Fraternità Lettera periodica agli amici del Convento (DICEMBRE 2011, n. 10) Frati Cappuccini - Chiesa di S. Maria degli Angeli - 12042 BRA Ecco, io sono con voi tutti i giorni ( el Natale celebriamo la “prossimità” di Dio, il Suo “farsi fratello” nelle traversie della vita umana che Lui stesso, vero Dio, ha voluto condividere con ciascuno di noi, con l’intera umanità. Il nostro cammino trova senso se teniamo in una mano la lampada che è il Vangelo e il suo annuncio di salvezza: “ on temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore!” (Lc 2,10-11). Ma siamo chiamati anche considerare lo scorrere concreto della nostra vita, la cronaca di tutti i giorni, gli avvenimenti della società, il cammino storico dell’intera umanità. La sintesi a cui infatti è chiamato il discepolo di Gesù è proprio tra Vangelo (fede) e vita, tra Vangelo e storia concreta. Affinché i nostri auguri quest’anno non suonino vuoti, disincarnati, proviamo a situarli in quel travaglio e in quella profonda preoccupazione che tocca il cuore e la vita delle persone e di molte famiglie. In questi giorni (mesi ormai) l’economia sembra essere l’unico criterio per definire la qualità della vita (è pur vero che ce ne accorgiamo concretamente: anche alla porta del convento bussano sempre più numerose le persone bisognose, famiglie con figli anche piccoli). L’invito alla bontà e alla condivisione, concreta, fatta in prima persona (l’invito a pranzo di un vicino di casa solo, il giorno di Natale?) va accompagnato alla riflessione sullo “stile di vita” personale e comunitario. Cosa conta per me, quali sono le mie scelte quotidiane, i miei valori, i miei riferimenti, i miei “amori”? Cosa mi sta veramente a cuore? Lo stile di vita diventa anche testimonianza: il presepe di Greccio, pre- parato con cura da san Francesco, se non fosse stato accompagnato dalla scelta di Dio quale “unico suo bene” (da qui l’amore ad una vita essenziale, povera, umile, generosa nella condivisione, “minoritica”), non avrebbe forse avuto quella stessa risonanza che l’ha fatto giungere ai nostri giorni, nelle nostre case. atale dunque come occasione di gratitudine al Signore e di stupore per l’amore donatoci (“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” Mt 28,20); Natale come occasione per porgere la mano in una condivisione generosa e fatta in prima persona; Natale come occasione per una riflessione schietta sul nostro stile di vita, sulle scelte quotidiane, sulla qualità della nostra vita… per lasciarci sempre più trasformare dal Signore, diventando suoi gioiosi testimoni! Auguri di buon Natale a ciascuno di voi e a tutti i vostri cari. I frati cappuccini ( Pag. 1 H o trovato il atale dove ho trovato Dio. In un angolo buio, quasi abbandonato. Li ho trovati lì dove sono sempre stati, e dove io non vado quasi mai. Ho smesso di aspettare che arrivi il atale ma sono andato a cercarlo io. Ho smesso di montare addobbi da disfare e riporre in cantina e ho cercato una luce che restasse accesa sempre. Perché il atale non è un evento, ma memoria di un Dio già tra di noi, con noi! Da oggi, il mio albero sarà sempre pronto, e ogni giorno, per ogni mia preghiera, ogni mio dolore, ogni mia gioia, ogni mio gesto di amore e carità, appenderò un piccolo addobbo. E allora, quando il atale arriverà lo riconoscerò subito. on so se sarà il 25 Dicembre o se capiterà tutti gli anni. Ma quando succederà allora sarà il mio atale, il più bello, il più vero. Forse, allora, il mio atale è ancora lontano ma oggi Signore, nella ricorrenza della Tua nascita, il mio grazie e la mia preghiera saranno ancora più forti. E nella grazia del Tuo atale festeggeremo il Tuo Amore. Il Cantico di frate sole (6) Laudato sie, mi’ Signore, per sora nostra madre terra F rancesco, dopo aver iniziato il Cantico di frate sole lodando Iddio, l’Altissimo, giunge attraverso le creature, a ‘sora-madre terra’. Egli ne canta innanzitutto la maternità: “essa ci sostenta et governa” come una madre fa con il suo bambino. La sua fecondità si manifesta inoltre nell’abbondanza di “ogni sorta di frutti” e la sua bellezza nelle “herbe verdeggianti et fiori”. L’immagine della terra-madre appartiene alle esperienze religiose più arcaiche. Francesco chiama la terra anche “sorella”: per significare che se la terra è nostra madre non è tuttavia la sorgente assoluta dell’essere e della vita; essa stessa è una creatura come le altre, dipende, come noi, dalla stessa origine trascendente del Padre che ha fatto ogni cosa bella e buona. L’esperienza spirituale di Francesco si è sviluppata in un contatto con la terra assai stretto. La natura in cui viveva, i paesaggi caratteristici della sua regione, hanno ispirato in lui un rapporto privilegiato d’amore e di simpatia verso la terra. Ne vogliamo ricordare due che esprimono, ognuno a modo proprio, un attaccamento alla terra e nella loro lettura simbolica sono scala per un’esperienza più alta. 1. Il soggiorno nelle caverne All’inizio della scoperta della sua vocazione, ma anche più tardi, Francesco prediligeva alcuni luoghi di riparo. Il suo primo biografo, fra' Tommaso da Celano, scrive: “Nei crepacci era la sua abitazione...”; questo denota un bisogno di immersione, di nascondimento necessario per comunicare con l’Altissimo. La caverna evoca però al tempo stesso il grembo materno. È una camera segreta; più che rifugio è ricerca d’intimità; se può significare un ritorno alle origini, cioè al grembo materno, contemporaneamente esprime il desiderio di penetrare nel mondo profondo della nostra anima, abbandonandoci al Mistero che ci coglie e che è presente in noi... La caverna è anche il simbolo della lotta contro il mostro, il drago e la morte. Francesco ha vissuto le sue più grandi esperienze spirituali nelle grotte e nelle caverne, nei luoghi riparati da sguardi indiscreti, per poter rinascere, lottando con tutte le forze contro se stesso. Ne è una prova la sua conversione dove il luogo della caverna rappresenta la ricerca dell’immenso e prezioso tesoro che deve possedere: “Supplicava devotamente Dio eterno e vero di manifestargli la sua via e di insegnargli a realizzare il suo volere. Laudato sie, mi’ Signore, per sora nostra madre terra la quale ne sostenta et governa et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba Pag. 2 Si svolgeva in lui una lotta tremenda, né poteva darsi pace finché non avesse compiuto ciò che aveva deliberato” (FF 329). Un’altra esperienza significativa è la sua fuga davanti al padre (FF 336): entra in un nascondiglio fatto a forma di fossa come un novizio pauroso e ne esce un uomo pronto a fare le sue scelte. L’indugiare in questo contatto con la povertà ed essenzialità della terra gli dà slancio per uscire allo scoperto completamente rinnovato. Anche la grande scena del Presepe di Greccio avviene dentro una grotta (FF 466). Francesco che abbraccia il Bambino simboleggia la nascita del Bambino eterno e divino nella sua vita e di tutti coloro che partecipano alla celebrazione; è un accostarsi con umiltà e fede al mistero dell’Incarnazione che è la discesa del Figlio di Dio sulla terra in senso fisico e il suo abbassamento nella kenosi della sua gloria divina. Francesco commenterà il mistero dell’Incarnazione, abbassamento di Cristo fino alle nostre radici terrestri, con queste parole: “Guardate, fratelli, l’abbassamento di Dio... umiliatevi, anche voi, per essere da lui esaltati. Quindi non trattenete nulla di voi stessi, affinché interamente vi accolga colui che tutto si dà a voi” (FF 221). Nel contesto del suo rapporto con madre terra va anche ricordato il sogno dell’albero (FF 375-376): l’albero innalza Francesco sino alla cima e Francesco ridiscende trascinando la cima dell’albero fino a terra. Tale sogno rappresenta la capacità spirituale di vivere in comunione con la Chiesa e al tempo stesso l’esaudimento della preghiera di Francesco da parte di papa Innocenzo III. 2. (udo sulla terra nuda Dopo l’esperienza del Monte della Verna, Francesco è pronto a tornare alla madre terra, nudo sulla terra nuda (FF 808-810). È un gesto d’assimilazione e di comunione con Cristo spogliato e disteso sulla Croce. Il rito di porre il neonato o il moribondo a contatto con la terra è un rito arcaico; ma nella comprensione di Francesco esprime la nuova nascita riconciliata con il soprannaturale, con APPUNTAMENTI E ORARI DELLA FRATERNITÀ (2011-2012) SANTE MESSE Giorni feriali: .................................... ore 7.00 e ore 7.30 Giorni festivi: .................................... ore 7.00; 8.00; 9.00; 20.00 LITURGIA DELLE ORE Giorni feriali: .................................... ore 6,40 (Lodi) Giorni feriali e festivi........................ ore 18,40 (Vespri) CONFESSIONI E ASCOLTO Durante l’apertura della Chiesa i frati sacerdoti sono disponibili per le confessioni. Padre Felice è disponibile anche per l’ascolto. E’ bene contattarlo direttamente per fissare l’appuntamento (cell. 333 4674174). Oltre ai frati sacerdoti vi sono anche altri frati non sacerdoti disponibili per l’ascolto, il dialogo, il confronto sul cammino di fede e di vita. E’ meglio fissare un appuntamento chiamandoli sul cellulare: fra’ Michele (333 8715883) e fra’ Luca (348 0557383). IN CAMMINO COI SANTI il naturale e con tutto l’umano. La terra che lo accoglie è una terra perdonata, non maledetta; è una terra pronta per la risurrezione, è una terra ‘madre-sorella’ che lo porta all’incontro con l’Altissimo. Francesco ne accetta la positività perché sa che il Figlio dell’Uomo ha camminato sulla terra, ne ha goduto anche lui dei suoi frutti, diventati benedetti con la sua risurrezione. Davvero la sora-madre terra è stata il luogo dell’incontro di Francesco con l’Altissimo, ma Francesco non la divinizza e cerca altrove la bellezza che la terra gli indica. Sant’Agostino, prima di Francesco, nella sua ricerca di verità, scrive una pagina mirabile sul rapporto tra la terra, le creature che egli pure ha tanto amato e il rinvio verso il Creatore che la terra e le creature gli indicano: “Che cosa amo quando amo Te?... L’ho chiesto alla terra e mi ha risposto: “non sono io”; e ogni cosa che si trova su di essa ha ripetuto la stessa confessione. Ho interrogato il mare e suoi abissi, i viventi che vi si muovono, e risposero: “Noi non siamo il tuo Dio, cerca più in alto”... Dissi allora a tutto ciò che siede davanti alle porte dei miei sensi: “Se non lo siete voi, ditemi qualcosa del mio Dio, parlatemi di lui”. Ed a gran voce tutto rispose: “E’ il nostro creatore”. Guardare le creature era come interrogare; la loro bellezza era la loro risposta” (Confessioni, X, 6,8). fra’ Oreste Fabbrone Giovanni Paolo II scrisse che “i santi e le sante sono sempre stati sorgente e origine di rinnovamento nei momenti più difficili della storia della Chiesa. La santità è la sorgente segreta e la misura infallibile dell’attività apostolica e dello slancio missionario della Chiesa”. Durante l’anno celebriamo alcuni santi per i quali vi è una particolare devozione. Eccovi alcune date da ricordare: Domenica 15 gennaio 2012: Venerabile p. Angelico da None Sabato 11 febbraio 2012: Nostra Signora di Lourdes (con triduo) Martedì 22 maggio 2012: Santa Rita da Cascia Giovedì 2 agosto 2012: S. Maria degli Angeli, la Porziuncola (indulgenza) Domenica 23 settembre 2012: S. Pio da Pietrelcina Giovedì 4 ottobre 2012: S. Francesco d’Assisi (con triduo) INCONTRI FRANCESCANI Gli Incontri francescani sono un percorso di spiritualità francescana a partire dagli Scritti (dalle Fonti) di S. Francesco. Quest’anno in particolare stiamo approfondendo i due Testamenti di Francesco. Il tema dell’anno è: “Il Signore mi diede”. Nella vita di Francesco è Dio il protagonista, Colui che coi suoi doni orienta la vita. Gli incontri sono così strutturati: ore 15: Accoglienza e approfondimento dei testi; ore 16: Adorazione e Vespri; ore 17: Momento di fraternità. Prossimi appuntamenti: Domenica 5 febbraio 2012; Domenica 11 marzo 2012; Domenica 13 maggio 2012; Domenica 10 giugno 2012. Gli incontri sono aperti a tutti! ORDINE FRANCESCANO SECOLARE A Bra vi è una fraternità dell’Ordine Francescano Secolare che si incontra nel nostro Convento. É questa una vocazione, un cammino, una proposta per i laici che desiderano seguire il Vangelo come Francesco, in fraternità. La Regola dell’Ordine Francescano Secolare è approvata dalla Chiesa; un frate è nominato assistente. Attuale responsabile della fraternità di Bra è il sig. Giancarlo Fissore (tel. 0172 44376 - cell. 345 3856895); assistente è padre Felice Pontiglione (cell. 333 4674174). I DIECI COMANDAMENTI Prosegue il corso su “I Dieci comandamenti”, incontri per giovani che hanno luogo ogni settimana nella nostra Chiesa. Per informazioni rivolgiti a fra’ Michele (cell. 333 8715883). (continua a pagina 4) Pag. 3 IN DIALOGO CON P. ANGELICO (dai quaderni in Chiesa) DOME(ICA 15 GE((AIO 2012 Venerabile padre A(GELICO DA (O(E missionario cappuccino (Ore 15,30: in Chiesa) La vita di p. Angelico p. Mario Durando, vice postulatore I frati che oggi vivono nella terra amata da p. Angelico P . Angelico, nato a None nel 1875, è dapprima seminarista diocesano, poi frate cappuccino, sacerdote, professore e provinciale dei Cappuccini. Nel 1914 parte missionario e lavora in Eritrea e in Etiopia per trent’anni. Vive come la popolazione del luogo, cura le vocazioni locali, per le sue innumerevoli attività lo chiamano “frate tuttofare”. Espulso dall’Etiopia a causa della guerra nel 1943, torna in Italia e si ritira a Bra dedicandosi alla preghiera, al confessionale, alla predicazione. Muore il 15 gennaio 1953 ed è dichiarato Venerabile il 7 marzo 1992 dal Beato Giovanni Paolo II. Presso la sua tomba, nella nostra Chiesa, i fedeli lo invocano ogni giorno. p. Marino Hailé, cappuccino eritreo Presentazione video a cura dell’Assoc. Amici p. Angelico Ore 16,30: Solenne Eucaristia presieduta da p. Michele Mottura, Ministro provinciale Tutti siete invitati a partecipare! La Chiesa di Mehlab inaugurata da p. Angelico (continua da pag. 3) “VIENI E VEDI”: PROPOSTE PER GIOVANI A Torino, al Monte dei Cappuccini, alcuni frati hanno il compito di servire con l’ascolto e l’accompagnamento, i giovani che si interrogano sulla propria vita, il cammino di fede e la risposta alla chiamata di Dio. Durante l’anno sono previsti degli incontri mensili che favoriscono l’approfondimento e il cammino insieme. Prossime date: 27 dicembre - 1 gennaio: Stare con Gesù (campo invernale) 28-29 gennaio: Attraversare le acque della paura 25-26 febbraio: La sequela difficile 24-25 marzo: Chi sei tu, chi sono io? 5-9 aprile: Triduo di Pasqua e pasquetta 28 aprile - 1 maggio: Campo sulla Preghiera 26-27 maggio: Mio Signore e mio Dio! 23-24 giugno: Mi ami? 30 luglio - 5 agosto: La fraternità (campo estivo in Toscana) Per ulteriori informazioni rivolgiti pure ai frati di questo convento (Luca, Michele, ecc..) oppure prendi contatto direttamente con fra’ Claudio Passavanti (Torino Monte dei Cappuccini) [email protected] (cell. 339 1415327 - tel. 011 6604414) FRATERNITA’ (IN FORMATO PDF) Chi desidera ricevere questo foglio in formato PDF ce lo comunichi via email: [email protected]. Causa un recente disguido con il computer vi chiediamo di inviarci nuovamente il vostro indirizzo. Grazie. Pag. 4 • Padre Angelico grazie, grazie, grazie di cuore per la mia amica C.! Per merito tuo ora sta bene, l’intervento è andato bene e anche l’esame. Ti prego preservala in salute. Grazie anche per il mio F. Un immenso grazie. N. • Padre Angelico prega per noi. Questo mese siamo preoccupati, aiutaci tu per passare bene tutte le cose. N. e R. • Venerabile p. Angelico mi sono affidata alle tue preghiere perché aiutassi F. nel lavoro e infatti la cassa integrazione è stata breve. Ora mi affido ancora alle tue preghiere perché di queste ne ha tanto bisogno C. per risolvere i problemi della sua salute. P. Angelico prega per lei e per noi che le siamo vicino. • Ti prego p. Angelico aiuta sempre la mia famiglia e fa’ che trovo un lavoro. Grazie di tutto. A. G. • L’importante è la salvezza, aiutaci, ti prego. • Padre Angelico sono alla fine delle mie forze, confido nelle tue preghiere. E. Per informazioni, richieste di preghiera, opuscoli e immagini del Venerabile p. Angelico, scrivere al Convento, anche tramite email. Convento Frati Cappuccini Piazza XX Settembre, 42 12042 BRA (Cn) Telefono: 0172 062 032 E-mail: [email protected] IBAN: Regolare Provincia Piemontese Frati Cappuccini IT 63 E 06095 46040 000010137857