L’artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale Galli Stefano RIZOARTROSI Tipica malattia degenerativa, caratterizzata da una progressione verso la deformità e la rigidità dolorosa dell’articolazione trapeziometacarpale Impatto sociale colpisce in prevalenza il sesso femminile in epoca perimenopausale malattia sociale: alto costo in termini di riduzione dell’attività domestica e lavorativa Impatto sociale interessa circa il 5% della popolazione (3 milioni di persone) problema spesso sottovalutato ed accettato dal paziente con una sorta di rassegnazione ancestrale Anatomia Eziologia artrosi primaria: • isolata • multidistrettuale artrosi secondaria: • posttraumatica (frattura di Bennet, frattura del trapezio, lussazione e sublussazione TM) • malformazione articolare • malformazione tendineo-muscolare Patogenesi un conflitto meccanico su un’articolazione intrinsecamente instabile, in pazienti che svolgono un’attività comportante un sovraccarico dell’articolazione stessa ( il prolungato uso della mano nelle pinze pollice-digitali) Patogenesi l’effetto destabilizzante e sublussante provoca una precoce usura delle componenti articolari, con dolore e deformità tipica Quadro clinico DOLORE TUMEFAZIONE INSTABILITA’ RUMORE RIDUZIONE DEL MOVIMENTO RIDUZIONE DELLA FORZA Quadro clinico • • • • • DOLORE TUMEFAZIONE INSTABILITA’ RUMORE RIDOTTA ARTICOLARITA’ • RIDUZIONE DELLA FORZA quello che spinge il paziente dal medico prima sotto sforzo, poi a riposo e la notte inizialmente è volare ai mm tenari sulla TM, poi diffuso Quadro clinico • • • • • DOLORE TUMEFAZIONE INSTABILITA’ RUMORE RIDOTTA ARTICOLARITA’ • RIDUZIONE DELLA FORZA secondaria a sinovite per la condropatia degenerativa in seguito associata all’esostosi periferica Quadro clinico • • • • • DOLORE TUMEFAZIONE INSTABILITA’ RUMORE RIDOTTA ARTICOLARITA’ • RIDUZIONE DELLA FORZA presente durante il movimento secondario all’atrito provocato dalla condropatia Quadro clinico • • • • • DOLORE TUMEFAZIONE INSTABILITA’ RUMORE RIDOTTA ARTICOLARITA’ • RIDUZIONE DELLA FORZA nelle fasi avanzate fino all’anchilosi Quadro clinico • • • • • DOLORE TUMEFAZIONE INSTABILITA’ RUMORE RIDOTTA ARTICOLARITA’ • RIDUZIONE DELLA FORZA diretta conseguenza del dolore interferisce con l’espletamento delle attività quotidiane (svitare tappi, stringere oggetti, strizzare i panni,…) Valutazione Valutazionestrumentale strumentale Classificazione di Eaton-Littler Grado III Valutazione Valutazionestrumentale strumentale Classificazione di Eaton-Littler Grado VI Diagnosi differenziale può essere difficoltosa in fase iniziale, quando la sintomatologia è sfumata e mascherata da altre patologie frequenti nelle donne nella stessa fascia d’età SINDROME DEL TUNNEL CARPALE MORBO DI DE QUERVAIN TENOSINOVITE DEL FRC POLLICE A SCATTO PSA SCAFOIDE Trattamento conservativo ASTENSIONE DA ATTIVITA’ PESANTE FANS e/o TERAPIA FISICA SPLINT o ORTESI INIEZIONE INTRAARTICOLARE DI CORTISONICI Effetto di “ricentratura” del 1° osso metacarpale sul trapezio che contrasta le sollecitazioni sublussanti sull’articolazione da parte dei gesti quotidiani Trattamento chirurgico ARTROSCOPIA LEGAMENTOPLASTICA OSTEOTOMIA DI WILSON EMITRAPEZIECTOMIA + INTERPOSIZIONE BIOLOGICA TRAPEZIECTOMIA + TENOSOSPENSIONE o INTERPOSIZIONE BIOLOGICA ARTRODESI PROTESI Conclusioni “... Vi sono forme gravi senza dolore e forme lievi molto dolorose. La decisione terapeutica dipende esclusivamente da quanto la patologia interferisca con la qualità della vita di tutti i giorni. Nessun altro criterio assume un ruolo più importante nel richiedere un intervento chirurgico…” Watson HK, 2001