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Settembre - Ottobre
n.5/2012
Dal 1964
Notiziario ufficiale
Una lunga storia
di solidarietà
per i sordociechi
DELLA LEGA DEL FILO D’ORO
Lega del Filo d’Oro - ONLUS
via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
L’editoriale
di Rossano Bartoli
AT T UA L I TÀ
Cari amici,
la bella festa che si è svolta al nostro
Centro socio residenziale di Molfetta
(Ba) ha voluto celebrare i primi cinque anni di attività della struttura.
In questo tempo è stato notevole l’impegno in Puglia per dare risposte adeguate a tante persone che si sono
rivolte a noi e oggi questo impegno
continua per migliorare il servizio
erogato e per riuscire ad accogliere
nuovi ospiti ancora in attesa.
Pochi giorni dopo l’anniversario del
Centro pugliese è stato ritirato dal
Comune di Osimo il permesso a
costruire che ci consentirà di iniziare
i lavori per la realizzazione della
nuova sede. È questo il primo passo di
un lungo cammino, che richiederà
forte impegno e considerevoli risorse
economiche e che potremo percorrere
confidando nel vostro aiuto.
Al fine di far conoscere più diffusamente la Lega del Filo d’Oro e di
reperire concreto sostegno alle nostre
attività abbiamo organizzato in collaborazione con Coldiretti e con la
Fondazione “Campagna Amica” l’iniziativa “Pasta della Bontà”, che
nelle ultime settimane ci ha visto presenti in numerose città d’Italia con i
nostri gazebo. I nuovi sostenitori che
abbiamo trovato e che ringraziamo,
uniti agli amici che ci sono vicini da
tanto tempo, ci consentono di guardare con fiducia ai traguardi che ci
siamo posti nell’interesse delle persone sordocieche e delle loro famiglie.
CONTINUA A PAG.
2
IL NOSTRO ENTE È SEMPRE PIÙ IMPEGNATO PER ASSICURARE UN FUTURO MIGLIORE A CHI NON VEDE E NON SENTE
Sviluppo, apprendimento, integrazione
sono tre passi fondamentali nell’età scolare
Al Centro di Riabilitazione di Osimo l’attività “didattica” è parte essenziale dei programmi
di recupero personalizzati che, al rientro dei bambini in famiglia,
vengono seguiti a casa e a scuola grazie anche al supporto dei nostri servizi territoriali
Gli alunni di una scolaresca in visita al nostro Centro di Riabilitazione
DALL’ASSOCIAZIONE
A PAG.
6
UNA SETTIMANA
DI MUSICA E SOLIDARIETÀ
Anche quest’anno la
città di Senigallia (An)
ha spalancato le porte
per accogliere la tredicesima edizione di
Summer Jamboree,
festival di musica e
cultura dell’America
anni ’40 e ’50. I partecipanti, ogni volta più
numerosi, fra balli e
divertimenti hanno
avuto modo di conoscere molto della
nostra l’Associazione
attraverso le parole
dei rappresentanti
del Comitato delle
Persone Sordocieche, del segretario generale, Rossano Bartoli, e del prezioso amico e testimonial Renzo Arbore.
Da diversi anni ormai è in
costante aumento l’ingresso
al Centro Diagnostico di
Osimo di bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali che vengono
presi in carico da un’équipe
di operatori qualificati e di
medici specialisti. La loro
situazione è esaminata in
ogni dettaglio e per ognuno
di loro viene studiato un
programma di recupero
personalizzato volto allo
sviluppo delle abilità e delle
possibilità residue, all’apprendimento di orientamento, mobilità e autonomia, all’integrazione, nella
scuola e nella società.
Così, sia i piccoli ospiti...
DAI CENTRI E DALLE SEDI
A PAG.
4
SEGUE A PAG.
5
Le numerose
iniziative d’autunno
Dopo le vacanze, un po’ dovunque
sono riprese intensamente le attività
riabilitative volte al recupero
dei nostri ospiti e amici sordociechi,
oltre ai corsi di formazione
per operatori e volontari.
S T O R I E D I V I TA
Piccoli, grandi passi
sul cammino
verso la vita
Lo sentivano in cuor loro, mamma
Veronica e papà Davide, che il loro
Alessio, nato prematuro e con gravi
problematiche a Vasto, nel 2001,
avrebbe potuto dare le soddisfazioni
che in effetti sta manifestando...
NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)
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AT T UA L I TÀ
SEGUE DA PAG.
1
... a tempo indeterminato
del Centro di Riabilitazione, sia i bambini che lì
seguono trattamenti diurni
e “a termine” (cioè periodici) hanno l’opportunità di
crescere conquistando piccoli e grandi traguardi che li
porteranno verso una
migliore qualità di vita.
Didattica e inserimento
Fra le numerose attività
riabilitative messe in atto
lungo il cammino verso un
possibile recupero c’è anche
quella didattica. Da molto
tempo, infatti, al Centro di
Riabilitazione di Osimo
funziona una “scuola paritaria”, ovviamente ben diversa da qualsiasi scuola
perché i problemi e le
necessità dei nostri piccoli
“alunni” niente hanno a che
vedere con le possibilità di
apprendimento dei loro
coetanei “normali”. “Alcuni
nostri bambini – spiega il
dottor Mauro Coppa, responsabile del Settore Età
Scolare dell’Ente - si recano
per qualche ora alla settimana nella scuola dell’infanzia e
primaria pubblica, dove sono
accompagnati dai nostri insegnanti, per imparare a socializzare e a stare insieme agli
altri. Per gli allievi che li
accolgono, invece, sono fondamentali momenti di crescita
durante i quali imparano ad
aiutare il nuovo compagno
meno fortunato, magari solo
con una carezza per rassicurarlo in un momento per lui
difficile, oppure offrendogli sostegno lungo un corridoio per
lui faticoso da percorrere.
Tutto questo è stato elaborato
da noi e proposto e accettato
dagli insegnanti delle scuole,
che hanno visto nel nostro
progetto anche un aiuto significativo per facilitare nei loro
piccoli allievi l’apprendimento
di accettazione, disponibilità e
comprensione per chi è meno
fortunato di loro”.
Le opinioni
Le insegnanti della Lega
del Filo d’Oro spiegano che
la loro presenza nelle scuole
è indispensabile per aiutare i
nostri piccoli a superare le
difficoltà di comunicazione,
di apprendimento, di socializzazione, per coadiuvare
gli insegnanti a comprenderli e gli alunni ad aiutarli.
Anna Maria, mamma di un
bambino ospite a Osimo,
spiega la grande difficoltà
per questi piccoli di affrontare la vita in comune e di partecipare alle attività scolastiche, ma afferma anche che i
vantaggi dell’inserimento
sono innumerevoli, soprat-
Il sogno realizzato
È quello di Francesca, diciottenne, affetta dalla Sindrome di Usher che le ha tolto completamente la vista e
parzialmente l’udito. Seguita dalla nostra sede territoriale al Centro di Lesmo per sostenerla e aiutarla a
superare le difficoltà e a integrarsi, Francesca ha appreso l’uso del computer con barra braille sul quale ha scritto un libro di poesie, ha studiato e conseguito la Maturità
iscrivendosi all’Università, ha coltivato i suoi numerosi
interessi. Lo scorso agosto il suo più grande sogno si è
avverato: grazie al forte impegno dei nostri operatori e
di molti volontari ha potuto incontrare Laura Pausini
della quale afferma: “È una persona speciale che mi aiuta a
superare le mie quotidiane difficoltà”. Un abbraccio che
Francesca non dimenticherà più.
passeggiata fra i percorsi
esterni per imparare tutti
insieme a riconoscere al
tatto e all’olfatto i fiori, le
piante, le erbe aromatiche dell’orto. Solo così,
oltre ai bambini, si possono incontrare le famiglie e gli insegnanti,
soprattutto quelli di
sostegno, che hanno
modo di confrontarsi fra
loro e di conoscere la
vera realtà in cui vivono i
nostri ospiti.
Momenti di " didattica":
dalla lettura
al riconoscimento
di oggetti e figure
fino all'uso del computer
tutto in termini di accoglienza e di socializzazione. E sottolinea anche come le preoccupazioni dei genitori,
dovute ai disagi del trasporto e, spesso, all’incapacità
dei bambini di esprimere
necessità e stati d’animo,
siano in gran parte superate
dalla sicurezza della presenza del personale dell’Ente e
dalla competenza e abilità a
relazionarsi degli insegnanti
delle scuole, precedentemente informati alla Lega
del Filo d’Oro.
Impegno, problemi,
grande coinvolgimento
Sono molte le attività che
vengono svolte al Centro di
Riabilitazione di Osimo,
tutte volte al recupero dei
bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali
che non possono certo
affrontare un percorso scolastico tradizionale. È un
impegno notevole per i
nostri operatori, che dà esiti
sempre diversi sia al Centro
di Riabilitazione, sia quando
viene trasferito e seguito
nella scuola del territorio
d’appartenenza, dove i ri-
sultati dipendono non solo
dai bambini inseriti e dai
loro compagni, ma anche da
famiglie, insegnanti, assistenti. In classe i problemi
da affrontare sono davvero
tanti, gli ostacoli numerosi, i
tentativi di soluzione spesso
ardui: un bambino plurimi-
Per trasmettere
la nostra esperienza
La dottoressa Patrizia
Ceccarani, direttore del
Centro di Riabilitazione di
Osimo, spiega: “Per molti
anni la Lega del Filo d’Oro è
stata incaricata dalle istituzioni di tenere corsi di for-
norato ha bisogno di attenzione continua sia per le sue
necessità, sia per la difficoltà
di comunicazione. Ed è per
questo che l’Ente, grazie
anche al valido sostegno dei
servizi territoriali, opera per
favorire l’incontro di piccoli
ospiti e amici sordociechi
con gli alunni delle scuole
del territorio, supportando
anche gli insegnanti nell’applicazione dei programmi
riabilitativi personalizzati.
L’inserimento dei nostri
bambini nel mondo,
comunque, non si realizza
solo con qualche ora trascorsa in un’aula, ma passa,
per esempio, anche attraverso una merenda con i
coetanei, qualche momento di gioco in comune, una
mazione per insegnanti di
sostegno: alcuni di loro, oggi,
lavorano ancora con noi, altri
operano nel mondo della scuola e sono una garanzia per
l’inserimenti dei nostri bambini. Ora l’impegno dell’Ente
prosegue attraverso corsi di
formazione e seminari svolti
da professionisti e dedicati a
tutti coloro che operano a
fianco di persone pluriminorate, sia all’interno dei nostri
Centri, sia sul territorio. Noi
tutti, infatti, vorremmo che
l’ormai quasi cinquantennale
esperienza della nostra Associazione fosse di sostegno a
chi lavora per assicurare a
queste persone il rispetto di
tutti i loro diritti e dei loro
doveri di cittadini e di futuri
protagonisti nella società”.
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AT T UA L I TÀ
IL CENTRO SOCIO SANITARIO RESIDENZIALE PUGLIESE HA CELEBRATO IL QUINTO ANNIVERSARIO DI ATTIVITÀ
“Speriamo che possiate arrivare presto!”
È l’augurio che tutti i partecipanti alla festa di Molfetta hanno rivolto ai futuri ospiti ancora in attesa di
poter cominciare una nuova vita negli ambienti protetti e sicuri della nostra struttura
L’allegra festa
Era il 27 agosto 2007 quando il nuovo Centro della
Lega del Filo d’Oro, ospita-
to nell’ex Preventorio di
Molfetta (Ba) debitamente
ristrutturato dal nostro
Ente, apriva le porte ai
primi ospiti pugliesi.
Alcuni di loro rientravano
nella loro regione dopo
molti anni trascorsi al
Centro di Riabilitazione di
Osimo, altri facevano il loro
Nel Suo
testamento
si ricordi
delle persone
sordocieche
ingresso nella struttura
tanto desiderata e sostenuta
dalle famiglie che, da allora,
hanno potuto trovare vici-
no a casa le risposte adeguate alle complesse necessità del loro familiari senza
dover affrontare lunghi e
faticosi trasferimenti fino
nelle Marche. Cinque anni
dopo, quel giorno è stato
ricordato con una grande e
allegra festa alla quale nessuno è voluto mancare, dal
che al più presto il Centro
possa operare a pieno regime,
offrendo così il necessario
supporto ad altre persone sordocieche e pluriminorate e
alle loro famiglie”.
Il nostro “grazie”
In attesa del tanto auspicato
sblocco di numerosi intoppi
burocratici, che consentirà
direttore agli operatori e i
dipendenti, dai volontari
ai familiari, tutti intorno
agli ospiti che hanno offerto ai partecipanti anche un
piccolo spettacolo.
Il grande
rammarico
Purtroppo, per
motivi burocratici diversi,
dopo cinque
anni il Centro
non funziona
ancora a pieno
regime: completo il numero degli utenti
(15) a degenza diurna, ma
solo 25 dei 40 ospiti previsti a tempo pieno hanno
potuto essere accolti nella
struttura, mentre gli altri
sono ancora in attesa. Rosa
Francioli, mamma di Andrea, arrivato fra i primi da
Osimo, e per molti anni
presidente del nostro
Comitato dei Familiari di
cui continua a far parte,
spiega: “In questo Centro di
eccellenza alcune persone
pluriminorate pugliesi hanno
trovato una risposta qualificata e specializzata alle loro
necessità e perciò la certezza
di un futuro più dignitoso e
meno drammatico di quello
che li poteva attendere. Per
tutti noi è triste sapere che
altre famiglie, che vivono il
Il Suo testamento può diventare qualcosa di
molto importante. Infatti, con un lascito alla
Lega del Filo d’Oro Lei assicura un futuro
migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri
di riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a far
proseguire i lavori a Termini Imerese e a
Modena. Ma tanti altri progetti aspettano
ancora le risorse necessarie.
dramma della solitudine e
dell’isolamento, non possano
ancora beneficiare di questa
possibilita”.
La speranza
Il direttore, Sergio Giannulo, chiarisce: “Il Centro si
è ben inserito nell’ambito territoriale, come
dimostrano gli
intensi rapporti con il
mondo della
scuola,
gli
scout e altre
associazioni
non profit.
Inoltre, alcune
attrezzature
riabilitative
interne, come la piscina per
l’attività di idroterapia riabilitativa, sono messe a disposizione anche di persone disabili non ospitate nella struttura per dimostrare i benefici
e gli aiuti che possiamo offrire
all’intera regione”.
Il nostro segretario generale, Rossano Bartoli, conclude: “Noi tutti speriamo
Per avere più informazioni, richieda il
nostro opuscolo lasciti a:
Ufficio Comunicazione
e Raccolta Fondi
071 7231763
agli utenti ancora in attesa di
poter entrare nella struttura,
è doveroso ricordare che
gran parte dei costi per l’apertura e per il funzionamento del Centro sono stati e
sono ancora affrontati grazie
all’attività del nostro Ufficio
Comunicazione e Raccolta
Fondi. Ai tanti sostenitori
che ci hanno finora aiutato e
continuano a farlo, alle aziende del territorio, ai soci di
numerosi Rotary Club e
Lion’s Club, ad associazioni
come New Erboristeria e a
banche come la BPPB-Banca
Popolare di Puglia e Basilicata
va il nostro “grazie” davvero
di cuore!
Informarsi
ora è
più facile
Per ottenere maggiori
indicazioni su come
sostenere le attività
della Lega del Filo d’Oro
o effettuare donazioni
con carta di credito
o periodiche
chiamate il nostro
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DAI CENTRI E DALLE SEDI
SU TUTTO IL TERRITORIO SONO STATE ORGANIZZATE NUMEROSE E INTERESSANTI INIZIATIVE PER OSPITI, AMICI SORDOCIECHI E VOLONTARI
Dopo la pausa estiva riprendono intense
le attività di recupero e di formazione
Contatto “assistito” con gli animali, esperienze nell’orto, incontri: così è cominciato l’autunno
OSIMO
“Attività assistita con gli animali”
(Pet Activity) presso il Centro di
Riabilitazione di Osimo. Accanto ai
consueti programmi riabilitativi si è
dato spazio da alcuni anni anche a
con l’animale e che col tempo si sviluppano nella cura, nella pulizia,
nella nutrizione e nel portare a spasso il cane. I positivi risultati sono
testimoniati dall’emozione con cui i
nostri ospiti aspettano il momento
“magico” del contatto con il loro
amico a quattro zampe.
TERMINI IMERESE
Non è da meno, per quanto concer-
che al posto di ortaggi, per la stimolazione di esperienze sensoriali
olfattive che costituiscono un
LESMO
Migliorano, grazie al lavoro di utenti, operatori e volontari, i percorsi
tattili e olfattivi, resi più accessibili
anche alle persone con difficoltà
motorie e a quelle meno giovani
dalla recente ristrutturazione dell’orto, all’interno del Centro. La
lavorazione della terra, divenuta
così più agevole, ha reso in termini
di un buon raccolto di piccoli frutti, ortaggi e piante aromatiche, ma
si è puntato anche sulla loro sistequesto, assai originale ed efficace,
che prevede l’interazione tra utenti e
cani. «Un gioco relazionale - come
spiega Lorenzo Gatto, direttore del
nostro Settore Adulti (ricordiamo
che anche alcuni ospiti adulti della
Comunità Kalorama praticano da un
paio d’anni tale attività sotto la guida
di specialisti dell’Associazione “Il
naso di Carlotta” di Osimo) - che
permette di creare un canale comunicativo su base emotiva, sul quale l’educatore si inserisce per rafforzare il rapporto con l’utente».
Tutto questo avviene, naturalmente,
sotto l’attenta osservazione di esperti che fanno capo all’Associazione
“Pet Village” di Senigallia, il cui controllo verifica di volta in volta le reazioni emotive scaturite dal contatto
mazione “strategica” lungo diversi
tratti del corrimano, a lato dei percorsi pedonali fiancheggiati da
piante e fiori profumati che, con
quelli d’acqua, forniscono un prezioso orientamento ai nostri ospiti.
ne le attività nell’orto, il nostro
Centro siciliano, in cui, già da aprile è partito il progetto “Ortocultura/Floricoltura”, presso il
vivaio “Iris” di Campofelice di
Roccella. Obiettivi dichiarati: la
creazione di un percorso multisensoriale e la conoscenza di
un ambiente esterno
nuovo. Il vivaio ha messo a
disposizione dei nostri
ospiti circa 100 mq di terreno sul quale i novelli
“coltivatori” hanno potuto
compiere tutti i passaggi
che dall’interramento di
piante aromatiche, fiori e
ortaggi (dopo averli annusati per trarne un’esperienza olfattiva) conduce alla
raccolta e... all’assaggio.
Dopo la pausa estiva, il
progetto è stato riavviato con qualche variante: fiori e piante aromati-
momento importante nell’ambito
della riabilitazione e dello sviluppo
dell’ autonomia dei nostri ospiti.
ROMA
Docente d’eccezione al Corso di
approccio di Lis Tattile, Anna
Maria, un’utente sordocieca della
nostra Sede romana, ha esaminato
principianti e... ripetenti con soddisfazione sua e dei volontari che
hanno partecipato alle 20 ore di
corso. Uno degli studenti, Mauro,
ha così espresso il suo entusiasmo
(visto anche il buon esito del suo
esame) che dà un’idea del clima di
collaborazione tra docenti e allievi:
«Il desiderio di essere padrone di un
linguaggio così particolare, che si
dimentica più facilmente degli altri, si
scontra con la difficoltà di praticarlo...
Malgrado la materia sia difficile, questo è stato un corso ben studiato,
divertente, ricco e appagante... Un po’
di emozione quando è stato il mio
turno... ma, poi, è subito passata,
lasciando spazio ad un arricchimento
vero e tangibile».
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STO R I E D I V I TA
Un simpatico “biricchino”di nome Alessio
Undici anni, ha lottato per sopravvivere e a Osimo si impegna a migliorare
SEGUE DA PAG.
1
... attualmente. Eppure nessuno aveva dato loro speranza e
sostegno, né sul territorio né
durante i pellegrinaggi, come
a Verbania e a Roma, alla
ricerca di aiuto e conforto.
Tuttavia i risultati ci sono e ci
saranno, da quando il piccolo
è stato preso in carico dalla
“Lega del Filo d’Oro”.
«Alessio è arrivato al Centro
Diagnstico di Osimo che aveva
ormai cinque anni, grazie alla
segnalazione di una famiglia che
versava nelle nostre stesse condizioni – racconta papà
Davide – e immediatamente
mio figlio è stato messo a “lavorare” manualmente con oggetti
come cerchietti e pezzi da incastrare. Poco alla volta Alessio,
che ha un caratterino difficile,
irritabile e soffre di crisi epilettiche, ha imparato a farsi capire
con piccoli gesti e suoni appresi
dagli operatori. Per esempio,
quando ha sete, porta la mano
al mento e sa dire “ta” (per
“basta”) se non vuole più
bere...»
“Un altro mondo”
«...A noi genitori – continua
Davide – sa esprimere il suo
affetto non solo abbracciandoci,
ma anche emettendo suoni che
significano “vi voglio bene”.
Grazie al percorso compiuto con
la “Lega”, adesso Alessio adora
anche il fratellino Gabriele di
sette anni, che prima non accettava e che ora invece cerca continuamente...»
Le attuali condizioni di Alessio hanno dell’incredibile
se paragonate a quelle iniziali. Dato per morto alla nascita, rimasto in incubatrice a
lungo, il bambino ha manifestato precocemente le conseguenze delle sue patologie
che gli procuravano una
totale assenza rispetto
all’ambiente circostante.
«A livello locale nessuno ha creduto in lui, né si è impegnato per
aiutarlo a migliorare. Del resto
sul territorio non abbiamo trovato strutture adeguate e
quelle poche esistenti non si
sono mai dimostrate all’altezza della situazione,
come quando Alessio ha
avuto bisogno della fisioterapia, effettuata però
senza successo. Nemmeno
gli insegnanti di sostegno
che abbiamo ottenuto sono
riusciti a continuare a casa
il lavoro impostato alla
“Lega” in quanto non in
possesso delle metodologie
opportune. Invece durante i tre
trattamenti ricevuti da Alessio
ad Osimo ho potuto scoprire non
solo che il personale lavora con
capacità ed esperienza, ma
anche che ci mette passione e
cuore in ogni momento e circostanza. Anche in caso di risultati incerti, gli operatori si impegnano al massimo, perché credono in quello che fanno. Dagli
operatori fino alle figure più
significative in campo medico,
la grande professionalità e la
dedizione li rende tutti ugualmente importanti. È proprio un
altro mondo...»
“Un piccolo monello”
I primi tempi, i genitori
di Alessio avevano pensato di trasferirsi in una
città dove il figlio
avrebbe potuto trovare
l’assistenza necessaria.
Ma poi l’incontro con il
nostro Ente ha cambiato gli orizzonti della
famiglia.
«Il primo impatto con Osimo è
stato veramente toccante e bellissimo – confida Davide – perché ci siamo trovati davanti a
una realtà che non potevamo
nemmeno immaginare
All’inizio ci hanno fatto visitare
l’intera struttura così che abbiamo potuto prendere conoscenza
dei problemi, anche gravissimi,
dei tanti ospiti e delle soluzioni
adottate dall’Associazione. Gli
operatori hanno capito subito
come trattare nostro figlio, che
deve essere incoraggiato quando
lavora bene e rimproverato se
non si applica. Durante l’ultimo
ricovero, Alessio ha seguito un
programma per la comunicazione dato che non riesce sempre a
farsi capire, si arrabbia spesso e
si mette a gridare. A casa, mio
figlio si rapporta di
più con la madre che,
essendo più indulgente, gli permette di
esprimersi con una
certa aggressività nei
momenti di rabbia;
al contrario, con me
si calma in quanto sa
che non gli concedo
capricci per cui gli
conviene fermarsi...»
Ogni volta Alessio
si integra molto
bene nell’ambiente
di Osimo, ma, tra le mura di
casa sua, si “scatena”, mostrando tutta la sua personalità, come riferisce il padre:
«L’altra sera mi sono accorto che
non sentivo più mio figlio: ebbene, l’ho ritrovato nel bagno della
nostra camera, dove aveva
aperto il rubinetto e versato un
intero flacone di sapone liquido,
formando un metro e mezzo di
schiuma nel locale
Naturalmente Alessio si è divertito moltissimo, come quando fa
sbattere gli sportelli dei mobili,
soprattutto di notte. Molte volte
lo scopriamo alle sette di mattina, accoccolato per terra, mentre da ore continua il suo gioco
preferito. A questo proposito,
Alessio ha ideato uno stratagemma per non essere riportato a
letto se viene colto in flagrante
davanti al portellone del frigorifero: infatti è capace di spostare,
senza schiacciarlo, l’orsetto
musicale collocato all’interno,
che darebbe altrimenti l’allarme
sulla sua marachella».
“Sacrifici positivi”
Oggi, dopo le attività ad
Osimo, Alessio ha un discreto
movimento a terra, in ginocchio, presta maggiore attenzione, conserva un residuo
visivo e presenta una sola crisi
epilettica all’anno, invece di
cinque. Il ragazzo ha appreso
a giocare da solo, seduto al
tavolo, e mangia con la forchetta se questa gli viene
appoggiata al piatto.
«La sua alimentazione era soltanto liquida, a base di frullati,
finché alla “Lega” non gli hanno
messo un biscotto tra i denti, stimolando la masticazione. Da
allora Alessio vuole solo cibi
sostanziosi – dice Davide – Mio
figlio apprezza la musica ed è
felice di poter gettare le braccia
al collo del fratello che gli canta
qualche canzoncina. Le sue possibilità, a parere degli specialisti
di Osimo, sono molte e ora noi
dovremo decidere se accettare
l’opportunità di ricoverarlo per
un anno, da gennaio prossimo.
Sappiamo che sarebbe per il suo
bene e che potremmo riaverlo
con noi ad ogni fine settimana,
ma temiamo la lontananza e il
distacco».
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DALL’ASSOCIAZIONE
LA LEGA DEL FILO D’ORO SCELTA COME PARTNER ETICO DELL’EVENTO ESTIVO
Summer Jamboree,
il festival dove il suono arriva al cuore
Migliaia di palloncini colorati e le parole dei nostri rappresentanti
hanno fatto conoscere la realtà delle persone sordocieche
Perché la musicoterapia
“Un’occasione per noi molto
significativa quella del
Summer Jamboree, capace di
unire musica e solidarietà”
ha detto nel suo intervento
il nostro segretario generale Rossano Bartoli.
Sentire le persone sordocieche suonare il pianoforte e veder trasparire la
gioia sui loro visi è un’esperienza davvero unica.
Ecco perché la musicoterapia è un passo importantedel percorso riabilitativo
dei nostri ospiti e siamo
impegnati ad attivarla in
tutti i nostri Centri.
Un palloncino
per “ascoltare”
Il volo
della speranza
L’importanza di questa
attività è stata ben spiegata da alcuni rappresentanti del nostro Comitato
delle Persone Sordocieche,
saliti sul palco durante
l’intervallo fra il primo e il
secondo concerto della
serata inaugurale del festival dedicata alla solidarietà. I nostri amici hanno
raccontato la loro esperienza di ascolto della
musica attraverso metodi
differenti, compreso quello di tenere fra le mani un
palloncino che permette di
sentire le vibrazioni e i
cambi del ritmo e consente anche a chi non vede e
non sente di ballare seguendo musiche diverse.
Al folto pubblico sono stati distribuiti, nel nostro
stand, a ridosso del back
stage e all’ingresso, migliaia di palloncini colorati e decorati con il nostro
logo, così tutti sono stati
invitati a chiudere gli
occhi e a percepire attraverso di essi suoni e ritmi:
un’esperienza che ha molto
Salito sul palco con
un allegro mazzo di
palloncini in mano,
Renzo Arbore ha poi
raccontato con un po’
di commozione il suo
lungo legame con i
nostri ospiti e la profonda amicizia che lo
unisce alla Lega del
Filo d’Oro da tanti
anni. Poi, con la sim-
Il buon sapore della solidarietà
Durante tutto il mese
di ottobre si è svolta la
manifestazione “Pasta
della Bontà” organizzata dalla nostra Associazione in collaborazione con Coldiretti e con la Fondazione Campagna Amica che ha ospitato un nostro gazebo in 100 mercati nelle
principali città italiane.
I pacchi di pasta contenevano anche un
mini-ricettario con le proposte più gustose di tre artisti famosi che ci vogliono
bene: Renzo Arbore, Marisa Laurito e
Teresa Mannino. Per noi questa iniziativa ha rappresentato un sostegno prezioso: le donazioni erano tutte a nostro favore e ci aiuteranno a proseguire la nostra
attività e a realizzare nuovi progetti.
coinvolto tutti i partecipanti e suscitato grande interesse spiegando la realtà in
cui vivono le persone sordocieche e pluriminorate
psicosensoriali.
patia che tutti conoscono,
ha dato il via al lancio di
tutti i palloncini, in un’atmosfera di grande festa che
ha toccato il cuore dei
numerosissimi presenti.
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DALL’ASSOCIAZIONE
VISTI DAL VICINO
S.E. Monsignor Luigi Martella:
“Solidarietà è un mondo più colorato”
«Avevo una conoscenza vaga
della Lega del Filo d’Oro. In
seguito ho avuto un incontro a
Ruvo di Puglia, organizzato
proprio da alcuni amici che ne
facevano parte. Essi sognavano già un grande progetto che
poi la Provvidenza ha voluto si
realizzasse in Molfetta…»
S.E. Monsignor Luigi Martella è il Vescovo della città
pugliese in cui da cinque
anni è operativo il nostro
nuovo Centro socioresidenziale. Gli abbiamo chiesto di
“disegnarci” un profilo della
nostra Associazione attraverso la Sua conoscenza della
struttura.
«Il Centro che ho avuto modo
di visitare più di una volta è
proprio una bella realtà. Il
complesso, già preesistente, e
adeguatamente ristrutturato e
adattato, si presenta molto
bene, situato fuori della città e
in una posizione strategica ottimale. Dal punto di vista dei
servizi ho potuto constatare
tanta disponibilità e professionalità da parte degli operatori.
Naturalmente, la congiuntura
economica, non consente attività a pieno regime. Molte sono le
potenzialità di questo Centro
che sicuramente può rappresentare un punto di riferimento
importante per tutto il territorio regionale e anche oltre».
Dal Suo punto di vista di
religioso e di uomo a contatto con la disabilità, quali
ritiene siano i vantaggi per
gli utenti?
«Innanzitutto il Centro è il
segno tangibile dell’attenzione
ad un tipo di disabilità che
richiede una particolare assistenza. La cura certamente ha
come finalità il miglioramento
della qualità della vita delle
persone sordocieche. La sensibilità verso certi problemi
esprime il grado di civiltà di
una popolazione. I benefici
sono sia rispetto ai soggetti
portatori di disabilità i quali,
ben guidati possono dare risultati sorprendenti in termini di
operatività e di relazionalità,
sia rispetto alle relative famiglie, le quali non si sentono isolate con problemi di notevole
gravità. Il contatto, poi, con
situazioni di difficoltà fisica e
di non autosufficienza, aiuta
tutti al senso del “limite”,
dimensione necessaria anche
per chi gode ottima salute».
La Lega del Filo d’Oro trae la
maggior parte delle risorse
dai contributi volontari di
migliaia di sostenitori in
tutta l’Italia: secondo la Sua
esperienza, in questo periodo difficile, la solidarietà
può essere ancora una risorsa su cui puntare?
«Più che mai oggi di solidarietà c’è bisogno. In tempi duri,
dal punto di vista economico e
non solo, spesso si tende alla
chiusura; invece, proprio in
questi momenti occorre aprirsi
maggiormente ai bisogni degli
altri. In questo modo è più
facile superare la crisi. Ridare
speranza agli altri significa
allargare gli spazi della vita di
tutti. Se poi la nostra solidarietà
ha come destinatari quelli meno
fortunati, il mondo sarà più
colorato perché respira il profumo della gioia e dell’amore».
Le capita di parlare della
Lega del Filo d’Oro con i
Suoi diocesani?
«Certo! Mi rendo conto, però,
che parlare è ancora ben poca
cosa; occorrerebbe fare di più.
Pertanto, sono poco interessato
a quello che “pensano” i miei
diocesani circa la Lega del Filo
d’Oro. Mi interessa di più che
essi vedano, comprendano e
agiscano in favore dei fratelli e
sorelle ospiti del Centro.
Girando per la diocesi incoraggio anche alla scelta del 5
per mille in favore della Lega
del Filo d’Oro. Posso testimoniare, comunque, che c’è una
discreta attenzione».
Da segnali, anche minimi,
ha potuto verificare se la Sua
città ha accettato favorevolmente la presenza del
Centro?
«La città di Molfetta, e posso
aggiungere la chiesa diocesana, ha una grande sensibilità
verso le disabilità, verso tutti i
bisognosi e verso gli ultimi. Qui
c’è una consolidata tradizione
da sempre, ulteriormente rafforzata per l’opera di zelanti
Pastori; tra tutti spicca la figura del Servo di Dio, Mons.
Tonino Bello».
Un ultimo commento spontaneo, Eccellenza...
«Nessun commento, se non un
sincero pensiero di gratitudine
per chi si è adoperato per
avviare questo bel Centro,
insieme all’augurio che esso
possa offrire un servizio sempre
più efficiente e qualificato».
Un filo d’oro con i giovanissimi
“La tua voce per loro”
Così i simpatici e generosi
abitanti di Montemonaco
(Ap) hanno voluto intitolare la pluriennale edizione dello spettacolo estivo
di canto, ballo, recitazione organizzato a nostro
favore dalla Pro Loco e
dai ragazzi, in stretta collaborazione con il Comune e l’Associazione
Culturale
“Peranna”.
Moltissimi i
partecipanti di
ogni età, ma
soprattutto
giovanissimi,
“...a quello che – scrivono
dal piccolo paese montano
– è ormai considerato un
evento irrinunciabile che
aiuta a donare con gioia” e
grande, come sempre il
successo. Grazie, cari amici, e… alla prossima!
Sabina sempre con noi
12 ottobre 2012: ormai da tredici anni è scomparsa la
nostra fondatrice, Sabina
Santilli, ma noi non la dimentichiamo mai. Il libro “Le mie
dita ti hanno detto” la ricorda
con affetto e si può richiedere
al nostro Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi.
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AV V E N I M E N T I
La dolcezza
della generosità
Anche durante l’estate
appena finita si è svolta a Marina Palrmense
(Fm) la tradizionale
sagra “Il Dolce di
Casa Mia” che ogni
anno ci offre un sostegno prezioso. Tante le
golosità preparate dalle amiche della località balneare, tanti i partecipanti alla manifestazione che hanno gustato queste specialità. Grazie a tutti!
Cent’anni
a suon di musica
La Banda Musica
Torrigiana di Torre
Cajetani (Fr) ha celebrato lo scorso agosto
il suo centenario e
L’Associazione Musicale che ne porta il
nome ha organizzato
una grande festa per
celebrare questa importante ricorrenza.
Le numerose Bande
Musicali invitate hanno sfilato lungo le
strade del paese,
hanno pranzato insieme, si sono esibite singolarmente, concludendo poi la grande
giornata con un “mega
concerto” eseguito insieme nella Piazza del
Comune. Grazie di
cuore all’Associazione
Musicale Torrigiana,
che ha voluto dedicare
a noi la manifestazione, chiamando anche
sul palco un nostro
rappresentante per
spiegare ai numerosissimi presenti le attività
e gli nostri scopi
dell’Ente.
La solidarietà
arriva
sulla “treggia”
Che cos’è la “treggia”,
anzi la “tregghia” in
dialetto umbro? E’ una
specie di slitta che
veniva usata dai contadini per trasportare
il fieno ed era trainata
dai buoi. In occasione
della festa religiosa di
S. Egidio, patrono del
paese, i componenti
della Comunità Agricola di Bagnara
(Pg) hanno costruito
proprio una “treggia”
per i giochi e le gare
della giornata e la
signora Marisa, con
suo marito e altri
amici, ha costruito
tante altre piccole
“treggette” che, guarnite da un mazzolino
di fiori secchi, sono
state vendute per
offrire un concreto
sostegno alla nostra
Associazione: un gesto generoso, che ci
aiuta come negli anni
scorsi!
Un piccolo paese
una grande festa
Sulle colline dell’entroterra marchigiano
sorge Grottazzolina
(Fm), paese dalle origini
antichissime,
dalla lunga storia e
dalle significative tradizioni. Una di queste
ultime, la più sentita
dagli abitanti, è la
Festa della Beata
Vergine, che vede,
oltre alla suggestiva
processione lungo le
vie del centro storico,
tante iniziative di ogni
genere e che si conclude la sera con un
bellissimo spettacolo
pirotecnico.
Quest’anno gli organizzatori di tutto l’evento
hanno voluto generosamente devolvere alla
nostra Associazione il
ricavato della lotteria
che, nel pomeriggio,
ha coinvolto un gran
numero di persone e ci
ha perciò offerto un
sostegno davvero prezioso, dimostrando
una volta di più che la
solidarietà è sempre
un momento di festa:
grazie!
Un legame
sempre più stretto...
…è quello che unisce la nostra
Associazione al mondo dello
sport. Come dimostra la recente richiesta di partnership che
ci ha rivolto la Sutor, società di
basket di Montegranaro (Fm)
che gioca nella Serie A e che
ora indossa le maglie con il
nostro logo. “Già in passato –
ha detto il nostro segretario
generale, Rossano Bartoli,
nella foto con la moglie e la
mamma di Alessio Baldinelli, allenatore della Robur Osimo prematuramente scomparso, mentre premia Fabio Di Bella, capitano della Sutor,
dopo la vittoria nel “Torneo Baldinelli” – altre società come Lube, Robur,
Volley Osimo, e presto anche Costaverde Cefalù, hanno indossato il nostro
logo. Lo stesso si può dire di diverse squadre di calcio e di altre discipline
sportive, soprattutto amatoriali, come il ciclismo, l’ippica, l’atletica, il podismo. Essere ora nella Serie A di basket è una bellissima occasione per farci
conoscere meglio”. E la più recente manifestazione sportiva a nostro favore, la tradizionale corsa ciclistica osimana “Trofeo Rigoberto Lamonica”
come avviene da diversi anni ha preso il via dal piazzale antistante il
Centro di Riabilitazione di Santo Stefano.
CI HANNO AIUTATO
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Società Operaia di Mutuo Soccorso - Torre di Palme (Fm)
Associazione Culturale “Il Mosaico” - Vigevano (Pv)
Associazione Culturale Panta Rei - Giano Vetusto (Ce)
Triangolare di Calcio a Olevano Romano (Rm)
Organizzatori manifestazione a Montorio Veronese (Vr)
Associazione Pensionati Cassaghesi - Cassago Brianza (Lc)
Padus Club - Occhiobello (Ro)
Associazione Pensionati e Anziani - Gussago (Bs)
Associazione Panificatori Artigiani Province Ascoli Piceno e Fermo...
... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi
o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore
Trilli nell’Azzurro
L A P O STA
Cari Amici,
lo scorso 7 ottobre è
stato celebrato il decimo
anniversario della prematura scomparsa di
Pierangelo Bertoli, che
ricordo sempre con le
mie offerte per la Vostra
Associazione, di cui
sono sostenitrice e amica da molti anni.
Questo bravissimo cantautore è stato un uomo
sensibile e generoso, ha
saputo affrontare con
coraggio i suoi tanti problemi e ci ha regalato
bellissime canzoni: vorrei davvero che nessuno
lo dimenticasse.
Carla
Busto Arsizio (Va)
La ringraziamo, cara
amica, per i Suoi ge-
nerosi contributi dedicati alla memoria di
un artista “speciale” e
per il prezioso sostegno che da molto
tempo Lei offre alla
nostra Associazione.
Anche noi riteniamo
giusto ricordare l’autore di musiche e parole
indimenticabili, che ci
hanno accompagnato
nella nostra vita e in
tanti momenti importanti.
Dopo il soggiorno estivo organizzato a
Chianciano Terme abbiamo ricevuto questa
testimonianza:
“Tutto è stato ben organizzato nelle varie attività come, per esempio,
le visite nei musei come
quello Archeologico con
le tombe etrusche. Poi il
Museo dei Tartufi, molto
interessante, con il bellissimo cane Toppa che
ci ha mostrato come
trova i tartufi e con le
postazioni che, premendo diversi tasti, emettevano i profumi di varie
spezie, di cipolla, aglio,
tartufo e altri. Inoltre
siamo stati al Museo
della Pesca, dove mi ha
emozionato trovarmi
dentro una rete! E poi la
gioia di trovarci in discoteca e ballare con gli
amici sordociechi e i
volontari. E, ancora, il
tiro con l’arco, l’equitazione, il bowling. Per
tutto dobbiamo ringraziare Gessica, Valentina,
tutti i volontari e Tho-
mas, il nostro interprete
LIS. La parte più interessante è aver avuto vicino
Leopoldo
(operatore
della sede di Napoli
n.d.r.), che è stato meraviglioso con tutti. Grazie
alla Lega del Filo d’Oro
per organizzare i soggiorni ogni anno e permetterci di incontrare gli
amici sordociechi: evviva
a tutti, evviva il soggiorno estivo!”.
Maria Assunta D.
dal nostro Centro di
Lesmo
Grazie, Maria Assunta,
per il tuo racconto
pieno di entusiasmo,
anche se dobbiamo
scusarci con te per
averlo dovuto “tagliare”
un pochino. Al nostro
Centro ti hanno aiutato
e ti aiutano a superare i
tuoi problemi e a godere di un’esistenza ricca
e bella. Con le tue
parole ci spieghi l’importanza della continua riabilitazione e
dell’inserimento vivendo nuove e significative esperienze; della
socializzazione attraverso l’incontro con gli
amici e le tante attività
svolte insieme; del prezioso aiuto dei volontari e della competenza
degli operatori.
Aspettiamo il tuo racconto sul soggiorno del
prossimo anno: ci sembrerà di aver vissuto
con te un’altra bellissima avventura!
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