Storia di teggiano
Lo storico teggianese [Luca Mandelli], vissuto nel seicento, attribuisce la fondazione del paese
ai Coloni della città greca di [Tegea].
Alla fine dell'Ottocento Giacomo Racioppi invece avanzò l'ipotesi che Teggiano fosse stata
fondata dalle genti osco-sabelliche scacciate dalle loro terre a seguito dell'espansione della
civiltà Etrusca. Ultima ipotesi in ordine di tempo è quella che Teggiano sia sorta ad opera dei
Lucani all'inizio del IV secolo Avanti Cristo. Più tardi si attesta il nome Tergia o Tergianum. Tra i
centri storici della Provincia di Salerno, Teggiano (m. 637 s.l.m. e 8.348 ab.) è certamente
quello che ha conservato meglio la sua antica fisionomia di roccaforte ed è con tale aspetto che
si presenta a chi raggiunge il suo Centro Storico.
L'aspetto naturale di Ioppidum romano, ricordato ancora oggi dalla conservazione in
pianta del Cardo e del Decumano viene rinnovato in epoca normanna e in età federiciana. Ma è
soprattutto in epoca medioevale che l'allora Diano ha avuto un ruolo predominante nella storia
del Vallo di Diano. Difatti la potente famiglia Sanseverino vi costruì il Castello e la elesse a
roccaforte dove potersi rifugiare in caso di pericolo. Lì Antonello Sanseverino, Principe di
Salerno e signore dello Stato di Diano, insieme a molti altri feudatari della zona, ordì la
Congiura dei baroni, una sorta di sommossa fiscale contro il re di Napoli Federico d'Aragona e
conclusa nel 1487 con l'accordo fra le parti. A quell'epoca oltre al Castello era protetta tutta la
città poichè Diano era cinta da alte mura con 25 torri di guardia e quattro porte di accesso e fu
ritenuta inespugnabile dopo che resistette per 3 mesi all'assedio del nuovo re di Napoli
Ferdinando d'Aragona.
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Storia di teggiano
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Seminario.
Grimaldi,
in splendore
campo
isviluppo
religioso,
dei
Fonte:
Opuscolo
"Teggiano
Città
D'Arte"
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