Oggi è il momento giusto per salire a bordo. Proprio come ieri, domani e dopodomani Dal risciò al portafoglio L’immagine del risciò è indissolubilmente legata all’Asia. Molti però non sanno che il «veicolo a trazione umana», nella traduzione letterale dal giapponese «jin-riki-sha», venne inventato nel 1869 nella città nipponica di Yokohama da uno statunitense, che ebbe la geniale idea di collocare la portantina su due ruote per aiutare la moglie malata. In questo non solo riduceva la forza necessaria al portatore, ma favoriva anche il bilanciamento della portantina che richiedeva molta energia. Dopo questo inizio il risciò si è sviluppato considerevolmente, disponendo oggi di un cambio a più marce e di freni moderni. L’analogia con questo mezzo può essere applicata al mondo degli investimenti, in particolare alle caratteristiche del fondo UBS All-Rounder. Ogni portatore di risciò esperto segue determinate regole, tra le quali il cambio di andatura in corrispondenza di salite o discese: le forze vengono così distribuite in modo efficiente, garantendo una corsa bilanciata, nonostante gli alti e bassi. mentre frena a velocità elevate per evitare di sbandare in curva. Un principio simile si applica a un portafoglio durante le fasi congiunturali. Durante una Boom rapida e il boom dei mercati, l’investimento può risultare facile come avere il vento in poppa. Nel caso di una minaccia di recessione invece può essere faticoso come procedere controvento. Gli alti e i bassi Il ciclo congiunturale rispecchia l’andamento altalenante dell’attività economica, paragonato alle oscillazioni delle variabili economiche generali, ad es. il prodotto interno lordo (PIL). Il ciclo congiunturale di un’economia si può dividere in quattro fasi con diverse caratteristiche, che possono variare in termini di dimensione e di durata (Figura 1). Figura 1: Le quattro fasi del ciclo congiunturale Rappresentazione grafica del ciclo congiunturale. Fonte: UBS Global Asset Management. Ripresa: avanti tutta. Questa fase inizia quando i mercati si riprendono da una recessione: in genere aumentano sia la domanda che la produzione e di conseguenza l’occupazione inizia a crescere di nuovo. Per il portatore di risciò significa mettere una marcia più alta: ovviamente nei tragitti diritti e con un forte vento alle spalle può procedere con maggior velocità. Boom: attenzione. L’attività economica ha raggiunto il livello massimo, ma i tassi di boom iniziano già a calare. L’accresciuta fiducia dei consumatori e il clima economico comportano una maggiore attività. In genere le capacità del sistema economico vengono utilizzate al completo, o quasi. La marcia diventa molto rapida e piena di curve. Ora sono indicate una maggiore attenzione e un atteggiamento previdente. La mano è sempre sul freno, affinché il risciò non perda equilibrio. Rallentamento: andare sul sicuro. Questa fase contraddistingue la fine della fase di boom nel ciclo congiunturale. I rallentamenti sono contraddistinti da un circolo vizioso di riduzione della spesa per i consumi nonché dal calo della produzione e dell’investimento delle imprese. Si registrano i primi licenziamenti. Il tempestivo passaggio ad una marcia inferiore tiene conto del vento contrario e del terreno difficile, affinché il conducente concluda con successo anche questo percorso. Recessione: pronti a partire. Si registra un calo del PIL, in genere delle attività di compravendita, della produzione e dell’occupazione. Ora è necessario prestare attenzione. Questa fase con leggeri dislivelli suggerisce l’uso imminente di un maggior rapporto di trasmissione per riprendere velocità. Il momento giusto per cambiare A seconda del ciclo congiunturale si sono sviluppate in passato classi d’investimento molto diverse. Ad esempio nella fase di ripresa vengono avvantaggiati i settori azionari ciclici, come le materie prime, quelle ausiliarie e di consumo, l’industria e i titoli finanziari in un contesto in cui sono ancora disponibili riserve di capacità. I bassi tassi d’interesse, che continuano ad essere interessanti, privilegiano i prestiti immobiliari e le obbligazioni ad alto rendimento. Nella fase di boom l’economia continua a crescere, ma poco a poco diminuisce il dinamismo e le congestioni delle capacità produttive possono costituire dei problemi. In genere, in questo periodo settori azionari quali l’energia, l’informatica e le telecomunicazioni, registrano un andamento migliore. Contemporaneamente, una forte boom dell’economia e dei prezzi delle materie prime favoriscono le obbligazioni e le azioni dei paesi emergenti. Normalmente, nella fase di rallentamento inizia a diminuire il PIL e a crescere la disoccupazione. Aumentano siano le eccedenze di capacità delle imprese che i rischi d’insolvenza. Solitamente, in questo contesto, gli investitori preferiscono investimenti difensivi con una redditività stabile. In questa fase i titoli di Stato con un solido rating del credito forniscono ancora rendimenti positivi, anche se investimenti a maggior rischio subiscono delle perdite. In genere, i settori azionari difensivi (ad es. i beni di consumo essenziali) conseguono risultati migliori rispetto a quelli ciclici (ad es. i beni di consumo durevoli). Nella fase di recessione la boom diminuisce ulteriormente, ma per il futuro immediato si delineano poco a poco prospettive congiunturali maggiormente positive. Normalmente, i titoli di Stato con un solido rating del credito registrano un andamento positivo, mentre le obbligazioni societarie possono beneficiare di un contesto di bassi tassi d’interesse. Secondo l’esperienza, nella fase di recessione le azioni difensive seguono un andamento migliore rispetto a quello dei titoli ciclici. La Figura 2 chiarisce come un portafoglio globale può essere composto da quattro portafogli singoli orientati a una determinata fase del ciclo congiunturale. Di conseguenza, così come un portatore di risciò cambia la marcia a seconda del terreno, i portfolio manager possono modificare la ripartizione sui quattro portafogli al fine di concentrarsi su quello che, a loro avviso, conseguirà un andamento migliore nelle circostanze date. Ad esempio, la Figura 2 mostra come in una fase di ripresa il relativo portafoglio costituisce una parte cospicua del portafoglio globale. In ogni fase del ciclo il portafoglio globale è investito in almeno tre dei quattro portafogli singoli. Grazie a questo approccio il portafoglio si stabilizza complessivamente, mantenendo immutati i vantaggi della diversificazione. Del resto i clienti apprezzano questa stabilità anche nel caso del risciò. Grazie alla sua costruzione equilibrata, non si ribalta così velocemente, anche qualora il conducente dovesse avere difficoltà nel valutare un tratto del percorso. Ma come sappiamo in quale fase del ciclo ci troviamo? Un valido strumento è il CLI (Composite Leading Indicator) dell’OCSE, che è composto da sette indici parziali che rappresentano il ciclo della produzione industriale. In media, rispetto alla produzione effettiva, questo indicatore è in anticipo di sei mesi. Anche qualora si consideri un ritardo di due mesi per la rilevazione, l’elaborazione e la pubblicazione dei dati, l’indicatore è pur sempre in grado di riconoscere le variazioni dell’attività economica con un anticipo di quattro mesi. Alcune variazioni si manifestano piuttosto sotto forma di minimi di breve periodo, che come punti d’inversione del ciclo congiunturale; di conseguenza anche i portfolio manager esperti, combinando il CLI con altri indicatori, devono fare affidamento sul proprio giudizio e consultare diverse analisi statistiche. Figura 2: Investimenti diversi per fasi diverse del ciclo •A zioni di settori come quello di approvvigionamento e beni di prima necessità •O bbligazioni societarie •O bbligazioni indicizzate all’inflazione •M aterie prime dal settore agricolo • Azioni di settori come quello sanitario • Obbligazioni governative • Materie prime dal settore dei metalli preziosi • Azioni di settori come quello industriale, finanziario, dei materiali e dei beni di consumo voluttuari • Immobili • Obbligazioni high yield • Materie prime dal settore dei metalli industriali • Azioni di settori come quello energetico, tecnologico e telecom • Azioni dei mercati emergenti • Obbligazioni dei mercati emergenti • Materie prime dal settore dell’energia Fonte: UBS Global Asset Management, solo a scopi illustrativi Il risultato Nessuna analogia è perfetta. Abbiamo confrontato un portafoglio articolato in molte classi d’investimento in condizioni diverse con un risciò moderno e le modifiche apportate al portafoglio a seguito di variazioni congiunturali con il cambio di marcia in base al tracciato e all’andamento altalenante del terreno. La creazione di un portafoglio multi asset, l’adattamento della sua composizione al contesto e l’efficiente esecuzione delle relative transazioni non sono operazioni semplici, ma richiedono una certa esperienza e le necessarie informazioni. È preferibile delegare queste funzioni ai professionisti, anziché provarci in prima persona, proprio come nel caso di una corsa con il risciò. Investendo in un fondo come UBS All-Rounder può affidare lo svolgimento del lavoro al conducente esperto. Oggi è il momento giusto per salire a bordo. Proprio come ieri, domani e dopodomani. Lei quando investe? Perché investire ora? • Perché UBS All-Rounder consente di rimanere investiti in cicli congiunturali a lungo termine. • Perché UBS All-Rounder La protegge dalle decisioni d’investimento prese in modo affrettato o emotivo. • Perché UBS All-Rounder si adegua all’attuale situazione economica ed è organizzato in modo da evitare che singoli componenti del rischio assumano un peso eccessivo. • Perché la gestione attiva del ciclo congiunturale aumenta il potenziale di rendimento nelle fasi di ripresa, boom, rallentamento e recessione consentendole di rimanere investito anche nei periodi caratterizzati da incertezza. UBS AG UBS Global Asset Management Casella postale CH-8098 Zurigo Tel. 0800 899 899 A scopo informativo e di marketing da parte di UBS. UBS (Lux) SICAV 1 - All-Rounder è un fondo UBS di diritto lussemburghese. Rappresentante in Svizzera per i fondi UBS di diritto estero: UBS Fund Management (Switzerland) AG, casella postale, CH-4002 Basilea. Ufficio di pagamento: UBS SA. I prospetti informativi, i prospetti semplificati, gli statuti, le condizioni contrattuali nonché i rapporti annuali e semestrali relativi ai fondi UBS possono essere richiesti gratuitamente presso UBS SA, Casella postale, CH-4002 Basilea oppure presso UBS Fund Management (Switzerland) SA, Casella postale, CH-4002 Basilea. Gli investimenti in un prodotto dovrebbero essere effettuati solo dopo un attento studio del prospetto aggiornato. Le quote dei fondi UBS citati non possono essere offerte, vendute né distribuite negli USA. Le informazioni citate non devono essere intese come un’offerta, né come un invito all’acquisto o alla vendita di qualsivoglia titolo o di strumenti finanziari affini. La performance passata non è un indicatore attendibile dei risultati futuri. Queste informazioni non tengono conto degli specifici obiettivi d’investimento attuali o futuri, della situazione fiscale o finanziaria o delle esigenze individuali del singolo destinatario. I dati indicati in questo documento vengono messi a disposizione senza garanzie né assicurazioni di alcun tipo, hanno finalità meramente informative e sono destinati esclusivamente all’uso personale del destinatario. Fonte di tutti i dati e i grafici (se non diversamente indicato): UBS Global Asset Management. © UBS 2012. Il simbolo con la chiave e UBS sono marchi registrati di UBS. Tutti i diritti riservati. © UBS 2012. Il simbolo con la chiave e UBS sono marchi registrati di UBS. Tutti i diritti riservati. Disponibile anche in tedesco, francese e inglese. Stampato nel gennaio 2012. 83685I Fondi UBS. A tutto tondo.