COMUNI DI ARGELATO, BARICELLA, BENTIVOGLIO, BUDRIO, CASTEL MAGGIORE, CASTELLO D’ARGILE, CASTENASO, GALLIERA, GRANAROLO DELL’EMILIA, MALALBERGO, MINERBIO, MOLINELLA, PIEVE DI CENTO, SAN GIORGIO DI PIANO, SAN PIETRO IN CASALE AZIENDA USL DI BOLOGNA PROVINCIA DI BOLOGNA 3 4 5 6 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari LEGGE 285/97: “PROMOZIONE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA” SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI Il progetto, inserito nel Programma Attuativo 2008, ha riproposto in continuità con l’anno precedente, la realizzazione di azioni di sostegno alla genitorialità attraverso: • Supporto agli sportelli di consulenza educativa rivolta ai genitori; • Realizzazione di iniziative dedicate al tema della genitorialità realizzazione di iniziative sempre dedicate alla genitorialità Il monitoraggio da sett. 2007 a giugno 2008 sui 15 Comuni del Distretto ha fatto emergere i seguenti dati di attività: Supporto agli sportelli di consulenza educativa rivolta ai genitori attivati presso i comuni di: Castello d'Argile, Pieve di Cento, Budrio, Castenaso, Molinella, Bentivoglio, Castel Maggiore, Arglato, San Giorgio di Piano Attività di laboratorio attivati presso i comuni di: Bentivoglio, Castel Maggiore Argelato, San Giorgio di Piano Incontri a tema attivati presso i comuni di: Baricella, Granarolo, Malalbergo, Minerbio. In generale, le problematiche prevalenti portate dai genitori possono essere così schematizzate: • Aggressività- fasi di opposizione • Fasi evolutive di crescita • Separazioni/conflitti nelle relazioni familiari • "Gelosia" rapporti tra fratelli Inserimenti scolastici • Disturbi del sonno • Disturbi dell'alimentazione • Inserimento scolastico SPORTELLI D’ASCOLTO SCUOLE Le attività dello sportello d’ascolto come previsto dal Programma Attuativo 2008 in continuità con l’anno precedente ha previsto l’intervento presso ogni Istituto scolastico del Distretto di un esperto per un’attività di counseling intesa come azione di prevenzione al disagio e di sostegno alle difficoltà relazionali. Gli interventi di consulenza proposta sono stati i seguenti: • colloqui fra esperto e ragazzi • colloqui tra esperto e insegnanti • colloqui tra esperto e genitori • osservazioni in classe • incontri di gruppo e discussioni a tema • progettazione d’interventi di gruppo(es: assemblee di sezione, incontri con i rappresentanti dei genitori). Dai dati di monitoraggio riferiti all’anno solare 2008 emerge quanto segue: Totale ore complessive di consulenze erogate: 1275,5 di cui: 7 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari Ore complessive counceling: 929 Ore osservazione in classe: 163 Ore incontri di gruppo e discussioni a tema:136 Ore progettazione d'interventi di gruppo: 47,5 Totale target raggiunto: 2184 soggetti di cui: Minori 6-10 anni: 495 Minori 11-13 anni: 775 Minori 14-17 anni: 159 Genitori: 376 MEDIAZIONE FAMILIARE Gli utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare nell’anno 2008 sono stati in totale 60, di cui 21 singoli e 39 coppie. Di queste 60 situazioni: • 11 sono persone e/o coppie già in carico al Servizio dal 2007 (impegnate in un percorso di mediazione o consulenza), • 49 invece sono casi nuovi. C’e stato un incremento significativo rispetto al 2007, soprattutto da parte di coppie di genitori in fase di separazione, target privilegiato del Servizio (dei 49 nuovi accessi ben 33 vedono coinvolte situazioni di coppie). Globalmente le coppie che hanno usufruito del Servizio di Mediazione nel 2008 sono state 39. Le affluenze hanno praticamente coinvolto, con diversa percentuale, tutti i Comuni della Pianura Est. Prendendo in esame le nuove situazioni afferenti al Servizio, si vede che di questi 49 accessi: • 26 (più del 50 %) sono avvenuti in modo autonomo. Le persone si sono rivolte cioè al Servizio di Mediazione Familiare di propria iniziativa, senza l’intervento di professionisti od operatori dell’ambito sociale, psicologico, giuridico e/o pedagogico. • In 7 casi l’invio è stato fatto dagli psicologi del Consultorio Familiare. • In 6 casi l’indicazione è stata data dall’Assistente Sociale (dei Comuni o dell’Area Minori). • In 4 casi l’invio è stato fatto dalla Psichiatra del Centro di Salute Mentale. • In 3 casi l’invio è stato fatto dalla Psicologa del Servizio di Neuropsichiatria Infantile. • In 1 caso l’indicazione è stata data dalla Pedagogista del Comune, dal Giudice del Tribunale Ordinario, dall’Ostetrica del Consultorio. Per quel che riguarda le risposte del Servizio di Mediazione Familiare riferite ai nuovi utenti che si sono rivolti al Servizio nel 2008: • In 27 casi si è attivato un percorso di Mediazione Familiare; • In 11 casi si è attivato un percorso di Consulenza Individuale su tematiche separative; • In 11 casi dopo una fase preliminare di valutazione non si è attivato alcun percorso; • In nessun caso vi è stato l’invio ad altri professionisti. L’età media delle persone si aggira intorno ai 40/45 anni, senza differenze sostanziali tra i due sessi. Nella quasi totalità delle situazioni erano presenti figli, che rimangono il focus principale dell’intervento. Infine, per quanto attiene allo status sociale, si tratta sostanzialmente di persone appartenenti al ceto medio. 8 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO : INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO Procedure e metodologia vengono mantenute e curate dall’equipe adozioni che le condivide negli incontri mensili di coordinamento dell’attività complessiva, partecipando con regolarità ai coordinamenti provinciali per l’adozione e partecipando ai corsi formativi organizzati dalla Provincia di Bologna. L’equipe adozioni ha ricevuto nel corso del 2007 n 34 domande di coppie che intendevano effettuare il percorso adottivo. Ha effettuato come da procedura n° 4 corsi formativi-informativi ai quali hanno partecipato n°28 coppie senza alcun ritiro. Ha effettuato le istruttorie relative alle domande presentate nel corso del 2007 che sono tutt’ora in corso. Ha attivato un nuovo gruppo di sostegno alle famiglie adottive nel secondo anno di post adozione che si è incontrato n° 8 volte con la partecipazione di n°6 coppie . Quest’anno si effettuata anche l’esperienza di dare vita al gruppo dei bambini, n° 5 , che si incontrava nell’orario in cui i genitori effettuavano, nelle stanze attigue, il loro gruppo di lavoro. Sul post adozione si sono seguite n° 3 famiglie e n 3 bambini attraverso l’adozione nazionale; si sono seguite n° 9 famiglie e n° 13 bambini attraverso l’adozione internazionale. DISAGIO : L’INTEGRAZIONE PROFESSIONALE PER GLI INTERVENTI COMPLESSI Nel corso del 2008 si è portato avanti il lavoro di analisi sulla casistica e sulle modalità di farsi carico delle situazioni complesse: l’obiettivo di creare sistemi di intersezione fra i diversi servizi e che gli strumenti che li connettono siano funzionali ad una opportuna gestione del progetto di intervento. I protocolli aziendali a valenza sanitaria e socio sanitaria che si stanno riformulando è interesse che vedano all’interno la presenza del servizio sociale lavoro che è in fase di elaborazione FAMIGLIE NUMEROSE – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE È stato individuato un gruppo di lavoro composto da alcuni tecnici dei Servizi Sociali dei Comuni e dell’AUSL che si occupato della stesura dei criteri di accesso al contributo e le modalità di erogazione omogenee per i Comuni del Distretto. GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE – AZIENDA USL Nel 2008 si è portata avanti l’esperienza dei gruppi di sostegno alle famiglie adottive che hanno bambini già nel secondo anno di arrivo. Assieme al gruppo dei genitori si è attivato contemporaneamente anche il gruppo dei bambini: mentre le 6 coppie si incontravano alla presenza dell’assistente sociale e della psicologa dell’ente autorizzato in una stanza attigua i 5 bambini si incontravano con l’educatrice ed una psicologa volontaria La partecipazione è stata costante e partecipata. La possibilità di rivedere anche i bambini ha consentito di meglio verificare l’andamento dell’esperienza adottiva e di accompagnare i genitori verso riflessioni che i loro figli sollecitavano ai professionisti. Le diverse tematiche sono quindi state affrontate grazie anche ai bambini, al loro modo di porsi, alla loro diversa fase di sviluppo 9 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari GRUPPO AUTO MUTUO AIUTO PER FAMIGLIE AFFIDATARIE – AZIENDA USL Nel 2008 si sono mantenuti, come da programma, incontri mensili; il gruppo è composto da 5 famiglie tutte con affidi in corso. Sono 4 famiglie del territorio distrettuale più una che viene da un distretto limitrofo. Il gruppo ha avviato un percorso con una psicologa che li sta accompagnando nell’affrontare da dentro le tematiche consone all’affido familiare. Hanno inziato l’esperienza ad aprile 2008 ed hanno effettuato n 7 incontri, ma ne restano ancora 3 per terminare il programma concordato. Ci relazioneranno i risultati delle’esperienza. “COSA ABBIAMO DA DIRE” ADOLESCENTI CON ESPERIENZA DI AFFIDO SI RACCONTANO – AZIENDA USL Il presente progetto non è stato realizzato e la variabilità delle situazioni e la fatica nel dare disponibilità dei ragazzi adolescenti ci ha fatto decidere per la non fattibilità del progetto stesso 10 11 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari 12 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: Progetto “AGENZIA METROPOLITANA PER L’AFFITTO” Comune o altro ente capofila di progetto Provincia e Comune di Bologna. Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Giacomo Venturi, presidente Associazione “AGENZIA METROPOLITANA PER L’AFFITTO” Tel. 0516598720 e-mail: [email protected] Destinatari Famiglie con redditi intermedi Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente L’associazione è stata costituita nel gennaio 2007 ed il progetto è diventato operativo in 34 Comuni della Provincia nel gennaio 2008. Ambito territoriale di realizzazione Area metropolitana bolognese. Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia, Comuni, ACER, Associazioni proprietari immobiliari, sindacati inquilini, ASP, CNA. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Reperire alloggi sul mercato per destinarli a categorie sociali individuate come beneficiari degli interventi di politica abitativa dalla Pubblica Amministrazione. Calmierare il mercato delle locazioni. Tutelare i proprietari minimizzando i rischi connessi alla selezione dei locatari, garantendo servizi relativi alla gestione degli immobili. Tutelare gli inquilini mediante la garanzia di contratti trasparenti e un canone calmierato. Favorire l’incontro tra utente e mercato anche attraverso la costituzione di fondi di garanzia a tutela dei proprietari. Organizzare modalità di gestione degli immobili e dei relativi contratti. Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale 125.000 €* Numero di contratti di locazione stipulati nell’arco di sperimentazione del progetto stimato in tre anni. Contributo annuale erogato dalle Fondazioni Bancarie per la durata della sperimentazione triennale. Tale contributo è erogato direttamente all’Agenzia e non incide in alcun modo sul bilancio provinciale. 13 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: Progetto Mutuability Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un Provincia di Bologna Moreno Tommasini – Direttore Settore Bilancio e Provveditorato Via Zamboni 13 – 40126 Bologna – Tel. 0516599292 [email protected] Cittadini che hanno assunto un mutuo per l’acquisto della prima casa in condizioni di difficoltà a causa dell’andamento dei tassi d’interesse o di disagiate condizioni sociali. progetto dell'anno precedente Il progetto è stato avviato nel 2008 e terminerà il 30/6/2009. Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia Comuni Banche Associazione consumatori MicroBo Acer Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Aiuto alle famiglie in difficoltà Azioni previste Comunicazione per rinegoziare e surrogare mutui Possibilità di richiedere sospensione del pagamento delle rate per un massimo di 6 mensilità Possibilità di accedere al microcredito in situazioni di emergenza Possibilità di cedere l’immobile ad ACER e di mantenere il diritto di abitazione Piano finanziario: Costo totale previsto 20.000,00 euro Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale Quota nazionale \\ \\ Numero di cittadini coinvolti Numero di finanziamenti concessi / numero richiedenti Numero di cessioni ACER / numero richiedenti 14 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Denominazione: Genitori Più Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Azienda AUSL di Bologna Centri per le famiglie Comuni Garavini Clede Maria Presidio Roncati Via S.Isaia 94 Bologna Telef. 0516597608 [email protected]. it Servizi Sanitari ed Educativi Genitori Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Aziendale Istituzioni/attori sociali coinvolti Servizi Sanitari: Dipartimento Sanità Pubblica, Dipartimento Cure Primarie ( Consultori Pediatrici, Familiari, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta), ENTI Locali: Centri per le famiglie, Servizi Educativi e Sociali. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Promuovere la salute nei primi anni di vita del bambino. Promuovere la lettura ad alta voce ai bambini; Promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento materno e le prime relazioni; • Prevenzione morte improvvisa del lattante; • Protezione del bambino durante il trasporto in auto; • Promozione delle vaccinazioni; • Prevenzione malformazioni congenite e assunzione acido folico; • Proteggere il bambino dall’esposizione al fumo di tabacco in gravidanza e dopo la nascita. Quota Costo totale regionale Quota nazionale previsto • • Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Piani di azioni Report di verifica. 15 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Genitori dei bambini in fascia d’età prescolare SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto intende offrire a tutte le famiglie con bambini da zero a sei anni un’opportunità d’ascolto ed un sostegno pedagogico finalizzato all’acquisizione di una maggior consapevolezza del ruolo genitoriale, dello stile educativo familiare, della comunicazione e del dialogo quotidiano con i figli. Si tratta di un aiuto per i genitori a riconoscere i bambini nei cambiamenti tipici delle diverse età ed a imparare a esprimere risorse e competenze educative. 16 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari Nello specifico gli obiettivi che si intende raggiungere sono: • accogliere le problematiche educative e le difficoltà della coppia genitoriale; • costruire, in modo strutturato, dei punti di ascolto che siano di riferimento per le famiglie del Distretto e attraverso i quali i genitori saranno ascoltati, sostenuti e aiutati ad affrontare incertezze che vivono quotidianamente nelle relazioni familiari; • costruire un raccordo ed un’azione integrata con il servizio minori dell’Azienda USL e le scuole del territorio per un confronto costante sul ruolo genitoriale. AZIONI PREVISTE Le azioni per la realizzazione del progetto prevedono: • individuazione delle sedi e delle giornate di apertura dello sportello; • individuazione di un punto per la raccolta delle prenotazioni dei genitori; • predisposizione e distribuzione volantini informativi; • avvio dello sportello; • definizione del calendario degli incontri del gruppo tecnico di coordinamento per il raccordo fra le istituzioni impegnate nell’azione complessiva di realizzazione degli sportelli di ascolto e di consulenza alle famiglie (Comuni, Scuole, Azienda USL); Per le iniziative dedicate al tema della genitorialità: • individuazione del tema e dell’esperto; • individuazione dei tempi e dei luoghi; • predisposizione e distribuzione volantini informativi EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO “Mediazione familiare” “Sportello d’ascolto - scuole dell’obbligo e superiori” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni, Azienda AUSL RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 coordinatore del progetto Esperti N 4 referenti comunali (1 per ogni area di coordinamento pedagogico distrettuale) RISULTATI ATTESI Consolidamento dell’attività di sportello nel Distretto. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • Scheda di sintesi dei dati di monitoraggio 17 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • Materiale informativo prodotto dalle singole Amministrazioni per la divulgazione delle iniziative. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 50.436,64 (€ 25.000,00 anno 2009 + € 25.436,64 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € 6.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 19.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - €/ • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 18 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO SPORTELLI D’ASCOLTO SCUOLE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO San Pietro in Casale -Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI • • • Minori, Insegnanti Genitori SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto intende consolidare le attività in atto nelle scuole volte a favorire, attraverso l’ascolto e la comunicazione, l‘autostima, l’espressività e le relazioni interpersonali e la promozione di una 19 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari cultura dell’infanzia volta al benessere psicologico. In altre parole, gli obiettivi del progetto sono volti a: • Migliorare delle capacità relazionali, interpersonali e di interazione nei gruppi; • Promuovere di un’educazione all’ascolto; • Favorire occasioni di consulenza e supervisione agli insegnanti; • Favorire momenti di sostegno/consulenza alle famiglie; • Identificare eventuali segnali di disagio; • Prevenire il fenomeno del bullismo. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede la messa in campo nelle scuole del Distretto delle seguenti azioni/servizi in base alle singole specificità/bisogni del contesto: • percorso formativo di educazione socio-affettiva continuo a sostegno della genitorialità in crisi rivolto alle famiglie; • incontri individuali (counseling); • colloqui tra esperto ed insegnanti; • colloqui tra esperto e coppia genitoriale; • incontri di gruppo e discussione a tema; • eventuale progettazione d’interventi di gruppo e/o personalizzati i cui contenuti riguardino in particolar modo la comunicazione e la sfera relazionale. • Creazione di una scheda di valutazione e sua somministrazione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • • “Sostegno alla genitorialità 0/6” “Mediazione familiare” “Attività pomeridiane” “Il nostro impegno per gli altri” “Giovani nella rete” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Istituti scolastici di primo e secondo grado del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • N. 1 coordinatore del progetto Referenti del progetto per ogni istituto scolastico ( uno per ogni istituto scolastico) Esperti ( uno per ogni istituto scolastico) RISULTATI ATTESI Consolidamento delle attività di sportello negli Istituti scolastici. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE 20 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari Scheda di valutazione quali-quantitativa somministrata agli esperti che gestiscono gli sportelli di ascolto da compilare in collaborazione con il referente scolastico del progetto. La valutazione prevederà le seguenti voci: numero destinatari raggiunti distinti in alunni – genitori – insegnanti; tipologie di problematiche prevalenti; numero di persone che partecipano ai lavori di gruppo; livello di gradimento dei destinatari. Elementi di forza e di criticità del progetto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.000,00 di cui: • risorse comunali - € 14.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 46.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 21 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO MEDIAZIONE FAMILIARE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Azioni di sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento de servizi dedicati. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda Ausl di Bologna Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 Email: [email protected] Ufficio di Piano 051/6669583 [email protected] DESTINATARI Genitori (singolarmente o in coppia) in conflitto, in procinto di separarsi o che si sono già separati, residenti nei Comuni del Distretto. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2006 22 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • Accogliere con un servizio strutturato le situazioni di forte compromissione delle relazioni familiari; Facilitare i genitori ad esercitare le proprie responsabilità parentali in un clima di cooperazione, nell’interesse dei figli; Raffreddare i conflitti e trovare soluzioni realistiche per l’esercizio dei diritti/doveri parentali; Incentivare la rete fra servizi socio educativi e scolastici. Mantenere il raccordo con i Centri per le famiglie di Bologna, Ferrara e Casalecchio e con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione AZIONI PREVISTE In un’ottica di consolidamento del servizio, il progetto prevede 3 livelli di azioni: 1. Consolidamento della qualità del servizio: • Creazione di strumenti di valutazione della qualità dell’intervento del servizio da somministrare al termine dell’intervento e/o in tempi successivi al termine dell’intervento al fine di monitorare l’esito degli interventi sul breve e/o medio periodo. 2. Consolidamento del servizio nel territorio: • Incontri con: coordinatori pedagogici, consultori familiari,Direzioni Didattiche e Istituti comprensivi per consolidare la messa in rete del servizio. • 3. Predisposizione e diffusione di materiale informativo per informare le famiglie dell’assetto del servizio nel 2009 (sedi giorni, orari e numeri telefonici per usufruire della mediazione). Consolidamento del servizio nella rete dei servizi di mediazione familiare provinciale/regionale • Partecipazione agli incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO “Sportello d’ascolto scuole” “Sostegno alla genitorialità 0-6” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Consultori familiari, Comuni, Direzioni didattiche, Istituti comprensivi, Coordinatori pedagogici. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 coordinatore del progetto N. 1 mediatore familiare RISULTATI ATTESI Attraverso le azioni messe in campo si prevede di: 23 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • • • aumentare il numero delle consulenze creare uno strumento di monitoraggio della qualità del servizio potenziare il raccordo con gli altri servizi ed operatori socio scolastici continuando in un’azione di rete che sta restituendo ora i primi segnali significativi a livello distrettuale. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • Strumento di monitoraggio della qualità dell’intervento N. incontri di informazione/sensibilizzazione sul servizio effettuati sul distretto e n. partecipanti N incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 15.000,00 di cui: • risorse comunali - € 3.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 12.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 24 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere le famiglie affidatarie SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda Usl , Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti Email: [email protected] Tel : 051 6662635/34 DESTINATARI Minori di età compresa 0/18 anni e adulti quali genitori, insegnati, operatori dei servizi e scolastici SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto mira a mantenere attivo il pensiero e la riflessione sulle metodologie di lavoro relative alla tematica dell’adozione, a qualificare gli operatori dell’equipe affinché ci si specializzi e si sia aggiornati sui mutamenti che intervengono anche nelle relazioni internazionali. 25 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari È necessario altresì che i cambiamenti siano costantemente inseriti nel contesto legislativo che come si sa costituisce il quadro di riferimento. AZIONI PREVISTE • • • • Colloqui Riunioni Aggiornamenti e interpretazioni/studio dei dati di attività Revisione delle procedure affinché siano in linea con l’attività aziendale e legislativa EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto in rete con “Gruppi di sostegno alle famiglie adottive nel secondo anno di post-adozione” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • Equipe adozioni Comuni del Distretto Pianura Est Provincia di Bologna Famiglie adottive Associazioni che collaborano con l’equipe Gruppi di auto aiuto che si incontrano nel territorio distrettuale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori dell’equipe adozioni appartenete all’USSI Minori: Responsabile di USSI, Psicologo Assistente Sociale ed Educatore professionale RISULTATI ATTESI Un miglioramento in termini di qualità delle modalità di intervento ed una riflessioni quali/quantitativa sull’attività INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • N. coppie che hanno partecipato ai corsi di formazione/informazione; N. coppie che hanno ripresentato domanda per effettuare l’istruttoria di adozione nazionale ed internazionale; N. istruttorie concluse; N. supplementi di istruttoria; N. partecipanti ai gruppi di auto-aiuto; Funzionalità della metodologia dell’equipe di lavoro: N. riunioni operative; N. operatori d’equipe coinvolti. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE di cui: • risorse comunali - € 6.000,00 € 26.000,00 26 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • • • • • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 20.000,00 Fondo sociale locale FRNA (risorse regionali) - € / Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 27 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO FAMIGLIE NUMEROSE di cui al Programma finalizzato “Sperimentazione di iniziative per l’abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere le famiglie numerose SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Famiglie con un numero di figli pari o superiore a quattro SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Promozione di iniziative sperimentali di riduzione: • dei costi sostenuti per le utenze dalle famiglie con quattro o più figli, compresi i minori in affido; • dei costi sostenuti per l’accesso e la fruizione dei servizi dalle famiglie con quattro o più figli, compresi i minori in affido, fra cui: i servizi di mensa e trasposto scolastico, servizi educativi 28 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari estivi, tasse o tariffe dei rifiuti solidi urbani, ICI, addizionale comunale Irpef, accesso ai servizi sportivi e culturali e politiche tariffarie in genere; AZIONI PREVISTE • Individuazione dei criteri di accesso al contributo e le modalità di erogazione omogenee per i Comuni del Distretto attraverso un gruppo di lavoro composto da alcuni tecnici dei Servizi Sociali dei Comuni e dell’AUSL che si occuperà della stesura di un regolamento per la definizione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • Comuni Azienda USL RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dei Comuni del Distretto e dell’AUSL RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi alle famiglie con un numero pari o superiore a quattro. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • N. famiglie che hanno beneficiato di riduzioni. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 106.869,01 di cui: • risorse comunali - € 21.373,80 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 85.495,21 (Fondo famiglia) • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 29 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO PROGRAMMA DISTRETTUALE DI SOSTEGNO ALL’AFFIDAMENTO FAMILIARE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere le famiglie affidatarie SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 [email protected] DESTINATARI Ragazzi/bambini in affido familiare o che necessitino di tale risorsa. Famiglie interessate ad approfondire la conoscenza dello strumento. Famiglie, anche di parenti, che offrono la loro collaborazione nell’accoglienza di minori SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Promozione, qualificazione, formazione, sostegno, accompagnamento dell’affidamento familiare di bambini e ragazzi 30 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari AZIONI PREVISTE • • • • Incontri di piccolo gruppo e/ assembleari Individuazione di percorsi che sostengano gli affidamenti parentali Individuazione/applicazione di percorsi che sostengano le famiglie affidatarie Stesura di un documento che contenga prassi metodologiche e operative EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto si integra con i progetti di promozione della area delle responsabilità familiari e dell’area dell’infanzia e adoloscenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI USSI minori Operatori sociali dei comuni del distretto Associazioni che si occupano di accoglienza RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N.1 Referente USSI Minori Esperti nel settore RISULTATI ATTESI Contribuire alla diffusione dell’istituto dell’affido familiare anche in clima di forte disagio socio economico INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. Iniziative svolte N. Affidi eterofamiliari e parentali Strumenti attivati per il sostegno alle famiglie affidatarie Relazione di attività dell’equipe affidi PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 41.720,76 di cui: • risorse comunali - € 8.344,15 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 33.376,61 Fondo famiglia • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 31 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO GRUPPO AUTO AIUTO FAMIGLIE AFFIDATARIE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere le famiglie affidatarie SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 [email protected] DESTINATARI Gruppo di famiglie affidatarie che hanno affidi familiari in corso. Il progetto indirettamente si rivolge anche ai bambini affidati alle stesse famiglie che partecipano al gruppo SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità con gli anni precedenti 32 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari OBIETTIVI DEL PROGETTO Confronto/ sostegno alle famiglie che hanno affidi familiari in corso anche attraverso la creazione di eventi su tematiche che riguardano l’affidamento e le complesse relazioni e reazioni che si creano fra i diversi attori coinvolti AZIONI PREVISTE Incontri mensili fra le famiglie Seminari incontri approfondimenti con professionisti esperti EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto è in integrazione con le aree che si rivolgono alle responsabilità familiari e infanzia e adolescenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Azienda USL /Distretto Pianura Est Associazioni di famiglie affidatarie che operano nel territorio distrettuale Famiglie affidatarie RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Rappresentante di una associazione che si occupa di accoglienza nell’ambito del territorio distettuale RISULTATI ATTESI Dal presente progetto ci si attende che le famiglie con affidi che frequentano il gruppo abbiano il sostegno utile alla cura della relazione con il bambino affidato ed i propri figli INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. Famiglie affidatarie che hanno partecipato al progetto N. Iniziative organizzate nel corso dell’anno Livello di efficacia /gradimento dell’esperienza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.836,40 ( residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 33 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere il sostegno alle famiglie nel post-adozione SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti Email: [email protected] Tel : 051 6662635/34 DESTINATARI • • 2 Gruppi di genitori: uno di 6 famiglie con bambini di età compresa fra i 0 e i 6 anni e uno di 5 famiglie con bambini di età compresa fra i 7 anni e oltre 1 Gruppo di 5 bambini dai 7 anni e oltre SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE: Il progetto è in continuità dal 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO: • Accompagnamento/sostegno delle famiglie adottive durante il secondo anno del post adozione 34 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • • • Analisi, confronto e riflessione sulle tematiche relative all’adozione Creazione di eventi (incontri e seminari) mirati al sostegno delle famiglie adottive e non, su tematiche riguardanti la crescita del bambino Raccordo con il tavolo tecnico provinciale per la messa in rete delle esperienze parallele che si attiveranno sul territorio provinciale. AZIONI PREVISTE.: • • • • Contatto con le famiglie per definire la loro partecipazione Definizione dei temi scelti dalle famiglie (primo incontro) Approfondimento degli argomenti (successivi incontri) , mentre in una stanza attigua si osserveranno /guideranno i bambini attraverso l’uso di attività ludiche Somministrazione ai genitori di un questionario di gradimento sull’esperienza realizzata (ultimo incontro) EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto è in integrazione con le aree che si rivolgono alle responsabilità familiari e infanzia e adolescenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Azienda USL Comuni del Distretto Pianura Est Famiglie adottive RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Tutti gli operatori dell’equipe adozioni Un rappresentante dell’Ente Autorizzato che collabora con questo territorio Due (o più ) professionisti volontari che collaborano con l’USSI Minori RISULTATI ATTESI Partecipazione attiva delle famiglie adottive residenti nel territorio distrettuale che si trovano nel secondo anno di post adozione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. finale delle famiglie partecipanti ai gruppi N. famiglie adottive che si trovano durante il secondo anno di post adozione Livello di efficacia e/o gradimento dell’esperienza da parte delle famiglie adottive PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 7.000,00 di cui: • risorse comunali - € 7.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / 35 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • • • Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 36 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO CURA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere le famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est , Servizio Sociale, USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Aera Socio Sanitaria Servizio Sociale del Distretto Pianura Est Tel: 051 6662634/35 DESTINATARI Madri e i loro figli, spesso non in carico ai servizi, che si trovano in condizioni di grave rischio per la loro incolumità, che necessitano di protezione, aiuto, sostegno e intervento progettuale per uscire da una condizione di totale dipendenza. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Protezione del minore e della madre Conoscenza, sostegno e cura della relazione madre/bambino 37 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • Supporto alla donna per mirare a condizioni di sufficiente autonomia psicologica e socio/economica AZIONI PREVISTE • • • • Inserimenti in comunità di accoglienza Colloqui individuali e incontri di rete Costruzione del piano di intervento individuale Creazione della rete di intervento specifica per quella situazione EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO “Consultori in rete” “Genitorialità 0-6” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • Comuni del Distretto Pianura Est Servizio Sociale del Distretto Pianura Est Servizi Sanitari del Distretto Pianura Est Comunità di accoglienza madri e bambini con le quali si collabora Associazioni del territorio e non che si occupano di immigrazione Centri di formazione RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori USSI Minori e Assistenti Sociali comunali RISULTATI ATTESI Garantire risposta alle situazioni, madri e figli, che in emergenza o rischio si trovassero con necessità di intervento INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. segnalazioni di interventi urgenti per questa tipologia di interevento N. Interventi effettuati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 64.357,00 di cui: • risorse comunali - € 64.357,00 (di cui € 37.357,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale) • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 38 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari INTERVENTO/PROGETTO CONSULTORIO FAMILIARE IN RETE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Valorizzare il ruolo dei Consultori familiari e metterli in rete con gli altri servizi del territorio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Bologna Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Micaela Bonavia, Responsabile U.O. Consultorio familiare 051 6662643 - [email protected] DESTINATARI Giovani adolescenti, famiglie e donne con particolare attenzione alle donne straniere SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Sviluppare la messa in rete distrettuale dei servizi dedicati al sostegno della famiglia della salute della donna e della genitorialità Facilitare l’accesso ai servizi delle donne straniere attraverso interventi di mediazione culturale Realizzare interventi atti ad aumentare l’empowerment 39 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari • • • Promuovere la conoscenza tra le donne straniere del Servizio e delle opportunità che esso può offrire, in particolare rispetto ai disturbi della sfera genitale, e del momento peri e post menopausale. Favorire l’informazione dei giovani sugli aspetti socio-sanitari di prevenzione e cura, con particolare attenzione all’educazione sessuale e contraccettiva: prevenzione nell’ambito delle malattie sessualmente trasmesse (MST) e delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) Contrasto alla salute diseguale AZIONI PREVISTE Il progetto prevede due azioni principali: 1. Promozione della rete dei servizi dedicati: Incontri di coordinamento e messa in rete dei servizi/progetti distrettuali dedicati alla salute della donna, alla promozione del benessere e prevenzione del disagio della famiglia e dei giovaniadolescenti. 2. Promozione di incontri di informazione/sensibilizzazione sul territorio rivolti alle donne straniere: • Individuazione dei target di riferimento adeguati per attenuare le eventuali variabili negative incidenti sulle dinamiche di gruppo, in collaborazione con le referenti del Punto Migranti • Promozione degli incontri, in collaborazione con le referenti del Punto Migranti • Realizzazione degli incontri tematici di presentazione del Consultorio familiare e dei suoi servizi: incontro condotto dal coordinatore del progetto e da uno psicologo esperto di dinamiche di gruppo e di intercultura; incontro con l’ostetrica e la ginecologa, con verifica e confronto sul percorso, analisi delle difficoltà e degli elementi propositivi. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Ulteriore sviluppo screening oncologici e diagnosi precoce Mediazione Familiare Sportelli d’ascolto scuole Progetto Giovani nella rete Progetto Onde anomale network Progetto Street loop Punto Migranti Progetto Si_cura. Donne migranti e cura delle persone anziane ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL Distretto Pianura Est, Comuni, Centri giovanili, Istituzioni scolastiche. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 Coordinatore del progetto N. 1 Psicologa N. 1 Ginecologa N.1 Ostetrica 40 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari RISULTATI ATTESI • • • • Creazione di un tavolo di lavoro che promuova la messa in rete e l’informazione sul territorio dei servizi distrettuali dedicati alla salute della donna, alla promozione del benessere e prevenzione del disagio della famiglia e dei giovani-adolescenti. Promozione dell’integrazione delle donne straniere nel contesto sociale Miglioramento dell’accesso alle cure Autonomia delle donne straniere nell'utilizzo dei servizi: controllo della propria fertilità prevenzione IVG e MST partecipazione alle campagne di screening INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • N. incontri di coordinamento ed elenco dei partecipanti Elenco strategie di promozione dell’informazione dei servizi sul territorio (materiale cartaceo, siti web, programmi radiofonici etc…) Gradimento delle specifiche azioni Gradimento del modello organizzativo Valutazione degli incontri a tema da parte dei fruitori Numero di donne straniere coinvolte negli incontri PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 0,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 41 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Responsabilità familiari 42 43 44 45 46 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza LEGGE 285/97: “PROMOZIONE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA SOGGIORNI ESTIVI Il progetto realizzato nell’estate 2008 ha previsto l‘offerta di 4 tipologie di vacanza: una vacanza in barca a vela presso Cervia (proposta dall’associazione Via col vento) una vacanza in campeggio al mare a Marina di Romea; (proposta dalla coop Atlantide) una vacanza presso l’appennino tosco emiliano a Tredozio presso l’ ostello “Le volte”antico casolare ristrutturato (proposta dalla società Calycanthus) una vacanza sulle colline di Casola Valsenio presso il centro turistico Cà Budrio” (proposta dall’associazione Cemea) Le vacanze, rivolte a bambini e adolescenti dai 8 ai 16 anni, hanno coperto, complessivamente un periodo di nove settimane (metà giugno – fine agosto 2008) coinvolgendo complessivamente 334 minori residenti nel distretto, 27 dei quali segnalati dai servizi dell’Ausl (13) o dai Comuni (14). Il numero complessivo dei partecipanti ci in conferma che il progetto ha incontrato il favore delle famiglie e dei ragazzi, tuttavia rimangono alcuni aspetti sui quali riflettere: la fascia d’età prevalente dei minori partecipanti si colloca fra i 9 ed i 12 anni; risulta difficile coinvolgere i ragazzi dai 14 ai 16 anni nonostante un buon ventaglio di opzioni; il dato degli iscritti per ciascun Comune è molto diversificato: questo richiederà un investimento maggiore nelle forme di informazione e promozione della proposta. TOTALE MINORI ISCRITTI PER COMUNE 23 27 13 37 34 3 48 17 40 28 8 7 4 29 16 COMUNI Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale TOTALE 334 Dall’incontro di verifica svolto con i referenti delle associazioni e cooperative che hanno partecipato al progetto emerge un bilancio positivo dell’attività sia nel suo impianto organizzativo sia nei suoi aspetti di raccordo con l’ufficio di piano. E’ stato appurato l‘interesse delle associazioni e cooperative a riproporsi sul nostro territorio con la medesima offerta per l’estate 2009. 47 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza ATTIVITÀ POMERIDIANE Si tratta di progetti dedicati al tempo extrascolastico e rivolti alla prevenzione del disagio nonché al sostegno dell’apprendimento scolastico. I progetti prevedono la compartecipazione degli enti locali, delle scuole e del terzo settore, sollecitando la collaborazione fra pubblico e privato in forma continuativa e strutturata. Destinatari dei progetti sono i minori frequentanti la scuola secondaria di primo grado. Nel 2008 sono stati presentati 11 progetti per un totale di 15 Comuni partecipanti che hanno coinvolto settimanalmente 246 ragazzi (di cui 21 in situazione di disagio) in attività pomeridiane da un minimo di 3 ore a un massimo di 12 ore settimanali. In generale, tutti i progetti hanno previsto da un lato il supporto allo svolgimento dei compiti, dall’altro l’offerta di attività laboratoriali/sportive. Nonostante sia stata evidenziata la difficoltà nella gestione di gruppi che risultano spesso troppo eterogenei per età, la scheda di monitoraggio ha rilevato una valutazione positiva delle attività da parte di tutti i Comuni che si sono impegnati nel riproporre il progetto anche per l’anno scolastico 2008-2009 “PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO” – AZIENDA USL Nel corso del 2008 sono state gestite n° 13 borse lavoro per adolescenti. Di questi 13 ragazzi n° 7 sono inseriti in Comunità Educative e n° 1 in affido familiare. Questa affermazione deve aiutare a considerare il livello di problematicità che presentano i ragazzi allontanati dalla famiglia che necessitano di interventi plurimi . La risorsa in questione è assolutamente indispensabile consentendo ai ragazzi di usare il proprio tempo con fini formativi approcciandosi al mondo del lavoro. In contesto di obbligo scolastico e di obbligo formativo di difficile applicazione a fronte di risorse scarse e di scarsa incisività dell’obbligo stesso, è indispensabile avere risorse che consentono interventi scolastico/formativi alternativi. Ora ci si sta incontrando con il CIP territoriale ed anche a livello provinciale si stanno costituendo tavoli analoghi per potere gestire al meglio il disagio scolastico e formativo individuando possibili percorsi di cui uno è sicuramente quello consentito dal progetto stesso. “ONDE DI STRADA” PROGETTI DI ART THERAPY – AZIENDA USL Nel 2008 abbiamo puntato sugli intereventi educativi domiciliari che ci hanno consentito di realizzare progetti nei confronti di minori che presentano bisogni diversi: abbiamo lavorato sulla relazione madre- bambino in famiglie dove la figura materna è fragile, disturbata sia da un punto di vista psichico che cognitivo, abbiamo lavorato sul rinforzo delle competenze scolastiche del ragazzino, abbiamo costruito spazi di relazione con l’adulto spesso carenti nelle famiglie in carico.. Questi interventi sono molto importanti perché crediamo che con la vicinanza le sollecitazioni e gli interventi tecnici possono sostenere i cambiamenti. Si sono effettuati da settembre 2008 n ° 5 interventi a domicilio per un totale di 11 minori. 48 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE – ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI - AZIENDA USL Nel corso dell’anno scolastico 2007/2008 si è concordato con i Dirigenti scolastici delle scuole ed i pedagogisti dei nidi e delle materne comunali di attivare un percorso di conoscenza dell’organizzazione dei servizi sociali e socio sanitari del territorio distrettuale per : facilitare il contatto tra la scuola e l’USSI Minori affinché sia momento istituzionale; condividere la difficile e complessa presa in carico; evitare la dispersione delle informazioni; favorire la collaborazione scuola/servizi; ridurre il senso di solitudine di chi si trova a raccogliere il disagio del minore; ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze sia all’interno che all’esterno della scuola. L’Ussi ha già effettuato n°15 incontri con le scuole secondo due diversi moduli . un incontro da due ore oppure 3 incontri da 2 ore. La partecipazione è stata molto buona. Questa fase del progetto non è ancora terminata pertanto i dati conclusivi e le relative riflessioni verranno rimandate a giugno 2009 FONDO DISTRETTUALE PER PROGETTI EDUCATIVI E DI SOSTEGNO PER RAGAZZI 18-21 ANNI – CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE L’intervento intende garantire continuità progettuale ai ragazzi che al compimento della maggiore età necessitano di restare in carico ai Servizi attraverso svariate forme di intervento, come indicato nelle linee di indirizzo della direttiva regionale n°846/2007. I fondi messi a disposizione per l’anno 2008 sono stati dedicati a n. 3 neo-maggiorenni inseriti in comunità segnalati dall’USSI Minori dell’Azienda USL di Bologna - Distretto Pianura Est per i quali si è resa necessaria la permanenza in struttura a causa della mancata possibilità di un rientro presso la famiglia d’origine, in quanto non si sono verificate le condizioni per l'adozione o per una effettiva autonomia esistenziale PROGRAMMA ACCENDI MOLTI FUOCHI – NEUROPSICHIATRIA AZIENDA USL MONITORAGGIO ATTIVITÀ “ACCENDI MOLTI FUOCHI” ANNO 2008 INTERVENTI EDUCATIVI E LABORATORI (anno scolastico 2007-2008) Si tratta di interventi realizzati nelle scuole e al Centro polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” e che hanno previsto attività di varia natura volti a: • favorire il benessere a scuola e per fare opera di prevenzione in situazioni di disagio (laboratori) • favorire l’integrazione di alunni con disabilità (interventi individuali e osservazioni su bambini certificati). Le attività svolte sono state le seguenti: A SCUOLA Percorsi di educazione socio-affettiva per la scuola primaria. Interventi a valenza educativo - formativa progettati per gruppi classe e finalizzati allo sviluppo delle competenze emozionali ed affettive. In n. 11 classi sono stati effettuati n. 4 49 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza - - - incontri più 2 con i docenti; in n. 7 classi sono stati effettuati n. 2 incontri più 1 con i docenti). Hanno partecipato 18 classi per un totale di n. 414 alunni. Laboratori nelle scuole Analoghi nei contenuti alle attività socio-affettive, i laboratori se ne differenziano per l’organizzazione in un tempo più lungo. Si tratta di attività di piccolo gruppo che possono coinvolgere una o più classi. Alcuni di questi laboratori, in base ai temi trattati e alle finalità, vedono la collaborazione di differenti figure professionali (arte terapeuta, fisioterapista, logopedista, psicomotricista). Sono stati realizzati: n. 3 laboratori di arte terapia ( 5 incontri per ogni laboratorio); n. 1 laboratorio “Assaggi di yoga” (n. 6 incontri); n. 1 laboratorio socio affettivo (n. 6 incontri); n. 3 laboratori “Il corpo a colori” ( 7 incontri). Hanno partecipato 8 classi di scuola primaria e secondaria di primo grado per un totale di n. 184 alunni. Percorsi di animazione/formazione per la scuola secondaria di primo e secondo grado Sono interventi rivolti al gruppo classe finalizzati all’acquisizione di competenze sociali e relazionali utili al buon andamento del gruppo. Hanno valenza formativa basata su una metodologia di tipo cooperativo - attivo che vede i ragazzi protagonisti del percorso. Per ogni classe sono stati effettuati n. 4 incontri, più 2 con i docenti). Hanno partecipato 21 classi per un totale di n. 483 studenti. Rassegna “Accendi il film” : proiezione di due film per la scuola elementare e di 1 film per la scuola media con incontri di approfondimento su particolari tematiche a richiesta dei docenti. Sono stati presentati tre film di cui 1 per le scuole primarie e 2 per le scuole medie. In 4 classi sono stati realizzati, su richiesta dei docenti, n. 2 ulteriori incontri per ogni classe per un approfondimento dei temi emersi a seguito della visione dei film.Hanno partecipato alla rassegna n.11 classi di scuola primaria di Budrio e Molinella e 4 classi di scuola media di Castenaso per un totale di 355 studenti. AL CENTRO Laboratorio del mercoledì rivolto ai bambini del secondo ciclo della scuola primaria di Vedrana. Al laboratorio partecipano bambini e ragazzi certificati provenienti dalle scuole del territorio individuati e segnalati, in accordo con la scuola e con la famiglia, dal Servizio NPEE. Il laboratorio è a cadenza settimanale e si svolge per l’intero anno scolastico (da ottobre a maggio). Hanno partecipato n. 40 alunni di classe 4° e 5° della scuola primaria di Vedrana, più 1 alunno segnalato dal Servizio di Budrio, 1 alunna segnalata dal Servizio di S. Giorgio di Piano e 1 alunna segnalata dal Servizio di Castenaso. ATTIVITÀ EXTRA SCOLASTICHE - Laboratori estivi al Centro Rivolti a bambini in età 6-10 anni con inserimenti mirati di bambini segnalati dal Servizio NPEE. Si tratta di laboratori espressivi a carattere educativo - riabilitativo. I laboratori sono stati aperti per 2 pomeriggi alla settimana nei mesi di giugno e luglio 2008. Hanno partecipato 65 bambini tra i quali 15 bambini segnalati dal Servizio NPIA di Budrio. - Gruppo adolescenti E’ un gruppo educativo - riabilitativo composto da ragazzi in età 12-17 anni segnalati dal Servizio NPEE del territorio area Nord. L’attività ha cadenza settimanale con incremento nel periodo estivo e si svolge nel corso di tutto l’anno. Si propongono moduli laboratoriali (teatro, fumetto, danza, arte, teatro, musica). Il gruppo è composto da 10 ragazzi. ATTIVITÀ DI ARTE TERAPIA E PSICOMOTRICITÀ L’arte terapeuta e la psicomotricista di “Accendi Molti Fuochi” nel corso dell’anno, oltre a partecipare a progetti che si realizzano nelle scuole, hanno effettuato interventi individuali e di gruppo rivolti a bambini in età 3- 10 anni seguiti dal Servizio NPIA. 50 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza Il neuropsicomotricista ha svolto interventi individuali e di gruppo con bambini e ragazzi seguiti dal Servizio. PROGETTI PARTICOLARI E INTERVENTI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE, CONSULENZE Nell’anno 2008 sono state realizzate le seguenti attività: • Progetto di teatro per adolescenti “Il giallo limone degli eroi- Cromo - grafie”. Avvio di un laboratorio sul linguaggio espressivo – teatrale (n. 15 incontri) rivolto alla classe quarta dell’Istituto “Fioravanti” di Molinella. Hanno partecipato 14 studenti. Le attività proseguiranno anche nell’anno scolastico 2008-2009. • Intervento in n. 2 classi dell’istituto “Fioravanti” di Molinella sulle tematiche adolescenziali. In ogni classe sono stati effettuati n. 4 incontri. Hanno partecipato n. 32 studenti. • Percorso di formazione “Il corpo che insegna, il corpo che apprende” tenutosi nella primavera 2007 presso il Centro Polifunzionale e rivolto a docenti delle scuole di Budrio, Castenaso e Molinella. Al percorso, che prevedeva n. 5 incontri, hanno partecipato n. 22 docenti • Partecipazione al Progetto “I CARE” degli Istituti Comprensivi di Castenaso e di Bologna (I.C. n. 7) teso alla realizzazione di incontri di formazione per i docenti e di gruppi di automutuo - aiuto per genitori di bambini disabili sui temi dell’integrazione scolastica. Si sono costituiti due gruppi di genitori ( uno con inizio il 27 ottobre composto da 16 genitori e uno con inizio a gennaio 2009) e un gruppo di 18 insegnanti. Per ogni gruppo sono stati realizzati n. 8 incontri. • Collaborazione con l’Istituto Comprensivo n. 11 di Bologna (zona Pilastro) con interventi di promozione del benessere scolastico in due classi di scuola primaria ( n. 5 incontri più 2 con i docenti) e in 1 classe di scuola media ( n. 4 incontri più 2 con i docenti. Sono inoltre previsti ulteriori momenti di formazione rivolti ai docenti) per un totale di 69 alunni. • Gruppi di sostegno ai genitori seguiti dal Servizio NPIA nell’intera area nord: N. 1 gruppo rivolto ai genitori di bambini con gravi disabilità a cui hanno partecipato 10 genitori. Il gruppo si incontra a S. Giovanni in Persiceto per un totale di n. 6 incontri a cadenza settimanale. N. 3 gruppi rivolti a genitori e bambini in età 4-6 anni che effettuano il percorso “Conoscere e conoscersi: giochi, movimento e assaggi di yoga”. I gruppi sono stati realizzati nella primavera (5 incontri) e nell’autunno 2008 (n. 8 incontri per ogni gruppo) presso il Centro Clinico per la Prima Infanzia a Castel Maggiore. Hanno partecipato 13 genitori con i loro bambini. Per il 2009 sono in programma ulteriori gruppi da attivare a Budrio (Vedrana) e a S. Giovanni in Persiceto. • 7° Rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere” all’interno della quale sono stati presentati n. 2 libri ed è stato realizzato un evento speciale (la presentazione dell’ultimo saggio della prof.ssa Marie Rose Moro). Agli incontri della Rassegna, che ha carattere metropolitano, hanno partecipato 150 persone. • Partecipazione con l’Accademia Filarmonica di Bologna – Orchestra Mozart del maestro Claudio Abbado – alla realizzazione sul territorio del progetto Tamino attraverso attività di musicoterapia e laboratori musicali rivolti a bambini e adolescenti. Nell’anno scolastico 2008-2009 partecipano n. 10 adolescenti all’attività di musicoterapia per un totale di n. 11 incontri nel periodo ottobre-dicembre 2008 e n. 9 incontri nel periodo gennaio-marzo 2009) e 15 alunni della scuola primaria di Vedrana, più 4 bambini certificati, per un totale di n. 9 incontri). ALTRE ATTIVITÀ • Partecipazione ai lavori del GLIP di Bologna (Legge 104/92), su incarico della Regione Emilia Romagna, in rappresentanza dell’Azienda USL a livello metropolitano. • Realizzazione di materiale di documentazione delle attività seminariali di “Accendi Molti Fuochi” da diffondere sul territorio 51 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • Partecipazione al gruppo di lavoro di Bologna Città per la predisposizione dell’Accordo territoriale per l’integrazione scolastica di alunni disabili, in rappresentanza dell’Azienda USL; Collaborazioni con Istituzioni pubbliche e private per la realizzazioni di interventi e progetti di formazione e di promozione della salute sui temi dell’ integrazione e della prevenzione del disagio in età evolutiva. SORRIDERE INSIEME – COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA - ONLUS È un progetto che ha due aree di intervento: la Pet-therapy e la Musicoterapia. PET-THERAPY Le Attività e Terapie Assistite con Animali (A.A.A./T) più comunemente note col termine “pettherapy” sono da oltre un trentennio una realtà negli Stati Uniti d'America e in vari paesi Europei. Nel nostro paese solo di recente si è sviluppata una certa attenzione anche grazie al Decreto del marzo 2003 emanato dall'allora ministro Sirchia. Con A.A.A./T si indicano diverse modalità di intervento in campo socio sanitario attraverso la presenza e l'interazione con un animale. Vi è una distinzione da fare tra attività e terapie assistite; le prime sono di tipo ricreativo e ludico e si inseriscono all'interno di un progetto, può realizzarsi anche per mezzo di incontri sporadici ed essere sostenuta da semplici volontari. Quando si tratta di terapie assistite il discorso è diverso, occorre un progetto dettagliato e mirato ad un obiettivo, prevede la raccolta dati e la valutazione finale dei risultati raggiunti. Occorre tenere presente che si tratta di terapie di accompagnamento e non di terapie alternative, che vanno ad inserirsi in un contesto in cui già opera personale specializzato. Ecco perchè occorre il coinvolgimento di tutte le parti in causa. Le A.A.A./T. Non sono universalmente adattabili né tanto meno possono essere applicate a tutte le persone. Non compiono miracoli ma semplicemente cercano di portare supporto sociale, psicologico ed emozionale a persone disposte ad accettarlo anche dagli animali. La Pet-therapy ha avuto due campi d'azione (sedi): 1. presso un istituto di scuole medie inferiori; 2. presso una casa di riposo per anziani. 1) Istituto di scuole medie inferiori: La destinataria era una bambina di 13 anni con una diagnosi si autismo grave. L'insegnante di sostegno sperava in un recupero minimamente ricettivo per prepararla ad uscire dall'istituto che frequentava in vista dell'iscrizione in una nuova sede per il successivo anno scolastico. Obiettivo: appropriazione degli spazi che da sola non riusciva ad acquisire, se non con la presenza- supporto della madre; Azioni: presentazione e contatto con l'animale; giochi semplici di relazione (buttare e riportare la pallina); seguire l'animale al guinzaglio; appropriarsi gradatamente degli spazi esterni in modo guidato; superare le barriere architettoniche (gradini). 52 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza Risultati: maggior sicurezza nel momento dell'inserimento nella scuola nuova con la presenza del cane che per lei ha rappresentato un riferimento molto importante. L'intervento è durato dal marzo a giugno 2008 (1 incontro alla settimana della durata di un'ora) ed ha avuto il riconoscimento da parte degli stessi insegnanti come progetto pilota. 53 54 55 56 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Denominazione: PROGRAMMA PROVINCIALE “PROMOZIONE DI POLITICHE DI ACCOGLIENZA E TUTELA DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA ( Piano adozione, accoglienza, abuso) Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma : nominativo e recapiti Destinatari PROVINCIA Claudia Ceccarelli 051-6598100 [email protected] Ilaria Folli 051-6598997 [email protected] M. Agnese Cheli 051/4141611 il [email protected] - operatori dei servizi sociali e sanitari autorità giudiziaria operatori degli enti autorizzati; operatori delle comunità di accoglienza educatori e insegnanti associazioni di famiglie affidatarie famiglie disponibili all’accoglienza coppie interessate all’adozione; cittadinanza, Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno si precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con provincia Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Aziende Usl, Associazioni famiglie affidatarie, Comunità di accoglienza per minori, Enti Autorizzati adozioni internazionali convenzionati, Tribunale per i Minorenni, Istituzione Minguzzi, Scuola (USP - Ufficio Scolastico Provinciale) • promuovere e realizzare quanto previsto nelle direttive regionali, in particolare in riferimento all’accoglienza e all’adozione • predisporre e realizzare i piani accoglienza, affido e abuso • realizzare azioni di coordinamento tra operatori dei diversi territori e tra operatori dei servizi pubblici e del privato realizzare iniziative formative per operatori, volontari e famiglie • attuare raccolta di dati e riflessioni sulle problematiche emergenti 57 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il • coordinamento e segreteria organizzativa del Coordinamento Provinciale infanzia e adolescenza e dei suoi sottogruppi di lavoro ( accoglienza e adozione) • attuazione piani provinciali: accoglienza : - iniziative di sensibilizzazione sull’accoglienza; - formazione per operatori delle comunità e per adulti accoglienti; - formazione congiunta operatori dei servizi, delle comunità, associazioni dei servizi, insegnanti; - sostegno a gruppi di famiglie affidatarie gestiti dai distretti; - realizzazione progetto di contrasto all’abuso di sostanze ( Teatro sociale) per adolescenti e ragazzi accolti in comunità, operatori dei servizi e delle comunità di accoglienza; - confronto tra operatori dei servizi socio-sanitari, delle comunità di accoglienza e giudici onorari del Tm. adozione - programmazione a livello provinciale dei corsi di informazione e formazione per le coppie interessate all’adozione; - rinnovo Convenzione con gli Enti Autorizzati - realizzazione dei corsi di informazione/formazione da parte delle équipe e degli Enti Autorizzati convenzionati; - programmazione e sostegno a gruppi di post adozione; - realizzazione di attività formativa/supervisione per gli operatori delle équipe adozione, operatori degli enti autorizzati; - realizzazione di corso di formazione Vicinanze, rivolto agli insegnanti sul tema dell’adozione e scuola; - elaborazione ipotesi di fattibilità ricerca sui ragazzi adottati seguiti dai Servizi; abuso - attività clinica per la presa in carico dei minori e delle loro famiglie; - individuazione di protocolli condivisi tra il Faro ed i servizi socio sanitari; - individuazione ed estensione di strumenti operativi condivisi tra il Faro e gli Ospedali - formazioni per insegnanti delle scuole Costo totale Quota previsto: quota regionale quota provincia quota Comuni e costo privato ausl 150.351,5 personale costo del sedi e personale 150.351,5 segreteria + costo del personale Accoglienza: realizzazione di almeno 2 iniziative di sensibilizzazione; 58 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza monitoraggio/valuta zione realizzazione di un’attività formativa per insegnanti o operatori dei servizi, associazioni, comunità; realizzazione corsi di preparazione per adulti accoglienti; realizzazione spettacolo teatro sociale sul tema dell’abuso di sostanze n. minimo 3 incontri Tavolo accoglienza. Adozione: - Realizzazione di almeno 25 corsi di informazione e formazione alle coppie. - Realizzazione di almeno un’iniziativa formativa sul tema/attivazione supervisione. - Realizzazione di almeno 3 incontri del Coordinamento adozione misti tra servizi ed Enti Autorizzati. Abuso: N. casi seguiti Aumento delle prese in carico rispetto al 2008 Individuazione di protocolli e strumenti operativi condivisi Realizzazione n. 1 iniziativa formati 59 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Denominazione: Progetto sovrazonale relativo al funzionamento del Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento: IL FARO Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Centro specialistico Il Faro/ Az. Usl Bologna M. Agnese Cheli Tel 051/4141611 il [email protected] Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e grado, operatori delle associazioni, del volontariato, autorità giudiziaria Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Si Ambito territoriale di realizzazione provincia di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola, Az. Ospedaliere, Centro Giustizia Minorile Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2° livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia che: sviluppi una rete di servizi e di azioni caratterizzata da specifica competenza multiprofessionale, per la tutela della salute infantile e la prevenzione all’abuso e al maltrattamento; valuti in modo qualificato i casi e la presa in carico delle situazioni più problematiche; promuova eventi formativi; promuova interventi di sensibilizzazione, informazione e documentazione sul fenomeno; attività di consulenza specialistica; presa in carico diagnostica e terapeutica; elaborazione progetto di intervento riparativo e terapeutico con l’equipe del territorio Realizzazione dell’ attività formativa; Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione; Attività di ricerca sul fenomeno; Gestione Centro di documentazione; Raccolta ed elaborazione dei dati; Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta 60 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza Piano finanziario: Costo totale previsto 166.000,0 0 euro Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota comunale Quota regionale come da convenzione Eventuale quota di altri soggetti da specificare come da convezione N°: casi di consulenza/presa in carico; realizzazione attività formativa; incontri tra i soggetti coinvolti; realizzazione dei progetti previsti nel piano. 61 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Il Coordinamento Pedagogico Provinciale e la QUALITÀ dei servizi educativi 0/3 anni Comune o altro ente capofila di progetto Provincia e Comune di Bologna Responsabile Progetto/Programma Nominativo e recapiti Maria Cristina Volta –Provincia di Bologna- Servizi socio educativi Franca Marchesi- Comune di Bologna- U.I Servizi 0/6 Destinatari Servizi educativi pubblici e privati Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Si. Approfondimento di tematica specifica Ambito territoriale di realizzazione territorio provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni ed Enti gestori dei servizi Proseguire le attività di riflessione e formazione del Coordinamento Pedagogico Pedagogico Provinciale potenziare nel territorio provinciale l’elaborazione di progetti pedagogici scritti e condivisi potenziare il confronto e la condivisone di elementi minimi comuni tra i progetti pedagogici dei soggetti pubblici e privati che gestiscono i servizi potenziare la dotazione da parte dei servizi di strumenti di autovalutazione che permettano un incremento della qualità e della trasparenza dei servizi - - Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) - - Azioni previste L’attività viene svolta all’interno del Coordinamento Pedagogico Provinciale che, oltre alle attività già consolidate negli anni, organizzerà in particolare azioni di - confronto sui progetti pedagogici e sugli strumenti di autovalutazione utilizzati nei diversi servizi - elaborazione di elementi minimi comuni condivisi - realizzazione di iniziative formative - elaborazione di documenti sul lavoro svolto e raccolta di documentazione Per l’organizzazione di queste azioni andrà previsto 62 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza l’uso degli spazi del Centro di Documentazione di Bologna e potenziata l’attività di documentazione e di segreteria organizzativa già prevista per le attività del Coordinamento Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale 40.000 Quota nazionale + costo del 40.000 personale dipendente di EELL e privati - incontri di sottogruppo e assembleari del CPP - elaborazione di una documentazione relativa al lavoro svolto 63 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Denominazione: INTERVENTI A FAVORE DI MINORI IN DIFFICOLTA’ Comune o altro ente capofila di progetto per i minori in difficoltà Provincia Comune o altro ente capofila di progetto per msna Provincia Comune di Bologna Responsabile dell’azione: “Accoglienza di minori in difficoltà”” nominativo e recapiti Responsabile dell’azione “Minori stranieri non accompagnati” nominativo e recapiti Destinatari Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Maria Cristina Volta 051-6598782 [email protected] Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Maria Cristina Volta 051-6598782 [email protected] Annalisa Faccini 051-6498419 [email protected] • • Minori a rischio di allontanamento ed abbandono Minori stranieri non accompagnati Specificare se è in continuazione di un Prosecuzione progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione provincia Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni del territorio provinciale , AUSL , ASP con deleghe sui minori Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Realizzare progetti di ambito provinciale o sovraterritoriale per problematiche particolarmente complesse e specifiche quali: • Gli interventi nei confronti dei minori stranieri non accompagnati • gli interventi di prevenzione dell’allontanamento o dell’abbandono di minori e la qualificazione degli interventi di affido e di accoglienza per minori allontanati dal nucleo famigliare Progetto di ambito provinciale sui minori stranieri non accompagnati: • attivazione di un coordinamento provinciale sugli orientamenti e le metodologie di intervento per i 64 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza msna • costruzione di un sistema di ambito sovrazonale per la pronta accoglienza dei msna, avvalendosi del programma nazionale Anci di protezione dei msna • promozione di iniziative di raccordo con Autorità Giudiziaria, Prefettura e Questura in merito alle prassi da attuarsi a tutela dei msna Progetto di ambito provinciale sui minori a rischio di allontanamento e abbandono: Sostegno agli interventi di prevenzione, di affido e accoglienza in comunità a livello distrettuale (con esclusione del Comune capoluogo) raccordo e programmazione tra servzii e privato per individuazione e realizzazione di attività condivise attivazione di iniziative di sensibilizzazione e di formazione raccolta dati, valutazione delle problematiche emergenti e realizzazione documentazione Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Il progetto “msna” e Il progetto “accoglienza minori in difficoltà” riguardano le risorse a disposizione dei comuni per i minori, compresi i msna, con particolare riferimento agli interventi di sostegno, di affido e di Quota regionale accoglienza Oltre a queste sono € 20.000 previsti €500.000 (Fondazione Cassa di Risparmio) numero minori seguiti numero msna in pronta accoglienza elaborazione di un documento finale 65 Quota nazionale (finanziament o Anci/fondo Ferrero – Comune di Bologna per programma nazionale protezione msna-pronta accolienza) PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Denominazione: Sostegno al successo formativo e scolastico Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari PROVINCIA Claudio Magagnoli 051-6598508 [email protected] Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] • Studenti delle scuole dell’obbligo e delle scuole secondarie e della formazione professionale • Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti scolastici, figure di sistema, Operatori dei servizi Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri Servizio Specializzati • Reti interistituzionali territorialI Specificare se è in continuazione di un progetto Si dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Provincia Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche, Servizi sociali e Sanitari, Conferenze territoriali per il miglioramento dell’Offerta formativa, agenzie educative, centri di documentazione di supporto all’autonomia scolastica – Istituzione Gian Franco MInguzzi 1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di adolescenti e giovani in diritto-dovere promuovendo : 1.1. interventi diretti sulle situazioni 1.2. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione, aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei servizi) 1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione 2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse linee di programmazione territoriale (piani attuativi di Zona, , Accordi territoriali attuativi della L.104. Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio scolastico ) tra di loro e con le programmazioni provinciali (Piani per il diritto allo studio, progetti Provinciali sostenuti dal FSE, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio di tutorato..) promuovendo in particolare 2.1. l’integrazione degli organismi provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che operano su questa tematica e potenziare l’integrazione interprofessionale e 66 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza organizzativa; 2.2. l’individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra servizi e scuola e la realizzazione di Accordi , protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà, con particolare riferimento al successo formativo. 2.3. la condivisione e coprogettazione, di interventi e progetti sul tema del successo formativo promossi dall’Assessorato Istruzione e dalle Scuole con il sistema dei Servizi sociali e sanitari 1. Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico attraverso: Azioni previste 1.1. interventi diretti sulle situazioni, • Attivazione per il 2009 del Progetto finanziato con Fse dal Servizio Scuola e Formazione per adolescenti in difficoltà nell’assolvimento del diritto dovere • Qualificazione ulteriore dei percorsi di formazione Professionale biennali in raccordo con Scuole Superiori • Sostegno attraverso Fondi Carisbo al Programma Dell’ASL Bologna “Accendi molti fuochi” affinché il modello di intervento integrato tra sanitario e d educativo attuato nei comuni di riferimento del programma possa ampliarsi anche ad altre Scuole e ambiti territoriali • Sostegno ai giovani affetti da DSA ed inseriti nelle Scuole Superiori, attraverso uno specifico finanziamento Carisbo assegnato dal Servizio Scuola Centro Regionale Disturbi del linguaggio.. • Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il Diritto allo studio, attraverso fondi regionali in più stretto raccordo ,in particolare per quanto riguarda le borse di studio, con i Servizi sociali 1.2. iniziative di il supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio : • attivazione da parte del Centro Servizi Aneka di : o due edizioni di formazione congiunta per operatori e figure di sistema dei servizi sociosanitari e del sistema scolastico/formativo in due ambiti territoriali /zone sociali della Provincia( e finalizzate ad accompagnare processi di programmazione congiunta anche tramite Accordi E/o Convenzioni. o consulenza e supporto al lavoro integrato in stretto raccordo con le finalità e le azioni programmate dal “Tavolo disagio” 67 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza 1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione o consulenza da parte del Centro Aneka sulla documentazione, sulla progettazione, della documentazione di progetti educativi promossi dalle istituzioni scolastiche del territorio, in stretto raccordo con le organizzazioni facenti parte della rete provinciale del progetto Gold; aggiornamento e messa a disposizione di bibliografia e documentazioni mirate sulle tematiche dell’agio/disagio scolastico e orientamento o Produzione e diffusione di strumenti per l’informazione e l’Orientamento scolastico , anche in riferimento a particolari categorie di giovani in situazione di svantaggio o Produzione annuale di uno specifico Report sulla Dispersione in raccordo con dati dei servizi sociali e delle Asl 2. Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse programmazioni, e azioni 2.1. integrazione istituzionale e tecnica degli organismi territoriali e provinciali che operano in ambito educativo, sociale, scolastico, sanitario: o Consolidamento del tavolo interistituzionale per il contrasto al Disagio scolastico, promosso dalla Conferenza Provinciale di coordinamento e sua integrazione con rappresentanti delle zone sociali e del Coordinamento Pedagogico Provinciale o Attuazione a livello di Zone sociali corrispondenti agli Ambiti territoriali per l’offerta formativa, collegamenti strutturati tra il Tavolo minori delle Zone sociali ed i tecnici ed operatori nominati nelle conferenze territoriali, promuovendo, quando possibile convocazioni congiunte 2.2. realizzazione di Accordi, protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà in relazione al successo formativo o Individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra Istituzioni scolastiche, Servizi territoriali, Agenzie formative e scuola o Promozione di un Patto provinciale antidispersione, o Realizzazione entro il 2009 di Accordi territoriali per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili (L.104/92), attuativi dell’Accordo Provinciale, all’interno dei Piani attuativi di Zona 2.3. rganizzazione da parte degli assessorati provinciali Scuola e Servizi sociali e dell’Istituzione Gian Franco 68 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza Minguzzi di incontri di condivisione delle azioni previste e realizzate nel progetto sovrazonale e di altri progetti su queste tematiche ( progetti FSE per l’inclusione sociale, Progetti speciali per il successo formativo promossi con Fondi delle Fondazioni, Piani provinciale del Diritto allo studio, Servizio di tutorato), utilizzando i gruppi di lavoro e gli organismi già presenti Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Contributo Quota FSE 9.260.761,59 Carisbo regionale + costo del 8.756.113,0 364.488,59 personale 140.160,0 dipendente degli enti coinvolti • Numero percorsi individualizzati realizzati dal progetto FSE • Ampliamento numero di scuole in cui opera Accendi Molti Fuochi • 2 edizioni di formazione congiunta a cura di Aneka • numero di consulenze a gruppi di lavoro interistituzionali a cura di Aneka • numero accordi territoriali di di programma per l’integrazione scolastica degli studenti disabili • Atti di integrazione/unificazione di strutture tecniche di programmazione • N° copie materiali informativi 69 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza PROGETTO SOVRAZONALE : 2009 Coordinamento ed integrazione delle attività volte a prevenire ed a contrastare il disagio adolescenziale e giovanile Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari AUSL di Bologna Garavini Clede Maria Presidio Roncati Via S.Isaia 94 Bologna Telef. 0516597608 [email protected]. it Servizi Sanitari, Sociali, Educativi Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Aziendale Servizi Dipartimento Salute Mentale (CSM-NPIIA, SERT) Dipartimento Cure Primarie (Consultori Pediatrici, Consultori Familiari, Spazi Giovani) Dipartimento Sanità Pubblica, DISS, Enti Locali. Coordinamento ed integrazione attività relative all’adolescenza in ambito aziendale, raccordo e collaborazione con con gli altri soggetti che si occupano di adolescenti ( EELL, Provincia, Scuola,…) e con i diversi luoghi di programmazione zonali e provinciali • rilevazione programmi in atto in Azienda; • Analisi aspetti di forza e criticità; • Analisi comparata risultati ricerche effettuate e dati attività dei servizi; • Definizione percorso assistenziale dall’accoglienza alla presa in carico; • Collaborazione alla definizione Piano Aziendale complessivo degli interventi di prevenzione coerente con i bisogni rilevati, con gli obiettivi di salute assunti e con indicazione priorità degli interventi e degli investimenti tenendo presente valutazioni di efficacia. • Rilevazione programmi/attività EELL (PDZ); • Collaborazione per integrare in maniera coerente programmi/attività azienda /EELL nel rispetto degli obiettivi di salute assunti. 70 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale Disponibilità documento (allegato) Report periodici 71 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO ATTIVITÀ POMERIDIANE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e la loro partecipazione alla vita sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale- Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Minori frequentanti le scuole secondarie di primo grado SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale; esso intende sostenere l’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica. In altre parole, esso intende: • arricchire le opportunità educative extrascolastiche; • costruire occasioni di integrazione sociale e di supporto al percorso formativo scolastico dei minori. 72 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • favorire il lavoro di rete e la cooperazione tra Istituzioni scolastiche, ente locale e Terzo Settore. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede: • Coordinamento con i comuni per l’identificazione di criteri condivisi di realizzazione delle attività • Attivazione delle attività nei comuni del Distretto • Creazione di una scheda di monitoraggio e valutazione e sua somministrazione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • Mediazione Familiare Sportelli d’ascolto scuole Disagio: integrazione professionale per gli interventi complessi Soggiorni estivi ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto, Cooperative sociali e Associazioni Locali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • N. 1 coordinatore del progetto Referenti comunali del progetto ( uno per ogni comune aderente) Educatori ( in base al n. di minori coinvolti nelle attività) Volontari ( in base al numero dei minori coinvolti nelle attività) RISULTATI ATTESI Messa in campo di interventi extrascolastici di qualità e fortificazione della rete delle risorse locali INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Scheda di valutazione del progetto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 65.000,00 di cui: • risorse comunali - € 15.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 50.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € • € Fondo Sanitario Regionale • € Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) 73 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO SOGGIORNI ESTIVI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune san Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est Luoghi di realizzazione: località di vacanza sul territorio Regionale REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Minori da 8 a 16 anni SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 1999 OBIETTIVI DEL PROGETTO Incrementare le opportunità estive per i minori del distretto proponendo diverse opzioni di soggiorni estivi 74 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza AZIONI PREVISTE Il progetto propone 4 tipologie di vacanza estiva: soggiorni in collina, soggiorni al mare, e attività di vela. Le azioni previste sono: Contatti con associazioni e cooperative per adesione al progetto; Realizzazione depliant illustrativo delle 3 proposte di soggiorno estivo; Distribuzione presso le scuole, gli enti locali, sportelli per il pubblico ed operatori dei servizi del depliant informativo; Raccordo con gli operatori dell’AUSL e dei servizi sociali comunali per la partecipazione dei minori in carico ai servizi; Raccordo tecnico operativo fra enti locali ed associazioni partecipanti al progetto Creazione e somministrazione di un questionario di gradimento dell’esperienza (genitori e minori) EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Attività pomeridiane” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Ufficio di Piano, Azienda USL, Enti locali, Istituti Comprensivi e Istituti Superiori del Distretto, Associazioni e Cooperative sociali. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 Coordinatore del progetto N. 3 Referenti delle cooperative/associazioni che partecipano al progetto Operatori coinvolti nelle vacanze estive Referenti ASUL e Servizi sociali comunali RISULTATI ATTESI Offrire sul territorio un calendario di proposte estive per bambini e adolescenti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • N. minori partecipanti in relazione alla disponibilità totale dei posti Depliant informativo N. copie depliant distribuiti in relazione al n. totale del target residente N. incontri di coordinamento Questionario di gradimento a genitori e bambini PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 27.322,94 (€ 18.000,00 anno 2009 + € 9.322,94 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € 4.373,75 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 13.626,25 Fondo sociale locale 75 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • • • FRNA (risorse regionali) - € / Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 76 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO “PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO” ATTIVAZIONE DI PERCORSI LAVORATIVI, TIROCINI FORMATIVI A FAVORE DI MINORI IN CARICO AL SERVIZIO SOCIALE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori in difficoltà che hanno assolto l’obbligo scolastico SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 DESTINATARI Minori in carico all’USSI Minori con progetto complesso che non hanno terminato il percorso scolastico/formativo, minori e che durante il percorso faticano ad inserirsi in un contesto lavorativo. Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni che si trovino ancora nella necessità di proseguire la presa in carico da parte dei servizi territoriali. Famiglie dei ragazzi per i quali viene attivato l’intervento previsto dal progetto. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità 77 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza OBIETTIVI DEL PROGETTO Sostegno a minori in carico all’USSI che sono in difficoltà rispetto al percorso scolastico/ formativo/lavorativo Coinvolgimento /condivisione della famiglia del ragazzo AZIONI PREVISTE Alimentare/curare la collaborazione con le istituzioni /attori sociali coinvolti volto a favorire una rete integrata di intereventi EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • • • Azienda USL Comuni del Distretto Pianura Est Aziende del territorio Enti Associazioni e Coop. Sociali Centro per l’impiego Enti di formazione professionale Scuole Strutture che accolgono i minori RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 1 educatore professionale che in collaborazione con i colleghi dell’USSI Minori gestisce il progetto RISULTATI ATTESI Dal presente progetto ci si attende che i ragazzi che utilizzeranno la risorsa possano avere occasioni esperienziali che possano favorire l’orientamento scolastico/formativo e disincentivare esperienze di rischi sociale INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. Minori avviati nel progetto N. minori che hanno portato a termine il progetto Somministrazione di una scheda di monitoraggio da somministrare ai ragazzi per rilevare elementi di criticità e punti di forza dell’esperienza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 7.000,00 di cui: • risorse comunali - € 7.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / 78 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • • Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 79 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere interventi su minori anche provenienti dal circuito penale che versano in condizioni di grave disagio o rischio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 DESTINATARI Minori che sono in carico all’USSi Minori del Distretto Pianura Est con progetto complesso Nuclei familiari in carico all’USSI Minori del Distretto Pianura Est con limitate capacità genitoriali SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 80 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza OBIETTIVI DEL PROGETTO 1.Interventi educativi individualizzati • Osservare, sostenere, accompagnare i minori con decreto di affido o tutela del Tribunale per i Minorenni, in un percorso alternativo e di prevenzione all’allontanamento dalla famiglia; • Affiancare ai minori figure educative di riferimento con le quali instaurare una relazione significativa e di fiducia che permetta al minore di esprimere ed attivare le proprie potenzialità; • Conoscere, mettere in rete ed utilizzare delle risorse del territorio per il tempo libero; • Coinvolgere le Istituzioni scolastiche e formative del territorio nell’ottica di formulare un progetto integrato; • In alcuni casi dare sollievo al nucleo familiare in difficoltà nella gestione educativa quotidiana dei minori 2. Interventi educativi domiciliari • Osservare il minore nel contesto familiare; • Affiancare ai minori figure educative di riferimento con le quali instaurare una relazione significativa e di fiducia che possa sostenere il minore nelle complesse dinamiche familiari e nel tempo rappresentare un ruolo di mediatore nelle conflittualità che si presentano tra genitori e figli; • Sollevare la famiglia, almeno parzialmente, dalla gestione di alcuni momenti quotidiani di tensione e difficoltà AZIONI PREVISTE Il progetto prevede due azioni 1.Verso i minori : • Accompagnamento all’integrazione nell’attività di tempo libero • Sostegno nelle attività dei compiti scolastici • Percorsi di orientamento scolastico e lavorativo per rafforzare le motivazioni autonomie personali che sostengano un progetto di vita. e le 2.Verso le famiglie: • Sostegno alla genitorialità svolto dagli operatori dell’equipe territoriale attraverso le rilevazioni degli elementi di forza o di criticità emersi nell’osservazione dell’educatore nell’ambito dell’intervento educativo attivato. • Attività di continua ricerca finalizzata ad una futura attivazione di gruppi di genitori individuati dall’equipe territoriale , al fine di svolgere, con l’ausilio di uno specialista, degli incontri periodici di sostegno alla genitorialità (tale attività è da considerarsi come monitoraggio attuabile solo alla luce di una ricerca approfondita al termine del triennio) EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • Azienda USL 81 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • • • • Comuni del Distretto Pianura Est Istituti scolastici e formativi Cip Spazi giovanili Famiglie dei minori in carico RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Gli operatori ad hoc individuati per la realizzazione del progetto RISULTATI ATTESI Dal presente progetto ci si attende di potere avere maggiori elementi di osservazione/valutazione delle relazioni familiari ed individuali dei minori coinvolti nonché interventi mirati che facilitino la relazione dei ragazzi con se stesi e con il mondo degli adulti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. e tipologia di interventi attivati N. interventi attivati / collocamenti fuori della famiglia di minori Relazione conclusiva dell’attività PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 50.000,00 di cui: • risorse comunali - € 50.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 82 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE: ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere un monitoraggio permanente del fenomeno del disagio Prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 Email: [email protected] DESTINATARI Gli alunni e i loro insegnanti delle scuole del Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità dal 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • Facilitare il contatto tra la scuola e l’USSI Minori affinché sia momento istituzionale ; Condividere la difficile e complessa presa in carico Evitare la dispersione delle informazioni Favorire la collaborazione scuola/servizi Ridurre il senso di solitudine di chi si trova a raccogliere il disagio del minore 83 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • Ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze sia all’interno che all’esterno della scuola AZIONI PREVISTE • • • Ridefinizione di un documento di buone prassi e sua validazione da parte del Comitato di Distretto Incontri informativi e/o formativi con le scuole che ne fanno richiesta Incontri con gli altri servizi aziendali con i quali l’USSI Minori collabora per la diffusione del documento EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • USSI Minori Nidi Scuole dell’infanzia Direzioni Didattiche Istituti comprensivi Istituti superiori RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N.2 Assistenti Sociali dell’USSI Minori RISULTATI ATTESI Ottimizzazione della relazione scuola/servizio sociale INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. incontri effettuati nell’arco dell’anno scolastico e conseguente disponibilità delle scuole N. richieste di consulenze avute dalle scuole /segnalazioni ricevute Relazione riassuntiva dell’esperienza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 2.000,00 di cui: • risorse comunali - € 2.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 84 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO FONDO DISTRETTUALE PER PROGETTI EDUCATIVI E DI SOSTEGNO PER RAGAZZI 18-21 ANNI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI MInori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 [email protected] DESTINATARI Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni in carico al servizio sociale che si trovano al compimento della maggiore età ancora collocati in strutture e/o in affidamento familiare e che necessitano di ulteriore periodo di accompagnamento. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire ai giovani adulti che si trovano soli o fuori dalla famiglia: 85 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • di potere terminare e/o proseguire il percorso avviato scolastico/lavorativo e di potenziamento delle risorse di potere ulteriormente lavorare con le risorse parentali AZIONI PREVISTE • Prosecuzione e/o rivisitazione del progetto attraverso: colloqui, verifiche, messa in rete delle diverse risorse facendo anche tentativi di parziale autonomia EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto è integrato con i progetti che si rivolgono all’affido familiare e all’adozione, al disagio giovanile in senso lato. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Azienda USL Distretto pianura Est, USSI Minori Comuni del Distretto Associazioni che si occupano di accoglienza Scuole, centri di formazioni e per l’impiego RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE USSI Minori Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto RISULTATI ATTESI Gestione dei progetti di transizione per la fascia dì età 18/21 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • N. ragazzi maggiorenni in carico/ragazzi seguiti secondo il progetto Relazione sull’esperienza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 83.854,40 (€ 80.000,00 anno 2009 + € 3.854,40 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € 80.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 86 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere il benessere degli alunni di origine straniera Promuovere occasioni di formazione per gli insegnanti SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI • • • Docenti degli istituti comprensivi e delle scuole medie superiori del distretto Funzioni strumentali per l’intercultura Docenti alfabetizzatori SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto di innovazione OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo generale del progetto è uniformare le modalità di intervento nel campo dell’intercultura a scuola, rendendole coerenti con le politiche di distretto per quanto riguarda i servizi di 87 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza genitorialità e infanzia, altri servizi sociali, interventi di tipo socio-sanitario sui soggetti, attività di orientamento sociale e lavorativo, relazioni con l’associazionismo. In altre parole si vuole: • Rendere strutturale una modalità di incontro, confronto e rafforzamento delle competenze per le “funzioni strumentali” delle scuole del distretto, mettendole in contatto fra di loro, facendo circolare informazioni ed esperienze e creando una banca dati di buone prassi. In tal modo esse diventano patrimonio non della singola scuola, ma del distretto, • Strutturare un piano di consulenze specifiche differenziate per livelli disponibile potenzialmente a tutti i docenti del distretto, dal livello base ad argomenti più specializzate su temi (es. l’Italstudio – la relazione con la famiglia, la seconda generazione, ecc.) corredato da una banca ore di consulenze ad hoc per le singole scuol.e • Mettere in comune le risorse, i materiali e i progetti già in essere negli Istituti del Distretto affinchè diventino patrimonio di tutte le scuole del distretto. • Porre le basi di un gruppo di docenti specializzato a disposizione del distretto che riduca in futuro le necessità di assorbire risorse al di fuori del sistema scuola AZIONI PREVISTE Il progetto prevede 2 azioni: 1) Animazione tavolo distrettuale delle funzioni strumentali e costruzione banca dati buone prassi e materiali Tale azione prevede una serie di incontri delle “funzioni strumentali” delle scuole del Distretto (aperto a Istituti Comprensivi, Direzioni Didattiche e Istituti Superiori) volti a: • trattare argomenti e casi specifici secondo un programma definito collegialmente. Gli incontri prevedono la presenza di esperti che tratterà temi/questioni/problemi di maggiore interesse per il tavolo. • raccogliere, visionare e classificare materiali, programmi, documentazione, buone pratiche presenti presso le scuole. 2) Consulenza per i docenti Si intende mettere a disposizione del più ampio numero di docenti di tutte le scuole perché siano a loro volta veicoli di didattica interculturale, un’attività consulenziale con obiettivi diversificati in relazione all’esperienza e alle formazioni già patrimonio dei singoli. Ciò sarà realizzato attraverso: • Didattica Interculturale di Base Obiettivo: sensibilizzare il maggior numero di docenti al tema dell’intercultura e creare una platea di docenti più ampia per facilitare l’inserimento dell’intercultura nella didattica del maggior numero possibile di discipline • Didattica laboratoriale: Obiettivo: fornire agli insegnanti le basi fondamentali per gestire laboratori finalizzati ad esperienze di integrazione nelle classi con alunni di nazionalità diverse • Strumenti per l’alfabetizzazione Obiettivo: coinvolgere i due/tre docenti più sensibili in ogni scuola per facilitare il lavoro delle funzioni strumentali e dotare il sistema scuola di strumenti ed autonomie per intervenire nelle fasi in cui sono richiesti interventi urgenti di alfabetizzazione. Le tematiche specifiche degli incontri scaturiranno dal confronto con e funzioni strumentali EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si integra con Punto Migranti nei seguenti punti: • riferimento operativo locale per le scuole in tutti i comuni 88 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • condivisione dello staff di coordinamento condivisione di consulenti su tematiche sociali, sanitarie, sulla relazione con le famiglie e sulla mediazione linguistica ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Uffici scuola dei 15 Comuni del distretto di Pianura Est Gli Istituti Comprensivi, gli Istituti di Scuola Media Superiore e le Direzioni Didattiche appartenenti al territorio del Distretto Le funzioni strumentali per l’accoglienza degli Istituti comprensivi e Superiori del Distretto Enti ed associazioni operanti sul territorio nel campo della scuola RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Staff di coordinamento Esperti di didattica dell’intercultura, glottodidattica, didattica di laboratorio Altre figure professionali quali: etnopsicologo, logopedista, mediatore linguistico culturale, RISULTATI ATTESI I risultati attesi sono: • realizzazione di un archivio e di un catalogo di documentazione, programmi, buone pratiche sull’intercultura a scuola • consolidamento del tavolo distrettuale delle funzioni strumentali per l’intercultura in vista di una sua formalizzazione permanente • attivazione di un gruppo di docenti esperti e specializzati a disposizione del distretto • consolidamento di un servizio di consulenza a livello distrettuale • partecipazione alle attività formative di almeno 60 docenti • riduzione del ricorso a risorse esterne per l’alfabetizzazione nelle situazioni di emergenza • selezione e riduzione degli interventi di mediatori linguistici esterni • ottimizzazione delle risorse che ciascun comune investe nelle singole scuole di sua pertinenza per la qualificazione del servizio • uniformità di metodologie di intervento dei Comuni e dell’Ufficio di Piano sul tema dell’intercultura a scuola a livello distrettuale • miglioramento del livello di integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie • facilitazione nell’applicazione dei protocolli di accoglienza INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Presenza catalogo di documentazione sulle buone prassi di Distretto N. incontri tavolo di lavoro delle figure strumentali per l’accoglienza e n. partecipanti N. attività di formazione e n. partecipanti N. docenti coinvolti nelle attività di consulenza ad hoc Livello di gradimento delle attività svolte, degli esperti intervenuti e degli argomenti trattati Scheda di verifica sulla ricaduta del progetto nelle scuole coinvolte PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE di cui: € 28.090,50 89 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza • • • • • • risorse comunali - € 28.090,50 risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / FRNA (risorse regionali) - € / Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 90 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO CENTRI SPECIALISTICI NPIA AUSL BOLOGNA“ACCENDI MOLTI FUOCHI” – “CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA”( *) (*) Per conoscere i due Centri, si rimanda all’allegato alla presente scheda che è da considerarsi parte integrante della stessa. INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – Area Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (N.P.I.A.) AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” – Tel. 051 809850 Anna Bergonzini, pedagogista coordinatrice attività Email: [email protected] DESTINATARI - Popolazione in età 0-18 anni Genitori Educatori, insegnanti, operatori servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2007 91 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • Prevenire forme di disagio in età evolutiva e realizzare percorsi di integrazione ed inclusione; Realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano rispondere in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse fasi della vita di ogni persona; Promuovere il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private attraverso un lavoro di “rete”, con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche; Attuare interventi di sostegno e di cura del bambino piccolo e dei suoi genitori; Rispondere ai bisogni delle famiglie attualmente in carico al Servizio NPIA individuando ambiti di intervento per i quali si ritiene utile un supporto ai genitori tramite una metodologia di gruppo; Rispondere più in generale ai bisogni psicologici ed educativi delle famiglie di bambini e adolescenti relativi alla crescita dei figli e agli stili genitoriali in collaborazione con Enti e Associazioni presenti sul territorio AZIONI PREVISTE • • • • Gruppi di sostegno alla genitorialità • ciclo di incontri a tema; • ciclo di incontri di Conversazione rivolti a genitori di bambini in età 0-3 anni; • gruppi di genitori di adolescenti N. 1 percorso di formazione rivolti ad insegnanti e ad operatori dei Servizi educativi e sanitari Attività che vedono l’incontro di operatori dei differenti Servizi educativi e scolastici al fine di migliorare aspetti che possano favorire la conoscenza reciproca Attività di integrazione/inclusione di alunni disabili (coordinamento gruppo di lavoro per la predisposizione e il monitoraggio del nuovo Accordo Territoriale Pianura Est – vedi scheda L. 104/92) EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Gli obiettivi e le azioni sopra descritte, rendono evidenti le integrazioni con/tra più aree di intervento del Piano di Zona: diritti dei bambini e degli adolescenti; responsabilità familiari e capacità genitoriali; contrasto alle varie forme in cui si presenta il disagio sociale e scolastico; interventi a favore dei disabili; infanzia-adolescenza e salute mentale. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – U.O. NPIA –Fondazione “Demetrio Benni”; Comuni del Distretto Pianura Est; Istituzioni Scolastiche del territorio; Associazioni e professionisti esterni RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 1 psicologo 1 pedagogista coordinatore 4 educatori 1 psicomotricista 1 arte terapeuta operatori/professionisti/esperti esterni incaricati in base ai contenuti dei progetti (teatro, musica, arte, fumetto, ceramica…) operatori interni all’U.O. NPEE per le collaborazioni richieste in base ai progetti 92 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza RISULTATI ATTESI sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sui temi della prevenzione, del disagio e dell’integrazione far conoscere a famiglie e cittadini le attività dei due Centri Specialistici ed ampliare gli interventi formativi e di sostegno alla genitorialità sul territorio Pianura Est contribuire allo sviluppo di una cultura più sensibile al tema delle diversità che ancor troppo spesso vengono stigmatizzate piuttosto che valorizzate progettare e realizzare, in collaborazione con le Istituzioni, interventi di prevenzione rivolti in particolare alle scuole e alle famiglie consolidare la collaborazione con l’ufficio di Piano all’interno dei gruppi specificamente attivati sul tema del disagio e della disabilità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Schede di soddisfazione Rilevazione numero partecipanti Materiali di documentazione prodotti Tavoli di lavoro/incontri periodici/riunioni Materiali di informazione/comunicazione all’esterno PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico dell’Azienda USL ALLEGATO CENTRI SPECIALISTICI DELL’UNITA’ OPERATIVA NPIA AZIENDA USL DI BOLOGNA Il CENTRO POLIFUNZIONALE “ACCENDI MOLTI FUOCHI” si pone la finalità di prevenire forme di disagio in età evolutiva e di realizzare integrazione ed inclusione delle persone con disabilità nel contesto familiare, scolastico e sociale. Peculiarità di “Accendi Molti Fuochi” è realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano rispondere in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse fasi della vita di ogni persona. Per fare questo “Accendi” ricerca e promuove il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private, che a diverso titolo operano in questa direzione, con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche. A tal fine, per la realizzazione delle attività è stato sottoscritto un Accordo di Programma tra AUSL, Comuni e Dirigenze scolastiche di Budrio, Castenaso e Molinella e Fondazione “Demetrio Benni” che rappresenta il “modello” interistituzionale che caratterizza “Accendi Molti Fuochi. Le attività educative di Accendi Molti Fuochi sono indirizzate in particolare a bambini e adolescenti, ai loro genitori, ai docenti di ogni ordine e grado scolastico dei Comuni firmatari dell’Accordo di Programma ma anche, a seconda dei casi e compatibilmente con le risorse di personale, ad Istituzioni di altri territori sulla base di precise richieste di collaborazione. Attività di Accendi Molti Fuochi: • attività terapeutiche (arte terapia; psicomotricità; musico terapia) per singoli o per piccoli gruppi; 93 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza laboratori al Centro, in orario scolastico, con classi della scuola elementare di Vedrana e bambini certificati per i quali il Servizio AUSL ritiene opportuno la partecipazione ad attività fuori dalla scuola; • laboratori a tema e progetti nelle classi di scuola elementare, media e superiore, previo accordo con i docenti, per l’inclusione delle disabilità e per la prevenzione del disagio scolastico; • attività e laboratori in ambito extra scolastico per bambini in età 6/11 anni a cui partecipano anche bambini segnalati dal Servizio AUSL; • attività extra scolastiche con adolescenti in carico al Servizio AUSL per i quali si propongono percorsi che favoriscono l’autonomia e le relazioni; • progetti di arte terapia nella scuola e al Centro; • seminari di studio rivolti a insegnanti, educatori, neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e operatori che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza; • percorsi di formazione e incontri a tema rivolti a insegnanti e genitori; • iniziative pubbliche atte a favorire la cultura della prevenzione del disagio e dell’integrazione in età evolutiva.; • gruppi di sostegno alla genitorialità; • partecipazione ai tavoli di lavoro provinciali e territoriali sul disagio scolastico e sull’Accordo per l’integrazione degli alunni disabili di cui le linee di indirizzo provinciali rendono conto ampiamente. Il servizio è gratuito. Per gli interventi terapeutici, l’accesso non è diretto, bensì occorre l’invio di un clinico del Servizio NPIA. Per le attività in collaborazione con le scuole, ogni percorso/progetto è preventivamente concordato con le scuole stesse. Il Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” si trova a Vedrana di Budrio in Via Croce, n. 9 . Per informazioni si può telefonare ai numeri 051 809850/53 dotati entrambi di segreteria telefonica. • IL CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA è un servizio specialistico per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi della prima infanzia ed è dedicato al sostegno e alla cura del bambino piccolo e dei suoi genitori. L’ambito di intervento riguarda gli aspetti evolutivi e i problemi di sviluppo nei primi anni di vita. Si rivolge alle famiglie residenti in Bologna e provincia ma accoglie richieste di consultazioni anche di famiglie provenienti da altre Province e Regioni. Al Centro Clinico è presente una équipe di operatori con profili formativi diversi, ma con competenze specialistiche sulla prima infanzia. Il Centro è organizzato con una sede unica che garantisce l’accesso e la fruizione del servizio con: • percorsi di cura personalizzati; • partecipazione dei genitori a tutte le fasi della consultazione; • locali a misura di bambino piccolo Il servizio è gratuito e si può accedere direttamente o con la richiesta del curante. E’ sempre attivo un servizio di segreteria telefonica al nr. 051 4192444 a cui rivolgersi per richiedere un appuntamento. Il Centro Clinico si trova a Castel Maggiore in Piazza 2 Agosto, 2 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00. 94 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza INTERVENTO/PROGETTO SORRIDERE INSIEME (Musicoterapia) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS Marignani Paola Tel. 051/66.37.200 – fax 051/66.37.186 – cell. 340/46.63.663 DESTINATARI • • • bambini di età dagli 8 ai 10 anni; adulti depressi ed anziani sofferenti del morbo di Alzheimer minori con disabilità fisica SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVI DEL PROGETTO Risvegliare la volontà nei soggetti apatici, aprirsi alla comunicazione con l’esterno, sviluppare contatti sociali, in caso di disabilità fisica, risvegliare la coscienza della propria infermità in termini positivi. 95 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Infanzia e adolescenza AZIONI PREVISTE • Per quanto riguarda i minori: - attività collettive psicomotorie; attività espressive: canto, disegno, dialogo sonoro con l'uso di diversi strumenti; esercizi con musica ad hoc per il superamento delle paure (solitudine, rabbia, tristezza) • Per quanto riguarda gli adulti ed i malati di morbo di Alzheimer: - piano di musicoterapia individuale rispetto alla patologia; rinforzo per la memoria (esercizi “palestra per la memoria”), musicoterapia stimolante per la propria corporeità. • per quanto attiene i minori in disabilità fisica: - lavoro di attivazione delle capacità motorie residue (musica e danza sugli ausili) lavoro di espressione sulle emozioni. - Gli incontri saranno quantificati in rapporto al tipo d'intervento richiesto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto si integra con altri interventi: • sostegno psicologico, socio-educativo; • utilizzo di tecniche di biorisonanza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Ospiti della comunità, strutture di accoglienza esterne per minori, disabili e/o anziani RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • tecnica delle nuove comunicazioni (musicoterapista) educatori professionali psicologa operatori socio-sanitari specializzati infermiera professionale RISULTATI ATTESI Alleggerimento dei sentimenti del disagio sociale, rafforzamento della fiducia in sé, accettazione della propria “diversità”, aumento della capacità di relazione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Gli indicatori scaturiscono dagli obiettivi predisposti e dalle modalità operative: l'osservazione: capacità di cogliere le diversità e i comportamenti, la comunicazione: capacità di mettere in comune le esperienze, la relazione capacità di creare un rapporto multidirezionale, l'elaborazione di un progetto individuale P.A.I., la verifica: incontri multiprofessionali. Da tutti questi elementi incrociati nascono le condizioni per una valutazione globale. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE In corso di definizione 96 97 98 99 100 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani IL – BORSE LAVORO ESTIVE (DI CUI AL PROGRAMMA FINALIZZATO GIOVANI E DIPENDENZE) – CAPOFILA COMUNE SAN PIETRO IN CASALE NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI Il progetto “Il nostro impegno per gli altri” è stato rivolto ai giovani residenti nel distretto, tra i 16 e i 19 anni, frequentanti gli Istituti di Scuola Media Superiore. Il progetto ha previsto l’attivazione di n. 39 borse lavoro estive ( a fronte delle 45 preventivate dal progetto) da impiegare: • in attività ricreative all'interno dei centri sociali e centri diurni anziani; • nei servizi estivi rivolti all'infanzia e adolescenza; • attività culturali, attività presso le biblioteche; • in attività di supporto handicap per le famiglie (socializzazione, accompagnamento); • in attività di educazione ambientale . • in attività di promozione sociale. Le borse lavoro della durata di quattro settimane sono state attivate nel mese di Luglio 2008 per un massimo di 36 ore settimanali a fronte di un compenso di € 400,00 complessivi. Come si evince dai dati in tabella sono stati coinvolti Istituti superiori del Distretto nonché Istituti Superiori fuori dal territorio distrettuale che accolgono studenti residenti nei 15 comuni di pertinenza. N. BORSE LAVORO DA ATTIVARE CON I FONDI DEL PDZ ISTITUTI SUPERIORI DEL DISTRETTO PIANURA EST I.S.I. Keynes di Castel Maggiore Polo scolastico Giordano Bruno di Budrio Fioravanti - Sede di Molinella 9 5 2 TOTALE ISTITUTI SUPERIORI AL DI FUORI DEL TERRITORIO DISTRETTUALE Istituto E. Sirani di Bologna Liceo Scientifico Sabin - Bologna Istituto "Laura Bassi" - Bologna Liceo Ginnasio Statale "Giuseppe Cevolani" - Cento Istituto Carducci - Ferrara TOTALE TOTALE BORSE LAVORO ATTIVATE CON I FONDI DEL PDZ 16 N. BORSE LAVORO DA ATTIVARE CON I FONDI DEL PDZ 4 7 2 4 6 23 39 Si segnala come dato particolarmente significativo la disponibilità delle scuole “dentro” e “fuori “ Distretto a proseguire nuovamente l’esperienza concertando prima e meglio procedure e passaggi operativi. In tal senso l’ufficio di piano ha già avviato gli incontri con i dirigenti scolastici delle scuole superiori del distretto ed a breve saranno contattati i dirigenti degli istituti al di fuori del distretto. 101 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani RADIO NEBBIA - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Nell’estate del 2008 il Comune di Granarolo ha consegnato lo spazio per la sede centrale di Radio Nebbia, allestita nel Borgo dei Servizi. La sede di Granarolo è uno spazio ampio e adeguato alle esigenze sia di regia centralizzata, sia come studio di montaggio per le trasmissioni realizzate dai ragazzi del Comune. Oltre alla sede di Granarolo, gli spazi comunali attivi, in cui i ragazzi possono recarsi a realizzare le proprie trasmissioni, sono quelli di Pieve di Cento. Nei Comuni di Castel Maggiore e San Giorgio di Piano le Amministrazioni hanno fornito le attrezzature necessarie, che si trovano all’interno dei rispettivi Centri Giovanili. Nei restanti Comuni non è stato ancora individuato uno spazio ad hoc per il progetto o non è stata acquistata l’attrezzatura. Il progetto si è ulteriormente sviluppato dal punto di vista tecnico-informatico. Il sito internet ha una nuova veste grafica, curata gratuitamente da alcuni ragazzi di Pieve di Cento che hanno esplicitamente chiesto di poterlo gestire per mettere a frutto le proprie capacità. Negli ultimi sei mesi lo streaming ha registrato 3193 click, una media giornaliera di 17,8 persone che al giorno ascoltano la diretta. La media dei visitatori giornalieri gli accessi al sito (www.radionebbia.it), anche occasionali, è di 47 persone. Gli accessi totali nel periodo che va da settembre a dicembre 2008 sono 8460, mentre la pagina del palinsesto, negli ultimi sei mesi, è stata visitata 1824 volte. In questo secondo anno del progetto si è scelta una forma più mirata di promozione rispetto a quella precedentemente adottata (volantini e incontri pubblici). Grazie al contributo della cooperativa “La Carovana”, si sono potuti allacciare molti rapporti con ragazzi interessati al progetto, come riporta la scheda in allegato. Il passaggio da una promozione generica ad una mirata offre il vantaggio di una maggiore motivazione da parte dei ragazzi raggiunti a partecipare al progetto, evitando così uno spreco di energie e risorse. Parallelamente si stanno incrementando le occasioni promozionali via internet, con la presenza di Radio Nebbia sui principali social network. Anche la formazione ha subìto, in questo secondo anno, un cambio di approccio. Dopo gli incontri di formazione svolti nel 2007/2008 in circa la metà dei Comuni aderenti al progetto, con la partecipazione di gruppi abbastanza numerosi, in questi mesi si è proceduto a due diverse tipologie di formazione: l’autoformazione e la formazione assistita. Il palinsesto di Radio Nebbia ha subìto consistenti allargamenti, dovuti alle nuove trasmissioni. In particolare, la programmazione di trasmissioni realizzate dai partecipanti copre quattro serate, contro le tre dell’anno precedente e si è estesa anche nel corso di ciascuna giornata. Il palinsesto presenta inoltre aggiornamenti costanti, dovuti a nuove partecipazioni. In questo secondo anno la partecipazione e l’organizzazione di eventi ed iniziative è in costante evoluzione: segno che la web radio è sempre più conosciuta, anche grazie alla promozione sin qui svolta. Radio Nebbia ha partecipato ad eventi organizzati sia dai comuni e che da locali privati. IMMAGINO, CREO… - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il progetto ha previsto la realizzazione di un festival dedicato alle espressioni della creatività giovanile in modo particolare alla letteratura, alla musica e all'arte grafica . I gruppi coinvolti nell’iniziativa sono stati 31 di cui: • 17 gruppi giovanili che si sono esibiti in performances musicali e teatrali. 102 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani • 14 esposizioni di arti grafiche/artistico/artigianali ELEMENTI DI CRITICITÀ • Difficile coinvolgimento di molti giovani • Tempi troppo limitati di promozione dell’evento • Fatica della co-progettazione: difficile rispetto per tutti di tempi e scadenze, differenze di situazioni, approcci , disponibilità in ciascun comune . • Carenza di competenze ed esperienze nell’organizzazione di un evento di tale portata • Scarsa affluenza all’evento finale • Reperimento dei ragazzi tramite “chiamata” diretta è una modalità molto discutibile, abbastanza complessa e non ha dato grandi risultati • Scarsa visibilità sul territorio della manifestazione • La scelta del luogo (Budrio) risulta decentrato PUNTI DI FORZA • Occasione importante di coinvolgimento dei giovani, degli artisti e dei gruppi locali e valorizzazione delle loro competenze • Positivo l’intervento degli operatori della Carovana Coop;Attività dei Graffers; Contest di Skate. • Bell’esercizio di coprogettazione, di lavoro comune e di mediazione. • L’ opportunità del rimborso spese ha rappresentato un piccolo incentivo • La sovracomunalità della manifestazione costituisce l’occasione per coinvolgere giovani di comuni vicini Possibilità di collegare e mettere in sinergia tutti i progetti sovracomunali (Eurodesk,Radionebbia, Onde Anomale, raccordo tra Centri di Aggregazione Giovanili del territorio, Servizio Civile per Stranieri); POSSIBILI ELEMENTI MIGLIORATIVI Pubblicità: tempi e modi • Distribuzione del materiale pubblicitario in tempi ragionevoli • E’ importante la promozione dell’iniziativa con canali e modalità diverse ( radio Nebbia, messaggi sms, siti internet istituzionali e dedicati ai giovani (es. flash giovani….), divulgazione attraverso la rete di euro desk, invio caroline…..etc…. • Costruzione delle modalità attraverso il progetto “giovani nella rete” Organizzazione: • È importante capitalizzare questa esperienza, riuscire a metterla a sistema, fare sì che possa diventare un appuntamento consolidato , conosciuto per tempo e perciò il più partecipato possibile. • Coinvolgimento maggiore e migliore partecipazione dei Comuni in tutte le fasi: vedi modalità e calendarizzazione progetto “Giovani nella rete” Coinvolgimento giovani • Maggiore coinvolgimento dei giovani fin dalle prime fasi del progetto, creando una sorta di “Comitato organizzativo dei giovani” che, insieme ai referenti comunali, comunichi esigenze tecniche, di spazio, suggerisca modalità e si senta partecipe nella pubblicizzazione dell’evento e soprattutto percepisca l’adesione al progetto come un impegno, non gravoso, ma indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi • Mappatura dei talenti • Rivalutare l’idea del concorso con premi non pecuniari e reclutamento tramite bando, • Costruzione delle modalità attraverso il progetto “giovani nella rete” 103 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani Logistica dell’evento • Prevedere la musica di Gruppi Rock solo all’aperto, nell’auspicio che chi passa anche casualmente si fermi ad ascoltare • Evitare sovrapposizioni di eventi • Prevedere una data “secca” senza rinvii, per la difficoltà di pubblicizzare nuovamente la manifestazione; • E’ vitale la pianificazione rispetto a tempi, luoghi , modalità , ad alternative logistiche (spazi interni ed esterni) • Manifestazioni capillari sul territorio. EURODESK – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il progetto Eurodesk Pianura Est nasce nell’ambito delle attività dell’Antenna Territoriale Eurodesk di San Pietro in Casale, con l’obiettivo di estendere su tutti i Comuni del distretto Est e presso le sedi degli Istituti Scolastici di Secondo Grado, informazioni nei diversi ambiti di formazione; lavoro e volontariato all’estero. Per raggiungere tale obiettivo il progetto Eurodesk crea un nuovo servizio: il Punto Informativo Eurodesk. Il Punto Informativo Eurodesk è uno spazio pubblico di consultazione dove sono disponibili materiali aggiornati settimanalmente sulle opportunità di mobilità all’estero e in cui è possibile prenotare colloqui individuali e personalizzati con un’operatrice specializzata nel settore, fornita da Futura S.p.A. e presente mensilmente su ogni Punto Informativo Eurodesk. L’esistenza di una rete Eurodesk a livello distrettuale ha fatto sì che Associazioni attive sul territorio, siano entrate in contatto con le informazione che Eurodesk veicola, ed in particolare con quelle relative ai fondi europei per la gioventù. Si spera che l’accresciuta conoscenza delle opportunità di accesso a finanziamenti europei aumenti il numero di progetti dedicati ai giovani (scambi giovanili internazionali, iniziative giovani ecc.) contribuendo significativamente sviluppo del territorio in una direzione europea. Elenco dei Punti Informativi Eurodesk Comunali: Argelato - Biblioteca; Baricella - Biblioteca di Minerbio; Bentivoglio - Ufficio Scuola; Castel Maggiore – Ufficio Ciop; Castello d’Argile - Biblioteca; Castenaso - Biblioteca; Galliera - Biblioteca; Granarolo dell’Emilia - Biblioteca; Malalbergo - Biblioteca di Minerbio; Minerbio - Biblioteca; Molinella – Ufficio Informagiovani; Pieve di Cento - Ufficio Scuola; San Giorgio di Piano - Centro Giovanile; San Pietro in Casale - Biblioteca. Nonostante ogni Punto Informativo Eurodesk sia dotato degli stessi materiali, disponga in egual misura del tempo dell’operatrice itinerante e dell’impegno del referente comunale individuato, su ogni Comune si registrano delle differenze nel numero dell’utenza e nei contenuti delle richieste. In generale si può dire che, dove i Punti Informativi sono allestiti presso le biblioteche, l’utenza è per la maggior parte di giovani di età compresa tra i 15 e i 26 anni e la richiesta molto spesso riguarda possibilità di formazione e/o volontariato all’estero. Quando la sede del Punto Informativo è il servizio Ciop, lo sportello lavoro o l’Ufficio Scuola, l’età dell’utenza si alza e la richiesta si sposta all’ambito delle opportunità di lavoro disponibili. Elenco Istituti Scolastici Superiori coinvolti: Polo Giordano Bruno, sede di Budrio e di Molinella; Istituto Scolastico Fioravanti, sede di Molinella, Istituto Keynes sede di Castel Maggiore e di San Pietro In Casale. 104 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani Totale Utenti per Punto Informativo 10 6 4 3 8 3 10 8 5 3 5 9 5 81 Sede sportello Argelato Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo dell'Emilia Minerbio (Baricella e Malalbergo) Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale Totale Totale colloqui per Punto Informativo 4 1 0 1 4 2 3 3 2 1 4 1 2 28 ROLLER – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il progetto, intende offrire opportunità residenziali temporanee a giovani adulti in condizione di disagio sociale. Quest’anno l’utenza è stata rappresentata da un giovane adulto e da una giovane madre con 2 figlie a carico. La gestione tecnica del progetto è stata affidata, con apposita convenzione, alla Coop. Carovana che da anni si occupa della realizzazione di progetti a favore dei giovani previsti nei Piani di Zona. L’educatrice della Coop. Carovana ha seguito i progetti individuali degli ospiti e ne ha monitorato l’attività con gli operatori referenti. Durante l’anno si sono realizzati incontri con l’equipe di lavoro mantenendo contatti regolari con il Comune di residenza dei soggetti ospitati. Dagli incontri di supervisione con gli utenti il progetto si è rivelato utile e significativo per sostenere il loro percorso di crescita ed autonomia. 105 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani 106 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani 107 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani 108 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI Comune o altro ente capofila di Provincia di Bologna progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Dott. Stefano Ramazza Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna [email protected] 051-6598345 Destinatari - Giovani a partire dai 13 anni - Soggetti diversi (Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole) che lavorano con e per i giovani Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Il progetto è alla prima edizione Ambito territoriale di realizzazione Intero territorio provinciale, con un’articolazione di Tavoli sulle politiche giovanili nelle zone socio sanitarie Istituzioni/attori sociali coinvolti Soggetti che lavorano con e per i giovani: Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole Istituzione Minguzzi - Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto nei diversi ambiti attraverso il coordinamento delle attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia - Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali per rispondere alle esigenze formative degli operatori del territorio (in particolare per il supporto nella scrittura di progetti candidabili ad ottenere finanziamenti, e nella fase della valutazione degli stessi). Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) - Implementare il lavoro dell'Osservatorio Provinciale sulle Politiche Giovanili attraverso l'individuazione e gestione di metodologie e pratiche di analisi delle azioni per il migliore coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e la produzione di dati e relazioni di sintesi sulle esperienze attuate, al fine di sostenere la progettazione. Dare concreta attuazione alle ”Linee guida per il coordinamento e la progettazione di azioni per le politiche giovanili” approvate nell’aprile 2008 109 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani Generali: - Focus formativi con gli operatori dei distretti - Coordinamento Provinciale previsto dalla L .14 della Regione Emilia Romagna - Osservatorio delle Politiche Giovanili (istituito il 13 ottobre 2008, con convenzione tra Provincia Bologna, Fondazione Augusta Pini ospizi marini Onlus, Istituzione G.F. Minguzzi) Specifiche: Raccolta e sistematizzazione dei questionari compilati sugli spazi di aggregazione giovanile nel territorio provinciale Azioni previste Sviluppo dei prodotti informatici già a disposizione del Gabinetto di Presidenza come data base su progetti, servizi e azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro fruizione pubblica tramite sito della Provincia o di Istituzione Minguzzi. Raccolta dati specifici e indicatori di efficacia ed efficienza dei finanziamenti per i progetti (con definizione ed utilizzo di una metodologia di analisi “in itinere” ed “ex post” ) Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche giovanili delle Zone e con i Comuni che hanno il Consiglio Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra Osservatorio e operatori delle Zone con scambio di informazioni e coordinamento delle azioni tra le zone. Costo totale previsto Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione 274.412 euro (di cui 50.000 richiesti alla Fondazione Carisbo) Attuazione delle azioni previste 110 Quota regionale Quota nazionale 224.412 euro (da finanziamenti L.14/2008 Regione Emilia Romagna) PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani PROGETTO SOVRAZONALE : Progetto sovrazonale di sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario anno 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Provincia di Bologna/Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Bologna Coordinamento provinciale enti di servizio civile CO.PR.E.S.C. TEL 051/6599261 operatori di enti locali e non profit, adolescenti e giovani del territorio provinciale, cittadinanza, studenti e docenti degli istituti di istruzione superiore, studenti e tutor dei centri di formazione professionale, famiglie, studenti universitari, Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione Il territorio provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni, organizzazioni non profit, cooperative ecc.) Associazioni di promozione sociale Organizzazioni di volontariato Centri di aggregazione giovanile Università Centri sociali e ricreativi Scuole medie superiori Centri di formazione professionale - Diffondere i valori del servizio civile quale strumento di cittadinanza attiva e di impegno sociale per i giovani italiani e stranieri - Creare momenti di incontro e scambio tra i volontari di enti diversi per attività e per territorio - Contribuire alla formazione di cittadini responsabili attraverso percorsi di sensibilizzazione e apprendimento - Avviare rapporti di collaborazione tra gli operatori degli enti di servizio civile per condividere competenze ed esperienze ed innalzare la qualità del sevizio civile sul territorio - Attivazione di gruppi di lavoro tematici con gli enti per la realizzazione delle attività previste dal sistema di servizio civile; - Formazione generale dei volontari in SCN in forma coordinata e congiunta tra gli enti di SC; 111 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani - - - - Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti del territorio per l’aggiornamento delle figure previste dal sistema di servizio civile: progettisti, selettori, olp; Interventi di presentazione del servizio civile nelle scuole superiori, nei centri di formazione professionale e nelle facoltà universitarie; Organizzazione di iniziative promozionali per diffondere la cultura del servizio civile tra i giovani e la cittadinanza Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle azioni previste - Elaborazione di un piano provinciale del servizio civile tramite l’analisi del sistema e la definizione di obiettivi ed azioni prioritarie Fondi regionali 1.500,00 € (quota per formazione olp) 4.000,00 € (quota per l’organizzazione di eventi) 2.000,00 € (quota per attività di sensibilizzazione per minori) Piano finanziario: Costo totale previsto 31.000,00 € 2.000,00 € (Attività di monitoraggio per piano provinciale) 7.000,00 € (quota per realizzazione formazione generale) 1.500,00 € (quota per corsi progettisti) 1.500,00 € (quota per corsi selettori) 7.000,00 € (quota per tutoraggio formazione) 1.000,00 € (quota per organizzazione formazione) 2.000,00 € (quota per promozione bandi di SCN) Indicatori per il monitoraggio/valutazione 1.500,00 € (aggiornamento sito web) n. di corsi di formazione generale per volontari realizzati n. di corsi di formazione per operatori realizzati n. di eventi promozionali organizzati n. di scuole coinvolte per gli incontri di sensibilizzazione n. di centri di formazione professionale coinvolti per gli incontri di sensibilizzazione n. di volontari in servizio civile regionale per minori n. di incontri con gli enti di servizio civile 112 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani PROGETTO SOVRAZONALE : Esperienze di transizione al lavoro per adolescenti e giovani usciti dal sistema di istruzione e formazione Anno 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Provincia di Bologna Patrizia Paganini Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna Adolescenti e giovani usciti dal sistema di istruzione e formazione a rischio di esclusione sociale di norma in carico ai servizi Sociali/Sanitari del territorio Dalla positiva esperienza svolta con un progetto Equal (Esperienze di Transizione) è scaturita la volontà di promuovere un servizio “strutturato” a supporto dell’attività dei Centri per l’Impiego e di questa tipologia di utenza. Territorio Provinciale Servizi per l’Impiego provinciali (CIP e Sportelli per il Lavoro), servizi sociali e sanitari, Scuole, Enti di Formazione Migliorare le chances occupazionali degli utenti coinvolti sia attraverso il reinserimento in un circuito di istruzione /formazione (in via prioritaria per i soggetti senza titoli di studio riconosciuti) sia attraverso esperienze di transizione e accompagnamento al lavoro certificabili. L’attività è svolta in collaborazione con i tutor dell’obbligo formativo presenti presso i Centri per l’Impiego provinciali Orientamento, consulenze personalizzate, tirocini formativi, esperienze di transizione Costo totale Piano finanziario: utilizzo di Fondo Sociale previsto Europeo €. 350.000,00 Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale Quota nazionale Adolescenti/giovani rientrati nel circuito formativo. Adolescenti/giovani che hanno svolto percorsi di inserimento lavorativo 113 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI – BORSE LAVORO ESTIVE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’informazione, la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Ragazzi fra i 16 ed i 19 anni residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est frequentanti Istituti di Scuola Media Superiore. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità. OBIETTIVI DEL PROGETTO Le borse lavoro vogliono offrire ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al contesto territoriale attraverso un’esperienza di quattro settimane nei servizi comunali rivolti ai minori, agli anziani, alla promozione culturale ed all’integrazione sociale. 114 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani Il progetto si prefigge di: • promuovere una cultura solidaristica ed esperienze d’incontro intergenerazionale; • promuovere il raccordo interistituzionale fra le scuole superiori e gli enti locali del territorio; • valorizzare le scuole superiori del territorio; • favorire la conoscenza del contesto sociale e culturale del distretto nonché i servizi e le attività degli enti locali in essere nelle aree dell’istruzione, del sociale e della cultura. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede l’attivazione di 45 borse lavoro estive nei Comuni del Distretto da impiegare: • in attività ricreative all’interno dei centri sociali e centri diurni anziani; • nei servizi rivolti all’infanzia e all’adolescenza; • in attività culturali; • in attività presso le biblioteche; • in attività di educazione ambientale; • in attività di promozione sociale. Le azioni previste sono: • Azione di pianificazione e definizione operativa del progetto da parte del tavolo di coordinamento distrettuale delle politiche giovanili. • Incontro con i Dirigenti degli Istituti Superiori del Distretto per un confronto sia sui contenuti e gli obiettivi del progetto sia sulle modalità di realizzazione. • Incontro con i tutor dei borsisti al fine di preparare un’adeguata accoglienza nei servizi • Assegnazione delle borse lavoro a ragazzi residenti nei Comuni del Distretto frequentanti gli Istituti Superiori. • Elaborazione e somministrazione di una scheda di valutazione di fine progetto da somministrare ai borsisti e ai tutor referenti EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Comuni del Distretto Pianura Est; Istituti di Scuola Superiore del Distretto (Polo Scolastico Giordano Bruno, I.S.I. Keynes e I.P.S.I.A. Fioravanti – sede di Molinella) e Istituti al di fuori del Distretto, frequentati dai ragazzi residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • N. 1 Figura di coordinamento N 3 Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori del Distretto; Docenti quali “funzione strumentale” ai progetti delle borse lavoro all’interno delle istituzioni scolastiche; N. 15 Direttori d’Area Servizi alla Persona dei Comuni del Distretto; Responsabili di servizio, bibliotecari ed operatori dei servizi degli enti locali (come ipotetica stima n. 30 persone); 115 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani RISULTATI ATTESI I risultati attesi dal progetto sono: • attivazione di tutte le borse lavoro estive disponibili • Avviamento di un sistema strutturato di valutazione del progetto INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • N. destinatari raggiunti rispetto al n. di borse disponibili N. scuole superiori coinvolte; N. incontri di coordinamento e relativi verbali Schede di valutazione del progetto (somministrato a tutor e borsisti) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.530,00 (€ 16.926,00 anno 2009 + € 2.604,00 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € 5.803,54 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 11.122,46 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 116 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO RADIO NEBBIA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] “L'Informazione Nuova”, soc. coop. 051-6393392 Alessandro Canella cell.: 347-7595741 [email protected] DESTINATARI Giovani in età compresa tra i 14 e i 30 anni SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 117 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Aggregazione delle giovani generazioni Responsabilizzazione delle giovani generazioni attraverso percorsi di crescita personale e di gruppo, attraverso lo strumento della web-radio “Radio Nebbia” Miglioramento della comunicazione tra le Istituzioni e le giovani generazioni. Promozione della creatività e delle forme artistico-espressive presenti sul territorio. AZIONI PREVISTE • • • • • • Contatto con gruppi e singoli interessati ad aderire progetto Promozione della radio attraverso la “rete” degli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani Organizzazione di attività di formazione rivolta ai destinatari sull'utilizzo degli strumenti necessari alla realizzazione di trasmissioni radiofoniche Gestione della web radio, attraverso la creazione di un palinsesto composto dalle trasmissioni realizzate dai destinatari, cura della programmazione e dell'apparecchiatura tecnica. Gestione del sito internet www.radionebbia.it come punto d'incontro virtuale dei giovani e “vetrina” delle iniziativa presenti sul distretto dedicate ai giovani. Supporto ad eventi ed iniziative dedicate ai giovani e realizzate sul territorio del Distretto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • • “Eurodesk” “Onde Anomale netowork” “Giovani nella rete” “Tutti in pista” “Che piacere” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Cooperativa “La Carovana” Futura s.p.a. I 15 Comuni del Distretto socio-sanitario Pianura Est Centri Giovanili RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 coordinatore del progetto N. 1 referente del progetto e operatore radiofonico RISULTATI ATTESI • • • • Aumento della partecipazione giovanile nella creazione del palinsesto Aumento delle visite sul sito internet del progetto Implementazione del portale a supporto della radio web Miglioramento della diffusione delle informazioni sullo offerte dedicate ai giovani presenti sul territorio del Distretto 118 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • Partecipazione attiva: numero di giovani coinvolti nella formazione, e nella realizzazione di trasmissioni radiofoniche. Partecipazione passiva: numero di contatti del sito internet, numero di partecipanti ad iniziative organizzate e promosse da Radio Nebbia. Produzione materiale informativo sul progetto Implementazione del portale (si-no) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.800,00 di cui: • risorse comunali - € 7.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 12.800,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 119 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO EURODESK INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire l’accesso all’informazione sulle opportunità di formazione, lavoro e mobilità europea SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] Vania Paviato – Futura S.p.A. – Tel. 051/666.97.18. – e-mail: [email protected] DESTINATARI Giovani prevalentemente tra i 13 e i 30 anni, gli istituti scolastici di secondo grado del distretto e i cittadini che risiedono nei comuni del distretto pianura est. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L’ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO L’obiettivo del Progetto è la promozione di iniziative di carattere europeo sul distretto pianura est. Le metodologie che si utilizzeranno per il potenziamento di tale rete sono: 120 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani • • • • colloqui di orientamento e informazione – finalizzati alla diffusione della conoscenza delle opportunità di mobilità europea promosse dalla UE in favore dei giovani; attività di informazione specifica sulle azioni di GIA (Gioventù in Azione) – finalizzate all’implementazione della partecipazione dei giovani a tale programma di finanziamento, anche attraverso la strutturazione di iniziative locali; attività di educazione non formale – finalizzate alla diffusione di valori e della coscienza europea tra i giovani; attività di gestione di uno spazio web e radiofonico. AZIONI PREVISTE • • • • • • Azione di pianificazione e definizione operativa del progetto da parte del tavolo di coordinamento distrettuale delle politiche giovanili; Coordinamento della rete dei punti informativi e delle Antenne territoriali presenti; Presenza dell’operatore “itinerante” di Futura S.p.A. presso ogni punto informativo per svolgere colloqui dedicati, visionare l’aggiornamento dei materiali eurodesk presenti su ogni punto informativo, raccogliere idee per l’implementazione e la promozione del progetto scaturenti dai referenti (operatori comunali, studenti, insegnanti); Organizzazione e gestione di numero 4 presentazioni di azioni specifiche del programma GIA (Gioventù in azione); Organizzazione e gestione di uno spazio europeo sul sito di Radio Nebbia e della messa a punto di una trasmissione mensile da mandare in onda; Azione di raccordo con il punto locale decentrato di Pianoro quale sede del coordinamento Eurodesk per la provincia di Bologna. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO “Radio Nebbia” “Onde anomale network” “Giovani nella rete” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Operatori dei comuni del Distretto Pianura Est Istituti superiori del Distretto di Pianura Est Futura S.p.A. Centri Giovanili del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 Coordinatore del progetto N. 1 Operatore di Futura sui punti informativi e operatore di antenna territoriale eurodesk. N. 15 Operatori comunali Attori operanti nell’ambito delle politiche giovanili RISULTATI ATTESI • • Incremento dell’accesso al servizio Eurodesk; Aumento della partecipazione dei giovani ad esperienze di mobilità; 121 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani • • Incremento delle informazioni in merito alle politiche europee di interesse giovanile e diffusione di valori interculturali; Sviluppo di progetti europei e/o internazionali in ambito giovanile. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Monitoraggio quali/quantitativo, dell’utenza e dei servizi offerti, mediante relazione in itinere e finale. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 77.616,00 (€ 77.068,41 anno 2009 + € 547,59 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € 15.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 62.068,41 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 122 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO GIOVANI NELLA RETE: sviluppo dei Centri Giovanili e azioni di rete per le politiche giovanili del Distretto Pianura Est (IMMAGINO, CREO…) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale-Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] DESTINATARI • • Operatori dei Centri Giovanili Giovani SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto prevede la qualificazione e la valorizzazione delle attività dei Centri Giovanili presenti sul territorio attraverso una loro messa in rete a livello distrettuale e la programmazione e di un festival della creatività giovanile. 123 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani AZIONI PREVISTE Il progetto prevede 2 azioni: 1. Individuazione di un Gruppo di lavoro composto da referenti per ogni Centro Giovanile che, insieme al Tavolo distrettuale delle Politiche giovanili e con il coordinamento della Figura di Sistema dell’Ufficio di Piano, si occupi di: • • • • 2. Redigere una mappa distrettuale che espliciti le potenzialità, le eccellenze, l’eventuale specializzazione in determinati campi della creatività giovanile di ogni Centro, Mettere in rete i Centri Giovanili con gli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani ( nello specifico: Radio Nebbia, Eurodesk, Onde Anomale) Mettere in rete, anche attraverso il portale di Radio Nebbia, gli eventi e le attività giovanili offerte sul territorio del Distretto Coinvolgere i giovani, in particolare quelli che frequentano i Centri all’ ideazione e organizzazione del festival sulla creatività giovanile “Immagino Creo”. Organizzazione dell’evento Immagino Creo • Coinvolgimento dei referenti dei Comuni, dei Centri Giovanili, dei gruppi formali e informali di giovani del territorio e dei progetti di Distretto dedicati ai giovani ( Eurodesk, Radio Nebbia, Onde Anomale, Tutti in pista, Che piacere) per l’organizzazione delle fasi operative dell’evento • Pubblicizzazione dell’evento • Documentazione dell’evento attraverso la messa in onda di un programma e/o della diretta della giornata sulla radio di distretto Radio Nebbia EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • • • “Radio Nebbia” “Eurodesk” “Onde Anomale netowok” “Servizio civile per Stranieri” “Tutti in pista” “Che piacere” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • Comuni del Distretto (rappresentati dai referenti del Tavolo delle politiche giovanili). Operatori dei Centri Giovanili , Ausl (AUSSI minori), Associazioni e gruppi giovanili presenti sul territorio distrettuale, Informagiovani. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • N. 1 coordinatore del progetto Referenti dei Centri Giovanili presenti sul Distretto ( già attivi e in via di apertura) Referenti del Tavolo distrettuale delle politiche giovanili 124 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani RISULTATI ATTESI Creazione di un sistema di rete dei Centri Giovanili visibile sul portale di Radio Nebbia e organizzazione dell’evento dedicato alla creatività giovanile “Immagino Creo” INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • N. incontri del tavolo di lavoro e relativa presenza agli incontri di tutti i referenti interessati Scheda di monitoraggio delle caratteristiche/risorse dei Centri Giovanili attivi sul Distretto Presenza di un calendario degli eventi/opportunità del distretto dedicate ai giovani sul sito di Radio Nebbia Volantino di pubblicizzazione dell’Evento “Immagino Creo” N. Gruppi partecipanti alla realizzazione dell’evento Programma radiofonico dell’evento PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 15.000,00 di cui: • risorse comunali - € 6.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 9.000,00 Finanziamento Legge 21/96 125 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO. ROLLER: STRUTTURE DI TRANSIZIONE VERSO L’AUTONOMIA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza Prevenzione OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere percorsi di autonomia abitativa per giovani adulti senza sostegni familiari SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale -Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI • • Giovani e ragazzi, dai 18 ai 26 anni, che non hanno adulti significativi con i quali poter elaborare un progetto di vita e di costruzione di un’autonomia e/o che dopo un breve o medio lungo percorso all’interno di comunità educative, al compimento della maggiore età non hanno luoghi o situazioni idonee dove rientrare per poter proseguire nelle tappe di crescita; Donne con prole, per un numero massimo complessivo di 4 unità ((madri e bembini), che si trovino in situazione di difficoltà, di mancanza di allocazione abitativa, che necessitano di un momento di verifica delle capacità genitoriali o di verifica delle capacità di autonomia personale. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2006 126 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto nasce per offrire opportunità residenziale temporanea a giovani adulti o madri con prole che non possono contare su risorse familiari e/o su proprie risorse economiche, o che necessitino di un distacco dall’ambiente famigliare, o che necessitino di un supporto ed un monitoraggio delle disponibilità alla genitorialità, che si trovino in una situazione di difficoltà economica o relazionale. Obiettivi generali 1. Mantenere e eventualmente migliorare e potenziare i livelli di autonomia acquisiti, sia dal punto di vista formativo che relazionale; 2. Sostenere, sviluppare e supportare: • un’adeguata Health literacy, un insieme di abilità cognitive e sociali per facilitare l’accesso, la comprensione e l’utilizzo di informazioni utili per il proprio benessere personale e sociale; • un’adeguata capacità di influenza e controllo (empowerment) rispetto alle risorse ed all’ambiente; • un set adeguato di life skill, ossia attitudini, capacità di scelta, apprendimenti ad apprendere che permettano di sviluppare comportamenti positivi ed efficaci rispetto alle domande e alle sfide della vita quotidiana. Obiettivi intermedi • Sostenere i soggetti nell’integrazione con le realtà esistenti sul territorio, nella ricerca di un’abitazione e nell’inserimento formativo e/o lavorativo; • Supportare, in taluni casi, anche il riavvicinamento familiare dell’utente; coinvolgendo la famiglia d’origine nel progetto; • Acquisire e/o potenziare capacità gestionale rispetto alle competenze del vivere quotidiano; • Sostenere ragazzi e ragazze nei percorsi sanitari e di cura di sé; • Sostenere le capacità genitoriali; • Sostenere la ricerca di nuove situazioni abitative; • Formulare progetti individualizzati che tengano conto delle diverse esigenze e caratteristiche degli ospiti. AZIONI PREVISTE La progettualità si articola nelle seguenti fasi: • Selezione dei singoli utenti in base alla compatibilità con questo percorso di inserimento e con altri utenti eventualmente già presenti nella struttura; • Verifica delle motivazioni del singolo; • Preparazione del progetto individuale, • Condivisione del percorso individuale con il singolo; • Stabilimento del contratto; • Stabilimento di un periodo di prova (3 mesi); • Verifica del periodo di prova; • Convalida del contratto; • Realizzazione del progetto individuale nel corso dei restanti (27 mesi) con un continuo percorso di verifica e le eventuali riformulazioni del caso; • Preparazione della chiusura del percorso (almeno 6 mesi prima); • Chiusura del percorso individuale; Azioni • Incontri della commissione allargata a cadenza quadrimestrale 127 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani • • • • • • • • • • • • • • • • Incontri con l’equipe di lavoro a cadenza trimestrale Incontri équipe di lavoro per la programmazione ordinaria a cadenza quindicinale Sostengo nella quotidianità Accompagnamenti individuali o del nucleo famigliare Colloqui con singoli e con i gruppi in loco Sostegno alla genitorialità Socializzazione nel territorio Aggregazione Incontri équipe di lavoro per la programmazione ordinaria a cadenza quindicinale Gestione aspetti materiali della struttura Verifica delle motivazioni dei singoli prima dell’ingresso in struttura Condivisione del percorso individuale con il singolo Recupero delle risorse per i singoli Raccordo con le agenzie del territorio Colloqui di verifica a cadenza quadrimestrale Mappature delle risorse e raccordo con i servizi ed agenzie del territorio EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • • Direttore di Area servizi alla Persona del Comune di Molinella Responsabile USSI Minori Assistente sociale del comune di Molinella Assistente sociale del Comune di San Pietro in Casale Educatrice Az.Usl Bologna Personale La Carovana Società Cooperativa: 1 Referente di area,1 educatrice, 1supervisore Tecnici dei servizi di riferimento per i sinoli utenti (es. educatore comunale, assistente sociale comunale, neuropsichiatra infantile, logopedista, psicologo ecc) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 Coordinatore del porgetto N.1 Referente di Area N.1 Educatrice professionale N. 1 Supervisore RISULTATI ATTESI • • • • Autonomia lavorativa Autonomia abitativa Capacità di gestione di sé Capacità di gestione della prole (madri con prole) INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Indicatori quantitativi e qualitativi relativi all’apparamento ragazzi/e e madri con bambini 128 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani Gestione risorse • N di visite in appartamento • N di accompagnamenti • N di incontri di èquipe • N di incontri commissione • N programmazioni individuali • N incontri di coordinamento o consulenza Mantenimento o ottenimento di un lavoro • N incontri con l’educatrice di riferimento nell’ambito lavorativo • N incontri svolti con le agenzie di supporto lavorativo • N incontri con possibili datori di lavoro Autonomia della gestione dello spazio abitativo (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo) • Regolarità nelle pulizie • Puntualità nel pagamento dell’affitto • Rispetto delle regole di convivenza • Rispetto delle norme che riguardano la presenza di terzi Autonomia nella mobilità (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo) • Capacità di gestione dei mezzi pubblici (valutazione da 1 a 5) Gestione dei percorsi formativi • N incontri con l’educatrice di riferimento nell’ambito formativo • N incontri svolti con le agenzie formative Gestione del tempo libero (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo) • Capacità di costruzione di reti amicali • Capacità di gestione delle reti amicali • Capacità di gestione di compagni se presenti Indicatori quantitativi e qualitativi appartamento madri con ambini Gestione prole (madre) (valutazione da 1 a 5, da per niente a moltissimo) • Regolarità nell’alimentazione • Regolarità nella pulizia • Regolarità nella gestione degli orari del figlio/a • Regolarità negli accompagnamenti a scuola • Regolarità negli incontri con gli insegnanti • Capacità delle problematiche sanitarie PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 43.500,00 di cui: • risorse comunali - € 43.500,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 129 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO MARS ATTACK INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO San Pietro in Casale-Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Giovani residenti sul Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto intende contribuire alla creazione di una governante delle politiche giovanili attivate sul distretto attraverso la mappatura, la valorizzazione e la messa in rete delle risorse/opportunià esistenti sul territorio in una logica di condivisione delle attività e accessibilità delle informazioni; 130 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani AZIONI PREVISTE Il progetto prevede 2 azioni principali: 1. Costituzione di un equipe tecnica, quale sede interistituzionale permanente, formata da: figura di sistema presente sul distretto, operatori dei servizi culturali e sociali dei Comuni, da tecnici dell’azienda Asl, da docenti degli istituti di scuola superire presenti sul distretto già investiti, quali funzioni strumentali, sui progetti con il territorio, dagli operatori che hanno lavorato con i giovani in questi anni e dai referenti delle realtà giovanili esistenti. A questa equipe sarà affidata: • L’analisi dei bisogni e delle esperienze/servizi/interventi già presenti sul territorio. L’intento è di procedere ad un’ integrazione delle azioni rivolte ai giovani già in essere e di sostenere le peculiarità che distinguono il contesto sociale e culturale del distretto. • Costituzione di 2 due team operative che, su indicazione di quanto emerso dai tavoli di lavoro dell’equipe tecnica provvederanno: • Raccogliere e promuovere l’informazione sulle opportunità del Distretto attraverso l’individuazione di forme opportune di documentazione e di diffusione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • • • • “Radio Nebbia” “Eurodesk” “Onde Anomale Network” “Servizio civile per Stranieri” “Tutti in pista” “Che piacere” “Giovani nella rete” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • Comuni del Distretto (Tavolo politiche giovanili), Informagiovani AUSL Associazioni giovanili locali, Istituti superiori del Distretto Giovani residenti sul Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 coordinatore del progetto N. 1 referente per ogni comune del Distretto ( preferibilmente il Referente del Tavolo delle politiche giovanili) N. 1 referente AUSL Distretto Pianura Est, Referenti associazioni giovanili locali N. 1 docente referente per ogni Istituto Superiore del Distretto Rappresentanti degli studenti N. 1 referente per ogni “Informagiovani “ presenti sul Distretto 131 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani RISULTATI ATTESI • • Creazione di un tavolo di lavoro interistituzionale ( equipe tecnica) che coinvolga gli attori che sul territorio si occupano del mondo giovanile: scuola, AUSL, associazioni, spazi di aggregazione giovanile formali e non formali. Creazione di una mappatura e di un sistema di informazione consultabile dai giovani e dai referenti dei servizi dedicati ai giovani (compresa la scuola) sulle offerte per i giovani disponibili sul territorio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. incontri del tavolo di lavoro interistituzionale (equipe tecnica) Risultati della mappatura delle realtà del territorio Strumenti di documentazione e diffusione dei risultati ( per es. schede di rilevazione, siti internet, eventi di pubblicizzazione sul territorio etc etc. etc…..) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 60.000,00 (Contributo Fondazione del Monte) 132 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani INTERVENTO/PROGETTO LAVORO IN CORSA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori in difficoltà che hanno assolto l’obbligo scolastico SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO La Carovana Soc. Coop. AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di Budrio REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti La Carovana Soc. Coop: referente Cinzia Tafuro Tel: 051 743172 cell. 333 54 95 079 E-mail: [email protected] DESTINATARI Giovani 16-25 anni SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE In continuità con il Progetto Il Ponte, accompagnamento in percorsi di transizione lavorativa e formativi sul territorio di Budrio 133 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • • • Utilizzare l’educativa di strada per agganciare giovani a rischio di esclusione Agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro Intervenire sui bisogni formativi e lavorativi carenti Favorire la sperimentazione di esperienze lavorative in transizione Promuovere percorsi capacitanti per figure adolescenti e giovani ritenute svantaggiate nell’accedere al mercato del lavoro Utilizzare esperienze “ponte” per favorire un passaggio verso un inserimento lavorativo autonomo e attivo Sperimentare lo strumento dell’accompagnamento e del tutoraggio come metodologia efficace di risposta agli assunti delle politiche attive Coinvolgere e sostenere le aziende profit e la cooperazione sociale del territorio. AZIONI PREVISTE Il Progetto si articola in quattro fasi principali così definite: 1. Aggancio, intervento di strada 2. Ricerca disponibilità aziendali e formazione con le aziende 3. Sperimentazione dei tirocini formativi e dei percorsi professionalizzanti 4. Orientamento e accompagnamento al lavoro attivo EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • Onde anomale network ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Comune di Budrio Consorzio Sic Futura Associazione Ailes RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • Operatori educativa di strada Operatori per il tutoraggio Operatori per la ricerca delle disponibilità aziendali Operatori della mediazione e dell’orientamento Figura di coordinamento generale RISULTATI ATTESI Migliorare le condizioni lavorative e formative di 16 adolescenti giovani del territorio di Budrio. Favorire l’aggancio con giovani a rischio di esclusione socio lavorativa e in fase di abbandono scolastico prematuro. 134 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Giovani Far sperimentare percorsi di lavoro in transizione e favorire un maggior orientamento al lavoro con l’obiettivo di accompagnare i soggetti target verso la ricerca di un lavoro attivo e verso una stabilità occupazionale. Promuovere uno spazio di conoscenza e confronto tra vari attori (imprese, pubblica amministrazione e cooperazione sociale) sul tema degli inserimenti lavorativi. Diffondere informazioni relative alle prassi e alle metodologie degli inserimenti lavorativi con l’obiettivo di sensibilizzare e creare una cultura condivisa dei processi di inclusione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • • Realizzazione di un report di analisi per ogni fase Numero di soggetti coinvolti (16) Numero percorsi formativi conclusi (6, di partenza) Numero percorsi in transizione lavoro (10, di partenza) Numero di azioni svolte Numero di enti coinvolti e attivati Tenuta e realizzazione dei percorsi “ponte” Numero dei colloqui dedicati Numero di inserimenti lavorativi effettuati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 68.401,17 di cui € 5.000,00 a carico dei Piani di Zona di cui: • risorse comunali - € 5.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 135 136 137 138 139 140 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze ONDE ANOMALE DRUGS LA PREVENZIONE ALL’USO E ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI – CAPOFILA COMUNE SAN PIETRO IN CASALE Il progetto prevede attività di animazione di strada per gruppi informali di giovani, finalizzate alla prevenzione del disagio e all’uso di sostanze. Il progetto ha preso il via nell’ottobre 2008 e proseguirà fino al giugno 2009. Le attività riguardano tutti i comuni del Distretto, suddivisi in 4 gruppi. Le attività nel primo gruppo di comuni (Baricella, Malalbergo, Minerbio) si sono concluse il 20/12/2008 con la realizzazione di un’animazione finale. Dati distrettuali riguardanti la prima parte del progetto: Indicatore Prima zona (ottobre – dicembre 08) Gruppi naturali monitorati 9 Gruppi naturali mappati 5 Ragazzi/e monitorati 112 Ragazzi/e mappati 47 Incontri organizzativi tra operatori e ragazzi/e 5 Ragazzi/e partecipanti agli incontri organizzativi 15 Gruppi musicali coinvolti 3 Animazioni realizzate 1 Attività svolte durante l’animazione (graffiti, djset, tornei 10 sportivi ecc) Partecipanti all’organizzazione dell’animazione 20 Adolescenti partecipanti all’animazione 60 Adulti partecipanti all’animazione 5 Totali partecipanti all’animazione 65 Il modello d’intervento prevede la creazione e il mantenimento di una rete di comunicazione e di collaborazione con i servizi e le risorse territoriali: L’Unità Operativa Minori dell'Az. U.S.L, il SerT di Budrio e S. Giorgio di Piano, gli Spazi Giovani dei Consultori famigliari di Budrio e Castel Maggiore. E’ stata attivata una collaborazione con gli altri progetti distrettuali rivolti ai giovani: Eurodesk e Radio Nebbia. Il progetto partecipa al Servizio Civile Regionale rivolto ai cittadini stranieri, ospitando una giovane volontaria che ha affiancato l’equipe di lavoro nelle attività. La ricerca-azione effettuata nell’ambito della progettazione della passata annualità ha confermato quanto emerso dal lavoro di osservazione diretta sul campo e di raccolta delle testimonianze dei ragazzi/e avvenute durante i colloqui informali. Rimane attuale il forte consumo di sostanze stupefacenti e alcool da parte di giovani e giovanissimi afferenti ai gruppi informali e un abbassamento dell'età di primo contatto (dato confermato anche dai servizi territoriali). Il fenomeno appare coinvolgere tutto il territorio interessato dall'intervento ed è trasversale alle tendenze, all'età, al genere, alla provenienza geografica e all'appartenenza socio-culturale. Cannabis e alcool sono stati consumati almeno una volta dalla quasi totalità degli intervistati e in alcuni contesti tale uso è percepito come un comportamento assolutamente normale. Per rispondere con efficacia alla situazione sopra descritta, sono state progettate e applicate nuove strategie d’intervento sia durante le uscite in strada che all’interno degli eventi. 141 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze TALK SHOW SULLA PREVENZIONE – AZIENDA USL Il progetto è nato dalla rilevazione di un sempre piu’ precoce contatto dei giovani con le sostanze stupefacenti e con l’alcol e da una generale carenza di informazioni corrette sul loro uso associate ad una scarsa percezione del rischio. Il percorso ha previsto la realizzazione di interventi di prevenzione primaria dedicati ai giovani frequentanti gli Isitituti secondari superiori del Distretto con l’obiettivo di ridurre il numero dei nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al loro consumo. SCUOLA SUPERIORE Futura (San Pietro in Casale) Giordano Bruno (Budrio) Nobili (Molinella) Fioravanti (Molinella) Keynes (San Pietro in Casale) Keynes (Castel Maggiore) NUMERO CLASSI 1 5 2 1 2 2 Operativamente, il percorso ha previsto uno stretto lavoro di collaborazione con i docenti referenti nelle scuole attraverso incontri a cadenza regolare. L’intervento infatti, così come previsto dal progetto, ha trovato spazio all’interno della programmazione didattica annuale legandosi, laddove possibile, alle materie curricolari. Le classi aderenti sono state coinvolte in un percorso laboratoriale condotta da esperti che si è concluso con la produzione di elaborati letterari sul tema delle sostanze da presentare in una selezione concorsuale nell’evento di chiusura del progetto da realizzare ad aprile 2009. Da Gennaio ad aprile 2009 il progetto sono stati attivati due laboratori teatrali su adesione volontaria che coinvolto 20 ragazzi ciascuno (per un totale di otto incontri) sulla creazione di una piece teatrale sul tema. Il progetto ha previsto anche la somministrazione di un questionario in entrata e uno in uscita sulla valutazione dell’efficacia del percorso. Tali dati saranno disponibili a conclusione definitiva del percorso. CHE PIACERE… – AZIENDA USL Il progetto è nato dalla rilevazione di un sempre piu’ precoce contatto dei giovani con le sostanze stupefacenti e con l’alcol e da una generale carenza di informazioni corrette sul loro uso associate ad una scarsa percezione del rischio. Il percorso ha previsto la realizzazione di interventi di prevenzione primaria dedicati ai giovani frequentanti le scuole secondarie di primo grado del Distretto con l’obiettivo di ridurre il numero dei nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al loro consumo. 142 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze ISTITUTO COMPRENSIVO IC Budrio IC Malalbergo Plesso Baricella Plesso Altedo IC S. Giorgio di P. Plesso Bentivoglio IC Pieve di Cento Plesso Castello IC S. Pietro in Casale IC Granarolo IC Castenaso IC Argelato IC Molinella IC Castelmaggiore TOTALE CLASSE 9 1 2 2 2 2 1 3 2 3 4 2 6 7 57 Operativamente, il percorso ha previsto uno stretto lavoro di collaborazione con i docenti referenti nelle scuole attraverso incontri a cadenza regolare. L’intervento infatti, così come previsto dal progetto, ha trovato spazio all’interno della programmazione didattica annuale legandosi, laddove possibile, alle materie curricolari. Le classi aderenti sono state coinvolte in un percorso laboratoriale condotto da esperti che si è concluso con la produzione di elaborati artistico-creativi sul tema delle sostanze da presentare in una selezione concorsuale che si terrà ad aprile 2009. Il progetto ha previsto anche la somministrazione di un questionario in entrata e uno in uscita sulla valutazione dell’efficacia del percorso. Tali dati saranno disponibili a conclusione definitiva del percorso. 143 144 145 146 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Intervento di in/formazione sull’uso e di prevenzione dell’abuso di sostanze anno 2009 Comune o altro ente capofila di progetto Provincia di Bologna: Servizio Politiche Sociali e per la Salute (Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale e Ufficio Servizi socio-educativi) Istituzione Gian Franco Minguzzi (Area Formazione) Anna Del Mugnaio tel 051 6598374 anna.del [email protected] Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Staff di progetto: Rita Paradisi Claudia Ceccarelli Vincenzo Caporaso Annalina Marsili Antonella Lazzari Destinatari Il progetto è rivolto ai giovani adolescenti che vivono nelle comunità socio-educative del territorio provinciale ed ai loro educatori/adulti di riferimento. Al suo interno è prevista un’azione macro di sensibilizzazione sul tema oggetto dell’intervento, rivolta ad un target più ampio di cittadini interessati e/o interessabili (studenti, insegnanti, genitori, operatori sportivi, ecc.). Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente No, anche se si situa in continuità con il progetto “Alcol i piaceri dell’uso e i dispiaceri dell’abuso” promosso e realizzato dalla Provincia di Bologna nel 2005 e rivolto ai giovani studenti delle scuole medie superiori. Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna, con particolare riguardo ai distretti che ospitano sul proprio territorio comunità socio-educative per adolescenti in difficoltà. Istituzioni/attori sociali coinvolti Oltre ai promotori e destinatari del ipotizza di coinvolgere: le Aziende USL di Bologna e particolare riguardo ai consultori SERT) operatori dei “servizi giovani” interessati. 147 progetto,. si Imola (con giovani e ai dei distretti PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze - soggetti privati Si ipotizza la collaborazione con realtà private del mondo del loisir per la messa a disposizione degli spazi necessari alla realizzazione dei due eventi spettacolari previsti. Si chiederà ai comuni di rendere disponibili i locali per la realizzazione dei laboratori teatrali, dei seminari di formazione e dei gruppi di riflessione. Si ipotizza inoltre: la collaborazione con Roberto Pagliara per l’allestimento scenico di apertura del percorso formativo la collaborazione con una Compagnia di Teatro Sociale per la conduzione dei laboratori teatrali e per l’allestimento scenico rivolto ai giovani ed ai loro educatori. Il coinvolgimento di Edo Polidori per la conduzione dei seminari di formazione rivolti agli educatori e per la supervisione delle varie attività. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si propone di offrire percorsi formativi / informativi sui temi del consumo / abuso di sostanze psicoattive. Si intende da un lato sviluppare con i ragazzi una riflessione che, a partire dalla messa in gioco della propria sfera affettiva ed emotiva, consenta di rielaborare su un piano più cognitivo strategie di difesa dai danni individuali e sociali prodotti dal rapporto patologico con le sostanze, nonché di individuare alternative possibili all’uso/abuso di sostanze. Dall’altro ci si propone di fornire agli educatori di comunità le competenze ed il sostegno necessario a supportare i ragazzi in questo percorso. Si è individuato il teatro sociale come linguaggio idoneo a lavorare con i giovani, per partire da una contiguità di linguaggio piuttosto che da una distanza e per consentire ai giovani di mettersi in gioco liberamente. È previsto in fase di chiusura del progetto un momento di riflessione e rielaborazione sul piano cognitivo delle suggestioni emerse durante il lavoro teatrale. L’equipe di progetto ha consapevolmente scelto di adottare un approccio non proibizionista, partendo soprattutto dalla considerazione che un messaggio ed un linguaggio in grado di catturare l’attenzione di giovani e giovanissimi e di aprirli all’ascolto ed alla riflessione, senza attivare dinamiche di rifiuto e 148 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze chiusura dei canali comunicativi, deve caratterizzarsi per contiguità e affinità, sia nella forma espressiva che nel contenuto. I giovani di questa fascia di età sono faticosamente alla ricerca di una propria identità e della sua affermazione, identità che si costruisce principalmente nel confronto con il gruppo dei pari ed attraverso la radicale messa in discussione del mondo adulto. Per questo si è valutato che un messaggio proibizionista – per certi versi più facile da affermare e certamente più rassicurante per gli adulti - sarebbe del tutto inefficace nell’intento di coinvolgere e centrare l’attenzione e l’interesse dei ragazzi su questo tema. Si ipotizza la realizzazione, in apertura del percorso, di un evento spettacolare, che offrirà suggestioni sui temi del consumo di sostanze, sugli stili di vita, sui rischi connessi all’abuso, con l’intento di sensibilizzare e coinvolgere i due target di destinatari del progetto, ma aperto a tutta la cittadinanza. Azioni previste A seguire si prevede la realizzazione di 6 laboratori teatrali (4 incontri di 3 ore per ciascun laboratorio) nei quali saranno coinvolti i giovani che vivono nelle comunità educative. Si è individuato il linguaggio teatrale quale strumento capace di consentire ai giovani di esprimere liberamente i propri sentimenti e le proprie emozioni in riferimento alle relazioni affettive, al rapporto con il sé e con le sostanze. Gli effetti attesi riguardano da un lato la possibilità di leggere le motivazioni profonde che spingono i giovani, e questi giovani in particolare, all’uso/abuso di sostanze, dall’altro di cogliere suggestioni circa la possibilità di sostituire al rapporto con le sostanze qualcosa d’altro, che sia per loro altrettanto desiderabile ma non dannoso. Contestualmente alla realizzazione dei laboratori con i ragazzi, gli educatori delle comunità, parteciperanno a 6 seminari di formazione (4 incontri di 3 ore per ciascun seminario) sulle tematiche ed i contenuti che emergeranno nei laboratori teatrali. Ai seminari parteciperanno anche gli operatori dei servizi territoriali rivolti ai giovani e gli operatori dei SERT territoriali. L’intento è quello di dotare educatori ed operatori di strumenti, informazioni e capacità tecniche utili alla conduzione di gruppi di riflessione che saranno 149 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze proposti ai ragazzi nella fase finale del progetto. A conclusione dei laboratori e dei seminari, sarà realizzato un evento spettacolare rivolto unicamente ai partecipanti al progetto, che sarà centrato sui contenuti emersi nei laboratori e sul messaggio che si vuole veicolare ai giovani. Questo evento consentirà ai giovani di guardare sé stessi dall’esterno, di vedersi rappresentati con le proprie difficoltà ma anche con le proprie risorse/potenzialità. Successivamente, a conclusione del percorso, è prevista la conduzione ad opera degli operatori del territorio, affiancati dagli educatori di struttura, di 6 gruppi di riflessione rivolti ai giovani (3 incontri di 3 ore per gruppo) che riprendano i temi già emersi nei laboratori teatrali e rappresentati nell’evento spettacolare. L’intento è quello di proporre ai ragazzi un percorso di riflessione ed elaborazione cognitiva che li conduca a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, delle motivazioni che li inducono all’uso/abuso di sostanze, delle strategie/soluzioni che è possibile attivare a livello individuale e/o di gruppo per non incorrere nei danni provocati dal rapporto con le sostanze ed infine per capire se e come sia possibile sostituire l’uso/abuso di sostanze con attività che siano altrettanto accattivanti ma non dannose per sé e per gli altri. Costo totale progetto Indicatori per il monitoraggio /valutazione 39.000,00 Euro Numero partecipanti alle varie iniziative proposte 150 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze Progetto sovrazonale: “Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello distrettuale” Intervento sul consumo problematico di sostanze – anno 2009 Capofila di progetto Provincia di Bologna Servizio Politiche Sociali e Sanità Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale Responsabil e del progetto/pro Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 gramma: nominativo e recapiti Premessa L’esigenza di una riconfigurazione delle policies e degli interventi al ritaglio locale in tema di prevenzione e di contrasto del consumo/abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope emerge tanto dall’impostazione strategica europea e nazionale quanto dalla coscienza condivisa circa il ruolo centrale delle comunità locali a tal riguardo. Tutte le rilevazioni sul fenomeno - provenienti da fonti differenti - evidenziano un cambiamento sia della scena del consumo di sostanze sia dei significati e della percezione del termine “comportamento a rischio”, in particolare da parte dei consumatori e degli operatori del settore. L’evoluzione del fenomeno si configura nei seguenti termini: diffusione e stratificazione dell’uso di sostanze; elevata crescita del consumo da parte di utilizzatori di cannabis e cocaina (che si va ad aggiungere all’uso di eroina in costante o leggera crescita); la proposta da parte del mercato di sostanze più sicure con minore rischio di overdose e morti direttamente correlate all’uso; forme di dipendenza protratte nel tempo che non suscitano grande allarme sociale; un consumo inizialmente ricreazionale e prestazionale con effetti, però, indiretti e pesanti a medio e lungo termine (cronicizzazione con problemi correlati sanitari e di disturbo mentale per eroinomani e utilizzatori di altre droghe). Un target di consumatori mimetizzati nella società civile e nell’ambito della immigrazione legale ed illegale e della prostituzione; la labilità della percezione del cosiddetto “comportamento a rischio”; lo spostamento della “sfera dell’utenza verso una classe sociale apparentemente al di sopra di ogni sospetto e talora impegnata nelle dinamiche socio-economico-produttive”. E ancora: l’abbassamento della età media di approccio alle sostanze e del consumo abituale; da un uso di tipo trasgressivo ad “habitus” sociale trasversale alle fasce sociali ed alle età (la c.d “normalizzazione” del consumo); prevalenza tra i gruppi informali e tra i frequentatori dei luoghi del divertimento dell’ uso “ricreazionale” (sia rispetto ai luoghi di assunzione - locali, feste ecc – che alla funzione di aumentare il divertimento) e “prestazionale” (lavoro, studio, relazioni sociali, sesso,ecc). Un paradigma interpretativo del consumo legato al disagio non più valido se non in misura marginale; una scarsa conoscenza e consapevolezza sui rischi del policonsumo, del consumo continuativo e frequente; una diminuzione della 151 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze percezione del rischio per la salute legato all’uso di alcolici; l’assunzione di droghe rappresentata in modo edulcorato come una forma abituale di divertimento, condiviso con altri. Al livello nazionale e locale, la rete delle strutture di contrasto è stata costruita in risposta alla diffusione delle problematiche associate all’uso di eroina, mentre è risultata insufficiente la risposta al problema dell’alcolismo e del tabagismo. Inoltre, negli anni più recenti, la rigidità del sistema ha ostacolato l’adeguamento delle strutture e degli interventi all’aumento nella variabilità delle tipologie di abuso e dipendenza anche non implicanti l’uso di sostanze e dei modelli comportamentali correlati. Ciò determina un calo dell’indicatore accesso ai servizi, ma esplicita la patologia della mancata intercettazione del bisogno che, invece, cresce in maniera esponenziale. La Regione Emilia Romagna con la D.G.R. 1533/2006, la Circolare n. 12/2006, la D.G.R 1901/2006 delinea il percorso da attivare, delegando ad una serie di enti lo start-up per la sperimentazione di un coordinamento degli interventi outreach per le tossicodipendenze. Fra questi enti, la Provincia di Bologna è risultata assegnataria amministrativa per la gestione del progetto “Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello distrettuale” di un finanziamento, previsto per l’anno 2006, pari a Euro 80.000,00. Per lavorare alla costruzione del Progetto è stato istituito dal Tavolo Tecnico dei Piani di Zona un Gruppo di lavoro, composto da referenti dei Distretti e delle AUSL del territorio provinciale. Codesto Gruppo, ha ritenuto necessario effettuare una rilevazione ad hoc delle azioni e dei progetti di prossimità già attivi nei comuni del territorio provinciale, al fine di includere tali azioni nella progettazione complessiva e di considerare la possibilità di una integrazione dei servizi già erogati nei singoli territori. Proprio per aderire all’approccio regionale di pieno coinvolgimento delle comunità locali, il punto di partenza dell’analisi sono state le risposte degli Uffici di Piano distrettuali al questionario ricognitivo dei servizi già attivi. I questionari pervenuti sono stati poi integrati con i servizi, le funzioni ed i progetti dichiarati nei piani attuativi annuali (PAA) dei piani di zona (PdZ) per l’anno 2007 preferibilmente. Si è reso possibile così la verifica di una presenza a macchia di leopardo di servizi o funzioni di prossimità a livello comunale per singolo distretto, ma una copertura complessivamente completa considerando i sette Distretti. Se a ritaglio distrettuale si rilevano Centri di Aggregazione giovanile, Centri Giovanili, Spazi Giovani dei consultori, Centri di Ascolto, Sportelli e servizi/progetti variamente denominati…, dubbi sorgono per la loro labile classificazione come mere funzioni di prossimità. Le Unità di strada e le funzioni di prossimità effettive risultano una decina in rapporto ai quarantadue servizi monitorati, quindi ammontano circa ad un quarto. Emergono, inoltre, lacune funzionali relative alla nuova scena del consumo, una diffusa occasionalità degli interventi di strada insieme, invece, a servizi potenziabili o in grado di fare il salto qualitativo indicato dalla regione. Questo scenario ha suggerito al Gruppo di Lavoro una proposta di azione che si è indirizzata verso: - lo sviluppo e la stabilizzazione in tutti i distretti, delle funzioni di prossimità, anche attraverso un potenziamento e rafforzamento della rete di servizi già in essere; 152 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze - una sperimentazione di servizio ad hoc per nuovi consumatori - distinto e separato dalle sedi SERT - per il Distretto di Bologna, per cui vengono riscontrate particolari criticità. Destinatari Il progetto è rivolto principalmente ai giovani pre-adolescenti, adolescenti e giovani-adulti che vivono sul territorio provinciale, compresi gli studenti universitari fuorisede. Le azioni previste al suo interno coinvolgono però anche diversi attori sociali del territorio interessati e/o interessabili alle problematiche legate alla dipendenza patologica: Istituti Scolastici Operatori delle equipe dei servizi socio sanitari del territorio; Operatori del privato sociale; Genitori e famiglie Operatori dell’associazionismo Culturale e Sportivo locale Associazioni di categoria Gestori e personale (baristi, security) dei luoghi del loisir. Scuole Guida Forze dell’Ordine (Vigili Urbani dei Comuni) Ambito territoriale di Territorio provinciale di Bologna realizzazione Istituzioni/at Comuni del territorio provinciale (Servizio minori, Servizio Lotta alla Droga, Centri Giovanili, Centri di Ascolto, Servizi per la sicurezza) tori sociali Azienda USL (rete dei SERT e Consultorio Giovani) coinvolti Soggetti del privato sociale attivi nel settore Come già evidenziato in premessa, la finalità del progetto è l’attivazione di un punto servizi per nuovi consumatori nel Distretto di Bologna, che operi in rete con i servizi e le funzioni di prossimità attive a livello distrettuale, unitamente ad un rafforzamento e potenziamento delle rete di tali servizi, con modalità ed azioni che si differenziano in base ai diversi bisogni rilevati in ciascun distretto. Gli obiettivi dell’intervento nel suo complesso sono pertanto riferibili a: 1) una copertura pluri-ambito ovvero notte: interventi di strada che intervengono sui comportamenti a rischio (rischio -comportamenti possibili); educativo: lavoro rivolto a soggetti in formazione (preadolescenti, adolescenti e giovani adulti) che Obiettivi del presentano e/o situazioni di rischio effettivo o potenziale e/o bisogni legati al progetto periodo di vita quindi legati alla socialità, all’affettività, alla sessualità, all’affermazione e conoscenza di sé; riduzione del danno (danno -stato conclamato); informativo: interventi di strada a carattere informativo e di raccordo che si occupano di rendere fruibili le informazioni circa le aree di interesse della persona (rischio -comportamenti possibili e danno -stato conclamato). 2) coordinamento delle professionalità della funzione di prossimità - attivata in precedenza solo in occasione di eventi - con ambiti e servizi esistenti per interventi con contestualizzazione nei luoghi di vita e luoghi informali, flessibilità, adeguatezza,continuità e stabilità; 3) ricerca dell'utente e dei bisogni non espressi (personalizzazione dell’intervento e 153 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze funzionamento ad antenne); 4) lavoro di rete secondo l’approccio del "non giudizio" (alta vicinanza relazionale); 5) rafforzamento e supporto alla realizzazione diffusa del modello del servizio che esce (outreach work), 6) percorsi di accompagnamento all'informazione, alla formazione, ai dispositivi di protezione individuale; 7) contemperamento della realizzazione di azioni di promozione, prevenzione e riduzione del danno mediante un modello professionale ed organizzativo che veda gli stessi operatori attivi su questi diversi piani e che garantisca continuità di presenza nei luoghi e continuità di relazione con le persone. Il coordinamento del sistema sarà realizzato su un duplice livello: 1) distrettuale, deputato: - a gestione dei rapporti con le istituzioni; - a gestione e cura della rete; - a promozione della innovazione; - a riprogettazione degli interventi in essere; - all’analisi della domanda e dei fenomeni sociali. 2) centralizzato (AUSL), con funzioni di: - analisi del fenomeno, territorio, bisogni (antenna); elaborazione di linee di intervento e definizione delle priorità (pianificazione strategica); gestione dei rapporti istituzionali (connessione ed interfaccia); raccordo e co-progettazione con i servizi, uffici, ecc. specifici o specialistici (rete) promuovere e rendere visibili gli interventi (marketing) pianificazione formazione, supervisione e valutazione (sviluppo e verifica). Le singole azioni sono declinate in ragione delle specificità distrettuali e precisamente: Azioni previste Comune di Bologna Istituzione di un luogo di cura protetto e non stigmatizzante per giovani in fase precocissima di tossicodipendenza per la valutazione psico-diagnostica e la consulenza a genitori, insegnanti, operatori coinvolti a vario titolo nel problema dell'uso di sostanze psicoattive. In sintesi, il Servizio si propone di offrire: > Percorsi diagnostici individualizzati > Percorsi di cura individuali > Consulenza di gruppo per i ragazzi > Consulenza di gruppo per le famiglie con identificazione dei bisogni in termini di aiuto psicologico e supporto > Colloqui di sostegno psicologico, > Consultazioni, > Psicoterapie brevi, > Terapie di gruppo, > Terapia farmacologica, > Percorsi personalizzati di supporto per la famiglia. > Attività di prevenzione/formazione > Punto informativo sulle sostanze orientato agli adolescenti 154 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze > Sportello psicologico di video consulenza attraverso web-cam in collaborazione con le unità di strada > Sito internet dedicato e link ad altri siti accreditati sul tema Sarà realizzata una campagna di comunicazione ad hoc per diffondere informazioni sul servizio e sulle modalità di accesso. Distretto di Pianura Est Implementazione dell’attività del Loop con attivazione di uno sportello itinerante rivolto a giovani consumatori di sostanze che, integrando gli interventi di educativa di strada, realizzerà azioni di counseling breve e di accompagnamento ai Servizi. Distretto di Pianura Ovest Consolidamento e sviluppo dello Sportello Loop e delle funzioni di prossimità. Si ipotizza in particolare di rafforzare l’impegno in: - campagne di comunicazione e informazione su percezione della pericolosità e dei rischi connessi all’uso di sostanze anche in collaborazione con le scuole guida del territorio e le Forze dell’Ordine - presenza e collaborazione gratuita dei servizi pubblici di prossimità in occasione di eventi attraverso punti informativi sulle sostanze e azioni di prevenzione primaria e secondaria - percorsi formativi rivolti ad educatori dei Centri Giovanili, insegnanti degli Istituti Scolastici ed operatori sportivi. Distretto di Porretta Terme Sviluppo del progetto “Due piste per la coca”, a valenza sovradistrettuale, rivolto ai consumatori di cocaina, con particolare riguardo ai giovani ed a quello fascia di consumatori che hanno difficoltà a rivolgersi ai SERT vista la difficoltà a riconoscersi come soggetti con problemi di dipendenza. In particolare si prevede di: - mantenere attivo e costantemente aggiornato il sito internet (www.2pisteperlacoca.it) per dare informazioni corrette sulla cocaina, offrire possibilità di chiedere aiuto in modo anonimo e non stigmatizzante, partecipare ad un forum interattivo. - fare informazione nei luoghi del divertimento e in altri punti strategici (medici di base, farmacie, scuole, luoghi di lavoro…) attraverso card informative e manifesti sulle sostanze e sui rischi connessi al consumo. Distretto di San Lazzaro Implementare il lavoro di rete a livello distrettuale con le agenzie ed i servizi educativi, sociali e sanitari del territorio, con i gestori dei locali, anche attraverso la definizione di percorsi formativi ed eventuali protocolli operativi con Servizio Sociale Minori, SerT, istituti superiori. Incrementare le azioni di consulenza ai giovani incontrati sul territorio, alle famiglie e agli adulti in genere in relazione alle problematiche legate al consumo di alcol e sostanze, attraverso “consulenze mobili” a cura degli operatori del progetto “In Sostanza”, su alcol e sostanze, aventi le caratteristiche di rapida fruibilità, che si collochino in una zona intermedia tra il luogo di primo contatto con i giovani e il sistema dei Servizi. 155 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze Distretto di Imola si propone di dare maggiore continuità e radicamento territoriale alle azioni già in essere che svolgono funzioni di prossimità, prevedendo in particolare: la creazione di un tavolo stabile tra Associazioni di categoria, gestori, Forze dell’ Ordine, A.USL ed Amministrazioni; la formazione degli operatori che già operano nei Centri di Aggregazione Giovanile del territorio e nei luoghi di divertimento nonché l’implementazione del loro orario al fine di favorire il counseling individuale e l’accompagnamento ai servizi socio-sanitari, in particolare al Centro Nuove droghe. Distretto di Casalecchio di Reno Realizzazione di azioni di prossimità volte alla: riduzione delle forme di disagio e alla sua prevenzione; all’integrazione “guidata” dei giovani, che manifestano comportamenti problematici, nei luoghi “soliti” di aggregazione dei ragazzi, offrendo loro occasioni per potersi esprimere attraverso momenti ludici e creativi, e alla realizzazione di iniziative per avviare un percorso di riflessione e comprensione dell’universo giovanile. Salvo risorse disponibili, si prevede l’incremento di alcuni servizi in essere, quali: l’aumento delle ore di educativa di strada; la realizzazione di eventi informativi sul consumo/abuso di alcool e sostanze, e la realizzazione di corsi di formazione, sull’abuso di sostanze e alcool, per adolescenti, presso le scuole superiori del territorio. 156 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze Euro 80,000, a valere sul capitolo 51721 del bilancio regionale ex Dgr. 1533/2006 e Dgr 1901/2006, di cui: - euro 40.000 per il Distretto di Bologna - euro 40.000 per i restanti distretti secondo un criterio di riparto per popolazione 11-24 anni residente sul territorio, come da tabella che segue: ZONA Totale BOLOGNA Totale PIANURA OVEST Totale PIANURA EST Costo Totale CASALECCHIO DI RENO Totale SAN LAZZARO DI SAVENA Totale PORRETTA TERME Totale IMOLA Totale PROVINCIA di BOLOGNA POP. % SU RIPARTO 11-24 POP. POP. FONDO ANNI TOTAL TOT. REGIONAL 1.1.2006 E E 373.74 34.597 9,3 € 40.000,00 3 8.252 10,9 75.766 € 5.283,22 143.37 15.410 10,7 € 9.866,03 4 103.63 10.431 10,1 € 6.678,30 8 7.578 10,5 71.987 € 4.851,71 6.334 11,3 € 4.055,25 14.472 11,6 97.074 10,2 55.994 125.09 4 949.59 6 Pop 11-24 nei sei distretti 62.477 quota fondo regionale di 40.000 a € 40.000,00 Bologna quota fondo regionale di 40.000 € 40.000,00 su 6 distretti Indicatori per Numero delle iniziative realizzate. Destinatari raggiunti / destinatari potenziali. monitoraggi oe valutazione 157 € 9.265,49 € 80.000,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze INTERVENTO/PROGETTO. ONDE ANOMALE NETWORK: verso l’ntegrazione fra le realtà rivolte ai giovani del territorio INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] La Carovana Soc. Coop. Referente: Riccardo Lombi: cell. 3336977745 [email protected] DESTINATARI Destinatari finali: Gruppi informali costituiti da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 25 anni. Destinatari intermedi: Referenti dei Progetti distrettuali rivolti ai giovani, referenti delle realtà formali rivolte ai giovani (Centri giovanili, Centri Culturali, associazioni, polisportive, parrocchie,) referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc). SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 158 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze OBIETTIVI DEL PROGETTO La progettualità proposta nasce in continuità con l’intervento di animazione di strada (Onde Anomale Drugs) sui gruppi informali effettuato nell’ex Distretto Pianura Est da settembre 2008 a luglio 2009, durante il quale è risultato confermato, come problema emergente, un aumento del consumo e dell’abuso di sostanze stupefacenti ed un abbassamento dell’età dei fruitori delle medesime. Di conseguenza, oltre agli intenti perseguiti negli anni precedenti di intervento su strada (dal 2001 al 2007), ovvero favorire il protagonismo giovanile e la partecipazione sociale, promuovere l’integrazione fra le realtà giovanili del territorio, si intende proseguire nel lavoro di sensibilizzazione degli adolescenti rispetto all’assunzione di comportamenti consapevoli rispetto all’uso delle sostanze stupefacenti oltre a promuovere la conoscenze degli effetti e dei rischi connessi all’assunzione delle medesime. Inoltre, si cercherà di potenziare il lavoro di rete, entrando in forte sinergia con il progetto Mars Attack, attivato a livello distrettuale, che si configura come elemento di facilitazione relativa all’integrazione delle risorse formali ed informali rivolte ai giovani. Finalità generale Promuovere l’educazione alla salute, la partecipazione sociale e il protagonismo giovanile. Obiettivi generali 1) Promuovere la riflessione sulla motivazione alla base dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti. 2) Trasmettere informazione scientifiche sugli effetti e i rischi connessi all’assunzione di sostanze stupefacenti. 3) Stimolare percorsi di crescita e di autonomia individuale e di gruppo. 4) Integrare le risorse formali rivolte ai giovani.. Obiettivi intermedi 1a) Sollecitare l’esplicitazione delle modalità di utilizzo delle sostanze stupefacenti attraverso colloqui informali. 2a) Promuovere la conoscenza degli effetti e dei rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti attraverso il confronto sul materiale informativo distribuito e la creazione di prodotti artistici in vista della realizzazione del Concorso multidisciplinare. 3a) Promuovere le risorse e le competenze individuali e di gruppo (socializzazione, protagonismo, creatività, autorganizzazione, cultura). 3b) Promuovere stili di aggregazione e gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente adottati all’interno dei gruppi individuati. 4a) Promuovere la partecipazione delle risorse formali (Servizi, Progetti Distrettuali, Centri di aggregazione giovanile, Centro Culturali, associazioni, polisporive, parrocchie) rivolte ai giovani alle animazioni organizzate. 4b) Promuovere tra i gruppi informali, le iniziative organizzate dalle risorse formali rivolte ai giovani presenti sul territorio. AZIONI PREVISTE 1.Modulo: intervento di rete; • Raccordo costante e incontri formali con i Progetti Distrettuali rivolti ai giovane: Mars Attack, Immagino e Creo, Eurodesk, Radio nebbia, Giovani nella rete, Tutti in pista. • Raccordo costante ed incontri formali con le risorse formali rivolte ai giovani: Centri di aggregazione giovanile (dei Comuni di Castel Maggiore, San Giorgio di Piano, Minerbio), con i Centri Culturali dei Comuni di Bentivoglio e Castenaso, con le associazioni, le polisportive, le parrochhie. 159 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze • • Raccordo costante e incontri formali con i servizi del territorio (LOOP, Unità Operativa Minori, Spazio Giovani, Consultori, Sert) per lo scambio di informazioni sull’utenza e la definizione della modalità di partecipazione alle animazioni Colloqui informali con i referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc) del territorio. 2.Modulo: intervento di animazione di strada • Monitoraggio e aggancio dei gruppi informali del territorio a partire dalla mappatura realizzata all’interno del progetto Onde Anomale Drugs con PDZ 2007. • Aggancio dei gruppi individuati. • Socializzazione informale nei luoghi di aggregazione spontanea. • Distribuzione di materiale informativo sulle sostanze stupefacenti durante le uscite in strada. • Promozione delle animazioni per il coinvolgimento delle realtà giovanili informali e formali del territorio. • Individuazione dei gruppi obiettivo con cui organizzare le attività (produzione di cortometraggi, di materiale cartaceo, mostre ecc e animazione) in materia di sostanze stupefacenti. • Organizzazione di un concorso multidisciplinare rivolto ai giovani del Distretto che permetterà di raccogliere prodotti artistici di vario genere (canzoni, poesie, murales, video, coreografie, dipinti, fotografie) sul tema delle sostanze stupefacenti. L’iniziativa verrà pubblicizzata attraverso differenti canali di informazione (stampa, radio, web) e la distribuzione di materiale cartaceo presso i gruppi informali e le risorse formali rivolte ai giovani (centri giovanili, centri culturali, associazioni, polisportive.) avvalendosi della collaborazione dei Progetti rivolti ai giovani attivati a livello distrettuale. I prodotti realizzati dai ragazzi/e verranno presentati e premiati durante l’ultima delle quattro animazioni che verranno realizzate. • Organizzazione di quattro animazioni sul tema delle sostanze stupefacenti, con il coinvolgimento delle risorse formali (Progetti distrettuali, Centri Giovanili, Centri culturali, Associazioni, Polisportive, parrocchie) rivolte ai giovani nella partecipazione alle giornate di animazione. • Allestimento di banchetti informativi sulle sostanze stupefacenti durante le animazioni. • Produzione di un video-documento sulle animazioni. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto inserito nell’area giovani è strettamente connesso all’area delle dipendenze (progetti “Tutti in pista”, “Che Piacere”) con l’obiettivo di sensibilizzare gli adolescenti rispetto all’assunzione di comportamenti consapevoli rispetto all’uso delle sostanze stupefacenti oltre a promuovere la conoscenze degli effetti e dei rischi connessi all’assunzione delle medesime. E’ inoltre previsto un raccordo con i servizi (Sert e LOOP) specifici per le dipendenze, per ricevere consulenza e per renderle maggiormente visibili ed accessibili all’utenza. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castenaso, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio Di Piano, San Pietro in Casale (Comune capofila); Az. U.S.L. Bologna, LOOP (Laboratorio Osservazione, Organizzazione e Prevenzione) del Servizio prevenzione dei Sert di San Giorgio di Piano e Budrio; Spazio Giovani, Consultori, Unità Operativa Minori 160 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze Referenti dei progetti: Mars Attack, Immagino e Creo, Eurodesk, Radio nebbia, Giovani nella rete, Tutti in pista. Referenti delle risorse formali rivolte ai giovani: Centri di aggregazione giovanile (dei comuni di Castel Maggiore, San Giorgio di Piano, Minerbio), Centri Culturali dei Comuni di Bentivoglio e Castenaso, associazioni, polisportive, parrocchie. La Carovana Società Cooperativa. • RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N.1 Referente di Area N.1 Coordinatore N.3 Educatori di strada N.3 Animatori da attivare durante la realizzazione delle animazioni RISULTATI ATTESI Si riporta di seguito, in termini quantativi i rispettivi risultati che si intendono ottenere con l’intervento proposto. Modulo: intervento di rete 1) Integrare tra le risorse formali rivolte ai giovani. Indicatori quantitativi Collaborazioni attivate con le risorse formali rivolte ai giovani Risorse formali rivolte ai giovani che hanno partecipato alle animazioni 2) Integrare i servizi rivolti ai giovani Indicatori quantitativi Incontri realizzati con i servizi (Unità Operativa Minori, Sert, LOOP, Spazi Giovani; Consultori) N previsto 20 25 N previsto 12 Modulo: intervento di animazione di strada 1) Creare eventi animativi come momenti di aggregazione per il mondo giovanile. Indicatori quantitativi Animazioni realizzate N previsto 4 2) Valorizzare le competenze dei singoli e dei gruppi. Indicatori quantitativi Prodotti realizzati dai ragazzi/e N previsto 50 3) Allargare il contesto di riferimento dei gruppi informali. Indicatori quantitativi Risorse formali rivolte ai giovani che hanno partecipato alle animazioni N previsto 25 4) Fornire occasioni di scambio volte a trasmettere informazioni relative alle sostanze stupefacenti per favorire una maggior consapevolezza relativa al loro utilizzo. Indicatori quantitativi N previsto Animazioni realizzate 4 Occasioni di scambio informali sul tema della prevenzione delle sostanze stupefacenti. 100 161 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Modulo: intervento di rete • N di incontri di Distretto realizzati • N incontri intercomunali (a zona) realizzati • N incontri realizzati con i singoli comuni sede di realizzazione dell’animazione • N partecipazione agli incontri promossi dal Progetto Mars Attack • N delle collaborazioni attivate con gli altri Progetti distrettuali rivolti ai giovani • N delle collaborazioni attivate con le risorse formali rivolte ai giovani (CAG, Centri Culturali associazioni, polisportive, parrocchie) • N dei Progetti Distrettuali che hanno partecipato alle animazioni • N delle risorse formali rivolte ai giovani che hanno partecipato alle animazioni • N di incontri con i servizi del territorio (LOOP, Sert, Unità Operativa Minori, Spazi Giovani, Consultori) • N di servizi del territorio che hanno partecipato alle animazioni • N colloquio informali con i referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc) Modulo: intervento di animazione di strada • N gruppi naturali monitorati • N gruppi naturali agganciati • N ragazzi/e rilevati • N ragazzi/e contattati • N ragazzi coinvolti nell’organizzazione delle animazioni • N animazioni realizzate • N ragazzi/e partecipanti agli eventi • N occasioni di scambio informali verificatesi inerenti le sostanze stupefacenti • Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante le animazioni • Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e rispetto alle animazioni realizzate • Livello di soddisfazione mostrato dai referenti dei Progetti Distrettuali e delle risorse formali rivolte ai giovani rispetto alle animazioni realizzate • Qualità della relazione instaurata fra animatori di strada e i ragazzi /e dei gruppi informali PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 78.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 78.000,00 Fondo Sanitario Regionale 162 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze INTERVENTO/PROGETTO TUTTI IN PISTA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO SerT Ausl Bologna Area Nord- Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott. Marco Viaggi SerT. Budrio Dott.ssa Lauretta Gianessi SerT s. Giorgio di Piano Per la parte Amministrativa : Dott.ssa Donatella Allodi DESTINATARI Studenti degli istituti di scuola media superiore, personale docente, genitori del distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO La promozione del benessere rivolta al mondo adolescenziale e giovanile si propone di conseguire, attraverso attività programmate in collaborazione con le istituzioni quali enti locali, aziende sanitarie e istituzioni scolastiche, nonché con la collaborazione del terzo settore, i seguenti obiettivi: 163 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze - - - Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale; Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio; Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative) Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali; Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la salute legate al processo di crescita dell’adolescente; Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di interazione sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio; Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali prime fasi di contatto (individuale e/o del gruppo di appartenenza) con le sostanze (alcol, fumo, droghe illegali) al fine di evitare che in seguito al contatto non segua il consumo o che l’eventuale consumo non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio; Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di adattamento e di decisione autonoma; Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di processi preventivi Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento. Gli obiettivi specifici del progetto sono due. Il primo riguarda adolescenti e mira a: • avviare processi di scelta consapevole Il secondo riguarda la genitorialità: • sostenere i genitori nel proprio compito educativo Il terzo riguarda la collettività: • attraverso eventi comuni stimolare l'attenzione sul tema AZIONI PREVISTE Tutti in Pista! è un progetto multistep, di comunità e di promozione del benessere. La Pista può essere: • la pista da ballo, dove ogni sabato sera si consumano tanti ragazzi; • essere in pista, tutti coinvolti sullo stesso progetto e con lo stesso obiettivo; • la pista dell’asfalto, dove purtroppo tante vite si stampano; • la pista di cocaina, come molti amano chiamarla; Il progetto Tutti in Pista! ha tanti piani su cui lavorare, emotivi, fisici, sociali, politici. Il progetto si articola in alcune azioni: • Coinvolgimento degli attori territoriali ai fini dell’individuazione di tematiche trasversali • Coinvolgimento delle istituzioni scolastiche affinché attivare percorsi di sensibilizzazione sui temi • Somministrazione questionario ai fini della rilevazione statistica sugli stili e sulle abitudini dei ragazzi in merito ai consumi di sostanze psicoattive legali • Realizzazione in classe di interventi mirati sui processi di scelta, con l'ausilio di strumenti didattici e laboratoriali • Coinvolgimento degli insegnanti nella definizione di step di progetto (con gli studenti, con i genitori, adulti di riferimento) 164 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze • • • Realizzazione di laboratori teatrali, workshops con tecniche afferenti alla peer-education Realizzazione di eventi – talk show sui temi della sicurezza stradale, dell’abuso alcolico, del consumo di sostanze e dei rischi connessi alla salute. Tali eventi avranno la caratteristica di rendere visibilità al lavoro svolto durante l’anno. Rielaborazione dell’evento, raccolta di elementi per la valutazione e realizzazione del questionario conclusivo Si intendono invitare a parlare durante i talk-show reali esperti del mondo della notte, che maggiormente catturano l’attenzione dei destinatari, quali DJ, esperti dei linguaggi giovanili, delle droghe, delle nuove tendenze, sia comunicative che musicali, perché possano fornire punti di vista interessanti sui temi ed attivare riflessioni emotivamente connotate. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO “Che Piacere” “Radio Nebbia” Integrazione con il Sert e lo Spazio Giovani (ASL) per la diffusione dei servizi deputati ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • AUSL (Sert e Spazio Giovani), Comuni del Distretto Pianura Est, Associazioni del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • N. 1 Coordinatore del progetto N.1 1 educatrice professionale (Sert) N.1 amministrativo Psicologi, sociologo e statistico Compagnia teatrale Personaggi del mondo dello spettacolo RISULTATI ATTESI • • Coinvolgimento dei destinatari dell’intervento in tutte le azioni previste Attivazione di interventi monitorati di prevenzione all’abuso di alcool tra i giovani degli Istituti superiori del Distretto INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - N. soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non) N. studenti coinvolti nei percorsi d’aula N. studenti coinvolti negli eventi Risultati dei questionari somministrati Report di progetto (che contiene una serie di sottoindicatori specifici) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE di cui: € 14.000,00 165 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze • • • • • • risorse comunali - € / risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 14.000,00 Fondo sociale locale FRNA (risorse regionali) - € / Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 166 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze INTERVENTO/PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE - CHE PIACERE... INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO SerT Ausl Bologna Area Nord- Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott. Marco Viaggi SerT. Budrio Dott.ssa Lauretta Gianessi SerT S. Giorgio di Piano Per la parte Amministrativa : Dott.ssa Donatella Allodi DESTINATARI Studenti degli istituti di scuola media inferiore, docenti, genitori del Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità. OBIETTIVI DEL PROGETTO La promozione del benessere rivolta al mondo adolescenziale e giovanile si propone di conseguire, attraverso attività programmate in collaborazione con le istituzioni quali enti locali, aziende sanitarie e istituzioni scolastiche, nonché con la collaborazione del terzo settore, i seguenti obiettivi: 167 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze • • • • • • • • • • • Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale; Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio; Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative) Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali; Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la salute legate al processo di crescita dell’adolescente; Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di interazione sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio; Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali prime fasi di contatto (individuale e/o del gruppo di appartenenza) con le sostanze (alcol, fumo, droghe illegali) al fine di evitare che in seguito al contatto non segua il consumo o che l’eventuale consumo non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio; Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di adattamento e di decisione autonoma; Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di processi preventivi Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento. Gli obiettivi specifici del progetto sono due. Il primo riguarda adolescenti e preadolescenti e mira a: • Aumentare la percezione del rischio del consumo di bevande alcoliche • Ridurre gli indici di prossimità all’alcol • Ridurre il consumo di alcolici, soprattutto ritardando l’inizio del consumo Il secondo riguarda la collettività • Promuovere una modificazione culturale nei confronti del bere giovanile ed adolescenziale AZIONI PREVISTE Il progetto “Che Piacere” nasce dall’esperienza maturata dal Rotary Padova e dall’equipe di Alcologia del Dott. Gallimberti, famoso alcoologo italiano. L’obiettivo è di incidere su quelli che sono i consumi di alcolici dei ragazzi. In particolare i dati italiani non sono rassicuranti: tra gli 11 e i 14 anni vi è il primo approccio con l’alcol, tra i 14 e i 16 i primi episodi di ebbrezza alcolica, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia di età 15-24 anni. Il progetto si articola in alcuni step: • Coinvolgimento degli istituti del territorio, pianificazione delle attività e dei programmi di intervento • Somministrazione di questionario anonimo agli studenti, che indaga le loro abitudini rispetto anche al consumo di alcolici; • Formazione in classe con psicologi, che utilizzano tecniche di didattica attiva e stimolano nei ragazzi una riflessione critica sui comportamenti a rischio; • Approfondimenti sui temi di interesse a cura degli insegnanti con nostra supervisione; • Produzione da parte dei ragazzi di un’idea per una campagna pubblicitaria. Le migliori idee saranno premiate. • Somministrazione del questionario di uscita. Alcuni istituti hanno richiesto interventi specifici in aggiunta: 168 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze • • • • • Formazione sulle sostanze stupefacenti; Consulenze agli insegnanti su casi specifici; Coinvolgimento genitori con incontri di sostegno alla genitorialità Consulenze specifiche su situazioni/casi A richiesta counseling in ambito scolastico EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • “Tutti in Pista” “Radio Nebbia” Integrazione con il Sert e lo Spazio Giovani (ASL) per la diffusione dei servizi deputati ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • AUSL (Sert e Spazio Giovani) Comuni del Distretto Pianura Est Associazioni del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • N. 1 Coordinatore del progetto N. 1 educatrice professionale (Sert) N. 1 amministrativo Psicologi, sociologo e statistico Insegnanti e studenti degli istituti di scuola media inferiore del territorio RISULTATI ATTESI • • Coinvolgimento dei destinatari dell’intervento in tutte le azioni previste Attivazione di interventi monitorati di prevenzione all’abuso di alcool tra i giovani delle scuole secondarie di primo grado del Distretto INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • N. di soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non) N. di studenti coinvolti nei percorsi d’aula Risultati dei Questionari somministrati Report di progetto (che contiene una serie di sottoindicatori specifici) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 14.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 14.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 169 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze INTERVENTO/PROGETTO STREET LOOP INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere iniziative informative sui rischi connessi al consumo di droghe e all’abuso di alcolici SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Ser.T AUSL Bologna Area Nord Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dr.ssa Lauretta Gianessi, Dr. Marco Viaggi Per la parte amministrativa Dr.ssa Donatella Allodi DESTINATARI Cittadini del territorio del Distretto Pianura Est, con particolare riferimento ai giovani, nei loro luoghi di ritrovo e di divertimento sia formali che informali SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO PREMESSA: I nuovi scenari di consumo di sostanze stupefacenti, che si stanno delineando con sempre maggiore chiarezza, evidenziano una precocità di contatto dei giovani con le sostanze stupefacenti e con l’alcol che si associa ad una carenza di informazioni corrette e a una scarsa percezione del 170 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze rischio. Questa tendenza trova conferma anche nel territorio di riferimento del progetto e si evidenzia negli interventi effettuati dai Ser.T in ambito di prevenzione nelle scuole medie inferiori e superiori, ma anche dall’aumento di contatti con il Ser.T di giovani adulti consumatori occasionali e non occasionali. L’offerta sempre più differenziata di sostanze psicoattive ha modificato gli stili di consumo con la conseguente necessità di utilizzare canali di comunicazione nuovi per avvicinare questa fascia di popolazione che non necessariamente sviluppa una dipendenza, ma che si muove in un contesto di rischio. Al tempo stesso, questi comportamenti alimentano le preoccupazioni degli adulti di riferimento e dei familiari che hanno necessità di informazioni corrette sul mondo delle sostanze e sugli stili di consumo. Da diversi anni è attivo nei territori di competenza dei Ser.T Area Nord un Servizio di prevenzione dell’AUSL di Bologna denominato Loop, Laboratorio di Osservazione e Organizzazione della Prevenzione. In questi anni, oltre al lavoro di prevenzione nelle scuole dei numerosi Comuni, diversi sono stati gli interventi organizzati dal Loop direttamente sul territorio in occasione di eventi pubblici e di promozione del Servizio nei luoghi più vicino ai potenziali fruitori di uno spazio di informazione e ascolto sulle tematiche dell’uso di sostanze psicotrope legali ed illegali. E’evidente che per la logistica delle attività di un Servizio che intende promuoversi su un territorio così vasto, la possibilità di avere a disposizione un camper utile ad allestire spazi di accoglienza, promuovere attività volte a costruire momenti di confronto con i giovani (graffiti, esibizione dj, laboratori creativi), distribuire materiale informativo, effettuare prove con l’etilometro, faciliterebbe le azioni di prevenzione. Inoltre la possibilità di utilizzare un camper attrezzato permetterebbe di realizzare uno sportello informale itinerante, cioè il raggiungimento di un Servizio integrato a più livelli che oltre alla cura dell’aspetto più istituzionale nel lavoro con le scuole affianca il lavoro informale di strada di aggancio e promozione del Servizio Loop. Ciò garantirebbe continuità e un lavoro più accurato per una promozione culturale del lavoro di prevenzione. E’ da sottolineare che un Servizio di sportello itinerante permette, grazie alla presenza di personale che facilita la costruzione di una relazione di ascolto basata sulla sospensione del giudizio, il monitoraggio di quelle realtà e territori che i Ser.T individuano come particolarmente problematici e privi di Servizi idonei ad intercettare tali bisogni. Gli obiettivi del progetto hanno quindi lo scopo di: Promuovere un Servizio di ascolto sui temi della prevenzione, itinerante attraverso il camper e in rete attraverso un sito collegato. Favorire la conoscenza e l’accesso a tale Servizio da parte di quei cittadini, specialmente giovani, nei loro luoghi di ritrovo e del divertimento. Agevolare il lavoro di rete e di consulenza con gli interlocutori nel territorio (agenzie AUSL, Consultori giovanili, C.A.G., progetto Onde Anomale Drugs...) Costruire percorsi di accompagnamento ai Servizi del territorio. Promuovere tra la popolazione una cultura della prevenzione rispetto al tema del consumo di sostanze psicotrope legali ed illegali. AZIONI PREVISTE • • • • Acquisto di un camper con caratterizzazione grafica esterna e attrezzato per le attività sul territorio. Acquisto di un computer portatile con connessione Internet. Stesura mensile del calendario di presenza del camper sul territorio e pubblicizzazione dello stesso nel sito dei comuni. A cura dei comuni produzione di volantini e locandine da affiggere sul territorio per la massima pubblicizzazione dell’attivazione del Servizio Street Loop. 171 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEGLI INTERVENTI: Verrà prevista sul camper la presenza di 2 operatori Loop (Laboratorio Osservazione Organizzazione Prevenzione) che garantiranno gli interventi previsti: • attivazione di uno sportello di ascolto informazione e consulenza a libero accesso ai cittadini, sui temi legati all’uso di sostanze stupefacenti legali ed illegali, ai comportamenti correlati, all’adolescenza, ai comportamenti a rischio, alla sessualità, alle problematiche relative alla salute. • promozione dei Servizi territoriali dedicati ai temi suddetti ed accompagnamento agli stessi in caso di necessità. • collaborazione con Consultori giovanili, Centri di Aggregazione Giovanile, progetto Onde Anomale Drugs...). • partecipazione agli eventi organizzati nel territorio con erogazione di materiale informativo, possibilità di effettuare in situazione di privacy test tossicologici/breath test al solo fine di responsabilizzare il singolo sui comportamenti a rischio (senza valenza legale) , offrire uno spazio protetto di decompressione (chill out) per consumatori. • possibilità di accesso per informazione e /o consulenze specifiche in occasione della permanenza del camper presso le scuole e le situazioni di formazione previste a catalogo AUSL Obiettivo Salute. • Attivazione di un tavolo permanente tra le aree di intervento di confronto e scambio di informazioni per pianificare, monitorare ed ottimizzare gli interventi sul territorio. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Street Loop si integra con : progetti a catalogo AUSL Obiettivo Salute (rivolti alle scuole ed agli adulti) Tutti in Pista! Che piacere Onde Anomale Drugs Centri di Aggregazione giovanile NPIA CSM USSI Consultori giovanili del Distretto ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est Ser.T RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N.1 Coordinatore del progetto N.2 medici N.2 educatori operatori Loop N. 1 Amministrativo RISULTATI ATTESI • Maggiore collaborazione tra gli attori coinvolti e le agenzie del territorio per la diffusione capillare dell’informazione in tema di prevenzione all’uso di sostanze psicoattive. 172 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze • • • Attivazione di percorsi di educazione alla salute. Facilitazione all’accesso ai percorsi di cura in caso di necessità Mappatura e monitoraggio del fenomeno sul territorio (tavolo permanente) INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • N. soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non) N. cittadini divisi per fascia di età (16-24 anni, sopra i 24 anni)coinvolti N. cittadini coinvolti durante gli eventi N. e tipologia di interventi erogati (azione informativa, attivazione di consulenze, monitoraggio del consumo di stupefacenti ed alcool, accompagnamento ai Servizi specialistici ecc.) Report semestrale di progetto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 9.866,03 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 9.866,03 - Finanziamento provinciale Progetto sovrazonale “Supporto alla sperimentazione e al coordinamento delle azioni di prossimità a livello distrettuale” 173 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Dipendenze 174 175 176 177 178 PUNTO MIGRANTI – CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE L’attività è stata realizzata da LAI-MOMO Società Cooperativa. Nel gennaio 2008 è stata avviata un’attività aggiuntiva rispetto ai consolidati sportelli Punto Migranti dedicata al supporto alla compilazione dei kit per il rilascio e il rinnovo di alcune tipologie di permessi di soggiorno. Tale nuova attività ha visto l’apertura di sportelli dedicati con apertura a cadenza quindicinale in ciascuno dei 15 comuni e la partecipazione al tavolo di coordinamento regionale inerente la sperimentazione. L’avvio del servizio ha visto l’elaborazione e la stampa di apposito materiale informativo che ha avuto luogo in due momenti dell’anno con l’indicazione del calendario delle aperture. Il progetto Punto Migranti è stato caratterizzato dalla continuità del servizio di informazione e orientamento a cittadini di origine straniera e a molti cittadini italiani; ha anche ampliato e proseguito sia l’attività di consulenza specialistica ai servizi dei Comuni, sia le attività rivolte all’esterno, quali il lavoro di rete con l’associazionismo, la sensibilizzazione al tema del dialogo interculturale, il supporto alle scuole per situazioni di emergenza. Il trend degli accessi al servizio da gennaio a dicembre 2008 conferma la tendenza all’aumento portando ad un complessivo di 2.690 accessi al front office e a circa 500 interventi di consulenza al sistema dei servizi. Sono state numerose inoltre le richieste di intervento per emergenze pervenute da 10 istituti scolastici del distretto ed ulteriori collaborazioni sono state realizzate con i servizi dell’Azienda Sanitaria. Di particolare rilievo rispetto agli anni precedenti è la registrazione di un maggiore disagio psicologico che tocca i migranti, numerose richieste di chiarimento e supporto alla comprensione della normativa sul soggiorno e una forte richiesta di supporto alla ricerca attiva del lavoro. Numerose sono state inoltre le richieste di chiarimento in merito al funzionamento dei servizi sanitari. I dati definitivi sono in fase di elaborazione conclusiva. Numero degli accessi agli sportelli Punto Migranti del periodo 01/05/08 – 31/12/08 (Programma Attuativo 2008) COMUNE ARGELATO BARICELLA BENTIVOGLIO BUDRIO CASTELLO D’ARGILE CASTEL MAGGIORE CASTENASO GALLIERA GRANAROLO DELL’EMILIA MALALBERGO MINERBIO MOLINELLA PIEVE DI CENTO SAN GIORGIO DI PIANO SAN PIETRO IN CASALE TOTALE ACCESSI 14 25 145 54 85 148 90 57 30 95 85 90 124 160 158 1360 179 UTENTI 12 19 95 32 43 70 59 49 25 51 50 53 79 94 87 818 RETE REGIONALE CONTRO LE DISRCRIMINAZIONI Il Distretto di Pianura Est ha aderito alla Rete regionale contro le discriminazioni, che è costituita da soggetti, distribuiti su tutto il territorio regionale, appositamente formati e dotati di strumenti di raccolta, lettura, analisi ed intervento sul fenomeno discriminatorio. Le attività dei soggetti coinvolti prevedono funzioni di osservazione e monitoraggio; di ascolto, consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione, di rimozione delle condizioni discriminatorie e di promozione delle pari opportunità; il Centro focalizza l’attenzione sulle questioni etnico-razziali e religiose, ma si occupa di tutte le forme di discriminazione, legate a sesso, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, età, handicap, orientamento sessuale. È stato individuato un nodo di raccordo distrettuale nel Comune di Castel Maggiore, il primo a livello a provinciale. Il nodo ha iniziato le sue attività di sportello informativo nel luglio 2008. PIANO DELLA LINGUA ITALIANA - CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE Nell’ottobre 2008 ha preso avvio la programmazione di corsi di italiano da realizzarsi nell’ambito del “Piano territoriale provinciale di interventi finalizzati alla diffusione della lingua italiana per cittadini extracomunitari adulti”, con finanziamenti del Ministero della Solidarietà Sociale. I sei comuni in cui si svolgeranno i corsi sono Argelato, Castello d’Argile, Galliera, Malalbergo, San Giorgio, San Pietro in Casale. I comuni sono stati individuati in base all’offerta di corsi di italiano già presenti, per garantire una disponibilità di corsi uniforme su tutto il Distretto. I corsi, a cura della Coop Lai-Momo, vengono avviati nel febbraio 2009. RICERCA SULL’IMMIGRAZIONE NEL DISTRETTO DI PIANURA EST - CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE La ricerca, svolta in collaborazione con Regione, Provincia e staff del Dossier Statistico Caritas Migrantes, ha preso avvio nel mese di maggio 2008. Sono stati raccolti dati quantitativi necessari all’analisi di sfondo, in collaborazione con alcuni comuni campione, l’Ufficio di Piano, l’Istat, l’Osservatorio Regionale e l’Osservatorio Provinciale. È stato realizzato un Focus Group con gli amministratori locali che ha contribuito ad individuare l’obiettivo specifico della ricerca. L’obiettivo generale della ricerca è: fornire agli amministratori dei 15 Comuni il maggior numero di informazioni e strumenti di lettura adeguati relativamente alla situazione della popolazione immigrata presente nel territorio. Tali conoscenze sono finalizzate al miglioramento delle politiche locali per il futuro. L’obiettivo specifico individuato è fornire agli amministratori dei 15 Comuni elementi per migliorare la comunicazione sulle politiche locali per l’immigrazione, ritenuto elemento essenziale per prevenire conflitti tra nativi e stranieri, e per rendere comprensibili e condivise le politiche dell’ente locale. Si è poi individuato il seguente sotto-obiettivo collegato: rilevare eventuali focolai emergenti di tensioni che potrebbero generare in futuro conflitti e fornire elementi conoscitivi, utili agli Enti Locali per agire preventivamente. Sulla base di questo obiettivo specifico si è impostata la parte qualitativa della ricerca ed è stata elaborata una griglia di testimoni significativi presenti nel territorio ed in possesso di informazioni qualitative utili agli approfondimenti necessari. 180 Contemporaneamente, sulla base di questo obiettivo specifico, si definirà anche quali tabelle allegare al report finale, sulla base dei dati raccolti durante l’indagine di sfondo e i dati che saranno forniti dalla Regione. SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GIOVANI STRANIERI - CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE Il Distretto ha partecipato al bando regionale per l’assegnazione di volontari del Servizio Civile Regionale rivolto a giovani stranieri, presentando la domanda in collaborazione con Arci. Il progetto prevedeva che i due posti disponibili fossero gestiti a livello distrettuale nell’ambito delle politiche giovanili. Il bando è stato promosso presso tutti i comuni, anche grazie all’invio di lettere alla popolazione target. E’ stato organizzato un evento pubblico presso la biblioteca del Comune di San Pietro in Casale per promuovere il progetto e illustrare le modalità di partecipazione, che ha visto un’ampia partecipazione giovanile. Le domande pervenute sono state 12, di giovani residenti in 6 diversi comuni e provenienti da Marocco, Romania, Albania, Filippine, Repubblica Dominicana e Pakistan. Sono state selezionate due ragazze, provenienti da Marocco e Romania e residenti nei Comuni di San Pietro in Casale e Malalbergo. Il Servizio Civile, in corso da ottobre a luglio, vede le giovani impegnate nei progetti Eurodesk e Onde Anomale Drugs previsti dal Programma Attuativo 2008. L’intenzione è quella di valorizzare le competenze e il vissuto delle volontarie per favorire il coinvolgimento dei giovani stranieri del territorio e per dare un’impronta di tipo interculturale alle politiche giovanili dei Comuni del Distretto. L’Ufficio di Piano svolge la funzione di monitoraggio e di coordinamento, in costante contatto con il personale di Futura e Carovana che lavora a stretto contatto con le volontarie. Una volta al mese l’Ufficio di Piano organizza un incontro di verifica e monitoraggio con le volontarie. ARCOBALENO CULTURALE: AZIONI IN RETE - CAPOFILA COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE Il progetto “Arcobaleno culturale – Azioni in rete” si struttura in 2 Azioni: Azione 1: “Banca ore di alfabetizzazione, laboratori e mediazione”. Nel 2008 sono state erogate: • 350 ore di italiano L2, con interventi di accoglienza, alfabetizzazione, supporto alla lingua dello studio, facilitazione dei testi. • 55 ore di mediazione linguistico – culturale, con interventi mirati alla facilitazione del rapporto scuola-famiglia (le lingue più utilizzate sono state l’arabo, il rumeno ed il bangla). • 50 ore di laboratori rivolti alle classi, con l’obiettivo di facilitare la convivenza, attraverso la valorizzazione delle differenze. Le scuole coinvolte direttamente dal progetto sono state: Direzione Didattica di Budrio, Istituto Comprensivo di Budrio, Istituto Comprensivo di Malalbergo (comprendente anche le scuole di Altedo e Baricella), Istituto Comprensivo di Minerbio, Istituto Comprensivo di Molinella. A tali istituti si aggiungono le scuole coinvolte non direttamente dalle azioni del progetto, ma che si sono inserite in una rete che ha l’obiettivo di condividere metodologie, materiali, esperienze rispetto all’educazione interculturale e la formazione alla convivenza: I.C. Borgonuovo di Sasso Marconi, Ipsia Fioravanti sede di Molinella, Istituto G.Bruno sede di Budrio, Istituto Majorana di San Lazzaro di Savena, I.C. di Pianoro e Rastignano, I.C di Loiano. 181 Oltre alle istituzioni scolastiche, altri soggetti territoriali sono stati coinvolti: Cefal, Associazione Progetto Marocco, Istituzione ai Servizi Sociali di Minerbio (che ha contribuito con propri fondi alla realizzazione del progetto), Distretto Pianura Est, Nel 2008 il progetto ha coinvolto: • 150 minori stranieri di recente immigrazione e/o con scarsa conoscenza e competenza della lingua italiana. • 50 genitori stranieri che necessitavano di interventi di mediazione linguistico – culturale per la comunicazione e l’interazione con il personale scolastico. • 50 docenti. Azione 2: “Quaderni tematici: identità e dialogo” Nel 2008 sono stati realizzati 4 numeri tematici: n. 1 “IntegrAzioni: buone pratiche nella scuola interculturale”, n. 2 “Percorsi glottodidattica per facilitare la comprensione dei testi di studio”, n. 3 “Il cerchio Magico Migranti e servizi: un’esperienza di lavoro in rete”, n. 4 “Il filo spezzato di Arianna”. 182 183 184 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Destinatari I soggetti proponenti (Provincia, Comune e UTG di Bologna), i 60 Comuni del territorio provinciale, gli Enti pubblici e gli organismi del privato sociale ed infine gli studenti, i ricercatori e, in generale, i cittadini italiani e stranieri che accedono al servizio di consulenza e consultazione e possono fruire delle informazioni diffuse dall’Osservatorio. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia, Istituzione G.F. Minguzzi, Comune e UTG di Bologna Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Fornire agli Enti locali uno strumento di orientamento e sostegno alla programmazione ed al monitoraggio e valutazione degli interventi in tema di immigrazione. Disporre di informazioni quantitative e qualitative aggiornate sulla presenza e le modalità di insediamento ed integrazione della popolazione immigrata nel territorio provinciale. Mantenere un punto di consultazione e di documentazione in grado di fornire e diffondere informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale, senza trascurare la dimensione regionale e nazionale. Le azioni e le attività dell’Osservatorio sono strutturate in “interventi ordinari” ed in “azioni di approfondimento mirate”. Azioni previste a) Per quanto riguarda gli interventi ordinari si propongono le seguenti azioni: • Raccogliere, elaborare, analizzare e confrontare 185 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri • • il materiale statistico e documentale proveniente da diverse fonti, con particolare attenzione agli enti che producono informazioni sulla popolazione straniera immigrata nel territorio della provincia di Bologna. Produrre materiali, sia cartacei (Dossier) che elettronici (NewsLetter), per la diffusione delle informazioni, con dati provinciali su diverse aree di interesse, tra le quali: demografia, sanità, educazione, scuola e servizi sociali, giustizia, casa, lavoro e formazione professionale, ecc. Fornire un servizio di consulenza e consultazione del materiale documentale archiviato, rivolto agli operatori dei servizi territoriali e del privato sociale nonché ad altri soggetti interessati (singoli cittadini, ricercatori e studenti, giornalisti, ecc.), attraverso l’apertura di uno sportello al pubblico. b) In merito alle azioni di approfondimento, si propone la realizzazione di una ricerca su tematiche specifiche miranti a rilevare il livello e la qualità dell’accesso ai servizi, le condizioni di vita e la presenza degli immigrati sul territorio. Per quest’anno, in particolare, si ipotizza la realizzazione di una ricerca sull’offerta di servizi ai cittadini immigrati residenti nella provincia di Bologna. Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale previsto Quota regionale 29.128,00 Euro Numero newsletter prodotte Numero dossier realizzati 186 Quota nazionale PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari PROVINCIA DI BOLOGNA Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Il progetto è rivolto prioritariamente agli eletti nel Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna ed agli Organi dell’Amministrazione provinciale, ma coinvolge tutta la comunità provinciale, nelle sue diverse forme ed espressioni, con particolare riferimento alla popolazione straniera residente. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente sì Ambito territoriale di realizzazione territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Gli organi istituzionali dell’Amministrazione Provinciale di Bologna, i comuni del territorio, le associazioni dei cittadini stranieri, la società civile organizzata e non. Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna, eletto a suffragio universale e diretto il 2 dicembre 2007 - Assistenza alle sedute del Consiglio, organizzazione della logistica degli incontri, invio convocazioni, redazione dei verbali e delle delibere. - Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio: invio convocazioni, revisione ortografica dei documenti elaborati. - Collaborazione per l’organizzazione di attività eventualmente promosse dal Consiglio. - Stanziamento delle indennità di funzione. - attuazione di un piano di informazionecomunicazione sulle attività del Consiglio Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Piano finanziario: 34.000,00 Euro Indicatori per il monitoraggio/valutazione Numero di sedute del Consiglio 187 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari PROVINCIA DI BOLOGNA Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 I cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale e le loro associazioni, la popolazione in genere, i soggetti pubblici e del privato sociale attivi sul territorio provinciale e interessati alle tematiche dell’intercultura Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente in parte Ambito territoriale di realizzazione territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, Comune di Casalecchio di Reno, soggetti del terzo settore Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si propone di sostenere interventi mirati a sviluppare la conoscenza ed il rispetto reciproco fra le comunità, a far apprezzare la ricchezza insita nelle diversità per la costruzione delle identità, a mitigare il negativo effetto dei mass-media nella diffusione di pregiudizi e stereotipi, ad indirizzare l’agire istituzionale e sociale relativamente ad un contesto sempre più diversificato culturalmente. Azioni previste Si ipotizza di realizzare tre diverse azioni progettuali: 1) emanazione di un Bando a sostegno di progetti a carattere interculturale e rivolto alle associazioni di promozione sociale, con particolare riferimento alle associazioni dei cittadini stranieri 2) elaborazione di un progetto di comunicazione interculturale e affidamento della gestione tramite Gara a soggetti terzi 3) partecipazione al progetto del Comune di Casalecchio che intende organizzare sul proprio territorio l’edizione 2009 dei Mondiali Antirazzisti. 188 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri Costo totale Quota previsto regionale Quota nazionale Piano finanziario: 42.500,00 Euro Numero progetti selezionati e co-finanziati Indicatori per il monitoraggio/valutazione Numero prodotti di comunicazione interculturale realizzati Numero squadre partecipanti ai Mondiali 189 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Rita Paradisi [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Destinatari L’iniziativa è rivolta agli operatori dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari dei comuni e delle Aziende USL, agli operatori sociali del Ministero della Giustizia, ad insegnanti ed educatori, a mediatori culturali e coordinatori pedagogici. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente sì Ambito territoriale di realizzazione territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna (Ufficio Immigrazione e Ufficio di Piano provinciale), Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore Documentazione), gli Uffici di Piano del territorio provinciale. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Il progetto si propone di fornire agli operatori dei servizi territoriali elementi di maggiore conoscenza delle dinamiche politiche, sociali e relazionali connesse al fenomeno migratorio così come si va strutturando sul territorio provinciale, considerando sia la normativa di riferimento che gli elementi di maggiore criticità ad esso connessi, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la capacità di risposta dei servizi territoriali a bisogni diversificati anche culturalmente. Azioni previste Si ipotizza la realizzazione di una o più iniziative seminariali, mirate al confronto ed allo scambio a livello locale e nazionale di interventi, saperi e buone pratiche poste in essere per favorire una positiva interazione fra vecchi e nuovi cittadini. In continuità con le azioni sviluppate negli anni passati, verrà mantenuto il focus sul tema delle 190 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri seconde generazioni e sulla questione femminile. Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale Quota regionale previsto 30.668,50 Euro Numero partecipanti alle iniziative 191 Quota nazionale PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO PUNTO MIGRANTI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Promuovere azioni di integrazione sociale a favore di cittadini stranieri immigrati Giungere ad un welfare interculturale, dove tutti i servizi sappiano interagire con un’utenza multiculturale, promuovendo apposite formazioni Integrare in un unico sistema gli Sportelli Sociali e gli sportelli rivolti ai cittadini stranieri Valorizzare la figura del mediatore interculturale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] Lai momo Società Cooperativa, Silvia Festi via Gamberi 4 40037 Sasso Marconi 051-840166 [email protected] DESTINATARI Cittadini migranti residenti nei comuni del distretto Popolazione autoctona interessata a problematiche inerenti l’immigrazione Sistema dei servizi e delle risorse pubblico/private presenti nei territori SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità con l’anno precedente 192 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto ha l’obiettivo generale di favorire, attraverso specifiche attività, competenze, professionalità e lavoro di rete strutturato, la relazione tra servizi e risorse territoriali, (pubbliche e private), ed utenza migrante e di garantire pari opportunità di accesso ai servizi, promuovendo la rimozione di ostacoli di ordine sociale, economico, linguistico e culturale che impediscono o riducono l’effettivo utilizzo del sistema dei servizi pubblici. A sua volta il progetto contiene diversi obiettivi specifici: - elaborare una sintesi dei bisogni espressi dagli utenti, al fine di promuovere ed attivare risorse e professionalità adeguate; - ampliare il supporto agli Sportelli Sociali nel lavoro con i migranti perseguendo una progressiva caratterizzazione di supporto e consulenza di secondo livello ai servizi del comune; - rafforzare le azioni di coordinamento tra i diversi servizi, enti ed istituzioni pubbliche e private che si occupano di immigrazione; - potenziare l’attività informativa e orientativa, svolta dagli enti locali, dai sindacati, dalle associazioni datoriali e di volontariato a favore dei cittadini stranieri; - fornire agli operatori dei servizi strumenti, conoscenze, competenze interculturali; - favorire la comunicazione interculturale; - favorire la conoscenza della lingua italiana ed incentivare l’acquisizione o il recupero di competenze professionali sostenendo ed integrando le iniziative formative già esistenti sul territorio; - fornire consulenza in merito alla nuova normativa che regola l’ingresso ed il soggiorno degli stranieri; - informare e supportare nell’accesso ai servizi e alle procedure per una corretta fruizione degli stessi; - attivare percorsi personalizzati di ricerca attiva del lavoro, di inserimento in azienda e facilitare la continuità del rapporto; - promuovere e accompagnare alla fruizione delle opportunità di creazione d’impresa e formazione professionale erogate nei territori coinvolti; - fornire assistenza alla compilazione dei kit per rilascio/rinnovo di diverse tipologie di permesso di soggiorno; - promuovere con l’Azienda USL incontri dedicati alle donne italiane e di origine straniera sul tema della salute femminile; - adesione al Progetto Rete Regionale Rete Antidiscriminazione; - adesione al Progetto Regionale di formazione degli operatori impegnati nell’attività di supporto alla compilazione dei KIT (sperimentazione Anci); - prosecuzione degli interventi di supporto e consulenza alla Consulta Distrettuale AZIONI PREVISTE Sono previste le seguenti azioni: 1. il rafforzamento delle attività degli Sportelli Sociali dei comuni nei confronti dell’utenza immigrata, attraverso la presenza, un giorno alla settimana, di operatori interculturali e l’attivazione di un servizio di mediazione linguistico - culturale 2. l’attivazione di consulenze specializzate in ambiti più specifici rivolti al tema dell’immigrazione, quali ad es. la compilazione dei kit per il permesso di soggiorno, azioni rivolte alle donne, scuola, seconde generazioni, assistenti familiari, ecc, 3. interventi a richiesta e sulla base di un calendario di presenze di mediatori linguistico culturali in lingue araba, urdu, rumena, albanese, russo, cinese; sperimentazione di attività mirate nel comune di Budrio; 193 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri 4. 5. 6. 7. 8. 9. attività di orientamento ai servizi del territorio ed attivazione di percorsi personalizzati specifici co-progettati con i servizi alla persona dei Comuni; assistenza, su appuntamento, alla compilazione dei kit per il permesso di soggiorno nell’ambito del protocollo d’intesa fra Ministero degli Interni e ANCI; pacchetto sperimentale di consulenze specifiche ad hoc per casi particolari nell’ambito della scuola, del disagio psicologico in contesti multiculturali e delle seconde generazioni; promozione di incontri in collaborazione con l’Azienda USL sulla salute; Partecipazione di 5 operatrici interculturali al corso di secondo livello sulla normativa e sulla rete dei servizi dedicati alla compilazione dei kit per il soggiorno; Partecipazione di 1 operatrice al corso regionale Rete Antidiscriminazione e attivazione di un punto informativo nell’ambito della rete sportelli Punto Migranti. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si colloca trasversalmente rispetto a tutti i settori che nei Comuni hanno relazioni con la popolazione migrante: sociale, scuola, anagrafe, ufficio tecnico. Progetto Si_cura: donne migranti e cura delle persone anziane. Un progetto di sviluppo di comunità nel territorio di Pianura Est Progetto R.I. Scuola: risorse per l’intercultura nelle scuole: attività di consulenza sull’intercultura per le scuole del territorio Piano Distrettuale della lingua italiana Rete regionale contro le discriminazioni Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Consultorio familiare in rete Ulteriore sviluppo screening oncologici e diagnosi precoce Ambulatorio Sokos ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • Servizi alla Persona dei 15 Comuni del distretto di Pianura Est Azienda USL Centri per l’impiego Enti ed associazioni operanti sul territorio Consulta Distrettuale dei Migranti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • Staff di coordinamento Operatrici interculturali con significativa esperienza in materia Esperto di normativa sul soggiorno Mediatori linguistico culturali Psicologo e glottologa RISULTATI ATTESI L’attività degli sportelli intende conseguire il miglioramento dei percorsi di inserimento della popolazione migrante nei tessuti economici e sociali del territorio del distretto e migliorare la qualità delle relazioni interculturali all’interno della popolazione. Inoltre il progetto intende migliorare l’erogazione dei servizi pubblici e privati esistenti secondo un approccio realmente multiculturale. 194 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri I risultati attesi sono: • almeno 80 fruitori del servizio nel suo complesso al mese; • almeno 8 attività di consulenza ad operatori dei servizi pubblici e privati del territorio al mese; • almeno 15 servizi individuali di ausilio alla compilazione dei kit nell’ambito della sperimentazione ANCI al mese • miglioramento della qualità della risposta del sistema dei servizi agli utenti migranti • acquisizione di strumenti per la relazione con l’utenza migrante da parte degli operatori dei servizi dei Comuni • percezione e monitoraggio delle esigenze rispetto all’integrazione dei cittadini migranti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e valutazione previste intendono consentire una verifica puntuale dello stato d’avanzamento delle attività realizzate, la loro effettiva rispondenza alla progettazione dettagliata e la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Saranno condotti Incontri di monitoraggio e verifica con i referenti dell’Ufficio di Piano sarà rilevata la valutazione di impatto distrettuale e del lavoro di rete promosso dal progetto, la segnalazione di problematiche, la richiesta di interventi correttivi per i quali sarà stabilita data e modalità di verifica. Il monitoraggio inoltre prevede: raccolta, gestione ed elaborazione dei dati di affluenza agli sportelli da attivati nei 15 Comuni. Elaborazione e compilazione di una scheda di monitoraggio quantitativo delle attività del progetto contenente: Dati relativi all’affluenza e frequenza nell’accesso allo sportello (numero. fruitori, caratteristiche dei fruitori es. nazionalità, sesso, ecc..); Tipologia dei bisogni espressi/ rilevati; Numero degli utenti che hanno usufruito delle attività di front office; Numero di Kit compilati; Numero degli utenti per i quali è stato realizzata attività di co-progettazione con i Servizi Sociali e/o altri servizi; Contatti e tipologia del rapporto di rete con il sistema dei servizi; Numero degli accompagnamenti di utenti ed indicazione del servizio destinatario; Numero di incontri con referenti dell’Associazionismo locale. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 229.450,00 di cui: • risorse comunali - € 69.450,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 160.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 195 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO SUPPORTO ALLA CONSULTA DISTRETTUALE DEI MIGRANTI – CORSI DI LINGUA MADRE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Promuovere la partecipazione attiva della popolazione migrante, anche attraverso forme di rappresentanza Sostenere iniziative che vadano in direzione di una maggiore coesione sociale, conoscenza reciproca e condivisione dei diritti e doveri di cittadinanza SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Cittadini stranieri Comunità locale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 196 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Sostenere le attività della Consulta Distrettuale dei Migranti Promuovere corsi di lingua madre per minori di origine straniera Sostenere il bilinguismo AZIONI PREVISTE Il Progetto si articola in 2 azioni principali: 1) Supporto alle attività della Consulta: - assistenza organizzativa e logistica - coinvolgimento nella programmazione distrettuale - messa in rete con i progetti distrettuali - facilitazione della comunicazione con enti/istituzioni del territorio 2) Corsi di madre lingua rivolti a bambini tra i 6 e i 13 anni, gratuiti e laici, aperti a tutti i bambini indipendentemente dalla nazionalità o l’appartenenza culturale: - selezione della lingua madre in base alle presenze e alle esigenze espresse dai cittadini migranti, raccolte dalla Consulta - individuazione del Comune presso il quale attivare il corso: coinvolgimento dell’Amministrazione e dell’associazionismo locale - individuazione di un’insegnante in possesso dell’abilitazione all’insegnamento o di una laurea conseguita nel paese dove si parla la lingua selezionata; il curriculum vitae sarà valutato da una commissione composta da due membri della Consulta e un referente dell’Ufficio di Piano - promozione e avvio del corso di lingua, in collaborazione con Punto Migranti - monitoraggio e verifica a cura della Consulta e dell’Ufficio di Piano EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area immigrazione ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Punto Migranti Associazionismo locale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Insegnante di lingua RISULTATI ATTESI Partecipazione attiva dei cittadini stranieri Avvio di corsi di lingua madre INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di riunioni della Consulta Distrettuale dei Migranti Numero di iniziative/eventi/incontri organizzati 197 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri Numero di iscritti ai corsi di lingua madre PIANO FINANZIARIO Azione 1) - € 1.000,00 Azione 2) - € 1.500,00 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 2.500,00 di cui: • risorse comunali - € 2.500,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 198 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO PIANO DISTRETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Potenziare l’insegnamento della lingua italiana SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Cittadini immigrati stranieri SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Promuovere corsi di lingua italiana nei livelli adeguati alle esigenze dei cittadini stranieri Garantire un’offerta formativa sulla lingua italiana omogenea sul territorio Facilitare l’accesso ai corsi alle donne Promuovere momenti informativi ed orientativi sui servizi del territori 199 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri AZIONI PREVISTE Verranno attivati 10 corsi da circa 40 ore l’uno. La durata del corso verrà definita in base al livello. 1) Ricognizione dell’offerta di corsi per garantire una equa distribuzione sul territorio. 2) Individuazione dei Comuni presso i quali attivare i corsi di italiano. 3) Promozione dei corsi in collaborazione la Consulta Distrettuale dei Migranti. 4) Raccolta delle iscrizioni . 5) In base agli elementi emersi dalle iscrizioni: individuazione dei livelli, dei giorni e delle fasce orarie. Individuazione dei locali da parte dei Comuni. 6) Attivazione dei corsi, all’interno dei quali verranno promossi momenti di orientamento e informazione sui servizi sociali, socio-sanitari, sanitari, del lavoro e della formazione. 7) Verifica e monitoraggio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto Migranti ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Consulta Distrettuale dei Migranti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale qualificato per l’insegnamento della lingua italiana RISULTATI ATTESI Aumento del livello di conoscenza della lingua italiana e dei servizi del territorio da parte dei cittadini stranieri. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di iscritti ai corsi, uomini e donne. Numero di persone che frequentano il corso fino alla fine. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.000,00 di cui: • risorse comunali - € 15.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 5.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 200 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Ufficio di Piano – Comune di San Pietro in Casale AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Cittadini stranieri e persone appartenenti ad altre categorie oggetto di discriminazione SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Garantire ascolto, consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione; Promuovere le pari opportunità e prevenire le potenziali situazioni di svantaggio. 201 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri AZIONI PREVISTE 1) 2) 3) 4) Partecipazione alla Rete regionale contro le discriminazioni e al coordinamento provinciale. Azioni del Nodo distrettuale già attivo presso il Comune di Castel Maggiore: • sportello informativo • coordinamento della rete a livello distrettuale Apertura di un nuovo sportello informativo nell’ambito degli Sportelli Punto Migranti. Promozione della Rete regionale contro le discriminazioni, anche in collaborazione Consulta Distrettuale dei Migranti EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto Migranti ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comune di Castel Maggiore Consulta Distrettuale dei Migranti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale per la gestione del Nodo di raccordo e dello sportello informativo RISULTATI ATTESI Conoscenza da parte dei cittadini stranieri delle opportunità offerte dalla Rete regionale contro le discriminazioni INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di ore di apertura degli sportelli dedicati Numero di persone che si sono rivolte agli sportelli PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE Servizio sostenuto con le risorse del Comune di Castel Maggiore di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 202 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO SERVIZIO CIVILE REGIONALE RIVOLTO A GIOVANI STRANIERI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Incentivare l’inclusione sociale e la partecipazione delle seconde generazioni, valorizzando le loro specifiche risorse SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Giovani di origine straniera SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Promuovere la partecipazione dei giovani di origine straniera nelle politiche giovanili del Distretto Qualificare le politiche giovanili in chiave interculturale Promuovere il Servizio Civile 203 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri AZIONI PREVISTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Partecipazione al Bando del Servizio Civile Regionale rivolto a giovani stranieri Promozione del Servizio Civile Regionale in tutti i Comuni: organizzazione di eventi pubblici, invio di lettere a domicilio, divulgazione di materiale promozionale Predisposizione delle attività con i soggetti partner che ospitano i volontari nei propri servizi: individuazione dei ruoli e delle mansioni dei volontari, stesura di un calendario delle attività Selezione dei volontari Avvio delle attività dei volontari Incontri mensili di coordinamento con l’Ufficio di Piano Monitoraggi in itinere e valutazione finale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area delle politiche giovanili ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Arci Servizio Civile Consulta distrettuale dei Migranti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori degli enti coinvolti RISULTATI ATTESI Coinvolgimento di giovani di origine straniera nelle politiche giovanili del Distretto INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di domande ricevute Valutazione qualitativa da parte dei volontari coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 3.480,00 di cui: • risorse comunali - € 3.480,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 204 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO AMBULATORIO SOKOS INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sperimentare percorsi per semplificare e qualificare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari e della salute mentale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Tutti i Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta, Direttore Area Cure Primarie AUSL Via Asia, 61, 40018 San Pietro in Casale Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Soggetti emarginati italiani o immigrati privi di qualunque altra possibilità assistenziale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire un servizio di assistenza medica di base, comprensiva di prestazioni di primo intervento sanitario 205 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri AZIONI PREVISTE Stipula di una convenzione tra l’AUSl Distretto Pianura Est e l’Associazione SOKOS per l’assistenza ad emarginati e immigrati. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Punto Migranti ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comune di Minerbio RISULTATI ATTESI Apertura di un Ambulatorio dell’Associazione Sokos nel territorio del Distretto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 10.000,00 di cui: • risorse comunali - € 10.000,00 - Fondo Non Autosufficienza Comunale • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 206 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri INTERVENTO/PROGETTO ULTERIORE SVILUPPO SCREENING ONCOLOGICI E DIAGNOSI PRECOCE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sperimentare percorsi per facilitare e qualificare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari e della salute mentale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta , Direttore Area Cure Primarie Azienda USL Via Asia, 61 40018 San Pietro in Casale Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Residenti stranieri SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Aumentare l’adesione per singole nazionalità 207 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Immigrati stranieri AZIONI PREVISTE • progettazione di interventi volti a ridurre le difficoltà di adesione per singole nazionalità RISULTATI ATTESI Realizzazione di iniziative di promozione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto Migranti Consultorio Familiare in rete PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 208 209 210 211 212 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA (DI CUI AL PROGRAMMA FINALIZZATO CONTRASTO ALLA POVERTÀ) – AZIENDA USL Il fondo è gestito in modo flessibile e trasversale sia dall’area Minori che dall’Area Handicap in relazione al verificarsi delle esigenze. Da alcuni anni la problematicità minorile si presenta con caratteristiche allarmanti, quindi non quantificate nella previsione di bilancio, che renderà necessario l’utilizzo dei fondi previsti nel progetto per il ripiano di maggiori costi sostenuti soprattutto per il collocamento di minori in emergenza. Secondo questa logica nel 2008 sono stati effettuati diversi interventi di collocamento extra familiare in condizioni di assoluta emergenza. Sono stati effettuati inoltre n. 6 interventi a domicilio sia di natura educativa che assistenziale a favore di minori con grave patologia invalidante. Nell’Area Disabili, i progetti attivati sono stai complessivamente 4 e hanno coinvolto nr. 5 disabili. Tutti i progetti hanno riguardato l’erogazione di un contributo economico una tantum, utilizzato dal nucleo familiare per avvalersi di un intervento di colfaggio temporaneo in un momento di difficoltà imprevista. MICROCREDITO E CREDITO D’EMERGENZA - MICROBO Micro.Bo – Associazione per lo sviluppo della microfinanza a Bologna (Onlus) è attiva sul territorio dal marzo 2008. Il microcredito permette a persone che non sono in possesso delle tradizionali garanzie richieste dalle banche, di ottenere dei piccoli finanziamenti per lo sviluppo della loro attività di impresa. Inoltre, prevede azioni gratuite di accompagnamento e tutoraggio volte a rendere efficiente la gestione dell'attività di impresa e a sviluppare appieno le capacità individuali. Il credito di emergenza si rivolge invece a persone o nuclei famigliari in temporanea difficoltà finanziaria e consiste sia nella concessione di piccoli prestiti a tasso agevolato che in un'azione di sensibilizzazione al risparmio e formazione sulla gestione del proprio bilancio familiare. Di seguito alcuni dati sui risultati raggiunti fino al 31/12/08: Argelato Baricella Bentivoglio Budrio CREDEM MICROCREDITO TOT CREDEM MICROCREDITO Numero incontri TOT CREDEM Presentati al comitato di MICROCREDITO credito TOT CREDEM Approvati MICROCREDITO TOT CREDEM MICROCREDITO Finanziati TOT Numero persone incontrate 4 0 4 5 0 5 2 0 2 1 0 1 1 0 1 0 1 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 4 2 2 4 1 0 1 1 0 1 0 0 0 2 3 5 2 7 9 1 4 5 0 3 3 0 2 2 Castel Castello Pieve di S. Pietro S. Giorgio Castenaso Galliera Granarolo Malalbergo Minerbio Molinella Maggiore d'Argile Cento in Casale di Piano 4 5 1 0 0 2 0 1 8 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 1 2 0 4 5 2 0 1 3 1 2 9 3 0 5 5 4 0 0 2 0 1 8 1 0 0 0 1 0 1 1 2 3 1 2 0 5 5 5 0 1 3 2 4 9 3 0 4 3 1 0 0 1 0 0 4 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 4 3 1 0 0 1 1 0 4 1 0 3 2 1 0 0 1 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 2 1 0 0 1 1 0 2 1 0 3 0 1 0 0 1 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 0 1 0 0 1 1 0 2 1 0 30 14 44 35 21 56 18 5 23 12 4 16 9 4 13 Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti: si è intervenuti tempestivamente su situazioni di difficoltà finanziaria di famiglie/persone a rischio esclusione sociale; 213 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale - - sono state fornite consulenze specifiche per la soluzione di situazioni di sovra-indebitamento. In particolare sono state fornite 2 consulenza legali specializzate; è stata avviata una proficua collaborazione con gli assistenti sociali volta a rendere l'intervento di micro.Bo integrato rispetto alle loro azioni; è stata offerta formazione sulla gestione consapevole del bilancio familiare a tutte le 44 persone incontrate presso gli sportelli di Budrio e San Giorgio di Piano; si è intervenuti a sostegno di attività di impresa esistenti e in crisi di liquidità, e in parallelo è stata avviata una nuova impresa in grado di creare reddito per le persone e ricchezza per il territorio. In particolare l'impresa creata è stata iniziata da una persona disoccupata. è stata fornita assistenza e tutoraggio alle attività di impresa tramite la rete di volontari dell'associazione. CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA Le attività procedono in continuità con gli anni precedenti. I report di attività dell’anno 2008 sono stati inoltrati, come di consueto, a tutti i Sindaci dei Comuni aderenti. In sintesi, nel 2008 sono state accolte e seguite 430 donne nella Provincia di Bologna di cui 31 residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. Le quote di contribuzione dei comuni è calcolata in base ai dati della popolazione residente al 31/12/05. Il Distretto Pianura Est ha confermato inoltre la quota aggiuntiva pari ad € 5.000,00 nell’ambito del Piano di Zona ad integrazione dei fondi dei singoli Comuni. LABORATORIO DI SARTORIA – CEFAL - IT2 Il progetto “Laboratorio di sartoria” nasce dalla volontà di una pluralità di soggetti di integrare risorse e competenze per facilitare la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di donne migranti ed italiane in condizioni di disagio socio-economico. Il Cefal e l’Associazione Progetto Marocco dispongono di macchinari acquistati con il progetto Qantara 2005-2007, la parrocchia di Marano ha messo a disposizione un locale attrezzato, la cooperativa sociale It2 ha dato la propria disponibilità all’avvio di un ramo d’impresa in ambito sartoriale, le Assistenti sociali del Distretto hanno individuato le potenziali partecipanti al progetto. Nel 2008 il progetto ha realizzato alcune fasi preparatorie: • ristrutturazione dei locali di proprietà della Parrocchia di Marano (Castenaso) • adeguamento dell’impianto elettrico • allestimento del laboratorio con attrezzature e macchinari di proprietà dell’Associazione Progetto Marocco • segnalazione e selezione delle partecipanti Alle azioni realizzate seguiranno, nel 2009, la formazione in ambito sartoriale e l’avvio di ramo d’impresa. 214 215 216 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTO/PROGETTO INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Pianura Est - Responsabile dell’Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto DESTINATARI Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2002 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza e di urgenza legate anche a necessità momentanee anche attraverso inserimenti residenziali; Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura delle persone; 217 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale • • Sostegno alla genitorialità; Individuazione di percorsi alternativi all’istituzionalizzazione. AZIONI PREVISTE Interventi di colfaggio, supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in struttura. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Povertà ed esclusione sociale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Ausl – Servizio Sociale – Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Sono coinvolti tutti gli operatori delle Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti dell’Azienda Usl di Bologna del Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Risposta al 100% delle emergenze segnalate INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 41.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 41.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 218 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTO/PROGETTO MICROCREDITO E CREDITO D’EMERGENZA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee Promuovere il diritto all’iniziativa economica SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] Barbara De Blasi , Associazione micro.Bo 051/0868531 DESTINATARI Microcredito Cittadini in situazione di svantaggio economico e “non bancabili” (immigrati, lavoratori precari, donne sole con figli, persone uscite dal mercato del lavoro e/o disoccupati ecc) che vogliano avviare o ampliare un'attività imprenditoriale. I destinatari dovranno essere stanziali sul territorio di riferimento, avere una esigenza finanziaria contenuta, avere delle capacità/abilità imprenditoriali, non avere accesso ai finanziamenti bancari. Credito d’emergenza Famiglie o persone singole residenti nel Distretto Pianura Est, in momentanea (non cronica) difficoltà economica. 219 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale In particolare tali difficoltà possono essere causate da vari fattori come la perdita del posto di lavoro di uno dei componenti del nucleo familiare, la temporanea messa in mobilità/cassa integrazione, la necessità di dover anticipare grosse somme di denaro per depositi cauzionali o per i conguagli delle varie utenze, la maternità, un lutto, una malattia/infortunio, ecc. Il credito di emergenza interviene quindi per far fronte a situazioni di emergenza improvvisa oppure per avviare percorsi di inserimento lavorativo/formazione professionale. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO Microcredito • Fornire una risposta adeguata a cittadini che non sono in possesso delle garanzie richieste dalle banche tradizionali e che vogliano avviare/consolidare una piccola attività di impresa o forme di autoimpiego, attraverso la concessione di piccoli finanziamenti senza garanzie. • Promuovere il diritto all'iniziativa economica incentivando forme di autoimpiego che consentano lo sviluppo delle risorse individuali di soggetti esclusi dal sistema creditizio tradizionale. • Contrastare l’esclusione sociale ed economica attraverso il reinserimento nel mondo del lavoro di soggetti deboli • Accompagnare i destinatari in un percorso verso la “bancabilità” • Sviluppare il territorio di riferimento mediante la creazione e il consolidamento di reti relazionali e operative di supporto al microimprenditore Credito d’emergenza • Fornire una risposta adeguata a famiglie/persone singole che versano in una situazione di momentanea difficoltà finanziaria, mediante piccoli prestiti sostenibili e a tassi agevolati allo scopo di prevenire situazioni di forte disagio sociale ed economico. • Favorire l'inserimento lavorativo e la formazione professione di soggetti deboli economicamente e socialmente. • Promuovere forme innovative di welfare mix in cui i soggetti pubblici e il privato sociale agiscano sinergicamente per fornire una risposta integrata a varie forme di disagio sociale. • Diffondere la cultura della responsabilità, utilizzando microfinanziamenti al posto di contributi a fondo perduto, creando un sistema virtuoso che, grazie alla restituzione dei prestiti, permette un utilizzo efficiente delle risorse. • Sensibilizzare i destinatari degli interventi ad una gestione consapevole e sostenibile del bilancio famigliare. • Favorire l’incontro del cittadino con i servizi sociali al fine di concordare un percorso per uscire dalla situazione di disagio nel breve periodo, ma con un chiaro progetto sul medio e lungo periodo. AZIONI PREVISTE • • • gestione e verifica dei prestiti già erogati; accoglimento e valutazione di nuove richieste di prestiti; erogazione nuovi prestiti; 220 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale Microcredito • coordinamento con banca partner; • coinvolgimento di altre realtà del territorio che si occupano di impresa e inserimenti lavorativi di persone svantaggiate; • azioni di accompagnamento e tutoraggio alle attività di impresa Credito d’emergenza • azioni di consulenza e formazione sulla gestione del bilancio familiare • coordinamento con banca partner e operatori sociali; • incontri periodici di monitoraggio dell'andamento; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • Misure straordinarie a favore delle famiglie per contrastare l’attuale crisi economica - Fondo distrettuale per la solidarietà Tavolo Interistituzionale per il Lavoro ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Banca/istituto finanziario convenzionato Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Associazione micro.Bo (3 operatori: uno dedicato alla parte amministrativa e di monitoraggio, uno dedicati all’incontro con l’utenza e alla valutazione dei casi, uno dedicato al coordinamento dei consulenti e dei tutor) RISULTATI ATTESI Microcredito • Creazione di nuove microimprese • Soluzione a problemi di liquidità di imprese già esistenti • Creazione di posti di lavoro • Sostegno a forme di autoimpiego per persone disoccupate Credito emergenza • Tempestiva soluzione ad una esigenza finanziaria improvvisa della famiglia • Miglioramento della solidità del budget familiare • Prevenzione del sovraindebitamento tramite consulenza, sensibilizzazione e accompagnamento INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE numero e tipologia degli interventi realizzati n° prestiti concessi n° inadempienti n° cittadini coinvolti 221 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 20.000,00 Fondo sociale locale • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 222 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTO/PROGETTO MISURE STRAORDINARIE A FAVORE DELLE FAMIGLIE PER CONTRASTARE L’ATTUALE CRISI ECONOMICA - FONDO DISTRETTUALE PER LA SOLIDARIETÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere i nuclei familiari che vivono un momento di difficoltà economica a causa di improvvise riduzioni del reddito SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Nuclei famigliari all’interno dei quali vi siano lavoratori che abbiano avuto una cessazione o una riduzione del proprio reddito derivato dall’attività lavorativa a causa della crisi economica (lavoratori dipendenti, precari, pubblici o privati, lavoratori autonomi). SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 223 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale OBIETTIVI DEL PROGETTO Promuovere forme di sostegno al reddito della famiglia a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia AZIONI PREVISTE Il progetto si compone di 3 diverse misure: 1) Concessione di agevolazioni tariffarie e/o riconoscimento contributi finalizzati sui servizi gestiti direttamente dai Comuni e/o in convenzione dalle ASP (Aziende servizi alla persona) ed altri soggetti gestori per i servizi sociali, socio-sanitari, educativi, rivolti agli anziani e disabili ed altri servizi. 2) Sostegno delle famiglie in situazione di fragilità con famigliari di anziani non autosufficienti: contributi economici per la riduzione delle rette degli anziani non autosufficienti ricoverati presso strutture protette non convenzionate. 3) Progetti individualizzati a sostegno del reddito e per lo sviluppo dell’autonomia: attivazione di borse lavoro con finalità sociale (all’interno dei Servizi comunali e delle ASP, ecc.) e tirocini formativi retribuiti in azienda per la riqualificazione professionale. Il Tavolo Interistituzionale per il Lavoro, con il coordinamento dell’Ufficio di Piano, è il referente di questa azione, che viene programmata e gestite dal Gruppo di lavoro per la gestione del Fondo Distrettuale per la Solidarietà, composto da: Ufficio di Piano Assistenti Sociali dei Comuni e dell’Azienda USL Organizzazioni Sindacali Futura - ente di formazione professionale Cooperazione sociale e della Cooperazione sociale di tipo B Associazione Microbo ASP del territorio CIP Programma degli interventi • • • Incontri di Formazione rivolti alle Assistenti sociali e a tutti i soggetti coinvolti nel progetto sulle diverse forme di perdita o di riduzione dei contratti di lavoro, e dei relativi ammortizzatori sociali. Stesura criteri che regolino l’accesso alle misure previste: individuazione delle priorità per l’accesso, durata delle misure, quantificazione delle riduzioni e dei contributi. Attivazione delle misure. La procedura prevede la presa in carico dell’Assistente sociale che attiva un PAI, all’interno del quale possono essere inserite le seguenti azioni: concessione agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP erogazione di un contributo economico e/o Credito d’emergenza o Microcredito sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non autosufficienti inseriti in strutture non convenzionate attivazione di borse lavoro di utilità sociale, di tirocini formativi retribuito in azienda, corsi di riqualificazione professionale 224 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Credito d’emergenza/Microcredito ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est Cooperazione sociale Organizzazioni sindacali Centri per l’Impiego Enti di formazione professionale ASP Associazione Microbo RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Attenuazione delle situazioni di disagio economico. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP concesse; Numero di contributi concessi a sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non autosufficienti inseriti in strutture non convenzionate; Numero di borse lavoro attivate; Numero di tirocini formativi retribuiti in azienda attivati. PIANO FINANZIARIO - Azione 1) è a carico delle Amministrazioni comunali. Si stiamo che possa implicare una spesa di circa € 150.000. Azione 2): € 50.000 Azione 3): € 100.000 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 150.000,00 di cui: • risorse comunali - € 100.000,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 50.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 225 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTO/PROGETTO CASA DELLE DONNE Servizio di supporto e accoglienza a donne, con o senza figli, che hanno subito violenza INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Valorizzare e sostenere le attività della Casa delle Donne SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Provincia di Bologna (49 Comuni coinvolti) REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Donne, con o senza figli, che hanno subito violenza SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2001 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Dare informazioni e sostegno a donne che subiscono violenza e maltrattamenti tramite colloqui individuali o incontri di gruppo con operatrici esperte; Ospitalità temporanea presso le case rifugio. 226 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale AZIONI PREVISTE Attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza. La metodologia dell’intervento è basata sull’attivazione solo su richiesta, la garanzia dell’anonimato e della riservatezza, il rispetto della donna e delle sue scelte, l’utilizzo esclusivo di personale femminile, la relazione tra donne come rimando di valore reciproco, il lavoro di rete. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI I 15 Comuni del Distretto Pianura Est, insieme a tutti gli altri Comuni aderenti della Provincia. Operatrici e volontarie formate dall’Associazione. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale specializzato di Casa delle Donne per non subire violenza RISULTATI ATTESI Prosecuzione delle attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • n° donne seguite nell’anno; n° donne ospitate; n° bambini/e ospitati; n° riunioni periodiche di equipe delle responsabili dei progetti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.337,50 di cui: • risorse comunali - € 19.337,500 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 227 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTO/PROGETTO LABORATORIO DI SARTORIA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] Società Cooperativa Sociale It2 Roberta Benetti 051 6257959 Daniele Steccanella 051 6257959 DESTINATARI 4/5 donne disoccupate italiane e/o straniere residenti nel Distretto, inviate dai servizi sociali del territorio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 228 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale OBIETTIVI DEL PROGETTO Si intende realizzare un percorso di formazione nel campo della sartoria e delle piccole riparazione sartoriali rivolto a donne disoccupate e far partire una nuova unità produttiva della cooperativa al termine del percorso di formazione. Il progetto è la prosecuzione delle attività intraprese con il progetto Qantara 2005-2007, attraverso il quale sono stati proposti e realizzati laboratori di orientamento socio linguistico e laboratori esperienziali per donne italiane e migranti (ambiti di intervento la ristorazione e la sartoria). Il progetto nasce quindi dalla volontà di una pluralità di soggetti di integrare risorse e competenze per facilitare la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di donne migranti ed italiane in condizioni di disagio socio-economico. Il Cefal e l’Associazione Progetto Marocco dispongono di macchinari acquistati con il progetto Qantara, la parrocchia di Marano ha messo a disposizione un locale attrezzato, la cooperativa sociale It2 ha dato la propria disponibilità all’avvio di un ramo d’impresa in ambito sartoriale, il Distretto ha individuato potenziali partecipanti al progetto. AZIONI PREVISTE - selezione di un gruppo di 4/5 donne disoccupate residenti nel distretto pianura est della provincia di Bologna segnalate dai servizi sociali dei comuni del territorio ristrutturazione locali di proprietà della parrocchia di Marano raccolta preventivi per attrezzature e arredamenti studio fattibilità e adeguamento locali per l’avvio delle attività allestimento di base del laboratorio con attrezzature e macchinari di proprietà dell’Associazione Progetto Marocco stipula del contratto di comodato d’uso gratuito per i locali di proprietà della Parrocchia di Marano avvio del percorso di formazione nell’ambito della sartoria preparazione di business Plan per attività piccole riparazioni sartoriali e piccoli confezioni acquisti attrezzature e arredamenti mancanti analisi e ricerca commesse start-up nuovo ramo di impresa transizione al lavoro delle donne formate EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in situazione di svantaggio sociale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comune di Castenaso, Associazione Frazione Viva Circolo La Stalla, Parrocchia di Marano, Associazione progetto Marocco, Cefal, commercianti del territorio. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 1 coordinatore settore B , 1 coordinatore settore A progetto formazione, 1 tutor della transizione, 1 formatore tecnico di sartoria 229 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale RISULTATI ATTESI Si intende realizzare un percorso di formazione nel campo della sartoria e delle piccole riparazioni sartoriali rivolto a donne disoccupate e, nel caso in cui siano reperite commesse sufficienti al pareggio economico, far partire una nuova unità produttiva della cooperativa al termine del percorso di formazione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Incontri/ riunioni periodiche Predisposizione periodica di relazioni sulle attività svolte Riscontro soddisfazione utenti/ beneficiari (rilevata tramite strumenti vari: incontri, colloqui individuali, questionari) e operatori/ responsabili dei servizi coinvolti Registro presenze all’attività formativa Verifiche periodiche e test finale sulle competenze acquisite Partenza nuovo ramo di impresa Numero inserimenti lavorativi all’interno dell’unità produttiva avviata e presso altre aziende del territorio PIANO FINANZIARIO - € 16.500 - l’allestimento del laboratorio e per la realizzazione del percorso di Formazione € 15.000 - start-up di impresa sociale 2008-2009 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 31.500,00 (di cui € 4.000,00 Programma attuativo 2008) di cui: • risorse comunali - € 8.000,00 (di cui € 4.000,00 Programma attuativo 2008) • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 23.500,00 di cui: € 6.140,00 - Formazione finanziata dal Cefal € 2.000,00 - Associazione Frazione Viva Marano di Castenaso (da confermare) € 5.000,00 - Stima Valore Attrezzature di proprietà Associazione Progetto Marocco € 5.567,00 - Formazione finanziata dalla Provincia di Bologna € 4.793,00 - Società Cooperativa Sociale It2 (Stima ore personale, e spese generali per analisi mercato, definizione business plan, transizioni etc. arredamenti, materiali) 230 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale INTERVENTO/PROGETTO BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE. VOLONTARIATO DELLA PIANURA EST UNA ESPERIENZA DEL INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano - 051.6669583 - 531 Email: [email protected] VOLABO (Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna) Via Scipione dal Ferro 4 40138 Bologna Tel. 051 340328 Fax 051 341169 Email: [email protected] DESTINATARI Nuclei familiari residenti sul Distretto che vivono momenti di difficoltà familiari SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO L’idea progettuale che si è sviluppata nasce dall'esperienza di un piccolo progetto già esistente nel territorio Pianura Est dal titolo “Brutti ma buoni”. I prodotti alimentari che restano invenduti per qualche difetto che non altera la qualità del prodotto, vengono raccolti in un piccolo magazzino e poi distribuiti alle famiglie che necessitano di un sostegno economico. Fino ad ora la gestione di 231 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale questo progetto è stata affidata ad un’associazione di volontariato del territorio di San Giorgio di Piano mentre l’individuazione delle famiglie è stata affidata al Servizio Sociale del Comune. Da questo punto di partenza, il tavolo progettuale ha scelto di ampliare il progetto esistente coinvolgendo un altro comune del distretto (quello di San Pietro in Casale) e di conseguenza anche i nuclei famigliari da sostenere. In sintesi, il progetto si pone i seguenti obiettivi: • • - Obiettivi generali: sostenere alcune famiglie del Distretto in situazione di difficoltà economica; creare una rete tra gli attori coinvolti che permetta di strutturare e dare solidità al progetto stabilito documentare e rendere visibile l’esperienza come fonte di ricchezza per la comunità locale. Obiettivi specifici: organizzare e gestire un processo che porti alla stabile consegna di una spesa bisettimanale alle famiglie segnalate. attivare una stretta collaborazione con servizi territoriali affinché individuino le famiglie destinatarie del progetto sensibilizzare i giovani del territorio (gruppi scout, parrocchiali..) in un sostegno pratico nella gestione delle attività del magazzino valutare in itinere il reale bisogno delle famiglie con l’elasticità di modificare in corso d’opera i destinatari della distribuzione AZIONI PREVISTE Il progetto prevede le seguenti azioni: 1. FORMAZIONE Fornire ai volontarie le competenze necessarie per la gestione di un magazzino di prodotti Alimentari. • Organizzazione di incontri di formazione in tutte le fasi e i moduli proposti. 2. SENSIBILIZZAZIONE Le associazioni lavoreranno in gruppo insieme al coordinatore del progetto per preparare gli incontri definendo obiettivi, contenuti, interlocutori, modalità di contatto, calendario. • Contatti con l’amministrazione pubblica, in particolare con l’assessore alle politiche sociali per raccontare il progetto e creare una collaborazione per raggiungere le famiglie più bisognose. Si prevede infatti che i Servizi Sociali segnalino alla rete di progetto le famiglie alle quali consegnare i prodotti alimentari. • Contatti con parrocchie e gruppi scout, associazioni di volontariato per offrire possibilità di attività di volontariato ai giovani interessati: supporto pratico alla realizzazione del progetto (scarico materiale, confezionamento buste spesa per le famiglie, consegna, ecc.). 3. FASE OPERATIVA Il processo di distribuzione degli alimenti prevede le seguenti fasi: • Ritiro della merce invenduta dai supermercati convenzionati. • Scarico merce presso il deposito di San Giorgio di Piano. • Selezione e pulizia del materiale. • Verifica dei bisogni alimentari di ogni famiglia attraverso una lista fornita ad ogni nucleo. • Confezionamento buste spesa. • Distribuzione e consegna alle famiglie. 232 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale I volontari realizzeranno incontri periodici con il coordinatore di progetto anche alla presenza dei formatori/consulenti per confrontarsi sullo stato di avanzamento della fase operativa, riflettere su criticità e punti di forza, individuare soluzioni possibili. 4. FASE OPERATIVA Produzione di uno strumento informativo del percorso che serva come testimonianza e riferimento anche al fine di rendere più semplice ed efficace una messa in rete e una visibilità del progetto a tutti gli interlocutori. Un operatore si occuperà di reperire e verificare i dati esistenti rendendoli fruibili dal pubblico e di verificare l’andamento del progetto attraverso l’ascolto e il dialogo con gli attori coinvolti prestando attenzione alla qualità della rete costruita tra le associazioni. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area povertà ed esclusione sociale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni Associazioni di volontariato del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 Coordinatore del progetto formatore Volontari Associazioni RISULTATI ATTESI • • • Ottenere una lista di famiglie in situazione di bisogno Creare un sistema consolidato di consegna della spesa alle famiglie ogni 15 giorni Gestire in maniera autonoma il magazzino e di tutto il lavoro di raccolta e consegna degli alimenti invendibili dai supermercati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e verifica saranno sviluppate attraverso: • Incontri periodici dei referenti delle OdV con il coordinatore (Gruppo di Coordinamento), per pianificare il progetto e monitorare, attraverso la discussione e il confronto, le azioni realizzate sulla base degli obiettivi e dei tempi stabiliti, la congruità delle risorse economiche disponibili, l’adeguatezza delle risorse umane coinvolte; tali momenti saranno destinati anche ad un’auto valutazione della qualità della relazione instaurata, in termini di crescita del gruppo e di difficoltà incontrate. • Incontri periodici tra il coordinatore di progetto e la responsabile e/o un operatore dell’Area Progettazione, per analizzare lo stato di avanzamento delle azioni, sia a livello di realizzazione operativa che economica, eventuali nodi problematici, individuare possibili percorsi/ soluzioni; particolare attenzione verrà data all’analisi delle dinamiche relazionali sviluppate dalla rete degli attori coinvolti. 233 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Povertà e esclusione sociale Incontri periodici delle associazioni con il coordinatore e la responsabile o un operatore dell’Area Progettazione, con cadenza stimabile ogni quattro mesi. Nelle fasi intermedia e finale, attraverso interviste di gruppo non strutturate o gruppi focus, i componenti del tavolo saranno invitati a confrontarsi e a valutare: • lo stato di avanzamento delle azioni, sia a livello di realizzazione operativa che economica; • la realizzazione delle azioni e i risultati raggiunti (e non), in relazione agli obiettivi generali e • specifici; • le dinamiche relazioni e i processi di collaborazione sviluppati dalla rete degli attori coinvolti; • la ricaduta del progetto all’interno delle associazioni. Al termine di ogni incontro il coordinatore redigerà un verbale dettagliato che inoltrerà ai referenti delle associazioni coinvolte e all’Area Progettazione. • Partecipazione dei referenti dell’Area Progettazione alle iniziative programmate (corsi di formazione, eventi promozionali, convegni o attività promozionali/celebrative organizzate, ecc…), ove possibile. Nel corso del progetto il coordinatore redigerà report periodici sullo stato di avanzamento del progetto e un report finale delle attività svolte e dei risultati raggiunti (e non). È interesse del CSV sviluppare attività di valutazione sul grado di soddisfazione dei servizi offerti. Per questo tipo di analisi potranno essere implementate azioni di ricerca ad hoc, che potrebbero prevedere l’utilizzo di schede di valutazione e interviste qualitative rivolte ai volontari coinvolti nei progetti. • I dati e le informazioni raccolte verranno inseriti in un data base sviluppato da VOLABO funzionale al monitoraggio dei servizi offerti per la durata del progetto e utile per la costruzione di un sistema di indicatori di tipo quantitativo e/o qualitativo. Il CSV di Bologna è coinvolto nella sperimentazione delle ”Linee Guida sulla Valutazione delle attività e dei servizi offerti dai CSV” promossa da CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio insieme all’IRS – Istituto Ricerca Sociale di Milano; in questo senso si auspica una possibile integrazione degli strumenti sviluppati dalla presente ricerca nelle modalità di monitoraggio e verifica dei progetti sviluppati da VOLABO. Nello specifico del progetto saranno predisposti strumenti valutativi per l’azione di formazione. Saranno inoltre rilevati alcuni dati utili alla valutazione del progetto. In questa fase progettuale vengono stilati indicatori generali che saranno oggetto di un’ulteriore definizione nel corso di svolgimento delle specifiche azioni: numero di volontari coinvolti nella formazione numero di odv e di altri soggetti del territorio aderenti alla rete numero di volontari coinvolti nella fase operativa numero di famiglie destinatarie del servizio di distribuzione degli alimenti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 0,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 234 235 236 237 238 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani ASSEGNI DI CURA ANZIANI - AZIENDA USL La Finalità dell'intervento di contribuzione è quello di sostenere le famiglie che mantengono nel proprio contesto l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando in tal modo il ricovero dello stesso anziano nei servizi socio - sanitari residenziali. L'intervento di contribuzione è erogato, riconoscendo il lavoro di cura della famiglia nei confronti dell'anziano non autosufficiente, per attività socio - assistenziali a rilievo sanitario garantite dalla stessa famiglia. L’assegno di cura rappresenta una delle opportunità della rete dei servizi prevista dalla L:R. 5/1994 ed è concesso, in alternativa all’inserimento stabile in strutture residenziali, sulla base della valutazione delle Unità di Valutazione Geriatria e della disponibilità della famiglia ad assicurare in parte o in toto il programma di assistenza personalizzato. Per assicurare nell’ambito dell’intero territorio Aziendale uniformità di accesso, omogeneità di valutazione e gestione del bisogno, e dell’intervento, sono attivi nel Distretto, in seguito alla validazione da parte della Conferenza Sociale e Sanitaria con Delibera n. 219 del 27/09/2005, sia il “Regolamento per la Contribuzione alle famiglie disponibili a mantenere l’anziano non autosufficiente nel proprio contesto”, sia il documento relativo ai Criteri Operativi. È stato costituito, nell’ambito del Dipartimento delle Attività Socio-sanitarie, uno specifico Gruppo di lavoro nell’ambito del quale sono coinvolti professionisti dei Distretti dell’Azienda USL e dei Comuni, per la definizione condivisa dei nuovi contenuti regolamentari e dei relativi percorsi operativi di tipo tecnico/amministrativo. È stata data applicazione alla DGR 122/2007 che definisce l’accesso alla prestazione e la continuità nell’erogazione di assegno di cura di livello C solo per gli anziani che non siano titolari di assegno di accompagnamento; alla DGR 1206/2007 con particolare riferimento alla introduzione, in favore di anziani con reddito ISEE inferiore o uguale a 10.000,00 euro annui, del contributo aggiuntivo di 160,00 euro mensili finalizzati alla regolarizzazione delle assistenti familiari. Le azioni attivate per l’anno 2008 hanno avuto come obbiettivi: • garantire la massima continuità dei progetti nella erogazione dell’assegno di cura (non è presente lista d’attesa); • attivare l’accesso all’assegno di cura in base al progetto personalizzato di intervento definito dalle UVG; • verificare l’omogenea applicazione del regolamento e l’attivazione di percorsi di adeguamento in merito alla DGR 1206/07. Dati attività anno 2008 Al 31/12/2008 sono stati erogati n. 974 assegni di cura di cui n. 299 nuovi Al 31/12/2008 sono stati attivati n. 80 contributi aggiuntivi da 160 € mensili A.D.I. – ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - AZIENDA USL Le cure domiciliari rappresentano una base privilegiata di azione che consente di porre al centro dell’assistenza il cittadino e la sua famiglia. Si configura come una risposta ai bisogni socio/assistenziali, socio/sanitari espressi sul territorio da persone non-autosufficienti; può avere carattere temporaneo o protratto nel tempo e deve prevedere una risposta integrata di tipo socio/assistenziale e sanitario. Al fine di garantire la risposta più appropriata, l’équipe multiprofessionale, predispone un piano assistenziale individualizzato, integrato volto a promuovere e mantenere la persona non autosufficiente nel proprio contesto di vita ed abitativo, favorendone la permanenza al domicilio e ritardando l’inserimento in struttura residenziale ed evitando il ricovero inappropriato in ospedale. 239 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani La definizione e l’utilizzo dello strumento “Cartella domiciliare integrata” nell’ambito del Distretto Pianura Est ha permesso di attivare percorsi operativi di integrazione fra i servizi sanitari, socio sanitari integrati e socio - assistenziali volti alla tutela della domiciliarità nell’ambito dei progetti di intervento di ADI. In ambito distrettuale è inoltre stato attivato, ad integrazione e completamento del progetto Gestione accesso rete servizi integrati automatizzata” (GARSIA) dello Sportello sociale, il Progetto Aziendale di Informatizzazione Dimissioni Protette che prevede la connessione informatica tra i presidi ospedalieri i Distretti ed i Comuni finalizzata alla trasmissione immediata della segnalazione tra i nodi della rete socio/sanitaria: collegamento ospedale/sportello sociale a sostegno della continuità assistenziale e della tempestività della risposta sociale in caso di dimissioni. In applicazione della DGR 1206 nel coso dell’anno 2008 si è realizzato, in termini di sviluppo dell’offerta, il percorso di adeguamento alle modifiche introdotte nell’ambito della rete dei servizi rivolti agli anziani e relativi all’ampliamento delle prestazioni di ADI socio/sanitaria per le quali si è previsto un ampliamento delle risorse assegnate. Nell’anno 2008 sono stati attivati n. 233 Progetti di Assistenza Domiciliare Integrata con rimborso Oneri a rilievo sanitario Dir. RER 1378/99 Sono stati altresì attuati n. 84 Progetti di Dimissione Protetta Domiciliare per i quali è stata definita direttamente dall’assistente sociale/responsabile del caso l’attivazione di un progetto di Assistenza Domiciliare gratuito per i primi 30 giorni, fornito dai Sevizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni e delle A.S.P. Relativamente al progetto di informatizzazione tra gli Ospedali dell’Azienda, il Distretto e gli Sportelli sociali dei Comuni per l’attivazione delle dimissioni protette, al 31/12/2008 sono state effettuate complessivamente n. 291 dimissioni protette informatizzate sia verso i servizi sanitari del Distretto, sia verso gli sportelli sociali dei Comuni. POSTI TEMPORANEI IN STRUTTURE PROTETTE - AZIENDA USL Nel mese di settembre 2008 è stato approvato dalla CTSS il Regolamento per la gestione dei posti temporanei in linea con i contenuti della DGR 1206/07, con esecutività dal 01/10/2008. Contestualmente, a livello distrettuale, si è passati da 9 posti temporanei di cui 6 posti temporanei RSA dedicati alle dimissioni protette ospedaliere gratuite per i primi 30 gg. e 3 posti temporanei in Casa Protetta quale sollievo dal territorio, ad un contingente complessivo di 17 posti, articolati nella seguente modalità: • n. 12 nella RSA ‘Virginia Grandi’ di San Pietro in Casale dedicati alle dimissione protette ospedaliere gratuite per i primi 30 giorni; • n. 5 posti C.P. (n. 2 ASP Donini-Damiani, C.P. Budrio, n. 3 ASP Galuppi-Ramponi, n. 2 C.P. Pieve di Cento n. 1 C.P. San Giorgio di Piano) dedicati ai progetti di sollievo dal territorio. Il ricovero su posto temporaneo di sollievo si colloca nell’ambito del progetto personalizzato volto al sostegno e mantenimento dell’anziano non autosufficiente al proprio domicilio. Il ricovero temporaneo in RSA per anziani dimessi dalle divisioni ospedaliere che necessitano di convalescenza e riabilitazione costituisce, invece, una prosecuzione del percorso terapeutico che necessita di prestazioni assistenziali e sanitarie di elevata intensità volto al rientro al domicilio. L’accoglienza temporanea si configura quale opportunità da utilizzare nel PAI/progetto assistenziale individualizzato e persegue le sotto indicate finalità: • assicurare adeguata assistenza personale in situazione di emergenza dovute a mancanza improvvisa (temporanea o prolungata) del care-giver (famigliare o assistente famigliare), • garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti programmabile sulla base delle esigenze dell’ anziano e del care-giver, 240 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani • consentire la ridefinizione delle capacità di cura del care-giver principale quando sia intervenuta una modifica sostanziale delle necessità assistenziali in conseguenza di mutate condizioni dell’anziano. Le modalità e gli strumenti tecnici ed operativi per la realizzazione dei percorsi di dimissione protetta che prevedono, attraverso la segnalazione precoce dal reparto ospedaliero, il coinvolgimento delle Centrali Distrettuali di Continuità Assistenziale Ospedale e Territorio e del Responsabile del Caso Ospedaliero o Territoriale sono quelle individuate nell’ambito dello specifico Progetto di livello aziendale “Dimissione Protetta Informatizzata”. I progetti di dimissione protetta, dovranno essere attivati, di norma, nell’ambito di RSA o di strutture che garantiscano una adeguata assistenza sanitaria. In attesa della ridefinizione della funzione di lungodegenza post-acuzie, come indicato nella DGR 1206/2007, l’inserito su tale tipologia di posti (accoglienza temporanea in dimissione protetta) si intende senza oneri a carico del cittadino, per un massimo di complessivi n. 30 giorni nell’arco dell’anno solare, programma definito dall’Unità di Valutazione Geriatrica Territoriale (UVGT). Al 31 dicembre 2008 sono stati realizzati n. 62 progetti temporanei in RSA temporanei in C.P., per un totale di n. 101 progetti. e 39 progetti SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI (DI CUI AL FNA) - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il progetto ha previsto una programmazione di visite a domicilio, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo a prevenzione delle ondate di calore (periodo luglio – settembre). Il progetto è stato realizzato dalle ASP Galuppi – Ramponi e Donini – Damiani con la collaborazione delle Cooperative del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ancora e Ada), in raccordo con le assistenti sociali comunali. CAFÈ ALZHEIMER (DI CUI AL FNA) - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il progetto è finalizzato al sostegno dell'esperienza dei "Cafè Alzheimer" già attivi o in via di attivazione nelle varie realtà o dei centri sociali del Distretto, che promuovono incontri e iniziative per i familiari di cittadini affetti da demenza, attraverso il sostegno economico per le spese dello psicologo, che svolge azioni sia rivolte ai familiari che ai malati, e di un esperto di animazione che svolge attività con i malati. Attualmente, nel Distretto Pianura Est sono attivi 3 Café Alzheimer, nei Comuni di Castel Maggiore, Castello d’Argile e San Pietro in Casale. Verrà attivata una convenzione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna per la consulenza specialistica fornita nei Cafè Alzheimer. QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI (DI CUI AL PROGRAMMA PER AZIONI E INTERVENTI PER LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI) FUTURA Nell’arco del 2008 si sono svolti 5 incontri informativi rivolti ai cittadini, familiari di persone con necessità di assistenza, che si avvalgono o abbiano intenzione di avvalersi della collaborazione di assistenti familiari. Gli incontri rappresentano una delle tre azioni previste dal progetto “Assistenti familiari” inserito nel Programma Attuativo 2007. 241 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Gli incontri si sono svolti presso i Comuni di San Pietro in Casale, Minerbio, Budrio, Castel Maggiore, Molinella e hanno visto in totale la partecipazione di 36 persone. Nel corso del 2009 sono previsti altri 5 incontri, inseriti all’interno del Programma Attuativo 2008, con sedi da definire (verranno coinvolti Comuni diversi da quelli già coinvolti nel 2008). Formazione di base per assistenti familiari Delle 3 edizioni previste, nel 2008 ne sono state avviate 2, una a San Giorgio di Piano ed una a Castenaso; entrambe termineranno nel mese di febbraio 2009. La terza edizione si svolgerà a Minerbio, da marzo a giugno 2009. Per i primi due corsi sono pervenute 61 iscrizioni e si sono svolti 55 colloqui di selezione. Le persone valutate idonee e quindi ammesse alla frequenza sono 33; la maggior parte delle persone escluse sono state valutate non idonee a frequentare il corso per una conoscenza insufficiente della lingua italiana. Al 31/12/08 le persone frequentanti sono 26 (13 a San Giorgio di Piano e 13 a Castenaso); di queste, si riportano alcuni dati di sintesi. Comune di provenienza Argelato - Funo Baricella Budrio Castello d’Argile Castenaso Galliera Granarolo dell’Emilia Malalbergo Molinella S.Giorgio di Piano S.Pietro in Casale Persone provenienti da fuori Distretto 1 (Medicina) Totale N. persone 1 2 1 2 2 5 2 1 4 1 4 1 Sede del corso frequentato San Giorgio di Piano Castenaso Castenaso San Giorgio di Piano Castenaso San Giorgio di Piano Castenaso Castenaso Castenaso San Giorgio di Piano San Giorgio di Piano Castenaso 26 Al termine dei corsi, per gli allevi interessati, si prevede di realizzare un incontro informativo sui servizi del territorio mirati all’inserimento lavorativo, con esperti di orientamento al lavoro. Alle persone che termineranno il corso sarà, inoltre, offerta l’opportunità di fare dei colloqui per essere inserite in una banca dati gestita da Futura Lavoro (Agenzia di ricerca e selezione del personale) a cui si potranno rivolgere le famiglie interessate alla collaborazione di assistenti. Il corso di formazione per assistenti familiari di approfondimento verrà programmato nell’autunno 2009, con sede da definire. Realizzazione di colloqui con la Divisione Futura Lavoro Per incrementare la banca dati di Futura Lavoro, nei mesi di settembre ed ottobre 2008 sono stati realizzati ulteriori colloqui (n.15) con altri candidati assistenti familiari, individuati fra le persone che avessero frequentato dei corsi attinenti a questa area di attività. In totale, al 31/12/2008, le disponibilità presenti in banca dati sono 33. Supporto alle famiglie per il reperimento di assistenti familiari e l’avvio del contratto 242 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Nel periodo settembre-dicembre 2008 Futura Lavoro ha ricevuto in totale 22 contatti per la richiesta di un’assistente familiare (21 contatti da parte di famiglie ed un contatto da parte di un assistente sociale). A questo primo contatto non ha fatto seguito la richiesta da parte delle famiglie di avviare la fase della ricerca quindi, formalmente, non è stata attivata nessuna azione di ricerca. Si precisa che due dei contatti riportati sopra sono stati gestiti da Casa Base, in quanto il bisogno espresso era quello di regolarizzare un’assistente già individuata dalla famiglia. SI_CURA: LE DONNE MIGRANTI ADDETTE ALLA CURA DELLA COMUNITÀ – (DI CUI AL PROGRAMMA PER AZIONI E INTERVENTI PER LA QUALIFICAZIONE DEL LAVORO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI) – LAI-MOMO Attività Integrate rivolte alle donne migranti impegnate in attività di cura e assistenza agli anziani Il progetto è stato avviato nel settembre 2009. Sono state svolte le seguenti attività: - Identificazione dei 4 Comuni che ospitano la sperimentazione (selezionati in base alle realtà in cui il Punto Migranti locale ha ricevuto richieste di intervento specifiche o in Comuni in cui si è rilevata una maggiore presenza di assistenti famigliari): San Pietro in Casale, Malalbergo, Minerbio, Castenaso; - Incontri con i Dirigenti area servizi alla persona e referenti politici dei Comuni destinatari della sperimentazione: tali incontri sono stati realizzati al fine di presentare la progettualità operativa nel dettaglio, concordare l’identificazione del luogo in cui saranno condotti gli incontri con le assistenti familiari, a concordare la mappatura dei soggetti del terzo settore presenti nel territorio che hanno contatti con le assistenti familiari (es. Parrocchie e Caritas locali, centri anziani, volontari Auser, Sindacati, associazioni di volontariato, ecc…). Inoltre è stata concordata la modalità operativa per il coinvolgimento delle assistenti domiciliari che operano nei servizi dei Comuni, in particolare con queste ultime e/o con loro coordinatrici sono stati organizzati e realizzati appositi incontri. - Focus Group con i soggetti attivi localmente: in collaborazione con il referente tecnico e politico di ciascun Comune sede di sperimentazione sono stati organizzati Focus Group con i soggetti mappati al fine condividere con il territorio la “lettura” della situazione locale con il contributo di tutti (quali i problemi delle assistenti familiari, quali quelli delle famiglie, luoghi di incontro informale, mappatura dei bisogni e delle risorse esistenti, proposte di iniziative per la socializzazione, condivisione di alcuni concetti e/o informazioni di base nel lavoro con le donne migranti) e di avviare un percorso di crescita culturale locale sul tema delle assistenti famigliari. Al 31.12.08 sono stati realizzati 3 dei 4 focus previsti, e sono stati coinvolti 70 referenti di associazioni o istituzioni locali. Durata: il progetto è stato avviato nel settembre 2008 e avrà termine nel giugno 2009. Nel febbraio 2009 è prevista la restituzione dei risultati della prima fase ai dirigenti e ai referenti politici dei Comuni coinvolti e ai partecipanti ai focus. In contemporanea sarà avviata la fase di agganciamento delle badanti (elaborazione del volantino/invito multilingue, incontri mirati nei luoghi mappati, coinvolgimento nell’azione informativa di tutti i soggetti coinvolti), nel mese di marzo è prevista la fase di avvio degli incontri con le assistenti familiari. Ciascuna fase è oggetto di una progettazione di dettaglio specifica che verrà condivisa e integrata dalle osservazioni degli attori locali coinvolti. 243 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani DEMENZA IN FAMIGLIA – AGIRE SENZA NUOCERE E SENZA NUOCERSI - AZIENDA USL Nel 2008 si è data continuità al progetto di intervento a sostegno dei familiari che si prendono cura di persone affette da demenza tramite la progettazione di un percorso di informazione/formazione sulle demenze intitolato “I disturbi cognitivi - Corsi per coloro che assistono persone con disturbi di memoria” attuato nei Comuni di Budrio e di Molinella. L’obiettivo primario del percorso è stato quello di fornire ai familiari (caregiver) maggiori conoscenze per meglio affrontare le problematiche che si possono presentare nel prendersi cura di persone affette da demenza e trovare un momento di confronto e supporto. I contenuti del corso hanno interessato prevalentemente gli aspetti assistenziali legati alla gestione dei disturbi comportamentali (che sappiamo rappresentare il principale fattore di rischio di stress del caregiver e precoce istituzionalizzazione), gli aspetti psicologici del lavoro di cura e gli aspetti etico-legali. Prosegue l’attività dei gruppi di auto aiuto rivolta ai familiari di anziani affetti da demenza presenti sul territorio. SORRIDERE INSIEME – COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA È un progetto che ha due aree di intervento: la Pet-therapy e la Musicoterapia. PET-THERAPY Le Attività e Terapie Assistite con Animali (A.A.A./T) più comunemente note col termine “pettherapy” sono da oltre un trentennio una realtà negli Stati Uniti d'America e in vari paesi Europei. Nel nostro paese solo di recente si è sviluppata una certa attenzione anche grazie al Decreto del marzo 2003 emanato dall'allora ministro Sirchia. Con A.A.A./T si indicano diverse modalità di intervento in campo socio sanitario attraverso la presenza e l'interazione con un animale. Vi è una distinzione da fare tra attività e terapie assistite; le prime sono di tipo ricreativo e ludico e si inseriscono all'interno di un progetto, può realizzarsi anche per mezzo di incontri sporadici ed essere sostenuta da semplici volontari. Quando si tratta di terapie assistite il discorso è diverso, occorre un progetto dettagliato e mirato ad un obiettivo, prevede la raccolta dati e la valutazione finale dei risultati raggiunti. Occorre tenere presente che si tratta di terapie di accompagnamento e non di terapie alternative, che vanno ad inserirsi in un contesto in cui già opera personale specializzato. Ecco perchè occorre il coinvolgimento di tutte le parti in causa. Le A.A.A./T. Non sono universalmente adattabili né tanto meno possono essere applicate a tutte le persone. Non compiono miracoli ma semplicemente cercano di portare supporto sociale, psicologico ed emozionale a persone disposte ad accettarlo anche dagli animali. La Pet-therapy ha avuto due campi d'azione (sedi): 3. presso un istituto di scuole medie inferiori; 4. presso una casa di riposo per anziani. Casa di riposo per anziani: È stato richiesto, in via sperimentale, un progetto di pet-therapy da effettuare in una casa di riposo per anziani a Bologna. Il gruppo destinatario era formato da 10 persone (dai settanta anni in su) la maggior parte autosufficiente con il quale si sono effettuati incontri settimanali per sei mesi. I cani addestrati erano 3. 244 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Obiettivo: alleviare la solitudine di persone istituzionalizzate da tempo; accettazione spontanea e scambio di affettività con l'animale e fra loro. Azioni: giochi iniziali ripetuti per creare sintonia fra l'animale e gli ospiti (superamento di possessività e gelosie); mini-passeggiate negli spazi esterni della casa di Riposo; riscoperta con gli anziani di precedenti esperienze con animali, appartenenti al loro vissuto. Risultati: alleggerimento di tensioni, sollecitazione di sensazioni e sentimenti, comportamenti d'attesa, senso di rispetto e condivisione. L'intervento è durato dal luglio 2008 a gennaio 2009 come progetto pilota (1 incontro alla settimana della durata di un'ora) ed ha avuto riconoscimento da parte del personale specializzato. MUSICOTERAPIA Le origini della cura delle malattie con i suoni e la musica possono essere rintracciate nella preistoria. Gli antichi medici egizi, 2600 anni fa, utilizzavano canti magici nel trattamento della sterilità, dei dolori reumatici e delle punture di insetti; nella cultura della Grecia classica suonare il flauto serviva a lenire il dolore di sciatica e gotta. Risalgono al secolo scorso, invece, le vere e proprie ricerche scientifiche sulle modificazioni fisiologiche indotte dalla musica attraverso la misurazione dei suoi effetti sulla respirazione, sul ritmo cardiaco, sulla circolazione e sulla pressione sanguigna. Sull'onda di questi studi è nata la musicoterapia, “recuperata” in Italia negli anni '70, da forti figure di musicoterapeuti. È una metodica che considera il corpo umano un'enorme cassa di risonanza dentro cui penetrano e si espandono le onde sonore e seppure non sia ancora annoverata tra le tecniche mediche riconosciute ufficialmente dalla medicina tradizionale, essa diviene un supporto importante, utilizzato per svariate tipologie di malattie, prevalentemente di origine nervosa. “Musicoterapia”: Il termine deriva dalla fusione di due concetti: Da un lato la Musica, e dall’altro il Curare. La musica è anche un linguaggio che possediamo senza averlo mai studiato. Il ritmo, la melodia, il timbro, il tempo, le sfumature, l’intensità ecc.. sono elementi che suscitano emozioni, fanno nascere immagini e provocano il movimento. La musicoterapia ha come obiettivo quello di favorire “l’espressione del soggetto” mediante l’ascolto dei brani o l’impegno di strumenti musicali e della voce. Si basa soprattutto sulle possibilità di comunicazione non verbale del soggetto. Tutti gli approcci terapeutici hanno come effetto il miglioramento dello stato di benessere generale e il controllo dei disturbi comportamentali; facilitano inoltre, la comunicazione e la socializzazione. La Musicoterapia ha avuto diversi destinatari fra gli ospiti: - gruppo di 6 bambini di età dagli 8 ai 10 anni; - alcuni adulti depressi ed un'anziana sofferente del morbo di Alzheimer - due minori con disabilità fisica Alcuni adulti depressi ed un'anziana sofferente del morbo di Alzheimer 245 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Obiettivo: coordinarsi con le terapie sanitarie in essere per l'apertura alla comunicazione con l’esterno, allo sviluppo delle relazioni sociali (se pure in minima parte), e un'interrelazione con l'ambiente circostante (persone e cose). Azioni: piano di musicoterapia individuale rispetto alla patologia; rinforzo per la memoria (esercizi “palestra per la memoria”) musicoterapia stimolante per la propria corporeità Risultati: rafforzamento della fiducia in sé, maggiore vitalità, maggior bisogno di socializzare. Sono stati effettuati 80 incontri individuali a cadenza settimanale per alcuni e quindicinale per altri, della durata di un'ora. 246 247 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani 248 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani PROGETTO SOVRAZONALE : CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE DOMESTICO (DISABILI – ANZIANI) ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di Comune di Bologna progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Referente nella fase di transizione dei servizi sociali del Comune di Bologna, in attesa del passaggio di titolarità del servizio all’ASP Irides: Andrea Pancaldi, Coordrinatore servizio CAAD, Ufficio programmazione sociale sanitaria, Settore coordinamento sociale e salute, piazza Liber Paradisus 6, Bologna, tel 051/2193772, E-MAIL [email protected] DESTINATARI Cittadini disabili e loro famiglie Cittadini anziani e loro famiglie Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e disabili Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito dell’edilizia Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità dell’abitare Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al Servizio Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno Continuazione del progetto 2008 precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Territorio della provincia di Bologna Comune di Bologna Coord.sociale e salute e successivamente Asp Irides, Comuni della Provincia di Bologna Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze tecniche) Cooperativa sociale Accaparlante onlus (gestione sportello informatvo) 249 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Consolidare, qualificare e sviluppare le attività dei centri di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico attraverso azioni specifiche che prevedano: 1. l’attivazione di modalità organizzative che favoriscano l’accesso degli utenti provenienti da tutte le zone sociali; 2. l’organizzazione di iniziative formative rivolte ai tecnici e ai funzionari degli Enti Locali che hanno funzioni di progettazione, realizzazione, verifica e controllo nel settore dell’edilizia abitativa; 3. la realizzazione di iniziative di informazione e formazione a favore dei professionisti e artigiani in collaborazione con le organizzazioni tecnico-professionali; 4. collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento domestico promossi dai servizi territoriali sociosanitari nell’ambito del FRNA tramite attività di consulenza ai servizi, al nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento aziendale” approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla CTSS e approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna; 5. redazione di un protocollo di intesa con il settore Politiche abitative del Comune di Bologna ACER e ACERservizi per una stretta collaborazione in tema di adattamento domestico relativa agli inquilini dell’ERP, sia nell’ambito delle assegnazioni, che delle ristrutturazioni, che della progettazione di edifici nuovi. A tale scopo è operante dall’estate 2008 un apposito gruppo di lavoro. AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e consulenza attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio periodico delle attività nelle due sedi del CAAD implementare del sistema informativo predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi obblighi informativi INFORMAZIONE COMUNICAZIONE ristrutturazione dello sportello CAAD all’interno del CRH e sua evoluzione verso uno sportello informativo di II livello dedicato al più ampio tema dell’accessibilità che ricomprende al suo interno anche i temi connessi all’ambito dell’Adattamento domestico produzione di una mailing list di collegamento per scambio informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti nella rete CAAD del territorio bolognese (attualmente 110 nominativi) produzione di una newsletter trimestrale diffusa gratuitamente a circa 700 indirizzi gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete regionale dei CAAD produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di articoli per riviste specializzate 250 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani RAPPORTI CON IL TERRITORIO In funzione di un modello gestionale che evolva verso una forte collaborazione con AUSL e Provincia: attivazione di rapporti di collaborazione con gli uffici di piano e i servizi territoriali locali anche con modalità operative differenziate rispetto alle esigenze e risorse locali attivazione di scambi e collaborazioni con realtà operanti nell’ambito edilizio: Ufficio edilizia privata del Comune, SUNIA, Ufficio casa Comune, Ordini professionali attività di scambio e collaborazione con servizi sociali e sanitari operanti nell’ambito anziani FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA) Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento, con particolare riferimento ai tecnici delle amministrazioni comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani installatori Progettare e realizzare iniziative di info-formazione e aggiornamento rivolte ad operatori e studenti dell’area sociosanitaria Nel Corso del 2009 verrà inoltre svolta un’analisi e una riflessione complessiva sul progetto, con il coinvolgimento di tutti i Distretti e di Imola, all'interno del tavolo tecnico Provinciale al fine di progettarne i necessari sviluppi alla luce delle tante innovazioni in corso e al fine di considerare in modo più strutturato tutta la tematica relativa all'ambiente domestico. Costo totale previsto nel 2009 (che ricomprende 4 mesi in quanto il finanziamento regionale precedentemente assegnato nel 2007 consente la copertura delle spese progettuali sino a settembre 2009) I centri non vedono più, a partire dal 2009, un finanziamento nell'ambito del Fondo sociale regionale con un finanziamento finalizzato, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze. Al finanziamento del progetto, pertanto, co parteciperanno tutti i Distretti della Provincia di Bologna e Imola secondo la ripartizione sotto elencata e calcolata in base alla popolazione residente: Piano finanziario: Finanziamento 4 mesi (settembre Distretti Bologna Casalecchio Porretta Pianura Ovest Pianura Est S. Lazzaro Imola TOTALE 251 2009-dicembre 2009) 29.956,22 8.374,63 4.515,28 6.194,40 11.680,58 5.834,79 10.110,76 76.666,67 Popolazione residente 373.026 104.284 56.226 77.135 145.451 72.657 125.903 954.682 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Indicatori per il monitoraggio/valutazione valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello informativo valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze tecniche diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività di comunicazione distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni 252 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Azienda USL di Bologna Area Metropolitana Dott.ssa Patrizia Beltrami Dott. Michele Filippi Coordinatore del progetto: Dr.a Daniela Demaria Sede: Viale Pepoli 5 Bologna Tel. 051 6584267 Segreteria facilitante 349 2346598 E mail: [email protected] Destinatari Gruppi A.M.A. esistenti, cittadini interessati, realtà civili ed istituzionali del territorio, comuni, MMG e pediatri Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Progetto avviato nel 2003 nell’ambito del percorso dei Piani per la salute Ambito territoriale di realizzazione Area metropolitana di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL Bologna, distretti, cittadini interessati, Opera Pia dei Poveri Vergognosi, Comuni, Associazioni del privato sociale. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) 253 Prosecuzione dello sviluppo della rete fra i gruppi A.M.A.; attivazione di contatti e collaborazioni continuative con Associazioni e Coordinamenti A.M.A. di altre Regioni e città; contatti con MMG e pediatri all’interno delle loro giornate formative; contatti con Università corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Scuola di Specialità in psichiatria; contatti con Prof. Pagliaro (psicologia clinica Ospedale Bellaria) per condivisione della cultura A.M.A. per persone e/o familiari con problematiche legate alla patologia oncologica; supporto ai gruppi nascenti relativi a qualsivoglia disagio o problematica (familiari di persone autistiche, HIV, disabilità adulti e minori….) produzione di strumenti di comunicazione a supporto del percorso (sito, indirizzo di posta PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani elettronica, locandine e depliant); Azioni previste Corso di formazione per operatori e cittadini interessati; due incontri annuali di formazione su campo (plenarie) per un confronto allargato con altre realtà regionali o italiane e per lo sviluppo di temi specifici; incontri bimestrali di coordinamento tecnicometodologico; incontri mensili con i gruppi; visita ai gruppi; partecipazione ai coordinamenti nazionali A.M.A.; preparazione del Convegno Nazionale sul’A.M.A. che si terrà nel 2010 in Regione ancora da definire; coinvolgimento Comuni, AUSL ed altre Istituzioni per pubblicizzare informazioni sui gruppi e sugli incontri; partecipazione a iniziative pubbliche, ricreative e di aggregazione per la diffusione di informazioni e materiale; sviluppo del sito intranet/internet per divulgazione e presentazione gruppi e informazioni relative ai contenuti dell’Auto Mutuo Aiuto. Costo totale Quota previsto regionale Quota nazionale Piano finanziario: Da definire in fase operativa numero degli incontri mensili; numero dei partecipanti agli incontri sopraccitati; numero delle riunioni del coordinamento tecnico metodologico; numero dei gruppi nati coadiuvati dal coordinamento stesso È inoltre prevista una valutazione di risultato già realizzata nel 2007. Indicatori per il monitoraggio/valutazione 254 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO ASSEGNO DI CURA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti a tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07 SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti assistiti al domicilio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO 255 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani La finalità dell'intervento di contribuzione è quello di sostenere le famiglie che mantengono nel proprio contesto l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando in tal modo il ricovero dello stesso anziano nei servizi socio - sanitari residenziali. L'intervento di contribuzione è erogato, riconoscendo il lavoro di cura della famiglia nei confronti dell'anziano non autosufficiente, per attività socio - assistenziali a rilievo sanitario garantite dalla stessa famiglia. AZIONI PREVISTE L’utilizzo dell’assegno di cura quale integrazione alla rete dei servizi territoriali “volti alla domiciliarità” . L’assegno di cura è strumento, nella predisposizione del Progetto individualizzato di vita e di cure, in accordo con le scelte delle persone e dei familiari, per perseguire prioritariamente l’obiettivo di mantenere le persone non autosufficienti nel proprio ambiente domestico. applicazione del regolamento aziendale in linea con la DGR 1206/07. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° progetti attivati N° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 3.210.370,19 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 3.097.252,99 • Fondo Nazionale FNA - € 113.117,20 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 256 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO SERVIZI RESIDENZIALI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO 257 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Sviluppo dell’offerta di servizi atti all’inserimento di anziani non più assistibili a domicilio AZIONI PREVISTE In riferimento alla programmazione definita dalla CTSS si è proceduto ad attivare: • un primo contingente di nuovi n. 4 posti di CP nell’anno 2007; • un secondo contingente di nuovi n. 8 posti nel 2008; • un terzo contingente di nuovi n. 8 da realizzarsi nel 2009. Posti convenzionati CP/ RSA programmazione 2009 Totale posti n. posti conv. CP/RSA al 31/12/2008 428 Programmazione posti cp/rsa 2009 +8 Totale posti convenzionati 31/12/2009 436 di cui temporanei Dimiss. | Ricoveri Protette | Sollievo 12 5 Progetto animazione rete residenziale strutture convenzionate EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Attuazione della programmazione relativa al triennio 2007/2009 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° anziani inseriti in struttura N° giorni di occupazione posti letto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.509.582,87 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 5.509.582,87 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 258 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO POSTI TEMPORANEI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07 SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente non autosufficienti assistiti al domicilio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 259 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani OBIETTIVI DEL PROGETTO • • assicurare una adeguata assistenza personale in situazioni di emergenza dovute a mancanza improvvisa (temporanea o prolungata) del caregiver principale (familiare o assistente familiare); garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti programmabile sulla base delle esigenze dell’anziano e del caregiver stesso; assicurare l’accompagnamento nella ridefinizione delle capacità di cura del caregiver principale a seguito di una modifica dell’equilibrio assistenziale conseguente alle mutate condizioni dell’anziano; attivare percorsi di accoglienza temporanea a favore di persone non autosufficienti in dimissione dai reparti per acuti o dalle lungodegenze per il periodo necessario alla attivazione operativa del progetto assistenziale territoriale. AZIONI PREVISTE Definizione di progetti di inserimento temporaneo nelle case protette e RSA convenzionate con il Distretto Pianura Est dedicati ad anziani non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente no autosufficienti assistiti al domicilio. Applicazione del nuovo regolamento Aziendale per l’attivazione e la gestione dei posti di sollievo temporanei, con particolare attenzione all’attivazione di nuovi posti temporanei di sollievo flessibili: in realtà la risposta di temporaneità offerta è in quantità sostanzialmente maggiore rispetto al numero (17) di posti identificati come temporanei, utilizzando all’occorrenza sia posti definitivi sia posti privati sui quali attivare specifiche convenzioni per ospitalità temporanea al fine di rispondere a bisogni urgenti di tale tipologia di servizio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Attivazione di una rete residenziale temporanea a tutela della domiciliarità e di protezione nei percorsi di dimissione ospedaliera. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° ricoveri di sollievo nell’anno N° giorni di copertura dei posti messi a disposizione 260 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 589.705,78 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 589.705,78 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 261 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO CENTRI DIURNI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 262 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani OBIETTIVI DEL PROGETTO Articolare una programmazione, di risposte flessibili, finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a tutela della domiciliarità strutturando in tal senso la rete dei servizi in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. AZIONI PREVISTE I posti di Centro diurno convenzionati sono al 31/12/2008 n. 56. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Attuazione della programmazione relativa al triennio 2007/2009 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Occupazione dei posti convenzionati disponibili Giorni di fruizione annua PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 193.462,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 193.462,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 263 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro nero; SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con una assistente familiare SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 264 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani OBIETTIVI DEL PROGETTO Promuovere l’accesso delle donne migranti al mondo del lavoro. Promuovere l’emersione del lavoro nero in particolare delle assistenti familiari. Concorrere a consolidare per quanto possibile il processo di regolarizzazione delle assistenti familiari in possesso dei necessari requisiti. Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura, sulla base di una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare. AZIONI PREVISTE Attivazione progetti di contribuzione economica in linea con il regolamento aziendale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Integrazione con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° contributi erogati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 216.107,21 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 216.107,21 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 265 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO ADI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini valutati non autosufficienti assistiti al domicilio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO 266 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Promuovere o mantenere le condizioni di vita indipendente presso il luogo di vita abituale, sostenendo l’autonomia, garantendo il maggior benessere possibile per il beneficiario e per i caregiver. In particolare per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare il servizio di assistenza domiciliare: • favorisce il mantenimento a domicilio; • garantisce assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo; • favorisce il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali; • supporta i familiari e sostiene l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento; • persegue la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro familiari; • evita il ricovero inappropriato in ospedale, evita o ritarda il ricovero in struttura residenziale. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’erogazione di diverse tipologie di prestazioni, fornite in modo integrato tra professionisti e discipline differenti ed assicurando comunque il coordinamento e l’integrazione organizzativa tra Comuni ed Ausl. AZIONI PREVISTE • • • • • Attivazione di percorsi operativi e strumenti informativi innovativi volti alla rateizzazione di processi di integrazione tra i differenti servizi territoriali presenti nel territorio distrettuale, al fine di garantire la Tutela della Salute delle Persone in ambito domiciliare dei cittadini non autosufficienti Articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale Individualizzato Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI Ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al DGR 1206/07 Applicazione del nuovo Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata “ approvato con delibera n 255 del 23/12/2008- EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela delle persone non autosufficienti nell’ambito del loro contesto di vita 267 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° progetti attivati N° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 786.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 786.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 268 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO SAD - DIMISSIONI PROTETTE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 269 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento integrati al domicilio AZIONI PREVISTE Ampliamento del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo. Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, reparti ospedalieri RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° segnalazioni pervenute dall’ospedale N° progetti attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 150.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 150.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 270 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI (Programma per azioni e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari e iniziative volte a favorire la permanenza o il ritorno a domicilio di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture socio-sanitarie) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro nero; Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] Elena Vignocchi - Futura S.p.A. tel. 0516669716 [email protected] DESTINATARI Assistenti familiari operanti sul territorio, cittadini che si avvalgono del lavoro delle assistenti familiari 271 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Attività progettuale in continuità con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle assistenti familiari” inserito nel Programma Attuativo 2008, con il progetto “Assistenti familiari in rete” inserito nel Programma Attuativo 2007 e con il corso di formazione “Le risorse chiave” rivolto alle assistenti familiari, realizzato nel Distretto e contemplato nel Programma Attuativo 2006. OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Qualificazione del lavoro di cura tramite la realizzazione di due diversi percorsi formativi destinati ad Assistenti Familiari: il primo di base ed il secondo di approfondimento destinato a chi ha già frequentato il primo. Entrambi i corsi sono finalizzati all’acquisizione ed all’approfondimento di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia un’assistenza adeguata ed integrata nella rete dei servizi, ed a facilitare il mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti. Consentire alle Assistenti Familiari formate/competenti l’integrazione nella rete dei servizi e la possibilità di rimanere all’interno del Sistema domanda-offerta. Informazione e assistenza alle famiglie che necessitano dell’assistenza familiare. AZIONI PREVISTE Per rispondere agli obiettivi enunciati, in un’ottica di miglioramento e rafforzamento della domiciliarità, si prevedono le seguenti azioni: Formazione di base per assistenti familiari Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione) Edizioni previste: 3. Allievi previsti per ogni edizione: 12-15. Sedi: da individuare nel territorio del Distretto. I destinatari principali di tali attività saranno persone già occupate nell’assistenza privata a domicilio, in particolare operanti sul territorio del Distretto Pianura Est. In seconda battuta persone, residenti/domiciliate in tale territorio, che intendono intraprendere l’attività dell’assistenza domiciliare. Competenze in esito al percorso: La finalità formativa non è il conseguimento di un profilo professionale, bensì l’acquisizione delle competenze per il lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Rispetto ai corsi svolti negli anni precedenti in questo Distretto, le ore sono aumentate da 40 a 60, in quanto si è ritenuto utile inserire nella parte di aula 2 ore sui servizi del territorio mirati all’inserimento lavorativo, con esperti di orientamento al lavoro, e di aumentare le ore di stage da 12 a 30, per consentire un’osservazione più approfondita dei servizi e per dare la possibilità di sperimentare le competenze acquisite in aula, sempre in affiancamento ad operatori qualificati. Formazione per assistenti familiari approfondimento Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione con eventuale supporto di un tutor) Edizioni previste: 1. Allievi previsti: 12-15. Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte. Destinatari: Persone che abbiano frequentato (per almeno il 70% delle ore) una delle edizioni del 272 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani corso n. 06/4360/BO “Formazione per Assistenti Familiari nel Distretto Pianura Est” realizzato da Futura nel 2007, in 4 Comuni del Distretto (Bentivoglio, Castel Maggiore, Budrio, Minerbio), oppure una delle 4 edizioni del progetto M041/08 “Formazione di base per assistenti familiari” realizzate nel 2008/09 nei 3 Comuni di S. Giorgio di Piano, Castenaso, Minerbio, oppure una delle edizioni del corso “Formazione di base per assistenti familiari” inserite nel presente progetto. Competenze in esito al percorso: Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa è l’acquisizione di competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si tratterà, evidentemente, di competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 40-60 ore di percorso o di un approfondimento delle stesse, così come richiesto da numerosi corsisti delle edizioni già terminate. La progettazione di dettaglio verrà definita insieme ai docenti (indicativamente gli stessi delle prime 40-60 ore, per garantire maggiore continuità) in base all’analisi dei suggerimenti dei corsisti e delle criticità emerse nei percorsi già svolti. Realizzazione di colloqui con operatori della divisione Futura Lavoro (Agenzia di Ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale – Autorizzazione Regionale D.D. n. 004533 del 12/04/07) per incrementare la banca dati. I colloqui saranno proposti: • a tutte le persone che avranno frequentato i corsi di formazione sopra citati, • alle/agli assistenti familiari (od a persone che si propongano per tale attività) che sarà possibile “raggiungere” tramite altri contatti, alle/ai quali verrà proposta la partecipazione ai futuri percorsi formativi. Il colloquio individuale avrà lo scopo di analizzare le disponibilità e le caratteristiche delle singole candidate al fine di elaborare un profilo individuale fondamentale per le successive richieste di assistenza familiare. Verrà inoltre recepito il Curriculum Vitae di ognuna o, al bisogno, verrà data l’indicazione del servizio Ciop per la stesura dello stesso. Supporto alle famiglie per il reperimento di assistenti familiari e l’avvio del contratto. Futura Lavoro potrà accogliere offerte di lavoro da parte di cittadini interessati all’assunzione di una/un assistente familiare. I colloqui con i familiari saranno finalizzati all’analisi del bisogno e all’individuazione di assistenti familiari rispondenti alle esigenze della famiglia stessa. Futura Lavoro assisterà il familiare in tutte le fasi di ricerca e selezione, fino alla presentazione di una rosa di candidati tra i quali il potenziale datore di lavoro individuerà l’assistente familiare da assumere. Il familiare potrà poi avvalersi dell’assistenza di CASABASE per tutti i servizi amministrativi (consulenza contrattuale, gestione contabile completa, pratiche avvio/modifica/chiusura assunzione,…). Si prevede di fornire questo servizio a circa 30 famiglie del Distretto. Realizzazione e diffusione di un opuscolo informativo/vademecum per il cittadino sui vari aspetti connessi all’assistenza privata a domicilio. I contenuti dell’opuscolo informativo verranno condivisi con tutti i soggetti interessati (CIP, Futura Lavoro, Società CASABASE, Servizi Sociali dei Comuni, Sportelli “Punto Migranti”, Sportelli di assistenza per la compilazione dei KIT, Lai Momo Società Cooperativa). Verterà principalmente sui seguenti aspetti: • Ricerca di assistenti familiari. • Informazioni e consulenza su aspetti contrattuali . • Informazioni su servizi e contributi pubblici a sostegno della domiciliarità per anziani e disabili gravemente non autosufficienti. 273 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani Corsi per assistenti familiari. Informazioni e orientamento al sistema dei servizi del territorio, alla normativa sul soggiorno; supporto all’integrazione sociale dei cittadini di origine immigrata . Dopo lo sviluppo grafico si procederà alla diffusione capillare dell’opuscolo, gestita tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti (Sportelli comunali, Servizi domiciliari, ASP, Centri anziani, Organizzazione sindacali dei pensionati, Parrocchie, Associazioni di volontariato,…) e tramite l’invio postale da parte dei Comuni del Distretto a tutti gli anziani residenti (circa 31.000 opuscoli, corrispondenti alla popolazione anziana del Distretto). Si prevede di realizzare alcuni incontri informativi rivolti a tutti gli Assistenti Sociali e agli Assistenti Domiciliari operanti sul territorio del Distretto, al fine di illustrare l’opuscolo e le azioni progettuali, per una corretta e completa trasmissione delle informazioni ai destinatari finali dell’intervento (assistenti familiari e familiari di anziani). • • Azioni di tutoraggio a domicilio Interventi di tuturoraggio rivolti alle famiglie che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con un’assistente familiare. Si prevede l’attivazione di un progetto di affiancamento/tutoraggio con la presenza di una assitente di base al domicilio per circa 4 ore, al fine di accrescere ed indirizzare le competenze dell’assistente familiare. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Si-cura: donne migranti e cura delle persone anziane”. Progetto “Contributo assistenti familiari”. Progetto Centro Studi RiattivaMente dal titolo Da “Quando la mente s’invola a “RiattivaMente”. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Futura S.p.a. Casa Base s.r.l. Sportelli sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est Organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei pensionati Centri sociali, Associazioni di volontariato, Agenzie/Associazioni per il reclutamento Assistenti Familiari, associazioni migranti etc. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale di Futura S.p.A. e della divisione Futura Lavoro. Formatori ed esperti individuati da Futura S.p.A. Casa Base s.r.l. Attori sociali interessati (Sportelli Comunali per il Lavoro, CIP, Agenzie per il Lavoro, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di Immigrati, Punti Migranti,…). RISULTATI ATTESI • • Maggior qualificazione del lavoro di cura attraverso l’acquisizione e l’approfondimento, da parte delle assistenti familiari, di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia un’assistenza adeguata ed integrata nella rete dei servizi, ed a facilitare il mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti. Avvio di un’integrazione nella rete dei servizi delle Assistenti Familiari formate e possibilità per queste ultime di rimanere all’interno del Sistema domanda-offerta. 274 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani • Maggior consapevolezza da parte dei cittadini dei servizi/opportunità presenti nel territorio relativi all’assistenza privata a domicilio (ricerca, contratti, servizi, …). INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • • Numero e caratteristiche delle persone che si candidano a partecipare al corso di formazione Numero e caratteristiche delle persone sottoposte a selezione Numero di persone ammesse al corso di formazione Numero di ore di formazione erogate Numero di ore di stage Numero di partecipanti che completano il percorso formativo Risultati questionari di gradimento somministrati ai partecipanti Numero di contatti con candidati/e assistenti familiari dell’agenzia Futura Lavoro Numero di cittadini assistiti nel processo di ricerca e selezione di un/una assistente familiare PIANO FINANZIARIO Formazione di base per assistenti familiari - € 27.000,00 (€ 9.000,00 per ogni edizione) Formazione per assistenti familiari approfondimento - € 9.000,00 Realizzazione colloqui - € 2.304,00 (lavoro stimato in 80 colloqui di 1 ora a 24 €/ora) Supporto alle famiglie per il reperimento di assistenti familiari e l’avvio del contratto - € 10.800,00 (indicativamente 30 famiglie) Realizzazione e diffusione di un opuscolo informativo/vademecum per il cittadino sui vari aspetti connessi all’assistenza privata a domicilio - € 2.520,00 Azioni di tutoraggio a domicilio - € 27.705,17 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 79.329,17 di cui: • risorse comunali - € 6.000,00 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 59.436,38 (€ 20.624,00 - contributo regionale Assistenti Familiari + € 38.812,38 - contributo regionale rientro a domicilio) • FRNA (risorse regionali) - € 13.892,79 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 275 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO SI-CURA: DONNE MIGRANTI E CURA DELLE PERSONE ANZIANE, UN PROGETTO DI SVILUPPO DI COMUNITÀ NEL TERRITORIO DI PIANURA EST (Programma per azioni e interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari e iniziative volte a favorire la permanenza o il ritorno a domicilio di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture socio-sanitarie) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro nero; Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] Silvia Festi, Lai momo Società Cooperativa - 051-840166 [email protected] DESTINATARI a) associazionismo locale/comunità locali – valorizzazione, sostegno, qualificazione delle realtà presenti sul territorio coinvolte sul tema “anziani” e “assistenti famigliari” (CFP e CTP, cooperative ed associazioni, parrocchie, servizi sanitari), sviluppo di progettualità complementari, proposte di manutenzione continua del servizio. 276 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani donne migranti impegnate nell’attività di cura e assistenza agli anziani – il rapporto con le donne migranti impegnate nell’attività di cura e assistenza agli anziani ha fatto emergere le seguenti priorità: bisogno di luoghi di incontro e di aggregazione, necessità di un supporto psicologico. L’idea è valorizzare Punto Migranti scegliendone in via sperimentale alcuni sportelli strategici per collocazione geografica e accesso al servizio, aumentando di circa due ore la presenza dell’operatrice finalizzandola espressamente all’animazione di incontri per gruppi donne migranti impegnate nell’attività di cura e assistenza agli anziani per raccogliere le richieste, svolgere un raccordo con i servizi, organizzare incontri tematici (salute della donna, contrattualistica, normativa), promuovere la rete con associazioni, sindacati e cooperative coinvolgibili sul tema c) operatori pubblici - il punto d’incontro fra tutti i soggetti coinvolti è costituito dai Dirigenti dei servizi alla persona dei Comuni, dagli Assistenti sociali, dai referenti degli Sportelli Sociali, dalle assistenti domiciliari e dagli Assessori alle politiche sociali. Tali figure saranno coinvolte attivamente nel progetto in tutte le sue fasi anche con l’obiettivo di sostenere/produrre innovazione e miglioramento delle politiche locali in favore della popolazione anziana e delle assistenti familiari. d) famiglie - l’intervento sulle famiglie da un lato è da vedersi come un beneficio indiretto dal lavoro svolto con le assistenti famigliari, dall’altro consiste nel mettere a disposizione il Punto Migranti e tutte le altre progettualità del distretto come un veicolo di informazioni e punto nodale di una rete di altri servizi e altre strutture che verranno così raggiunte e coinvolte con maggior facilità. b) SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto ha l’obiettivo di favorire la costituzione di gruppi di mutuo aiuto di donne migranti e di sostenerli con un lavoro di rete che sia in grado di operare: • cercando di eliminare l’isolamento in cui vivono; • dando sicurezze attraverso informazione e consulenza sulla normativa di soggiorno e sui diritti contrattuali, prevenzione in ambito sanitario e supporto psico-sociale; • favorendo il contatto con i servizi; • costruendo una rete di sostegno che armonizzi e crei una relazione fra tutte le realtà che interagiscono con loro (sindacati, associazioni di donne, Caritas parrocchiali, associazionismo in generale); AZIONI PREVISTE Per l’anno 2009/2010 si propone di allargare l’attività riprendendo lo stesso approccio adottato nei Comuni già coinvolti per altri 4 Comuni e la prosecuzione di un attività minima di assistenza/consulenza alle reti locali del volontariato già coinvolte nei Comuni di Malalbergo, Minerbio, Castenaso, San Pietro in Casale. La scelta dei nuovi Comuni sarà condivisa con l’Ufficio di Piano e con i Direttori e Assessori alle politiche sociali. L’attività che coinvolgerà gli ulteriori 4 comuni prenderà avvio con i seguenti step: Incontro dello staff del progetto Punto Migranti per la condivisione delle fasi operative e delle modalità di svolgimento dell’azione (3 ore) 277 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani - Identificazione dei 4 Comuni che ospiteranno la sperimentazione. L’identificazione dei Comuni sarà svolta dando priorità alle realtà in cui il Punto Migranti locale ha ricevuto richieste di intervento specifiche o in Comuni in cui si è rilevata una maggiore presenza di assistenti famigliari. - Incontri preliminari con i dirigenti area servizi alla persona e referenti politici dei Comuni destinatari della sperimentazione. (4 incontri x 3h). Tali incontri sono tesi a presentare la progettualità operativa nel dettaglio, a concordare l’identificazione del luogo in cui saranno condotti gli incontri con le assistenti famigliari, a concordare la mappatura dei soggetti del terzo settore presenti nel territorio che hanno contatti con le assistenti famigliari (es. Parrocchie e Caritas locali, centri anziani, volontari Auser, Sindacati, associazioni di volontariato, ecc…). Inoltre sarà concordata la modalità operativa per il coinvolgimento delle famiglie e delle assistenti domiciliari che operano nei servizi dei Comuni, in particolare per queste ultime è previsto un focus in fase di avvio e di conclusione del progetto in stretto accordo con i referenti dei singoli Comuni. - Focus Group con i soggetti attivi localmente (4 incontri x 3h). In collaborazione con il referente tecnico e politico di ciascun Comune sede del progetto sarà organizzato un focus Group con i soggetti mappati al fine condividere con il territorio la “lettura” della situazione locale con il contributo di tutti (quali i problemi delle assistenti famigliari, quali quelli delle famiglie, luoghi di incontro informale, mappatura dei bisogni e delle risorse esistenti, proposte di iniziative per la socializzazione, condivisione di alcuni concetti e/o informazioni di base nel lavoro con le donne migranti) e di avviare un percorso di crescita culturale locale sul tema delle assistenti famigliari. Tali focus saranno calendarizzati in ciascun Comune e sarà elaborato ed inviato apposito invito condiviso con i referenti dell’ente locale. I focus saranno condotti dal coordinatore del progetto e da uno psicologo esperto di dinamiche di gruppo e di intercultura e vedranno la partecipazione delle operatrici/animatrici ed avranno una durata complessiva di circa 2/3 ore. Ai focus seguiranno incontri individuali con i referenti dell’associazionismo locale che non potranno essere presenti ai focus. In particolare dalla sperimentazione effettuata è emersa la necessità, in tutti i Comuni di fissare appositi incontri con i parroci. Gli incontri individuali potranno essere ripetuti nel corso del tempo per proseguire nel coinvolgimento attivo. - Incontro di confronto dei risultati dei focus group interno allo staff per indicazione step successivi (3h); - Iniziativa di informazione e promozione della partecipazione/aggancio delle assistenti familiari. Al termine dei focus saranno redatti appositi piani locali per la fase di coinvolgimento delle destinatarie (incontri nei giardini per invitare le assistenti famigliari, distribuzione di materiali informativi sugli incontri in collaborazione con i soggetti partecipanti al focus e nei luoghi di maggior frequentazione). L’attività di promozione alla partecipazione sarà svolta dalle conduttrici dell’animazione: le operatrici di Punto Migranti e dalla rete locale del volontariato coinvolta negli step precedenti. Tale fase persegue l’obiettivo di creare o rafforzare le relazioni di fiducia con le destinatarie del progetto e promuovere il passaparola per raggiungere capillarmente tutte le potenziali partecipanti. Prima dell’attivazione della promozione saranno svolti incontri di restituzione con tutti i soggetti coinvolti, sia con plenarie che con incontri individuali. Successivamente saranno elaborati appositi volantini/inviti ad incontri da distribuire alle assistenti familiari nei luoghi di incontro informale mappati nella prima fase. Incontro con lo staff di progetto per l’avvio dell’animazione (3h) Primo e secondo incontro animato (2h+ 2h). Tale primo incontro vedrà la presenza dell’operatrice/animatrice e dello psicologo e sarà teso ad avviare una relazione di fiducia 278 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani - con le partecipanti, a stimolare la conoscenza reciproca e a rilevare direttamente dalle destinatarie bisogni, richieste, proposte. Incontro con lo staff di progetto per la verifica e il confronto sul primo incontro (3h). Analisi delle criticità o difficoltà emerse e degli elementi propositivi. Condivisione ed elaborazione della progettualità specifica degli incontri successivi. - Incontro di restituzione della fase di avvio ai referenti dell’ente locale (tecnici e politici) e valutazione condivisa su eventuale restituzione ai partecipanti del focus group. (4 incontri x 2h). Tale incontro è mirato a condividere in itinere gli elementi emersi in corso d’opera, a raccogliere feed-back ed indicazioni utili alla prosecuzione. Tale azione sarà svolta anche attraverso incontri individuali. - Incontro di supervisione con etnopsicologa del Centre Deveraux (Parigi) per la supervisione del progetto e dello staff. (1 incontro x 3 h) - Avvio di laboratori, attività specifiche in risposta ai bisogni rilevati dalle beneficiarie. Le iniziative saranno concordate con le partecipanti agli incontri e potranno vedere l’organizzazione di incontri con esperti per il confronto su tematiche di interesse comune quali ad esempio la contrattualistica, la salute femminile, ecc… o la realizzazione di laboratori creativi/narrativi tesi a sostenere il benessere psicologico delle destinatarie. Inoltre, in caso di disponibilità/richieste, sarà possibile attivare colloqui individuali di supporto psicologico. - Incontro di valutazione staff e supervisione con etnopsicologa del Centre Deveraux (1 incontro x 3 h) - Incontri con i partecipanti ai focus per la restituzione dell’attività svolta e la rilevazione dei feed back (4 incontri x 2 h) - Elaborazione report dell’attività svolta. Consegna e illustrazione dei risultati a referenti locali. (4 incontri x 2h) - Incontro con Ufficio di piano per consegna e illustrazione report (1 incontro x 2h) - Incontro con Tavolo Assessori all’immigrazione per consegna e illustrazione report (1 incontro x 2h) Per i 4 Comuni già coinvolti nel corso dell’anno 2008/2009 si propone di realizzare un attività di assistenza/consulenza alla rete del volontariato attivata attraverso il mantenimento di una presenza qualificata e l’organizzazione di incontri di monitoraggio sia con i volontari che con le assistenti familiari. Tale attività sarà svolta come segue: • Presenza delle operatrici ad incontri con assistenti familiari e supporto del volontariato; • Incontri condotti dallo psicologo con referenti volontariato; • Un incontro con etnopsicologa per la supervisione del progetto; • Attività di coordinamento del volontariato locale coinvolto per iniziative specifiche. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto Migranti Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari Consultorio familiare in rete 279 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Servizi Sociali e Amministratori dei Comuni, Assistenti domiciliari, Associazioni di volontariato locale, Organizzazioni sindacali, Parrocchie, Futura s.p.a, Casa Base, Azienda USL. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Staff di operatrici interculturali, Psicologo, Etnopsicologa Centre Deveraux – Parigi, Coordinatore, Grafico, mediatrici linguistico-culturali. RISULTATI ATTESI I risultati attesi vengono di seguito elencati: avvicinamento tra la comunità locale e le proprie istituzioni; riconoscimento del ruolo del volontariato locale quale agente di cambiamento e promotore di iniziative sistemiche di miglioramento della qualità della vita dei cittadini; analisi dettagliata qualitativa delle condizioni di vita degli anziani, delle assistenti familiari e delle famiglie; stima quantitativa del fenomeno delle assistenti familiari comune per comune; rilevazione dei vuoti informativi tra istituzioni e comunità locali; attivazione della rete locale del volontariato in una logica sinergica; rilevazione delle situazioni di emergenza: particolari condizioni di disagio di anziani e/o assistenti familiari; maggiore informazione alle famiglie rispetto ai programmi distrettuali rivolti all’assistenza agli anziani; promozione del benessere delle assistenti familiari (contrattualistica, salute, prevenzione del disagio psicologico). INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Griglie di monitoraggio quantitativo e qualitativo rivolte a tutti i soggetti coinvolti per la valutazione del percorso: gradimento delle specifiche azioni, gradimento del modello organizzativo, valutazione degli incontri a tema da parte dei fruitori. Numero di partecipanti ai focus group; Numero di assistenti familiari coinvolte. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 31.720,00 di cui: • risorse comunali - € 2.317,05 • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 29.402,95 (€ 12.644,18 - contributo regionale Assistenti Familiari + € 16.758,77 - contributo regionale rientro a domicilio) • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 280 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] DESTINATARI Anziani non autosufficienti e in condizione di fragilità sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2007 OBIETTIVI DEL PROGETTO Supporto, controllo e monitoraggio degli anziani del territorio in condizione di fragilità nel periodo estivo, finalizzati alla prevenzione dei disagi legati alle ondate di calore. 281 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani AZIONI PREVISTE • • • • • Individuazione degli anziani fragili attraverso il contributo dei Medici di base, Azienda USL (Dipartimento di Sanità Pubblica) e Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto; Aggiornamento degli strumenti da utilizzare al domicilio degli anziani assistiti (schede di valutazione sulla condizione dell’anziano fragile monitorato); Giornata di formazione rivolta agli operatori di base per la presentazione delle finalità del progetto, degli aspetti operativi e degli strumenti da utilizzare al domicilio dell’anziano (scheda di monitoraggio al domicilio); Programmazione delle visite a domicilio, a cura dei Comuni o delle ASP in raccordo con le assistenti sociali comunali, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo a prevenzione delle ondate di calore (periodo luglio – agosto); Formulazione report finale; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Servizio di Assistenza Domiciliare ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI ASP Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali Medici di medicina generale Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna Distretto Pianura Est Coop. Sociali del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ada e Ancora) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Medici di medicina generale operanti nei Comuni del Distretto e assistenti sociali comunali per l’individuazione degli anziani in condizione di fragilità; Personale del Servizio Sociale Azienda USL Distretto Pianura Est e dell’Ufficio di Piano per la pianificazione della progetto; Personale di coordinamento delle ASP; Assistenti di base; Un medico referente del progetto “La Mia Casa Sicura”, un infermiere professionale, un assistente sociale per la formazione agli operatori. RISULTATI ATTESI Contrasto all’isolamento e rafforzamento delle reti sociali INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • n° anziani coinvolti n° interventi di monitoraggio realizzati per ogni anziano n° interventi di monitoraggio complessivi n° ore complessive d’intervento 282 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 40.993,02 (€ 36.800,00 anno 2009 + € 4.193,02 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 36.800,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 283 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO ALZHEIMER CAFÈ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Consolidare e potenziare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed i loro familiari in modo uniforme sul territorio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] Maria Leggieri Ama Amarcord (Associazione ONLUS) - cell. 3332225965 DESTINATARI Persone affette da disturbi cognitivi, loro Familiari e volontari delle Associazioni SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Sostenere il lavoro di cura dei Familiari, favorire la socializzazione ed il mantenimento delle risorse residue dei malati, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conoscenza del problema per meglio affrontarlo, collaborare con i servizi istituzionali integrando le azioni di carattere psicosociale, incentivare l’azione del volontariato coinvolgendo le varie fasce d’età . 284 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani AZIONI PREVISTE 1) 2) sostegno dell’esperienza degli “Alzheimer Cafè”, già attivi o in via di attivazione nelle varie realtà o dei Centri Sociali che promuovono incontri e iniziative per i familiari di persone affette da disturbi cognitivi attraverso il contributo economico per le spese dello psicologo e dell’animatore del gruppo; integrazione delle attività del “Cafè” di San Pietro in Casale: a) “Oggi sei Ospite a casa mia” è un’iniziativa che consente ad un gruppo di famiglie di ospitare, a turno, una volta alla settimana (il sabato pomeriggio), i loro anziani. L’azione è sostenuta dall’intervento qualificato di psicologi e animatori per favorire momenti di grande benessere e socializzazione agli ammalati oltre che un valido supporto ai familiari, in quanto offre loro spazi di “ libertà ”. Il clima di amicizia e fiducia creatosi all’interno del gruppo dei familiari, ha dato a questo progetto una maggiore valenza, tanto da farlo risultare uno dei più apprezzati sia da questi ultimi che dai malati b) “Oggi sei ospite da noi”, che si realizza nella giornata del mercoledì, e si sviluppa nel Centro Diurno Casa Dovesi di San Pietro in Casale coinvolgendo anziani, senza problemi di deambulazione, con obiettivi di stimolazione cognitiva e reminescenza per favorire il mantenimento delle condizioni cognitive e che mirano al benessere globale dell’anziano. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Centro Studi RiattivaMente dal titolo Da “Quando la mente s’invola a “RiattivaMente”. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est, Azienda USL, Associazioni che gestiscono e che avvieranno nuovi Alzheimer Cafè, Facoltà di Psicologia di Bologna e Centro di formazione “Futura” RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale delle Coop. Sociali (animatori) e dell’Azienda Usl, psicologi, volontari e assistenti familiari RISULTATI ATTESI Mantenimento del benessere globale sia dei malati che degli attori coinvolti e sostegno del lavoro di cura dei Famigliari INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • n° Cafè Alzheimer avviati n° anziani coinvolti n° familiari coinvolti n° assistenti familiari coinvolte valutazione dei risultati ottenuti dalle varie attività ( test di valutazione); n° persone che accedono alle varie iniziative 285 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 21.030,72 (€ 17.000,00 anno 2009 + € 4.030,72 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 17.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 286 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO DA “QUANDO LA MENTE S’INVOLA” A “RIATTIVAMENTE” INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Consolidare e potenziare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed i loro familiari in modo uniforme sul territorio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] Elena Vignocchi (Futura S.p.A.) per il Centro Studi Centro Studi RiattivaMente - tel. 051/6669716 [email protected] DESTINATARI Cittadini, in particolare familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Il Centro Studi RiattivaMente pone al centro della sua attenzione e attività la tematica dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo. Il centro si pone l’obiettivo di conoscere, elaborare, sviluppare, promuovere e trasferire nella realtà territoriale le metodiche di approccio 287 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani psicosociale alla tematica in oggetto. Si propone inoltre di monitorare e supportare azioni rivolte a tutti gli attori interessati, comprese le famiglie coinvolte e le realtà del volontariato e professionali. In coerenza con gli obiettivi prima elencati le finalità del centro sono: 1. raccolta e aggiornamento delle conoscenze inerenti le tematiche obiettivo del centro, da svolgersi attraverso la consultazione delle fonti documentali disponibili e riferibili alle esperienze locali, regionali, nazionali ed internazionali; 2. sistematizzazione delle conoscenze acquisite e produzione di materiale di aggiornamento e di informazione da rendere disponibile per le persone, le strutture e gli enti interessati; 3. promozione, in collaborazione con altri enti locali e non, di attività di ricerca, monitoraggio e valutazione delle azioni psicosociali, realizzate in favore delle persone anziane ed in particolare con le persone con vari livelli di deterioramento cognitivo; 4. supporto tecnico-scientifico, alle realtà territoriali e agli enti interessati, al fine di progettare, implementare e realizzare azioni efficaci ed efficienti a favore delle persone anziane con deterioramento cognitivo, delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti; 5. messa a punto e verifica di innovazione e nuovi modelli di intervento in collaborazione con altri soggetti; 6. valorizzazione, sostegno e promozione delle iniziative territoriali sviluppate a favore delle persone anziane con deterioramento cognitivo. Gli obiettivi specifici del presente progetto sono i seguenti: • rilevare l’effettivo fabbisogno dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria, in particolare per quanto riguarda le esigenze formative ed informative; • informare i familiari, durante incontri specifici, relativamente ai bisogni rilevati attraverso l’indagine e alla luce dei recenti sviluppi sulle risposte possibili. AZIONI PREVISTE Nel corso del 2009 il Centro Studi RiattivaMente intende realizzare le seguenti azioni: 1. Giornate di studio per consentire il confronto tra referenti degli Alzheimer Cafè (Amarcord al cafè) presenti nella Regione, referenti delle sperimentazioni sulla stimolazione cognitiva, sulla Validation Therapy ecc., al fine di elaborare modelli di intervento validati scientificamente. 2. Convegno dove riportare elaborazioni, proposte e risultati tecnico-scientifici delle sperimentazioni, per proporre modelli validati scientificamente. 3. Realizzazione di un’indagine sui bisogni (sia in termini formativi che di servizi) dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria, tramite distribuzione di un questionario da parte dei vari operatori/professionisti di riferimento (assistenti sociali, medici geriatri, medici di base, volontari,…). Tempi previsti: Marzo - Agosto 2009 4. Realizzazione di incontri informativi e di sostegno rivolti ai cittadini, in particolare ai familiari, volti a dare un ritorno sui fabbisogni già evidenziati attraverso l’indagine svolta, a rilevare eventuali fabbisogni aggiuntivi dei familiari presenti e a proporre/presentare iniziative formative ed informative sugli aspetti clinici e psico-sociali, alla luce dei recenti sviluppi sulle risposte possibili. Tali iniziative potrebbero essere realizzate nella primavera del 2010, presso alcuni Comuni che verranno individuati sulla base dei risultati dell’indagine e alla luce degli interventi svolti negli ultimi anni dall’ASL, da AMA Amarcord e da Futura S.p.A. Si ipotizza che i Comuni coinvolti possano fornire gratuitamente le sedi per lo svolgimento degli incontri. Tempi previsti: Autunno 2009- inizio 2010. Le azioni 3 e 4 sono oggetto del presente progetto. 288 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Alzheimer cafè Progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est e tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Psicologia, Futura Spa, Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San Pietro in Casale) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale di Futura S.p.A per il coordinamento e la gestione dell’attività, coordinatore del Centro Studi, psicologi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna (di cui un ricercatore), assistenti sociali, medici geriatri, medici di base, volontari ed altri professionisti RISULTATI ATTESI Maggiore consapevolezza da parte dei cittadini, in particolare dei familiari, sulle problematiche legate alla malattia (disturbi cognitivi e della memoria), sui bisogni espressi e sulle possibili risposte fruibili sul territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° questionari distribuiti n° questionari compilati n° partecipanti agli incontri previsti PIANO FINANZIARIO Realizzazione indagine sui bisogni dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria - € 900,00 Realizzazione incontri informativi e di sostegno rivolti ai cittadini - € 4.100,00 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 5.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 289 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • • • • • • Completare l’informatizzazione della rete degli SPORTELLI SOCIALI per servizi dall’accesso alla gestione Garantire il diritto all’informazione sui servizi e sulle opportunità delle reti; Assicurare nel percorso dello SPORTELLO SOCIALE l’equità di accesso, di trattamento e accessibilità Consolidare i percorsi di semplificazione e omogeneizzazione dell’accesso, con procedure omogenee ed in rete fra i diversi servizi in un’ottica di sistema integrato Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di Dimissione Protette. Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR 1206/07 Sostenere e qualificare il lavoro degli operatori degli sportelli sociali e degli operatori del servizio sociale territoriale e di rete Attivare un percorso di formazione permanente dei vari operatori del Sistema Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e verifica delle stesse SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] 290 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani DESTINATARI • • • • • anziani disabili popolazione fragile a rischio di non autosufficienza immigrati famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Promozione e sviluppo degli sportelli sociali Collegamento Sportello Sociale - Sportello unico distrettuale Collegamento Sportello Sociale – Sportello Lavoro Implementazione omogenea dell’Osservatorio Provinciale – sistema informatico che consente la registrazione del bisogno espresso dal cittadino e il monitoraggio in tempo reale; AZIONI PREVISTE • • • • • • Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Disabili etc.) e relativa formazione degli operatori; Attuazione del Progetto dimissioni protette - ampliamento del sistema di offerta della rete dei servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo; Attivazione corsi di formazione per gli operatori e per il servizio di sociale territoriale di rete: sviluppo del sistema di presa in carico nella definizione di metodologie operative omogenee nei diversi ambiti d’intervento, analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni emergenti, i percorsi di valutazione multidimensionale con particolare riguardo all’area della disabilità; Attivazione collaborazioni di consulenza giuridica. Realizzazione Guida dei servizi. Costruzione del portale web distrettuale dei servizi; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Area sociale, socio-sanitaria, sanitaria, lavoro e immigrazione. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Operatori Sportelli sociali, sportelli sanitari e sportelli lavoro, sportello migranti etc..; Assistenti sociali , responsabili del caso dei Comuni; Assistenti sociali, educatori e psicologi dei servizi distrettuali; Esperto giuridico. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - Professionisti e formatori dei servizi pubblici ed esterni; 291 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani - Agenzie formative; Sotware house; RISULTATI ATTESI - Il miglioramento ed uniformità dell’accessibilità ai servizi; L’adeguatezza e appropriatezza delle risposte; La semplificazione delle procedure; Miglioramento dell’accoglienza; Potenziamento e messa in rete di tutte le informazioni delle reti; Tracciabilità e trasparenza dei percorsi: dall’accesso, alla presa in carico e all’erogazione; Miglioramento della qualità e del benessere del lavoro degli operatori; Arricchimento delle professionalità ; INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • Numero dei nodi informatizzati e numero degli operatori formati; Numero progetti di dimissione protetta attivati; Numero corsi di formazione e numero operatori coinvolti; Realizzazione Guida dei servizi. Avvio progetto portale web distrettuale dei servizi; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 92.349,49 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 6.384,23 • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 85.965,26 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 292 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO SORRIDERE INSIEME (pet-therapy -Anziani) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS Marignani Paola Tel. 051/66.37.200 – fax 051/66.37.186 – cell. 340/46.63.663 DESTINATARI • Anziani ospiti di case di riposo e/o strutture diurne SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVI DEL PROGETTO Favorire la comunicazione verbale e non, l'affettività, l'attivazione di semplici attività motorie 293 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani AZIONI PREVISTE • • N. 1 incontro di pet-therapy a cadenza settimanale per un periodo di 6 mesi in gruppo di massimo 4 persone: Azioni volte all'accettazione del contatto con l'animale, azioni di tipo ludico, attività e terapie assistite in accordo con i sanitari; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto si integra con altri interventi: • sostegno socio-psicologico; • biorisonanza e musicoterapia; • eventuali attività a carattere strettamente sanitario da concordare col personale preposto; ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • Comuni Case di riposo pubbliche e private RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • Educatrice cinofila conduttrice di pet-therapy educatori professionali psicologa tecnica delle nuove comunicazioni (biorisonanza e musicoterapia) RISULTATI ATTESI I risultati vanno valutati in relazione agli obiettivi quindi una maggior apertura nelle relazioni interpersonali e nelle comunicazioni, rinforzo fiducia in se stessi. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Le risposte alle modalità operative e agli obiettivi da parte dell'equipe e degli operatori di riferimento, costituiranno gli indicatori sia per il monitoraggio durante l'attivazione del progetto che per la valutazione finale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.440,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 1.440,00 a carico della Comunità 294 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO CENTRALE CONTINUITÀ OSPEDALE TERRITORIO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire la Continuità Assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di Dimissione Protette SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Costituire un unico punto di snodo per la segnalazione ai servizi competenti finalizzata all’attivazione e presa in carico di tutti i percorsi di dimissione protetta 295 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani AZIONI PREVISTE Garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie e il consolidamento delle CCOT La Centrale di Continuità Ospedale Territorio ha funzioni di facilitare l’accesso ai servizi territoriali e come consulenza alle unità assistenziali ospedaliere per la rete delle offerte assistenziali EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Riduzione incidenza ricadute negli anziani” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Presidi Ospealieri RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso – Case manager dei reparti ospedalieri RISULTATI ATTESI Attivare percorsi di protezione nella dimissione dai presidi ospedalieri INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° segnalazioni pervenute alla CCOT N° segnalazioni evase dalla CCOT tramite progetto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 35.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 35.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 296 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO RIDUZIONE INCIDENZA RICADUTE NEGLI ANZIANI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni di Molinella e San Pietro in Casale REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Pierangela Fantuzzi – medico di organizzazione Distretto Pianura Est – Via Asia 61, 40018 San Pietro in Casale- tel 051/6662618 [email protected] DESTINATARI Anziani ultra 80 enni in condizioni di fragilità con dato anamnestico di caduta nell’ultimo anno SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Prevenire le ri – cadute e promuovere l’attività fisica 297 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani AZIONI PREVISTE 1. 2. 3. accessi/contatti telefonici e rivalutazioni progressive da parte del fisioterapista a domicilio promozione dell’attività motoria per pazienti post trauma promozione di una corretta alimentazione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Integrazione con la CCOT (Centrale di Continuità Ospedale – Territorio) ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comune di Molinella e San Pietro in Casale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Fisioterapista/dietista RISULTATI ATTESI Riduzione della frequenza e gravità delle cadute e aumento dell’attività fisica PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 298 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani INTERVENTO/PROGETTO PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni di Budrio, Castenaso e San Pietro in Casale REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie – Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale. Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Pazienti affetti da morbo di Parkinson al I e II livello di malattia SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Nel 2007 effettuata parte progettuale OBIETTIVI DEL PROGETTO Mantenere la mobilità residua 299 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Anziani AZIONI PREVISTE 1. 2. Attività motoria in gruppo o individuale Rivalutazione periodica da parte di un fisioterapista ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Associazione “malati di morbo di Parkinson” e i Comuni coinvolti nella sperimentazione RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Fisioterapista e laureati in scienze motorie RISULTATI ATTESI Rallentamento della progressione della malattia PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 300 301 302 303 304 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili LEGGE 29/97 “CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA DOMESTICO…DISABILI” – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE NELL’AMBIENTE Nel Distretto Pianura Est sono pervenute 31 domande di contributo: • 20 domande per l’art. 9 “Contributi sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’adattamento per veicoli ad uso privato utilizzati per la mobilità di cittadini gravemente disabili”, di cui n. 3 domande non ammissibili. Tot. erogato € 17.542,49. • 11 domande per l’art. 10 “contributi per l’acquisto di strumentazioni ed attrezzature domestiche per favorire la permanenza di disabili nella propria abitazione”, di cui n. 1 domande non ammissibili. Tot. erogato € 14.830,63. Per una quota complessiva di € 32.373,12 a totale carico della Regione. Non risultano richieste ammissibili inevase. PROGRAMMA FINALIZZATO: ASSEGNI DI CURA DISABILI - AZIENDA USL La finalità è favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravità. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altre persone che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi. Anche per nel 2008 la maggior parte delle risorse utilizzate per dare continuità agli interventi sono derivate dal FRNA. Il regolamento aziendale degli assegni di cura per l’area disabili è in fase di elaborazione/definizione. Nel 2008 si è puntato a dare continuità ai progetti già in essere ed avviare nuovi progetti con priorità alle persone disabili con livelli assistenziali più elevati. Si riportano alcune tabelle esplicative relative all'erogazione dell'assegno di cura e di sostegno Situazione contratti assegni di cura al 31/12/2008 Contratti attivi Contratti cessati Contratti attivati Contratti attivi al 1.1.2008 nel corso dell'anno nel corso dell'anno al 31.12.2008 € 10,33 € 15,49 € 10,33 € 15,49 € 10,33 € 15,49 € 10,33 € 15,49 13 28 2 2 0 4 11 30 Totale Totale Totale Totale 41 4 4 41 Contratti Contratti Contratti Contratti attivi al cessati attivati attivi al 30.09. 1.1. Contratti attivi per tipologia di disabilità al 31/12/2008: Contratti per persone con disabilità n° acquisita Contratti per persone con disabilità n° congenite n° totale 305 20 21 41 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Contratti attivi per classi di età al 31/12/2008 da 0 a 18 anni da 19 a 45 anni > 45 € 10,33 0 Totale 0-18 € 15,49 0 € 10,33 4 € 15,49 € 10,33 10 0 Totale 19-45 14 Totale >45 € 15,49 7 20 27 INTERVENTI DI SOLLIEVO PER DISABILI – AZIENDA USL Gli interventi di sostegno e di sollievo alle famiglie sono progetti che prevedono l’accoglienza temporanea in servizi residenziali e semiresidenziali di persone disabili. La finalità è quella di consentire il più possibile la permanenza degli utenti nel proprio contesto famigliare e di vita ritardandone il più possibile l’istituzionalizzazione. Il progetto di sollievo viene utilizzato anche per attuare interventi di "avvicinamento alla residenzialità" della persona disabile, in una prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. Si sono sperimentati così brevi percorsi di residenzialità che consentono alla persona disabile e alla sua famiglia un graduale processo di separazione verso l’autonomia. Ci si muove nell’ottica del “dopo di noi durante noi” all’interno della quale l’autonomia residenziale è pensata come il risultato di un processo di crescita preparato e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati. Nel corso dell’anno si sono attivati 8 progetti di sollievo residenziali e 3 progetti di sollievo diurno, che hanno coinvolto altrettante persone disabili e le loro famiglie. INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA (DI CUI AL PROGRAMMA FINALIZZATO CONTRASTO ALLA POVERTÀ) – AZIENDA USL Il fondo è gestito in modo flessibile e trasversale sia dall’area Minori che dall’Area Handicap in relazione al verificarsi delle esigenze. Da alcuni anni la problematicità minorile si presenta con caratteristiche allarmanti, quindi non quantificate nella previsione di bilancio, che renderà necessario l’utilizzo dei fondi previsti nel progetto per il ripiano di maggiori costi sostenuti soprattutto per il collocamento di minori in emergenza. Secondo questa logica nel 2008 sono stati effettuati diversi interventi di collocamento extra familiare in condizioni di assoluta emergenza. Sono stati effettuati inoltre n. 6 interventi a domicilio sia di natura educativa che assistenziale a favore di minori con grave patologia invalidante. Nell’Area Disabili, i progetti attivati sono stai complessivamente 4 e hanno coinvolto nr. 5 disabili. Tutti i progetti hanno riguardato l’erogazione di un contributo economico una tantum, utilizzato dal nucleo familiare per avvalersi di un intervento di colfaggio temporaneo in un momento di difficoltà imprevista. ATTIVITÀ PER IL DOPO DI NOI – COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE APPARTAMENTO PER IL DOPO DI NOI DI TREBBO – FONDAZIONE LE CHIAVI DI CASA Il progetto di vita indipendente è nato dal bisogno di affrontare un tema che con sempre più intensità viene posto dalle famiglie rispetto il futuro dei loro figli nel momento in cui i genitori non ci saranno più o non saranno in grado di rispondere in modo adeguato alle loro esigenze. È un percorso alternativo riguardante la qualità della vita delle persone disabili partendo proprio dalle loro risorse personali e dalle loro abilità. Un percorso nel quale la persona disabile e la sua 306 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili famiglia, sono coinvolti in un processo emancipativo e di reciproca indipendenza che permetta loro di sperimentare la vita come tutti, il figlio disabile fuori dalla famiglia naturale, in una casa propria e con la necessità di imparare la gestione delle attività quotidiane. Il 2008 ha visto il consolidarsi della gestione del progetto: la Fondazione di Partecipazione “Le Chiavi di Casa” si è fatta carico della completa gestione amministrativa reperendo fondi, stipulando contratti di lavoro e coinvolgendo le famiglie nelle spese di gestione. La stessa ha collaborato con l’equipe Disabili Adulti distrettuale per la gestione dei percorsi individualizzati predisposti a favore delle ragazze inserite nell’appartamento. Stanno continuando i lavori della commissione interistituzionale (Comuni, Distretto, Fondazione), per approntare un regolamento che regoli le modalità di accesso e di gestione dell’appartamento nonché le modalità di relazione e di collaborazione tra le parti coinvolte. Le famiglie coinvolte nel progetto sono 3 SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA - FONDAZIONE DOPO DI NOI BOLOGNA ONLUS Lo “Sportello di informazione giuridica” è un servizio rivolto alle persone disabili e alle loro famiglie (eventualmente anche agli operatori dei servizi). Il progetto, attivo dall’autunno 2008, prevede la realizzazione di incontri nella giornata di venerdì su appuntamento, presso: lo Sportello Sociale del Comune di San Giorgio di Piano; la sede della Fondazione “Le Chiavi di Casa” di Granarolo dell’Emilia; Su richiesta anche presso la sede della Fondazione Dopo di Noi Bologna o il domicilio del richiedente (solo se impossibilitato a muoversi). Gli incontri sono tenuti da un ‘tecnico’ di area sociale e da un consulente legale della Fondazione. L’unione di una professionalità giuridica e di una sociale consente un approccio ‘trasversale’, in grado di aiutare il richiedente a definire meglio i propri interrogativi, che solitamente spaziano su aree diverse. Al 31.12.08 si sono rivolte allo sportello 3 persone. CLUB DEL SABATO - AZIENDA USL Si è data continuità ai 12 clubs distribuiti nei Comuni del territorio distrettuale, dando stabilità al club di San Pietro in Casale dove si era reso necessario variare l’ente gestore. Dal Settembre 2007 a tutt’oggi la gestione del suddetto Club è affidata dalla Cooperativa sociale “ Campi d’Arte”. Dalle verifiche effettuate emerge nel complesso un buon livello di gradimento sia da parte dei ragazzi che delle famiglie. Da gennaio 2008 è stato attivato un nuovo modulo di “Club del sabato” nel Comune di Bentivoglio. Si è ritenuto opportuno dare continuità ad una attività di tempo libero organizzata nel 2007 dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Il nuovo Club è infatti rivolto a tre giovani ragazzi (appena diciottenni) in passaggio al Servizio Handicap Adulto. Il Club viene gestito dalla cooperativa Sociale “L’Orto” di Minerbio. A tutt’oggi i Clubs sono 13 e coinvolgono n. 56 utenti cosi distribuiti: Comune sede del club Baricella Bentivoglio Budrio Ente gestore n. utenti 4 Coop soc. “L’Orto” 3 Coop.soc.”L’Orto” 5 Coop soc. “L’Orto” 307 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Budrio - Villa Donini Molinella Castel Maggiore Castenaso Granarolo/ Baricella Malalbergo Minerbio Pieve di Cento 1 Pieve di Cento 2 San Pietro in Casale 3 5 5 6 3 4 4 4 4 6 Totale n. utenti 56 Villa Donini Coop soc. “L’Orto” Coop soc. “L’Orto” Coop soc. “L’Orto” Coop soc. “L’Orto” Coop soc. “L’Orto” Coop soc. “L’Orto” Coop.soc. “Città Verde Coop.soc. “Città Verde Coop. Soc. “Campi d’Arte” SAP (SERVIZIO DI AIUTO PERSONALE) – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il Sap è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini con disabilità più lievi rispetto all’utenza dei Club del Sabato. Attività di gruppo: Le persone che usufruiscono del SAP per le attività di gruppo appartengono alla categoria medio – gravi e lievi, della fascia d’età tra i 18 e i 35 anni. I gruppi afferenti al SAP della Pianura Est, attualmente, sono cinque e le attività svolte riguardano in prevalenza il tempo libero. I gruppi sono costituiti da un minimo di quattro ad un massimo di dieci ragazzi, accompagnati da 4 o 5 volontari, la cui presenza garantisce la cura della persona disabile. Attività individuali: Gli utenti che usufruiscono del servizio per attività individuali appartengono alla fascia dei gravi, o comunque risultano incompatibili con l’utenza presente nel gruppo. Le attività si svolgono prevalentemente a domicilio e prevedono situazioni in casa, ma sono favorite le uscite nell’ambito della comunità, volte a promuovere l’integrazione sociale del disabile. Attività “Punto d’Ascolto”: Presso il Comune di Pieve di Cento è attivo un “Punto d’Ascolto” aperto due sabati al mese, dalle 10.00 alle 12.00 e gestito da un gruppo di disabili posttraumatizzati, che danno informazioni a chi si rivolge allo sportello, si confrontano e analizzano i bisogni presenti nel territorio. Sono state svolte verifiche periodiche con il gruppo per aiutarli ad organizzare al meglio il lavoro. Sportello informativo presso i Comuni di San Pietro in Casale e Budrio: Presso i Comuni di San Pietro in Casale e Budrio sono stati attivati sportelli informativi, aperti due pomeriggi al mese, che avevano lo scopo di fornire ascolto e informazioni a famiglie di persone con disabilità, alle persone con disabilità stessa e a possibili volontari interessati al progetto. Lo sportello presso il Comune di San Pietro in Casale, nell’ultima parte dell’anno (periodo settembre-dicembre 2008) ha accolto circa 15 persone. Lo sportello presso la sede comunale di Budrio è stato aperto solo nelle prima parte dell’anno (periodo gennaio-maggio), ora è in attesa di nuova collocazione. Lo sportello è stato utilizzato soprattutto da parte dei volontari e qualche famiglia interessata, per un totale di circa 10 fruitori. Formazione: Si sono svolti due corsi di formazione rivolti ai nuovi volontari. Iniziative: Promozione di feste rivolte alle famiglie e ai volontari, partecipazione ad eventi del territorio, incontri con gli Istituti Scolastici Superiori, presentazione nuova brochure informativa sul servizio SAP. Hanno partecipato alle attività circa 45 volontari. 308 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili In totale gli utenti a cui si è data risposta sono 47, di cui: 7 afferenti al Comune di Budrio; 7 afferenti al Comune di Castenaso; 6 afferenti al Comune di Molinella; 1 afferente al Comune di Minerbio; 1 afferente al Comune di Baricella; 14 afferenti al Comune di Castel Maggiore; 4 afferenti al Comune di Pieve di Cento; 1 afferente al Comune di Altedo; 1 afferenti al Comune di Galliera; 1 afferenti al Comune di Granarolo dell’Emilia; 2 afferenti al Comune di San Pietro in Casale; 2 afferenti al Comune di San Giorgio di Piano DIVERSE… ESPRESSIONI: ESPERIENZE DI MUSICA E TEATRO CON RAGAZZI DISABILI - COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Il progetto, gestito dall’Associazione Culturale Camelot, ha visto la realizzazione di laboratori artistici formativi su attività musicali, teatrali e di altre arti espressive, tesi alla realizzazione di eventi e spettacoli, rivolti a ragazzi disabili. Laboratorio teatrale sperimentale intensivo presso la Coop Sociale di tipo B “L’Arca di Noè” (Cadriano, Granarolo). Sono state coinvolte circa 20 persone, tra i 22 e i 60 anni, che hanno partecipato a 5 incontri e allo spettacolo finale, nei mesi di novembre e dicembre 2008. Il laboratorio ha avuto risultati positivi sotto i seguenti aspetti: partecipazione attiva dei partecipanti, entusiasmo nel provare e nel fare, cordialità nei rapporti con i tecnici, espressioni di amicizia personale; clima del lavoro; coinvolgimento anche di chi non partecipava al laboratorio, prima con un po’ di timidezza poi con crescente simpatia; accoglienza da parte della Coop., che ha modificato, per quanto possibile, spazi e ritmi del lavoro, ha incoraggiato la partecipazione, anche a distanza, nel rispetto del lavoro di tutti, ha accolto le riserve e le timidezze con equilibrio e flessibilità, ha osservato (con molti occhi) e tratto conclusioni in modo discreto e lungimirante e si dichiara oggi pronta a proseguire il discorso sul teatro; resa con il pubblico. È attualmente in fase di avvio il Laboratorio teatrale sperimentale intensivo presso la Coop L’Orto con sede a Vedrana di Budrio, che coinvolgerà circa 12 partecipanti e 4 educatori presenti provenienti dal Centro Diurno e dalla Residenza di Vedrana di Budrio, in condizione di disabilità fisica e psichica. SOGGIORNI ESTIVI PER DISABILI – COMUNE CAPOFILA SAN PIETRO IN CASALE Nel mese di marzo 2006 è stata individuata una Commissione Vacanze Disabili composta da due referenti dell’Azienda USL, da un’assistente sociale comunale e da un Direttore d’Area servizi alla Persona. La commissione ha realizzato un monitoraggio degli interventi già previsti dai Comuni 309 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili del Distretto per favorire i soggiorni per disabili ed ha collaborato alla progettazione dei Soggiorni estivi per gli anni 2007 e 2008. Nell’estate 2008 sono stati realizzati 7 soggiorni gestiti da Coop. Orto, Associazione Handicap 24, Coop Quadrifoglio, Arca di Noè, ASP “Donini – Damiani” ai quali hanno partecipato 39 ragazzi disabili. Le risorse messe a disposizione nel programma attuativo 2008 dei Piani di Zona hanno consentito un abbattimento del 45% dei costi a carico delle famiglie che hanno potuto mandare i propri ragazzi disabili in vacanza. SORRIDERE INSIEME – COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA MUSICOTERAPIA Le origini della cura delle malattie con i suoni e la musica possono essere rintracciate nella preistoria. Gli antichi medici egizi, 2600 anni fa, utilizzavano canti magici nel trattamento della sterilità, dei dolori reumatici e delle punture di insetti; nella cultura della Grecia classica suonare il flauto serviva a lenire il dolore di sciatica e gotta. Risalgono al secolo scorso, invece, le vere e proprie ricerche scientifiche sulle modificazioni fisiologiche indotte dalla musica attraverso la misurazione dei suoi effetti sulla respirazione, sul ritmo cardiaco, sulla circolazione e sulla pressione sanguigna. Sull'onda di questi studi è nata la musicoterapia, “recuperata” in Italia negli anni '70, da forti figure di musicoterapeuti. E' una metodica che considera il corpo umano un'enorme cassa di risonanza dentro cui penetrano e si espandono le onde sonore e seppure non sia ancora annoverata tra le tecniche mediche riconosciute ufficialmente dalla medicina tradizionale, essa diviene un supporto importante, utilizzato per svariate tipologie di malattie, prevalentemente di origine nervosa. “Musicoterapia”: Il termine deriva dalla fusione di due concetti: Da un lato la Musica, e dall’altro il Curare. La musica è anche un linguaggio che possediamo senza averlo mai studiato. Il ritmo, la melodia, il timbro, il tempo, le sfumature, l’intensità ecc.. sono elementi che suscitano emozioni, fanno nascere immagini e provocano il movimento. La musicoterapia ha come obiettivo quello di favorire “l’espressione del soggetto” mediante l’ascolto dei brani o l’impegno di strumenti musicali e della voce. Si basa soprattutto sulle possibilità di comunicazione non verbale del soggetto. Tutti gli approcci terapeutici hanno come effetto il miglioramento dello stato di benessere generale e il controllo dei disturbi comportamentali; facilitano inoltre, la comunicazione e la socializzazione. La Musicoterapia ha avuto diversi destinatari fra gli ospiti: - gruppo di 6 bambini di età dagli 8 ai 10 anni; - alcuni adulti depressi ed un'anziana sofferente del morbo di Alzheimer - due minori con disabilità fisica Due minori con disabilità fisica Obiettivo: risvegliare la coscienza della propria infermità in termini positivi, l’interazione e lo sviluppo di un migliore contatto sociale ed una consapevolezza della propria corporeità Azioni: Risultati: lavoro di attivazione delle capacità motorie residue (musica e danza sugli ausili) lavoro di espressione sulle emozioni. accettazione della propria identità “diversa” Sono stati effettuati 15 incontri individuali, a cadenza quindicinale della durata di un'ora 310 311 312 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili PROGETTO SOVRAZONALE : PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DISABILI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SVANTAGGIO - ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Provincia di Bologna nominativo e recapiti Patrizia Paganini Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna Destinatari Utenza disabile e svantaggiata Responsabile del progetto/programma: Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente SI, è un progetto in continuazione dell’anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Territorio Provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Provincia di Bologna, Comune di Bologna, AUSL Bologna, AUSL Imola, ASP del Circondario Imolese, tutti i Comuni del territorio provinciale. Rivedere il Protocollo per l’inserimento al lavoro dei disabili ex L. 68/99 stipulato nel 2004 tra Comune di Bologna , Provincia di Bologna, AUSL e Area Imolese e alla luce dei risultati raggiunti e delle necessità emerse estenderlo a tutto il territorio provinciale. Allargare il campo di azione del protocollo anche in riferimento a soggetti in situazione di svantaggio che, pur presentando aspetti di complessità e multiproblematicità, non sono però disabili in sensi della L. 68/99. Sviluppare attraverso il Gruppo di Coordinamento previsto dal Protocollo, formato dai Responsabili dei Servizi interessati delle diverse Istituzioni firmatarie, un coordinamento interistituzionale a livello tecnico, aperto anche ai contributi provenienti dalle Associazioni di Rappresentanza interessate e della Cooperazione Sociale, quale luogo di informazione, scambio di buone prassi e sperimentazione di azioni, anche al di fuori del protocollo, inerenti le tematiche dell’inserimento lavorativo di soggetti disabili e svantaggiati che consenta di raccordare, laddove possibile, l’operatività delle diverse istituzioni interessate. 313 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Azioni previste Piano finanziario: si utilizza parte del Fondo Regionale Disabili Le azioni previste sono: Estensione su tutto il territorio provinciale del protocollo rivisto enendo in considerazione le specifiche necessità dei singoli contesti territoriali. Costituzione delle singole unità operative interistituzionali per ciascuna delle zone firmatarie. Sviluppo di un gruppo di lavoro interistituzionale per la definizione di una specifica ipotesi di protocollo per l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio e ampliamento del gruppo della rete soggetti interessati alle problematiche oggetto del protocollo, quali: Associazioni di Rappresentanza di disabili, Cooperazione Sociale, OOSS e datoriali Particolare attenzione verrà prestata ai percorsi di inserimento lavorativo all’interno di cooperative sociali di tipo B (in riferimento a quanto previsto a tale proposito dalla Legge Regionale e alla Convenzione Quadro – art.22 L.R. 17/05) già definita in sede provinciale) anche in relazione agli obiettivi socio riabilitativi definiti nei singoli percorsi. Quota Costo totale regionale Quota nazionale previsto 237.260 euro Indicatori per il monitoraggio/valutazione Attualmente il progetto è arrivato alla conclusione delle risorse stanziate con 45 percorsi effettuati a fronte dei 30 ipotizzati. Il numero delle segnalazioni è stato aumentato poichè si è evidenziata una difficoltà di conclusione dei percorsi ed è stato quindi possibile prendere in carico un numeroso maggiore di utenti per utilizzare le risorse disponibili. Attualmente si sta valutando la possibilità di utilizzare ulteriori risorse provenienti da economie del progetto per consentire nuove segnalazioni. - numero di percorsi di transizione/inserimento attivati; - numero di inserimenti effettuati 314 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili PROGETTO SOVRAZONALE : CAAD - CENTRO PROVINCIALE PER L'ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE DOMESTICO (DISABILI – ANZIANI) ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di Comune di Bologna progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Referente nella fase di transizione dei servizi sociali del Comune di Bologna, in attesa del passaggio di titolarità del servizio all’ASP Irides: Andrea Pancaldi, Coordrinatore servizio CAAD, Ufficio programmazione sociale sanitaria, Settore coordinamento sociale e salute, piazza Liber Paradisus 6, Bologna, tel 051/2193772, E-MAIL [email protected] DESTINATARI Cittadini disabili e loro famiglie Cittadini anziani e loro famiglie Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e disabili Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito dell’edilizia Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità dell’abitare Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al Servizio Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno Continuazione del progetto 2008 precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Territorio della provincia di Bologna Comune di Bologna Coord.sociale e salute e successivamente Asp Irides, Comuni della Provincia di Bologna Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze tecniche) Cooperativa sociale Accaparlante onlus (gestione sportello informatvo) 315 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Consolidare, qualificare e sviluppare le attività dei centri di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico attraverso azioni specifiche che prevedano: 6. l’attivazione di modalità organizzative che favoriscano l’accesso degli utenti provenienti da tutte le zone sociali; 7. l’organizzazione di iniziative formative rivolte ai tecnici e ai funzionari degli Enti Locali che hanno funzioni di progettazione, realizzazione, verifica e controllo nel settore dell’edilizia abitativa; 8. la realizzazione di iniziative di informazione e formazione a favore dei professionisti e artigiani in collaborazione con le organizzazioni tecnico-professionali; 9. collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento domestico promossi dai servizi territoriali sociosanitari nell’ambito del FRNA tramite attività di consulenza ai servizi, al nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento aziendale” approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla CTSS e approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna; 10. redazione di un protocollo di intesa con il settore Politiche abitative del Comune di Bologna ACER e ACERservizi per una stretta collaborazione in tema di adattamento domestico relativa agli inquilini dell’ERP, sia nell’ambito delle assegnazioni, che delle ristrutturazioni, che della progettazione di edifici nuovi. A tale scopo è operante dall’estate 2008 un apposito gruppo di lavoro. AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e consulenza attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio periodico delle attività nelle due sedi del CAAD implementare del sistema informativo predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi obblighi informativi INFORMAZIONE COMUNICAZIONE ristrutturazione dello sportello CAAD all’interno del CRH e sua evoluzione verso uno sportello informativo di II livello dedicato al più ampio tema dell’accessibilità che ricomprende al suo interno anche i temi connessi all’ambito dell’Adattamento domestico produzione di una mailing list di collegamento per scambio informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti nella rete CAAD del territorio bolognese (attualmente 110 nominativi) produzione di una newsletter trimestrale diffusa gratuitamente a circa 700 indirizzi gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete regionale dei CAAD produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di articoli per riviste specializzate 316 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili RAPPORTI CON IL TERRITORIO In funzione di un modello gestionale che evolva verso una forte collaborazione con AUSL e Provincia: attivazione di rapporti di collaborazione con gli uffici di piano e i servizi territoriali locali anche con modalità operative differenziate rispetto alle esigenze e risorse locali attivazione di scambi e collaborazioni con realtà operanti nell’ambito edilizio: Ufficio edilizia privata del Comune, SUNIA, Ufficio casa Comune, Ordini professionali attività di scambio e collaborazione con servizi sociali e sanitari operanti nell’ambito anziani FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA) Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento, con particolare riferimento ai tecnici delle amministrazioni comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani installatori Progettare e realizzare iniziative di info-formazione e aggiornamento rivolte ad operatori e studenti dell’area sociosanitaria Nel Corso del 2009 verrà inoltre svolta un’analisi e una riflessione complessiva sul progetto, con il coinvolgimento di tutti i Distretti e di Imola, all'interno del tavolo tecnico Provinciale al fine di progettarne i necessari sviluppi alla luce delle tante innovazioni in corso e al fine di considerare in modo più strutturato tutta la tematica relativa all'ambiente domestico. Costo totale previsto nel 2009 (che ricomprende 4 mesi in quanto il finanziamento regionale precedentemente assegnato nel 2007 consente la copertura delle spese progettuali sino a settembre 2009) I centri non vedono più, a partire dal 2009, un finanziamento nell'ambito del Fondo sociale regionale con un finanziamento finalizzato, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze. Al finanziamento del progetto, pertanto, co parteciperanno tutti i Distretti della Provincia di Bologna e Imola secondo la ripartizione sotto elencata e calcolata in base alla popolazione residente: Piano finanziario: Finanziamento 4 mesi (settembre Distretti Bologna Casalecchio Porretta Pianura Ovest Pianura Est S. Lazzaro Imola TOTALE 317 2009-dicembre 2009) 29.956,22 8.374,63 4.515,28 6.194,40 11.680,58 5.834,79 10.110,76 76.666,67 Popolazione residente 373.026 104.284 56.226 77.135 145.451 72.657 125.903 954.682 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Indicatori per il monitoraggio/valutazione valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello informativo valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze tecniche diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività di comunicazione distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni 318 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA DISABILI RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 319 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità che, terminata la frequenza dell’obbligo scolastico, non possono accedere in modo definitivo o temporaneo al lavoro, prestazioni o interventi assistenziali, educativi, riabilitativi a ciclo diurno o residenziale con programmi personalizzati a lungo termine attraverso l’inserimento presso la rete dei servizi quali: i Centri socio riabilitative residenziali, i Centri socio-riabilitativi diurni, i Gruppi appartamento/comunità alloggio e i centri occupazionali/laboratori protetti. AZIONI PREVISTE • • • • Rilevazione del bisogno Programmazione annuale degli interventi Monitoraggio e continuità dei progetti in essere Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Cooperative sociali, associazioni, ASP RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Nr. inserimenti per tipologia di servizio Popolazione 18/64 PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 3.957.961,41 di cui: • risorse comunali - € 723.059,00 (bilancio sociale) • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 3.234.902,41 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 320 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO APPOGGI EDUCATIVI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità 321 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità interventi di assistenza domiciliare e territoriale individuale o di gruppo di carattere educativo o assistenziale, svolta dall'Educatore Professionale o da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica ed extra domestica con l’obiettivo di sostenere la persona ed i caregivers. AZIONI PREVISTE • • • • Rilevazione del bisogno Programmazione annuale degli interventi Monitoraggio e continuità dei progetti in essere Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Cooperative sociali, associazioni, ASP RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Nr. progetti attivati Nr. disabili coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.128,00 di cui: • risorse comunali - € 2.628,00 (bilancio sociale) • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 57.500,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 322 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO PROTESICA/CAAD INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini disabili e anziani SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 323 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Progetto finalizzato al supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica e di disagio nell’accudimento del non autosufficiente che vive a domicilio, attraverso la predisposizione di interventi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico, attraverso l’allestimento di ausili tecnologici e di soluzioni strutturali che rendano le abitazioni in cui vivono persone non autosufficienti idonee a garantirne la migliore qualità di vita possibile e a ridurre il carico assistenziale ed i rischi per i caregivers. AZIONI PREVISTE Applicazione del regolamento Aziendale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Centro Adattamento Ambiente Domestico (CAAD) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni segnalati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Nr. Segnalazioni Nr. Intervento attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 70.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 70.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 324 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634 DESTINATARI Cittadini in situazione di handicap grave che presentano una grave compromissione delle funzioni cognitive o totale dipendenza fisica – il nucleo si fa carico direttamente o attraverso collaborazioni con altri, di garantire le prestazioni previste dal programma assistenziale personalizzato a domicilio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2003 325 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Si da continuità al progetto avviato con delibera di Giunta regionale n. 1122/02 “Direttiva per la promozione di progetti personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione di handicap grave”. Mira a favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravità. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri care giver che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio ed indicati nei Piani di Zona. AZIONI PREVISTE Per l’area disabili è in via di definizione l’accesso alla rete dei servizi del cittadino disabile con le stesse modalità previste per l’area anziani (percorso di accesso attraverso un sistema informatizzato (GARSIA) che prevede la Segnalazione di “situazione di bisogno” presso lo sportello sociale per l’accesso alla rete complessiva dei servizi. È già in applicazione il regolamento e i relativi criteri operativi definiti nel regolamento unico aziendale. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Integrazione con il sistema dell’offerta dei Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Per l’Area Disabili: 2 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL RISULTATI ATTESI Prevenire una precoce istituzionalizzazione del disabile Ampliare l’attuazione di progetti di vita indipendente INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 256.000,00 (di cui: € 242.000,00 contributo per assegni di cura e € 14.000,00 contributo € 160,00) 326 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 256.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 327 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO DOMICILIARITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini disabili adulti 328 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità interventi di assistenza domiciliare individuale, svolta da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di sostenere la persona disabile ed i caregivers. AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti avviati EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali, 5 Educatori Prof.li RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti di assistenza domiciliare attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.202,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 19.202,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 329 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO DI SOLLIEVO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634 DESTINATARI Disabili Adulti con disabilità medio, medio grave e grave SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2008 330 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Potenziare il sostegno alla domiciliarità rivolto alle famiglie attraverso la realizzazione di progetti di sollievo che prevedono l’accoglienza temporanea delle persone disabili in servizi residenziali e semiresidenziali. L’obiettivo è consentire ai familiari un momento di riposo dall’intenso “lavoro” di cura e di assistenza al proprio congiunto disabile e posticipare così nel tempo la richiesta di allontanamenti definitivi. Lo stesso progetto lo si utilizza anche per la messa in campo di interventi di "avvicinamento alla residenzialità" in una prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. Si sperimentano così brevi percorsi di residenzialità che consentono al disabile e alla sua famiglia un graduale processo di separazione verso l’autonomia. Ci si muove nell’ottica del “dopo di noi durante noi” all’interno della quale l’autonomia residenziale è pensata come il risultato di un processo di crescita preparato e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati. AZIONI PREVISTE Individuare strutture residenziali e semiresidenziali, possibilmente del territorio, per l’attuazione dei percorsi di sollievo Programmazione sulla base delle esigenze degli interventi da realizzare nell’anno EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Strutture residenziali e semiresidenziali del territrio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali, 5 educatori professionale dell’USSI Disabili Adulti dell’AUSL RISULTATI ATTESI Realizzazione progetti programmati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti di sollievo attivati; n° progetti programmati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 90.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 90.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / 331 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04 INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini che acquisiscono disabilità gravissime conseguenti a patologie/deficit che si manifestano in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza. 332 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO Mira a favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravissima disabilità acquisita. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri care giver che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio. AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti avviati Applicazione del regolamento aziendale per l’erogazione e la gestione degli assegni di cura EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali RISULTATI ATTESI Assicurare un sostegno adeguato ai familiari che manifesta la volontà di accogliere il congiunto a domicilio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 144.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 144.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / 333 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO RESIDENZIALE DGR 2068/04 INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Area Dipartimentale dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini che acquisiscono disabilità gravissime conseguenti a patologie/deficit che si manifestano in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE 334 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Progetto in continuità dall’anno 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone con disabilità gravissime la permanenza in strutture residenziali qualora le menomazioni presenti non siano compatibili con un’assistenza a domicilio, o per l’assenza di una situazione familiare, personale o ambientale tale da consentire il ritorno a casa AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti residenziali avviati Individuazione e modulazione dell’offerta di strutture e nuclei residenziali specializzati EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti sociali RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti residenziali attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 584.194,85 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 262.887,95 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € 321.306,90 • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 335 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO SAD - DIMISSIONI PROTETTE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Area dipartimentale attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 336 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento integrati al domicilio AZIONI PREVISTE Ampliamento del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo. Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, reparti ospedalieri RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° segnalazioni pervenute dall’ospedale N° progetti attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 150.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € 150.000,00 • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 337 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO PROGRAMMA FINALIZZATO “CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ” LR 29/97 INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano - Elena Fabbri - 051/6669531 [email protected] DESTINATARI • • • • • disabili gravi (Legge 104, art. 3, comma 3) con o senza patente di guida; intestatari di autoveicoli destinati abitualmente al trasporto di disabili gravi e aventi con gli stessi, legami di parentela o di convivenza, o un rapporto consolidato di assistenza, che hanno acquistato un veicolo o adattato uno di loro proprietà per il trasporto dei disabili; entrambi i genitori separati o divorziati, anche per interventi riferiti alla stessa persona disabile; disabili gravi di età inferiore ai 65 anni (per veicoli senza particolari adattamenti); disabili titolari di patenti di guida speciali che abbiano dovuto adattare i comandi di guida del veicolo. 338 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Favorire la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico attraverso l’erogazione di contributi a favore di persone con disabilità per l’acquisto di attrezzature o l’adattamento e l’acquisto di veicoli. AZIONI PREVISTE Erogazione di contributi economici regionali finalizzati a: Acquisto o adattamento di un veicolo (art.9) I contributi sono rivolti a favorire l'acquisto di un veicolo o l'adattamento: per adattamento si intendono le modifiche ai comandi di guida prescritti dalla Commissione per le patenti speciali e le modifiche alla carrozzeria e alla sistemazione interna del veicolo necessarie per l'accesso e l'utilizzo del mezzo da parte del disabile. Acquisto di ausili e tecnologie, per favorire il permanere dei disabili nella propria abitazione (art.10) I contributi sono rivolti all'acquisto di strumentazioni, ausili e attrezzature per favorire la vita del disabile nella propria abitazione: • strumentazioni tecnologiche e informatiche per il controllo dell'ambiente domestico e lo svolgimento delle attività quotidiane; • ausili, attrezzature e arredi personalizzati per migliorare la fruibilità della propria abitazione; • attrezzature tecnologiche per svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione nella propria abitazione quando non sia possibile svolgerle all'esterno. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Uffici Servizi Sociali dei Comuni RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Sportelli Sociali comunali RISULTATI ATTESI Dare risposta a tutte le domande ammissibili presentate dai cittadini INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° domande presentate; n° contributi erogati. 339 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 40.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 40.000,00 (Fondo sociale locale) • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 340 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Pianura Est - Responsabile dell’Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie Distretto DESTINATARI Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2002 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza e di urgenza legate anche a necessità momentanee anche attraverso inserimenti residenziali; Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura delle persone; 341 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • • Sostegno alla genitorialità; Individuazione di percorsi alternativi all’istituzionalizzazione. AZIONI PREVISTE Interventi di colfaggio, supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in struttura. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Povertà ed esclusione sociale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Ausl – Servizio Sociale – Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Sono coinvolti tutti gli operatori delle Ussi Minori e Ussi Disabili Adulti dell’Azienda Usl di Bologna del Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Risposta al 100% delle emergenze segnalate INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 75.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 75.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 342 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO LEGGE 104/92 - AZIONI PER LA PROMOZIONE DELL'ASSISTENZA, DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E DEI DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire l’inserimento e alla tutela di bambini e alunni disabili e all’integrazione degli interventi SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Azienda USL Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano - 051/6669583 - 531 [email protected] Ausl Distretto Pianura Est: Anna Bergonzini – 051/809850 [email protected] DESTINATARI • • • • • • Insegnanti Bambini disabili Genitori di bambini disabili Istituzioni Educatori operatori servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE 343 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Progetto non in continuità con l’anno precedente OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • • • • promuovere in ambito territoriale le azioni di integrazione scolastica di bambini e alunni disabili previste dalla legge 104/92 e dall’Accordo di Programma Provinciale; Promuovere il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private attraverso un lavoro di “rete”, con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche; Migliorare l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno disabile Dare un quadro, il più completo possibile a livello Distrettuale e comunque costantemente aggiornabile, delle professioni di aiuto e dei servizi cui ci si può rivolgere per ottenere risposte a bisogni speciali da deficit congeniti o acquisiti e per riorganizzare le azioni necessarie alla riduzione degli handicap eventualmente conseguiti. Redigere, in linea con le richieste della Regione Emilia Romagna alla Rete dei Centri Documentazione per l'Integrazione, uno strumento informativo che raccolga informazioni codificate sulle risorse e possibilità di sviluppare l'integrazione nel suddetto territorio. Mantenere attivo da parte dei Centri di Documentazione il ruolo di raccordo e di coordinamento sul territorio provinciale di riferimento così come riconosciuto anche nella L.R. 29/97. realizzare progetti di integrazione ed inclusione dei minori con disabilità nel contesto familiare, scolastico e sociale; realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano offrire risposte condivise ed integrate sul territorio Rispondere ai bisogni delle famiglie attualmente in carico al Servizio NPIA individuando ambiti di intervento per i quali si ritiene utile un supporto ai genitori tramite una metodologia di gruppo; AZIONI PREVISTE Il progetto prevede 4 azioni: 1. 2. 3. Istituzione e coordinamento di un gruppo di lavoro interistituzionale per la predisposizione dell’Accordo Territoriale per l’integrazione di bambini e alunni disabili (validità 5 anni) e per il monitoraggio delle azioni previste; Individuazione e coordinamento delle modalità da attivare per la diffusione dell’Accordo Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa degli alunni e dei bambini disabili (legge 104/92) 2008-2013 attraverso: • la pubblicazione del relativo opuscolo informativo • l’organizzazione di incontri di presentazione dell’Accordo territoriale a Scuole, AUSL, Comuni, Famiglie, Associazioni Promozione degli interventi che il testo dell’Accordo territoriale rimanda specificamente al tavolo del Piano di Zona e, più precisamente: • supporto alla diffusione della figura del tutor amicale attraverso il coordinamento con gli Istituti Secondari Superiori del Distretto e creazione di accordi con Università degli studi di Bologna (Facoltà di Scienze della Formazione) per l’attivazione di specifici tirocini formativi ; • individuazione di fonti di finanziamento annuali per eventuali compensi a tutor amicali; • creazione di una mappatura dei servizi/risorse distrettuali aperti ai bambini disabili e alle loro famiglie relative alle aree dell' Istruzione, dei Servizi Sociali, del Terzo Settore, della Documentazione/Informazione/Consulenza, della Cultura, sport e tempo libero, del 344 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili 4. Lavoro e Occupazione, della Mobilità, del Servizio sanitario e della Tutela dei diritti dei Comuni del Distretto, che preveda: creazione di un contatto diretto con un referente per ogni Comune; censimento di tutti i Servizi per la disabilità esistenti sul territorio comunale attraverso il questionario regionale; inserimento delle informazioni nella Banca Dati Regionale; Organizzazione di un evento di promozione ed informazione sul territorio dei risultati. La banca dati che si intende costruire è consultabile on - line all’indirizzo www.servizidisabili.it . • definizione annuale delle risorse necessarie per interventi sperimentali di individuazione precoce di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rivolti ad alcune classi prime della scuola primaria del Distretto. A tal fine, il gruppo di lavoro interistituzionale annualmente definirà percorsi progettuali che individuino, le risorse messe a disposizione dalle Istituzioni ed eventuali in risorse integrative necessarie alla realizzazione degli interventi. Attivazione di gruppi di sostegno e formazione coordinati dal Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” • gruppi di sostegno a genitori di bambini disabili gruppi indirizzati a genitori di bambini con gravi disabilità; gruppi di auto aiuto rivolti a genitori di bambini seguiti dal Servizio NPIA gruppi di musicoterapia • gruppi psico- educativi per bambini e adolescenti seguiti dal Servizio NPIA gruppi di arte terapia per bambini in età 7-9 anni; gruppi di arte terapia e psicomotricita’ per bambini in età 4 -5 anni; gruppi di psicomotricita’ per bambini in età 6-9 anni; gruppi genitori e bambini in età prescolare; gruppo adolescenti seguiti dal Servizio NPIA • n. 1 seminario di studio sui temi dell'integrazione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Unità Operative di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) dell’Azienda USL di Bologna Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi”; Comuni del Distretto, Istituti Scolastici del Distretto, Università degli Studi di Bologna (Facoltà di scienze della Formazione), CDI sovracomunale con sede a Crespellano RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 figura di coordinamento del progetto N. 1 figura di coordinamento del tavolo di lavoro relativo all’Accordo Territoriale sulla legge 104/92 Figure professionali della NPIA da definire in base agli interventi che verranno attivati Operatori per raccolta e gestione dati ( da definire con Luisa Zaghi) N. 1 psicologo N.1 pedagogista coordinatore 345 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili operatori Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” (educatori, psicomotricista, arte terapeuta) Operatori/professionisti/esperti esterni incaricati in base ai contenuti dei progetti ( musica, corpo, ceramica…) RISULTATI ATTESI • • • • • • • • coordinare a livello distrettuale gli interventi interistituzionali di integrazione scolastica ed extra scolastica rivolti a bambini e ragazzi disabili Consolidare la collaborazione con l’ufficio di Piano all’interno dei gruppi specificamente attivati sul tema della disabilità Pubblicare l’accordo Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili (2008-2013) Attivare un tavolo di lavoro distrettuale permanente per il monitoraggio dell’Accordo Territoriale Creare una convenzione di tirocinio per la figura del tutor amicale con l’Università di Studi di Bologna Attivare interventi sperimentali di individuazione precoce di DSA Ampliare la banca dati on line dei servizi e delle risorse per le persone disabili, presenti sul territorio della Regione Emilia Romagna, realizzata dalla Rete Regionale dei Centri di Documentazione per l’Integrazione, la fin e di ridurre l’handicap o facilitare i percorsi di integrazione negli ambiti sociali, scolastici e lavorativi entro marzo 2010. Realizzare, attraverso il coordinamento del Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi”, interventi di sostegno a bambini e ragazzi seguiti dal Servizio NPIA e loro genitori INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • • • • • • • Pubblicazione dell’Accordo Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili (2008-2013) N. incontri di presentazione dell’Accordo Territoriale sul territorio del Distretto N. incontri del tavolo distrettuale per il monitoraggio dell’Accordo Territoriale per l’anno scolastico 2009-2010 e relativi verbali Convenzione di tirocinio per la figura del tutor amicale con l’Università di Bologna N. comuni del distretto censiti N. contatti diretti attivati con i comuni ( minimo uno per comune) N. servizi /risorse rilevati N. servizi /risorse censiti N. interventi di interventi di prevenzione realizzati (DSA) Evento di promozione ed informazione sul territorio – realizzato SI/NO schede di soddisfazione Rilevazione numero interventi di prevenzione e rilevazione numero partecipanti Materiali di documentazione prodotti N. tavoli di lavoro/incontri periodici/riunioni Materiali di informazione/comunicazione all’esterno PIANO FINANZIARIO 346 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • • • • • creazione di una mappatura dei servizi/risorse distrettuali aperti ai bambini disabili e alle loro famiglie - € 2.400,00 predisposizione e pubblicazione dispensa Accordo Territoriale per l'integrazione di bambini e alunni disabili - € 6.000,00 gruppi di sostegno alla genitorialità (n. 2 gruppi indirizzati a genitori di bambini con gravi disabilità, n. 2 gruppi di auto aiuto) - € 3.000,00 gruppi psico-educativi per bambini e adolescenti seguiti dal Servizio NPIA (n. 3 gruppi di arte terapia per bambini in età 7-9 anni; n. 3 gruppi di arte terapia e psicomotricita’ per bambini in età 4 -5 anni; n. 3 gruppi di psicomotricita’ per bambini in età 6-9 anni; n. 3 gruppi genitori e bambini di età prescolare;n. 1 gruppo adolescenti) - € 5.000,00 n. 1 seminario di studio sui temi dell'integrazione - € 3.000,00 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.400,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 19.400,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 347 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE DISABILI E IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità fisica o psichica Persone in situazione di svantaggio sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • Promuovere l’autonomia di persone con disabilità fisica o psichica e in situazione di svantaggio sociale; 348 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • • Avviare progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro; Attivare borse lavoro e tirocini formativi finalizzati agli inserimenti lavorativi. AZIONI PREVISTE Tutte le azioni verranno messe in atto da personale qualificato con il coordinamento del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Individuazione degli utenti con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro; Colloqui di orientamento e bilancio di competenze; Attivazione di un progetto individualizzato che prevede percorsi di formazione, borse lavoro di utilità sociale o tirocini formativi in azienda; Individuazione degli enti, le istituzioni o le aziende; Tutoraggio dei percorsi; Monitoraggio e verifica in itinere con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi; Monitoraggio della situazione lavorativa dell’utente per almeno un anno dalla chiusura del progetto individualizzato. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Fondo Distrettuale di Solidarietà - Misure Straordinarie a favore delle famiglie per contrastare l’attuale crisi economica. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • • AUSL (U.S.S.I. Handicap Adulto, Centro Salute Mentale, Ser.T) Servizi sociali dei Comuni Cooperazione sociale Organizzazioni Sindacali Futura - ente di formazione professionale Centri per l’Impiego Aziende Servizi alla Persona del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Due figure professionali che si occupino della gestione dei progetti individualizzati RISULTATI ATTESI L’attivazione di progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di progetti attivati; Numero di inserimenti lavorativi effettuati; Numero di soggetti monitorati alla chiusura dei percorsi; 349 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 35.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 35.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 350 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Consolidare i percorsi del Dopo di Noi e della Autonomia di Vita attraverso progetti realizzati anche in collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] per gli aspetti tecnici – professionali U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est – 051-6662634 DESTINATARI Disabili adulti e loro famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Azione in continuità dal 2004 (Appartamento per il “Dopo di Noi”) Azione in continuità dal 2008 (Sportello d’informazione giuridica) OBIETTIVI DEL PROGETTO • Sperimentare soluzioni di vita indipendente in vista del Dopo di Noi; 351 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • Verificare la tenuta delle famiglie e dei disabili rispetto al distacco e all’affido ad estranei alla famiglia; Garantire nel tempo il livello della qualità della vita progettato attraverso un modello gestionale che non può prescindere dalla necessità di individuare lo strumento giuridico atto a garantire la continuità dell’esperienza. • Dare opportunità di informazione/formazione alle famiglie con disabili. • AZIONI PREVISTE • • • • Definizione gruppo di lavoro inter istituzionale per monitoraggio del progetto; La compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie coinvolte nel progetto; Gestione dell’appartamento alla Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus; Trasferimento dell’ appartamento nella nuova sede a Castel Maggiore. • Conferma sportello di informazione giuridica e organizzazione di iniziative pubbliche di prima informazione in collaborazione con la Fondazione “Dopo di Noi” di Bologna. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti SAP, Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est, Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est Fondazione “Dopo di Noi” di Bologna - onlus RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • n° 1 colf; n° 1 educatore professionale della Coop. L’Orto; n° 3 educatori professionali dipendenti dell’USSI Disabili dell’AUSL di cui n. 1 con compiti di super visione tecnica del progetto. • • n° 1 avvocato; n° 1 tecnico di area sociale. RISULTATI ATTESI Continuità delle azioni INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° 3 famiglie coinvolte; permanenza delle ragazze disabili nell’appartamento – valutazione sullo sviluppo delle competenze e delle autonomie delle ragazze; • n° accessi allo sportello. 352 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 31.907,92 (€ 25.000,00 anno 2009 + € 6.907,92 residuo anno 2008) di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 25.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € / 353 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634 DESTINATARI Utenti disabili adulti medio, medio-gravi e gravi. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2001 OBIETTIVI DEL PROGETTO Favorire la vita relazionale, la mobilità e la socializzazione e ridurre i rischi di isolamento ed emarginazione delle persone con disabilità e sostenere nel contempo le famiglie nella loro attività di cura nelle giornate in cui i servizi deputati sono chiusi. 354 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili Il Club del sabato è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti, da svolgersi nella giornata del sabato e/o domenica, quando i centri diurni e le tante strutture che si occupano dei disabili sono chiuse. Sono piccoli gruppi, appunto i club, formati da ragazzi disabili seguiti da personale educativo e volontari; impegnati nel programmare e svolgere attività socializzanti quali: uscite per partecipare ad eventi culturali, sportivi, cinema, pizzeria, organizzazione di attività ludiche, organizzazione di pranzi, ecc. AZIONI PREVISTE Il progetto si articola attraverso la costituzione di 12 Clubs frequentati da disabili con diverse patologie e mira a rispondere alle esigenze di tutto il territorio del Distretto Pianura Est. Il progetto si prefigge anche di mettere in collegamento chi frequenta luoghi di ritrovo ed altri contenitori di manifestazioni culturali e sportive con le persone disabili, per creare un ponte tra diversità e normalità al fine di favorire frequentazioni diversificate. Realizzare momenti di coordinamento e collegamento con il Servizio di Aiuto alla Persona (SAP) gestiti dai Comuni Attività • Colloqui di gruppo tesi all’organizzazione della giornata e all’approfondimento delle problematiche relative all’autonomia; • Attività ludiche singole e di gruppo; • Utilizzo di strumenti audio; • Cena comunitaria; • Uscite organizzate per assistere ad avvenimenti culturali, sportivi, ecc…; • Uscite nella rete sociale di vita quotidiana (bar, giornalaio, pizzeria, ecc…). EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO SAP - Servizio di Aiuto Personale, Diverse Espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI I Comuni del Distretto, Azienda USL Ussi Disabili Adulti, AUSER, Coop. Sociale “L’Orto”, Coop. Sociale Campi d’Arte, Coop. Sociale “Città Verde”, ASP Donini Damiani, Ass. “Idee ed Esperienze” RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • Un educatore professionale della Coop. e/o Dell’Ente gestore per ogni Club. 1 Assistente sociale, 5 educatori professionale dipendenti dall’USSI Disabili Adulti dell’AUSL di cui n. 1 con funzioni di coordinamento. RISULTATI ATTESI Prevenire situazioni di emarginazione e isolamento Sollievo alle famiglie INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° dei club del sabato attivati n° utenti coinvolti 355 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • n° e tipologia iniziative realizzate PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 82.600,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 82.600,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 356 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO SAP - SERVIZIO AIUTO PERSONALE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] Dott.ssa Stefania Vulcano 051/0971975 - 328-7908309 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e le rispettive famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 357 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO RISPETTO ALLA FAMIGLIA • Rispondere ai bisogni dei familiari, e in particolare delle figure parentali, che esprimono la necessità di staccare dalla fatica della gestione quotidiana o di far fronte a situazioni di particolare emergenza all’interno della famiglia. • Permettere di fronteggiare la dimensione di emarginazione e , di conseguenza , i rischi per la salute psico- fisica dei familiari di handicappati. • Permettere ai familiari di soddisfare esigenze sul piano del tempo libero, della socializzazione e delle relazioni con amici e parenti, come, ad esempio, compiere un breve viaggio, assistere ad uno spettacolo o ad un concerto, ecc. • Offrire un servizio flessibile rispetto agli orari e alla frequenza che garantisca un approccio adeguato, preparato e attento, al congiunto disabile. RISPETTO ALL’UTENZA • Offrire a persone con handicap mentale o plurimo un servizio adeguato dal punto di vista della relazione, della lettura delle performances e della progettualità educativa. • Offrire occasioni di socializzazione e fruizione del territorio per il tempo libero e il divertimento. • Offrire la possibilità di inserirsi in una rete di relazioni amicali con i coetanei e di uscire da situazioni di povertà relazionale. RISPETTO AL TERRITORIO • Favorire l’integrazione delle persone disabili, l’incontro con la diversità, la riflessione sulla solidarietà e l’accoglienza di chi ha problemi nello svolgere le normali funzioni del quotidiano. AZIONI PREVISTE • • • • • Incontri di sensibilizzazione; Manifestazioni presso Istituti scolastici e centri giovanili territoriali; Week-end fuori Bologna per un gruppo Sap con i volontari; Uscite per aree tematiche (teatro, calcio, concerti…); Attivazione di un laboratorio manuale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Anffas (tecnico, coordinatore, educatore, volontari); Referenti Ausl Distretto Pianura Est; Referenti dei comuni; RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE n. 1 tecnico, n. 2 coordinatori, n. 1 educatore, volontari 358 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili RISULTATI ATTESI Incremento delle uscite; Incremento delle risposte all’utenza; Aumento dei volontari. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • n° volontari 45; n° utenti 39 (attivi); n° e tipologia iniziative realizzate: - uscite di tempo libero, due volte al mese; - uscite per aree tematiche; - interventi individuali, una volta settimana; - incontri con le famiglie; - feste a tema rivolte ai volontari, alle persone con disabilità e alle famiglie; - partecipazione a feste paesane; - festa di chiusura estiva; - iniziative di sensibilizzazione; - 2 Corsi di formazione per i volontari PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 46.975,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 46.975,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 359 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO WEEK END DI SOLLIEVO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] Dott.ssa Stefania Vulcano 051/0971975 - 328-7908309 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 360 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO RISPETTO ALL’UTENZA: • offrire ai disabili un periodo in cui sperimentare la lontananza da casa e una convivenza di tipo residenziale; • offrire una possibilità di mantenere una vita sociale attiva, dato che spesso sono scarse le possibilità d’aggregazione nel tempo libero; • offrire la possibilità di conoscere nuovi luoghi, in una logica di arricchimento culturale e di socializzazione; • offrire la possibilità di svolgere attività quotidiane al di fuori dell’ambiente familiare; • potenziare le autonomie e mantenimento delle capacità esistenti; • potenziare e favorire le capacità cognitive e relazionali in situazione protetta. RISPETTO ALLA FAMIGLIA: • dare la possibilità ai genitori di sperimentarsi in momentanei stacchi dal loro congiunto disabile; • sostenere il nucleo familiare attraverso momentanei periodi di stacco dai compiti di cura; • dare alla diade genitoriale la possibilità di ritrovarsi in una dimensione di coppia e non solo di genitori. AZIONI PREVISTE • • • • • • • • • Individuazione dell’utenza attraverso un confronto con i referenti Ausl territoriali; Raccolta dati, attraverso visite domiciliari; Individuazione dei bisogni del gruppo utenti; Definizione degli obiettivi generali e specifici; Individuazione delle attività; Sperimentazione del percorso e delle attività programmate; Verifiche periodiche del gruppo operativo con la presenza del supervisore Anffas ; Contatti telefonici in una logica di riscontro e verifica dell’esperienza con le famiglie e se necessari incontri. Stesura della documentazione finale (la documentazione tecnica e amministrativa è a carico del coordinatore, mentre sarà cura del tecnico supervisore la stesura della relazione annuale); EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Anffas, Ausl Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Tecnico Anffas, educatori, assistenti di base, volontari RISULTATI ATTESI Effettuazione di 8 week-end per l’anno 2009/10, rivolti ad una fascia d’utenza grave – gravissima; Risposta alle situazioni più gravi; 361 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° week-end realizzati; N° utenti per ogni week end; N° utenti complessivi; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 14.976,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 14.976,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 362 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO SOGGIORNI ESTIVI DISABILI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Cittadini disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO • Possibilità, anche se per un periodo ridotto, di vivere delle esperienze al di fuori del contesto familiare o residenziale abituale, da parte di persone con handicap di diversa gravità. 363 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • Offerta alle famiglie, che sopportano il carico assistenziale per tutto l’anno, di un intervallo di vacanza e di un periodo di recupero psichico e fisico, soprattutto nelle situazioni più gravi. AZIONI PREVISTE La commissione tecnica già costituitasi si occuperà dell’organizzazione di vacanze, per l’estate 2009, con una valenza ricreativa ed educativa, che diano la possibilità alle persone disabili di fruire di contesti non esclusivamente rivolti all’handicap, con un’assistenza qualificata 24 ore su 24; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Tutti i Comuni del Distretto, l’Azienda USL (Ussi Disabili Adulti), Associazioni (Idee ed esperienze di Granarolo dell’Emilia) Cooperativa sociale “L’ORTO” di Minerbio, Coop. H24 di Castenaso, AUSER, Associazione Arca di Noè di Granarolo dell’Emilia, Associazioni dei disabili: ANFFAS, AIAS, ecc. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Educatori e volontari RISULTATI ATTESI Incremento del numero di partecipanti alle vacanze. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. soggiorni vacanze realizzati N. ragazzi coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 50.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 50.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 364 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO DIVERSE ESPRESSIONI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] Elisa Caldironi - 0534/800062 - cell. 338 8799333 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità di tutte le fasce di età residenti nei Comuni del Distretto; attraverso le azioni di spettacolo pubblico saranno coinvolti i cittadini del territorio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2008 365 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Radicare e partecipare il più possibile alla cittadinanza ed alle istituzioni del territorio del Distretto le attività espressive agite da persone con disabilità, con particolare riguardo alle arti performative ed ai linguaggi dello spettacolo. Diffondere e sostenere la cultura dell’inclusione sociale, della pace e dei diritti. AZIONI PREVISTE Svolgimento di laboratori intensivi, produzione di spettacoli. L’obiettivo “in costruzione” rimane l’inclusione degli spettacoli prodotti in rassegne e cartelloni locali + azioni di comunicazione rivolte agli altri attori sociali (mondo associativo) del territorio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sap, Club del sabato ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto, Istituzioni Culturali, Associazioni, terzo settore, Istituzioni scolastiche. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Circa 5 o 6 Attori anche in veste di tecnici esperti teatrali / formatori. RISULTATI ATTESI Incremento dell’attività teatrale anche nei Comuni in cui è stata introdotta di recente o non è ancora in corso, crescita delle competenze degli attori con disabilità e del numero degli spettacoli rappresentati, crescita del pubblico che potrà assistervi, miglioramento dell’immagine delle persone con disabilità, o più in generale “deboli”, radicamento culturale. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n. attori con disabilità che partecipano all’esperienza teatrale n. delle occasioni / sedi formative n. degli spettatori degli spettacoli n. delle rappresentazioni PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 15.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 15.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 366 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • • • • • • Completare l’informatizzazione della rete degli SPORTELLI SOCIALI per servizi dall’accesso alla gestione Garantire il diritto all’informazione sui servizi e sulle opportunità delle reti; Assicurare nel percorso dello SPORTELLO SOCIALE l’equità di accesso, di trattamento e accessibilità Consolidare i percorsi di semplificazione e omogeneizzazione dell’accesso, con procedure omogenee ed in rete fra i diversi servizi in un’ottica di sistema integrato Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di Dimissione Protette. Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR 1206/07 Sostenere e qualificare il lavoro degli operatori degli sportelli sociali e degli operatori del servizio sociale territoriale e di rete Attivare un percorso di formazione permanente dei vari operatori del Sistema Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e verifica delle stesse SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] 367 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili DESTINATARI • • • • • anziani disabili popolazione fragile a rischio di non autosufficienza immigrati famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Promozione e sviluppo degli sportelli sociali Collegamento Sportello Sociale - Sportello unico distrettuale Collegamento Sportello Sociale – Sportello Lavoro Implementazione omogenea dell’Osservatorio Provinciale – sistema informatico che consente la registrazione del bisogno espresso dal cittadino e il monitoraggio in tempo reale; AZIONI PREVISTE • • • • • • Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Disabili etc.) e relativa formazione degli operatori; Attuazione del Progetto dimissioni protette - ampliamento del sistema di offerta della rete dei servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo; Attivazione corsi di formazione per gli operatori e per il servizio di sociale territoriale di rete: sviluppo del sistema di presa in carico nella definizione di metodologie operative omogenee nei diversi ambiti d’intervento, analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni emergenti, i percorsi di valutazione multidimensionale con particolare riguardo all’area della disabilità; Attivazione collaborazioni di consulenza giuridica. Realizzazione Guida dei servizi. Costruzione del portale web distrettuale dei servizi; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Area sociale, socio-sanitaria, sanitaria, lavoro e immigrazione. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Operatori Sportelli sociali, sportelli sanitari e sportelli lavoro, sportello migranti etc..; Assistenti sociali , responsabili del caso dei Comuni; Assistenti sociali, educatori e psicologi dei servizi distrettuali; Esperto giuridico. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - Professionisti e formatori dei servizi pubblici ed esterni; 368 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili - Agenzie formative; Sotware house; RISULTATI ATTESI - Il miglioramento ed uniformità dell’accessibilità ai servizi; L’adeguatezza e appropriatezza delle risposte; La semplificazione delle procedure; Miglioramento dell’accoglienza; Potenziamento e messa in rete di tutte le informazioni delle reti; Tracciabilità e trasparenza dei percorsi: dall’accesso, alla presa in carico e all’erogazione; Miglioramento della qualità e del benessere del lavoro degli operatori; Arricchimento delle professionalità ; INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • Numero dei nodi informatizzati e numero degli operatori formati; Numero progetti di dimissione protetta attivati; Numero corsi di formazione e numero operatori coinvolti; Realizzazione Guida dei servizi. Avvio progetto portale web distrettuale dei servizi; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 92.349,49 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 6.384,23 • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 85.965,26 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 369 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E MAGGIORENNI CON DIFFERENTI DISABILITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Associazione “Idee ed Esperienze” onlus AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di San Giorgio di Piano (Biblioteca) Venerdì pomeriggio 17:00/18:30 REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Barbara Giovannini 339/300.86.50 [email protected] Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected] DESTINATARI 11 Ragazzi/e con diverse disabilità residenti nel Distretto Pianura Est (6 facenti parte del Laboratorio dell’anno precedente + 5 nuovi inserimenti) SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2002 370 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Gli obiettivi in programma nella progettazione 2009/2010 sono: Valorizzare l’esperienza consolidata del gruppo iniziale aiutando le persone a percepirne un’identità ed un’esperienza concreta che appartengono già a ciascuno Accogliere nuovi partecipanti: quindi agire con misura accettabile sul contesto del gruppo in modo da favorire un clima accogliente e che favorisca l'incontro fra persone "più esperte" che guidano quelle meno esperte Stimolare nei partecipanti nuove modalità espressive e partecipative attraverso l’utilizzo di percussioni come accompagnamento al canto, ai suoni e alle parole. Potenziare l’attenzione sul “ritmo” inteso anche come ritmo interiore legato al respiro e all’emotività del momento. Iniziare ad impostare un percorso di autostima personale legata alla realizzazione delle singole esecuzioni sottolineando l’importanza dell’interazione con gli altri anche nei tempi e negli spazi. collegare il Laboratorio Musicale con quello Teatrale di Castel Maggiore fin da settembre per coordinare i due percorsi artistici in modo parallelo ed integrato prevedendo più momenti comuni e valorizzando le diverse forme espressive. AZIONI PREVISTE Per i ragazzi/e: 1. percorso formativo settimanale da metà settembre 2009 a inizi maggio 2010 2. momento della rappresentazione dove comunicare al pubblico l'esperienza espressiva, creativa ed artistica. Impostare e strutturare, ad opera dell’Associazione, un’attività di coordinamento fra le realtà coinvolte (Comuni coinvolti, P.d.Z., A.Usl, referenti del Laboratorio, famiglie) con l’obiettivo sia di potenziare la riuscita dell’attività sia di far ricadere maggiormente verso l’esterno (cittadinanza) l’intero progetto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Diverse espressioni Laboratorio Teatrale di Castel Maggiore. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Associazione “Idee ed Esperienze” onlus Maestro Marco Bartolini della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli Associazione Camelot con un suo conduttore - Comuni di residenza dei ragazzi (per il momento: San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano, Granarolo dell’Emilia) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - 2 conduttori stabili del Laboratorio: il Maestro Bartolini ed un collega facente parte dell’Associazione Camelot 1 educatore dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il compito anche di divulgazione verso l’esterno. 371 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili RISULTATI ATTESI - Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme Maggior visibilità del Laboratorio e delle sue rappresentazioni sul Territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - - Numero dei partecipanti all’attività Numero delle rappresentazioni e di pubblico presente Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue produzioni espressive (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato e non) Numero di Organizzazioni /Redazioni che ne hanno dato ulteriore diffusione PIANO FINANZIARIO • • spesa 2 conduttori Laboratorio - € 3.800,00 spesa 1 educatore dell’Associazione - € 500,00 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 4.300,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 4.300,00 (€ 2.000,00 Comune di San Pietro in Casale, € 1.200,00 Comune di San Giorgio di Piano + utilizzo locale, € 1.100,00 Comune di Granarolo dell’Emilia) ⇒ Le divisioni di spesa di cui sopra potrebbero essere suscettibili di modifiche a seconda anche della residenza dei partecipanti all’attività. 372 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO LABORATORIO TEATRALE PER RAGAZZI/E MAGGIORENNI CON DIFFERENTI DISABILITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Associazione “Idee ed Esperienze” onlus AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di Castel Maggiore (Casa del Volontariato) Lunedì pomeriggio 17:30/19:30 REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Barbara Giovannini 339/300.86.50 [email protected] Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected] DESTINATARI 15 Ragazzi/e con diverse disabilità residenti nel Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2004 373 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili OBIETTIVI DEL PROGETTO Dato il consolidamento negli anni dell’attività con grande entusiasmo e presenza costante dei partecipanti, nella prossima programmazione si vuole porre, in particolare, maggior rilievo ai seguenti obiettivi: valorizzare maggiormente le potenzialità individuali dei partecipanti ponendo la priorità sul radicamento dei soggetti più deboli (indispensabile quindi la terza figura di un conduttore) potenziare le capacità di ascolto e di autostima personale dei singoli che sempre più riescono a sentirsi parte integrante di un gruppo in cui rispettare le differenti modalità espressive. collegare il Laboratorio Teatrale con l’esperienza di quello Musicale di San Giorgio di Piano. L’obiettivo non è solo far “confluire” nell’azione 2 entrambe le attività, ma fin da settembre coordinare i due percorsi artistici in modo parallelo ed integrato prevedendo più momenti comuni e valorizzando le diverse forme espressive. AZIONI PREVISTE Per i ragazzi/e: 1. percorso formativo settimanale da metà settembre 2009 a inizi maggio 2010 2. momento della rappresentazione dove comunicare al pubblico l'esperienza espressiva, creativa ed artistica. Impostare e strutturare, ad opera dell’Associazione, un’attività di coordinamento fra le realtà coinvolte (Comune, P.d.Z., A.Usl, Ass.Camelot, famiglie) con l’obiettivo sia di potenziare la riuscita dell’attività sia di far ricadere maggiormente verso l’esterno (cittadinanza) l’intero progetto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Diverse espressioni Laboratorio Musicale di San Giorgio di Piano. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Associazione “Idee ed Esperienze” onlus Associazione Teatro di Camelot RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - 3 conduttori stabili del Laboratorio facenti parte dell’Associazione Camelot 1 educatore dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il compito anche di divulgazione verso l’esterno. RISULTATI ATTESI - Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme Maggior visibilità del Laboratorio e delle sue rappresentazioni sul Territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - Numero dei partecipanti all’attività Numero delle rappresentazioni e di pubblico presente 374 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili - - Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue produzioni espressive (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato e non) Numero di Organizzazioni /Redazioni che ne hanno dato ulteriore diffusione PIANO FINANZIARIO • • spesa 3 conduttori Laboratorio - € 4.800,00 spesa 1 educatore dell’Associazione - € 500,00 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.300,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 5.300,00 Comune di Castel Maggiore 375 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO “IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E MAGGIORENNI CON VARIE DISABILITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Associazione “Idee ed Esperienze” onlus AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di Castel Maggiore (palestra Liceo Keynes) merc.pomeriggio 17:50/19:00 REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Barbara Giovannini 339/300.86.50 [email protected] Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected] DESTINATARI 12 Ragazzi/e con diverse disabilità residenti nel Distretto Pianura Est (8 dell’anno precedente + 4 nuovi inserimenti) SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Avvio sperimentale del progetto 21 gennaio 2009 (20 incontri gennaio/giugno) OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Aumentare la capacità di movimento dei partecipanti, 376 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili 2. 3. Consolidare un processo di acquisizione dei tempi e delle regole, Attraverso un'attività organizzata e strutturata rinforzare nei partecipanti il senso di appartenenza ad un gruppo nel quale rispecchiarsi di cui sentirsi parte integrante. AZIONI PREVISTE - 31 incontri per i partecipanti ( inizio ottobre 2009/ fine maggio 2010) dalle 17:45 alle 19:00 Incontri periodici di verifica e coordinamento con tutte le realtà coinvolte Lezioni “aperte” EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Associazione “Idee ed Esperienze” onlus Società Sportiva A.S.D. Happy Basket 07 Funo Comune di Castel Maggiore C.I.P. provincia di Bologna A.Usl nel caso di un inserimento con una disabilità che richieda un rapporto individualizzato RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 1 conduttore “tecnico” facente parte della Società Sportiva 1 conduttore con competenze sull’handicap ( referente dell’Associazione) 1 tecnico formato C.I.P. di supporto all’avvio + un tirocinante 1 educatore A.Usl di supporto individuale se necessario 1 educatore dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il compito anche di divulgazione verso l’esterno. - RISULTATI ATTESI - Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme Maggior visibilità del Laboratorio sul Territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - - Numero e frequenza dei partecipanti Numero degli “incontri aperti” Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue iniziative (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato e non) Numero di Organizzazioni /Redazioni che ne hanno dato ulteriore diffusione PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE di cui: • risorse comunali - € / € 4.400,00 377 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • • • • • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / FRNA (risorse regionali) - € / Fondo Nazionale FNA - € / Fondo Sanitario Regionale - € / Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 4.400,00 ⇒Alla data odierna non è possibile formulare un piano finanziario attendibile pertanto la cifra di cui sopra è da considerarsi SOLO indicativa. Non sappiamo ancora in quali Comuni hanno la residenza i nuovi ragazzi che verranno iscritti e se fra loro, ci ne sia uno/a che richieda il proprio educatore (vedi inserimento dell’A.Usl) 378 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO SORRIDERE INSIEME (pet-therapy - Disabili) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comunità Santa Maria Della Veneta - ONLUS AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Comunità Santa Maria Della Venenta- ONLUS Marignani Paola Tel. 051/66.37.200 – fax 051/66.37.186 – cell. 340/46.63.663 DESTINATARI • Ragazzi disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità con l’anno precedente OBIETTIVI DEL PROGETTO Arricchimento della sfera personale dei ragazzi garantendo il recupero di un buon equilibrio psico-fisico mediante l'impiego della pet-therapy e della musicoterapia. AZIONI PREVISTE Nr. 1 incontro di pet-therapy a cadenza settimanale per un periodo di 6 mesi nei quali si impegneranno i ragazzi in diverse attività integrate con le terapie sanitarie e riabilitative in essere; 379 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili La proposta sarà quindi personalizzata a seconda della patologia e del piano d'intervento globale; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto si integra con altri interventi: a) sostegno socio-psicologico - educativo; b) biorisonanza e musicoterapia; c) eventuali attività a carattere strettamente sanitario da concordare col personale preposto; ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • Istituti scolastici del distretto Associazioni e cooperative con attività di assistenza specifica per ragazzi disabili RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • • Educatrice cinofila conduttrice di pet-therapy educatori professionali psicologa tecnica delle nuove comunicazioni (biorisonanza e musicoterapia) operatori socio-sanitari specializzati infermiera professionale RISULTATI ATTESI • • contenimento del disagio socio sanitario rinforzo comunicazione verbale e non e della propria identità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Le risposte alle modalità operative e agli obiettivi da parte dell'equipe e degli operatori di riferimento, costituiranno gli indicatori sia per il monitoraggio durante l'attivazione del progetto che per la valutazione finale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.440,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 1.440,00 a carico della Comunità 380 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO DAMA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Migliorare la qualità di accesso alle prestazioni specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e protetti e riduzione dei tempi di attesa per i cittadini disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Dipartimento dell’Assistenza Socio sanitaria AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Francesca Mezzetti – Medico di Organizzazione Distretto Pianura Est – Via Asia, 61 – 40018 san Pietro in Casale - Tel: 051/6662715 [email protected] DESTINATARI Disabili e famiglie dei disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Migliorare la qualità di accesso alle prestazioni specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e protetti e riduzione dei tempi di attesa 381 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili AZIONI PREVISTE 1. 2. attivazione numero verde per richiesta di assistenza negli appuntamenti e nelle visite ambulatoriali formulazione di percorsi dedicati RISULTATI ATTESI Presa in carico delle problematiche inerenti le prestazioni specialistiche dei pazienti disabili PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 382 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili INTERVENTO/PROGETTO DEFINIZIONE UNITÀ DISABILI DGR 1230/08 DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE AREA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Definire il percorso per l’accesso e la valutazione multidimensionale e la definizione del piano individuale di assistenza e di cura come da indicazioni del “Piano disabili adulti” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Bologna AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti AUSL di Bologna Direttore Dipartimento Attività Socio Sanitarie DESTINATARI Adulti Disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Assicurare criteri di accesso e presa in carico uniformi e condivisi per l’accesso alla rete dei servizi sociosanitari Attivazione della UVM 383 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Disabili • Verifica della appropriatezza dell’attuale offerta rete servizi area disabili EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Dipartimento Salute Mentale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Aree Dipartimentali Ausl Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Professionisti dell’Ausl e dei Comuni RISULTATI ATTESI Definizione di linee guida per la valutazione e la progettazione personalizzata in linea con le indicazione della DGR 1230/08 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Definizione della equipe di valutazione multidimensionale a livello distrettuale; Documento linee guida PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 384 385 386 387 388 PROGETTO ARTE E SALUTE MENTALE - TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI - AZIENDA USL - DSM Il progetto “Arte e Salute Mentale”, iniziato nel 1998 ha realizzato, per due gruppi di pazienti in carico al DSM dell’Ausl di Bologna, Distretti Pianura Est e Ovest e di Casalecchio e San Lazzaro, un percorso formativo per le Arti Burattinaie e per le Attività Teatrali, realizzato grazie all’ integrazione del lavoro di artisti professionisti e di operatori della salute mentale. Nel 2000 nasce l’Associazione “ARTE E SALUTE onlus” con la quale il DSM ha attivato una convenzione di collaborazione per la realizzazione del Progetto “Arte e Salute Mentale”. Gli obiettivi principali del Progetto sono: • Raggiungere obiettivi terapeutici e riabilitativi • Acquisire abilità specifiche attraverso corsi di formazione professionale per favorire reali possibilità lavorative attraverso la produzione di spettacoli e potenziando le possibilità di integrazione nella comunità locale. • Attraverso i laboratori scolastici favorire la costruzione di un’immagine diversa della persona affetta da disturbo mentale non più legata al pregiudizio e allo stigma. I risultati raggiunti nel 2008: Formazione e produzione di spettacoli : • spettacolo per ragazzi “Ascolta: ti racconto” Repliche • spettacolo per ragazzi “Il pifferaio di Hamelin” Repliche • spettacolo per ragazzi “Naviga, Naviga via” Repliche • spettacolo di Burattini “Farsette di animali e d’ogni specie” Debutto e Repliche • spettacolo di prosa “Shakespeare folie” Repliche • spettacolo di prosa “Drammi didattici” di B.Brecht Repliche • spettacolo di prosa “Edipo Re” di P.P.Pasolini Debutto e Repliche • spettacolo di prosa “Rusco – De Rerum Natura” Debutto e Repliche • spettacolo di prosa “Il Vangelo secondo Matteo” Debutto previsto Aprile 2009 È proseguita l’attività di laboratorio burattini con le scuole elementari di San Giovanni in Persiceto e di San Giorgio di Piano. • per gli utenti coinvolti nel Progetto si sono realizzati inserimenti lavorativi, con regolari contratti, attraverso gli spettacoli di nuova produzione e replicati sia nel territorio aziendale che in quello regionale e nazionale. • per tutti gli utenti coinvolti nel Progetto si è registrato un miglioramento clinico e del livello di qualità della vita. Il Progetto ha coinvolto 32 pazienti supportati da 5 operatori a tempo parziale del DSM ed è stato realizzato utilizzando finanziamenti del Progetto Obiettivo Regionale. PROGETTO UTILIZZO TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPIA - AZIENDA USL - DSM L’utilizzo in modo strutturato delle terapie espressive nel Dipartimento Salute Mentale Area Nord è presente sin dal 2003, responsabile dei percorsi la Dott.ssa Flavia Russillo, medico psichiatra del CSM di San Giorgio. Gli obiettivi principali sono: il supporto, mediante l’utilizzo delle terapie espressive, ai progetti terapeutico riabilitativi individuali predisposti dai moduli del CSM invianti 389 - lo sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione I risultati raggiunti: le attività di danza e movimento terapia sono tenute con frequenza settimanale presso la palestra Comunale del Comune di San Giorgio di Piano il gruppo dei partecipanti si è nel tempo consolidato e ampliato sino ad un totale di 15 pazienti sono stati attivati alcuni percorsi individuali PROGETTO OPERATORE RADIOFONICO - AZIENDA USL DSM Il progetto “Psicoradio” è iniziato nel maggio 2006 attraverso un percorso di formazione per operatore della radiofonia articolato in diverse fasi, che prevedevano anche la progettazione e produzione di programmi radiofonici in cui i pazienti attraverso l’attivazione di collaborazioni con radio commerciali già attive sul territorio, affronteranno i temi della psichiatria e non solo, offrendo un luogo di comunicazione e di confronto. Il percorso formativo è stato gestito in collaborazione con il DSM Bologna, l’Associazione Arte e Salute Onlus, l’ente di formazione “Futura” di San Pietro in Casale. È stato chiesto il finanziamento del progetto per il 2009 attraverso i bandi provinciali per la formazione. I risultati raggiunti: La Provincia di Bologna, Assessorato alla formazione, ha finanziato per l’anno 2008 il percorso formativo che ha coinvolto 7 nuovi allievi per un totale di 13, prevedendo un ampliamento della frequenza a tre giorni settimanali; è prevista la prosecuzione per il 2009. La redazione di Psicoradio ha realizzato una serie di programmi radiofonici sui temi della salute mentale con la collaborazione e supervisione di giornalisti professionisti che sono trasmessi attualmente sul circuito nazionale di Popolare Network (da Trieste a Messina) nella giornata del giovedì alle ore 15 e la domenica su Radio Città del Capo di Bologna alle 13,15. Sono stati inoltre realizzati non solo programmi radiofonici ma anche convegni, incontri con le scuole e le università, manifestazioni in piazza, partecipazione ai Mondiali antirazzisti. È stata assegnata alla redazione di Psicoradio adeguata sede, dalla quale realizzano i programmi, presso l’ex Roncati di Bologna – Viale Pepoli n. 5. È stato realizzato un sito internet www.psicoradio.it gestito dagli allievi del corso su temi di interesse generale. Per tutti gli utenti coinvolti nei progetti si è registrato un miglioramento clinico e del livello di qualità della vita. Il progetto ha coinvolto complessivamente 13 pazienti, con la presenza di n. 2 operatori del DSM a tempo parziale. 390 391 392 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Benessere e salute mentale Comune o altro ente capofila di progetto Istituzione G.F.Minguzzi - Provincia di Bologna- Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Anna Del Mugnaio Direttore Istituzione Minguzzi Via S.Isaia 90 –Bologna [email protected] 051/5288516 Destinatari operatori dei servizi socio –sanitari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Il progetto non è in continuità con azioni progettuali avviate precedentemente Ambito territoriale di realizzazione provincia Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Associazioni di famigliari e utenti Azienda Usl/Dsm di Bologna e di Imola pubbliche amministrazioni locali istituzioni scolastiche della provincia di Bologna Reti interistituzionali e reti progettuali La malattia mentale – come si evince in numerosi documenti prodotti dall’OMS- è un fenomeno in crescita costante che pone più di un problema all'Unione europea (UE). Si ritiene, infatti, che i disturbi mentali interessino più di un cittadino europeo su quattro in età adulta. Tali disturbi sono all'origine della maggior parte dei 58.000 decessi annuali, dovuti al suicidio, un atto che causa più vittime degli incidenti stradali. Un problema che è aggravato dal fenomeno della stigmatizzazione delle malattie mentali. I malati mentali e le persone mentalmente carenti si trovano ad affrontare timori e pregiudizi – lo dimostrano numerose evidenzeche hanno l'effetto di aumentare la sofferenza personale, aggravando l'emarginazione sociale. Come dire che le persone non soffrono solo per il disturbo in sé ma anche per le conseguenze sociali e relazionali che il disturbo produce. E’ in questa direzione che il progetto salute mentale- in conformità con le indicazioni dell’ OMSindividua come obiettivi prioritari : 393 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale • • • • • • • Azioni previste • • • Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Promuovere la consapevolezza dell’importanza del benessere mentale; Promuovere interventi contro lo stigma, la discriminazione, l’ineguaglianza; favorire empowerment e sostegno Coinvolgere attivamente in questo processo le persone con problemi di salute mentale e le loro famiglie Progettare e realizzare interventi che includano la prevenzione, la promozione, il trattamento, la riabilitazione, l’assistenza e il recupero Promozione di incontri con le scuole per superare lo stigma e il pregiudizio Attivazione Cicli di incontri a tema rivolti a famigliari, operatori ed utenti Promozione della mostra fotografica “Nonostante la vostra cortese ospitalità “ in alcuni distretti della provincia Attivazione del “Premio Nino Loperfido” e costituzione fondo librario Promozione di azioni su Teatro e salute mentale Costruzione di un sito/strumenti di social network sulla salute mentale Costo totale previsto 40.000 Quota regionale Quota nazionale Si prevede il monitoraggio delle singole attività 394 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale INTERVENTO/PROGETTO “ARTE E SALUTE MENTALE”: TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL di Bologna DSM - Arte e Salute onlus AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Ivonne Donegani 051/6644775 (DSM) Dottor Giuseppe Mariani (referente organizzativo Arte e Salute Onlus) - Ufficio Cronopios 051/224420 DESTINATARI Pazienti in carico al D.S.M. - CSM dei Distretti: Pianura Est, Pianura Ovest, Casalecchio di Reno, Porretta Terme, S. Lazzaro di Savena. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • Acquisizione di abilità specifiche attraverso corsi di formazione professionale 395 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale • • • • Favorire reali possibilità lavorative attraverso la produzione di spettacoli Raggiungere obiettivi terapeutici e riabilitativi Concretizzare la possibilità, per le persone seguite dai servizi di salute mentale, di essere riconosciuti soggetti di produzione artistico-culturale da parte della comunità locale, garantendo in tal modo un aumento delle possibilità di integrazione con il proprio territorio di residenza e operando nella direzione della lotta allo stigma. Attraverso i laboratori scolastici favorire la costruzione di un’immagine diversa della persona affetta da disturbo mentale , non più legata al pregiudizio a allo stigma. AZIONI PREVISTE • • • • • Formazione e produzione di spettacoli sia teatrali che cinematografici Integrazione del lavoro tra artisti professionisti, pazienti ed operatori della salute mentale Realizzazione di laboratori di costruzione di burattini, movimento e scrittura di un testo nelle scuole elementari di San Giorgio di Piano e San Giovanni in Persiceto; in corso contatti per realizzare un Laboratorio anche presso le scuole di Castelmaggiore. Stanziamento di una quota economica forfettaria per incentivare i Comuni all’acquisto degli spettacoli Promozione degli spettacoli presso i Comuni EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto in continuità da alcuni anni. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI DSM Ausl di Bologna - Arte e Salute onlus - Arena del sole RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE I Progetti coinvolgono 32 pazienti supportati da n. 5 operatori a tempo parziale (Educatori Professionali e Infermieri) del D.S.M. Area Dipartimentale CSM, a garanzia del buon esito dei progetti. RISULTATI ATTESI Pieno utilizzo degli spettacoli in tutta l’area distrettuale; Aumento delle opportunità lavorative degli utenti inseriti nei percorsi formativi e di transizione al lavoro. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • miglioramento clinico miglioramento del livello di qualità della vita cambiamento della percezione del disturbo psichico e migliore integrazione della persona affetta dal disturbo mentale nella collettività numero di spettacoli acquistati dai Comuni del Distretto 396 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 5.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 397 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO OPERATORE RADIOFONICO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico ai CSM SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna DSM AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Azienda USL di Bologna DSM Dott.ssa Ivonne Donegani 051-6644775 (DSM ) Dottor Giuseppe Mariani (referente organizzativo Arte e Salute Onlus) - Ufficio Cronopios 051/224420 Dott.ssa Cristina Lasagni 335-5866716 (Arte e salute onlus) DESTINATARI Pazienti in carico al D.S.M. di Bologna (tra cui si segnalano pazienti residenti sul Distretto) SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO 398 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale • • • Sviluppo delle risorse comunicative e creative individuali Formazione e professionalizzazione dei pazienti nel campo della comunicazione per la realizzazione e conduzione di programmi radiofonici di informazione, approfondimento e cultura sui temi della psichiatria/disagio; Lotta allo stigma ed al pregiudizio attraverso la diffusione di una comunicazione sulla salute mentale a livello delle radio locali e nazionali AZIONI PREVISTE Le azioni del progetto si sviluppano su 2 livelli: 1. Livello: consolidamento dei programmi/formazione • Prosecuzione delle “messa in onda” il giovedì sul circuito nazionale di Popolare Network (da Trieste a Messina ) e nella giornata della domenica su Radio Città del Capo, di un Programma radiofonico condotto da pazienti psichiatrici sui temi del disagio mentale; • Gestione di un sito internet gestito dagli allievi del corso su temi di interesse generale; • prosecuzione del percorso formativo in situazione ; 2. Livello: sviluppo di nuove proposte/programmi (proposte progettuali da concordare con gli enti eniteressati) • Psicoradio agenzia di informazione La redazione di Psicoradio può realizzare una serie di programmi radiofonici che i comuni potrebbero distribuire alle emittenti locali, come vera e propria campagna di comunicazione. I temi possono riguardare il campo socio-sanitario (informazione su aspetti della salute mentale, lotta allo stigma, prevenzione, dipendenze...) ma anche, più in generale, ambiti di interesse dei comuni stessi. I programmi vengono realizzati dalla redazione di Psicoradio con la supervisione di giornalisti professionisti e in collaborazione con esperti dei vari settori. • Psicoradio nei Comuni I Comuni assumono l’impegno di farsi tramite presso le radio che trasmettono nella loro area, affinché le emittenti mandino in onda i programmi prodotti da Psicoradio, e che attualmente vanno in onda sul circuito nazionale di Popolare Network. Psicoradio può mettere a disposizione i programmi in 2 formati ( 8’ e 15’). Per i Comuni, questa iniziativa può configurarsi come una vera e propria campagna di lotta allo stigma e di educazione sanitaria nel campo della salute mentale. • Psicoradio nelle scuole Psicoradio può realizzare interventi nelle scuole in collaborazione con i Servizi, come parte di una campagna sul disagio giovanile e sulla salute mentale. La radio è infatti uno strumento che si presta a coinvolgere i giovani e ad interessarli attivamente agli argomenti. Questi interventi nelle scuole possono tradursi in programmi radiofonici realizzati in collaborazione con gli studenti, in onda sulle radio locali, con un ritorno anche per i giovani che non vi hanno preso parte attivamente. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • Radio Nebbia 399 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • DSM AUSL DI BOLOGNA Associazione “Arte e Salute onlus” RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Nel 2008 si è consolidata la partecipazione al Progetto di 13 pazienti che proseguiranno il percorso formativo anche nell’anno 2009. A supporto del gruppo di pazienti coinvolti è prevista la presenza di n. 2 operatori a tempo parziale RISULTATI ATTESI Realizzazione di opportunità di lavoro per gli utenti inseriti nel percorso di transizione al lavoro Maggiore diffusione della programmazione radiofonica INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Schede di valutazione benessere delle persone prima, durante ed al termine dell’intervento PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 5.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 400 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO I.E.S.A. (INSERIMENTO ETEROFAMILIARE ADULTI SOFFERENTI DI DISTURBI PSICHICI) SUPPORTATO DI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai CSM SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL di BOLOGNA - DSM AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti DSM – Dr.ssa Donegani (051/6644775) DSM - Mara Monti (051/6644867) DESTINATARI Pazienti psichiatrici in carico ai CSM SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Per IESA (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti) si intende l’inserimento temporaneo di una persona che soffre o che ha sofferto di disturbi psichici presso una famiglia di volontari disposta ad accoglierla. Può essere proposto per continuare il percorso riabilitativo della persona verso l’autonomia o quando il nucleo familiare è assente o temporaneamente in difficoltà. La famiglia viene appositamente selezionata e formata, è costantemente supportata dagli operatori 401 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale dell’equipe IESA e può contare su un rimborso spese mensile. L’ospitalità, che può essere a tempo pieno o a tempo parziale, è regolamentata di un contratto tra l’Ausl di Bologna, l’utente e la famiglia ospitante. Le ricerche dimostrano che l’Inserimento Eterofamiliare Supportato consente un miglioramento della qualità della vita, un recupero psicologico e un aumento dell’autonomia dell’ospite. AZIONI PREVISTE Promozione della cultura dell’Inserimento Eterofamiliare e ricerca di famiglie disponibili all’ospitalità, in collaborazione con gli Enti locali. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Salute Mentale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI DSM RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Il Progetto IESA è rivolto a tutto il territorio dell’Ausl e si articola in più aspetti: reperimento e selezione famiglie ospitanti, selezione candidati ospiti in collaborazione con i CSM invianti, abbinamento ospitanti-ospiti, supporto costante alle convivenze, raccordo in itinere con i CSM invianti, etc.. In questa fase prevede l’impegno di circa 10 operatori di diversa professionalità del DSM a tempo parziale (6 ore settimanali ciascuno). RISULTATI ATTESI Diffusione della cultura IESA nel territorio Individuazione di famiglie da candidare al progetto e loro abilitazione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - n. famiglie abilitate n. ospiti abilitati n. inserimenti effettuati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE A carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale Il rimborso spese alla famiglia ospitante è a carico dell’ospite, qualora questi non disponga di sufficienti risorse l’Ausl integra per la quota mancante. 402 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPIA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda Usl di Bologna C.S.M di S.Giorgio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Flavia Russillo, C.S.M. San Giorgio di Piano 0516644775 DESTINATARI Utenti adulti in carico ai CSM del Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità da alcuni anni. 403 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • il supporto, mediante l’utilizzo di Terapie Espressive, ai Progetti Terapeutico Riabilitativi individuali predisposti dalle UO dei CSM invianti; l’individuazione di risposte personali alle problematiche del disagio, attraverso lo sviluppo delle risorse creative individuali; lo sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione. AZIONI PREVISTE Attività e pratiche attraverso l’utilizzo delle espressioni artistiche EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Salute Mentale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Ausl di Bologna Dipartimento Salute Mentale Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE È prevista la presenza nella gestione dei gruppi e delle attività di un Medico Psichiatra del C.S.M. di San Giorgio e di un’Arteterapeuta a contratto Libero Professionale. RISULTATI ATTESI Consolidamento/ampliamento del gruppo di utenti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Schede di valutazione benessere delle persone prima, durante ed al termine dell’intervento PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.300,00 a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale per affitto impianti sportivi. In via di definizione la possibilità di utilizzo gratuito delle palestre 404 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO TEMPO LIBERO, SPORT E SALUTE MENTALE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL di BOLOGNA - DSM AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti DSM – Dr.ssa Donegani (051/6644775) Maurizio Pruni (051/6644775) Educatore CSM San Giorgio di Piano DESTINATARI Pazienti psichiatrici in carico ai CSM SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità. OBIETTIVI DEL PROGETTO La promozione di progetti sportivi presso i CSM del DSM dell’AUSL di Bologna, Distretto Pianura Est, si sta dimostrando uno strumento particolarmente adatto ed efficace per aprire spazi e opportunità di integrazione sociale per le persone con disturbi mentali e per favorire l’attivazione di reti sociali formali ed informali. 405 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale La riabilitazione, oltre a sviluppare le risorse della persona, deve anche favorire un costante collegamento con l’esterno, affinchè le abilità acquisite possano svilupparsi e articolarsi nei diversi ambiti del sociale. L’attivazione di risorse nella comunità, riduce il rischio di cronicizzazione di pazienti, operatori e servizi che diventano meno stigmatizzati e stigmatizzanti. In questo modo si svolge anche un’azione preventiva, sia costruendo un tessuto sociale facilitante che riduce il rischio di ricadute, sia perché viene favorita un’immagine di servizio aperto, disponibile e accessibile. In ogni UOS CSM sono presenti in modo strutturato Gruppo Calcio/Calcetto, il Gruppo Pallavolo, il Gruppo Basket che aderiscono e si riconoscono negli obiettivi dell’ANPIS (Associazione Nazionale delle Polisportive per l’Integrazione Sociale). AZIONI PREVISTE • • • incontri settimanali di calcetto, basket e pallavolo, utilizzando impianti sportivi e palestre affittate da i Comitati impianti sportivi di Argelato, S.Giorgio di Piano e Budrio. incontri due volte la settimana tra i partecipanti – utenti, operatori, volontari - al termine delle diverse attività sportive per favorire momenti di convivialità, socializzazione e integrazione sociale. trasferte per la partecipazione a tornei regionali di beach volley e calcetto e partecipazione ad incontri nazionali promossi dall’ANPIS. Le attività sportive vengono svolte settimanalmente per tutto l’arco dell’anno: • presso le palestre del Comune di Argelato via F.lli Cervi n. 21 e del Comune di S.Giorgio di Piano via Argelato n. 2 nel periodo settembre – giugno • presso gli impianti esterni nel periodo estivo EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Salute Mentale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Enti Locali, DSM, volontariato, associazionismo RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Tali attività coinvolgono nel complesso circa 40 pazienti e circa 30 volontari presenti nei vari eventi sportivi e ricreativi con l’impegno parziale di 6 operatori di diversa professionalità. RISULTATI ATTESI Coinvolgimento nel territorio di un sempre maggiore numero di volontari impegnati nelle attività sportive e integrazione con le altre realtà sportive esistenti a livello provinciale e regionale INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - n. pazienti coinvolti e presenti stabilmente nelle attività - n. volontari coinvolti 406 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Salute mentale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 2.600,00 a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale per affitto impianti sportivi. In via di definizione la possibilità di utilizzo gratuito delle palestre 407 408 409 410 411 412 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE : La rete degli sportelli sociali ed il portale degli sportelli sociali - anno 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Provincia di Bologna Anna Del Mugnaio Dirigente Servizio politiche sociali e per la salute 051/6598269 [email protected] Comuni e Ausl che hanno partecipato alla sperimentazione dello sportello sociale secondo quanto previsto da delibera consiglio regionale 514/2003 e successivi sviluppi (“Programma distrettuale per la promozione e sviluppo degli sportelli sociali” - DGR 432/2008) Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Provincia servizio politiche sociali e per la salute, Provincia sistemi di Comunicazione e EGovernment, Comuni capofila sede di distretto, ASP Circondario Imolese, Ausl di Bologna Il progetto si pone in continuità con quanto realizzato con la sperimentazione regionale iniziata nel 2004. La Provincia di Bologna nel corso di questi anni si è resa disponibile a: a) realizzare un coordinamento del progetto al fine di permettere la realizzazione di una rete di sportelli sociali a livello provinciale che, seppur con differenziazioni di carattere organizzativogestionale, permetta agli sportelli di essere in rete ed in comunicazione tra loro, b) attivare un Osservatorio provinciale del bisogno in grado di monitorare gli accessi agli sportelli e le richieste dei cittadini, e la creazione di un portale degli Sportelli Sociali attraverso il quale fornire informazioni sui servizi via web, c) trasferire risorse provinciali ai comuni Capofila a sostegno dell’implementazione della rete degli sportelli sociali, dell’individuazione e nomina di un referente/coordinatore di progetto all’interno dell’ufficio di piano e di uno o più redattori del portale degli sportelli sociali. Nel corso del 2008 si è inoltre conclusa la sperimentazione su due distretti di un modello di 413 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale collaborazione tra gli Sportelli Lavoro e gli Sportelli Sociali, nell’ambito del progetto “Integrazione Sportelli lavoro/Sportelli sociali”. La sperimentazione ha permesso di definire modalità operative di raccordo tra i servizi che si occupano di inserimento lavorativo delle persone disoccupate che presentano forma di disagio e sono in carico ai servizi sociali per varie problematiche, e di attuare il raccordo tra i servizi anche a livello informativo e informatico attraverso l’interfaccia tra i diversi sistemi informativi in uso (Garsia, SILER). Ad oggi sono state realizzate le seguenti fasi: Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno: • attivazione Osservatorio del bisogno presso tutti gli sportelli comunali e collegamento con l’Osservatorio del bisogno provinciale; • attivazione del sistema Garsia anziani presso tutti i comuni; • attivazione collegamento con anagrafi comunali (AOL), e attivazione modulo ISEE; • formazione realizzata per tutte le zone; • conclusi i gruppi di lavoro provinciale relativamente all’analisi per estensione Garsia ad area disabili, disagio adulto; • aggiornamento/validazione base informativa di supporto all’osservatorio del bisogno e al Portale della rete Sportelli Sociali, attraverso gruppo di lavoro tra provincia di Bologna e Comune di Bologna (inserimento base informativa per descrivere il “bisogno espresso dal cittadino”). Azioni previste Portale della rete degli sportelli sociali: • realizzati incontri di coordinamento per la definizione del portale ed incontri con soggetti che hanno a disposizione data base o servizi di sportello informativo in materia sociale per futura integrazione, • definita e realizzata architettura portale, • implementazione area Anziani e completato il caricamento delle schede informative di servizi/interventi di tutti i comuni, Attività in corso o da implementare per l’anno 2009 Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno: • in corso l’estensione sistema Garsia per area disabili e migrazione Sportello Sociale e Garsia su piattaforma web • prevista estensione sperimentazione “Integrazione sportelli sociali-sportelli lavoro” a tutti gli ambiti 414 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale • • distrettuali estensione software Garsia minori e relativa integrazione con il SISA Minori regionale estensione Osservatorio provinciale del bisogno, prevedendo la correlazione tra bisogno espresso, bisogno valutato e l’offerta di servizi (preventiva definizione di un prototipo da sperimentare in alcune realtà) realizzazione di un Protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti nel progetto per formalizzare e strutturare le relazioni tra i soggetti coinvolti nel progetto rete degli sportelli sociali. Valutazione eventuale sviluppo di un sistema omogeneo di backoffice a livello provinciale che permetterebbe il collegamento tra il sistema informativo per l’accesso utilizzato da tutti i comuni (sportello sociale/ osservatorio Garsia) e i sistemi informativi utilizzati dall’Ausl. Tale sistema dovrà potersi integrare con gli altri sistemi informativi in uso presso gli altri enti coinvolti nel progetto (Centri per l’impiego, ASP, Acer, Ospedali….). Portale della rete degli sportelli sociali: • attivazione del portale come strumento extranet ad uso esclusivo degli operatori, in un secondo momento si potrà procedere all’attivazione del portale sul web accessibile su internet. Questa area web è stata realizzata con uno strumento di Content Management System di tipo open source, che consentirà l’aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei redattori sia all’interno della Provincia che da parte dei referenti presso le Zone e/o i Comuni coinvolti nel progetto; • formazione dei redattori del portale per l’utilizzo del sistema CMS, al fine di consentire il caricamento e aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei referenti/redattori presso le Zone e/o i Comuni coinvolti nel progetto; • individuazione e nomina di un comitato di redazione del portale composto da specialisti dei diversi ambiti di intervento, il quale dovrà coordinarsi con le fonti di documentazione sociale già esistenti sul territorio; • aggiornamento della base informativa di supporto al Portale della rete Sportelli Sociali, relativa alla mappatura dell’offerta dei servizi/interventi. 415 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale previsto: 60.000 euro Numero incontri di coordinamento realizzati a livello provinciale Osservatorio del bisogno (dati anno 2008): Numero di contatti: Numero di richieste: Numero di comuni collegati: 416 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dati in ambito sociale e sociosanitario a supporto delle funzioni della CTSS di Bologna. Comune o altro ente capofila di progetto -Provincia di Bologna Servizio politiche sociali e sanità -Ufficio di supporto alla CTSS Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti -Del Mugnaio Anna Responsabile Ufficio supporto CTSS Bologna Dirigente Servizio politiche sociali e sanità Provincia Bologna Destinatari Provincia, Uffici di piano, Comuni. Ausl Bologna, Ausl Imola Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente No Ambito territoriale di realizzazione Provinciale Provincia di Bologna Uffici di piano Istituzioni/attori sociali coinvolti Ausl Bologna Dipartimento integrazione sociale e sanitaria Ausl Imola Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni attribuite alle Province da Piano sociale e sanitario e da documenti di programmazione in materia sociale: -coordinamento e partecipazione alla definizione dei Piani di zona, assicurando il necessario supporto tecnico e informativo e attività di supporto alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria; -implementazione e gestione dei sistemi informativi provinciali dei servizi sociali in raccordo con il Sistema Informativo Regionale. Obiettivi del progetto (anche eventuali Tali funzioni sono da svolgere in stretta integrazioni con altre aree d’intervento) interconnessione con gli Uffici di piano e Ausl del territorio provinciale. Il progetto prevede lo sviluppo di attività inerenti: -raccolta, elaborazione ed analisi dati in materia sociale, sociosanitaria e sanitaria a supporto delle funzioni di programmazione e coordinamento; -monitoraggio e valutazione servizi e interventi; -ricerca e approfondimenti in materia sociale e socio sanitaria. Nello specifico sarà opportuno definire un sistema di monitoraggio omogeneo relativamente ai piani di 417 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale zona per la salute e il benessere sociale e attività connesse che permetta attività di monitoraggio e verifica della programmazione a livello di CTSS, consentendo la comparabilità del dato tra i diversi distretti e il livello provinciale. Si prevedono forme di collaborazione ed interconnessione con Osservatorio provinciale sulla scolarità e altri osservatori e/o servizi provinciali per realizzazione di studi e approfondimenti, redazione di report ai fini della programmazione in materia sociale e sociosanitaria. In particolare si prevede una collaborazione con lo staff del Settore Servizi alla Persona e alla comunità per attuare un approfondimento in tema di formazione professionale al fine di rilevare l’impatto delle politiche formative sulle utenze disagiate che rientrano nelle politiche sociali” Azioni previste Definizione griglia di indicatori omogenei a livello provinciale a supporto delle attività di monitoraggio e verifica della programmazione, in particolare inerenti a: • piani di zona per la salute e il benessere sociale; • profilo di comunità, monitoraggio set di indicatori contenuti nel profilo anche in vista definizione ulteriori sviluppi; • rete degli sportelli sociali - osservatorio provinciale del bisogno, analisi domanda ed assegnazione servizi. • FRNA, dati di costo e attività sia di tipo socio-sanitario che sanitario ai fini del monitoraggio e verifica obiettivi del FRNA (progetto ente capofila Ausl Dipartimento integrazione sociale e sanitaria). Ridefinizione in termini informatici di strumenti informativi e gestionali ai fini di una semplificazione e razionalizzazione dei vari flussi informativi dell’area sociale e sociosanitaria che adempiono all’assolvimento dei debiti informativi verso la regione. Piano finanziario: Costo totale previsto 68.000,00 euro Provincia + costo del personale con contratto 418 Quota regionale 68.000 euro fondi regionali Quota nazionale PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale a tempo indeterminat o dei diversi enti coinvolti Indicatori per il monitoraggio/valutazione Definizione griglia di indicatori omogenei a livello provinciale 419 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE Sviluppo e valorizzazione del Terzo Settore e modelli di partecipazione ANNO 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Provincia di Bologna Provincia di Bologna Antonella Lazzari Tel 051/659.8377 - associazioni di promozione sociale - organizzazioni di volontariato - cooperazione sociale - cittadini è in continuità con le azioni intraprese negli anni precedenti a favore del terzo settore provinciale Provincia di Bologna comuni associazioni di promozione sociale organizzazioni di volontariato scuole Istituzione Gian Franco Minguzzi La definizione del nuovo sistema di welfare regionale ha sottolineato il ruolo del terzo settore evidenziando l’esigenza di costruire un sistema di relazioni per garantire la rappresentanza e la partecipazione dello stesso alla programmazione sociale e sanitaria, a livello intermedio e a livello distrettuale. E’ stata pertanto prevista l’istituzione del “Tavolo del confronto” , a cui dovranno partecipare membri del comitato paritetico provinciale, del volontariato, del forum del terzo settore, della cooperazione sociale. Dovranno essere inoltre svolte attività per la valorizzazione e promozione del terzo settore, in continuità con gli interventi realizzati in questi anni con il volontariato, l’associazionismo e la cooperazione sociale e per la promozione di forme di cittadinanza attiva nelle giovani generazioni. Relativamente alla definizione del sistema di relazioni Enti pubblici e terzo settore Azioni previste - istituzione del tavolo del confronto con il terzo settore e definizione delle modalità di funzionamento e raccordo con gli organismi del “Terzo settore” 420 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale - - attività di supporto alla attività del Comitato paritetico provinciale del volontariato e promozione delle consulte del volontariato/terzo settore a livello locale/distrettuale attività di supporto al Forum del Terzo settore nelle forme che verranno con lo stesso definite collaborazione con la cooperazione sociale e partecipazione all’Osservatorio provinciale della cooperazione sociale. Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione del terzo settore - realizzazione attività formativa e informativa a favore delle associazioni di promozione sociale; - aggiornamento banca dati sul Terzo Settore, nell’ambito del sistema regionale TESEO - realizzazione V Edizione di “Volontassociate” - sportello di consulenza fiscale a favore delle associazioni di promozione sociale - prosieguo progetto avviato nel 2008 rivolto alle scuole su “cittadinanza attiva e giovani generazioni” - sperimentazione free press on-line e cartacea dell’associazionismo - sperimentazione modalità informative per favorire il contatto tra l’associazionismo e il volontariato e le aziende del territorio - iniziativa pubblica sull’associazionismo - organizzazione dell’assemblea annuale del volontariato - seminari informativi sui d.lgs. sull’impresa sociale - aggiornamento rilevazione sulla cooperazione sociale di tipo B, favorendo la condivisione di esperienze realizzate sul territorio (es. costituzione tavoli di lavoro distrettuali, approfondimenti normativi, ecc.) - rilevazione annuale esternalizzazione servizi alla cooperazione sociale di tipo A strumenti: - incontri del Comitato di monitoraggio, composto da associazioni di promozione sociale e del gruppo di lavoro per l’organizzazione di Volontassociate con i referenti individuati dai distretti e/o dai Comuni - incontro annuale con le associazioni di promozione sociale - supporto organizzativo all’Assemblea del Volontariato 421 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale - incontri del Comitato Paritetico provinciale del volontariato metodologie: - confronto e scambio con associazioni e organizzazioni di volontariato, con Volabo, con operatori enti locali Costo totale previsto 90.000,00 Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione - 422 Quota regionale 23.889,56 Eventuale quota di altri soggetti da specificare – Quota Provinciale 66.111,00 Euro e costo personale ufficio terzo settore attivazione dei corsi di: gestione delle risorse e mediazione dei conflitti, informatica di base, fund raising, e dei seminari sull’impresa sociale Realizzazione di volontassociate Istituzione tavolo del confronto PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: EDUCAZIONE ALIMENTARE, ORIENTAMENTO E QUALIFICAZIONE AI CONSUMI Comune o altro ente capofila di progetto Provincia di Bologna Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Franca Marulli, 051-6598602, [email protected] Elena Scarcella 051-6598549, [email protected] Fax: 051-6598670 Provincia di Bologna, U.O. Promozione e Valorizzazione territoriale Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Provincia di Bologna Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Provincia di Bologna, AUSL di Bologna e Imola, Ufficio scolastico provinciale, Ass. Intercomunali, Comuni, Comunità Montane, Associazioni di Consumatori, Assessorato Agricoltura RER, Europass di Parma, Scuole, Rete delle Fattorie didattiche, Centro Divulgazione Agricola, Centro Agricoltura Ambiente, Enti di Formazione e Ricerca Promozione di comportamenti e modelli alimentari corretti, educazione al consumo consapevole. Qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva Educazione alimentare per la scuola Orientamento dei consumi Sicurezza alimentare Fattorie aperte e fattorie didattiche Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Indicatori per il monitoraggio/valutazione 423 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: Laboratorio dei Cittadini per la Salute. Progetto partecipato di empowerment dei cittadini e delle comunità locale e di promozione della salute. Progetto “Non ti scordar di te”, Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci. Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Azienda USL di Bologna Maria Benedettini, Responsabile Laboratorio dei Cittadini per la Salute. Direzione Distretto Città di Bologna, Strada Maggiore, 35 - 40125 Bologna segreteria - 051.6574000 diretto 051-6574003 cell. - 3482860014, fax - 051.6574005 [email protected] Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze Fasce target dei tre Programmi Regionali di screening per la prevenzione dei tumori. Fasce deboli di popolazione, con maggiori difficoltà nell’accesso all’informazione e ai servizi (anziani, immigrati) Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci: Pazienti che utilizzano terapie inalatorie, colliri antiglaucoma, statine, e altre tipologie di farmaci da definire successivamente. Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute è attivo dal 2004 e le attività previste rappresentano la prosecuzione e lo sviluppo di quelle avviate negli anni precedenti nell’ambito del percorso PPS. Area Metropolitana di Bologna Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) RER, CTSS, Comune di Bologna, AFM, Federfarma Bologna, Forum Metropolitano Associazioni Cittadini non Comunitari, AUSER, SPI-CGIL, FNPCISL, UIL-P, CNA Pensionati Bologna, CCM, CNAImpresa Donna, Associazione “Il seno di poi”, Manutencoop, Centro Diritti del Malato, Ass. La Carovana, CARITAS, AMISS, Coop La Strada, Circolo Ravone. Favorire la partecipazione della comunità alle scelte per la salute; accrescere le conoscenze dei cittadini nell’ambito delle varie tematiche affrontate, per utilizzare con maggior consapevolezza i servizi sanitari (empowerment); 424 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale creare una rete di relazioni e di alleanze nel territorio per favorire la diffusione di una cultura di promozione della salute; costruire canali di comunicazione bidirezionali tra l’istituzione sanitaria e la comunità locale. Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze: aumentare la partecipazione ai Programmi Regionali di screening oncologici; accrescere le conoscenze delle fasce deboli rispetto ai test di screening e facilitare i percorsi di accesso; accrescere l’attenzione nei confronti di una prevenzione corretta ed efficace; realizzare uno strumento a supporto della riproducibilità dell’esperienza a livello locale. Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci: Migliorare l’aderenza al trattamento prescritto e la corretta autosomministrazione, da parte dei pazienti, di terapie inalatorie, colliri antiglaucoma, statine, e altre tipologie di farmaci da definire successivamente; sviluppare consapevolezza e capacità critica del cittadino sulle informazioni che riceve sulla salute; valorizzare l’importanza di un’informazione indipendente dal conflitto di interessi e favorire la condivisione di tale informazione tra MMG, professionisti e pazienti su farmaci e percorsi clinici e organizzativi per arrivare a costruire consapevolmente uno stile di vita sano. Azioni previste Il progetto intende operare con strategie multisettoriali e trasversali di promozione della salute e stili di vita sani alla base dell’azione politica e di governo (Atto di Indirizzo della CTSS di Bologna, approvato in data 03.11.2008). Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze: iniziative sul territorio, comunicazione diretta con i cittadini; attività di formazione e auto-formazione rivolte a operatori e cittadini, in particolare a opinion leader formali e informali; realizzazione partecipata di strumenti informativi in lingua. 425 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci: costituzione di un gruppo partecipato interistituzionale e con rappresentanze della comunità locale; analisi dei dati di acquisto dei farmaci considerati; rilevazione bisogni di cittadini e prescrittori; realizzazione partecipata strumenti comunicativi; costruzione e avvio di una campagna di comunicazione sulle diverse tipologie di farmaci; iniziative di comunicazione diretta con i cittadini; attività di formazione sulle modalità relazionali operatore/paziente (compliance). Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Piano finanziario: Da valutare in fase operativa Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze: percentuale di adesione ai programmi di screening; numero di opinion leader formali e informali coinvolti nel progetto. Indicatori per il monitoraggio/valutazione Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci: evidenze della costituzione del gruppo partecipato; numero di pazienti che utilizza i farmaci in modo conforme alla prescrizione medica (variazione dati di “consumo”). 426 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: PROGETTO VALUTAZIONE IN PROMOZIONE DELLA SALUTE (PRO.VA) Azienda Usl di Bologna Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Dott.ssa Patrizia Beltrami Responsabile U.O Promozione della salute Azienda Usl di Bologna Via Seminario, 1 San Lazzaro di Savena [email protected] Telefono 051 6224228Operatori sanitari e sociali, referenti della rete aziendale di promozione della salute e della Health Promoting Hospital, componenti degli Uffici di Piano, rappresentanti della comunità locale Il progetto è attivo dal 2007 nell’ambito del percorso dei Piani per la salute dell’Area metropolitana bolognese Area Metropolitana bolognese Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azienda USL, Enti locali, Enti ed associazioni coinvolte nella progettazione, monitoraggio e valutazione degli interventi di Promozione della salute Il progetto intende sostenere il processo di crescita culturale, sia di tipo tecnico-metodologico che relazionale utile a promuovere la salute dell’individuo e della comunità in termini di “empowerment”, processo attraverso cui individui e comunità acquistano capacità di controllo sui determinanti della propria salute e li applicano alla realtà in cui vivono in modo sempre più autonomo. In tal senso si intende: 1. garantire un supporto tecnico-metodologico specifico per la ricerca e la valutazione critica delle conoscenze disponibili, sulle tematiche prioritarie previste a valenza distrettuale tra le priorità individuate nei piani attuativi di zona per la salute ed il benessere 427 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale 2. supportare la definizione di strategie di implementazione efficace degli interventi previsti di promozione della salute analizzando in modo strutturato l’applicabilità al contesto locale; 3. supportare i referenti distrettuali delle reti e degli Uffici di Piano nella progettazione, monitoraggio e valutazione dei singoli interventi 4. supportare le reti, integrando le funzioni di governo clinico e di epidemiologia, con quelle della ricerca sociale ed educativa, nella definizione delle azioni e nello sviluppo di strumenti di monitoraggio dei progetti Azioni previste Piano finanziario: Il Progetto intende operare con strategia multisettoriale e trasversale di Promozione della salute e di stili di vita sani alla base dell’azione politica e di governo (Atto di indirizzo della Conferenza Territoriale e Sanitaria di Bologna e del Nuovo Circondario Imolese approvato in data 3.11.2008). - realizzazione di iniziative formative sui molteplici modelli di progettazione a confronto ed in particolare sugli esempi di buone pratiche in promozione della salute - raccolta delle evidenze riguardanti le diverse aree tematiche oggetto di progettazione - Costruzione condivisa di un strumento utile a facilitare la riproducibilità degli interventi in termini efficaci (ricerca di prove di efficacia di processo e di risultato) - individuazione condivisa di alcuni progetti prescelti da sottoporre ad una prima valutazione Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Da definire in fase operativa Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costituzione di un gruppo di pilotaggio Realizzazione di iniziative formative coerenti agli obiettivi Evidenza della costruzione condivisa di un modello utile alla redazione efficace di progetti educativi e di promozione della salute Evidenza dell’applicazione della metodologia prescelta su un progetto di promozione della salute 428 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale PROGETTO SOVRAZONALE : Denominazione: Piano Provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Azienda Usl di Bologna (Azienda Usl di Imola, Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna , Istituto Ortopedico Rizzoli) Dott. Gabriele Cavazza (Coordinatore provvisorio) Tel 051 6584942 Popolazione generale, studenti, famiglie ed insegnanti, adolescenti, operatori sanitari e lavoratori Il progetto si attua a seguito della Delibera della Giunta regionale 11giugno 2008 n. 844 - Piano regionale di intervento per la lotta al tabagismo e in continuità con la precedente Deliberazione n. 785 del 26.5.1999 Provincia di Bologna Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative , mondo del lavoro, privato sociale, volontariato, mondo dello sport e spettacolo, mass media, associazioni di consumatori ecc Ridurre il numero di fumatori sia attraverso l’aumento della quantità di coloro che smettono di fumare sia mediante la riduzione del numero di giovani che iniziano a fumare Ridurre il numero di persone esposte all’inalazione del fumo passivo nei seguenti ambiti e programmi di intervento: A)Promozione della salute e prevenzione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti: 1)Prevenzione dell’abitudine al fumo tra i giovani B) Assistenza e supporto alla disassuefazione: 2) Centri antifumo 3) Intervento antifumo dei Medici di medicina generale e degli altri operatori sanitari C)Ambienti favorevoli alla salute e liberi dal fumo: 4 ) Luoghi di lavoro liberi dal fumo 5) Ospedali e servizi sanitari senza fumo 6) Scuole libere dal fumo D) Comunicazione, formazione, innovazione e valutazione (a carattere trasversale) Il Progetto intende operare con strategia multisettoriale e trasversale di Promozione della salute e di stili di vita sani alla base dell’azione 429 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale politica e di governo (Atto di indirizzo della Conferenza Territoriale e Sanitaria di Bologna e del Nuovo Circondario Imolese approvato in data 3.11.2008). Il programma provinciale e con ricadute operative a livello locale (Aziendale/distrettuale) prevede per i singoli ambiti di intervento: azioni di tipo educativo attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione che favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in particolare tra le giovani generazioni azioni di sostegno alla disassuefazione che favoriscano ed incrementino l’accesso dei fumatori ai programmi per smettere di fumare Azioni di tipo normativo per il controllo del fumo di tabacco negli ambienti pubblici e di lavoro Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Le azioni saranno coordinate in una logica di integrazione e di sinergia mirati e circoscritti a contesti di comunità definite (creazione di ambienti favorevoli alla promozione della salute come scuole, ospedali e luoghi di lavoro) realizzate con la gradualità necessaria a consentire la crescita della consapevolezza e del contesto sociale per affermare la cultura del non fumo e l’assunzione da parte del cittadino di un ruolo attivo e protagonista (empowerment) Parte integrante e coerente di una strategia multisettoriale e trasversale di promozione della salute e di sani stili di vita Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Da valutare in fase esecutiva Per il 2009 Evidenza della Costituzione del Gruppo Provinciale “Territorio senza Fumo” Evidenza della redazione del Piano strategico provinciale di intervento per la lotta al tabagismo Report annuale di monitoraggio degli interventi per i singoli programmi previsti dal Piano (a valenza Aziendale/ Provinciale ) 430 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • • • • • • Completare l’informatizzazione della rete degli SPORTELLI SOCIALI per servizi dall’accesso alla gestione Garantire il diritto all’informazione sui servizi e sulle opportunità delle reti; Assicurare nel percorso dello SPORTELLO SOCIALE l’equità di accesso, di trattamento e accessibilità Consolidare i percorsi di semplificazione e omogeneizzazione dell’accesso, con procedure omogenee ed in rete fra i diversi servizi in un’ottica di sistema integrato Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di Dimissione Protette. Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR 1206/07 Sostenere e qualificare il lavoro degli operatori degli sportelli sociali e degli operatori del servizio sociale territoriale e di rete Attivare un percorso di formazione permanente dei vari operatori del Sistema Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e verifica delle stesse SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] 431 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale DESTINATARI • • • • • anziani disabili popolazione fragile a rischio di non autosufficienza immigrati famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Promozione e sviluppo degli sportelli sociali Collegamento Sportello Sociale - Sportello unico distrettuale Collegamento Sportello Sociale – Sportello Lavoro Implementazione omogenea dell’Osservatorio Provinciale – sistema informatico che consente la registrazione del bisogno espresso dal cittadino e il monitoraggio in tempo reale; AZIONI PREVISTE • • • • • • Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Disabili etc.) e relativa formazione degli operatori; Attuazione del Progetto dimissioni protette - ampliamento del sistema di offerta della rete dei servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo; Attivazione corsi di formazione per gli operatori e per il servizio di sociale territoriale di rete: sviluppo del sistema di presa in carico nella definizione di metodologie operative omogenee nei diversi ambiti d’intervento, analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni emergenti, i percorsi di valutazione multidimensionale con particolare riguardo all’area della disabilità; Attivazione collaborazioni di consulenza giuridica. Realizzazione Guida dei servizi. Costruzione del portale web distrettuale dei servizi; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Area sociale, socio-sanitaria, sanitaria, lavoro e immigrazione. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Operatori Sportelli sociali, sportelli sanitari e sportelli lavoro, sportello migranti etc..; Assistenti sociali , responsabili del caso dei Comuni; Assistenti sociali, educatori e psicologi dei servizi distrettuali; Esperto giuridico. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - Professionisti e formatori dei servizi pubblici ed esterni; 432 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale - Agenzie formative; Sotware house; RISULTATI ATTESI - Il miglioramento ed uniformità dell’accessibilità ai servizi; L’adeguatezza e appropriatezza delle risposte; La semplificazione delle procedure; Miglioramento dell’accoglienza; Potenziamento e messa in rete di tutte le informazioni delle reti; Tracciabilità e trasparenza dei percorsi: dall’accesso, alla presa in carico e all’erogazione; Miglioramento della qualità e del benessere del lavoro degli operatori; Arricchimento delle professionalità ; INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • Numero dei nodi informatizzati e numero degli operatori formati; Numero progetti di dimissione protetta attivati; Numero corsi di formazione e numero operatori coinvolti; Realizzazione Guida dei servizi. Avvio progetto portale web distrettuale dei servizi; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 92.349,49 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € 6.384,23 • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 85.965,26 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 433 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO CONTINUITÀ DOMICILIARE ASSISTENZIALE INFERMIERISTICA IN ASSISTENZA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Assicurare la continuità ai trattamenti e/o interventi terapeutici a pazienti già in carico al domicilio nell’arco delle 12 ore SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Sperimentazione già in atto (Gennaio 2009) nel Comune di Castel Maggiore e progressiva implementazione del progetto negli altri Comuni del Distretto REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile SATeR Distretto Pianura Est - Rovinetti Lorenza 051 6662903 [email protected] DESTINATARI Cittadini residenti nei Comuni del Distretto in carico al Servizio Infermieristico Domiciliare SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire la continuità delle cure e dell’assistenza infermieristica alle persone già in carico al servizio infermieristico domiciliare per garantire interventi e/o prestazioni ritenute dall’equipe del Servizio infermieristico domiciliare non procrastinabili o non demandabili ai caregiver 434 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale AZIONI PREVISTE Sperimentazione del progetto nell’ambito del Comune di Castel Maggiore per la durata di sei mesi, valutazione e successiva implementazione nei restanti Comuni del Distretto ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL di Bologna – Medici di Medicina Generale – Medici di Continuità Assistenziale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Infermieri RISULTATI ATTESI Garanzia della continuità assistenziale nell’arco delle 12 ore sette giorni la settimana PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 435 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO INFERMIERE DI FAMIGLIA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sviluppo dell’offerta di servizi basata sui modelli di assistenza individuati sui bisogni dei cittadini e delle loro famiglie definiti dal target individuato, con particolare riguardo all’articolazione di risposte flessibili. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est – Nuclei di Cure Primarie REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile SATeR Distretto Pianura Est - Rovinetti Lorenza 051 6662903 [email protected] DESTINATARI Pazienti in dimissione protetta Cittadini over 65 anni con patologie croniche di tipo cardiovascolare, oncologico, metabolico, cerebrovasculopatico, polmonare SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Promuovere self care – adattamento alla cronicità/disabilità Sostenere il più a lungo possibile i livelli di autonomia dell’assistito 436 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale • • • Promuovere il processo del morire nell’ambiente di vita della persona Promuovere/favorire la continuità assistenziale nel processo/percorso Erogare assistenza infermieristica di bassa/media complessità AZIONI PREVISTE Implementazione progressiva del modello assistenziale dell’Infermiere di Famiglia, già sviluppato nel Nucleo di Cure Primarie di Molinella, in tutti i Nuclei di Cure Primarie del Distretto EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Area Sociale e Socio Sanitaria ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL, Servizi Sanitari e Socio Sanitari del Distretto Pianura Est, Servizi Sociali dei Comuni, Associazioni del Volontariato, Medici di Medicina Generale Medici di Continuità Assistenziale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Infermieri RISULTATI ATTESI - Miglioramento dell’accesso alle cure attraverso la possibilità di avere un punto di riferimento infermieristico per ogni nucleo familiare preso in carico Garanzia della continuità assistenziale, per l’adesione sistematica al piano di cura e di assistenza Facilitazione nel raccordo e nell’intervento dei professionisti coinvolti nel processo clinicoassistenziale Valorizzazione della professionalità attraverso il superamento del sistema assistenziale prestazionale e lo sviluppo di un sistema basato sulla valutazione professionale multidimensionale del cittadino – famiglia –collettività INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • Numero Nuclei di Cure Primarie dove il modello assistenziale è stato attivato/Nuclei di Cure Primarie Totali del Distretto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 437 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO I SISTEMI DI ACCESSO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI Facilitazione e semplificazione di accesso dei cittadini alle strutture sanitarie INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire la facilitazione dell’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie mediante la riorganizzazione dei punti di prenotazione, con conseguente riduzione delle prenotazioni a cup, ed individuazione di diverse sedi di prenotazione presso i prescrittori con conseguente ampliamento delle fasce orarie di accesso al servizio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AZIENDA USL BO Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Montanelli Roberta responsabile amministrativo Distretto Pianura Est, via Asia 61 S.Pietro in Casale tel 051/6662799 Roberta.montanelli @ausl.bologna.it DESTINATARI Pazienti afferenti ai MMG del Distretto pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 438 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale OBIETTIVI DEL PROGETTO Individuazione e realizzazione di nuovi percorsi di accesso alle prenotazioni sanitarie a favore dei cittadini AZIONI PREVISTE - Coinvolgimento personale amministrativo e sanitario distretto Pianura Est Attivazione collegamenti informatici, Formazione del personale Informazione ai cittadini EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Parti sociali Area Dipartimento cure primarie Medici prescrittori RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale amministrativo dipendente o in convenzione presso i medici prescrittori , personale cup 2000,figure tecniche. RISULTATI ATTESI Riorganizzazione punti di accesso alle prenotazioni Ampliamento e facilitazione all’accesso per i cittadini INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Aumento ore di disponibilità di apertura dei punti di prenotazione Riduzione dei tempi di attesa ai cup PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 439 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO : RIORGANIZZAZIONE RETE ORTOPEDICA METROPOLITANA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • garantire standard assistenziali elevati e costanti ai pazienti con patologia traumatica valorizzare le eccellenze professionali di livello internazionale sulla colonna vertebrale che operano nell’ambito della patologia traumatica, degenerativa e neoplastica garantire una risposta più efficiente, efficace e tempestiva ad esigenze crescenti e differenziate in ambito ortopedico SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Direzione sanitaria Azienda Usl di Bologna AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE I Comuni dell’Azienda Usl di Bologna REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Mariacristina Cocchi, Direttore Distretto Pianura Est – Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale – tel: 051/6662642 [email protected] DESTINATARI Residenti nell’Azienda Usl di Bologna SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. garantire standard assistenziali elevati e costanti ai pazienti con patologia traumatica 440 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale 2. 3. valorizzare le eccellenze professionali di livello internazionale sulla colonna vertebrale che operano nell’ambito della patologia traumatica, degenerativa e neoplastica garantire una risposta più efficiente, efficace e tempestiva ad esigenze crescenti e differenziate in ambito ortopedico AZIONI PREVISTE 1. 2. 3. Riorganizzazione delle attività di pronto soccorso traumatologico in area cittadina, con estensione delle attività del Pronto Soccorso Ortopedico dell’Ospedale Maggiore alle 24 ore dalle attuali 12, e superamento dell’accettazione notturna traumatologica presso l’Istituto Rizzoli. Concentrazione delle attività di chirurgia vertebrale di elezione presso lo IOR, e di quella vertebrale traumatologica c/o il Trauma Center dell’OM, con ulteriore sviluppo delle eccellenze professionali specifiche in entrambi i settori. Ridefinizione del sistema dell’offerta di attività ortopedica nella rete ospedaliera, con riorientamento della mission produttiva dei vari nodi presenti in area cittadina e nel territorio metropolitano. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Verrà costituita una collaborazione istituzionale fra Azienda USL e Istituto Ortopedico Rizzoli. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Verrà coinvolto il personale medico/tecnico/infermieristico/ amministrativo presente nelle U.O interessate RISULTATI ATTESI 1. Trasferimento di competenze professionali specifiche dello IOR presso l’Ospedale di Bentivoglio e Budrio , ma anche negli altri nodi territoriali del Distretto Pianura EST. La prospettiva è quella di ampliare la gamma, e successivamente anche i volumi, delle attività di chirurgia ortopedica offerta ai cittadini residenti e nei territori di prossimità, anche attraverso lo sviluppo e la specializzazione delle attività ortopediche dell’Ospedale di Budrio, mantenendo su tutta l’area l’attività ambulatoriale oggi presente, che potrà piu’ efficacemente collegarsi sia con i diversi nodi ospedalieri in cui viene svolta l’attività chirurgica (Budrio, Bentivoglio e l’Istituto Ortopedico Rizzoli), ed esprimere quindi una offerta di servizi più articolata e produttiva 2. Riorganizzazione delle attività ortopediche presso l’Ospedale di San Giovanni in Persiceto, collegherà la propria attività a quello dell’Ortopedia dell’Ospedale Maggiore. Da questa riconfigurazione organizzativa si prevede il realizzarsi dell’integrazione organizzativa e professionale fra gli ortopedici presenti nelle due sedi, che consentirà di trattare nel blocco operatorio dell’Ospedale di San Giovanni in regime di day surgery un consistente volume di domanda sia di quel territorio, sia dell’area cittadina di Bologna 3. la creazione di due poli impegnati sulla patologia della colonna vertebrale che siano in grado di differenziare e caratterizzare la propria “mission” – l’Ospedale Maggiore sulla patologia traumatologica, e l’Istituto Ortopedico Rizzoli sulla patologia neoplastica e degenerativa consentirà 441 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale 4. Riconfigurazione del sistema cittadino di risposta alla patologia traumatologica basato sulla presenza di 2 PS traumatologici che, nel rispetto di tali standard, opereranno sulle 12 ore (Pronto Soccorso dello IOR e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi) e di 1 che sarà attivo sulle 24 ore per tutto l’ambito metropolitano (Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore), essendo anche centro di riferimento regionale per i pazienti politraumatizzati. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 442 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO DELLE AZIONI PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA DELLE CURE NELLE ATTIVITÀ CLINICO -ASSISTENZIALI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementazione del piano delle azioni per la Gestione della Sicurezza delle cure nelle attività clinico –assistenziali SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Lorenza Rovinetti – Responsabile Sater Distretto Pianura Est- Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale. Tel:051/6662903 [email protected] DESTINATARI Operatori dell’Azienda Usl e residenti nel Distretto SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Riduzione degli eventi avversi 443 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale AZIONI PREVISTE 1. 2. Introdurre e sviluppare strumenti di risk management: piano di gestione integrata dei rischi sanitari, coerente con le modalità di governo dei percorsi Gestione e controllo della documentazione sanitaria clinico-assistenziale (ospedale e territorio) RISULTATI ATTESI 1. 2. 3. Aumentare l’adesione al rispetto delle procedure per la riduzione del rischio Incentivare la segnalazione degli eventi avversi Riduzione degli eventi avversi PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 444 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO IMPLEMETAZIONE DEI PERCORSI DI CURA PER PATOLOGIE CRONICHE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementazione percorsi di cura per patologie croniche quali le sindromi metaboliche diabete, scompenso cardiaco Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva, insufficienza renale progressiva SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Area Governo clinico – Staff Direzione Azienda Usl di Bologna AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie – Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale. Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Pazienti affetti da patologie croniche quali diabete, disturbi del comportamento alimentare, scompenso cardiaco, bronco pneumopatie croniche ostruttive. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Migliorare la qualità del percorso per le patologie croniche sopra individuate 445 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale AZIONI PREVISTE 1. 2. 3. 4. definizione di percorsi condivisi realizzazione audit clinico sulla sindrome metabolica realizzazione del registro dei pazienti diabetici implementazione del piano dell’ossigeno terapia domiciliare RISULTATI ATTESI Predisposizione dei piani di estensione dei percorsi PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 446 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO PER RIDURRE IL RICORSO INAPPROPRIATO AL PRONTO SOCCORSO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Definizione di percorsi integrati comprensivi della presa in carico territoriale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Dipartimento Cure Primarie AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale. Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Residenti nel Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Ridurre il ricorso inappropriato al pronto soccorso 447 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale AZIONI PREVISTE 1. 2. progettazione dell’integrazione di informazioni tra la continuità assistenziale e i Medici di Medicina Generale definizione della procedura di presa in carico territoriale dei “frequent-users” RISULTATI ATTESI 1. 2. definizione di un minimun data set di informazioni per la condivisione delle informazioni cliniche sperimentazione della procedura di presa in carico dei frequent users PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 448 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO SVILUPPO NUCLEI DI CURE PRIMARIE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sviluppo dei Nuclei di Cure Primarie SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Direzione sanitaria Aziendale AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Residenti nel Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Sviluppo dei Nuclei di Cure primarie 449 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale AZIONI PREVISTE 1. 2. 3. centrare lo sviluppo dei NCP sulla continuità delle cure sviluppare l’integrazione professionale sviluppare attività di governo clinico e assistenziale nei nuclei attraverso strumenti di valutazione quali-quantitativa delle attività RISULTATI ATTESI Percorsi multi professionali sulla continuità di cura PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 450 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO IMPLEMENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Definizione di percorsi integrati comprensivi della presa in carico territoriale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE AUSL Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sandro Bartalotta – Direttore Area Cure Primarie Via Asia, 61 – 40018 San Pietro in Casale Tel. 6662724 [email protected] DESTINATARI Residenti nel Distretto Pianura ESt SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Si, relativamente alle agende dedicate OBIETTIVI DEL PROGETTO Attivazione di agende di garanzia Valutazione e sviluppo delle agende dedicate ai NCP Differenziazione dell’offerta di prestazioni 451 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale AZIONI PREVISTE 1. 2. 3. Definizione di un set di prestazioni da inserire nelle agende di garanzia Predisposizione piano valutazione dell’impatto di agende dedicate per nucleo RISULTATI ATTESI Contenimento dei tempi di attesa per le branche oggetto dell’intervento estensione delle agende dedicate ai nuclei PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico del Bilancio Sanitario 452 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INTERVENTO/PROGETTO STILI DI VITA SANI E CONSAPEVOLI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere stili di vita sani e una sana alimentazione Promuovere la sostenibilità ambientale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale- Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano-051.6669583 Email: [email protected] DESTINATARI Cittadini residenti nel Distretto SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere sul territorio del Distretto una corretta informazione su stili di vita sani e consapevoli con particolare attenzione alle corrette scelte alimentari che, se promosse fin dall’infanzia, possono anche contribuire a ridurre il rischio di soffrire di patologie quali obesità, malattie cardiache, ipertensione, diabete, alcuni tipi di cancro e osteoporosi 453 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale Nello specifico si vuole: • sostenere la messa in rete delle realtà esistenti sul territorio che si occupano di sostenibilità ambientale • sostenere la diffusione/pubblicizzazione di iniziative collettive presenti sul territorio • Sensibilizzare ad un’educazione della salute e un’educazione ad una alimentazione sana AZIONI PREVISTE Il progetto prevede le seguenti azioni: • • • Mappatura delle realtà formali ed informali che sul Distretto si occupano di tutela ambientale, sostenibilità, stili di vita sani. Mappatura degli eventi distrettuali ( sagre, mercatini dello scambio, mercatini del biologico feste, incontri di sensibilizzazione etc….) vicini al tema della riscoperta dei cibi, della sostenibilità, degli stili di vita sani Allestimento di una “ Giornata per la salute” eventualmente in collaborazione con eventi già esistenti che comprenda stands di: promozione degli antichi sapori e sane abitudini del cibo confezionato in casa: dimostrazione in piazza delle massaie Promozione del concetto di salute secondo l’ottica delle diverse culture presenti nel ns. territorio : tisane ,erbe aromatiche,cibi particolari……. Promozione del consumo consapevole dell’alcol e delle sostanze Promozione della guida sicura EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Onde Anomale network Percorsi formativi Obiettivo salute (AUSL) ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • Comuni Associazioni e cooperative del territorio Scuole Ausl Vigili RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE N. 1 coordinatore del progetto N. 1 operatore per realizzare la mappatura Volontari di Associazioni e cooperative del territorio RISULTATI ATTESI Creazione di un archivio delle iniziative presenti sul territorio che riguardano il tema sella sostenibilià ambientale e dei corretti stili di vita Creazione dell’evento “ Giornata per la salute” 454 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Area Trasversale INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • Mappatura delle iniziative e delle risorse presenti sul territorio Realizzazione dell’evento PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 0,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € / • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 455 456 457 458 TAVOLO INTERISTITUZIONALE PER IL LAVORO DEL DISTRETTO DI PIANURA EST Nel corso del 2008 le attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro si sono concentrate primariamente sui percorsi di formazione (segue monitoraggio dei corsi di formazione professionale inseriti nel Programma Attuativo 2008) e sulle esternalizzazioni di servizi a favore delle cooperative sociali di tipo B. Nel corso dell’autunno 2008 il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi ha proseguito le sue attività, mettendo a punto i progetti di formazione professionale per l’annualità 2009 e individuando i soggetti da inserire all’interno dei nuovi corsi; sono stati utilizzati i criteri precedentemente definiti, con l’ apporto di modifiche migliorative alle modalità operative. E’ stato effettuato, in collaborazione con il Consorzio Sic, un monitoraggio delle esternalizzazioni di servizi a favore delle cooperative sociali di tipo B da parte delle Amministrazioni comunali; l’incremento di queste esternalizzazioni faceva parte degli obiettivi inseriti all’interno del Documento di impegno delle Amministrazioni Comunali per la promozione dell'inserimento lavorativo di cittadini disabili o in condizione di svantaggio sociale, stilato nel 2007. Il valore economico complessivo dell’ammontare dei servizi affidati alle coop di tipo B nell’anno 2008 è di circa 1.300.000 euro, per servizi che riguardano la manutenzione del verde, le pulizie, la refezione scolastica e la stampa di periodici comunali. 12 Comuni su 15 affidano i loro servizi a queste cooperative; in alcuni casi si tratta di un importo economico complessivo che supera i 300.000 euro, in altri casi è inferiore ai 10.000 euro. Si può stimare che all’interno dei servizi affidati alle coop di tipo B siano stati effettuati 43 inserimenti lavorativi di persone segnalate dai servizi del territorio. Il monitoraggio ha messo in luce un incremento di circa il 10% tra il 2007 e il 2008 dell’importo economico totale dei servizi esternalizzati dalla Amministrazioni comunali del Distretto. Nell’arco del 2009 il Tavolo proseguirà le sue attività, concentrandosi in particolare su: • • • • • Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in situazione di svantaggio sociale (vedi progetto) Attuazione del Protocollo d’intesa sulle misure straordinarie a favore delle famiglie per contrastare l’attuale crisi economica (vedi progetto) Progettazione e realizzazione percorsi di formazione e di transizione al lavoro (vedi progetto) Ulteriore promozione dell’affidamento di servizi alle cooperative di tipo B da parte delle Amministrazioni comunali e delle ASP Promozione dell’affidamento di servizi alle cooperative di tipo B di servizi ambientali, in particolare della raccolta differenziata di rifiuti 459 460 461 PROGETTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE – Provincia di Bologna – Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione - Fondo Sociale Europeo Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione – Anno 2007 La realizzazione dei percorsi formativi si è caratterizzata dalla presenza di un forte lavoro di rete attivo fin dalla fase di progettazione ed impegnato in tutta la fase di realizzazione; l’ideazione e progettazione, l’erogazione e il monitoraggio dell’attività della presente operazione, infatti, è stata oggetto della partecipazione e interazione dei differenti attori che compongo il Tavolo Interistituzionale per il Lavoro del Distretto di Pianura Est. A seguito dell’analisi effettuata dal Tavolo Interistituzionale per il Lavoro si è evidenziato un quadro dettagliato della popolazione in condizione di svantaggio “in carico” ai diversi servizi nel territorio del Distretto tra disabili adulti, utenti Sert, utenti CSM, utenti dei Servizi Sociali dei Comuni e utenti migranti degli Sportelli Punto Migranti. Si è avviato uno specifico Sottogruppo Tecnico per gli inserimenti lavorativi che ha individuato criteri e metodo di lavoro per la selezione dei soggetti da inserire nei percorsi formativi. I colloqui individuali si sono svolti nel rispetto dei criteri condivisi dal Sottogruppo Tecnico: vicinanza territoriale, valutazione della tenuta, esperienza pregressa, predisposizione al profilo in termini di aspettative, consapevolezza di sé e motivazione al percorso, affidabilità e disponibilità alle attività proposte, carichi famigliari, competenza linguistica e rappresentatività di tutti i Servizi coinvolti. DONNE VERSO IL LAVORO: PERCORSI DI FORMAZIONE MULTIPROFILO – FUTURA In merito ai profili professionali proposti di Addetta alla cura della persona e di Addetta alla ristorazione collettiva sono state condivise con i Servizi di riferimento le segnalazioni delle potenziali candidate in carico considerando insieme ogni singolo caso presentato e procedendo in seguito a “selezionare” le segnalazioni pervenute. Il progetto si è rivolto a donne italiane e a donne migranti inquadrabili nei fenomeni di nuove povertà con un approccio integrato e personalizzato al fine anche di combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro perseguendo l’obiettivo di favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo di soggetti a rischio di esclusione sociale rivolgendosi a donne che rientrano nelle categorie dello svantaggio sociale, con particolare attenzione alle cittadine migranti. L’appello rivolto alle imprese ha visto la risposta da parte di numerose realtà cooperative che operano nel settore della cura della persona in strutture per anziani, strutture per minori e strutture per disabili (Coop Dolce, Coop Cadiai, Istituzione dei servizi sociali e culturali di Minerbio, Istituzione per l’esercizio dei Servizi alla persona e alla famiglia del Comune di Baricella, Coop L’Orto) e un azienda che opera nel settore della ristorazione collettiva nel territorio di riferimento (Marangoni srl) e che hanno positivamente collaborato mettendo a disposizione e strutture e personale per la sperimentazione di un nuovo modello di formazione (mista in aula per la fase di orientamento e in situazione per la parte teorico-pratica) e inserimento lavorativo (stage con forte tutoraggio realizzato in stretta sinergia con gli operatori dei servizi socio-sanitari) per persone in condizione di svantaggio sociale. L’obiettivo operativo di tale operazione è stato quello di realizzare due percorsi di formazione relativi a due diversi profili professionali: “Addetta alla cura della Persona” (190 ore di cui stage 110) e “Addetta alla ristorazione collettiva” (190 ore di cui stage 110), dedicando ad entrambi 462 momenti in comune di “Orientamento socio linguistico al lavoro e al contesto aziendale” (40 ore). Il percorso di orientamento proposto, avviato in data 14/3/2008 e concluso il 20/6/2008 presso l’Istituto Comprensivo Statale di Minerbio si è svolto attraverso un primo momento finalizzato alla costituzione del gruppo e alla socializzazione e alla reciproca conoscenza tra le partecipanti. Tale attività è stata condotta attraverso la realizzazione di un laboratorio narrativo-creativo al fine di favorire il dialogo interculturale in gruppi multietnici e per favorire il superamento di situazioni di esclusione sociale. Successivamente sono stati affrontati gli aspetti fondamentali del mercato del lavoro, la legislazione vigente e la gestione delle relazioni organizzative all’interno del posto di lavoro con un’attenzione particolare alla tipologia di attività ed ai settori di riferimento, quindi temi e contenuti specifici ricorrenti nelle mansioni svolte nei Servizi alla persona e nella Ristorazione. Percorso “Addetta alla cura” Complessivamente il lavoro svolto in aula - monitorato anche attraverso momenti di verifica sull’apprendimento dei contenuti trattati e sulle aspettative - e il percorso di stage - verificato con valutazioni da parte delle aziende coinvolte in merito alle capacità relazionali, tecnico-operative e ai gradi di autonomia e responsabilità di ciascuna - ha dato esiti positivi rispetto alla “tenuta” delle partecipanti, in merito all’impegno, alla puntualità, alla collaborazione, alla frequenza e alla disponibilità all’ascolto e ad apprendere; le difficoltà riscontrate sono invece riconducibili alla mancanza di esperienza per quasi tutte nel settore di riferimento, quindi alla preparazione professionale rispetto alle conoscenze e capacità maturate, e per qualcuna delle ragazze qualche difficoltà in più legate alla conoscenza della lingua. Esiti di percorso: 6 inserimenti lavorativi Per le altre partecipanti, invece, si sta cercando di proseguire, in collegamento con i Servizi di riferimento, l’esperienza formativa/lavorativa in quanto gli obiettivi che hanno raggiunto attraverso il percorso formativo fatto sono stati estremamente positivi per tutte. Il percorso di Addetta alla ristorazione collettiva è stato condotto con modalità di formazione in situazione con modalità laboratoriali operative direttamente nel contesto produttivo dell’Azienda Marangoni che ha messo a disposizione gli spazi e il personale da dedicare alle diverse attività previste. La metodologia utilizzata di formazione in situazione ha risposto all’esigenza di facilitare l’apprendimento teorico e la traduzione di quest’ultimo in competenze professionali operative in tempi rapidi, al fine di sostenere l’interesse e la motivazione e la partecipazione delle allieve. Complessivamente l’andamento è stato particolarmente positivo. La frequenza alla formazione in situazione è stata alta per tutte le allieve coinvolte. Le partecipanti hanno frequentato il percorso con serietà, puntualità, motivazione, disponibilità, collaborazione e impegno. Le valutazioni emerse da parte della struttura e dai referenti delle due sedi sono state allo stesso modo molto positive in termini di capacità, impegno, puntualità, correttezza riscontrate. Esiti di percorso: 5 inserimenti lavorativi (di cui 1 borsa lavoro) Durante tutto il percorso di entrambi i profili, dalla formazione d’aula alla formazione in situazione nelle aziende nonché per la parte di stage, le allieve sono state accompagnate e seguite dalla presenza costante della tutor che ha garantito il sostegno alle allieve, la mediazione e risoluzione delle eventuali criticità del gruppo e tra il gruppo e il sistema aziendale, intervenendo tempestivamente nei casi di difficoltà personali. La tutor inoltre ha attuato un costante raccordo fra il gruppo e i singoli e la rete dei servizi e ha facilitato e accompagnato le allieve negli inserimenti lavorativi durante e al termine del percorso, monitorando costantemente i percorsi delle donne coinvolte e continuando il lavoro di rete per facilitare i singoli percorsi individuali, in particolare per le allieve che non hanno trovato una immediata collocazione lavorativa. 463 VERSO IL LAVORO: PERCORSI DI FORMAZIONE MULTIPROFILO - FUTURA Il progetto si è rivolto a uomini giovani e adulti italiani e stranieri (in regola con il permesso di soggiorno) a rischio di esclusione sociale per cause diverse: cittadini migranti in condizione di forte disagio e marginalità, giovani e/o adulti iscritti negli elenchi provinciali della L. 68/99, con attenzione ai casi di bassa scolarità o comunque a titoli di studio non specifici, a persone che necessitano di supporti per l’inserimento lavorativo in uscita dal percorsi di riabilitazione e in fase di reinserimento nel contesto sociale locale, oppure persone in condizione di povertà e disagio con problematiche legate a difficoltà relazionali o esposte ai più veloci processi di precarizzazione e espulsione dal ciclo produttivo. Il progetto era rivolto a cittadini segnalati dai servizi del Distretto. Solo in un secondo momento, a fronte dell’esito delle verifiche relative alle segnalazioni pervenute e di uleteriori confronti con i Consorzi in merito a diversi casi particolari, nonchè alla verifica delle ulteriori segnalazioni successivamente pervenute si è deciso di allargare il bacino di provenienza dei candidati al territorio del Distretto della Pianura Ovest (Comune di Anzola dell’Emilia) e in ultimo a quello di Bologna (Cooperativa la Piccola Carovana). Questa iniziativa ha previsto fin dalla fase di progettazione, alla luce della rilevazione effettuata dai due Consorzi in termini di fabbisogno di personale delle proprie consociate, l’identificazione di potenziali inserimenti occupazionali nei due Consorzi di cooperative Powerlog e Log-Italia che operano da diversi anni nel territorio provinciale nell’ambito professionale della logistica trasporti e magazzino. In collaborazione con i Consorzi sono stati definiti i contenuti formativi del percorso per i profili professionali richiesti facendo riferimento alle qualifiche professionali definite dalla Regione Emilia Romagna. Per le ore previste di formazione (docenza e formazione in situazione) i Consorzi hanno impegnato nelle attività il proprio personale per i contenuti dedicati alla sicurezza sul lavoro e all’acquisizione di competenze professionali di addetto al magazzino e logistica e hanno messo a disposizione i propri locali e magazzini nonché i materiali e le attrezzature necessarie per le attività di formazione in situazione e di stage. L’obiettivo operativo di tale operazione è stato quello di realizzare un percorso di formazione relativo al profilo professionale di “Addetto al magazzino e alla logistica” attraverso un iniziale percorso di Orientamento socio linguistico al lavoro e al contesto aziendale” (40 ore + 18 di recuperi didattici) e un successivo percorso di formazione in situazione e attività di stage (110 ore) direttamente presso le aziende cooperative dei consorzi. La formazione sia di docenza che in situazione nelle aziende è stata accompagnata dalla presenza costante di un tutor, figura che ha garantito il sostegno agli allievi, la mediazione e risoluzione delle eventuali criticità del gruppo e tra il gruppo e il sistema aziendale intervenendo tempestivamente nei casi di difficoltà personali. Il tutor inoltre ha attuato un costante raccordo fra il gruppo e i singoli e la rete dei servizi coinvolti. Nel percorso iniziale di orientamento al lavoro, avviato in data 19/5/2008 e concluso il 29/7/2008 presso la sede di Futura di San Pietro i docenti, nonché formatori e personale occupato all’interno dei Consorzi che hanno collaborato al progetto, hanno trattato principalmente temi e contenuti relativi alle attività di magazzino, alla geografia del magazzino, alla logistica industriale, alla movimentazione e allo stoccaggio merci affrontando la legislazione e l'approccio al lavoro con particolare attenzione all’ambito cooperativo. 464 In merito alla Sicurezza sul lavoro, tema particolarmente sentito all’interno dei magazzini che operano nella movimentazione merci e logistica, si è affrontato il modulo di Sicurezza sul lavoro per poter affrontare adeguatamente il percorso successivo di formazione in situazione e di stage. Successivamente sono stati affrontati gli aspetti fondamentali del mercato del lavoro, alla legislazione vigente ed alla gestione delle diverse attività all’interno del posto di lavoro con un’attenzione particolare alla tipologia di attività ed ai settori di riferimento e ai temi e contenuti specifici ricorrenti nelle mansioni svolte all’interno dei diversi magazzini. Per l’attività di formazione in situazione la suddivisione dei gruppi è stata realizzata adottando in via prioritaria criteri oggettivi quali la vicinanza geografica, la motivazione al profilo, l’esperienza pregressa, le dinamiche di gruppo scaturite dalla fase di aula, si è quindi fatto un bilanciato per definire due gruppi distinti da inserire in formazione presso le cooperative. A seguito, inoltre, delle segnalazioni successive all’avvio da parte dei servizi e a fronte anche di alcuni ritiri, si è provveduto ad organizzare una terza ulteriore Edizione per la formazione in situazione presso le aziende cooperative del consorzio Log Italia così anche da rispettare la richiesta dello stesso Consorzio di poter sviluppare il percorso con due piccoli gruppi per meglio conciliare sia le esigenze formative dei partecipanti che quelle organizzative delle realtà produttive coinvolte. Per tutti i partecipanti inseriti successivamente all’avvio si è provveduto ad organizzare giornate di formazione/recupero dei contenuti didattici già svolti e propedeutici alle attività di formazione in situazione (18 ore). Consorzio Power Log: per l’attività di stage (110 ore) il consorzio ha trovato per ciascun partecipante un’adeguata collocazione nelle sedi stage considerando alla base degli inserimenti le diverse caratteristiche dei partecipanti e delle predisposizioni e attitudini di ciascuno emerse attraverso la formazione in situazione che ha in breve tempo evidenziato le diverse predisposizioni e criticità di ciascuno. Data la liquidazione del Consorzio Power Log, alla luce dei recenti accadimenti che hanno destabilizzato negli ultimi mesi il panorama delle cooperative coinvolte , è difficile poter prevedere, nonostante alcune valutazioni molto positive fatte per qualcuno, inserimenti lavorativi in questo momento. Consorzio Log Italia: Per l’attività di stage (110 ore) il Consorzio ha considerato per gli inserimenti le diverse caratteristiche dei partecipanti e le predisposizioni e attitudini di ciascuno emerse attraverso la formazione in situazione. Inizialmente e durante il percorso, attraverso il lavoro di coordinamento, tutoraggio e monitoraggio delle diverse attività sono emerse considerazioni positive sull’andamento dei percorsi formativi di stage attivati, condivise anche con i referenti aziendali con particolare riferimento ad alcuni partecipanti. Le valutazioni finali richieste per le attività svolte di stage, invece, in termini di capacità relazionali (capacità di ascolto, osservazione, di chiedere aiuto, spiegazioni, partecipare attivamente al gruppo di lavoro,..), capacità tecnico-operative (tempi di lavoro, quantità e qualità dei compiti svolti, attitudine al lavoro, capacità di svolgere gli impieghi pratici di magazzino e logistica e le mansioni assegnate,..), autonomia e responsabilità (rispetto ai compiti assegnati, impegno, attenzione prestata, puntualità nel rispetto delle regole e del contesto,..) non hanno evidenziato percorsi particolarmente positivi. Il Consorzio ha quindi ritenuto non idonei all’inserimento lavorativo i candidati che sono stati coinvolti nel percorso formativo all’interno delle cooperative Log Italia principalmente considerando che nessuno di loro, per le peculiarità del lavoro cooperativo, è risultato idoneo al profilo professionale per motivazioni diverse in merito al grado di autonomia operativa sviluppata, alla scarsa attitudine al lavoro, alla scarsa capacità di relazionarsi con i colleghi, alla scarsa attitudine al profilo rispetto ai tempi e ai ritmi di lavoro. 465 Inoltre non sono stati valutati 3 partecipanti dell’edizione in quanto hanno abbandonato il percorso successivamente all’avvio o all’inserimento in azienda. A fronte di tali valutazioni è stato richiesto di poter eventualmente rivedere, laddove possibile, le considerazioni emerse in maniera tale da far corrispondere coerentemente con quanto effettivamente è emerso durante il percorso; questo per poterle presentare eventualmente in altre realtà lavorative con una valenza sicuramente più significativa a supporto dei possibili inserimenti al lavoro. Il Consorzio purtroppo non si è reso disponibile in tal senso confermandoci l’impossibilità di inserire presso le loro cooperative i partecipanti al percorso formativo svolto. ESITI DI PERCORSO: 4 inserimenti lavorativi A fronte dei diversi ritiri e abbandoni di diversi partecipanti, all’avvio e successivamente all’avvio e a fronte anche del lieve infortunio di un partecipante al percorso, non è stato raggiunto il 70% di frequenza all’attività. 466 467 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ PROGETTO SOVRAZONALE : P.A.R.I. 2008 – Programma d’Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati (bando riaperto fino a giugno 2009) Comune o forma associativa ex-art.16 Provincia di Bologna L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Patrizia Paganini Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Provincia di Bologna - Soggetti in forte condizione di svantaggio disoccupati; - Monogenitori disoccupati; - Over 50 disoccupati da più di 12 mesi; - Disoccupati da più di 12 mesi; - Lavoratori privi di un rapporto di lavoro stabile; - Lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga (settore installazioni telefoniche); Rinnovo del Progetto P.A.R.I. Ambito territoriale di realizzazione Provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale; Italia Lavoro Spa; Regione Emilia Romagna; Province; Comuni; Asl; INPS. Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Migliorare le chances occupazionali di persone in gravi condizioni di svantaggio ed in carico ai servizi sociali e sanitari del territorio. Tali interventi andranno di norma concordati all’interno di progetti personalizzati elaborati in raccordo tra gli operatori dei servizi sociali e sanitari e quelli dei servizi per l’impiego provinciali (Centri per l’Impiego e Sportelli comunali per il lavoro). - Sostegno al reddito per la partecipazione ad azioni di Politica Attiva del lavoro (€ 450,00 al mese per massimo 5 mesi); - Bonus assunzionali (massimo € 5.000,00); - Contributi alla formazione (da € 1.800,00 ad € 468 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ 5.000,00 a seconda del destinatario) Costo totale Quota previsto regionale Piano finanziario: Quota nazionale Il progetto è finanziato dal Ministero del lavoro e attuato da Italia Lavoro Spa e prevede una graduatoria regionale. Fino a emanazione della graduatoria pertanto non è possibile conoscere le risorse destinate ai singoli territori provinciali. Nel 2008 in Provincia di Bologna sono state istruite n° 47 domande, di cui 38 ammissibili per un totale di € 122.200,00 preventivati. Indicatori per il monitoraggio/valutazione 469 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ PROGETTO SOVRAZONALE : Rete dei servizi provinciali per il Lavoro ( Centri per l’Impiego e Sportelli Comunali per il lavoro) e inserimento lavorativo soggetti svantaggiati Anno 2009 Comune o forma associativa ex-art.16 Provincia di Bologna L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Destinatari Patrizia Paganini Dirigente Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione Comuni firmatari del Protocollo e Comune di Bologna Specificare se è in continuazione di un SI nominativo e recapiti progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Concorso dei diversi soggetti coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste, Strumenti, Metodologie e destinatati Provinciale Provincia di Bologna e tutti i Comuni firmatari del protocollo di intesa per gli Sportelli per il Lavoro (Anzola Dell’Emilia, Bazzano, Budrio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Crevalcore, Loiano Molinella, Pianoro-Rastignano, San Pietro in casale, Sasso Marconi, Zola Predosa, Circondario Imolese), Comune di Bologna, AUSL Bologna, AUSL Imola. Partecipazione a gruppi di lavoro e disponibilità alla definizione di un rete informativa e di pratiche, condivisa e strutturata Promuovere modalità operative di raccordo tra le diverse strutture che nei singoli territori si occupano di inserimento fasce deboli e/o di svantaggio, allo scopo di costruire progetti di inserimento lavorativo mirati ai bisogni delle singole persone, utilizzando nel modo più efficace le diverse risorse disponibili a partire dall’esperienza promossa nel progetto svolto nel 2008 in due territori provinciali “Integrazione tra Sportelli Comunali per il lavoro e Sportelli Sociali” Promuovere un ruolo della rete dei servizi per il lavoro quale soggetto per il Welfare territoriale anche attraverso il raccordo con gli Sportelli Sociali. Verifica delle attività svolte dalla Rete dei Servizi con particolare attenzione ai soggetti in situazioni di svantaggio già in carico ad altri Servizi dei Comuni interessati. Promuovere e ampliare l’integrazione dei sistemi informativi in uso nella rete degli Sportelli Sociali a livello Provinciale e nella rete dei Servizi per il 470 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ Lavoro (anche attraverso il coinvolgimento della Regione) Costruzione di una rete di referenti all’interno di tutti i Servizi interessati in grado di scambiarsi in modo strutturato informazioni sui singoli casi in carico anche attraverso la condivisione degli strumenti informativi in uso. Definizione di progetti di inserimento mirato per alcune tipologie di utenti per creare modalità di intervento condivise tra tutti i referenti della rete. La Provincia è disponibile a mettere a disposizione del sistema attività finalizzate all’inserimento lavorativo, in uso presso i CIP, quali: accompagnamento, tutorato, percorsi di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati. Piano finanziario: Costo Quota Quota regionale comunale Attualmente i costi previsti sono parte di totale quelli relativi al funzionamento degli previsto Sportelli Comunali per il Lavoro €. 280.000 provenienti da risorse ministeriali Percorsi di inserimento di lavoratori svantaggiati Indicatori per il monitoraggio/valutazione concordati con i servizi socio-sanitari del territorio. 471 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ INTERVENTO/PROGETTO MISURE STRAORDINARIE A FAVORE DELLE FAMIGLIE PER CONTRASTARE L’ATTUALE CRISI ECONOMICA - FONDO DISTRETTUALE PER LA SOLIDARIETÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Salute Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere i nuclei familiari che vivono un momento di difficoltà economica a causa di improvvise riduzioni del reddito SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 [email protected] DESTINATARI Nuclei famigliari all’interno dei quali vi siano lavoratori che abbiano avuto una cessazione o una riduzione del proprio reddito derivato dall’attività lavorativa a causa della crisi economica (lavoratori dipendenti, precari, pubblici o privati, lavoratori autonomi). SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 472 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Promuovere forme di sostegno al reddito della famiglia a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia AZIONI PREVISTE Il progetto si compone di 3 diverse misure: 1) Concessione di agevolazioni tariffarie e/o riconoscimento contributi finalizzati sui servizi gestiti direttamente dai Comuni e/o in convenzione dalle ASP (Aziende servizi alla persona) ed altri soggetti gestori per i servizi sociali, socio-sanitari, educativi, rivolti agli anziani e disabili ed altri servizi. 2) Sostegno delle famiglie in situazione di fragilità con famigliari di anziani non autosufficienti: contributi economici per la riduzione delle rette degli anziani non autosufficienti ricoverati presso strutture protette non convenzionate. 3) Progetti individualizzati a sostegno del reddito e per lo sviluppo dell’autonomia: attivazione di borse lavoro con finalità sociale (all’interno dei Servizi comunali e delle ASP, ecc.) e tirocini formativi retribuiti in azienda per la riqualificazione professionale. Il Tavolo Interistituzionale per il Lavoro, con il coordinamento dell’Ufficio di Piano, è il referente di questa azione, che viene programmata e gestite dal Gruppo di lavoro per la gestione del Fondo Distrettuale per la Solidarietà, composto da: - Ufficio di Piano - Assistenti Sociali dei Comuni e dell’Azienda USL - Organizzazioni Sindacali - Futura - ente di formazione professionale - Cooperazione sociale e della Cooperazione sociale di tipo B - Associazione Microbo - ASP del territorio - CIP Programma degli interventi - Incontri di Formazione rivolti alle Assistenti sociali e a tutti i soggetti coinvolti nel progetto sulle diverse forme di perdita o di riduzione dei contratti di lavoro, e dei relativi ammortizzatori sociali. - Stesura criteri che regolino l’accesso alle misure previste: individuazione delle priorità per l’accesso, durata delle misure, quantificazione delle riduzioni e dei contributi. - Attivazione delle misure. La procedura prevede la presa in carico dell’Assistente sociale che attiva un PAI, all’interno del quale possono essere inserite le seguenti azioni: - concessione agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP - erogazione di un contributo economico e/o Credito d’emergenza o Microcredito - sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non autosufficienti inseriti in strutture non convenzionate - attivazione di borse lavoro di utilità sociale, di tirocini formativi retribuito in azienda, corsi di riqualificazione professionale 473 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Credito d’emergenza/Microcredito ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est Cooperazione sociale Organizzazioni sindacali Centri per l’Impiego Enti di formazione professionale ASP Associazione Microbo RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Attenuazione delle situazioni di disagio economico. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di agevolazioni tariffarie per i servizi comunali e delle ASP concesse; Numero di contributi concessi a sostegno per il pagamento delle rette dei famigliari di anziani non autosufficienti inseriti in strutture non convenzionate; Numero di borse lavoro attivate; Numero di tirocini formativi retribuiti in azienda attivati. PIANO FINANZIARIO - Azione 1) è a carico delle Amministrazioni comunali. Si stiamo che possa implicare una spesa di circa € 150.000. Azione 2): € 50.000 Azione 3): € 100.000 PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 150.000,00 di cui: • risorse comunali - € 100.000,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 50.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 474 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ INTERVENTO/PROGETTO VERSO IL LAVORO: PERCORSI DI FORMAZIONE MULTIPROFILO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Salute Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale Sviluppare la formazione professionale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO FUTURA SpA (altri partner: Lai-Momo Società Cooperativa, CNA) AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Elena Vignocchi c/o FUTURA via Benelli 9 40018 San Pietro in Casale Tel. 051-6669711 DESTINATARI 15 persone (almeno il 60% donne) segnalate dagli Sportelli Sociali dei Comuni e dai Servizi territoriali (cittadini migranti in condizione di forte disagio e marginalità; disabili giovani e/o adulti iscritti negli elenchi prov. della L. 68/99 con riferimento particolare a persone con bassa scolarità; persone con problemi di tossicodipendenza che necessitano di supporti per l’inserimento lavorativo, in uscita dal percorso di riabilitazione e in fase di reinserimento nel contesto sociale locale, donne e uomini in condizione di povertà e disagio). 475 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2008. OBIETTIVI DEL PROGETTO Realizzare un percorso formativo rivolto a persone con problemi di inserimento nel mercato del lavoro che favorisca uno sbocco occupazionale, coinvolgendo fin dall’inizio della progettazione: 5. imprese presenti sul territorio ed interessate ad assumere personale, anche attraverso la collaborazione di CNA; 6. il Tavolo Interistituzionale per il Lavoro del Distretto Pianura Est; 7. i Servizi Sociali dei comuni. AZIONI PREVISTE La prima fase dell’operazione prevede l’identificazione dei destinatari, tramite: • Segnalazione effettuata dal Sottogruppo tecnico del Tavolo per il Lavoro, in particolare per i seguenti Servizi: Sportelli Sociali dei 15 Comuni e Servizi territoriali dell’Az. USL di Bologna (Centri di Salute Mentale - SERT - U.O. Handicap adulto) del Distretto Pianura Est. • Colloqui di orientamento: in collegamento con gli operatori di riferimento, verranno svolti colloqui di orientamento che avranno l’obiettivo di evidenziare le risorse personali e professionali degli utenti e saranno finalizzati all’individuazione del percorso formativo più coerente. Nel caso che le segnalazioni fossero maggiori dei posti disponibili, i colloqui avranno carattere selettivo. Sono previsti 3 progetti. Il primo è in comune a tutte le persone che, successivamente, si divideranno nei due percorsi: uno di formazione nell’ambito dell’assistenza alla persona (progetto 1), l’altro “Multiprofilo” (progetto 2) che consisterà in percorsi personalizzati di inserimento in azienda sotto forma di stage, sostenuti e monitorati attraverso delle ore in aula. Progetto 1 - Orientamento socio linguistico al lavoro Durata: 20 ore Destinatari: 15 persone Progetto 2 - Formazione teorico-pratica di base nell’ambito dell’assistenza alla persona Durata: 210 ore, di cui 110 di stage Destinatari: 9 (delle 15 persone) Progetto 3 - Multiprofilo Durata: 210 ore, di cui 190 di stage Destinatari: 6 (delle 15 persone) EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in situazione di svantaggio sociale. 476 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Tavolo Interistituzionale per il Lavoro LAI MOMO Società Cooperativa CNA RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Coordinatore organizzativo e didattico dell’attività; tutor d’aula e stage; docenti. RISULTATI ATTESI Acquisire conoscenze e competenze per un inserimento adeguato nelle strutture/servizi socio assistenziali, sia nell’esperienza di stage che in un eventuale sbocco occupazionale. Acquisire gli strumenti per un adeguato inserimento in un contesto aziendale durante l’esperienza di stage, riattivare competenze e risorse per un reinserimento nel mercato del lavoro. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • Numero di partecipanti ai vari progetti; tenuta dei partecipanti (percentuali di frequenza alle lezioni: 70%); sbocchi occupazionali ottenuti. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE (nel caso di più azioni che costituiscono l’intervento/progetto, evidenziare indicativamente, rispetto alla previsione di spesa totale, le quote preventivate per ciascuna azione) € 72.000,00 a carico del Fondo Sociale Europeo di cui: • € • € • € • € • € • € risorse comunali risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) FRNA (risorse regionali) Fondo Nazionale FNA Fondo Sanitario Regionale Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) 477 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ INTERVENTO/PROGETTO ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE DISABILI E IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili X Salute Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale X X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità fisica o psichica; Persone in situazione di svantaggio sociale. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto Innovativo 478 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Promuovere l’autonomia di persone con disabilità fisica o psichica e in situazione di svantaggio sociale; Avviare progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro; Attivare borse lavoro e tirocini formativi finalizzati agli inserimenti lavorativi. AZIONI PREVISTE Tutte le azioni verranno messe in atto da personale qualificato con il coordinamento del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro. • • • • • • • Individuazione degli utenti con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro; Colloqui di orientamento e bilancio di competenze; Attivazione di un progetto individualizzato che prevede percorsi di formazione, borse lavoro di utilità sociale o tirocini formativi in azienda; Individuazione degli enti, le istituzioni o le aziende; Tutoraggio dei percorsi; Monitoraggio e verifica in itinere con il Sottogruppo tecnico per gli inserimenti lavorativi; Monitoraggio della situazione lavorativa dell’utente per almeno un anno dalla chiusura del progetto individualizzato. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Fondo Distrettuale di Solidarietà - Misure Straordinarie a favore delle famiglie per contrastare l’attuale crisi economica. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - AUSL (U.S.S.I. Handicap Adulto, Centro Salute Mentale, Ser.T) Servizi sociali dei Comuni Cooperazione sociale Organizzazioni Sindacali Futura - ente di formazione professionale Centri per l’Impiego Aziende Servizi alla Persona del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Due figure professionali che si occupino della gestione dei progetti individualizzati RISULTATI ATTESI L’attivazione di progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di progetti attivati; Numero di inserimenti lavorativi effettuati; 479 _______________________________ Fondo per la Non Autosufficienza Comunale____________________________ Numero di soggetti monitorati alla chiusura dei percorsi; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 35.000,00 di cui: • risorse comunali - € / • risorse regionali (Fondo sociale locale e Fondo famiglia) - € / • FRNA (risorse regionali) - € / • Fondo Nazionale FNA - € 35.000,00 • Fondo Sanitario Regionale - € / • Eventuali risorse altri soggetti (da specificare) - € 480 481 482 PIANO DELLE ATTIVITÀ - F.R.N.A. 2009 AUSL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST AREA ANZIANI Interventi di sostegno a domicilio Assegni di cura E’ stata garantita la massima continuità dei progetti nella erogazione degli assegni di cura; non è presente la lista di attesa Nel 2008 sono state assegnate risorse sul FRNA per € 2.284.000 alle quali sono da aggiungere le risorse assegnate sul fondo Nazionale della non Autosufficienza pari a € 100.000 per un totale complessivo di 2.384.000 In riferimento alle risorse assegnate negli anni si evidenzia la percentuale di implementazione delle risorse complessive utilizzate in rapporto al totale degli assegni di cura ed ai giorni di erogazione: Anno Totale risorse aumento % utilizzate aumento risorse assegnate 2005 consuntivo 922.500 Totale n.giorni assegni di erogati cura nell’anno erogati nell’anno media giorni erogati nell’anno 519 129.099 248,75 2006 consuntivo 1.177.219 254.719 +21,64% 648 177.755 274,31 2007 consuntivo 1.558.213 380.994 +24.45% 896 225.292 251,44 2008 previsione 2.384.000 825.787 +53,00% (1000) 209.738 221,94 2008 consuntivo al 31/12/08 974 Al 31/12/2008 sono stati erogati n. 974 assegni di cura di cui n. 274 nuovi Per l’anno 2009 sono stati previsti 3.097.252,99 E’ stata programmata l’attivazione di n. nuovi 300 assegni di cura , si prevede inoltre la presa in carico e la continuità nell’erogazione dell’assegno di cura nelle situazioni di maggiore gravità. 483 Risorse Contributo aggiuntivo Assistenti Familiari anno 2008 Data la difficoltà nel rilevare dati attendibili riguardanti la presenza nel territorio distrettuale di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro si è ipotizzata nell’anno 2008 la possibilità di attivare n. 100 contributi aggiuntivi assistenti familiari stimando per l’anno 2008 una assegnazione di 190.000 euro Al 31/12/2008 sono stati attivati n. 80 contributi aggiuntivi da 160 € mensili Sono stati previsti nell’anno 2009 euro 230.000 per l’assegnazione dei contributi di 160 euro per regolarizzazioni delle assistenti familiari pari alla attivazione di circa n.120 progetti. Assistenza Domiciliare In applicazione della DGR 1206 nel coso dell’anno 2008 è stato attivato, in termini di sviluppo dell’offerta, il percorso di adeguamento alle modifiche introdotte nell’ambito della rete dei servizi rivolti agli anziani e relativi all’ampliamento delle prestazioni di ADI socio/sanitaria per le quali si è previsto un ampliamento delle risorse assegnate rispetto all’anno 2007 di + 200.000 € pari al + 41,15% per un totale complessivo di 486.000 € In data 23/12/ 2008 è stato deliberato dall’AUSL di Bologna il Regolamento aziendale Assistenza Socio Nell’anno 2008 sono stati attivati n. 233 Progetti di Assistenza Domiciliare con rimborso Oneri a rilievo sanitario Dir. RER 1378/99 In applicazione della DGR 1206/07 nel corso dell’anno 2009 sarà realizzato, in termini di sviluppo dell’offerta, il percorso di adeguamento alle modifiche introdotte nell’ambito della rete dei servizi rivolti agli anziani e relativi all’ampliamento delle prestazioni di ADI socio/sanitaria per una copertura complessiva pari a ore n. 62363 per una assegnazione complessiva di euro 786.000 Progetto Dimissioni Protette Domiciliari Il progetto operativo dal 2007 prevede direttamente dall’ assistente sociale/responsabile del caso l’attivazione di un progetto di assistenza Domiciliare gratuito per i primi 30 giorni, fornito dai Sevizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni e delle A.S.P. Nell’anno 2008 per l’attivazione del progetto sono state destinate risorse per € 30.000. Al 31/12/08 sono stati attivati n. 85 progetti di dimissione protetta domiciliare. Il progetto “Dimissioni protette domiciliari” prevede una significativa un’implementazione delle risorse nel 2009 per una assegnazione complessiva di euro 150.000 Progetto Dimissioni Protette Informatizzate Il progetto ha comportato l’informatizzazione tra gli Ospedali dell’Azienda, il Distretto e gli Sportelli sociali dei Comuni per l’attivazione delle dimissioni protette. Il progetto è stato sperimentato nell’ambito del Distretto Pianura Est ed è poi stata attivata una programmazione di implementazione in ambito aziendale. Al 31/08/2008 sono state effettuate complessivamente n. 391 dimissioni protette informatizzate sia verso i servizi sanitari del distretto, sia verso gli sportelli sociali dei comuni. Il costo di 140.000€ ( FRNA 2007) è stato sostenuto da tutti i Distretti con un progetto trasversale. 484 Rete Servizi Residenziali e Semiresidenziali Programmazione 2009 Case Protette e RSA In riferimento alla programmazione definita dalla CTSS si è proceduto ad attivare: un primo contingente di nuovi n. 4 posti di CP nell’anno 2007, un secondo contingente di nuovi n. 8 posti nel 2008 un terzo contingente di nuovi n.8 è stato programmato nel 2009. Il costo complessivo della rete residenziale per l’anno 2008 è di 5.182.996 * esclusi i posti temporanei 2008 Posti convenzionati CP/ RSA programmazione 2009 Totale posti n. posti conv,CP/RSA al 31/12/2008 428 Programmazione posti cp 2009 +8 Totale posti convenzionati 31/12/2009 436 di cui temporanei 17 Il Comitato di Distretto in merito alla destinazione di n. 8 cp posti da programmazione CTSS programmati per l’anno 2008 ha assegnato: n. 4 posti ASP – CP Budrio, n. 3 posti ASP – CP Pieve di Cento, n. 1 posto CP Pertini - Altedo Il rientro degli ultimi 7 posti dall’RSA di Medicina è in programma a fine 2009. L’indice di convenzionamento distrettuale calcolato sulla popolazione =>75 anni pari a 14.984 (01/01/2007)al 31/12 2008 è 2.86%, rispetto all’indice pari al 3% da raggiungere entro il 2009 così come definito nella programmazione triennale della CTSS. Per l’anno 2009 si prevede di raggiungere complessivamente n. 436 posti convenzionati di CP7RSA , e sono stati assegnati complessivamente per la rete residenziale euro 5.425.582,87, e euro 84.000 per il progetto di animazione. Posti Temporanei Nell’ l’anno 2008 sono stati previsti e attivati ulteriori n. 8 posti temporanei raggiungendo complessivamente un contingente totale di n 17 posti, articolati nella seguente modalità: -n. 12 in RSA di S.Pietro in C. dedicati alle dimissione protette ospedaliere gratuite per i primi 30 giorni; n. 5 posti C.P. ( n. 2 ASP C.P Budrio, .2 ASP C.P. Pieve di C. n. 1 C.p. S.Giorgio di P.) dedicati ai progetti di sollievo dal territorio. L’ampliamento del n. 8 posti temporanei di cui sopra ha previsto un investimento di € 150.000 per un totale complessivo di € 268.626, In realtà la risposta di temporaneità è stata offerta in quantità sostanzialmente maggiore rispetto al numero (17) di posti identificati come temporanei, utilizzando all’occorrenza posti definitivi per ospitalità temporanea al fine di rispondere a bisogni urgenti di tale tipologia di servizio. Nel mese di settembre 2008 è stato approvato dalla CTSS il regolamento per la gestione dei posti temporanei in linea con i contenuti della DGR 1206/07, con esecutività dal 01/10/2008 Al 31/12/2008 sono stati realizzati n. 62 progetti temporanei in RSA sono stati realizzati e n. 39 progetti temporanei in C.P., per un totale di n. 101 progetti temporanei. 485 Per l’anno 2009 sono stati previsti complessivamente euro 589.705,78 La significativa implementazione delle risorse permetterà di gestire: in modo continuativo nell’anno 2009 i n. 17 posti temporanei; di attivare progetti temporanei utilizzando anche la rete residenziale non convenzionata in base alle necessità valutate ed in linea con il regolamento aziendale per la gestione di progetti temporanei. Rete Servizi Semiresidenziali Centri Diurni I posti di Centro diurno convenzionati sono al 31/12/2008 n. 56. Nel corso dell’anno 2008 sono stati inseriti n. 31 nuovi ospiti con una occupazione a fine anno di n. 49 posti contro i 56 posti convenzionati. Per l’anno 2009 sono stati assegnati euro 193.462 . AREA DISABILI Interventi di sostegno al Domicilio Assegni di Cura e di sostegno a favore di adulti con grave disabilità Nel 2008 oltre al finanziamento a carico FRNA sono stati assegnati ulteriori finanziamenti a carico FNA pari a complessivi €100.000 per un importo totale di € 222.000 Al 31/12/2008 sono stati attivati n. 45 assegni di cura Nell’anno 2009 è stata programmata la continuità dei progetti attivati, inoltre sono stati previsti in aumento n. 7 nuovi progetti di assegno di cura. In linea con la DGR 1206/07 è stata valutata l’attivazione di n. 10 contributi Complessivamente per l’anno 2009 sono stati assegnati 256.000 Assegno di Cura DGR 2068/04 Gravissime Disabilità Acquisite Nell’anno 2007 hanno ricevuto l’assegno di cura previsto per le gravissime disabilità acquisite 20 pazienti, per quanto riguarda la programmazione relativa all’anno 2008 sono stati attivati al 31/12/2008 n. 20 contratti di assegni di cura DGR 2068/04 Per l’anno 2009 sono stati assegnati euro 144.000 per una programmazione di 20 progetti Rete Residenziale DGR 2068/04 Gravissime Disabilità Acquisite Nell’anno 2007 sono stati finanziati n. 5 inserimenti in strutture residenziali, nell’anno 2008 sono state inserite n. 10 persone con gravissima disabilità acquisita. Per l’anno 2009 sono stati assegnati euro 262.887,95 . Interventi di Sollievo Le risorse assegnate nell’anno 2008 sul FRNA sono € 40.000 ai quali vanno aggiunti € 38.586 da FNA per un totale di risorse assegnate pari a78.586 euro 486 Al 31/12/2008 sono stati attivati n.11 progetti di sollievo: 8 progetti di sollievo residenziali e 3 progetti di sollievo diurno, che hanno coinvolto altrettante persone disabili e le loro famiglie. Per l’anno 2009 sono stati previste risorse per l’attivazione di almeno n. 17 progetti di intervento di sollievo nella rete dei servizi residenziale e semiresidenziale per una assegnazione complessiva di euro 90.000 Interventi di sostegno al domicilio di tipo assistenziale ed educativo In riferimento all’area di intervento domiciliare per quanto riguarda l’area disabili si è attivato un progetto di sostegno al domicilio sia di tipo riabilitativo che educativo finalizzato a supportare quelle situazione per le quali è necessario un interveto a tutela del disabile ed a supporto del nucleo familiarePer l’anno 2008 è stato previsto un impiego di risorse a carico del FRNA pari a € 29.808 ( 18.144 € educativa a domicilio+11.664 € interventi di sostegno alla domiciliarità). Al 31/12/2008 è stato attivato n. 1 progetto di intervento assistenziale domiciliare: Per l’anno 2009 sono state previste risorse pari a 45.500 euro per l’attivazione di n. 7 progetti. Rete Servizi Residenziali e Semiresidenziali Area Disabili Al 31/12/2008 sono stati attivati : n. 5 inserimenti nella rete residenziale; n. 4 inserimenti nella rete semiresidenziale; n. 6 progetti di formazione professionale Nell’anno 2009 è stato previsto: per la rete residenziale un aumento n. 11 utenti dovuto sia all’invecchiamento dei familiari/care giver delle situazioni seguite a livello territoriale sia a trasferimenti di residenza di cittadini; per la rete semiresidenziale relativamente ai Centri diurni è stato previsto un aumento di n. 2 nuovi utenti mentre relativamente ai centri Occupazionali e laboratori protetti sono stati previsti n. 6 nuovi inserimenti. Complessivamente sono stati programmati euro 3.234.902,41 quota comprensiva anche della spesa area sanitaria a consuntivo 2007. C.A.D e Protesica Per l’anno 2009 è stata programmato la continuità dell’attività e dei progetti per una quota pari a 70.000 euro. 487 Progetti trasversali approvati dalla CTSS Come per il passato la CTSS di Bologna, allo scopo di sperimentare formule innovative di assistenza e forme strutturali di integrazione fra servizi, propone di promuovere specifici progetti aventi valenza sovrazonale, mettendone la gestione in capo ai sottoindicati distretti che assumono la funzione di capofila: e-Care Oldes – capofila distretto di Bologna € 850.000. Sostegno psicologico ai disabili gravissimi e alle loro famiglie – capofila distretto di Pianura Ovest – € 30.000 Aggiornamento ed estensione dei Sistemi informativi a supporto dell’integrazione sociosanitaria e della rendicontazione del FRNA: Back office SosiA e GARSIA strutture – capofila distretto di Pianura est € 400.000. Progetto assistenza domiciliare ai pazienti cronici - capofila distretto di San Lazzaro € 60.000. La quota di finanziamento destinata a tali progetti è complessivamente pari a 1.340.000 €. Si ritiene utile fornire alcune specificazioni relative al contenuto di ogni singola specificazione. E-Care Oldes Prosecuzione di progetto avviato su FRNA nel 2007, capofila distretto di Bologna € 850.000. Il progetto prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie per mettere in rete le risorse formali e informali del territorio (servizi sanitari, sociali e volontariato) al fine di assicurare il sostegno a domicilio e il monitoraggio degli anziani fragili e di altre fasce deboli, con il supporto di un Call center specializzato. Aggiornamento ed estensione dei Sistemi informativi a supporto dell’integrazione sociosanitaria e della rendicontazione del FRNA: Back office SosiA e GARSIA strutture Nuovo progetto, capofila distretto di Pianura Est € 400.000 (di cui € 217.000 per sistema informativo di back office SosiA + 183.000 per GARSIA strutture ) Il progetto punta all’adozione omogenea del sistema informativo di back office SosiA, allo scopo di: rendere maggiormente omogenea la rete degli sportelli sociali collegare il sistema informativo per l’accesso utilizzato da tutti i comuni e i sistemi informativi utilizzati dall’Ausl di Bologna, costruire un sistema di monitoraggio automatizzato dell’ attività e dei costi sostenuti nell’ ambito del FRNA porre le basi per una futura integrazione di questo sistema con i sistemi gestionali utilizzati da altri soggetti (ASP, Sportelli lavoro, Ospedali). In collegamento con questo, si intende realizzare una riconfigurazione e connessione di vari programmi informatici già utilizzati in ambito sociosanitario (GARSIA ADI, 1377 e 1378, flusso SIADI) per la costruzione di un sistema di monitoraggio automatizzato dell’ attività e dei costi sostenuti nell’ ambito del FRNA, in favore di anziani non autosufficienti inseriti nelle strutture convenzionate (residenziali e semiresidenziali) e in ADI socio/sanitaria. Supporto alle gravissime disabilità acquisite Nuovo progetto, capofila distretto di Pianura Ovest € 30.000 Il progetto è volto alla realizzazione di una sperimentazione finalizzata a sostenere nel percorso di accettazione della gravissima disabilità acquisita e di elaborazione della nuova situazione di vita le persone (utenti e famigliari) che si trovano ad affrontare tale evento traumatico. 488 Assistenza a domicilio di disabili gravi e gravissimi Prosecuzione di progetto, capofila distretto di San Lazzaro € 60.000 Il progetto si propone di completare e integrare la rete degli interventi in favore di disabili offrendo una assistenza domiciliare particolarmente qualificata nella gestione di situazioni che, per particolare gravità e complessità necessitano di specifica professionalità in continuità con quanto già avviato nel corso del 2008. Si coglie inoltre l’ occasione per specificare che , a valere sul Fondo Nazionale per la non autosufficienza, è da comprendere anche lo specifico intervento per il Consolidamento della rete provinciale dei Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico – capofila Comune di Bologna € 76.666,67 Consolidamento Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico (CAAD) Prosecuzione di progetto, capofila Comune di Bologna – a valere sul Fondo Nazionale per la Non autosufficienza € 76.666,67 A partire dal 2009, come indicato nella circolare 23305 a pag. 4 punto 5, i Centri per l’adattamento dell’ambiente domestico non saranno più finanziati con specifico programma finalizzato nell'ambito del Fondo sociale, bensì attraverso il Fondo Nazionale per le non autosufficienze assegnato su base distrettuale. Il progetto, inserito nei Piani di zona per la salute e il benessere sociale di prossima approvazione, si propone di consolidare, qualificare e sviluppare a livello provinciale le attività dei centri di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico. Il progetto prevede una compartecipazione ai costi da parte di ogni distretto del territorio provinciale (compresa Imola). Considerata la presenza di un avanzo tale da coprire i primi 8 mesi del 2009, vengono attribuite al FNA le spese relative all’ultimo quadrimestre dell’anno. Le spese sono così ripartite fra i distretti, sulla base della popolazione residente: Bologna Casalecchio Porretta Pianura Ovest Pianura Est San Lazzaro 29.956,22 8.374,63 4.515,28 6.194,40 11.680,58 5.834,79 489 FRNA programmazione 2008 fabbisogno programmazione FRNA 2008 Fondo a disposizione anno 2008 10.721.311 anziani disabili gravi Graviss. disabilità acquisite 8.782.628 945.720 334.191 totale 10.062.539 *Assegnazione DGR 1230 euro 216.796 destinati dal CD per programmazione 2009 disabili FRNA 2008 Area Anziani programmazione 2008 Tipologia Intervento Rete residenziale Assegnato 2008 5.182.996 Posti Temporanei 150.000 Descrizione Progetti Rete Residenziale CP/rsa pr n. 428 posti - CP/RSA al 31/12 2008 - + incremento n. 8 posti cp ott.2008 n. 6 posti dim. Protette n. 2 posti sollievo Progetto animazione rete resid. Centri Diurni Assegno di Cura 78.457 P. animazione rete resid. conv. 181.175 n. 56 posti C.D. conv. 2.284.000 Ass.cura anziani Contributo Assistenti Familiari ADI 1378/99 190.000 ADI 1206/07 200.000 Adeguamento DGR 1206/07 per Ass.Cura con Ass.Fam. con regolare contratto di lavoro 486.000 integrata socio san DGR 1378/99 Servizio Asistenza Domiciliare Totale costi 30.000 8.782.628 490 Rimborso Assistenza domiciliare integrata socio san - DGR 1206/07 Attivazione S.A.D. per continuità assistenziale nell’ambito del progetto dimisioni protette Accant. 2008 658.772 FRNA 2008 - Area Anziani ipotesi consuntivo 2008 Tipologia Intervento Rete residenziale Posti Temporanei Progetto animazione rete resid. Centri Diurni Assegno di Cura Contributo Assistenti Familiari ADI 1378/99 Ipotesi Consuntivo 2008 5.054.865,09 Totale costi Rete Residenziale CP/rsa pr n. 428 posti CP/RSA al 31/12 2008 - + incremento n. 8 posti cp ott.2008 170.045,60 n. 6 posti dim. Protette n. 2 posti sollievo 80.840,00 P. animazione rete resid. conv. 186.053,19 n. 56 posti C.D. conv. 2.155.134,00 Ass.cura anziani 64.160,00 Adeguamento DGR 1206/07 per Ass.Cura con Ass.Fam. con regolare contratto di lavoro 498.374,68 integrata socio san DGR 1378/99 ADI 1206/07 Servizio Asistenza Domiciliare Descrizione Progetti 0 10.558,41 Rimborso Assistenza domiciliare integrata socio san - DGR 1206/07 Attivazione S.A.D. per continuità assistenziale nell’ambito del progetto dimisioni protette 8.220.030,97 FRNA 2008 Area Disabili – programmazione 2008 Tipologia Intervento Assegnato 2008 descrizione Nuovi casi - Continuità 418.849 n. 19 nuovi casi nella rete resid., semiresid e lab protetti per € 231.845 - Continuità nuovi casi anno 2007 verso anno 2008 area disabili per € 187.004 LEA 155.063 Applicazione DPCM LEA Protesica e C.A.D. Assegno di Cura 40.000 122.000 Applicazione DGR 1206 - C.A.D. e protesica Erogati nel 2007 n. 45 assegni di cura disabili - Ai quali si garantisce la continuità nel 2008 Sostegno Domiciliarità 11.664 n. 4 Interventi riabilitativi al Centro Bernardi Progetto Sollievo 40.000 Effettuati n. 7 progetti di sollievo Progetto Educativa a domicilio 18.144 Interventi educativi a domicilio casi Interventi assistenziali GARSIA Totale 0 140.000 Interventi assistenziali area disabili 2007 Estensione GARSIA accesso area Disabili e Estensione software rete residenziali per indicatori di Qualità e attività 945.720 491 FRNA 2008 Area Disabili – ipotesi consuntivo 2008 Tipologia Intervento Ipotesi Consuntivo 2008 Nuovi casi - Continuità 657.788,41 Protesica 40.000,00 Assegno di Cura 208.133,26 descrizione n. 19 nuovi casi nella rete resid., semiresid e lab protetti per € 231.845 - Continuità nuovi casi anno 2007 verso anno 2008 area disabili per € 187.004 Applicazione DGR 1206 - C.A.D. e protesica Erogati nel 2007 n. 45 assegni di cura disabili Ai quali si garantisce la continuità nel 2008 Sostegno Domiciliarità 19.202,00 n. 4 Interventi riabilitativi al Centro Bernardi Progetto Sollievo 28.826,66 Effettuati n. 7 progetti di sollievo Progetto Educativa a domicilio 16.528,09 Interventi educativi a domicilio casi GARSIA 140.000,00 Totale Estensione GARSIA accesso area Disabili e Estensione software rete residenziali per indicatori di Qualità e attività 1.110.478,42 FRNA DGR 2068 – PROGRAMMAZIONE 2008 DGR 2068 Assegnato 2008 Assegno di Cura 176.295 Residenziale 157.896 Totale 334.191 492 DGR. 2068/04 ipotesi consuntivo 2008 Area Disabili Ipotesi consuntivo Ass cura DRG 2068/04 139.771,00 Residenziale 2068/04 117.484,24 Totale 257.255,24 FRNA ipotesi risconto 2008 Accontanamento 2008 DGR 1230 per progr. 2009 Ipotesi risconto Anziani Disabili Totale 658.772 216.796 397.838,10 1.273.406,10 Ipotesi risconto 2008 DGR 2068/04 euro 76.935,76 493 FRNA assegnazione CTSS 2009 Assegnazione Anziani e Disabili Quota prog. Sovra distrettuali Stima assegno di cura Dgr 2068 400.000 142.715 13.042.534 Stima residenzialità Dgr 2068 154.906 Totale assegnazione FRNA 13.740.155 FRNA 2009 ipotesi programmazione fabbisogno programmazione FRNA 2009 Fondo a disposizi one anno 2009 Ipotesi risconto 2008 anziani disabili gravi 13.042.534 1.273.406,10 10.556.003,64 3.727.604,41 494 Graviss. disabilità acquisite DGR 2068 Totale program mazione 32.332,05 14.315.940,10 Resi duo 2009 0 FRNA 2009 Area Anziani ipotesi programmazione Area Anziani programmazione 2009 Rete residenziale 5.425.582,87 Posti Temporanei 589.705,78 progetto animazione 84.000 Centri Diurni 193.462 Assegno di Cura 3.097.252,99 Contributo Assistenti Familiari 230.000 ADI 1378/99 Descrizione Progetti Rete Residenziale CP/RSA n. 428 posti + 8 posti al 31/12 2008 + n. 5 posti CP Granarolo n. 17 posti di cui n. 5 sollievo P. animazione rete resid. conv. n. 56 posti C.D. conv. Continuità Ass.cura + 300 progetti nuovi 120 Ass. familiari 486.000 ADI 1206/07 300.000 Servizio Assistenza Domiciliare Totale costi 150.000 Reg. ADI - DGR 1206/07 avvio 01/01/2009 progetti dimisioni protette 10.556.003,64 FRNA 2009 Area Disabili ipotesi Programmazione Area Disabili Nuovi casi/Continuità programmazione 2009 rete socio sanitaria disabili Residenziali, centri diurni, lab 3.234.902,41 protetti (quota sanitaria consuntivo 2007) app.educativi 45.500 10 progetti di cui 7 nuovi Protesica/C.A.D. Applicazione DGR 1206 - C.A.D. e 70.000 protesica Assegno di Cura e ass. familiari 256.000 continuità + 7 nuovi progetti e 10 contributi Ass. familiari continuità n. 4 Interventi riabilitativi Sostegno Domiciliarità 19.202 al Centro Bernardi Progetto Sollievo 90.000 17 nuovi progetti 12.000 3 progetti domiciliarità Educativa domicilio Totale Complessivo Descrizione Progetti 3.727.604,41 495 DGR. 2068/04 ipotesi programmazione 2009 Area Disabili Ass cura DRG 2068/04 Residenziale 2068/04 Totale Budget assegnato Ipotesi risconto 2008 Disponibilità programm. 2009 Ipotesi programmazio ne 2009 144.000 142.715 154.908 76.935,76 32.332,05 262.887,95 297.621 76.935,76 32.332,05 406.887,95 Progetto sovra Distrettuale approvato dalla CTSS Area Disabili programmazione 2009 Implementazione Sist. Inform. GARSIA 400.000 496 Con il FRNA è stato possibile aumentare il numero degli interventi ….alcuni dati di attività Area Anziani P.L. convenzionati per anziani non autosufficienti 430 428 426 424 422 420 418 416 414 412 410 428 420 416 2006 2007 2008 di cui temporanei 20 17 15 9 10 5 0 2 2006 2007 497 2008 Area Anziani Assegno di cura n. persone per anno 1100 1000 900 800 700 600 500 400 300 974 896 648 2006 2007 2008 Area Anziani Assistenza Dom iciliare Integrata n. ore assistenza erogata 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 62.363 33.759 2006 39.633 2007 498 2008 Area Anziani confronto per anno dell’attività per tipologia di intervento 974 1000 896 2005 2006 2007 2008 900 800 700 600 500 400 300 223 233 134 143 200 100 16 31 78 101 0 N°anziani in ADI/1378 N° Ingressi Centri Diurni N° Ingressi CP/RSA N° Ingressi CP/RSA definitivi Temporanei Assegni di cura erogati Area Disabili nuovi utenti con progetti riabilitativi in struttura residenziale, semiresidenziale e in laboratorio protetto 40 30 30 20 10 11 0 2007 2008 Assegno di cura dgr 1122/2002 50 45 40 30 20 10 16 0 2007 2008 499 Area Disabili residenzialità DGR 2068 12 10 10 8 6 5 4 2 0 2007 2008 Assegno di cura DGR 2068 30 25 20 19 18 15 10 2007 2008 Area Disabili Adulti Confronto per anno dell’attività per tipologia di intervento 100 91 98 2005 2006 2007 2008 90 80 70 61 65 60 50 40 38 39 42 43 45 33 30 18 20 19 10 10 0 strutture residenziali centri diurni lab. Protetti borse lavoro 500 Assegno di Assegno di Cura Cura sanitario tutela AUSL 9 Area Disabili Adulti Ipotesi 2009/2010 dell’attività per tipologia di intervento 2008 Si sono considerati solo le segnalazioni della NPIA 2009 +2 22 2010 19 20 +5 15 14 10 +4 10 6 4 strutture residenziali centri diurni 501 lab. Protetti 502 503 504 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo BILANCIO PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI PROGETTO DESCRIZIONE FRNA FNA Fondo Sociale Locale Contributo Regionale finalizzato 30% fondo sociale indistinto RISORSE COSTO Altri PROGRAMMA TOTALE finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO 2009 € 6.000,00 Sostegno alla Sportelli di consulenza educativa, genitorialità 0/6 anni attività laboratoriali e incontri a tema COMUNE DI SAN PIETRO IN rivolti a genitori con bambini 0/6 CASALE anni UFFICIO DI PIANO Sportelli d'ascolto Scuole COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Sportelli d’ascolto rivolti a genitori, insegnanti e studenti Mediazione familiare AZIENDA U.S.L. Sportello di mediazione rivolto a coppie con figli separate o in fase di separazione € 0,00 € 0,00 € 19.000,00 € 0,00 € 0,00 quote bilanci comunali (ex 285/97) € 25.000,00 € 14.000,00 € 0,00 € 0,00 € 46.000,00 € 0,00 € 0,00 quote bilanci comunali (ex 285/97) € 60.000,00 € 3.000,00 € 0,00 € 0,00 505 € 12.000,00 € 0,00 € 0,00 quote bilanci comunali (ex 285/97) € 15.000,00 NOTE € 50.436,64 di cui: € 25.000 programma attuativo 2009 € 25.436,64 € 50.436,64 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Settembre 2009 Giugno 2010 Periodo di realizzazione: € 60.000,00 Settembre 2009 Giugno 2010 Periodo di realizzazione: € 15.000,00 Settembre 2009 - Luglio 2010 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo € 6.000,00 Adozioni prima, durante e dopo: interventi plurimi e complessi su un tempo lungo AZIENDA U.S.L. Potenziamento dell’equipe che si occupa di adozioni, attraverso la valorizzazione delle figure professionali messe a disposizione dei genitori che si avvicinano all’adozione Famiglie numerose Programma finalizzato "Abbattimento costi Promozione di iniziative sperimentali di riduzione dei costi utenze e servizi famiglie con un numero di figli agevolazione sull’accesso ai servizi pari o superiore a 4" per le famiglie con 4 o piu’ figli, COMUNE DI compresi minori in affido SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Programma distrettuale di "Sostegno all'affidamento familiare" AZIENDA U.S.L. Promozione e qualificazione dell’affido attraverso il sostegno alle Amministrazioni comunali nella gestione ed estensione dell’affido familiare (anche in attuazione della DGR 846/2007) Creazione di eventi Gruppo auto aiuto (incontri/seminari/approfondimenti) per famiglie su tematiche mirate al sostegno delle affidatarieAZIENDA famiglie affidatarie e sostegno delle U.S.L. famiglie in attesa di abbinamento e/o € 0,00 € 0,00 € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 85.495,21 € 21.373,80 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 506 € 0,00 € 0,00 € 33.376,61 € 0,00 € 8.344,15 € 0,00 quote bilanci comunali (ex 285/97) € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 26.000,00 Periodo di € 26.000,00 realizzazione: anno 2009 € 106.869,01 Periodo di € 106.869,01 realizzazione: anno 2009 € 41.720,76 Periodo di realizzazione: € 41.720,76 Maggio 2009 - Aprile 2010 € 0,00 € 5.836,40 residuo anno 2008 Periodo € 0,00 di realizzazione: anno 2009 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo alla prima esperienza di affido Creazione di eventi Gruppi di sostegno (incontri/seminari) mirati al sostegno delle famiglie adottive e non su alle famiglie adottive nel secondo tematiche riguardanti la crescita del anno di post bambino e raccordo con il tavolo adozione tecnico provinciale per la messa in AZIENDA U.S.L. rete delle esperienze parallele attivate sul territorio provinciale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 7.000,00 € 0,00 € 7.000,00 Periodo di € 7.000,00 realizzazione: anno 2009 Periodo di € 64.357,00 realizzazione: anno 2009 € 37.357,00 Cura della relazione madre bambino AZIENDA U.S.L. Interventi di sostegno alla relazione madre bambino in situazioni di massima urgenza di rischio del minore € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 27.000,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale € 64.357,00 Consultorio familiare in rete AZIENZA U.S.L. Messa in rete dei servizi legati all'area delle responsabilità familiari Rafforzamento della rete tra i servizi del Consultorio dedicati ai giovani e i progetti distrettuali - Promozione di incontri con le donne straniere € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 TOTALE € 0,00 € 0,00 € 97.000,00 € 118.871,82 € 63.717,95 € 66.357,00 507 € 0,00 € 345.946,77 € 371.383,41 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA INFANZIA E ADOLESCENZA PROGETTO DESCRIZIONE Attività pomeridiane COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Sostegno dell’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica FRNA FNA Fondo Sociale Locale Contributo Regionale finalizzato 30% fondo sociale indistinto RISORSE COSTO PROGRAMMA Altri TOTALE finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO 2009 € 15.000,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 quote bilanci comunali (ex 285/97) € 65.000,00 Periodo di realizzazione: € 65.000,00 Settembre 2009 Giugno 2010 € 18.000,00 € 27.322,94 di cui: € 18.000 programma attuativo 2009 € 9.322,94 € 27.322,94 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Giugno Agosto 2009 € 4.373,75 Soggiorni estivi COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Offerta di 4 tipologie di vacanza rivolta ai bambini del secondo ciclo delle elementari, ai ragazzi della scuola media inferiore e ai ragazzi delle classi prime e seconde delle scuole superiori € 0,00 € 0,00 508 € 13.626,25 € 0,00 € 0,00 quote bilanci comunali (ex 285/97) NOTE PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Percorso di inserimento lavorativo a breve termine ed in contesto protetto - Percorsi di Borse lavoro sostegno a minori in difficoltà adolescenti rispetto al percorso AZIENDA U.S.L. scolastico/formativo/lavorativo attraverso inserimenti lavorativi protetti e tirocini formativi € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 7.000,00 € 0,00 € 7.000,00 Periodo di € 7.000,00 realizzazione: anno 2009 "Interventi educativi" AZIENDA U.S.L. Interventi di sostegno a minori in famiglie in difficoltà per sostenere la permanenza in famiglia € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 50.000,00 Periodo di realizzazione: € 50.000,00 Aprile 2009 Marzo 2010 Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi AZIENDA U.S.L. Attuazione del un documento di Buone prassi tra scuola e servizio sociale per la segnalazione di situazioni di presunto abuso sui minori € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 2.000,00 € 0,00 € 2.000,00 Periodo di € 2.000,00 realizzazione: anno 2009 € 80.000,00 € 83.854,40 di cui: € 80.000 programma attuativo 2009 € 80.000,00 € 3.854,40 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: anno 2009 Fondo Distrettuale per Interventi per garantire progetti educativi continuità progettuale ai e di sostegno per ragazzi che al compimento della ragazzi 18-21 anni maggiore età necessitano di COMUNE DI restare a carico dei servizi SAN PIETRO IN attraverso varie forme di CASALE intervento UFFICIO DI PIANO € 0,00 € 0,00 509 € 0,00 € 0,00 € 80.000,00 € 0,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Il “FARO” AZIENDA U.S.L. Azioni di prevenzione dell’abuso e del maltrattamento sui minori Percorso di formazione: Programma di formazione "Risorse per rivolto agli insegnanti e l'intercultura predisposizione e messa in rete nelle di materiali di supporto, Scuole"COMUNE elaborati da un Tavolo di lavoro DI SAN PIETRO sull’accoglienza dei bambini IN stranieri CASALEUFFICIO DI PIANO Centri specialistici NPIA Ausl di Bologna “ACCENDI Interventi di promozione del MOLTI benessere dei bambini e degli FUOCHI” adolescenti e di prevenzione di CENTRO situazioni di disagio CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA Azienda USL Sorridere insieme Interventi di pet therapy e di COMUNITÀ SANTA MARIA musicoterapia dedicati a minori DELLA in situazioni di disagio VENENTA € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 TOTALE € 0,00 € 0,00 € 63.626,25 510 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.770,00 € 28.090,50 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 172.860,50 € 19.373,75 € 5.770,00 Periodo di € 5.770,00 realizzazione: anno 2009 € 28.090,50 Periodo di realizzazione: € 28.090,50 Maggio 2009 - Giugno 2010 € 0,00 Periodo di realizzazione: € 0,00 Maggio 2009 - Giugno 2010 € 0,00 Periodo di realizzazione: € 0,00 Maggio 2009 - Giugno 2010 € 255.860,50 € 265.183,44 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA GIOVANI PROGETTO Il nostro impegno per gli altri COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Radio Nebbia COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Eurodesk COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO DESCRIZIONE Attivazione di n. 45 borse lavoro estive esperienza di 4 settimane nei servizi comunali rivolti ai minori, anziani, promozione culturale e integrazione sociale Realizzazione in autogestione di trasmissioni radiofoniche dedicate ai giovani del Distretto Creazione di una rete capillare di attori sul Distretto che faciliti lo sviluppo di un sistema di informazione qualificata sulle FRNA FNA Fondo Sociale Locale RISORSE Contributo 30% fondo COSTO Altri PROGRAMMA Regionale sociale TOTALE finanziamenti ATTUATIVO finalizzato indistinto PROGETTO 2009 € 5.803,54 € 0,00 € 0,00 € 11.122,46 € 0,00 € 16.926,00 € 0,00 NOTE € 19.530,00 € 19.530,00 di cui: € 16.926,00 programma attuativo 2009 € 2.604,00 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Luglio 2009 € 19.800,00 Periodo di realizzazione: Settembre 2009 Luglio 2010 € 77.616,00 € 77.616,00 di cui: € 77.068,41 programma attuativo 2009 € 547,59 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Aprile 2009 - quote bilanci comunali € 7.000,00 € 0,00 € 0,00 € 12.800,00 € 0,00 € 19.800,00 € 0,00 quote bilanci comunali € 15.000,00 € 0,00 € 0,00 € 62.068,41 € 0,00 € 77.068,41 € 0,00 quote bilanci comunali 511 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Luglio 2010 opportunità europee per i giovani Messa in rete dei Centri giovanili del Distretto e Giovani nella rete creazione di un festival dedicato Immagino, creo.. COMUNE DI ad alcune delle SAN PIETRO IN espressioni della CASALE creatività umana, UFFICIO DI in modo PIANO particolare alla letteratura, alla musica e all'arte. Creazione di Roller: strutture di percorsi di transizione verso autonomia l’autonomia abitativa per COMUNE DI giovani adulti e SAN PIETRO IN nuclei madreCASALE bambino in UFFICIO DI condizione di PIANO disagio Mars Attack COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO € 9.000,00 € 0,00 € 0,00 € 6.000,00 € 0,00 € 15.000,00 € 0,00 € 15.000,00 Periodo di realizzazione: Settembre 2008 Giugno 2009 € 43.500,00 Periodo di realizzazione: Marzo 2009 Luglio 2010 € 60.000,00 € 60.000,00 finanziamento Fondazione del Monte Periodo di realizzazione: Gennaio 2009 Giugno 2010 Finanziamento Legge 21/96 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 43.500,00 € 0,00 € 43.500,00 € 60.000,00 Messa in rete delle risorse distrettuali dedicate ai giovani € 0,00 € 0,00 512 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Fondazione del Monte € 60.000,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Lavoro in Corsa COOP LA CAROVANA Azioni di promozione dell’orientamento lavorativo e la formazione per € 0,00 minori in difficoltà che hanno assolto l’obbligo scolastico TOTALE € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 91.990,87 513 € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 5.000,00 € 5.000,00 € 0,00 € 48.500,00 € 96.803,54 € 237.294,41 € 240.446,00 Periodo di realizzazione:metà settembre 2009 - 3 ottobre 2010 (agosto escluso). PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA DIPENDENZE PROGETTO Onde Anomale Network COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Tutti in pista AZIENDA U.S.L. DESCRIZIONE Interventi di educativa di strada: promozione dell’educazione alla salute e il protagonismo giovanile e sostegno all'inserimento lavorativo de giovani Interventi di prevenzione primaria in vista della riduzione del numero dei nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al consumo di alcol (Scuole secondarie di I grado) FRNA FNA Fondo Sociale Locale Contributo Regionale finalizzato 30% RISORSE COSTO Altri PROGRAMMA fondo TOTALE sociale finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO indistinto 2009 € 78.000,00 € 78.000,00 finanziamento Fondo Sanitario Regionale € 78.000,00 Periodo di realizzazione: Settembre 2009 - Luglio 2010 € 14.000,00 Periodo di realizzazione: € 14.000,00 Settembre 2009 - Giugno 2010 € 78.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Fondo Sanitario Regionale € 0,00 € 0,00 514 € 14.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 NOTE PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Interventi di prevenzione primaria in vista della riduzione del Educazione alla salute - numero dei nuovi Che piacere... soggetti che si AZIENDA U.S.L. avvicinano alle sostanze e al consumo di alcol (Scuole secondarie di II grado) Implementazione dell’attività del Loop con attivazione di uno sportello itinerante rivolto a giovani consumatori di sostanze che, Street Loop AZIENDA U.S.L. integrando gli interventi di educativa di strada, realizzerà azioni di counseling breve e di accompagnamento ai Servizi € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 14.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 9.866,03 TOTALE € 0,00 € 0,00 € 28.000,00 € 0,00 € 0,00 € 87.866,03 515 € 14.000,00 € 9.866,03 Periodo di realizzazione: € 14.000,00 Settembre 2009 - Giugno 2010 € 9.866,03 finanaziamento provinciale Periodo di € 9.866,03 realizzazione: Settembre 2009 - Giugno 2010 € 115.866,03 € 115.866,03 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA IMMIGRATI STRANIERI PROGETTO DESCRIZIONE Sportelli integrati di supporto ai servizi dei Comuni, "Punto migranti” completamento COMUNE DI SAN PIETRO IN della messa in CASALE rete tra Sportello UFFICIO DI Punto Migranti e PIANO Sportello Sociale, ulteriore specializzazione delle attività Supporto alla consulta Supporto al distrettuale dei funzionamento migranti - corsi della Consulta di lingua madre Distrettuale dei COMUNE DI Migranti e SAN PIETRO IN promozione della CASALE lingua madre UFFICIO DI PIANO Piano distrettuale Piano per distrettuale della l’insegnamento lingua italiana COMUNE DI della lingua SAN PIETRO IN italiana – corsi di CASALE alfabetizzazione UFFICIO DI per stranieri FRNA FNA Fondo Sociale Locale Contributo 30% fondo Regionale sociale finalizzato indistinto RISORSE COSTO Altri PROGRAMMA TOTALE finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO 2009 NOTE € 69.450,00 € 0,00 € 0,00 € 160.000,00 € 0,00 € 229.450,00 € 0,00 bilanci comunali € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 516 € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 0,00 € 2.500,00 € 15.000,00 € 0,00 € 0,00 Periodo di realizzazione: € 229.450,00 Marzo 2009 Luglio 2010 € 2.500,00 Periodo di realizzazione: € 2.500,00 Settembre 2009 Giugno 2010 € 20.000,00 Periodo di realizzazione: € 20.000,00 Settembre 2009 Giugno 2010 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo PIANO adulti Attività del Nodo di raccordo Rete regionale distrettuale della contro le rete regionale disrcriminazioni contro le COMUNE DI SAN PIETRO IN discriminazioni, CASALE apertura di un UFFICIO DI nuovo sportello PIANO informativo distrettuale Servizio civile regionale rivolto a giovani Servizio civile stranieri regionale rivolto COMUNE DI SAN PIETRO IN a giovani stranieri CASALE UFFICIO DI PIANO Servizio di assistenza di base rivolto a persone Ambulatorio Sokos immigrate e a AZIENDA U.S.L. rischio di emarginazione sociale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 3.480,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 3.480,00 Servizio sostenuto con le € 0,00 risorse del Comune di Castel Maggiore Periodo di realizzazione: € 3.480,00 Settembre 2009 Giugno 2010 € 10.000,00 € 0,00 € 0,00 517 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Fondo Non Autosufficienza Comunale € 10.000,00 Periodo di realizzazione: € 10.000,00 Giugno 2009 Maggio 2010 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Ulteriore sviluppo screening oncologici e diagnosi precoce AZIENDA U.S.L. Sperimentare percorsi per facilitare e qualificare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari e della salute mentale € 0,00 € 0,00 € 0,00 TOTALE € 0,00 € 0,00 € 165.000,00 518 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 20.980,00 € 79.450,00 € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 265.430,00 € 265.430,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA POVERTÀ E ESCLUSIONE SOCIALE Contributo Regionale finalizzato 30% fondo sociale indistinto Altri finanziamenti € 0,00 € 0,00 € 0,00 PROGETTO DESCRIZIONE FRNA "Interventi di pronta emergenza, di sostegno alla domiciliarità e di contrasto alla povertà AZIENDA U.S.L. Prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza e di urgenza € 0,00 Credito d'emergenza / Microcredito COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Credito d’emergenza rivolto alle famiglie in condizione di momentanea e temporanea difficoltà economica Microcredito rivolto a cittadini in situazione di svantaggio che intendono avviare o ampliare un’attività imprenditoriale € 0,00 € 0,00 € 20.000,00 € 0,00 € 0,00 Misure straordinarie a favore delle famiglie per contrastare l'attuale crisi economica - Fondo Distrettuale per la Solidarietà COMUNE DI SAN PIETRO IN Concessione di agevolazioni tariffarie e riconoscimento contributi finalizzati Sostegno delle famiglie in situazione di fragilità con anziani non € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 519 FNA Fondo Sociale Locale € 0,00 € 41.000,00 RISORSE COSTO PROGRAMMA TOTALE ATTUATIVO PROGETTO 2009 NOTE € 41.000,00 Periodo di € 41.000,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 20.000,00 Periodo di realizzazione: € 20.000,00 Maggio 2009 - Giugno 2010 € 100.000,00 € 150.000,00 Periodo di € 150.000,00 realizzazione: anno 2009 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo CASALE UFFICIO DI PIANO Casa delle donne COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Laboratorio di sartoria COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Progetto "Brutti ma buoni" COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO autosufficienti ricoverati in strutture non convenzionate Attivazione di borse lavoro, tirocini formativi, corsi di riqualificazione professionale Fondo Non Autosufficienza Comunale Servizio di supporto e accoglienza a donne, con o senza figli, che hanno subito violenza. € 0,00 Promozione di un progetto d’impresa costituito da donne in condizione di disagio sociale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 4.000,00 Sperimentazione di un progetto per la distribuzione di beni invenduti a famiglie in difficoltà € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 14.337,50 € 0,00 € 0,00 € 19.337,50 Periodo di € 19.337,50 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 4.000,00 Periodo di € 4.000,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 9.000,00 € 114.337,50 € 0,00 € 5.000,00 bilanci comunali TOTALE € 0,00 € 50.000,00 € 61.000,00 520 € 0,00 € 234.337,50 € 234.337,50 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA ANZIANI FRNA FNA Fondo Sociale Locale Contributo Regionale finalizzato 30% RISORSE Altri PROGRAMMA fondo sociale finanziamenti ATTUATIVO indistinto 2009 COSTO TOTALE PROGETTO PROGETTO DESCRIZIONE Assegni di cura AZIENDA U.S.L. Integrazione alla rete complessiva dei servizi territoriali “volti alla domiciliarità” al fine di garantire la permanenza dell’utente nell’ambito del proprio domicilio € 3.097.252,99 € 113.117,20 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 3.210.370,19 Periodo di € 3.210.370,19 realizzazione: anno 2009 Servizi residenziali AZIENDA U.S.L. Posti convenzionati CP/RSA: n. 428 posti + 8 posti al 31/12/2008 € 5.509.582,87 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.509.582,87 Periodo di € 5.509.582,87 realizzazione: anno 2009 Posti temporanei AZIENDA U.S.L. n. 17 posti di cui n. 5 sollievo + progetti individuali € 589.705,78 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 589.705,78 Periodo di € 589.705,78 realizzazione: anno 2009 Centri Diurni AZIENDA U.S.L. n. 56 posti C.D. convenzionati € 193.462,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 193.462,00 Periodo di € 193.462,00 realizzazione: anno 2009 521 NOTE PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Contributo economico mensile supplementare pari a 160 € a favore dei beneficiari dell’assegno di cura che Contributo assistenti utilizzano per il familiari lavoro di cura AZIENDA U.S.L. dell’utente assistenti familiari con regolare contratto e con ISEE (del solo beneficiario) non superiore a 10.000 € Progetti di Assistenza Domiciliare con rimborso Oneri a rilievo sanitario ADI secondo la AZIENDA U.S.L. direttiva 1206/07 e attivazione scheda sociosanitaria integrata € 216.107,21 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 216.107,21 Periodo di € 216.107,21 realizzazione: anno 2009 € 786.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 786.000,00 Periodo di € 786.000,00 realizzazione: anno 2009 522 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo SAD - dimissioni protette AZIENDA U.S.L. Qualificazione e messa in rete delle Assistenti familiariCOMUNE DISAN PIETRO IN CASALEUFFICIO DI PIANO "Servizio di Assistenza Domiciliare” da attivarsi alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo al fine di garantire la “continuità assistenziale” Percorsi formativi e di qualificazione rivolti alle assistenti familiari, con forme di sostegno alle famiglie Ampliamento della banca dati distrettuale delle assistenti familiari e degli incentivi previsti per la regolarizzazione dei contratti € 150.000,00 € 0,00 € 0,00 € 13.892,79 523 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 59.436,38 € 0,00 € 6.000,00 € 0,00 € 0,00 € 150.000,00 € 79.329,17 Periodo di € 150.000,00 realizzazione: anno 2009 € 59.436,38 di cui:€ 20.624,00 contributo regionale Assistenti Familiari€ 38.812,38 € 79.329,17 contributo regionale rientro a domicilioPeriodo di realizzazione: Settembre 2009 Giugno 2010 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Azioni integrate di supporto Si-cura: donne migranti e cura delle psicosociale e di orientamento ai persone anziane COMUNE DI servizi rivolte SAN PIETRO IN alle donne CASALE migranti UFFICIO DI PIANO addette alla cura € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 29.402,95 € 2.317,05 € 0,00 € 31.720,00 Supporto, Sostegno e tutela controllo e anziani fragili monitoraggio COMUNE DI degli anziani del SAN PIETRO IN territorio in CASALE condizione di UFFICIO DI PIANO fragilità € 0,00 € 36.800,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 36.800,00 Promozione e "Café Alzheimer" sostegno nella COMUNE DI realizzazione di SAN PIETRO IN Cafè Alzheimer CASALE nei Comuni del UFFICIO DI PIANO Distretto € 0,00 € 17.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 17.000,00 524 € 29.402,95 di cui: € 12.644,18 contributo regionale Assistenti Familiari € 31.720,00 € 16.758,77 contributo regionale rientro a domicilio Periodo di realizzazione: Settembre 2009 Giugno 2010 € 40.993,02 di cui: € 36.800,00 programma attuativo 2009 € 4.193,02 € 40.993,02 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Giugno Settembre 2009 € 21.030,72 di cui: € 17.000,00 programma attuativo 2009 € 21.030,72 € 4.030,72 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Settembre 2009 - PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Giugno 2010 Da “Quando la mente s’invola” a “Riattivamente COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Promozione e sviluppo degli sportelli sociali e dei punti unici d’accesso alle prestazioni ed ai servizi COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Realizzazione di un'indagine sui bisogni dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria e realizzazione di incontri informativi e di sostegno rivolti ai cittadini Rafforzamento dei punti unici d'accesso alle prestazioni ed ai servizi con particolare riferimento alla non autosufficienza Azioni di sviluppo e di raccordo delle tecnologie a supporto dell’attività degli sportelli sociali Azione di raccordo tra sportelli sociali e sportelli unici distrettuali € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 € 85.965,26 525 € 0,00 € 6.384,23 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 € 92.349,49 € 5.000,00 Periodo di realizzazione: € 92.349,49 Maggio 2009 Luglio 2010 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Interventi di pet therapy e di musicoterapia Sorridere insiemeCOMUNITÀ dedicati ad SANTA MARIA anziani ospiti di DELLA VENENTA case di riposo e/o strutture diurne Centrale di continuità Ospedale Territorio CCOT snodo per la AZIENDA U.S.L. protezione della continuità assistenziale nei progetti di dimissione Prevenzione delle ri-cadute e promozione dell’attività Riduzione incidenza fisica negli ricadute negli anziani anziani ultra 80 AZIENDA U.S.L. enni in condizioni di fragilità caduti nell’ultimo anno Attività motoria in gruppo o Percorso riabilitativo individuale rivolto ai Rivalutazione parkinsoniani periodica da AZIENDA U.S.L. parte di un fisioterapista TOTALE € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 35.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 35.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 10.556.003,64 € 292.882,46 € 6.384,23 € 88.839,33 € 8.317,05 526 € 0,00 € 0,00 € 1.440,00 A carico della Comunità Periodo di € 35.000,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 Periodo di Costi a carico realizzazione: del Bilancio Dicembre 2009 Sanitario Luglio 2010 € 0,00 Periodo di Costi a carico realizzazione: del Bilancio Maggio 2009 Sanitario Aprile 2010 € 0,00 € 10.952.426,71 € 10.962.090,45 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA DISABILI FNA Fondo Sociale Locale Contributo Regionale finalizzato 30% RISORSE COSTO Altri PROGRAMMA fondo TOTALE sociale finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO indistinto 2009 PROGETTO DESCRIZIONE FRNA Nuovi casi/continuità AZIENDA U.S.L. Rete socio sanitaria disabili Residenziali, centri diurni, laboratori protetti € 3.234.902,41 Appoggi educativi AZIENDA U.S.L. n. 13 progetti individuali a sostegno della domiciliarità € 57.500,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Protesica/CAAD AZIENDA U.S.L. Applicazione DGR 1206 CAAD e protesica € 70.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 723.059,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 bilancio sociale € 3.957.961,41 Periodo di € realizzazione: 3.957.961,41 anno 2009 € 60.128,00 Periodo di € 60.128,00 realizzazione: anno 2009 € 70.000,00 Periodo di € 70.000,00 realizzazione: anno 2009 € 2.628,00 527 bilancio sociale € 0,00 NOTE PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Assegni di cura disabili adulti e assistenti familiari AZIENDA U.S.L. Integrazione alla rete complessiva dei servizi territoriali “volti alla domiciliarità” al fine di garantire la permanenza dell’utente nell’ambito del proprio domicilio Contributo economico mensile supplementare pari a 160 € a favore dei beneficiari dell’assegno di cura che utilizzano per il lavoro di cura dell’utente assistenti familiari con regolare contratto e con ISEE (del solo beneficiario) non superiore a 10.000 € € 256.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 256.000,00 Periodo di € 256.000,00 realizzazione: anno 2009 Sostegno Domiciliarità AZIENDA U.S.L. Progetti individuali di sostegno alla domiciliarità € 19.202,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 19.202,00 Periodo di € 19.202,00 realizzazione: anno 2009 Progetto di Sollievo AZIENDA U.S.L. Accoglienza temporanea in servizi residenziali di persone in condizione di disabilità, normalmente assistite in famiglia per le quali il servizio sociale individui la necessità e/o l'opportunità di un periodo temporaneo di allontanamento dal nucleo familiare convivente. € 90.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 90.000,00 Periodo di € 90.000,00 realizzazione: anno 2009 528 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Assegni di cura DGR 2068/04 Assegni di cura per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta Residenziale DGR 2068/04 Rete residenziale dedicata alla DGR 2068 SAD - Dimissioni protette AZIENDA U.S.L. € 144.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 144.000,00 Periodo di € 144.000,00 realizzazione: anno 2009 € 584.194,85 Periodo di € 584.194,85 realizzazione: anno 2009 € 321.306,90 € 262.887,95 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 "Servizio di Assistenza Domiciliare” da attivarsi alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo al fine di garantire la “continuità assistenziale” € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Periodo di vedi area realizzazione: anziani anno 2009 Contributi a favore delle persone in situazione di Programma finalizzato Legge handicap grave per 29/97: contributi per la l'acquisto e l'adattamento mobilità e l’autonomia di autoveicoli e per nell’ambiente domestico l'acquisto di ausili, COMUNE DI attrezzature e arredi SAN PIETRO IN CASALE personalizzati per la casa UFFICIO DI PIANO (articoli 9 e 10 della LR 29/97) € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 Periodo di € 40.000,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 75.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 75.000,00 Periodo di € 75.000,00 realizzazione: anno 2009 "Interventi di pronta emergenza, di sostegno alla domiciliarità e di contrasto alla povertà AZIENDA U.S.L. Prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza e di urgenza 529 Fondo Sanitario Regionale PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Creazione di una mappatura dei servizi/risorse Legge 104/92 distrettuali dedicati ai Azioni per la promozione disabili dell'assistenza, Creazione di un tavolo di dell'integrazione sociale e dei lavoro permanente e di diritti delle persone disabili monitoraggio COMUNE DI dell’accordo territoriale SAN PIETRO IN CASALE legge 104/92 UFFICIO DI PIANO Realizzazione attività con AZIENDA U.S.L. i Centri Specialistici dell'Unità Operativa NPIA dell'Azienda USL € 0,00 € 19.400,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 19.400,00 Periodo di realizzazione: € 19.400,00 Maggio 2009 - Luglio 2010 Attivazione di una figura professionale per l’inserimento lavorativo di persone disabili e in situazione di svantaggio socialeCOMUNE DI SAN PIETRO IN CASALEUFFICIO DI PIANO € 0,00 € 35.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 35.000,00 Periodo di € 35.000,00 realizzazione: anno 2009 € 25.000,00 € 31.907,92 di cui: € 25.000,00 programma attuativo 2009 € 6.907,92 € 31.907,92 residuo anno 2008 Periodo di realizzazione: Settembre 2009 - Luglio 2010 Attività per il “Dopo di Noi” "Appartamento di Castel Maggiore" "Sportello d'informazione giuridica" COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Azioni nell'ambito delle attvità del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro - Promozione di borse lavoro e di momenti di formazione Sperimentazione percorsi di vita indipendente in vista del Dopo di Noi Sportello d’informazione giuridica rivolto a persone con disabilità e alle loro famiglie € 0,00 € 25.000,00 530 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Il Dopo di noi "Club del Sabato" AZIENDA U.S.L. SAP COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Progetti di gestione del tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti medio e medio-gravi e gravi Progetti di gestione del tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti adulti medio e mediolievi Week end di sollievo COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Brevi soggiorni rivolti a cittadini disabili adulti gravi e gravissimi Soggiorni estivi disabili COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Esperienze al di fuori del contesto familiare o residenziale abituale, da parte di persone con handicap di diversa gravità € 0,00 € 82.600,00 € 0,00 € 46.975,00 € 0,00 € 14.976,00 € 0,00 € 50.000,00 Attività espressive agite DIVERSE…ESPRESSIONI: esperienze di musica e teatro da persone con disabilità, con particolare riguardo con ragazzi disabili COMUNE DI alle arti performative ed SAN PIETRO IN CASALE ai linguaggi dello UFFICIO DI PIANO spettacolo € 0,00 € 15.000,00 531 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 82.600,00 Periodo di realizzazione: € 82.600,00 Gennaio 2009 - Marzo 2010 € 46.975,00 Periodo di realizzazione: € 46.975,00 Gennaio 2009 - Giugno 2010 € 14.976,00 Periodo di realizzazione: € 14.976,00 Maggio 2009 - Giugno 2010 € 50.000,00 Periodo di realizzazione: € 50.000,00 Giugno Settembre 2009 € 15.000,00 Periodo di realizzazione: € 15.000,00 Settembre 2009 - Luglio 2010 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Rafforzamento dei punti unici d'accesso alle prestazioni ed ai servizi con particolare Promozione e sviluppo degli riferimento alla non sportelli sociali e dei punti autosufficienzaAzioni di unici d’accesso alle prestazioni ed ai sviluppo e di raccordo serviziCOMUNE DISAN delle tecnologie a PIETRO IN supporto dell’attività CASALEUFFICIO DI PIANO degli sportelli socialiAzione di raccordo tra sportelli sociali e sportelli unici distrettuali Laboratorio musicale per ragazzi/e maggiorenni con differenti disabilità ASS. IDEE ED ESPERIENZE Laboratorio musicale per ragazzi disabili Laboratorio teatraleale per ragazzi/e maggiorenni con differenti disabilità ASS. IDEE ED ESPERIENZE Laboratorio teatrale per ragazzi disabili “Idee in movimento” laboratorio sportivo per ragazzi/e maggiorenni con varie disabilità ASS. IDEE ED ESPERIENZE Laboratorio sportivo per ragazzi disabili € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 532 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 vedi area anziani Periodo di vedi area realizzazione: anziani Maggio 2009 - Luglio 2010 € 0,00 Spese a carico dei Comuni di San Pietro in Casale, San € 4.300,00 Giorgio di Piano e Granarolo dell’Emilia € 0,00 Spesa a carico del Comune € 5.300,00 di Castel Maggiore € 0,00 Spesa indicativa € 4.400,00 soggetta a variazione PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Sorridere insieme COMUNITÀ SANTA MARIA DELLA VENENTA Interventi di pet therapy e di musicoterapia dedicati a ragazzi disabili CAAD COMUNE DI BOLOGNA Consolidamento, qualificazione e sviluppo delle attività dei centri di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico Progetto DAMA AZIENDA U.S.L. Miglioramento della qualità di accesso alle prestazioni specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e protetti e riduzione dei tempi di attesa € 0,00 € 0,00 € 35.041,75 € 0,00 Articolazione linee operative/metodologiche Definizione dell'unità di per la valutazione valutazione multidimensionaleAZIENDA multidimensionale e la U.S.L. progettazione personalizzata TOTALE € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 1.440,00 € 35.041,75 Periodo di realizzazione: € 35.041,75 Settembre 2009 - Agosto 2010 € 0,00 Costi a Periodo di carico del realizzazione: Bilancio anno 2009 Sanitario € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € € € 4.134.492,36 398.992,75 40.000,00 € 0,00 € 0,00 € 1.046.993,90 € 5.620.479,01 € 5.642.826,93 € 0,00 533 € 0,00 A carico della Comunità PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo AREA SALUTE MENTALE PROGETTO Arte e salute mentale AZIENDA U.S.L. PSICORADIO Operatore radiofonico AZIENDA U.S.L. Progetto IESA AZIENDA U.S.L. DESCRIZIONE FRNA Produzione di spettacoli teatrali realizzati da artisti professionisti, pazienti ed operatori della salute mentale a scopo terapeutico e riabilitativo Progetto “Psicoradio” implementazione collaborazione con Radio Nebbia Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti con disturbi psichici. FNA Fondo Contributo Sociale Regionale Locale finalizzato 30% RISORSE COSTO Altri PROGRAMMA fondo TOTALE sociale finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO indistinto 2009 NOTE € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 Periodo di € 5.000,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 Periodo di € 5.000,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 0,00 534 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Costi a carico dell'AUSL Periodo di realizzazione: anno 2009 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Arte terapia e danza movimento terapia AZIENDA U.S.L. Tempo libero, sport e salute mentale AZIENDA U.S.L. Supporto, mediante l’utilizzo di Terapie Espressive, ai Progetti Terapeutico Riabilitativi individuali predisposti dalle UO dei CSM invianti Attivazione di spazi e opportunità di integrazione sociale per le persone con disturbi mentali, attivazione di reti sociali formali ed informali € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Costi a carico dell'AUSL Periodo di € 1.300,00 realizzazione: anno 2009 Costi a carico dell'AUSL Periodo di € 2.600,00 realizzazione: anno 2009 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 TOTALE € 0,00 € 10.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 10.000,00 535 € 13.900,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo PROGETTI TRASVERSALI PROGETTO DESCRIZIONE Promozione e sviluppo degli sportelli sociali e dei punti unici d’accesso alle prestazioni ed ai servizi COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Rafforzamento dei punti unici d'accesso alle prestazioni ed ai servizi con particolare riferimento alla non autosufficienza Azioni di sviluppo e di raccordo delle tecnologie a supporto dell’attività degli sportelli sociali Azione di raccordo tra sportelli sociali e sportelli unici distrettuali Sviluppo e consolidamento dell'Ufficio di Piano COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Personale dell'Ufficio di Piano FRNA FNA Fondo Sociale Locale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 107.000,00 536 Contributo Regionale finalizzato 30% RISORSE COSTO Altri PROGRAMMA fondo TOTALE sociale finanziamenti ATTUATIVO PROGETTO indistinto 2009 € 0,00 € 0,00 vedi area anziani € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 112.000,00 € 0,00 NOTE Periodo di vedi area realizzazione: anziani Maggio 2009 - Luglio 2010 € 112.000,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Assicurare la continuità ai trattamenti e/o Continuità assistenziale infermieristica in interventi terapeutici a assistenza domiciliare pazienti già in carico al AZIENDA U.S.L. domicilio nell’arco delle 12 ore Sviluppo dell’offerta di servizi basata sui modelli di assistenza individuati sui bisogni Infermiere di famiglia dei cittadini e delle loro AZIENDA U.S.L. famiglie definiti dal target individuato, con particolare riguardo all’articolazione di risposte flessibili Sistemi di accesso e la partecipazione dei cittadini AZIENDA U.S.L. Individuazione e realizzazione di nuovi percorsi di accesso alle prenotazioni sanitarie a favore dei cittadini € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 537 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Riorganizzazione delle attività di pronto soccorso traumatologico in area cittadinaConcentrazione delle attività di Riorganizzazione rete chirurgia vertebrale di ortopedica elezione presso lo IOR, metropolitanaAZIENDA e di quella vertebrale U.S.L. traumatologica c/o il Trauma Center dell’OMRidefinizione del sistema dell’offerta di attività ortopedica nella rete ospedaliera Introduzione e sviluppo di strumenti di risk management: piano di Implementazione del gestione integrata dei piano delle azioni per la rischi sanitari, coerente Gestione della Sicurezza con le modalità di delle cure nelle governo dei percorsi attività clinico Gestione e controllo assistenziali della documentazione AZIENDA U.S.L. sanitaria clinicoassistenziale (ospedale e territorio) Implementazione dei percorsi di cura per patologie croniche AZIENDA U.S.L. Definizione ed estensione dei Protocolli condivisi € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 538 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Integrazione tra ospedale e territorio per ridurre il ricorso inappropriato al pronto soccorso AZIENDA U.S.L. Presa in carico dei frequent users Sviluppo nuclei di cure primarie AZIENDA U.S.L. Sviluppo dei NCP sulla continuità delle cure, dell’integrazione professionale e delle attività di governo clinico e assistenziale nei nuclei attraverso strumenti di valutazione qualiquantitativa delle attività Implementazione del programma di assistenza specialisticaAZIENDA U.S.L. Definizione di percorsi integrati comprensivi della presa in carico territoriale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 539 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario € 0,00 Costi a carico del Bilancio Sanitario PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Stili di vita sani COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE UFFICIO DI PIANO Promozione di “Giornate della salute”: mercatini del biologico, in collaborazione con le coop produttrici, con momenti informativi sulla salute e la sana alimentazione Percorso sperimentale di affidamento di orti a persone in difficoltà e a cittadini interessati. Formazione per la gestione di orti € 0,00 TOTALE € 0,00 540 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € € 0,00 107.000,00 € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 112.000,00 € 112.000,00 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 (da allegare allo strumento formale di approvazione del Programma Attuativo Annuale) TUTTE LE AREE/TARGET AREE O TARGET Soggetti Comune di Argelato Comune di Baricella Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Castel Maggiore Comune di Castello d'Argile Comune di Castenaso Comune di Galliera Comune di Granarolo dell'Emilia Comune di Malalbergo Comune di Minerbio Comune di Molinella Comune di Pieve di Cento responsabilità familiari infanzia e adolescenza giovani anziani € 79.986,00 € 52.633,00 € 85.068,00 € 87.906,00 € 177.829,00 € 55.256,00 € 203.445,00 € 47.950,00 € 661.798,00 € 195.775,00 € 353.415,00 € 615.132,00 € 814.794,00 € 229.338,00 € 829.546,00 € 176.711,00 € 2.911,00 € 4.753,00 € 16.786,00 € 5.978,00 € 42.745,00 € 10.392,00 € 6.335,00 € 3.844,00 € 77.160,00 € 776.386,00 € 7.806,00 € 83.355,00 € 103.347,00 € 31.796,00 € 57.440,00 € 597.747,00 € 453.133,00 € 516.899,00 € 240.970,00 € 1.479,00 € 4.674,00 € 2.738,00 € 8.980,00 Comune di San Giorgio di Piano € 75.782,00 € 501.718,00 € 31.319,00 Comune di San Pietro in Casale € 153.279,00 € 950.608,00 € 2.025,00 Regione - quota Fondo sociale locale Regione - quota Fondo nazionale politiche famiglia Regione - quota FNA Regione - FRNA AUSL Distretto Pianura Est per spesa socio-sanitaria Provincia di Bologna Altri soggetti pubblici (ASP, ecc..) Altri finanziamenti regionali Altri soggetti privati TOTALE € 203.791,00 € 173.777,00 € 201.706,00 € 340.448,00 € 219.164,00 € 99.308,00 € 120.993,00 € 65.736,00 disabili dipendenze immigrati stranieri povertà ed esclusione sociale azioni di sistema salute mentale Totale RISORSE e trasversali € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 225.093,00 € 178.759,00 € 172.197,00 € 322.395,00 € 401.668,00 € 211.328,00 € 321.641,00 € 176.950,00 € 1.373.602,00 € 777.824,00 € 999.521,00 € 1.645.726,00 € 2.119.894,00 € 854.191,00 € 1.873.217,00 € 721.089,00 di cui quota destinata al Fondo Sociale Locale € 190.457,00 € 166.893,00 € 150.751,00 € 235.000,00 € 385.500,00 € 220.800,00 € 389.259,00 € 239.290,00 € 0,00 € 0,00 € 1.500,00 € 0,00 € 0,00 € 2.750,00 € 0,00 € 2.800,00 € 7.630,00 € 4.630,00 € 12.130,00 € 13.742,00 € 55.130,00 € 10.430,00 € 630,00 € 4.930,00 € 1.936,00 € 604,00 € 5.968,00 € 25.125,00 € 23.064,00 € 14.589,00 € 1.368,00 € 2.878,00 € 39.444,40 € 29.462,41 € 24.762,28 € 72.694,27 € 64.666,37 € 27.863,56 € 56.028,71 € 27.144,40 € 318.970,00 € 303.678,00 € 1.040,00 € 15.357,00 € 15.948,00 € 0,00 € 153.843,00 € 1.670.188,00 € 41.605,68 € 135.564,00 € 186.392,00 € 572.910,00 € 141.065,00 € 183.012,00 € 155.143,00 € 240.950,00 € 173.047,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 4.630,00 € 17.073,00 € 4.630,00 € 4.630,00 € 808,00 € 10.031,00 € 1.482,00 € 4.684,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 174.140,00 € 135.265,00 € 408.261,00 € 236.116,00 € 1.180.735,00 € 1.065.058,00 € 1.779.666,00 € 866.932,00 € 37.175,17 € 38.182,58 € 62.695,13 € 32.397,68 € 148.841,00 € 167.593,00 € 0,00 € 4.630,00 € 50.317,00 € 0,00 € 199.582,00 € 1.179.782,00 € 17.892,70 € 108.799,00 € 452.950,00 € 0,00 € 9.630,00 € 3.584,00 € 0,00 € 242.260,00 € 1.923.135,00 € 48.681,95 TOTALE € 20.030.560,00 € 620.697,29 € 97.000,00 € 63.626,25 € 91.990,87 € 6.384,23 € 40.000,00 € 28.000,00 € 160.000,00 € 61.000,00 € 0,00 € 112.000,00 € 660.001,35 € 660.001,35 € 118.871,82 € 0,00 € 0,00 € 88.839,33 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 207.711,15 € 118.871,82 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 206.917,20 € 10.339.896,43 € 398.992,75 € 3.848.492,36 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 10.000,00 € 0,00 € 85.965,26 € 502.107,21 € 751.875,21 € 14.690.496,00 € 0,00 € 0,00 € 507.406,40 € 936.281,50 € 0,00 € 2.268.047,00 € 419.429,94 € 205.262,00 € 0,00 € 0,00 € 1.757.844,00 € 216.825,00 € 6.311.095,84 € 0,00 € 2.857,14 € 1.327.193,08 € 82.058,86 € 0,00 € 33.894,29 € 12.238,10 € 19.470,93 € 0,00 € 0,00 € 127.885,70 € 1.605.598,10 € 9.866,03 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 150.245,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 150.245,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 9.000,00 € 60.000,00 € 0,00 € 0,00 € 78.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 87.000,00 € 60.000,00 € 87.000,00 € 60.000,00 € 2.098.367,36 € 10.241.070,83 € 395.814,73 € 16.097.793,19 € 8.473.132,34 € 253.590,10 € 349.302,93 € 273.386,00 € 1.767.844,00 € 4.604.281,17 € 44.407.582,65 € 1.556.436,49 541 PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Il Bilancio del Programma attuativo Fondo Sociale Locale - Previsione di spesa 2009 AREA/TARGET RESPONSABILITA' FAMILIARI INFANZIA E ADOLESCENZA GIOVANI ANZIANI PERSONE CON DISABILITA' DIPENDENZE IMMIGRATI STRANIERI POVERTA' ED ESCLUSIONE SOCIALE TIPOLOGIA TOTALE area/target servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale Totale Responsabilità Familiari € 20.000,00 € 110.376,61 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 85.495,21 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 215.871,82 € 6.000,00 € 38.344,15 € 64.357,00 € 0,00 € 0,00 € 21.373,80 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 130.074,95 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 26.000,00 € 148.720,76 € 64.357,00 € 0,00 € 0,00 € 106.869,01 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 345.946,77 A B C D E F G H I servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale € 0,00 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 13626,25 € 0,00 € 0,00 € 7.770,00 € 35.090,50 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 4.373,75 € 80.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 7.770,00 € 85.090,50 € 50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 18.000,00 € 80.000,00 € 0,00 A B C D E F G H I Totale Infanzia e adolescenza servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale € 63.626,25 € 0,00 € 91.990,87 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 177.234,25 € 0,00 € 76.303,54 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 69.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 240.860,50 € 0,00 € 237.294,41 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 A B D E F G H Totale Giovani servizio sociale professionale integrazione sociale assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Totale Anziani € 91.990,87 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 76.303,54 € 0,00 € 8.317,05 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 8.317,05 € 69.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 237.294,41 € 0,00 € 8.317,05 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 8.317,05 A B C D E F F G H I servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro (esclusi contributi L.R.29/97) Contributi L.R. 29/97 strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € € € € € € € € € € € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 40.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Disabilità € 40.000,00 € 0,00 A B C D E F G H I servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale € 0,00 € 28.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € € € € € € € € € A B C D E F G H I Totale Dipendenze servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie Pronto intervento sociale Totale Immigrati stranieri servizio sociale professionale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie A B C D E F G H H I B AZIONI DI SISTEMA E MULTIUTENZA ALTRI SOGGETTI (specificare) COMUNI A B C D E F G H I C SALUTE MENTALE REGIONE aree attrezzate per nomadi Pronto intervento sociale Totale Povertà e esclusione sociale integrazione sociale servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo D E F G H assistenza domiciliare servizi di supporto trasferimenti in denaro strutture diurne strutture residenziali e comunitarie L M N N Totale salute mentale Sportello sociale Prevenzione e sensibilizzazione Ufficio di Piano Azioni di sistema e spese di organizzazione Totale Azioni di sistema TOTALE 542 € 0,00 € 40.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 € 0,00 € 87.866,03 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 115.866,03 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 28.000,00 € 0,00 € 165.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 90.430,00 € 10.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 87.866,03 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 115.866,03 € 0,00 € 255.430,00 € 10.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 165.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 61.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 61.000,00 € 100.430,00 € 0,00 € 104.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 19.337,50 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 123.337,50 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 265.430,00 € 0,00 € 104.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.337,50 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 184.337,50 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 6.384,23 € 0,00 € 107.000,00 € 0,00 € 113.384,23 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 5.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 6.384,23 € 0,00 € 112.000,00 € 0,00 € 118.384,23 € 778.873,17 € 620.697,29 € 156.866,03 € 1.556.436,49