trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 2 Luglio - Agosto n.4/2012 Dal 1964 Notiziario ufficiale Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) L’editoriale di Rossano Bartoli AT T UA L I TÀ NEL Cari amici, la nostra Associazione ha sempre ritenuto fondamentale il coinvolgimento delle famiglie nel lungo cammino riabilitativo percorso dagli ospiti dei Centri e dagli utenti seguiti dalle sedi territoriali. Il Comitato dei Familiari offre all’Ente un importante supporto, facendosi portavoce dei genitori che vivono accanto a figli con tanti problemi e cercando di proporre valide risposte alle numerose richieste. Anche per venire incontro alle esigenze di un maggior numero di famiglie si è deciso di realizzare una nuova sede a Osimo, che consentirà migliori servizi e un notevole aumento dei posti disponibili riducendo così di molto le liste d’attesa oggi troppo lunghe. È un impegno che richiede notevoli risorse umane ed economiche, ma noi siamo certi che i nostri sostenitori ci accompagneranno anche in questa “avventura”. Sono tanti gli amici sordociechi che vogliamo aiutare a sentirsi meno soli. Per loro anche quest’anno abbiamo organizzato i “soggiorni estivi”, storica e graditissima attività voluta da Sabina Santilli, la nostra fondatrice, fin dal 1964 perché, diceva, sono momenti indimenticabili, che regalano “una parentesi di serenità”, di socializzazione, di esperienze nuove, emozionanti e indimenticabili. CONTINUA A PAG. 2 1997 IL NOSTRO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ISTITUIVA UN COMITATO A SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ, DEI PROGETTI E DELLE SCELTE DELL’ENTE Il Comitato dei Familiari rappresenta i genitori, i fratelli e le sorelle di tutti coloro che vogliamo aiutare Quest’organo permanente ha funzioni propositive e consultive su problematiche e richieste dei parenti delle persone sordocieche e sull’organizzazione dei servizi forniti dall’Ente grado di raccogliere domande, richieste di informazioni, idee e proposte provenienti da tanti luoghi diversi. Si decise perciò di istituire il Comitato dei Familiari, formato da un minimo di cinque a un massimo di nove componenti più due supplenti in carica per tre anni, e creare così un organo permanente del Consiglio con funzioni propositive e consultive. Un coordinamento interno Molti anni fa, quando la Lega del Filo d’Oro cominciò ad estendersi in diverse regioni con l’avvio dei servizi territoriali, si avvertì la necessità di creare contatti diretti con le famiglie, sempre più numerose, delle tante persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali seguite dall’Associazione. Diventava fondamentale conoscere i problemi e le necessità di tutti, per poter migliorare i servizi offerti e attivarne di nuovi. Il Consiglio di Amministrazione si rese conto, però, che non sarebbe stato possibile ascoltare ogni singola voce, rispondere a ogni specifica richiesta senza un coordinamento interno in DAI CENTRI E DALLE SEDI A PAG. 6 INSIEME PER CONQUISTARE LA VITA “Pensate a “vivere” tranquilli” Si era alla fine degli anni ’90. Da allora il cammino è stato lungo, non sempre facile, ma ricco di soddisfazioni e di traguardi raggiunti. A cominciare da quell’inatteso telegramma DALL’ASSOCIAZIONE La Lega del Filo d’Oro racconta tutto il suo 2011 Inserito in questo numero del nostro periodico i lettori trovano l’estratto dell’annuale “Bilancio Sociale”, che parla di tutte le attività svolte nell’arco dell’ultimo anno e dei progetti per il futuro e che vuole offrire chiarezza e trasparenza sull’operato e sull’impegno dell’Ente. Il documento integrale è disponibile sul sito www.legadelfilodoro.it o si può richiedere all’Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi tel. 071/7231763. S T O R I E D I V I TA Sono innumerevoli le tappe che segnano il percorso riabilitativo delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali verso una migliore qualità di vita. Dall’attività teatrale alle feste per socializzare; dalle gite culturali all’esercizio fisico; dagli incontri con esperti stranieri alla conoscenza delle leggi che regolano diritti e doveri di chi non vede, non sente e ha altri gravi problemi. È, comunque, importante trascorrere significativi momenti insieme per condividere, comunicare, uscire dall’isolamento. SEGUE A PAG. 5 A Osimo giornate di trattamento diurno ricche di attività «Alla nascita, avvenuta nel febbraio del 1998, era un bambino sano, ma a quattro anni e mezzo cominciò a manifestare nel giro di pochi giorni una serie di patologie strane, come la perdita di orientamento». Comincia così il ... NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 3 N.4/2012 PAG I N A 2 AT T UA L I TÀ SEGUE DA PAG. 1 giunto alla vigilia di Natale del 1998: “Capo Stato riceverà Quirinale delegazione Comitato Familiari Lega del Filo d’Oro martedì 19 gennaio 1999”. Oscar Luigi Scalfaro, allora Presidente della Repubblica, aveva visitato le strutture di Osimo già nel 1994 e adesso voleva concretamente capire che cosa lo Stato avrebbe potuto fare. Fu un incontro memorabile, durante il quale i rappresentanti del Comitato e dell’Ente ebbero modo di esprimere tutte le loro preoccupazioni soprattutto sul “dopo di noi”. Rosa Francioli, allora e per molti anni presidente del Comitato, pone una domanda: “Si può negare la speranza? Tante famiglie arrivano a Osimo dopo vani tentativi in altre strutture: è l’ultima speranza di dare ai loro figli un futuro migliore. Alla “Lega” trovano competenza, professionalità, sicurezza, e possono guardare avanti con serenità. Ci aiuti, signor Presidente: faccia in modo che questa Associazione possa continuare nel suo lavoro!”. E le preoccupazioni dei genitori sono sintetizzate nel saluto di un papà: “Presidente, vorremmo morire tranquilli”. Rassicurante la risposta di Scalfaro: “Pensate a “vivere” tranquilli!” che, da allora, è divenuta uno sprone per tutti i Comitati che si sono succeduti. Le famiglie spesso lontane L’impegno per coinvolgere le famiglie è stato sempre grande e spesso non facile: l’Italia è vasta, le problematiche da Nord a Sud sono molto diverse, i servizi a cui rivolgersi sul territorio a volte sono insufficienti, a volte inesistenti, quasi sempre non in grado di aiutare persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. In quegli anni la Lega del Filo d’Oro cominciava a far conoscere la sua immagine e le sue attività e le richieste a Osimo diventavano sempre più numerose. Accettarle voleva dire costringere genitori e figli a compiere viaggi spesso lunghi e faticosi per raggiungere il Centro di Riabilitazione. Il Comitato dei Familiari, raccogliendo pareri e informazioni dalle famiglie di tante regioni, cominciò a proporre l’apertura di nuovi servizi in luoghi diversi del Paese. Nuovi Centri, una necessità Il Consiglio di Amministrazione accolse il suggerimento e, sempre validamente supportato dal Comitato stesso, assunse decisioni coraggiose per venire incontro alle esigenze di tante famiglie. Nel 2004, iniziò la sua attività il Centro socio sanitario residenziale di Lesmo, non lontano da Milano, che accolse subito ospiti locali, ma consentì anche il trasferimento da Osimo di altri ospiti lombardi avvicinandoli alle loro famiglie. Due anni dopo si aprivano le porte del Centro di Molfetta, in Puglia; ancora tre anni e prende il via Termini Imerese, dove i primi ospiti provengono proprio da Osimo. Intanto si istituiscono anche nuove sedi territoriali in diverse regioni, per aiutare e supportare sempre più persone sordocieche, genitori, parenti. Il Comitato dei Familiari ha saputo lavorare bene, portando sul tavolo dei dirigenti dell’Associazione i problemi e le necessità di tutte quelle famiglie che negli anni era riuscito a raggiungere, a conoscere, a incontrare. Un appuntamento triennale Altro grande impegno del Comitato, sempre supportato dall’Associazione, è l’organizzazione, ogni tre anni, dell’As- semblea Nazionale delle Famiglie, appuntamento importante quale occasione di incontro e di confronto da cui sono emersi nel tempo bisogni, istanze, preziose intuizioni. La necessità di conoscersi da un capo all’altro del Paese, di sapere che i problemi di un nucleo familiare sono molto simili a quelli di tutti gli altri, di non sentirsi soli ma di riuscire ad aiutarsi reciprocamente, di sapere di poter contare sulla Lega del Filo d’Oro come punto di riferimento hanno offerto, proprio durante le Assemblee, sicurezza e serenità perché, come una volta è stato detto “bisogna generare comunità, essere insieme… In questo spazio di vita nessuno è ultimo: la reciprocità profonda è la vera condizione per essere felici”. Parole di cui tanti hanno saputo fare tesoro, a cominciare proprio dai componenti del Comitato dei Familiari, che stringono legami sempre più profondi con i genitori e i parenti di tutte le persone di cui l’Associazione si occupa. Non solo a Osimo Da qualche tempo il Comitato tiene le sue riunioni periodiche non solo a Osimo, ma anche nelle altre sedi, per incontrare un numero sempre maggiore di famiglie e per ascoltare anche la voce dei figli disabili, che “parlano attraverso” i genitori. Sono tante le fasce d’età dei nostri ospiti e delle persone che seguiamo ed è giusto, perciò, conoscere tante diverse esigenze, per portare al Consiglio d’Amministrazione proposte valide e costruttive. Il problema del “dopo di noi” rimane quello più attuale e angosciante: la costruzione di Centri residenziali per giovani e adulti, la prevista realizzazione della nuova sede di Osimo, che offrirà un numero maggiore di posti, gli interventi precoci effettuati su tanti bambini al Centro Diagnostico, i trattamenti a termine che consentono la prosecuzione del programma riabilitativo anche a casa garantiscono un futuro sicuro e sereno a molte persone. Ma c’è ancora molto lavoro da fare e il Comitato non si ferma. E, quale ulteriore supporto alle famiglie, pubblica e invia gratuitamente il periodico “Non solo leggi”, allo scopo di Il Comitato dei Familiari in carica Presidente Valentino Cavalca (Verona) Vicepresidente Daniele Orlandini (Monza-Mb) Componenti Giovanni Ambrosini (Fano-Pu) Rosa Francioli (Molfetta-Ba) Livio Marini (Mestre-Ve) Carlo Mormile (Napoli) Giacchino Palano (Pedara-Ct) Angela Tomasso (Monte Porzio Catone-Rm) Grazia Ugolini (Piacenza) Supplenti Rocco Fortugno (Osimo-An) Michele Pallotta (Loreto-An) fornire aggiornamenti legislativi e di favorire approfondimenti e scambi di esperienze fra coloro che usufruiscono in modi diversi dei servizi dell’Associazione. Le parole del presidente Valentino Cavalca, papà di Alessandro, seguito da molti anni dall’Associazione, è il presidente del Comitato attualmente in carica e spiega: “Noi siamo, più che i rappresentanti, i portavoce dei familiari di tutte le persone seguite o ospitate dalla Lega del Filo d’Oro, che cerchiamo di incontrare e di stimolare per conoscere le loro esigenze. Le riunioni presso le strutture periferiche hanno favorito molto e positivamente il contatto con i genitori e anche con fratelli e sorelle che, comunque, hanno i loro problemi. Molte famiglie, adesso, cercano di vivere una vita quanto più possibile “normale”, anche se l’esistenza di un figlio pluriminorato provoca molta ansia, soprattutto pensando al futuro. Se alcuni sono già riusciti a individuare parenti disponibili o strutture locali adeguate, moltissimi non possono trovare soluzioni sul territorio e sperano che l’Associazione possa portare la sua esperienza in molti altri luoghi, per offrire sicurezza e serenità, creando strutture periferiche a questo scopo, sia pure con grande impegno umano ed economico. Il Comitato farà la sua parte, perchè dall’Ente ci vengono richiesti pareri sulle scelte strategiche, sui programmi, sui metodi di comunicazione. Il rapporto fra noi e con i dirigenti della “Lega” è da sempre molto franco e sereno: tutti lavoriamo insieme per costruire un futuro migliore per i nostri figli, un cammino lento, ma lungo il quale sono stati raggiunti molti positivi traguardi. Ora ci stiamo già occupando dell’organizzazione dell’8a Assemblea delle Famiglie, in programma nel 2013. È un appuntamento importante per tutti, che coinvolge non solo i familiari, sempre più numerosi, ma tutta l’Associazione, dai dirigenti agli operatori, ai volontari e che speriamo rappresenterà, come sempre in passato, il momento più significativo di incontro e confronto”. trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 4 N.4/2012 PAG I N A 3 AT T UA L I TÀ SONO STATI DEFINITI I RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER OTTENERE IL PERMESSO A COSTRUIRE Un progetto che parte da tempi lontani L’idea di riunire in un’unica sede tutte le strutture della Lega del Filo d’Oro a Osimo nasce negli anni ‘80. Ora, finalmente, potrà diventare realtà Era il 1989 quando il nostro Ente presentava, durante una pubblica cerimonia presso il Comune di Osimo, il plastico e il progetto della nuova sede che intendeva costruire su un terreno avuto in donazione. Per motivi diversi tale progetto non fu mai realizzato. Lo sviluppo dell’Ente da allora, però, ha spinto il nostro Consiglio d’Amministrazione a riconsiderarlo e ad approvarlo e adesso, espletate tutte le necessarie formalità, possono partire i lavori, lunghi e onerosi, che prevedono la costruzione di un primo e di un secondo lotto in successione. La casa che diverrà museo Perché una nuova sede L’Ente ha avvertito da tempo l’esigenza di riunire in un unico luogo tutti i diversi servizi e gli uffici ora sistemati in ambienti dislocati in punti diversi della città. Si otterrà così una Molfetta, Termini Imerese e Modena e, soprattutto, di incrementare considerevolmente il numero dei posti letto per i ricoveri a tempo pieno e i posti per la degenza diurna, riducendo, come si è detto, i tempi d’attesa e confermando così l’Ente quale punto di riferimento nazionale. Il plastico che rappresenta la nuova sede di Osimo maggiore efficienza organizzativa e una significativa riduzione dei costi di gestione eliminando l’onere di tanti affitti. I nuovi ambienti Verranno realizzati nuovi ambienti, più numerosi e più idonei, per l’accoglienza al Centro Diagnostico e per il primo trattamento a termine. Apposite foresterie ospiteranno i familiari in mini alloggi, mentre per i lungodegenti è previsto un appartamento ogni 4 ospiti, con spazi privati e locali comuni. I locali per l’idroterapia e la fisioterapia saranno dotati di soluzioni tecniche all’avanguardia; gli spazi esterni garantiranno l’accesso e l’uso ad ogni ospite in condizioni di massima sicurezza e di utilità per la riabilitazione. Verranno allestiti ambienti per la formazione e l’aggiornamento del personale, che proviene da diverse regioni; per le attività che coinvolgono ospiti, famiglie, operatori; per l’organizzazione di eventi culturali e scientifici quali seminari, convegni, riunioni. Il recupero della vecchia casa colonica permetterà di allestire un piccolo museo della Lega del Filo d’Oro e un punto attrezzato a disposizione di gruppi, scolaresche, professionisti in visita alla struttura. L’esigenza primaria L’Ente nella sua globalità avverte da tempo la necessità di adeguare le strutture e i servizi del Centro di Riabilitazione a quelli dei nuovi Centri di Lesmo, Un impegno notevole La costruzione della nuova sede, che comincia ora con l’opera di recinzione di tutto il complesso, richiederà alcuni anni e risorse ingenti. Il nostro Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi, insieme a tutti noi, è già da tempo impegnato, e molto di più lo sarà in futuro, per individuare gli sponsor e i finanziatori da coinvolgere in questa “avventura” insieme a tutti coloro - sostenitori, amici, aziende - che ci sono stati sempre vicini lungo tutto il nostro cammino e che speriamo siano ancora più numerosi in futuro. È’ un compito difficile, soprattutto in questo momento, ma necessario perché, se la nuova sede è importante, ancora più importante per noi è continuare a mantenere e a potenziare il livello e la qualità di tutti i servizi già esistenti. Aziende e non profit, un mondo in evoluzione Il 15 giugno a Roma, presso l’Aula del Parlamentino, Ministero dello Sviluppo Economico, è stato presentato il "V Rapporto Nazionale sull’impegno sociale delle aziende in Italia", la rilevazione statistica, punto di riferimento nazionale, per conoscere i comportamenti delle imprese nell'ambito della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile. L'iniziativa, che è stata promossa dall'Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione, in collaborazione con la Società di Ricerche SWG, ha visto tra gli altri la partecipazione del nostro segretario generale Rossano Bartoli, come rappresentante delle ONP (Organizzazioni Non Profit), di Andrea Bianchi, Direttore Generale delle Politiche Industriali presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di Jean Leonard Touadì, della III Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati, di alcuni Professori Universitari e di importanti aziende farmaceutiche. Tra i dati emersi dal Rapporto, un miliardo e settantaquattro milioni di euro è la cifra record che le imprese italiane, con oltre 100 dipendenti, hanno investito in responsabilità sociale d'impresa nel 2011. Aziende che chiedono allo Stato maggiori riconoscimenti, incentivi fiscali e un impegno concreto per la diffusione di una nuova cultura della CSR Corporate Social Responsibility, così fondamentale nei rapporti tra profit e non profit, che nell’ambito di un’economia e di una società che stanno cambiando ci vede fortemente coinvolti. Questa attività permette infatti all’azienda profit che dimostra un forte impegno sociale di avere un ritorno di immagine nei confronti dei propri dipendenti e del proprio mercato di riferimento, mentre alla nostra Associazione di realizzare iniziative per migliorare sempre di più il servizio erogato alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali ed alle loro famiglie. trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 5 N.4/2012 PAG I N A 4 DALL’ASSOCIAZIONE LA REALIZZAZIONE DI QUESTA COMPLESSA INIZIATIVA RICHIEDE TEMPI LUNGHI E UN GRANDE IMPEGNO DA PARTE DEL NOSTRO ENTE Soggiorni estivi, una tradizione che dura ormai da quasi cinquant’anni Come sempre sono stati molto numerosi gli amici sordociechi e i nostri volontari che hanno partecipato a queste vacanze, vivendo tutti insieme indimenticabili momenti ricchi di serenità e di emozioni Molto più di una vacanza Sabina Santilli l’aveva intuito prima ancora di fondare legalmente l’Associazione, nel dicembre del 1964: un periodo di riposo e di svago insieme avrebbe aiutato molte persone che vivevano ancora In visita a una cartiera nell’isolamento a causa della sordocecità perché avrebbero potuto incontrarsi conoscersi, confrontarsi, fare nuove esperienze. Così quell’estate organizzò il primo soggiorno estivo a Frontignano, nei pressi dei Monti Sibillini. Fu un successo e, da allora, diventò un appuntamento fisso per tanti amici che vivono questi momenti con entusiasmo. Molti di loro ritrovano persone conosciute negli anni precedenti, altri creano nuovi legami che dureranno nel tempo; tutti vivono giornate ben diverse dal loro quotidiano, visitano luoghi che non conoscevano prima, trascorrono ore e ore insieme fra attività e momenti di svago che rappresentano passi importanti sul percorso della socializzazione e dell’acqui- Un appuntamento importante I nostri volontari, provenienti da molte regioni italiane, si ritroveranno a Modena dal 9 all’11 novembre 2012, per partecipare al 7° Forum dei Volontari, momento importante di incontro e di confronto. Chi desidera maggiori informazioni sull’evento e sui corsi di formazione può rivolgersi a Ufficio Volontariato tel. e fax 071/7134085; email: [email protected] sizione di una maggiore autonomia. Confrontare le proprie esperienze, muoversi in ambienti accoglienti ma sconosciuti, trascorrere momenti indimenticabili sulla riva del mare o fra i boschi vuol dire conquistare una migliore qualità di vita ed è per questo che i soggiorni estivi sono davvero molto più di una semplice vacanza. Un commento fra i tanti quello di Nadia, bolognese: “La prima volta ero timorosa e a disagio, ma tutti sono stati persone “speciali”, così ho rotto il ghiaccio, ho relazionato con tutti e mi sono divertita tanto. Insomma, un’esperienza unica, che ho deciso di ripetere!”. I volontari, preziosi e indispensabili Senza di loro, affermano alla Lega del Filo d’Oro, non sarebbe possibile dare vita a questa iniziativa. Sono loro che, preparati da adegua- Nel mare di Porto San Giorgio Nel Suo testamento si ricordi delle persone sordocieche ti corsi di formazione, guidano e accompagnano le persone sordocieche negli spostamenti, li aiutano a comunicare e a conoscere le nuove situazioni ambientali, li coinvolgono nelle diverse attività organizzate, diventano amici “veri” e sicuri ai quali affidarsi, vivendo loro stessi un’esperienza umana intensa e coinvolgente, ricca di emozioni che difficilmente potranno dimenticare. Silvio viene da Roma e partecipa da tempo ai soggiorni: ”E’ necessario per noi avere vicino una persona di massima fiducia come, appunto, i nostri volontari, sempre attenti e pronti a venirci in aiuto in ogni circostanza”. Un’organizzazione complessa Più di 70 amici sordociechi, accompagnati da altrettanti volontari, dagli interpreti e dai responsabili dell’Associazione, hanno partecipato ai quattro appuntamenti di quest’estate, tre sul mare marchigiano, a Porto San Giorgio (Fm), fra Il Suo testamento può diventare qualcosa di molto importante. Infatti, con un lascito alla Lega del Filo d’Oro Lei assicura un futuro migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri di riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a far proseguire i lavori a Termini Imerese e a Modena. Ma tanti altri progetti aspettano ancora le risorse necessarie. Sulle colline marchigiane giugno e luglio, e uno ad agosto a Chianciano Terme (Si), sulle colline toscane. Francesco ed Erika, che si occupano dell’organizzazione dei soggiorni, sottolineano un volta di più l’importanza dei volontari e la complessità dell’organizzazione: “E’ importante la scelta di località che offrano attrattive e iniziative nelle quali poter coinvolgere i partecipanti. Vengono infatti studiate attività sportive e ricreative ed escursioni per far vivere nuove esperienze e arricchire il bagaglio culturale di ognuno. Importantissima è anche la scelta degli alloggi, che devono offrire accessibilità e sicurezza e risultare adeguati alle necessità di persone disabili”. Al nostro Ente, dunque, i soggiorni estivi richiedono un grande impegno, ampiamente però ripagato dalla gioia e dalla soddisfazione di tutti i partecipanti ai quali diciamo: “Ciao, ragazzi: arrivederci all’anno prossimo!”. Per avere più informazioni, richieda il nostro opuscolo lasciti a: Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi 071 7231763 trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 6 N.4/2012 PAG I N A 5 STO R I E D I V I TA Antonio, il “coccolone infinito” Quattordici anni e tanta voglia di stringere gli altri in un abbraccio tenero e affettuoso SEGUE DA PAG. 1 ... racconto di papà Domenico (per una volta non è la mamma a narrare la difficile storia del figlio) a proposito di Antonio, il quattordicenne di Aversa protagonista di questa storia. «Al Policlinico di Napoli una Tac rivelò la presenza di un tumore cerebrale, un medulloepitelioma maligno, situato nell’emisfero temporale sinistro. Un colpo tremendo. Sul nostro primogenito avevamo fatto tanti progetti e nutrito tante belle speranze, come tutti i genitori di questo mondo (chi ha figli può capirmi). Mai avremmo pensato di trasformarci in un’intera “famiglia di disabili”. Tali alme- no ci sentivamo. E mai avremmo potuto prevedere il nostro primo incontro con la Lega del Filo d’Oro. La massa tumorale, premendo sul nervo ottico, aveva compromesso la vista a mio figlio e in seguito, dopo l’intervento chirurgico di asportazione, l’atrofia ottica lo aveva reso completamente cieco. All’inizio a casa stava abbastanza bene e riusciva a muoversi con una certa autonomia, ma dopo la chemioterapia Antonio perse anche l’udito con conseguente compromissione del linguaggio. Tentammo la via dell’impianto cocleare, ma purtroppo non funzionò. E un bel giorno arrivò la “Lega”...» “Una decisione drastica” Come è avvenuto il contatto? «Avevamo serie difficoltà per l’assenza di strutture territoriali adatte al trattamento di casi come il nostro, per cui il bambino passava le sue giornate adagiato sul letto. L’assoluto stato di inerzia gli aveva procurato un notevole aumento di peso. Infatti, a parte i problemi sfinterici, crescendo manifestava disturbi motori. Anche adesso, poiché si muove poco, riesce a camminare solo per brevi distanze prima di cedere. Ad ogni modo fu un’operatrice locale, che aveva seguito un corso alla Lega del Filo d’Oro, a raccomandarci di prendere un primo appuntamento con Osimo. Nel settembre del 2004 ci presentammo per la prima volta a Santo Stefano. Non posso dimenticare l’impressione favorevolissima che quell’ambiente ci fece, soprattutto per via delle metodologie operative che si basavano sulle capacità associative del bimbo. Gesti ripetuti continuamente e guidati con grande pazienza e competenza dal personale della “Lega”, come fargli toccare il cucchiaio prima di mangiare, o la carta igienica prima di andare in bagno, finalizzati all’acquisizione di un minimo di autonomia...» Antonio è stato preso subito e poi accolto periodicamente per i trattamenti a termine. Un ricovero a tempo pieno per quasi un anno, dal 2007 al 2008, e poi il diurno subito dopo. «In seguito all’apertura del Centro di Molfetta, si era liberato un posto a Osimo, per cui accettammo la proposta di ricoverare il bambino. Purtroppo i disagi nascevano dal fatto di dover andarlo a trovare ogni due settimane, tenendo anche conto che abbiamo altre due figlie, Santina, di 11 anni e Elisa di appena sei. Si imponeva una scelta drastica: trasferire a Osimo domicilio e lavoro e così abbiamo fatto, vendendo la nostra abitazione di Aversa e acquistandone una qui. Inutile dire che le cose sono cambiate in meglio.» “Non più sedentario” «La vicinanza della “Lega” non è solo un fattore rassicurante per noi, ma è utile soprattutto ad Antonio, che attualmente frequenta il diurno, entrando la mattina e rientrando a casa verso le 17.30. Non so in che misura potranno avvenire in lui dei miglioramenti significativi, dato che le condizioni del ragazzo sono stazionarie e altro per il momento non posso sperare, ma so che oggi Antonio ha una giornata da vivere, impegnato in alcune attività come la fisioterapia, la piscina una volta alla settimana, le uscite e l’addestramento con i cani: anche noi gliene abbiamo procurato uno della stessa razza di quello impiegato dalla “Lega” perché continui a casa quel particolare tipo di terapia. Un notevole miglioramento si è avuto con il cibo, in quanto Antonio mangiava solo dolci, mentre ora assaggia di tutto e riesce a portarsi alla bocca da solo quello che gli viene presentato sul piatto già tagliato in piccoli bocconi. Un problema non ancora risolto è quello del pannolone, nonostante alla “Lega” stiano cercando di abituarlo ad osservare orari precisi per servirsi del bagno. Ma lui non riesce ancora ad associare le due cose. Un altro problema sono gli urli che Antonio emette quando vuole attirare l’attenzione su di sé e che ci procurano qualche imbarazzo quando ci troviamo in un luogo pubblico. Per quanto riguarda le sue sorelline, Antonio passa con loro parte del sabato e la domenica. Santina ed Elisa mantengono con lui un rapporto di tipo tattile...» “Un abbraccio per conoscersi” «Antonio ha anche una caratteristica simpatica: quella di abbracciare chiunque gli si avvicini perché è il suo modo di fare la conoscenza di un’altra persona; perciò l’ho battezzato “il coccolone infinito”. Il ragazzo ama molto il contatto con il suolo, perché lo rende più sicuro. Anche di notte scende dal letto e gli abbiamo sistemato dei tappeti tutt’intorno perché non gli succeda di farsi male cadendo. Un altro guaio di Antonio sono le crisi epilettiche che arrivano inaspettatamente e che ci costringono a non perderlo un attimo di vista: le prime volte che ciò accadeva dovevamo portarlo in ospedale, ora invece lo facciamo camminare solo in mezzo a noi. Naturalmente, cerchiamo di non far gravare la disabilità di Antonio sulle bambine, e abbiamo deciso che, quando non ci saremo più, nostro figlio andrà a vivere alla “Lega”. Mia moglie cura Antonio come fosse un bambino di un anno. Del resto nostro figlio non ama la solitudine e le coccole sono per lui un fattore tranquillizzante. Coccole infinite. Oggi Antonio conduce una vita più normale e non è più un problema convincerlo ad uscire con noi per una passeggiata. Sì, è stata un’ottima idea quella di trasferirci ad Osimo». trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 7 N.4/2012 PAG I N A 6 DAI CENTRI E DALLE SEDI Attività di Centri e Sedi, un ottimo bilancio Feste di fine anno, visite, incontri sono occasioni importanti di confronto e socializzazione Estate: in tutti i Centri e le Sedi della nostra Associazione le feste di fine anno segnano il momento in cui è bello riunirsi, utenti, familiari, operatori e volontari, per trarre il bilancio di quanto realizzato durante i mesi precedenti. Ci si confronta, si socializza, si mettono in cantiere nuove idee, nascono nuove proposte e i nostri ospiti hanno modo di partecipare attivamente, magari commentando quelle attività, finalizzate alla riabilitazione persino quando si tratta di parentesi ludiche, alle quali hanno preso parte con rinnovato entusiasmo. Come a Osimo, dove la festa di fine anno è stata degnamente celebrata il 18 luglio con una recita che ha visto in azione il nostro gruppo teatrale. Al di là del suo significato ludico-artistico, l’attività teatrale si è dimostrata un importante veicolo sulla strada della riabilitazione, coinvolgendo fisicamente ed emotivamente i nostri ospiti, coadiuvati da un’abile regia e soprattutto dalla dedizione e dall’esperienza dei nostri infaticabili operatori e volontari. Il nostro Servizio socio educativo territoriale osimano ha organizzato per gli amici sordociechi che segue un’interessante gita al lago artificiale e all’Abbazia di San Ruffino, sui Monti Sibillini. In riva al lago sorgono le strutture della Cooperativa “Dimensione Natura”, dedita alla cultura biologica, alla valorizzazione del territorio e, soprattutto, al reinserimento sociale di persone con problemi. Proprio le guide della Cooperativa hanno accompagnato i nostri ragazzi, con volontari e interpreti, lungo il lago per far loro conoscere, attraverso il tatto e l’olfatto, le diverse varietà di piante. Poi li hanno condotti nel Museo Contadino, che raccoglie antichi strumenti rurali. Infine la visita all’antica Abbazia, dove le guide hanno illustrato la storia e le leggende del luogo. Lesmo Sempre più numerosi e proficui i contatti e gli scambi della Lega del Filo d’Oro con enti, organizzazioni e istituzioni straniere. Si colloca in quest’ambito la visita effettuata il 20 e 21 giugno scorso al nostro Centro lombardo da quattro operatori del “Signo Deafblindcenter”, Centro di riabilitazione per sordociechi norvegese, che hanno così conosciuto le varie attività riabilitative e di laboratorio messe in atto dalla “Lega” e maturate durante quasi cinquant’ anni di esperienza e di studi che pongono le nostre strutture all’avanguardia nel campo della riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Tra le altre cose, i visitatori norvegesi hanno potuto seguire da vicino i sistemi di comunicazione alternativa utilizzati dagli ospiti del Centro. Modena L’incontro con le famiglie dei nostri utenti presso la nostra sede territoriale è stato attualizzato da un evento che ha interessato un gruppo di otto persone sordocieche: la relazione svolta da Francesco Mercurio, presidente del nostro Comitato delle Persone Sordicieche. Il tema trattato era di sicuro coinvolgimento: Francesco, laureato in giurisprudenza, ha presentato infatti un opuscolo redatto da lui sui diritti delle persone sordocieche, affrontando il tema dal punto di vista delle leggi che attualmente regolano tali diritti. Superfluo sottolineare l’estremo interesse riscosso presso l’uditorio, così come è avvenuto durante la successiva presentazione al Centro di Lesmo. Sono previsti altri incontri presso i Centri e le sedi territoriali della “Lega”. Roma Gita a Orvieto e dintorni per gli utenti della sede romana, con visita ai luoghi Un filo d’oro con i giovanissimi Passione sportiva e generosità nel cuore Più di 350 giovanissimi ciclisti, marchigiani e non, hanno gareggiato con entusiasmo sul circuito “E. Marconi” di Fano (Pu) durante la manifestazione organizzata dalla Società Ciclistica Dilettantistica “Alma Juventus Fano”: un vivo successo dovuto al grande lavoro di molte persone, che sanno bene quanto sia importante fare qualcosa per i più giovani, e ai generosi contributi degli sponsor, che credono nei progetti educativi della Società. Due gare al mattino, dedicate agli “esordienti”, due nel pomeriggio per i “giovanissimi”, tutti orgogliosi di portare sulle loro magliette il logo della nostra Associazione. E gli organizzatori ci hanno scritto: “Chi, come noi, dedica tutto il tempo libero a veicolare i giovani verso la passione sportive vera, dove non conta tanto il risultato quanto la sana crescita nel rapporto con se stessi e con gli altri, è ancora più solidale verso l’associazionismo soprattutto se dedicato ai più bisognosi... Così si è cercato di sensibilizzare i tanti intervenuti per raccogliere fondi da destinare alla vostra Associazione a fine stagione”. Grazie a tutti: con voi i ragazzini diventeranno uomini davvero “belli dentro”. di storia e d’arte e a Todi, sulle alture umbre. Ma la vera sorpresa riservata da quest’uscita si è avuta a Monte Castello di Vibio, che ospita il Teatro più piccolo del mondo, una struttura davvero unica, un piccolo gioiello del patrimonio artistico e culturale nazionale: solo 99 posti, racchiusi in un’area che riproduce in scala ridotta e nei minimi particolari le strutture di un vero teatro, palchi compresi. C’era di che stupire ed entusiasmare tutti i partecipanti. Napoli. La fuga dall’afa che opprimeva la città è stata occasione per una visita al monte Tubenna, nell’ambito della manifestazione “Radici”. Ospiti dell’Associazione “Impegno e Solidarietà”, i nostri utenti hanno affron- tato la “scalata” del monte, dopo una breve visita al paese di Castiglione. I resoconti dell’impresa riportano che i nostri ragazzi, ben protetti da caschi e agganciati a corde di sicurezza, sono volati “come Tarzan” (espressione usata per esprimere il loro immaginabile entusiasmo) da un albero all’altro. Un impegno fisico che dimostra come poco o niente sia precluso ai nostri utenti sulla via delle attività conoscitive e riabilitative. Una giornata indimenticabile, durante la quale è stato grande il piacere di stare insieme, di conoscere nuove persone (erano presenti anche altre associazioni della provincia di Salerno), di vivere un’esperienza indimenticabile. Termini Imerese A Campofelice di Roccella (Pa) c’è il Villaggio “Himera”, costruito su uno dei terreni confiscati alla mafia e riqualificati per impieghi nell’ambito del sociale. Vi sono stati accolti (il Villaggio mette gratuitamente a disposizione delle persone sordocieche seguite dalla “Lega” i suoi spazi tra giugno e luglio) gli utenti del nostro Centro residenziale siciliano, che hanno potuto trascorrere una vacanza tra la piscina e un’area riservata a pochi metri dalla spiaggia. trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 8 N.4/2012 PAG I N A 7 DALL’ASSOCIAZIONE VISTI DAL VICINO Un “Marchese” per amico Si chiama “Il Marchese del Grillo”, dal nome del nobile romano che ha ispirato un celebre film con Alberto Sordi, il prestigioso ristorante di Fabriano (An), ben noto agli amanti della buona tavola di tutta Italia, con annesso hotel “4 stelle” ricavato dalla dimora fatta erigere dallo stesso marchese Onofrio. Da lungo tempo il ristorante è legato alla nostra Associazione da una tradizione di ospitalità e di profondo affetto. In che modo ce lo spiega la titolare Emanuela d’Alesio, madre di Serena e Mario, originaria di San Severino Marche. «Una volta l’anno, all’inizio dell’estate, abbiamo come ospiti a tavola i ragazzi di Osimo - racconta - che arrivano in gita qui a Fabriano, ovviamente insieme ai loro accompagnatori. A loro riserviamo una saletta al primo piano. L’idea mi era venuta dieci anni fa, dopo aver conosciuto una sostenitrice della “Lega” ed essere stata colpita dalle condizioni particolarissime di questi ragazzi descritte dai messaggi promozionali. Ne parlai con mio marito che fu subito d’accordo e telefonammo alla “Lega” proponendo questa nostra iniziativa. Invece di donare del denaro pensavo di regalare e regalarci qualcosa di diverso, che permettesse di conoscere da vicino questi ragazzi fuori dal loro ambiente ed entrare nello spirito della Lega del Filo d’Oro. Può essere considerato forse un appagamento egoistico, ma è certo che dopo ogni appuntamento ci sentiamo tutti migliori, più disponibili nei confronti degli altri. Mi sono innamorata subito non solo dei ragazzi, ma anche delle accompagnatrici per il loro modo di operare, con professionalità, ma anche con grande cuore, doti che non possono lasciare indifferenti chi le osserva al lavoro. Dunque, ogni anno ci accordiamo con Osimo per una giornata nel nostro ristorante riservata ad una quarantina di persone tra ospiti della “Lega” e accompagnatori. Quest’anno abbiamo proposto un menu classico, tra timballi, arrosto, verdure e frutta, già tagliata in pezzetti o in purea per agevolare i ragazzi, anche perché ce n’erano alcuni che si devono nutrire solo con frullati. È bello stare con loro e rimango sconcertata quando apprendo con dolore del rifiuto opposto ai portatori di disabilità da gestori di scarsa sensibilità. Talvolta succede anche questo. Pensi che un anno abbiamo avuto i ragazzini in autunno inoltrato, nel nostro albergo di Bolognola, durante una nevicata ed era commovente vederli impazzire di gioia, correndo sul prato tra i fiocchi bianchi, in preda a sensazioni indescrivibili. La solidarietà è contagiosa: un’altra volta, a ristorante pieno, un cliente abituale, diventato nonno da poco, dopo avermi chiesto il permesso, se n’è andato in giro per le sale spiegando agli altri commensali che cos’era la “Lega” e organizzando un’improvvisata raccolta fondi. I ragazzi arrivano prima di mezzogiorno e si trattengono per qualche minuto nello spazio davanti il ristorante per scherzare e giocare insieme con noi e con il personale che è stato coinvolto emotivamente fin dalla prima volta, al punto tale che nella giornata dedicata alla “Lega” anche quelli che sono in riposo tornano al lavoro pur di vivere con gioia quegli attimi. Poi i ragazzi pranzano, mostrando di apprezzare il menu e nel pomeriggio tornano a casa. Quando i miei figli Serena e Mario frequentavano la terza media e poi il liceo, facevano venire a servire a tavola i loro compagni di scuola che, anche a detta dei loro genitori, tornavano a casa arricchiti dal contatto con questi ospiti così “speciali”. I miei figli continueranno senz’altro quest’iniziativa: anche dopo tanti anni, in prossimità dell’appuntamento, fremono di impazienza e io penso proprio che la struttura della “Lega” sia un solido punto di riferimento non solo per quanti hanno bisogno di ricorrervi». 100 punti d’incontro con la solidarietà Sono proprio 100 i “Punti Campagna Amica”, cioè i mercati della Coldiretti, dove sarà ospitato un gazebo della Lega del Filo d’Oro. Lì si potrà trovare, durante tutto il mese di ottobre, una confezione composta da tre pacchi di “Pasta della Bontà” che contiene anche ricette firmate dal nostro testimonial, Renzo Arbore, e da altri noti personaggi. Questa importante iniziativa parte il 27 settembre nell’ambito della manifestazione “Cibi d’Italia” al Circo Massimo di Roma ed è organizzata dal nostro Ente in collaborazione con la Fondazione “Campagna Un “servizio” prezioso Amica”, istituita da Coldiretti per sostenere e promuovere l’agricoltura italiana, il turismo e l’ecosostenibilità. L’elenco dei 100 mercati che ospiteranno i nostri gazebo è pubblicato on line, sulla stampa e sul nostro sito www.legadelfilodoro.it. È, questa, un’importante occasione per raccogliere fondi e per far conoscere a tanti nuovi amici le attività, gli scopi, i progetti dell’Associazione e il successo dipenderà soprattutto dai nostri sostenitori che ci auguriamo verranno molto numerosi a visitare i nostri gazebo. Il 3 settembre prendono servizio ventun volontari del Servizio Civile, che supporteranno le attività dei Centri e dei Servizi territoriali (undici a Osimo, sei a Molfetta, uno a Lesmo, uno a Modena e due a Napoli). L’avvio del servizio è stato ritardato dalla riduzione dei finanziamenti anche in questo settore: un taglio che determina ulteriori incertezze per il futuro. trilli 4_2012.qxd 31-07-2012 9:07 Pagina 1 N.4/2012 PAG I N A 8 AV V E N I M E N T I La generosità arriva danzando Nella piccola città di Sparanise (Ce) l’Associazione Sportiva Dilettantistica ADSCentro Studi Danza “Mena di Maio” da tempo promuove con successo la tecnica e la pratica della danza concludendo ogni anno con uno spettacolo di beneficenza. Lo scorso giugno la rappresentazione si è svolta presso l’Auditorium Diocesano “Francesco Tommasiello” di Teano e gli organizzatori hanno devoluto a noi l’intero incasso offrendoci così un sostegno prezioso per il quale ringraziamo di cuore. Una tradizione rinnovata Ancora una volta la signora Carmela Formisano Collaro ha organizzato nella sua casa di Torre del Greco (Na) la tradizionale vendita di beneficenza a nostro favore. Come sempre un grande impegno di “zia Lella” (così da tempo i nostri ragazzi chiamano affettuosamente la signora Carmela) e delle sue amiche e, come sem- Un regalo prezioso È arrivato alla Comunità Kalorama ed è la prima copia stampata del libro tattile “L’Isola”, destinato a bambini ipo e non vedenti e realizzato dai detenuti del carcere di Ivrea con la tecnica del collage meterico. La lettera che ha accompagnato questo dono così prezioso spiega: “Questa attività ha comportato un grande impegno sia nostro che dei volontari che ci affiancano in quanto nessuno aveva mai visto un “libro tattile” né, tanto meno, conosceva le tecniche da usare per realizzarlo. Alla fine ci siamo riusciti e siamo molto contenti di destinare proprio a voi questa prima copia”. Grazie, carissimi amici: auguriamo a tutti voi il grande successo che merita la vostra bella iniziativa! pre, un grande successo che di traduce in aiuto importante per noi. Grazie e… alla prossima! Le Luci di ComeTe aiutano Modena Il nostro nuovo Centro socio riabilitativo residenziale di Modena ha ricevuto un significativo aiuto dall’Associazione “Le Luci di ComeTe”, che da sempre lo sostiene. Il presidente, Bruno Iseppi, ha infatti organizzato un concerto tenuto da “I Nomadi” presso il campo sportivo di Castelvetro (Mo) allo scopo di raccogliere fondi. Fra il folto pubblico erano presenti le Autorità cittadine, il direttore del nostro Centro, numerosi amici sordociechi seguiti dalla sede territoriale emiliana con le loro famiglie e tanti volontari. È stata davvero una bellissima serata di festa e di grande generosità. A teatro pensando a noi La Compagnia Teatrale “La Fenice” di Fonte Laurentina (Rm) ha messo in scena per due serate il divertente spettacolo “Il Papocchio” al Teatro “Elsa Morante” di Roma ottenendo un vivo successo. Applausi per gli attori, tutti dilettanti e appartenenti alle Forze dell’Ordine, e per la regista, zia di Marco, un ragazzo seguito dalla nostra sede territoriale romana. E applausi anche da tutti noi a “La Fenice”, che ha generosamente deciso di devolverci l’intero incasso “con lo spirito di solidarietà più vera che anima e contraddistingue il nostro essere compagnia!”. Musica dell’anima e solidarietà “Rozzano Blues” era il titolo della “tre giorni” di concerti, iniziative, mostre, mercatini organizzata dall’Associazione Culturale Artistica “Kaleydos” presso il Centro Culturale “Cascina Grande” di Rozzano (Mi) per raccogliere fondi a favore delle persone sordocieche che aiutiamo. La mission di “Kaleydos”, infatti, è quella di diffondere musica e arte per incentivare lo scambio di esperienze fra artisti e per ottenere contributi da devolvere alla ricerca medica rivolta soprattutto allo studio di patologie rare. Ora le somme raccolte vengono destinate ai bambini seguiti dalla Lega del Filo d’Oro affetti dalla Sindrome di Charge, Informarsi ora è più facile Per ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attività della Lega del Filo d’Oro o effettuare donazioni con carta di credito o periodiche chiamate il nostro CI HANNO AIUTATO ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● Ordine Cavalieri di Santa Teresa de Jesùs - Catania Società di Mutuo Soccorso - Osimo (An) Associazione Anziani Pensionati - Gussago (Bs) Associazione Sportiva Dilettantistica Sportware - Numana (An) Alidays Tour Operator - Milano Contrada Montalbano di Valli - Chioggia (Ve) Pro loco - Merate (Lc) Motoclub Arese Bikers - Arese (Mi) Pro loco - Comunanza (Ap) Controvento Editrice - Loreto (An)... ... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore Trilli nell’Azzurro L A P O STA Gentili Signori, ho appena finito di leggere il libro che mi avete spedito dedicato a Sabina Santilli e sono rimasta affascinata dalla forza di volontà e dalla capacità di questa Signora nell’affrontare i suoi problemi e nell’aiutare gli altri. Io sono un po’ anziana e molti anni fa vidi sia il film “Anna dei miracoli”, sia lo sceneggiato, ma comprendo ora che li vidi così, come splendide interpretazioni, ma non più di tanto. Leggendo ora il libro mi sono resa veramente conto di quanta sofferenza e solitudine esistano nelle persone colpite da questo male e di quanto aiuto voi date. Sono quindi contenta di contribuire, quale goccia nel mare, a darvi una mano per aiutare queste persone... Farò leggere il libro a mia di cui ha parlato un nostro rappresentante durante la serata inaugurale, spiegando anche chi siamo e cosa facciamo. A tutta “Kaleydos” il nostro grazie! sorella e ad amici. Grazie per il gentile pensiero e cordiali saluti. Maria Antonietta V. Segrate (Mi) Cara Signora, grazie a Lei per le Sue gentili parole e per il contributo, che per noi è prezioso perché, come spesso diciamo, “il grande mare è fatto di tante piccole gocce”! Oltre ad aver fondato la nostra Associazione, Sabina è stata una persona straordinaria e ha saputo fare e dare tanto. Il nostro libro vuole far conoscere lei e la realtà delle persone sordocieche: siamo molto contenti che Le sia piaciuto e che Lei abbia deciso di farlo leggere anche ad altri, perché abbiamo sempre bisogno di nuovi amici. El filu che nun se speza 'Nte la Cità dei Senza Testa c'è 'n ragnu laburioso c'ha 'ntreciato la sua tela con un filu favuloso. E 'stu filu nun se speza perchè fatu de speranza ed è questa la certeza che po' premia la custanza de chi a mesu tantu impegnu, cume Renzo e tanta gente, voluntari del suriso, pe' duna' alacremente 'n bucò de Paradiso a chi stà 'n dificultà. Apre j'ochi, guarda a loro con 'n po' de nubiltà, questu è 'l filu tutu d'oro: che da lustru a 'sta Cità! Luciano G. Recanati (Mc) Caro amico, Lei firma “Luciano con simpatia”, una simpatia che noi ricambiamo di cuore! Abbiamo deciso di pubblicare i suoi versi in stretto ma comprensibile dialetto anconetano perché rappresentano il nostro forte impegno per cercare di aiutare chi ha bisogno di noi e sono un invito per chi ancora ci conosce poco. Se vorrà, venga a trovarci: l’aspettiamo. (P.S. Forse non tutti sanno che Osimo è chiamata “la Città dei Senza Testa” perché alle statue che ornano la sede del Comune la testa è stata mozzata tanto tempo fa!) Egregio Segretario Generale, La ringrazio molto per la bella foto che mi ha gentilmente inviato a ricordo della visita di maggio alla Vostra struttura di Lesmo. Ho molto apprezzato l’organizzazione e la professionalità degli addetti, ma mi ha soprattutto colpito la serenità degli ospiti che, nonostante il grave handicap, non rinunciano a una vita normale. Fa piacere constatare che, in un momento in cui tutto sembra non andare bene, ci sono strutture come la Vostra, che rappresentano un’eccellenza. Un cordiale saluto con tanti complimenti. Roberto P. Monza (Mb) Tutti noi ringraziamo Lei per essere venuto a trovarci in occasione della “Giornata del Sostenitore”, che organizziamo ormai da quattro anni proprio per mostrare a chi ci segue e ci aiuta il nostro impegno e la realtà in cui vivono i nostri ospiti. Grazie per le Sue parole: sono uno sprone a proseguire e a migliorare il lavoro che svolgiamo. Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro Associazione Nazionale riconosciuta con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606 INTERNET: www.legadelfilodoro.it POSTA ELETTRONICA E-Mail: [email protected] Direttore editoriale Francesco Marchesi Direttore responsabile Rossano Bartoli Redazione Maria Giulia Agostinelli, Chiara Ambrogini, Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Antonio Mellone, Alessandra Piccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini. Segreteria di redazione Anna Maria Catena, Maria Laura Volpini Progetto grafico R.C.D. & Partners Coordinamento editoriale, stampa e distribuzione Postel S.p.A. Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 30/07/2012 ed è stato tirato in 319.000 copie. Autorizzazione del Tribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Per garantire la privacy I dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale. Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno,1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).