla famiglia:
85
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
di potere terminare e/o proseguire il percorso avviato scolastico/lavorativo e di
potenziamento delle risorse
di potere ulteriormente lavorare con le risorse parentali
AZIONI PREVISTE
• Prosecuzione e/o rivisitazione del progetto attraverso: colloqui, verifiche, messa in rete delle
diverse risorse facendo anche tentativi di parziale autonomia
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto è integrato con i progetti che si rivolgono all’affido familiare e all’adozione, al
disagio giovanile in senso lato.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Azienda USL Distretto pianura Est, USSI Minori
Comuni del Distretto
Associazioni che si occupano di accoglienza
Scuole, centri di formazioni e per l’impiego
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
USSI Minori
Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto
RISULTATI ATTESI
Gestione dei progetti di transizione per la fascia dì età 18/21
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
N. ragazzi maggiorenni in carico/ragazzi seguiti secondo il progetto
Relazione sull’esperienza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 83.854,40 (€ 80.000,00 anno 2009 + € 3.854,40 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € 80.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
86
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere il benessere degli alunni di origine straniera
Promuovere occasioni di formazione per gli insegnanti
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
•
Docenti degli istituti comprensivi e delle scuole medie superiori del distretto
Funzioni strumentali per l’intercultura
Docenti alfabetizzatori
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto di innovazione
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo generale del progetto è uniformare le modalità di intervento nel campo dell’intercultura
a scuola, rendendole coerenti con le politiche di distretto per quanto riguarda i servizi di
87
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
genitorialità e infanzia, altri servizi sociali, interventi di tipo socio-sanitario sui soggetti, attività di
orientamento sociale e lavorativo, relazioni con l’associazionismo.
In altre parole si vuole:
• Rendere strutturale una modalità di incontro, confronto e rafforzamento delle competenze per
le “funzioni strumentali” delle scuole del distretto, mettendole in contatto fra di loro, facendo
circolare informazioni ed esperienze e creando una banca dati di buone prassi. In tal modo
esse diventano patrimonio non della singola scuola, ma del distretto,
• Strutturare un piano di consulenze specifiche differenziate per livelli disponibile
potenzialmente a tutti i docenti del distretto, dal livello base ad argomenti più specializzate su
temi (es. l’Italstudio – la relazione con la famiglia, la seconda generazione, ecc.) corredato da
una banca ore di consulenze ad hoc per le singole scuol.e
• Mettere in comune le risorse, i materiali e i progetti già in essere negli Istituti del Distretto
affinchè diventino patrimonio di tutte le scuole del distretto.
• Porre le basi di un gruppo di docenti specializzato a disposizione del distretto che riduca in
futuro le necessità di assorbire risorse al di fuori del sistema scuola
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede 2 azioni:
1) Animazione tavolo distrettuale delle funzioni strumentali e costruzione banca dati buone
prassi e materiali
Tale azione prevede una serie di incontri delle “funzioni strumentali” delle scuole del Distretto
(aperto a Istituti Comprensivi, Direzioni Didattiche e Istituti Superiori) volti a:
• trattare argomenti e casi specifici secondo un programma definito collegialmente. Gli incontri
prevedono la presenza di esperti che tratterà temi/questioni/problemi di maggiore interesse
per il tavolo.
• raccogliere, visionare e classificare materiali, programmi, documentazione, buone pratiche
presenti presso le scuole.
2) Consulenza per i docenti
Si intende mettere a disposizione del più ampio numero di docenti di tutte le scuole perché siano a
loro volta veicoli di didattica interculturale, un’attività consulenziale con obiettivi diversificati in
relazione all’esperienza e alle formazioni già patrimonio dei singoli. Ciò sarà realizzato attraverso:
• Didattica Interculturale di Base
Obiettivo: sensibilizzare il maggior numero di docenti al tema dell’intercultura e creare una
platea di docenti più ampia per facilitare l’inserimento dell’intercultura nella didattica del
maggior numero possibile di discipline
• Didattica laboratoriale:
Obiettivo: fornire agli insegnanti le basi fondamentali per gestire laboratori finalizzati ad
esperienze di integrazione nelle classi con alunni di nazionalità diverse
• Strumenti per l’alfabetizzazione
Obiettivo: coinvolgere i due/tre docenti più sensibili in ogni scuola per facilitare il lavoro delle
funzioni strumentali e dotare il sistema scuola di strumenti ed autonomie per intervenire nelle
fasi in cui sono richiesti interventi urgenti di alfabetizzazione. Le tematiche specifiche degli
incontri scaturiranno dal confronto con e funzioni strumentali
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si integra con Punto Migranti nei seguenti punti:
• riferimento operativo locale per le scuole in tutti i comuni
88
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
condivisione dello staff di coordinamento
condivisione di consulenti su tematiche sociali, sanitarie, sulla relazione con le famiglie e sulla
mediazione linguistica
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Uffici scuola dei 15 Comuni del distretto di Pianura Est
Gli Istituti Comprensivi, gli Istituti di Scuola Media Superiore e le Direzioni Didattiche
appartenenti al territorio del Distretto
Le funzioni strumentali per l’accoglienza degli Istituti comprensivi e Superiori del Distretto
Enti ed associazioni operanti sul territorio nel campo della scuola
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Staff di coordinamento
Esperti di didattica dell’intercultura, glottodidattica, didattica di laboratorio
Altre figure professionali quali: etnopsicologo, logopedista, mediatore linguistico culturale,
RISULTATI ATTESI
I risultati attesi sono:
• realizzazione di un archivio e di un catalogo di documentazione, programmi, buone pratiche
sull’intercultura a scuola
• consolidamento del tavolo distrettuale delle funzioni strumentali per l’intercultura in vista di
una sua formalizzazione permanente
• attivazione di un gruppo di docenti esperti e specializzati a disposizione del distretto
• consolidamento di un servizio di consulenza a livello distrettuale
• partecipazione alle attività formative di almeno 60 docenti
• riduzione del ricorso a risorse esterne per l’alfabetizzazione nelle situazioni di emergenza
• selezione e riduzione degli interventi di mediatori linguistici esterni
• ottimizzazione delle risorse che ciascun comune investe nelle singole scuole di sua pertinenza
per la qualificazione del servizio
• uniformità di metodologie di intervento dei Comuni e dell’Ufficio di Piano sul tema
dell’intercultura a scuola a livello distrettuale
• miglioramento del livello di integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie
• facilitazione nell’applicazione dei protocolli di accoglienza
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Presenza catalogo di documentazione sulle buone prassi di Distretto
N. incontri tavolo di lavoro delle figure strumentali per l’accoglienza e n. partecipanti
N. attività di formazione e n. partecipanti
N. docenti coinvolti nelle attività di consulenza ad hoc
Livello di gradimento delle attività svolte, degli esperti intervenuti e degli argomenti trattati
Scheda di verifica sulla ricaduta del progetto nelle scuole coinvolte
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
di cui:
€ 28.090,50
89
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
•
•
•
•
•
•
risorse comunali - € 28.090,50
risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
FRNA (risorse regionali) - € /
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
90
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRI SPECIALISTICI NPIA AUSL BOLOGNA“ACCENDI MOLTI FUOCHI” –
“CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA”( *)
(*) Per conoscere i due Centri, si rimanda all’allegato alla presente scheda che è da considerarsi
parte integrante della stessa.
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – Area Neuropsichiatria Infanzia e
Adolescenza (N.P.I.A.)
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO
Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” – Tel. 051 809850
Anna Bergonzini, pedagogista coordinatrice attività
Email: [email protected]
DESTINATARI
-
Popolazione in età 0-18 anni
Genitori
Educatori, insegnanti, operatori servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2007
91
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
Prevenire forme di disagio in età evolutiva e realizzare percorsi di integrazione ed inclusione;
Realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano rispondere
in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse fasi della vita di ogni persona;
Promuovere il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private attraverso un lavoro di “rete”,
con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche;
Attuare interventi di sostegno e di cura del bambino piccolo e dei suoi genitori;
Rispondere ai bisogni delle famiglie attualmente in carico al Servizio NPIA individuando
ambiti di intervento per i quali si ritiene utile un supporto ai genitori tramite una metodologia
di gruppo;
Rispondere più in generale ai bisogni psicologici ed educativi delle famiglie di bambini e
adolescenti relativi alla crescita dei figli e agli stili genitoriali in collaborazione con Enti e
Associazioni presenti sul territorio
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Gruppi di sostegno alla genitorialità
• ciclo di incontri a tema;
• ciclo di incontri di Conversazione rivolti a genitori di bambini in età 0-3 anni;
• gruppi di genitori di adolescenti
N. 1 percorso di formazione rivolti ad insegnanti e ad operatori dei Servizi educativi e sanitari
Attività che vedono l’incontro di operatori dei differenti Servizi educativi e scolastici al fine
di migliorare aspetti che possano favorire la conoscenza reciproca
Attività di integrazione/inclusione di alunni disabili (coordinamento gruppo di lavoro per la
predisposizione e il monitoraggio del nuovo Accordo Territoriale Pianura Est – vedi scheda
L. 104/92)
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Gli obiettivi e le azioni sopra descritte, rendono evidenti le integrazioni con/tra più aree di
intervento del Piano di Zona: diritti dei bambini e degli adolescenti; responsabilità familiari e
capacità genitoriali; contrasto alle varie forme in cui si presenta il disagio sociale e scolastico;
interventi a favore dei disabili; infanzia-adolescenza e salute mentale.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – U.O. NPIA –Fondazione “Demetrio
Benni”; Comuni del Distretto Pianura Est; Istituzioni Scolastiche del territorio; Associazioni e
professionisti esterni
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
1 psicologo
1 pedagogista coordinatore
4 educatori
1 psicomotricista
1 arte terapeuta
operatori/professionisti/esperti esterni incaricati in base ai contenuti dei progetti (teatro,
musica, arte, fumetto, ceramica…)
operatori interni all’U.O. NPEE per le collaborazioni richieste in base ai progetti
92
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
RISULTATI ATTESI
sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sui temi della prevenzione, del disagio e
dell’integrazione
far conoscere a famiglie e cittadini le attività dei due Centri Specialistici ed ampliare gli
interventi formativi e di sostegno alla genitorialità sul territorio Pianura Est
contribuire allo sviluppo di una cultura più sensibile al tema delle diversità che ancor troppo
spesso vengono stigmatizzate piuttosto che valorizzate
progettare e realizzare, in collaborazione con le Istituzioni, interventi di prevenzione rivolti in
particolare alle scuole e alle famiglie
consolidare la collaborazione con l’ufficio di Piano all’interno dei gruppi specificamente
attivati sul tema del disagio e della disabilità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Schede di soddisfazione
Rilevazione numero partecipanti
Materiali di documentazione prodotti
Tavoli di lavoro/incontri periodici/riunioni
Materiali di informazione/comunicazione all’esterno
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico dell’Azienda USL
ALLEGATO
CENTRI SPECIALISTICI DELL’UNITA’ OPERATIVA NPIA AZIENDA USL DI BOLOGNA
Il CENTRO POLIFUNZIONALE “ACCENDI MOLTI FUOCHI” si pone la finalità di prevenire forme di
disagio in età evolutiva e di realizzare integrazione ed inclusione delle persone con disabilità nel
contesto familiare, scolastico e sociale.
Peculiarità di “Accendi Molti Fuochi” è realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi
e formativi che possano rispondere in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse
fasi della vita di ogni persona.
Per fare questo “Accendi” ricerca e promuove il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private,
che a diverso titolo operano in questa direzione, con particolare attenzione alle istituzioni
scolastiche.
A tal fine, per la realizzazione delle attività è stato sottoscritto un Accordo di Programma tra
AUSL, Comuni e Dirigenze scolastiche di Budrio, Castenaso e Molinella e Fondazione “Demetrio
Benni” che rappresenta il “modello” interistituzionale che caratterizza “Accendi Molti Fuochi.
Le attività educative di Accendi Molti Fuochi sono indirizzate in particolare a bambini e
adolescenti, ai loro genitori, ai docenti di ogni ordine e grado scolastico dei Comuni firmatari
dell’Accordo di Programma ma anche, a seconda dei casi e compatibilmente con le risorse di
personale, ad Istituzioni di altri territori sulla base di precise richieste di collaborazione.
Attività di Accendi Molti Fuochi:
• attività terapeutiche (arte terapia; psicomotricità; musico terapia) per singoli o per piccoli
gruppi;
93
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
laboratori al Centro, in orario scolastico, con classi della scuola elementare di Vedrana e
bambini certificati per i quali il Servizio AUSL ritiene opportuno la partecipazione ad attività
fuori dalla scuola;
• laboratori a tema e progetti nelle classi di scuola elementare, media e superiore, previo
accordo con i docenti, per l’inclusione delle disabilità e per la prevenzione del disagio
scolastico;
• attività e laboratori in ambito extra scolastico per bambini in età 6/11 anni a cui partecipano
anche bambini segnalati dal Servizio AUSL;
• attività extra scolastiche con adolescenti in carico al Servizio AUSL per i quali si propongono
percorsi che favoriscono l’autonomia e le relazioni;
• progetti di arte terapia nella scuola e al Centro;
• seminari di studio rivolti a insegnanti, educatori, neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e
operatori che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza;
• percorsi di formazione e incontri a tema rivolti a insegnanti e genitori;
• iniziative pubbliche atte a favorire la cultura della prevenzione del disagio e dell’integrazione
in età evolutiva.;
• gruppi di sostegno alla genitorialità;
• partecipazione ai tavoli di lavoro provinciali e territoriali sul disagio scolastico e sull’Accordo
per l’integrazione degli alunni disabili di cui le linee di indirizzo provinciali rendono conto
ampiamente.
Il servizio è gratuito. Per gli interventi terapeutici, l’accesso non è diretto, bensì occorre l’invio di
un clinico del Servizio NPIA.
Per le attività in collaborazione con le scuole, ogni percorso/progetto è preventivamente
concordato con le scuole stesse.
Il Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” si trova a Vedrana di Budrio in Via Croce, n. 9 .
Per informazioni si può telefonare ai numeri 051 809850/53 dotati entrambi di segreteria telefonica.
•
IL CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA è un servizio specialistico per la diagnosi ed il
trattamento dei disturbi della prima infanzia ed è dedicato al sostegno e alla cura del bambino
piccolo e dei suoi genitori.
L’ambito di intervento riguarda gli aspetti evolutivi e i problemi di sviluppo nei primi anni di vita.
Si rivolge alle famiglie residenti in Bologna e provincia ma accoglie richieste di consultazioni anche
di famiglie provenienti da altre Province e Regioni.
Al Centro Clinico è presente una équipe di operatori con profili formativi diversi, ma con
competenze specialistiche sulla prima infanzia.
Il Centro è organizzato con una sede unica che garantisce l’accesso e la fruizione del servizio con:
• percorsi di cura personalizzati;
• partecipazione dei genitori a tutte le fasi della consultazione;
• locali a misura di bambino piccolo
Il servizio è gratuito e si può accedere direttamente o con la richiesta del curante.
E’ sempre attivo un servizio di segreteria telefonica al nr. 051 4192444 a cui rivolgersi per
richiedere un appuntamento.
Il Centro Clinico si trova a Castel Maggiore in Piazza 2 Agosto, 2 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore
9.00 alle ore 18.00.
94
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
INTERVENTO/PROGETTO
SORRIDERE INSIEME (Musicoterapia)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS
Marignani Paola Tel. 051/66.37.200 – fax 051/66.37.186 – cell. 340/46.63.663
DESTINATARI
•
•
•
bambini di età dagli 8 ai 10 anni;
adulti depressi ed anziani sofferenti del morbo di Alzheimer
minori con disabilità fisica
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità con l’anno precedente
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Risvegliare la volontà nei soggetti apatici, aprirsi alla comunicazione con l’esterno, sviluppare
contatti sociali, in caso di disabilità fisica, risvegliare la coscienza della propria infermità in termini
positivi.
95
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Infanzia e adolescenza
AZIONI PREVISTE
•
Per quanto riguarda i minori:
- attività collettive psicomotorie; attività espressive: canto, disegno, dialogo sonoro con l'uso
di diversi strumenti; esercizi con musica ad hoc per il superamento delle paure (solitudine,
rabbia, tristezza)
•
Per quanto riguarda gli adulti ed i malati di morbo di Alzheimer:
- piano di musicoterapia individuale rispetto alla patologia; rinforzo per la memoria (esercizi
“palestra per la memoria”), musicoterapia stimolante per la propria corporeità.
•
per quanto attiene i minori in disabilità fisica:
- lavoro di attivazione delle capacità motorie residue (musica e danza sugli ausili) lavoro di
espressione sulle emozioni.
- Gli incontri saranno quantificati in rapporto al tipo d'intervento richiesto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto si integra con altri interventi:
• sostegno psicologico, socio-educativo;
• utilizzo di tecniche di biorisonanza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Ospiti della comunità, strutture di accoglienza esterne per minori, disabili e/o anziani
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
tecnica delle nuove comunicazioni (musicoterapista)
educatori professionali
psicologa
operatori socio-sanitari specializzati
infermiera professionale
RISULTATI ATTESI
Alleggerimento dei sentimenti del disagio sociale, rafforzamento della fiducia in sé, accettazione
della propria “diversità”, aumento della capacità di relazione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Gli indicatori scaturiscono dagli obiettivi predisposti e dalle modalità operative: l'osservazione:
capacità di cogliere le diversità e i comportamenti, la comunicazione: capacità di mettere in
comune le esperienze, la relazione capacità di creare un rapporto multidirezionale, l'elaborazione
di un progetto individuale P.A.I., la verifica: incontri multiprofessionali.
Da tutti questi elementi incrociati nascono le condizioni per una valutazione globale.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
In corso di definizione
96
97
98
99
100
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
IL
– BORSE LAVORO ESTIVE (DI CUI AL PROGRAMMA
FINALIZZATO GIOVANI E DIPENDENZE) – CAPOFILA COMUNE SAN PIETRO IN CASALE
NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI
Il progetto “Il nostro impegno per gli altri” è stato rivolto ai giovani residenti nel distretto, tra i 16
e i 19 anni, frequentanti gli Istituti di Scuola Media Superiore.
Il progetto ha previsto l’attivazione di n. 39 borse lavoro estive ( a fronte delle 45 preventivate dal
progetto) da impiegare:
• in attività ricreative all'interno dei centri sociali e centri diurni anziani;
• nei servizi estivi rivolti all'infanzia e adolescenza;
• attività culturali, attività presso le biblioteche;
• in attività di supporto handicap per le famiglie (socializzazione, accompagnamento);
• in attività di educazione ambientale .
• in attività di promozione sociale.
Le borse lavoro della durata di quattro settimane sono state attivate nel mese di Luglio 2008 per
un massimo di 36 ore settimanali a fronte di un compenso di € 400,00 complessivi. Come si evince
dai dati in tabella sono stati coinvolti Istituti superiori del Distretto nonché Istituti Superiori fuori
dal territorio distrettuale che accolgono studenti residenti nei 15 comuni di pertinenza.
N. BORSE LAVORO
DA ATTIVARE CON
I FONDI DEL PDZ
ISTITUTI SUPERIORI
DEL DISTRETTO PIANURA EST
I.S.I. Keynes di Castel Maggiore
Polo scolastico Giordano Bruno di Budrio
Fioravanti - Sede di Molinella
9
5
2
TOTALE
ISTITUTI SUPERIORI
AL DI FUORI DEL TERRITORIO DISTRETTUALE
Istituto E. Sirani di Bologna
Liceo Scientifico Sabin - Bologna
Istituto "Laura Bassi" - Bologna
Liceo Ginnasio Statale "Giuseppe Cevolani" - Cento
Istituto Carducci - Ferrara
TOTALE
TOTALE BORSE LAVORO ATTIVATE CON I
FONDI DEL PDZ
16
N. BORSE LAVORO
DA ATTIVARE CON
I FONDI DEL PDZ
4
7
2
4
6
23
39
Si segnala come dato particolarmente significativo la disponibilità delle scuole “dentro” e “fuori “
Distretto a proseguire nuovamente l’esperienza concertando prima e meglio procedure e passaggi
operativi. In tal senso l’ufficio di piano ha già avviato gli incontri con i dirigenti scolastici delle
scuole superiori del distretto ed a breve saranno contattati i dirigenti degli istituti al di fuori del
distretto.
101
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
RADIO NEBBIA - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Nell’estate del 2008 il Comune di Granarolo ha consegnato lo spazio per la sede centrale di Radio
Nebbia, allestita nel Borgo dei Servizi. La sede di Granarolo è uno spazio ampio e adeguato alle
esigenze sia di regia centralizzata, sia come studio di montaggio per le trasmissioni realizzate dai
ragazzi del Comune.
Oltre alla sede di Granarolo, gli spazi comunali attivi, in cui i ragazzi possono recarsi a realizzare
le proprie trasmissioni, sono quelli di Pieve di Cento.
Nei Comuni di Castel Maggiore e San Giorgio di Piano le Amministrazioni hanno fornito le
attrezzature necessarie, che si trovano all’interno dei rispettivi Centri Giovanili. Nei restanti
Comuni non è stato ancora individuato uno spazio ad hoc per il progetto o non è stata acquistata
l’attrezzatura.
Il progetto si è ulteriormente sviluppato dal punto di vista tecnico-informatico. Il sito internet ha
una nuova veste grafica, curata gratuitamente da alcuni ragazzi di Pieve di Cento che hanno
esplicitamente chiesto di poterlo gestire per mettere a frutto le proprie capacità.
Negli ultimi sei mesi lo streaming ha registrato 3193 click, una media giornaliera di 17,8 persone
che al giorno ascoltano la diretta. La media dei visitatori giornalieri gli accessi al sito
(www.radionebbia.it), anche occasionali, è di 47 persone.
Gli accessi totali nel periodo che va da settembre a dicembre 2008 sono 8460, mentre la pagina del
palinsesto, negli ultimi sei mesi, è stata visitata 1824 volte.
In questo secondo anno del progetto si è scelta una forma più mirata di promozione rispetto a
quella precedentemente adottata (volantini e incontri pubblici).
Grazie al contributo della cooperativa “La Carovana”, si sono potuti allacciare molti rapporti con
ragazzi interessati al progetto, come riporta la scheda in allegato.
Il passaggio da una promozione generica ad una mirata offre il vantaggio di una maggiore
motivazione da parte dei ragazzi raggiunti a partecipare al progetto, evitando così uno spreco di
energie e risorse. Parallelamente si stanno incrementando le occasioni promozionali via internet,
con la presenza di Radio Nebbia sui principali social network.
Anche la formazione ha subìto, in questo secondo anno, un cambio di approccio. Dopo gli incontri
di formazione svolti nel 2007/2008 in circa la metà dei Comuni aderenti al progetto, con la
partecipazione di gruppi abbastanza numerosi, in questi mesi si è proceduto a due diverse
tipologie di formazione: l’autoformazione e la formazione assistita.
Il palinsesto di Radio Nebbia ha subìto consistenti allargamenti, dovuti alle nuove trasmissioni. In
particolare, la programmazione di trasmissioni realizzate dai partecipanti copre quattro serate,
contro le tre dell’anno precedente e si è estesa anche nel corso di ciascuna giornata. Il palinsesto
presenta inoltre aggiornamenti costanti, dovuti a nuove partecipazioni.
In questo secondo anno la partecipazione e l’organizzazione di eventi ed iniziative è in costante
evoluzione: segno che la web radio è sempre più conosciuta, anche grazie alla promozione sin qui
svolta. Radio Nebbia ha partecipato ad eventi organizzati sia dai comuni e che da locali privati.
IMMAGINO, CREO… - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Il progetto ha previsto la realizzazione di un festival dedicato alle espressioni della creatività
giovanile in modo particolare alla letteratura, alla musica e all'arte grafica .
I gruppi coinvolti nell’iniziativa sono stati 31 di cui:
• 17 gruppi giovanili che si sono esibiti in performances musicali e teatrali.
102
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
•
14 esposizioni di arti grafiche/artistico/artigianali
ELEMENTI DI CRITICITÀ
• Difficile coinvolgimento di molti giovani
• Tempi troppo limitati di promozione dell’evento
• Fatica della co-progettazione: difficile rispetto per tutti di tempi e scadenze, differenze di
situazioni, approcci , disponibilità in ciascun comune .
• Carenza di competenze ed esperienze nell’organizzazione di un evento di tale portata
• Scarsa affluenza all’evento finale
• Reperimento dei ragazzi tramite “chiamata” diretta è una modalità molto discutibile,
abbastanza complessa e non ha dato grandi risultati
• Scarsa visibilità sul territorio della manifestazione
• La scelta del luogo (Budrio) risulta decentrato
PUNTI DI FORZA
• Occasione importante di coinvolgimento dei giovani, degli artisti e dei gruppi locali e
valorizzazione delle loro competenze
• Positivo l’intervento degli operatori della Carovana Coop;Attività dei Graffers; Contest di
Skate.
• Bell’esercizio di coprogettazione, di lavoro comune e di mediazione.
• L’ opportunità del rimborso spese ha rappresentato un piccolo incentivo
• La sovracomunalità della manifestazione costituisce l’occasione per coinvolgere giovani di
comuni
vicini
Possibilità di collegare e mettere in sinergia tutti i progetti sovracomunali
(Eurodesk,Radionebbia, Onde Anomale, raccordo tra Centri di Aggregazione Giovanili del
territorio, Servizio Civile per Stranieri);
POSSIBILI ELEMENTI MIGLIORATIVI
Pubblicità: tempi e modi
• Distribuzione del materiale pubblicitario in tempi ragionevoli
• E’ importante la promozione dell’iniziativa con canali e modalità diverse ( radio Nebbia,
messaggi sms, siti internet istituzionali e dedicati ai giovani (es. flash giovani….),
divulgazione attraverso la rete di euro desk, invio caroline…..etc….
• Costruzione delle modalità attraverso il progetto “giovani nella rete”
Organizzazione:
• È importante capitalizzare questa esperienza, riuscire a metterla a sistema, fare sì che possa
diventare un appuntamento consolidato , conosciuto per tempo e perciò il più partecipato
possibile.
• Coinvolgimento maggiore e migliore partecipazione dei Comuni in tutte le fasi: vedi modalità
e calendarizzazione progetto “Giovani nella rete”
Coinvolgimento giovani
• Maggiore coinvolgimento dei giovani fin dalle prime fasi del progetto, creando una sorta di
“Comitato organizzativo dei giovani” che, insieme ai referenti comunali, comunichi esigenze
tecniche, di spazio, suggerisca modalità e si senta partecipe nella pubblicizzazione dell’evento
e soprattutto percepisca l’adesione al progetto come un impegno, non gravoso, ma
indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi
• Mappatura dei talenti
• Rivalutare l’idea del concorso con premi non pecuniari e reclutamento tramite bando,
• Costruzione delle modalità attraverso il progetto “giovani nella rete”
103
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
Logistica dell’evento
• Prevedere la musica di Gruppi Rock solo all’aperto, nell’auspicio che chi passa anche
casualmente si fermi ad ascoltare
• Evitare sovrapposizioni di eventi
• Prevedere una data “secca” senza rinvii, per la difficoltà di pubblicizzare nuovamente la
manifestazione;
• E’ vitale la pianificazione rispetto a tempi, luoghi , modalità , ad alternative logistiche (spazi
interni ed esterni)
• Manifestazioni capillari sul territorio.
EURODESK – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Il progetto Eurodesk Pianura Est nasce nell’ambito delle attività dell’Antenna Territoriale
Eurodesk di San Pietro in Casale, con l’obiettivo di estendere su tutti i Comuni del distretto Est e
presso le sedi degli Istituti Scolastici di Secondo Grado, informazioni nei diversi ambiti di
formazione; lavoro e volontariato all’estero.
Per raggiungere tale obiettivo il progetto Eurodesk crea un nuovo servizio: il Punto Informativo
Eurodesk. Il Punto Informativo Eurodesk è uno spazio pubblico di consultazione dove sono
disponibili materiali aggiornati settimanalmente sulle opportunità di mobilità all’estero e in cui è
possibile prenotare colloqui individuali e personalizzati con un’operatrice specializzata nel settore,
fornita da Futura S.p.A. e presente mensilmente su ogni Punto Informativo Eurodesk.
L’esistenza di una rete Eurodesk a livello distrettuale ha fatto sì che Associazioni attive sul
territorio, siano entrate in contatto con le informazione che Eurodesk veicola, ed in particolare con
quelle relative ai fondi europei per la gioventù. Si spera che l’accresciuta conoscenza delle
opportunità di accesso a finanziamenti europei aumenti il numero di progetti dedicati ai giovani
(scambi giovanili internazionali, iniziative giovani ecc.) contribuendo significativamente sviluppo
del territorio in una direzione europea.
Elenco dei Punti Informativi Eurodesk Comunali:
Argelato - Biblioteca; Baricella - Biblioteca di Minerbio; Bentivoglio - Ufficio Scuola; Castel Maggiore
– Ufficio Ciop; Castello d’Argile - Biblioteca; Castenaso - Biblioteca; Galliera - Biblioteca; Granarolo
dell’Emilia - Biblioteca; Malalbergo - Biblioteca di Minerbio; Minerbio - Biblioteca; Molinella – Ufficio
Informagiovani; Pieve di Cento - Ufficio Scuola; San Giorgio di Piano - Centro Giovanile; San Pietro
in Casale - Biblioteca.
Nonostante ogni Punto Informativo Eurodesk sia dotato degli stessi materiali, disponga in egual
misura del tempo dell’operatrice itinerante e dell’impegno del referente comunale individuato, su
ogni Comune si registrano delle differenze nel numero dell’utenza e nei contenuti delle richieste.
In generale si può dire che, dove i Punti Informativi sono allestiti presso le biblioteche, l’utenza è
per la maggior parte di giovani di età compresa tra i 15 e i 26 anni e la richiesta molto spesso
riguarda possibilità di formazione e/o volontariato all’estero. Quando la sede del Punto
Informativo è il servizio Ciop, lo sportello lavoro o l’Ufficio Scuola, l’età dell’utenza si alza e la
richiesta si sposta all’ambito delle opportunità di lavoro disponibili.
Elenco Istituti Scolastici Superiori coinvolti:
Polo Giordano Bruno, sede di Budrio e di Molinella; Istituto Scolastico Fioravanti, sede di
Molinella, Istituto Keynes sede di Castel Maggiore e di San Pietro In Casale.
104
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
Totale Utenti
per Punto
Informativo
10
6
4
3
8
3
10
8
5
3
5
9
5
81
Sede sportello
Argelato
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo dell'Emilia
Minerbio (Baricella e Malalbergo)
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
Totale
Totale colloqui
per Punto
Informativo
4
1
0
1
4
2
3
3
2
1
4
1
2
28
ROLLER – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Il progetto, intende offrire opportunità residenziali temporanee a giovani adulti in condizione di
disagio sociale.
Quest’anno l’utenza è stata rappresentata da un giovane adulto e da una giovane madre con 2
figlie a carico. La gestione tecnica del progetto è stata affidata, con apposita convenzione, alla
Coop. Carovana che da anni si occupa della realizzazione di progetti a favore dei giovani previsti
nei Piani di Zona.
L’educatrice della Coop. Carovana ha seguito i progetti individuali degli ospiti e ne ha monitorato
l’attività con gli operatori referenti. Durante l’anno si sono realizzati incontri con l’equipe di
lavoro mantenendo contatti regolari con il Comune di residenza dei soggetti ospitati.
Dagli incontri di supervisione con gli utenti il progetto si è rivelato utile e significativo per
sostenere il loro percorso di crescita ed autonomia.
105
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
106
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
107
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
108
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI
Comune o altro ente capofila di
Provincia di Bologna
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Dott. Stefano Ramazza
Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna
[email protected]
051-6598345
Destinatari
- Giovani a partire dai 13 anni
- Soggetti diversi (Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole)
che lavorano con e per i giovani
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Il progetto è alla prima edizione
Ambito territoriale di
realizzazione
Intero territorio provinciale, con un’articolazione di Tavoli sulle
politiche giovanili nelle zone socio sanitarie
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Soggetti che lavorano con e per i giovani:
Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole
Istituzione Minguzzi
-
Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto nei
diversi ambiti attraverso il coordinamento delle
attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia
-
Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali per
rispondere alle esigenze formative degli operatori del
territorio (in particolare per il supporto nella scrittura di
progetti candidabili ad ottenere finanziamenti, e nella fase
della valutazione degli stessi).
Obiettivi del progetto (anche
eventuali integrazioni con altre aree d’intervento)
-
Implementare il lavoro dell'Osservatorio Provinciale sulle
Politiche Giovanili attraverso l'individuazione e gestione di
metodologie e pratiche di analisi delle azioni per il migliore
coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e la
produzione di dati e relazioni di sintesi sulle esperienze
attuate, al fine di sostenere la progettazione.
Dare concreta attuazione alle ”Linee guida per il coordinamento
e la progettazione di azioni per le politiche giovanili” approvate
nell’aprile 2008
109
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
Generali:
- Focus formativi con gli operatori dei distretti
-
Coordinamento Provinciale previsto dalla L .14 della
Regione Emilia Romagna
-
Osservatorio delle Politiche Giovanili (istituito il 13 ottobre
2008, con convenzione tra Provincia Bologna, Fondazione
Augusta Pini ospizi marini Onlus, Istituzione G.F. Minguzzi)
Specifiche:
Raccolta e sistematizzazione dei questionari compilati sugli
spazi di aggregazione giovanile nel territorio provinciale
Azioni previste
Sviluppo dei prodotti informatici già a disposizione del
Gabinetto di Presidenza come data base su progetti, servizi e
azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro fruizione
pubblica tramite sito della Provincia o di Istituzione Minguzzi.
Raccolta dati specifici e indicatori di efficacia ed efficienza dei
finanziamenti per i progetti (con
definizione ed utilizzo di una metodologia di analisi “in itinere”
ed “ex post” )
Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche
giovanili delle Zone e con i Comuni che hanno il Consiglio
Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra
Osservatorio e operatori delle Zone con scambio di informazioni
e coordinamento delle azioni tra le zone.
Costo totale previsto
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
274.412 euro (di cui 50.000
richiesti alla Fondazione
Carisbo)
Attuazione delle azioni previste
110
Quota regionale
Quota
nazionale
224.412 euro (da
finanziamenti
L.14/2008 Regione
Emilia Romagna)
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
PROGETTO SOVRAZONALE :
Progetto sovrazonale di sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario
anno 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Provincia di Bologna/Coordinamento Provinciale
degli Enti di Servizio Civile di Bologna
Coordinamento provinciale enti di servizio civile
CO.PR.E.S.C.
TEL 051/6599261
operatori di enti locali e non profit, adolescenti e
giovani del territorio provinciale, cittadinanza,
studenti e docenti degli istituti di istruzione
superiore, studenti e tutor dei centri di formazione
professionale, famiglie, studenti universitari,
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Sì
Ambito territoriale di realizzazione
Il territorio provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento
Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni,
organizzazioni non profit, cooperative ecc.)
Associazioni di promozione sociale
Organizzazioni di volontariato
Centri di aggregazione giovanile
Università
Centri sociali e ricreativi
Scuole medie superiori
Centri di formazione professionale
- Diffondere i valori del servizio civile quale
strumento di cittadinanza attiva e di impegno
sociale per i giovani italiani e stranieri
- Creare momenti di incontro e scambio tra i
volontari di enti diversi per attività e per
territorio
- Contribuire alla formazione di cittadini
responsabili attraverso percorsi di
sensibilizzazione e apprendimento
- Avviare rapporti di collaborazione tra gli
operatori degli enti di servizio civile per
condividere competenze ed esperienze ed
innalzare la qualità del sevizio civile sul territorio
- Attivazione di gruppi di lavoro tematici con gli
enti per la realizzazione delle attività previste dal
sistema di servizio civile;
- Formazione generale dei volontari in SCN in
forma coordinata e congiunta tra gli enti di SC;
111
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
-
-
-
-
Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli
enti del territorio per l’aggiornamento delle
figure previste dal sistema di servizio civile:
progettisti, selettori, olp;
Interventi di presentazione del servizio civile
nelle scuole superiori, nei centri di formazione
professionale e nelle facoltà universitarie;
Organizzazione di iniziative promozionali per
diffondere la cultura del servizio civile tra i
giovani e la cittadinanza
Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle
azioni previste
- Elaborazione di un piano provinciale del
servizio civile tramite l’analisi del sistema e la
definizione di obiettivi ed azioni prioritarie
Fondi regionali
1.500,00 €
(quota per formazione olp)
4.000,00 €
(quota per l’organizzazione di eventi)
2.000,00 €
(quota per attività di
sensibilizzazione per minori)
Piano finanziario:
Costo totale
previsto
31.000,00 €
2.000,00 € (Attività di monitoraggio
per piano provinciale)
7.000,00 €
(quota per realizzazione formazione
generale)
1.500,00 € (quota per corsi progettisti)
1.500,00 € (quota per corsi selettori)
7.000,00 € (quota per tutoraggio
formazione)
1.000,00 € (quota per organizzazione
formazione)
2.000,00 € (quota per promozione
bandi di SCN)
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
1.500,00 € (aggiornamento sito web)
n. di corsi di formazione generale per volontari
realizzati
n. di corsi di formazione per operatori realizzati
n. di eventi promozionali organizzati
n. di scuole coinvolte per gli incontri di
sensibilizzazione
n. di centri di formazione professionale coinvolti per
gli incontri di sensibilizzazione
n. di volontari in servizio civile regionale per minori
n. di incontri con gli enti di servizio civile
112
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
PROGETTO SOVRAZONALE :
Esperienze di transizione al lavoro per adolescenti e giovani usciti dal sistema di istruzione e
formazione
Anno 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Provincia di Bologna
Patrizia Paganini
Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione
Provincia di Bologna
Adolescenti e giovani usciti dal sistema di istruzione
e formazione a rischio di esclusione sociale di norma
in carico ai servizi Sociali/Sanitari del territorio
Dalla positiva esperienza svolta con un progetto
Equal (Esperienze di Transizione) è scaturita la
volontà di promuovere un servizio “strutturato” a
supporto dell’attività dei Centri per l’Impiego e di
questa tipologia di utenza.
Territorio Provinciale
Servizi per l’Impiego provinciali (CIP e Sportelli per
il Lavoro), servizi sociali e sanitari, Scuole, Enti di
Formazione
Migliorare le chances occupazionali degli utenti
coinvolti sia attraverso il reinserimento in un
circuito di istruzione /formazione (in via prioritaria
per i soggetti senza titoli di studio riconosciuti) sia
attraverso esperienze di transizione e
accompagnamento al lavoro certificabili. L’attività è
svolta in collaborazione con i tutor dell’obbligo
formativo presenti presso i Centri per l’Impiego
provinciali
Orientamento, consulenze personalizzate, tirocini
formativi, esperienze di transizione
Costo totale
Piano finanziario: utilizzo di Fondo Sociale previsto
Europeo
€. 350.000,00
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Quota
regionale
Quota nazionale
Adolescenti/giovani rientrati nel circuito formativo.
Adolescenti/giovani che hanno svolto percorsi di
inserimento lavorativo
113
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO
IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI – BORSE LAVORO ESTIVE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere l’informazione, la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Ragazzi fra i 16 ed i 19 anni residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est frequentanti Istituti di
Scuola Media Superiore.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Le borse lavoro vogliono offrire ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al contesto territoriale
attraverso un’esperienza di quattro settimane nei servizi comunali rivolti ai minori, agli anziani,
alla promozione culturale ed all’integrazione sociale.
114
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
Il progetto si prefigge di:
• promuovere una cultura solidaristica ed esperienze d’incontro intergenerazionale;
• promuovere il raccordo interistituzionale fra le scuole superiori e gli enti locali del territorio;
• valorizzare le scuole superiori del territorio;
• favorire la conoscenza del contesto sociale e culturale del distretto nonché i servizi e le attività
degli enti locali in essere nelle aree dell’istruzione, del sociale e della cultura.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede l’attivazione di 45 borse lavoro estive nei Comuni del Distretto da impiegare:
• in attività ricreative all’interno dei centri sociali e centri diurni anziani;
• nei servizi rivolti all’infanzia e all’adolescenza;
• in attività culturali;
• in attività presso le biblioteche;
• in attività di educazione ambientale;
• in attività di promozione sociale.
Le azioni previste sono:
• Azione di pianificazione e definizione operativa del progetto da parte del tavolo di
coordinamento distrettuale delle politiche giovanili.
• Incontro con i Dirigenti degli Istituti Superiori del Distretto per un confronto sia sui contenuti e
gli obiettivi del progetto sia sulle modalità di realizzazione.
• Incontro con i tutor dei borsisti al fine di preparare un’adeguata accoglienza nei servizi
• Assegnazione delle borse lavoro a ragazzi residenti nei Comuni del Distretto frequentanti gli
Istituti Superiori.
• Elaborazione e somministrazione di una scheda di valutazione di fine progetto da
somministrare ai borsisti e ai tutor referenti
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est;
Istituti di Scuola Superiore del Distretto (Polo Scolastico Giordano Bruno, I.S.I. Keynes e
I.P.S.I.A. Fioravanti – sede di Molinella) e
Istituti al di fuori del Distretto, frequentati dai ragazzi residenti nei Comuni del Distretto
Pianura Est.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
N. 1 Figura di coordinamento
N 3 Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori del Distretto;
Docenti quali “funzione strumentale” ai progetti delle borse lavoro all’interno delle istituzioni
scolastiche;
N. 15 Direttori d’Area Servizi alla Persona dei Comuni del Distretto;
Responsabili di servizio, bibliotecari ed operatori dei servizi degli enti locali (come ipotetica
stima n. 30 persone);
115
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
RISULTATI ATTESI
I risultati attesi dal progetto sono:
• attivazione di tutte le borse lavoro estive disponibili
• Avviamento di un sistema strutturato di valutazione del progetto
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
N. destinatari raggiunti rispetto al n. di borse disponibili
N. scuole superiori coinvolte;
N. incontri di coordinamento e relativi verbali
Schede di valutazione del progetto (somministrato a tutor e borsisti)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.530,00 (€ 16.926,00 anno 2009 + € 2.604,00 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € 5.803,54
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 11.122,46 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
116
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO
RADIO NEBBIA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
“L'Informazione Nuova”, soc. coop. 051-6393392
Alessandro Canella cell.: 347-7595741
[email protected]
DESTINATARI
Giovani in età compresa tra i 14 e i 30 anni
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
117
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Aggregazione delle giovani generazioni
Responsabilizzazione delle giovani generazioni attraverso percorsi di crescita personale e di
gruppo, attraverso lo strumento della web-radio “Radio Nebbia”
Miglioramento della comunicazione tra le Istituzioni e le giovani generazioni.
Promozione della creatività e delle forme artistico-espressive presenti sul territorio.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
Contatto con gruppi e singoli interessati ad aderire progetto
Promozione della radio attraverso la “rete” degli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani
Organizzazione di attività di formazione rivolta ai destinatari sull'utilizzo degli strumenti
necessari alla realizzazione di trasmissioni radiofoniche
Gestione della web radio, attraverso la creazione di un palinsesto composto dalle trasmissioni
realizzate dai destinatari, cura della programmazione e dell'apparecchiatura tecnica.
Gestione del sito internet www.radionebbia.it come punto d'incontro virtuale dei giovani e
“vetrina” delle iniziativa presenti sul distretto dedicate ai giovani.
Supporto ad eventi ed iniziative dedicate ai giovani e realizzate sul territorio del Distretto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
•
“Eurodesk”
“Onde Anomale netowork”
“Giovani nella rete”
“Tutti in pista”
“Che piacere”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Cooperativa “La Carovana”
Futura s.p.a.
I 15 Comuni del Distretto socio-sanitario Pianura Est
Centri Giovanili
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 coordinatore del progetto
N. 1 referente del progetto e operatore radiofonico
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Aumento della partecipazione giovanile nella creazione del palinsesto
Aumento delle visite sul sito internet del progetto
Implementazione del portale a supporto della radio web
Miglioramento della diffusione delle informazioni sullo offerte dedicate ai giovani presenti sul
territorio del Distretto
118
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
Partecipazione attiva: numero di giovani coinvolti nella formazione, e nella realizzazione di
trasmissioni radiofoniche.
Partecipazione passiva: numero di contatti del sito internet, numero di partecipanti ad
iniziative organizzate e promosse da Radio Nebbia.
Produzione materiale informativo sul progetto
Implementazione del portale (si-no)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 19.800,00
di cui:
• risorse comunali - € 7.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 12.800,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
119
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO
EURODESK
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire l’accesso all’informazione sulle opportunità di formazione, lavoro e mobilità europea
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
Vania Paviato – Futura S.p.A. – Tel. 051/666.97.18. – e-mail: [email protected]
DESTINATARI
Giovani prevalentemente tra i 13 e i 30 anni, gli istituti scolastici di secondo grado del distretto e i
cittadini che risiedono nei comuni del distretto pianura est.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L’ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’obiettivo del Progetto è la promozione di iniziative di carattere europeo sul distretto pianura est.
Le metodologie che si utilizzeranno per il potenziamento di tale rete sono:
120
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
•
•
•
•
colloqui di orientamento e informazione – finalizzati alla diffusione della conoscenza delle
opportunità di mobilità europea promosse dalla UE in favore dei giovani;
attività di informazione specifica sulle azioni di GIA (Gioventù in Azione) – finalizzate
all’implementazione della partecipazione dei giovani a tale programma di finanziamento,
anche attraverso la strutturazione di iniziative locali;
attività di educazione non formale – finalizzate alla diffusione di valori e della coscienza
europea tra i giovani;
attività di gestione di uno spazio web e radiofonico.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
Azione di pianificazione e definizione operativa del progetto da parte del tavolo di
coordinamento distrettuale delle politiche giovanili;
Coordinamento della rete dei punti informativi e delle Antenne territoriali presenti;
Presenza dell’operatore “itinerante” di Futura S.p.A. presso ogni punto informativo per
svolgere colloqui dedicati, visionare l’aggiornamento dei materiali eurodesk presenti su ogni
punto informativo, raccogliere idee per l’implementazione e la promozione del progetto
scaturenti dai referenti (operatori comunali, studenti, insegnanti);
Organizzazione e gestione di numero 4 presentazioni di azioni specifiche del programma GIA
(Gioventù in azione);
Organizzazione e gestione di uno spazio europeo sul sito di Radio Nebbia e della messa a
punto di una trasmissione mensile da mandare in onda;
Azione di raccordo con il punto locale decentrato di Pianoro quale sede del coordinamento
Eurodesk per la provincia di Bologna.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
“Radio Nebbia”
“Onde anomale network”
“Giovani nella rete”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Operatori dei comuni del Distretto Pianura Est
Istituti superiori del Distretto di Pianura Est
Futura S.p.A.
Centri Giovanili del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 Coordinatore del progetto
N. 1 Operatore di Futura sui punti informativi e operatore di antenna territoriale eurodesk.
N. 15 Operatori comunali
Attori operanti nell’ambito delle politiche giovanili
RISULTATI ATTESI
•
•
Incremento dell’accesso al servizio Eurodesk;
Aumento della partecipazione dei giovani ad esperienze di mobilità;
121
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
•
•
Incremento delle informazioni in merito alle politiche europee di interesse giovanile e
diffusione di valori interculturali;
Sviluppo di progetti europei e/o internazionali in ambito giovanile.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Monitoraggio quali/quantitativo, dell’utenza e dei servizi offerti, mediante relazione in itinere e
finale.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 77.616,00 (€ 77.068,41 anno 2009 + € 547,59 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € 15.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 62.068,41 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
122
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO
GIOVANI NELLA RETE: sviluppo dei Centri Giovanili e azioni di rete per le politiche
giovanili del Distretto Pianura Est (IMMAGINO, CREO…)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani
Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale-Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
DESTINATARI
•
•
Operatori dei Centri Giovanili
Giovani
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto prevede la qualificazione e la valorizzazione delle attività dei Centri Giovanili presenti
sul territorio attraverso una loro messa in rete a livello distrettuale e la programmazione e di un
festival della creatività giovanile.
123
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede 2 azioni:
1.
Individuazione di un Gruppo di lavoro composto da referenti per ogni Centro Giovanile che,
insieme al Tavolo distrettuale delle Politiche giovanili e con il coordinamento della Figura di
Sistema dell’Ufficio di Piano, si occupi di:
•
•
•
•
2.
Redigere una mappa distrettuale che espliciti le potenzialità, le eccellenze, l’eventuale
specializzazione in determinati campi della creatività giovanile di ogni Centro,
Mettere in rete i Centri Giovanili con gli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani (
nello specifico: Radio Nebbia, Eurodesk, Onde Anomale)
Mettere in rete, anche attraverso il portale di Radio Nebbia, gli eventi e le attività giovanili
offerte sul territorio del Distretto
Coinvolgere i giovani, in particolare quelli che frequentano i Centri all’ ideazione e
organizzazione del festival sulla creatività giovanile “Immagino Creo”.
Organizzazione dell’evento Immagino Creo
• Coinvolgimento dei referenti dei Comuni, dei Centri Giovanili, dei gruppi formali e
informali di giovani del territorio e dei progetti di Distretto dedicati ai giovani ( Eurodesk,
Radio Nebbia, Onde Anomale, Tutti in pista, Che piacere) per l’organizzazione delle fasi
operative dell’evento
• Pubblicizzazione dell’evento
• Documentazione dell’evento attraverso la messa in onda di un programma e/o della
diretta della giornata sulla radio di distretto Radio Nebbia
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
•
•
“Radio Nebbia”
“Eurodesk”
“Onde Anomale netowok”
“Servizio civile per Stranieri”
“Tutti in pista”
“Che piacere”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto (rappresentati dai referenti del Tavolo delle politiche giovanili).
Operatori dei Centri Giovanili ,
Ausl (AUSSI minori),
Associazioni e gruppi giovanili presenti sul territorio distrettuale,
Informagiovani.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
N. 1 coordinatore del progetto
Referenti dei Centri Giovanili presenti sul Distretto ( già attivi e in via di apertura)
Referenti del Tavolo distrettuale delle politiche giovanili
124
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
RISULTATI ATTESI
Creazione di un sistema di rete dei Centri Giovanili visibile sul portale di Radio Nebbia e
organizzazione dell’evento dedicato alla creatività giovanile “Immagino Creo”
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
N. incontri del tavolo di lavoro e relativa presenza agli incontri di tutti i referenti interessati
Scheda di monitoraggio delle caratteristiche/risorse dei Centri Giovanili attivi sul Distretto
Presenza di un calendario degli eventi/opportunità del distretto dedicate ai giovani sul sito di
Radio Nebbia
Volantino di pubblicizzazione dell’Evento “Immagino Creo”
N. Gruppi partecipanti alla realizzazione dell’evento
Programma radiofonico dell’evento
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 15.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 6.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 9.000,00 Finanziamento Legge 21/96
125
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO.
ROLLER: STRUTTURE DI TRANSIZIONE VERSO L’AUTONOMIA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
Prevenzione
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere percorsi di autonomia abitativa per giovani adulti senza sostegni familiari
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale -Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
Giovani e ragazzi, dai 18 ai 26 anni, che non hanno adulti significativi con i quali poter
elaborare un progetto di vita e di costruzione di un’autonomia e/o che dopo un breve o medio
lungo percorso all’interno di comunità educative, al compimento della maggiore età non
hanno luoghi o situazioni idonee dove rientrare per poter proseguire nelle tappe di crescita;
Donne con prole, per un numero massimo complessivo di 4 unità ((madri e bembini), che si
trovino in situazione di difficoltà, di mancanza di allocazione abitativa, che necessitano di un
momento di verifica delle capacità genitoriali o di verifica delle capacità di autonomia
personale.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2006
126
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto nasce per offrire opportunità residenziale temporanea a giovani adulti o madri con
prole che non possono contare su risorse familiari e/o su proprie risorse economiche, o che
necessitino di un distacco dall’ambiente famigliare, o che necessitino di un supporto ed un
monitoraggio delle disponibilità alla genitorialità, che si trovino in una situazione di difficoltà
economica o relazionale.
Obiettivi generali
1. Mantenere e eventualmente migliorare e potenziare i livelli di autonomia acquisiti, sia dal
punto di vista formativo che relazionale;
2. Sostenere, sviluppare e supportare:
• un’adeguata Health literacy, un insieme di abilità cognitive e sociali per facilitare l’accesso,
la comprensione e l’utilizzo di informazioni utili per il proprio benessere personale e
sociale;
• un’adeguata capacità di influenza e controllo (empowerment) rispetto alle risorse ed
all’ambiente;
• un set adeguato di life skill, ossia attitudini, capacità di scelta, apprendimenti ad
apprendere che permettano di sviluppare comportamenti positivi ed efficaci rispetto alle
domande e alle sfide della vita quotidiana.
Obiettivi intermedi
• Sostenere i soggetti nell’integrazione con le realtà esistenti sul territorio, nella ricerca di
un’abitazione e nell’inserimento formativo e/o lavorativo;
• Supportare, in taluni casi, anche il riavvicinamento familiare dell’utente; coinvolgendo la
famiglia d’origine nel progetto;
• Acquisire e/o potenziare capacità gestionale rispetto alle competenze del vivere quotidiano;
• Sostenere ragazzi e ragazze nei percorsi sanitari e di cura di sé;
• Sostenere le capacità genitoriali;
• Sostenere la ricerca di nuove situazioni abitative;
• Formulare progetti individualizzati che tengano conto delle diverse esigenze e caratteristiche
degli ospiti.
AZIONI PREVISTE
La progettualità si articola nelle seguenti fasi:
• Selezione dei singoli utenti in base alla compatibilità con questo percorso di inserimento e con
altri utenti eventualmente già presenti nella struttura;
• Verifica delle motivazioni del singolo;
• Preparazione del progetto individuale,
• Condivisione del percorso individuale con il singolo;
• Stabilimento del contratto;
• Stabilimento di un periodo di prova (3 mesi);
• Verifica del periodo di prova;
• Convalida del contratto;
• Realizzazione del progetto individuale nel corso dei restanti (27 mesi) con un continuo
percorso di verifica e le eventuali riformulazioni del caso;
• Preparazione della chiusura del percorso (almeno 6 mesi prima);
• Chiusura del percorso individuale;
Azioni
• Incontri della commissione allargata a cadenza quadrimestrale
127
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Incontri con l’equipe di lavoro a cadenza trimestrale
Incontri équipe di lavoro per la programmazione ordinaria a cadenza quindicinale
Sostengo nella quotidianità
Accompagnamenti individuali o del nucleo famigliare
Colloqui con singoli e con i gruppi in loco
Sostegno alla genitorialità
Socializzazione nel territorio
Aggregazione
Incontri équipe di lavoro per la programmazione ordinaria a cadenza quindicinale
Gestione aspetti materiali della struttura
Verifica delle motivazioni dei singoli prima dell’ingresso in struttura
Condivisione del percorso individuale con il singolo
Recupero delle risorse per i singoli
Raccordo con le agenzie del territorio
Colloqui di verifica a cadenza quadrimestrale
Mappature delle risorse e raccordo con i servizi ed agenzie del territorio
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
•
Direttore di Area servizi alla Persona del Comune di Molinella
Responsabile USSI Minori
Assistente sociale del comune di Molinella
Assistente sociale del Comune di San Pietro in Casale
Educatrice Az.Usl Bologna
Personale La Carovana Società Cooperativa: 1 Referente di area,1 educatrice, 1supervisore
Tecnici dei servizi di riferimento per i sinoli utenti (es. educatore comunale, assistente sociale
comunale, neuropsichiatra infantile, logopedista, psicologo ecc)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 Coordinatore del porgetto
N.1 Referente di Area
N.1 Educatrice professionale
N. 1 Supervisore
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Autonomia lavorativa
Autonomia abitativa
Capacità di gestione di sé
Capacità di gestione della prole (madri con prole)
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Indicatori quantitativi e qualitativi relativi all’apparamento ragazzi/e e madri con bambini
128
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
Gestione risorse
• N di visite in appartamento
• N di accompagnamenti
• N di incontri di èquipe
• N di incontri commissione
• N programmazioni individuali
• N incontri di coordinamento o consulenza
Mantenimento o ottenimento di un lavoro
• N incontri con l’educatrice di riferimento nell’ambito lavorativo
• N incontri svolti con le agenzie di supporto lavorativo
• N incontri con possibili datori di lavoro
Autonomia della gestione dello spazio abitativo (valutazione da 1 a 5, da per niente a
moltissimo)
• Regolarità nelle pulizie
• Puntualità nel pagamento dell’affitto
• Rispetto delle regole di convivenza
• Rispetto delle norme che riguardano la presenza di terzi
Autonomia nella mobilità (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo)
• Capacità di gestione dei mezzi pubblici (valutazione da 1 a 5)
Gestione dei percorsi formativi
• N incontri con l’educatrice di riferimento nell’ambito formativo
• N incontri svolti con le agenzie formative
Gestione del tempo libero (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo)
• Capacità di costruzione di reti amicali
• Capacità di gestione delle reti amicali
• Capacità di gestione di compagni se presenti
Indicatori quantitativi e qualitativi appartamento madri con ambini
Gestione prole (madre) (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo)
• Regolarità nell’alimentazione
• Regolarità nella pulizia
• Regolarità nella gestione degli orari del figlio/a
• Regolarità negli accompagnamenti a scuola
• Regolarità negli incontri con gli insegnanti
• Capacità delle problematiche sanitarie
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 43.500,00
di cui:
• risorse comunali - € 43.500,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
129
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO
MARS ATTACK
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
San Pietro in Casale-Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Giovani residenti sul Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto intende contribuire alla creazione di una governante delle politiche giovanili attivate
sul distretto attraverso la mappatura, la valorizzazione e la messa in rete delle risorse/opportunià
esistenti sul territorio in una logica di condivisione delle attività e accessibilità delle informazioni;
130
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede 2 azioni principali:
1. Costituzione di un equipe tecnica, quale sede interistituzionale permanente, formata da: figura
di sistema presente sul distretto, operatori dei servizi culturali e sociali dei Comuni, da tecnici
dell’azienda Asl, da docenti degli istituti di scuola superire presenti sul distretto già investiti,
quali funzioni strumentali, sui progetti con il territorio, dagli operatori che hanno lavorato con i
giovani in questi anni e dai referenti delle realtà giovanili esistenti.
A questa equipe sarà affidata:
• L’analisi dei bisogni e delle esperienze/servizi/interventi già presenti sul territorio. L’intento
è di procedere ad un’ integrazione delle azioni rivolte ai giovani già in essere e di sostenere le
peculiarità che distinguono il contesto sociale e culturale del distretto.
• Costituzione di 2 due team operative che, su indicazione di quanto emerso dai tavoli di lavoro
dell’equipe tecnica provvederanno:
• Raccogliere e promuovere l’informazione sulle opportunità del Distretto attraverso
l’individuazione di forme opportune di documentazione e di diffusione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
•
•
•
“Radio Nebbia”
“Eurodesk”
“Onde Anomale Network”
“Servizio civile per Stranieri”
“Tutti in pista”
“Che piacere”
“Giovani nella rete”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto (Tavolo politiche giovanili),
Informagiovani
AUSL
Associazioni giovanili locali,
Istituti superiori del Distretto
Giovani residenti sul Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 coordinatore del progetto
N. 1 referente per ogni comune del Distretto ( preferibilmente il Referente del Tavolo delle
politiche giovanili)
N. 1 referente AUSL Distretto Pianura Est,
Referenti associazioni giovanili locali
N. 1 docente referente per ogni Istituto Superiore del Distretto
Rappresentanti degli studenti
N. 1 referente per ogni “Informagiovani “ presenti sul Distretto
131
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
RISULTATI ATTESI
•
•
Creazione di un tavolo di lavoro interistituzionale ( equipe tecnica) che coinvolga gli attori
che sul territorio si occupano del mondo giovanile: scuola, AUSL, associazioni, spazi di
aggregazione giovanile formali e non formali.
Creazione di una mappatura e di un sistema di informazione consultabile dai giovani e dai
referenti dei servizi dedicati ai giovani (compresa la scuola) sulle offerte per i giovani
disponibili sul territorio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. incontri del tavolo di lavoro interistituzionale (equipe tecnica)
Risultati della mappatura delle realtà del territorio
Strumenti di documentazione e diffusione dei risultati ( per es. schede di rilevazione, siti
internet, eventi di pubblicizzazione sul territorio etc etc. etc…..)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 60.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 60.000,00 (Contributo Fondazione del Monte)
132
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
INTERVENTO/PROGETTO
LAVORO IN CORSA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori in difficoltà che hanno assolto
l’obbligo scolastico
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
La Carovana Soc. Coop.
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di Budrio
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
La Carovana Soc. Coop: referente Cinzia Tafuro
Tel: 051 743172
cell. 333 54 95 079
E-mail: [email protected]
DESTINATARI
Giovani 16-25 anni
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
In continuità con il Progetto Il Ponte, accompagnamento in percorsi di transizione lavorativa e
formativi sul territorio di Budrio
133
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
•
•
Utilizzare l’educativa di strada per agganciare giovani a rischio di esclusione
Agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro
Intervenire sui bisogni formativi e lavorativi carenti
Favorire la sperimentazione di esperienze lavorative in transizione
Promuovere percorsi capacitanti per figure adolescenti e giovani ritenute svantaggiate
nell’accedere al mercato del lavoro
Utilizzare esperienze “ponte” per favorire un passaggio verso un inserimento lavorativo
autonomo e attivo
Sperimentare lo strumento dell’accompagnamento e del tutoraggio come metodologia efficace
di risposta agli assunti delle politiche attive
Coinvolgere e sostenere le aziende profit e la cooperazione sociale del territorio.
AZIONI PREVISTE
Il Progetto si articola in quattro fasi principali così definite:
1. Aggancio, intervento di strada
2. Ricerca disponibilità aziendali e formazione con le aziende
3. Sperimentazione dei tirocini formativi e dei percorsi professionalizzanti
4. Orientamento e accompagnamento al lavoro attivo
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
Onde anomale network
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Comune di Budrio
Consorzio Sic
Futura
Associazione Ailes
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
Operatori educativa di strada
Operatori per il tutoraggio
Operatori per la ricerca delle disponibilità aziendali
Operatori della mediazione e dell’orientamento
Figura di coordinamento generale
RISULTATI ATTESI
Migliorare le condizioni lavorative e formative di 16 adolescenti giovani del territorio di Budrio.
Favorire l’aggancio con giovani a rischio di esclusione socio lavorativa e in fase di abbandono
scolastico prematuro.
134
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Giovani
Far sperimentare percorsi di lavoro in transizione e favorire un maggior orientamento al lavoro
con l’obiettivo di accompagnare i soggetti target verso la ricerca di un lavoro attivo e verso una
stabilità occupazionale.
Promuovere uno spazio di conoscenza e confronto tra vari attori (imprese, pubblica
amministrazione e cooperazione sociale) sul tema degli inserimenti lavorativi.
Diffondere informazioni relative alle prassi e alle metodologie degli inserimenti lavorativi con
l’obiettivo di sensibilizzare e creare una cultura condivisa dei processi di inclusione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Realizzazione di un report di analisi per ogni fase
Numero di soggetti coinvolti (16)
Numero percorsi formativi conclusi (6, di partenza)
Numero percorsi in transizione lavoro (10, di partenza)
Numero di azioni svolte
Numero di enti coinvolti e attivati
Tenuta e realizzazione dei percorsi “ponte”
Numero dei colloqui dedicati
Numero di inserimenti lavorativi effettuati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 68.401,17 di cui € 5.000,00 a carico dei Piani di Zona
di cui:
• risorse comunali - € 5.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
135
136
137
138
139
140
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
ONDE ANOMALE DRUGS LA PREVENZIONE ALL’USO E ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI –
CAPOFILA COMUNE SAN PIETRO IN CASALE
Il progetto prevede attività di animazione di strada per gruppi informali di giovani, finalizzate alla
prevenzione del disagio e all’uso di sostanze.
Il progetto ha preso il via nell’ottobre 2008 e proseguirà fino al giugno 2009. Le attività riguardano
tutti i comuni del Distretto, suddivisi in 4 gruppi.
Le attività nel primo gruppo di comuni (Baricella, Malalbergo, Minerbio) si sono concluse il
20/12/2008 con la realizzazione di un’animazione finale.
Dati distrettuali riguardanti la prima parte del progetto:
Indicatore
Prima zona
(ottobre – dicembre 08)
Gruppi naturali monitorati
9
Gruppi naturali mappati
5
Ragazzi/e monitorati
112
Ragazzi/e mappati
47
Incontri organizzativi tra operatori e ragazzi/e
5
Ragazzi/e partecipanti agli incontri organizzativi
15
Gruppi musicali coinvolti
3
Animazioni realizzate
1
Attività svolte durante l’animazione (graffiti, djset, tornei 10
sportivi ecc)
Partecipanti all’organizzazione dell’animazione
20
Adolescenti partecipanti all’animazione
60
Adulti partecipanti all’animazione
5
Totali partecipanti all’animazione
65
Il modello d’intervento prevede la creazione e il mantenimento di una rete di comunicazione e di
collaborazione con i servizi e le risorse territoriali: L’Unità Operativa Minori dell'Az. U.S.L, il SerT
di Budrio e S. Giorgio di Piano, gli Spazi Giovani dei Consultori famigliari di Budrio e Castel
Maggiore.
E’ stata attivata una collaborazione con gli altri progetti distrettuali rivolti ai giovani: Eurodesk e
Radio Nebbia.
Il progetto partecipa al Servizio Civile Regionale rivolto ai cittadini stranieri, ospitando una
giovane volontaria che ha affiancato l’equipe di lavoro nelle attività.
La ricerca-azione effettuata nell’ambito della progettazione della passata annualità ha confermato
quanto emerso dal lavoro di osservazione diretta sul campo e di raccolta delle testimonianze dei
ragazzi/e avvenute durante i colloqui informali.
Rimane attuale il forte consumo di sostanze stupefacenti e alcool da parte di giovani e giovanissimi
afferenti ai gruppi informali e un abbassamento dell'età di primo contatto (dato confermato anche
dai servizi territoriali). Il fenomeno appare coinvolgere tutto il territorio interessato dall'intervento
ed è trasversale alle tendenze, all'età, al genere, alla provenienza geografica e all'appartenenza
socio-culturale. Cannabis e alcool sono stati consumati almeno una volta dalla quasi totalità degli
intervistati e in alcuni contesti tale uso è percepito come un comportamento assolutamente
normale.
Per rispondere con efficacia alla situazione sopra descritta, sono state progettate e applicate nuove
strategie d’intervento sia durante le uscite in strada che all’interno degli eventi.
141
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
TALK SHOW SULLA PREVENZIONE – AZIENDA USL
Il progetto è nato dalla rilevazione di un sempre piu’ precoce contatto dei giovani con le sostanze
stupefacenti e con l’alcol e da una generale carenza di informazioni corrette sul loro uso associate
ad una scarsa percezione del rischio.
Il percorso ha previsto la realizzazione di interventi di prevenzione primaria dedicati ai giovani
frequentanti gli Isitituti secondari superiori del Distretto con l’obiettivo di ridurre il numero dei
nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al loro consumo.
SCUOLA SUPERIORE
Futura
(San Pietro in Casale)
Giordano Bruno
(Budrio)
Nobili
(Molinella)
Fioravanti
(Molinella)
Keynes
(San Pietro in Casale)
Keynes
(Castel Maggiore)
NUMERO
CLASSI
1
5
2
1
2
2
Operativamente, il percorso ha previsto uno stretto lavoro di collaborazione con i docenti referenti
nelle scuole attraverso incontri a cadenza regolare. L’intervento infatti, così come previsto dal
progetto, ha trovato spazio all’interno della programmazione didattica annuale legandosi,
laddove possibile, alle materie curricolari. Le classi aderenti sono state coinvolte in un percorso
laboratoriale condotta da esperti che si è concluso con la produzione di elaborati letterari sul tema
delle sostanze da presentare in una selezione concorsuale nell’evento di chiusura del progetto da
realizzare ad aprile 2009.
Da Gennaio ad aprile 2009 il progetto sono stati attivati due laboratori teatrali su adesione
volontaria che coinvolto 20 ragazzi ciascuno (per un totale di otto incontri) sulla creazione di una
piece teatrale sul tema.
Il progetto ha previsto anche la somministrazione di un questionario in entrata e uno in uscita
sulla valutazione dell’efficacia del percorso. Tali dati saranno disponibili a conclusione definitiva
del percorso.
CHE PIACERE… – AZIENDA USL
Il progetto è nato dalla rilevazione di un sempre piu’ precoce contatto dei giovani con le sostanze
stupefacenti e con l’alcol e da una generale carenza di informazioni corrette sul loro uso associate
ad una scarsa percezione del rischio.
Il percorso ha previsto la realizzazione di interventi di prevenzione primaria dedicati ai giovani
frequentanti le scuole secondarie di primo grado del Distretto con l’obiettivo di ridurre il numero
dei nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al loro consumo.
142
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
ISTITUTO
COMPRENSIVO
IC Budrio
IC Malalbergo
Plesso Baricella
Plesso Altedo
IC S. Giorgio di P.
Plesso Bentivoglio
IC Pieve di Cento
Plesso Castello
IC S. Pietro in Casale
IC Granarolo
IC Castenaso
IC Argelato
IC Molinella
IC Castelmaggiore
TOTALE
CLASSE
9
1
2
2
2
2
1
3
2
3
4
2
6
7
57
Operativamente, il percorso ha previsto uno stretto lavoro di collaborazione con i docenti referenti
nelle scuole attraverso incontri a cadenza regolare. L’intervento infatti, così come previsto dal
progetto, ha trovato spazio all’interno della programmazione didattica annuale legandosi,
laddove possibile, alle materie curricolari. Le classi aderenti sono state coinvolte in un percorso
laboratoriale condotto da esperti che si è concluso con la produzione di elaborati artistico-creativi
sul tema delle sostanze da presentare in una selezione concorsuale che si terrà ad aprile 2009.
Il progetto ha previsto anche la somministrazione di un questionario in entrata e uno in uscita
sulla valutazione dell’efficacia del percorso. Tali dati saranno disponibili a conclusione definitiva
del percorso.
143
144
145
146
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: Intervento di in/formazione sull’uso e di prevenzione dell’abuso di sostanze
anno 2009
Comune o altro ente capofila di progetto
Provincia di Bologna:
Servizio Politiche Sociali e per la Salute (Ufficio
Politiche di contrasto all’esclusione sociale e Ufficio
Servizi socio-educativi)
Istituzione
Gian
Franco
Minguzzi
(Area
Formazione)
Anna Del Mugnaio
tel 051 6598374
anna.del [email protected]
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Staff di progetto:
Rita Paradisi
Claudia Ceccarelli
Vincenzo Caporaso
Annalina Marsili
Antonella Lazzari
Destinatari
Il progetto è rivolto ai giovani adolescenti che
vivono nelle comunità socio-educative del territorio
provinciale ed ai loro educatori/adulti di
riferimento. Al suo interno è prevista un’azione
macro di sensibilizzazione sul tema oggetto
dell’intervento, rivolta ad un target più ampio di
cittadini interessati e/o interessabili (studenti,
insegnanti, genitori, operatori sportivi, ecc.).
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
No, anche se si situa in continuità con il progetto
“Alcol i piaceri dell’uso e i dispiaceri dell’abuso”
promosso e realizzato dalla Provincia di Bologna nel
2005 e rivolto ai giovani studenti delle scuole medie
superiori.
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio provinciale di Bologna, con particolare
riguardo ai distretti che ospitano sul proprio
territorio comunità socio-educative per adolescenti
in difficoltà.
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Oltre ai promotori e destinatari del
ipotizza di coinvolgere:
le Aziende USL di Bologna e
particolare riguardo ai consultori
SERT)
operatori dei “servizi giovani”
interessati.
147
progetto,. si
Imola (con
giovani e ai
dei distretti
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
-
soggetti privati
Si ipotizza la collaborazione con realtà private del
mondo del loisir per la messa a disposizione degli
spazi necessari alla realizzazione dei due eventi
spettacolari previsti.
Si chiederà ai comuni di rendere disponibili i locali
per la realizzazione dei laboratori teatrali, dei
seminari di formazione e dei gruppi di riflessione.
Si ipotizza inoltre:
la collaborazione con Roberto Pagliara per
l’allestimento scenico di apertura del percorso
formativo
la collaborazione con una Compagnia di Teatro
Sociale per la conduzione dei laboratori teatrali
e per l’allestimento scenico rivolto ai giovani ed
ai loro educatori.
Il coinvolgimento di Edo Polidori per la
conduzione dei seminari di formazione rivolti
agli educatori e per la supervisione delle varie
attività.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Il progetto si propone di offrire percorsi formativi /
informativi sui temi del consumo / abuso di
sostanze psicoattive.
Si intende da un lato sviluppare con i ragazzi una
riflessione che, a partire dalla messa in gioco della
propria sfera affettiva ed emotiva, consenta di
rielaborare su un piano più cognitivo strategie di
difesa dai danni individuali e sociali prodotti dal
rapporto patologico con le sostanze, nonché di
individuare alternative possibili all’uso/abuso di
sostanze.
Dall’altro ci si propone di fornire agli educatori di
comunità le competenze ed il sostegno necessario a
supportare i ragazzi in questo percorso.
Si è individuato il teatro sociale come linguaggio
idoneo a lavorare con i giovani, per partire da una
contiguità di linguaggio piuttosto che da una
distanza e per consentire ai giovani di mettersi in
gioco liberamente.
È previsto in fase di chiusura del progetto un
momento di riflessione e rielaborazione sul piano
cognitivo delle suggestioni emerse durante il lavoro
teatrale.
L’equipe di progetto ha consapevolmente scelto di
adottare un approccio non proibizionista, partendo
soprattutto dalla considerazione che un messaggio
ed un linguaggio in grado di catturare l’attenzione
di giovani e giovanissimi e di aprirli all’ascolto ed
alla riflessione, senza attivare dinamiche di rifiuto e
148
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
chiusura
dei
canali
comunicativi,
deve
caratterizzarsi per contiguità e affinità, sia nella
forma espressiva che nel contenuto.
I giovani di questa fascia di età sono faticosamente
alla ricerca di una propria identità e della sua
affermazione,
identità
che
si
costruisce
principalmente nel confronto con il gruppo dei pari
ed attraverso la radicale messa in discussione del
mondo adulto.
Per questo si è valutato che un messaggio
proibizionista – per certi versi più facile da
affermare e certamente più rassicurante per gli
adulti - sarebbe del tutto inefficace nell’intento di
coinvolgere e centrare l’attenzione e l’interesse dei
ragazzi su questo tema.
Si ipotizza la realizzazione, in apertura del percorso,
di un evento spettacolare, che offrirà suggestioni
sui temi del consumo di sostanze, sugli stili di vita,
sui rischi connessi all’abuso, con l’intento di
sensibilizzare e coinvolgere i due target di
destinatari del progetto, ma aperto a tutta la
cittadinanza.
Azioni previste
A seguire si prevede la realizzazione di 6 laboratori
teatrali (4 incontri di 3 ore per ciascun laboratorio)
nei quali saranno coinvolti i giovani che vivono
nelle comunità educative. Si è individuato il
linguaggio teatrale quale strumento capace di
consentire ai giovani di esprimere liberamente i
propri sentimenti e le proprie emozioni in
riferimento alle relazioni affettive, al rapporto con il
sé e con le sostanze. Gli effetti attesi riguardano da
un lato la possibilità di leggere le motivazioni
profonde che spingono i giovani, e questi giovani in
particolare, all’uso/abuso di sostanze, dall’altro di
cogliere suggestioni circa la possibilità di sostituire
al rapporto con le sostanze qualcosa d’altro, che sia
per loro altrettanto desiderabile ma non dannoso.
Contestualmente alla realizzazione dei laboratori
con i ragazzi, gli educatori delle comunità,
parteciperanno a 6 seminari di formazione (4
incontri di 3 ore per ciascun seminario) sulle
tematiche ed i contenuti che emergeranno nei
laboratori teatrali. Ai seminari parteciperanno anche
gli operatori dei servizi territoriali rivolti ai giovani
e gli operatori dei SERT territoriali. L’intento è
quello di dotare educatori ed operatori di strumenti,
informazioni e capacità tecniche utili alla
conduzione di gruppi di riflessione che saranno
149
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
proposti ai ragazzi nella fase finale del progetto.
A conclusione dei laboratori e dei seminari, sarà
realizzato
un
evento
spettacolare
rivolto
unicamente ai partecipanti al progetto, che sarà
centrato sui contenuti emersi nei laboratori e sul
messaggio che si vuole veicolare ai giovani. Questo
evento consentirà ai giovani di guardare sé stessi
dall’esterno, di vedersi rappresentati con le proprie
difficoltà
ma
anche
con
le
proprie
risorse/potenzialità.
Successivamente, a conclusione del percorso, è
prevista la conduzione ad opera degli operatori del
territorio, affiancati dagli educatori di struttura, di 6
gruppi di riflessione rivolti ai giovani (3 incontri di
3 ore per gruppo) che riprendano i temi già emersi
nei laboratori teatrali e rappresentati nell’evento
spettacolare. L’intento è quello di proporre ai
ragazzi un percorso di riflessione ed elaborazione
cognitiva che li conduca a sviluppare una maggiore
consapevolezza di sé, delle motivazioni che li
inducono all’uso/abuso di sostanze, delle
strategie/soluzioni che è possibile attivare a livello
individuale e/o di gruppo per non incorrere nei
danni provocati dal rapporto con le sostanze ed
infine per capire se e come sia possibile sostituire
l’uso/abuso di sostanze con attività che siano
altrettanto accattivanti ma non dannose per sé e per
gli altri.
Costo totale progetto
Indicatori per il monitoraggio /valutazione
39.000,00 Euro
Numero partecipanti alle varie iniziative proposte
150
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
Progetto sovrazonale:
“Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello
distrettuale”
Intervento sul consumo problematico di sostanze – anno 2009
Capofila di
progetto
Provincia di Bologna
Servizio Politiche Sociali e Sanità
Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale
Responsabil
e del
progetto/pro
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
gramma:
nominativo e
recapiti
Premessa
L’esigenza di una riconfigurazione delle policies e degli interventi al ritaglio locale
in tema di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze stupefacenti
e psicotrope emerge tanto dall’impostazione strategica europea e nazionale quanto
dalla coscienza condivisa circa il ruolo centrale delle comunità locali a tal riguardo.
Tutte le rilevazioni sul fenomeno - provenienti da fonti differenti - evidenziano un
cambiamento sia della scena del consumo di sostanze sia dei significati e della
percezione del termine “comportamento a rischio”, in particolare da parte dei
consumatori e degli operatori del settore.
L’evoluzione del fenomeno si configura nei seguenti termini: diffusione e
stratificazione dell’uso di sostanze; elevata crescita del consumo da parte di
utilizzatori di cannabis e cocaina (che si va ad aggiungere all’uso di eroina in
costante o leggera crescita); la proposta da parte del mercato di sostanze più sicure
con minore rischio di overdose e morti direttamente correlate all’uso; forme di
dipendenza protratte nel tempo che non suscitano grande allarme sociale; un
consumo inizialmente ricreazionale e prestazionale con effetti, però, indiretti e
pesanti a medio e lungo termine (cronicizzazione con problemi correlati sanitari e
di disturbo mentale per eroinomani e utilizzatori di altre droghe).
Un target di consumatori mimetizzati nella società civile e nell’ambito della
immigrazione legale ed illegale e della prostituzione; la labilità della percezione
del cosiddetto “comportamento a rischio”; lo spostamento della “sfera dell’utenza
verso una classe sociale apparentemente al di sopra di ogni sospetto e talora
impegnata nelle dinamiche socio-economico-produttive”.
E ancora: l’abbassamento della età media di approccio alle sostanze e del consumo
abituale; da un uso di tipo trasgressivo ad “habitus” sociale trasversale alle fasce
sociali ed alle età (la c.d “normalizzazione” del consumo); prevalenza tra i gruppi
informali e tra i frequentatori dei luoghi del divertimento dell’ uso “ricreazionale”
(sia rispetto ai luoghi di assunzione - locali, feste ecc – che alla funzione di
aumentare il divertimento) e “prestazionale” (lavoro, studio, relazioni sociali,
sesso,ecc).
Un paradigma interpretativo del consumo legato al disagio non più valido se non
in misura marginale; una scarsa conoscenza e consapevolezza sui rischi del
policonsumo, del consumo continuativo e frequente; una diminuzione della
151
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
percezione del rischio per la salute legato all’uso di alcolici; l’assunzione di droghe
rappresentata in modo edulcorato come una forma abituale di divertimento,
condiviso con altri.
Al livello nazionale e locale, la rete delle strutture di contrasto è stata costruita in
risposta alla diffusione delle problematiche associate all’uso di eroina, mentre è
risultata insufficiente la risposta al problema dell’alcolismo e del tabagismo.
Inoltre, negli anni più recenti, la rigidità del sistema ha ostacolato l’adeguamento
delle strutture e degli interventi all’aumento nella variabilità delle tipologie di
abuso e dipendenza anche non implicanti l’uso di sostanze e dei modelli
comportamentali correlati. Ciò determina un calo dell’indicatore accesso ai servizi,
ma esplicita la patologia della mancata intercettazione del bisogno che, invece,
cresce in maniera esponenziale.
La Regione Emilia Romagna con la D.G.R. 1533/2006, la Circolare n. 12/2006, la
D.G.R 1901/2006 delinea il percorso da attivare, delegando ad una serie di enti lo
start-up per la sperimentazione di un coordinamento degli interventi outreach per
le tossicodipendenze. Fra questi enti, la Provincia di Bologna è risultata
assegnataria amministrativa per la gestione del progetto “Supporto alla
sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello
distrettuale” di un finanziamento, previsto per l’anno 2006, pari a Euro 80.000,00.
Per lavorare alla costruzione del Progetto è stato istituito dal Tavolo Tecnico dei
Piani di Zona un Gruppo di lavoro, composto da referenti dei Distretti e delle
AUSL del territorio provinciale. Codesto Gruppo, ha ritenuto necessario effettuare
una rilevazione ad hoc delle azioni e dei progetti di prossimità già attivi nei
comuni del territorio provinciale, al fine di includere tali azioni nella progettazione
complessiva e di considerare la possibilità di una integrazione dei servizi già
erogati nei singoli territori.
Proprio per aderire all’approccio regionale di pieno coinvolgimento delle
comunità locali, il punto di partenza dell’analisi sono state le risposte degli Uffici
di Piano distrettuali al questionario ricognitivo dei servizi già attivi. I questionari
pervenuti sono stati poi integrati con i servizi, le funzioni ed i progetti dichiarati
nei piani attuativi annuali (PAA) dei piani di zona (PdZ) per l’anno 2007
preferibilmente.
Si è reso possibile così la verifica di una presenza a macchia di leopardo di servizi
o funzioni di prossimità a livello comunale per singolo distretto, ma una copertura
complessivamente completa considerando i sette Distretti.
Se a ritaglio distrettuale si rilevano Centri di Aggregazione giovanile, Centri
Giovanili, Spazi Giovani dei consultori, Centri di Ascolto, Sportelli e
servizi/progetti variamente denominati…, dubbi sorgono per la loro labile
classificazione come mere funzioni di prossimità. Le Unità di strada e le funzioni
di prossimità effettive risultano una decina in rapporto ai quarantadue servizi
monitorati, quindi ammontano circa ad un quarto. Emergono, inoltre, lacune
funzionali relative alla nuova scena del consumo, una diffusa occasionalità degli
interventi di strada insieme, invece, a servizi potenziabili o in grado di fare il salto
qualitativo indicato dalla regione.
Questo scenario ha suggerito al Gruppo di Lavoro una proposta di azione che si è
indirizzata verso:
- lo sviluppo e la stabilizzazione in tutti i distretti, delle funzioni di prossimità,
anche attraverso un potenziamento e rafforzamento della rete di servizi già in
essere;
152
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
- una sperimentazione di servizio ad hoc per nuovi consumatori - distinto e
separato dalle sedi SERT - per il Distretto di Bologna, per cui vengono riscontrate
particolari criticità.
Destinatari
Il progetto è rivolto principalmente ai giovani pre-adolescenti, adolescenti e
giovani-adulti che vivono sul territorio provinciale, compresi gli studenti
universitari fuorisede.
Le azioni previste al suo interno coinvolgono però anche diversi attori sociali del
territorio interessati e/o interessabili alle problematiche legate alla dipendenza
patologica:
Istituti Scolastici
Operatori delle equipe dei servizi socio sanitari del territorio;
Operatori del privato sociale;
Genitori e famiglie
Operatori dell’associazionismo Culturale e Sportivo locale
Associazioni di categoria
Gestori e personale (baristi, security) dei luoghi del loisir.
Scuole Guida
Forze dell’Ordine (Vigili Urbani dei Comuni)
Ambito
territoriale di
Territorio provinciale di Bologna
realizzazione
Istituzioni/at Comuni del territorio provinciale (Servizio minori, Servizio Lotta alla Droga,
Centri Giovanili, Centri di Ascolto, Servizi per la sicurezza)
tori sociali
Azienda USL (rete dei SERT e Consultorio Giovani)
coinvolti
Soggetti del privato sociale attivi nel settore
Come già evidenziato in premessa, la finalità del progetto è l’attivazione di un
punto servizi per nuovi consumatori nel Distretto di Bologna, che operi in rete con
i servizi e le funzioni di prossimità attive a livello distrettuale, unitamente ad un
rafforzamento e potenziamento delle rete di tali servizi, con modalità ed azioni che
si differenziano in base ai diversi bisogni rilevati in ciascun distretto.
Gli obiettivi dell’intervento nel suo complesso sono pertanto riferibili a:
1) una copertura pluri-ambito ovvero notte: interventi di strada che intervengono
sui comportamenti a rischio (rischio -comportamenti possibili); educativo: lavoro
rivolto a soggetti in formazione (preadolescenti, adolescenti e giovani adulti) che
Obiettivi del
presentano e/o situazioni di rischio effettivo o potenziale e/o bisogni legati al
progetto
periodo di vita quindi legati alla socialità, all’affettività, alla sessualità,
all’affermazione e conoscenza di sé;
riduzione del danno (danno -stato
conclamato); informativo: interventi di strada a carattere informativo e di raccordo
che si occupano di rendere fruibili le informazioni circa le aree di interesse della
persona (rischio -comportamenti possibili e danno -stato conclamato).
2) coordinamento delle professionalità della funzione di prossimità - attivata in
precedenza solo in occasione di eventi - con ambiti e servizi esistenti per interventi
con contestualizzazione nei luoghi di vita e luoghi informali, flessibilità,
adeguatezza,continuità e stabilità;
3) ricerca dell'utente e dei bisogni non espressi (personalizzazione dell’intervento e
153
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
funzionamento ad antenne);
4) lavoro di rete secondo l’approccio del "non giudizio" (alta vicinanza
relazionale);
5) rafforzamento e supporto alla realizzazione diffusa del modello del servizio che
esce (outreach work),
6) percorsi di accompagnamento all'informazione, alla formazione, ai dispositivi di
protezione individuale;
7) contemperamento della realizzazione di azioni di promozione, prevenzione e
riduzione del danno mediante un modello professionale ed organizzativo che veda
gli stessi operatori attivi su questi diversi piani e che garantisca continuità di
presenza nei luoghi e continuità di relazione con le persone.
Il coordinamento del sistema sarà realizzato su un duplice livello:
1) distrettuale, deputato:
- a gestione dei rapporti con le istituzioni;
- a gestione e cura della rete;
- a promozione della innovazione;
- a riprogettazione degli interventi in essere;
- all’analisi della domanda e dei fenomeni sociali.
2) centralizzato (AUSL), con funzioni di:
-
analisi del fenomeno, territorio, bisogni (antenna);
elaborazione di linee di intervento e definizione delle priorità
(pianificazione strategica);
gestione dei rapporti istituzionali (connessione ed interfaccia);
raccordo e co-progettazione con i servizi, uffici, ecc. specifici o specialistici
(rete)
promuovere e rendere visibili gli interventi (marketing)
pianificazione formazione, supervisione e valutazione (sviluppo e verifica).
Le singole azioni sono declinate in ragione delle specificità distrettuali e
precisamente:
Azioni
previste
Comune di Bologna
Istituzione di un luogo di cura protetto e non stigmatizzante per giovani in fase
precocissima di tossicodipendenza per la valutazione psico-diagnostica e la
consulenza a genitori, insegnanti, operatori coinvolti a vario titolo nel problema
dell'uso di sostanze psicoattive.
In sintesi, il Servizio si propone di offrire:
> Percorsi diagnostici individualizzati
> Percorsi di cura individuali
> Consulenza di gruppo per i ragazzi
> Consulenza di gruppo per le famiglie con identificazione dei bisogni in termini
di aiuto psicologico e supporto
> Colloqui di sostegno psicologico,
> Consultazioni,
> Psicoterapie brevi,
> Terapie di gruppo,
> Terapia farmacologica,
> Percorsi personalizzati di supporto per la famiglia.
> Attività di prevenzione/formazione
> Punto informativo sulle sostanze orientato agli adolescenti
154
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
> Sportello psicologico di video consulenza attraverso web-cam in
collaborazione con le unità di strada
> Sito internet dedicato e link ad altri siti accreditati sul tema
Sarà realizzata una campagna di comunicazione ad hoc per diffondere
informazioni sul servizio e sulle modalità di accesso.
Distretto di Pianura Est
Implementazione dell’attività del Loop con attivazione di uno sportello itinerante
rivolto a giovani consumatori di sostanze che, integrando gli interventi di
educativa di strada, realizzerà azioni di counseling breve e di accompagnamento
ai Servizi.
Distretto di Pianura Ovest
Consolidamento e sviluppo dello Sportello Loop e delle funzioni di prossimità. Si
ipotizza in particolare di rafforzare l’impegno in:
- campagne di comunicazione e informazione su percezione della pericolosità e dei
rischi connessi all’uso di sostanze anche in collaborazione con le scuole guida del
territorio e le Forze dell’Ordine
- presenza e collaborazione gratuita dei servizi pubblici di prossimità in occasione
di eventi attraverso punti informativi sulle sostanze e azioni di prevenzione
primaria e secondaria
- percorsi formativi rivolti ad educatori dei Centri Giovanili, insegnanti degli
Istituti Scolastici ed operatori sportivi.
Distretto di Porretta Terme
Sviluppo del progetto “Due piste per la coca”, a valenza sovradistrettuale, rivolto
ai consumatori di cocaina, con particolare riguardo ai giovani ed a quello fascia di
consumatori che hanno difficoltà a rivolgersi ai SERT vista la difficoltà a
riconoscersi come soggetti con problemi di dipendenza.
In particolare si prevede di:
- mantenere attivo e costantemente aggiornato il sito internet
(www.2pisteperlacoca.it) per dare informazioni corrette sulla cocaina, offrire
possibilità di chiedere aiuto in modo anonimo e non stigmatizzante, partecipare ad
un forum interattivo.
- fare informazione nei luoghi del divertimento e in altri punti strategici (medici di
base, farmacie, scuole, luoghi di lavoro…) attraverso card informative e manifesti
sulle sostanze e sui rischi connessi al consumo.
Distretto di San Lazzaro
Implementare il lavoro di rete a livello distrettuale con le agenzie ed i servizi
educativi, sociali e sanitari del territorio, con i gestori dei locali, anche attraverso la
definizione di percorsi formativi ed eventuali protocolli operativi con Servizio
Sociale Minori, SerT, istituti superiori.
Incrementare le azioni di consulenza ai giovani incontrati sul territorio, alle
famiglie e agli adulti in genere in relazione alle problematiche legate al consumo di
alcol e sostanze, attraverso “consulenze mobili” a cura degli operatori del progetto
“In Sostanza”, su alcol e sostanze, aventi le caratteristiche di rapida fruibilità, che
si collochino in una zona intermedia tra il luogo di primo contatto con i giovani e
il sistema dei Servizi.
155
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
Distretto di Imola si propone di dare maggiore continuità e radicamento
territoriale alle azioni già in essere che svolgono funzioni di prossimità,
prevedendo in particolare: la creazione di un tavolo stabile tra Associazioni di
categoria, gestori, Forze dell’ Ordine, A.USL ed Amministrazioni; la formazione
degli operatori che già operano nei Centri di Aggregazione Giovanile del territorio
e nei luoghi di divertimento nonché l’implementazione del loro orario al fine di
favorire il counseling individuale e l’accompagnamento ai servizi socio-sanitari, in
particolare al Centro Nuove droghe.
Distretto di Casalecchio di Reno
Realizzazione di azioni di prossimità volte alla: riduzione delle forme di disagio e
alla sua prevenzione; all’integrazione “guidata” dei giovani, che manifestano
comportamenti problematici, nei luoghi “soliti” di aggregazione dei ragazzi,
offrendo loro occasioni per potersi esprimere attraverso momenti ludici e creativi,
e alla realizzazione di iniziative per avviare un percorso di riflessione e
comprensione dell’universo giovanile.
Salvo risorse disponibili, si prevede l’incremento di alcuni servizi in essere, quali:
l’aumento delle ore di educativa di strada; la realizzazione di eventi informativi
sul consumo/abuso di alcool e sostanze, e la realizzazione di corsi di formazione,
sull’abuso di sostanze e alcool, per adolescenti, presso le scuole superiori del
territorio.
156
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
Euro 80,000, a valere sul capitolo 51721 del bilancio regionale ex Dgr. 1533/2006 e
Dgr 1901/2006, di cui:
- euro 40.000 per il Distretto di Bologna
- euro 40.000 per i restanti distretti secondo un criterio di riparto per popolazione
11-24 anni residente sul territorio, come da tabella che segue:
ZONA
Totale BOLOGNA
Totale PIANURA OVEST
Totale PIANURA EST
Costo
Totale CASALECCHIO DI
RENO
Totale SAN LAZZARO DI
SAVENA
Totale PORRETTA TERME
Totale IMOLA
Totale PROVINCIA di BOLOGNA
POP.
% SU
RIPARTO
11-24
POP. POP.
FONDO
ANNI TOTAL TOT. REGIONAL
1.1.2006
E
E
373.74
34.597
9,3
€ 40.000,00
3
8.252
10,9 75.766
€ 5.283,22
143.37
15.410
10,7
€ 9.866,03
4
103.63
10.431
10,1
€ 6.678,30
8
7.578
10,5
71.987
€ 4.851,71
6.334
11,3
€ 4.055,25
14.472
11,6
97.074
10,2
55.994
125.09
4
949.59
6
Pop 11-24 nei sei distretti
62.477
quota fondo regionale di 40.000 a
€ 40.000,00
Bologna
quota fondo regionale di 40.000
€ 40.000,00
su 6 distretti
Indicatori
per
Numero delle iniziative realizzate.
Destinatari raggiunti / destinatari potenziali.
monitoraggi
oe
valutazione
157
€ 9.265,49
€ 80.000,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
INTERVENTO/PROGETTO.
ONDE ANOMALE NETWORK: verso l’ntegrazione fra le realtà rivolte ai giovani del
territorio
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
La Carovana Soc. Coop. Referente: Riccardo Lombi: cell. 3336977745
[email protected]
DESTINATARI
Destinatari finali: Gruppi informali costituiti da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 25 anni.
Destinatari intermedi: Referenti dei Progetti distrettuali rivolti ai giovani, referenti delle realtà
formali rivolte ai giovani (Centri giovanili, Centri Culturali, associazioni, polisportive, parrocchie,)
referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc).
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
158
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
OBIETTIVI DEL PROGETTO
La progettualità proposta nasce in continuità con l’intervento di animazione di strada (Onde
Anomale Drugs) sui gruppi informali effettuato nell’ex Distretto Pianura Est da settembre 2008 a
luglio 2009, durante il quale è risultato confermato, come problema emergente, un aumento del
consumo e dell’abuso di sostanze stupefacenti ed un abbassamento dell’età dei fruitori delle
medesime. Di conseguenza, oltre agli intenti perseguiti negli anni precedenti di intervento su
strada (dal 2001 al 2007), ovvero favorire il protagonismo giovanile e la partecipazione sociale,
promuovere l’integrazione fra le realtà giovanili del territorio, si intende proseguire nel lavoro di
sensibilizzazione degli adolescenti rispetto all’assunzione di comportamenti consapevoli rispetto
all’uso delle sostanze stupefacenti oltre a promuovere la conoscenze degli effetti e dei rischi
connessi all’assunzione delle medesime.
Inoltre, si cercherà di potenziare il lavoro di rete, entrando in forte sinergia con il progetto Mars
Attack, attivato a livello distrettuale, che si configura come elemento di facilitazione relativa
all’integrazione delle risorse formali ed informali rivolte ai giovani.
Finalità generale
Promuovere l’educazione alla salute, la partecipazione sociale e il protagonismo giovanile.
Obiettivi generali
1) Promuovere la riflessione sulla motivazione alla base dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti.
2) Trasmettere informazione scientifiche sugli effetti e i rischi connessi all’assunzione di sostanze
stupefacenti.
3) Stimolare percorsi di crescita e di autonomia individuale e di gruppo.
4) Integrare le risorse formali rivolte ai giovani..
Obiettivi intermedi
1a) Sollecitare l’esplicitazione delle modalità di utilizzo delle sostanze stupefacenti attraverso
colloqui informali.
2a) Promuovere la conoscenza degli effetti e dei rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti
attraverso il confronto sul materiale informativo distribuito e la creazione di prodotti artistici in
vista della realizzazione del Concorso multidisciplinare.
3a) Promuovere le risorse e le competenze individuali e di gruppo (socializzazione, protagonismo,
creatività, autorganizzazione, cultura).
3b) Promuovere stili di aggregazione e gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente
adottati all’interno dei gruppi individuati.
4a) Promuovere la partecipazione delle risorse formali (Servizi, Progetti Distrettuali, Centri di
aggregazione giovanile, Centro Culturali, associazioni, polisporive, parrocchie) rivolte ai giovani
alle animazioni organizzate.
4b) Promuovere tra i gruppi informali, le iniziative organizzate dalle risorse formali rivolte ai
giovani presenti sul territorio.
AZIONI PREVISTE
1.Modulo: intervento di rete;
• Raccordo costante e incontri formali con i Progetti Distrettuali rivolti ai giovane: Mars Attack,
Immagino e Creo, Eurodesk, Radio nebbia, Giovani nella rete, Tutti in pista.
• Raccordo costante ed incontri formali con le risorse formali rivolte ai giovani: Centri di
aggregazione giovanile (dei Comuni di Castel Maggiore, San Giorgio di Piano, Minerbio), con i
Centri Culturali dei Comuni di Bentivoglio e Castenaso, con le associazioni, le polisportive, le
parrochhie.
159
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
•
•
Raccordo costante e incontri formali con i servizi del territorio (LOOP, Unità Operativa
Minori, Spazio Giovani, Consultori, Sert) per lo scambio di informazioni sull’utenza e la
definizione della modalità di partecipazione alle animazioni
Colloqui informali con i referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc) del
territorio.
2.Modulo: intervento di animazione di strada
• Monitoraggio e aggancio dei gruppi informali del territorio a partire dalla mappatura
realizzata all’interno del progetto Onde Anomale Drugs con PDZ 2007.
• Aggancio dei gruppi individuati.
• Socializzazione informale nei luoghi di aggregazione spontanea.
• Distribuzione di materiale informativo sulle sostanze stupefacenti durante le uscite in strada.
• Promozione delle animazioni per il coinvolgimento delle realtà giovanili informali e formali
del territorio.
• Individuazione dei gruppi obiettivo con cui organizzare le attività (produzione di
cortometraggi, di materiale cartaceo, mostre ecc e animazione) in materia di sostanze
stupefacenti.
• Organizzazione di un concorso multidisciplinare rivolto ai giovani del Distretto che permetterà
di raccogliere prodotti artistici di vario genere (canzoni, poesie, murales, video, coreografie,
dipinti, fotografie) sul tema delle sostanze stupefacenti. L’iniziativa verrà pubblicizzata
attraverso differenti canali di informazione (stampa, radio, web) e la distribuzione di
materiale cartaceo presso i gruppi informali e le risorse formali rivolte ai giovani (centri
giovanili, centri culturali, associazioni, polisportive.) avvalendosi della collaborazione dei
Progetti rivolti ai giovani attivati a livello distrettuale. I prodotti realizzati dai ragazzi/e
verranno presentati e premiati durante l’ultima delle quattro animazioni che verranno
realizzate.
• Organizzazione di quattro animazioni sul tema delle sostanze stupefacenti, con il
coinvolgimento delle risorse formali (Progetti distrettuali, Centri Giovanili, Centri culturali,
Associazioni, Polisportive, parrocchie) rivolte ai giovani nella partecipazione alle giornate di
animazione.
• Allestimento di banchetti informativi sulle sostanze stupefacenti durante le animazioni.
• Produzione di un video-documento sulle animazioni.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto inserito nell’area giovani è strettamente connesso all’area delle dipendenze (progetti
“Tutti in pista”, “Che Piacere”) con l’obiettivo di sensibilizzare gli adolescenti rispetto
all’assunzione di comportamenti consapevoli rispetto all’uso delle sostanze stupefacenti oltre a
promuovere la conoscenze degli effetti e dei rischi connessi all’assunzione delle medesime.
E’ inoltre previsto un raccordo con i servizi (Sert e LOOP) specifici per le dipendenze, per ricevere
consulenza e per renderle maggiormente visibili ed accessibili all’utenza.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castenaso, Castello d’Argile, Castel
Maggiore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento,
San Giorgio Di Piano, San Pietro in Casale (Comune capofila);
Az. U.S.L. Bologna, LOOP (Laboratorio Osservazione, Organizzazione e Prevenzione) del
Servizio prevenzione dei Sert di San Giorgio di Piano e Budrio;
Spazio Giovani, Consultori, Unità Operativa Minori
160
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
Referenti dei progetti: Mars Attack, Immagino e Creo, Eurodesk, Radio nebbia, Giovani nella
rete, Tutti in pista.
Referenti delle risorse formali rivolte ai giovani: Centri di aggregazione giovanile (dei comuni di
Castel Maggiore, San Giorgio di Piano, Minerbio), Centri Culturali dei Comuni di Bentivoglio e
Castenaso, associazioni, polisportive, parrocchie.
La Carovana Società Cooperativa.
•
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N.1 Referente di Area
N.1 Coordinatore
N.3 Educatori di strada
N.3 Animatori da attivare durante la realizzazione delle animazioni
RISULTATI ATTESI
Si riporta di seguito, in termini quantativi i rispettivi risultati che si intendono ottenere con
l’intervento proposto.
Modulo: intervento di rete
1) Integrare tra le risorse formali rivolte ai giovani.
Indicatori quantitativi
Collaborazioni attivate con le risorse formali rivolte ai giovani
Risorse formali rivolte ai giovani che hanno partecipato alle animazioni
2) Integrare i servizi rivolti ai giovani
Indicatori quantitativi
Incontri realizzati con i servizi (Unità Operativa Minori, Sert, LOOP,
Spazi Giovani; Consultori)
N previsto
20
25
N previsto
12
Modulo: intervento di animazione di strada
1) Creare eventi animativi come momenti di aggregazione per il mondo giovanile.
Indicatori quantitativi
Animazioni realizzate
N previsto
4
2) Valorizzare le competenze dei singoli e dei gruppi.
Indicatori quantitativi
Prodotti realizzati dai ragazzi/e
N previsto
50
3) Allargare il contesto di riferimento dei gruppi informali.
Indicatori quantitativi
Risorse formali rivolte ai giovani che hanno partecipato alle animazioni
N previsto
25
4) Fornire occasioni di scambio volte a trasmettere informazioni relative alle sostanze stupefacenti
per favorire una maggior consapevolezza relativa al loro utilizzo.
Indicatori quantitativi
N previsto
Animazioni realizzate
4
Occasioni di scambio informali sul tema della prevenzione delle sostanze stupefacenti.
100
161
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Modulo: intervento di rete
• N di incontri di Distretto realizzati
• N incontri intercomunali (a zona) realizzati
• N incontri realizzati con i singoli comuni sede di realizzazione dell’animazione
• N partecipazione agli incontri promossi dal Progetto Mars Attack
• N delle collaborazioni attivate con gli altri Progetti distrettuali rivolti ai giovani
• N delle collaborazioni attivate con le risorse formali rivolte ai giovani (CAG, Centri Culturali
associazioni, polisportive, parrocchie)
• N dei Progetti Distrettuali che hanno partecipato alle animazioni
• N delle risorse formali rivolte ai giovani che hanno partecipato alle animazioni
• N di incontri con i servizi del territorio (LOOP, Sert, Unità Operativa Minori, Spazi Giovani,
Consultori)
• N di servizi del territorio che hanno partecipato alle animazioni
• N colloquio informali con i referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc)
Modulo: intervento di animazione di strada
• N gruppi naturali monitorati
• N gruppi naturali agganciati
• N ragazzi/e rilevati
• N ragazzi/e contattati
• N ragazzi coinvolti nell’organizzazione delle animazioni
• N animazioni realizzate
• N ragazzi/e partecipanti agli eventi
• N occasioni di scambio informali verificatesi inerenti le sostanze stupefacenti
• Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante le animazioni
• Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e rispetto alle animazioni realizzate
• Livello di soddisfazione mostrato dai referenti dei Progetti Distrettuali e delle risorse formali
rivolte ai giovani rispetto alle animazioni realizzate
• Qualità della relazione instaurata fra animatori di strada e i ragazzi /e dei gruppi informali
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 78.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 78.000,00 Fondo Sanitario Regionale
162
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
INTERVENTO/PROGETTO
TUTTI IN PISTA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
SerT Ausl Bologna Area Nord- Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott. Marco Viaggi SerT. Budrio
Dott.ssa Lauretta Gianessi SerT s. Giorgio di Piano
Per la parte Amministrativa : Dott.ssa Donatella Allodi
DESTINATARI
Studenti degli istituti di scuola media superiore, personale docente, genitori del distretto Pianura
Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
La promozione del benessere rivolta al mondo adolescenziale e giovanile si propone di conseguire,
attraverso attività programmate in collaborazione con le istituzioni quali enti locali, aziende
sanitarie e istituzioni scolastiche, nonché con la collaborazione del terzo settore, i seguenti
obiettivi:
163
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
-
-
-
Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la
circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale;
Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio;
Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative)
Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali;
Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la
salute legate al processo di crescita dell’adolescente;
Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute
Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di
sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di
interazione sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio;
Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali prime fasi di
contatto (individuale e/o del gruppo di appartenenza) con le sostanze (alcol, fumo, droghe
illegali) al fine di evitare che in seguito al contatto non segua il consumo o che l’eventuale
consumo non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio;
Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di
adattamento e di decisione autonoma;
Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di
processi preventivi
Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento.
Gli obiettivi specifici del progetto sono due.
Il primo riguarda adolescenti e mira a:
• avviare processi di scelta consapevole
Il secondo riguarda la genitorialità:
• sostenere i genitori nel proprio compito educativo
Il terzo riguarda la collettività:
• attraverso eventi comuni stimolare l'attenzione sul tema
AZIONI PREVISTE
Tutti in Pista! è un progetto multistep, di comunità e di promozione del benessere.
La Pista può essere:
• la pista da ballo, dove ogni sabato sera si consumano tanti ragazzi;
• essere in pista, tutti coinvolti sullo stesso progetto e con lo stesso obiettivo;
• la pista dell’asfalto, dove purtroppo tante vite si stampano;
• la pista di cocaina, come molti amano chiamarla;
Il progetto Tutti in Pista! ha tanti piani su cui lavorare, emotivi, fisici, sociali, politici.
Il progetto si articola in alcune azioni:
• Coinvolgimento degli attori territoriali ai fini dell’individuazione di tematiche trasversali
• Coinvolgimento delle istituzioni scolastiche affinché attivare percorsi di sensibilizzazione sui
temi
• Somministrazione questionario ai fini della rilevazione statistica sugli stili e sulle abitudini dei
ragazzi in merito ai consumi di sostanze psicoattive legali
• Realizzazione in classe di interventi mirati sui processi di scelta, con l'ausilio di strumenti
didattici e laboratoriali
• Coinvolgimento degli insegnanti nella definizione di step di progetto (con gli studenti, con i
genitori, adulti di riferimento)
164
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
•
•
•
Realizzazione di laboratori teatrali, workshops con tecniche afferenti alla peer-education
Realizzazione di eventi – talk show sui temi della sicurezza stradale, dell’abuso alcolico, del
consumo di sostanze e dei rischi connessi alla salute. Tali eventi avranno la caratteristica di
rendere visibilità al lavoro svolto durante l’anno.
Rielaborazione dell’evento, raccolta di elementi per la valutazione e realizzazione del
questionario conclusivo
Si intendono invitare a parlare durante i talk-show reali esperti del mondo della notte, che
maggiormente catturano l’attenzione dei destinatari, quali DJ, esperti dei linguaggi giovanili, delle
droghe, delle nuove tendenze, sia comunicative che musicali, perché possano fornire punti di vista
interessanti sui temi ed attivare riflessioni emotivamente connotate.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
“Che Piacere”
“Radio Nebbia”
Integrazione con il Sert e lo Spazio Giovani (ASL) per la diffusione dei servizi deputati
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
AUSL (Sert e Spazio Giovani),
Comuni del Distretto Pianura Est,
Associazioni del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
N. 1 Coordinatore del progetto
N.1 1 educatrice professionale (Sert)
N.1 amministrativo Psicologi, sociologo e statistico
Compagnia teatrale
Personaggi del mondo dello spettacolo
RISULTATI ATTESI
•
•
Coinvolgimento dei destinatari dell’intervento in tutte le azioni previste
Attivazione di interventi monitorati di prevenzione all’abuso di alcool tra i giovani degli
Istituti superiori del Distretto
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
-
N. soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non)
N. studenti coinvolti nei percorsi d’aula
N. studenti coinvolti negli eventi
Risultati dei questionari somministrati
Report di progetto (che contiene una serie di sottoindicatori specifici)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
di cui:
€ 14.000,00
165
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
•
•
•
•
•
•
risorse comunali - € /
risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 14.000,00 Fondo sociale locale
FRNA (risorse regionali) - € /
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
166
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
INTERVENTO/PROGETTO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE - CHE PIACERE...
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
SerT Ausl Bologna Area Nord- Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott. Marco Viaggi SerT. Budrio
Dott.ssa Lauretta Gianessi SerT S. Giorgio di Piano
Per la parte Amministrativa : Dott.ssa Donatella Allodi
DESTINATARI
Studenti degli istituti di scuola media inferiore, docenti, genitori del Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
La promozione del benessere rivolta al mondo adolescenziale e giovanile si propone di conseguire,
attraverso attività programmate in collaborazione con le istituzioni quali enti locali, aziende
sanitarie e istituzioni scolastiche, nonché con la collaborazione del terzo settore, i seguenti
obiettivi:
167
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la
circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale;
Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio;
Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative)
Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali;
Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la
salute legate al processo di crescita dell’adolescente;
Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute
Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di
sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di
interazione sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio;
Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali prime fasi di
contatto (individuale e/o del gruppo di appartenenza) con le sostanze (alcol, fumo, droghe
illegali) al fine di evitare che in seguito al contatto non segua il consumo o che l’eventuale
consumo non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio;
Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di
adattamento e di decisione autonoma;
Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di
processi preventivi
Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento.
Gli obiettivi specifici del progetto sono due.
Il primo riguarda adolescenti e preadolescenti e mira a:
• Aumentare la percezione del rischio del consumo di bevande alcoliche
• Ridurre gli indici di prossimità all’alcol
• Ridurre il consumo di alcolici, soprattutto ritardando l’inizio del consumo
Il secondo riguarda la collettività
• Promuovere una modificazione culturale nei confronti del bere giovanile ed adolescenziale
AZIONI PREVISTE
Il progetto “Che Piacere” nasce dall’esperienza maturata dal Rotary Padova e dall’equipe di
Alcologia del Dott. Gallimberti, famoso alcoologo italiano.
L’obiettivo è di incidere su quelli che sono i consumi di alcolici dei ragazzi. In particolare i dati
italiani non sono rassicuranti: tra gli 11 e i 14 anni vi è il primo approccio con l’alcol, tra i 14 e i 16 i
primi episodi di ebbrezza alcolica, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia di
età 15-24 anni.
Il progetto si articola in alcuni step:
• Coinvolgimento degli istituti del territorio, pianificazione delle attività e dei programmi di
intervento
• Somministrazione di questionario anonimo agli studenti, che indaga le loro abitudini rispetto
anche al consumo di alcolici;
• Formazione in classe con psicologi, che utilizzano tecniche di didattica attiva e stimolano nei
ragazzi una riflessione critica sui comportamenti a rischio;
• Approfondimenti sui temi di interesse a cura degli insegnanti con nostra supervisione;
• Produzione da parte dei ragazzi di un’idea per una campagna pubblicitaria. Le migliori idee
saranno premiate.
• Somministrazione del questionario di uscita.
Alcuni istituti hanno richiesto interventi specifici in aggiunta:
168
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
•
•
•
•
•
Formazione sulle sostanze stupefacenti;
Consulenze agli insegnanti su casi specifici;
Coinvolgimento genitori con incontri di sostegno alla genitorialità
Consulenze specifiche su situazioni/casi
A richiesta counseling in ambito scolastico
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
“Tutti in Pista”
“Radio Nebbia”
Integrazione con il Sert e lo Spazio Giovani (ASL) per la diffusione dei servizi deputati
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
AUSL (Sert e Spazio Giovani)
Comuni del Distretto Pianura Est
Associazioni del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
N. 1 Coordinatore del progetto
N. 1 educatrice professionale (Sert)
N. 1 amministrativo
Psicologi, sociologo e statistico
Insegnanti e studenti degli istituti di scuola media inferiore del territorio
RISULTATI ATTESI
•
•
Coinvolgimento dei destinatari dell’intervento in tutte le azioni previste
Attivazione di interventi monitorati di prevenzione all’abuso di alcool tra i giovani delle
scuole secondarie di primo grado del Distretto
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
N. di soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non)
N. di studenti coinvolti nei percorsi d’aula
Risultati dei Questionari somministrati
Report di progetto (che contiene una serie di sottoindicatori specifici)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 14.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 14.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
169
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
INTERVENTO/PROGETTO
STREET LOOP
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Ser.T AUSL Bologna Area Nord Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dr.ssa Lauretta Gianessi,
Dr. Marco Viaggi
Per la parte amministrativa Dr.ssa Donatella Allodi
DESTINATARI
Cittadini del territorio del Distretto Pianura Est, con particolare riferimento ai giovani, nei loro
luoghi di ritrovo e di divertimento sia formali che informali
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
PREMESSA:
I nuovi scenari di consumo di sostanze stupefacenti, che si stanno delineando con sempre
maggiore chiarezza, evidenziano una precocità di contatto dei giovani con le sostanze stupefacenti
e con l’alcol che si associa ad una carenza di informazioni corrette e a una scarsa percezione del
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
rischio. Questa tendenza trova conferma anche nel territorio di riferimento del progetto e si
evidenzia negli interventi effettuati dai Ser.T in ambito di prevenzione nelle scuole medie inferiori
e superiori, ma anche dall’aumento di contatti con il Ser.T di giovani adulti consumatori
occasionali e non occasionali.
L’offerta sempre più differenziata di sostanze psicoattive ha modificato gli stili di consumo con la
conseguente necessità di utilizzare canali di comunicazione nuovi per avvicinare questa fascia di
popolazione che non necessariamente sviluppa una dipendenza, ma che si muove in un contesto
di rischio. Al tempo stesso, questi comportamenti alimentano le preoccupazioni degli adulti di
riferimento e dei familiari che hanno necessità di informazioni corrette sul mondo delle sostanze e
sugli stili di consumo.
Da diversi anni è attivo nei territori di competenza dei Ser.T Area Nord un Servizio di prevenzione
dell’AUSL di Bologna denominato Loop, Laboratorio di Osservazione e Organizzazione della
Prevenzione.
In questi anni, oltre al lavoro di prevenzione nelle scuole dei numerosi Comuni, diversi
sono stati gli interventi organizzati dal Loop direttamente sul territorio in occasione di eventi
pubblici e di promozione del Servizio nei luoghi più vicino ai potenziali fruitori di uno spazio di
informazione e ascolto sulle tematiche dell’uso di sostanze psicotrope legali ed illegali. E’evidente
che per la logistica delle attività di un Servizio che intende promuoversi su un territorio così vasto,
la possibilità di avere a disposizione un camper utile ad allestire spazi di accoglienza, promuovere
attività volte a costruire momenti di confronto con i giovani (graffiti, esibizione dj, laboratori
creativi), distribuire materiale informativo, effettuare prove con l’etilometro, faciliterebbe le azioni
di prevenzione. Inoltre la possibilità di utilizzare un camper attrezzato permetterebbe di realizzare
uno sportello informale itinerante, cioè il raggiungimento di un Servizio integrato a più livelli che
oltre alla cura dell’aspetto più istituzionale nel lavoro con le scuole affianca il lavoro informale di
strada di aggancio e promozione del Servizio Loop. Ciò garantirebbe continuità e un lavoro più
accurato per una promozione culturale del lavoro di prevenzione.
E’ da sottolineare che un Servizio di sportello itinerante permette, grazie alla presenza di personale
che facilita la costruzione di una relazione di ascolto basata sulla sospensione del giudizio, il
monitoraggio di quelle realtà e territori che i Ser.T individuano come particolarmente problematici
e privi di Servizi idonei ad intercettare tali bisogni.
Gli obiettivi del progetto hanno quindi lo scopo di:
Promuovere un Servizio di ascolto sui temi della prevenzione, itinerante attraverso il camper e
in rete attraverso un sito collegato.
Favorire la conoscenza e l’accesso a tale Servizio da parte di quei cittadini, specialmente
giovani, nei loro luoghi di ritrovo e del divertimento.
Agevolare il lavoro di rete e di consulenza con gli interlocutori nel territorio (agenzie AUSL,
Consultori giovanili, C.A.G., progetto Onde Anomale Drugs...)
Costruire percorsi di accompagnamento ai Servizi del territorio.
Promuovere tra la popolazione una cultura della prevenzione rispetto al tema del consumo di
sostanze psicotrope legali ed illegali.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Acquisto di un camper con caratterizzazione grafica esterna e attrezzato per le attività sul
territorio.
Acquisto di un computer portatile con connessione Internet.
Stesura mensile del calendario di presenza del camper sul territorio e pubblicizzazione dello
stesso nel sito dei comuni.
A cura dei comuni produzione di volantini e locandine da affiggere sul territorio per la
massima pubblicizzazione dell’attivazione del Servizio Street Loop.
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEGLI INTERVENTI:
Verrà prevista sul camper la presenza di 2 operatori Loop (Laboratorio Osservazione
Organizzazione Prevenzione) che garantiranno gli interventi previsti:
• attivazione di uno sportello di ascolto informazione e consulenza a libero accesso ai cittadini,
sui temi legati all’uso di sostanze stupefacenti legali ed illegali, ai comportamenti correlati,
all’adolescenza, ai comportamenti a rischio, alla sessualità, alle problematiche relative alla
salute.
• promozione dei Servizi territoriali dedicati ai temi suddetti ed accompagnamento agli stessi in
caso di necessità.
• collaborazione con Consultori giovanili, Centri di Aggregazione Giovanile, progetto Onde
Anomale Drugs...).
• partecipazione agli eventi organizzati nel territorio con erogazione di materiale informativo,
possibilità di effettuare in situazione di privacy test tossicologici/breath test al solo fine di
responsabilizzare il singolo sui comportamenti a rischio (senza valenza legale) , offrire uno
spazio protetto di decompressione (chill out) per consumatori.
• possibilità di accesso per informazione e /o consulenze specifiche in occasione della
permanenza del camper presso le scuole e le situazioni di formazione previste a catalogo
AUSL Obiettivo Salute.
• Attivazione di un tavolo permanente tra le aree di intervento di confronto e scambio di
informazioni per pianificare, monitorare ed ottimizzare gli interventi sul territorio.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Street Loop si integra con :
progetti a catalogo AUSL Obiettivo Salute (rivolti alle scuole ed agli adulti)
Tutti in Pista!
Che piacere
Onde Anomale Drugs
Centri di Aggregazione giovanile
NPIA
CSM
USSI
Consultori giovanili del Distretto
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
Ser.T
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N.1 Coordinatore del progetto
N.2 medici
N.2 educatori
operatori Loop
N. 1 Amministrativo
RISULTATI ATTESI
•
Maggiore collaborazione tra gli attori coinvolti e le agenzie del territorio per la diffusione
capillare dell’informazione in tema di prevenzione all’uso di sostanze psicoattive.
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
•
•
•
Attivazione di percorsi di educazione alla salute.
Facilitazione all’accesso ai percorsi di cura in caso di necessità
Mappatura e monitoraggio del fenomeno sul territorio (tavolo permanente)
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
N. soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non)
N. cittadini divisi per fascia di età (16-24 anni, sopra i 24 anni)coinvolti
N. cittadini coinvolti durante gli eventi
N. e tipologia di interventi erogati (azione informativa, attivazione di consulenze,
monitoraggio del consumo di stupefacenti ed alcool, accompagnamento ai Servizi specialistici
ecc.)
Report semestrale di progetto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 9.866,03
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 9.866,03 - Finanziamento provinciale Progetto
sovrazonale “Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a
livello distrettuale”
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PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Dipendenze
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177
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PUNTO MIGRANTI – CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE
L’attività è stata realizzata da LAI-MOMO Società Cooperativa. Nel gennaio 2008 è stata avviata
un’attività aggiuntiva rispetto ai consolidati sportelli Punto Migranti dedicata al supporto alla
compilazione dei kit per il rilascio e il rinnovo di alcune tipologie di permessi di soggiorno. Tale
nuova attività ha visto l’apertura di sportelli dedicati con apertura a cadenza quindicinale in
ciascuno dei 15 comuni e la partecipazione al tavolo di coordinamento regionale inerente la
sperimentazione.
L’avvio del servizio ha visto l’elaborazione e la stampa di apposito materiale informativo che ha
avuto luogo in due momenti dell’anno con l’indicazione del calendario delle aperture.
Il progetto Punto Migranti è stato caratterizzato dalla continuità del servizio di informazione e
orientamento a cittadini di origine straniera e a molti cittadini italiani; ha anche ampliato e
proseguito sia l’attività di consulenza specialistica ai servizi dei Comuni, sia le attività rivolte
all’esterno, quali il lavoro di rete con l’associazionismo, la sensibilizzazione al tema del dialogo
interculturale, il supporto alle scuole per situazioni di emergenza.
Il trend degli accessi al servizio da gennaio a dicembre 2008 conferma la tendenza all’aumento
portando ad un complessivo di 2.690 accessi al front office e a circa 500 interventi di consulenza al
sistema dei servizi. Sono state numerose inoltre le richieste di intervento per emergenze pervenute
da 10 istituti scolastici del distretto ed ulteriori collaborazioni sono state realizzate con i servizi
dell’Azienda Sanitaria.
Di particolare rilievo rispetto agli anni precedenti è la registrazione di un maggiore disagio
psicologico che tocca i migranti, numerose richieste di chiarimento e supporto alla comprensione
della normativa sul soggiorno e una forte richiesta di supporto alla ricerca attiva del lavoro.
Numerose sono state inoltre le richieste di chiarimento in merito al funzionamento dei servizi
sanitari. I dati definitivi sono in fase di elaborazione conclusiva.
Numero degli accessi agli sportelli Punto Migranti del periodo 01/05/08 – 31/12/08 (Programma
Attuativo 2008)
COMUNE
ARGELATO
BARICELLA
BENTIVOGLIO
BUDRIO
CASTELLO D’ARGILE
CASTEL MAGGIORE
CASTENASO
GALLIERA
GRANAROLO DELL’EMILIA
MALALBERGO
MINERBIO
MOLINELLA
PIEVE DI CENTO
SAN GIORGIO DI PIANO
SAN PIETRO IN CASALE
TOTALE
ACCESSI
14
25
145
54
85
148
90
57
30
95
85
90
124
160
158
1360
179
UTENTI
12
19
95
32
43
70
59
49
25
51
50
53
79
94
87
818
RETE REGIONALE CONTRO LE DISRCRIMINAZIONI
Il Distretto di Pianura Est ha aderito alla Rete regionale contro le discriminazioni, che è costituita
da soggetti, distribuiti su tutto il territorio regionale, appositamente formati e dotati di strumenti
di raccolta, lettura, analisi ed intervento sul fenomeno discriminatorio.
Le attività dei soggetti coinvolti prevedono funzioni di osservazione e monitoraggio; di ascolto,
consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione, di rimozione delle condizioni
discriminatorie e di promozione delle pari opportunità; il Centro focalizza l’attenzione sulle
questioni etnico-razziali e religiose, ma si occupa di tutte le forme di discriminazione, legate a
sesso, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, età, handicap,
orientamento sessuale.
È stato individuato un nodo di raccordo distrettuale nel Comune di Castel Maggiore, il primo a
livello a provinciale. Il nodo ha iniziato le sue attività di sportello informativo nel luglio 2008.
PIANO DELLA LINGUA ITALIANA - CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE
Nell’ottobre 2008 ha preso avvio la programmazione di corsi di italiano da realizzarsi nell’ambito
del “Piano territoriale provinciale di interventi finalizzati alla diffusione della lingua italiana per
cittadini extracomunitari adulti”, con finanziamenti del Ministero della Solidarietà Sociale.
I sei comuni in cui si svolgeranno i corsi sono Argelato, Castello d’Argile, Galliera, Malalbergo, San
Giorgio, San Pietro in Casale. I comuni sono stati individuati in base all’offerta di corsi di italiano
già presenti, per garantire una disponibilità di corsi uniforme su tutto il Distretto.
I corsi, a cura della Coop Lai-Momo, vengono avviati nel febbraio 2009.
RICERCA SULL’IMMIGRAZIONE NEL DISTRETTO DI PIANURA EST - CAPOFILA COMUNE
DI SAN PIETRO IN CASALE
La ricerca, svolta in collaborazione con Regione, Provincia e staff del Dossier Statistico Caritas
Migrantes, ha preso avvio nel mese di maggio 2008.
Sono stati raccolti dati quantitativi necessari all’analisi di sfondo, in collaborazione con alcuni
comuni campione, l’Ufficio di Piano, l’Istat, l’Osservatorio Regionale e l’Osservatorio Provinciale.
È stato realizzato un Focus Group con gli amministratori locali che ha contribuito ad individuare
l’obiettivo specifico della ricerca.
L’obiettivo generale della ricerca è: fornire agli amministratori dei 15 Comuni il maggior numero
di informazioni e strumenti di lettura adeguati relativamente alla situazione della popolazione
immigrata presente nel territorio. Tali conoscenze sono finalizzate al miglioramento delle politiche
locali per il futuro.
L’obiettivo specifico individuato è fornire agli amministratori dei 15 Comuni elementi per
migliorare la comunicazione sulle politiche locali per l’immigrazione, ritenuto elemento essenziale
per prevenire conflitti tra nativi e stranieri, e per rendere comprensibili e condivise le politiche
dell’ente locale.
Si è poi individuato il seguente sotto-obiettivo collegato: rilevare eventuali focolai emergenti di
tensioni che potrebbero generare in futuro conflitti e fornire elementi conoscitivi, utili agli Enti
Locali per agire preventivamente.
Sulla base di questo obiettivo specifico si è impostata la parte qualitativa della ricerca ed è stata
elaborata una griglia di testimoni significativi presenti nel territorio ed in possesso di informazioni
qualitative utili agli approfondimenti necessari.
180
Contemporaneamente, sulla base di questo obiettivo specifico, si definirà anche quali tabelle
allegare al report finale, sulla base dei dati raccolti durante l’indagine di sfondo e i dati che
saranno forniti dalla Regione.
SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GIOVANI STRANIERI - CAPOFILA COMUNE DI SAN
PIETRO IN CASALE
Il Distretto ha partecipato al bando regionale per l’assegnazione di volontari del Servizio Civile
Regionale rivolto a giovani stranieri, presentando la domanda in collaborazione con Arci.
Il progetto prevedeva che i due posti disponibili fossero gestiti a livello distrettuale nell’ambito
delle politiche giovanili.
Il bando è stato promosso presso tutti i comuni, anche grazie all’invio di lettere alla popolazione
target. E’ stato organizzato un evento pubblico presso la biblioteca del Comune di San Pietro in
Casale per promuovere il progetto e illustrare le modalità di partecipazione, che ha visto un’ampia
partecipazione giovanile.
Le domande pervenute sono state 12, di giovani residenti in 6 diversi comuni e provenienti da
Marocco, Romania, Albania, Filippine, Repubblica Dominicana e Pakistan.
Sono state selezionate due ragazze, provenienti da Marocco e Romania e residenti nei Comuni di
San Pietro in Casale e Malalbergo.
Il Servizio Civile, in corso da ottobre a luglio, vede le giovani impegnate nei progetti Eurodesk e
Onde Anomale Drugs previsti dal Programma Attuativo 2008. L’intenzione è quella di valorizzare
le competenze e il vissuto delle volontarie per favorire il coinvolgimento dei giovani stranieri del
territorio e per dare un’impronta di tipo interculturale alle politiche giovanili dei Comuni del
Distretto.
L’Ufficio di Piano svolge la funzione di monitoraggio e di coordinamento, in costante contatto con
il personale di Futura e Carovana che lavora a stretto contatto con le volontarie. Una volta al mese
l’Ufficio di Piano organizza un incontro di verifica e monitoraggio con le volontarie.
ARCOBALENO CULTURALE: AZIONI IN RETE - CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN
CASALE
Il progetto “Arcobaleno culturale – Azioni in rete” si struttura in 2 Azioni:
Azione 1: “Banca ore di alfabetizzazione, laboratori e mediazione”.
Nel 2008 sono state erogate:
• 350 ore di italiano L2, con interventi di accoglienza, alfabetizzazione, supporto alla lingua
dello studio, facilitazione dei testi.
• 55 ore di mediazione linguistico – culturale, con interventi mirati alla facilitazione del
rapporto scuola-famiglia (le lingue più utilizzate sono state l’arabo, il rumeno ed il bangla).
• 50 ore di laboratori rivolti alle classi, con l’obiettivo di facilitare la convivenza, attraverso la
valorizzazione delle differenze.
Le scuole coinvolte direttamente dal progetto sono state: Direzione Didattica di Budrio, Istituto
Comprensivo di Budrio, Istituto Comprensivo di Malalbergo (comprendente anche le scuole di
Altedo e Baricella), Istituto Comprensivo di Minerbio, Istituto Comprensivo di Molinella.
A tali istituti si aggiungono le scuole coinvolte non direttamente dalle azioni del progetto, ma che
si sono inserite in una rete che ha l’obiettivo di condividere metodologie, materiali, esperienze
rispetto all’educazione interculturale e la formazione alla convivenza:
I.C. Borgonuovo di Sasso Marconi, Ipsia Fioravanti sede di Molinella, Istituto G.Bruno sede di
Budrio, Istituto Majorana di San Lazzaro di Savena, I.C. di Pianoro e Rastignano, I.C di Loiano.
181
Oltre alle istituzioni scolastiche, altri soggetti territoriali sono stati coinvolti: Cefal, Associazione
Progetto Marocco, Istituzione ai Servizi Sociali di Minerbio (che ha contribuito con propri fondi
alla realizzazione del progetto), Distretto Pianura Est,
Nel 2008 il progetto ha coinvolto:
• 150 minori stranieri di recente immigrazione e/o con scarsa conoscenza e competenza della
lingua italiana.
• 50 genitori stranieri che necessitavano di interventi di mediazione linguistico – culturale per la
comunicazione e l’interazione con il personale scolastico.
• 50 docenti.
Azione 2: “Quaderni tematici: identità e dialogo”
Nel 2008 sono stati realizzati 4 numeri tematici: n. 1 “IntegrAzioni: buone pratiche nella scuola
interculturale”, n. 2 “Percorsi glottodidattica per facilitare la comprensione dei testi di studio”, n.
3 “Il cerchio Magico Migranti e servizi: un’esperienza di lavoro in rete”, n. 4 “Il filo spezzato di
Arianna”.
182
183
184
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI
Comune o altro ente capofila di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Destinatari
I soggetti proponenti (Provincia, Comune e UTG di
Bologna), i 60 Comuni del territorio provinciale, gli
Enti pubblici e gli organismi del privato sociale ed
infine gli studenti, i ricercatori e, in generale, i
cittadini italiani e stranieri che accedono al servizio
di consulenza e consultazione e possono fruire delle
informazioni diffuse dall’Osservatorio.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Sì
Ambito territoriale di realizzazione
territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia, Istituzione G.F. Minguzzi, Comune e
UTG di Bologna
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Fornire agli Enti locali uno strumento di
orientamento e sostegno alla programmazione ed al
monitoraggio e valutazione degli interventi in tema
di immigrazione.
Disporre di informazioni quantitative e qualitative
aggiornate sulla presenza e le modalità di
insediamento ed integrazione della popolazione
immigrata nel territorio provinciale.
Mantenere un punto di consultazione e di
documentazione in grado di fornire e diffondere
informazioni sul fenomeno migratorio a livello
locale, senza trascurare la dimensione regionale e
nazionale.
Le azioni e le attività dell’Osservatorio sono
strutturate in “interventi ordinari” ed in “azioni di
approfondimento mirate”.
Azioni previste
a) Per quanto riguarda gli interventi ordinari si
propongono le seguenti azioni:
• Raccogliere, elaborare, analizzare e confrontare
185
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
•
•
il materiale statistico e documentale proveniente
da diverse fonti, con particolare attenzione agli
enti che producono informazioni sulla
popolazione straniera immigrata nel territorio
della provincia di Bologna.
Produrre materiali, sia cartacei (Dossier) che
elettronici (NewsLetter), per la diffusione delle
informazioni, con dati provinciali su diverse
aree di interesse, tra le quali: demografia, sanità,
educazione, scuola e servizi sociali, giustizia,
casa, lavoro e formazione professionale, ecc.
Fornire un servizio di consulenza e
consultazione del materiale documentale
archiviato, rivolto agli operatori dei servizi
territoriali e del privato sociale nonché ad altri
soggetti interessati (singoli cittadini, ricercatori e
studenti, giornalisti, ecc.), attraverso l’apertura
di uno sportello al pubblico.
b) In merito alle azioni di approfondimento, si
propone la realizzazione di una ricerca su tematiche
specifiche miranti a rilevare il livello e la qualità
dell’accesso ai servizi, le condizioni di vita e la
presenza degli immigrati sul territorio.
Per quest’anno, in particolare, si ipotizza la
realizzazione di una ricerca sull’offerta di servizi ai
cittadini immigrati residenti nella provincia di
Bologna.
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costo totale
previsto
Quota regionale
29.128,00 Euro
Numero newsletter prodotte
Numero dossier realizzati
186
Quota
nazionale
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI
STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
PROVINCIA DI BOLOGNA
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Il progetto è rivolto prioritariamente agli eletti nel
Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della
Provincia di Bologna ed agli Organi
dell’Amministrazione provinciale, ma coinvolge
tutta la comunità provinciale, nelle sue diverse
forme ed espressioni, con particolare riferimento
alla popolazione straniera residente.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
sì
Ambito territoriale di realizzazione
territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Gli organi istituzionali dell’Amministrazione
Provinciale di Bologna, i comuni del territorio, le
associazioni dei cittadini stranieri, la società civile
organizzata e non.
Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini
stranieri e apolidi della Provincia di Bologna, eletto a
suffragio universale e diretto il 2 dicembre 2007
- Assistenza
alle
sedute
del
Consiglio,
organizzazione della logistica degli incontri,
invio convocazioni, redazione dei verbali e delle
delibere.
- Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del
Consiglio:
invio
convocazioni,
revisione
ortografica dei documenti elaborati.
- Collaborazione per l’organizzazione di attività
eventualmente promosse dal Consiglio.
- Stanziamento delle indennità di funzione.
- attuazione di un piano di informazionecomunicazione sulle attività del Consiglio
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Piano finanziario:
34.000,00 Euro
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Numero di sedute del Consiglio
187
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
PROVINCIA DI BOLOGNA
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
I cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale
e le loro associazioni, la popolazione in genere, i
soggetti pubblici e del privato sociale attivi sul
territorio provinciale e interessati alle tematiche
dell’intercultura
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
in parte
Ambito territoriale di realizzazione
territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia di Bologna, Comune di Casalecchio di
Reno, soggetti del terzo settore
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Il progetto si propone di sostenere interventi mirati
a sviluppare la conoscenza ed il rispetto reciproco
fra le comunità, a far apprezzare la ricchezza insita
nelle diversità per la costruzione delle identità, a
mitigare il negativo effetto dei mass-media nella
diffusione di pregiudizi e stereotipi, ad indirizzare
l’agire istituzionale e sociale relativamente ad un
contesto sempre più diversificato culturalmente.
Azioni previste
Si ipotizza di realizzare tre diverse azioni
progettuali:
1) emanazione di un Bando a sostegno di
progetti a carattere interculturale e rivolto
alle associazioni di promozione sociale, con
particolare riferimento alle associazioni dei
cittadini stranieri
2) elaborazione
di
un
progetto
di
comunicazione interculturale e affidamento
della gestione tramite Gara a soggetti terzi
3) partecipazione al progetto del Comune di
Casalecchio che intende organizzare sul
proprio territorio l’edizione 2009 dei
Mondiali Antirazzisti.
188
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
Costo totale Quota
previsto
regionale
Quota nazionale
Piano finanziario:
42.500,00 Euro
Numero progetti selezionati e co-finanziati
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Numero prodotti di comunicazione interculturale
realizzati
Numero squadre partecipanti ai Mondiali
189
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE
Comune o altro ente capofila di progetto
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Rita Paradisi
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Destinatari
L’iniziativa è rivolta agli operatori dei servizi sociali,
socio-educativi e socio-sanitari dei comuni e delle
Aziende USL, agli operatori sociali del Ministero
della Giustizia, ad insegnanti ed educatori, a
mediatori culturali e coordinatori pedagogici.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
sì
Ambito territoriale di realizzazione
territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia di Bologna (Ufficio Immigrazione e
Ufficio di Piano provinciale), Istituzione Gian
Franco Minguzzi (Settore Documentazione), gli
Uffici di Piano del territorio provinciale.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Il progetto si propone di fornire agli operatori dei
servizi territoriali elementi di maggiore conoscenza
delle dinamiche politiche, sociali e relazionali
connesse al fenomeno migratorio così come si va
strutturando sul territorio provinciale, considerando
sia la normativa di riferimento che gli elementi di
maggiore criticità ad esso connessi, con l’obiettivo di
contribuire a migliorare la capacità di risposta dei
servizi territoriali a bisogni diversificati anche
culturalmente.
Azioni previste
Si ipotizza la realizzazione di una o più iniziative
seminariali, mirate al confronto ed allo scambio a
livello locale e nazionale di interventi, saperi e
buone pratiche poste in essere per favorire una
positiva interazione fra vecchi e nuovi cittadini.
In continuità con le azioni sviluppate negli anni
passati, verrà mantenuto il focus sul tema delle
190
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
seconde generazioni e sulla questione femminile.
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costo totale Quota regionale
previsto
30.668,50 Euro
Numero partecipanti alle iniziative
191
Quota
nazionale
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
PUNTO MIGRANTI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
•
Promuovere azioni di integrazione sociale a favore di cittadini stranieri immigrati
Giungere ad un welfare interculturale, dove tutti i servizi sappiano interagire con un’utenza
multiculturale, promuovendo apposite formazioni
Integrare in un unico sistema gli Sportelli Sociali e gli sportelli rivolti ai cittadini stranieri
Valorizzare la figura del mediatore interculturale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
Lai momo Società Cooperativa, Silvia Festi
via Gamberi 4 40037 Sasso Marconi
051-840166 [email protected]
DESTINATARI
Cittadini migranti residenti nei comuni del distretto
Popolazione autoctona interessata a problematiche inerenti l’immigrazione
Sistema dei servizi e delle risorse pubblico/private presenti nei territori
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità con l’anno precedente
192
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto ha l’obiettivo generale di favorire, attraverso specifiche attività, competenze,
professionalità e lavoro di rete strutturato, la relazione tra servizi e risorse territoriali, (pubbliche e
private), ed utenza migrante e di garantire pari opportunità di accesso ai servizi, promuovendo la
rimozione di ostacoli di ordine sociale, economico, linguistico e culturale che impediscono o
riducono l’effettivo utilizzo del sistema dei servizi pubblici.
A sua volta il progetto contiene diversi obiettivi specifici:
- elaborare una sintesi dei bisogni espressi dagli utenti, al fine di promuovere ed attivare risorse
e professionalità adeguate;
- ampliare il supporto agli Sportelli Sociali nel lavoro con i migranti perseguendo una
progressiva caratterizzazione di supporto e consulenza di secondo livello ai servizi del
comune;
- rafforzare le azioni di coordinamento tra i diversi servizi, enti ed istituzioni pubbliche e
private che si occupano di immigrazione;
- potenziare l’attività informativa e orientativa, svolta dagli enti locali, dai sindacati, dalle
associazioni datoriali e di volontariato a favore dei cittadini stranieri;
- fornire agli operatori dei servizi strumenti, conoscenze, competenze interculturali;
- favorire la comunicazione interculturale;
- favorire la conoscenza della lingua italiana ed incentivare l’acquisizione o il recupero di
competenze professionali sostenendo ed integrando le iniziative formative già esistenti sul
territorio;
- fornire consulenza in merito alla nuova normativa che regola l’ingresso ed il soggiorno degli
stranieri;
- informare e supportare nell’accesso ai servizi e alle procedure per una corretta fruizione degli
stessi;
- attivare percorsi personalizzati di ricerca attiva del lavoro, di inserimento in azienda e
facilitare la continuità del rapporto;
- promuovere e accompagnare alla fruizione delle opportunità di creazione d’impresa e
formazione professionale erogate nei territori coinvolti;
- fornire assistenza alla compilazione dei kit per rilascio/rinnovo di diverse tipologie di
permesso di soggiorno;
- promuovere con l’Azienda USL incontri dedicati alle donne italiane e di origine straniera sul
tema della salute femminile;
- adesione al Progetto Rete Regionale Rete Antidiscriminazione;
- adesione al Progetto Regionale di formazione degli operatori impegnati nell’attività di
supporto alla compilazione dei KIT (sperimentazione Anci);
- prosecuzione degli interventi di supporto e consulenza alla Consulta Distrettuale
AZIONI PREVISTE
Sono previste le seguenti azioni:
1. il rafforzamento delle attività degli Sportelli Sociali dei comuni nei confronti dell’utenza
immigrata, attraverso la presenza, un giorno alla settimana, di operatori interculturali e
l’attivazione di un servizio di mediazione linguistico - culturale
2. l’attivazione di consulenze specializzate in ambiti più specifici rivolti al tema
dell’immigrazione, quali ad es. la compilazione dei kit per il permesso di soggiorno, azioni
rivolte alle donne, scuola, seconde generazioni, assistenti familiari, ecc,
3. interventi a richiesta e sulla base di un calendario di presenze di mediatori linguistico culturali
in lingue araba, urdu, rumena, albanese, russo, cinese; sperimentazione di attività mirate nel
comune di Budrio;
193
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
4.
5.
6.
7.
8.
9.
attività di orientamento ai servizi del territorio ed attivazione di percorsi personalizzati
specifici co-progettati con i servizi alla persona dei Comuni;
assistenza, su appuntamento, alla compilazione dei kit per il permesso di soggiorno
nell’ambito del protocollo d’intesa fra Ministero degli Interni e ANCI;
pacchetto sperimentale di consulenze specifiche ad hoc per casi particolari nell’ambito della
scuola, del disagio psicologico in contesti multiculturali e delle seconde generazioni;
promozione di incontri in collaborazione con l’Azienda USL sulla salute;
Partecipazione di 5 operatrici interculturali al corso di secondo livello sulla normativa e sulla
rete dei servizi dedicati alla compilazione dei kit per il soggiorno;
Partecipazione di 1 operatrice al corso regionale Rete Antidiscriminazione e attivazione di un
punto informativo nell’ambito della rete sportelli Punto Migranti.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si colloca trasversalmente rispetto a tutti i settori che nei Comuni hanno relazioni con la
popolazione migrante: sociale, scuola, anagrafe, ufficio tecnico.
Progetto Si_cura: donne migranti e cura delle persone anziane. Un progetto di sviluppo di
comunità nel territorio di Pianura Est
Progetto R.I. Scuola: risorse per l’intercultura nelle scuole: attività di consulenza sull’intercultura
per le scuole del territorio
Piano Distrettuale della lingua italiana
Rete regionale contro le discriminazioni
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Consultorio familiare in rete
Ulteriore sviluppo screening oncologici e diagnosi precoce
Ambulatorio Sokos
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
Servizi alla Persona dei 15 Comuni del distretto di Pianura Est
Azienda USL
Centri per l’impiego
Enti ed associazioni operanti sul territorio
Consulta Distrettuale dei Migranti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
Staff di coordinamento
Operatrici interculturali con significativa esperienza in materia
Esperto di normativa sul soggiorno
Mediatori linguistico culturali
Psicologo e glottologa
RISULTATI ATTESI
L’attività degli sportelli intende conseguire il miglioramento dei percorsi di inserimento della
popolazione migrante nei tessuti economici e sociali del territorio del distretto e migliorare la
qualità delle relazioni interculturali all’interno della popolazione. Inoltre il progetto intende
migliorare l’erogazione dei servizi pubblici e privati esistenti secondo un approccio realmente
multiculturale.
194
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
I risultati attesi sono:
• almeno 80 fruitori del servizio nel suo complesso al mese;
• almeno 8 attività di consulenza ad operatori dei servizi pubblici e privati del territorio al mese;
• almeno 15 servizi individuali di ausilio alla compilazione dei kit nell’ambito della
sperimentazione ANCI al mese
• miglioramento della qualità della risposta del sistema dei servizi agli utenti migranti
• acquisizione di strumenti per la relazione con l’utenza migrante da parte degli operatori dei
servizi dei Comuni
• percezione e monitoraggio delle esigenze rispetto all’integrazione dei cittadini migranti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Le attività di monitoraggio e valutazione previste intendono consentire una verifica puntuale dello
stato d’avanzamento delle attività realizzate, la loro effettiva rispondenza alla progettazione
dettagliata e la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Saranno condotti Incontri di monitoraggio e verifica con i referenti dell’Ufficio di Piano sarà
rilevata la valutazione di impatto distrettuale e del lavoro di rete promosso dal progetto, la
segnalazione di problematiche, la richiesta di interventi correttivi per i quali sarà stabilita data e
modalità di verifica.
Il monitoraggio inoltre prevede:
raccolta, gestione ed elaborazione dei dati di affluenza agli sportelli da attivati nei 15 Comuni.
Elaborazione e compilazione di una scheda di monitoraggio quantitativo delle attività del
progetto contenente:
Dati relativi all’affluenza e frequenza nell’accesso allo sportello (numero. fruitori,
caratteristiche dei fruitori es. nazionalità, sesso, ecc..);
Tipologia dei bisogni espressi/ rilevati;
Numero degli utenti che hanno usufruito delle attività di front office;
Numero di Kit compilati;
Numero degli utenti per i quali è stato realizzata attività di co-progettazione con i Servizi
Sociali e/o altri servizi;
Contatti e tipologia del rapporto di rete con il sistema dei servizi;
Numero degli accompagnamenti di utenti ed indicazione del servizio destinatario;
Numero di incontri con referenti dell’Associazionismo locale.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 229.450,00
di cui:
• risorse comunali - € 69.450,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 160.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
195
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
SUPPORTO ALLA CONSULTA DISTRETTUALE DEI MIGRANTI – CORSI DI
LINGUA MADRE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Promuovere la partecipazione attiva della popolazione migrante, anche attraverso forme di
rappresentanza
Sostenere iniziative che vadano in direzione di una maggiore coesione sociale, conoscenza
reciproca e condivisione dei diritti e doveri di cittadinanza
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini stranieri
Comunità locale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
196
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Sostenere le attività della Consulta Distrettuale dei Migranti
Promuovere corsi di lingua madre per minori di origine straniera
Sostenere il bilinguismo
AZIONI PREVISTE
Il Progetto si articola in 2 azioni principali:
1)
Supporto alle attività della Consulta:
- assistenza organizzativa e logistica
- coinvolgimento nella programmazione distrettuale
- messa in rete con i progetti distrettuali
- facilitazione della comunicazione con enti/istituzioni del territorio
2)
Corsi di madre lingua rivolti a bambini tra i 6 e i 13 anni, gratuiti e laici, aperti a tutti i bambini
indipendentemente dalla nazionalità o l’appartenenza culturale:
- selezione della lingua madre in base alle presenze e alle esigenze espresse dai cittadini
migranti, raccolte dalla Consulta
- individuazione del Comune presso il quale attivare il corso: coinvolgimento
dell’Amministrazione e dell’associazionismo locale
- individuazione di un’insegnante in possesso dell’abilitazione all’insegnamento o di una
laurea conseguita nel paese dove si parla la lingua selezionata; il curriculum vitae sarà
valutato da una commissione composta da due membri della Consulta e un referente
dell’Ufficio di Piano
- promozione e avvio del corso di lingua, in collaborazione con Punto Migranti
- monitoraggio e verifica a cura della Consulta e dell’Ufficio di Piano
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area immigrazione
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Punto Migranti
Associazionismo locale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Insegnante di lingua
RISULTATI ATTESI
Partecipazione attiva dei cittadini stranieri
Avvio di corsi di lingua madre
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di riunioni della Consulta Distrettuale dei Migranti
Numero di iniziative/eventi/incontri organizzati
197
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
Numero di iscritti ai corsi di lingua madre
PIANO FINANZIARIO
Azione 1) - € 1.000,00
Azione 2) - € 1.500,00
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 2.500,00
di cui:
• risorse comunali - € 2.500,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
198
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
PIANO DISTRETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Potenziare l’insegnamento della lingua italiana
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini immigrati stranieri
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Promuovere corsi di lingua italiana nei livelli adeguati alle esigenze dei cittadini stranieri
Garantire un’offerta formativa sulla lingua italiana omogenea sul territorio
Facilitare l’accesso ai corsi alle donne
Promuovere momenti informativi ed orientativi sui servizi del territori
199
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
AZIONI PREVISTE
Verranno attivati 10 corsi da circa 40 ore l’uno. La durata del corso verrà definita in base al livello.
1) Ricognizione dell’offerta di corsi per garantire una equa distribuzione sul territorio.
2) Individuazione dei Comuni presso i quali attivare i corsi di italiano.
3) Promozione dei corsi in collaborazione la Consulta Distrettuale dei Migranti.
4) Raccolta delle iscrizioni .
5) In base agli elementi emersi dalle iscrizioni: individuazione dei livelli, dei giorni e delle fasce
orarie. Individuazione dei locali da parte dei Comuni.
6) Attivazione dei corsi, all’interno dei quali verranno promossi momenti di orientamento e
informazione sui servizi sociali, socio-sanitari, sanitari, del lavoro e della formazione.
7) Verifica e monitoraggio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto Migranti
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Consulta Distrettuale dei Migranti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale qualificato per l’insegnamento della lingua italiana
RISULTATI ATTESI
Aumento del livello di conoscenza della lingua italiana e dei servizi del territorio da parte dei
cittadini stranieri.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di iscritti ai corsi, uomini e donne.
Numero di persone che frequentano il corso fino alla fine.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 20.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 15.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 5.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
200
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Ufficio di Piano – Comune di San Pietro in Casale
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini stranieri e persone appartenenti ad altre categorie oggetto di discriminazione
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Garantire ascolto, consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione;
Promuovere le pari opportunità e prevenire le potenziali situazioni di svantaggio.
201
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
AZIONI PREVISTE
1)
2)
3)
4)
Partecipazione alla Rete regionale contro le discriminazioni e al coordinamento provinciale.
Azioni del Nodo distrettuale già attivo presso il Comune di Castel Maggiore:
• sportello informativo
• coordinamento della rete a livello distrettuale
Apertura di un nuovo sportello informativo nell’ambito degli Sportelli Punto Migranti.
Promozione della Rete regionale contro le discriminazioni, anche in collaborazione Consulta
Distrettuale dei Migranti
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto Migranti
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comune di Castel Maggiore
Consulta Distrettuale dei Migranti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale per la gestione del Nodo di raccordo e dello sportello informativo
RISULTATI ATTESI
Conoscenza da parte dei cittadini stranieri delle opportunità offerte dalla Rete regionale contro le
discriminazioni
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di ore di apertura degli sportelli dedicati
Numero di persone che si sono rivolte agli sportelli
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
Servizio sostenuto con le risorse del Comune di Castel Maggiore
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
202
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
SERVIZIO CIVILE REGIONALE RIVOLTO A GIOVANI STRANIERI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Incentivare l’inclusione sociale e la partecipazione delle seconde generazioni, valorizzando le loro
specifiche risorse
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Giovani di origine straniera
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Promuovere la partecipazione dei giovani di origine straniera nelle politiche giovanili del
Distretto
Qualificare le politiche giovanili in chiave interculturale
Promuovere il Servizio Civile
203
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
AZIONI PREVISTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Partecipazione al Bando del Servizio Civile Regionale rivolto a giovani stranieri
Promozione del Servizio Civile Regionale in tutti i Comuni: organizzazione di eventi pubblici,
invio di lettere a domicilio, divulgazione di materiale promozionale
Predisposizione delle attività con i soggetti partner che ospitano i volontari nei propri servizi:
individuazione dei ruoli e delle mansioni dei volontari, stesura di un calendario delle attività
Selezione dei volontari
Avvio delle attività dei volontari
Incontri mensili di coordinamento con l’Ufficio di Piano
Monitoraggi in itinere e valutazione finale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area delle politiche giovanili
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Arci Servizio Civile
Consulta distrettuale dei Migranti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori degli enti coinvolti
RISULTATI ATTESI
Coinvolgimento di giovani di origine straniera nelle politiche giovanili del Distretto
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di domande ricevute
Valutazione qualitativa da parte dei volontari coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 3.480,00
di cui:
• risorse comunali - € 3.480,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
204
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
AMBULATORIO SOKOS
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sperimentare percorsi per semplificare e qualificare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi
sanitari e della salute mentale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Tutti i Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta, Direttore Area Cure Primarie AUSL
Via Asia, 61, 40018 San Pietro in Casale
Tel. 6662724 [email protected]
DESTINATARI
Soggetti emarginati italiani o immigrati privi di qualunque altra possibilità assistenziale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire un servizio di assistenza medica di base, comprensiva di prestazioni di primo intervento
sanitario
205
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
AZIONI PREVISTE
Stipula di una convenzione tra l’AUSl Distretto Pianura Est e l’Associazione SOKOS per
l’assistenza ad emarginati e immigrati.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Punto Migranti
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comune di Minerbio
RISULTATI ATTESI
Apertura di un Ambulatorio dell’Associazione Sokos nel territorio del Distretto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 10.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 10.000,00 - Fondo Non Autosufficienza Comunale
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
206
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
INTERVENTO/PROGETTO
ULTERIORE SVILUPPO SCREENING ONCOLOGICI E DIAGNOSI PRECOCE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sperimentare percorsi per facilitare e qualificare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari e
della salute mentale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta , Direttore Area Cure Primarie Azienda USL
Via Asia, 61 40018 San Pietro in Casale
Tel. 6662724
[email protected]
DESTINATARI
Residenti stranieri
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Aumentare l’adesione per singole nazionalità
207
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Immigrati stranieri
AZIONI PREVISTE
•
progettazione di interventi volti a ridurre le difficoltà di adesione per singole nazionalità
RISULTATI ATTESI
Realizzazione di iniziative di promozione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto Migranti
Consultorio Familiare in rete
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
208
209
210
211
212
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA (DI CUI AL PROGRAMMA FINALIZZATO CONTRASTO ALLA
POVERTÀ) – AZIENDA USL
Il fondo è gestito in modo flessibile e trasversale sia dall’area Minori che dall’Area Handicap in
relazione al verificarsi delle esigenze. Da alcuni anni la problematicità minorile si presenta con
caratteristiche allarmanti, quindi non quantificate nella previsione di bilancio, che renderà
necessario l’utilizzo dei fondi previsti nel progetto per il ripiano di maggiori costi sostenuti
soprattutto per il collocamento di minori in emergenza. Secondo questa logica nel 2008 sono stati
effettuati diversi interventi di collocamento extra familiare in condizioni di assoluta emergenza.
Sono stati effettuati inoltre n. 6 interventi a domicilio sia di natura educativa che assistenziale a
favore di minori con grave patologia invalidante.
Nell’Area Disabili, i progetti attivati sono stai complessivamente 4 e hanno coinvolto nr. 5 disabili.
Tutti i progetti hanno riguardato l’erogazione di un contributo economico una tantum, utilizzato
dal nucleo familiare per avvalersi di un intervento di colfaggio temporaneo in un momento di
difficoltà imprevista.
MICROCREDITO E CREDITO D’EMERGENZA - MICROBO
Micro.Bo – Associazione per lo sviluppo della microfinanza a Bologna (Onlus) è attiva sul territorio
dal marzo 2008.
Il microcredito permette a persone che non sono in possesso delle tradizionali garanzie richieste
dalle banche, di ottenere dei piccoli finanziamenti per lo sviluppo della loro attività di impresa.
Inoltre, prevede azioni gratuite di accompagnamento e tutoraggio volte a rendere efficiente la
gestione dell'attività di impresa e a sviluppare appieno le capacità individuali.
Il credito di emergenza si rivolge invece a persone o nuclei famigliari in temporanea difficoltà
finanziaria e consiste sia nella concessione di piccoli prestiti a tasso agevolato che in un'azione di
sensibilizzazione al risparmio e formazione sulla gestione del proprio bilancio familiare.
Di seguito alcuni dati sui risultati raggiunti fino al 31/12/08:
Argelato Baricella Bentivoglio Budrio
CREDEM
MICROCREDITO
TOT
CREDEM
MICROCREDITO
Numero incontri
TOT
CREDEM
Presentati al comitato di
MICROCREDITO
credito
TOT
CREDEM
Approvati
MICROCREDITO
TOT
CREDEM
MICROCREDITO
Finanziati
TOT
Numero persone
incontrate
4
0
4
5
0
5
2
0
2
1
0
1
1
0
1
0
1
1
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
2
4
2
2
4
1
0
1
1
0
1
0
0
0
2
3
5
2
7
9
1
4
5
0
3
3
0
2
2
Castel Castello
Pieve di S. Pietro S. Giorgio
Castenaso Galliera Granarolo Malalbergo Minerbio Molinella
Maggiore d'Argile
Cento in Casale di Piano
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5
1
0
0
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5
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4
16
9
4
13
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
si è intervenuti tempestivamente su situazioni di difficoltà finanziaria di famiglie/persone a
rischio esclusione sociale;
213
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
-
-
sono state fornite consulenze specifiche per la soluzione di situazioni di sovra-indebitamento.
In particolare sono state fornite 2 consulenza legali specializzate;
è stata avviata una proficua collaborazione con gli assistenti sociali volta a rendere l'intervento
di micro.Bo integrato rispetto alle loro azioni;
è stata offerta formazione sulla gestione consapevole del bilancio familiare a tutte le 44
persone incontrate presso gli sportelli di Budrio e San Giorgio di Piano;
si è intervenuti a sostegno di attività di impresa esistenti e in crisi di liquidità, e in parallelo è
stata avviata una nuova impresa in grado di creare reddito per le persone e ricchezza per il
territorio. In particolare l'impresa creata è stata iniziata da una persona disoccupata.
è stata fornita assistenza e tutoraggio alle attività di impresa tramite la rete di volontari
dell'associazione.
CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA
Le attività procedono in continuità con gli anni precedenti. I report di attività dell’anno 2008 sono
stati inoltrati, come di consueto, a tutti i Sindaci dei Comuni aderenti. In sintesi, nel 2008 sono state
accolte e seguite 430 donne nella Provincia di Bologna di cui 31 residenti nei Comuni del Distretto
Pianura Est. Le quote di contribuzione dei comuni è calcolata in base ai dati della popolazione
residente al 31/12/05. Il Distretto Pianura Est ha confermato inoltre la quota aggiuntiva pari ad €
5.000,00 nell’ambito del Piano di Zona ad integrazione dei fondi dei singoli Comuni.
LABORATORIO DI SARTORIA – CEFAL - IT2
Il progetto “Laboratorio di sartoria” nasce dalla volontà di una pluralità di soggetti di integrare
risorse e competenze per facilitare la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di donne
migranti ed italiane in condizioni di disagio socio-economico. Il Cefal e l’Associazione Progetto
Marocco dispongono di macchinari acquistati con il progetto Qantara 2005-2007, la parrocchia di
Marano ha messo a disposizione un locale attrezzato, la cooperativa sociale It2 ha dato la propria
disponibilità all’avvio di un ramo d’impresa in ambito sartoriale, le Assistenti sociali del Distretto
hanno individuato le potenziali partecipanti al progetto.
Nel 2008 il progetto ha realizzato alcune fasi preparatorie:
• ristrutturazione dei locali di proprietà della Parrocchia di Marano (Castenaso)
• adeguamento dell’impianto elettrico
• allestimento del laboratorio con attrezzature e macchinari di proprietà dell’Associazione
Progetto Marocco
• segnalazione e selezione delle partecipanti
Alle azioni realizzate seguiranno, nel 2009, la formazione in ambito sartoriale e l’avvio di ramo
d’impresa.
214
215
216
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTO/PROGETTO
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E
DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti
Pianura Est
- Responsabile dell’Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto
DESTINATARI
Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2002
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza
e di urgenza legate anche a necessità momentanee anche attraverso inserimenti residenziali;
Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura
delle persone;
217
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
•
•
Sostegno alla genitorialità;
Individuazione di percorsi alternativi all’istituzionalizzazione.
AZIONI PREVISTE
Interventi di colfaggio, supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento
provvisorio in struttura.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Povertà ed esclusione sociale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Ausl – Servizio Sociale – Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Sono coinvolti tutti gli operatori delle Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti dell’Azienda Usl di
Bologna del Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Risposta al 100% delle emergenze segnalate
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza
n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 41.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 41.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
218
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTO/PROGETTO
MICROCREDITO E CREDITO D’EMERGENZA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e
temporanee
Promuovere il diritto all’iniziativa economica
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
Barbara De Blasi , Associazione micro.Bo
051/0868531
DESTINATARI
Microcredito
Cittadini in situazione di svantaggio economico e “non bancabili” (immigrati, lavoratori precari,
donne sole con figli, persone uscite dal mercato del lavoro e/o disoccupati ecc) che vogliano
avviare o ampliare un'attività imprenditoriale.
I destinatari dovranno essere stanziali sul territorio di riferimento, avere una esigenza finanziaria
contenuta, avere delle capacità/abilità imprenditoriali, non avere accesso ai finanziamenti bancari.
Credito d’emergenza
Famiglie o persone singole residenti nel Distretto Pianura Est, in momentanea (non cronica)
difficoltà economica.
219
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
In particolare tali difficoltà possono essere causate da vari fattori come la perdita del posto di
lavoro di uno dei componenti del nucleo familiare, la temporanea messa in mobilità/cassa
integrazione, la necessità di dover anticipare grosse somme di denaro per depositi cauzionali o per
i conguagli delle varie utenze, la maternità, un lutto, una malattia/infortunio, ecc.
Il credito di emergenza interviene quindi per far fronte a situazioni di emergenza improvvisa
oppure per avviare percorsi di inserimento lavorativo/formazione professionale.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Microcredito
• Fornire una risposta adeguata a cittadini che non sono in possesso delle garanzie richieste
dalle banche tradizionali e che vogliano avviare/consolidare una piccola attività di impresa o
forme di autoimpiego, attraverso la concessione di piccoli finanziamenti senza garanzie.
• Promuovere il diritto all'iniziativa economica incentivando forme di autoimpiego che
consentano lo sviluppo delle risorse individuali di soggetti esclusi dal sistema creditizio
tradizionale.
• Contrastare l’esclusione sociale ed economica attraverso il reinserimento nel mondo del lavoro
di soggetti deboli
• Accompagnare i destinatari in un percorso verso la “bancabilità”
• Sviluppare il territorio di riferimento mediante la creazione e il consolidamento di reti
relazionali e operative di supporto al microimprenditore
Credito d’emergenza
• Fornire una risposta adeguata a famiglie/persone singole che versano in una situazione di
momentanea difficoltà finanziaria, mediante piccoli prestiti sostenibili e a tassi agevolati allo
scopo di prevenire situazioni di forte disagio sociale ed economico.
• Favorire l'inserimento lavorativo e la formazione professione di soggetti deboli
economicamente e socialmente.
• Promuovere forme innovative di welfare mix in cui i soggetti pubblici e il privato sociale
agiscano sinergicamente per fornire una risposta integrata a varie forme di disagio sociale.
• Diffondere la cultura della responsabilità, utilizzando microfinanziamenti al posto di
contributi a fondo perduto, creando un sistema virtuoso che, grazie alla restituzione dei
prestiti, permette un utilizzo efficiente delle risorse.
• Sensibilizzare i destinatari degli interventi ad una gestione consapevole e sostenibile del
bilancio famigliare.
• Favorire l’incontro del cittadino con i servizi sociali al fine di concordare un percorso per
uscire dalla situazione di disagio nel breve periodo, ma con un chiaro progetto sul medio e
lungo periodo.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
gestione e verifica dei prestiti già erogati;
accoglimento e valutazione di nuove richieste di prestiti;
erogazione nuovi prestiti;
220
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
Microcredito
• coordinamento con banca partner;
• coinvolgimento di altre realtà del territorio che si occupano di impresa e inserimenti lavorativi
di persone svantaggiate;
• azioni di accompagnamento e tutoraggio alle attività di impresa
Credito d’emergenza
• azioni di consulenza e formazione sulla gestione del bilancio familiare
• coordinamento con banca partner e operatori sociali;
• incontri periodici di monitoraggio dell'andamento;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
Misure straordinarie a favore delle famiglie per contrastare l’attuale crisi economica - Fondo
distrettuale per la solidarietà
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Banca/istituto finanziario convenzionato
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Associazione micro.Bo (3 operatori: uno dedicato alla parte amministrativa e di
monitoraggio, uno dedicati all’incontro con l’utenza e alla valutazione dei casi, uno dedicato al
coordinamento dei consulenti e dei tutor)
RISULTATI ATTESI
Microcredito
• Creazione di nuove microimprese
• Soluzione a problemi di liquidità di imprese già esistenti
• Creazione di posti di lavoro
• Sostegno a forme di autoimpiego per persone disoccupate
Credito emergenza
• Tempestiva soluzione ad una esigenza finanziaria improvvisa della famiglia
• Miglioramento della solidità del budget familiare
• Prevenzione del sovraindebitamento tramite consulenza, sensibilizzazione e accompagnamento
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
numero e tipologia degli interventi realizzati
n° prestiti concessi
n° inadempienti
n° cittadini coinvolti
221
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 20.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 20.000,00 Fondo sociale locale
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
222
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTO/PROGETTO
MISURE STRAORDINARIE A FAVORE DELLE FAMIGLIE PER CONTRASTARE
L’ATTUALE CRISI ECONOMICA - FONDO DISTRETTUALE PER LA SOLIDARIETÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere i nuclei familiari che vivono un momento di difficoltà economica a causa di improvvise
riduzioni del reddito
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Nuclei famigliari all’interno dei quali vi siano lavoratori che abbiano avuto una cessazione o una
riduzione del proprio reddito derivato dall’attività lavorativa a causa della crisi economica
(lavoratori dipendenti, precari, pubblici o privati, lavoratori autonomi).
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
223
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promuovere forme di sostegno al reddito della famiglia a carattere non assistenziale, legati a
progetti di sviluppo dell’autonomia
AZIONI PREVISTE
Il progetto si compone di 3 diverse misure:
1)
Concessione di agevolazioni tariffarie e/o riconoscimento contributi finalizzati sui servizi
gestiti direttamente dai Comuni e/o in convenzione dalle ASP (Aziende servizi alla persona)
ed altri soggetti gestori per i servizi sociali, socio-sanitari, educativi, rivolti agli anziani e
disabili ed altri servizi.
2)
Sostegno delle famiglie in situazione di fragilità con famigliari di anziani non
autosufficienti: contributi economici per la riduzione delle rette degli anziani non
autosufficienti ricoverati presso strutture protette non convenzionate.
3)
Progetti individualizzati a sostegno del reddito e per lo sviluppo dell’autonomia:
attivazione di borse lavoro con finalità sociale (all’interno dei Servizi comunali e delle ASP,
ecc.) e tirocini formativi retribuiti in azienda per la riqualificazione professionale. Il Tavolo
Interistituzionale per il Lavoro, con il coordinamento dell’Ufficio di Piano, è il referente di
questa azione, che viene programmata e gestite dal Gruppo di lavoro per la gestione del
Fondo Distrettuale per la Solidarietà, composto da:
Ufficio di Piano
Assistenti Sociali dei Comuni e dell’Azienda USL
Organizzazioni Sindacali
Futura - ente di formazione professionale
Cooperazione sociale e della Cooperazione sociale di tipo B
Associazione Microbo
ASP del territorio
CIP
Programma degli interventi
•
•
•
Incontri di Formazione rivolti alle Assistenti sociali e a tutti i soggetti coinvolti nel progetto
sulle diverse forme di perdita o di riduzione dei contratti di lavoro, e dei relativi
ammortizzatori sociali.
Stesura criteri che regolino l’accesso alle misure previste: individuazione delle priorità per
l’accesso, durata delle misure, quantificazione delle riduzioni e dei contributi.
Attivazione delle misure. La procedura prevede la presa in carico dell’Assistente sociale che
attiva un PAI, all’interno del quale possono essere inserite le seguenti azioni:
concessione agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP
erogazione di un contributo economico e/o Credito d’emergenza o Microcredito
sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non autosufficienti inseriti
in strutture non convenzionate
attivazione di borse lavoro di utilità sociale, di tirocini formativi retribuito in azienda,
corsi di riqualificazione professionale
224
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Credito d’emergenza/Microcredito
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est
Cooperazione sociale
Organizzazioni sindacali
Centri per l’Impiego
Enti di formazione professionale
ASP
Associazione Microbo
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Attenuazione delle situazioni di disagio economico.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP concesse;
Numero di contributi concessi a sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non
autosufficienti inseriti in strutture non convenzionate;
Numero di borse lavoro attivate;
Numero di tirocini formativi retribuiti in azienda attivati.
PIANO FINANZIARIO
-
Azione 1) è a carico delle Amministrazioni comunali. Si stiamo che possa implicare una spesa
di circa € 150.000.
Azione 2): € 50.000
Azione 3): € 100.000
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 150.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 100.000,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 50.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
225
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTO/PROGETTO
CASA DELLE DONNE
Servizio di supporto e accoglienza a donne, con o senza figli, che hanno subito violenza
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Valorizzare e sostenere le attività della Casa delle Donne
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Provincia di Bologna (49 Comuni coinvolti)
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Donne, con o senza figli, che hanno subito violenza
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2001
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Dare informazioni e sostegno a donne che subiscono violenza e maltrattamenti tramite colloqui
individuali o incontri di gruppo con operatrici esperte;
Ospitalità temporanea presso le case rifugio.
226
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
AZIONI PREVISTE
Attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza.
La metodologia dell’intervento è basata sull’attivazione solo su richiesta, la garanzia
dell’anonimato e della riservatezza, il rispetto della donna e delle sue scelte, l’utilizzo esclusivo di
personale femminile, la relazione tra donne come rimando di valore reciproco, il lavoro di rete.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
I 15 Comuni del Distretto Pianura Est, insieme a tutti gli altri Comuni aderenti della Provincia.
Operatrici e volontarie formate dall’Associazione.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale specializzato di Casa delle Donne per non subire violenza
RISULTATI ATTESI
Prosecuzione delle attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
n° donne seguite nell’anno;
n° donne ospitate;
n° bambini/e ospitati;
n° riunioni periodiche di equipe delle responsabili dei progetti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 19.337,50
di cui:
• risorse comunali - € 19.337,500
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
227
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTO/PROGETTO
LABORATORIO DI SARTORIA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e
sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
Società Cooperativa Sociale It2
Roberta Benetti 051 6257959
Daniele Steccanella 051 6257959
DESTINATARI
4/5 donne disoccupate italiane e/o straniere residenti nel Distretto, inviate dai servizi sociali del
territorio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
228
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Si intende realizzare un percorso di formazione nel campo della sartoria e delle piccole riparazione
sartoriali rivolto a donne disoccupate e far partire una nuova unità produttiva della cooperativa al
termine del percorso di formazione.
Il progetto è la prosecuzione delle attività intraprese con il progetto Qantara 2005-2007, attraverso
il quale sono stati proposti e realizzati laboratori di orientamento socio linguistico e laboratori
esperienziali per donne italiane e migranti (ambiti di intervento la ristorazione e la sartoria).
Il progetto nasce quindi dalla volontà di una pluralità di soggetti di integrare risorse e competenze
per facilitare la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di donne migranti ed italiane in
condizioni di disagio socio-economico. Il Cefal e l’Associazione Progetto Marocco dispongono di
macchinari acquistati con il progetto Qantara, la parrocchia di Marano ha messo a disposizione un
locale attrezzato, la cooperativa sociale It2 ha dato la propria disponibilità all’avvio di un ramo
d’impresa in ambito sartoriale, il Distretto ha individuato potenziali partecipanti al progetto.
AZIONI PREVISTE
-
selezione di un gruppo di 4/5 donne disoccupate residenti nel distretto pianura est della
provincia di Bologna segnalate dai servizi sociali dei comuni del territorio
ristrutturazione locali di proprietà della parrocchia di Marano
raccolta preventivi per attrezzature e arredamenti
studio fattibilità e adeguamento locali per l’avvio delle attività
allestimento di base del laboratorio con attrezzature e macchinari di proprietà
dell’Associazione Progetto Marocco
stipula del contratto di comodato d’uso gratuito per i locali di proprietà della Parrocchia di
Marano
avvio del percorso di formazione nell’ambito della sartoria
preparazione di business Plan per attività piccole riparazioni sartoriali e piccoli confezioni
acquisti attrezzature e arredamenti mancanti
analisi e ricerca commesse
start-up nuovo ramo di impresa
transizione al lavoro delle donne formate
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in
situazione di svantaggio sociale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comune di Castenaso, Associazione Frazione Viva Circolo La Stalla, Parrocchia di Marano,
Associazione progetto Marocco, Cefal, commercianti del territorio.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
1 coordinatore settore B , 1 coordinatore settore A progetto formazione, 1 tutor della transizione, 1
formatore tecnico di sartoria
229
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
RISULTATI ATTESI
Si intende realizzare un percorso di formazione nel campo della sartoria e delle piccole riparazioni
sartoriali rivolto a donne disoccupate e, nel caso in cui siano reperite commesse sufficienti al
pareggio economico, far partire una nuova unità produttiva della cooperativa al termine del
percorso di formazione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Incontri/ riunioni periodiche
Predisposizione periodica di relazioni sulle attività svolte
Riscontro soddisfazione utenti/ beneficiari (rilevata tramite strumenti vari: incontri, colloqui
individuali, questionari) e operatori/ responsabili dei servizi coinvolti
Registro presenze all’attività formativa
Verifiche periodiche e test finale sulle competenze acquisite
Partenza nuovo ramo di impresa
Numero inserimenti lavorativi all’interno dell’unità produttiva avviata e presso altre aziende
del territorio
PIANO FINANZIARIO
-
€ 16.500 - l’allestimento del laboratorio e per la realizzazione del percorso di Formazione
€ 15.000 - start-up di impresa sociale 2008-2009
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 31.500,00 (di cui € 4.000,00 Programma attuativo 2008)
di cui:
• risorse comunali - € 8.000,00 (di cui € 4.000,00 Programma attuativo 2008)
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 23.500,00 di cui:
€ 6.140,00 - Formazione finanziata dal Cefal
€ 2.000,00 - Associazione Frazione Viva Marano di Castenaso (da confermare)
€ 5.000,00 - Stima Valore Attrezzature di proprietà Associazione Progetto Marocco
€ 5.567,00 - Formazione finanziata dalla Provincia di Bologna
€ 4.793,00 - Società Cooperativa Sociale It2 (Stima ore personale, e spese generali per
analisi mercato, definizione business plan, transizioni etc. arredamenti, materiali)
230
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
INTERVENTO/PROGETTO
BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE.
VOLONTARIATO DELLA PIANURA EST
UNA
ESPERIENZA
DEL
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano - 051.6669583 - 531
Email: [email protected]
VOLABO (Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna)
Via Scipione dal Ferro 4 40138 Bologna
Tel. 051 340328 Fax 051 341169
Email: [email protected]
DESTINATARI
Nuclei familiari residenti sul Distretto che vivono momenti di difficoltà familiari
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’idea progettuale che si è sviluppata nasce dall'esperienza di un piccolo progetto già esistente nel
territorio Pianura Est dal titolo “Brutti ma buoni”. I prodotti alimentari che restano invenduti per
qualche difetto che non altera la qualità del prodotto, vengono raccolti in un piccolo magazzino e
poi distribuiti alle famiglie che necessitano di un sostegno economico. Fino ad ora la gestione di
231
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
questo progetto è stata affidata ad un’associazione di volontariato del territorio di San Giorgio di
Piano mentre l’individuazione delle famiglie è stata affidata al Servizio Sociale del Comune.
Da questo punto di partenza, il tavolo progettuale ha scelto di ampliare il progetto esistente
coinvolgendo un altro comune del distretto (quello di San Pietro in Casale) e di conseguenza anche
i nuclei famigliari da sostenere.
In sintesi, il progetto si pone i seguenti obiettivi:
•
•
-
Obiettivi generali:
sostenere alcune famiglie del Distretto in situazione di difficoltà economica;
creare una rete tra gli attori coinvolti che permetta di strutturare e dare solidità al progetto
stabilito
documentare e rendere visibile l’esperienza come fonte di ricchezza per la comunità locale.
Obiettivi specifici:
organizzare e gestire un processo che porti alla stabile consegna di una spesa bisettimanale
alle famiglie segnalate.
attivare una stretta collaborazione con servizi territoriali affinché individuino le famiglie
destinatarie del progetto
sensibilizzare i giovani del territorio (gruppi scout, parrocchiali..) in un sostegno pratico nella
gestione delle attività del magazzino
valutare in itinere il reale bisogno delle famiglie con l’elasticità di modificare in corso d’opera i
destinatari della distribuzione
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede le seguenti azioni:
1. FORMAZIONE
Fornire ai volontarie le competenze necessarie per la gestione di un magazzino di prodotti
Alimentari.
• Organizzazione di incontri di formazione in tutte le fasi e i moduli proposti.
2. SENSIBILIZZAZIONE
Le associazioni lavoreranno in gruppo insieme al coordinatore del progetto per preparare gli
incontri definendo obiettivi, contenuti, interlocutori, modalità di contatto, calendario.
• Contatti con l’amministrazione pubblica, in particolare con l’assessore alle politiche sociali per
raccontare il progetto e creare una collaborazione per raggiungere le famiglie più bisognose. Si
prevede infatti che i Servizi Sociali segnalino alla rete di progetto le famiglie alle quali
consegnare i prodotti alimentari.
• Contatti con parrocchie e gruppi scout, associazioni di volontariato per offrire possibilità di
attività di volontariato ai giovani interessati: supporto pratico alla realizzazione del progetto
(scarico materiale, confezionamento buste spesa per le famiglie, consegna, ecc.).
3. FASE OPERATIVA
Il processo di distribuzione degli alimenti prevede le seguenti fasi:
• Ritiro della merce invenduta dai supermercati convenzionati.
• Scarico merce presso il deposito di San Giorgio di Piano.
• Selezione e pulizia del materiale.
• Verifica dei bisogni alimentari di ogni famiglia attraverso una lista fornita ad ogni nucleo.
• Confezionamento buste spesa.
• Distribuzione e consegna alle famiglie.
232
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
I volontari realizzeranno incontri periodici con il coordinatore di progetto anche alla presenza dei
formatori/consulenti per confrontarsi sullo stato di avanzamento della fase operativa, riflettere su
criticità e punti di forza, individuare soluzioni possibili.
4. FASE OPERATIVA
Produzione di uno strumento informativo del percorso che serva come testimonianza e riferimento
anche al fine di rendere più semplice ed efficace una messa in rete e una visibilità del progetto a
tutti gli interlocutori.
Un operatore si occuperà di reperire e verificare i dati esistenti rendendoli fruibili dal pubblico e
di verificare l’andamento del progetto attraverso l’ascolto e il dialogo con gli attori coinvolti
prestando attenzione alla qualità della rete costruita tra le associazioni.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area povertà ed esclusione sociale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni
Associazioni di volontariato del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 Coordinatore del progetto
formatore
Volontari Associazioni
RISULTATI ATTESI
•
•
•
Ottenere una lista di famiglie in situazione di bisogno
Creare un sistema consolidato di consegna della spesa alle famiglie ogni 15 giorni
Gestire in maniera autonoma il magazzino e di tutto il lavoro di raccolta e consegna degli
alimenti invendibili dai supermercati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Le attività di monitoraggio e verifica saranno sviluppate attraverso:
• Incontri periodici dei referenti delle OdV con il coordinatore (Gruppo di Coordinamento),
per pianificare il progetto e monitorare, attraverso la discussione e il confronto, le azioni
realizzate sulla base degli obiettivi e dei tempi stabiliti, la congruità delle risorse economiche
disponibili, l’adeguatezza delle risorse umane coinvolte; tali momenti saranno destinati anche
ad un’auto valutazione della qualità della relazione instaurata, in termini di crescita del
gruppo e di difficoltà incontrate.
• Incontri periodici tra il coordinatore di progetto e la responsabile e/o un operatore dell’Area
Progettazione, per analizzare lo stato di avanzamento delle azioni, sia a livello di
realizzazione operativa che economica, eventuali nodi problematici, individuare possibili
percorsi/ soluzioni; particolare attenzione verrà data all’analisi delle dinamiche relazionali
sviluppate dalla rete degli attori coinvolti.
233
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Povertà e esclusione sociale
Incontri periodici delle associazioni con il coordinatore e la responsabile o un operatore
dell’Area Progettazione, con cadenza stimabile ogni quattro mesi. Nelle fasi intermedia e
finale, attraverso interviste di gruppo non strutturate o gruppi focus, i componenti del tavolo
saranno invitati a confrontarsi e a valutare:
•
lo stato di avanzamento delle azioni, sia a livello di realizzazione operativa che
economica;
•
la realizzazione delle azioni e i risultati raggiunti (e non), in relazione agli obiettivi
generali e
•
specifici;
•
le dinamiche relazioni e i processi di collaborazione sviluppati dalla rete degli attori
coinvolti;
•
la ricaduta del progetto all’interno delle associazioni.
Al termine di ogni incontro il coordinatore redigerà un verbale dettagliato che inoltrerà ai referenti
delle associazioni coinvolte e all’Area Progettazione.
• Partecipazione dei referenti dell’Area Progettazione alle iniziative programmate (corsi di
formazione, eventi promozionali, convegni o attività promozionali/celebrative organizzate,
ecc…), ove possibile.
Nel corso del progetto il coordinatore redigerà report periodici sullo stato di avanzamento del
progetto e un report finale delle attività svolte e dei risultati raggiunti (e non).
È interesse del CSV sviluppare attività di valutazione sul grado di soddisfazione dei servizi offerti.
Per questo tipo di analisi potranno essere implementate azioni di ricerca ad hoc, che potrebbero
prevedere l’utilizzo di schede di valutazione e interviste qualitative rivolte ai volontari coinvolti
nei progetti.
•
I dati e le informazioni raccolte verranno inseriti in un data base sviluppato da VOLABO
funzionale al monitoraggio dei servizi offerti per la durata del progetto e utile per la costruzione di
un sistema di indicatori di tipo quantitativo e/o qualitativo.
Il CSV di Bologna è coinvolto nella sperimentazione delle ”Linee Guida sulla Valutazione delle
attività e dei servizi offerti dai CSV” promossa da CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri
di Servizio insieme all’IRS – Istituto Ricerca Sociale di Milano; in questo senso si auspica una
possibile integrazione degli strumenti sviluppati dalla presente ricerca nelle modalità di
monitoraggio e verifica dei progetti sviluppati da VOLABO.
Nello specifico del progetto saranno predisposti strumenti valutativi per l’azione di formazione.
Saranno inoltre rilevati alcuni dati utili alla valutazione del progetto. In questa fase progettuale
vengono stilati indicatori generali che saranno oggetto di un’ulteriore definizione nel corso di
svolgimento delle specifiche azioni:
numero di volontari coinvolti nella formazione
numero di odv e di altri soggetti del territorio aderenti alla rete
numero di volontari coinvolti nella fase operativa
numero di famiglie destinatarie del servizio di distribuzione degli alimenti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 0,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
234
235
236
237
238
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
ASSEGNI DI CURA ANZIANI - AZIENDA USL
La Finalità dell'intervento di contribuzione è quello di sostenere le famiglie che mantengono nel
proprio contesto l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando in tal modo il ricovero
dello stesso anziano nei servizi socio - sanitari residenziali. L'intervento di contribuzione è erogato,
riconoscendo il lavoro di cura della famiglia nei confronti dell'anziano non autosufficiente, per
attività socio - assistenziali a rilievo sanitario garantite dalla stessa famiglia.
L’assegno di cura rappresenta una delle opportunità della rete dei servizi prevista dalla L:R.
5/1994 ed è concesso, in alternativa all’inserimento stabile in strutture residenziali, sulla base della
valutazione delle Unità di Valutazione Geriatria e della disponibilità della famiglia ad assicurare in
parte o in toto il programma di assistenza personalizzato.
Per assicurare nell’ambito dell’intero territorio Aziendale uniformità di accesso, omogeneità di
valutazione e gestione del bisogno, e dell’intervento, sono attivi nel Distretto, in seguito alla
validazione da parte della Conferenza Sociale e Sanitaria con Delibera n. 219 del 27/09/2005, sia il
“Regolamento per la Contribuzione alle famiglie disponibili a mantenere l’anziano non
autosufficiente nel proprio contesto”, sia il documento relativo ai Criteri Operativi.
È stato costituito, nell’ambito del Dipartimento delle Attività Socio-sanitarie, uno specifico Gruppo
di lavoro nell’ambito del quale sono coinvolti professionisti dei Distretti dell’Azienda USL e dei
Comuni, per la definizione condivisa dei nuovi contenuti regolamentari e dei relativi percorsi
operativi di tipo tecnico/amministrativo.
È stata data applicazione alla DGR 122/2007 che definisce l’accesso alla prestazione e la continuità
nell’erogazione di assegno di cura di livello C solo per gli anziani che non siano titolari di assegno
di accompagnamento; alla DGR 1206/2007 con particolare riferimento alla introduzione, in favore
di anziani con reddito ISEE inferiore o uguale a 10.000,00 euro annui, del contributo aggiuntivo di
160,00 euro mensili finalizzati alla regolarizzazione delle assistenti familiari.
Le azioni attivate per l’anno 2008 hanno avuto come obbiettivi:
• garantire la massima continuità dei progetti nella erogazione dell’assegno di cura (non è
presente lista d’attesa);
• attivare l’accesso all’assegno di cura in base al progetto personalizzato di intervento definito
dalle UVG;
• verificare l’omogenea applicazione del regolamento e l’attivazione di percorsi di adeguamento
in merito alla DGR 1206/07.
Dati attività anno 2008
Al 31/12/2008 sono stati erogati n. 974 assegni di cura di cui n. 299 nuovi
Al 31/12/2008 sono stati attivati n. 80 contributi aggiuntivi da 160 € mensili
A.D.I. – ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - AZIENDA USL
Le cure domiciliari rappresentano una base privilegiata di azione che consente di porre al centro
dell’assistenza il cittadino e la sua famiglia. Si configura come una risposta ai bisogni
socio/assistenziali, socio/sanitari espressi sul territorio da persone non-autosufficienti; può avere
carattere temporaneo o protratto nel tempo e deve prevedere una risposta integrata di tipo
socio/assistenziale e sanitario.
Al fine di garantire la risposta più appropriata, l’équipe multiprofessionale, predispone un piano
assistenziale individualizzato, integrato volto a promuovere e mantenere la persona non
autosufficiente nel proprio contesto di vita ed abitativo, favorendone la permanenza al domicilio e
ritardando l’inserimento in struttura residenziale ed evitando il ricovero inappropriato in
ospedale.
239
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
La definizione e l’utilizzo dello strumento “Cartella domiciliare integrata” nell’ambito del Distretto
Pianura Est ha permesso di attivare percorsi operativi di integrazione fra i servizi sanitari, socio sanitari integrati e socio - assistenziali volti alla tutela della domiciliarità nell’ambito dei progetti di
intervento di ADI.
In ambito distrettuale è inoltre stato attivato, ad integrazione e completamento del progetto
Gestione accesso rete servizi integrati automatizzata” (GARSIA) dello Sportello sociale, il Progetto
Aziendale di Informatizzazione Dimissioni Protette che prevede la connessione informatica tra i
presidi ospedalieri i Distretti ed i Comuni finalizzata alla trasmissione immediata della
segnalazione tra i nodi della rete socio/sanitaria: collegamento ospedale/sportello sociale a
sostegno della continuità assistenziale e della tempestività della risposta sociale in caso di
dimissioni.
In applicazione della DGR 1206 nel coso dell’anno 2008 si è realizzato, in termini di sviluppo
dell’offerta, il percorso di adeguamento alle modifiche introdotte nell’ambito della rete dei servizi
rivolti agli anziani e relativi all’ampliamento delle prestazioni di ADI socio/sanitaria per le quali si
è previsto un ampliamento delle risorse assegnate.
Nell’anno 2008 sono stati attivati n. 233 Progetti di Assistenza Domiciliare Integrata con rimborso
Oneri a rilievo sanitario Dir. RER 1378/99
Sono stati altresì attuati n. 84 Progetti di Dimissione Protetta Domiciliare per i quali è stata
definita direttamente dall’assistente sociale/responsabile del caso l’attivazione di un progetto di
Assistenza Domiciliare gratuito per i primi 30 giorni, fornito dai Sevizi di Assistenza Domiciliare
dei Comuni e delle A.S.P.
Relativamente al progetto di informatizzazione tra gli Ospedali dell’Azienda, il Distretto e gli
Sportelli sociali dei Comuni per l’attivazione delle dimissioni protette, al 31/12/2008 sono state
effettuate complessivamente n. 291 dimissioni protette informatizzate sia verso i servizi sanitari
del Distretto, sia verso gli sportelli sociali dei Comuni.
POSTI TEMPORANEI IN STRUTTURE PROTETTE - AZIENDA USL
Nel mese di settembre 2008 è stato approvato dalla CTSS il Regolamento per la gestione dei posti
temporanei in linea con i contenuti della DGR 1206/07, con esecutività dal 01/10/2008.
Contestualmente, a livello distrettuale, si è passati da 9 posti temporanei di cui 6 posti temporanei
RSA dedicati alle dimissioni protette ospedaliere gratuite per i primi 30 gg. e 3 posti temporanei in
Casa Protetta quale sollievo dal territorio, ad un contingente complessivo di 17 posti, articolati
nella seguente modalità:
• n. 12 nella RSA ‘Virginia Grandi’ di San Pietro in Casale dedicati alle dimissione protette
ospedaliere gratuite per i primi 30 giorni;
• n. 5 posti C.P. (n. 2 ASP Donini-Damiani, C.P. Budrio, n. 3 ASP Galuppi-Ramponi, n. 2 C.P.
Pieve di Cento n. 1 C.P. San Giorgio di Piano) dedicati ai progetti di sollievo dal territorio.
Il ricovero su posto temporaneo di sollievo si colloca nell’ambito del progetto personalizzato volto
al sostegno e mantenimento dell’anziano non autosufficiente al proprio domicilio. Il ricovero
temporaneo in RSA per anziani dimessi dalle divisioni ospedaliere che necessitano di
convalescenza e riabilitazione costituisce, invece, una prosecuzione del percorso terapeutico che
necessita di prestazioni assistenziali e sanitarie di elevata intensità volto al rientro al domicilio.
L’accoglienza temporanea si configura quale opportunità da utilizzare nel PAI/progetto
assistenziale individualizzato e persegue le sotto indicate finalità:
• assicurare adeguata assistenza personale in situazione di emergenza dovute a mancanza
improvvisa (temporanea o prolungata) del care-giver (famigliare o assistente famigliare),
• garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti
programmabile sulla base delle esigenze dell’ anziano e del care-giver,
240
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
•
consentire la ridefinizione delle capacità di cura del care-giver principale quando sia
intervenuta una modifica sostanziale delle necessità assistenziali in conseguenza di mutate
condizioni dell’anziano.
Le modalità e gli strumenti tecnici ed operativi per la realizzazione dei percorsi di dimissione
protetta che prevedono, attraverso la segnalazione precoce dal reparto ospedaliero, il
coinvolgimento delle Centrali Distrettuali di Continuità Assistenziale Ospedale e Territorio e del
Responsabile del Caso Ospedaliero o Territoriale sono quelle individuate nell’ambito dello
specifico Progetto di livello aziendale “Dimissione Protetta Informatizzata”.
I progetti di dimissione protetta, dovranno essere attivati, di norma, nell’ambito di RSA o di
strutture che garantiscano una adeguata assistenza sanitaria.
In attesa della ridefinizione della funzione di lungodegenza post-acuzie, come indicato nella DGR
1206/2007, l’inserito su tale tipologia di posti (accoglienza temporanea in dimissione protetta) si
intende senza oneri a carico del cittadino, per un massimo di complessivi n. 30 giorni nell’arco
dell’anno solare, programma definito dall’Unità di Valutazione Geriatrica Territoriale (UVGT).
Al 31 dicembre 2008 sono stati realizzati n. 62 progetti temporanei in RSA
temporanei in C.P., per un totale di n. 101 progetti.
e 39 progetti
SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI (DI CUI AL FNA) - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN
CASALE
Il progetto ha previsto una programmazione di visite a domicilio, effettuate da personale
qualificato dell’assistenza di base, atte a monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo a
prevenzione delle ondate di calore (periodo luglio – settembre). Il progetto è stato realizzato dalle
ASP Galuppi – Ramponi e Donini – Damiani con la collaborazione delle Cooperative del
Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ancora e Ada), in raccordo con le assistenti sociali comunali.
CAFÈ ALZHEIMER (DI CUI AL FNA) - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Il progetto è finalizzato al sostegno dell'esperienza dei "Cafè Alzheimer" già attivi o in via di
attivazione nelle varie realtà o dei centri sociali del Distretto, che promuovono incontri e iniziative
per i familiari di cittadini affetti da demenza, attraverso il sostegno economico per le spese dello
psicologo, che svolge azioni sia rivolte ai familiari che ai malati, e di un esperto di animazione che
svolge attività con i malati.
Attualmente, nel Distretto Pianura Est sono attivi 3 Café Alzheimer, nei Comuni di Castel
Maggiore, Castello d’Argile e San Pietro in Casale.
Verrà attivata una convenzione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna per la
consulenza specialistica fornita nei Cafè Alzheimer.
QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI (DI CUI AL PROGRAMMA PER
AZIONI E INTERVENTI PER LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI) FUTURA
Nell’arco del 2008 si sono svolti 5 incontri informativi rivolti ai cittadini, familiari di persone con
necessità di assistenza, che si avvalgono o abbiano intenzione di avvalersi della collaborazione di
assistenti familiari. Gli incontri rappresentano una delle tre azioni previste dal progetto “Assistenti
familiari” inserito nel Programma Attuativo 2007.
241
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Gli incontri si sono svolti presso i Comuni di San Pietro in Casale, Minerbio, Budrio, Castel
Maggiore, Molinella e hanno visto in totale la partecipazione di 36 persone.
Nel corso del 2009 sono previsti altri 5 incontri, inseriti all’interno del Programma Attuativo 2008,
con sedi da definire (verranno coinvolti Comuni diversi da quelli già coinvolti nel 2008).
Formazione di base per assistenti familiari
Delle 3 edizioni previste, nel 2008 ne sono state avviate 2, una a San Giorgio di Piano ed una a
Castenaso; entrambe termineranno nel mese di febbraio 2009. La terza edizione si svolgerà a
Minerbio, da marzo a giugno 2009.
Per i primi due corsi sono pervenute 61 iscrizioni e si sono svolti 55 colloqui di selezione. Le
persone valutate idonee e quindi ammesse alla frequenza sono 33; la maggior parte delle persone
escluse sono state valutate non idonee a frequentare il corso per una conoscenza insufficiente della
lingua italiana.
Al 31/12/08 le persone frequentanti sono 26 (13 a San Giorgio di Piano e 13 a Castenaso); di
queste, si riportano alcuni dati di sintesi.
Comune di provenienza
Argelato - Funo
Baricella
Budrio
Castello d’Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo dell’Emilia
Malalbergo
Molinella
S.Giorgio di Piano
S.Pietro in Casale
Persone provenienti da fuori
Distretto 1 (Medicina)
Totale
N.
persone
1
2
1
2
2
5
2
1
4
1
4
1
Sede del corso frequentato
San Giorgio di Piano
Castenaso
Castenaso
San Giorgio di Piano
Castenaso
San Giorgio di Piano
Castenaso
Castenaso
Castenaso
San Giorgio di Piano
San Giorgio di Piano
Castenaso
26
Al termine dei corsi, per gli allevi interessati, si prevede di realizzare un incontro informativo sui
servizi del territorio mirati all’inserimento lavorativo, con esperti di orientamento al lavoro.
Alle persone che termineranno il corso sarà, inoltre, offerta l’opportunità di fare dei colloqui per
essere inserite in una banca dati gestita da Futura Lavoro (Agenzia di ricerca e selezione del
personale) a cui si potranno rivolgere le famiglie interessate alla collaborazione di assistenti.
Il corso di formazione per assistenti familiari di approfondimento verrà programmato
nell’autunno 2009, con sede da definire.
Realizzazione di colloqui con la Divisione Futura Lavoro
Per incrementare la banca dati di Futura Lavoro, nei mesi di settembre ed ottobre 2008 sono stati
realizzati ulteriori colloqui (n.15) con altri candidati assistenti familiari, individuati fra le persone
che avessero frequentato dei corsi attinenti a questa area di attività. In totale, al 31/12/2008, le
disponibilità presenti in banca dati sono 33.
Supporto alle famiglie per il reperimento di assistenti familiari e l’avvio del contratto
242
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Nel periodo settembre-dicembre 2008 Futura Lavoro ha ricevuto in totale 22 contatti per la
richiesta di un’assistente familiare (21 contatti da parte di famiglie ed un contatto da parte di un
assistente sociale).
A questo primo contatto non ha fatto seguito la richiesta da parte delle famiglie di avviare la fase
della ricerca quindi, formalmente, non è stata attivata nessuna azione di ricerca.
Si precisa che due dei contatti riportati sopra sono stati gestiti da Casa Base, in quanto il bisogno
espresso era quello di regolarizzare un’assistente già individuata dalla famiglia.
SI_CURA: LE DONNE MIGRANTI ADDETTE ALLA CURA DELLA COMUNITÀ – (DI CUI AL PROGRAMMA
PER AZIONI E INTERVENTI PER LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI) –
LAI-MOMO
Attività Integrate rivolte alle donne migranti impegnate in attività di cura e assistenza agli
anziani
Il progetto è stato avviato nel settembre 2009. Sono state svolte le seguenti attività:
- Identificazione dei 4 Comuni che ospitano la sperimentazione (selezionati in base alle realtà
in cui il Punto Migranti locale ha ricevuto richieste di intervento specifiche o in Comuni in
cui si è rilevata una maggiore presenza di assistenti famigliari): San Pietro in Casale,
Malalbergo, Minerbio, Castenaso;
- Incontri con i Dirigenti area servizi alla persona e referenti politici dei Comuni destinatari
della sperimentazione: tali incontri sono stati realizzati al fine di presentare la progettualità
operativa nel dettaglio, concordare l’identificazione del luogo in cui saranno condotti gli
incontri con le assistenti familiari, a concordare la mappatura dei soggetti del terzo settore
presenti nel territorio che hanno contatti con le assistenti familiari (es. Parrocchie e Caritas
locali, centri anziani, volontari Auser, Sindacati, associazioni di volontariato, ecc…). Inoltre
è stata concordata la modalità operativa per il coinvolgimento delle assistenti domiciliari
che operano nei servizi dei Comuni, in particolare con queste ultime e/o con loro
coordinatrici sono stati organizzati e realizzati appositi incontri.
- Focus Group con i soggetti attivi localmente: in collaborazione con il referente tecnico e
politico di ciascun Comune sede di sperimentazione sono stati organizzati Focus Group
con i soggetti mappati al fine condividere con il territorio la “lettura” della situazione locale
con il contributo di tutti (quali i problemi delle assistenti familiari, quali quelli delle
famiglie, luoghi di incontro informale, mappatura dei bisogni e delle risorse esistenti,
proposte di iniziative per la socializzazione, condivisione di alcuni concetti e/o
informazioni di base nel lavoro con le donne migranti) e di avviare un percorso di crescita
culturale locale sul tema delle assistenti famigliari. Al 31.12.08 sono stati realizzati 3 dei 4
focus previsti, e sono stati coinvolti 70 referenti di associazioni o istituzioni locali.
Durata: il progetto è stato avviato nel settembre 2008 e avrà termine nel giugno 2009. Nel febbraio
2009 è prevista la restituzione dei risultati della prima fase ai dirigenti e ai referenti politici dei
Comuni coinvolti e ai partecipanti ai focus. In contemporanea sarà avviata la fase di
agganciamento delle badanti (elaborazione del volantino/invito multilingue, incontri mirati nei
luoghi mappati, coinvolgimento nell’azione informativa di tutti i soggetti coinvolti), nel mese di
marzo è prevista la fase di avvio degli incontri con le assistenti familiari. Ciascuna fase è oggetto di
una progettazione di dettaglio specifica che verrà condivisa e integrata dalle osservazioni degli
attori locali coinvolti.
243
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
DEMENZA IN FAMIGLIA – AGIRE SENZA NUOCERE E SENZA NUOCERSI - AZIENDA USL
Nel 2008 si è data continuità al progetto di intervento a sostegno dei familiari che si prendono cura di
persone affette da demenza tramite la progettazione di un percorso di informazione/formazione sulle
demenze intitolato “I disturbi cognitivi - Corsi per coloro che assistono persone con disturbi di memoria”
attuato nei Comuni di Budrio e di Molinella.
L’obiettivo primario del percorso è stato quello di fornire ai familiari (caregiver) maggiori conoscenze per
meglio affrontare le problematiche che si possono presentare nel prendersi cura di persone affette da
demenza e trovare un momento di confronto e supporto.
I contenuti del corso hanno interessato prevalentemente gli aspetti assistenziali legati alla gestione dei
disturbi comportamentali (che sappiamo rappresentare il principale fattore di rischio di stress del caregiver e
precoce istituzionalizzazione), gli aspetti psicologici del lavoro di cura e gli aspetti etico-legali.
Prosegue l’attività dei gruppi di auto aiuto rivolta ai familiari di anziani affetti da demenza presenti sul
territorio.
SORRIDERE INSIEME – COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA
È un progetto che ha due aree di intervento: la Pet-therapy e la Musicoterapia.
PET-THERAPY
Le Attività e Terapie Assistite con Animali (A.A.A./T) più comunemente note col termine “pettherapy” sono da oltre un trentennio una realtà negli Stati Uniti d'America e in vari paesi Europei.
Nel nostro paese solo di recente si è sviluppata una certa attenzione anche grazie al Decreto del
marzo 2003 emanato dall'allora ministro Sirchia.
Con A.A.A./T si indicano diverse modalità di intervento in campo socio sanitario attraverso la
presenza e l'interazione con un animale.
Vi è una distinzione da fare tra attività e terapie assistite; le prime sono di tipo ricreativo e ludico e
si inseriscono all'interno di un progetto, può realizzarsi anche per mezzo di incontri sporadici ed
essere sostenuta da semplici volontari. Quando si tratta di terapie assistite il discorso è diverso,
occorre un progetto dettagliato e mirato ad un obiettivo, prevede la raccolta dati e la valutazione
finale dei risultati raggiunti.
Occorre tenere presente che si tratta di terapie di accompagnamento e non di terapie alternative,
che vanno ad inserirsi in un contesto in cui già opera personale specializzato. Ecco perchè occorre
il coinvolgimento di tutte le parti in causa.
Le A.A.A./T. Non sono universalmente adattabili né tanto meno possono essere applicate a tutte
le persone. Non compiono miracoli ma semplicemente cercano di portare supporto sociale,
psicologico ed emozionale a persone disposte ad accettarlo anche dagli animali.
La Pet-therapy ha avuto due campi d'azione (sedi):
3. presso un istituto di scuole medie inferiori;
4. presso una casa di riposo per anziani.
Casa di riposo per anziani:
È stato richiesto, in via sperimentale, un progetto di pet-therapy da effettuare in una casa di riposo
per anziani a Bologna.
Il gruppo destinatario era formato da 10 persone (dai settanta anni in su) la maggior parte
autosufficiente con il quale si sono effettuati incontri settimanali per sei mesi.
I cani addestrati erano 3.
244
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Obiettivo:
alleviare la solitudine di persone istituzionalizzate da tempo;
accettazione spontanea e scambio di affettività con l'animale e fra loro.
Azioni:
giochi iniziali ripetuti per creare sintonia fra l'animale e gli ospiti (superamento di
possessività e gelosie);
mini-passeggiate negli spazi esterni della casa di Riposo;
riscoperta con gli anziani di precedenti esperienze con animali, appartenenti al loro
vissuto.
Risultati:
alleggerimento di tensioni, sollecitazione di sensazioni e sentimenti, comportamenti
d'attesa, senso di rispetto e condivisione.
L'intervento è durato dal luglio 2008 a gennaio 2009 come progetto pilota (1 incontro alla settimana
della durata di un'ora) ed ha avuto riconoscimento da parte del personale specializzato.
MUSICOTERAPIA
Le origini della cura delle malattie con i suoni e la musica possono essere rintracciate nella
preistoria.
Gli antichi medici egizi, 2600 anni fa, utilizzavano canti magici nel trattamento della sterilità, dei
dolori reumatici e delle punture di insetti; nella cultura della Grecia classica suonare il flauto
serviva a lenire il dolore di sciatica e gotta.
Risalgono al secolo scorso, invece, le vere e proprie ricerche scientifiche sulle modificazioni
fisiologiche indotte dalla musica attraverso la misurazione dei suoi effetti sulla respirazione, sul
ritmo cardiaco, sulla circolazione e sulla pressione sanguigna.
Sull'onda di questi studi è nata la musicoterapia, “recuperata” in Italia negli anni '70, da forti
figure di musicoterapeuti.
È una metodica che considera il corpo umano un'enorme cassa di risonanza dentro cui penetrano e
si espandono le onde sonore e seppure non sia ancora annoverata tra le tecniche mediche
riconosciute ufficialmente dalla medicina tradizionale, essa diviene un supporto importante,
utilizzato per svariate tipologie di malattie, prevalentemente di origine nervosa.
“Musicoterapia”: Il termine deriva dalla fusione di due concetti:
Da un lato la Musica, e dall’altro il Curare.
La musica è anche un linguaggio che possediamo senza averlo mai studiato.
Il ritmo, la melodia, il timbro, il tempo, le sfumature, l’intensità ecc.. sono elementi che suscitano
emozioni, fanno nascere immagini e provocano il movimento.
La musicoterapia ha come obiettivo quello di favorire “l’espressione del soggetto” mediante
l’ascolto dei brani o l’impegno di strumenti musicali e della voce. Si basa soprattutto sulle
possibilità di comunicazione non verbale del soggetto.
Tutti gli approcci terapeutici hanno come effetto il miglioramento dello stato di benessere generale
e il controllo dei disturbi comportamentali; facilitano inoltre, la comunicazione e la socializzazione.
La Musicoterapia ha avuto diversi destinatari fra gli ospiti:
- gruppo di 6 bambini di età dagli 8 ai 10 anni;
- alcuni adulti depressi ed un'anziana sofferente del morbo di Alzheimer
- due minori con disabilità fisica
Alcuni adulti depressi ed un'anziana sofferente del morbo di Alzheimer
245
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Obiettivo:
coordinarsi con le terapie sanitarie in essere per l'apertura alla comunicazione con
l’esterno, allo sviluppo delle relazioni sociali (se pure in minima parte), e
un'interrelazione con l'ambiente circostante (persone e cose).
Azioni:
piano di musicoterapia individuale rispetto alla patologia;
rinforzo per la memoria (esercizi “palestra per la memoria”)
musicoterapia stimolante per la propria corporeità
Risultati:
rafforzamento della fiducia in sé, maggiore vitalità, maggior bisogno di socializzare.
Sono stati effettuati 80 incontri individuali a cadenza settimanale per alcuni e quindicinale per
altri, della durata di un'ora.
246
247
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
248
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
PROGETTO SOVRAZONALE :
CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE
DOMESTICO (DISABILI – ANZIANI) ANNO 2009
Comune o forma
associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di
Comune di Bologna
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Referente nella fase di transizione dei servizi sociali del Comune di
Bologna, in attesa del passaggio di titolarità del servizio all’ASP
Irides:
Andrea Pancaldi, Coordrinatore servizio CAAD, Ufficio
programmazione sociale sanitaria, Settore coordinamento sociale e
salute, piazza Liber Paradisus 6, Bologna, tel 051/2193772, E-MAIL
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini disabili e loro famiglie
Cittadini anziani e loro famiglie
Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e
disabili
Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito
dell’edilizia
Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili
Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità
dell’abitare
Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza
impegnate negli ambiti di cui al Servizio
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
Continuazione del progetto 2008
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Territorio della provincia di Bologna
Comune di Bologna Coord.sociale e salute e successivamente Asp
Irides,
Comuni della Provincia di Bologna
Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze tecniche)
Cooperativa sociale Accaparlante onlus (gestione sportello
informatvo)
249
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azioni previste
Consolidare, qualificare e sviluppare le attività dei centri di
informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente
domestico attraverso azioni specifiche che prevedano:
1. l’attivazione di modalità organizzative che favoriscano l’accesso
degli utenti provenienti da tutte le zone sociali;
2. l’organizzazione di iniziative formative rivolte ai tecnici e ai
funzionari degli Enti Locali che hanno funzioni di progettazione,
realizzazione, verifica e controllo nel settore dell’edilizia
abitativa;
3. la realizzazione di iniziative di informazione e formazione a
favore dei professionisti e artigiani in collaborazione con le
organizzazioni tecnico-professionali;
4. collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento
domestico promossi dai servizi territoriali sociosanitari
nell’ambito del FRNA tramite attività di consulenza ai servizi, al
nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di
valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La
collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento
aziendale” approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla
CTSS e approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna;
5. redazione di un protocollo di intesa con il settore Politiche
abitative del Comune di Bologna ACER e ACERservizi per una
stretta collaborazione in tema di adattamento domestico relativa
agli inquilini dell’ERP, sia nell’ambito delle assegnazioni, che
delle ristrutturazioni, che della progettazione di edifici nuovi. A
tale scopo è operante dall’estate 2008 un apposito gruppo di
lavoro.
AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE
gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e
consulenza
attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio
periodico delle attività nelle due sedi del CAAD
implementare del sistema informativo predisposto dalla Regione
e assolvere ai relativi obblighi informativi
INFORMAZIONE COMUNICAZIONE
ristrutturazione dello sportello CAAD all’interno del CRH e sua
evoluzione verso uno sportello informativo di II livello dedicato
al più ampio tema dell’accessibilità che ricomprende al suo
interno anche i temi connessi all’ambito dell’Adattamento
domestico
produzione di una mailing list di collegamento per scambio
informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti
nella rete CAAD del territorio bolognese (attualmente 110
nominativi)
produzione di una newsletter trimestrale diffusa gratuitamente a
circa 700 indirizzi
gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete
regionale dei CAAD
produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di
articoli per riviste specializzate
250
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
In funzione di un modello gestionale che evolva verso una forte
collaborazione con AUSL e Provincia:
attivazione di rapporti di collaborazione con gli uffici di piano e i
servizi territoriali locali anche con modalità operative
differenziate rispetto alle esigenze e risorse locali
attivazione di scambi e collaborazioni con realtà operanti
nell’ambito edilizio: Ufficio edilizia privata del Comune, SUNIA,
Ufficio casa Comune, Ordini professionali
attività di scambio e collaborazione con servizi sociali e sanitari
operanti nell’ambito anziani
FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA)
Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento,
con particolare riferimento ai tecnici delle amministrazioni
comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani
installatori
Progettare e realizzare iniziative di info-formazione e
aggiornamento rivolte ad operatori e studenti dell’area
sociosanitaria
Nel Corso del 2009 verrà inoltre svolta un’analisi e una riflessione
complessiva sul progetto, con il coinvolgimento di tutti i Distretti e di
Imola, all'interno del tavolo tecnico Provinciale al fine di progettarne i
necessari sviluppi alla luce delle tante innovazioni in corso e al fine di
considerare in modo più strutturato tutta la tematica relativa
all'ambiente domestico.
Costo totale previsto nel 2009 (che ricomprende 4 mesi in quanto il
finanziamento regionale precedentemente assegnato nel 2007
consente la copertura delle spese progettuali sino a settembre 2009)
I centri non vedono più, a partire dal 2009, un finanziamento
nell'ambito del Fondo sociale regionale con un finanziamento
finalizzato, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le Non
Autosufficienze. Al finanziamento del progetto, pertanto, co
parteciperanno tutti i Distretti della Provincia di Bologna e Imola
secondo la ripartizione sotto elencata e calcolata in base alla
popolazione residente:
Piano finanziario:
Finanziamento 4
mesi (settembre
Distretti
Bologna
Casalecchio
Porretta
Pianura Ovest
Pianura Est
S. Lazzaro
Imola
TOTALE
251
2009-dicembre 2009)
29.956,22
8.374,63
4.515,28
6.194,40
11.680,58
5.834,79
10.110,76
76.666,67
Popolazione
residente
373.026
104.284
56.226
77.135
145.451
72.657
125.903
954.682
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello
informativo
valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze
tecniche
diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività
di comunicazione
distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale
feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni
252
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Azienda USL di Bologna
Area Metropolitana
Dott.ssa Patrizia Beltrami
Dott. Michele Filippi
Coordinatore del progetto: Dr.a Daniela Demaria
Sede: Viale Pepoli 5 Bologna
Tel. 051 6584267
Segreteria facilitante 349 2346598
E mail: [email protected]
Destinatari
Gruppi A.M.A. esistenti, cittadini interessati, realtà
civili ed istituzionali del territorio, comuni, MMG e
pediatri
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Progetto avviato nel 2003 nell’ambito del percorso dei
Piani per la salute
Ambito territoriale di realizzazione
Area metropolitana di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
AUSL Bologna, distretti, cittadini interessati, Opera
Pia dei Poveri Vergognosi, Comuni, Associazioni del
privato sociale.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
253
Prosecuzione dello sviluppo della rete fra i
gruppi A.M.A.;
attivazione
di
contatti
e
collaborazioni
continuative con Associazioni e Coordinamenti
A.M.A. di altre Regioni e città;
contatti con MMG e pediatri all’interno delle loro
giornate formative; contatti con Università corso
di laurea in Medicina e Chirurgia, Scuola di
Specialità in psichiatria;
contatti con Prof. Pagliaro (psicologia clinica
Ospedale Bellaria) per condivisione della cultura
A.M.A. per persone e/o familiari con
problematiche legate alla patologia oncologica;
supporto ai gruppi nascenti relativi a
qualsivoglia disagio o problematica (familiari di
persone autistiche, HIV, disabilità adulti e
minori….)
produzione di strumenti di comunicazione a
supporto del percorso (sito, indirizzo di posta
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
elettronica, locandine e depliant);
Azioni previste
Corso di formazione per operatori e cittadini
interessati;
due incontri annuali di formazione su campo
(plenarie) per un confronto allargato con altre
realtà regionali o italiane e per lo sviluppo di
temi specifici;
incontri bimestrali di coordinamento tecnicometodologico;
incontri mensili con i gruppi; visita ai gruppi;
partecipazione ai coordinamenti nazionali
A.M.A.;
preparazione
del
Convegno
Nazionale
sul’A.M.A. che si terrà nel 2010 in Regione ancora
da definire;
coinvolgimento Comuni, AUSL ed altre
Istituzioni per pubblicizzare informazioni sui
gruppi e sugli incontri;
partecipazione a iniziative pubbliche, ricreative e
di aggregazione per la diffusione di informazioni
e materiale;
sviluppo
del
sito intranet/internet per
divulgazione e presentazione gruppi e
informazioni relative ai contenuti dell’Auto
Mutuo Aiuto.
Costo totale Quota
previsto
regionale
Quota nazionale
Piano finanziario:
Da definire in
fase operativa
numero degli incontri mensili;
numero dei partecipanti agli incontri sopraccitati;
numero delle riunioni del coordinamento tecnico
metodologico;
numero
dei gruppi nati coadiuvati dal
coordinamento stesso
È inoltre prevista una valutazione di risultato già
realizzata nel 2007.
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
254
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
ASSEGNO DI CURA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti a tutela della domiciliarità in
linea con i contenuti della DGR 1206/07
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti assistiti al domicilio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
255
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
La finalità dell'intervento di contribuzione è quello di sostenere le famiglie che mantengono nel
proprio contesto l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando in tal modo il ricovero
dello stesso anziano nei servizi socio - sanitari residenziali.
L'intervento di contribuzione è erogato, riconoscendo il lavoro di cura della famiglia nei confronti
dell'anziano non autosufficiente, per attività socio - assistenziali a rilievo sanitario garantite dalla
stessa famiglia.
AZIONI PREVISTE
L’utilizzo dell’assegno di cura quale integrazione alla rete dei servizi territoriali “volti alla
domiciliarità” .
L’assegno di cura è strumento, nella predisposizione del Progetto individualizzato di vita e di
cure, in accordo con le scelte delle persone e dei familiari, per perseguire prioritariamente
l’obiettivo di mantenere le persone non autosufficienti nel proprio ambiente domestico.
applicazione del regolamento aziendale in linea con la DGR 1206/07.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° progetti attivati
N° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 3.210.370,19
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 3.097.252,99
• Fondo Nazionale FNA - € 113.117,20
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
256
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e
dei servizi disponibili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
257
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Sviluppo dell’offerta di servizi atti all’inserimento di anziani non più assistibili a domicilio
AZIONI PREVISTE
In riferimento alla programmazione definita dalla CTSS si è proceduto ad attivare:
• un primo contingente di nuovi n. 4 posti di CP nell’anno 2007;
• un secondo contingente di nuovi n. 8 posti nel 2008;
• un terzo contingente di nuovi n. 8 da realizzarsi nel 2009.
Posti convenzionati CP/ RSA programmazione 2009
Totale posti
n. posti conv.
CP/RSA al
31/12/2008
428
Programmazione
posti cp/rsa 2009
+8
Totale posti
convenzionati
31/12/2009
436
di cui temporanei
Dimiss. | Ricoveri
Protette | Sollievo
12
5
Progetto animazione rete residenziale strutture convenzionate
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Attuazione della programmazione relativa al triennio 2007/2009
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° anziani inseriti in struttura
N° giorni di occupazione posti letto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.509.582,87
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 5.509.582,87
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
258
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
POSTI TEMPORANEI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a
tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente non autosufficienti
assistiti al domicilio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
259
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
assicurare una adeguata assistenza personale in situazioni di emergenza dovute a mancanza
improvvisa (temporanea o prolungata) del caregiver principale (familiare o assistente
familiare);
garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti
programmabile sulla base delle esigenze dell’anziano e del caregiver stesso;
assicurare l’accompagnamento nella ridefinizione delle capacità di cura del caregiver
principale a seguito di una modifica dell’equilibrio assistenziale conseguente alle mutate
condizioni dell’anziano;
attivare percorsi di accoglienza temporanea a favore di persone non autosufficienti in
dimissione dai reparti per acuti o dalle lungodegenze per il periodo necessario alla
attivazione operativa del progetto assistenziale territoriale.
AZIONI PREVISTE
Definizione di progetti di inserimento temporaneo nelle case protette e RSA convenzionate con il
Distretto Pianura Est dedicati ad anziani non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani
gravemente no autosufficienti assistiti al domicilio.
Applicazione del nuovo regolamento Aziendale per l’attivazione e la gestione dei posti di sollievo
temporanei, con particolare attenzione all’attivazione di nuovi posti temporanei di sollievo
flessibili: in realtà la risposta di temporaneità offerta è in quantità sostanzialmente maggiore
rispetto al numero (17) di posti identificati come temporanei, utilizzando all’occorrenza sia posti
definitivi sia posti privati sui quali attivare specifiche convenzioni per ospitalità temporanea al fine
di rispondere a bisogni urgenti di tale tipologia di servizio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Attivazione di una rete residenziale temporanea a tutela della domiciliarità e di protezione nei
percorsi di dimissione ospedaliera.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° ricoveri di sollievo nell’anno
N° giorni di copertura dei posti messi a disposizione
260
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 589.705,78
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 589.705,78
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
261
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRI DIURNI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e
dei servizi disponibili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
262
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Articolare una programmazione, di risposte flessibili, finalizzata a sostenere i progetti di sollievo
per i care-giver a tutela della domiciliarità strutturando in tal senso la rete dei servizi in linea con le
indicazioni relative alla DGR 1206/07.
AZIONI PREVISTE
I posti di Centro diurno convenzionati sono al 31/12/2008 n. 56.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Attuazione della programmazione relativa al triennio 2007/2009
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Occupazione dei posti convenzionati disponibili
Giorni di fruizione annua
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 193.462,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 193.462,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
263
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro
nero;
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Anziani titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con una
assistente familiare
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
264
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promuovere l’accesso delle donne migranti al mondo del lavoro.
Promuovere l’emersione del lavoro nero in particolare delle assistenti familiari.
Concorrere a consolidare per quanto possibile il processo di regolarizzazione delle assistenti
familiari in possesso dei necessari requisiti.
Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura, sulla base di
una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e
l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare.
AZIONI PREVISTE
Attivazione progetti di contribuzione economica in linea con il regolamento aziendale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Integrazione con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° contributi erogati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 216.107,21
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 216.107,21
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
265
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
ADI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Cittadini valutati non autosufficienti assistiti al domicilio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
266
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Promuovere o mantenere le condizioni di vita indipendente presso il luogo di vita abituale,
sostenendo l’autonomia, garantendo il maggior benessere possibile per il beneficiario e per i
caregiver.
In particolare per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare il servizio di
assistenza domiciliare:
• favorisce il mantenimento a domicilio;
• garantisce assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo;
• favorisce il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali;
• supporta i familiari e sostiene l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento;
• persegue la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro
familiari;
• evita il ricovero inappropriato in ospedale, evita o ritarda il ricovero in struttura residenziale.
Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’erogazione di diverse tipologie di prestazioni, fornite in
modo integrato tra professionisti e discipline differenti ed assicurando comunque il
coordinamento e l’integrazione organizzativa tra Comuni ed Ausl.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Attivazione di percorsi operativi e strumenti informativi innovativi volti alla rateizzazione di
processi di integrazione tra i differenti servizi territoriali presenti nel territorio distrettuale, al
fine di garantire la Tutela della Salute delle Persone in ambito domiciliare dei cittadini non
autosufficienti
Articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale
Individualizzato
Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI
Ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al
DGR 1206/07
Applicazione del nuovo Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare
Integrata “ approvato con delibera n 255 del 23/12/2008-
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela delle persone non autosufficienti nell’ambito del loro contesto di
vita
267
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° progetti attivati
N° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 786.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 786.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
268
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
SAD - DIMISSIONI PROTETTE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
269
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento
integrati al domicilio
AZIONI PREVISTE
Ampliamento del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi
immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo.
Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle
cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
reparti ospedalieri
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° segnalazioni pervenute dall’ospedale
N° progetti attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 150.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 150.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
270
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
(Programma per azioni e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari e
iniziative volte a favorire la permanenza o il ritorno a domicilio di persone parzialmente o
totalmente non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture socio-sanitarie)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal
lavoro nero;
Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
Elena Vignocchi - Futura S.p.A. tel. 0516669716
[email protected]
DESTINATARI
Assistenti familiari operanti sul territorio, cittadini che si avvalgono del lavoro delle assistenti
familiari
271
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Attività progettuale in continuità con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle assistenti
familiari” inserito nel Programma Attuativo 2008, con il progetto “Assistenti familiari in rete”
inserito nel Programma Attuativo 2007 e con il corso di formazione “Le risorse chiave” rivolto alle
assistenti familiari, realizzato nel Distretto e contemplato nel Programma Attuativo 2006.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Qualificazione del lavoro di cura tramite la realizzazione di due diversi percorsi formativi
destinati ad Assistenti Familiari: il primo di base ed il secondo di approfondimento destinato a
chi ha già frequentato il primo. Entrambi i corsi sono finalizzati all’acquisizione ed
all’approfondimento di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia un’assistenza
adeguata ed integrata nella rete dei servizi, ed a facilitare il mantenimento a domicilio degli
anziani non autosufficienti.
Consentire alle Assistenti Familiari formate/competenti l’integrazione nella rete dei servizi e
la possibilità di rimanere all’interno del Sistema domanda-offerta.
Informazione e assistenza alle famiglie che necessitano dell’assistenza familiare.
AZIONI PREVISTE
Per rispondere agli obiettivi enunciati, in un’ottica di miglioramento e rafforzamento della
domiciliarità, si prevedono le seguenti azioni:
Formazione di base per assistenti familiari
Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione)
Edizioni previste: 3.
Allievi previsti per ogni edizione: 12-15.
Sedi: da individuare nel territorio del Distretto.
I destinatari principali di tali attività saranno persone già occupate nell’assistenza privata a
domicilio, in particolare operanti sul territorio del Distretto Pianura Est. In seconda battuta
persone, residenti/domiciliate in tale territorio, che intendono intraprendere l’attività
dell’assistenza domiciliare.
Competenze in esito al percorso:
La finalità formativa non è il conseguimento di un profilo professionale, bensì l’acquisizione delle
competenze per il lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti
diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario.
Rispetto ai corsi svolti negli anni precedenti in questo Distretto, le ore sono aumentate da 40 a 60,
in quanto si è ritenuto utile inserire nella parte di aula 2 ore sui servizi del territorio mirati
all’inserimento lavorativo, con esperti di orientamento al lavoro, e di aumentare le ore di stage da
12 a 30, per consentire un’osservazione più approfondita dei servizi e per dare la possibilità di
sperimentare le competenze acquisite in aula, sempre in affiancamento ad operatori qualificati.
Formazione per assistenti familiari approfondimento
Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione con eventuale supporto di
un tutor)
Edizioni previste: 1.
Allievi previsti: 12-15.
Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte.
Destinatari: Persone che abbiano frequentato (per almeno il 70% delle ore) una delle edizioni del
272
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
corso n. 06/4360/BO “Formazione per Assistenti Familiari nel Distretto Pianura Est” realizzato da
Futura nel 2007, in 4 Comuni del Distretto (Bentivoglio, Castel Maggiore, Budrio, Minerbio),
oppure una delle 4 edizioni del progetto M041/08 “Formazione di base per assistenti familiari”
realizzate nel 2008/09 nei 3 Comuni di S. Giorgio di Piano, Castenaso, Minerbio, oppure una delle
edizioni del corso “Formazione di base per assistenti familiari” inserite nel presente progetto.
Competenze in esito al percorso:
Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa è l’acquisizione di
competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e
facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si tratterà,
evidentemente, di competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 40-60 ore di
percorso o di un approfondimento delle stesse, così come richiesto da numerosi corsisti delle
edizioni già terminate.
La progettazione di dettaglio verrà definita insieme ai docenti (indicativamente gli stessi delle
prime 40-60 ore, per garantire maggiore continuità) in base all’analisi dei suggerimenti dei corsisti
e delle criticità emerse nei percorsi già svolti.
Realizzazione di colloqui con operatori della divisione Futura Lavoro (Agenzia di Ricerca e
selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale – Autorizzazione Regionale
D.D. n. 004533 del 12/04/07) per incrementare la banca dati.
I colloqui saranno proposti:
• a tutte le persone che avranno frequentato i corsi di formazione sopra citati,
• alle/agli assistenti familiari (od a persone che si propongano per tale attività) che sarà
possibile “raggiungere” tramite altri contatti, alle/ai quali verrà proposta la partecipazione ai
futuri percorsi formativi.
Il colloquio individuale avrà lo scopo di analizzare le disponibilità e le caratteristiche delle singole
candidate al fine di elaborare un profilo individuale fondamentale per le successive richieste di
assistenza familiare. Verrà inoltre recepito il Curriculum Vitae di ognuna o, al bisogno, verrà data
l’indicazione del servizio Ciop per la stesura dello stesso.
Supporto alle famiglie per il reperimento di assistenti familiari e l’avvio del contratto.
Futura Lavoro potrà accogliere offerte di lavoro da parte di cittadini interessati all’assunzione di
una/un assistente familiare. I colloqui con i familiari saranno finalizzati all’analisi del bisogno e
all’individuazione di assistenti familiari rispondenti alle esigenze della famiglia stessa. Futura
Lavoro assisterà il familiare in tutte le fasi di ricerca e selezione, fino alla presentazione di una rosa
di candidati tra i quali il potenziale datore di lavoro individuerà l’assistente familiare da assumere.
Il familiare potrà poi avvalersi dell’assistenza di CASABASE per tutti i servizi amministrativi
(consulenza contrattuale, gestione contabile completa, pratiche avvio/modifica/chiusura
assunzione,…).
Si prevede di fornire questo servizio a circa 30 famiglie del Distretto.
Realizzazione e diffusione di un opuscolo informativo/vademecum per il cittadino sui vari
aspetti connessi all’assistenza privata a domicilio.
I contenuti dell’opuscolo informativo verranno condivisi con tutti i soggetti interessati (CIP, Futura
Lavoro, Società CASABASE, Servizi Sociali dei Comuni, Sportelli “Punto Migranti”, Sportelli di
assistenza per la compilazione dei KIT, Lai Momo Società Cooperativa). Verterà principalmente
sui seguenti aspetti:
• Ricerca di assistenti familiari.
• Informazioni e consulenza su aspetti contrattuali .
• Informazioni su servizi e contributi pubblici a sostegno della domiciliarità per anziani e
disabili gravemente non autosufficienti.
273
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
Corsi per assistenti familiari.
Informazioni e orientamento al sistema dei servizi del territorio, alla normativa sul soggiorno;
supporto all’integrazione sociale dei cittadini di origine immigrata .
Dopo lo sviluppo grafico si procederà alla diffusione capillare dell’opuscolo, gestita tramite il
coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti (Sportelli comunali, Servizi domiciliari, ASP, Centri
anziani, Organizzazione sindacali dei pensionati, Parrocchie, Associazioni di volontariato,…) e
tramite l’invio postale da parte dei Comuni del Distretto a tutti gli anziani residenti (circa 31.000
opuscoli, corrispondenti alla popolazione anziana del Distretto).
Si prevede di realizzare alcuni incontri informativi rivolti a tutti gli Assistenti Sociali e agli
Assistenti Domiciliari operanti sul territorio del Distretto, al fine di illustrare l’opuscolo e le azioni
progettuali, per una corretta e completa trasmissione delle informazioni ai destinatari finali
dell’intervento (assistenti familiari e familiari di anziani).
•
•
Azioni di tutoraggio a domicilio
Interventi di tuturoraggio rivolti alle famiglie che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro
con un’assistente familiare.
Si prevede l’attivazione di un progetto di affiancamento/tutoraggio con la presenza di una
assitente di base al domicilio per circa 4 ore, al fine di accrescere ed indirizzare le competenze
dell’assistente familiare.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Si-cura: donne migranti e cura delle persone anziane”.
Progetto “Contributo assistenti familiari”.
Progetto Centro Studi RiattivaMente dal titolo Da “Quando la mente s’invola a “RiattivaMente”.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Futura S.p.a.
Casa Base s.r.l.
Sportelli sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est
Organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei pensionati
Centri sociali, Associazioni di volontariato, Agenzie/Associazioni per il reclutamento Assistenti
Familiari, associazioni migranti etc.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale di Futura S.p.A. e della divisione Futura Lavoro.
Formatori ed esperti individuati da Futura S.p.A.
Casa Base s.r.l.
Attori sociali interessati (Sportelli Comunali per il Lavoro, CIP, Agenzie per il Lavoro,
Organizzazioni Sindacali, Associazioni di Immigrati, Punti Migranti,…).
RISULTATI ATTESI
•
•
Maggior qualificazione del lavoro di cura attraverso l’acquisizione e l’approfondimento, da
parte delle assistenti familiari, di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia
un’assistenza adeguata ed integrata nella rete dei servizi, ed a facilitare il mantenimento a
domicilio degli anziani non autosufficienti.
Avvio di un’integrazione nella rete dei servizi delle Assistenti Familiari formate e possibilità
per queste ultime di rimanere all’interno del Sistema domanda-offerta.
274
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
•
Maggior consapevolezza da parte dei cittadini dei servizi/opportunità presenti nel territorio
relativi all’assistenza privata a domicilio (ricerca, contratti, servizi, …).
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Numero e caratteristiche delle persone che si candidano a partecipare al corso di formazione
Numero e caratteristiche delle persone sottoposte a selezione
Numero di persone ammesse al corso di formazione
Numero di ore di formazione erogate
Numero di ore di stage
Numero di partecipanti che completano il percorso formativo
Risultati questionari di gradimento somministrati ai partecipanti
Numero di contatti con candidati/e assistenti familiari dell’agenzia Futura Lavoro
Numero di cittadini assistiti nel processo di ricerca e selezione di un/una assistente familiare
PIANO FINANZIARIO
Formazione di base per assistenti familiari - € 27.000,00 (€ 9.000,00 per ogni edizione)
Formazione per assistenti familiari approfondimento - € 9.000,00
Realizzazione colloqui - € 2.304,00 (lavoro stimato in 80 colloqui di 1 ora a 24 €/ora)
Supporto alle famiglie per il reperimento di assistenti familiari e l’avvio del contratto - €
10.800,00 (indicativamente 30 famiglie)
Realizzazione e diffusione di un opuscolo informativo/vademecum per il cittadino sui vari
aspetti connessi all’assistenza privata a domicilio - € 2.520,00
Azioni di tutoraggio a domicilio - € 27.705,17
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 79.329,17
di cui:
• risorse comunali - € 6.000,00
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 59.436,38 (€ 20.624,00 - contributo
regionale Assistenti Familiari + € 38.812,38 - contributo regionale rientro a domicilio)
• FRNA (risorse regionali) - € 13.892,79
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
275
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
SI-CURA: DONNE MIGRANTI E CURA DELLE PERSONE ANZIANE, UN
PROGETTO DI SVILUPPO DI COMUNITÀ NEL TERRITORIO DI PIANURA EST
(Programma per azioni e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari e
iniziative volte a favorire la permanenza o il ritorno a domicilio di persone parzialmente o
totalmente non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture socio-sanitarie)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal
lavoro nero;
Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
Silvia Festi, Lai momo Società Cooperativa - 051-840166
[email protected]
DESTINATARI
a)
associazionismo locale/comunità locali – valorizzazione, sostegno, qualificazione delle realtà
presenti sul territorio coinvolte sul tema “anziani” e “assistenti famigliari” (CFP e CTP,
cooperative ed associazioni, parrocchie, servizi sanitari), sviluppo di progettualità
complementari, proposte di manutenzione continua del servizio.
276
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
donne migranti impegnate nell’attività di cura e assistenza agli anziani – il rapporto con le
donne migranti impegnate nell’attività di cura e assistenza agli anziani ha fatto emergere le
seguenti priorità: bisogno di luoghi di incontro e di aggregazione, necessità di un supporto
psicologico.
L’idea è valorizzare Punto Migranti scegliendone in via sperimentale alcuni sportelli strategici per
collocazione geografica e accesso al servizio, aumentando di circa due ore la presenza
dell’operatrice finalizzandola espressamente all’animazione di incontri per gruppi donne
migranti impegnate nell’attività di cura e assistenza agli anziani per raccogliere le richieste,
svolgere un raccordo con i servizi, organizzare incontri tematici (salute della donna,
contrattualistica, normativa), promuovere la rete con associazioni, sindacati e cooperative
coinvolgibili sul tema
c) operatori pubblici - il punto d’incontro fra tutti i soggetti coinvolti è costituito dai Dirigenti
dei servizi alla persona dei Comuni, dagli Assistenti sociali, dai referenti degli Sportelli Sociali,
dalle assistenti domiciliari e dagli Assessori alle politiche sociali. Tali figure saranno coinvolte
attivamente nel progetto in tutte le sue fasi anche con l’obiettivo di sostenere/produrre
innovazione e miglioramento delle politiche locali in favore della popolazione anziana e delle
assistenti familiari.
d) famiglie - l’intervento sulle famiglie da un lato è da vedersi come un beneficio indiretto dal
lavoro svolto con le assistenti famigliari, dall’altro consiste nel mettere a disposizione il Punto
Migranti e tutte le altre progettualità del distretto come un veicolo di informazioni e punto
nodale di una rete di altri servizi e altre strutture che verranno così raggiunte e coinvolte con
maggior facilità.
b)
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto ha l’obiettivo di favorire la costituzione di gruppi di mutuo aiuto di donne migranti e di
sostenerli con un lavoro di rete che sia in grado di operare:
• cercando di eliminare l’isolamento in cui vivono;
• dando sicurezze attraverso informazione e consulenza sulla normativa di soggiorno e sui
diritti contrattuali, prevenzione in ambito sanitario e supporto psico-sociale;
• favorendo il contatto con i servizi;
• costruendo una rete di sostegno che armonizzi e crei una relazione fra tutte le realtà che
interagiscono con loro (sindacati, associazioni di donne, Caritas parrocchiali, associazionismo
in generale);
AZIONI PREVISTE
Per l’anno 2009/2010 si propone di allargare l’attività riprendendo lo stesso approccio adottato nei
Comuni già coinvolti per altri 4 Comuni e la prosecuzione di un attività minima di
assistenza/consulenza alle reti locali del volontariato già coinvolte nei Comuni di Malalbergo,
Minerbio, Castenaso, San Pietro in Casale.
La scelta dei nuovi Comuni sarà condivisa con l’Ufficio di Piano e con i Direttori e Assessori alle
politiche sociali.
L’attività che coinvolgerà gli ulteriori 4 comuni prenderà avvio con i seguenti step:
Incontro dello staff del progetto Punto Migranti per la condivisione delle fasi operative e delle
modalità di svolgimento dell’azione (3 ore)
277
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
-
Identificazione dei 4 Comuni che ospiteranno la sperimentazione. L’identificazione dei
Comuni sarà svolta dando priorità alle realtà in cui il Punto Migranti locale ha ricevuto
richieste di intervento specifiche o in Comuni in cui si è rilevata una maggiore presenza di
assistenti famigliari.
-
Incontri preliminari con i dirigenti area servizi alla persona e referenti politici dei Comuni
destinatari della sperimentazione. (4 incontri x 3h). Tali incontri sono tesi a presentare la
progettualità operativa nel dettaglio, a concordare l’identificazione del luogo in cui saranno
condotti gli incontri con le assistenti famigliari, a concordare la mappatura dei soggetti del
terzo settore presenti nel territorio che hanno contatti con le assistenti famigliari (es.
Parrocchie e Caritas locali, centri anziani, volontari Auser, Sindacati, associazioni di
volontariato, ecc…). Inoltre sarà concordata la modalità operativa per il coinvolgimento delle
famiglie e delle assistenti domiciliari che operano nei servizi dei Comuni, in particolare per
queste ultime è previsto un focus in fase di avvio e di conclusione del progetto in stretto
accordo con i referenti dei singoli Comuni.
-
Focus Group con i soggetti attivi localmente (4 incontri x 3h). In collaborazione con il referente
tecnico e politico di ciascun Comune sede del progetto sarà organizzato un focus Group con i
soggetti mappati al fine condividere con il territorio la “lettura” della situazione locale con il
contributo di tutti (quali i problemi delle assistenti famigliari, quali quelli delle famiglie,
luoghi di incontro informale, mappatura dei bisogni e delle risorse esistenti, proposte di
iniziative per la socializzazione, condivisione di alcuni concetti e/o informazioni di base nel
lavoro con le donne migranti) e di avviare un percorso di crescita culturale locale sul tema
delle assistenti famigliari. Tali focus saranno calendarizzati in ciascun Comune e sarà
elaborato ed inviato apposito invito condiviso con i referenti dell’ente locale. I focus saranno
condotti dal coordinatore del progetto e da uno psicologo esperto di dinamiche di gruppo e di
intercultura e vedranno la partecipazione delle operatrici/animatrici ed avranno una durata
complessiva di circa 2/3 ore. Ai focus seguiranno incontri individuali con i referenti
dell’associazionismo locale che non potranno essere presenti ai focus. In particolare dalla
sperimentazione effettuata è emersa la necessità, in tutti i Comuni di fissare appositi incontri
con i parroci. Gli incontri individuali potranno essere ripetuti nel corso del tempo per
proseguire nel coinvolgimento attivo.
-
Incontro di confronto dei risultati dei focus group interno allo staff per indicazione step
successivi (3h);
-
Iniziativa di informazione e promozione della partecipazione/aggancio delle assistenti
familiari. Al termine dei focus saranno redatti appositi piani locali per la fase di
coinvolgimento delle destinatarie (incontri nei giardini per invitare le assistenti famigliari,
distribuzione di materiali informativi sugli incontri in collaborazione con i soggetti
partecipanti al focus e nei luoghi di maggior frequentazione). L’attività di promozione alla
partecipazione sarà svolta dalle conduttrici dell’animazione: le operatrici di Punto Migranti e
dalla rete locale del volontariato coinvolta negli step precedenti. Tale fase persegue l’obiettivo
di creare o rafforzare le relazioni di fiducia con le destinatarie del progetto e promuovere il
passaparola per raggiungere capillarmente tutte le potenziali partecipanti.
Prima dell’attivazione della promozione saranno svolti incontri di restituzione con tutti i
soggetti coinvolti, sia con plenarie che con incontri individuali.
Successivamente saranno elaborati appositi volantini/inviti ad incontri da distribuire alle
assistenti familiari nei luoghi di incontro informale mappati nella prima fase.
Incontro con lo staff di progetto per l’avvio dell’animazione (3h)
Primo e secondo incontro animato (2h+ 2h). Tale primo incontro vedrà la presenza
dell’operatrice/animatrice e dello psicologo e sarà teso ad avviare una relazione di fiducia
278
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
-
con le partecipanti, a stimolare la conoscenza reciproca e a rilevare direttamente dalle
destinatarie bisogni, richieste, proposte.
Incontro con lo staff di progetto per la verifica e il confronto sul primo incontro (3h).
Analisi delle criticità o difficoltà emerse e degli elementi propositivi. Condivisione ed
elaborazione della progettualità specifica degli incontri successivi.
-
Incontro di restituzione della fase di avvio ai referenti dell’ente locale (tecnici e politici) e
valutazione condivisa su eventuale restituzione ai partecipanti del focus group. (4 incontri x
2h). Tale incontro è mirato a condividere in itinere gli elementi emersi in corso d’opera, a
raccogliere feed-back ed indicazioni utili alla prosecuzione. Tale azione sarà svolta anche
attraverso incontri individuali.
-
Incontro di supervisione con etnopsicologa del Centre Deveraux (Parigi) per la supervisione
del progetto e dello staff. (1 incontro x 3 h)
-
Avvio di laboratori, attività specifiche in risposta ai bisogni rilevati dalle beneficiarie. Le
iniziative saranno concordate con le partecipanti agli incontri e potranno vedere
l’organizzazione di incontri con esperti per il confronto su tematiche di interesse comune quali
ad esempio la contrattualistica, la salute femminile, ecc… o la realizzazione di laboratori
creativi/narrativi tesi a sostenere il benessere psicologico delle destinatarie. Inoltre, in caso di
disponibilità/richieste, sarà possibile attivare colloqui individuali di supporto psicologico.
-
Incontro di valutazione staff e supervisione con etnopsicologa del Centre Deveraux (1 incontro
x 3 h)
-
Incontri con i partecipanti ai focus per la restituzione dell’attività svolta e la rilevazione dei
feed back (4 incontri x 2 h)
-
Elaborazione report dell’attività svolta. Consegna e illustrazione dei risultati a referenti locali.
(4 incontri x 2h)
-
Incontro con Ufficio di piano per consegna e illustrazione report (1 incontro x 2h)
-
Incontro con Tavolo Assessori all’immigrazione per consegna e illustrazione report (1 incontro
x 2h)
Per i 4 Comuni già coinvolti nel corso dell’anno 2008/2009 si propone di realizzare un attività di
assistenza/consulenza alla rete del volontariato attivata attraverso il mantenimento di una
presenza qualificata e l’organizzazione di incontri di monitoraggio sia con i volontari che con le
assistenti familiari.
Tale attività sarà svolta come segue:
• Presenza delle operatrici ad incontri con assistenti familiari e supporto del volontariato;
• Incontri condotti dallo psicologo con referenti volontariato;
• Un incontro con etnopsicologa per la supervisione del progetto;
• Attività di coordinamento del volontariato locale coinvolto per iniziative specifiche.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto Migranti
Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari
Consultorio familiare in rete
279
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Servizi Sociali e Amministratori dei Comuni, Assistenti domiciliari, Associazioni di volontariato
locale, Organizzazioni sindacali, Parrocchie, Futura s.p.a, Casa Base, Azienda USL.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Staff di operatrici interculturali, Psicologo, Etnopsicologa Centre Deveraux – Parigi, Coordinatore,
Grafico, mediatrici linguistico-culturali.
RISULTATI ATTESI
I risultati attesi vengono di seguito elencati:
avvicinamento tra la comunità locale e le proprie istituzioni;
riconoscimento del ruolo del volontariato locale quale agente di cambiamento e promotore di
iniziative sistemiche di miglioramento della qualità della vita dei cittadini;
analisi dettagliata qualitativa delle condizioni di vita degli anziani, delle assistenti familiari e
delle famiglie;
stima quantitativa del fenomeno delle assistenti familiari comune per comune;
rilevazione dei vuoti informativi tra istituzioni e comunità locali;
attivazione della rete locale del volontariato in una logica sinergica;
rilevazione delle situazioni di emergenza: particolari condizioni di disagio di anziani e/o
assistenti familiari;
maggiore informazione alle famiglie rispetto ai programmi distrettuali rivolti all’assistenza
agli anziani;
promozione del benessere delle assistenti familiari (contrattualistica, salute, prevenzione del
disagio psicologico).
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Griglie di monitoraggio quantitativo e qualitativo rivolte a tutti i soggetti coinvolti per la
valutazione del percorso: gradimento delle specifiche azioni, gradimento del modello
organizzativo, valutazione degli incontri a tema da parte dei fruitori.
Numero di partecipanti ai focus group;
Numero di assistenti familiari coinvolte.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 31.720,00
di cui:
• risorse comunali - € 2.317,05
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 29.402,95 (€ 12.644,18 - contributo
regionale Assistenti Familiari + € 16.758,77 - contributo regionale rientro a domicilio)
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
280
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,.
territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di
“Rete”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
DESTINATARI
Anziani non autosufficienti e in condizione di fragilità sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2007
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Supporto, controllo e monitoraggio degli anziani del territorio in condizione di fragilità nel
periodo estivo, finalizzati alla prevenzione dei disagi legati alle ondate di calore.
281
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Individuazione degli anziani fragili attraverso il contributo dei Medici di base, Azienda USL
(Dipartimento di Sanità Pubblica) e Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto;
Aggiornamento degli strumenti da utilizzare al domicilio degli anziani assistiti (schede di
valutazione sulla condizione dell’anziano fragile monitorato);
Giornata di formazione rivolta agli operatori di base per la presentazione delle finalità del
progetto, degli aspetti operativi e degli strumenti da utilizzare al domicilio dell’anziano
(scheda di monitoraggio al domicilio);
Programmazione delle visite a domicilio, a cura dei Comuni o delle ASP in raccordo con le
assistenti sociali comunali, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a
monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo a prevenzione delle ondate di calore
(periodo luglio – agosto);
Formulazione report finale;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Servizio di Assistenza Domiciliare
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
ASP
Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali
Medici di medicina generale
Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna Distretto Pianura Est
Coop. Sociali del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ada e Ancora)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Medici di medicina generale operanti nei Comuni del Distretto e assistenti sociali comunali per
l’individuazione degli anziani in condizione di fragilità;
Personale del Servizio Sociale Azienda USL Distretto Pianura Est e dell’Ufficio di Piano per la
pianificazione della progetto;
Personale di coordinamento delle ASP;
Assistenti di base;
Un medico referente del progetto “La Mia Casa Sicura”, un infermiere professionale, un assistente
sociale per la formazione agli operatori.
RISULTATI ATTESI
Contrasto all’isolamento e rafforzamento delle reti sociali
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
n° anziani coinvolti
n° interventi di monitoraggio realizzati per ogni anziano
n° interventi di monitoraggio complessivi
n° ore complessive d’intervento
282
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 40.993,02 (€ 36.800,00 anno 2009 + € 4.193,02 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 36.800,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
283
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
ALZHEIMER CAFÈ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Consolidare e potenziare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed
i loro familiari in modo uniforme sul territorio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
Maria Leggieri Ama Amarcord (Associazione ONLUS) - cell. 3332225965
DESTINATARI
Persone affette da disturbi cognitivi, loro Familiari e volontari delle Associazioni
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sostenere il lavoro di cura dei Familiari, favorire la socializzazione ed il mantenimento delle
risorse residue dei malati, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conoscenza del
problema per meglio affrontarlo, collaborare con i servizi istituzionali integrando le azioni di
carattere psicosociale, incentivare l’azione del volontariato coinvolgendo le varie fasce d’età .
284
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
AZIONI PREVISTE
1)
2)
sostegno dell’esperienza degli “Alzheimer Cafè”, già attivi o in via di attivazione nelle varie
realtà o dei Centri Sociali che promuovono incontri e iniziative per i familiari di persone
affette da disturbi cognitivi attraverso il contributo economico per le spese dello psicologo e
dell’animatore del gruppo;
integrazione delle attività del “Cafè” di San Pietro in Casale:
a) “Oggi sei Ospite a casa mia” è un’iniziativa che consente ad un gruppo di famiglie di
ospitare, a turno, una volta alla settimana (il sabato pomeriggio), i loro anziani. L’azione è
sostenuta dall’intervento qualificato di psicologi e animatori per favorire momenti di
grande benessere e socializzazione agli ammalati oltre che un valido supporto ai
familiari, in quanto offre loro spazi di “ libertà ”. Il clima di amicizia e fiducia creatosi
all’interno del gruppo dei familiari, ha dato a questo progetto una maggiore valenza,
tanto da farlo risultare uno dei più apprezzati sia da questi ultimi che dai malati
b) “Oggi sei ospite da noi”, che si realizza nella giornata del mercoledì, e si sviluppa nel
Centro Diurno Casa Dovesi di San Pietro in Casale coinvolgendo anziani, senza problemi
di deambulazione, con obiettivi di stimolazione cognitiva e reminescenza per favorire il
mantenimento delle condizioni cognitive e che mirano al benessere globale dell’anziano.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Centro Studi RiattivaMente dal titolo Da “Quando la mente s’invola a “RiattivaMente”.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est, Azienda USL, Associazioni che gestiscono e che avvieranno
nuovi Alzheimer Cafè, Facoltà di Psicologia di Bologna e Centro di formazione “Futura”
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale delle Coop. Sociali (animatori) e dell’Azienda Usl, psicologi, volontari e assistenti
familiari
RISULTATI ATTESI
Mantenimento del benessere globale sia dei malati che degli attori coinvolti e sostegno del lavoro
di cura dei Famigliari
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
n° Cafè Alzheimer avviati
n° anziani coinvolti
n° familiari coinvolti
n° assistenti familiari coinvolte
valutazione dei risultati ottenuti dalle varie attività ( test di valutazione);
n° persone che accedono alle varie iniziative
285
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 21.030,72 (€ 17.000,00 anno 2009 + € 4.030,72 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 17.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
286
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
DA “QUANDO LA MENTE S’INVOLA” A “RIATTIVAMENTE”
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Consolidare e potenziare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed
i loro familiari in modo uniforme sul territorio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
Elena Vignocchi (Futura S.p.A.) per il Centro Studi Centro Studi RiattivaMente - tel. 051/6669716
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini, in particolare familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il Centro Studi RiattivaMente pone al centro della sua attenzione e attività la tematica
dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo. Il centro si pone l’obiettivo di conoscere,
elaborare, sviluppare, promuovere e trasferire nella realtà territoriale le metodiche di approccio
287
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
psicosociale alla tematica in oggetto. Si propone inoltre di monitorare e supportare azioni rivolte a
tutti gli attori interessati, comprese le famiglie coinvolte e le realtà del volontariato e professionali.
In coerenza con gli obiettivi prima elencati le finalità del centro sono:
1. raccolta e aggiornamento delle conoscenze inerenti le tematiche obiettivo del centro, da
svolgersi attraverso la consultazione delle fonti documentali disponibili e riferibili alle
esperienze locali, regionali, nazionali ed internazionali;
2. sistematizzazione delle conoscenze acquisite e produzione di materiale di aggiornamento e di
informazione da rendere disponibile per le persone, le strutture e gli enti interessati;
3. promozione, in collaborazione con altri enti locali e non, di attività di ricerca, monitoraggio e
valutazione delle azioni psicosociali, realizzate in favore delle persone anziane ed in
particolare con le persone con vari livelli di deterioramento cognitivo;
4. supporto tecnico-scientifico, alle realtà territoriali e agli enti interessati, al fine di progettare,
implementare e realizzare azioni efficaci ed efficienti a favore delle persone anziane con
deterioramento cognitivo, delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti;
5. messa a punto e verifica di innovazione e nuovi modelli di intervento in collaborazione con
altri soggetti;
6. valorizzazione, sostegno e promozione delle iniziative territoriali sviluppate a favore delle
persone anziane con deterioramento cognitivo.
Gli obiettivi specifici del presente progetto sono i seguenti:
• rilevare l’effettivo fabbisogno dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della
memoria, in particolare per quanto riguarda le esigenze formative ed informative;
• informare i familiari, durante incontri specifici, relativamente ai bisogni rilevati attraverso
l’indagine e alla luce dei recenti sviluppi sulle risposte possibili.
AZIONI PREVISTE
Nel corso del 2009 il Centro Studi RiattivaMente intende realizzare le seguenti azioni:
1. Giornate di studio per consentire il confronto tra referenti degli Alzheimer Cafè (Amarcord al
cafè) presenti nella Regione, referenti delle sperimentazioni sulla stimolazione cognitiva, sulla
Validation Therapy ecc., al fine di elaborare modelli di intervento validati scientificamente.
2. Convegno dove riportare elaborazioni, proposte e risultati tecnico-scientifici delle
sperimentazioni, per proporre modelli validati scientificamente.
3. Realizzazione di un’indagine sui bisogni (sia in termini formativi che di servizi) dei familiari
di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria, tramite distribuzione di un
questionario da parte dei vari operatori/professionisti di riferimento (assistenti sociali, medici
geriatri, medici di base, volontari,…). Tempi previsti: Marzo - Agosto 2009
4. Realizzazione di incontri informativi e di sostegno rivolti ai cittadini, in particolare ai familiari,
volti a dare un ritorno sui fabbisogni già evidenziati attraverso l’indagine svolta, a rilevare
eventuali fabbisogni aggiuntivi dei familiari presenti e a proporre/presentare iniziative
formative ed informative sugli aspetti clinici e psico-sociali, alla luce dei recenti sviluppi sulle
risposte possibili. Tali iniziative potrebbero essere realizzate nella primavera del 2010, presso
alcuni Comuni che verranno individuati sulla base dei risultati dell’indagine e alla luce degli
interventi svolti negli ultimi anni dall’ASL, da AMA Amarcord e da Futura S.p.A. Si ipotizza
che i Comuni coinvolti possano fornire gratuitamente le sedi per lo svolgimento degli incontri.
Tempi previsti: Autunno 2009- inizio 2010.
Le azioni 3 e 4 sono oggetto del presente progetto.
288
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Alzheimer cafè
Progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est e tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in
Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di
Psicologia, Futura Spa, Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San Pietro in
Casale)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale di Futura S.p.A per il coordinamento e la gestione dell’attività, coordinatore del Centro
Studi, psicologi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna (di cui un ricercatore),
assistenti sociali, medici geriatri, medici di base, volontari ed altri professionisti
RISULTATI ATTESI
Maggiore consapevolezza da parte dei cittadini, in particolare dei familiari, sulle problematiche
legate alla malattia (disturbi cognitivi e della memoria), sui bisogni espressi e sulle possibili
risposte fruibili sul territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° questionari distribuiti
n° questionari compilati
n° partecipanti agli incontri previsti
PIANO FINANZIARIO
Realizzazione indagine sui bisogni dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della
memoria - € 900,00
Realizzazione incontri informativi e di sostegno rivolti ai cittadini - € 4.100,00
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 5.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
289
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI
D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Completare l’informatizzazione della rete degli SPORTELLI SOCIALI per servizi
dall’accesso alla gestione
Garantire il diritto all’informazione sui servizi e sulle opportunità delle reti;
Assicurare nel percorso dello SPORTELLO SOCIALE l’equità di accesso, di trattamento e
accessibilità
Consolidare i percorsi di semplificazione e omogeneizzazione dell’accesso, con procedure
omogenee ed in rete fra i diversi servizi in un’ottica di sistema integrato
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di
Dimissione Protette.
Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta
all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR
1206/07
Sostenere e qualificare il lavoro degli operatori degli sportelli sociali e degli operatori del
servizio sociale territoriale e di rete
Attivare un percorso di formazione permanente dei vari operatori del Sistema
Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e
verifica delle stesse
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
290
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
DESTINATARI
•
•
•
•
•
anziani
disabili
popolazione fragile a rischio di non autosufficienza
immigrati
famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Promozione e sviluppo degli sportelli sociali
Collegamento Sportello Sociale - Sportello unico distrettuale
Collegamento Sportello Sociale – Sportello Lavoro
Implementazione omogenea dell’Osservatorio Provinciale – sistema informatico che consente
la registrazione del bisogno espresso dal cittadino e il monitoraggio in tempo reale;
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Disabili
etc.) e relativa formazione degli operatori;
Attuazione del Progetto dimissioni protette - ampliamento del sistema di offerta della rete dei
servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio
ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo;
Attivazione corsi di formazione per gli operatori e per il servizio di sociale territoriale di rete:
sviluppo del sistema di presa in carico nella definizione di metodologie operative omogenee
nei diversi ambiti d’intervento, analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni
emergenti, i percorsi di valutazione multidimensionale con particolare riguardo all’area della
disabilità;
Attivazione collaborazioni di consulenza giuridica.
Realizzazione Guida dei servizi.
Costruzione del portale web distrettuale dei servizi;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Area sociale, socio-sanitaria, sanitaria, lavoro e immigrazione.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Operatori Sportelli sociali, sportelli sanitari e sportelli lavoro, sportello migranti etc..;
Assistenti sociali , responsabili del caso dei Comuni;
Assistenti sociali, educatori e psicologi dei servizi distrettuali;
Esperto giuridico.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
Professionisti e formatori dei servizi pubblici ed esterni;
291
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
-
Agenzie formative;
Sotware house;
RISULTATI ATTESI
-
Il miglioramento ed uniformità dell’accessibilità ai servizi;
L’adeguatezza e appropriatezza delle risposte;
La semplificazione delle procedure;
Miglioramento dell’accoglienza;
Potenziamento e messa in rete di tutte le informazioni delle reti;
Tracciabilità e trasparenza dei percorsi: dall’accesso, alla presa in carico e all’erogazione;
Miglioramento della qualità e del benessere del lavoro degli operatori;
Arricchimento delle professionalità ;
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
Numero dei nodi informatizzati e numero degli operatori formati;
Numero progetti di dimissione protetta attivati;
Numero corsi di formazione e numero operatori coinvolti;
Realizzazione Guida dei servizi.
Avvio progetto portale web distrettuale dei servizi;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 92.349,49
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 6.384,23
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 85.965,26
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
292
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
SORRIDERE INSIEME (pet-therapy -Anziani)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS
Marignani Paola Tel. 051/66.37.200 – fax 051/66.37.186 – cell. 340/46.63.663
DESTINATARI
•
Anziani ospiti di case di riposo e/o strutture diurne
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità con l’anno precedente
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Favorire la comunicazione verbale e non, l'affettività, l'attivazione di semplici attività motorie
293
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
AZIONI PREVISTE
•
•
N. 1 incontro di pet-therapy a cadenza settimanale per un periodo di 6 mesi in gruppo di
massimo 4 persone:
Azioni volte all'accettazione del contatto con l'animale, azioni di tipo ludico, attività e terapie
assistite in accordo con i sanitari;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto si integra con altri interventi:
• sostegno socio-psicologico;
• biorisonanza e musicoterapia;
• eventuali attività a carattere strettamente sanitario da concordare col personale preposto;
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
Comuni
Case di riposo pubbliche e private
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
Educatrice cinofila conduttrice di pet-therapy
educatori professionali
psicologa
tecnica delle nuove comunicazioni (biorisonanza e musicoterapia)
RISULTATI ATTESI
I risultati vanno valutati in relazione agli obiettivi quindi una maggior apertura nelle relazioni interpersonali
e nelle comunicazioni, rinforzo fiducia in se stessi.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Le risposte alle modalità operative e agli obiettivi da parte dell'equipe e degli operatori di riferimento,
costituiranno gli indicatori sia per il monitoraggio durante l'attivazione del progetto che per la valutazione
finale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 1.440,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 1.440,00 a carico della Comunità
294
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRALE CONTINUITÀ OSPEDALE TERRITORIO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire la Continuità Assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di
Dimissione Protette
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Costituire un unico punto di snodo per la segnalazione ai servizi competenti finalizzata
all’attivazione e presa in carico di tutti i percorsi di dimissione protetta
295
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
AZIONI PREVISTE
Garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle
cure intermedie e il consolidamento delle CCOT
La Centrale di Continuità Ospedale Territorio ha funzioni di facilitare l’accesso ai servizi
territoriali e come consulenza alle unità assistenziali ospedaliere per la rete delle offerte
assistenziali
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Riduzione incidenza ricadute negli anziani”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Presidi Ospealieri
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso – Case manager dei reparti ospedalieri
RISULTATI ATTESI
Attivare percorsi di protezione nella dimissione dai presidi ospedalieri
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° segnalazioni pervenute alla CCOT
N° segnalazioni evase dalla CCOT tramite progetto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 35.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 35.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
296
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
RIDUZIONE INCIDENZA RICADUTE NEGLI ANZIANI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,.
territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di
“Rete”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni di Molinella e San Pietro in Casale
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Pierangela Fantuzzi – medico di organizzazione Distretto Pianura Est – Via Asia 61, 40018 San
Pietro in Casale- tel 051/6662618
[email protected]
DESTINATARI
Anziani ultra 80 enni in condizioni di fragilità con dato anamnestico di caduta nell’ultimo anno
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Prevenire le ri – cadute e promuovere l’attività fisica
297
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
AZIONI PREVISTE
1.
2.
3.
accessi/contatti telefonici e rivalutazioni progressive da parte del fisioterapista a domicilio
promozione dell’attività motoria per pazienti post trauma
promozione di una corretta alimentazione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Integrazione con la CCOT (Centrale di Continuità Ospedale – Territorio)
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comune di Molinella e San Pietro in Casale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Fisioterapista/dietista
RISULTATI ATTESI
Riduzione della frequenza e gravità delle cadute e aumento dell’attività fisica
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
298
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
INTERVENTO/PROGETTO
PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,.
territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di
“Rete”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni di Budrio, Castenaso e San Pietro in Casale
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie – Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale.
Tel. 6662724
[email protected]
DESTINATARI
Pazienti affetti da morbo di Parkinson al I e II livello di malattia
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Nel 2007 effettuata parte progettuale
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Mantenere la mobilità residua
299
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Anziani
AZIONI PREVISTE
1.
2.
Attività motoria in gruppo o individuale
Rivalutazione periodica da parte di un fisioterapista
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Associazione “malati di morbo di Parkinson” e i Comuni coinvolti nella sperimentazione
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Fisioterapista e laureati in scienze motorie
RISULTATI ATTESI
Rallentamento della progressione della malattia
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
300
301
302
303
304
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
LEGGE
29/97 “CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA
DOMESTICO…DISABILI” – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
NELL’AMBIENTE
Nel Distretto Pianura Est sono pervenute 31 domande di contributo:
• 20 domande per l’art. 9 “Contributi sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’adattamento per
veicoli ad uso privato utilizzati per la mobilità di cittadini gravemente disabili”, di cui n. 3
domande non ammissibili. Tot. erogato € 17.542,49.
• 11 domande per l’art. 10 “contributi per l’acquisto di strumentazioni ed attrezzature
domestiche per favorire la permanenza di disabili nella propria abitazione”, di cui n. 1
domande non ammissibili. Tot. erogato € 14.830,63.
Per una quota complessiva di € 32.373,12 a totale carico della Regione.
Non risultano richieste ammissibili inevase.
PROGRAMMA FINALIZZATO: ASSEGNI DI CURA DISABILI - AZIENDA USL
La finalità è favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione
di gravità. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle
famiglie o da altre persone che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o posticipare il più a
lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali.
Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce
l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi. Anche per nel 2008 la maggior parte delle
risorse utilizzate per dare continuità agli interventi sono derivate dal FRNA.
Il regolamento aziendale degli assegni di cura per l’area disabili è in fase di
elaborazione/definizione.
Nel 2008 si è puntato a dare continuità ai progetti già in essere ed avviare nuovi progetti con
priorità alle persone disabili con livelli assistenziali più elevati.
Si riportano alcune tabelle esplicative relative all'erogazione dell'assegno di cura e di sostegno
Situazione contratti assegni di cura al 31/12/2008
Contratti attivi
Contratti cessati
Contratti attivati
Contratti attivi
al 1.1.2008
nel corso dell'anno
nel corso dell'anno
al 31.12.2008
€ 10,33
€ 15,49
€ 10,33
€ 15,49
€ 10,33
€ 15,49
€ 10,33
€ 15,49
13
28
2
2
0
4
11
30
Totale
Totale
Totale
Totale
41
4
4
41
Contratti
Contratti
Contratti
Contratti
attivi al
cessati
attivati
attivi al
30.09.
1.1.
Contratti attivi per tipologia di disabilità al 31/12/2008:
Contratti per persone con disabilità
n°
acquisita
Contratti per persone con disabilità
n°
congenite
n° totale
305
20
21
41
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Contratti attivi per classi di età al 31/12/2008
da 0 a 18 anni
da 19 a 45 anni
> 45
€ 10,33
0
Totale
0-18
€ 15,49
0
€ 10,33
4
€ 15,49
€ 10,33
10
0 Totale
19-45
14 Totale
>45
€ 15,49
7
20
27
INTERVENTI DI SOLLIEVO PER DISABILI – AZIENDA USL
Gli interventi di sostegno e di sollievo alle famiglie sono progetti che prevedono l’accoglienza
temporanea in servizi residenziali e semiresidenziali di persone disabili. La finalità è quella di
consentire il più possibile la permanenza degli utenti nel proprio contesto famigliare e di vita
ritardandone il più possibile l’istituzionalizzazione. Il progetto di sollievo viene utilizzato anche
per attuare interventi di "avvicinamento alla residenzialità" della persona disabile, in una
prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. Si sono sperimentati così brevi percorsi di
residenzialità che consentono alla persona disabile e alla sua famiglia un graduale processo di
separazione verso l’autonomia. Ci si muove nell’ottica del “dopo di noi durante noi” all’interno
della quale l’autonomia residenziale è pensata come il risultato di un processo di crescita preparato
e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati.
Nel corso dell’anno si sono attivati 8 progetti di sollievo residenziali e 3 progetti di sollievo diurno,
che hanno coinvolto altrettante persone disabili e le loro famiglie.
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA (DI CUI AL PROGRAMMA FINALIZZATO CONTRASTO ALLA
POVERTÀ) – AZIENDA USL
Il fondo è gestito in modo flessibile e trasversale sia dall’area Minori che dall’Area Handicap in
relazione al verificarsi delle esigenze. Da alcuni anni la problematicità minorile si presenta con
caratteristiche allarmanti, quindi non quantificate nella previsione di bilancio, che renderà
necessario l’utilizzo dei fondi previsti nel progetto per il ripiano di maggiori costi sostenuti
soprattutto per il collocamento di minori in emergenza. Secondo questa logica nel 2008 sono stati
effettuati diversi interventi di collocamento extra familiare in condizioni di assoluta emergenza.
Sono stati effettuati inoltre n. 6 interventi a domicilio sia di natura educativa che assistenziale a
favore di minori con grave patologia invalidante.
Nell’Area Disabili, i progetti attivati sono stai complessivamente 4 e hanno coinvolto nr. 5 disabili.
Tutti i progetti hanno riguardato l’erogazione di un contributo economico una tantum, utilizzato
dal nucleo familiare per avvalersi di un intervento di colfaggio temporaneo in un momento di
difficoltà imprevista.
ATTIVITÀ PER IL DOPO DI NOI – COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE
APPARTAMENTO PER IL DOPO DI NOI DI TREBBO – FONDAZIONE LE CHIAVI DI CASA
Il progetto di vita indipendente è nato dal bisogno di affrontare un tema che con sempre più
intensità viene posto dalle famiglie rispetto il futuro dei loro figli nel momento in cui i genitori non
ci saranno più o non saranno in grado di rispondere in modo adeguato alle loro esigenze.
È un percorso alternativo riguardante la qualità della vita delle persone disabili partendo proprio
dalle loro risorse personali e dalle loro abilità. Un percorso nel quale la persona disabile e la sua
306
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
famiglia, sono coinvolti in un processo emancipativo e di reciproca indipendenza che permetta
loro di sperimentare la vita come tutti, il figlio disabile fuori dalla famiglia naturale, in una casa
propria e con la necessità di imparare la gestione delle attività quotidiane.
Il 2008 ha visto il consolidarsi della gestione del progetto:
la Fondazione di Partecipazione “Le Chiavi di Casa” si è fatta carico della completa gestione
amministrativa reperendo fondi, stipulando contratti di lavoro e coinvolgendo le famiglie nelle
spese di gestione.
La stessa ha collaborato con l’equipe Disabili Adulti distrettuale per la gestione dei percorsi
individualizzati predisposti a favore delle ragazze inserite nell’appartamento.
Stanno continuando i lavori della commissione interistituzionale (Comuni, Distretto, Fondazione),
per approntare un regolamento che regoli le modalità di accesso e di gestione dell’appartamento
nonché le modalità di relazione e di collaborazione tra le parti coinvolte.
Le famiglie coinvolte nel progetto sono 3
SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA - FONDAZIONE DOPO DI NOI BOLOGNA ONLUS
Lo “Sportello di informazione giuridica” è un servizio rivolto alle persone disabili e alle loro
famiglie (eventualmente anche agli operatori dei servizi).
Il progetto, attivo dall’autunno 2008, prevede la realizzazione di incontri nella giornata di venerdì
su appuntamento, presso:
lo Sportello Sociale del Comune di San Giorgio di Piano;
la sede della Fondazione “Le Chiavi di Casa” di Granarolo dell’Emilia;
Su richiesta anche presso la sede della Fondazione Dopo di Noi Bologna o il domicilio del
richiedente (solo se impossibilitato a muoversi).
Gli incontri sono tenuti da un ‘tecnico’ di area sociale e da un consulente legale della Fondazione.
L’unione di una professionalità giuridica e di una sociale consente un approccio ‘trasversale’, in
grado di aiutare il richiedente a definire meglio i propri interrogativi, che solitamente spaziano su
aree diverse.
Al 31.12.08 si sono rivolte allo sportello 3 persone.
CLUB DEL SABATO - AZIENDA USL
Si è data continuità ai 12 clubs distribuiti nei Comuni del territorio distrettuale, dando stabilità al
club di San Pietro in Casale dove si era reso necessario variare l’ente gestore. Dal Settembre 2007 a
tutt’oggi la gestione del suddetto Club è affidata dalla Cooperativa sociale “ Campi d’Arte”.
Dalle verifiche effettuate emerge nel complesso un buon livello di gradimento sia da parte dei
ragazzi che delle famiglie.
Da gennaio 2008 è stato attivato un nuovo modulo di “Club del sabato” nel Comune di
Bentivoglio. Si è ritenuto opportuno dare continuità ad una attività di tempo libero organizzata nel
2007 dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Il nuovo Club è infatti rivolto a tre giovani ragazzi
(appena diciottenni) in passaggio al Servizio Handicap Adulto. Il Club viene gestito dalla
cooperativa Sociale “L’Orto” di Minerbio.
A tutt’oggi i Clubs sono 13 e coinvolgono n. 56 utenti cosi distribuiti:
Comune sede del club
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Ente gestore
n. utenti
4
Coop soc. “L’Orto”
3
Coop.soc.”L’Orto”
5
Coop soc. “L’Orto”
307
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Budrio - Villa Donini
Molinella
Castel Maggiore
Castenaso
Granarolo/ Baricella
Malalbergo
Minerbio
Pieve di Cento 1
Pieve di Cento 2
San Pietro in Casale
3
5
5
6
3
4
4
4
4
6
Totale n. utenti
56
Villa Donini
Coop soc. “L’Orto”
Coop soc. “L’Orto”
Coop soc. “L’Orto”
Coop soc. “L’Orto”
Coop soc. “L’Orto”
Coop soc. “L’Orto”
Coop.soc. “Città Verde
Coop.soc. “Città Verde
Coop. Soc. “Campi d’Arte”
SAP (SERVIZIO DI AIUTO PERSONALE) – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Il Sap è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini con disabilità più lievi rispetto
all’utenza dei Club del Sabato.
Attività di gruppo: Le persone che usufruiscono del SAP per le attività di gruppo appartengono
alla categoria medio – gravi e lievi, della fascia d’età tra i 18 e i 35 anni. I gruppi afferenti al SAP
della Pianura Est, attualmente, sono cinque e le attività svolte riguardano in prevalenza il tempo
libero. I gruppi sono costituiti da un minimo di quattro ad un massimo di dieci ragazzi,
accompagnati da 4 o 5 volontari, la cui presenza garantisce la cura della persona disabile.
Attività individuali: Gli utenti che usufruiscono del servizio per attività individuali appartengono
alla fascia dei gravi, o comunque risultano incompatibili con l’utenza presente nel gruppo. Le
attività si svolgono prevalentemente a domicilio e prevedono situazioni in casa, ma sono favorite
le uscite nell’ambito della comunità, volte a promuovere l’integrazione sociale del disabile.
Attività “Punto d’Ascolto”: Presso il Comune di Pieve di Cento è attivo un “Punto d’Ascolto”
aperto due sabati al mese, dalle 10.00 alle 12.00 e gestito da un gruppo di disabili posttraumatizzati, che danno informazioni a chi si rivolge allo sportello, si confrontano e analizzano i
bisogni presenti nel territorio. Sono state svolte verifiche periodiche con il gruppo per aiutarli ad
organizzare al meglio il lavoro.
Sportello informativo presso i Comuni di San Pietro in Casale e Budrio: Presso i Comuni di San
Pietro in Casale e Budrio sono stati attivati sportelli informativi, aperti due pomeriggi al mese, che
avevano lo scopo di fornire ascolto e informazioni a famiglie di persone con disabilità, alle persone
con disabilità stessa e a possibili volontari interessati al progetto. Lo sportello presso il Comune di
San Pietro in Casale, nell’ultima parte dell’anno (periodo settembre-dicembre 2008) ha accolto circa
15 persone. Lo sportello presso la sede comunale di Budrio è stato aperto solo nelle prima parte
dell’anno (periodo gennaio-maggio), ora è in attesa di nuova collocazione. Lo sportello è stato
utilizzato soprattutto da parte dei volontari e qualche famiglia interessata, per un totale di circa 10
fruitori.
Formazione: Si sono svolti due corsi di formazione rivolti ai nuovi volontari.
Iniziative: Promozione di feste rivolte alle famiglie e ai volontari, partecipazione ad eventi del
territorio, incontri con gli Istituti Scolastici Superiori, presentazione nuova brochure informativa
sul servizio SAP.
Hanno partecipato alle attività circa 45 volontari.
308
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
In totale gli utenti a cui si è data risposta sono 47, di cui:
7 afferenti al Comune di Budrio;
7 afferenti al Comune di Castenaso;
6 afferenti al Comune di Molinella;
1 afferente al Comune di Minerbio;
1 afferente al Comune di Baricella;
14 afferenti al Comune di Castel Maggiore;
4 afferenti al Comune di Pieve di Cento;
1 afferente al Comune di Altedo;
1 afferenti al Comune di Galliera;
1 afferenti al Comune di Granarolo dell’Emilia;
2 afferenti al Comune di San Pietro in Casale;
2 afferenti al Comune di San Giorgio di Piano
DIVERSE… ESPRESSIONI: ESPERIENZE DI MUSICA E TEATRO CON RAGAZZI DISABILI - COMUNE
CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Il progetto, gestito dall’Associazione Culturale Camelot, ha visto la realizzazione di laboratori
artistici formativi su attività musicali, teatrali e di altre arti espressive, tesi alla realizzazione di
eventi e spettacoli, rivolti a ragazzi disabili.
Laboratorio teatrale sperimentale intensivo presso la Coop Sociale di tipo B “L’Arca di Noè”
(Cadriano, Granarolo).
Sono state coinvolte circa 20 persone, tra i 22 e i 60 anni, che hanno partecipato a 5 incontri e allo
spettacolo finale, nei mesi di novembre e dicembre 2008.
Il laboratorio ha avuto risultati positivi sotto i seguenti aspetti:
partecipazione attiva dei partecipanti, entusiasmo nel provare e nel fare, cordialità nei
rapporti con i tecnici, espressioni di amicizia personale;
clima del lavoro;
coinvolgimento anche di chi non partecipava al laboratorio, prima con un po’ di timidezza poi
con crescente simpatia;
accoglienza da parte della Coop., che ha modificato, per quanto possibile, spazi e ritmi del
lavoro, ha incoraggiato la partecipazione, anche a distanza, nel rispetto del lavoro di tutti, ha
accolto le riserve e le timidezze con equilibrio e flessibilità, ha osservato (con molti occhi) e
tratto conclusioni in modo discreto e lungimirante e si dichiara oggi pronta a proseguire il
discorso sul teatro;
resa con il pubblico.
È attualmente in fase di avvio il Laboratorio teatrale sperimentale intensivo presso la Coop
L’Orto con sede a Vedrana di Budrio, che coinvolgerà circa 12 partecipanti e 4 educatori presenti
provenienti dal Centro Diurno e dalla Residenza di Vedrana di Budrio, in condizione di disabilità
fisica e psichica.
SOGGIORNI ESTIVI PER DISABILI – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE
Nel mese di marzo 2006 è stata individuata una Commissione Vacanze Disabili composta da due
referenti dell’Azienda USL, da un’assistente sociale comunale e da un Direttore d’Area servizi alla
Persona. La commissione ha realizzato un monitoraggio degli interventi già previsti dai Comuni
309
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
del Distretto per favorire i soggiorni per disabili ed ha collaborato alla progettazione dei Soggiorni
estivi per gli anni 2007 e 2008.
Nell’estate 2008 sono stati realizzati 7 soggiorni gestiti da Coop. Orto, Associazione Handicap 24,
Coop Quadrifoglio, Arca di Noè, ASP “Donini – Damiani” ai quali hanno partecipato 39 ragazzi
disabili. Le risorse messe a disposizione nel programma attuativo 2008 dei Piani di Zona hanno
consentito un abbattimento del 45% dei costi a carico delle famiglie che hanno potuto mandare i
propri ragazzi disabili in vacanza.
SORRIDERE INSIEME – COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA
MUSICOTERAPIA
Le origini della cura delle malattie con i suoni e la musica possono essere rintracciate nella
preistoria.
Gli antichi medici egizi, 2600 anni fa, utilizzavano canti magici nel trattamento della sterilità, dei
dolori reumatici e delle punture di insetti; nella cultura della Grecia classica suonare il flauto
serviva a lenire il dolore di sciatica e gotta.
Risalgono al secolo scorso, invece, le vere e proprie ricerche scientifiche sulle modificazioni
fisiologiche indotte dalla musica attraverso la misurazione dei suoi effetti sulla respirazione, sul
ritmo cardiaco, sulla circolazione e sulla pressione sanguigna.
Sull'onda di questi studi è nata la musicoterapia, “recuperata” in Italia negli anni '70, da forti
figure di musicoterapeuti.
E' una metodica che considera il corpo umano un'enorme cassa di risonanza dentro cui penetrano
e si espandono le onde sonore e seppure non sia ancora annoverata tra le tecniche mediche
riconosciute ufficialmente dalla medicina tradizionale, essa diviene un supporto importante,
utilizzato per svariate tipologie di malattie, prevalentemente di origine nervosa.
“Musicoterapia”: Il termine deriva dalla fusione di due concetti:
Da un lato la Musica, e dall’altro il Curare.
La musica è anche un linguaggio che possediamo senza averlo mai studiato.
Il ritmo, la melodia, il timbro, il tempo, le sfumature, l’intensità ecc.. sono elementi che suscitano
emozioni, fanno nascere immagini e provocano il movimento.
La musicoterapia ha come obiettivo quello di favorire “l’espressione del soggetto” mediante
l’ascolto dei brani o l’impegno di strumenti musicali e della voce. Si basa soprattutto sulle
possibilità di comunicazione non verbale del soggetto.
Tutti gli approcci terapeutici hanno come effetto il miglioramento dello stato di benessere generale
e il controllo dei disturbi comportamentali; facilitano inoltre, la comunicazione e la socializzazione.
La Musicoterapia ha avuto diversi destinatari fra gli ospiti:
- gruppo di 6 bambini di età dagli 8 ai 10 anni;
- alcuni adulti depressi ed un'anziana sofferente del morbo di Alzheimer
- due minori con disabilità fisica
Due minori con disabilità fisica
Obiettivo:
risvegliare la coscienza della propria infermità in termini positivi, l’interazione e lo
sviluppo di un migliore contatto sociale ed una consapevolezza della propria
corporeità
Azioni:
Risultati:
lavoro di attivazione delle capacità motorie residue (musica e danza sugli ausili)
lavoro di espressione sulle emozioni.
accettazione della propria identità “diversa”
Sono stati effettuati 15 incontri individuali, a cadenza quindicinale della durata di un'ora
310
311
312
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
PROGETTO SOVRAZONALE :
PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DISABILI
IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SVANTAGGIO - ANNO 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Provincia di Bologna
nominativo e recapiti
Patrizia Paganini
Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione
Provincia di Bologna
Destinatari
Utenza disabile e svantaggiata
Responsabile del progetto/programma:
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
SI, è un progetto in continuazione dell’anno
precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio Provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Provincia di Bologna, Comune di Bologna, AUSL
Bologna, AUSL Imola, ASP del Circondario Imolese,
tutti i Comuni del territorio provinciale.
Rivedere il Protocollo per l’inserimento al lavoro dei
disabili ex L. 68/99 stipulato nel 2004 tra Comune di
Bologna , Provincia di Bologna, AUSL e Area
Imolese e alla luce dei risultati raggiunti e delle
necessità emerse estenderlo a tutto il territorio
provinciale.
Allargare il campo di azione del protocollo anche
in riferimento a soggetti in situazione di
svantaggio che, pur presentando aspetti di
complessità e multiproblematicità, non sono però
disabili in sensi della L. 68/99.
Sviluppare attraverso il Gruppo di Coordinamento
previsto dal Protocollo, formato dai Responsabili dei
Servizi interessati delle diverse Istituzioni
firmatarie, un coordinamento interistituzionale a
livello tecnico, aperto anche ai contributi
provenienti dalle Associazioni di Rappresentanza
interessate e della Cooperazione Sociale, quale
luogo di informazione, scambio di buone prassi e
sperimentazione di azioni, anche al di fuori del
protocollo, inerenti le tematiche dell’inserimento
lavorativo di soggetti disabili e svantaggiati che
consenta di raccordare, laddove possibile,
l’operatività delle diverse istituzioni interessate.
313
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Azioni previste
Piano finanziario: si utilizza parte del
Fondo Regionale Disabili
Le azioni previste sono:
Estensione su tutto il territorio provinciale del
protocollo rivisto enendo in considerazione le
specifiche necessità dei singoli contesti territoriali.
Costituzione delle singole unità operative
interistituzionali per ciascuna delle zone firmatarie.
Sviluppo di un gruppo di lavoro interistituzionale
per la definizione di una specifica ipotesi di
protocollo per l’inserimento lavorativo di persone in
condizioni di svantaggio e ampliamento del gruppo
della rete soggetti interessati alle problematiche
oggetto del protocollo, quali: Associazioni di
Rappresentanza di disabili, Cooperazione Sociale,
OOSS e datoriali
Particolare attenzione verrà prestata ai percorsi di
inserimento lavorativo all’interno di cooperative
sociali di tipo B (in riferimento a quanto previsto a
tale proposito dalla Legge Regionale e alla
Convenzione Quadro – art.22 L.R. 17/05) già
definita in sede provinciale) anche in relazione agli
obiettivi socio riabilitativi definiti nei singoli
percorsi.
Quota
Costo totale
regionale
Quota nazionale
previsto
237.260 euro
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Attualmente il progetto è arrivato alla conclusione
delle risorse stanziate con 45 percorsi effettuati a
fronte dei 30 ipotizzati. Il numero delle segnalazioni
è stato aumentato poichè si è evidenziata una
difficoltà di conclusione dei percorsi ed è stato
quindi possibile prendere in carico un numeroso
maggiore di utenti per utilizzare le risorse
disponibili. Attualmente si sta valutando la
possibilità di utilizzare ulteriori risorse provenienti
da economie del progetto per consentire nuove
segnalazioni.
- numero di percorsi di transizione/inserimento
attivati;
- numero di inserimenti effettuati
314
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
PROGETTO SOVRAZONALE :
CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE
DOMESTICO (DISABILI – ANZIANI) ANNO 2009
Comune o forma
associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di
Comune di Bologna
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Referente nella fase di transizione dei servizi sociali del Comune di
Bologna, in attesa del passaggio di titolarità del servizio all’ASP
Irides:
Andrea Pancaldi, Coordrinatore servizio CAAD, Ufficio
programmazione sociale sanitaria, Settore coordinamento sociale e
salute, piazza Liber Paradisus 6, Bologna, tel 051/2193772, E-MAIL
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini disabili e loro famiglie
Cittadini anziani e loro famiglie
Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e
disabili
Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito
dell’edilizia
Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili
Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità
dell’abitare
Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza
impegnate negli ambiti di cui al Servizio
Specificare se è in
continuazione di un
progetto dell'anno
Continuazione del progetto 2008
precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Territorio della provincia di Bologna
Comune di Bologna Coord.sociale e salute e successivamente Asp
Irides,
Comuni della Provincia di Bologna
Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze tecniche)
Cooperativa sociale Accaparlante onlus (gestione sportello
informatvo)
315
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Obiettivi del progetto
(anche eventuali
integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azioni previste
Consolidare, qualificare e sviluppare le attività dei centri di
informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente
domestico attraverso azioni specifiche che prevedano:
6. l’attivazione di modalità organizzative che favoriscano l’accesso
degli utenti provenienti da tutte le zone sociali;
7. l’organizzazione di iniziative formative rivolte ai tecnici e ai
funzionari degli Enti Locali che hanno funzioni di progettazione,
realizzazione, verifica e controllo nel settore dell’edilizia
abitativa;
8. la realizzazione di iniziative di informazione e formazione a
favore dei professionisti e artigiani in collaborazione con le
organizzazioni tecnico-professionali;
9. collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento
domestico promossi dai servizi territoriali sociosanitari
nell’ambito del FRNA tramite attività di consulenza ai servizi, al
nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di
valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La
collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento
aziendale” approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla
CTSS e approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna;
10. redazione di un protocollo di intesa con il settore Politiche
abitative del Comune di Bologna ACER e ACERservizi per una
stretta collaborazione in tema di adattamento domestico relativa
agli inquilini dell’ERP, sia nell’ambito delle assegnazioni, che
delle ristrutturazioni, che della progettazione di edifici nuovi. A
tale scopo è operante dall’estate 2008 un apposito gruppo di
lavoro.
AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE
gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e
consulenza
attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio
periodico delle attività nelle due sedi del CAAD
implementare del sistema informativo predisposto dalla Regione
e assolvere ai relativi obblighi informativi
INFORMAZIONE COMUNICAZIONE
ristrutturazione dello sportello CAAD all’interno del CRH e sua
evoluzione verso uno sportello informativo di II livello dedicato
al più ampio tema dell’accessibilità che ricomprende al suo
interno anche i temi connessi all’ambito dell’Adattamento
domestico
produzione di una mailing list di collegamento per scambio
informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti
nella rete CAAD del territorio bolognese (attualmente 110
nominativi)
produzione di una newsletter trimestrale diffusa gratuitamente a
circa 700 indirizzi
gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete
regionale dei CAAD
produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di
articoli per riviste specializzate
316
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
In funzione di un modello gestionale che evolva verso una forte
collaborazione con AUSL e Provincia:
attivazione di rapporti di collaborazione con gli uffici di piano e i
servizi territoriali locali anche con modalità operative
differenziate rispetto alle esigenze e risorse locali
attivazione di scambi e collaborazioni con realtà operanti
nell’ambito edilizio: Ufficio edilizia privata del Comune, SUNIA,
Ufficio casa Comune, Ordini professionali
attività di scambio e collaborazione con servizi sociali e sanitari
operanti nell’ambito anziani
FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA)
Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento,
con particolare riferimento ai tecnici delle amministrazioni
comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani
installatori
Progettare e realizzare iniziative di info-formazione e
aggiornamento rivolte ad operatori e studenti dell’area
sociosanitaria
Nel Corso del 2009 verrà inoltre svolta un’analisi e una riflessione
complessiva sul progetto, con il coinvolgimento di tutti i Distretti e di
Imola, all'interno del tavolo tecnico Provinciale al fine di progettarne i
necessari sviluppi alla luce delle tante innovazioni in corso e al fine di
considerare in modo più strutturato tutta la tematica relativa
all'ambiente domestico.
Costo totale previsto nel 2009 (che ricomprende 4 mesi in quanto il
finanziamento regionale precedentemente assegnato nel 2007
consente la copertura delle spese progettuali sino a settembre 2009)
I centri non vedono più, a partire dal 2009, un finanziamento
nell'ambito del Fondo sociale regionale con un finanziamento
finalizzato, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le Non
Autosufficienze. Al finanziamento del progetto, pertanto, co
parteciperanno tutti i Distretti della Provincia di Bologna e Imola
secondo la ripartizione sotto elencata e calcolata in base alla
popolazione residente:
Piano finanziario:
Finanziamento 4
mesi (settembre
Distretti
Bologna
Casalecchio
Porretta
Pianura Ovest
Pianura Est
S. Lazzaro
Imola
TOTALE
317
2009-dicembre 2009)
29.956,22
8.374,63
4.515,28
6.194,40
11.680,58
5.834,79
10.110,76
76.666,67
Popolazione
residente
373.026
104.284
56.226
77.135
145.451
72.657
125.903
954.682
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello
informativo
valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze
tecniche
diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività
di comunicazione
distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale
feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni
318
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA DISABILI
RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi
disponibili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto
Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
319
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità che, terminata la frequenza dell’obbligo
scolastico, non possono accedere in modo definitivo o temporaneo al lavoro, prestazioni o
interventi assistenziali, educativi, riabilitativi a ciclo diurno o residenziale con programmi
personalizzati a lungo termine attraverso l’inserimento presso la rete dei servizi quali: i Centri
socio riabilitative residenziali, i Centri socio-riabilitativi diurni, i Gruppi appartamento/comunità
alloggio e i centri occupazionali/laboratori protetti.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Rilevazione del bisogno
Programmazione annuale degli interventi
Monitoraggio e continuità dei progetti in essere
Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Cooperative sociali, associazioni, ASP
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Nr. inserimenti per tipologia di servizio
Popolazione 18/64
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 3.957.961,41
di cui:
• risorse comunali - € 723.059,00 (bilancio sociale)
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 3.234.902,41
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
320
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
APPOGGI EDUCATIVI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto
Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità
321
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità interventi di assistenza domiciliare e
territoriale individuale o di gruppo di carattere educativo o assistenziale, svolta dall'Educatore
Professionale o da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica ed extra domestica
con l’obiettivo di sostenere la persona ed i caregivers.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Rilevazione del bisogno
Programmazione annuale degli interventi
Monitoraggio e continuità dei progetti in essere
Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Cooperative sociali, associazioni, ASP
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Nr. progetti attivati
Nr. disabili coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 60.128,00
di cui:
• risorse comunali - € 2.628,00 (bilancio sociale)
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 57.500,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
322
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
PROTESICA/CAAD
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto
Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini disabili e anziani
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
323
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Progetto finalizzato al supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica e di disagio
nell’accudimento del non autosufficiente che vive a domicilio, attraverso la predisposizione di
interventi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico, attraverso
l’allestimento di ausili tecnologici e di soluzioni strutturali che rendano le abitazioni in cui vivono
persone non autosufficienti idonee a garantirne la migliore qualità di vita possibile e a ridurre il
carico assistenziale ed i rischi per i caregivers.
AZIONI PREVISTE
Applicazione del regolamento Aziendale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Centro Adattamento Ambiente Domestico (CAAD)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni segnalati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Nr. Segnalazioni
Nr. Intervento attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 70.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 70.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
324
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634
DESTINATARI
Cittadini in situazione di handicap grave che presentano una grave compromissione delle funzioni
cognitive o totale dipendenza fisica – il nucleo si fa carico direttamente o attraverso collaborazioni
con altri, di garantire le prestazioni previste dal programma assistenziale personalizzato a
domicilio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2003
325
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Si da continuità al progetto avviato con delibera di Giunta regionale n. 1122/02 “Direttiva per la
promozione di progetti personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità e le
opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione di handicap grave”. Mira a favorire la
permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravità. È un
contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da
altri care giver che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o posticipare il più a lungo
possibile, il ricorso ai servizi residenziali.
Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce
l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio ed indicati nei Piani di
Zona.
AZIONI PREVISTE
Per l’area disabili è in via di definizione l’accesso alla rete dei servizi del cittadino disabile con le
stesse modalità previste per l’area anziani (percorso di accesso attraverso un sistema
informatizzato (GARSIA) che prevede la Segnalazione di “situazione di bisogno” presso lo
sportello sociale per l’accesso alla rete complessiva dei servizi. È già in applicazione il regolamento
e i relativi criteri operativi definiti nel regolamento unico aziendale.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Integrazione con il sistema dell’offerta dei Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Per l’Area Disabili:
2 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Prevenire una precoce istituzionalizzazione del disabile
Ampliare l’attuazione di progetti di vita indipendente
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 256.000,00 (di cui: € 242.000,00 contributo per assegni di
cura e € 14.000,00 contributo € 160,00)
326
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 256.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
327
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO DOMICILIARITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto
Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini disabili adulti
328
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità interventi di assistenza domiciliare
individuale, svolta da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di
sostenere la persona disabile ed i caregivers.
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti avviati
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali, 5 Educatori Prof.li
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti di assistenza domiciliare attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 19.202,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 19.202,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
329
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO DI SOLLIEVO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634
DESTINATARI
Disabili Adulti con disabilità medio, medio grave e grave
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2008
330
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Potenziare il sostegno alla domiciliarità rivolto alle famiglie attraverso la realizzazione di progetti
di sollievo che prevedono l’accoglienza temporanea delle persone disabili in servizi residenziali e
semiresidenziali. L’obiettivo è consentire ai familiari un momento di riposo dall’intenso “lavoro”
di cura e di assistenza al proprio congiunto disabile e posticipare così nel tempo la richiesta di
allontanamenti definitivi. Lo stesso progetto lo si utilizza anche per la messa in campo di interventi
di "avvicinamento alla residenzialità" in una prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. Si
sperimentano così brevi percorsi di residenzialità che consentono al disabile e alla sua famiglia un
graduale processo di separazione verso l’autonomia. Ci si muove nell’ottica del “dopo di noi
durante noi” all’interno della quale l’autonomia residenziale è pensata come il risultato di un
processo di crescita preparato e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati.
AZIONI PREVISTE
Individuare strutture residenziali e semiresidenziali, possibilmente del territorio, per l’attuazione
dei percorsi di sollievo
Programmazione sulla base delle esigenze degli interventi da realizzare nell’anno
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est,
Strutture residenziali e semiresidenziali del territrio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali, 5 educatori professionale dell’USSI Disabili Adulti dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Realizzazione progetti programmati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti di sollievo attivati;
n° progetti programmati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 90.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 90.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
331
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto
Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini che acquisiscono disabilità gravissime conseguenti a patologie/deficit che si manifestano
in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva
una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere
situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza.
332
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Mira a favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di
gravissima disabilità acquisita. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro
di cura svolto dalle famiglie o da altri care giver che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o
posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali.
Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce
l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio.
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti avviati
Applicazione del regolamento aziendale per l’erogazione e la gestione degli assegni di cura
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali
RISULTATI ATTESI
Assicurare un sostegno adeguato ai familiari che manifesta la volontà di accogliere il congiunto a
domicilio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 144.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 144.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
333
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
RESIDENZIALE DGR 2068/04
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi
disponibili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto
Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini che acquisiscono disabilità gravissime conseguenti a patologie/deficit che si manifestano
in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva
una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere
situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
334
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Progetto in continuità dall’anno 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone con disabilità gravissime la permanenza in strutture residenziali qualora le
menomazioni presenti non siano compatibili con un’assistenza a domicilio, o per l’assenza di una
situazione familiare, personale o ambientale tale da consentire il ritorno a casa
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti residenziali avviati
Individuazione e modulazione dell’offerta di strutture e nuclei residenziali specializzati
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti sociali
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti residenziali attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 584.194,85
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 262.887,95
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € 321.306,90
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
335
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
SAD - DIMISSIONI PROTETTE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI
Anziani
DESTINATARI
Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
336
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento
integrati al domicilio
AZIONI PREVISTE
Ampliamento del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi
immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo.
Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle
cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
reparti ospedalieri
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° segnalazioni pervenute dall’ospedale
N° progetti attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 150.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € 150.000,00
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
337
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
PROGRAMMA
FINALIZZATO
“CONTRIBUTI
PER
LA
MOBILITÀ
E
L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO A FAVORE DI PERSONE CON
DISABILITÀ” LR 29/97
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano - Elena Fabbri - 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
•
•
•
disabili gravi (Legge 104, art. 3, comma 3) con o senza patente di guida;
intestatari di autoveicoli destinati abitualmente al trasporto di disabili gravi e aventi con gli
stessi, legami di parentela o di convivenza, o un rapporto consolidato di assistenza, che hanno
acquistato un veicolo o adattato uno di loro proprietà per il trasporto dei disabili;
entrambi i genitori separati o divorziati, anche per interventi riferiti alla stessa persona
disabile;
disabili gravi di età inferiore ai 65 anni (per veicoli senza particolari adattamenti);
disabili titolari di patenti di guida speciali che abbiano dovuto adattare i comandi di guida del
veicolo.
338
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Favorire la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico attraverso l’erogazione di contributi a
favore di persone con disabilità per l’acquisto di attrezzature o l’adattamento e l’acquisto di
veicoli.
AZIONI PREVISTE
Erogazione di contributi economici regionali finalizzati a:
Acquisto o adattamento di un veicolo (art.9)
I contributi sono rivolti a favorire l'acquisto di un veicolo o l'adattamento: per adattamento si
intendono le modifiche ai comandi di guida prescritti dalla Commissione per le patenti speciali e le
modifiche alla carrozzeria e alla sistemazione interna del veicolo necessarie per l'accesso e l'utilizzo
del mezzo da parte del disabile.
Acquisto di ausili e tecnologie, per favorire il permanere dei disabili nella propria abitazione
(art.10)
I contributi sono rivolti all'acquisto di strumentazioni, ausili e attrezzature per favorire la vita del
disabile nella propria abitazione:
• strumentazioni tecnologiche e informatiche per il controllo dell'ambiente domestico e lo
svolgimento delle attività quotidiane;
• ausili, attrezzature e arredi personalizzati per migliorare la fruibilità della propria abitazione;
• attrezzature tecnologiche per svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione nella propria
abitazione quando non sia possibile svolgerle all'esterno.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Uffici Servizi Sociali dei Comuni
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Sportelli Sociali comunali
RISULTATI ATTESI
Dare risposta a tutte le domande ammissibili presentate dai cittadini
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° domande presentate;
n° contributi erogati.
339
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 40.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 40.000,00 (Fondo sociale locale)
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
340
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E
DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti
Pianura Est
- Responsabile dell’Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto
DESTINATARI
Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2002
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza
e di urgenza legate anche a necessità momentanee anche attraverso inserimenti residenziali;
Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura
delle persone;
341
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
•
Sostegno alla genitorialità;
Individuazione di percorsi alternativi all’istituzionalizzazione.
AZIONI PREVISTE
Interventi di colfaggio, supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento
provvisorio in struttura.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Povertà ed esclusione sociale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Ausl – Servizio Sociale – Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Sono coinvolti tutti gli operatori delle Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti dell’Azienda Usl di
Bologna del Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Risposta al 100% delle emergenze segnalate
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza
n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 75.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 75.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
342
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
LEGGE 104/92 - AZIONI PER LA PROMOZIONE DELL'ASSISTENZA,
DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E DEI DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire l’inserimento e alla tutela di bambini e alunni disabili e all’integrazione degli interventi
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
Azienda USL Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano - 051/6669583 - 531
[email protected]
Ausl Distretto Pianura Est: Anna Bergonzini – 051/809850
[email protected]
DESTINATARI
•
•
•
•
•
•
Insegnanti
Bambini disabili
Genitori di bambini disabili
Istituzioni
Educatori
operatori servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
343
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Progetto non in continuità con l’anno precedente
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
promuovere in ambito territoriale le azioni di integrazione scolastica di bambini e alunni
disabili previste dalla legge 104/92 e dall’Accordo di Programma Provinciale;
Promuovere il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private attraverso un lavoro di “rete”,
con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche;
Migliorare l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno disabile
Dare un quadro, il più completo possibile a livello Distrettuale e comunque costantemente
aggiornabile, delle professioni di aiuto e dei servizi cui ci si può rivolgere per ottenere risposte
a bisogni speciali da deficit congeniti o acquisiti e per riorganizzare le azioni necessarie alla
riduzione degli handicap eventualmente conseguiti.
Redigere, in linea con le richieste della Regione Emilia Romagna alla Rete dei Centri
Documentazione per l'Integrazione, uno strumento informativo che raccolga informazioni
codificate sulle risorse e possibilità di sviluppare l'integrazione nel suddetto territorio.
Mantenere attivo da parte dei Centri di Documentazione il ruolo di raccordo e di
coordinamento sul territorio provinciale di riferimento così come riconosciuto anche nella L.R.
29/97.
realizzare progetti di integrazione ed inclusione dei minori con disabilità nel contesto
familiare, scolastico e sociale;
realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano offrire
risposte condivise ed integrate sul territorio
Rispondere ai bisogni delle famiglie attualmente in carico al Servizio NPIA individuando
ambiti di intervento per i quali si ritiene utile un supporto ai genitori tramite una metodologia
di gruppo;
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede 4 azioni:
1.
2.
3.
Istituzione e coordinamento di un gruppo di lavoro interistituzionale per la predisposizione
dell’Accordo Territoriale per l’integrazione di bambini e alunni disabili (validità 5 anni) e per
il monitoraggio delle azioni previste;
Individuazione e coordinamento delle modalità da attivare per la diffusione dell’Accordo
Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa degli alunni e dei bambini disabili (legge
104/92) 2008-2013 attraverso:
• la pubblicazione del relativo opuscolo informativo
• l’organizzazione di incontri di presentazione dell’Accordo territoriale a Scuole, AUSL,
Comuni, Famiglie, Associazioni
Promozione degli interventi che il testo dell’Accordo territoriale rimanda specificamente al
tavolo del Piano di Zona e, più precisamente:
• supporto alla diffusione della figura del tutor amicale attraverso il coordinamento con gli
Istituti Secondari Superiori del Distretto e creazione di accordi con Università degli studi
di Bologna (Facoltà di Scienze della Formazione) per l’attivazione di specifici tirocini
formativi ;
• individuazione di fonti di finanziamento annuali per eventuali compensi a tutor amicali;
• creazione di una mappatura dei servizi/risorse distrettuali aperti ai bambini disabili e alle
loro famiglie relative alle aree dell' Istruzione, dei Servizi Sociali, del Terzo Settore, della
Documentazione/Informazione/Consulenza, della Cultura, sport e tempo libero, del
344
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
4.
Lavoro e Occupazione, della Mobilità, del Servizio sanitario e della Tutela dei diritti dei
Comuni del Distretto, che preveda:
creazione di un contatto diretto con un referente per ogni Comune;
censimento di tutti i Servizi per la disabilità esistenti sul territorio comunale
attraverso il questionario regionale;
inserimento delle informazioni nella Banca Dati Regionale;
Organizzazione di un evento di promozione ed informazione sul territorio dei
risultati.
La banca dati che si intende costruire è consultabile
on - line all’indirizzo
www.servizidisabili.it .
• definizione annuale delle risorse necessarie per interventi sperimentali di individuazione
precoce di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rivolti ad alcune classi prime
della scuola primaria del Distretto. A tal fine, il gruppo di lavoro interistituzionale
annualmente definirà percorsi progettuali che individuino, le risorse messe a disposizione
dalle Istituzioni ed eventuali in risorse integrative necessarie alla realizzazione degli
interventi.
Attivazione di gruppi di sostegno e formazione coordinati dal Centro Polifunzionale “Accendi
Molti Fuochi”
• gruppi di sostegno a genitori di bambini disabili
gruppi indirizzati a genitori di bambini con gravi disabilità;
gruppi di auto aiuto rivolti a genitori di bambini seguiti dal Servizio NPIA
gruppi di musicoterapia
• gruppi psico- educativi per bambini e adolescenti seguiti dal Servizio NPIA
gruppi di arte terapia per bambini in età 7-9 anni;
gruppi di arte terapia e psicomotricita’ per bambini in età 4 -5 anni;
gruppi di psicomotricita’ per bambini in età 6-9 anni;
gruppi genitori e bambini in età prescolare;
gruppo adolescenti seguiti dal Servizio NPIA
• n. 1 seminario di studio sui temi dell'integrazione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Unità Operative di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) dell’Azienda USL di Bologna Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi”; Comuni del Distretto, Istituti Scolastici del
Distretto, Università degli Studi di Bologna (Facoltà di scienze della Formazione), CDI
sovracomunale con sede a Crespellano
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 figura di coordinamento del progetto
N. 1 figura di coordinamento del tavolo di lavoro relativo all’Accordo Territoriale sulla legge
104/92
Figure professionali della NPIA da definire in base agli interventi che verranno attivati
Operatori per raccolta e gestione dati ( da definire con Luisa Zaghi)
N. 1 psicologo
N.1 pedagogista coordinatore
345
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
operatori Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” (educatori, psicomotricista, arte
terapeuta)
Operatori/professionisti/esperti esterni incaricati in base ai contenuti dei progetti ( musica, corpo,
ceramica…)
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
•
•
•
•
coordinare a livello distrettuale gli interventi interistituzionali di integrazione scolastica ed
extra scolastica rivolti a bambini e ragazzi disabili
Consolidare la collaborazione con l’ufficio di Piano all’interno dei gruppi specificamente
attivati sul tema della disabilità
Pubblicare l’accordo Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni
disabili (2008-2013)
Attivare un tavolo di lavoro distrettuale permanente per il monitoraggio dell’Accordo
Territoriale
Creare una convenzione di tirocinio per la figura del tutor amicale con l’Università di Studi di
Bologna
Attivare interventi sperimentali di individuazione precoce di DSA
Ampliare la banca dati on line dei servizi e delle risorse per le persone disabili, presenti sul
territorio della Regione Emilia Romagna, realizzata dalla Rete Regionale dei Centri di
Documentazione per l’Integrazione, la fin e di ridurre l’handicap o facilitare i percorsi di
integrazione negli ambiti sociali, scolastici e lavorativi entro marzo 2010.
Realizzare, attraverso il coordinamento del Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi”,
interventi di sostegno a bambini e ragazzi seguiti dal Servizio NPIA e loro genitori
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Pubblicazione dell’Accordo Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e
alunni disabili (2008-2013)
N. incontri di presentazione dell’Accordo Territoriale sul territorio del Distretto
N. incontri del tavolo distrettuale per il monitoraggio dell’Accordo Territoriale per l’anno
scolastico 2009-2010 e relativi verbali
Convenzione di tirocinio per la figura del tutor amicale con l’Università di Bologna
N. comuni del distretto censiti
N. contatti diretti attivati con i comuni ( minimo uno per comune)
N. servizi /risorse rilevati
N. servizi /risorse censiti
N. interventi di interventi di prevenzione realizzati (DSA)
Evento di promozione ed informazione sul territorio – realizzato SI/NO schede di
soddisfazione
Rilevazione numero interventi di prevenzione e rilevazione numero partecipanti
Materiali di documentazione prodotti
N. tavoli di lavoro/incontri periodici/riunioni
Materiali di informazione/comunicazione all’esterno
PIANO FINANZIARIO
346
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
•
•
•
•
creazione di una mappatura dei servizi/risorse distrettuali aperti ai bambini disabili e alle loro
famiglie - € 2.400,00
predisposizione e pubblicazione dispensa Accordo Territoriale per l'integrazione di bambini e
alunni disabili - € 6.000,00
gruppi di sostegno alla genitorialità (n. 2 gruppi indirizzati a genitori di bambini con gravi
disabilità, n. 2 gruppi di auto aiuto) - € 3.000,00
gruppi psico-educativi per bambini e adolescenti seguiti dal Servizio NPIA (n. 3 gruppi di arte
terapia per bambini in età 7-9 anni; n. 3 gruppi di arte terapia e psicomotricita’ per bambini in
età 4 -5 anni; n. 3 gruppi di psicomotricita’ per bambini in età 6-9 anni; n. 3 gruppi genitori e
bambini di età prescolare;n. 1 gruppo adolescenti) - € 5.000,00
n. 1 seminario di studio sui temi dell'integrazione - € 3.000,00
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 19.400,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 19.400,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
347
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE PER L’INSERIMENTO
LAVORATIVO DI PERSONE DISABILI E IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO
SOCIALE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e
sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità fisica o psichica
Persone in situazione di svantaggio sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
Promuovere l’autonomia di persone con disabilità fisica o psichica e in situazione di
svantaggio sociale;
348
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
•
Avviare progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro;
Attivare borse lavoro e tirocini formativi finalizzati agli inserimenti lavorativi.
AZIONI PREVISTE
Tutte le azioni verranno messe in atto da personale qualificato con il coordinamento del Tavolo
Interistituzionale per il Lavoro.
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Individuazione degli utenti con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi del Tavolo
Interistituzionale per il Lavoro;
Colloqui di orientamento e bilancio di competenze;
Attivazione di un progetto individualizzato che prevede percorsi di formazione, borse lavoro
di utilità sociale o tirocini formativi in azienda;
Individuazione degli enti, le istituzioni o le aziende;
Tutoraggio dei percorsi;
Monitoraggio e verifica in itinere con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi;
Monitoraggio della situazione lavorativa dell’utente per almeno un anno dalla chiusura del
progetto individualizzato.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Fondo Distrettuale di Solidarietà - Misure Straordinarie a favore delle famiglie per contrastare
l’attuale crisi economica.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
•
AUSL (U.S.S.I. Handicap Adulto, Centro Salute Mentale, Ser.T)
Servizi sociali dei Comuni
Cooperazione sociale
Organizzazioni Sindacali
Futura - ente di formazione professionale
Centri per l’Impiego
Aziende Servizi alla Persona del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Due figure professionali che si occupino della gestione dei progetti individualizzati
RISULTATI ATTESI
L’attivazione di progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di progetti attivati;
Numero di inserimenti lavorativi effettuati;
Numero di soggetti monitorati alla chiusura dei percorsi;
349
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 35.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 35.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
350
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI”
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Consolidare i percorsi del Dopo di Noi e della Autonomia di Vita attraverso progetti realizzati
anche in collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
per gli aspetti tecnici – professionali
U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est – 051-6662634
DESTINATARI
Disabili adulti e loro famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Azione in continuità dal 2004 (Appartamento per il “Dopo di Noi”)
Azione in continuità dal 2008 (Sportello d’informazione giuridica)
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
Sperimentare soluzioni di vita indipendente in vista del Dopo di Noi;
351
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
Verificare la tenuta delle famiglie e dei disabili rispetto al distacco e all’affido ad estranei alla
famiglia;
Garantire nel tempo il livello della qualità della vita progettato attraverso un modello
gestionale che non può prescindere dalla necessità di individuare lo strumento giuridico atto a
garantire la continuità dell’esperienza.
•
Dare opportunità di informazione/formazione alle famiglie con disabili.
•
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Definizione gruppo di lavoro inter istituzionale per monitoraggio del progetto;
La compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie coinvolte nel progetto;
Gestione dell’appartamento alla Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus;
Trasferimento dell’ appartamento nella nuova sede a Castel Maggiore.
•
Conferma sportello di informazione giuridica e organizzazione di iniziative pubbliche di prima
informazione in collaborazione con la Fondazione “Dopo di Noi” di Bologna.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti SAP, Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est,
Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus
U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est
Fondazione “Dopo di Noi” di Bologna - onlus
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
n° 1 colf;
n° 1 educatore professionale della Coop. L’Orto;
n° 3 educatori professionali dipendenti dell’USSI Disabili dell’AUSL di cui n. 1 con compiti di
super visione tecnica del progetto.
•
•
n° 1 avvocato;
n° 1 tecnico di area sociale.
RISULTATI ATTESI
Continuità delle azioni
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° 3 famiglie coinvolte;
permanenza delle ragazze disabili nell’appartamento – valutazione sullo sviluppo delle
competenze e delle autonomie delle ragazze;
•
n° accessi allo sportello.
352
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 31.907,92 (€ 25.000,00 anno 2009 + € 6.907,92 residuo anno 2008)
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 25.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € /
353
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634
DESTINATARI
Utenti disabili adulti medio, medio-gravi e gravi.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2001
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Favorire la vita relazionale, la mobilità e la socializzazione e ridurre i rischi di isolamento ed
emarginazione delle persone con disabilità e sostenere nel contempo le famiglie nella loro attività
di cura nelle giornate in cui i servizi deputati sono chiusi.
354
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
Il Club del sabato è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti, da
svolgersi nella giornata del sabato e/o domenica, quando i centri diurni e le tante strutture che si
occupano dei disabili sono chiuse. Sono piccoli gruppi, appunto i club, formati da ragazzi disabili
seguiti da personale educativo e volontari; impegnati nel programmare e svolgere attività
socializzanti quali: uscite per partecipare ad eventi culturali, sportivi, cinema, pizzeria,
organizzazione di attività ludiche, organizzazione di pranzi, ecc.
AZIONI PREVISTE
Il progetto si articola attraverso la costituzione di 12 Clubs frequentati da disabili con diverse
patologie e mira a rispondere alle esigenze di tutto il territorio del Distretto Pianura Est.
Il progetto si prefigge anche di mettere in collegamento chi frequenta luoghi di ritrovo ed altri
contenitori di manifestazioni culturali e sportive con le persone disabili, per creare un ponte tra
diversità e normalità al fine di favorire frequentazioni diversificate.
Realizzare momenti di coordinamento e collegamento con il Servizio di Aiuto alla Persona (SAP)
gestiti dai Comuni
Attività
• Colloqui di gruppo tesi all’organizzazione della giornata e all’approfondimento delle
problematiche relative all’autonomia;
• Attività ludiche singole e di gruppo;
• Utilizzo di strumenti audio;
• Cena comunitaria;
• Uscite organizzate per assistere ad avvenimenti culturali, sportivi, ecc…;
• Uscite nella rete sociale di vita quotidiana (bar, giornalaio, pizzeria, ecc…).
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
SAP - Servizio di Aiuto Personale, Diverse Espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
I Comuni del Distretto, Azienda USL Ussi Disabili Adulti, AUSER, Coop. Sociale “L’Orto”, Coop.
Sociale Campi d’Arte, Coop. Sociale “Città Verde”, ASP Donini Damiani, Ass. “Idee ed
Esperienze”
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
Un educatore professionale della Coop. e/o Dell’Ente gestore per ogni Club.
1 Assistente sociale, 5 educatori professionale dipendenti dall’USSI Disabili Adulti dell’AUSL
di cui n. 1 con funzioni di coordinamento.
RISULTATI ATTESI
Prevenire situazioni di emarginazione e isolamento
Sollievo alle famiglie
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° dei club del sabato attivati
n° utenti coinvolti
355
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
n° e tipologia iniziative realizzate
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 82.600,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 82.600,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
356
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
SAP - SERVIZIO AIUTO PERSONALE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
Dott.ssa Stefania Vulcano 051/0971975 - 328-7908309
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e le rispettive famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
357
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
RISPETTO ALLA FAMIGLIA
• Rispondere ai bisogni dei familiari, e in particolare delle figure parentali, che esprimono la
necessità di staccare dalla fatica della gestione quotidiana o di far fronte a situazioni di
particolare emergenza all’interno della famiglia.
• Permettere di fronteggiare la dimensione di emarginazione e , di conseguenza , i rischi per la
salute psico- fisica dei familiari di handicappati.
• Permettere ai familiari di soddisfare esigenze sul piano del tempo libero, della socializzazione
e delle relazioni con amici e parenti, come, ad esempio, compiere un breve viaggio, assistere
ad uno spettacolo o ad un concerto, ecc.
• Offrire un servizio flessibile rispetto agli orari e alla frequenza che garantisca un approccio
adeguato, preparato e attento, al congiunto disabile.
RISPETTO ALL’UTENZA
• Offrire a persone con handicap mentale o plurimo un servizio adeguato dal punto di vista
della relazione, della lettura delle performances e della progettualità educativa.
• Offrire occasioni di socializzazione e fruizione del territorio per il tempo libero e il
divertimento.
• Offrire la possibilità di inserirsi in una rete di relazioni amicali con i coetanei e di uscire da
situazioni di povertà relazionale.
RISPETTO AL TERRITORIO
•
Favorire l’integrazione delle persone disabili, l’incontro con la diversità, la riflessione
sulla solidarietà e l’accoglienza di chi ha problemi nello svolgere le normali funzioni
del quotidiano.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Incontri di sensibilizzazione;
Manifestazioni presso Istituti scolastici e centri giovanili territoriali;
Week-end fuori Bologna per un gruppo Sap con i volontari;
Uscite per aree tematiche (teatro, calcio, concerti…);
Attivazione di un laboratorio manuale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Anffas (tecnico, coordinatore, educatore, volontari);
Referenti Ausl Distretto Pianura Est;
Referenti dei comuni;
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
n. 1 tecnico, n. 2 coordinatori, n. 1 educatore, volontari
358
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
RISULTATI ATTESI
Incremento delle uscite;
Incremento delle risposte all’utenza;
Aumento dei volontari.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
n° volontari 45;
n° utenti 39 (attivi);
n° e tipologia iniziative realizzate:
- uscite di tempo libero, due volte al mese;
- uscite per aree tematiche;
- interventi individuali, una volta settimana;
- incontri con le famiglie;
- feste a tema rivolte ai volontari, alle persone con disabilità e alle famiglie;
- partecipazione a feste paesane;
- festa di chiusura estiva;
- iniziative di sensibilizzazione;
- 2 Corsi di formazione per i volontari
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 46.975,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 46.975,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
359
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
WEEK END DI SOLLIEVO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
Dott.ssa Stefania Vulcano 051/0971975 - 328-7908309
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
360
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
RISPETTO ALL’UTENZA:
• offrire ai disabili un periodo in cui sperimentare la lontananza da casa e una convivenza di
tipo residenziale;
• offrire una possibilità di mantenere una vita sociale attiva, dato che spesso sono scarse le
possibilità d’aggregazione nel tempo libero;
• offrire la possibilità di conoscere nuovi luoghi, in una logica di arricchimento culturale e di
socializzazione;
• offrire la possibilità di svolgere attività quotidiane al di fuori dell’ambiente familiare;
• potenziare le autonomie e mantenimento delle capacità esistenti;
• potenziare e favorire le capacità cognitive e relazionali in situazione protetta.
RISPETTO ALLA FAMIGLIA:
• dare la possibilità ai genitori di sperimentarsi in momentanei stacchi dal loro congiunto
disabile;
• sostenere il nucleo familiare attraverso momentanei periodi di stacco dai compiti di cura;
• dare alla diade genitoriale la possibilità di ritrovarsi in una dimensione di coppia e non solo di
genitori.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Individuazione dell’utenza attraverso un confronto con i referenti Ausl territoriali;
Raccolta dati, attraverso visite domiciliari;
Individuazione dei bisogni del gruppo utenti;
Definizione degli obiettivi generali e specifici;
Individuazione delle attività;
Sperimentazione del percorso e delle attività programmate;
Verifiche periodiche del gruppo operativo con la presenza del supervisore Anffas ;
Contatti telefonici in una logica di riscontro e verifica dell’esperienza con le famiglie e se
necessari incontri.
Stesura della documentazione finale (la documentazione tecnica e amministrativa è a carico
del coordinatore, mentre sarà cura del tecnico supervisore la stesura della relazione annuale);
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Anffas, Ausl Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Tecnico Anffas, educatori, assistenti di base, volontari
RISULTATI ATTESI
Effettuazione di 8 week-end per l’anno 2009/10, rivolti ad una fascia d’utenza grave – gravissima;
Risposta alle situazioni più gravi;
361
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° week-end realizzati;
N° utenti per ogni week end;
N° utenti complessivi;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 14.976,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 14.976,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
362
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
SOGGIORNI ESTIVI DISABILI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
Possibilità, anche se per un periodo ridotto, di vivere delle esperienze al di fuori del contesto
familiare o residenziale abituale, da parte di persone con handicap di diversa gravità.
363
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
Offerta alle famiglie, che sopportano il carico assistenziale per tutto l’anno, di un intervallo di
vacanza e di un periodo di recupero psichico e fisico, soprattutto nelle situazioni più gravi.
AZIONI PREVISTE
La commissione tecnica già costituitasi si occuperà dell’organizzazione di vacanze, per l’estate
2009, con una valenza ricreativa ed educativa, che diano la possibilità alle persone disabili di fruire
di contesti non esclusivamente rivolti all’handicap, con un’assistenza qualificata 24 ore su 24;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Tutti i Comuni del Distretto, l’Azienda USL (Ussi Disabili Adulti), Associazioni (Idee ed
esperienze di Granarolo dell’Emilia) Cooperativa sociale “L’ORTO” di Minerbio, Coop. H24 di
Castenaso, AUSER, Associazione Arca di Noè di Granarolo dell’Emilia, Associazioni dei disabili:
ANFFAS, AIAS, ecc.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Educatori e volontari
RISULTATI ATTESI
Incremento del numero di partecipanti alle vacanze.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. soggiorni vacanze realizzati
N. ragazzi coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 50.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 50.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
364
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
DIVERSE ESPRESSIONI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
Elisa Caldironi - 0534/800062 - cell. 338 8799333
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità di tutte le fasce di età residenti nei Comuni del Distretto; attraverso le azioni
di spettacolo pubblico saranno coinvolti i cittadini del territorio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2008
365
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Radicare e partecipare il più possibile alla cittadinanza ed alle istituzioni del territorio del Distretto
le attività espressive agite da persone con disabilità, con particolare riguardo alle arti performative
ed ai linguaggi dello spettacolo.
Diffondere e sostenere la cultura dell’inclusione sociale, della pace e dei diritti.
AZIONI PREVISTE
Svolgimento di laboratori intensivi, produzione di spettacoli. L’obiettivo “in costruzione” rimane
l’inclusione degli spettacoli prodotti in rassegne e cartelloni locali + azioni di comunicazione
rivolte agli altri attori sociali (mondo associativo) del territorio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sap, Club del sabato
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto, Istituzioni Culturali, Associazioni, terzo settore, Istituzioni scolastiche.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Circa 5 o 6 Attori anche in veste di tecnici esperti teatrali / formatori.
RISULTATI ATTESI
Incremento dell’attività teatrale anche nei Comuni in cui è stata introdotta di recente o non è
ancora in corso, crescita delle competenze degli attori con disabilità e del numero degli spettacoli
rappresentati, crescita del pubblico che potrà assistervi, miglioramento dell’immagine delle
persone con disabilità, o più in generale “deboli”, radicamento culturale.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n. attori con disabilità che partecipano all’esperienza teatrale
n. delle occasioni / sedi formative
n. degli spettatori degli spettacoli
n. delle rappresentazioni
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 15.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 15.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
366
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI
D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Completare l’informatizzazione della rete degli SPORTELLI SOCIALI per servizi
dall’accesso alla gestione
Garantire il diritto all’informazione sui servizi e sulle opportunità delle reti;
Assicurare nel percorso dello SPORTELLO SOCIALE l’equità di accesso, di trattamento e
accessibilità
Consolidare i percorsi di semplificazione e omogeneizzazione dell’accesso, con procedure
omogenee ed in rete fra i diversi servizi in un’ottica di sistema integrato
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di
Dimissione Protette.
Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta
all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR
1206/07
Sostenere e qualificare il lavoro degli operatori degli sportelli sociali e degli operatori del
servizio sociale territoriale e di rete
Attivare un percorso di formazione permanente dei vari operatori del Sistema
Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e
verifica delle stesse
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
367
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
DESTINATARI
•
•
•
•
•
anziani
disabili
popolazione fragile a rischio di non autosufficienza
immigrati
famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Promozione e sviluppo degli sportelli sociali
Collegamento Sportello Sociale - Sportello unico distrettuale
Collegamento Sportello Sociale – Sportello Lavoro
Implementazione omogenea dell’Osservatorio Provinciale – sistema informatico che consente
la registrazione del bisogno espresso dal cittadino e il monitoraggio in tempo reale;
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Disabili
etc.) e relativa formazione degli operatori;
Attuazione del Progetto dimissioni protette - ampliamento del sistema di offerta della rete dei
servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio
ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo;
Attivazione corsi di formazione per gli operatori e per il servizio di sociale territoriale di rete:
sviluppo del sistema di presa in carico nella definizione di metodologie operative omogenee
nei diversi ambiti d’intervento, analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni
emergenti, i percorsi di valutazione multidimensionale con particolare riguardo all’area della
disabilità;
Attivazione collaborazioni di consulenza giuridica.
Realizzazione Guida dei servizi.
Costruzione del portale web distrettuale dei servizi;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Area sociale, socio-sanitaria, sanitaria, lavoro e immigrazione.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Operatori Sportelli sociali, sportelli sanitari e sportelli lavoro, sportello migranti etc..;
Assistenti sociali , responsabili del caso dei Comuni;
Assistenti sociali, educatori e psicologi dei servizi distrettuali;
Esperto giuridico.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
Professionisti e formatori dei servizi pubblici ed esterni;
368
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
-
Agenzie formative;
Sotware house;
RISULTATI ATTESI
-
Il miglioramento ed uniformità dell’accessibilità ai servizi;
L’adeguatezza e appropriatezza delle risposte;
La semplificazione delle procedure;
Miglioramento dell’accoglienza;
Potenziamento e messa in rete di tutte le informazioni delle reti;
Tracciabilità e trasparenza dei percorsi: dall’accesso, alla presa in carico e all’erogazione;
Miglioramento della qualità e del benessere del lavoro degli operatori;
Arricchimento delle professionalità ;
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
Numero dei nodi informatizzati e numero degli operatori formati;
Numero progetti di dimissione protetta attivati;
Numero corsi di formazione e numero operatori coinvolti;
Realizzazione Guida dei servizi.
Avvio progetto portale web distrettuale dei servizi;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 92.349,49
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 6.384,23
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 85.965,26
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
369
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E MAGGIORENNI CON DIFFERENTI
DISABILITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di San Giorgio di Piano (Biblioteca) Venerdì pomeriggio 17:00/18:30
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Barbara Giovannini 339/300.86.50 [email protected]
Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected]
DESTINATARI
11 Ragazzi/e con diverse disabilità residenti nel Distretto Pianura Est (6 facenti parte del
Laboratorio dell’anno precedente + 5 nuovi inserimenti)
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2002
370
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Gli obiettivi in programma nella progettazione 2009/2010 sono:
Valorizzare l’esperienza consolidata del gruppo iniziale aiutando le persone a percepirne
un’identità ed un’esperienza concreta che appartengono già a ciascuno
Accogliere nuovi partecipanti: quindi agire con misura accettabile sul contesto del gruppo in
modo da favorire un clima accogliente e che favorisca l'incontro fra persone "più esperte" che
guidano quelle meno esperte
Stimolare nei partecipanti nuove modalità espressive e partecipative attraverso l’utilizzo di
percussioni come accompagnamento al canto, ai suoni e alle parole.
Potenziare l’attenzione sul “ritmo” inteso anche come ritmo interiore legato al respiro e
all’emotività del momento.
Iniziare ad impostare un percorso di autostima personale legata alla realizzazione delle
singole esecuzioni sottolineando l’importanza dell’interazione con gli altri anche nei tempi e
negli spazi.
collegare il Laboratorio Musicale con quello Teatrale di Castel Maggiore fin da settembre per
coordinare i due percorsi artistici in modo parallelo ed integrato prevedendo più momenti
comuni e valorizzando le diverse forme espressive.
AZIONI PREVISTE
Per i ragazzi/e:
1. percorso formativo settimanale da metà settembre 2009 a inizi maggio 2010
2. momento della rappresentazione dove comunicare al pubblico l'esperienza espressiva,
creativa ed artistica.
Impostare e strutturare, ad opera dell’Associazione, un’attività di coordinamento fra le realtà
coinvolte (Comuni coinvolti, P.d.Z., A.Usl, referenti del Laboratorio, famiglie) con l’obiettivo sia di
potenziare la riuscita dell’attività sia di far ricadere maggiormente verso l’esterno (cittadinanza)
l’intero progetto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Diverse espressioni
Laboratorio Teatrale di Castel Maggiore.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
Maestro Marco Bartolini della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli
Associazione Camelot con un suo conduttore
- Comuni di residenza dei ragazzi (per il momento: San Pietro in Casale, San Giorgio di
Piano, Granarolo dell’Emilia)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
2 conduttori stabili del Laboratorio: il Maestro Bartolini ed un collega facente parte
dell’Associazione Camelot
1 educatore dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il
compito anche di divulgazione verso l’esterno.
371
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
RISULTATI ATTESI
-
Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme
Maggior visibilità del Laboratorio e delle sue rappresentazioni sul Territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
-
-
Numero dei partecipanti all’attività
Numero delle rappresentazioni e di pubblico presente
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività
intrapresa e/o delle sue produzioni espressive (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo
del volontariato e non)
Numero di Organizzazioni /Redazioni che ne hanno dato ulteriore diffusione
PIANO FINANZIARIO
•
•
spesa 2 conduttori Laboratorio - € 3.800,00
spesa 1 educatore dell’Associazione - € 500,00
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 4.300,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 4.300,00 (€ 2.000,00 Comune di San Pietro in
Casale, € 1.200,00 Comune di San Giorgio di Piano + utilizzo locale, € 1.100,00 Comune di
Granarolo dell’Emilia)
⇒ Le divisioni di spesa di cui sopra potrebbero essere suscettibili di modifiche a seconda anche
della residenza dei partecipanti all’attività.
372
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
LABORATORIO TEATRALE PER RAGAZZI/E MAGGIORENNI CON DIFFERENTI
DISABILITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di Castel Maggiore (Casa del Volontariato) Lunedì pomeriggio 17:30/19:30
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Barbara Giovannini 339/300.86.50 [email protected]
Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected]
DESTINATARI
15 Ragazzi/e con diverse disabilità residenti nel Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2004
373
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Dato il consolidamento negli anni dell’attività con grande entusiasmo e presenza costante dei
partecipanti, nella prossima programmazione si vuole porre, in particolare, maggior rilievo ai
seguenti obiettivi:
valorizzare maggiormente le potenzialità individuali dei partecipanti ponendo la priorità sul
radicamento dei soggetti più deboli (indispensabile quindi la terza figura di un conduttore)
potenziare le capacità di ascolto e di autostima personale dei singoli che sempre più riescono a
sentirsi parte integrante di un gruppo in cui rispettare le differenti modalità espressive.
collegare il Laboratorio Teatrale con l’esperienza di quello Musicale di San Giorgio di Piano.
L’obiettivo non è solo far “confluire” nell’azione 2 entrambe le attività, ma fin da settembre
coordinare i due percorsi artistici in modo parallelo ed integrato prevedendo più momenti comuni
e valorizzando le diverse forme espressive.
AZIONI PREVISTE
Per i ragazzi/e:
1. percorso formativo settimanale da metà settembre 2009 a inizi maggio 2010
2. momento della rappresentazione dove comunicare al pubblico l'esperienza espressiva,
creativa ed artistica.
Impostare e strutturare, ad opera dell’Associazione, un’attività di coordinamento fra le realtà
coinvolte (Comune, P.d.Z., A.Usl, Ass.Camelot, famiglie) con l’obiettivo sia di potenziare la
riuscita dell’attività sia di far ricadere maggiormente verso l’esterno (cittadinanza) l’intero
progetto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Diverse espressioni
Laboratorio Musicale di San Giorgio di Piano.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
Associazione Teatro di Camelot
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
3 conduttori stabili del Laboratorio facenti parte dell’Associazione Camelot
1 educatore dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il
compito anche di divulgazione verso l’esterno.
RISULTATI ATTESI
-
Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme
Maggior visibilità del Laboratorio e delle sue rappresentazioni sul Territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
-
Numero dei partecipanti all’attività
Numero delle rappresentazioni e di pubblico presente
374
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
-
-
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività
intrapresa e/o delle sue produzioni espressive (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo
del volontariato e non)
Numero di Organizzazioni /Redazioni che ne hanno dato ulteriore diffusione
PIANO FINANZIARIO
•
•
spesa 3 conduttori Laboratorio - € 4.800,00
spesa 1 educatore dell’Associazione - € 500,00
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.300,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 5.300,00 Comune di Castel Maggiore
375
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
“IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E
MAGGIORENNI CON VARIE DISABILITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di Castel Maggiore (palestra Liceo Keynes) merc.pomeriggio 17:50/19:00
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Barbara Giovannini 339/300.86.50 [email protected]
Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected]
DESTINATARI
12 Ragazzi/e con diverse disabilità residenti nel Distretto Pianura Est (8 dell’anno precedente + 4
nuovi inserimenti)
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Avvio sperimentale del progetto 21 gennaio 2009 (20 incontri gennaio/giugno)
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1.
Aumentare la capacità di movimento dei partecipanti,
376
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
2.
3.
Consolidare un processo di acquisizione dei tempi e delle regole,
Attraverso un'attività organizzata e strutturata rinforzare nei partecipanti il senso di
appartenenza ad un gruppo nel quale rispecchiarsi di cui sentirsi parte integrante.
AZIONI PREVISTE
-
31 incontri per i partecipanti ( inizio ottobre 2009/ fine maggio 2010) dalle 17:45 alle 19:00
Incontri periodici di verifica e coordinamento con tutte le realtà coinvolte
Lezioni “aperte”
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
Società Sportiva A.S.D. Happy Basket 07 Funo
Comune di Castel Maggiore
C.I.P. provincia di Bologna
A.Usl nel caso di un inserimento con una disabilità che richieda un rapporto individualizzato
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
1 conduttore “tecnico” facente parte della Società Sportiva
1 conduttore con competenze sull’handicap ( referente dell’Associazione)
1 tecnico formato C.I.P. di supporto all’avvio + un tirocinante
1 educatore A.Usl di supporto individuale se necessario
1 educatore dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il
compito anche di divulgazione verso l’esterno.
-
RISULTATI ATTESI
-
Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme
Maggior visibilità del Laboratorio sul Territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
-
-
Numero e frequenza dei partecipanti
Numero degli “incontri aperti”
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività
intrapresa e/o delle sue iniziative (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del
volontariato e non)
Numero di Organizzazioni /Redazioni che ne hanno dato ulteriore diffusione
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
di cui:
• risorse comunali - € /
€ 4.400,00
377
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
•
•
•
•
risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
FRNA (risorse regionali) - € /
Fondo Nazionale FNA - € /
Fondo Sanitario Regionale - € /
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 4.400,00
⇒Alla data odierna non è possibile formulare un piano finanziario attendibile pertanto la cifra
di cui sopra è da considerarsi SOLO indicativa. Non sappiamo ancora in quali Comuni hanno la
residenza i nuovi ragazzi che verranno iscritti e se fra loro, ci ne sia uno/a che richieda il proprio
educatore (vedi inserimento dell’A.Usl)
378
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
SORRIDERE INSIEME (pet-therapy - Disabili)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comunità Santa Maria Della Veneta - ONLUS
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS
Marignani Paola Tel. 051/66.37.200 – fax 051/66.37.186 – cell. 340/46.63.663
DESTINATARI
•
Ragazzi disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità con l’anno precedente
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Arricchimento della sfera personale dei ragazzi garantendo il recupero di un buon equilibrio
psico-fisico mediante l'impiego della pet-therapy e della musicoterapia.
AZIONI PREVISTE
Nr. 1 incontro di pet-therapy a cadenza settimanale per un periodo di 6 mesi nei quali si
impegneranno i ragazzi in diverse attività integrate con le terapie sanitarie e riabilitative in essere;
379
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
La proposta sarà quindi personalizzata a seconda della patologia e del piano d'intervento globale;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto si integra con altri interventi:
a) sostegno socio-psicologico - educativo;
b) biorisonanza e musicoterapia;
c) eventuali attività a carattere strettamente sanitario da concordare col personale preposto;
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
Istituti scolastici del distretto
Associazioni e cooperative con attività di assistenza specifica per ragazzi disabili
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
•
Educatrice cinofila conduttrice di pet-therapy
educatori professionali
psicologa
tecnica delle nuove comunicazioni (biorisonanza e musicoterapia)
operatori socio-sanitari specializzati
infermiera professionale
RISULTATI ATTESI
•
•
contenimento del disagio socio sanitario
rinforzo comunicazione verbale e non e della propria identità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Le risposte alle modalità operative e agli obiettivi da parte dell'equipe e degli operatori di
riferimento, costituiranno gli indicatori sia per il monitoraggio durante l'attivazione del progetto
che per la valutazione finale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 1.440,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 1.440,00 a carico della Comunità
380
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO DAMA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Migliorare la qualità di accesso alle prestazioni specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e
protetti e riduzione dei tempi di attesa per i cittadini disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Dipartimento dell’Assistenza Socio sanitaria
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Francesca Mezzetti – Medico di Organizzazione Distretto Pianura Est – Via Asia, 61 – 40018 san
Pietro in Casale - Tel: 051/6662715
[email protected]
DESTINATARI
Disabili e famiglie dei disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Migliorare la qualità di accesso alle prestazioni specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e
protetti e riduzione dei tempi di attesa
381
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
AZIONI PREVISTE
1.
2.
attivazione numero verde per richiesta di assistenza negli appuntamenti e nelle visite
ambulatoriali
formulazione di percorsi dedicati
RISULTATI ATTESI
Presa in carico delle problematiche inerenti le prestazioni specialistiche dei pazienti disabili
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
382
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
INTERVENTO/PROGETTO
DEFINIZIONE UNITÀ
DISABILI DGR 1230/08
DI
VALUTAZIONE
MULTIDIMENSIONALE
AREA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Definire il percorso per l’accesso e la valutazione multidimensionale e la definizione del piano
individuale di assistenza e di cura come da indicazioni del “Piano disabili adulti”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Bologna
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
AUSL di Bologna
Direttore Dipartimento Attività Socio Sanitarie
DESTINATARI
Adulti Disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Assicurare criteri di accesso e presa in carico uniformi e condivisi per l’accesso alla rete dei
servizi sociosanitari
Attivazione della UVM
383
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Disabili
•
Verifica della appropriatezza dell’attuale offerta rete servizi area disabili
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Dipartimento Salute Mentale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto
Aree Dipartimentali Ausl Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Professionisti dell’Ausl e dei Comuni
RISULTATI ATTESI
Definizione di linee guida per la valutazione e la progettazione personalizzata in linea con le
indicazione della DGR 1230/08
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Definizione della equipe di valutazione multidimensionale a livello distrettuale;
Documento linee guida
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
384
385
386
387
388
PROGETTO ARTE E SALUTE MENTALE - TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI - AZIENDA
USL - DSM
Il progetto “Arte e Salute Mentale”, iniziato nel 1998 ha realizzato, per due gruppi di pazienti in
carico al DSM dell’Ausl di Bologna, Distretti Pianura Est e Ovest e di Casalecchio e San Lazzaro,
un percorso formativo per le Arti Burattinaie e per le Attività Teatrali, realizzato grazie all’
integrazione del lavoro di artisti professionisti e di operatori della salute mentale.
Nel 2000 nasce l’Associazione “ARTE E SALUTE onlus” con la quale il DSM ha attivato una
convenzione di collaborazione per la realizzazione del Progetto “Arte e Salute Mentale”.
Gli obiettivi principali del Progetto sono:
• Raggiungere obiettivi terapeutici e riabilitativi
• Acquisire abilità specifiche attraverso corsi di formazione professionale per favorire reali
possibilità lavorative attraverso la produzione di spettacoli e potenziando le possibilità di
integrazione nella comunità locale.
• Attraverso i laboratori scolastici favorire la costruzione di un’immagine diversa della persona
affetta da disturbo mentale non più legata al pregiudizio e allo stigma.
I risultati raggiunti nel 2008:
Formazione e produzione di spettacoli :
• spettacolo per ragazzi “Ascolta: ti racconto” Repliche
• spettacolo per ragazzi “Il pifferaio di Hamelin” Repliche
• spettacolo per ragazzi “Naviga, Naviga via” Repliche
• spettacolo di Burattini “Farsette di animali e d’ogni specie” Debutto e Repliche
• spettacolo di prosa “Shakespeare folie” Repliche
• spettacolo di prosa “Drammi didattici” di B.Brecht Repliche
• spettacolo di prosa “Edipo Re” di P.P.Pasolini Debutto e Repliche
• spettacolo di prosa “Rusco – De Rerum Natura” Debutto e Repliche
• spettacolo di prosa “Il Vangelo secondo Matteo” Debutto previsto Aprile 2009
È proseguita l’attività di laboratorio burattini con le scuole elementari di San Giovanni in
Persiceto e di San Giorgio di Piano.
• per gli utenti coinvolti nel Progetto si sono realizzati inserimenti lavorativi, con regolari
contratti, attraverso gli spettacoli di nuova produzione e replicati sia nel territorio aziendale
che in quello regionale e nazionale.
• per tutti gli utenti coinvolti nel Progetto si è registrato un miglioramento clinico e del livello
di qualità della vita.
Il Progetto ha coinvolto 32 pazienti supportati da 5 operatori a tempo parziale del DSM ed è stato
realizzato utilizzando finanziamenti del Progetto Obiettivo Regionale.
PROGETTO UTILIZZO TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPIA - AZIENDA
USL - DSM
L’utilizzo in modo strutturato delle terapie espressive nel Dipartimento Salute Mentale Area Nord
è presente sin dal 2003, responsabile dei percorsi la Dott.ssa Flavia Russillo, medico psichiatra del
CSM di San Giorgio.
Gli obiettivi principali sono:
il supporto, mediante l’utilizzo delle terapie espressive, ai progetti terapeutico riabilitativi
individuali predisposti dai moduli del CSM invianti
389
-
lo sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione
I risultati raggiunti:
le attività di danza e movimento terapia sono tenute con frequenza settimanale presso la
palestra Comunale del Comune di San Giorgio di Piano
il gruppo dei partecipanti si è nel tempo consolidato e ampliato sino ad un totale di 15 pazienti
sono stati attivati alcuni percorsi individuali
PROGETTO OPERATORE RADIOFONICO - AZIENDA USL DSM
Il progetto “Psicoradio” è iniziato nel maggio 2006 attraverso un percorso di formazione per
operatore della radiofonia articolato in diverse fasi, che prevedevano anche la progettazione e
produzione di programmi radiofonici in cui i pazienti attraverso l’attivazione di collaborazioni con
radio commerciali già attive sul territorio, affronteranno i temi della psichiatria e non solo,
offrendo un luogo di comunicazione e di confronto.
Il percorso formativo è stato gestito in collaborazione con il DSM Bologna, l’Associazione Arte e
Salute Onlus, l’ente di formazione “Futura” di San Pietro in Casale. È stato chiesto il finanziamento
del progetto per il 2009 attraverso i bandi provinciali per la formazione.
I risultati raggiunti:
La Provincia di Bologna, Assessorato alla formazione, ha finanziato per l’anno 2008 il percorso
formativo che ha coinvolto 7 nuovi allievi per un totale di 13, prevedendo un ampliamento
della frequenza a tre giorni settimanali; è prevista la prosecuzione per il 2009.
La redazione di Psicoradio ha realizzato una serie di programmi radiofonici sui temi della
salute mentale con la collaborazione e supervisione di giornalisti professionisti che sono
trasmessi attualmente sul circuito nazionale di Popolare Network (da Trieste a Messina) nella
giornata del giovedì alle ore 15 e la domenica su Radio Città del Capo di Bologna alle 13,15.
Sono stati inoltre realizzati non solo programmi radiofonici ma anche convegni, incontri con le
scuole e le università, manifestazioni in piazza, partecipazione ai Mondiali antirazzisti.
È stata assegnata alla redazione di Psicoradio adeguata sede, dalla quale realizzano i
programmi, presso l’ex Roncati di Bologna – Viale Pepoli n. 5.
È stato realizzato un sito internet www.psicoradio.it gestito dagli allievi del corso su temi di
interesse generale.
Per tutti gli utenti coinvolti nei progetti si è registrato un miglioramento clinico e del livello di
qualità della vita.
Il progetto ha coinvolto complessivamente 13 pazienti, con la presenza di n. 2 operatori del DSM a
tempo parziale.
390
391
392
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: Benessere e salute mentale
Comune o altro ente capofila di progetto
Istituzione G.F.Minguzzi - Provincia di Bologna-
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Anna Del Mugnaio
Direttore Istituzione Minguzzi
Via S.Isaia 90 –Bologna
[email protected]
051/5288516
Destinatari
operatori dei servizi socio –sanitari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Il progetto non è in continuità con azioni progettuali
avviate precedentemente
Ambito territoriale di realizzazione
provincia
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Associazioni di famigliari e utenti
Azienda Usl/Dsm di Bologna e di Imola
pubbliche amministrazioni locali
istituzioni scolastiche della provincia di Bologna
Reti interistituzionali e reti progettuali
La malattia mentale – come si evince in numerosi
documenti prodotti dall’OMS- è un fenomeno in
crescita costante che pone più di un problema
all'Unione europea (UE). Si ritiene, infatti, che i
disturbi mentali interessino più di un cittadino
europeo su quattro in età adulta. Tali disturbi sono
all'origine della maggior parte dei 58.000 decessi
annuali, dovuti al suicidio, un atto che causa più
vittime degli incidenti stradali. Un problema che è
aggravato dal fenomeno della stigmatizzazione
delle malattie mentali. I malati mentali e le persone
mentalmente carenti si trovano ad affrontare timori
e pregiudizi – lo dimostrano numerose evidenzeche hanno l'effetto di aumentare la sofferenza
personale, aggravando l'emarginazione sociale.
Come dire che le persone non soffrono solo per il
disturbo in sé ma anche per le conseguenze sociali e
relazionali che il disturbo produce.
E’ in questa direzione che il progetto salute mentale- in conformità con le indicazioni dell’ OMSindividua come obiettivi prioritari :
393
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
•
•
•
•
•
•
•
Azioni previste
•
•
•
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Promuovere la consapevolezza
dell’importanza del benessere mentale;
Promuovere interventi contro lo stigma, la
discriminazione, l’ineguaglianza; favorire
empowerment e sostegno
Coinvolgere attivamente in questo processo
le persone con problemi di salute mentale e
le loro famiglie
Progettare e realizzare interventi che
includano la prevenzione, la promozione, il
trattamento, la riabilitazione, l’assistenza e il
recupero
Promozione di incontri con le scuole per
superare lo stigma e il pregiudizio
Attivazione Cicli di incontri a tema rivolti a
famigliari, operatori ed utenti
Promozione della mostra fotografica
“Nonostante la vostra cortese ospitalità “ in
alcuni distretti della provincia
Attivazione del “Premio Nino Loperfido” e
costituzione fondo librario
Promozione di azioni su Teatro e salute
mentale
Costruzione di un sito/strumenti di social
network sulla salute mentale
Costo totale
previsto
40.000
Quota
regionale
Quota nazionale
Si prevede il monitoraggio delle singole attività
394
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
INTERVENTO/PROGETTO
“ARTE E SALUTE MENTALE”: TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI,
BURATTINI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM
Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL di Bologna DSM - Arte e Salute onlus
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Ivonne Donegani 051/6644775 (DSM)
Dottor Giuseppe Mariani (referente organizzativo Arte e Salute Onlus) - Ufficio Cronopios
051/224420
DESTINATARI
Pazienti in carico al D.S.M. - CSM dei Distretti: Pianura Est, Pianura Ovest, Casalecchio di Reno,
Porretta Terme, S. Lazzaro di Savena.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
Acquisizione di abilità specifiche attraverso corsi di formazione professionale
395
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
•
•
•
•
Favorire reali possibilità lavorative attraverso la produzione di spettacoli
Raggiungere obiettivi terapeutici e riabilitativi
Concretizzare la possibilità, per le persone seguite dai servizi di salute mentale, di essere
riconosciuti soggetti di produzione artistico-culturale da parte della comunità locale,
garantendo in tal modo un aumento delle possibilità di integrazione con il proprio territorio di
residenza e operando nella direzione della lotta allo stigma.
Attraverso i laboratori scolastici favorire la costruzione di un’immagine diversa della persona
affetta da disturbo mentale , non più legata al pregiudizio a allo stigma.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Formazione e produzione di spettacoli sia teatrali che cinematografici
Integrazione del lavoro tra artisti professionisti, pazienti ed operatori della salute mentale
Realizzazione di laboratori di costruzione di burattini, movimento e scrittura di un testo nelle
scuole elementari di San Giorgio di Piano e San Giovanni in Persiceto; in corso contatti per
realizzare un Laboratorio anche presso le scuole di Castelmaggiore.
Stanziamento di una quota economica forfettaria per incentivare i Comuni all’acquisto degli
spettacoli
Promozione degli spettacoli presso i Comuni
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto in continuità da alcuni anni.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
DSM Ausl di Bologna - Arte e Salute onlus - Arena del sole
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
I Progetti coinvolgono 32 pazienti supportati da n. 5 operatori a tempo parziale (Educatori
Professionali e Infermieri) del D.S.M. Area Dipartimentale CSM, a garanzia del buon esito dei
progetti.
RISULTATI ATTESI
Pieno utilizzo degli spettacoli in tutta l’area distrettuale;
Aumento delle opportunità lavorative degli utenti inseriti nei percorsi formativi e di transizione al
lavoro.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
miglioramento clinico
miglioramento del livello di qualità della vita
cambiamento della percezione del disturbo psichico e migliore integrazione della persona
affetta dal disturbo mentale nella collettività
numero di spettacoli acquistati dai Comuni del Distretto
396
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 5.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
397
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO OPERATORE RADIOFONICO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico ai CSM
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna DSM
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Azienda USL di Bologna DSM
Dott.ssa Ivonne Donegani 051-6644775 (DSM )
Dottor Giuseppe Mariani (referente organizzativo Arte e Salute Onlus) - Ufficio Cronopios
051/224420
Dott.ssa Cristina Lasagni 335-5866716 (Arte e salute onlus)
DESTINATARI
Pazienti in carico al D.S.M. di Bologna (tra cui si segnalano pazienti residenti sul Distretto)
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
398
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
•
•
•
Sviluppo delle risorse comunicative e creative individuali
Formazione e professionalizzazione dei pazienti nel campo della comunicazione per la
realizzazione e conduzione di programmi radiofonici di informazione, approfondimento e
cultura sui temi della psichiatria/disagio;
Lotta allo stigma ed al pregiudizio attraverso la diffusione di una comunicazione sulla salute
mentale a livello delle radio locali e nazionali
AZIONI PREVISTE
Le azioni del progetto si sviluppano su 2 livelli:
1. Livello: consolidamento dei programmi/formazione
• Prosecuzione delle “messa in onda” il giovedì sul circuito nazionale di Popolare Network (da
Trieste a Messina ) e nella giornata della domenica su Radio Città del Capo, di un Programma
radiofonico condotto da pazienti psichiatrici sui temi del disagio mentale;
• Gestione di un sito internet gestito dagli allievi del corso su temi di interesse generale;
• prosecuzione del percorso formativo in situazione ;
2. Livello: sviluppo di nuove proposte/programmi (proposte progettuali da concordare con gli
enti eniteressati)
• Psicoradio agenzia di informazione
La redazione di Psicoradio può realizzare una serie di programmi radiofonici che i comuni
potrebbero distribuire alle emittenti locali, come vera e propria campagna di comunicazione.
I temi possono riguardare il campo socio-sanitario (informazione su aspetti della salute mentale,
lotta allo stigma, prevenzione, dipendenze...) ma anche, più in generale, ambiti di interesse dei
comuni stessi.
I programmi vengono realizzati dalla redazione di Psicoradio con la supervisione di giornalisti
professionisti e in collaborazione con esperti dei vari settori.
• Psicoradio nei Comuni
I Comuni assumono l’impegno di farsi tramite presso le radio che trasmettono nella loro area,
affinché le emittenti mandino in onda i programmi prodotti da Psicoradio, e che attualmente
vanno in onda sul circuito nazionale di Popolare Network.
Psicoradio può mettere a disposizione i programmi in 2 formati ( 8’ e 15’).
Per i Comuni, questa iniziativa può configurarsi come una vera e propria campagna di lotta allo
stigma e di educazione sanitaria nel campo della salute mentale.
• Psicoradio nelle scuole
Psicoradio può realizzare interventi nelle scuole in collaborazione con i Servizi, come parte di una
campagna sul disagio giovanile e sulla salute mentale. La radio è infatti uno strumento che si
presta a coinvolgere i giovani e ad interessarli attivamente agli argomenti. Questi interventi nelle
scuole possono tradursi in programmi radiofonici realizzati in collaborazione con gli studenti, in
onda sulle radio locali, con un ritorno anche per i giovani che non vi hanno preso parte
attivamente.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
Radio Nebbia
399
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
DSM AUSL DI BOLOGNA
Associazione “Arte e Salute onlus”
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Nel 2008 si è consolidata la partecipazione al Progetto di 13 pazienti che proseguiranno il percorso
formativo anche nell’anno 2009.
A supporto del gruppo di pazienti coinvolti è prevista la presenza di n. 2 operatori a tempo
parziale
RISULTATI ATTESI
Realizzazione di opportunità di lavoro per gli utenti inseriti nel percorso di transizione al lavoro
Maggiore diffusione della programmazione radiofonica
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Schede di valutazione benessere delle persone prima, durante ed al termine dell’intervento
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 5.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
400
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO I.E.S.A. (INSERIMENTO ETEROFAMILIARE
ADULTI SOFFERENTI DI DISTURBI PSICHICI)
SUPPORTATO
DI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai CSM
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL di BOLOGNA - DSM
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
DSM – Dr.ssa Donegani (051/6644775)
DSM - Mara Monti (051/6644867)
DESTINATARI
Pazienti psichiatrici in carico ai CSM
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Per IESA (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti) si intende l’inserimento temporaneo di
una persona che soffre o che ha sofferto di disturbi psichici presso una famiglia di volontari
disposta ad accoglierla. Può essere proposto per continuare il percorso riabilitativo della persona
verso l’autonomia o quando il nucleo familiare è assente o temporaneamente in difficoltà. La
famiglia viene appositamente selezionata e formata, è costantemente supportata dagli operatori
401
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
dell’equipe IESA e può contare su un rimborso spese mensile. L’ospitalità, che può essere a tempo
pieno o a tempo parziale, è regolamentata di un contratto tra l’Ausl di Bologna, l’utente e la
famiglia ospitante. Le ricerche dimostrano che l’Inserimento Eterofamiliare Supportato consente
un miglioramento della qualità della vita, un recupero psicologico e un aumento dell’autonomia
dell’ospite.
AZIONI PREVISTE
Promozione della cultura dell’Inserimento Eterofamiliare e ricerca di famiglie disponibili
all’ospitalità, in collaborazione con gli Enti locali.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Salute Mentale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
DSM
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Il Progetto IESA è rivolto a tutto il territorio dell’Ausl e si articola in più aspetti: reperimento e
selezione famiglie ospitanti, selezione candidati ospiti in collaborazione con i CSM invianti,
abbinamento ospitanti-ospiti, supporto costante alle convivenze, raccordo in itinere con i CSM
invianti, etc.. In questa fase prevede l’impegno di circa 10 operatori di diversa professionalità del
DSM a tempo parziale (6 ore settimanali ciascuno).
RISULTATI ATTESI
Diffusione della cultura IESA nel territorio
Individuazione di famiglie da candidare al progetto e loro abilitazione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
-
n. famiglie abilitate
n. ospiti abilitati
n. inserimenti effettuati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
A carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale
Il rimborso spese alla famiglia ospitante è a carico dell’ospite, qualora questi non disponga di
sufficienti risorse l’Ausl integra per la quota mancante.
402
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E
DANZA MOVIMENTO TERAPIA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM
Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda Usl di Bologna C.S.M di S.Giorgio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Flavia Russillo, C.S.M. San Giorgio di Piano
0516644775
DESTINATARI
Utenti adulti in carico ai CSM del Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità da alcuni anni.
403
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
il supporto, mediante l’utilizzo di Terapie Espressive, ai Progetti Terapeutico Riabilitativi
individuali predisposti dalle UO dei CSM invianti;
l’individuazione di risposte personali alle problematiche del disagio, attraverso lo sviluppo
delle risorse creative individuali;
lo sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione.
AZIONI PREVISTE
Attività e pratiche attraverso l’utilizzo delle espressioni artistiche
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Salute Mentale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Ausl di Bologna Dipartimento Salute Mentale
Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
È prevista la presenza nella gestione dei gruppi e delle attività di un Medico Psichiatra del C.S.M.
di San Giorgio e di un’Arteterapeuta a contratto Libero Professionale.
RISULTATI ATTESI
Consolidamento/ampliamento del gruppo di utenti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Schede di valutazione benessere delle persone prima, durante ed al termine dell’intervento
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 1.300,00 a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute
Mentale per affitto impianti sportivi.
In via di definizione la possibilità di utilizzo gratuito delle palestre
404
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO TEMPO LIBERO, SPORT E SALUTE MENTALE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM
Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL di BOLOGNA - DSM
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
DSM – Dr.ssa Donegani (051/6644775)
Maurizio Pruni (051/6644775) Educatore CSM San Giorgio di Piano
DESTINATARI
Pazienti psichiatrici in carico ai CSM
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
La promozione di progetti sportivi presso i CSM del DSM dell’AUSL di Bologna, Distretto Pianura
Est, si sta dimostrando uno strumento particolarmente adatto ed efficace per aprire spazi e
opportunità di integrazione sociale per le persone con disturbi mentali e per favorire l’attivazione
di reti sociali formali ed informali.
405
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
La riabilitazione, oltre a sviluppare le risorse della persona, deve anche favorire un costante
collegamento con l’esterno, affinchè le abilità acquisite possano svilupparsi e articolarsi nei diversi
ambiti del sociale. L’attivazione di risorse nella comunità, riduce il rischio di cronicizzazione di
pazienti, operatori e servizi che diventano meno stigmatizzati e stigmatizzanti.
In questo modo si svolge anche un’azione preventiva, sia costruendo un tessuto sociale facilitante
che riduce il rischio di ricadute, sia perché viene favorita un’immagine di servizio aperto,
disponibile e accessibile.
In ogni UOS CSM sono presenti in modo strutturato Gruppo Calcio/Calcetto, il Gruppo Pallavolo,
il Gruppo Basket che aderiscono e si riconoscono negli obiettivi dell’ANPIS (Associazione
Nazionale delle Polisportive per l’Integrazione Sociale).
AZIONI PREVISTE
•
•
•
incontri settimanali di calcetto, basket e pallavolo, utilizzando impianti sportivi e palestre
affittate da i Comitati impianti sportivi di Argelato, S.Giorgio di Piano e Budrio.
incontri due volte la settimana tra i partecipanti – utenti, operatori, volontari - al termine delle
diverse attività sportive per favorire momenti di convivialità, socializzazione e integrazione
sociale.
trasferte per la partecipazione a tornei regionali di beach volley e calcetto e partecipazione ad
incontri nazionali promossi dall’ANPIS.
Le attività sportive vengono svolte settimanalmente per tutto l’arco dell’anno:
• presso le palestre del Comune di Argelato via F.lli Cervi n. 21 e del Comune di S.Giorgio di
Piano via Argelato n. 2 nel periodo settembre – giugno
• presso gli impianti esterni nel periodo estivo
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Salute Mentale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Enti Locali, DSM, volontariato, associazionismo
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Tali attività coinvolgono nel complesso circa 40 pazienti e circa 30 volontari presenti nei vari eventi
sportivi e ricreativi con l’impegno parziale di 6 operatori di diversa professionalità.
RISULTATI ATTESI
Coinvolgimento nel territorio di un sempre maggiore numero di volontari impegnati nelle attività
sportive e integrazione con le altre realtà sportive esistenti a livello provinciale e regionale
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
- n. pazienti coinvolti e presenti stabilmente nelle attività
- n. volontari coinvolti
406
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Salute mentale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 2.600,00 a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute
Mentale per affitto impianti sportivi.
In via di definizione la possibilità di utilizzo gratuito delle palestre
407
408
409
410
411
412
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE :
La rete degli sportelli sociali ed il portale degli sportelli sociali - anno 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Provincia di Bologna
Anna Del Mugnaio
Dirigente Servizio politiche sociali e per la salute
051/6598269
[email protected]
Comuni e Ausl che hanno partecipato alla
sperimentazione dello sportello sociale secondo
quanto previsto da delibera consiglio regionale
514/2003 e successivi sviluppi (“Programma
distrettuale per la promozione e sviluppo degli
sportelli sociali” - DGR 432/2008)
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Sì
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Provincia servizio politiche sociali e per la salute,
Provincia sistemi di Comunicazione e EGovernment, Comuni capofila sede di distretto, ASP
Circondario Imolese, Ausl di Bologna
Il progetto si pone in continuità con quanto
realizzato con la sperimentazione regionale iniziata
nel 2004.
La Provincia di Bologna nel corso di questi anni si è
resa disponibile a:
a) realizzare un coordinamento del progetto al fine
di permettere la realizzazione di una rete di
sportelli sociali a livello provinciale che, seppur
con differenziazioni di carattere organizzativogestionale, permetta agli sportelli di essere in rete
ed in comunicazione tra loro,
b) attivare un Osservatorio provinciale del bisogno
in grado di monitorare gli accessi agli sportelli e
le richieste dei cittadini, e la creazione di un
portale degli Sportelli Sociali attraverso il quale
fornire informazioni sui servizi via web,
c) trasferire risorse provinciali ai comuni Capofila a
sostegno dell’implementazione della rete degli
sportelli sociali, dell’individuazione e nomina di
un referente/coordinatore di progetto all’interno
dell’ufficio di piano e di uno o più redattori del
portale degli sportelli sociali.
Nel corso del 2008 si è inoltre conclusa la
sperimentazione su due distretti di un modello di
413
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
collaborazione tra gli Sportelli Lavoro e gli Sportelli
Sociali, nell’ambito del progetto “Integrazione
Sportelli lavoro/Sportelli sociali”. La
sperimentazione ha permesso di definire modalità
operative di raccordo tra i servizi che si occupano di
inserimento lavorativo delle persone disoccupate che
presentano forma di disagio e sono in carico ai
servizi sociali per varie problematiche, e di attuare il
raccordo tra i servizi anche a livello informativo e
informatico attraverso l’interfaccia tra i diversi
sistemi informativi in uso (Garsia, SILER).
Ad oggi sono state realizzate le seguenti fasi:
Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno:
• attivazione Osservatorio del bisogno presso tutti
gli sportelli comunali e collegamento con
l’Osservatorio del bisogno provinciale;
• attivazione del sistema Garsia anziani presso
tutti i comuni;
• attivazione collegamento con anagrafi comunali
(AOL), e attivazione modulo ISEE;
• formazione realizzata per tutte le zone;
• conclusi i gruppi di lavoro provinciale
relativamente all’analisi per estensione Garsia ad
area disabili, disagio adulto;
• aggiornamento/validazione base informativa di
supporto all’osservatorio del bisogno e al Portale
della rete Sportelli Sociali, attraverso gruppo di
lavoro tra provincia di Bologna e Comune di
Bologna (inserimento base informativa per
descrivere il “bisogno espresso dal cittadino”).
Azioni previste
Portale della rete degli sportelli sociali:
• realizzati incontri di coordinamento per la
definizione del portale ed incontri con soggetti
che hanno a disposizione data base o servizi di
sportello informativo in materia sociale per
futura integrazione,
• definita e realizzata architettura portale,
• implementazione area Anziani e completato il
caricamento delle schede informative di
servizi/interventi di tutti i comuni,
Attività in corso o da implementare per l’anno 2009
Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno:
• in corso l’estensione sistema Garsia per area
disabili e migrazione Sportello Sociale e Garsia
su piattaforma web
• prevista estensione sperimentazione “Integrazione
sportelli sociali-sportelli lavoro” a tutti gli ambiti
414
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
•
•
distrettuali
estensione software Garsia minori e relativa
integrazione con il SISA Minori regionale
estensione Osservatorio provinciale del bisogno,
prevedendo la correlazione tra bisogno espresso,
bisogno valutato e l’offerta di servizi (preventiva
definizione di un prototipo da sperimentare in
alcune realtà)
realizzazione di un Protocollo d’intesa tra gli enti
coinvolti nel progetto per formalizzare e
strutturare le relazioni tra i soggetti coinvolti nel
progetto rete degli sportelli sociali.
Valutazione eventuale sviluppo di un sistema
omogeneo di backoffice a livello provinciale che
permetterebbe il collegamento tra il sistema
informativo per l’accesso utilizzato da tutti i
comuni (sportello sociale/ osservatorio Garsia) e
i sistemi informativi utilizzati dall’Ausl. Tale
sistema dovrà potersi integrare con gli altri
sistemi informativi in uso presso gli altri enti
coinvolti nel progetto (Centri per l’impiego,
ASP, Acer, Ospedali….).
Portale della rete degli sportelli sociali:
• attivazione del portale come strumento extranet
ad uso esclusivo degli operatori, in un secondo
momento si potrà procedere all’attivazione del
portale sul web accessibile su internet. Questa
area web è stata realizzata con uno strumento di
Content Management System di tipo open
source,
che
consentirà
l’aggiornamento
autonomo e decentrato dei contenuti delle
schede informative da parte dei redattori sia
all’interno della Provincia che da parte dei
referenti presso le Zone e/o i Comuni coinvolti
nel progetto;
• formazione dei redattori del portale per l’utilizzo
del sistema CMS, al fine di
consentire il
caricamento e aggiornamento autonomo e
decentrato dei contenuti delle schede informative
da parte dei referenti/redattori presso le Zone
e/o i Comuni coinvolti nel progetto;
• individuazione e nomina di un comitato di
redazione del portale composto da specialisti dei
diversi ambiti di intervento, il quale dovrà
coordinarsi con le fonti di documentazione
sociale già esistenti sul territorio;
• aggiornamento della base informativa di
supporto al Portale della rete Sportelli Sociali,
relativa alla mappatura dell’offerta dei
servizi/interventi.
415
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costo totale previsto: 60.000 euro
Numero incontri di coordinamento realizzati a
livello provinciale
Osservatorio del bisogno (dati anno 2008):
Numero di contatti:
Numero di richieste:
Numero di comuni collegati:
416
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione: Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dati in ambito sociale e
sociosanitario a supporto delle funzioni della CTSS di Bologna.
Comune o altro ente capofila di progetto
-Provincia di Bologna Servizio politiche sociali e
sanità
-Ufficio di supporto alla CTSS
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
-Del Mugnaio Anna
Responsabile Ufficio supporto CTSS Bologna
Dirigente Servizio politiche sociali e sanità Provincia
Bologna
Destinatari
Provincia, Uffici di piano, Comuni. Ausl Bologna,
Ausl Imola
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
No
Ambito territoriale di realizzazione
Provinciale
Provincia di Bologna
Uffici di piano
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Ausl Bologna Dipartimento integrazione sociale e
sanitaria
Ausl Imola
Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni
attribuite alle Province da Piano sociale e sanitario e
da documenti di programmazione in materia
sociale:
-coordinamento e partecipazione alla definizione dei
Piani di zona, assicurando il necessario supporto
tecnico e informativo e attività di supporto alla
Conferenza territoriale sociale e sanitaria;
-implementazione e gestione dei sistemi informativi
provinciali dei servizi sociali in raccordo con il
Sistema Informativo Regionale.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
Tali funzioni sono da svolgere in stretta
integrazioni con altre aree d’intervento)
interconnessione con gli Uffici di piano e Ausl del
territorio provinciale.
Il progetto prevede lo sviluppo di attività inerenti:
-raccolta, elaborazione ed analisi dati in materia
sociale, sociosanitaria e sanitaria a supporto delle
funzioni di programmazione e coordinamento;
-monitoraggio e valutazione servizi e interventi;
-ricerca e approfondimenti in materia sociale e socio
sanitaria.
Nello specifico sarà opportuno definire un sistema
di monitoraggio omogeneo relativamente ai piani di
417
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
zona per la salute e il benessere sociale e attività
connesse che permetta attività di monitoraggio e
verifica della programmazione a livello di CTSS,
consentendo la comparabilità del dato tra i diversi
distretti e il livello provinciale.
Si prevedono forme di collaborazione ed
interconnessione con Osservatorio provinciale sulla
scolarità e altri osservatori e/o servizi provinciali
per realizzazione di studi e approfondimenti,
redazione di report ai fini della programmazione in
materia sociale e sociosanitaria. In particolare si
prevede una collaborazione con lo staff del Settore
Servizi alla Persona e alla comunità per attuare un
approfondimento
in
tema
di
formazione
professionale al fine di rilevare l’impatto delle
politiche formative sulle utenze disagiate che
rientrano nelle politiche sociali”
Azioni previste
Definizione griglia di indicatori omogenei a livello
provinciale a supporto delle attività di monitoraggio
e verifica della programmazione, in particolare
inerenti a:
• piani di zona per la salute e il benessere
sociale;
• profilo di comunità, monitoraggio set di
indicatori contenuti nel profilo anche in vista
definizione ulteriori sviluppi;
• rete degli sportelli sociali - osservatorio
provinciale del bisogno, analisi domanda ed
assegnazione servizi.
• FRNA, dati di costo e attività sia di tipo
socio-sanitario che sanitario ai fini del
monitoraggio e verifica obiettivi del FRNA
(progetto ente capofila Ausl Dipartimento
integrazione sociale e sanitaria).
Ridefinizione in termini informatici di strumenti
informativi e gestionali ai fini di una
semplificazione e razionalizzazione dei vari flussi
informativi dell’area sociale e sociosanitaria che
adempiono all’assolvimento dei debiti informativi
verso la regione.
Piano finanziario:
Costo totale
previsto
68.000,00
euro
Provincia
+ costo del
personale
con contratto
418
Quota
regionale
68.000
euro
fondi regionali
Quota nazionale
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
a
tempo
indeterminat
o dei diversi
enti coinvolti
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Definizione griglia di indicatori omogenei a livello
provinciale
419
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE
Sviluppo e valorizzazione del Terzo Settore e modelli di partecipazione
ANNO 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Provincia di Bologna
Provincia di Bologna
Antonella Lazzari
Tel 051/659.8377
- associazioni di promozione sociale
- organizzazioni di volontariato
- cooperazione sociale
- cittadini
è in continuità con le azioni intraprese negli anni
precedenti a favore del terzo settore
provinciale
Provincia di Bologna
comuni
associazioni di promozione sociale
organizzazioni di volontariato
scuole
Istituzione Gian Franco Minguzzi
La definizione del nuovo sistema di welfare
regionale ha sottolineato il ruolo del terzo settore
evidenziando l’esigenza di costruire un sistema di
relazioni per garantire la rappresentanza e la
partecipazione dello stesso alla programmazione
sociale e sanitaria, a livello intermedio e a livello
distrettuale. E’ stata pertanto prevista l’istituzione
del “Tavolo del confronto” , a cui dovranno
partecipare membri del comitato paritetico
provinciale, del volontariato, del forum del terzo
settore, della cooperazione sociale.
Dovranno essere inoltre svolte attività per la
valorizzazione e promozione del terzo settore, in
continuità con gli interventi realizzati in questi anni
con il volontariato, l’associazionismo e la
cooperazione sociale e per la promozione di forme di
cittadinanza attiva nelle giovani generazioni.
Relativamente alla definizione del sistema di
relazioni Enti pubblici e terzo settore
Azioni previste
-
istituzione del tavolo del confronto con il terzo
settore e definizione delle modalità di
funzionamento e raccordo con gli organismi del
“Terzo settore”
420
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
-
-
attività di supporto alla attività del Comitato
paritetico provinciale del volontariato e
promozione delle consulte del volontariato/terzo
settore a livello locale/distrettuale
attività di supporto al Forum del Terzo settore
nelle forme che verranno con lo stesso definite
collaborazione con la cooperazione sociale e
partecipazione all’Osservatorio provinciale della
cooperazione sociale.
Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione
del terzo settore
- realizzazione attività formativa e informativa a
favore delle associazioni di promozione sociale;
- aggiornamento banca dati sul Terzo Settore,
nell’ambito del sistema regionale TESEO
- realizzazione V Edizione di “Volontassociate”
- sportello di consulenza fiscale a favore delle
associazioni di promozione sociale
- prosieguo progetto avviato nel 2008 rivolto alle
scuole su “cittadinanza attiva e giovani
generazioni”
- sperimentazione free press on-line e cartacea
dell’associazionismo
- sperimentazione modalità informative per
favorire il contatto tra l’associazionismo e il
volontariato e le aziende del territorio
- iniziativa pubblica sull’associazionismo
- organizzazione dell’assemblea annuale del
volontariato
- seminari informativi sui d.lgs. sull’impresa
sociale
- aggiornamento rilevazione sulla cooperazione
sociale di tipo B, favorendo la condivisione di
esperienze
realizzate
sul
territorio
(es.
costituzione tavoli di lavoro distrettuali,
approfondimenti normativi, ecc.)
- rilevazione annuale esternalizzazione servizi alla
cooperazione sociale di tipo A
strumenti:
- incontri del Comitato di monitoraggio, composto
da associazioni di promozione sociale e del
gruppo di lavoro per l’organizzazione di
Volontassociate con i referenti individuati dai
distretti e/o dai Comuni
- incontro annuale con le associazioni di
promozione sociale
- supporto organizzativo all’Assemblea del
Volontariato
421
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
- incontri del Comitato Paritetico provinciale del
volontariato
metodologie:
- confronto e scambio con associazioni e
organizzazioni di volontariato, con Volabo, con
operatori enti locali
Costo
totale
previsto
90.000,00
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
-
422
Quota
regionale
23.889,56
Eventuale
quota
di
altri soggetti
da
specificare –
Quota
Provinciale
66.111,00
Euro e costo
personale
ufficio terzo
settore
attivazione dei corsi di: gestione delle risorse
e mediazione dei conflitti, informatica di
base, fund raising, e dei seminari
sull’impresa sociale
Realizzazione di volontassociate
Istituzione tavolo del confronto
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E QUALIFICAZIONE AI
CONSUMI
Comune o altro ente capofila di progetto
Provincia di Bologna
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Franca Marulli,
051-6598602, [email protected]
Elena Scarcella
051-6598549, [email protected]
Fax: 051-6598670
Provincia di Bologna, U.O. Promozione e
Valorizzazione territoriale
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Provincia di Bologna
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Provincia di Bologna, AUSL di Bologna e Imola,
Ufficio scolastico provinciale, Ass. Intercomunali,
Comuni, Comunità Montane, Associazioni di
Consumatori,
Assessorato
Agricoltura
RER,
Europass di Parma, Scuole, Rete delle Fattorie
didattiche, Centro Divulgazione Agricola, Centro
Agricoltura Ambiente, Enti di Formazione e Ricerca
Promozione di comportamenti e modelli alimentari
corretti, educazione al consumo consapevole.
Qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva
Educazione alimentare per la scuola
Orientamento dei consumi
Sicurezza alimentare
Fattorie aperte e fattorie didattiche
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
423
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: Laboratorio dei Cittadini per la Salute. Progetto partecipato di empowerment
dei cittadini e delle comunità locale e di promozione della salute. Progetto “Non ti scordar di
te”, Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci.
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Azienda USL di Bologna
Maria Benedettini, Responsabile Laboratorio dei
Cittadini per la Salute.
Direzione Distretto Città di Bologna, Strada
Maggiore, 35 - 40125 Bologna
segreteria - 051.6574000 diretto 051-6574003
cell. - 3482860014, fax - 051.6574005
[email protected]
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze
Fasce target dei tre Programmi Regionali di
screening per la prevenzione dei tumori.
Fasce deboli di popolazione, con maggiori
difficoltà nell’accesso all’informazione e ai
servizi (anziani, immigrati)
Progetto di empowerment sul corretto uso di
farmaci:
Pazienti che utilizzano terapie inalatorie, colliri
antiglaucoma, statine, e altre tipologie di
farmaci da definire successivamente.
Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute è attivo dal
2004 e le attività previste rappresentano la
prosecuzione e lo sviluppo di quelle avviate negli
anni precedenti nell’ambito del percorso PPS.
Area Metropolitana di Bologna
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
RER, CTSS, Comune di Bologna, AFM, Federfarma
Bologna, Forum Metropolitano Associazioni
Cittadini non Comunitari, AUSER, SPI-CGIL, FNPCISL, UIL-P, CNA Pensionati Bologna, CCM, CNAImpresa Donna, Associazione “Il seno di poi”,
Manutencoop, Centro Diritti del Malato, Ass. La
Carovana, CARITAS, AMISS, Coop La Strada,
Circolo Ravone.
Favorire la partecipazione della comunità alle
scelte per la salute;
accrescere le conoscenze dei cittadini
nell’ambito delle varie tematiche affrontate,
per utilizzare con maggior consapevolezza i
servizi sanitari (empowerment);
424
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
creare una rete di relazioni e di alleanze nel
territorio per favorire la diffusione di una
cultura di promozione della salute;
costruire canali di comunicazione bidirezionali
tra l’istituzione sanitaria e la comunità locale.
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze:
aumentare la partecipazione ai Programmi
Regionali di screening oncologici;
accrescere le conoscenze delle fasce deboli
rispetto ai test di screening e facilitare i
percorsi di accesso;
accrescere l’attenzione nei confronti di una
prevenzione corretta ed efficace;
realizzare uno strumento a supporto della
riproducibilità dell’esperienza a livello locale.
Progetto di empowerment sul corretto uso di
farmaci:
Migliorare l’aderenza al trattamento prescritto
e la corretta autosomministrazione, da parte
dei pazienti, di terapie inalatorie, colliri
antiglaucoma, statine, e altre tipologie di
farmaci da definire successivamente;
sviluppare consapevolezza e capacità critica
del cittadino sulle informazioni che riceve sulla
salute;
valorizzare l’importanza di un’informazione
indipendente dal conflitto di interessi e
favorire la condivisione di tale informazione
tra MMG, professionisti e pazienti su farmaci e
percorsi clinici e organizzativi per arrivare a
costruire consapevolmente uno stile di vita
sano.
Azioni previste
Il progetto intende operare con strategie
multisettoriali e trasversali di promozione della
salute e stili di vita sani alla base dell’azione politica
e di governo (Atto di Indirizzo della CTSS di
Bologna, approvato in data 03.11.2008).
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze:
iniziative sul territorio, comunicazione diretta
con i cittadini;
attività di formazione e auto-formazione
rivolte a operatori e cittadini, in particolare a
opinion leader formali e informali;
realizzazione
partecipata
di
strumenti
informativi in lingua.
425
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
Progetto di empowerment sul corretto uso di
farmaci:
costituzione di un gruppo partecipato
interistituzionale e con rappresentanze della
comunità locale;
analisi dei dati di acquisto dei farmaci
considerati;
rilevazione bisogni di cittadini e prescrittori;
realizzazione
partecipata
strumenti
comunicativi;
costruzione e avvio di una campagna di
comunicazione sulle diverse tipologie di
farmaci;
iniziative di comunicazione diretta con i
cittadini;
attività di formazione sulle modalità
relazionali operatore/paziente (compliance).
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Piano finanziario:
Da valutare
in fase
operativa
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze:
percentuale di adesione ai programmi di
screening;
numero di opinion leader formali e informali
coinvolti nel progetto.
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Progetto di empowerment sul corretto uso di
farmaci:
evidenze della costituzione del gruppo
partecipato;
numero di pazienti che utilizza i farmaci in
modo conforme alla prescrizione medica
(variazione dati di “consumo”).
426
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: PROGETTO VALUTAZIONE IN PROMOZIONE DELLA SALUTE
(PRO.VA)
Azienda Usl di Bologna
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Dott.ssa Patrizia Beltrami
Responsabile U.O Promozione della salute
Azienda Usl di Bologna
Via Seminario, 1
San Lazzaro di Savena
[email protected]
Telefono 051 6224228Operatori sanitari e sociali, referenti della rete
aziendale di promozione della salute e della Health
Promoting Hospital, componenti degli Uffici di
Piano, rappresentanti della comunità locale
Il progetto è attivo dal 2007 nell’ambito del percorso
dei Piani per la salute dell’Area metropolitana
bolognese
Area Metropolitana bolognese
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azienda USL, Enti locali, Enti ed associazioni
coinvolte nella progettazione, monitoraggio e
valutazione degli interventi di Promozione della
salute
Il progetto intende sostenere il processo di crescita
culturale, sia di tipo tecnico-metodologico che
relazionale utile a promuovere la salute
dell’individuo e della comunità in termini di
“empowerment”, processo attraverso cui individui
e comunità acquistano capacità di controllo sui
determinanti della propria salute e li applicano alla
realtà in cui vivono in modo sempre più autonomo.
In tal senso si intende:
1. garantire un supporto tecnico-metodologico
specifico per la ricerca e la valutazione critica
delle conoscenze disponibili, sulle tematiche
prioritarie previste a valenza distrettuale tra le
priorità individuate nei piani attuativi di zona
per la salute ed il benessere
427
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
2. supportare la definizione di strategie di
implementazione efficace degli interventi
previsti di promozione della salute analizzando
in modo strutturato l’applicabilità al contesto
locale;
3. supportare i referenti distrettuali delle reti e
degli Uffici di Piano nella progettazione,
monitoraggio e valutazione dei singoli
interventi
4. supportare le reti, integrando le funzioni di
governo clinico e di epidemiologia, con quelle
della ricerca sociale ed educativa, nella
definizione delle azioni e nello sviluppo di
strumenti di monitoraggio dei progetti
Azioni previste
Piano finanziario:
Il Progetto intende operare con strategia
multisettoriale e trasversale di Promozione della
salute e di stili di vita sani alla base dell’azione
politica e di governo (Atto di indirizzo della
Conferenza Territoriale e Sanitaria di Bologna e del
Nuovo Circondario Imolese approvato in data
3.11.2008).
- realizzazione di iniziative formative sui
molteplici modelli di progettazione a
confronto ed in particolare sugli esempi di
buone pratiche in promozione della salute
- raccolta delle evidenze riguardanti le diverse
aree tematiche oggetto di progettazione
- Costruzione condivisa di un strumento utile a
facilitare la riproducibilità degli interventi in
termini efficaci (ricerca di prove di efficacia di
processo e di risultato)
- individuazione condivisa di alcuni progetti
prescelti da sottoporre ad una prima
valutazione
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Da definire
in
fase
operativa
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costituzione di un gruppo di pilotaggio
Realizzazione di iniziative formative coerenti agli
obiettivi
Evidenza della costruzione condivisa di un
modello utile alla redazione efficace di progetti
educativi e di promozione della salute Evidenza
dell’applicazione della metodologia prescelta su
un progetto di promozione della salute
428
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
PROGETTO SOVRAZONALE :
Denominazione: Piano Provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Azienda Usl di Bologna (Azienda Usl di Imola,
Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna ,
Istituto Ortopedico Rizzoli)
Dott. Gabriele Cavazza
(Coordinatore provvisorio)
Tel 051 6584942
Popolazione generale, studenti, famiglie ed
insegnanti, adolescenti, operatori sanitari e
lavoratori
Il progetto si attua a seguito della Delibera della
Giunta regionale 11giugno 2008 n. 844 - Piano
regionale di intervento per la lotta al tabagismo e
in continuità con la precedente Deliberazione n. 785
del 26.5.1999
Provincia di Bologna
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative ,
mondo del lavoro, privato sociale, volontariato,
mondo dello sport e spettacolo, mass media,
associazioni di consumatori ecc
Ridurre il numero di fumatori sia attraverso
l’aumento della quantità di coloro che smettono
di fumare sia mediante la riduzione del numero
di giovani che iniziano a fumare
Ridurre
il numero di persone esposte
all’inalazione del fumo passivo
nei seguenti ambiti e programmi di intervento:
A)Promozione
della
salute
e
prevenzione
dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti:
1)Prevenzione dell’abitudine al fumo tra i
giovani
B) Assistenza e supporto alla disassuefazione:
2) Centri antifumo
3) Intervento antifumo dei Medici di medicina
generale e degli altri operatori sanitari
C)Ambienti favorevoli alla salute e liberi dal fumo:
4 ) Luoghi di lavoro liberi dal fumo
5) Ospedali e servizi sanitari senza fumo
6) Scuole libere dal fumo
D) Comunicazione, formazione, innovazione e
valutazione (a carattere trasversale)
Il Progetto intende operare con strategia
multisettoriale e trasversale di Promozione della
salute e di stili di vita sani alla base dell’azione
429
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
politica e di governo (Atto di indirizzo della
Conferenza Territoriale e Sanitaria di Bologna e del
Nuovo Circondario Imolese approvato in data
3.11.2008).
Il programma provinciale e con ricadute operative a
livello locale (Aziendale/distrettuale) prevede per i
singoli ambiti di intervento:
azioni di tipo educativo attraverso campagne
d’informazione
e
sensibilizzazione
che
favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in
particolare tra le giovani generazioni
azioni di sostegno alla disassuefazione che
favoriscano ed incrementino l’accesso dei
fumatori ai programmi per smettere di fumare
Azioni di tipo normativo per il controllo del
fumo di tabacco negli ambienti pubblici e di
lavoro
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Le azioni saranno
coordinate in una logica di integrazione e di
sinergia
mirati e circoscritti a contesti di comunità
definite (creazione di ambienti favorevoli alla
promozione della salute come scuole, ospedali e
luoghi di lavoro)
realizzate con la gradualità necessaria a
consentire la crescita della consapevolezza e del
contesto sociale per affermare la cultura del
non fumo e l’assunzione da parte del cittadino di
un ruolo attivo e protagonista (empowerment)
Parte integrante e coerente di una strategia
multisettoriale e trasversale di promozione della
salute e di sani stili di vita
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Da valutare
in
fase
esecutiva
Per il 2009
Evidenza
della Costituzione del Gruppo
Provinciale “Territorio senza Fumo”
Evidenza della redazione del Piano strategico
provinciale di intervento per la lotta al tabagismo
Report annuale di monitoraggio degli interventi
per i singoli programmi previsti dal Piano (a
valenza Aziendale/ Provinciale )
430
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI
D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Completare l’informatizzazione della rete degli SPORTELLI SOCIALI per servizi
dall’accesso alla gestione
Garantire il diritto all’informazione sui servizi e sulle opportunità delle reti;
Assicurare nel percorso dello SPORTELLO SOCIALE l’equità di accesso, di trattamento e
accessibilità
Consolidare i percorsi di semplificazione e omogeneizzazione dell’accesso, con procedure
omogenee ed in rete fra i diversi servizi in un’ottica di sistema integrato
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di
Dimissione Protette.
Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta
all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR
1206/07
Sostenere e qualificare il lavoro degli operatori degli sportelli sociali e degli operatori del
servizio sociale territoriale e di rete
Attivare un percorso di formazione permanente dei vari operatori del Sistema
Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e
verifica delle stesse
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
431
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
DESTINATARI
•
•
•
•
•
anziani
disabili
popolazione fragile a rischio di non autosufficienza
immigrati
famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Promozione e sviluppo degli sportelli sociali
Collegamento Sportello Sociale - Sportello unico distrettuale
Collegamento Sportello Sociale – Sportello Lavoro
Implementazione omogenea dell’Osservatorio Provinciale – sistema informatico che consente
la registrazione del bisogno espresso dal cittadino e il monitoraggio in tempo reale;
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Disabili
etc.) e relativa formazione degli operatori;
Attuazione del Progetto dimissioni protette - ampliamento del sistema di offerta della rete dei
servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio
ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo;
Attivazione corsi di formazione per gli operatori e per il servizio di sociale territoriale di rete:
sviluppo del sistema di presa in carico nella definizione di metodologie operative omogenee
nei diversi ambiti d’intervento, analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni
emergenti, i percorsi di valutazione multidimensionale con particolare riguardo all’area della
disabilità;
Attivazione collaborazioni di consulenza giuridica.
Realizzazione Guida dei servizi.
Costruzione del portale web distrettuale dei servizi;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Area sociale, socio-sanitaria, sanitaria, lavoro e immigrazione.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Operatori Sportelli sociali, sportelli sanitari e sportelli lavoro, sportello migranti etc..;
Assistenti sociali , responsabili del caso dei Comuni;
Assistenti sociali, educatori e psicologi dei servizi distrettuali;
Esperto giuridico.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
Professionisti e formatori dei servizi pubblici ed esterni;
432
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
-
Agenzie formative;
Sotware house;
RISULTATI ATTESI
-
Il miglioramento ed uniformità dell’accessibilità ai servizi;
L’adeguatezza e appropriatezza delle risposte;
La semplificazione delle procedure;
Miglioramento dell’accoglienza;
Potenziamento e messa in rete di tutte le informazioni delle reti;
Tracciabilità e trasparenza dei percorsi: dall’accesso, alla presa in carico e all’erogazione;
Miglioramento della qualità e del benessere del lavoro degli operatori;
Arricchimento delle professionalità ;
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
Numero dei nodi informatizzati e numero degli operatori formati;
Numero progetti di dimissione protetta attivati;
Numero corsi di formazione e numero operatori coinvolti;
Realizzazione Guida dei servizi.
Avvio progetto portale web distrettuale dei servizi;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 92.349,49
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 6.384,23
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 85.965,26
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
433
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
CONTINUITÀ
DOMICILIARE
ASSISTENZIALE
INFERMIERISTICA
IN
ASSISTENZA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Assicurare la continuità ai trattamenti e/o interventi terapeutici a pazienti già in carico al
domicilio nell’arco delle 12 ore
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Sperimentazione già in atto (Gennaio 2009) nel Comune di Castel Maggiore e progressiva
implementazione del progetto negli altri Comuni del Distretto
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile SATeR Distretto Pianura Est - Rovinetti Lorenza
051 6662903 [email protected]
DESTINATARI
Cittadini residenti nei Comuni del Distretto in carico al Servizio Infermieristico Domiciliare
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire la continuità delle cure e dell’assistenza infermieristica alle persone già in carico al
servizio infermieristico domiciliare per garantire interventi e/o prestazioni ritenute dall’equipe del
Servizio infermieristico domiciliare non procrastinabili o non demandabili ai caregiver
434
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
AZIONI PREVISTE
Sperimentazione del progetto nell’ambito del Comune di Castel Maggiore per la durata di sei
mesi, valutazione e successiva implementazione nei restanti Comuni del Distretto
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL di Bologna – Medici di Medicina Generale – Medici di Continuità Assistenziale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Infermieri
RISULTATI ATTESI
Garanzia della continuità assistenziale nell’arco delle 12 ore sette giorni la settimana
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
435
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
INFERMIERE DI FAMIGLIA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sviluppo dell’offerta di servizi basata sui modelli di assistenza individuati sui bisogni dei cittadini
e delle loro famiglie definiti dal target individuato, con particolare riguardo all’articolazione di
risposte flessibili.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est – Nuclei di Cure Primarie
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile SATeR Distretto Pianura Est - Rovinetti Lorenza
051 6662903 [email protected]
DESTINATARI
Pazienti in dimissione protetta
Cittadini over 65 anni con patologie croniche di tipo cardiovascolare, oncologico, metabolico,
cerebrovasculopatico, polmonare
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Promuovere self care – adattamento alla cronicità/disabilità
Sostenere il più a lungo possibile i livelli di autonomia dell’assistito
436
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
•
•
•
Promuovere il processo del morire nell’ambiente di vita della persona
Promuovere/favorire la continuità assistenziale nel processo/percorso
Erogare assistenza infermieristica di bassa/media complessità
AZIONI PREVISTE
Implementazione progressiva del modello assistenziale dell’Infermiere di Famiglia, già sviluppato
nel Nucleo di Cure Primarie di Molinella, in tutti i Nuclei di Cure Primarie del Distretto
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Area Sociale e Socio Sanitaria
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL, Servizi Sanitari e Socio Sanitari del Distretto Pianura Est, Servizi Sociali dei Comuni,
Associazioni del Volontariato, Medici di Medicina Generale Medici di Continuità Assistenziale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Infermieri
RISULTATI ATTESI
-
Miglioramento dell’accesso alle cure attraverso la possibilità di avere un punto di riferimento
infermieristico per ogni nucleo familiare preso in carico
Garanzia della continuità assistenziale, per l’adesione sistematica al piano di cura e di
assistenza
Facilitazione nel raccordo e nell’intervento dei professionisti coinvolti nel processo clinicoassistenziale
Valorizzazione della professionalità attraverso il superamento del sistema assistenziale
prestazionale e lo sviluppo di un sistema basato sulla valutazione professionale
multidimensionale del cittadino – famiglia –collettività
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
Numero Nuclei di Cure Primarie dove il modello assistenziale è stato attivato/Nuclei di Cure
Primarie Totali del Distretto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
437
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
I SISTEMI DI ACCESSO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
Facilitazione e semplificazione di accesso dei cittadini alle strutture sanitarie
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Garantire la facilitazione dell’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie mediante la
riorganizzazione dei punti di prenotazione, con conseguente riduzione delle prenotazioni a cup,
ed individuazione di diverse sedi di prenotazione presso i prescrittori con conseguente
ampliamento delle fasce orarie di accesso al servizio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AZIENDA USL BO Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Montanelli Roberta responsabile amministrativo Distretto Pianura Est, via Asia 61 S.Pietro in
Casale tel 051/6662799
Roberta.montanelli @ausl.bologna.it
DESTINATARI
Pazienti afferenti ai MMG del Distretto pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
438
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Individuazione e realizzazione di nuovi percorsi di accesso alle prenotazioni sanitarie a favore dei
cittadini
AZIONI PREVISTE
-
Coinvolgimento personale amministrativo e sanitario distretto Pianura Est
Attivazione collegamenti informatici,
Formazione del personale
Informazione ai cittadini
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Parti sociali
Area Dipartimento cure primarie
Medici prescrittori
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale amministrativo dipendente o in convenzione presso i medici prescrittori , personale cup
2000,figure tecniche.
RISULTATI ATTESI
Riorganizzazione punti di accesso alle prenotazioni
Ampliamento e facilitazione all’accesso per i cittadini
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Aumento ore di disponibilità di apertura dei punti di prenotazione
Riduzione dei tempi di attesa ai cup
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
439
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO :
RIORGANIZZAZIONE RETE ORTOPEDICA METROPOLITANA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
garantire standard assistenziali elevati e costanti ai pazienti con patologia traumatica
valorizzare le eccellenze professionali di livello internazionale sulla colonna vertebrale che
operano nell’ambito della patologia traumatica, degenerativa e neoplastica
garantire una risposta più efficiente, efficace e tempestiva ad esigenze crescenti e differenziate
in ambito ortopedico
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Direzione sanitaria Azienda Usl di Bologna
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
I Comuni dell’Azienda Usl di Bologna
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Mariacristina Cocchi, Direttore Distretto Pianura Est – Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale –
tel: 051/6662642
[email protected]
DESTINATARI
Residenti nell’Azienda Usl di Bologna
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1.
garantire standard assistenziali elevati e costanti ai pazienti con patologia traumatica
440
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
2.
3.
valorizzare le eccellenze professionali di livello internazionale sulla colonna vertebrale che
operano nell’ambito della patologia traumatica, degenerativa e neoplastica
garantire una risposta più efficiente, efficace e tempestiva ad esigenze crescenti e differenziate
in ambito ortopedico
AZIONI PREVISTE
1.
2.
3.
Riorganizzazione delle attività di pronto soccorso traumatologico in area cittadina, con
estensione delle attività del Pronto Soccorso Ortopedico dell’Ospedale Maggiore alle 24 ore
dalle attuali 12, e superamento dell’accettazione notturna traumatologica presso l’Istituto
Rizzoli.
Concentrazione delle attività di chirurgia vertebrale di elezione presso lo IOR, e di quella
vertebrale traumatologica c/o il Trauma Center dell’OM, con ulteriore sviluppo delle
eccellenze professionali specifiche in entrambi i settori.
Ridefinizione del sistema dell’offerta di attività ortopedica nella rete ospedaliera, con
riorientamento della mission produttiva dei vari nodi presenti in area cittadina e nel territorio
metropolitano.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Verrà costituita una collaborazione istituzionale fra Azienda USL e Istituto Ortopedico Rizzoli.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Verrà coinvolto il personale medico/tecnico/infermieristico/ amministrativo presente nelle U.O
interessate
RISULTATI ATTESI
1.
Trasferimento di competenze professionali specifiche dello IOR presso l’Ospedale di
Bentivoglio e Budrio , ma anche negli altri nodi territoriali del Distretto Pianura EST. La
prospettiva è quella di ampliare la gamma, e successivamente anche i volumi, delle attività di
chirurgia ortopedica offerta ai cittadini residenti e nei territori di prossimità, anche attraverso
lo sviluppo e la specializzazione delle attività ortopediche dell’Ospedale di Budrio,
mantenendo su tutta l’area l’attività ambulatoriale oggi presente, che potrà piu’ efficacemente
collegarsi sia con i diversi nodi ospedalieri in cui viene svolta l’attività chirurgica (Budrio,
Bentivoglio e l’Istituto Ortopedico Rizzoli), ed esprimere quindi una offerta di servizi più
articolata e produttiva
2.
Riorganizzazione delle attività ortopediche presso l’Ospedale di San Giovanni in Persiceto,
collegherà la propria attività a quello dell’Ortopedia dell’Ospedale Maggiore. Da questa
riconfigurazione organizzativa si prevede il realizzarsi dell’integrazione organizzativa e
professionale fra gli ortopedici presenti nelle due sedi, che consentirà di trattare nel blocco
operatorio dell’Ospedale di San Giovanni in regime di day surgery un consistente volume di
domanda sia di quel territorio, sia dell’area cittadina di Bologna
3.
la creazione di due poli impegnati sulla patologia della colonna vertebrale che siano in grado
di differenziare e caratterizzare la propria “mission” – l’Ospedale Maggiore sulla patologia
traumatologica, e l’Istituto Ortopedico Rizzoli sulla patologia neoplastica e degenerativa
consentirà
441
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
4.
Riconfigurazione del sistema cittadino di risposta alla patologia traumatologica basato sulla
presenza di 2 PS traumatologici che, nel rispetto di tali standard, opereranno sulle 12 ore
(Pronto Soccorso dello IOR e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi) e
di 1 che sarà attivo sulle 24 ore per tutto l’ambito metropolitano (Pronto Soccorso
dell’Ospedale Maggiore), essendo anche centro di riferimento regionale per i pazienti
politraumatizzati.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
442
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO DELLE AZIONI PER LA GESTIONE DELLA
SICUREZZA DELLE CURE NELLE ATTIVITÀ CLINICO -ASSISTENZIALI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementazione del piano delle azioni per la Gestione della Sicurezza delle cure nelle attività
clinico –assistenziali
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Lorenza Rovinetti – Responsabile Sater Distretto Pianura Est- Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in
Casale.
Tel:051/6662903
[email protected]
DESTINATARI
Operatori dell’Azienda Usl e residenti nel Distretto
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Riduzione degli eventi avversi
443
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
AZIONI PREVISTE
1.
2.
Introdurre e sviluppare strumenti di risk management: piano di gestione integrata dei rischi
sanitari, coerente con le modalità di governo dei percorsi
Gestione e controllo della documentazione sanitaria clinico-assistenziale (ospedale e territorio)
RISULTATI ATTESI
1.
2.
3.
Aumentare l’adesione al rispetto delle procedure per la riduzione del rischio
Incentivare la segnalazione degli eventi avversi
Riduzione degli eventi avversi
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
444
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
IMPLEMETAZIONE DEI PERCORSI DI CURA PER PATOLOGIE CRONICHE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Implementazione percorsi di cura per patologie croniche quali le sindromi metaboliche diabete,
scompenso cardiaco Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva, insufficienza renale progressiva
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Area Governo clinico – Staff Direzione Azienda Usl di Bologna
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie – Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale.
Tel. 6662724
[email protected]
DESTINATARI
Pazienti affetti da patologie croniche quali diabete, disturbi del comportamento alimentare,
scompenso cardiaco, bronco pneumopatie croniche ostruttive.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Migliorare la qualità del percorso per le patologie croniche sopra individuate
445
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
AZIONI PREVISTE
1.
2.
3.
4.
definizione di percorsi condivisi
realizzazione audit clinico sulla sindrome metabolica
realizzazione del registro dei pazienti diabetici
implementazione del piano dell’ossigeno terapia domiciliare
RISULTATI ATTESI
Predisposizione dei piani di estensione dei percorsi
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
446
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO PER RIDURRE IL RICORSO
INAPPROPRIATO AL PRONTO SOCCORSO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Definizione di percorsi integrati comprensivi della presa in carico territoriale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Dipartimento Cure Primarie
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie
Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale.
Tel. 6662724
[email protected]
DESTINATARI
Residenti nel Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Ridurre il ricorso inappropriato al pronto soccorso
447
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
AZIONI PREVISTE
1.
2.
progettazione dell’integrazione di informazioni tra la continuità assistenziale e i Medici di
Medicina Generale
definizione della procedura di presa in carico territoriale dei “frequent-users”
RISULTATI ATTESI
1.
2.
definizione di un minimun data set di informazioni per la condivisione delle informazioni
cliniche
sperimentazione della procedura di presa in carico dei frequent users
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
448
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
SVILUPPO NUCLEI DI CURE PRIMARIE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sviluppo dei Nuclei di Cure Primarie
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Direzione sanitaria Aziendale
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie
Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale
Tel. 6662724
[email protected]
DESTINATARI
Residenti nel Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sviluppo dei Nuclei di Cure primarie
449
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
AZIONI PREVISTE
1.
2.
3.
centrare lo sviluppo dei NCP sulla continuità delle cure
sviluppare l’integrazione professionale
sviluppare attività di governo clinico e assistenziale nei nuclei attraverso strumenti di
valutazione quali-quantitativa delle attività
RISULTATI ATTESI
Percorsi multi professionali sulla continuità di cura
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
450
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
IMPLEMENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI ASSISTENZA SPECIALISTICA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Definizione di percorsi integrati comprensivi della presa in carico territoriale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
AUSL Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie
Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale
Tel. 6662724
[email protected]
DESTINATARI
Residenti nel Distretto Pianura ESt
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Si, relativamente alle agende dedicate
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Attivazione di agende di garanzia
Valutazione e sviluppo delle agende dedicate ai NCP
Differenziazione dell’offerta di prestazioni
451
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
AZIONI PREVISTE
1.
2.
3.
Definizione di un set di prestazioni da inserire nelle agende di garanzia
Predisposizione piano
valutazione dell’impatto di agende dedicate per nucleo
RISULTATI ATTESI
Contenimento dei tempi di attesa per le branche oggetto dell’intervento estensione delle agende
dedicate ai nuclei
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico del Bilancio Sanitario
452
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INTERVENTO/PROGETTO
STILI DI VITA SANI E CONSAPEVOLI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere stili di vita sani e una sana alimentazione
Promuovere la sostenibilità ambientale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale- Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano-051.6669583
Email: [email protected]
DESTINATARI
Cittadini residenti nel Distretto
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere sul territorio del Distretto una corretta
informazione su stili di vita sani e consapevoli con particolare attenzione alle corrette scelte
alimentari che, se promosse fin dall’infanzia, possono anche contribuire a ridurre il rischio di
soffrire di patologie quali obesità, malattie cardiache, ipertensione, diabete, alcuni tipi di cancro e
osteoporosi
453
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
Nello specifico si vuole:
• sostenere la messa in rete delle realtà esistenti sul territorio che si occupano di sostenibilità
ambientale
• sostenere la diffusione/pubblicizzazione di iniziative collettive presenti sul territorio
• Sensibilizzare ad un’educazione della salute e un’educazione ad una alimentazione sana
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede le seguenti azioni:
•
•
•
Mappatura delle realtà formali ed informali che sul Distretto si occupano di tutela ambientale,
sostenibilità, stili di vita sani.
Mappatura degli eventi distrettuali ( sagre, mercatini dello scambio, mercatini del biologico
feste, incontri di sensibilizzazione etc….) vicini al tema della riscoperta dei cibi, della
sostenibilità, degli stili di vita sani
Allestimento di una “ Giornata per la salute” eventualmente in collaborazione con eventi già
esistenti che comprenda stands di:
promozione degli antichi sapori e sane abitudini del cibo confezionato in casa:
dimostrazione in piazza delle massaie
Promozione del concetto di salute secondo l’ottica delle diverse culture presenti nel ns.
territorio : tisane ,erbe aromatiche,cibi particolari…….
Promozione del consumo consapevole dell’alcol e delle sostanze
Promozione della guida sicura
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Onde Anomale network
Percorsi formativi Obiettivo salute (AUSL)
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
Comuni
Associazioni e cooperative del territorio
Scuole
Ausl
Vigili
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
N. 1 coordinatore del progetto
N. 1 operatore per realizzare la mappatura
Volontari di Associazioni e cooperative del territorio
RISULTATI ATTESI
Creazione di un archivio delle iniziative presenti sul territorio che riguardano il tema sella
sostenibilià ambientale e dei corretti stili di vita
Creazione dell’evento “ Giornata per la salute”
454
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Area Trasversale
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
Mappatura delle iniziative e delle risorse presenti sul territorio
Realizzazione dell’evento
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 0,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € /
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
455
456
457
458
TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER IL LAVORO DEL DISTRETTO DI PIANURA EST
Nel corso del 2008 le attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro si sono concentrate
primariamente sui percorsi di formazione (segue monitoraggio dei corsi di formazione
professionale inseriti nel Programma Attuativo 2008) e sulle esternalizzazioni di servizi a favore
delle cooperative sociali di tipo B.
Nel corso dell’autunno 2008 il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi ha proseguito le
sue attività, mettendo a punto i progetti di formazione professionale per l’annualità 2009 e
individuando i soggetti da inserire all’interno dei nuovi corsi; sono stati utilizzati i criteri
precedentemente definiti, con l’ apporto di modifiche migliorative alle modalità operative.
E’ stato effettuato, in collaborazione con il Consorzio Sic, un monitoraggio delle esternalizzazioni
di servizi a favore delle cooperative sociali di tipo B da parte delle Amministrazioni comunali;
l’incremento di queste esternalizzazioni faceva parte degli obiettivi inseriti all’interno del
Documento di impegno delle Amministrazioni Comunali per la promozione dell'inserimento lavorativo di
cittadini disabili o in condizione di svantaggio sociale, stilato nel 2007.
Il valore economico complessivo dell’ammontare dei servizi affidati alle coop di tipo B nell’anno
2008 è di circa 1.300.000 euro, per servizi che riguardano la manutenzione del verde, le pulizie, la
refezione scolastica e la stampa di periodici comunali.
12 Comuni su 15 affidano i loro servizi a queste cooperative; in alcuni casi si tratta di un importo
economico complessivo che supera i 300.000 euro, in altri casi è inferiore ai 10.000 euro.
Si può stimare che all’interno dei servizi affidati alle coop di tipo B siano stati effettuati 43
inserimenti lavorativi di persone segnalate dai servizi del territorio.
Il monitoraggio ha messo in luce un incremento di circa il 10% tra il 2007 e il 2008 dell’importo
economico totale dei servizi esternalizzati dalla Amministrazioni comunali del Distretto.
Nell’arco del 2009 il Tavolo proseguirà le sue attività, concentrandosi in particolare su:
•
•
•
•
•
Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in
situazione di svantaggio sociale (vedi progetto)
Attuazione del Protocollo d’intesa sulle misure straordinarie a favore delle famiglie per
contrastare l’attuale crisi economica (vedi progetto)
Progettazione e realizzazione percorsi di formazione e di transizione al lavoro (vedi progetto)
Ulteriore promozione dell’affidamento di servizi alle cooperative di tipo B da parte delle
Amministrazioni comunali e delle ASP
Promozione dell’affidamento di servizi alle cooperative di tipo B di servizi ambientali, in
particolare della raccolta differenziata di rifiuti
459
460
461
PROGETTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE – Provincia di Bologna – Servizio Politiche
Attive del Lavoro e Formazione - Fondo Sociale Europeo Ob. 2 Competitività Regionale e
Occupazione – Anno 2007
La realizzazione dei percorsi formativi si è caratterizzata dalla presenza di un forte lavoro di rete
attivo fin dalla fase di progettazione ed impegnato in tutta la fase di realizzazione; l’ideazione e
progettazione, l’erogazione e il monitoraggio dell’attività della presente operazione, infatti, è stata
oggetto della partecipazione e interazione dei differenti attori che compongo il Tavolo
Interistituzionale per il Lavoro del Distretto di Pianura Est.
A seguito dell’analisi effettuata dal Tavolo Interistituzionale per il Lavoro si è evidenziato un
quadro dettagliato della popolazione in condizione di svantaggio “in carico” ai diversi servizi nel
territorio del Distretto tra disabili adulti, utenti Sert, utenti CSM, utenti dei Servizi Sociali dei
Comuni e utenti migranti degli Sportelli Punto Migranti. Si è avviato uno specifico Sottogruppo
Tecnico per gli inserimenti lavorativi che ha individuato criteri e metodo di lavoro per la selezione
dei soggetti da inserire nei percorsi formativi.
I colloqui individuali si sono svolti nel rispetto dei criteri condivisi dal Sottogruppo Tecnico:
vicinanza territoriale, valutazione della tenuta, esperienza pregressa, predisposizione al profilo in
termini di aspettative, consapevolezza di sé e motivazione al percorso, affidabilità e disponibilità
alle attività proposte, carichi famigliari, competenza linguistica e rappresentatività di tutti i Servizi
coinvolti.
DONNE VERSO IL LAVORO: PERCORSI DI FORMAZIONE MULTIPROFILO – FUTURA
In merito ai profili professionali proposti di Addetta alla cura della persona e di Addetta alla
ristorazione collettiva sono state condivise con i Servizi di riferimento le segnalazioni delle
potenziali candidate in carico considerando insieme ogni singolo caso presentato e procedendo in
seguito a “selezionare” le segnalazioni pervenute.
Il progetto si è rivolto a donne italiane e a donne migranti inquadrabili nei fenomeni di nuove
povertà con un approccio integrato e personalizzato al fine anche di combattere ogni forma di
discriminazione nel mercato del lavoro perseguendo l’obiettivo di favorire l’inserimento o il
reinserimento lavorativo di soggetti a rischio di esclusione sociale rivolgendosi a donne che
rientrano nelle categorie dello svantaggio sociale, con particolare attenzione alle cittadine migranti.
L’appello rivolto alle imprese ha visto la risposta da parte di numerose realtà cooperative che
operano nel settore della cura della persona in strutture per anziani, strutture per minori e
strutture per disabili (Coop Dolce, Coop Cadiai, Istituzione dei servizi sociali e culturali di
Minerbio, Istituzione per l’esercizio dei Servizi alla persona e alla famiglia del Comune di Baricella,
Coop L’Orto) e un azienda che opera nel settore della ristorazione collettiva nel territorio di
riferimento (Marangoni srl) e che hanno positivamente collaborato mettendo a disposizione e
strutture e personale per la sperimentazione di un nuovo modello di formazione (mista in aula per
la fase di orientamento e in situazione per la parte teorico-pratica) e inserimento lavorativo (stage
con forte tutoraggio realizzato in stretta sinergia con gli operatori dei servizi socio-sanitari) per
persone in condizione di svantaggio sociale.
L’obiettivo operativo di tale operazione è stato quello di realizzare due percorsi di formazione
relativi a due diversi profili professionali: “Addetta alla cura della Persona” (190 ore di cui stage
110) e “Addetta alla ristorazione collettiva” (190 ore di cui stage 110), dedicando ad entrambi
462
momenti in comune di “Orientamento socio linguistico al lavoro e al contesto aziendale” (40
ore).
Il percorso di orientamento proposto, avviato in data 14/3/2008 e concluso il 20/6/2008 presso
l’Istituto Comprensivo Statale di Minerbio si è svolto attraverso un primo momento finalizzato alla
costituzione del gruppo e alla socializzazione e alla reciproca conoscenza tra le partecipanti. Tale
attività è stata condotta attraverso la realizzazione di un laboratorio narrativo-creativo al fine di
favorire il dialogo interculturale in gruppi multietnici e per favorire il superamento di situazioni di
esclusione sociale. Successivamente sono stati affrontati gli aspetti fondamentali del mercato del
lavoro, la legislazione vigente e la gestione delle relazioni organizzative all’interno del posto di
lavoro con un’attenzione particolare alla tipologia di attività ed ai settori di riferimento, quindi
temi e contenuti specifici ricorrenti nelle mansioni svolte nei Servizi alla persona e nella
Ristorazione.
Percorso “Addetta alla cura”
Complessivamente il lavoro svolto in aula - monitorato anche attraverso momenti di verifica
sull’apprendimento dei contenuti trattati e sulle aspettative - e il percorso di stage - verificato con
valutazioni da parte delle aziende coinvolte in merito alle capacità relazionali, tecnico-operative e
ai gradi di autonomia e responsabilità di ciascuna - ha dato esiti positivi rispetto alla “tenuta” delle
partecipanti, in merito all’impegno, alla puntualità, alla collaborazione, alla frequenza e alla
disponibilità all’ascolto e ad apprendere; le difficoltà riscontrate sono invece riconducibili alla
mancanza di esperienza per quasi tutte nel settore di riferimento, quindi alla preparazione
professionale rispetto alle conoscenze e capacità maturate, e per qualcuna delle ragazze qualche
difficoltà in più legate alla conoscenza della lingua.
Esiti di percorso: 6 inserimenti lavorativi
Per le altre partecipanti, invece, si sta cercando di proseguire, in collegamento con i Servizi di
riferimento, l’esperienza formativa/lavorativa in quanto gli obiettivi che hanno raggiunto
attraverso il percorso formativo fatto sono stati estremamente positivi per tutte.
Il percorso di Addetta alla ristorazione collettiva è stato condotto con modalità di formazione in
situazione con modalità laboratoriali operative direttamente nel contesto produttivo dell’Azienda
Marangoni che ha messo a disposizione gli spazi e il personale da dedicare alle diverse attività
previste.
La metodologia utilizzata di formazione in situazione ha risposto all’esigenza di facilitare
l’apprendimento teorico e la traduzione di quest’ultimo in competenze professionali operative in
tempi rapidi, al fine di sostenere l’interesse e la motivazione e la partecipazione delle allieve.
Complessivamente l’andamento è stato particolarmente positivo.
La frequenza alla formazione in situazione è stata alta per tutte le allieve coinvolte. Le partecipanti
hanno frequentato il percorso con serietà, puntualità, motivazione, disponibilità, collaborazione e
impegno. Le valutazioni emerse da parte della struttura e dai referenti delle due sedi sono state
allo stesso modo molto positive in termini di capacità, impegno, puntualità, correttezza riscontrate.
Esiti di percorso: 5 inserimenti lavorativi (di cui 1 borsa lavoro)
Durante tutto il percorso di entrambi i profili, dalla formazione d’aula alla formazione in
situazione nelle aziende nonché per la parte di stage, le allieve sono state accompagnate e seguite
dalla presenza costante della tutor che ha garantito il sostegno alle allieve, la mediazione e
risoluzione delle eventuali criticità del gruppo e tra il gruppo e il sistema aziendale, intervenendo
tempestivamente nei casi di difficoltà personali. La tutor inoltre ha attuato un costante raccordo fra
il gruppo e i singoli e la rete dei servizi e ha facilitato e accompagnato le allieve negli inserimenti
lavorativi durante e al termine del percorso, monitorando costantemente i percorsi delle donne
coinvolte e continuando il lavoro di rete per facilitare i singoli percorsi individuali, in particolare
per le allieve che non hanno trovato una immediata collocazione lavorativa.
463
VERSO IL LAVORO: PERCORSI DI FORMAZIONE MULTIPROFILO - FUTURA
Il progetto si è rivolto a uomini giovani e adulti italiani e stranieri (in regola con il permesso di
soggiorno) a rischio di esclusione sociale per cause diverse: cittadini migranti in condizione di
forte disagio e marginalità, giovani e/o adulti iscritti negli elenchi provinciali della L. 68/99, con
attenzione ai casi di bassa scolarità o comunque a titoli di studio non specifici, a persone che
necessitano di supporti per l’inserimento lavorativo in uscita dal percorsi di riabilitazione e in fase
di reinserimento nel contesto sociale locale, oppure persone in condizione di povertà e disagio con
problematiche legate a difficoltà relazionali o esposte ai più veloci processi di precarizzazione e
espulsione dal ciclo produttivo.
Il progetto era rivolto a cittadini segnalati dai servizi del Distretto. Solo in un secondo momento, a
fronte dell’esito delle verifiche relative alle segnalazioni pervenute e di uleteriori confronti con i
Consorzi in merito a diversi casi particolari, nonchè alla verifica delle ulteriori segnalazioni
successivamente pervenute si è deciso di allargare il bacino di provenienza dei candidati al
territorio del Distretto della Pianura Ovest (Comune di Anzola dell’Emilia) e in ultimo a quello di
Bologna (Cooperativa la Piccola Carovana).
Questa iniziativa ha previsto fin dalla fase di progettazione, alla luce della rilevazione effettuata
dai due Consorzi in termini di fabbisogno di personale delle proprie consociate, l’identificazione di
potenziali inserimenti occupazionali nei due Consorzi di cooperative Powerlog e Log-Italia che
operano da diversi anni nel territorio provinciale nell’ambito professionale della logistica trasporti
e magazzino.
In collaborazione con i Consorzi sono stati definiti i contenuti formativi del percorso per i profili
professionali richiesti facendo riferimento alle qualifiche professionali definite dalla Regione
Emilia Romagna.
Per le ore previste di formazione (docenza e formazione in situazione) i Consorzi hanno impegnato
nelle attività il proprio personale per i contenuti dedicati alla sicurezza sul lavoro e
all’acquisizione di competenze professionali di addetto al magazzino e logistica e hanno messo a
disposizione i propri locali e magazzini nonché i materiali e le attrezzature necessarie per le attività
di formazione in situazione e di stage.
L’obiettivo operativo di tale operazione è stato quello di realizzare un percorso di formazione
relativo al profilo professionale di “Addetto al magazzino e alla logistica” attraverso un iniziale
percorso di Orientamento socio linguistico al lavoro e al contesto aziendale” (40 ore + 18 di
recuperi didattici) e un successivo percorso di formazione in situazione e attività di stage (110 ore)
direttamente presso le aziende cooperative dei consorzi.
La formazione sia di docenza che in situazione nelle aziende è stata accompagnata dalla presenza
costante di un tutor, figura che ha garantito il sostegno agli allievi, la mediazione e risoluzione
delle eventuali criticità del gruppo e tra il gruppo e il sistema aziendale intervenendo
tempestivamente nei casi di difficoltà personali. Il tutor inoltre ha attuato un costante raccordo fra
il gruppo e i singoli e la rete dei servizi coinvolti.
Nel percorso iniziale di orientamento al lavoro, avviato in data 19/5/2008 e concluso il 29/7/2008
presso la sede di Futura di San Pietro i docenti, nonché formatori e personale occupato all’interno
dei Consorzi che hanno collaborato al progetto, hanno trattato principalmente temi e contenuti
relativi alle attività di magazzino, alla geografia del magazzino, alla logistica industriale, alla
movimentazione e allo stoccaggio merci affrontando la legislazione e l'approccio al lavoro con
particolare attenzione all’ambito cooperativo.
464
In merito alla Sicurezza sul lavoro, tema particolarmente sentito all’interno dei magazzini che
operano nella movimentazione merci e logistica, si è affrontato il modulo di Sicurezza sul lavoro
per poter affrontare adeguatamente il percorso successivo di formazione in situazione e di stage.
Successivamente sono stati affrontati gli aspetti fondamentali del mercato del lavoro, alla
legislazione vigente ed alla gestione delle diverse attività all’interno del posto di lavoro con
un’attenzione particolare alla tipologia di attività ed ai settori di riferimento e ai temi e contenuti
specifici ricorrenti nelle mansioni svolte all’interno dei diversi magazzini.
Per l’attività di formazione in situazione la suddivisione dei gruppi è stata realizzata adottando in
via prioritaria criteri oggettivi quali la vicinanza geografica, la motivazione al profilo, l’esperienza
pregressa, le dinamiche di gruppo scaturite dalla fase di aula, si è quindi fatto un bilanciato per
definire due gruppi distinti da inserire in formazione presso le cooperative.
A seguito, inoltre, delle segnalazioni successive all’avvio da parte dei servizi e a fronte anche di
alcuni ritiri, si è provveduto ad organizzare una terza ulteriore Edizione per la formazione in
situazione presso le aziende cooperative del consorzio Log Italia così anche da rispettare la richiesta
dello stesso Consorzio di poter sviluppare il percorso con due piccoli gruppi per meglio conciliare
sia le esigenze formative dei partecipanti che quelle organizzative delle realtà produttive coinvolte.
Per tutti i partecipanti inseriti successivamente all’avvio si è provveduto ad organizzare giornate di
formazione/recupero dei contenuti didattici già svolti e propedeutici alle attività di formazione in
situazione (18 ore).
Consorzio Power Log: per l’attività di stage (110 ore) il consorzio ha trovato per ciascun
partecipante un’adeguata collocazione nelle sedi stage considerando alla base degli inserimenti le
diverse caratteristiche dei partecipanti e delle predisposizioni e attitudini di ciascuno emerse
attraverso la formazione in situazione che ha in breve tempo evidenziato le diverse predisposizioni
e criticità di ciascuno.
Data la liquidazione del Consorzio Power Log, alla luce dei recenti accadimenti che hanno
destabilizzato negli ultimi mesi il panorama delle cooperative coinvolte , è difficile poter
prevedere, nonostante alcune valutazioni molto positive fatte per qualcuno, inserimenti lavorativi
in questo momento.
Consorzio Log Italia: Per l’attività di stage (110 ore) il Consorzio ha considerato per gli inserimenti
le diverse caratteristiche dei partecipanti e le predisposizioni e attitudini di ciascuno emerse
attraverso la formazione in situazione.
Inizialmente e durante il percorso, attraverso il lavoro di coordinamento, tutoraggio e
monitoraggio delle diverse attività sono emerse considerazioni positive sull’andamento dei
percorsi formativi di stage attivati, condivise anche con i referenti aziendali con particolare
riferimento ad alcuni partecipanti.
Le valutazioni finali richieste per le attività svolte di stage, invece, in termini di capacità relazionali
(capacità di ascolto, osservazione, di chiedere aiuto, spiegazioni, partecipare attivamente al gruppo
di lavoro,..), capacità tecnico-operative (tempi di lavoro, quantità e qualità dei compiti svolti,
attitudine al lavoro, capacità di svolgere gli impieghi pratici di magazzino e logistica e le mansioni
assegnate,..), autonomia e responsabilità (rispetto ai compiti assegnati, impegno, attenzione
prestata, puntualità nel rispetto delle regole e del contesto,..) non hanno evidenziato percorsi
particolarmente positivi. Il Consorzio ha quindi ritenuto non idonei all’inserimento lavorativo i
candidati che sono stati coinvolti nel percorso formativo all’interno delle cooperative Log Italia
principalmente considerando che nessuno di loro, per le peculiarità del lavoro cooperativo, è
risultato idoneo al profilo professionale per motivazioni diverse in merito al grado di autonomia
operativa sviluppata, alla scarsa attitudine al lavoro, alla scarsa capacità di relazionarsi con i
colleghi, alla scarsa attitudine al profilo rispetto ai tempi e ai ritmi di lavoro.
465
Inoltre non sono stati valutati 3 partecipanti dell’edizione in quanto hanno abbandonato il
percorso successivamente all’avvio o all’inserimento in azienda.
A fronte di tali valutazioni è stato richiesto di poter eventualmente rivedere, laddove possibile, le
considerazioni emerse in
maniera tale da far corrispondere coerentemente con quanto
effettivamente è emerso durante il percorso; questo per poterle presentare eventualmente in altre
realtà lavorative con una valenza sicuramente più significativa a supporto dei possibili inserimenti
al lavoro. Il Consorzio purtroppo non si è reso disponibile in tal senso confermandoci
l’impossibilità di inserire presso le loro cooperative i partecipanti al percorso formativo svolto.
ESITI DI PERCORSO: 4 inserimenti lavorativi
A fronte dei diversi ritiri e abbandoni di diversi partecipanti, all’avvio e successivamente all’avvio
e a fronte anche del lieve infortunio di un partecipante al percorso, non è stato raggiunto il 70% di
frequenza all’attività.
466
467
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
PROGETTO SOVRAZONALE :
P.A.R.I. 2008 – Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati (bando riaperto
fino a giugno 2009)
Comune o forma associativa ex-art.16
Provincia di Bologna
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Patrizia Paganini
Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione
Provincia di Bologna
- Soggetti in forte condizione di svantaggio
disoccupati;
- Monogenitori disoccupati;
- Over 50 disoccupati da più di 12 mesi;
- Disoccupati da più di 12 mesi;
- Lavoratori privi di un rapporto di lavoro stabile;
- Lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in
deroga (settore installazioni telefoniche);
Rinnovo del Progetto P.A.R.I.
Ambito territoriale di realizzazione
Provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale;
Italia Lavoro Spa; Regione Emilia Romagna;
Province; Comuni; Asl; INPS.
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Migliorare le chances occupazionali di persone in
gravi condizioni di svantaggio ed in carico ai servizi
sociali e sanitari del territorio. Tali interventi
andranno di norma concordati all’interno di progetti
personalizzati elaborati in raccordo tra gli operatori
dei servizi sociali e sanitari e quelli dei servizi per
l’impiego provinciali (Centri per l’Impiego e
Sportelli comunali per il lavoro).
- Sostegno al reddito per la partecipazione ad azioni
di Politica Attiva del lavoro (€ 450,00 al mese per
massimo 5 mesi);
- Bonus assunzionali (massimo € 5.000,00);
- Contributi alla formazione (da € 1.800,00 ad €
468
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
5.000,00 a seconda del destinatario)
Costo totale Quota
previsto
regionale
Piano finanziario:
Quota nazionale
Il progetto è finanziato dal Ministero del lavoro e
attuato da Italia Lavoro Spa e prevede una
graduatoria regionale. Fino a emanazione della
graduatoria pertanto non è possibile conoscere le
risorse destinate ai singoli territori provinciali. Nel
2008 in Provincia di Bologna sono state istruite n°
47 domande, di cui 38 ammissibili per un totale di
€ 122.200,00 preventivati.
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
469
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
PROGETTO SOVRAZONALE :
Rete dei servizi provinciali per il Lavoro ( Centri per l’Impiego e Sportelli Comunali per il
lavoro) e inserimento lavorativo soggetti svantaggiati
Anno 2009
Comune o forma associativa ex-art.16
Provincia di Bologna
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Patrizia Paganini
Dirigente Servizio Politiche attive del Lavoro e
Formazione
Comuni firmatari del Protocollo e Comune di
Bologna
Specificare se è in continuazione di un
SI
nominativo e recapiti
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Concorso dei diversi soggetti coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste, Strumenti, Metodologie e
destinatati
Provinciale
Provincia di Bologna e tutti i Comuni firmatari del
protocollo di intesa per gli Sportelli per il Lavoro
(Anzola Dell’Emilia, Bazzano, Budrio, Casalecchio di
Reno, Castel Maggiore, Crevalcore, Loiano
Molinella, Pianoro-Rastignano, San Pietro in casale,
Sasso Marconi, Zola Predosa, Circondario Imolese),
Comune di Bologna, AUSL Bologna, AUSL Imola.
Partecipazione a gruppi di lavoro e disponibilità alla
definizione di un rete informativa e di pratiche,
condivisa e strutturata
Promuovere modalità operative di raccordo tra le
diverse strutture che nei singoli territori si occupano
di inserimento fasce deboli e/o di svantaggio, allo
scopo di costruire progetti di inserimento lavorativo
mirati ai bisogni delle singole persone, utilizzando
nel modo più efficace le diverse risorse disponibili a
partire dall’esperienza promossa nel progetto svolto
nel 2008 in due territori provinciali “Integrazione tra
Sportelli Comunali per il lavoro e Sportelli Sociali”
Promuovere un ruolo della rete dei servizi per il
lavoro quale soggetto per il Welfare territoriale
anche attraverso il raccordo con gli Sportelli Sociali.
Verifica delle attività svolte dalla Rete dei Servizi con
particolare attenzione ai soggetti in situazioni di
svantaggio già in carico ad altri Servizi dei Comuni
interessati.
Promuovere e ampliare l’integrazione dei sistemi
informativi in uso nella rete degli Sportelli Sociali a
livello Provinciale e nella rete dei Servizi per il
470
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
Lavoro (anche attraverso il coinvolgimento della
Regione)
Costruzione di una rete di referenti all’interno di
tutti i Servizi interessati in grado di scambiarsi in
modo strutturato informazioni sui singoli casi in
carico anche attraverso la condivisione degli
strumenti informativi in uso.
Definizione di progetti di inserimento mirato per
alcune tipologie di utenti per creare modalità di
intervento condivise tra tutti i referenti della rete.
La Provincia è disponibile a mettere a disposizione
del sistema attività finalizzate all’inserimento
lavorativo, in uso presso i CIP, quali:
accompagnamento, tutorato, percorsi di inserimento
lavorativo per soggetti svantaggiati.
Piano finanziario:
Costo
Quota
Quota
regionale
comunale
Attualmente i costi previsti sono parte di totale
quelli relativi al funzionamento degli previsto
Sportelli
Comunali
per
il
Lavoro €.
280.000
provenienti da risorse ministeriali
Percorsi di inserimento di lavoratori svantaggiati
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
concordati con i servizi socio-sanitari del territorio.
471
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
INTERVENTO/PROGETTO
MISURE STRAORDINARIE A FAVORE DELLE FAMIGLIE PER CONTRASTARE
L’ATTUALE CRISI ECONOMICA - FONDO DISTRETTUALE PER LA SOLIDARIETÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Salute
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Sostenere i nuclei familiari che vivono un momento di difficoltà economica a causa di improvvise
riduzioni del reddito
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517
[email protected]
DESTINATARI
Nuclei famigliari all’interno dei quali vi siano lavoratori che abbiano avuto una cessazione o una
riduzione del proprio reddito derivato dall’attività lavorativa a causa della crisi economica
(lavoratori dipendenti, precari, pubblici o privati, lavoratori autonomi).
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
472
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promuovere forme di sostegno al reddito della famiglia a carattere non assistenziale, legati a
progetti di sviluppo dell’autonomia
AZIONI PREVISTE
Il progetto si compone di 3 diverse misure:
1) Concessione di agevolazioni tariffarie e/o riconoscimento contributi finalizzati sui servizi
gestiti direttamente dai Comuni e/o in convenzione dalle ASP (Aziende servizi alla persona) ed
altri soggetti gestori per i servizi sociali, socio-sanitari, educativi, rivolti agli anziani e disabili ed
altri servizi.
2) Sostegno delle famiglie in situazione di fragilità con famigliari di anziani non
autosufficienti: contributi economici per la riduzione delle rette degli anziani non autosufficienti
ricoverati presso strutture protette non convenzionate.
3) Progetti individualizzati a sostegno del reddito e per lo sviluppo dell’autonomia: attivazione
di borse lavoro con finalità sociale (all’interno dei Servizi comunali e delle ASP, ecc.) e tirocini
formativi retribuiti in azienda per la riqualificazione professionale. Il Tavolo Interistituzionale per
il Lavoro, con il coordinamento dell’Ufficio di Piano, è il referente di questa azione, che viene
programmata e gestite dal Gruppo di lavoro per la gestione del Fondo Distrettuale per la
Solidarietà, composto da:
- Ufficio di Piano
- Assistenti Sociali dei Comuni e dell’Azienda USL
- Organizzazioni Sindacali
- Futura - ente di formazione professionale
- Cooperazione sociale e della Cooperazione sociale di tipo B
- Associazione Microbo
- ASP del territorio
- CIP
Programma degli interventi
- Incontri di Formazione rivolti alle Assistenti sociali e a tutti i soggetti coinvolti nel progetto sulle
diverse forme di perdita o di riduzione dei contratti di lavoro, e dei relativi ammortizzatori sociali.
- Stesura criteri che regolino l’accesso alle misure previste: individuazione delle priorità per
l’accesso, durata delle misure, quantificazione delle riduzioni e dei contributi.
- Attivazione delle misure. La procedura prevede la presa in carico dell’Assistente sociale che
attiva un PAI, all’interno del quale possono essere inserite le seguenti azioni:
- concessione agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP
- erogazione di un contributo economico e/o Credito d’emergenza o Microcredito
- sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non autosufficienti inseriti in
strutture non convenzionate
- attivazione di borse lavoro di utilità sociale, di tirocini formativi retribuito in azienda, corsi
di riqualificazione professionale
473
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Credito d’emergenza/Microcredito
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est
Cooperazione sociale
Organizzazioni sindacali
Centri per l’Impiego
Enti di formazione professionale
ASP
Associazione Microbo
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Attenuazione delle situazioni di disagio economico.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP concesse;
Numero di contributi concessi a sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non
autosufficienti inseriti in strutture non convenzionate;
Numero di borse lavoro attivate;
Numero di tirocini formativi retribuiti in azienda attivati.
PIANO FINANZIARIO
-
Azione 1) è a carico delle Amministrazioni comunali. Si stiamo che possa implicare una spesa
di circa € 150.000.
Azione 2): € 50.000
Azione 3): € 100.000
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 150.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 100.000,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 50.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
474
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
INTERVENTO/PROGETTO
VERSO IL LAVORO: PERCORSI DI FORMAZIONE MULTIPROFILO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Salute
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
Sviluppare la formazione professionale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
FUTURA SpA
(altri partner: Lai-Momo Società Cooperativa, CNA)
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Elena Vignocchi
c/o FUTURA via Benelli 9
40018 San Pietro in Casale
Tel. 051-6669711
DESTINATARI
15 persone (almeno il 60% donne) segnalate dagli Sportelli Sociali dei Comuni e dai Servizi
territoriali (cittadini migranti in condizione di forte disagio e marginalità; disabili giovani e/o
adulti iscritti negli elenchi prov. della L. 68/99 con riferimento particolare a persone con bassa
scolarità; persone con problemi di tossicodipendenza che necessitano di supporti per l’inserimento
lavorativo, in uscita dal percorso di riabilitazione e in fase di reinserimento nel contesto sociale
locale, donne e uomini in condizione di povertà e disagio).
475
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2008.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Realizzare un percorso formativo rivolto a persone con problemi di inserimento nel mercato del
lavoro che favorisca uno sbocco occupazionale, coinvolgendo fin dall’inizio della progettazione:
5. imprese presenti sul territorio ed interessate ad assumere personale, anche attraverso la
collaborazione di CNA;
6. il Tavolo Interistituzionale per il Lavoro del Distretto Pianura Est;
7. i Servizi Sociali dei comuni.
AZIONI PREVISTE
La prima fase dell’operazione prevede l’identificazione dei destinatari, tramite:
• Segnalazione effettuata dal Sottogruppo tecnico del Tavolo per il Lavoro, in particolare per i
seguenti Servizi: Sportelli Sociali dei 15 Comuni e Servizi territoriali dell’Az. USL di Bologna
(Centri di Salute Mentale - SERT - U.O. Handicap adulto) del Distretto Pianura Est.
• Colloqui di orientamento: in collegamento con gli operatori di riferimento, verranno svolti
colloqui di orientamento che avranno l’obiettivo di evidenziare le risorse personali e
professionali degli utenti e saranno finalizzati all’individuazione del percorso formativo più
coerente. Nel caso che le segnalazioni fossero maggiori dei posti disponibili, i colloqui avranno
carattere selettivo.
Sono previsti 3 progetti.
Il primo è in comune a tutte le persone che, successivamente, si divideranno nei due percorsi: uno
di formazione nell’ambito dell’assistenza alla persona (progetto 1), l’altro “Multiprofilo” (progetto
2) che consisterà in percorsi personalizzati di inserimento in azienda sotto forma di stage, sostenuti
e monitorati attraverso delle ore in aula.
Progetto 1 - Orientamento socio linguistico al lavoro
Durata: 20 ore
Destinatari: 15 persone
Progetto 2 - Formazione teorico-pratica di base nell’ambito dell’assistenza alla persona
Durata: 210 ore, di cui 110 di stage
Destinatari: 9 (delle 15 persone)
Progetto 3 - Multiprofilo
Durata: 210 ore, di cui 190 di stage
Destinatari: 6 (delle 15 persone)
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in
situazione di svantaggio sociale.
476
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
LAI MOMO Società Cooperativa
CNA
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Coordinatore organizzativo e didattico dell’attività;
tutor d’aula e stage;
docenti.
RISULTATI ATTESI
Acquisire conoscenze e competenze per un inserimento adeguato nelle strutture/servizi socio
assistenziali, sia nell’esperienza di stage che in un eventuale sbocco occupazionale.
Acquisire gli strumenti per un adeguato inserimento in un contesto aziendale durante l’esperienza
di stage, riattivare competenze e risorse per un reinserimento nel mercato del lavoro.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
Numero di partecipanti ai vari progetti;
tenuta dei partecipanti (percentuali di frequenza alle lezioni: 70%);
sbocchi occupazionali ottenuti.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE (nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto,
evidenziare indicativamente, rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per
ciascuna azione)
€ 72.000,00 a carico del Fondo Sociale Europeo
di cui:
• €
• €
• €
• €
• €
• €
risorse comunali
risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia)
FRNA (risorse regionali)
Fondo Nazionale FNA
Fondo Sanitario Regionale
Eventuali risorse altri soggetti (da specificare)
477
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO
DI PERSONE DISABILI E IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
X
Salute
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
X
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
X
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e
sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità fisica o psichica;
Persone in situazione di svantaggio sociale.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto Innovativo
478
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promuovere l’autonomia di persone con disabilità fisica o psichica e in situazione di svantaggio
sociale;
Avviare progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro;
Attivare borse lavoro e tirocini formativi finalizzati agli inserimenti lavorativi.
AZIONI PREVISTE
Tutte le azioni verranno messe in atto da personale qualificato con il coordinamento del Tavolo
Interistituzionale per il Lavoro.
•
•
•
•
•
•
•
Individuazione degli utenti con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi del
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro;
Colloqui di orientamento e bilancio di competenze;
Attivazione di un progetto individualizzato che prevede percorsi di formazione, borse
lavoro di utilità sociale o tirocini formativi in azienda;
Individuazione degli enti, le istituzioni o le aziende;
Tutoraggio dei percorsi;
Monitoraggio e verifica in itinere con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi;
Monitoraggio della situazione lavorativa dell’utente per almeno un anno dalla chiusura del
progetto individualizzato.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Fondo Distrettuale di Solidarietà - Misure Straordinarie a favore delle famiglie per contrastare
l’attuale crisi economica.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
AUSL (U.S.S.I. Handicap Adulto, Centro Salute Mentale, Ser.T)
Servizi sociali dei Comuni
Cooperazione sociale
Organizzazioni Sindacali
Futura - ente di formazione professionale
Centri per l’Impiego
Aziende Servizi alla Persona del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Due figure professionali che si occupino della gestione dei progetti individualizzati
RISULTATI ATTESI
L’attivazione di progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di progetti attivati;
Numero di inserimenti lavorativi effettuati;
479
_______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________
Numero di soggetti monitorati alla chiusura dei percorsi;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 35.000,00
di cui:
• risorse comunali - € /
• risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € /
• FRNA (risorse regionali) - € /
• Fondo Nazionale FNA - € 35.000,00
• Fondo Sanitario Regionale - € /
• Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - €
480
481
482
PIANO DELLE ATTIVITÀ - F.R.N.A. 2009
AUSL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
AREA ANZIANI
Interventi di sostegno a domicilio
Assegni di cura
E’ stata garantita la massima continuità dei progetti nella erogazione degli assegni di cura; non è
presente la lista di attesa
Nel 2008 sono state assegnate risorse sul FRNA per € 2.284.000 alle quali sono da aggiungere le
risorse assegnate sul fondo Nazionale della non Autosufficienza pari a € 100.000 per un totale
complessivo di 2.384.000
In riferimento alle risorse assegnate negli anni si evidenzia la percentuale di implementazione
delle risorse complessive utilizzate in rapporto al totale degli assegni di cura ed ai giorni di
erogazione:
Anno
Totale risorse aumento %
utilizzate
aumento
risorse
assegnate
2005 consuntivo 922.500
Totale
n.giorni
assegni di erogati
cura
nell’anno
erogati
nell’anno
media
giorni
erogati
nell’anno
519
129.099
248,75
2006 consuntivo 1.177.219
254.719
+21,64%
648
177.755
274,31
2007 consuntivo 1.558.213
380.994
+24.45%
896
225.292
251,44
2008 previsione 2.384.000
825.787
+53,00%
(1000)
209.738
221,94
2008 consuntivo
al 31/12/08
974
Al 31/12/2008 sono stati erogati n. 974 assegni di cura di cui n. 274 nuovi
Per l’anno 2009 sono stati previsti 3.097.252,99
E’ stata programmata l’attivazione di n. nuovi 300 assegni di cura , si prevede inoltre la presa in
carico e la continuità nell’erogazione dell’assegno di cura nelle situazioni di maggiore gravità.
483
Risorse Contributo aggiuntivo Assistenti Familiari anno 2008
Data la difficoltà nel rilevare dati attendibili riguardanti la presenza nel territorio distrettuale di
assistenti familiari con regolare contratto di lavoro si è ipotizzata nell’anno 2008 la possibilità di
attivare n. 100 contributi aggiuntivi assistenti familiari stimando per l’anno 2008 una assegnazione
di 190.000 euro
Al 31/12/2008 sono stati attivati n. 80 contributi aggiuntivi da 160 € mensili
Sono stati previsti nell’anno 2009 euro 230.000 per l’assegnazione dei contributi di 160 euro per
regolarizzazioni delle assistenti familiari pari alla attivazione di circa n.120 progetti.
Assistenza Domiciliare
In applicazione della DGR 1206 nel coso dell’anno 2008 è stato attivato, in termini di sviluppo
dell’offerta, il percorso di adeguamento alle modifiche introdotte nell’ambito della rete dei servizi
rivolti agli anziani e relativi all’ampliamento delle prestazioni di ADI socio/sanitaria per le quali si
è previsto un ampliamento delle risorse assegnate rispetto all’anno 2007 di + 200.000 € pari al +
41,15% per un totale complessivo di 486.000 €
In data 23/12/ 2008 è stato deliberato dall’AUSL di Bologna il Regolamento aziendale Assistenza
Socio
Nell’anno 2008 sono stati attivati n. 233 Progetti di Assistenza Domiciliare con rimborso Oneri a
rilievo sanitario Dir. RER 1378/99
In applicazione della DGR 1206/07 nel corso dell’anno 2009 sarà realizzato, in termini di
sviluppo dell’offerta, il percorso di adeguamento alle modifiche introdotte nell’ambito della
rete dei servizi rivolti agli anziani e relativi all’ampliamento delle prestazioni di ADI
socio/sanitaria per una copertura complessiva pari a ore n. 62363 per una assegnazione
complessiva di euro 786.000
Progetto Dimissioni Protette Domiciliari
Il progetto operativo dal 2007 prevede direttamente dall’ assistente sociale/responsabile del caso
l’attivazione di un progetto di assistenza Domiciliare gratuito per i primi 30 giorni, fornito dai
Sevizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni e delle A.S.P.
Nell’anno 2008 per l’attivazione del progetto sono state destinate risorse per € 30.000.
Al 31/12/08 sono stati attivati n. 85 progetti di dimissione protetta domiciliare.
Il progetto “Dimissioni protette domiciliari” prevede una significativa un’implementazione
delle risorse nel 2009 per una assegnazione complessiva di euro 150.000
Progetto Dimissioni Protette Informatizzate
Il progetto ha comportato l’informatizzazione tra gli Ospedali dell’Azienda, il Distretto e gli
Sportelli sociali dei Comuni per l’attivazione delle dimissioni protette.
Il progetto è stato sperimentato nell’ambito del Distretto Pianura Est ed è poi stata attivata una
programmazione di implementazione in ambito aziendale.
Al 31/08/2008 sono state effettuate complessivamente n. 391 dimissioni protette informatizzate sia
verso i servizi sanitari del distretto, sia verso gli sportelli sociali dei comuni.
Il costo di 140.000€ ( FRNA 2007) è stato sostenuto da tutti i Distretti con un progetto trasversale.
484
Rete Servizi Residenziali e Semiresidenziali
Programmazione 2009 Case Protette e RSA
In riferimento alla programmazione definita dalla CTSS si è proceduto ad attivare:
un primo contingente di nuovi n. 4 posti di CP nell’anno 2007,
un secondo contingente di nuovi n. 8 posti nel 2008
un terzo contingente di nuovi n.8 è stato programmato nel 2009.
Il costo complessivo della rete residenziale per l’anno 2008 è di 5.182.996 * esclusi i posti
temporanei 2008
Posti convenzionati CP/ RSA programmazione 2009
Totale posti
n. posti
conv,CP/RSA al
31/12/2008
428
Programmazione
posti cp 2009
+8
Totale posti
convenzionati
31/12/2009
436
di cui
temporanei
17
Il Comitato di Distretto in merito alla destinazione di n. 8 cp posti da programmazione CTSS
programmati per l’anno 2008 ha assegnato: n. 4 posti ASP – CP Budrio, n. 3 posti ASP – CP Pieve
di Cento, n. 1 posto CP Pertini - Altedo
Il rientro degli ultimi 7 posti dall’RSA di Medicina è in programma a fine 2009.
L’indice di convenzionamento distrettuale calcolato sulla popolazione =>75 anni pari a 14.984
(01/01/2007)al 31/12 2008 è 2.86%, rispetto all’indice pari al 3% da raggiungere entro il 2009
così come definito nella programmazione triennale della CTSS.
Per l’anno 2009 si prevede di raggiungere complessivamente n. 436 posti convenzionati di
CP7RSA , e sono stati assegnati complessivamente per la rete residenziale euro 5.425.582,87, e
euro 84.000 per il progetto di animazione.
Posti Temporanei
Nell’ l’anno 2008 sono stati previsti e attivati ulteriori n. 8 posti temporanei raggiungendo
complessivamente un contingente totale di n 17 posti, articolati nella seguente modalità:
-n. 12 in RSA di S.Pietro in C. dedicati alle dimissione protette ospedaliere gratuite per i primi
30 giorni;
n. 5 posti C.P. ( n. 2 ASP C.P Budrio, .2 ASP C.P. Pieve di C. n. 1 C.p. S.Giorgio di P.) dedicati
ai progetti di sollievo dal territorio.
L’ampliamento del n. 8 posti temporanei di cui sopra ha previsto un investimento di € 150.000 per
un totale complessivo di € 268.626,
In realtà la risposta di temporaneità è stata offerta in quantità sostanzialmente maggiore rispetto al
numero (17) di posti identificati come temporanei, utilizzando all’occorrenza posti definitivi per
ospitalità temporanea al fine di rispondere a bisogni urgenti di tale tipologia di servizio.
Nel mese di settembre 2008 è stato approvato dalla CTSS il regolamento per la gestione dei
posti
temporanei in linea con i contenuti della DGR 1206/07, con esecutività dal 01/10/2008
Al 31/12/2008 sono stati realizzati n. 62 progetti temporanei in RSA sono stati realizzati e n. 39
progetti temporanei in C.P., per un totale di n. 101 progetti temporanei.
485
Per l’anno 2009 sono stati previsti complessivamente euro 589.705,78
La significativa implementazione delle risorse permetterà di gestire:
in modo continuativo nell’anno 2009 i n. 17 posti temporanei;
di attivare progetti temporanei utilizzando anche la rete residenziale non convenzionata in
base alle necessità valutate ed in linea con il regolamento aziendale per la gestione di
progetti temporanei.
Rete Servizi Semiresidenziali
Centri Diurni
I posti di Centro diurno convenzionati sono al 31/12/2008 n. 56.
Nel corso dell’anno 2008 sono stati inseriti n. 31 nuovi ospiti con una occupazione a fine anno di n.
49 posti contro i 56 posti convenzionati.
Per l’anno 2009 sono stati assegnati euro 193.462 .
AREA DISABILI
Interventi di sostegno al Domicilio
Assegni di Cura e di sostegno a favore di adulti con grave disabilità
Nel 2008 oltre al finanziamento a carico FRNA sono stati assegnati ulteriori finanziamenti a carico
FNA pari a complessivi €100.000 per un importo totale di € 222.000
Al 31/12/2008 sono stati attivati n. 45 assegni di cura
Nell’anno 2009 è stata programmata la continuità dei progetti attivati, inoltre sono stati previsti
in aumento n. 7 nuovi progetti di assegno di cura.
In linea con la DGR 1206/07 è stata valutata l’attivazione di n. 10 contributi
Complessivamente per l’anno 2009 sono stati assegnati 256.000
Assegno di Cura DGR 2068/04 Gravissime Disabilità Acquisite
Nell’anno 2007 hanno ricevuto l’assegno di cura previsto per le gravissime disabilità acquisite 20
pazienti, per quanto riguarda la programmazione relativa all’anno 2008 sono stati attivati al
31/12/2008 n. 20 contratti di assegni di cura DGR 2068/04
Per l’anno 2009 sono stati assegnati euro 144.000 per una programmazione di 20 progetti
Rete Residenziale DGR 2068/04 Gravissime Disabilità Acquisite
Nell’anno 2007 sono stati finanziati n. 5 inserimenti in strutture residenziali, nell’anno 2008 sono
state inserite n. 10 persone con gravissima disabilità acquisita.
Per l’anno 2009 sono stati assegnati euro 262.887,95 .
Interventi di Sollievo
Le risorse assegnate nell’anno 2008 sul FRNA sono € 40.000 ai quali vanno aggiunti € 38.586 da
FNA per un totale di risorse assegnate pari a78.586 euro
486
Al 31/12/2008 sono stati attivati n.11 progetti di sollievo: 8 progetti di sollievo residenziali e 3
progetti di sollievo diurno, che hanno coinvolto altrettante persone disabili e le loro famiglie.
Per l’anno 2009 sono stati previste risorse per l’attivazione di almeno n. 17 progetti di intervento
di sollievo nella rete dei servizi residenziale e semiresidenziale per una assegnazione
complessiva di euro 90.000
Interventi di sostegno al domicilio di tipo assistenziale ed educativo
In riferimento all’area di intervento domiciliare per quanto riguarda l’area disabili si è attivato un
progetto di sostegno al domicilio sia di tipo riabilitativo che educativo finalizzato a supportare
quelle situazione per le quali è necessario un interveto a tutela del disabile ed a supporto del
nucleo familiarePer l’anno 2008 è stato previsto un impiego di risorse a carico del FRNA pari a €
29.808 ( 18.144 € educativa a domicilio+11.664 € interventi di sostegno alla domiciliarità).
Al 31/12/2008 è stato attivato n. 1 progetto di intervento assistenziale domiciliare:
Per l’anno 2009 sono state previste risorse pari a 45.500 euro per l’attivazione di n. 7 progetti.
Rete Servizi Residenziali e Semiresidenziali Area Disabili
Al 31/12/2008 sono stati attivati :
n. 5 inserimenti nella rete residenziale;
n. 4 inserimenti nella rete semiresidenziale;
n. 6 progetti di formazione professionale
Nell’anno 2009 è stato previsto:
per la rete residenziale un aumento n. 11 utenti dovuto sia all’invecchiamento dei
familiari/care giver delle situazioni seguite a livello territoriale sia a trasferimenti di residenza
di cittadini;
per la rete semiresidenziale relativamente ai Centri diurni è stato previsto un aumento di n. 2
nuovi utenti mentre relativamente ai centri Occupazionali e laboratori protetti sono stati
previsti n. 6 nuovi inserimenti.
Complessivamente sono stati programmati euro 3.234.902,41 quota comprensiva anche della spesa
area sanitaria a consuntivo 2007.
C.A.D e Protesica
Per l’anno 2009 è stata programmato la continuità dell’attività e dei progetti per una quota pari a
70.000 euro.
487
Progetti trasversali approvati dalla CTSS
Come per il passato la CTSS di Bologna, allo scopo di sperimentare formule innovative di
assistenza e forme strutturali di integrazione fra servizi, propone di promuovere specifici progetti
aventi valenza sovrazonale, mettendone la gestione in capo ai sottoindicati distretti che
assumono la funzione di capofila:
e-Care Oldes – capofila distretto di Bologna
€ 850.000.
Sostegno psicologico ai disabili gravissimi e alle loro famiglie – capofila distretto di Pianura
Ovest –
€ 30.000
Aggiornamento ed estensione dei Sistemi informativi a supporto dell’integrazione
sociosanitaria e della rendicontazione del FRNA: Back office SosiA e GARSIA strutture –
capofila distretto di Pianura est
€ 400.000.
Progetto assistenza domiciliare ai pazienti cronici - capofila distretto di San Lazzaro € 60.000.
La quota di finanziamento destinata a tali progetti è complessivamente pari a 1.340.000 €.
Si ritiene utile fornire alcune specificazioni relative al contenuto di ogni singola specificazione.
E-Care Oldes
Prosecuzione di progetto avviato su FRNA nel 2007, capofila distretto di Bologna
€ 850.000.
Il progetto prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie per mettere in rete le risorse formali e
informali del territorio (servizi sanitari, sociali e volontariato) al fine di assicurare il sostegno a
domicilio e il monitoraggio degli anziani fragili e di altre fasce deboli, con il supporto di un Call
center specializzato.
Aggiornamento ed estensione dei Sistemi informativi a supporto dell’integrazione
sociosanitaria e della rendicontazione del FRNA: Back office SosiA e GARSIA strutture
Nuovo progetto, capofila distretto di Pianura Est
€ 400.000
(di cui € 217.000 per sistema informativo di back office SosiA + 183.000 per GARSIA strutture )
Il progetto punta all’adozione omogenea del sistema informativo di back office SosiA, allo scopo
di:
rendere maggiormente omogenea la rete degli sportelli sociali
collegare il sistema informativo per l’accesso utilizzato da tutti i comuni e i sistemi informativi
utilizzati dall’Ausl di Bologna,
costruire un sistema di monitoraggio automatizzato dell’ attività e dei costi sostenuti nell’
ambito del FRNA
porre le basi per una futura integrazione di questo sistema con i sistemi gestionali utilizzati da
altri soggetti (ASP, Sportelli lavoro, Ospedali).
In collegamento con questo, si intende realizzare una riconfigurazione e connessione di vari
programmi informatici già utilizzati in ambito sociosanitario (GARSIA ADI, 1377 e 1378, flusso
SIADI) per la costruzione di un sistema di monitoraggio automatizzato dell’ attività e dei costi
sostenuti nell’ ambito del FRNA, in favore di anziani non autosufficienti inseriti nelle strutture
convenzionate (residenziali e semiresidenziali) e in ADI socio/sanitaria.
Supporto alle gravissime disabilità acquisite
Nuovo progetto, capofila distretto di Pianura Ovest
€ 30.000
Il progetto è volto alla realizzazione di una sperimentazione finalizzata a sostenere nel percorso di
accettazione della gravissima disabilità acquisita e di elaborazione della nuova situazione di vita le
persone (utenti e famigliari) che si trovano ad affrontare tale evento traumatico.
488
Assistenza a domicilio di disabili gravi e gravissimi
Prosecuzione di progetto, capofila distretto di San Lazzaro
€ 60.000
Il progetto si propone di completare e integrare la rete degli interventi in favore di disabili
offrendo una assistenza domiciliare particolarmente qualificata nella gestione di situazioni che, per
particolare gravità e complessità necessitano di specifica professionalità in continuità con quanto
già avviato nel corso del 2008.
Si coglie inoltre l’ occasione per specificare che , a valere sul Fondo Nazionale per la non autosufficienza,
è da comprendere anche lo specifico intervento per il Consolidamento della rete provinciale dei Centri
per l’adattamento dell’ambiente domestico – capofila Comune di Bologna
€ 76.666,67
Consolidamento Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico (CAAD)
Prosecuzione di progetto, capofila Comune di Bologna – a valere sul Fondo Nazionale per la Non
autosufficienza
€ 76.666,67
A partire dal 2009, come indicato nella circolare 23305 a pag. 4 punto 5, i Centri per l’adattamento
dell’ambiente domestico non saranno più finanziati con specifico programma finalizzato
nell'ambito del Fondo sociale, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le non autosufficienze
assegnato su base distrettuale.
Il progetto, inserito nei Piani di zona per la salute e il benessere sociale di prossima approvazione,
si propone di consolidare, qualificare e sviluppare a livello provinciale le attività dei centri di
informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico. Il progetto prevede una
compartecipazione ai costi da parte di ogni distretto del territorio provinciale (compresa Imola).
Considerata la presenza di un avanzo tale da coprire i primi 8 mesi del 2009, vengono attribuite al
FNA le spese relative all’ultimo quadrimestre dell’anno. Le spese sono così ripartite fra i distretti,
sulla base della popolazione residente:
Bologna
Casalecchio
Porretta
Pianura Ovest
Pianura Est
San Lazzaro
29.956,22
8.374,63
4.515,28
6.194,40
11.680,58
5.834,79
489
FRNA programmazione 2008
fabbisogno programmazione FRNA 2008
Fondo a
disposizione
anno 2008
10.721.311
anziani
disabili
gravi
Graviss.
disabilità
acquisite
8.782.628
945.720
334.191
totale
10.062.539
*Assegnazione DGR 1230 euro 216.796
destinati dal CD per programmazione 2009
disabili
FRNA 2008 Area Anziani programmazione 2008
Tipologia
Intervento
Rete residenziale
Assegnato
2008
5.182.996
Posti Temporanei
150.000
Descrizione Progetti
Rete Residenziale CP/rsa pr n.
428 posti - CP/RSA al 31/12 2008
- + incremento n. 8 posti cp
ott.2008
n. 6 posti dim. Protette n. 2
posti sollievo
Progetto
animazione rete
resid.
Centri Diurni
Assegno di Cura
78.457 P. animazione rete resid.
conv.
181.175 n. 56 posti C.D. conv.
2.284.000 Ass.cura anziani
Contributo
Assistenti
Familiari
ADI 1378/99
190.000
ADI 1206/07
200.000
Adeguamento DGR 1206/07 per
Ass.Cura con Ass.Fam. con
regolare contratto di lavoro
486.000 integrata socio san DGR
1378/99
Servizio Asistenza
Domiciliare
Totale costi
30.000
8.782.628
490
Rimborso Assistenza domiciliare
integrata socio san - DGR 1206/07
Attivazione S.A.D. per continuità
assistenziale nell’ambito del
progetto dimisioni protette
Accant.
2008
658.772
FRNA 2008 - Area Anziani ipotesi consuntivo 2008
Tipologia Intervento
Rete residenziale
Posti Temporanei
Progetto
animazione rete
resid.
Centri Diurni
Assegno di Cura
Contributo
Assistenti Familiari
ADI 1378/99
Ipotesi
Consuntivo
2008
5.054.865,09
Totale costi
Rete Residenziale CP/rsa pr n. 428 posti CP/RSA al 31/12 2008 - + incremento n. 8 posti
cp ott.2008
170.045,60 n. 6 posti dim. Protette n. 2 posti sollievo
80.840,00 P. animazione rete resid. conv.
186.053,19 n. 56 posti C.D. conv.
2.155.134,00 Ass.cura anziani
64.160,00
Adeguamento DGR 1206/07 per Ass.Cura con
Ass.Fam. con regolare contratto di lavoro
498.374,68 integrata socio san DGR 1378/99
ADI 1206/07
Servizio Asistenza
Domiciliare
Descrizione Progetti
0
10.558,41
Rimborso Assistenza domiciliare integrata socio
san - DGR 1206/07
Attivazione S.A.D. per continuità assistenziale
nell’ambito del progetto dimisioni protette
8.220.030,97
FRNA 2008 Area Disabili – programmazione 2008
Tipologia Intervento
Assegnato
2008
descrizione
Nuovi casi - Continuità
418.849
n. 19 nuovi casi nella rete resid., semiresid e lab
protetti per € 231.845 - Continuità nuovi casi anno
2007 verso anno 2008 area disabili per € 187.004
LEA
155.063
Applicazione DPCM LEA
Protesica e C.A.D.
Assegno di Cura
40.000
122.000
Applicazione DGR 1206 - C.A.D. e protesica
Erogati nel 2007 n. 45 assegni di cura disabili - Ai quali
si garantisce la continuità nel 2008
Sostegno Domiciliarità
11.664
n. 4 Interventi riabilitativi al Centro Bernardi
Progetto Sollievo
40.000
Effettuati n. 7 progetti di sollievo
Progetto Educativa a
domicilio
18.144
Interventi educativi a domicilio casi
Interventi assistenziali
GARSIA
Totale
0
140.000
Interventi assistenziali area disabili 2007
Estensione GARSIA accesso area Disabili e
Estensione software rete residenziali per indicatori di
Qualità e attività
945.720
491
FRNA 2008 Area Disabili – ipotesi consuntivo 2008
Tipologia Intervento
Ipotesi
Consuntivo 2008
Nuovi casi - Continuità
657.788,41
Protesica
40.000,00
Assegno di Cura
208.133,26
descrizione
n. 19 nuovi casi nella rete resid., semiresid e
lab protetti per € 231.845 - Continuità nuovi
casi anno 2007 verso anno 2008 area disabili
per € 187.004
Applicazione DGR 1206 - C.A.D. e protesica
Erogati nel 2007 n. 45 assegni di cura disabili Ai quali si garantisce la continuità nel 2008
Sostegno Domiciliarità
19.202,00
n. 4 Interventi riabilitativi al Centro Bernardi
Progetto Sollievo
28.826,66
Effettuati n. 7 progetti di sollievo
Progetto Educativa a
domicilio
16.528,09
Interventi educativi a domicilio casi
GARSIA
140.000,00
Totale
Estensione GARSIA accesso area Disabili e
Estensione software rete residenziali per
indicatori di Qualità e attività
1.110.478,42
FRNA DGR 2068 – PROGRAMMAZIONE 2008
DGR 2068
Assegnato 2008
Assegno di Cura
176.295
Residenziale
157.896
Totale
334.191
492
DGR. 2068/04
ipotesi consuntivo 2008
Area Disabili
Ipotesi consuntivo
Ass cura DRG 2068/04
139.771,00
Residenziale 2068/04
117.484,24
Totale
257.255,24
FRNA ipotesi risconto 2008
Accontanamento
2008
DGR 1230 per
progr. 2009
Ipotesi risconto
Anziani Disabili
Totale
658.772
216.796
397.838,10
1.273.406,10
Ipotesi risconto 2008 DGR 2068/04 euro 76.935,76
493
FRNA assegnazione CTSS 2009
Assegnazione
Anziani e Disabili
Quota prog.
Sovra
distrettuali
Stima
assegno
di cura
Dgr 2068
400.000
142.715
13.042.534
Stima
residenzialità
Dgr 2068
154.906
Totale
assegnazione
FRNA
13.740.155
FRNA 2009
ipotesi programmazione
fabbisogno programmazione FRNA 2009
Fondo a
disposizi
one anno
2009
Ipotesi
risconto
2008
anziani
disabili
gravi
13.042.534
1.273.406,10
10.556.003,64
3.727.604,41
494
Graviss.
disabilità
acquisite
DGR
2068
Totale
program
mazione
32.332,05
14.315.940,10
Resi
duo
2009
0
FRNA 2009 Area Anziani ipotesi programmazione
Area Anziani
programmazione
2009
Rete residenziale
5.425.582,87
Posti Temporanei
589.705,78
progetto animazione
84.000
Centri Diurni
193.462
Assegno di Cura
3.097.252,99
Contributo Assistenti Familiari
230.000
ADI 1378/99
Descrizione Progetti
Rete Residenziale CP/RSA n. 428
posti + 8 posti al 31/12 2008 + n. 5
posti CP Granarolo
n. 17 posti di cui n. 5 sollievo
P. animazione rete resid. conv.
n. 56 posti C.D. conv.
Continuità Ass.cura + 300
progetti nuovi
120 Ass. familiari
486.000
ADI 1206/07
300.000
Servizio Assistenza Domiciliare
Totale costi
150.000
Reg. ADI - DGR 1206/07 avvio
01/01/2009
progetti dimisioni protette
10.556.003,64
FRNA 2009 Area Disabili ipotesi Programmazione
Area Disabili
Nuovi casi/Continuità
programmazione
2009
rete socio sanitaria disabili
Residenziali, centri diurni, lab
3.234.902,41 protetti (quota sanitaria consuntivo
2007)
app.educativi
45.500 10 progetti di cui 7 nuovi
Protesica/C.A.D.
Applicazione DGR 1206 - C.A.D. e
70.000 protesica
Assegno di Cura e ass.
familiari
256.000
continuità + 7 nuovi progetti e 10
contributi Ass. familiari
continuità n. 4 Interventi riabilitativi
Sostegno Domiciliarità
19.202 al Centro Bernardi
Progetto Sollievo
90.000
17 nuovi progetti
12.000 3 progetti domiciliarità
Educativa domicilio
Totale Complessivo
Descrizione Progetti
3.727.604,41
495
DGR. 2068/04
ipotesi programmazione 2009
Area Disabili
Ass cura DRG
2068/04
Residenziale
2068/04
Totale
Budget
assegnato
Ipotesi risconto
2008
Disponibilità
programm.
2009
Ipotesi
programmazio
ne 2009
144.000
142.715
154.908 76.935,76
32.332,05 262.887,95
297.621 76.935,76
32.332,05 406.887,95
Progetto sovra Distrettuale
approvato dalla CTSS
Area Disabili
programmazione 2009
Implementazione Sist.
Inform. GARSIA
400.000
496
Con il FRNA è stato possibile aumentare
il numero degli interventi
….alcuni dati di attività
Area Anziani
P.L. convenzionati per anziani non autosufficienti
430
428
426
424
422
420
418
416
414
412
410
428
420
416
2006
2007
2008
di cui temporanei
20
17
15
9
10
5
0
2
2006
2007
497
2008
Area Anziani
Assegno di cura
n. persone per anno
1100
1000
900
800
700
600
500
400
300
974
896
648
2006
2007
2008
Area Anziani
Assistenza Dom iciliare Integrata
n. ore assistenza erogata
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
62.363
33.759
2006
39.633
2007
498
2008
Area Anziani
confronto per anno dell’attività per tipologia di intervento
974
1000
896
2005
2006
2007
2008
900
800
700
600
500
400
300
223 233
134 143
200
100
16 31
78 101
0
N°anziani in
ADI/1378
N° Ingressi Centri
Diurni
N° Ingressi CP/RSA N° Ingressi CP/RSA
definitivi
Temporanei
Assegni di cura
erogati
Area Disabili
nuovi utenti con progetti riabilitativi in struttura
residenziale, semiresidenziale e in laboratorio protetto
40
30
30
20
10
11
0
2007
2008
Assegno di cura dgr 1122/2002
50
45
40
30
20
10
16
0
2007
2008
499
Area Disabili
residenzialità DGR 2068
12
10
10
8
6
5
4
2
0
2007
2008
Assegno di cura DGR 2068
30
25
20
19
18
15
10
2007
2008
Area Disabili Adulti
Confronto per anno dell’attività per tipologia di intervento
100
91
98
2005
2006
2007
2008
90
80
70
61
65
60
50
40
38
39
42
43
45
33
30
18
20
19
10
10
0
strutture
residenziali
centri
diurni
lab. Protetti
borse
lavoro
500
Assegno di Assegno di
Cura
Cura
sanitario
tutela
AUSL
9
Area Disabili Adulti
Ipotesi 2009/2010 dell’attività per tipologia di intervento
2008
Si sono considerati solo le
segnalazioni della NPIA
2009
+2
22
2010
19
20
+5
15
14
10
+4
10
6
4
strutture residenziali
centri diurni
501
lab. Protetti
502
503
504
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
BILANCIO PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI
PROGETTO
DESCRIZIONE
FRNA
FNA
Fondo
Sociale
Locale
Contributo
Regionale
finalizzato
30% fondo
sociale
indistinto
RISORSE
COSTO
Altri
PROGRAMMA
TOTALE
finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
2009
€ 6.000,00
Sostegno alla
Sportelli di consulenza educativa,
genitorialità 0/6 anni
attività laboratoriali e incontri a tema
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
rivolti a genitori con bambini 0/6
CASALE
anni
UFFICIO DI PIANO
Sportelli d'ascolto Scuole
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Sportelli d’ascolto rivolti a genitori,
insegnanti e studenti
Mediazione
familiare
AZIENDA U.S.L.
Sportello di mediazione rivolto a
coppie con figli separate o in fase di
separazione
€ 0,00 € 0,00
€ 19.000,00
€ 0,00
€ 0,00
quote bilanci
comunali (ex
285/97)
€ 25.000,00
€ 14.000,00
€ 0,00 € 0,00
€ 46.000,00
€ 0,00
€ 0,00
quote bilanci
comunali (ex
285/97)
€ 60.000,00
€ 3.000,00
€ 0,00 € 0,00
505
€ 12.000,00
€ 0,00
€ 0,00
quote bilanci
comunali (ex
285/97)
€ 15.000,00
NOTE
€ 50.436,64 di
cui:
€ 25.000
programma
attuativo 2009
€ 25.436,64
€ 50.436,64 residuo anno
2008
Periodo di
realizzazione:
Settembre
2009 Giugno 2010
Periodo di
realizzazione:
€ 60.000,00
Settembre
2009 Giugno 2010
Periodo di
realizzazione:
€ 15.000,00
Settembre
2009 - Luglio
2010
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
€ 6.000,00
Adozioni prima,
durante e dopo:
interventi plurimi e
complessi su un
tempo lungo
AZIENDA U.S.L.
Potenziamento dell’equipe che si
occupa di adozioni, attraverso la
valorizzazione delle figure
professionali messe a disposizione
dei genitori che si avvicinano
all’adozione
Famiglie numerose Programma
finalizzato
"Abbattimento costi Promozione di iniziative sperimentali
di riduzione dei costi utenze e
servizi famiglie con
un numero di figli
agevolazione sull’accesso ai servizi
pari o superiore a 4"
per le famiglie con 4 o piu’ figli,
COMUNE DI
compresi minori in affido
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Programma
distrettuale di
"Sostegno
all'affidamento
familiare"
AZIENDA U.S.L.
Promozione e qualificazione
dell’affido attraverso il sostegno alle
Amministrazioni comunali nella
gestione ed estensione dell’affido
familiare (anche in attuazione della
DGR 846/2007)
Creazione di eventi
Gruppo auto aiuto
(incontri/seminari/approfondimenti)
per famiglie
su tematiche mirate al sostegno delle
affidatarieAZIENDA
famiglie affidatarie e sostegno delle
U.S.L.
famiglie in attesa di abbinamento e/o
€ 0,00 € 0,00
€ 20.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 85.495,21
€ 21.373,80
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
506
€ 0,00
€ 0,00
€ 33.376,61
€ 0,00
€ 8.344,15
€ 0,00
quote bilanci
comunali (ex
285/97)
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 26.000,00
Periodo di
€ 26.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 106.869,01
Periodo di
€ 106.869,01 realizzazione:
anno 2009
€ 41.720,76
Periodo di
realizzazione:
€ 41.720,76
Maggio 2009
- Aprile 2010
€ 0,00
€ 5.836,40
residuo anno
2008 Periodo
€ 0,00
di
realizzazione:
anno 2009
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
alla prima esperienza di affido
Creazione di eventi
Gruppi di sostegno (incontri/seminari) mirati al sostegno
delle famiglie adottive e non su
alle famiglie
adottive nel secondo tematiche riguardanti la crescita del
anno di post
bambino e raccordo con il tavolo
adozione
tecnico provinciale per la messa in
AZIENDA U.S.L.
rete delle esperienze parallele
attivate sul territorio provinciale
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 7.000,00
€ 0,00
€ 7.000,00
Periodo di
€ 7.000,00 realizzazione:
anno 2009
Periodo di
€ 64.357,00 realizzazione:
anno 2009
€ 37.357,00
Cura della relazione
madre bambino
AZIENDA U.S.L.
Interventi di sostegno alla relazione
madre bambino in situazioni di
massima urgenza di rischio del
minore
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 27.000,00
Fondo Non
Autosufficienza
Comunale
€ 64.357,00
Consultorio
familiare in rete
AZIENZA U.S.L.
Messa in rete dei servizi legati
all'area delle responsabilità familiari Rafforzamento della rete tra i servizi
del Consultorio dedicati ai giovani e i
progetti distrettuali - Promozione di
incontri con le donne straniere
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
TOTALE € 0,00 € 0,00 € 97.000,00 € 118.871,82 € 63.717,95
€ 66.357,00
507
€ 0,00
€ 345.946,77 € 371.383,41
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA INFANZIA E ADOLESCENZA
PROGETTO
DESCRIZIONE
Attività
pomeridiane
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
Sostegno dell’offerta socio
educativa rivolta agli
adolescenti integrandosi
all’azione scolastica
FRNA
FNA
Fondo
Sociale
Locale
Contributo
Regionale
finalizzato
30% fondo
sociale
indistinto
RISORSE
COSTO
PROGRAMMA
Altri
TOTALE
finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
2009
€ 15.000,00
€ 0,00 € 0,00
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 0,00
quote bilanci
comunali (ex
285/97)
€ 65.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 65.000,00 Settembre
2009 Giugno 2010
€ 18.000,00
€ 27.322,94 di
cui:
€ 18.000
programma
attuativo 2009
€ 9.322,94
€ 27.322,94
residuo anno
2008
Periodo di
realizzazione:
Giugno Agosto 2009
€ 4.373,75
Soggiorni estivi
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
Offerta di 4 tipologie di vacanza
rivolta ai bambini del secondo
ciclo delle elementari, ai ragazzi
della scuola media inferiore e ai
ragazzi delle classi prime e
seconde delle scuole superiori
€ 0,00 € 0,00
508
€ 13.626,25
€ 0,00
€ 0,00
quote bilanci
comunali (ex
285/97)
NOTE
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Percorso di inserimento
lavorativo a breve termine ed
in contesto protetto - Percorsi di
Borse lavoro
sostegno a minori in difficoltà
adolescenti
rispetto al percorso
AZIENDA U.S.L.
scolastico/formativo/lavorativo
attraverso inserimenti lavorativi
protetti e tirocini formativi
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 7.000,00
€ 0,00
€ 7.000,00
Periodo di
€ 7.000,00 realizzazione:
anno 2009
"Interventi
educativi"
AZIENDA U.S.L.
Interventi di sostegno a minori
in famiglie in difficoltà per
sostenere la permanenza in
famiglia
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 50.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 50.000,00
Aprile 2009 Marzo 2010
Scuola e Servizio
Sociale:
attivazione di
buone prassi
AZIENDA U.S.L.
Attuazione del un documento
di Buone prassi tra scuola e
servizio sociale per la
segnalazione di situazioni di
presunto abuso sui minori
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 2.000,00
€ 0,00
€ 2.000,00
Periodo di
€ 2.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 80.000,00
€ 83.854,40 di
cui:
€ 80.000
programma
attuativo 2009
€ 80.000,00 € 3.854,40
residuo anno
2008
Periodo di
realizzazione:
anno 2009
Fondo
Distrettuale per
Interventi per garantire
progetti educativi
continuità progettuale ai
e di sostegno per
ragazzi che al compimento della
ragazzi 18-21 anni
maggiore età necessitano di
COMUNE DI
restare a carico dei servizi
SAN PIETRO IN
attraverso varie forme di
CASALE
intervento
UFFICIO DI
PIANO
€ 0,00 € 0,00
509
€ 0,00
€ 0,00
€ 80.000,00
€ 0,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Il “FARO”
AZIENDA U.S.L.
Azioni di prevenzione
dell’abuso e del maltrattamento
sui minori
Percorso di
formazione:
Programma di formazione
"Risorse per
rivolto agli insegnanti e
l'intercultura
predisposizione e messa in rete
nelle
di materiali di supporto,
Scuole"COMUNE
elaborati da un Tavolo di lavoro
DI SAN PIETRO
sull’accoglienza dei bambini
IN
stranieri
CASALEUFFICIO
DI PIANO
Centri
specialistici NPIA
Ausl di Bologna
“ACCENDI
Interventi di promozione del
MOLTI
benessere dei bambini e degli
FUOCHI” adolescenti e di prevenzione di
CENTRO
situazioni di disagio
CLINICO PER LA
PRIMA
INFANZIA
Azienda USL
Sorridere insieme
Interventi di pet therapy e di
COMUNITÀ
SANTA MARIA musicoterapia dedicati a minori
DELLA
in situazioni di disagio
VENENTA
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
TOTALE € 0,00 € 0,00 € 63.626,25
510
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.770,00
€ 28.090,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00 € 172.860,50
€ 19.373,75
€ 5.770,00
Periodo di
€ 5.770,00 realizzazione:
anno 2009
€ 28.090,50
Periodo di
realizzazione:
€ 28.090,50 Maggio 2009
- Giugno
2010
€ 0,00
Periodo di
realizzazione:
€ 0,00 Maggio 2009
- Giugno
2010
€ 0,00
Periodo di
realizzazione:
€ 0,00 Maggio 2009
- Giugno
2010
€ 255.860,50 € 265.183,44
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA GIOVANI
PROGETTO
Il nostro impegno
per gli altri
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
Radio Nebbia
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
Eurodesk
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
DESCRIZIONE
Attivazione di n.
45 borse lavoro
estive esperienza di 4
settimane nei
servizi comunali
rivolti ai minori,
anziani,
promozione
culturale e
integrazione
sociale
Realizzazione in
autogestione di
trasmissioni
radiofoniche
dedicate ai
giovani del
Distretto
Creazione di una
rete capillare di
attori sul
Distretto che
faciliti lo
sviluppo di un
sistema di
informazione
qualificata sulle
FRNA
FNA
Fondo
Sociale
Locale
RISORSE
Contributo 30% fondo
COSTO
Altri
PROGRAMMA
Regionale
sociale
TOTALE
finanziamenti ATTUATIVO
finalizzato indistinto
PROGETTO
2009
€ 5.803,54
€ 0,00
€ 0,00
€ 11.122,46
€ 0,00
€ 16.926,00
€ 0,00
NOTE
€ 19.530,00
€ 19.530,00 di cui:
€ 16.926,00
programma
attuativo 2009
€ 2.604,00 residuo
anno 2008
Periodo di
realizzazione:
Luglio 2009
€ 19.800,00
Periodo di
realizzazione:
Settembre 2009 Luglio 2010
€ 77.616,00
€ 77.616,00 di cui:
€ 77.068,41
programma
attuativo 2009
€ 547,59 residuo
anno 2008
Periodo di
realizzazione:
Aprile 2009 -
quote bilanci
comunali
€ 7.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 12.800,00
€ 0,00
€ 19.800,00
€ 0,00
quote bilanci
comunali
€ 15.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 62.068,41
€ 0,00
€ 77.068,41
€ 0,00
quote bilanci
comunali
511
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Luglio 2010
opportunità
europee per i
giovani
Messa in rete dei
Centri giovanili
del Distretto e
Giovani nella rete
creazione di un
festival dedicato
Immagino, creo..
COMUNE DI
ad alcune delle
SAN PIETRO IN espressioni della
CASALE
creatività umana,
UFFICIO DI
in modo
PIANO
particolare alla
letteratura, alla
musica e all'arte.
Creazione di
Roller: strutture di
percorsi di
transizione verso
autonomia
l’autonomia
abitativa per
COMUNE DI
giovani adulti e
SAN PIETRO IN
nuclei madreCASALE
bambino in
UFFICIO DI
condizione
di
PIANO
disagio
Mars Attack
COMUNE DI SAN
PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
€ 9.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 6.000,00
€ 0,00
€ 15.000,00
€ 0,00
€ 15.000,00
Periodo di
realizzazione:
Settembre 2008 Giugno 2009
€ 43.500,00
Periodo di
realizzazione:
Marzo 2009 Luglio 2010
€ 60.000,00
€ 60.000,00
finanziamento
Fondazione del
Monte
Periodo di
realizzazione:
Gennaio 2009 Giugno 2010
Finanziamento
Legge 21/96
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 43.500,00
€ 0,00
€ 43.500,00
€ 60.000,00
Messa in rete
delle risorse
distrettuali
dedicate ai
giovani
€ 0,00
€ 0,00
512
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Fondazione
del Monte
€ 60.000,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Lavoro in Corsa
COOP LA
CAROVANA
Azioni di
promozione
dell’orientamento
lavorativo e la
formazione per
€ 0,00
minori in
difficoltà che
hanno assolto
l’obbligo
scolastico
TOTALE
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00 € 0,00 € 91.990,87
513
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 5.000,00
€ 0,00
€ 48.500,00
€ 96.803,54
€ 237.294,41
€ 240.446,00
Periodo di
realizzazione:metà
settembre 2009 - 3
ottobre 2010
(agosto escluso).
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA DIPENDENZE
PROGETTO
Onde Anomale
Network
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Tutti in pista
AZIENDA U.S.L.
DESCRIZIONE
Interventi di
educativa di
strada:
promozione
dell’educazione
alla salute e il
protagonismo
giovanile e
sostegno
all'inserimento
lavorativo de
giovani
Interventi di
prevenzione
primaria in vista
della riduzione del
numero dei nuovi
soggetti che si
avvicinano alle
sostanze e al
consumo di alcol
(Scuole secondarie
di I grado)
FRNA
FNA
Fondo
Sociale
Locale
Contributo
Regionale
finalizzato
30%
RISORSE
COSTO
Altri
PROGRAMMA
fondo
TOTALE
sociale finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
indistinto
2009
€ 78.000,00
€ 78.000,00
finanziamento
Fondo
Sanitario
Regionale
€ 78.000,00
Periodo di
realizzazione:
Settembre
2009 - Luglio
2010
€ 14.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 14.000,00 Settembre
2009 - Giugno
2010
€ 78.000,00
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Fondo
Sanitario
Regionale
€ 0,00 € 0,00
514
€ 14.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
NOTE
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Interventi di
prevenzione
primaria in vista
della riduzione del
Educazione alla salute - numero dei nuovi
Che piacere...
soggetti che si
AZIENDA U.S.L.
avvicinano alle
sostanze e al
consumo di alcol
(Scuole secondarie
di II grado)
Implementazione
dell’attività del
Loop con
attivazione di uno
sportello
itinerante rivolto a
giovani
consumatori di
sostanze che,
Street Loop
AZIENDA U.S.L.
integrando gli
interventi di
educativa di
strada, realizzerà
azioni di
counseling breve e
di
accompagnamento
ai Servizi
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
€ 14.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 9.866,03
TOTALE € 0,00 € 0,00 € 28.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 87.866,03
515
€ 14.000,00
€ 9.866,03
Periodo di
realizzazione:
€ 14.000,00 Settembre
2009 - Giugno
2010
€ 9.866,03
finanaziamento
provinciale
Periodo di
€ 9.866,03
realizzazione:
Settembre
2009 - Giugno
2010
€ 115.866,03 € 115.866,03
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA IMMIGRATI STRANIERI
PROGETTO
DESCRIZIONE
Sportelli integrati
di supporto ai
servizi dei
Comuni,
"Punto migranti”
completamento
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
della messa in
CASALE
rete tra Sportello
UFFICIO DI
Punto Migranti e
PIANO
Sportello Sociale,
ulteriore
specializzazione
delle attività
Supporto alla
consulta
Supporto al
distrettuale dei
funzionamento
migranti - corsi
della Consulta
di lingua madre
Distrettuale dei
COMUNE DI
Migranti e
SAN PIETRO IN
promozione della
CASALE
lingua madre
UFFICIO DI
PIANO
Piano distrettuale
Piano
per
distrettuale della
l’insegnamento
lingua italiana
COMUNE DI
della lingua
SAN PIETRO IN italiana – corsi di
CASALE
alfabetizzazione
UFFICIO DI
per stranieri
FRNA
FNA
Fondo
Sociale
Locale
Contributo 30% fondo
Regionale
sociale
finalizzato indistinto
RISORSE
COSTO
Altri
PROGRAMMA
TOTALE
finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
2009
NOTE
€ 69.450,00
€ 0,00 € 0,00
€ 160.000,00
€ 0,00
€ 229.450,00
€ 0,00
bilanci
comunali
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
516
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 2.500,00
€ 15.000,00
€ 0,00
€ 0,00
Periodo di
realizzazione:
€ 229.450,00
Marzo 2009 Luglio 2010
€ 2.500,00
Periodo di
realizzazione:
€ 2.500,00
Settembre 2009 Giugno 2010
€ 20.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 20.000,00
Settembre 2009 Giugno 2010
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
PIANO
adulti
Attività del Nodo
di raccordo
Rete regionale
distrettuale
della
contro le
rete regionale
disrcriminazioni
contro le
COMUNE DI
SAN PIETRO IN discriminazioni,
CASALE
apertura di un
UFFICIO DI
nuovo sportello
PIANO
informativo
distrettuale
Servizio civile
regionale rivolto
a giovani
Servizio civile
stranieri
regionale rivolto
COMUNE DI
SAN PIETRO IN a giovani stranieri
CASALE
UFFICIO DI
PIANO
Servizio di
assistenza di base
rivolto a persone
Ambulatorio
Sokos
immigrate e a
AZIENDA U.S.L.
rischio di
emarginazione
sociale
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 3.480,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 3.480,00
Servizio
sostenuto con le
€ 0,00 risorse del
Comune di Castel
Maggiore
Periodo di
realizzazione:
€ 3.480,00
Settembre 2009 Giugno 2010
€ 10.000,00
€ 0,00 € 0,00
517
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Fondo Non
Autosufficienza
Comunale
€ 10.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 10.000,00
Giugno 2009 Maggio 2010
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Ulteriore
sviluppo
screening
oncologici e
diagnosi precoce
AZIENDA U.S.L.
Sperimentare
percorsi per
facilitare e
qualificare
l’accesso dei
cittadini stranieri
ai servizi sanitari
e della salute
mentale
€ 0,00 € 0,00
€ 0,00
TOTALE € 0,00 € 0,00 € 165.000,00
518
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00 € 20.980,00
€ 79.450,00
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 265.430,00 € 265.430,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA POVERTÀ E ESCLUSIONE SOCIALE
Contributo
Regionale
finalizzato
30%
fondo
sociale
indistinto
Altri
finanziamenti
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
PROGETTO
DESCRIZIONE
FRNA
"Interventi di pronta
emergenza, di sostegno
alla domiciliarità e di
contrasto alla povertà
AZIENDA U.S.L.
Prestazioni assistenziali
atte a rispondere a
situazioni di difficoltà,
di emergenza e di
urgenza
€ 0,00
Credito d'emergenza /
Microcredito
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Credito d’emergenza
rivolto alle famiglie in
condizione di
momentanea e
temporanea difficoltà
economica
Microcredito rivolto a
cittadini in situazione di
svantaggio che
intendono avviare o
ampliare un’attività
imprenditoriale
€ 0,00
€ 0,00
€ 20.000,00
€ 0,00
€ 0,00
Misure straordinarie a
favore delle famiglie
per contrastare l'attuale
crisi economica - Fondo
Distrettuale per la
Solidarietà
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
Concessione di
agevolazioni tariffarie e
riconoscimento
contributi finalizzati Sostegno delle famiglie
in situazione di fragilità
con anziani non
€ 0,00
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
519
FNA
Fondo
Sociale
Locale
€ 0,00
€ 41.000,00
RISORSE
COSTO
PROGRAMMA
TOTALE
ATTUATIVO
PROGETTO
2009
NOTE
€ 41.000,00
Periodo di
€ 41.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 0,00
€ 20.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 20.000,00 Maggio 2009
- Giugno
2010
€ 100.000,00
€ 150.000,00
Periodo di
€ 150.000,00 realizzazione:
anno 2009
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Casa delle donne
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Laboratorio di sartoria
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Progetto "Brutti ma
buoni"
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
autosufficienti ricoverati
in strutture non
convenzionate Attivazione di borse
lavoro, tirocini
formativi, corsi di
riqualificazione
professionale
Fondo Non
Autosufficienza
Comunale
Servizio di supporto e
accoglienza a donne, con
o senza figli, che hanno
subito violenza.
€ 0,00
Promozione di un
progetto d’impresa
costituito da donne in
condizione di disagio
sociale
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 4.000,00
Sperimentazione di un
progetto per la
distribuzione di beni
invenduti a famiglie in
difficoltà
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 14.337,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 19.337,50
Periodo di
€ 19.337,50 realizzazione:
anno 2009
€ 0,00
€ 4.000,00
Periodo di
€ 4.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00 € 9.000,00
€ 114.337,50
€ 0,00
€ 5.000,00
bilanci
comunali
TOTALE € 0,00 € 50.000,00 € 61.000,00
520
€ 0,00
€ 234.337,50 € 234.337,50
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA ANZIANI
FRNA
FNA
Fondo
Sociale
Locale
Contributo
Regionale
finalizzato
30%
RISORSE
Altri
PROGRAMMA
fondo
sociale finanziamenti ATTUATIVO
indistinto
2009
COSTO
TOTALE
PROGETTO
PROGETTO
DESCRIZIONE
Assegni di cura
AZIENDA U.S.L.
Integrazione
alla rete
complessiva dei
servizi
territoriali “volti
alla
domiciliarità” al
fine di garantire
la permanenza
dell’utente
nell’ambito del
proprio
domicilio
€ 3.097.252,99
€ 113.117,20
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 3.210.370,19
Periodo di
€ 3.210.370,19 realizzazione:
anno 2009
Servizi residenziali
AZIENDA U.S.L.
Posti
convenzionati
CP/RSA: n. 428
posti + 8 posti al
31/12/2008
€ 5.509.582,87
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.509.582,87
Periodo di
€ 5.509.582,87 realizzazione:
anno 2009
Posti temporanei
AZIENDA U.S.L.
n. 17 posti di cui
n. 5 sollievo +
progetti
individuali
€ 589.705,78
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 589.705,78
Periodo di
€ 589.705,78 realizzazione:
anno 2009
Centri Diurni
AZIENDA U.S.L.
n. 56 posti C.D.
convenzionati
€ 193.462,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 193.462,00
Periodo di
€ 193.462,00 realizzazione:
anno 2009
521
NOTE
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Contributo
economico
mensile
supplementare
pari a 160 € a
favore dei
beneficiari
dell’assegno di
cura che
Contributo assistenti
utilizzano per il
familiari
lavoro di cura
AZIENDA U.S.L.
dell’utente
assistenti
familiari con
regolare
contratto e con
ISEE (del solo
beneficiario)
non superiore a
10.000 €
Progetti di
Assistenza
Domiciliare con
rimborso Oneri
a rilievo
sanitario
ADI
secondo la
AZIENDA U.S.L.
direttiva
1206/07 e
attivazione
scheda sociosanitaria
integrata
€ 216.107,21
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 216.107,21
Periodo di
€ 216.107,21 realizzazione:
anno 2009
€ 786.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 786.000,00
Periodo di
€ 786.000,00 realizzazione:
anno 2009
522
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
SAD - dimissioni
protette
AZIENDA U.S.L.
Qualificazione e
messa in rete delle
Assistenti
familiariCOMUNE
DISAN PIETRO IN
CASALEUFFICIO
DI PIANO
"Servizio di
Assistenza
Domiciliare” da
attivarsi alla
dimissione dal
presidio
ospedaliero o da
percorso
residenziale
socio-sanitario
temporaneo al
fine di garantire
la “continuità
assistenziale”
Percorsi
formativi e di
qualificazione
rivolti alle
assistenti
familiari, con
forme di
sostegno alle
famiglie Ampliamento
della banca dati
distrettuale
delle assistenti
familiari e degli
incentivi
previsti per la
regolarizzazione
dei contratti
€ 150.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 13.892,79
523
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 59.436,38
€ 0,00
€ 6.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 150.000,00
€ 79.329,17
Periodo di
€ 150.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 59.436,38 di
cui:€ 20.624,00 contributo
regionale
Assistenti
Familiari€
38.812,38 € 79.329,17
contributo
regionale rientro
a
domicilioPeriodo
di realizzazione:
Settembre 2009 Giugno 2010
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Azioni integrate
di supporto
Si-cura: donne
migranti e cura delle psicosociale e di
orientamento ai
persone anziane
COMUNE DI
servizi rivolte
SAN PIETRO IN
alle donne
CASALE
migranti
UFFICIO DI PIANO
addette alla
cura
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 29.402,95
€ 2.317,05
€ 0,00
€ 31.720,00
Supporto,
Sostegno e tutela
controllo e
anziani fragili
monitoraggio
COMUNE DI
degli anziani del
SAN PIETRO IN
territorio in
CASALE
condizione di
UFFICIO DI PIANO
fragilità
€ 0,00
€ 36.800,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 36.800,00
Promozione e
"Café Alzheimer"
sostegno nella
COMUNE DI
realizzazione di
SAN PIETRO IN
Cafè Alzheimer
CASALE
nei Comuni del
UFFICIO DI PIANO
Distretto
€ 0,00
€ 17.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 17.000,00
524
€ 29.402,95 di
cui:
€ 12.644,18 contributo
regionale
Assistenti
Familiari
€ 31.720,00 € 16.758,77 contributo
regionale rientro
a domicilio
Periodo di
realizzazione:
Settembre 2009 Giugno 2010
€ 40.993,02 di
cui:
€ 36.800,00
programma
attuativo 2009
€ 4.193,02
€ 40.993,02
residuo anno
2008
Periodo di
realizzazione:
Giugno Settembre 2009
€ 21.030,72 di
cui:
€ 17.000,00
programma
attuativo 2009
€ 21.030,72 € 4.030,72
residuo anno
2008
Periodo di
realizzazione:
Settembre 2009 -
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Giugno 2010
Da “Quando la
mente s’invola” a
“Riattivamente
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Promozione e
sviluppo degli
sportelli sociali e dei
punti unici d’accesso
alle prestazioni ed ai
servizi
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Realizzazione di
un'indagine sui
bisogni dei
familiari di
anziani affetti
da disturbi
cognitivi e della
memoria e
realizzazione di
incontri
informativi e di
sostegno rivolti
ai cittadini
Rafforzamento
dei punti unici
d'accesso alle
prestazioni ed ai
servizi con
particolare
riferimento alla
non
autosufficienza
Azioni di
sviluppo e di
raccordo delle
tecnologie a
supporto
dell’attività
degli sportelli
sociali
Azione di
raccordo tra
sportelli sociali
e sportelli unici
distrettuali
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 85.965,26
525
€ 0,00
€ 6.384,23
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 92.349,49
€ 5.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 92.349,49
Maggio 2009 Luglio 2010
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Interventi di
pet therapy e di
musicoterapia
Sorridere
insiemeCOMUNITÀ
dedicati ad
SANTA MARIA
anziani ospiti di
DELLA VENENTA
case di riposo
e/o strutture
diurne
Centrale di
continuità
Ospedale
Territorio CCOT
snodo per la
AZIENDA U.S.L.
protezione della
continuità
assistenziale nei
progetti di
dimissione
Prevenzione
delle ri-cadute e
promozione
dell’attività
Riduzione incidenza
fisica negli
ricadute negli
anziani
anziani ultra 80
AZIENDA U.S.L.
enni in
condizioni di
fragilità caduti
nell’ultimo anno
Attività motoria
in gruppo o
Percorso riabilitativo
individuale
rivolto ai
Rivalutazione
parkinsoniani
periodica da
AZIENDA U.S.L.
parte di un
fisioterapista
TOTALE
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 35.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 35.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 10.556.003,64 € 292.882,46 € 6.384,23 € 88.839,33 € 8.317,05
526
€ 0,00
€ 0,00
€ 1.440,00
A carico della
Comunità
Periodo di
€ 35.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 0,00
Periodo di
Costi a carico
realizzazione:
del Bilancio
Dicembre 2009 Sanitario
Luglio 2010
€ 0,00
Periodo di
Costi a carico
realizzazione:
del Bilancio
Maggio 2009 Sanitario
Aprile 2010
€ 0,00 € 10.952.426,71 € 10.962.090,45
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA DISABILI
FNA
Fondo
Sociale
Locale
Contributo
Regionale
finalizzato
30%
RISORSE
COSTO
Altri
PROGRAMMA
fondo
TOTALE
sociale
finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
indistinto
2009
PROGETTO
DESCRIZIONE
FRNA
Nuovi casi/continuità
AZIENDA U.S.L.
Rete socio sanitaria
disabili
Residenziali, centri
diurni, laboratori protetti
€
3.234.902,41
Appoggi educativi
AZIENDA U.S.L.
n. 13 progetti individuali
a sostegno della
domiciliarità
€ 57.500,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Protesica/CAAD
AZIENDA U.S.L.
Applicazione DGR 1206 CAAD e protesica
€ 70.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 723.059,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
bilancio
sociale
€ 3.957.961,41
Periodo di
€
realizzazione:
3.957.961,41
anno 2009
€ 60.128,00
Periodo di
€ 60.128,00 realizzazione:
anno 2009
€ 70.000,00
Periodo di
€ 70.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 2.628,00
527
bilancio
sociale
€ 0,00
NOTE
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Assegni di cura disabili
adulti e assistenti familiari
AZIENDA U.S.L.
Integrazione alla rete
complessiva dei servizi
territoriali “volti alla
domiciliarità” al fine di
garantire la permanenza
dell’utente nell’ambito
del proprio domicilio
Contributo economico
mensile supplementare
pari a 160 € a favore dei
beneficiari dell’assegno
di cura che utilizzano per
il lavoro di cura
dell’utente assistenti
familiari con regolare
contratto e con ISEE (del
solo beneficiario) non
superiore a 10.000 €
€ 256.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 256.000,00
Periodo di
€ 256.000,00 realizzazione:
anno 2009
Sostegno Domiciliarità
AZIENDA U.S.L.
Progetti individuali di
sostegno alla
domiciliarità
€ 19.202,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 19.202,00
Periodo di
€ 19.202,00 realizzazione:
anno 2009
Progetto di Sollievo
AZIENDA U.S.L.
Accoglienza temporanea
in servizi residenziali di
persone in condizione di
disabilità, normalmente
assistite in famiglia per le
quali il servizio sociale
individui la necessità e/o
l'opportunità di un
periodo temporaneo di
allontanamento dal
nucleo familiare
convivente.
€ 90.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 90.000,00
Periodo di
€ 90.000,00 realizzazione:
anno 2009
528
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Assegni di cura DGR 2068/04
Assegni di cura per
persone con gravissima
disabilità acquisita in età
adulta
Residenziale DGR 2068/04
Rete residenziale
dedicata alla DGR 2068
SAD - Dimissioni protette
AZIENDA U.S.L.
€ 144.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 144.000,00
Periodo di
€ 144.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 584.194,85
Periodo di
€ 584.194,85 realizzazione:
anno 2009
€ 321.306,90
€ 262.887,95
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
"Servizio di Assistenza
Domiciliare” da attivarsi
alla dimissione dal
presidio ospedaliero o da
percorso residenziale
socio-sanitario
temporaneo al fine di
garantire la “continuità
assistenziale”
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Periodo di
vedi area
realizzazione:
anziani
anno 2009
Contributi a favore delle
persone in situazione di
Programma finalizzato Legge
handicap grave per
29/97: contributi per la
l'acquisto e l'adattamento
mobilità e l’autonomia
di autoveicoli e per
nell’ambiente domestico
l'acquisto di ausili,
COMUNE DI
attrezzature e arredi
SAN PIETRO IN CASALE
personalizzati per la casa
UFFICIO DI PIANO
(articoli 9 e 10 della LR
29/97)
€ 0,00
€ 0,00
€
40.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 40.000,00
Periodo di
€ 40.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 0,00 € 75.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 75.000,00
Periodo di
€ 75.000,00 realizzazione:
anno 2009
"Interventi di pronta
emergenza, di sostegno alla
domiciliarità e di contrasto
alla povertà
AZIENDA U.S.L.
Prestazioni assistenziali
atte a rispondere a
situazioni di difficoltà, di
emergenza e di urgenza
529
Fondo
Sanitario
Regionale
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Creazione di una
mappatura dei
servizi/risorse
Legge 104/92
distrettuali dedicati ai
Azioni per la promozione
disabili
dell'assistenza,
Creazione di un tavolo di
dell'integrazione sociale e dei
lavoro permanente e di
diritti delle persone disabili
monitoraggio
COMUNE DI
dell’accordo territoriale
SAN PIETRO IN CASALE
legge 104/92
UFFICIO DI PIANO
Realizzazione
attività con
AZIENDA U.S.L.
i Centri Specialistici
dell'Unità Operativa
NPIA dell'Azienda USL
€ 0,00 € 19.400,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 19.400,00
Periodo di
realizzazione:
€ 19.400,00
Maggio 2009
- Luglio 2010
Attivazione di una figura
professionale per
l’inserimento lavorativo di
persone disabili e in
situazione di svantaggio
socialeCOMUNE DI SAN
PIETRO IN
CASALEUFFICIO DI PIANO
€ 0,00 € 35.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 35.000,00
Periodo di
€ 35.000,00 realizzazione:
anno 2009
€ 25.000,00
€ 31.907,92 di
cui:
€ 25.000,00
programma
attuativo 2009
€ 6.907,92
€ 31.907,92 residuo anno
2008
Periodo di
realizzazione:
Settembre
2009 - Luglio
2010
Attività per il “Dopo di Noi”
"Appartamento di Castel
Maggiore"
"Sportello d'informazione
giuridica"
COMUNE DI
SAN PIETRO IN CASALE
UFFICIO DI PIANO
Azioni nell'ambito delle
attvità del Tavolo
Interistituzionale per il
Lavoro - Promozione di
borse lavoro e di
momenti di formazione
Sperimentazione percorsi
di vita indipendente in
vista del Dopo di Noi
Sportello d’informazione
giuridica rivolto a
persone con disabilità e
alle loro famiglie
€ 0,00 € 25.000,00
530
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Il Dopo di noi "Club del
Sabato"
AZIENDA U.S.L.
SAP
COMUNE DI
SAN PIETRO IN CASALE
UFFICIO DI PIANO
Progetti di gestione del
tempo libero rivolto a
cittadini disabili adulti
medio e medio-gravi e
gravi
Progetti di gestione del
tempo libero rivolto a
cittadini disabili adulti
adulti medio e mediolievi
Week end di sollievo
COMUNE DI
SAN PIETRO IN CASALE
UFFICIO DI PIANO
Brevi soggiorni rivolti a
cittadini disabili adulti
gravi e gravissimi
Soggiorni estivi disabili
COMUNE DI
SAN PIETRO IN CASALE
UFFICIO DI PIANO
Esperienze al di fuori del
contesto familiare o
residenziale abituale, da
parte di persone con
handicap di diversa
gravità
€ 0,00 € 82.600,00
€ 0,00 € 46.975,00
€ 0,00 € 14.976,00
€ 0,00 € 50.000,00
Attività espressive agite
DIVERSE…ESPRESSIONI:
esperienze di musica e teatro da persone con disabilità,
con particolare riguardo
con ragazzi disabili
COMUNE DI
alle arti performative ed
SAN PIETRO IN CASALE
ai linguaggi dello
UFFICIO DI PIANO
spettacolo
€ 0,00 € 15.000,00
531
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 82.600,00
Periodo di
realizzazione:
€ 82.600,00
Gennaio 2009
- Marzo 2010
€ 46.975,00
Periodo di
realizzazione:
€ 46.975,00 Gennaio 2009
- Giugno
2010
€ 14.976,00
Periodo di
realizzazione:
€ 14.976,00 Maggio 2009
- Giugno
2010
€ 50.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 50.000,00 Giugno Settembre
2009
€ 15.000,00
Periodo di
realizzazione:
€ 15.000,00 Settembre
2009 - Luglio
2010
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Rafforzamento dei punti
unici d'accesso alle
prestazioni ed ai servizi
con particolare
Promozione e sviluppo degli
riferimento alla non
sportelli sociali e dei punti
autosufficienzaAzioni di
unici d’accesso alle
prestazioni ed ai
sviluppo e di raccordo
serviziCOMUNE DISAN
delle tecnologie a
PIETRO IN
supporto dell’attività
CASALEUFFICIO DI PIANO
degli sportelli
socialiAzione di raccordo
tra sportelli sociali e
sportelli unici distrettuali
Laboratorio musicale per
ragazzi/e maggiorenni con
differenti disabilità
ASS. IDEE ED ESPERIENZE
Laboratorio musicale per
ragazzi disabili
Laboratorio teatraleale per
ragazzi/e maggiorenni con
differenti disabilità
ASS. IDEE ED ESPERIENZE
Laboratorio teatrale per
ragazzi disabili
“Idee in movimento” laboratorio sportivo per
ragazzi/e maggiorenni con
varie disabilità
ASS. IDEE ED ESPERIENZE
Laboratorio sportivo per
ragazzi disabili
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
532
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
vedi area
anziani
Periodo di
vedi area realizzazione:
anziani Maggio 2009
- Luglio 2010
€ 0,00
Spese a carico
dei Comuni
di San Pietro
in Casale, San
€ 4.300,00
Giorgio di
Piano e
Granarolo
dell’Emilia
€ 0,00
Spesa a carico
del Comune
€ 5.300,00
di Castel
Maggiore
€ 0,00
Spesa
indicativa
€ 4.400,00
soggetta a
variazione
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Sorridere insieme
COMUNITÀ SANTA
MARIA DELLA VENENTA
Interventi di pet therapy
e di musicoterapia
dedicati a ragazzi disabili
CAAD
COMUNE DI BOLOGNA
Consolidamento,
qualificazione e sviluppo
delle attività dei centri di
informazione e
consulenza per
l’adattamento
dell’ambiente domestico
Progetto DAMA
AZIENDA U.S.L.
Miglioramento della
qualità di accesso alle
prestazioni specialistiche
anche attraverso percorsi
dedicati e protetti e
riduzione dei tempi di
attesa
€ 0,00
€ 0,00 € 35.041,75
€ 0,00
Articolazione linee
operative/metodologiche
Definizione dell'unità di
per la valutazione
valutazione
multidimensionaleAZIENDA multidimensionale e la
U.S.L.
progettazione
personalizzata
TOTALE
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 1.440,00
€ 35.041,75
Periodo di
realizzazione:
€ 35.041,75 Settembre
2009 - Agosto
2010
€ 0,00
Costi a
Periodo di
carico del
realizzazione:
Bilancio
anno 2009
Sanitario
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€
€
€
4.134.492,36 398.992,75 40.000,00
€ 0,00
€ 0,00 € 1.046.993,90
€ 5.620.479,01
€
5.642.826,93
€ 0,00
533
€ 0,00
A carico della
Comunità
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
AREA SALUTE MENTALE
PROGETTO
Arte e salute
mentale
AZIENDA
U.S.L.
PSICORADIO
Operatore
radiofonico
AZIENDA
U.S.L.
Progetto IESA
AZIENDA
U.S.L.
DESCRIZIONE FRNA
Produzione di
spettacoli teatrali
realizzati da
artisti
professionisti,
pazienti ed
operatori della
salute mentale a
scopo
terapeutico e
riabilitativo
Progetto
“Psicoradio” implementazione
collaborazione
con Radio
Nebbia
Inserimento
Eterofamiliare
Supportato di
Adulti con
disturbi psichici.
FNA
Fondo Contributo
Sociale Regionale
Locale finalizzato
30%
RISORSE
COSTO
Altri
PROGRAMMA
fondo
TOTALE
sociale finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
indistinto
2009
NOTE
€ 0,00 € 5.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.000,00
Periodo di
€ 5.000,00 realizzazione: anno
2009
€ 0,00 € 5.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.000,00
Periodo di
€ 5.000,00 realizzazione: anno
2009
€ 0,00
€ 0,00
534
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Costi a carico dell'AUSL
Periodo di
realizzazione: anno
2009
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Arte terapia e
danza
movimento
terapia
AZIENDA
U.S.L.
Tempo libero,
sport e salute
mentale
AZIENDA
U.S.L.
Supporto,
mediante
l’utilizzo di
Terapie
Espressive, ai
Progetti
Terapeutico
Riabilitativi
individuali
predisposti dalle
UO dei CSM
invianti
Attivazione di
spazi e
opportunità di
integrazione
sociale per le
persone con
disturbi mentali,
attivazione di
reti sociali
formali ed
informali
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Costi a carico dell'AUSL
Periodo di
€ 1.300,00
realizzazione: anno
2009
Costi a carico dell'AUSL
Periodo di
€ 2.600,00
realizzazione: anno
2009
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
TOTALE € 0,00
€
10.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 10.000,00
535
€ 13.900,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
PROGETTI TRASVERSALI
PROGETTO
DESCRIZIONE
Promozione e sviluppo
degli sportelli sociali e
dei punti unici d’accesso
alle prestazioni ed ai
servizi
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Rafforzamento dei
punti unici d'accesso
alle prestazioni ed ai
servizi con particolare
riferimento alla non
autosufficienza
Azioni di sviluppo e di
raccordo delle
tecnologie a supporto
dell’attività degli
sportelli sociali
Azione di raccordo tra
sportelli sociali e
sportelli unici
distrettuali
Sviluppo e
consolidamento
dell'Ufficio di Piano
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Personale dell'Ufficio di
Piano
FRNA FNA
Fondo
Sociale
Locale
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€ 0,00
€
0,00
€
107.000,00
536
Contributo
Regionale
finalizzato
30%
RISORSE
COSTO
Altri
PROGRAMMA
fondo
TOTALE
sociale finanziamenti ATTUATIVO
PROGETTO
indistinto
2009
€ 0,00
€ 0,00
vedi area
anziani
€ 0,00 € 5.000,00
€ 0,00
€ 112.000,00
€ 0,00
NOTE
Periodo di
vedi area realizzazione:
anziani Maggio 2009
- Luglio 2010
€ 112.000,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Assicurare la continuità
ai trattamenti e/o
Continuità assistenziale
infermieristica in
interventi terapeutici a
assistenza domiciliare
pazienti già in carico al
AZIENDA U.S.L.
domicilio nell’arco delle
12 ore
Sviluppo dell’offerta di
servizi basata sui
modelli di assistenza
individuati sui bisogni
Infermiere di famiglia dei cittadini e delle loro
AZIENDA U.S.L.
famiglie definiti dal
target individuato, con
particolare riguardo
all’articolazione di
risposte flessibili
Sistemi di accesso e la
partecipazione dei
cittadini
AZIENDA U.S.L.
Individuazione e
realizzazione di nuovi
percorsi di accesso alle
prenotazioni sanitarie a
favore dei cittadini
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€
0,00
537
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Riorganizzazione delle
attività di pronto
soccorso traumatologico
in area
cittadinaConcentrazione
delle attività di
Riorganizzazione rete
chirurgia vertebrale di
ortopedica
elezione presso lo IOR,
metropolitanaAZIENDA
e di quella vertebrale
U.S.L.
traumatologica c/o il
Trauma Center
dell’OMRidefinizione
del sistema dell’offerta
di attività ortopedica
nella rete ospedaliera
Introduzione e sviluppo
di strumenti di risk
management: piano di
Implementazione del
gestione integrata dei
piano delle azioni per la
rischi sanitari, coerente
Gestione della Sicurezza
con le modalità di
delle cure nelle
governo dei percorsi
attività clinico Gestione e controllo
assistenziali
della documentazione
AZIENDA U.S.L.
sanitaria clinicoassistenziale (ospedale e
territorio)
Implementazione dei
percorsi di cura per
patologie croniche
AZIENDA U.S.L.
Definizione ed
estensione dei Protocolli
condivisi
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€
0,00
538
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Integrazione tra
ospedale e territorio per
ridurre il ricorso
inappropriato al pronto
soccorso
AZIENDA U.S.L.
Presa in carico dei
frequent users
Sviluppo nuclei di cure
primarie
AZIENDA U.S.L.
Sviluppo dei NCP sulla
continuità delle cure,
dell’integrazione
professionale e delle
attività di governo
clinico e assistenziale
nei nuclei attraverso
strumenti di
valutazione qualiquantitativa delle
attività
Implementazione del
programma di assistenza
specialisticaAZIENDA
U.S.L.
Definizione di percorsi
integrati comprensivi
della presa in carico
territoriale
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€
0,00
€ 0,00
€
0,00
539
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
€ 0,00
Costi a
carico del
Bilancio
Sanitario
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Stili di vita sani
COMUNE DI
SAN PIETRO IN
CASALE
UFFICIO DI PIANO
Promozione di
“Giornate della salute”:
mercatini del biologico,
in collaborazione con le
coop produttrici, con
momenti informativi
sulla salute e la sana
alimentazione Percorso sperimentale
di affidamento di orti a
persone in difficoltà e a
cittadini interessati.
Formazione per la
gestione di orti
€ 0,00
TOTALE € 0,00
540
€
0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€
€
0,00 107.000,00
€ 0,00
€
5.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 112.000,00 € 112.000,00
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 (da allegare allo strumento formale di approvazione del Programma Attuativo Annuale)
TUTTE LE
AREE/TARGET
AREE O TARGET
Soggetti
Comune di Argelato
Comune di Baricella
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Castel Maggiore
Comune di Castello d'Argile
Comune di Castenaso
Comune di Galliera
Comune di Granarolo
dell'Emilia
Comune di Malalbergo
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
Comune di Pieve di Cento
responsabilità
familiari
infanzia e
adolescenza
giovani
anziani
€ 79.986,00
€ 52.633,00
€ 85.068,00
€ 87.906,00
€ 177.829,00
€ 55.256,00
€ 203.445,00
€ 47.950,00
€ 661.798,00
€ 195.775,00
€ 353.415,00
€ 615.132,00
€ 814.794,00
€ 229.338,00
€ 829.546,00
€ 176.711,00
€ 2.911,00
€ 4.753,00
€ 16.786,00
€ 5.978,00
€ 42.745,00
€ 10.392,00
€ 6.335,00
€ 3.844,00
€ 77.160,00
€ 776.386,00
€ 7.806,00
€ 83.355,00
€ 103.347,00
€ 31.796,00
€ 57.440,00
€ 597.747,00
€ 453.133,00
€ 516.899,00
€ 240.970,00
€ 1.479,00
€ 4.674,00
€ 2.738,00
€ 8.980,00
Comune di San Giorgio di Piano
€ 75.782,00
€ 501.718,00
€ 31.319,00
Comune di San Pietro in Casale
€ 153.279,00
€ 950.608,00
€ 2.025,00
Regione - quota Fondo sociale
locale
Regione - quota Fondo
nazionale politiche famiglia
Regione - quota FNA
Regione - FRNA
AUSL Distretto Pianura Est per
spesa socio-sanitaria
Provincia di Bologna
Altri soggetti pubblici (ASP,
ecc..)
Altri finanziamenti regionali
Altri soggetti privati
TOTALE
€ 203.791,00
€ 173.777,00
€ 201.706,00
€ 340.448,00
€ 219.164,00
€ 99.308,00
€ 120.993,00
€ 65.736,00
disabili
dipendenze
immigrati
stranieri
povertà ed
esclusione
sociale
azioni di sistema
salute mentale
Totale RISORSE
e trasversali
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 225.093,00
€ 178.759,00
€ 172.197,00
€ 322.395,00
€ 401.668,00
€ 211.328,00
€ 321.641,00
€ 176.950,00
€ 1.373.602,00
€ 777.824,00
€ 999.521,00
€ 1.645.726,00
€ 2.119.894,00
€ 854.191,00
€ 1.873.217,00
€ 721.089,00
di cui quota
destinata al
Fondo Sociale
Locale
€ 190.457,00
€ 166.893,00
€ 150.751,00
€ 235.000,00
€ 385.500,00
€ 220.800,00
€ 389.259,00
€ 239.290,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 1.500,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 2.750,00
€ 0,00
€ 2.800,00
€ 7.630,00
€ 4.630,00
€ 12.130,00
€ 13.742,00
€ 55.130,00
€ 10.430,00
€ 630,00
€ 4.930,00
€ 1.936,00
€ 604,00
€ 5.968,00
€ 25.125,00
€ 23.064,00
€ 14.589,00
€ 1.368,00
€ 2.878,00
€ 39.444,40
€ 29.462,41
€ 24.762,28
€ 72.694,27
€ 64.666,37
€ 27.863,56
€ 56.028,71
€ 27.144,40
€ 318.970,00
€ 303.678,00
€ 1.040,00
€ 15.357,00
€ 15.948,00
€ 0,00
€ 153.843,00
€ 1.670.188,00
€ 41.605,68
€ 135.564,00
€ 186.392,00
€ 572.910,00
€ 141.065,00
€ 183.012,00
€ 155.143,00
€ 240.950,00
€ 173.047,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 4.630,00
€ 17.073,00
€ 4.630,00
€ 4.630,00
€ 808,00
€ 10.031,00
€ 1.482,00
€ 4.684,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 174.140,00
€ 135.265,00
€ 408.261,00
€ 236.116,00
€ 1.180.735,00
€ 1.065.058,00
€ 1.779.666,00
€ 866.932,00
€ 37.175,17
€ 38.182,58
€ 62.695,13
€ 32.397,68
€ 148.841,00
€ 167.593,00
€ 0,00
€ 4.630,00
€ 50.317,00
€ 0,00
€ 199.582,00
€ 1.179.782,00
€ 17.892,70
€ 108.799,00
€ 452.950,00
€ 0,00
€ 9.630,00
€ 3.584,00
€ 0,00
€ 242.260,00
€ 1.923.135,00
€ 48.681,95
TOTALE
€ 20.030.560,00
€ 620.697,29
€ 97.000,00
€ 63.626,25
€ 91.990,87
€ 6.384,23
€ 40.000,00
€ 28.000,00
€ 160.000,00
€ 61.000,00
€ 0,00
€ 112.000,00
€ 660.001,35
€ 660.001,35
€ 118.871,82
€ 0,00
€ 0,00
€ 88.839,33
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 207.711,15
€ 118.871,82
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 206.917,20
€ 10.339.896,43
€ 398.992,75
€ 3.848.492,36
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 10.000,00
€ 0,00
€ 85.965,26
€ 502.107,21
€ 751.875,21
€ 14.690.496,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 507.406,40
€ 936.281,50
€ 0,00
€ 2.268.047,00
€ 419.429,94
€ 205.262,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 1.757.844,00
€ 216.825,00
€ 6.311.095,84
€ 0,00
€ 2.857,14
€ 1.327.193,08
€ 82.058,86
€ 0,00
€ 33.894,29
€ 12.238,10
€ 19.470,93
€ 0,00
€ 0,00
€ 127.885,70
€ 1.605.598,10
€ 9.866,03
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 150.245,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 150.245,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 9.000,00
€ 60.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 78.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 87.000,00
€ 60.000,00
€ 87.000,00
€ 60.000,00
€ 2.098.367,36
€ 10.241.070,83
€ 395.814,73
€ 16.097.793,19
€ 8.473.132,34
€ 253.590,10
€ 349.302,93
€ 273.386,00
€ 1.767.844,00
€ 4.604.281,17
€ 44.407.582,65
€ 1.556.436,49
541
PROGRAMMA ATTUATIVO 2009
Il Bilancio del Programma attuativo
Fondo Sociale Locale - Previsione di spesa 2009
AREA/TARGET
RESPONSABILITA' FAMILIARI
INFANZIA E ADOLESCENZA
GIOVANI
ANZIANI
PERSONE CON DISABILITA'
DIPENDENZE
IMMIGRATI STRANIERI
POVERTA' ED ESCLUSIONE
SOCIALE
TIPOLOGIA
TOTALE
area/target
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Pronto intervento sociale
Totale Responsabilità Familiari
€ 20.000,00
€ 110.376,61
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 85.495,21
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 215.871,82
€ 6.000,00
€ 38.344,15
€ 64.357,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 21.373,80
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 130.074,95
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 26.000,00
€ 148.720,76
€ 64.357,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 106.869,01
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 345.946,77
A
B
C
D
E
F
G
H
I
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Pronto intervento sociale
€ 0,00
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
13626,25
€ 0,00
€ 0,00
€ 7.770,00
€ 35.090,50
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 4.373,75
€ 80.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 7.770,00
€ 85.090,50
€ 50.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 18.000,00
€ 80.000,00
€ 0,00
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Totale Infanzia e adolescenza
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Pronto intervento sociale
€ 63.626,25
€ 0,00
€ 91.990,87
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 177.234,25
€ 0,00
€ 76.303,54
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 69.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 240.860,50
€ 0,00
€ 237.294,41
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
A
B
D
E
F
G
H
Totale Giovani
servizio sociale professionale
integrazione sociale
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Totale Anziani
€ 91.990,87
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 76.303,54
€ 0,00
€ 8.317,05
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 8.317,05
€ 69.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 237.294,41
€ 0,00
€ 8.317,05
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 8.317,05
A
B
C
D
E
F
F
G
H
I
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro (esclusi contributi L.R.29/97)
Contributi L.R. 29/97
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Pronto intervento sociale
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 40.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 40.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Totale Disabilità
€ 40.000,00
€ 0,00
A
B
C
D
E
F
G
H
I
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Pronto intervento sociale
€ 0,00
€ 28.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Totale Dipendenze
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
Pronto intervento sociale
Totale Immigrati stranieri
servizio sociale professionale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
A
B
C
D
E
F
G
H
H
I
B
AZIONI DI SISTEMA E
MULTIUTENZA
ALTRI
SOGGETTI
(specificare)
COMUNI
A
B
C
D
E
F
G
H
I
C
SALUTE MENTALE
REGIONE
aree attrezzate per nomadi
Pronto intervento sociale
Totale Povertà e esclusione sociale
integrazione sociale
servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo
D
E
F
G
H
assistenza domiciliare
servizi di supporto
trasferimenti in denaro
strutture diurne
strutture residenziali e comunitarie
L
M
N
N
Totale salute mentale
Sportello sociale
Prevenzione e sensibilizzazione
Ufficio di Piano
Azioni di sistema e spese di organizzazione
Totale Azioni di sistema
TOTALE
542
€ 0,00
€ 40.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
€ 0,00
€ 87.866,03
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 115.866,03
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 28.000,00
€ 0,00
€ 165.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 90.430,00
€ 10.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 87.866,03
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 115.866,03
€ 0,00
€ 255.430,00
€ 10.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 165.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 61.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 61.000,00
€ 100.430,00
€ 0,00
€ 104.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 19.337,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 123.337,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 265.430,00
€ 0,00
€ 104.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 80.337,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 184.337,50
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 6.384,23
€ 0,00
€ 107.000,00
€ 0,00
€ 113.384,23
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 0,00
€ 5.000,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 6.384,23
€ 0,00
€ 112.000,00
€ 0,00
€ 118.384,23
€ 778.873,17
€ 620.697,29
€ 156.866,03
€ 1.556.436,49
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Programma attuativo 2009