Fraternità Lettera periodica agli amici del Convento (APRILE 2012, n. 11) Frati Cappuccini - Chiesa di S. Maria degli Angeli - 12042 BRA /ELLA TUA RISURREZIO/E GIOISCA/O I CIELI E LA TERRA! N ella liturgia del Triduo pasquale si condensa il nucleo della nostra fede cristiana: il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, patisce e muore in croce per noi e, per noi, risorge a vita nuova. Il Vangelo non descrive la Risurrezione di Gesù, ma lo fa attraverso segni e incontri: il sepolcro vuoto, l’incontro con le donne il mattino di Pasqua... E, anche nella nostra era tecnologica, la fede nel Signore risorto ha bisogno di testimoni e di testimonianza affinché continui quella catena che inizia dalle donne e dagli apostoli accorsi al sepolcro, dai discepoli di Emmaus che, pur nel buio della notte, ma pieni di luce nel cuore, sono ritornati a Gerusalemme per testimoniare d’aver incontrato il Vivente! Nei Vangeli della Risurrezione c’è spazio anche per il dubbio, per la domanda, con Tommaso che prorompe infine in quella splendida affermazione di fede: “Mio Signore, mio Dio!”. “Vivere nello sguardo” Romano Guardini, teologo tedesco, nel 1929 in visita a Monreale, partecipò in quel bellissimo Duomo al Tri- duo santo. Trascrisse poi la bellezza dei riti e della gente in un suo libro. Eccone alcune righe relative alla Liturgia del Sabato santo: “La cosa più bella però era il popolo. Le donne con i loro fazzoletti, gli uomini con le loro coperte [scialli] sulle spalle. Ovunque volti marcati e un comportamento sereno. Quasi nessuno che leggeva, quasi nessuno chino a pregare da solo. Tutti guardavano. La sacra cerimonia si protrasse per più di quattro ore, eppure sempre ci fu una viva partecipazione. Ci sono modi diversi di partecipazione orante. L’uno si realizza ascoltando, parlando, gesticolando; l’altro invece si svolge guardando. Quello è buono, e noi del Nord non ne conosciamo altro. Ma abbiamo perso qualcosa che lì ancora c’era: la capacità di vivere-nello-sguardo, di stare nella “visione”; di accogliere il sacro dalla forma e dall’evento, contemplando ... Me ne stavo per andare, quando improvvisamente scorsi tutti quegli occhi rivolti a me, quasi spaventato distolsi lo sguardo, come se provassi pudore a scrutare in quegli occhi ch’e- rano già stati dischiusi sull’altare”. Ammirare… per amare Per amare la Chiesa, nostra famiglia, occorre ammirarla, trovarla bella, esserne attratti. E mentre tutto della Chiesa può cambiare, passare e lasciare a desiderare, solo la presenza del Signore Risorto che cammina con noi e ci offre ogni giorno salvezza e misericordia, può coinvolgerci veramente. Questa è la bellezza della Chiesa. In essa ci raggiunge il mistero dell’amore infinito di Dio. La vita divina è dono, presenza in noi Ieri l’altro, a pranzo, guardavamo fuori dal refettorio e, quasi insieme, esclamavamo alla bellezza delle margheritine nel prato, proprio lì fuori dalla porta, allo splendore del sole, al verde del giardino. Alcune piante, in questi giorni, sono tutte in fiore, altre hanno i germogli gonfi che aspettano ancora un po’ di calore per aprirsi finalmente al verde delle prime foglie. Come i raggi del sole in primavera danno forza alla vita che ogni pianta ha in sé affinché rifiorisca, riprenda vigore e porti frutti a tempo opportuno così fa la luce della Risurrezione di Gesù che illumina la storia di tutti e quella personale di ciascuno. Auguri di Pasqua! A tutti l’augurio di vivere intensamente i giorni santi della Pasqua, grati al Signore e alla Chiesa, nostra madre, di rinnovare sempre nella Liturgia l’evento pasquale! Auguri a tutti affinché sappiamo cogliere nel nostro vivere quotidiano la presenza del Signore, che dà senso ai sepolcri vuoti, alle bende abbandonate, ai dubbi e agli interrogativi. Auguri a tutti affinché sappiamo accogliere la vita di Dio e aprirci per portare frutti di bene e doni a tutti. Buona Pasqua del Signore Gesù, a ciascuno di voi, ai vostri cari, alle vostre famiglie! I frati cappuccini Pag. 1 /on c’è pace senza ricerca della Verità S ono trascorsi ormai alcuni mesi dal giorno che vide rappresentanti di diverse religioni riunite ad Assisi per invocare da Dio la pace. Li aveva convocati il Papa della Chiesa Cattolica, Benedetto XVI. Il titolo di quella giornata di ottobre 2011 fu Pellegrini della verità, pellegrini della pace. E’ un tema che applicato alle religioni fa pensare. Perché? Perché fa nascere un problema: ‘la verità’ sta così facilmente con ‘la pace’? Le religioni normalmente hanno una pretesa di verità. E grazie a questa consapevolezza esse, se sono esperienze vere e profonde, creano identità personali e collettive molto chiare e nette. Ora, nel suo discorso di apertura, il Benedetto XVI ha ricordato, con sincerità, che questa pretesa di ‘verità’ ha portato molte volte alla violenza, alla sopraffazione. Le persone violente fanno sempre paura. Ma se si abbina Dio con la violenza c’è da essere terrorizzati! Troppe volte le religioni hanno fatto ‘paura’. Viceversa, Francesco d’Assisi non fa paura? Perché? Ha annacquato forse la propria identità? Per nulla. Ha avuto per tutto il tempo della sua vita da credente un’identità chiarissima. E’ stato un cristiano fino al midollo. Il suo mettere al centro il Cristo, vero Dio e vero uomo, è fuori discussione. E’ stato un cattolico-romano senza smagliature. Per esempio la sua obbedienza all’autorità della Chiesa, papa o vescovi che fossero, era cristallina. Nei suoi scritti c’è una visione cattolicissima dell’Eucaristia. Entrambi queste convinzioni di Francesco forse fanno un po’ problema a noi cattolici moderni. Ma forse il problema siamo noi, non Francesco. Francesco d’Assisi andò tra i Crociati in Terra Santa e il suo viaggio aveva anche un duplice scopo: sperimentare il martirio e convertire il Sultano. Ha fallito in tutti e due i casi! Eppure quel viaggio, durato quasi due anni, è stato, a distanza di secoli, un successo. E ciò lo prova che oggi ad Assisi gli uomini di fede ci vanno volentieri, anche se è il Papa della Chiesa Cattolica che invita. Se il luogo indicato dal Papa non fosse stato Assisi i diversi capi religiosi ci sarebbero andati lo stesso, forse… Ma, sicuramente, non con l’affetto e la serenità con cui si va ad Assisi. a allora: perché Francesco non fa paura a nessuno? La risposta è molto semplice: perché lui non ha avuto paura della Verità. Ma di quale ‘verità’ stiamo parlando? Di quella ‘Verità’ nei confronti della quale non ci si sente possessori, ma pellegrini, cercatori. Potremo, allora, parafrasare il titolo di quella giornata di preghiera, on c’è pace senza Verità, con: on c’è pace senza ricerca della Verità. E per noi cristiani la Verità ha un volto e un’esperienza umana precisa: è Cristo crocifisso e risorto, e la vita cristiana non è altro che il vivere la stessa vita di questo Dio che per amore si è donato totalmente ad ognuno di noi. a, per comprendere meglio quale sia l’atteggiamento interiore di chi si sente un cercatore della Verità, guardiamo ancora meglio lo stile che ha caratterizzato la giornata del 27 ottobre scorso. Nel programma della giornata di Assisi sono stati vissuti in silenzio diversi momenti. Il silenzio: che cosa lascia trasparire di una persona? Possiamo stare zitti perché… apatici; non ci interessa più nulla, siamo immersi nella ‘noia’, tutto è senza senso, senza vita. E’ l’apatia: una morte che piano a piano ci invade, una morte anticipata e progressiva. Possiamo stare zitti perché… arrabbiati; quando ‘facciamo il muso’. E’ la rabbia di quando non riusciamo a dominare la situazione; vorremmo esserne padroni, possedere la realtà e farla girare come vogliamo noi. Ma c’è ancora una terza modalità dello stare in silenzio. Lo stare ‘zitti’ M M Pag. 2 perché serenamente ‘posseduti’ da qualcosa che non ci fa paura. Anzi, ci attrae. Non si possiede la Verità. Si è posseduti dalla Verità, e il silenzio diventa il vivere un’esperienza spirituale profonda, intensa, molto più ricca di quanto si è. Il silenzio è il linguaggio della sorpresa di chi riceve un dono la cui grandezza nemmeno immaginava. E’ ‘troppo’ ciò che mi viene dato. Non posso che rimanere in silenzio… come i bambini di pochi mesi che sgranano gli occhi dinanzi ad una cosa troppo bella. E’ interessante: la maggior parte del suo tempo Francesco d’Assisi la trascorreva nel ‘silenzio’ della preghiera contemplativa. Ma allora capiamo il perché Francesco non faceva e non fa paura, il perché questo cristiano ha potuto diventare un uomo di pace, di non conflittualità, di riconciliazione. Semplicemente perché egli non ha voluto essere un ‘possessore’, con qualcosa di proprio come la sua esperienza e identità di fede da difendere, se non da imporre, ma perché si è lasciato possedere da Cristo. Perché se non dovrai difendere Cristo, sarà Cristo che, finalmente, potrà difendere te. E il Cristo che ti difenderà è quel Cristo che è morto per ogni uomo che apre e chiude i propri occhi su questa terra. Per ogni uomo…. non importa di che colore, di che censo, di che appartenenza religiosa, di che cultura, di che moralità o meno… Per ogni uomo. Come poteva, allora, Francesco d’Assisi non essere un uomo di pace? Impossibile! fra' Michele Rivoira APPUNTAMENTI E ORARI SANTE MESSE Giorni feriali: ..................................... ore 7.00 e ore 7.30 Giorni festivi: ..................................... ore 7.00; 8.00; 9.00; 20.30 LITURGIA DELLE ORE Giorni feriali: ..................................... ore 6,40 (Lodi) Giorni feriali e festivi......................... ore 18,40 (Vespri) CONFESSIONI E ASCOLTO Durante l’apertura della Chiesa i frati sacerdoti sono disponibili per le confessioni. Padre Felice è disponibile anche per l’ascolto. E’ bene contattarlo direttamente per fissare l’appuntamento (cell. 333 4674174). Oltre ai frati sacerdoti vi sono anche altri frati non sacerdoti disponibili per l’ascolto, il dialogo, il confronto sul cammino di fede e di vita. E’ meglio fissare un appuntamento chiamandoli sul cellulare: fra’ Michele (333 8715883) e fra’ Luca (348 0557383). IN CAMMINO COI SANTI Martedì 22 maggio 2012: Santa Rita da Cascia Giovedì 2 agosto 2012: S. Maria degli Angeli, la Porziuncola (indulgenza) Domenica 23 settembre 2012: S. Pio da Pietrelcina Giovedì 4 ottobre 2012: S. Francesco d’Assisi (con triduo) INCONTRI FRANCESCANI Gli Incontri francescani ti propongono un percorso di spiritualità francescana a partire dagli Scritti di S. Francesco. Tema di quest’anno è: “Il Signore mi diede”. Gli incontri sono così strutturati: ore 15: Accoglienza e approfondimento dei testi; ore 16: Adorazione e Vespri; ore 17: Momento di fraternità. Sono previsti ancora due appuntamenti prima della pausa estiva: Domenica 13 maggio 2012; Domenica 10 giugno 2012. Gli incontri sono aperti a tutti! ORDINE FRANCESCANO SECOLARE A Bra vi è una fraternità dell’Ordine Francescano Secolare che si incontra nel nostro Convento. É questa una vocazione, un cammino, una proposta per i laici che desiderano seguire il Vangelo come Francesco, in fraternità. La Regola dell’Ordine Francescano Secolare è approvata dalla Chiesa; un frate è nominato assistente. Attuale responsabile della fraternità di Bra è il sig. Giancarlo Fissore (tel. 0172 44376 - cell. 345 3856895); assistente è padre Felice Pontiglione (cell. 333 4674174). I DIECI COMANDAMENTI Ricomincerà martedì 25 settembre alle ore 20,45, nella nostra Chiesa, il ciclo de I Dieci Comandamenti. Per informazioni rivolgiti a fra’ Michele (cell. 333 8715883). “VIENI E VEDI”: ACCOMPAGNAMENTO GIOVANI Al Monte dei Cappuccini in Torino, alcuni frati hanno il compito di servire con l’ascolto e l’accompagnamento, i giovani che si interrogano sul senso e le scelte della propria vita e il cammino di fede. Se vuoi avere maggiori informazioni, rivolgiti pure ai frati di questo convento (f. Luca, f. Michele, ecc..) oppure prendi contatto direttamente con fra’ Claudio Passavanti (Torino Monte dei Cappuccini) [email protected] (cell. 339 1415327 - tel. 011 6604414) FRATERNITA’ (IN FORMATO PDF) Chi desidera ricevere questo foglio in formato PDF ce lo comunichi via email: [email protected]. Causa un recente disguido con il computer vi chiediamo di inviarci nuovamente il vostro indirizzo. Grazie. Pag. 3 /otizie della fraternità 4 ottobre: S. Francesco Durante la celebrazione Eucaristica, e in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, il Sindaco di Bra, dott.ssa Bruna Sibille, ha acceso la lampada della pace e ha rivolto a S. Francesco, a nome di tutti, la preghiera per l'Italia e per la pace. Ha animato la celebrazione il coro di S. Antonino, cui va tutta la nostra gratitudine per il servizio svolto. Preghiera a S. Francesco Con questo simbolico gesto desidero esprimere l’amore che abbiamo per te, Francesco d'Assisi, e imploriamo la tua fraterna protezione. Vigila, fratello santo, sulla nostra gente: illumina chi amministra la città e tutti i governanti, veglia sulle sorti della nostra amata Italia. Fa’ che la nostra nazione, vivendo in comunione e fraternità, concorra con l’Europa al progresso dell’umanità, per il bene e la pace di tutti. Rafforza i vincoli di unità, solidarietà, fraternità; benedici tutti i lavoratori e chi cerca il lavoro, i giovani, gli emarginati e le persone sole, dona a tutte le nostre famiglie prosperità e pace. 19 ottobre: I Dieci comandamenti Questa sera nella nostra Chiesa sono ripresi gli incontri dei Dieci Comandamenti, animati da f. Michele. 27 ottobre 2011: Assisi Nel XXV dello Spirito di Assisi per unirci alla preghiera di Papa Benedetto XVI ad Assisi con i rappresentanti delle religioni mondiali anche nella nostra Chiesa si tiene una celebrazione ecumenica animata da p. Catalin OSPITI DEL CONVENTO IN DIALOGO CON P. ANGELICO (dai quaderni in Chiesa) • Padre Angelico, ti conosco ora, invo- P. Angelico, nato a None nel 1875, è dapprima seminarista diocesano, poi frate cappuccino, sacerdote, professore e provinciale dei Cappuccini. Nel 1914 parte missionario e lavora in Eritrea e in Etiopia per trent’anni. Vive come la popolazione del luogo, cura le vocazioni locali, per le sue innumerevoli attività lo chiamano “frate tuttofare”. Espulso dall’Etiopia a causa della guerra nel 1943, torna in Italia e si ritira a Bra dedicandosi alla preghiera, al confessionale, alla predicazione. Muore il 15 gennaio 1953 ed è dichiarato Venerabile il 7 marzo 1992 dal Beato Giovanni Paolo II. Presso la sua tomba, nella nostra Chiesa, i fedeli lo invocano ogni giorno. Preda, da Eliseo della comunità protestante di Bra e da f. Michele Rivoira. 13 novembre 2012: Incontri Buona partecipazione al primo degli Incontri francescani. Dicembre 2012 La ditta Gandolfo termina la prima parte dei lavori di restauro e rifacimento parziale del muro di cinta del convento. Grazie a chi vorrà sostenerci in queste spese straordinarie per la manutenzione del convento, edificio storico di Bra. 15 gennaio 2012: p. Angelico Ricorre oggi l'anniversario della morte del venerabile p. Angelico. Per l'occasione e anche per riprendere una minima animazione riguardo alla sua bella testimonianza abbiamo organizzato un incontro di approfondimento. Relatori: p. Mario Durando, vicepostulatore, p. Marino Hailé e i coniugi Tealdi di None. L'incontro si è concluso con la Celebrazione eucaristica presieduta da p. Michele Mottura, Ministro provinciale. Buona l’affluenza dei partecipanti. co anche io la tua benevolenza su di me, su mio marito e su tutti i miei cari. Grazie per tutto quello che ho e che potrò ancora assaporare vivendo. Un abbraccio a tutti i cari defunti in special modo salutami il caro zio bis. • Padre Angelico intercedi presso il Signore affinché A. superi l’esame universitario. Grazie. Confido in te. • Ti prego padre Angelico fai che questo periodo brutto che sto passando passi in fretta e aiuta la mia famiglia. • Padre Angelico ti affido tutta la mia famiglia, in particolare mia figlia, infondi nei nostri cuori pace e serenità. Grazie. • Padre Angelico aiuta i miei e guarisci me. Ti ringrazio. • Padre Angelico grazie, grazie, grazie di cuore per la mia amica C! Per merito tuo ora sta bene, l’intervento è andato bene e anche l’esame. Ti prego preservala in salute. Grazie anche per il mio F. Un immenso grazie. • Padre aiuta le mie figlie. Grazie! Per informazioni, richieste di preghiera, opuscoli e immagini del Venerabile p. Angelico, scrivere al Convento, anche tramite email. 20 gennaio 2012: Unità cristiani Nella Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, nella nostra Chiesa si è celebrata una Liturgia ecumenica, presieduta dalla pastora Paola Zambon, che ha predicato, da p. Catalin Preda e da don Gilberto Garrone. 20 marzo 2012: p. Angelico Nell'auditorium della Cassa di Risparmio di Bra si è tenuta la presentazione della rivista “Bra o della felicità”. Nel numero in diffusione in questi giorni vi è un articolo di p. Mario Durando su p. Angelico da None, cittadino braidese per 10 anni e sepolto a Bra. E’ stata presentata una simpatica video intervista a p. Antonino Rosso. Nasce in quest’incontro l’idea di intitolare a p. Angelico una via di Bra in occasione del 60° anniversario della sua morte (15 gennaio 2013). Concludendo: grazie! La celebrazione di S. Francesco con la preghiera per l’Italia e per la pace, l’incontro del 27 ottobre nello Spirito di Assisi e la liturgia ecumenica del 20 gennaio per l’unità dei cristiani, sono stati un dono innanzitutto per la Pag. 4 GRAZIE! Carissimo fr. Luca, P. Andrea ed io vogliamo dirti il nostro sentito grazie per averci dato l’onore di ricordare il venerabile p. Angelico da one, grande apostolo dell’Eritrea e dell’Etiopia, nel convento dove ha vissuto i suoi ultimi anni e spiccato il volo per ricevere dal Signore la corona dei giusti (…). Vogliamo porgere il nostro sentito grazie a tutti i fedeli che hanno voluto dare il loro concreto e generoso contributo (in totale 895 €) quale sostegno per le nostre opere socioassistenziali e di promozione umana a favore di quelle popolazioni che p. Angelico ha convertito alla fede cattolica e che oggi, si trovano purtroppo, in una terrificante situazione sociopolitica. Voglia Iddio esaudire le preghiere di tutti noi, perché questa bella e grande figura di missionario, possa salire presto l’onore degli altari. Con stima e affetto fraterno. Milano, 17 gennaio 2012 P. Marino Hailé nostra fraternità di cappuccini. Ci invitano a rinnovare la nostra identità francescana con atteggiamenti e momenti attenti all’oggi, al cammino delle Chiese, delle comunità, dell’uomo e della donna del 2012. Ci spronano a rinnovare l’annuncio e la proposta di sempre di san Francesco: la fraternità evangelica! Convento Frati Cappuccini Piazza XX Settembre, 42 12042 BRA (Cn) Telefono: 0172 062 032 E-mail: [email protected] IBAN: Frati Cappuccini IT 63 E 06095 46040 000010137857