Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 INIZIATIVE PER IL VII CENTENARIO DELL’ORDINE RENDIMENTO DI GRAZIE PER I 700 DALL’APPROVAZIONE PONTIFICIA EDITORIALE UNA FAMIGLIA CHE HA UN FUTURO DOPO 700 ANNI DI VITA Dalla Lettera del Priore generale ai fratelli e alle sorelle della Famiglia dei Servi di Maria, in occasione del VII centenario dall’approvazione dell’Ordine, stralciamo i seguenti passi. ANNI Domenica 15 febbraio, nella chiesa di S. Marcello, presieduto dal Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica, con accanto il Procuratore dell‟Ordine fra Reinhold M. Bodner, ha avuto luogo un rito di Rendimento di grazie in ricordo dei 700 anni dall’approvazione pontificia dell‟Ordine. Quattro i momenti del rito. I. Riti iniziali. II. Ascolto della Parola. III. Memoria di Santa Maria. IV. Congedo. Folta la partecipazione di membri della Famiglia servitana: oltre ai membri della Curia generalizia, erano presenti, il Priore provinciale della Provincia della SS. Annunziata fra Giuseppe M. Galassi, il Coordinatore della Confites fra Paolo M. Erthler, i priori della comunità romane dei Servi, la Presidente della Federazione italiana delle Monache OSM, le Priore generali o le loro Delegate delle Congregazioni delle Serve di Maria di Firenze, di Pisa, di Galeazza, di Ravenna, di Napoli, di Nocera, di Pistoia, di Chioggia, dell‟India, delle Compassioniste Serve di Maria, delle Suore di Notre-Dame de la Compassion, delle Serve di Maria Riparatrici, la Priora nazionale dell‟Ordine Secolare Servitano e i membri OSSM di Roma. MOSTRA PER RICORDARE IL “Penso che il ricordo del settimo centenario di approvazione definitiva del nostro Ordine da parte di Benedetto XI, l’11 febbraio 1304, debba spingerci a riflettere su questo felice periodo delle nostre origini, un periodo meraviglioso per la nostra famiglia. Penso ai nostri primi “fratelli”, alla loro docilità alla voce dello Spirito che li conduce lungo percorsi inattesi; mi sovviene del loro tenero e robusto amore verso la Madre del Signore, che scelsero come madre, compagna e guida nella loro ricerca di Dio e nell’incontro con i fratelli. Non possiamo non pensare al loro itinerario formativo nella solitudine di Monte Senario, in questo morire a se stessi che li fa rinascere come uomini spirituali dediti interamente a Dio e alla Chiesa. Penso al loro “salire e scendere” dal Monte come testimoni coerenti delle “cose che stanno sopra” e delle “cose che stanno sotto”, autentici “narratori” del Vangelo della pace e della misericordia. Penso all’amicizia che li univa e alla loro grande unità, che è molto di più di una sterile uniformità. Vivendo unanimi e concordi, sempre orientati verso Dio, hanno realizzato un sogno raro nella Chiesa: essere una intera comunità di santi. Sia questa per noi oggi la sfida da raccogliere. La nostra identità è qualcosa di più di un’idea astratta che si prolunga attraverso i secoli. La nostra identità è un modo di essere, di vivere, di amare, di piangere, di lottare, di credere, di sperare, di condividere, di benedire. La nostra identità è vita, e possiamo essere orgogliosi del nostro carisma soltanto quando siamo “generatori” e portatori di vita. Se ci comportiamo diversamente, anziché essere orgogliosi di un carisma e di un patrimonio, falsiamo il senso della nostra vita di Servi di Maria, di essere servitori di ciò che vi è di più sacro, essere servitori della vita [..]. L’approvazione dell’Ordine rappresenta per noi un invito a riandare alle radici. L’invito a essere come i primi Servi, cercatori del Dio di Gesù Cristo, e a vivere il Vangelo “sine glossa”, lo raccogliamo in maniera particolare nel Capitolo generale del 2001; innanzitutto nel messaggio che il Papa ci ha inviato. In secondo luogo, nei testi capitolari che, raccogliendo le istanze dei fratelli venuti da ogni parte del mondo, hanno tracciato il cammino dell’Ordine per l’inizio di questo nuovo millennio. Le nostre comunità devono essere più povere, più solidali, meno arroganti, più vicine al popolo, meglio inserite, meglio formate, più fedeli, più coerenti, più radicali partendo dal Vangelo, più profetiche e attente ai segni dei tempi, più ecumeniche e più collegiali”. VII CENTENARIO DELL’ORDINE Inaugurata il 15 febbraio, al termine del Rito di ringraziamento, è rimasta aperta fino al 15 marzo la Mostra allestita nel convento di San Marcello per ricordare il VII centenario di approvazione pontificia dell‟Ordine. Si tratta di una introduzione nei primi decenni della vita dei Servi di Maria dall‟intuizione iniziale all‟approvazione del 1304. La mostra si articolava in sei sezioni: 1. All’inizio del Trecento; 2. Verso l’approvazione del carisma; 3. I conventi nel 1304; 4. La bolla Dum levamus, 11 febbraio 1304; 5. La vita quotidiana dei frati; 6. Serve e Servi di Maria oggi. Erano esposti quindici preziosi documenti di archivio (Bolle papali e documenti vescovili dal 1274, registri dei Priori generali e amministrativi dalla fine del Duecento, codici agiografici miniati del Tre e Quattrocento); sette 1 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 pannelli indicanti il patrimonio artistico (riproduzione delle icone e di miniature di codici) delle chiese dei Servi di Maria anteriori al Trecento. Un opuscolo con un testo sulla situazione che ha portato alla pubblicazione della Dum levamus, un Catalogo con CD ed un video di presentazioni dei corali duecenteschi di Siena completavano il materiale della Mostra. Hanno provveduto alla preparazione della Mostra il presidente dell‟Istituto Storico dell‟Ordine fra Franco M. Azzalli insieme a fra Pacifico M. Branchesi; ne ha curato l‟allestimento l‟architetto Bonicio Barbaresi. All’inaugurazione, fra Franco M. Azzalli ha spiegato ai presenti i criteri con cui era stata preparata la mostra. OPUSCOLI TASCABILI SUI Roma; www.marianum.it. AVVIATA UNA INIZIATIVA MULTIME- DIALE A cura di fra Pacifico M. Branchesi ha preso avvio una iniziativa multimediale che si annuncia di notevole interesse per la storia dell‟Ordine. Si tratta di alcune serie di Compact Disk così articolate: 1. Serie Miniature dei Servi di Maria; 2. Serie Musiche dei Servi di Maria; 3. Serie Musicisti Servi di Maria; serie Monte Senario. Per la prima serie è già disponibile il CD con la riproduzione di bellissimi Corali dei secc. XIII-XIV del convento di S. Maria dei Servi di Bologna; per la serie Musiche dei Servi di Maria è già disponibile il CD con musiche di fra Andrea da Firenze (1400 ca.), di fra Amante Franzoni (1600 ca.), di fra Jean M. Plum (†1944), di fra Pellegrino M. Santucci e di fra Francesco M. Rigobello. Seguiranno altri CD dedicati al Laudario di Siena, a musiche dell‟Ariosti ecc. Per la serie Musicisti Servi di Maria è pressoché ultimato il CD che ripropone il concerto d‟organo tenuto nel 1983 nella chiesa di S. Marcello da fra Valente M. Gori. Il CD dedicato a Monte Senario riunisce numerose fotografie su Monte Senario, con particolari riguardanti, ad esempio, la grotta di s. Filippo, la celletta Salviati ecc. I suddetti CD possono essere richiesti a: Centro Studi O.S.M., Convento S. Maria dei Servi, Via dei Bersaglieri, 1 - 40125 Bologna; e-mail: [email protected]. Trattandosi di un‟edizione fuori commercio, i CD suindicati sono gratuiti, salvo rimborso spese la cui entità sarà comunicata. Saremo grati per ogni contributo volontario che i richiedenti vorranno inviare a sostegno dell‟iniziativa. SERVI DI MARIA A cura del Consigliere generale fra Cesare M. Antonelli è stato stampato –in versione italiana, inglese, spagnola, francese, portoghese e tedesca– un opuscolo di 16 pagine dal titolo: Frati Servi di Maria. VII centenario dall’approvazione dell’Ordine da parte del Papa Benedetto XI (1304-2004). L’opuscolo, illustrato, riporta testi tratti dalle Costituzioni dei Servi, dalla Legenda de origine, dal documento del Priore generale OSM Inviati per servire, dal documento mariano Servi del Magnificat, da un decreto del Capitolo generale 2001, dalla Bolla Dum levamus e da uno scritto di fra David M. Turoldo, per presentare il carisma e la missione dei Servi. A firma di Franco Andrea Dal Pino, è stato distribuito contestualmente alla Mostra inaugurata a San Marcello, un opuscolo, con illustrazioni a colori, dal titolo: 1304-2004. Settecento anni dall’approvazione pontificia dei Servi di Maria. Il testo con note è tratto dalla rivista Monte Senario (gennaio-aprile 2004). L’opuscoletto è di p.16, formato cm. 8,5 x 12. Unitamente al suddetto opuscolo, è stato distribuito il Catalogo 2003 delle Pubblicazioni di storia dell’Ordine dei Servi di santa Maria. Studi e documenti. Lo ha curato l‟Istituto Storico dei Servi di Maria. Delle pubblicazioni elencate vengono segnalate anche le traduzioni nelle varie lingue dell‟Ordine. Il formato dell‟opuscolo è di cm. 14,5 x 21. Per acquisti e informazioni rivolgersi Edizioni Marianum, Viale XXX Aprile, 6 – 00153 PRIORE GENERALE E ATTIVITÀ GENERALIZIE Pacifico Branchesi USCITO IL NOTIZIARIO DEL CON- SIGLIO GENERALIZIO Con la data del 15 dicembre 2003, a cura del Segretario dell‟Ordine fra Riccardo M. Casagrande, è uscito il Notiziario del Consiglio generalizio con la presentazione, in sintesi, delle informazioni sull‟attività del Consi2 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 glio dal mese di ottobre 2002 al mese di novembre 2003. Il Notiziario è suddiviso in tre parti. A. ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO GENERALIZIO NELLA SUA FUNZIONE DI ASCOLTO, DI RIFLESSIONE, DI PROGRAMMAZIONE. 1. Principali attività. Delle principali attività che hanno impegnato in questo arco di tempo il Priore generale e il suo Consiglio, vengono indicate e descritte le seguenti: a) il seminario sugli abusi sessuali (3-5 dicembre 2002); b) i problemi della Conferenza regionale ISAC; c) la partecipazione ai Capitoli provinciali/vicariale elettivi 2003; d) le Visite canoniche alla Provincia brasiliana, alle Delegazioni dell‟India e delle Filippine, alla Fondazione in Mozambico (con visite fraterne ad alcune comunità del Swaziland e dell‟Isac); e) l‟incontro con i Coordinatori regionali (Roma, 14-16 ottobre 2003); f) il secondo Incontro (Roma, 17-21 novembre 2003) del Consiglio generalizio con i Priori e Vicario provinciali e i Delegati dell‟India e delle Filippine; g) Settimana annuale (Misano Adriatico, 22-27 settembre) di verifica e di programmazione del Consiglio generalizio. 2. Altre attività consiliari. a) Incontri con l‟équipe formativa della Comunità di formazione S. Alessio Falconieri di Roma, con il nuovo Preside del Marianum fra Silvano M. Maggiani, con il Delegato provinciale dell‟India fra John M. Roncalli, con il Segretario generale per le Comunicazioni fra Lino M. Pacchin; con i rappresentanti della Provincia Canadese circa l‟eventuale assunzione di responsabilità della Provincia ungherese; b) l‟istituzione del “tempo propedeutico” agli studi teologici; c) le pubblicazioni; d) la Commissione per Monte Senario; e) il rinnovo della Convenzione tra il Consiglio generalizio e il Consiglio della Provincia SS.ma Annunziata per il convento di Monte Senario. B. ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO GENERALIZIO. DECISIONI PRESE. 1. In materia economica. 2. Circa i Segretariati (Clios, Segretariato generale per le Comunicazioni); 3. Giurisdizioni: apertura e chiusura di comunità; b) questioni giuridiche (dispense, deroghe, conferme, ricorsi). 4. De personis. C. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DEL PRIORE GENERALE E DEI CONSIGLIERI nel periodo preso in esame dal Notiziario. EGER INCONTRO INTERCOMUNITARIO luto trascorrere e vivere insieme la festività dell‟Epifania. A partecipare all‟incontro sono stati invitati oltre al candidato ungherese Fülop István anche il rappresentante legale don Bogisich Ferenc, parroco a Dunaszeg. Il programma era stato suggerito dal priore di Vienna fra Gerhard M. Walder: vivere la tradizione delle sentenze o massime e dell‟assegnazione del Santo patrono per l‟anno. Fra Gerhard M. Walder aveva invitato anche alcune suore Serve di Maria (sr. Giuliana da Vienna, sr. Theresia da Dobra Voda, della Repubblica Ceca) e inoltre Gerda Sommer dell‟ISS di Vienna, l’Ing. Eva Pelinka della Repubblica Ceca che collabora con le confraternite dell‟Addolorata; inoltre, sempre dalla Repubblica Ceca, il parroco Blaha e il sig. Marek B., membri di una confraternita di San Pellegrino e le signore Friederike Pelinka e Annemarie Vetter, molto vicine alla comunità di Vienna. Dopo un viaggio EgerVienna non privo di contrattempi e con temperatura gelida, l‟incontro intercomunitario ha avuto i suoi momenti più significativi nella celebrazione comune dell‟Eucaristia, nel vivere la tradizione dell‟Epifania e in un lungo incontro tenuto nella mattina dell‟8 gennaio 2004 nella sala capitolare, dove i presenti hanno riflettuto sulla situazione della Famiglia Servitana di Vienna, della Repubblica Ceca, dell‟Ungheria e dell‟Albania, alla luce anche del documento dei vescovi dell‟Europa centrale sul tema: “Cristo speranza dell‟Europa”. Sono state esaminate le possibilità di ulteriore contatti all‟interno della Famiglia servitana: ospitalità qualificata nelle comunità, pellegrinaggi, comunicazione e animazione delle confraternite dell‟Addolorata esistenti ecc. L‟incontro intercomunitario si è confermato molto utile. Da una informazione di fra Hubert M. Moons MARIANUM MISCELLANEA DI STUDI IN ONORE DEL PROF. FRA ERMANNO M. TONIOLO Martedì 24 febbraio, nell‟Aula Magna della Facoltà, è stato presentato il volume Fons Lucis, edito dal Marianum in onore del professore emerito fra Ermanno M. Toniolo. La sessione per la consegna dell‟omaggio a fra Ermanno, era presieduta dal card. Carlo Furno, arciprete della patriarcale basilica di S. Maria Maggiore. Dopo il saluto del preside EGER- VIENNA Le comunità di Eger e Vienna hanno vo3 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 prof. Silvano M. Maggiani, hanno tenuto due relazioni il prof. Ignazio M. Calabuig OSM (Ermanno M. Toniolo. Una vita al servizio di santa Maria e del Marianum) e il prof. Angelo Di Berardino, OSA, preside dell’Institutum Patristicum “Augustinianum” (Dai Padri alla teologia: alcune tematiche). Il volume riunisce saggi di ventinove autori, dei quali dieci Servi di Maria. Moderava la sedu- NUM. 52. La sezione articoli comprende i seguenti contributi: I Pensieri di Sarpi: breve storia del testo (Libero Sosio); Las Siervas de María durante la persecución religiosa en España (1931-1939) (Vicente Lorente Pérez). La sezione Miscellanea comprende due ricerche di Ubaldo M. Todeschini, OSM: L’antica biblioteca del convento di San Marcello in Roma (sec. XIV-XIX); I penitenzieri apostolici minori della santissima Annunziata di Firenze; inoltre: Fonti per la storia dei frati Servi di santa Maria negli archivi storici della diocesi di Città di Castello (Andrea Czortek); Schede biografiche di alcuni frati Servi di Maria di Corsica dopo la soppressione della provincia (1796) (Franco M. Azzalli, OSM). Nella sezione Documentazione sono riuniti tre contributi di Pacifico M. Branchesi: Il Breviario scritto nel 1378 da fra Agostino da Forlì dei Servi di Maria; Una importante raccolta di documenti sull’Osservanza dei Servi di Maria; Presenza dei Servi di Maria nell’università La Sapienza di Roma; quindi, di Danilo M. Sartor, OSM, Lettere di fra Andrea M. Cecchin al priore generale fra Alfonso M. Benetti durante il periodo di studio a Lovanio (1938-1942). La sezione cronaca è interamente dedicata alle Celebrazioni per il 450° anniversario della nascita di fra Paolo Sarpi (Corrado Pin). Per le rassegne, da segnalare: Schede sull’Ordine dei Servi nelle riviste in cambio con “Studi Storici O.S.M. (Odir Jacques Dias). SEGRETARIATI E UFFICI GENERALI ta inaugurale fra Bernardo M. Antonini. ISTITUTO STORICO USCITI “STUDI STORICI” NN. 51 E 52 Dopo la recente pubblicazione del num. 50 (2000) di “Studi Storici dell’Ordine dei Servi di Maria” (cfr COSMO.11-12/03/7-8), sono usciti i numeri 51 (2001) e 52 (2002). NUM. 51. La sezione articoli comprende tre contributi: La tavola dell’altare maggiore dell’Annunziata di Firenze (Eugenio M. Casalini, OSM), Les Servites italiens en Corse (1435-1796) (Jean Christophe Liccia) e Profilo di fra Agostino M. Morini con particolare riferimento al suo carteggio 1853.1854 (Filippo M. Berlasso, OSM). La sezione Miscellanea offre tre contributi: L’impegno del Priore generale O.S.M. fra Alexis Henri M. Lépicier per l’unità e l’indipendenza del Tirolo nel 1919 (Martin M. Lintner, OSM), The Provincials and the Western Province 19671997. An Oral History Project (Daniel Brown), La beatificazione di Suor M. Guadalupe Ricart Olmos (1881-1936) (Tito M. Sartori, OSM). La sezione Documentazione presenta due ricerche: Le “regole” delle Serve di Maria di Viareggio (Odir Jacques Dias); Papers of Fr. Joseph M. Loftus O.S.M. in the Provincial Archives of Chicago (Conrad M. Borntrager, OSM). Per la Cronaca sono riunite tre brevi note: Memoria del beato Andrea da Sansepolcro (Margherita Buzzi), Stendardo processionale del Settecento a S. Maria in Via (Franco M. Azzalli, OSM), Presentazione di libri (Pacifico M. Branchesi, OSM). Quest’ultimo contributo comprende l‟ormai consueta rassegna di libri fatta nell‟ambito del Corso di storia e spiritualità OSM. GLI OBLATI NELLA VITA DELL’ORDINE Recuperando una tradizione monastica, viva nei secoli XI-XIII, i frati Servi di Maria accolgono nei loro conventi uomini e donne (e anche coppie di coniugi), che desiderano condividere la spiritualità dell‟Ordine. Essi sono detti nei documenti oblati (o commessi) oppure donati, conversi, devoti. Afferma fra Davide M. Montagna: «la simbiosi originale tra vita „monastica‟ e vita „secolare‟ tipica dell‟orientamento dei Mendicanti trova anche in questo un‟esperienza qualificata, suscettibile in seguito di forme nuove di impegno cristiano, specialmente per le donne». Con date dal 1265 fino al 1304 troviamo documentati 28 atti di oblazione. I conventi interessati sono 7, appartenenti alle prime 4 province dell‟Ordine: Toscana (Firenze, Siena, Montepulciano e Pistoia), Patrimonio di san Pietro (Orvieto), Romagna (Bologna), Lombardia (Alessandria); quindi il fenomeno si estende 4 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 ANIMAZIONE VOCAZIONALE In questo numero pubblichiamo la testimonianza di un giovane che ha partecipato al Campo Biblico tenutosi a Bivigliano dal 27 al 30 dicembre 2003, come iniziativa del Coordinamento Vocazionale Italiano. Il Campo Biblico era guidato dal prof. fra Aristide M. Serra. Il pomeriggio del 27 dicembre 2003 me lo ricordo come un giorno indaffarato, pieno di impegni del dopo Natale: fai questo, fai quello, i negozi aperti e una bella allegria. Per chi come me è abituato a dedicare alla casa, alla famiglia e a se stesso gli scampoli di tempo del lavoro, la sensazione di essere in vacanza e poter fare tutto il rimandato è un balsamo; rappresenta quel ricaricare le pile che si sente spesso citare da tutti come cura allo stress e al gran correre di questa nostra amata, odiata società! Mi ricordo che, cullato da queste belle sensazioni, è stata una vera e propria violenza prendere la macchina e salire verso il Senario! Alla fine sono passati i tempi in cui rivedersi tutti con gli amici dei campi scuola era una tale priorità che quei viaggi verso il monte, o verso Ronzano, avevano già il calore degli abbracci in cui mi stavo per immergere. Invece, lo dico tranquillamente, quel 27 partivo in sordina, privo di ansie e particolari entusiasmi. Ogni curva un dubbio nuovo… chi ci sarà a parlare? Non lo conosco questo padre Serra? Sarà noioso da ascoltare? Sarò in grado io di capirlo, di ascoltarlo? Preso da questi pensieri, fu un attimo percorrere quella strada in salita che ormai faccio sempre più spesso per gli impegni che ci siamo presi con i giovani di Firenze, per diffondere il commercio equo e solidale e aiutare i frati a gestire il ristoro, e mi ricordo bene il vialetto delle suore e Renzo e Bruno ad accoglierci sorridenti. Il solito walzer delle camere, degli orari e poi la presentazione di padre Aristide e scoprirlo, con mia sorpresa, anche più dubbioso di me! Poi la Lectio! Gesù perso nel tempio e noi a cercarlo in ogni versetto di questo libro, la Bibbia, che mi si apriva in mano come l‟oggetto misterioso. Momenti di vita semplice tra un piatto di pasta dalle suore e una “gemma” tutti insieme al bar di Bivigliano, a ridere di nulla con la gioia inconfondibile di quel senso di famiglia che ci stupisce e ci avvolge sempre in queste occasioni! Una famiglia, grande come il mondo, nata qua vicino, che vive in ogni dolcissimo sorriso condiviso con fratelli e sorelle. Così, alla fine, mi sono ritrovato a letto contento e, aspettando il sonno, è stato bello masticare un: “comunque vada, ne valeva la pena!”. Il giorno dopo mi sono sentito come quando, dieci anni prima, ero seduto con mio padre su un‟auto in un parcheggio con lui che mi insegnava a guidare: “La frizione, il cambio, l‟acceleratore … hai capito?”. Io, abituato al rigore delle scienze aziendali, alle certezze dei numeri, ai piani, alla programmazione e al controllo, ci sono rimasto un po‟ male quando padre Aristide ha iniziato a parlare. Mi mancavano dei punti di riferimento e mi chiedevo: “ma qual è il programma?”, “cosa leggeremo?”, “che metodo?” A mio padre avevo chiesto molto preoccupato tante spiegazioni su quella macchina e lui semplicemente mi diceva: “prova, vedrai è facile”; anche a padre Aristide avrei voluto fare tante domande, ma la chiave la stava già girando: Giovanni IV: “La Samaritana”. Poi mi sono ricordato l‟esortazione più volte sentita, anche quella stessa mattina: “Shemah”; ascolta e così mi sono abbandonato ad ascoltare! Chi, come me, non ha la mente dell‟artista non può che stupirsi di fronte alla certezza della mano dello scultore che affronta il blocco di marmo; ma la mente dello scultore sa bene cosa fa la sua mano perché è il suo stesso cuore a guidarla. Ogni parola, ogni gesto di padre Aristide era parte di un‟armonia che piano piano si creava. Ogni parola di Giovanni ci faceva scattare mille interrogativi e le nostre mani incerte sulla Bibbia a cercare citazioni e rimandi. Alla fine della giornata, la macchina non si era spenta e, anche se avevamo percorso le vie di 7 versetti, ci sembrava di aver fatto un viaggio lungo come la storia dell‟uomo o meglio come la storia della sua salvezza! Eppure alla fine era chiaro. Adesso che il marmo è lavorato l‟ho capito dove padre Aristide ci voleva portare: “La fede non è un libro!”. E‟ stato bello sentirlo dire come introduzione al campo biblico. Alla fine, quella tortuosa strada in salita, tra versetti e interpretazioni, portava proprio al volto di quel Cristo Acqua viva che si offre per dissetare tutti dalla Samaritana fino a noi. È stata una sorpresa grande e magnifica scoprire che in ogni versetto c‟era così tanto da scoprire, che in ogni passo di Giovanni c‟era tutto il sapore dell‟Antico e del Nuovo Testamento, e che ogni parola faceva diventare il nostro studio preghiera. Il Verbo si è fatto carne, si è fatto vita e parla con le parole di ieri al nostro oggi. Quando abbiamo condiviso le nostre impressioni nel cerchio finale chi sa quanto è rimasto nelle pieghe delle parole e dei ringraziamenti, troppo personale per poter essere esplicitato, troppo importante per poter essere dimenticato. Il bagaglio nel viaggio di ritorno è di sicuro più pesante e non ci portiamo a casa libri da leggere o imprese da compiere, ma una sete di parola che ci farà essere pellegrini, cercatori, minatori della luce in ogni cosa e in ogni volto che incontreremo. 5 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 nell‟ambito di tutto l‟Ordine. L‟oblazione avveniva con una cerimonia religiosa e alla presenza di un notaio. Era il priore (conventuale, provinciale o generale) che, a nome della comunità locale, riceveva l‟impegno del candidato. Normalmente, accanto al priore, il notaio registrava la presenza del sindaco e procuratore: infatti l‟oblato alcune volte offriva a Dio e alla comunità se stesso ed i propri beni. Scrive fra Davide M. Montagna: «È chiaro che alla celebrazione solevano partecipare tutti i frati, trattandosi di un momento particolare della vita della fraternità religiosa: e al tempo stesso capitolare e liturgico (la sua sede era sempre la chiesa conventuale, davanti all‟altare maggiore dedicato sin dalle origini dei Servi alla santa Vergine). Il rito di oblazione –compiuto, e non solo metaforicamente, „nelle mani del priore‟ secondo un gesto di ascendenza „feudale‟– doppiava esplicitamente quello della normale professione religiosa, con la differenza che l‟oblazione evidenziava maggiormente il legame con la fraternità religiosa locale, cui l’oblato prometteva “obbedienza e riverenza” (solo in un atto bolognese del 27 aprile 1304, a poco più di due mesi dall‟approvazione pontificia definitiva dei Servi, il priore provinciale fra Andrea da Borgo Sansepolcro accettava un‟oblata a nome anche di tutto l‟Ordine dei frati)». Il primo documento noto riguardante gli oblati è del 6 ottobre 1265 e riguarda Arrigo di Baldovino dell’Anguillara, coetaneo dei Sette Santi, «un personaggio-chiave nella storia dell‟origine dei Servi», come le ricerche hanno con evidenza messo in luce. Egli fu accolto a Santa Maria di Cafaggio da fra Manetto da Firenze, priore generale dell’Ordine. La documentazione per la maggior parte è posteriore al concilio di Lione II del 1274, con riferimento al tempo nel quale erano priori generali fra Lottaringo da Firenze e fra Andrea da Borgo Sansepolcro (12851314). Pacifico Branchesi GIUSTIZIA E PACE A SENIGALLIA, conventi che hanno tetti molto estesi, mentre fuori ci sono persone senza un piccolo tetto. È questo un concetto che mi ha sempre fatto da guida anche in tempi passati per essere coerente con il mio servizio. Quante volte ripetiamo di voler essere accanto alle “infinite croci” degli uomini! Forse per questo il Capitolo generale di Città del Messico del 1995, parlando di povertà e comunione di beni, ha raccomandato “disponibilità nel mettere a servizio delle nuove e vecchie povertà gli spazi inutilizzati” (Capitolo generale 1995, Testi approvati, n.192, 3/a). Alcuni anni fa, quando si parlava della chiusura del convento di S. Martino a Senigallia, avevo proposto al Consiglio provinciale di trasformarlo in casa di ospitalità per le emergenze che riscontriamo accanto a noi. Ebbi modo di conoscere la situazione di alcuni operai non-italiani che vivevano indecorosamente, mentre altri dormivano in pensioni a caro prezzo. Fu dietro loro sofferta richiesta che trasformai, nel periodo estivo, le aule destinate alla scuola di catechismo in camere, poi in inverno, aprii le porte del convento. Non potevo pensare di godermi un grande tetto, mentre questa povera gente non aveva dove rifugiarsi. Con l‟introduzione della legge sull‟obbligo di comunicare alle autorità pubbliche la presenza di extra-comunitari, comunicai la presenza di questi ospiti in convento. Furono essi stessi a ripulire le stanze del convento e attrezzarono la cucina e il grande refettorio dove consumavano i pasti a turni diversi, dopo il ritorno dal lavoro. Il convento è divenuto così la loro casa, per cui provvedono a tenere in ordine i locali, alla pulizia, e cooperano alle spese di gestione versando ogni mese una cifra poco più che simbolica. Grazie all‟ospitalità offerta essi sono riusciti ad ottenere i sospirati permessi di soggiorno in Italia. Questa attività è nota in città e riscuote vasto consenso. Alcuni giovani della parrocchia e altri raccolgono dai supermercati i cibi che, ogni quindici giorni, provvedono essi stessi a cucinare per offrire un pasto agli ospiti e ad altri esterni. A questa attività si affianca una particolare attenzione ai problemi religiosi e sociali: a Natale e Pasqua la parrocchia vive con gli ortodossi le festività, così pure ogni mese un sacerdote ucraino celebra la Messa per gli ospiti di confessione ortodossa. Anche il vescovo diocesano è rimasto sorpreso nel riscontrare la religiosità di questi ospiti. UN TETTO PER GLI “ULTIMI” Negli scritti di fra Giovanni M. Vannucci si legge una considerazione forte per i nostri 6 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 Per gli amici musulmani ho festeggiato la fine del Ramadam, sedendomi alla loro mensa. Attualmente nei locali del convento sono ospitati 8 ucraini, 2 romeni, 1 moldavo, uno del Marocco e 2 del Bangladesh. Mi rendo conto che questa è una goccia nel grande mare, ma non mi tiro indietro, e lo faccio con gioia e partecipazione. È superfluo dire quanto bene si riceve in confronto del poco che si può dare. Giuliano Grassi SEGRETARIATO PER ZIONE MISSIONARIA i partecipanti di come oggi l‟Ordine porta avanti lo spirito missionario in terre affidate alla nostra cura, e per partecipare alle celebrazioni che ricordano i cinquant‟anni di presenza dei Servi in Aysén. Lo scopo principale di tale incontro internazionale è quello di riflettere sul nuovo modo di fare missione oggi nella Chiesa. Molte cose sono cambiate all‟interno della Chiesa nei confronti dell‟evangelizzazione e nel modo di rapportarsi alle altre religioni. Oggi si parla di tolleranza e rispetto per i principi religiosi di ogni persona, tuttavia il papa nell‟enciclica Redemptoris Missio insiste sulla sempre valida necessità di evangelizzazione “ad gentes”. Come si presentano i Servi di fronte alle sfide del mondo contemporaneo in termini di annuncio del Messaggio Evangelico, e delle proposte delle sette fondamentaliste? Un altro punto su cui riflettere insieme è il modo di fare animazione missionaria all‟interno delle Province e Vicariati. Spesso si ha l‟impressione di un modo stantio di offrire alla gente una visione delle Missioni dei Servi che talvolta non è chiara e neppure reale, puntando sul sensazionale e straordinario, anziché sul quotidiano, normale e talvolta monotono modo di vita dei frati impegnati in luoghi dove l‟evangelizzazione è più difficile. Infine, penso che debba essere chiarito il discorso economico connesso con l‟animazione missionaria. L‟Animazione missionaria non deve essere il modo e il luogo per fare esclusivamente dell‟azione sociale. I progetti, i microprogetti, le adozioni a distanza… in se stessi buoni, se non sono inseriti nel loro giusto contesto, possono essere a detrimento delle popolazioni a cui si vuole portare aiuto. Non basta che un missionario chieda aiuto per giustificare un progetto, è necessario che tale progetto entri in una visione globale che tenga conto della comunità, della Chiesa locale e delle condizioni sociali e politiche del paese interessato. Mi auguro che questo incontro possa contribuire ad una certa unità di indirizzi all‟interno dell‟Ordine e possa offrire strategie comuni sul modo di fare animazione missionaria. L’ANIMA- DALL’UGANDA AL KENIA Questa volta scrivo non più dall‟Uganda ma dalla mia nuova sede in Nairobi Kenya. Dal 12 gennaio Fr. Sahayraj ed io siamo infatti residenti nella nuova casa presa in affitto, alla periferia di Nairobi e a dieci minuti di cammino dalla Facoltà teologica di Tangasa, che il prossimo luglio dovrebbe ospitare i nostri studenti ugandesi. Si tratta di una nuova fondazione? Ufficialmente no, perché la presenza dei Servi in Kenya è solo funzionale alla continuazione degli studi dei frati ugandesi, ma è improbabile che la nostra presenza passi inosservata a giovani ancora desiderosi di consacrarsi al Signore e alla Vergine, perciò non escludiamo di accogliere candidati anche dal Kenya. Dopo tutto nel nostro incontro con l‟arcivescovo di Nairobi una delle condizioni per avere il suo permesso di rimanere in diocesi è stata quella di accettare, appena possibile, un qualche impegno apostolico, come segno di inserimento nella Chiesa locale. A questo punto desidero esprimere tutta la mia gratitudine ai Padri Camilliani che ci hanno ospitato nella loro casa di formazione durante le prime due settimane e ci hanno pazientemente guidati nel nostro inserimento nella vita civile e religiosa del Kenya. UN’ESPERIENZA CHE SI RIPETE In continuazione con l‟esperienza positiva dell‟animazione missionaria offerta ai giovani frati dei Servi, lo scorso luglio a Jinja, il Segretariato generale per le Missioni promuove una simile esperienza per i segretari provinciali e vicariali dell‟Ordine in Aysén, Cile il prossimo 25 Ottobre. L‟Aysén è stato scelto per poter offrire una esperienza diretta a tutti IL SEGRETARIATO GENERALE E L’ISAC Lo scorso dicembre, ho partecipato all‟assemblea dell‟ISAC che si è tenuta Sud Africa (vedi più avanti, sotto ISAC), in veste di rappresentante della fondazione ugandese e in veste di invitato speciale quale Segretario 7 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 generale per le Missioni. Ho potuto parlare all‟assemblea spiegando le linee di fondamentali che l‟Ordine sta portando avanti nel campo delle Missioni e delle Nuove fondazioni. In particolare ho incontrato i membri della fondazione del Mozambico e il Priore e Socio provinciali della Provincia della SS.ma Annunziata fra Giuseppe M. Galassi e fra Sergio M. Ziliani, per un approfondito scambio di opinioni circa il modo di proporre un maggior coinvolgimento dell‟Ordine nel problema delle Nuove fondazioni. Anche a seguito di tali incontri, ho presentato al Consiglio generalizio una proposta di ristrutturazione del modo di gestire le Nuove Fondazioni. A tempo opportuno offrirò maggiori delucidazioni su tale progetto. riuniti a Todi presso il monastero dell‟Annunziata, delle suore Serve di Maria Riparatrici, i Priori delle comunità CONFITES per trattare i temi: “Gestione dei conflitti interpersonali” e “Forme di comunicazione nella comunità”, con la guida di Gian Franco Poli, sacerdote, psicanalista ed esperto di problemi della vita religiosa. L‟incontro rispondeva alle indicazioni sia del Capitolo generale OSM 2001 (n. 20, 3), sia del Capitolo CONFITES 2003 (Programmazione, 21a). Erano presenti, oltre al coordinatore CONFITES fra Paolo M. Erthler e al segretario Luigi M. De Candido, 3 Priori della Provincia Spagnola, 2 della Provincia Veneta, 8 della Provincia di Piemonte e Romagna, 6 della Provincia dell‟Annunziata, 1 della Provincia Tirolese. Nella prima parte dell‟incontro, il relatore ha illustrato il ruolo del Priore nella comunità: punto di riferimento, guida, animatore, forza di comunione. Egli deve pertanto esser cosciente del suo ruolo insostituibile e deve spendere le sue energie per valorizzare e animare ogni membro della comunità, specialmente suscitando fiducia. Fondamentale in questo servizio è la comunicazione: continua, fatta di contenuti e non di vuote parole, con tutti e tra tutti, in grado di coinvolgere anche la sfera interiore dei membri della comunità. La comunicazione è il segno della comunione. Per gestire e superare i conflitti che inevitabilmente insorgono, il relatore ha invitato i Priori a riconoscere i conflitti come momenti che portano alla luce situazioni latenti o inconsce, come occasioni per cambiare lo stile dei rapporti tra il singolo e la comunità o almeno tra il singolo e il Priore, come invito a modificare l‟immagine che uno ha dell‟altro. Riconoscere e gestire i conflitti quindi può diventare occasione per aumentare il grado di coesione e di vitalità della comunità. Nella seconda parte dell‟incontro, i Priori si sono confrontati tra loro, scambiandosi esperienze nella loro vita comunitaria, secondo il seguente schema: Qual è il conflitto che più mi preoccupa ora nella mia comunità? quali soluzioni si possono trovare per riuscire a gestirlo? quali prospettive si possono individuare per evitare conflitti nel futuro? Si sono pure indicate alcune regole per mantenere viva la comunicazione, così come alcune linee per un codice di condotta del Priore. SPERANZE DAL CONGO? Subito dopo Natale, assieme a fra Stephen M. Aroquiedas ho compiuto un viaggio in Congo visitando le nostre Suore di Butembo. La situazione politica e militare è ancora in pieno fermento e, nonostante i molti blocchi stradali, tutto è andato bene senza gravi inconvenienti. Lo scopo di tale visita era di incontrare alcuni giovani che da alcuni anni insistono per essere accolti in formazione presso i Servi di Maria. Questo è un segno che i nostri fratelli canadesi avevano seminato del buon seme. Ben quindici giovani si sono presentati a noi nella speranza di poter essere accolti, ma ovviamente noi non potevamo dare una risposta definitiva. Abbiamo incontrato anche il Vescovo di Butembo-Beni, mons. Melchisedec Sikuli Paluku, favorevole alla possibilità di formare i giovani candidati all‟Ordine, anche se questo avvenisse in un paese al di fuori del Congo, e si è dichiarato favorevole ad un eventuale rientro dei Servi di Maria in diocesi. COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE Gino Leonardi CONFITES RIUNIONE DEI PRIORI DELLE PROVINCE CONFITES Nei giorni 20-22 gennaio 2004 si sono 8 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 Momenti emozionanti durante i due giorni di incontro sono stati: la visita al monastero di San Francesco, dove si trova la stanza nella quale morì San Filippo Benizi; la visita all‟affresco con il Purgatorio, dove è rappresentato San Filippo che conduce le anime al Paradiso; ed infine la celebrazione conclusiva, presieduta dal Priore generale, nella chiesa dei Servi a Todi, dove è custodita l‟urna di San Filippo. Lino Pacchin dal Capitolo regionale del 2005, il Direttorio della Formazione del Cono Sud, come previsto dalla Ratio Institutionis. 3. Alle tre giurisdizioni è stata inviata dal Coordinatore regionale la lettera di convocazione per il Corso di storia e spiritualità aperto a tutta la Famiglia servitana regionale. 4. Uno spazio particolarmente ampio è stato dedicato al problema del prenoviziato e del noviziato comuni. Il Coordinatore regionale ha innanzitutto ricordato che nel corso dell‟VIII incontro dei formatori dell‟America Latina era stato deciso all‟unanimità di mantenere il prenoviziato e il noviziato a Fátima (Argentina), con l‟impegno dei tre Consigli di costituire una comunità di formazione nel 2004 per l‟inizio del prenoviziato nel 2005. Dopo un‟ampia informazione sulle opinioni espresse da parte delle tre giurisdizioni, e tenendo presente la disponibilità della Provincia messicana ad offrire al riguardo la sua collaborazione, si è giunti alla seguente conclusione: accordo sul mantenimento del prenoviziato e del noviziato comuni. Quanto alla scelta delle persone e del luogo per la comunità di formazione iniziale si rinvia alla riunione del Consiglio regionale nel prossimo mese di luglio La partecipazione del Priore provinciale del Messico fra Ángel M. Vargas Gutiérrez al Capitolo vicariale andino è stata occasione per discutere la sua proposta per un noviziato comune dell‟America Latina in Messico e del professato comune per l‟America Latina a Santiago del Cile. 5. Dopo aver definito l’agenda per l‟anno 2004 (a Fátima, 17-18 luglio, riunione del Consiglio regionale e, 1725 luglio, incontro dei formatori), i tre Consigli hanno accolto con favore la proposta di un incontro dei responsabili dei “collegi” gestiti nel Cono sud da frati e suore OSM. SEGRETARIATO DELLA FORMAZIONE Dal 2 al 5 febbraio, a Roma, presso la Casa di Spiritualità delle suore Compassioniste Serve di Maria, si è riunito il Segretariato per la Formazione della Conferenza. Vi hanno partecipato fra Paolo M. Erthler, Coordinatore regionale e fra Lucio M. Pinkus. Questi i temi affrontati: a) la formazione in vista dell‟uso delle tecnologie comunicative; b) dalla conoscenza di se stessi alla libertà, un itinerario formativo. CONO SUR (CONFERENZA DEL CONO SUD DELL’AMERICA LATINA) INCONTRO DEI TRE CONSIGLI A Rio de Janeiro, nei giorni 4-5 dicembre 2003, si sono riuniti i Consigli della Provincia brasiliana (BRA), del Vicariato Andino (AND) e della Delegazione Rioplatense (RPL). Erano presenti il Coordinatore regionale fra Rinaldo M. Stecanela e i frati: Jorge M. Borges, Valdir M. Borges, Charlie Leitão (BRA), Bernardino M. Zanella, Ivo M. Solarini (AND), Agustín M. Poier, Adolfo Acosta e Antonio Picco (RPL). Assenti i frati Hector M. Parra, Faustino M. Gazziero (AND) e Roberto M. Braida (RPL). Questi i temi affrontati. 1. Il Coordinatore regionale fra Rinaldo M. Stecanela e il Vicario provinciale fra Bernardino M. Zanella hanno riferito sull‟incontro a Roma con il Consiglio generalizio dei Coordinatori regionali (14-16 ottobre 2003; cfr COSMO 11-12/03/8) e dei PrioriVicario provinciali (18-21 novembre 2003; cfr COSMO 11-12/03/10). Sono state sottolineate l‟urgenza della creazione e del rafforzamento delle UNIFAS locali, dell’incremento delle comunicazioni all‟interno della Famiglia servitana, di una visione più concreta e articolata a livello regionale, della formazione. 2. È stato deciso di preparare, affinché sia approvato NAC (NORTH AMERICAN CONFERENCE) IL CULTO A S. PELLEGRINO, UNA PRIORITÀ Nei suoi più recenti incontri, la NAC ha indicato tra le priorità delle Province coinvolte la diffusione della devozione a San Pellegrino. Contestualmente, ognuna delle Province di appartenenza (Canadese, Messicana, USA) ha reso noto il materiale devozionale disponibile nelle rispettive lingue. Il bollettino Servites Today (Fall/Winter 2003, vol. 23, n. 3/4) dedica ampio spazio a questo tema indicando, con indirizzo postale ed elet9 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 tronico, la sede dei santuari nazionali di San Pellegrino (Sanctuaire Saint-Pérégrin, Sainte -Foy, Canada; Comunidad de la Divina Providencia, México D.F; National Shrine of St. Peregrine, Our Lady of Sorrows, Chicago, USA), il materiale a stampa ed i souvenirs disponibili nonché l‟indicazione di altri centri di culto a San Pellegrino, particolarmente negli Stati Uniti, sia a cura dei frati sia a cura delle Suore Serve di Maria. Una nota storica ricorda che la diffusione del culto a San Pellegrino, particolarmente venerato come patrono degli ammalati di cancro, iniziò negli Stati Uniti nel primi anni Cinquanta ad opera dei frati fra John (Gerhard) M. Bosco (successivamente incardinato nella diocesi di Joliet) e fra Joseph Steven M. Gibbons (†1988) nella chiesa di S. Domenico a Chicago. Dopo la chiusura di questa parrocchia, l‟allora arcivescovo di Chicago card. Joseph Bernardin riconobbe nel 1993 come nuovo santuario di San Pellegrino la basilica di Our Lady of Sorrows. L‟apostolato di San Pellegrino curato da questo santuario nazionale è attualmente affidato a fra Christopher M. Krymski. Notevole sviluppo sta avendo il culto al Santo anche nel santuario mariano dei Servi di Portland e nel Centro intitolato a San Pellegrino fondato dalle Suore Serve di Maria di Londra a Omaha. Da Servite/Today, 2003, n. 3-4 M. Galassi, Priore provinciale ANN e il suo Socio fra Sergio M. Ziliani; fra Antonio M. Moreno, Priore provinciale di Spagna; i vescovi Servi di Maria Michael M. O’Shea e Louis M. Ndlovu; il Segretario generale per l‟Animazione missionaria fra Gino M. Leonardi proveniente dalla Fondazione in Uganda. Partecipava anche sr. Theresita, Coordinatrice regionale della Mantellate Serve di Maria (Swaziland). Il Capitolo si è svolto all‟insegna di un dialogo aperto e cordiale. I problemi di apostolato nelle comunità della regione rendevano il Capitolo un momento di incontro importante e prezioso per i frati. Senza dubbio la diminuzione del numero dei frati nella regione, i problemi suscitati per l‟apostolato dalla pandemia dell‟AIDS, l’attività ordinaria svolta dai frati nelle rispettive comunità sono particolarmente pesanti per i troppi impegni dei singoli frati. Un motivo di speranza è offerto dal numero dei novizi a Nigel. Il Capitolo ha preso atto che la situazione della formazione iniziale e i programmi di formazione della regione richiedono una crescente attenzione. Il Capitolo ha modificato gli Statuti e sono state prese in considerazione ulteriori modifiche allo scopo di coinvolgere i priori provinciali delle “Province madri” delle giurisdizioni dell‟ISAC (ANN, ESP, USA). Particolarmente toccante, durante il Capitolo, l‟Eucaristia presieduta dal novello sacerdote mozambicano fra Custodio Cardóso M. Luis. ISAC (INTER SOUTHERN AFRICA CONFERENCE) IL CAPITOLO ELEGGE IL NUOVO PROVINCE, VICARIATO E DELEGAZIONI COORDINATORE Il Capitolo regionale celebrato alla Inkamana Abbey di Vryhied, Sud Africa, dall‟8 all‟11 dicembre, ha nominato nuovo Coordinatore regionale fra Clement M. Langa, che succede a fra Mthokozisi M. Maseko. Il Capitolo ha discusso il programma di promozione vocazionale, la situazione finanziaria regionale, ha trattato della commissione UNIFAS, ha apportato alcune modifiche allo Statuto regionale e si è intrattenuto sull‟apostolato dei Servi nel contesto della pandemia dell‟AIDS. Partecipavano al Capitolo 23 frati, compreso il Coordinatore precedente fra Mthokozisi M. Maseko. Erano inoltre presenti: fra Patrick M. Carroll, Consigliere generale e Delegato del Priore generale a presiedere il Capitolo; fra Giuseppe Patrick Carroll ANNUNZIATA DELEGAZIONE DEL SWAZILAND. BLEA DELLA ASSEM- DELEGAZIONE Presenti il Priore e il Socio provinciali della Provincia della SS.ma Annunziata fra Giuseppe M. Galassi e fra Sergio M. Ziliani ha avuto luogo, in due tempi, alla St. Joseph‟s Mission (Mzimpofu, Swaziland) l‟Assemblea della Delegazione. Nella prima fase, celebrata il 26 e 27 novembre 2003, erano presenti, oltre il Delegato fra Justice M. Tsabedze, 13 frati. Assenti fra Stefano M. Papini, per 10 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 Da In Famiglia, Notiziario della Provincia della SS.ma Annunziata 1/2004 soggiorno in Italia e fra Clement M. Langa, impegnato come docente per gli esami. Il Priore provinciale ha tenuto un‟ampia relazione articolata sui seguenti punti: 1. Che cosa sta avvenendo nel mondo; 2. Che cosa sta avvenendo nell‟Ordine; 3. Che cosa sta avvenendo in Provincia; 4. Chi siamo in questo mondo che sta cambiando; 5. Cosa vogliamo essere come Servi di Maria. Quindi ha tenuto la sua relazione il Delegato uscente fra Justice M. Tsabedze che, dopo aver presentato l‟attuale situazione della Delegazione (18 membri effettivi, compresi due professi temporanei; 1 novizio in Uganda; 6 prenovizi a Nigel e 1 prenovizio a Merrivale) ha illustrato: 1. Quello che ha funzionato bene fino ad ora (armonia ed efficienza del Consiglio della Delegazione, miglioramento del livello della vita comunitaria, risveglio dell‟impegno vocazionale, particolare attenzione alla formazione); 2. Le questioni più difficili che restano da affrontare (il miglioramento della vita comune, l‟accettazione della mutata realtà nella diocesi di Manzini, l‟inserimento nella chiesa locale); 3. Sfide per il futuro (promozione delle vocazioni, rendere disponibili i frati per la formazione, ristrutturazione del ministero pastorale; divenire un Vicariato prima del 2014, data centenaria della presenza dei Servi in Swaziland). La seconda fase dell‟Assemblea ha avuto luogo l‟11 dicembre. Era presente anche il Segretario generale per l‟Animazione Missionaria fra Gino M. Leonardi. Due gruppi di lavoro hanno affrontato i seguenti temi: a) Come dare forza alla pastorale vocazionale e come migliorare la vita comune; b) come dare forza alla realtà e al progetto di St. Joseph e alla formazione. A due votazioni segrete sono stati dedicati i due seguenti quesiti: “Se accettare come proprietà la casa di Monte Berico Mission, qualora venga ceduta dalla Provincia veneta”, “se costituire un fattivo gemellaggio con la Provincia brasiliana e con il Vicariato delle Filippine per uno scambio di personale ad tempus per rafforzare la casa di formazione del noviziato e del prenoviziato”. Per entrambi i quesiti la votazione è stata favorevole. CANADESE DA GASPÉ A MONTE SENARIO: COME VIVERE UN ANNO SABBATICO Fra Michel M. Tremblay, già rettore del nostro santuario mariano di Pointe-Navarre, Gaspé (Canada), ora canonicamente chiuso, sta trascorrendo un anno sabbatico. Con una iniziativa inconsueta ma istruttiva e piacevole, egli ha inviato via e-mail, un diario dei primi tre mesi (11 settembre 2003 - 10 gennaio 2004) di questa esperienza vissuta a Bruxelles, ma contrassegnata da numerose soste in alcuni conventi OSM europei. L’itinerario “fraterno” ha consentito a fra Michel di incontrare molti frati, nonché suore e membri delle fraternità secolari e dell‟Istituto secolare servitano. Sebbene dall‟arrivo in Europa fino all‟Epifania, quando ha raggiunto la comunità di Monte Senario, egli sia vissuto pressoché stabilmente a Bruxelles, dove ha frequentato tre corsi di S. Scrittura presso il Lumen vitae, egli ha potuto visitare: in Inghilterra, Londra; in Belgio, SougnéRemouchamp; in Francia Saint-Ortaire; in Austria, Vienna; in Ungheria, Eger. In Belgio ha partecipato: alla professione perpetua nell‟Istituto secolare di Françoise Lefebvre, presente Audrey Butler; al pellegrinaggio per la festività dell‟Addolorata organizzato dalle Serve di Maria di Jolimont; alla celebrazione dei 60 anni di vita religiosa di fra Benoit M. Courtejoie a Sougné-Remouchamp, dove fra Benoit fu parroco per 12 anni; a Vienna, dove ha incontrato fra Philippe M. Van Dael che l’ha condotto a trascorrere un fine settimana a Eger, in Ungheria, cordialmente accolto dai fratelli Roch M. Boulanger e Hubert M. Moons; in novembre ha partecipato con gli altri frati al “Forum”, della Famiglia servitana, promosso e organizzato da fra Bruno M. Chénais tenuto a Lisieux. A fine dicembre, accolto da fra George M. Hammond si è portato a Saint-Ortaire. Lasciata Bruxelles il 5 gennaio, l‟indomani ha celebrato l‟epifania con la comunità di Monte Senario, prendendo parte alla tradizionale assegnazione delle “sentenze”. La diffusa cronaca di fra Michel si chiude così: “Monte Senario, sabato 10 gennaio. Siamo ancora immersi nella nebbia. Verso mezzogiorno finalmente la nebbia è scomparsa. Dalle fi11 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 nestre della mia stanza, da cui finalmente osservo, oltre la terrazza della cisterna, il panorama di Firenze. È bellissimo ritrovare la veduta… Ma sarà bene che mediti sulla dimensione spirituale della nebbia”. Michel Tremblay PIEMONTE-ROMAGNA I 7 PRIMI PADRI CONTEMPLATI guaggio di oggi, specialmente per quanto riguarda gli inni e la preghiera dei fedeli. Il secondo é che non era più attuale per quanto attiene al calendario perpetuo dell‟Ordine: mancavano i due nuovi beati, il b. Ferdinando Maria Baccilieri, la b. Maria Guadalupe Ricart Olmos e santa Clelia Barbieri. Così la commissione liturgica si é decisa di preparare questa nuova edizione condotta sulla base della editio typica latina della CLIOS. Per arricchire le possibilità di celebrare le varie feste e memorie del nostro Ordine, sono stati tradotti in tedesco gli inni di fra David M. Turoldo. Sia il Priore provinciale Andreas M. Baur sia la commissione liturgica della Provincia tirolese sono fiduciosi che questa nuova edizione consenta alle comunità dei frati e delle suore in Austria e Germania di celebrare più gioiosamente le feste e memorie dei nostri santi e beati. Ogni comunità dell‟Ordine interessata ad acquistare una o più copie per la sua biblioteca o per eventuali ospiti di lingua tedesca della suddetta edizione del Proprium, può rivolgersi a fr. Martin M. Lintner ([email protected]). Martin M. Lintner DA UN FRATE ICONOGRAFO Per celebrare il VII centenario dell‟Ordine, fra Bruno M. Quercetti, dell’Eremo di Ronzano (Bologna), ha dipinto un‟icona dei sette Primi Padri (vedi in copertina, le illustrazioni 1 e 2). Insieme alla foto dell’icona, fra Bruno ha fatto pervenire alla redazione di COSMO, un‟ampia didascalia che lo spazio non consente di riportare. Premesso che “l‟icona è un‟opera d‟arte sacra” avente lo scopo di rendere manifesta la rivelazione cristiana e di mettere in relazione con essa i fedeli, fra Bruno spiega il significato dei colori degli abiti, dei gesti, di ciascun particolare delle figure della Madre di Dio e dei sette fondatori che La contemplano. Nella Madre di Gesù posta al centro dell‟icona “il colore marrone del mantello è il colore della regina; la veste verde è lo spazio di Dio in Lei incarnato. L‟albero sullo sfondo è l‟albero della vita che prefigura la croce, mentre la montagna richiama Monte Senario. Nei colori degli abiti dei Padri (nero, marrone, grigio) sono altrettante indicazioni spirituali. Il frate seduto a sinistra in basso è Bonfiglio con in mano un flauto che ci ricorda che i primi Padri “erano un gruppo di cantori aggregati alla compagnia dei Laudesi”. VICARIATO ANDINO CAPITOLO VICARIALE ANNUALE Il Capitolo è stato celebrato nei giorni 5-9 gennaio a Santiago del Cile. 25 i frati vocali, 12 gli invitati, tra i quali i vescovi fra Juan M. Agurto Muñoz e fra Luis M. Infanti Della Mora, il Priore provinciale messicano fra Ángel M. Vargas Gutiérrez e il Coordinatore del Cono Sur fra Rinaldo M. Stecanela. In apertura del Capitolo, il Vicario provinciale fra Bernardino M. Zanella ha letto i messaggi inviati dal Vicario generale fra Honorio M. Martín Sánchez, dal Priore provinciale veneto fra Ferdinando M. Perri, nonché il saluto di una sorella delle Suore Serve di María Dolorosa e di una Compassionista Serva di Maria. Il Capitolo, come da Agenda, è stato caratterizzato da alcuni seminari particolari; uno su la Lectio divina, condotto da fra Vladimiro M. Memo, guidata nei giorni del Capitolo da fra Vittorino M. Bertocco; un secondo seminario è stato dedicato al progetto personale e comunitario ed è stato condotto da fra José M. Sartori; infine un seminario TIROLESE NUOVA EDIZIONE TEDESCA DEL “PROPRIUM OSM” È stata presentata ai frati di lingua tedesca la nuova edizione del “Proprium OSM” della liturgia delle Ore. Durante la messa, che concludeva la settimana degli esercizi spirituali a Maria Waldrast, a Matrei presso il Brennero, il 3 ottobre –memoria della Beata sr. M. Guadalupe Ricart Olmos– i frati hanno ricevuto una copia del nuovo libro di preghiera. La nuova edizione si é fatta necessaria soprattutto per due motivi: il primo é che il breviario posteriore non conteneva più il lin12 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 sul progetto pastorale condotto da fra Damiano M. Caldognetto e dalla commissione dei parroci. Il seminario sulla pastorale vocazionale è stato condotto dalla comunità Santa María de la Esperanza di Lima. L‟analisi sul tema del progetto pastorale è stata compiuto da sei gruppi di studio che si sono soffermati sul servizio ai poveri e ai più bisognosi da parte di una parrocchia OSM, sullo stile dei Servi nella guida di una parrocchia, sul taglio mariano della loro testimonianza, sull‟esercizio della collegialità nella conduzione di una parrocchia e sulla estensione della nostra fraternità. In materia di pastorale vocazionale fra Juan M. Chávez si è soffermato sul tema: “Contesto globale della cultura giovanile” e fra Nicolás M. Moraga sul tema: “La pastorale vocazionale e le sfide del mondo attuale”. Prima della conclusione del Capitolo, il Vicario provinciale ha informato sulla proposta del Priore provinciale veneto di riunire in un‟unica giurisdizione il Vicariato Andino e la Delegazione Rioplatense. Al termine della prima giornata del Capitolo (5 gennaio), presenti, il Priore provinciale del Messico fra Ángel M. Vargas, il Delegato Rioplatense fra Agustín M. Poier e il Coordinatore regionale fra Rinaldo M. Stecanela, si è riunita l‟équipe dell‟EVOF (Segretariato per le Vocazioni e la formazione), presenti il Vicario provinciale fra Bernardino M. Zanella fra Ivo M. Solarini (Presidente) e i membri frati Erminio M. Manea, Damiano M. Caldognetto, Demetrio M. La Torre e Omar M. Leiva. Tema dell’incontro la situazione del noviziato nel Cono Sur e la collaborazione nella formazione con la Provincia messicana. Il Segretariato ha discusso la proposta del Priore provinciale del Messico per la creazione del noviziato comune per tutta l‟America Latina nella comunità di Aguascalientes (Messico). La Provincia messicana, a sua volta, manderebbe alcuni professi nella comunità di Peñalolén (Chile). Dopo ampio dibattito, ogni conclusione è stata rinviata alla riunione dell‟EVOF che si terrà a luglio. grino. Soprattutto nelle comunità di Arul Matha, a Muppaiyur, di Jegan Matha, a Trichy, di Jothi Matha Alayam, a Chennai, è stata collocata l‟immagine di San Pellegrino e, ogni mercoledì, vengono celebrate la Novena e la Messa. Le preghiere e le litanie, tratte dalla Liturgia OSM, sono state tradotte nella lingua locale, il Tamil. Il mercoledì la gente viene alla chiesa per partecipare alla celebrazione e per unirsi alle comunità per pregare per i malati di cancro e di altre malattie. Durante la celebrazione dell‟Eucaristia hanno luogo, all‟altare, i riti della benedizione dell‟olio e dell‟esposizione della reliquia del Santo per la venerazione dei fedeli. A Jegan Matha partecipano alla celebrano circa settanta persone, mentre nelle altre comunità i partecipanti sono di meno. Sono stati stampati opuscoli con la novena e immaginette di San Pellegrino che vengono distribuite ai fedeli per divulgare la devozione a San Pellegrino. A Jothi Matha Alayam, a Chennai, la comunità ha promosso un triduo in onore di san Pellegrino per ricordare le 100 settimane dalla sua fondazione. A Chennai è stato distribuito in diverse parrocchie della città un pieghevole con la vita di San Pellegrino e una preghiera per impetrare la guarigione. La risposta della gente è stata soddisfacente. L‟ultimo giorno del triduo, due persone hanno testimoniato della loro guarigione per intercessione di S. Pellegrino: una donna di nome Madhalaiammal completamente guarita da tumore all‟utero e un‟altra signora che aveva invocato l‟aiuto di San Pellegrino per la guarigione di suo marito affetto da una cardiopatia. Tutte e due hanno riconosciuto con forza l‟intervento prodigioso di Dio, grazie alla potente intercessione di San Pellegrino e si sono impegnate a diffondere questa devozione presso quanti avranno occasione di incontrare durante la vita. Le comunità stanno studiando i modi e gli strumenti per diffondere questa devozione attraverso la pubblicità nelle poche riviste cattoliche esistenti, così che la cosa venga a DELEGAZIONE DELL’INDIA L’APOSTOLATO DI SAN PELLEGRINO I frati Servi di Maria dell‟India, a partire dal settembre 2001, hanno cominciato a diffondere una speciale devozione a San Pelle13 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 che, tra l‟altro ci ha detto: “Attraverso i carismi veicolati dalla tradizione dei Servi, non è forse chiara una certa qualità di collaborazione per fare Chiesa? Forse, la vostra stessa fragilità è la vostra risorsa: quella di essere umili per riconoscere che non avete una risposta precostituita per la soluzione dei problemi né le chiavi per riuscire. Con la vostra presenza, voi irrigate il terreno di vita della Chiesa”. Joseph Lèbre FAMIGLIA SERVITANA conoscenza della gente e questa devozione si diffonda: sono, infatti, migliaia le persone colpite, nelle forme più diverse, da tumori. Fra. Kukandaisamy, osm UN.I.FA.S – FRANCIA-BELGIO FORUM DELLA FAMIGLIA SERVITANA Da venerdì 21 a domenica 23 novembre 2003 ha avuto luogo a Lisieux, presso la Casa-madre delle suore Oblate Missionarie di Santa Teresa, un “forum” della Famiglia servitana franco-belga. Scopo del forum, promosso e organizzato da fra Bruno M. Chénais, quello di offrire un momento di fraternità, di riflessione e di festa per scoprire insieme la ricchezza del nostro carisma, come “arte di vivere, di credere, di testimoniare e di amare”. Una trentina i partecipanti provenienti dalle diverse fraternità OSM della Francia e del Belgio. L‟incontro ha realizzato pienamente le sue tre finalità: 1) vivere un tempo forte di unità per riaffermare i nostri legami e ritrovare il senso dell‟ottimismo, l‟ottimismo stesso di Dio che non abbandona mai le sue creature; 2) favorire un ampio scambio di idee per promuovere il meglio possibile, là dove ci troviamo e tra noi, l‟irradiazione del nostro carisma, mettendolo al servizio della fraternità, della cultura e della spiritualità; 3) costituire una commissione rappresentativa delle diverse espressioni e sensibilità della nostra Famiglia che si incontrerà regolarmente per continuare la riflessione e suggerire dei progetti che potrebbero dare una nuova impronta alla nostra testimonianza. Due incontri, nell‟ambito di questo Forum, hanno favorito le nostre riflessioni e aperto piste per il futuro: innanzitutto l‟incontro con i membri della comunità Saint-Michel di Tordouet che ci hanno parlato con grande semplicità della loro storia ed esperienza; la loro testimonianza non soltanto ci ha interpellati, ma ha fatto sì che prevedessimo, in concreto, contatti tra le due famiglie che entrambe cercano, nella Chiesa e nel mondo di oggi, nuovi cammini per il Vangelo. Abbiamo poi avuto la gioia e l‟onore di ricevere la visita di Mgr Pierre Pican, vescovo di BayeuxLisieux, che ci ha fortemente incoraggiati e UN.I.FA.S.-BOLIVIA ELETTO UN COORDINATORE REGIONALE Nei giorni 18-21 dicembre, a Cochabamba (Bolivia) ha avuto luogo il IV Incontro dell‟UN.I.FA.S.- Bolivia, con la partecipazione di tutte le espressioni della Famiglia servitana. Tema dell‟incontro: “Ascoltare per servire”. I partecipanti hanno ascoltato tre interventi: uno della psicologa Escarlet Guizada sul tema: “Autostima”, gli altri di fra Hugo M. Vargas e fra Jairo M. Salazar sul tema dell‟incontro. Il documento finale dell‟assemblea, completato dal contributo delle commissioni formate per guidare la vita dell‟UN.I.FA.S. nel 2004, ha sottolineato le seguenti priorità: 1. Pastorale giovanile vocazionale. Promuovere il carisma dei Servi e delle Serve di Maria con un lavoro coordinato di pastorale vocazionale; cercare di integrare la pastorale vocazionale giovanile con i piani pastorali diocesani; promuovere nuove manifestazioni artistiche dei giovani della nostra famiglia; favorire, attraverso la formazione, la crescita giovanile e l‟impegno sociale ed ecclesiale dei giovani. 2. Storia e spiritualità OSM, con riferimento al VII centenario di approvazione dell’Ordine e alla visita del Priore generale in Bolivia. Saranno promosse iniziative per ricordare il settimo centenario; sarà favorita una maggiore partecipazione alla liturgia propria dell‟Ordine; a Cochabamba e a Oruro sarà dato risalto alla settimana servitana e alla settimana mariana. 3. Rafforzamento della vita interna delle fraternità, con particolare riferimento soprattutto alle fraternità che, per svariate cause, hanno più urgente bisogno di essere sostenute. L‟assemblea ha anche eletto coordinatore regionale dell‟UN.I.FAS.-Bolivia fra José M. Sartori della comunità di Oruro. NASCE L’UN.I.FA.S-CHILE 14 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 Con una assemblea tenuta il 26 ottobre è stata costituita l‟UN.I.FA.S-CHILE che ha già avviato i suoi primi passi. Si è in tal modo cercato di attuare il dettato del Capitolo generale 2001 per la “rivitalizzazione delle forme di organizzazione nazionale e internazionale della Famiglia servitana” attraverso il duplice impegno indicato dal Capitolo generale: che i priori (conventuali, provinciali, generale) favoriscano la partecipazione attiva ai rispettivi Capitoli da parte dei membri della Famiglia servitana e che i priori delle comunità, presenti nella stessa zona, promuovano ogni anno un incontro di programmazione e uno di verifica coi rappresentanti di tutti i gruppi della Famiglia servitana del luogo sui seguenti temi e settori di servizio: missioni, pastorale giovanile vocazionale servitana, ispirazione mariana, formazione (carisma, storia OSM, liturgia), preghiera comune, celebrazioni, ritiri, giustizia e pace, solidarietà e ministero della compassione. delle Diaconie Laiche dei Servi. Gioiosa è stata, come di consueto, l‟ospitalità delle sorelle Compassioniste e vivace è stata la ricchezza dei contributi di tutti i partecipanti. Rosanna Marchionni UN.I.FA.SI In occasione del 50° anniversario della morte della Serva di Dio sr. M. Teresa di Gesù Sacramentato (al secolo Caterina Quaranta), avvenuta il 23 gennaio 1954, le monache del monastero di Montecchio Emilia (Reggio Emilia) hanno voluto festeggiarne il ricordo con una Messa solenne celebrata domenica 25 gennaio presso il santuario della Madonna dell‟Olmo annesso allo stesso monastero. Il parroco don Vasco Rosselli ha voluto che tutta la popolazione di Montecchio avesse la possibilità di parteciparvi e perciò ha trasferito la celebrazione della Messa delle ore 11.00 a.m. dalla chiesa parrocchiale al santuario. Si unirono alla popolazione i parenti di sr. M. Teresa capeggiati dal nipote Roberto Quaranta, insieme ai numerosi fedeli provenienti dal paese natale della Serva di Dio, Lagnasco (Cuneo), diocesi di Saluzzo. Ha presieduto la concelebrazione l‟arcivescovo emerito, già Nunzio Apostolico, mons. Giovanni Ceirano, compaesano della Serva di Dio, attorniato dal parroco di Montecchio e dai suoi due sacerdoti collaboratori don Giovanni Valli e don Gabriele Cipolli. Hanno concelebrato anche mons. Gildo Beggi –che portò la Comunione alla Serva di Dio negli ultimi mesi di vita di lei– e i Servi di Maria fra Giancarl,o M. Bruni, Assistente della Federazione italiana delle monache Serve di Maria e fra Tito M. Sartori, Postulatore generale dell‟Ordine. All‟omelia fra Tito MONACHE VERSO L’UN.I.FA.S-SWAZILAND Si avvia a costituzione l‟UN.I.FA.S nello Swaziland. Un cammino decisivo è stato compiuto nel corso della visita alla Delegazione del Swaziland del Priore e del Socio provinciali della Provincia della SS. Annunziata. MONTECCHIO EMILIA RICORDA RESA DI GESÙ SACRAMENTATO ASSEMBLEA ANNUALE A Roma, presso la Casa di Spiritualità delle Suore Compassioniste Serve di Maria, si è svolta nei giorni 15-16 gennaio l‟Assemblea dell‟UN.I.FA.S.I, presieduta dal presidente fra Giuliano M. Conte. Erano presenti 29 membri, rappresentanti le diverse componenti della Famiglia servitana. L‟Assemblea ha provveduto a dare indicazioni per la programmazione delle attività future; in particolare ha suggerito di: - procedere alla semplificazione dello Statuto; - organizzare, ogni anno, un incontro informale a Monte Senario per quanti potranno partecipare. Il significato dell‟incontro è quello dell„“andare insieme al Monte”; - promuovere, a livello locale e con la collaborazione delle UNIFASI locali, analoghe occasioni di incontro; - organizzare, ogni tre anni, in tempi intermedi rispetto al Convegno internazionale UN.I.FA.S, un Convegno della Famiglia servitana italiana; - promuovere, dove esistono le condizioni, le UN.I.FA.S.I. territoriali. L‟Assemblea ha quindi proceduto all‟elezione del Presidente del Consiglio. Sono risultati eletti: Presidente: Rosanna Marchionni, dell’Istituto Secolare Regnum Mariæ; Membri del Consiglio: Riccardo Riccori Lorenzon (OSSM); sr. Francesca Aloisio, delle Serve di Maria Riparatrici; fra Giuseppe M. Polo (OSM), e Remigio Cecchetto, 15 M. TE- COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2004 illustrò le fasi più significative della vita di sr. M. Teresa di Gesù Sacramentato Delle tredici claustrali che vivono nella comunità di Montecchio, cinque hanno vissuto alcuni anni con la Serva di Dio; anzi, la più anziana l‟ha avuta come maestra di formazione in noviziato. Circa la Causa di beatificazione, la diocesi avviò il processo canonico l‟8 settembre 1967 e lo chiuse il 21 novembre 1970. Nel 1971 il processo fu trasferito a Roma. Tito Sartori NAMPULA (MOZAMBICO) LE MONACHE DENUNCIANO CONGREGAZIONI SERVITANE ni, radio e televisione. Sul quotidiano Il Resto del Carlino di mercoledì 11 febbraio è stata pubblicata sull‟argomento un‟ampia intervista rilasciata da fra Patrick M. Carroll OSM, Segretario generale di Giustizia e Pace. Cfr Avvenire, 8.02.2004; Il Resto del Carlino, 11.02.2004 CHIOGGIA INCONTRO DI PROGRAMMAZIONE UN Dal 26 al 30 dicembre 2003, le suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia, si sono incontrate a Borgo Madonna per il Consiglio Plenario (riunione di tutte le responsabili delle comunità e dei vari settori pastorali). Una quarantina tra superiore e suore, guidate da fra Antonio M. Santini, per riflettere sul tema: “Come rivitalizzare la persona consacrata alla luce del carisma delle Serve di Maria Addolorata, in dialogo con i segni dei tempi, a servizio del Vangelo della Speranza” e per programmare un triennio di vita evangelica e di servizio nella Chiesa. Le giornate sono state caratterizzate da interessamento, attenzione e desiderio di rinnovamento, da sforzo positivo per trovare convergenze evangeliche tra le due culture (Italia e Messico) che animano ormai la nostra famiglia religiosa. La Parola del Signore ha fatto da tramite delle relazioni di fra Antonio, a quella della Priora generale e delle varie commissioni. Dall‟insieme è emersa una realtà viva che vuole continuare la propria presenza nella Chiesa come espressione di carità con occhi rivolti ad altri traguardi di evangelizzazione. A farci sentire più Chiesa c‟è stata l‟inaspettata visita del vescovo Mons. Angelo Daniel che, come padre e maestro, ci ha offerto una breve ma sentita riflessione incoraggiandoci a vivere l‟armonia della comunione. Ci ha invitato a camminare verso un futuro, per certi aspetti incerto, ma ricco di speranza. I lavori si sono conclusi in un clima di fraternità e con volontà di vivere la nostra vita consacrata come gioiosa testimonianza evangelica. Ottaviana Salvadori TRAFFICO D’ORGANI DI BAMBINI Le claustrali Serve di Maria del monastero di Nampula hanno comunicato al giornale spagnolo Heraldo de Aragon che vicino al loro monastero si verificano da tempo episodi criminali collegati ad un presunto traffico di organi. Le suore hanno riferito di essere in possesso di fotografie di cadaveri di bambini privi di organi e di avere le testimonianze di alcune vittime che sono riuscite a fuggire e a salvarsi. I tentativi di sequestro di bimbi che vivono nell‟orfanotrofio da loro gestito a Nampula sono frequenti. Il monastero e l‟orfanotrofio non sono lontani da un aeroporto e dall‟esteso possedimento di un proprietario dello Zimbabwe che le suore non esitano a indicare come il probabile responsabile del traffico di organi. “Abbiamo cominciato a vedere movimenti strani, l‟arrivo frequente di autovetture con i vetri oscurati –hanno detto le suore al giornale–. E poi automobili che di notte andavano sulla pista dell‟aeroporto mentre atterrava un piccolo aereo cui venivano fatti segni luminosi. Abbiamo preso i numeri delle targhe e li abbiamo consegnati alle autorità locali. Ma tutto è finito in un nulla di fatto”. La notizia apparsa sul giornale spagnolo è stata ripresa dalle agenzie di stampa internazionali. In Italia ne hanno parlato quotidia- 16 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 e salutato con piacere. È stata una liturgia molto bella e suggestiva. Cristina e Marco, alla presenza di fr. Renzo M. Marcon, assistente nazionale delle Diaconie laiche dei Servi di Maria, e di tantissimi amici e conoscenti, hanno pronunciato la loro adesione al Movimento con profonda gioia. Francesco, della Diaconia della Bellezza, spiegando che significato avesse far parte di questo Movimento, ha detto anche come le Diaconie siano “chiese domestiche” con un cuore pulsante, aperto a chiunque abbia bisogno o desideri fare un cammino di preghiera e di riflessione sulla Parola. E proprio un giovane, di fede musulmana, che Cristina e Marco hanno accolto e aiutato, ha voluto portare la sua testimonianza facendo emergere quanto di bello avesse già fatto questa Diaconia. Ha voluto ringraziare personalmente, andando all‟ambone, con il cuore in mano davanti a tutti i convenuti, Cristina e Marco per quanto hanno fatto e continuano a fare per lui. NOCERA STORIA DI UN NOME Nell‟ampia biografia Emilia Pasqualina Addatis Fondatrice delle Serve di Maria Addolorata di Nocera, pubblicata a puntate da sr. Agnese Pignataro sulla bella rivista della Congregazione Madre Maria Consiglia Addatis. Un roveto ardente, nel numero di ottobre-dicembre 2003, è diffusamente descritta la storia del nome della Congregazione che, inizialmente fu di Pastorelle della Salette, quindi di Eremite della Salette, poi di Eremite dell’Addolorata e, infine, dal 1950, di Suore Serve di Maria Addolorata. La Congregazione - dichiarata di diritto pontificio nel 1951 – era stata fondata nel 1872– fu aggregata all‟Ordine dei Servi di Maria nel 1880 con il Diploma che le denominava “Religiose Eremitane della Vergine Addolorata del Terz‟Or- LAICI OSM OSSM USA. CONSISTENTE SVILUPPO dine dei Servi di Maria”. La storia del cambiamento del nome, oltre che dello sviluppo della Congregazione, particolarmente nel periodo 1945-1965, è legata alla stretta collaborazione offerta a queste nostre sorelle dai frati Antonio M. Vicentini (†1934), Basilio M. Salvatori (†1953), e Lino M. Pedot (†1966). DIACONIE LAICHE DEI SERVI MOMENTO DI COMUNIONE DELL’ORDINE SECOLARE L‟Ordine Secolare, negli Stati Uniti, è composto di sedici comunità o fraternità distribuite in tutto il Paese e sostenuto dai frati della Provincia USA e dalle suore Serve di Maria. Altre otto comunità sono in fase di formazione: se ne occupano le Serve di Maria di Ladysmith, Wisconsin, e le Mantellate Serve di Maria di Plainfield, Illinois. I membri dell‟Ordine Secolare negli Stati Uniti sono 555, dei quali 455 sono pienamente coinvolti nella vita delle comunità di riferimento. Questo senso di appartenenza e di vita comunitaria colpisce particolarmente i giovani. Le fraternità OSSM statunitensi si trovano in: New Jersy, Florida, Alabama, Ohio, Louisiana, Missouri, Illinois, Wisconsin, Colorado, New Mexico, Arizona, California, Utah, Oregon, Texas. Il Consiglio nazionale OSSM sta facendo i primi passi verso un raggruppamento delle fraternità secolari in cinque regioni geografiche. Ciò permetterebbe ai membri OSSM delle singole regioni di riunirsi periodicamente per ritiri, incontri, pellegrinaggi ecc. Da rilevare che le fraternità curano in maniera particolare la formazione iniziale dei nuovi candidati. Vidal Martinez CON IL REGNUM MARIÆ Le sorelle del “Regnum Mariæ” di Modena hanno partecipato ad un momento significativo di vita delle Diaconie laiche. Così leggiamo nel Foglio di Informazione del Regnum Mariæ. “Lunedì 8 dicembre 2003, nella solennità dell‟Immacolata Concezione, Chiara e Roma hanno partecipato alla professione, come Diaconia dell’Arca Divina, di Cristina e Marco Roncaglia, avvenuta nel santuario mariano diocesano della B.V. del Castello, a Fiorano Modenese (MO). Presiedeva la celebrazione eucaristica Mons. Benito Cocchi, Arcivescovo di Modena, Nonantola. Erano presenti diverse Diaconie, provenienti anche da oltre i confini dell‟EmiliaRomagna, che Chiara e Roma hanno rivisto 17 COSMO 1-2 ITALIA GEMELLAGGIO TRA VAGLIA-PAGANI Gennaio - Febbraio 2004 sette persone (sei donne, un uomo), hanno fatto domanda al Priore Generale quali nuovi membri della Confraternita dei Servi. Da antica tradizione il rito prevede per gli uomini la vestizione dell‟abito. Partecipavano all‟assemblea, composta da un migliaio di persone: Anna Blasi, vice assistente nazionale OSSM, Maurizio Molfesi, priore provinciale OSSM della Campania, Livia Augusta Cota, priora provinciale della provincia romana, Adriana Piovesan, priora provinciale di Lombardia-Veneto, suor Agnese Pignataro, delle Serve di Maria Addolorata di Nocera. Al termine dell‟Eucaristia, dopo lo scambio di doni da parte dei sindaci e della Confraternita, i partecipanti alla cerimonia si so- E MONTE SENARIO Con l‟incontro eucaristico presieduto dal Priore Generale fra Ángel María Ruiz Garnica, celebrato nella Chiesa Madre del SS. Corpo di Cristo a Pagani, nella mattinata del 9 novembre 2003, si è definitivamente suggellato il gemellaggio tra i comuni di Pagani (Salerno e Vaglia - Firenze), tra la Chiesa dell‟Addolorata ed il Santuario di Monte Senario. Alla base dell‟avvenimento è la grande devozione della città di Pagani alla Vergine Addolorata, devozione che, prima nella Confraternita e poi nel Terz‟Ordine dei Servi è andata accrescendosi. La Confraternita di Pagani risulta fra le più antiche dell‟Ordine dei Servi (eretta canonicamente il 15 settembre 1691, i confratelli chiesero all‟Ordine dei Servi di Maria che al suo interno si fondasse una Fraternità del Terz‟Ordine [ora Ordine Secolare]). La richiesta fu approvata dal Priore generale in data 1 febbraio 1897. Entrambe queste realtà sono state confermate dall‟attuale Priore generale dell‟Ordine con lettera dell‟8 settembre 2002. I membri della Confraternita e Fraternità Secolare “S. Vergine Addolorata”, promotori dell‟iniziativa, (in particolar modo: Antonio Baccaro, priore; Gianfranco Maiorino, vice priore; Salvatore Gargano, segretario; Alfonso Grimaldi, consigliere e storico; Massimo Cuofano, consigliere provinciale OSSM della Campania e membro della Confraternita), ottenute le autorizzazioni dalle due amministrazioni comunali, nelle giornate del 4 e 5 ottobre 2003 si sono incontrati nel palazzo comunale di Vaglia con le delegazioni dei due comuni; quindi –come inizio di un comune cammino tra le due comunità religiose e le due realtà sociali– hanno visitato il complesso della Villa Demidoff e partecipato, nel convento di Monte Senario, all‟eucaristia presieduta da fra Luigi M. De Candido. La cerimonia ufficiale del gemellaggio, dopo una settimana di preparazione guidata, a Pagani, da fra Giuseppe M. Polo, della Provincia Veneta, ha avuto luogo l‟8 novembre durante l‟eucaristia celebrata nella basilica di Sant‟Alfonso M. De Liguori, presieduta dal priore di Monte Senario, fra Luigi M. De Candido, e il 9 novembre con la solenne concelebrazione nella chiesa madre. Nel corso dell‟eucaristia, BREVI no recati in processione dalla chiesa madre alla chiesa dell‟Addolorata (sede della Confraternita/Fraternità), ove il Priore Generale OSM e il Rettore della Chiesa, Mons. Ernesto Giove, hanno deposto, all’altare a loro dedicato, la reliquia dei Sette Santi Padri, dono del Padre Generale. Riccardo Lorenzon MARINA DI CARRARA. Insieme alla solennità dei 7 SS. Fondatori e alla ricorrenza del VII centenario di fondazione dell’Ordine, la comunità ha voluto ricordare, con momenti celebrativi distribuiti in quattro giorni (14-17 febbraio), anche gli 81 anni di presenza a Marina di Carrara dei Servi di Maria, entrati nel nuovo convento l’11 febbraio 1923. Il 16 febbraio, dopo che il Preside del Marianum prof. fra Silvano M. Maggiani ha presentato la bolla Dum Levamus, il priore della comunità fra Federico M. Aliboni ha illustrato il cammino della comunità nei suoi 81 anni di presenza a Marina di Carrara. RAVENNA. Nei giorni 1-6 gennaio, a Ravenna, la Congregazione delle Serve di Maria di Ravenna ha celebrato il Capitolo generale di verifica. Al termine del Capitolo è stato approvato un Messaggio alla Congregazione che sottolinea i valori fondamentali, per la vita interna delle comunità, della gioia, dell’amore vicendevole, della comunicazione, dell’autenticità, della capacità di perdono e di un sano orgoglio. Il Capitolo ha anche decretato la chiusura ufficiale delle comunità di Padova (SS.ma Trinità e di Barra do Jucu-Caruaru. 18 Gennaio - Febbraio 2004 COSMO 1-2 ARCO. Domenica 15 febbraio, la rete televisiva Telepace dell’arcidiocesi di Trento, ha mandato in onda un servizio sul monastero dei frati e delle monache Serve di Maria di Arco. sempre, e soprattutto nell’ora della passione e morte del Figlio, Maria accolse la volontà di Dio sulla propria persona; in ogni momento della sua missione di madre del Messia ella aprì il cuore alle indicazioni della parola del Signore, testimoniata dalle Sacre Scritture d’Israele e portata a compimento da quanto il Figlio diceva e operava. Dunque: la santa Vergine permise che la sua “anima”, cioè la sua vita, la sua esistenza fosse costantemente attraversata dalla mistica spada che simboleggiava il disegno divino su di lei. Quello di Maria fu un “sì” (un fiat) mai revocato! Si vede, allora, che su questa piattaforma allargata di senso è possibile integrare gli aspetti validi di altre interpretazioni, inclusa quella che riduce il senso della “spada” alla sofferenza sperimentata da Maria nella passione e morte del Figlio. Il metodo impiegato in questa ricerca si articola in tre momenti. Il primo prende in esame la tradizione biblico-giudaica, nei passi in cui il termine “spada” è assunto come simbolo della “parola di Dio”. Il secondo è un saggio relativo all’interpretazione di Lc 2, 34-35 nella comunità ecclesiale d’oriente e d’occidente, lungo i secoli II-XIV. Il terzo ritorna sul testo biblico di Lc 2, 34-35 - e particolarmente sul v.35 - alla luce però dei suggerimenti emersi dalla tradizione giudaica e cristiana. Fra l’altro, si può vedere quali siano stati in effetti i rapporti che intercorrono fra Scrittura e Tradizione. Nella tradizione non tutto è oro. Occorre discernere valori e limiti. La conclusione di fondo è la seguente. Il testo di Lc 2, 35 è assai pregnante. La “spada” profetizzata da Simeone include, ma va al di là della sofferenza materna di Maria, quando il potere delle tenebre si abbatté sul Figlio condannato alla morte di croce. Analogamente a quanto è avvenuto per la scena evangelica di Maria accanto alla croce (6v 19, 25-27), l’esegesi biblica dovrebbe restituire anche il brano profetico di Lc 2, 35 alla pienezza di significati che essa racchiude. Commentava il noto biblista domenicano Pierre Benoit, proprio a sigillo di un suo illuminato studio su Lc 2, 35: “Questa volta, come in tante altre, una esegesi che sia lealmente critica fa ritrovare al centuplo ciò che si credeva avere perduto. Una mariologia impostata così non diminuisce, ma esalta il ruolo di Maria” (The Catholic Biblical Quarterly, 25 [1963], p.261). VALONA. Lunedì 10 novembre, le salme già esumate delle quattro suore Serve di Maria di Scutari consorelle di comunità di sr Julia Gjoka, fino a questo momento sepolte nel cimitero di Valona, sono state traslate presso la tomba della loro Congregazione di Suore a Scutari. Sono i resti di sr. Teresa Manovi (†1981), sr. Agostina Ndreca (†1991), sr. Injacia Gjoka (†1994) e sr. Cecilia Kakariçi (†1994). Hanno accompagnato il trasferimento, insieme a sr. Julia, le suore Serve di Maria Riparatrici M. Agostina Piazza, M. Rosa Marchetto, M. Arnalda Brunetto e fra Giovanni M. Mercurio OSM. All’arrivo delle spoglie a Scutari erano presenti, oltre a parenti delle sorelle defunte, un numero rilevante di fedeli. Giovedì 13 novembre, sulla rete televisiva italiana RAI2, nel corso del programma Excalibur, è stato trasmesso un servizio sui martiri albanesi nel quale è stata mostrata la nostra chiesa di Valona e riportata una testimonianza di sr Julia. SWAZILAND. Il governo dello Swaziland ha conferito a fra Angelo M. Ciccone la laurea honoris causa in letteratura. Il significativo PUBBLICAZIONI OSM riconoscimento è dovuto al contributo dato da fra Angelo alla formazione culturale soprattutto dei giovani. SITEKI (Swaziland).È in costruzione a Siteki una nuova chiesa che sarà dedicata a San Pellegrino Laziosi e che sarà considerata santuario della sofferenza per i malati di AIDS. SERRA ARISTIDE, OSM, “Una spada trafiggerà la tua vita”. Quale spada? Bibbia e tradizione giudaico-cristiana a confronto. Marianum-Servitium, Sotto il Monte (Bergamo) - Roma 2003, 360 pp. Secondo un’opinione ormai diffusa da secoli, la “spada” predetta dal santo Simeone a Maria (Lc 2, 35) significa il dolore - acerbissimo! - che la Vergine provò durante la passione e morte del Figlio. Però l’interpretazione più antica ravvisa in quella “spada’ un simbolo della Parola di Dio. Come dire: 19 COSMO 1-2 Gennaio - Febbraio 2003 SOMMARIO FOTOCRONACA INIZIATIVE PER IL VII CENTENARIO DELL’ORDINE RENDIMENTO DI GRAZIE PER I 700 ANNI MOSTRA PER RICORDARE IL VII CENTENARIO OPUSCOLI TASCABILI SUI SERVI DI MARIA AVVIATA UNA INIZIATIVA MULTIMEDIALE 1 1 2 2 PRIORE GENERALE E ATTIVITÀ GENERALIZIE USCITO NOTIZIARIO DEL CONSIGLIO GEN.ZIO EGER MARIANUM 2 3 3 SEGRETARIATI E UFFICI GENERALI ISTITUTO STORICO GIUSTIZIA E PACE SEGRETARIATO ANIMAZIONE MISSIONARIA 4 6 7 ANIMAZIONE VOCAZIONALE 5 1-2. Icona, con particolare, dei 7 primi Padri dipinta da fra Bruno M. Quercetti OSM. 3-4. Copertina di presentazione dei 2 CD con Miniature e Musiche OSM 5. Grande manifesto all‟ingresso della Mostra del VII centenario dell‟Ordine 6-7. Tanjavur (India). Nuova casa di formazione e giovani studenti OSM 8. Senigallia. Fra Giuliano Grassi e il gruppo di extracomunitari ospitati negli spazi disponibili del convento di S. Martino 9-11. Immagini della nostra missione di Nampula (Mozambico) COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE CONFITES CONO SUR NAC ISAC 8 9 9 10 PROVINCE, VICARIATO E DELEGAZIONI ANNUNZIATA CANADESE PIEMONTE-ROMAGNA TIROLESE VICARIATO ANDINO DELEGAZIONE DELL’INDIA 10 11 12 12 12 13 FAMIGLIA SERVITANA UNIFAS – FRANCIA-BELGIO UNIFAS-BOLIVIA NASCE UNIFAS-CHILE UNIFASI 14 14 14 15 COSMO Piazza San Marcello, 5 00187 ROMA – Italy tel. (+39) 06 699 30 1 fax (+39) 06 679 2131 Posta elettronica: [email protected] MONACHE MONTECCHIO EMILIA RICORDA M. TERESA 15 Direttore Responsabile: Lino M. Pacchin Editore: Casa Generalizia Servi di Maria Autorizzazione del Tribunale di Roma 55/91 del 1° febbraio 1991 Stampato in proprio CONGREGAZIONI SERVITANE CHIOGGIA 16 LAICI OSM DIACONIE LAICHE DEI SERVI OSSM ITALIA 17 17 17 BREVI PUBBLICAZIONI OSM EDITORIALE 18 19 1 n. COSMO viene inviato gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta. Ogni destinatario è tuttavia pregato a inviare un contributo annuo tramite CCP n. 29430006 intestato a: Economato generale 20