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cr
la
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nt
as
si
DAL BRIEF AL FEEDBACK
Ministero dell’Università e della Ricerca
Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica
Accademia di Belle Arti di Lecce
Tesi Sperimentale di Laurea
Prima Cattedra Corso di Grafica
DAL BRIEF AL FEEDBACK
la sintassi della creatività
Relatore: Prof. Glauco Lendaro
Candidata: Serena Zito
Scuola di Grafica Prof. Glauco Lendaro
A.A. 2007-2008
Ai miei genitori. Grazie per la persona che mi avete fatto diventare.
Dedico questo lavoro a me stessa e a tutti quelli che come me hanno una
grande forza di volontà e un’autentica passione per la grafica pubblicitaria.
A tutti coloro che non si fermano di fronte a niente e nessuno, ma anzi
le difficoltà non fanno altro che aumentare l’amore per questo mestiere
e fanno accrescere la smania di conoscenza per poter un giorno dare il
meglio di se stessi.
A tutti coloro che non si abbattono o sconfortano di fronte a chi non
crede in loro o cerca di mettere i bastoni tra le ruote.
SOMMARIO
PROLUSIONE
7
PARTE PRIMA
1.1
GRUPPO OLTRELINEA – RISORSE PER COMPETERE
Oltrelinea - il profilo dell’azienda
Le aziende consorziate
Foto degli ambienti
Il porfolio Oltrelinea
8
1.2
IL PROCESSO DELLA COMUNICAZIONE
La comunicazione pubblicitaria e il marketing: una simbiosi atipica
Ricerca - Analisi - Strategia - Pianificazione - Creatività - Realizzazione - Distribuzione Feedback
16
LA STRUTTURA DELL’AGENZIA DI COMUNICAZIONE
Servizio clienti - Servizio marketing - Servizio amministrativo - Servizio promozioni Servizio sviluppo - Servizio creativo - Servizio produzione - Servizio mezzi
24
I PROTAGONISTI DELL’AGENZIA DI COMUNICAZIONE
Amministratore - Account - Marketing analyst - Brand manager - Product manager Media planner (media executive, media supervisor, media research) -Strategic planner Direttore creativo - Copywriter - Art director - Graphic designer/Visualizer - Producer Relatore pubblico
28
1.3
1.4
1.5
LE FASI FONDAMETALI DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
Documento di briefing - Piano di marketing - Brief d’azienda - Brief creativo Copy strategy - Elaborati creativi- Media planning - Presentazione elaborati Scelta fornitori - Distribuzione - Feedback
Elaborati creativi
Copy
Ricerca iconografica
Ricerca stile grafico
Illustrazioni
Studio del marchio
Folder
Copertine
Timone
Impaginazione
Correzione bozze
Menabò
Locandina
55
56
56
56
58
62
64
66
68
70
76
78
79
Media planning
80
Scelta dei fornitori
81
Distribuzione
82
Feedback
84
PARTE TERZA
Presentazione dell’evento culturale
34
PARTE SECONDA
IL CATALOGO “MONDI IGNOTI”
Premessa
L’artista
Opere
Locandina e Invito
Intervento Prof. Franco Contini
Indice
Sponsor
88
95
96
98
106
108
110
111
112
Introduzione al progetto “L’imprenditore è Valore”
42
www.accademiabelleartilecce.com
Il gruppo di lavoro
44
CONCLUSIONE
Brief d’agenzia
46
Referenze Oltrelinea
114
Brief creativo
50
Diario di una promessa Graphic Design
115
Il concept
52
Bibliografia
118
PROLUSIONE
Questo progetto non ha delle grandi pretese se non quella di dimostrare che con la passione, la
volontà e la determinazione si può ottenere ciò che si desidera.
Chi lo avrebbe immaginato che un semplice interesse nato pochi anni fa, si sarebbe trasformato in
quello che oggi si può definire il proprio mestiere di Graphic Design.
Si sa, le capacità di una persona in parte sono innate, e in parte sono create e costituite mediante
la cultura generale e l’esperienza, che portano a guardare le cose e gli eventi con interesse e curiosità.
Ciò di cui sono maggiormente fiera è la mia grande voglia di imparare questo mestiere e sono convinta sempre più che l’esperienza pratica costituisca il vero patrimonio culturale di una persona,
senza dimenticare che la base teorica è indispensabile.
Chi svolge un’attività creativa e progettuale come questa deve essere in grado di mettere in discussione se stesso e la natura del proprio lavoro, cosa che non accade spesso.
Concerne la tesi, i problemi, soprattutto nella fase iniziale, non sono stati certo pochi, ma la soddisfazione più grande è poter avere tra le mani un lavoro progettato e realizzato completamente
da me.
Tutto è iniziato per caso, una semplice proposta si è successivamente concretizzata.
La tesi è il prodotto di uno stage effettuato presso una delle più importanti agenzie di comunicazioni di Lecce, la Why Com facente parte del Consorzio Oltrelinea con sede in via Birago, 77.
Il tirocinio effettuato è durato quattro mesi, mentre il tempo dedicato al progetto, approfondito
nella tesi, che ho seguito e al quale ho avuto la possibilità di lavorare in prima persona, è stato di
circa due mesi.
Nel redigere la mia tesi ho approfondito la conoscenza e la comprensione del mondo delle agenzie
di comunicazione. Inoltre ho documentato tutto il processo ideativo e creativo, seguendo il progetto affidatomi dall’agenzia, con un elaborato cartaceo e virtuale.
Inoltre ho voluto dimostrare come, attraverso questa esperienza formativa, all’interno di un agenzia di comunicazione, sia stato possibile integrarsi appieno nel loro gruppo di lavoro, apportando,
come qui è stato attestato, il proprio contributo.
Tutto ciò ha permesso l’acquisizione, l’assimilazione e la conoscenza di nuove competenze.
La tesi risulta così essere suddivisa in tre parti ben distinte ma allo stesso tempo strettamente
collegate tra loro e disciplinate da un solo verbo: Comunicare.
“Il genio impara solo da se stesso, il talento soprattutto dagli altri”
Arnold Schönberg.
6
7
“Oggi i modelli di eloquenza non sono i classici, ma le agenzie pubblicitarie”
Marshall McLuhan
Parte
Prima
OLTRELINEA - IL PROFILO DELL’AZIENDA
Il Gruppo Oltrelinea, l’azienda nella quale ha avuto luogo lo stage esperenziale, è un consorzio
di aziende-imprese che operano nel campo del Management, Marketing e Comunicazione. Ogni
azienda che ne fa parte ha delle competenze specifiche, un proprio core business e know-how
consolidati.
Al suo interno vi sono tante professionalità; valore fondante del consorzio è quello della cooperazione tra individui e tra aziende, tanto da essere definita “un’impresa multiversale”.
Il gruppo Oltrelinea costituisce “un’infrastruttura immateriale”, fondata sullo scambio di valori
immateriali come conoscenze, creatività, relazione, competenze ed etica.
La filosofia del Gruppo si fonda su alcuni importanti valori:
1. identificare, codificare e promuovere il rispetto dei ruoli nella filiera del marketing e della
comunicazione;
2. cooperare efficacemente con interlocutori e partner;
3. promuovere la cultura d’impresa, coniugando le esigenze di domanda ed offerta, per stimolare
la crescita economico-sociale;
4. pensare ed agire in modo eticamente corretto e socialmente responsabile;
5. potenziare il proprio know-how e la propria specializzazione per realizzare progetti di grande
rilevanza.
OLTRELINEA
Risorse
per competere
Risorse
per competere
LE AZIENDE CONSORZIATE
Il Consorzio Oltrelinea è costituito dalle seguenti aziende, ognuna delle quali assolve delle competenze specifiche:
TQManagement cura l’aspetto gestionale del management, si occupa di consulenza e organizzazione aziendale, consulenze personalizzate, sistemi di gestione per la qualità dell’ambiente.
Why!Com si occupa di marketing e di eventi.
Comunicò si occupa di comunicazione e pianificazione sui media.
Consolidati cura tutto il web.
HGV Advertising si occupa di realtà virtuale e di tutte le produzioni e post-produzioni digitali,
video 3d con tecniche all’avanguardia.
1.01.1
DC Promotion si occupa della diffusione dei materiali pubblicitari.
Dataforma Italia si occupa di formazione per gli operatori e formatori del consorzio.
9
Ecco tutti i settori di competenza del consorzio:
AREA MARKETING
Ricerche di mercato quali-quantitative
Elaborazione di Piani di Marketing Strategico e Operativo
Piani di sviluppo aziendale
Business Plan
Elaborazione di Piani commerciali e definizione della rete
Vendita Elaborazione di Piani di Marketing Territoriale
e Urbano
AREA ORGANIZZAZIONE AZENDALE
Consulenza Strategica
Organizzazione e Direzione aziendale
Sistemi di gestione per la Qualità, l'Ambiente e la Responsabilità Sociale
AREA INTERNET
Realizzazione siti web
Ristrutturazione e restilyng siti internet esistenti
Portali istituzionali, intranet
Piattaforme e-commerce b2b, b2c, cataloghi on-line
Realizzazione software personalizzati
Web design
Web application
CMS
Realizzazione multimediali stand alone
Giochi on-line
Spot tv e radio
Progettazione database
Web marketing
Search engine marketing
Keywords advertising
Web advertising
E-mail marketing
Servizi di hosting
Registrazione domini internet
Consulenza informatica
10
AREA COMUNICAZIONE
Sviluppo di Strategie di Comunicazione aziendale e istituzionale
Elaborazione di Piani Comunicazione
Gestione di investimenti pubblicitari (Media Plan)
Organizzazione Fiere ed Eventi
Attività di Ufficio Stampa e di Relationship marketing
Progettazione e realizzazione di Campagne promozionali
e pubblicitarie
Creatività: brand identity e messaggi di comunicazione e
pubblicitari
AREA GRAFICA E DESIGN
Brand design, Corporate
Packeging Design
Grafica pubblicitaria, Editoriale, Artistica
Illustrazioni, Shooting fotografici, Scenografie
e Allestimenti
AREA PRE-STAMPA E STAMPA
Fotolito
Selezione colore
Pre-stampa
Stampa digitale
Broker stampa offset
AREA MULTIMEDIALE E VIRTUAL DESIGN
Modellazioni tridimensionali virtuali,
Software dedicati alla simulazione visiva con risultati fotorealistici
Texturizzazione, VRML (Virtual Reality Modelling Language)
Scansioni di realtà virtuale
AREA FORMAZIONE
Consulenza per la formazione
Formazione ai formatori
11
IL PORTFOLIO OLTRELINEA
IL PORTFOLIO OLTRELINEA
Di seguito sono riportati tre esempi dei
lavori più significativi realizzati dalla
Why Com con le relative informazioni sui
progetti, gentilmente concesse dall’agenzia di comunicazione in questione.
Cliente
Obiettivi
Cliente
Obiettivi
Strategia
Output
Petrucci&Associati - Studio Legale e Tributario
- Identità di corporate
- Brand awareness
- Posizionamento innovativo
- Uso di frames identitari simili a quelli che
contraddistinguono le imprese di servizi in area
business
- Avvicinamento agli ambiti delle agenzie anglosassoni di rating e monitoraggio
- Assenza di elementi riconducibili all'ambito
legale forense
- Immagine coordinata
- Brochure istituzionale
- Sito web
Periodo di
svolgimento Gennaio/Maggio 2007
12
Direttore Creativo : Stefano Petrucci
Fotografo: Frankie Ruffolo - Account: Roberto De Donno
Copywriter: Giuseppe P. Dimagli
Strategia
Output
DFV-TSM, Gruppo ATC (Aluminium Trevisan
Cometal)
- Accreditamento presso il mercato trade nazionale (serramentisti e progettisti)
- Brand awareness
- Posizionamento del prodotto 'Verniciatura per
infissi' presso il consumatore pugliese
- La comunicazione al TRADE è incentrata
sulla valorizzazione dei 10 anni di garanzia,
assicurati sulla verniciatura per infissi.
- Nella comunicazione al CONSUMER invece
il prodotto 'verniciatura per infissi', tradizionalmente poco percepibile in maniera a sé
stante, viene comunicato attraverso la costruzione di processi di senso di natura evocativa
- Folder commerciale
- Campionario colori e finiture
- Messaggio adv trade
- Messaggio adv consumer
Copywriter: Giuseppe P.Dimagli
Designer: Donata Bologna
Marketing: Tamara Dongiovanni, Valentina Pasquino
13
IL PORTFOLIO OLTRELINEA
Cliente
Obiettivi
Strategia
Output
14
Pefràn
- Riposizionamento istituzionale
- Accrescimento della brand awareness
- Supporto e ampliamento della rete di vendita
- Implementazione nuovo marchio: studio di
naming e realizzazione grafica
-Implementazione della rete di vendita
- Diffusione del prodotto a marchio all'interno
di negozi multimarca
- Attività di co-marketing
- Marchio e pay-off
- Naming
- Catalogo retail
- Catalogo Linea Contract
- Immagine coordinata
Copywriter: Giuseppe P. Dimagli- Designer: Silvia Ruggeri
Marketing: Tamara Dongiovanni - Marketing: Valentina
Pasquino
Fonti:
L’imprenditore è valore - l’impresa e l’imprenditore un patrimonio che vale, Maggio 2008
L’impresa Multiversale - Brochure Oltrelinea
www.gruppoltrelinea.com
www.gruppoltrelinea.com/it/oltrelinea_identita.php
www.gruppoltrelinea.com/it/libro_dei_servizi_oltrelinea.php
www.gruppoltrelinea.com/it/societa.php
www.gruppoltrelinea.com/it/presentazione_whycom.php
www.gruppoltrelinea.com/it/presentazione_consolidati_sas.php
www.gruppoltrelinea.com/it/presentazione_data_forma_italia.php
www.gruppoltrelinea.com/it/presentazione_tq_managment.php
www.gruppoltrelinea.com/it/presentazione_dc_promotion.php
www.gruppoltrelinea.com/it/presentazione_hgv.php
http://www.gruppoltrelinea.it/public/app/page_case_histories_scheda.php?id=215
http://www.gruppoltrelinea.it/public/app/page_case_histories_scheda.php?id=992
http://www.gruppoltrelinea.it/public/app/page_case_histories_scheda.php?id=457
15
LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA E IL MARKETING - UNA SIMBIOSI ATIPICA
Oggi possiamo affermare con certezza di vivere nell’era della comunicazione, siamo nell'era in cui
si vive per comunicare.
Marshall McLuhan, filosofo dei mass media, afferma che l’uomo si trova nell’età dei mezzi di
comunicazione, l’uomo comunica con i messaggi, basti pensare al suo postulato più famoso “il
medium è il messaggio”.
Egli afferma come ogni tecnologia è un estensione di noi stessi, estensione sia delle facoltà fisiche
ad esempio l’auto inteso come un prolungamento del piede e sia delle facoltà mentali in quanto
l’elettricità è l’estensione del nostro sistema nervoso.
L’elettricità, proprio il mezzo di cui l’uomo oggi non può più fare assolutamente a meno, McLuhan
afferma come “l’elettricità è la comunicazione per eccellenza” in quanto elemento rilevatore di
tutte le altre comunicazioni; l’elettricità è definito medium allo stato puro.
IL PROCESSO
medium
mezzo
messaggio
DELLA COMUNICAZIONE
È opportuno partire dalla definizione generale di comunicazione per poi avvicinarsi al nostro ambito d’interesse ovvero la comunicazione pubblicitaria.
La comunicazione, termine che deriva dal latino cum = con, e munire = legare, costruire; è
lo scambio d’informazioni per mezzo di segni tra sistemi, in particolare tra esseri viventi e tra
persone. La caratteristica fondamentale dei sistemi che comunicano è la capacità di interagire
comprendendo ciò che viene comunicato.
1.2
Nell'uso quotidiano, la comunicazione è lo scambio di pensieri tra esseri umani per mezzo della
parola, della scrittura, dei gesti, delle immagini.
L’uomo è considerato come un “animale sociale”, senza il contatto con i propri simili, nessun individuo della nostra specie sarebbe quello che definiamo “un essere umano”; l’interazione sociale
è fondamentale sia per lo sviluppo della personalità che per la maturazione biologica dell’individuo.
Lo strumento che rende possibile l’interazione sociale e quindi lo scambio, la cooperazione tra
gli uomini è la comunicazione. Gli uomini comunicano in molti modi, e per esprimere emozioni
diverse. La comunicazione è lo strumento principale attraverso il quale hanno luogo i processi di
17
socializzazione e di inculturazione dell’individuo.
La differenza tra la comunicazione umana e quella animale, sta nel fatto che l’uomo interagisce
con l’ambiente creativamente, e che ha una varietà di modalità espressive; ha insomma una comunicazione verbale-simbolica.
La comunicazione può definirsi quindi come la modalità attraverso cui s’instaurano, si strutturano,
si sviluppano le relazioni sociali e si afferma il “se” nel mondo come attori individuali e collettivi.
Tutto ciò che vediamo e ci informa su qualcosa è comunicazione visiva. Oggi dove c’è comunicazione c’è grafica.
Le elaborazioni di immagini attraverso la percezione visiva consente di ottenere informazioni utili
per la comprensione dell’ambiente circostante, per quella degli altri, per affrontare le situazioni e
i problemi quotidiani: tutto questo è un meccanismo di comunicazioni.
L’immagine è comunicazione; la comunicazione è un esigenza dell’essere umano ma anche della
società contemporanea. Essa è funzionale all’apparato di iniziative imprenditoriali, commerciali e
politiche, è in grado di influenzare e condizionare costumi e suggerire modelli di comportamento,
è in grado di caratterizzare e connotare l’immagine percepita di prodotti e servizi. La comunicazione conferisce un’identità visiva cioè coerenza del contenuto e riconoscibilità del messaggio.
Le nostre scelte sono spesso influenzate dall’immagine che un prodotto o servizio sono in grado di
trasmettere alla nostra mente. Scelte e decisioni sono spesso giustificate da motivi non razionali
ma emozionali.
I mezzi di comunicazione di massa hanno contribuito alla definizione di categorie sociali e di un
pubblico di consumatori.
Il mercato è il luogo dove si concretizza il rapporto tra produttore e consumatore, quindi tra chi
vende e chi compra.
Ormai alla presenza di un mercato globale la comunicazione assume un’importanza strategica;
nell’ambito della comunicazione si sono strutturate tecniche specifiche nate grazie a nuove professionalità, come quella del design grafico che copre un ruolo specifico all’interno dell’area della
comunicazione, egli è un esperto di tecniche della comunicazione visiva, un competente delle strategie di comunicazione e dei processi di percezione visiva.1
“In principio fu l’immagine. Parecchio tempo prima che l’essere umano fosse in grado di formare
delle frasi usando parole. Poteva già pensare per immagini”. Jorg Zintzmeyer
18
In particolare la comunicazione pubblicitaria vive in simbiosi con il marketing.
Si tratta di una simbiosi non certo semplice, potremmo dire conflittuale, ma inevitabile. Questo
perché il marketing e la comunicazione hanno grandi differenze culturali, metodologiche e funzionali nei rispettivi ambiti di competenza e spesso l’una nega l’utilità dell’altra.
La pubblicità non è più solo uno strumento di comunicazione, ma è diventato un vero e proprio
linguaggio.
La pubblicità è una forma di comunicazione applicata in quanto il mittente non solo comunica un
messaggio ma vuole raggiungere degli obiettivi aziendali valorizzando il prodotto.2
Sul piano comunicativo si vuole attirare l’attenzione, far comprendere il messaggio al destinatario,
creare coerenza tra forma e contenuto del messaggio, suscitare una reazione comportamentale.
La pubblicità quindi è l'arte di convincere i consumatori, è un ponte tra il prodotto o il servizio
e il consumatore. La pubblicità non è una strada da percorrere ma da tracciare. La pubblicità
rappresenta una forma di comunicazione unilaterale, in cui è sempre individuabile chi lo promuove, generalmente veicolata dai grandi mezzi di comunicazione di massa, rivolta a stimolare la
propensione al consumo.
La pubblicità è un fenomeno complesso e multidimensionale, la sua straordinaria complessità appare inversamente proporzionale alla sua apparente semplicità; fa parte della nostra vita quotidiana e presenta le caratteristiche della familiarità, della semplicità e dell’accessibilità. La pubblicità
è la risultante dell'operato di una serie di soggetti che, pur avendo ruoli e finalità ben distinte, sono
costantemente interagenti l'uno con l'altro generando una realtà di grande complessità.
La pubblicità ha ormai acquisito una propria autonomia espressiva e comunicativa ed è
diventata una sorta di metagenere all'interno del variegato scenario dei mezzi di comunicazione di massa.
Come ogni atto di comunicazione, la forza e il valore della pubblicità dipendono dal suo destinatario e la pubblicità deve essere rivolta a lui, pensata per lui, interessante per lui.
In pubblicità la fiducia si conquista con un processo graduale. La fiducia totale arriva solo come
risultato di tante piccole fiducie parziali che si concedono ai prodotti. Si è dimostrato che quando
qualcuno ha comprato un prodotto una volta è più disposto a prestare attenzione alla pubblicità di
quel prodotto, perchè sente la necessità di dimostrare a se stesso che la sua scelta è stata giusta
e il prodotto merita di essere usato. A questo punto il processo di costruzione della fiducia è solo
all'inizio.
L'annuncio che piace vende meglio. E più piace, più vende. La pubblicità più è attraente più è persuasiva. L'obiettivo numero uno della pubblicità è vendere, ottenere risultati nel breve periodo.
Il primo risultato che la campagna deve ottenere è che il consumatore vada in negozio e compri.
La pubblicità deve vendere oggi e costruire una marca per il futuro.
La pubblicità si è perfettamente integrata nella nostra vita, fa parte della nostra esperienza quotidiana e produce diversi benefici sociali.
Un prodotto è ogni cosa che ha la proprietà di essere adatta a soddisfare, direttamente o indirettamente, un'esigenza umana, quindi il prodotto è ciò che la campagna pubblicitaria deve vendere. Ciò
nonostante, alcuni pubblicitari dimenticano spesso questo principio. Nel prodotto stanno le chiavi
del successo o del fallimento, e il primo obbligo dei pubblicitari è conoscerlo. L'obiettivo evidente
è offrire un prodotto di cui il consumatore ha bisogno, a un prezzo che sia disposto a pagare. Se
non esiste questa situazione, o non si realizza nelle proporzioni desiderabili, è più facile cambiare
il prodotto che il pubblico. Il migliore investimento pubblicitario è migliorare il prodotto. Tutti
i prodotti sono migliorabili, talvolta con una facilità sorprendente: e farlo prima di qualsiasi campagna è sempre la cosa che più conviene al cliente. La buona pubblicità e i buoni prodotti stanno
bene insieme. Prima di fare pubblicità bisogna essere sicuri di avere un buon prodotto e lavorando
sulla pubblicità si può trasformare un buon prodotto in un prodotto migliore.
Nulla può sostituire un buon prodotto ma nel complesso mondo del marketing, il prodotto è molto
19
più che il bene in sè stesso. L'imballaggio (un buon imaballaggio deve informare e persuadere, deve
essere parte integrante del processo di comunicazione), il design, il posizionamento, il prezzo e la
distribuzione sono fattori determinanti che definiscono la sua personalità, e con questi dobbiamo
cercare le sue qualità differenzianti e i suoi vantaggi rispetto alla concorrenza.
Siamo circondati da marche che contano molto, fanno parte del nostro linguaggio, della nostra
vita quotidiana. Le marche sono così forti perchè sono una garanzia, e soprattutto un sentimento.
La pubblicità assume funzioni ben più ampie che non la semplice sollecitazione delle vendite; il suo
compito è divenuto quello di attribuire caratteristiche differenziali a prodotti sempre meno riconoscibili l'uno dall'altro al momento della produzione, di valorizzare la marca rispetto al generale
appiattimento di caratteristiche distintive obiettivamente riscontrabili dal consumatore. La pubblicità svolge il ruolo di riscattare i prodotti e i servizi da una crescente banalizzazione conseguente
sia alla diffusione degli stessi sia ad una altrettanto espansiva omologazione dei beni al momento
della produzione. I prodotti assolvono l'importante funzione di indicatore della collocazione, individuale o familiare, nella gerarchia degli status; il prodotto diviene segno, qualcosa che sta per altro,
un prodotto che conduce ad un mondo astratto, fatto di rappresentazioni e valori.
Gli oggetti che ci circondano parlano per noi.
“Le immagini e i segni caretterizzano l’economia. Nell’era della globalizzazione e dell’integrazione mondiale, i vecchi segni tradizionali, le parole d’ordine fondamentali e le identità sono passati
in secondo piano e inall…cosi sono scomparsi”. J.Z.
L'informazione è potere soprattutto se il pubblicitario sa organizzarla e ricavare le conclusioni utili
per i suoi obiettivi.
Per short list si intende la relazione mentale con le marche che per prime vengono in mente come
"preferite", "affidabili" o "migliori", quando pensiamo di comprare un certo prodotto di cui abbiamo
bisogno.
La pubblicità usa stimoli razionali ed emozionali, perché generalmente ciò che porta all'azione
non è il ragionamento, ma sono simboli legati al desiderio. La forza e il peso della ragione sono
indiscutibili.
La persuasione funziona a livello razionale ed emozionale, cosciente e subcosciente, le sensazioni
ricevute dalla pubblicità sono filtrate dal sentimento, dal pensiero e dalla volontà.
Il primo livello è dire al consumatore ciò che gli piace, il secondo è proporgli ciò che conviene, il
terzo è convincerlo a scegliere il prodotto o servizio offerto.
La pubblicità è molto condizionata dalle motivazioni, dagli atteggiamenti e dai comportamenti
del consumatore, ma il suo principale obiettivo è il compratore. Il compratore va segmentato e
targettizzato in base a strategie e obiettivi prefissati. Le strategie di comunicazione sono utilizzate
per costruire, cambiare e consolidare atteggiamenti.
I dieci principi generali della pubblicità sono:
- la buona pubblicità vende il prodotto oggi e costruisce la marca per domani;
- la buona pubblicità ottiene immediatamente l'attenzione del destinatario;
- la buona pubblicità contiene una forte idea di vendita e promette un beneficio interessante e
raggiungibile per il consumatore;
20
- nella buona pubblicità l'idea è semplice, chiara e si capisce subito;
- la buona pubblicità si distingue dalla concorrenza, dal resto della pubblicità e dal contesto;
- la buona pubblicità è memorabile;
- la buona pubblicità è rilevante per i possibili consumatori del prodotto;
- nella buona pubblicità la marca è integrata nell'idea centrale;
- la buona pubblicità non è un annuncio isolato, ma una campagna capace di continuare e diventare una risorsa;
- nella buona pubblicità il messaggio si adegua alle caratteristiche di ciascun mezzo, approfittando
di tutti i suoi vantaggi e accettando le sue imitazioni.
L’essenza del lavoro del marketing è la strategia, l’essenza del lavoro della comunicazione è
il messaggio3.
A questo punto risulta inevitabile parlare del marketing, proprio per quel stretto rapporto che
lega il marketing a tutto il processo della comunicazione. Il messaggio comunicativo e il prodotto
grafico risultano essere indiscindibili dalla logica del mercato.
Ecco perché le competenze di un esperto della comunicazione o di un designer grafico non possono
esulare da conoscenze, seppur elementari, di carattere economico, occorre conoscere le basi del
marketing, ma non solo, occorre avere conoscenze anche di arte, di tecnologie digitali, di semiotica, di sistemi produttivi.
Marketing è un termine anglosassone che indica ogni attività di analisi, organizzazione, pianificazione, promozione e distribuzione di beni e servizi.
Il marketing è quell’insieme di attività correlate rivolte alla presentazione del prodotto, alla pubblicità e alla vendita, rappresenta un universo di relazioni articolate che ingloba l’azienda, gli operatori della comunicazione (studi grafici, agenzie di pubblicità e comunicazione) e i dispensatori
su mezzi pubblicitari. Tutte queste attività si strutturano attorno al nucleo della comunicazione e
che prevede le specifiche attività di design.
Inizialmente il marketing era indirizzato solo all’analisi dei processi di trasporto e di distribuzione
delle merci, quindi alla vendita e distribuzione fisica del prodotto, perché le imprese erano orientate all’incremento della produzione. Intorno agli anni 40 del XX secolo il marketing si sviluppa
come pratica commerciale e di promozione pubblicitaria dei prodotti.
L’interesse delle imprese tende poi a spostarsi dalla produzione alla distribuzione. Le funzioni del
marketing si evolvono arricchendosi di contenuti scientifici e psicologici.
Si parla poi di “marketing oriented” perché non si produce più per vendere ma si vende per
produrre, si cerca quindi di soddisfare i bisogni dei consumatori. Ciò ha portato alla creazione di
nuovi bisogni per vendere i prodotti per soddisfarli.
Tra gli anni 60 e 70 si evolve il “marketing scientifico” e si afferma il concetto di “marketing
mix” ovvero l’insieme coordinato degli elementi del marketing predisposti al raggiungimento degli
obiettivi.
Negli ultimi venti anni, il marketing ha subito una rapida e forte evoluzione che ha segnato la
concezione stessa del marketing come ambito di ricerca. Soprattutto negli anni 80 c’è un cambio
di tendenza nel mercato in quanto l’offerta supera la domanda dei prodotti e dei servizi, vi sono
tecniche di studio e di lancio che si fanno sempre più ricercate, cosi il marketing diventa globale,
coinvolgendo non solo il reparto commerciale ma tutti i settori di un’azienda.
21
Negli anni 90 vi è nuovo concetto di marketing che si fa internazionale per la necessità delle aziende di gestire più mercati e prodotti in un raggio geografico allargato, e si fa anche diversificato
perché la società industriale si trasforma in una società rivolta ai servizi e all’informazione.
re e irrazionali; pensando in modo non omologato e creativo vi è così un temporaneo annullamento
della “valutazione critica”. Si presuppone che dalla quantità si arrivi alla qualità, integrando cosi
le varie proposte si arriva a delle idee originali e a una soluzione funzionale.
Il marketing è un universo di professionalità, competenze, funzioni, tecniche, strumenti, metodi,
sensibilità, conoscenze ed esperienze al servizio dell’azienda in tutte le sue fasi.
Il marketing fornisce all’area della comunicazione i dati utili per poter avvicinare, sedurre e conquistare il proprio target. La comunicazione inoltre stabilisce una relazione continuativa con il
target, in modo tale da fornire elementi di valutazione e di analisi del marketing, che saprà riutilizzarli per migliorare la progettazione del prodotto e dei servizi.
Il marketing cede alla comunicazione il compito di raggiungere l’obiettivo4.
Realizzazione
Approvata l’idea creativa che sta alla base della campagna, si passa alla sua realizzazione pratica,
elaborando gli esecutivi da consegnare poi alla distribuzione.
Distribuzione
La comunicazione, in stretta simbiosi con il marketing, prevede alcune attività essenziali nel corso
del processo comunicativo:
Vengono identificati o creati i canali commerciali più adeguati per distribuire il prodotto, capace
di far incontrare il prodotto con il suo target di riferimento.
Vi è la campagna di lancio se si tratta di un nuovo prodotto o di una campagna di sostegno, la
corporate image se la campagna deve svolgersi a favore dell’immagine della ditta, brand image se
a favore della marca o del prodotto.
Ricerca
Feedback
Occorre conoscere il mercato a cui si intende rivolgersi prima di produrre un servizio o prodotto,
in modo da determinare le politiche più opportune di prezzo, distribuzione, vendita, pubblicità, ecc.
E’ necessario controllare e analizzare la concorrenza, realizzare indagini motivazionali, quantitative e qualitative. Realizzare ricerche sui consumatori per capire quali siano le tendenze del mercato, gli atteggiamenti e i comportamenti dei consumatori verso le marche, occorre fare ricerche
anche sul lavoro creativo ovvero capire le reazioni del target alle idee pubblicitarie, packaging,
campagne pubblicitarie.
È il ritorno delle informazioni che permettono la verifica dell’efficacia di un messaggio o di una
campagna pubblicitaria; il processo di dialogo e feedback sulle opinioni che il cliente si fa sul
prodotto-azienda-servizio è basilare per ridefinire in progettazione quelle caratteristiche che avvicinerebbero di più il cliente al prodotto.
Analisi
I dati raccolti dai campioni presi in esame devono essere attentamente analizzati e interpretati,
soprattutto gli aspetti sociologici e psicologici.
Strategia
Tecnica di individuazione dei principali obiettivi da raggiungere in un determinato settore, il modo
opportuno e necessario per raggiungere tali obiettivi. È l’elemento fondamentale del piano di marketing che individua le linee generali della comunicazione.
Pianificazione
Costituita dall’individuazione degli obiettivi dell’impresa e dalla definizione delle strategie, delle
politiche e dei piani per realizzarle; specifica cosa sarà fatto, chi lo farà, quando sarà fatto, e
quanto costerà, in breve è l'elaborazione delle strategie.
Creatività
22
All’inizio di ogni nuovo progetto i creativi attraversano una vera e propria “crisi creativa” ma per
favorire questo momento in cui le idee mancano o non convincono si ricorre al “brain storming”,
letteralmente “tempesta di cervelli”. Il brain storming non è altro che una riunione nella quale i
creativi cercano di farsi venire tutte le idee possibili riguardo il progetto parlando a ruota libera.
Le proposte, soprattutto all’inizio, non devono essere razionali o realizzabili ma fantasiose, bizzar-
1
Clemente Francavilla, Progettazione grafica - le regole della comunicazione visiva tra design e advertising, Hoepli, 2007
2
Stefano Petrucci, Creattività – Tecniche e ruoli per comunicare, Cacucci Editore, 2008
3
ibidem
4
ibidem
http://www.wikipedia.it/
http://parole.alice.it/parolecgi/ControlServletParole
http://www.demauroparavia.it/35086
23
L’agenzia di comunicazione si occupa della creazione e della progettazione di tutta la strategia di
comunicazione.
Un’agenzia di comunicazione è principalmente un’impresa di conoscenze, con una struttura spesso
complessa, costituita da uno staff di professionisti specializzati in ambiti diversi che lavorano insieme, integrando le loro competenze specifiche.
Generalmente un’agenzia di comunicazione, che si tratti di un’azienda di piccole o grandi dimensioni, è divisa al suo interno in almeno tre settori: area tecnico-scientifica, area commerciale,
area creativa ed effettua un servizio completo. In genere un’agenzia di questo tipo racchiude in se
numerosi reparti specifici che collaborano vicendevolmente.
Un’agenzia si dice a “servizio completo o full service” se è in grado di risolvere svariati compiti
come programmare la campagna pubblicitaria; ideare, progettare e realizzare messaggi; pianificare i messaggi con l’utilizzo di media e di veicoli appropriati; prenotare e acquistare gli spazi e i
tempi pubblicitari; controllare i messaggi diffusi.
Le grandi agenzie sempre più spesso si avvalgono di contributi esterni come studi grafici, aziende
di vario tipo esterne e professionisti free lance5.
La struttura e l’organizzazione di un’agenzia di comunicazione è molto varia, è possibile tuttavia
individuare una struttura di base ideale che include tutte le funzioni che in qualche modo è possibile rintracciare in tutte le agenzie.
Nell’agenzia di pubblicità troviamo un management che oltre a definire le linee guida dell’azione
aziendale in genere lavora attivamente nell’ambito pubblicitario oltre che in quello gestionale.
LA STRUTTURA DELL'AGENZIA
DI COMUNICAZIONE
1.3
25
I diversi servizi che ritroviamo all’interno di un’agenzia di comunicazione sono i seguenti.
Il Servizio Amministrativo si occupa di tutti gli atti amministrativi e fiscali, quindi del conto
economico e di tutta la complessa contabilità dell’agenzia di comunicazione, dell’articolato movimento di denaro fra clienti, fornitori e media. Il reparto amministrativo svolge nell’agenzia anche
il ruolo di gestione del personale.
Il Servizio Clienti in cui opera la figura dell’account executive, ossia la persona che tiene i contatti fra il cliente e l’agenzia, analizza i problemi del cliente, cerca di risolverli, si fa suo portavoce
all’interno dell’agenzia e dell’agenzia presso il cliente. Questo reparto è responsabile di tutte le
operazioni dell’agenzia.
Il Servizio Marketing svolge una precisa e capillare attività di pianificazione, organizzazione e
gestione della struttura aziendale, offrendo alle imprese un servizio di consulenza globale su programmazione strategica aziendale; ricerche di mercato; pianificazione, organizzazione e gestione
della forza vendita; studio di piani di marketing-mix; piani di marketing strategico-operativi; analisi della concorrenza; previsione delle vendite; valutazione di investimenti per il lancio di nuovi
prodotti; analisi di problematiche distributive ed individuazione di nuovi canali distributivi.
Il Servizio Creativo, dove nascono le idee, si occupa della realizzazione delle campagne pubblicitarie, è dominato dalla figura del copywriter, colui che scrive e si occupa dei testi e dell’art director che si occupa della parte visiva, entrambi rispondono alla supervisione del direttore creativo.
Essi devono tradurre i concetti pubblicitari in campagne che sappiano interessare e persuadere il
pubblico.
Il Servizio Media pianifica i budget amministrativi sui media più adatti e acquista gli spazi per
conto dei clienti. Gli esperti media conoscono perfettamente il mondo dei media e devono essere dei
bravi negoziatori per acquistare gli spazi e i tempi necessari per la campagna di comunicazione.
Si occupa quindi di collocare le pubblicità sui mezzi migliori, seguendo quindi tutto il processo
di pubblicazione dello spot: dall’acquisizione degli spazi pubblicitari alla fase di controllo post
pubblicazione.
Il Servizio Promozione si occupa dell’ideazione e gestione operativa sui media. Si occupa anche
di promozione al consumatore e di tutto ciò che non sia pubblicità classica, come mailing, concorsi, pubblicità diretta, animazione, merchandising e tutto ciò che può aiutare a promuovere le
vendite.
26
Il Servizio Produzione ha il ruolo di far realizzare materialmente i progetti ideati dal reparto
creativo dell’agenzia di comunicazione. Vi lavorano esperti di stampa e di produzione audiovisiva,
oltre che l’art buyer che ha il compito di reperire modelli, fotografi, illustratori, stilisti per la realizzazione degli spot.
Questo reparto si occupa di far realizzare tutto il materiale pubblicitario comunicazionale, controllare le stampe e la qualità dei vari materiali, cercare i fornitori più adatti e essere in costante
contatto con essi affinché il materiale necessario pronto per la successiva distribuzione.
5
M.Privitera, T.Peraglie, R. Soccio, La grafica tra marketing e progetto, Clitt, 2003.
27
All’interno dell’agenzia di comunicazione troviamo numerose figure professionali ognuno dei quali
ha delle competenze in settori specifici. Spesso queste figure professionali e le loro rispettive competenze appaiono molto distanti tra loro ma in realtà si integrano vicendevolmente ottenendo così
una strategia di comunicazione funzionale.
Tutte queste figure devono essere propense al lavoro di gruppo quindi alla cooperazione e alla
collaborazione reciproca, ma soprattutto all’umiltà. Non serve a nulla essere il più competente e il
più preparato se non si è poi in grado di mettere le proprie conoscenze a disposizioni degli altri ed
essere disposti ad accettare in maniera costruttiva le critiche; solo questo può favorire la crescita,
individuale e collettiva, sia a livello professionale sia a livello personale.
Nessuna delle singole figure conterebbe nulla se non ci fossero le altre. Il miglior risultato lo si
ottiene lavorando in team in quanto tutte le figure di seguito elencate apportano, durante lo svolgimento del lavoro, le proprie conoscenze e le proprie idee indispensabili alla buona riuscita del
lavoro e al suo successo.
L’Amministratore copre il ruolo di maggiore responsabilità, egli rappresenta direttamente e personalmente l’azienda nel suo complesso, ne risponde per prima persona da tutti i punti di vista. Si
occupa di tutti gli atti amministrativi e fiscali, ha la responsabilità di prendere tutte le decisioni
riguardo l’azienda, firme dei contratti con clienti e fornitori, si occupa della selezione delle decisioni riguardanti gli aspetti economici e finanziari dell’azienda.
LE FIGURE PROFESSIONALI
L’Account, abbreviazione di account executive, è la figura professionale che fa da intermediario
tra il cliente e l’agenzia, in modo da tradurre le strategie di marketing e sintetizzarle in un brief
funzionale alla definizione della strategia di comunicazione.
Attraverso svariati briefing quindi egli analizza dapprima gli obiettivi che il cliente vuole perseguire in termini di pubblicità e di marketing. Entrato in possesso di tutte le informazioni necessarie,
provvede a trasmetterle ai colleghi dell’agenzia che ne svilupperanno la campagna.
All’interno di un’agenzia di comunicazione egli ha la responsabilità dell’organizzazione, di far
ottenere, nei costi e tempi preventivati, il servizio migliore al cliente.
Egli ha una buona cultura generale, conoscenza del marketing, dei mezzi e dei problemi della produzione, deve conoscere i linguaggi dei media e le varie tecniche di comunicazione, è un esperto di
metodologie progettuali e deve avere buoni doti di diplomazia.
DELL'AGENZIA DI COMUNICAZIONE
Il Marketing Analyst o analista di mercato opera all’interno dell’area del marketing strategico,
si occupa di tutta quell’attività di analisi che prepara il terreno alle decisioni di marketing operativo.
Egli deve analizzare e capire la composizione del mercato, la dinamicità dell’offerta e il possibile
trend della domanda, prevedere le esigenze e le preferenze dei consumatori, fare attività periodica
di benchmarking*6 per capire le differenze della propria azienda rispetto alla concorrenza.
Il marketing analyst deve avere ottima conoscenza di marketing, di informatica e di statistica.
1.4
Il Brand Manager è il responsabile della progettazione, presentazione e promozione di una linea di prodotti. Si occupa della definizione dell'identità di specifici prodotti/marchi o programmi
nell'ambito della comunicazione e del marketing, a partire dalla declinazione dei valori di marca
29
(analisi e definizione del brand, strategie di marca, concept di comunicazione e creative brief) fino
all'identificazione dei criteri di utilizzo dei diversi canali di comunicazione.
Il brand manager coordina generalmente un team multidisciplinare che comprende esperti di marketing, creativi e componenti che possono provenire da diverse funzioni.
Egli deve possedere un’ottima cultura economica e commerciale, ottima conoscenza del marketing
e della lingua inglese, deve avere doti di creatività, attitudine alla leadership e alla negoziazione,
ottime capacità decisionali, comunicative e gestionali e uno spiccato orientamento al risultato.
Lavorando a stretto contatto con numerosi soggetti, risulta fondamentale l'attitudine al lavoro di
gruppo.
Il Brand Management è l'applicazione delle tecniche di marketing a uno specifico prodotto, linea
di prodotto o marca (brand). Lo scopo è aumentare il valore percepito da un consumatore rispetto
a un prodotto, aumentanto di riflesso del valore del marchio. Gli operatori del marketing vedono
nella marca la "promessa" implicita di qualità che il cliente si aspetta dal prodotto, determinandone così l'acquisto nel futuro.
Un giusto brand management genera un aumento delle vendite, rendendo il prodotto più appetibile
rispetto a quelli della concorrenza.
Il Product Manager coordina le attività di creazione e sviluppo dei prodotti con i gusti e i bisogni
del mercato.
Si occupa di definire le strategie di successo di un prodotto.
È un coordinatore di persone e risorse per la progettazione, la realizzazione ed il controllo di tutte
le attività inerenti al marketing, per quanto riguarda un prodotto o una linea di prodotti. Pianifica
gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a realizzare la produzione e la successiva commercializzazione di un prodotto o di una linea di prodotti. Stabilisce le potenzialità di vendita e gli
obiettivi annuali ed elabora analisi economiche di redditività del prodotto; decide l'accesso a un
mercato attraverso l'analisi delle esigenze del consumatore e il monitoraggio costante dei trend di
mercato, sceglie gli strumenti più idonei per la divulgazione di un prodotto o servizio (pubblicità,
direct marketing, promozioni, sponsorizzazioni).
Il product manager coordina, dal punto di vista operativo, le varie funzioni aziendali che concorrono alla realizzazione della sua strategia, soprattutto il settore produzione e le aree tecnica/risorse
umane.
Ulteriore ambito d'intervento è quello della gestione degli investimenti pubblicitari, la ricerca e
lo studio per il costante affinamento della qualità e dell'efficacia della comunicazione relativa al
prodotto.
Il product manager deve avere conoscenze tecnico-scientifico o economico, ottime conoscenze di
marketing, di statistica e un'ottima padronanza dei sistemi informatici.
Le caratteristiche soggettive dell’product manager sono la capacità organizzativa e decisionale, la
predisposizione a lavorare in team, la precisione, la capacità di analisi, la flessibilità mentale, la
creatività e l'orientamento al cliente.
All’interno del Reparto Media troviamo diverse figure.
Il Media Planner è lo stratega della pianificazione pubblicitaria, dalla scelta dei mezzi come tv,
30
radio, affissione, giornali ecc., alla scelta dei tempi dedicati alla comunicazione, cioè alla frequenza del messaggio e alla copertura della fascia di utenza e dell’area geografica.
È colui che sceglie tra i vari tipi di media e tra le varie testate o emittenti quella più adatta alla
pubblicità che si vuol lanciare. Per fare questa scelta si basa sulle caratteristiche dei destinatari
della pubblicità, sulle caratteristiche di ciascun medium, sul periodo di tempo entro il quale andrà
sviluppata la campagna, sulle caratteristiche strategiche e tattiche della campagna stessa, sull’impiego che fa la concorrenza dei media, e sull’atteggiamento dei commercianti cioè di chi poi alla
fine vende i prodotti alla gente. Ma in particolar modo si basa su quanti soldi sono stati messi a
disposizione per la campagna.
Il Media Researcher è colui che si occupa della raccolta, dell’aggiornamento e dell’integrazione
di tutti i dati utili relativi al mondo dei media.
Il Media Buyer o Art Buyer è colui che si occupa di acquistare gli spazi pubblicitari presso le
concessionarie di pubblicità. Conosce le procedure di contatto, di contrattazione e d’acquisto, è in
grado di negoziare e scegliere le offerte ottimizzando la disponibilità economica del cliente.
Quindi prenota quando e quante volte ad esempio uno spot dovrà andare in onda durante una
giornata, stipula un contratto relativo a questo, e controlla che tale contratto venga rispettato,
portando avanti eventuali contestazioni.
Si occupa anche degli acquisti d'arte, cioè cerca i fotografi, i modelli, gli oggetti, le location, gli
illustratori e ne segue anche la parte contabile, preventivi, fatture ecc.
Tutte e tre queste figure contribuiscono alla stesura di un documento molto importante ovvero il
Piano Media che è il prodotto finale del reparto mezzi.
Lo Strategic planner sviluppa un’analisi situazionale cioè prende in considerazione la condizione
dei consumatori, del prodotto, dell’impresa, della marca, del mercato e della concorrenza alla luce
degli obiettivi strategici e tattici dell’utente che ha commissionato la campagna pubblicitaria.
Egli deve predisporre e pianificare la strategia di comunicazione della marca compiendo una serie
di altre operazioni come l’elaborazione di scenari di mercato, l’analisi di target e di comunicazione della concorrenza, la scrittura del creative brief, la definizione di positioning, architetture di
marca, communication plan.
All’interno dell’agenzia lo strategic planner deve saper collaborare con tutti, anche se i suoi principali riferimenti sono i direttori creativi e i clienti sui vari brand.
Bisogna avere un ampio bagaglio di competenze tecniche e possedere approfondite conoscenze
nell’ambito delle ricerche, dei media e del marketing. Risultano fondamentali la creatività e la curiosità per tutti i campi della comunicazione, altre attitudini sono la logica, l’intuito e la flessibilità
in quanto deve collaborare con tante figure differenti.
Il Direttore Creativo è colui cui spetta la direzione del reparto creativo dell’agenzia e la direzione
ed il coordinamento del lavoro della coppia creativa, nonché la verifica dei progetti elaborati in
conformità agli obiettivi di marketing e di comunicazione prefissati.
A lui spetta il compito di formulare il brief creativo e trasmettere le informazioni all’art director
ed al copywriter, tracciando così le linee guida per l’ideazione dei progetti creativi, quindi egli è
responsabile di tutto ciò che esce da questo reparto.
Questa figura professionale ha una notevole esperienza costruita all’interno dell’agenzia di comu-
31
nicazione ed una grande conoscenza dei meccanismi che la regolano.
Il Copywriter crea e redige i testi pubblicitari e lavora in modo costante e complementare con l’art
director, costituendo la famosa “coppia creativa”.
Essenzialmente il copy ha alle spalle una formazione umanistica, deve possedere grande capacità
di sintesi e invenzione verbale, deve essere in grado di giocare con le parole e effettuare una costante ricerca di originalità e innovazione in modo tale da creare testi e slogan efficaci che possano
attirare l’attenzione del pubblico.
L’ Art Director è il responsabile del gruppo dei grafici e lavora in coppia con il copywriter. Egli
identifica le figure più idonee alla realizzazione del progetto, gestisce e motiva il team dei creativi
quindi è il supervisore di ogni campagna pubblicitaria, dalla proposta della tecnica alla scelta
strategica dei canali e del tono della comunicazione.
Egli traduce gli obiettivi di marketing aziendali in obiettivi di comunicazione, sulla base del brief
ricevuto dall’account e dal direttore creativo, trasformando i concetti in immagini determinando,
insieme al copy, i contenuti del messaggio pubblicitario.
Per quanto riguarda il background formativo, di solito, l'art director ha una formazione artistica
e una buona cultura generale. Egli deve avere ottima conoscenza dei programmi di grafica, delle
tecnologie web, delle piattaforme Pc/Mac ed avere competenze sulla stampa artistica e sulle tecniche di impaginazione, di composizione grafica, di packaging e di fotografia.
Le caratteristiche personali dell'art director sono il gusto, l’intuizione, l’estro, la fantasia, la sensibilità e l’ironia e deve essere sempre al passo con i tempi, per poter intuire e anticipare le ultime
tendenze della società e delle mode.
Il Graphic Designer è colui che si occupa di tradurre visivamente un’idea. Come l’art director deve
avere possedere una grande cultura generale, deve essere un esperto di tecniche della comunicazione visiva e dei processi di percezione visiva, essere competente delle strategie di comunicazione.
Il graphic designer in poche parole è il progettista grafico che si occupa di grafica pubblicitaria,
di immagine coordinata, di editoria, di packaging, ecc.
Il Producer coordina la realizzazione materiale delle idee creative, individua i fornitori adatti,
controlla costi, tempi, qualità tecnico-esecutive. Egli cura i rapporti con i professionisti e fornitori
esterni all’agenzia, controllando la qualità tecnica del materiale e la puntualità delle consegne. In
particolare TV producer e Radio producer si occupano rispettivamente del mondo televisivo e di
quello radiofonico selezionando le case di produzione adatte e assistendo tutto il lavoro di realizzazione.
Il Relatore Pubblico crea, coordina e sviluppa le relazioni necessarie e strategiche tra l’agenzia
e gli interlocutori. Egli cura l’attività dell’ufficio stampa promuovendo la pubblicazione di redazionali, cura i rapporti con i mezzi d'informazione, organizza gli eventi, le conferenze, i dibattiti
e le convention.
32
6
Con il termine Benchmarking nel marketing ed in special modo nel Marketing Mix si definisce una
fase dell’analisi della concorrenza relativa allo studio approfondito dei prodotti e/o servizi presenti sul
mercato, al fine di migliorare la propria strategia. Essendo basato sul confronto il Benchmarking è uno
strumento per un miglioramento organizzativo. www.wikipedia.it
33
Nell’elaborazione di una strategia di comunicazione e di una campagna pubblicitaria, possiamo
rintracciare in linea generale alcune fasi che definiscono tutto il percorso creativo, partendo dal
lavoro di ricerca e di raccolta dati indispensabile per la successiva fase creativa.
Fase A
RACCOLTA DATI
LE FASI FONDAMENTALI
- brief
Fase B
DEFINIZIONE
STRATEGICA
DELLA CAMPAGNA
- scelta della figura retorica
- scelta dello stile visuale
DI COMUNICAZIONE
Fase C
PROGETTO
- rough
- layout
- esecutivo
Fase D
VERIFICA
1.5
schema tratto da7
- corrispondenza proposta strategica/piano marketing
- argomento su un campione di target
- corrispondenza argomenti visivi
35
Documento di briefing
È un documento che sintetizza in forma scritta i vari incontri tenuti tra l’agenzia e il cliente, dove
si analizzano gli obiettivi, in termini di marketing e pubblicità, che il cliente vuole ottenere.
Contiene quindi gli obiettivi dell’azienda, la sua mission, la tipologia del prodotto, l’immagine del
prodotto e il budget previsto.
Piano di marketing
È fondamentale per stabilire l’area in cui si troverà il prodotto studiando la concorrenza che si
trova all’interno della stessa fetta-area di mercato, così da formulare una strategia affinché il
prodotto possa competere sul mercato.
Con questo documento l’agenzia fissa gli obiettivi del marketing aziendale e dell’azione di comunicazione. Occorre definire il posizionamento del prodotto, i suoi punti di forza ovvero i vantaggi che
offre rispetto agli altri prodotti sul mercato e le caratteristiche innovative.
Si studia il target cioè la tipologia di consumatore al quale è indirizzato il prodotto, la concorrenza
del mercato e la tipologia di distribuzione sul mercato.
Attraverso la comunicazione si definisce se introdurre nel mercato un nuovo prodotto o se migliorare l’immagine e la credibilità di un prodotto o di un azienda.
Brief d’azienda
È il documento che contiene gli elementi di strategia, individua e definisce gli obiettivi, e contiene
gli spunti per la creatività quindi contiene anche le coordinate entro le quali dovranno muoversi i
creativi per l’ideazione della pubblicità vera e propria.
Un brief dovrebbe contenere le seguenti informazioni e contenuti affinché il gruppo di lavoro possa
identificare una soluzione adeguata al progetto:
- presentazione
- la mission e valori
- il posizionamento sul mercato
- l‘identità aziendale
- la presentazione del prodotto
- analisi della concorrenza
- gli obiettivi che l’azienda vuole raggiungere. la tipologia di comunicazione che si vuole trasmettere
- il target a cui la comunicazione è indirizzata
- il tempo e il budget a disposizione
Brief creativo
È un documento redatto per la coppia creativa nel quale viene indicato il concept, il mood e l’idea
visiva del messaggio comunicazionale e dovrebbe contenere i seguenti elementi:
creda, che cosa vogliamo che il consumatore senta.
- Elementi di guida all'esecuzione cioè quali sono il linguaggio e il tono più appropriato per ottenere l'attenzione del target, gli elementi visual o copy ritenuti essenziali per la comunicazione8.
Copy strategy
È la strategia creativa ovvero il piano che mette a punto le proposte di comunicazione in funzione
agli obiettivi individuati nel piano di marketing. Evidenzia le scelte strategiche proposte dall’agenzia per il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione.
Ha il compito di identificare nel modo più preciso possibile gli elementi che costituiscono la base
sulla quale i consumatori sceglieranno un prodotto preferendolo.
In questo documento si individuano vari elementi come le caratteristiche del target e quindi della
fascia di pubblico a cui è indirizzata la comunicazione.
Il ‘consumer benefit’ è la promessa fatta al consumatore, ciò che spinge a scegliere quel particolare prodotto rispetto ad altri analoghi proposti della concorrenza.
La ‘reason why’ è l’argomentazione di prova che rende più credibile la promessa, è la conferma
della promessa fatta ai consumatori.
La ‘supporting evidence’ dimostra l‘attendibilità della promessa, si tratta di dimostrazioni a supporto delle affermazioni fatte.
Il tono, cioè la tipologia di carattere comunicativo da usare ovvero ironico, sentimentale, serio,
enfatico, professionale ecc. e lo stile visuale.
La copy strategy fornisce quindi una guida all'agenzia e al reparto creativo.
Iter progettuale creativo
Nel presentare l’idea al committente è necessario focalizzare e esprimere i concetti chiave in modo
chiaro, e proporre più di un’idea per la strategia creativa e discutere con il cliente in modo che egli
possa scegliere tra più alternative. L’iter progettuale presenta varie vasi di visualizzazione, partendo da dei bozzetti fino ad arrivare, attraverso fasi sempre più complete, al lavoro definitivo.
Il ‘rough’ è un bozzetto in formato ridotto, solitamente realizzato a mano, in maniera sintetica,
serve a definire l’idea base, quello che si intende realizzare. Dopo la selezione dei rough si realizzano dei layout più elaborati anche al pc, che saranno oggetto di analisi e discussione fino alla
produzione del ‘finished layout’: una copia del prodotto finale da presentare al cliente. Nel caso
del packaging avremo un ‘mock up’ che è sempre una copia del prodotto finale e deve simulare
alla perfezione la confezione definitiva, viene usata ad esempio per le riprese fotografiche o cinematografiche. Nel caso di uno spot avremo uno ‘storyboard’ che consiste in una serie di disegni
dove sono disegnate le singole inquadrature e dove sono riportate delle note con i commenti alla
scena, i dialoghi, i suoni, la musica. Infine si produce ‘l’artwork’ che è il documento grafico finale
da consegnare alla produzione.
Media planning
- Obiettivo del posizionamento di marca, cioè a chi è indirizzato il prodotto, che cosa fa per loro,
come lo fa, come vogliamo articolare questo beneficio.
- Obiettivo di comunicazione cioè quali sono le risposte che l’agenzia vuole ottenere dal target al
quale si rivolge, che cosa vogliamo che il consumatore noti, che cosa vogliamo che il consumatore
36
Approvata una campagna pubblicitaria si passa alla sua realizzazione. Fin dalle fasi iniziali, quindi dal brief, sono definiti i mezzi sui quali veicolare i messaggi pubblicitari, si sono fissati i tempi
e il budget per la realizzazione. Importante è focalizzare il target e la tipologia di media che usa
maggiormente così da definire il tipo di comunicazione e i mezzi sui quali veicolarla e quindi ana-
37
lizzare anche l’utilizzo che la concorrenza fa dei media.
Presentazione elaborati
Psicologicamente è importante che la presentazione sia di qualità perché il primo contatto visivo è
quello che conta maggiormente in quanto crea subito un’impressione positiva o negativa.
La presentazione all’interno dell’agenzia non comporta molte difficoltà perché il fine è quello di
migliorare l’idea, renderla pronta per la presentazione al cliente, comunque le figure più temibili
risultano essere quelle del direttore creativo e dell’account.
È cosa opportuna, quando si presenta il progetto, tornare al briefing tenuto inizialmente per dimostrare che le scelte sono in linea con le proposte originarie. Occorre avere buone doti di comunicazione, ascoltare e reagire in modo positivo alle critiche, agli errori e alle eventuali correzioni.
La presentazione al cliente è forse la parte più problematica perché non occorre solo spiegare
quello che è stato fatto, ma occorre “vendere” il proprio lavoro. La presentazione inizia con una
carrellata del prodotto, del mercato, delle strategie di comunicazione seguite e delle ricerche effettuate.
La presentazione dell’idea è fatta dalla coppia creativa, essi devono tirar fuori tutta la loro abilità,
sia nell’esposizione del progetto, dimostrando sicurezza, sia nella presentazione dei layout o degli
storyboard in modo da attirare quanto più l’attenzione del cliente, cercando di essere convincenti
e persuasivi.
Feedback
Indica i risultati di un qualsiasi tipo di messaggio, utilizzate per lo studio , l’interpretazione e la
quantificazione degli effetti ottenuti dalla comunicazione.
Prima, durante e dopo l’attuazione di una campagna pubblicitaria si effettuano indagini per verificare l’efficacia che essa ha sul target, si tratta dei pre-test e post-test.
In modo particolare i post-test si effettuano dopo la realizzazione della campagna per verificare
la sua efficacia, valutare l’impatto del messaggio sui consumatori.
Si comprende come e quanto funzioni il messaggio attraverso i vari passaggi sui mass media e
quanto contribuisca alla costruzione dell’immagine del prodotto, della marca o del servizio. Grazie a ciò si può intervenire, sulle successive campagne, con delle modifiche del messaggio o con dei
cambiamenti del piano media.
Scelta fornitori
Approvata tutta la campagna dal cliente vengono identificati i fornitori più adeguati per eseguire
materialmente il lavoro di produzione, quindi si commissionano i lavori a tipografie, studi grafici,
centri stampa e service di varia natura.
Distribuzione
È il momento in cui si danno disposizioni alle varie concessionarie di pubblicità riguardo la distribuzione del materiale pubblicitario sui vari mass media, che si tratti di materiale video o
cartaceo.
Possiamo avere varie tipologie di campagne pubblicitarie come la campagna di lancio, la corporate
image e la brand image.
Molto usati nella diffusione delle informazioni sono l'annuncio redazionale e il comunicato stampa.
L’annuncio redazionale è un messaggio pubblicitario aziendale che va sulla stampa sottoforma di
articolo, simile agli altri presenti nei quotidiani e nei periodici, adottando un linguaggio meglio
compreso dal pubblico del mezzo, usando la forma indiretta e analitica. Il redazionale comunque
risulta molto persuasivo, anche più della normale pubblicità aziendale. Tanti utenti lo hanno constatato e lo usano sempre più spesso, specialmente nelle pagine a tema unico sui quotidiani.
I comunicati stampa sono tutte quelle notizie che arrivano ai giornali dal mondo pubblicitario, allo
scopo di presentare un avvenimento aziendale, come l'inaugurazione di uno stabilimento, il lancio
di un prodotto, un congresso scientifico promosso da un'azienda9.
38
7
Clemente Francavilla, Progettazione grafica - le regole della comunicazione visiva tra design e advertising, Hoepli, 2007
8
Riccardo Cervelli, Giuseppe Mariani, Manfredi Vinassa De Regni, Come fare pubblicità, Sperling &
Kupfer Editori, Piacenza 1999.
9
ibidem
FINE PARTE PRIMA
39
“Avere un’idea è un pò come innamorarsi:
l’eccitazione è al massimo durante il primo incontro”
Lisa Collier Cool
Parte
Seconda
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Il progetto “L’imprenditore è Valore” nasce e si sviluppa attorno ad una ricerca e un indagine effettuata da Confindustria
Gruppo Giovani su un campione casuale di individui, al fine di conoscere la percezione e l’effettivo pensiero dei giovani sulla
figura dell’imprenditore.
L’indagine è stata eseguita in collaborazione con il Dipartimento di Statistica della Facoltà di Economia dell’Università di Lecce su un campione casuale di giovani di età compresa tra i 10 e i 25 anni, distribuendo nelle scuole elementari, medie e superiori di alcuni comuni della provincia di Lecce, e presso l’Università del Salento, un questionario composto da alcune domande.
È stato chiesto ai ragazzi di riflettere sulla figura dell’imprenditore, attraverso la scelta di alcune definizioni oppure la selezione di aggettivi. Si è proposta l’identificazione con noti imprenditori locali e nazionali, si è esaminata l’eventuale differenza tra
imprenditori meridionali e settentrionali, e si è chiesto infine di esprimere un giudizio sulla capacità delle istituzioni scolastiche
di diffondere la cultura d’impresa.
I risultati dell’indagine hanno confermato l’ipotesi di partenza secondo cui vi è una confusa percezione dell’immagine dell’imprenditore, più protesa verso la negatività che verso la stima.
Dalla sintesi dei dati, la definizione che si profila è: “L’imprenditore è colui che gestisce un’azienda, è un uomo ricco, astuto,
intraprendente, la cui attività risulta benefica per la collettività, nonostante delle differenze a seconda che operi nel nord o
nel sud d’Italia.” Due aggettivi su tre connotano l’immagine complessiva di contorni poco netti e disegnano attorno alla figura
dell’uomo di impresa un’aurea equivoca, sbilanciata verso la plutocrazia e l’opportunismo, piuttosto che verso la creatività e
la produttività.
È questo dato che il progetto “L’imprenditore è Valore” intende invertire e quindi stimolare le nuove generazioni ad assumere
un ruolo attivo per il miglioramento del loro futuro credendo sempre più nella necessità di recuperare la figura dell’imprenditore.
L’obiettivo del progetto è fornire ai giovani, all’opinione pubblica ed alle istituzioni un chiaro quadro delle dinamiche e dei
valori che definiscono la figura dell’imprenditore, attraverso quindi la sensibilizzazione e la conoscenza reale della sua figura
e del suo ruolo.
“L’Imprenditore è Valore” si rivolge sia alle giovani generazioni alle quali si cerca di trasmettere i valori fondati sulla legalità
e l’onestà su cui fondare l’imprenditoria e quindi rilanciare un immagine positiva dell’imprenditore, molto spesso oscurato da
episodi di corruzione e immoralità, ma anche ad Istituzioni, Imprenditori, Magistrati, Media con lo scopo di promuovere e
diffondere la cultura imprenditoriale.
Motivo conduttore dell’intero progetto è il Valore, nelle sue espressioni migliori ovvero legalità, conoscenza, cooperazione,
creatività.
Questo è il motivo conduttore delle due pubblicazioni realizzate, di cui una istituzionale destinata agli interlocutori principali
della vita pubblica dell’impresa e dell’imprenditore, mentre l’altra rivolta ad un target giovane caratterizzata da uno stile
giovanile a mò di fumetto.
L’obiettivo che il progetto si prefigge quindi è il riposizionamento della figura dell’imprenditore.
Attraverso diversi strumenti, dalla partecipazione attiva dei promotori alla divulgazione, dalla pubblicazione dei fascicoli
all’organizzazione di eventi.
“L’imprenditore è Valore” si presenta come un progetto attivo, infatti, il progetto si è concretizzato mediante un evento tenutosi
il 12 Maggio 2008 presso l’Ecotekne dell’Università del Salento durante il quale vi è stata la presentazione dell’intero progetto
e delle due pubblicazioni promosse dal Gruppo Giovani Imprenditori e dal Gruppo Oltrelinea e una conferenza incentrata sul
tema dei rapporti tra l’imprenditoria e i media, l’informazione, la giustizia e il mondo della formazione.
Durante la conferenza sono intervenute varie personalità di spicco rappresentanti delle varie istituzioni prese in esame come
magistratura, media e istruzione.
Inoltre altra iniziativa all’interno del programma è stato il “Manager 2008…on the web”, un business game al quale anno
partecipato alcune scuole superiori salentine che hanno avuto la possibilità di cimentarsi con le dinamiche del mercato e con
le tematiche dell’impresa. Questo progetto, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori dal Gruppo di Lavoro Formazione e
Capitale Umano delle Scienze del Terziario Avanzato di Confindustria Lecce, ha la finalità di promuovere la cultura d’impresa
tra le nuove generazioni.
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IL GRUPPO DI LAVORO
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45
L’IMPRENDITORE È VALORE
L’EVOLUZIONE DI UN PROGETTO: DAL BRIEF AL FEEDBACK
L’imprenditore è valore, a mio avviso, è stato un progetto atipico-particolare, non in senso negativo, per un semplice motivo: la Why Com, l’agenzia di comunicazione a cui è stata affidata la progettazione e realizzazione delle due pubblicazioni e dell’evento promozionale, fa parte del Gruppo
Oltrelinea, il cliente che ha commissionato il tutto.
Quindi ritengo che non vi sia stato il solito rapporto cliente-agenzia, ma lo definirei, forse banalmente, più confidenziale o quanto meno interno, perchè la sede delle due aziende è la medesima.
Per quanto riguarda i vari documenti redatti da un’agenzia di comunicazione per la pianificazione
del lavoro, ogni agenzia ha delle proprie regole e un proprio modo di lavorare. Ciò dipende dalla
grandezza dell’agenzia e dalle competenze professionali che entrano in gioco, quindi si possono
avere documenti molto semplici o documenti molto complessi e articolati, certo questo dipende
anche dal tipo di progetto che si dovrà realizzare.
IL BRIEF D’AGENZIA
Di seguito è riportato il brief d’agenzia, documento redatto dall’agenzia di comunicazione, nel
quale si individuano gli elementi di strategia, gli obiettivi, il target, gli spunti per la creatività, il
budget.
Si tratta di un documento molto articolato e davvero completo in tutti i suoi aspetti.
BRIEF D’AGENZIA
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Oggetto: Campagna di coinvolgimenti e sensibilizzazione
Promossa da: Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Lecce
Partner: Gruppo Oltrelinea
Premessa
Negli ultimi 15 anni, la percezione comune della figura dell’imprenditore ha subito un processo di
negativizzazione, per effetto dei seguenti fattori:
- Episodi di truffa in frode alla “Legge 488”
- Episodi di corruzione negli appalti pubblici
- Altri episodi di illegalità nelle attività imprenditoriali
- Episodi di sproporzionata gogna mediatica
Il Gruppo Giovani Imprenditori (GGI) di Confindustria Lecce ha avviato un programma biennale
(2007-2008) di intervento sul territorio, teso a riposizionare l’immagine dell’imprenditore, denominato L’imprenditore è valore.
Il programma si propone di:
- Accreditare il ruolo dell’imprenditore presso le nuove generazioni, intendendolo come fonte di
innovazione, sviluppo, occupazione.
- Comunicare la figura dell’imprenditore come soggetto capace di reinventare il futuro, grazie alla
creatività, all’intuito e alla propensione al rischio.
- Promuovere l’imprenditorialità etica e lo sviluppo dell’economia della conoscenza.
Obiettivi
In considerazione di quanto descritto e in attuazione del programma L’imprenditore è Valore del
GGI; il Gruppo Oltrelinea, in qualità di Partner del GGI, si candida ad ideare, organizzare, finanziare e promuovere una campagna di coinvolgimento e sensibilizzazione, che abbia i seguenti
obiettivi:
- Accreditare la figura dell’imprenditore non soltanto come attore economico, ma anche come
soggetto di rilevanza sociale.
- Riposizionare l’immagine complessiva dell’imprenditore presso l’opinione pubblica.
- Rendere partecipi le nuove generazioni della centralità dell’impresa in tutte le sue dimensioni e
veicolarne i valori positivi.
- Avviare nuove forme di dialogo tra l’impresa e le istituzioni, la Magistratura, le forze dell’ordine,
i media.
- Realizzare azioni concrete per l’affermazione dell’etica e della legalità nelle imprese.
Target della campagna
- Studenti (scuola e università)
- Magistratura
- Forze dell’ordine
- Imprese
- Istituzioni
- Opinione pubblica in genere
Valori della campagna
- Meritocrazia
- Legalità
- Etica
Durata della campagna
1 aprile – 12/13 maggio 2008
Strumenti della campagna
- Pubblicazione cartacea rivolta ai giovani
IL BRIEF D’AGENZIA
Progetto L’IMPRENDITORE è VALORE
Nuove generazioni
In attuazione del programma L’imprenditore è valore, è stata condotta un’indagine relativa alla
percezione dell’imprenditore e dell’impresa presso i giovani (considerati per fasce d’età: 10-14;
14-18; 18-25), la quale ha confermato una significativa attribuzione di alcuni stereotipi negativi,
tra cui:
- La furbizia
- L’atteggiamento plutocratico
- L’egoismo
- Lo sfruttamento altrui
La mia intenzione è quella di documentare
quanto più fedelmente possibile le varie fasi che
hanno dato vita al progetto mediante i documenti forniti dalla Why Com.
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- Pubblicazione cartacea rivolta agli altri target indicati
- Sito internet
- Web cross linking
- Guerrilla marketing
- Ufficio stampa continuato
- Media partnership
- Iniziative di responsabilità civile
- Evento conclusivo
Pubblicazione cartacea agli altri target indicati
Presenterà il programma L’imprenditore è valore.
Presenterà una sintesi dei dati di ricerca e analisi dell’indagine condotta sui giovani.
Contribuirà a diffondere le azioni e le iniziative della campagna.
Sottolineerà i valori di etica e legalità, come buona prassi della conduzione aziendale.
Darà voce ai promotori e stake holders.
Distribuzione
La pubblicazione cartacea rivolta ai giovani
Sarà distribuita nelle scuole, università e nei centri di aggregazione giovanile del territorio.
20.000 copie (costo € 8.000)
La pubblicazione cartacea agli altri target indicati
Sarà distribuita gratuitamente tramite abbinamento con quotidiani e/o periodici.
20.000 copie (costo € 8.000)
Sito internet
Presenterà il programma L’imprenditore è valore.
Presenterà una sintesi dei dati di ricerca e analisi dell’indagine condotta sui giovani.
Contribuirà a diffondere le azioni e le iniziative della campagna.
Avrà spazi di interattività generici (blog, forum, chat).
Ospiterà spazi di interattività dedicati ai giovani (giochi, sondaggi, chat, blog, concorsi e altro).
Darà visibilità ai promotori.
Ufficio Stampa
Organizzerà conferenze stampa di presentazione delle iniziative.
Redigerà e diramerà comunicati di presentazione delle iniziative.
Intratterrà le relazioni con i media a livello locale e nazionale.
Media partnerships
Concorreranno alla visibilità (locale e nazionale) delle iniziative, con spazi dedicati sui media.
Supporteranno le iniziative con attività di cross promotion.
Iniziative di responsabilità civile
Riguarderanno i rapporti tra impresa e Magistratura, media, forze dell’ordine, istituzioni.
Avranno come possibili obiettivi:
- la definizione di codici di autodisciplina;
- la sottoscrizione di protocolli d’intesa bilaterali per il dialogo e la reciproca considerazione;
- la codifica di percorsi etici d’impresa, compartecipati dagli interlocutori citati;
- l’attribuzione da parte degli interlocutori citati della qualifica di “impresa etica e legale” alle
realtà rispondenti a requisiti concordemente pre-determinati;
- l’istituzione, concordata tra impresa e media, della “par condicio dell’immagine dell’imprenditore”: misurazione dell’equilibrio positivo/negativo nelle referenze mediatiche riguardanti l’impresa,
con azioni di “riparazione” ad eventuali violazioni;
- l’istituzione di un Consultorio per la legalità d’impresa, compartecipato tra impresa, Magistratura e forze dell’ordine.
Evento 12 Maggio 2008
Si terrà un Convegno presso la Sala Convegni dell’Ecotekne di Lecce, il 12 maggio.
Tema: “Quale idea hanno i giovani circa la figura dell’imprenditore e il loro futuro?” Saranno
presentati e discussi i dati dell’indagine condotta sui giovani e sarà realizzato un gioco interattivo,
con postazioni hardware, inerente la managerialità imprenditoriale.
Relatori principali:
Domenico Laforgia - Rettore dell’Università del Salento
Lino Patruno, Direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno
Umberto Pagano, Presidente della Corte d’Appello di Lecce
Mauro Giliberti, Direttore di TRNews
Francesco Giaccari, Professore Associato di Economia Aziendale, Università del Salento
Ennio Montinaro, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Lecce
Stefano Petrucci, Presidente Gruppo Oltrelinea
Sandra De Iaco, Docente Dipartimento di Statistica Università del Salento
Monica Palma, Docente Dipartimento di Statistica Università del Salento
Azioni di guerrilla marketing
Stimoleranno il “coinvolgimento ambientale”, con azioni street style, che vedranno protagonisti
Documento fornito da Why Com
BRIEF D’AGENZIA
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BRIEF D’AGENZIA
Pubblicazione cartacea rivolta ai giovani
Presenterà una sintesi dei dati di ricerca e analisi dell’indagine condotta sui giovani.
Racconterà la figura dell’imprenditore con toni friendly, sottolineandone l’apporto decisivo alla
costruzione di un futuro con più innovazione e benessere sociale.
Accrediterà l’impresa come luogo di valorizzazione delle capacità personali e di applicazione della
meritocrazia.
Conterrà dispositivi di interazione con il lettore (coupon per sondaggi, test, giochi di abilità, corrispondenze incrociate con il sito internet della campagna ecc.).
i giovani.
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IL BRIEF CREATIVO
Di seguito è riportato il brief creativo realizzato per lo studio e la progettazione delle due pubblicazioni cartacee.
Obiettivo
Le pubblicazioni perseguiranno i seguenti obiettivi:
- Accreditare il ruolo dell’imprenditore presso le nuove generazioni, intendendolo come fonte di
innovazione, sviluppo, occupazione.
- Comunicare la figura dell’imprenditore come soggetto capace di reinventare il futuro, grazie alla
creatività, all’intuito e alla propensione al rischio.
- Promuovere l’imprenditorialità etica e lo sviluppo dell’economia della conoscenza.
- Promuovere un dialogo tra le sfere sociali che hanno influenza nei processi di costruzione dell’immagine dell’imprenditore (media, scuola, forze dell’ordine).
Target
Il target primario è costituito dalle giovani generazioni, in particolar modo dagli studenti di scuole
primarie e secondarie, e delle università.
Altre categorie da sensibilizzare sono:
- Magistratura
- Forze dell’ordine
- Imprese
- Istituzioni
- Opinione pubblica in genere
Proposta
Si dovranno progettare due pubblicazioni, una di tipo istituzionale ed una da destinare agli studenti delle scuole.
La pubblicazione di tipo istituzionale sarà redatta con un’introduzione iniziale, che illustri le linee
guida del progetto e le iniziative realizzate ed in corso d’opera, a cui seguirà una sezione giornalistica contenente le testimonianze di esponenti di spicco della magistratura, del mondo dei media
La pubblicazione destinata ad un pubblico di ragazzi sarà invece strutturata a mo’ di fumetto o di
racconto, con toni friendly ed un linguaggio più adatto al target definito. Si può ideare una mascotte di progetto che abbia caratteristiche di simpatia, onestà, creatività e spirito d’impresa. Dovrà
sottolineare l’apporto decisivo dell’imprenditore alla costruzione di un futuro con più innovazione
e benessere sociale.
Accrediterà inoltre l’impresa come luogo di valorizzazione delle capacità personali e di applicazione della meritocrazia.
Valori della campagna
- Meritocrazia
- Legalità
- Etica
Elementi esecutivi
- Testi e grafica per le due pubblicazioni, da inserire in un unico contenitore da progettare.
- Visual per la campagna di promozione del convegno.
Documento fornito da Why Com
BRIEF CREATIVO
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BRIEF CREATIVO
Cliente
Gruppo Oltrelinea Consorzio di imprese, attive, a vario titolo, nell’ambito della filiera Management-Marketing-Comunicazione-Formazione professionalizzante e tra loro integrate, secondo
matrici di competenza e specializzazione.
In particolare, il progetto L’imprenditore è valore, realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori (GGI) di Confindustria Lecce, prevede un programma biennale (2007-2008) di
intervento sul territorio, teso a riposizionare l’immagine dell’imprenditore, denominato L’imprenditore è valore.
Il progetto prevede la pubblicazione di due book a sostegno della campagna di sensibilizzazione
da presentare ufficialmente in occasione del convegno del 12 maggio 2008, che si terrà presso le
sedi messe a disposizione dell’Università, e che presenterà agli studenti universitari le linee guida
dell’iniziativa.
e delle istituzioni scolastiche, per dar voce a ciascuna sfera sociale direttamente a contatto con la
figura dell’imprenditore.
Inoltre, tale lavoro conterrà anche la presentazione dei dati della ricerca condotta dal GGI per
rilevare la percezione della figura dell’imprenditore presso le giovani generazioni.
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IL CONCEPT10
Di seguito sono riportati i concept (contenuti all’interno della Copy Strategy, il documento di strategia creativa) relativi alle pubblicazioni ma, come molto spesso accade, nel corso del lavoro vi
possono essere alcune modifiche o migliorie delle proposte iniziali.
Le pubblicazioni saranno realizzate sviluppando alcune tra le declinazioni semantiche della parola
valore. Il valore è la virtù che si vuole trasmettere, quindi costruire attorno a questa parola un
qualcosa che possa caratterizzare le pubblicazioni, partendo dal materiale a disposizione per realizzare qualcos’altro che possa valorizzare e arricchire quello già fatto (le varie ricerche e indagini
che hanno dato vita al progetto).
In particolare si punta al tema del Valore come scambio per il lavoro istituzionale rivolto alle
giovani generazioni, ai media, alle forze dell’ordine e ai potenziali stakeholders, ed il giocoso tema
del Valoroso Eroe Imprenditore nella pubblicazione rivolta ai ragazzi.
- lassismo
- compromessi
- improvvisazione
- pregiudizi
VALORE COME CORAGGIO DI IMPRESA
il valoroso ercole-l’eroe imprenditore
CONCEPT
PUBBLICAZIONE RAGAZZI
L’IMPRESA E L’IMPRENDITORE UN PATRIMONIO CHE VALE
In senso materiale, il valore è la caratteristica di un bene per cui esso è scambiabile con una certa quantità di altri beni (valore di scambio). Lo scambio presuppone che ci sia una relazione di
reciprocità tra due soggetti, dalla quale entrambi possano trarre vantaggi apportando ciascuno il
proprio contributo.
Trasportando tale concetto nella campagna in fase di definizione, si può focalizzare il messaggio
sul concetto di scambio tra la figura dell’imprenditore e il tessuto territoriale in cui opera: l’imprenditore è valore perché NON PERDE MA DA’ QUALCOSA, si rende parte attiva di uno scambio
in cui non deve più essere visto come colui che sottrae risorse per accrescere i suoi interessi personali, ma come un iniziatore di sviluppo, innovazione ed occupazione.
Ad ogni inizio capitolo si potrebbe inserire un’aforisma attinente al tema del valore:
“il valore non serve a nulla quando non si accompagna alla giustizia, e se tutti gli uomini fossero
giusti, non ci sarebbe bisogno di essere valorosi” – Agesilao
“il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in
grado di ricevere” – Albert Einstein
All’interno della pubblicazione saranno presenti interventi di alcune personalità rappresentanti
delle diverse istituzioni interpellate.
Di seguito sono riportate due Tracce per gli interventi “L’imprenditore è valore” a livello dimostrativo.
- Ennio Montinaro, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Lecce
Si richiede un intervento che presenti le iniziative del GGI a favore della cultura d’impresa e della
sua diffusione tra i giovani. In particolare, si chiede una testimonianza che indichi possibili politiche di indirizzo per l’impresa italiana, volte ad una maggiore collaborazione con il mondo dell’informazione, la magistratura, le forze dell’ordine e le agenzie di formazione (scuole, università, alta
formazione). Si chiede, inoltre, la formulazione di un impegno concreto.
- Domenico Laforgia - Rettore dell’Università del Salento
Si richiede un intervento sul valore della formazione universitaria nella diffusione della cultura
d’impresa, in riferimento alla ridotta attitudine delle giovani generazioni a intraprendere autonomi
percorsi lavorativi, rilevata da recenti indagini sul tema.
Si chiede se, nella ricerca di uno scambio proficuo tra università e mondo del lavoro, orientata ad
aprire dei varchi di inserimento, non sia opportuno favorire un contatto diretto e sistematico con
l’impresa, che, laddove possibile, si realizzi in una sorte di trasferimento fisico della formazione,
dalle aule accademiche ai luoghi del fare impresa.
CONCEPT
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CONCEPT
CONCEPT
PUBBLICAZIONE ISTITUZIOANLE
+ creatività
+cultura
+ ricerca
+ intraprendenza
Oppure il concetto di scambio potrebbe trovare rappresentazione nell’immagine di due mani che si
scambiano qualcosa di prezioso, di luminoso, di valoroso, anche solo un bagliore intenso privo di
contorno e non ben definito. Il tal modo si comunica il concetto di trasferimento di valore da una
mano all’altra, astraendo l’oggetto dello scambio e facendo apparire come qualcosa di prezioso.
VALORE
VALORE COME SCAMBIO
l’imprenditore è parte attiva di uno
scambio con il territorio in cui opera
Ipotesi del Visual
L’idea potrebbe essere rappresentata graficamente, partendo dal logo, nella contrapposizione tra
il segno di addizione (aggiungo valore) e quello di sottrazione (sottraggo immagine negativa). Il
risultato è una proposta di rivalutazione della figura dell’imprenditore, semplicemente ponendo
al centro di un’operazione matematica di addizione e sottrazione, alla ricerca di quel valore che
vuole comunicare.
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Infine, si richiede una riflessione su quanto e in che modo possa incidere l’educazione e la formazione universitaria nel processo di sdradicamento della mentalità che riconosce nel fatidico posto
fisso una fonte sicura di stabilità e realizzazione personale, contrapposta alla flessibilità e ai rischi
dell’iniziativa.
LE 12 IMPRESE DI ERCOLE IMPRENDITORE VALOROSO
54
CONCEPT
Documento fornito da Why Com
10
Il concept è il concetto, l’idea di base di una campagna pubblicitaria, il concept da l’input al gruppo
creativo che dovranno poi concretizzarlo in parole e immagini.
ELABORATI CREATIVI
Destinata ad un target giovane, si punta sul concetto di Valore inteso come impresa, e sul gioco di
parole valore-impresa, valore-eroe, impresa-eroe, impresa (azione) - impresa (azienda).
Creazione di un personaggio che sia la mascotte o l’icona dell’imprenditore, come la figura dell’eroe
Ercole. Gli elementi distintivi della figura di Ercole potrebbero essere la cravatta - simbolo dell’imprenditore, il mantello - simbolo del supereroe, l’armatura - simbolo del guerriero-eroe.
L’eroe Ercole viene accostato all’imprenditore, inteso come eroe del quotidiano, impegnato a compiere ogni giorno delle imprese per realizzare il proprio progetto e diffondere il Valore delle sue
idee e azioni.
La pubblicazione avrà la struttura di un racconto, accompagnato da illustrazioni attraenti, colori
vivaci e testi che racconteranno le imprese dell’eroe Ercole intento a compiere le sue 12 imprese.
Il tono della pubblicazione dovrà essere giovanile, utilizzando un linguaggio semplice, non eccessivamente tecnico, adeguato al target.
Lo stile grafico, anche esso molto giovanile, dovrà essere caratterizzato da illustrazioni e font
“fumettistiche” e colori molto vivaci.
55
ELABORATI CREATIVI
È a questo punto che entra in gioco la famosa coppia creativa formata dal copywriter e dall’art
director.
Responsabile di tutto il reparto creativo del progetto in questione è stato il Direttore Creativo che
ha coordinato il lavoro delle due Copy e dell’Art Director, quest’ultima a sua volta ha coordinato il
lavoro del reparto grafico costituito da due Graphic Design e dall’Illustratrice.
IL COPY
Il termine Copy è usato come abbreviazione di Copywriter e indica anche la parte scritta di una
comunicazione pubblicitaria.
Essenzialmente il lavoro delle copy rientra nella Copy Strategy di cui si è già parlato in precedenza.
Dopo aver definito il concept delle pubblicazioni le due copy si sono occupate della realizzazione
dei testi, naturalmente sotto la supervisione del Direttore Creativo.
Il lavoro delle copy si è svolto parallelamente a quello del reparto grafico. Nel corso del lavoro
indispensabili sono stati i vari “brief” ovvero le riunioni di tutto il reparto creativo attraverso le
quali è stato possibile controllare l’andamento del lavoro e apportare le varie modifiche.
Indispensabile è stata la collaborazione all’interno del reparto creativo, certo le discussioni non
sono mancate, ma la cosa più importante è sentirsi parte del gruppo, sapere che anche un piccolo
contributo, da qualunque parte arrivi, può essere importante.
LA RICERCA ICONOGRAFICA
Prima di iniziare qualsiasi lavoro è opportuno fare una ricerca preliminare attraverso la quale si
studiano i vari modi di rappresentare, graficamente e non, i concetti che stanno alla base della
campagna di comunicazione che si intende realizzare. Si tratta soprattutto di una ricerca di immagini che costituisce una fonte documentaria dalla quale è possibile attingere per trarre ispirazione
e spunti e quindi tracciare le linee guida dell’idea di base del progetto grafico.
Per il progetto in questione la ricerca è stata effettuata per comprendere come si potessero rappresentare graficamente al meglio i vari concetti attorno cui gravita l’intero progetto.
È stato abbastanza complesso poter individuare un modo per rappresentare i concetti di valore, di
etica, di meritocrazia, di legalità, di impresa intesa come azione eroica, di impresa intesa come
azienda, della figura dell’imprenditore e di quella dell’eroe. Questa difficoltà è stata riscontrata
soprattutto nella progettazione grafica della pubblicazione dei ragazzi in quanto occorreva narrare tramite delle illustrazioni-fumetto le varie imprese dell’imprenditore-eroe e dare quindi un’idea
del suo valore, tutti concetti abbastanza astratti.
LA RICERCA DELLO STILE GRAFICO
La ricerca dello stile grafico è molto importante. Ciò di cui occorre maggiormente tener conto
nella scelta dello stile è il target di riferimento.
Per la pubblicazione destinata al target giovane l’intenzione era quella di creare uno stile ade-
guato ai ragazzi che fosse in accordo con il linguaggio semplice, a mò di racconto, della pubblicazione.
Si è deciso quindi di optare per uno stile moderno, creativo, versatile che richiamasse lo stile
fumettistico ma comunque mai eccessivamente (si tratta infatti di un racconto e non di un fumetto).
In accordo con lo stile generale si sono ricercati dei colori molto vivaci, soprattutto per le illustrazioni e i fondini, anche per il lettering si è ricercato qualcosa di moderno, dinamico e digitale.
Allo stesso modo per la pubblicazione istituzionale vi è stata l’intenzione di creare uno stile moderno e versatile, che richiamasse lo stile della pubblicazione dei ragazzi ma naturalmente doveva
essere meno “giocoso” e più “serio”, adeguato al target di riferimento (adulti e professionisti).
In questo caso si è deciso di prediligere dei colori e delle font più sobri. Il colore è stato utilizzato
soprattutto nelle pagine iniziali dei capitoli e come espediente grafico nelle pagine seguenti.
Sono state realizzate quindi due pubblicazioni differenti e distinte, adeguate ai target di riferimento, ma accomunate dalle stesse linee guida in quanto facenti parte dello stesso progetto e poste
l’una accanto all’altra all’interno del folder.
L’elemento che contraddistingue e accomuna entrambe le pubblicazioni è il colore ovvero il blu e
l’oro, ripreso dal marchio e utilizzato anche nel folder.
Particolare attenzione bisogna porre nella scelta del colore e degli accostamenti occorre tener
presente vari fattori perché il colore è pura comunicazione che permette l’identificazione del prodotto o della comunicazione.
Infatti la visibilità di un prodotto è resa soprattutto dall’accostamento di colori contrastanti, l’attenzione è attirata maggiormente da colori caldi e molto luminosi, inoltre le combinazioni di colori
possono suggerire delle sensazioni.
Allo stesso modo la scelta del lettering è fondamentale, occorre avere una grande sensibilità nella
scelta delle font, bisogna conoscere bene il lettering e dedicarvi tempo e attenzione.
La scelta del carattere deve tener conto di valori semantici, di leggibilità e visibilità e soprattutto
di concordanza con il tipo di comunicazione che si vuole realizzare.
COPY - RICERCA ICONOGRAFICA - RICERCA STILE
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RICERCA STILE - RICERCA ICONOGRAFICA - COPY
In questa parte, dedicato agli elaborati creativi, l’attenzione verrà focalizzata soprattutto sul
processo grafico che ha portato alla realizzazione delle pubblicazioni, tralasciando il lavoro redazionale, compito delle copywriter (in quanto non ritengo rientri nelle mie competenze).
ELABORATI CREATIVI
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ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
LE ILLUSTRAZIONI
ILLUSTRAZIONI
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ILLUSTRAZIONI
Tutte le illustrazioni sono state curate dall’illustratrice. Inizialmente è stato faticoso definire con
chiarezza la figura dell’imprenditore-eroe, infatti, sono stati molti gli studi del personaggio, solo
dopo vari tentativi e dopo l’evoluzione dei bozzetti si è giunti a quello definitivo.
Di seguito è riportato lo studio del personaggio effettuato dall’illustratrice.
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ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
Illustrazioni fornite da Why Com
ILLUSTRAZIONI
60
ILLUSTRAZIONI
Si è dato vita a un personaggio caratterizzato da un espressione tranquilla,
serena e disponibile, dalla quale dovevano trasparire i valori positivi che distinguono la figura dell’imprenditore.
Una figura quindi valorosa, positiva, impegnata nella concretizzazione
delle sue azioni, a favore dell’etica,
della legalità e della meritocrazia,
valori che sono stati poi rappresentati attraverso le 12 imprese compiute
dall’imprenditore-eroe nel corso del
racconto.
La sua figura è stata caratterizzata da
tre elementi distintivi, che accompagnano sempre il nostro eroe, si tratta
del mantello emblema del supereroe,
dell’armatura emblema del guerrieroeroe e della cravatta elemento distintivo dell’imprenditore.
61
ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
LO STUDIO DEL MARCHIO
“Il logotipo è costituito da elementi grafici caratterizzanti, senza che ne venga alterata la leggibilità, a differenza del marchio, la cui funzione è esprimibile anche per mezzo di un semplice segno
astratto”11.
Con il termine logotipo si indica l’espressione grafica di un nome o di una parola.
Il marchio è l’elemento di partenza di qualsiasi progetto grafico. Esso rappresenta la sintesi perché riassume tutti i significati relativi a una comunicazione, riassume una sintesi di tutto il lavoro
progettuale del grafico pubblicitario. Il marchio deve simboleggiare e non raccontare.
La progettazione del marchio è forse uno dei compiti più difficili che il grafico possa affrontare
perché il marchio si carica di una serie di significati, di obiettivi di comunicazione e di connotazioni, che non sono facilmente raggiungibili se non si possiede una ampia cultura generale. Nella
realizzazione del marchio o del logotipo, infatti, intervengono fattori di marketing, di strategia
aziendale, di storia dell’arte, di psicologia della forma, di teoria della percezione e di vari fattori
tecnici di cui il grafico deve tenere conto.
Il marchio o il logotipo per essere efficace e funzionale deve:
- essere originale e distintivo cioè non deve assomigliare ad altri già esistenti, si deve distinguere
con chiarezza ed immediatezza rispetto ad altri segni identificativi esistenti
- avere natura simbolica
- suscitare nel destinatario emozioni e sensazioni positive attraverso il meccanismo delle associazioni d’idee
- essere visibile e leggibile
- essere riconoscibile e leggibile nelle varie dimensioni a seconda delle sue applicazioni
- essere sintetico
- prevedere la possibilità di un restyling
Per la scelta del colore e del lettering occorre tener conto degli stessi fattori di cui si è già parlato
nella “scelta dello stile”.
Di seguito è riportato un piccolo Manuale di Identità Grafica del marchio “L’Imprenditore è Valore”
Manuale
di Identità
MANUALE DI
Grafica
IDENTITÀ GRAFICA
Il marchio è composto da due elementi: simbolo e logotipo
Manuale
di Identità
Grafica
Il simbolo, creato dalla lettera “I” di
imprenditore e “V” di valore, si fonda
sul concetto di valore eroico.
Una nuova figura di imprenditore, che
nasce nell’ambito di Confindustria
Giovani, secondo cui l’imprenditore
moderno può e deve avere caratteriIl presente manuale si propone di
stiche di valore per contribuire allo
fornire le indicazioni relative al
sviluppo dell’economia del proprio
Marchio Imprenditore è Valore
territorio.
Il marchio serve a contraddistinguere
una serie di iniziative, eventi, prodotti editoriali, corsi di formazione volti
al trasferimento di questi valori alle
nuove generazioni.
Il simbolo, quindi, richiama alla iconografia fumettistica, al valore epico.
La forma del simbolo “I-V” trasmette
solidità di valori morali e il dinamismo che caratterizza l’imprenditore
che veste doti quali praticità e problem solving.
I colori richiamano direttamente quelli tradizionali di Confindustria nazionale (blu) e al valore simboleggiato
dal metallo più prezioso: l’oro.
Il logotipo “L’imprenditore è Valore” è realizzato con il
font Souvenir Ligh Bold WDt
Colori quadricromia
C 20
M 25
Y 60
K 25
C 100
M 40
Y 20
K 10
Il presente
Il presente
manuale simanuale
proponesi
di propone di forfornire lenire
indicazioni
relative al
le indicazioni
relative al Marchio
Marchio Imprenditore è Valore
“L’imprenditore è Valore”
11
Grigio Fioravanti, Il Dizionario del grafico, Zanichelli,1993.
Documento fornito dalla Why Com
STUDIO DEL MARCHIO
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STUDIO DEL MARCHIO
“Il logo è una promessa. Il logo non è una marca in se stesso. è una forma di espressione della
marca o una sua immagine più condensata” J.Z
63
ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
IL FOLDER
Il folder è il contenitore delle pubblicazioni costituito da una cartellina con alette fustellate, di
formato chiuso 16,5x23 cm, realizzato con carta patinata opaca da 350 gr/mq e stampata in
offset in quadricromia.
La realizzazione prevede alcune lavorazioni come l’utilizzo di una fustella che taglia e incide a
forma il foglio, la plastificazione opaca in bianca/volta, la piega manuale e i punti di colla.
23 cm
34 cm
0,7 cm
0,3 cm
23 cm
34 cm
14,5 cm
1,2 cm
14,5 cm
Nella tasca sinistra è inserita la pubblicazione destinata ai ragazzi mentre in quella destra la pubblicazione istituzionale. Le tasche hanno uno spessore differente a causa dello spessore differente
delle due pubblicazioni.
34 cm
FOLDER
64
FOLDER
63 cm
23 cm
34 cm
65
ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
LE COPERTINE
22,5 cm
COPERTINE
31 cm
31 cm
COPERTINE
66
22,5 cm
La copertina costituisce “la confezione del libro”, il compito principale è quello di attirare l’attenzione dei potenziali lettori. Occorre studiare la confezione giusta da abbinare al testo. L’aspetto
formale e l’impostazione estetica sono dei momenti di forte impatto che coinvolgono l’osservatore
attirandone l’attenzione. Fondamentali sono l’utilizzo e l’interazione del lettering, dei segni grafici
e delle illustrazioni.
La realizzazione delle copertine è stata studiata tenendo conto che le due pubblicazioni sarebbero
state inserite all’interno del folder l’una accanto all’altra, per questo l’intenzione era quella di
realizzare delle copertine “complementari”.
Entrambe le copertine sono composte dal logotipo de “L’imprenditore è valore”, situato nella
parte superiore e dallo stesso colore e disposizione dei titoli. Mente la complementarietà è rappresentata dalla disposizione speculare del motivo grafico, arancio per la pubblicazione dei ragazzi
e rossa per quella istituzionale, degli sponsor nella parte inferiore e naturalmente della figura
dell’imprenditore-eroe.
Interessante è vedere come è stato possibile “giocare” con l’illustrazione del personaggio dell’imprenditore-eroe collocando metà figura all’estremità opposta di entrambe le pubblicazioni, in
modo tale che, essendo le due pubblicazioni affiancate, vi potesse essere il completamento della
figura. Altra particolarità è vedere come le due metà diventino complementari nonostante siano
rappresentate graficamente in modo differente.
Quindi le due pubblicazioni sono state rese distinguibili mediante sia la diversa rappresentazione
del personaggio sia mediante la diversa scelta del colore, arancione e rosso.
67
ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
IL TIMONE
Il timone è la visualizzazione grafica delle pagine di uno stampato in sequenza logica, che contiene
gli schizzi di tutti gli elementi necessari al rapido riconoscimento della pagina. La visualizzazione
è ridotta rispetto al progetto grafico originale, sia della gabbia che della pagina.
Le pagine a fronte vanno sempre disegnate insieme per verificare l’equilibrio grafico, mentre la
prima e l’ultima sono considerate singoli elementi.
Il timone è molto utile nella fase di progettazione grafica, per il controllo visivo di tutta l’opera
nella totalità degli elementi costitutivi.
Di seguito è riportato il timone utilizzato per la pubblicazione istituzionale, in realtà si tratta di
una prima idea progettuale successivamente rielaborata, si tratta comunque di un punto di partenza e soprattutto di riferimento per avere una visione generale dell’intera pubblicazione e avere
quindi poi la possibilità di apportare le varie modifiche.
Invece nella pagina seguente è rappresentato il timone definitivo usato per la realizzazione della
pubblicazione dedicata ai ragazzi.
Si può notare come in realtà non esista un modo assoluto per creare un timone, ciò dipende soprattutto dalle abitudini personali o dal modo di lavorare di un creativo, può essere realizzato al
computer o in modo ancora più sbrigativo a mano libera, l’importante è avere un documento che
dia la possibilità di avere un quadro generale dell’intera opera.
DEDICA
INDICE
PREMESSA E INTRO (CITAZ. LIBRO VERDE)
1) CAP. L’IMPRENDITORE è VALORE
a) corpus progetto
b) l’imprenditore: un’immagine da cambiare e
scambiare
c)uno scambio di dati
2) CAP. OPINIONI DI VALORE
a) intervento di a. Montinari
b) il mondo dei media: uno scambio di opinioni
poco equilibrato (3 interventi)
c) il valore della cultura scolastica nella cultura
d’impresa (2 interventi: La Forgia- rettore,
Provveditore)
d) le reklazioni con le forze dell’ordine e òla
magistratura (3 interv.: Generale, Guardi di F.,
Sen.
Maritati)
3) CAP. LO SCAMBIO COME ESPERIENZA - OLTRELINEA
1°
COPERTINA
2°
COPERTINA
DEDICA
INDICE
PREMESSA
E INTRO
(CITAZ.
LIBRO VERDE)
a)
corpus progetto
a)
corpus progetto
b)
l’imprenditore:
un’immagine da
cambiare e
scambiare
b)2
l’imprenditore:
un’immagine
da cambiare e
scambiare
b)
il mondo dei
media:
uno scambio
di opinioni poco
equilibrato
(intervento:
Minicci del
Quotidiano)
b)
il mondo dei
media:
uno scambio
di opinioni poco
equilibrato
(intervento:
Patruno Gazzetta)
c)
il valore della
formaz. scolastica
nella cultura
d’impresa
(intervento:
La Forgiarettore)
c)
il valore della
formaz. scolastica
nella cultura
d’impresa
(intervento:
Provveditore)
PREMESSA
E INTRO
(CITAZ.
LIBRO VERDE)
c)
uno scambio
di dati
1) CAP.
L’IMPRENDITORE
è VALORE
2) CAP.
OPINIONI
DI VALORE
a) corpus progetto
a)
intervento di
E. Montinari
4) CAP. CONCLUSIONE
a) corpus progetto
b)
il mondo dei
media:
uno scambio di
opinioni poco
equilibrato
(intervento:
P. Pagliaro)
d)
le relazioni con
le forze
dell’ordine
e con la magistrat.
(interv.:
Generale)
d)
le relazioni con
le forze
dell’ordine
e con la magistrat.
(interv.:
Guardi di F.)
d)
le relazioni con
le forze
dell’ordine
e con la magistrat.
(interv.:
Sen. Maritati)
Ingombro titolo
3) CAP.
LO SCAMBIO
COME
ESPERIENZA
- OLTRELINEA
Legenda =
4) CAP.
CONCLUSIONE
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
Ingombro immagine
5) APPENDICE
CON
INDAGINE(?)
Ingombro testo
TIMONE
68
TIMONE
5) APPENDICE CON INDAGINE(?)
69
31 cm
1,5 cm
6 cm
6 cm
6 cm
0,5 cm
1,5 cm
1,5 cm
6 cm
0,5 cm
1,5 cm
1,5 cm
A
A
IMPAGINAZIONE
7 cm
L’impaginazione, effettuata al computer, tramite un programma di impaginazione chiamato InDesign CS3 prevede alcune fasi fondamentali:
- si progetta un modello nel quale si predispongono le pagine mastro13 e i fogli di stile14 , in base
alla caratteristiche della pubblicazione
- ricevuti i testi e le immagini si procede ad inserirli nelle pagine, facendo prima un calcolo di
massima per prevedere il numero di pagine, in modo da non eccedere quelle stabilite
- si stampa una bozza per il redattore che provvederà a controllare il testo e la corrispondenza tra
testo e illustrazione
- si effettuano tutte le correzioni richieste che a volte possono comportare lo spostamento di alcune
pagine o immagini
- si stampa una seconda serie di bozze che vengono nuovamente controllate prima di procedere alla
realizzazione delle pellicole
La prima cosa da definire è il formato della pagina e il tipo di carta su cui si stamperà.
Il formato chiuso di entrambe le nostre pubblicazioni è di 15,5 x 22,5 cm quindi il formato aperto è di 31x22,5 cm, si parla di formato chiuso e formato aperto perché la progettazione avviene
tenendo conto delle pagine affiancate perché noi, non tendiamo a osservare le singole pagine separatamente, ma al contrario, osserviamo due pagine di un libro contemporaneamente come facenti
parti di un unico campo visivo.
Entrambe le pubblicazioni sono state poi stampate su carta patinata opaca da 250gr/mq.
Dopo la definizione di questi elementi si passa alla creazione della gabbia ovvero dello schema
entro il quale vengono collocati il testo composto e le illustrazioni, che permette il posizionamento
di tutti gli elementi grafici in modo interscambiabile e flessibile secondo le necessità, sia di importanza che di estetica, in modo coordinato e finalizzato alla massima comunicatività della pubblicazione. La gabbia facilità il progettista grafico nel posizionamento del testo e delle immagini.
Attorno alla gabbia vi sono i margini che costituiscono lo spazio bianco attorno alla pagina stampata e vengono chiamati di testa (quello in lato), di piede (quello in basso), di cucitura (quello
interno), esterno o di taglio (quello opposto al margine di cucitura).
Il rapporto tra il testo stampato e gli spazi bianchi, ovvero i margini, deve essere equilibrato.
0,5 cm
1,5 cm
L’impaginazione è l’arte e la tecnica del disporre testi e immagini di diverso genere all’interno di
una pagina, in continuità con le successive.
Riguarda tutti i tipi di stampati, ma fa riferimento soprattutto al prodotto editoriale, e più precisamente alla fase successiva alla progettazione grafica.
Impaginare significa organizzare gli elementi grafici fondamentali (testi, immagini, colori, numeri
di pagina, didascalie) e gli elementi accessori (interlinee, spaziature del carattere, margini) in un
determinato spazio (pagina, manifesto, locandina). Disporre gli elementi in modo da creare un percorso di lettura razionale, volto a favorire una comunicazione lineare e logica, però tale percorso
logico può essere interrotto da motivi creativi.
È opportuno fare una distinzione tra impaginazione e composizione.
L’impaginazione fa riferimento all’immagine grafica degli stampati, impostati su schemi che prevedono una comunicazione chiara, lineare nella lettura e funzionale nella comprensione del messaggio.
La composizione, invece, fa riferimento alla comunicazione degli stampati, creati su soluzioni a
forte impatto visivo (manifesti o copertine).
I principi dell’impaginazione fanno riferimento a concetti di simmetria e asimmetria, si può creare
uno sbilanciamento allo scopo di evidenziare meglio l’elemento principale della comunicazione.
L’impaginazione usa griglie che si basano sul concetto di suddivisione dello spazio della pagina,
per impaginare è necessario considerare tutti gli elementi di discontinuità e risolversi in un tutto
armonico, dalla prima all’ultima pagina.
L’impaginazione non segue sempre le stesse regole essa infatti può variare in base al target, al
contenuto, al mezzo, alla moda, alla cultura, alla società.
Essenzialmente non esiste un'unica grafica dell’impaginazione, ma esistono due modelli differenti.
Uno è quello razionale, dotato di principi e metodi propri che fanno capo all’architettura tipografica12. L’altro prevede una composizione vivace e relativamente libera, che non segue dei principi
assoluti ma è abbastanza eterogenea, soprattutto nella grafica contemporanea si applica il principio della non regola in quanto vengono negate le gerarchie tra gli elementi e gli effetti della comunicazione visiva sono costituiti in modo che si intreccino testi e immagini, senza una gerarchia
prioritaria.
Con le bozze definitive si costituisce il menabò, il fac-simile dello stampato che servirà allo stampatore per la messa in macchina15.
2 cm
70
IMPAGINAZIONE
L’IMPAGINAZIONE
ELABORATI CREATIVI
22,5 cm
ELABORATI CREATIVI
71
ELABORATI CREATIVI
La gabbia della pagina precedente è quella costruita per la pubblicazione istituzionale, è abbastanza articolata in quanto prevede un margine di testa di 2 cm mentre i restanti sono di 1,5 cm,
l’inserimento del testo in 2 colonne e nella porzione superiore della pagina l’inserimento di vari
motivi grafici, di cui si parlerà successivamente.
Mentre la gabbia riportata di seguito è quella realizzata per la pubblicazione destinata ai ragazzi.
Questa tipologia di griglia è abbastanza dinamica in quanto prevede l’inserimento delle illustrazioni nella parte centrale della pagina, del testo nella parte inferiore e di vari motivi grafici sia nella
parte superiore che inferiore della pagina, infine sono stati utilizzati dei margini uguali, di 1,5 cm,
su tutti e quattro i lati della pagina.
31 cm
1,5 cm
22,5 cm
La disposizione del testo è molto importante, di solito è continuo dal punto di vista grafico e consequenziale dal punto di vista logico.
(Molto spesso quando l’immagine accompagna il testo supera il ruolo di supporto alla lettura
diventando racconto visivo parallelo a quello letterale.)
Criteri attraverso i quali si procede alla disposizione del testo sono l’allineamento ovvero la forma
del testo e l’interlinea cioè la distanza verticale tra due righe di testo, misurata in punti tipografici
tenendo come riferimento le linee di base delle due righe.
Naturalmente la scelta dei font deve essere in armonia con la funzione del prodotto grafico e
lo stesso vale per il colore che ha funzione comunicativa, per comporre titoli, ricavare box, per
uniformare la grafica delle pagine. Il colore agisce sul subconscio del lettore e aggiunge efficacia
visiva della pagina e delle parole
Anche l’utilizzo del titolo deve essere ben studiato, esso costituisce la presentazione o sintesi dei
contenuti, per la sua funzione all’interno della pagina, è generalmente posizionato prima del testo,
è la prima riga leggibile secondo un percorso di lettura lineare. Ma oggi sempre più spesso non ha
vincoli di posizione rispetto al testo. Il suo ruolo, di sintesi dei contenuti e introduzione, dipende
soprattutto dal peso visivo, espresso da forme, dimensioni e elementi grafici o cromatici.
La numerazione delle pagine è fondamentale perché i numeri sono dei segni che identificano i
momenti della lettura, si potrebbe definire un segnalibro numerico che all’interno della pagina
deve avere una posizione facilmente individuabile dall’occhio. La miglior soluzione è inserire i
numeri sul margine per evitare interferenze con gli altri elementi della pagina.
L’utilizzo di espedienti grafici come il sovrapporre geometrie cromatiche a testo o immagini serve
a collegare gli elementi della pagina, ad accentuare alcuni contenuti grafici o testuali e a richiamare l’attenzione del lettore.
Di seguito è riportata una parte della ricerca delle font che ha permesso l’individuazione di
quelle più adatte da utilizzare nelle pubblicazioni, sia per quanto riguarda il testo, i titoli, le note
e i numeri di pagina.
L’IMPRENDITORE E VALORE
l’imprenditore è valore
L’IMPRENDITORE E VALORE
Helvetica
L’IMPRENDITORE E VALORE
l’imprenditore è valore
A
1,5 cm
1,5 cm
11 cm
11 cm
1,5 cm
1,5 cm
1,5 cm
1,5 cm
1,5 cm
A
L’IMPRENDITORE E VALORE
l’imprenditore è valore
L’IMPRENDITORE E VALORE
l’imprenditore è valore
Humanst521 BT
L’IMPRENDITORE E VALORE
Info text
Century
Century Gothic
l’imprenditore è valore
LibertyD
L’IMPRENDITORE E VALORE
l’imprenditore è valore
Diego
IMPRENDITORE E VALORE
imprenditore è valore
My Font 1
IMPRENDITORE E VALORE
L’IMPRENDITORE E VALORE
l’imprenditore è valore
l’imprenditore è valore
BaarSophia
imprenditore e valore
CHLORINUT
IMPAGINAZIONE
16,2 cm
IMPAGINAZIONE
3,3 cm
72
ELABORATI CREATIVI
73
ELABORATI CREATIVI
ELABORATI CREATIVI
motivo grafico-decorativo
colore:
C 100 - M 40 - Y 20 - K 30
TITOLO
font:
interlinea:
colore:
Infine abbiamo l’INDICE utilizzato
solo nella pubblicazione istituzionale. L’indice è elenco delle parti e dei
capitoli in cui si suddivide un libro
o una rivista, con i relativi numeri
di pagine.
Chlorinut 22 pt (Regular)
26,4 pt
C 20 - M 25 - Y 60 - K 25
Illustrazione
TESTO
font:
interlinea:
colore:
InfoTextBookCaps 12pt (Regular)
14,4 pt
C0-M0-Y0-K0
numero pagina
motivo Grafico-decorativo
colore:
C 100 - M 40 - Y 20 - K 30
TITOLO
font:
interlinea:
colore:
Infotext 14 pt (Medium)
16,8 pt
C 100 - M 40 - Y 20 - K 20
TESTO
font:
interlinea:
colore:
Helvetica 9,3 pt (Regular)
12,5 pt
C 0 - M 0 - Y 0 - K 100
motivo grafico-decorativo
colore:
C 25 - M 25 - Y 60 - K 25
NOTE
font:
interlinea:
colore:
Helvetica Narrow 10 pt (Regular)
12 pt
C 0 - M 0 - Y 0 - K 100
numero pagina
colore:
C 100 - M 40 - Y 20 - K 30
La regola da seguire è l’ordine e l’armonia delle parti, quindi subordinare gli elementi accessori
rispetto a quelli fondamentali per giustificare la presenza in funzione di una migliore lettura.
“La qualità del progetto non dipende dall’applicazione corretta delle regole, ma dalla manipolazione creativa delle stesse”16.
12
Progettazione della pagina secondo canoni ed equilibri che trovano origine nell’architettura, significa scegliere i caratteri
e disporli nella pagina per dare, insieme ad altri elementi, qualità estetiche precise, armonizzando leggibilità e chiarezza di
comunicazione
13
è una pagina tipo sulla quale vengono tracciati tutti gli elementi fissi come la gabbia, i filetti,i numeri di pagina ecc.,
che vengono memorizzate con il documento, in questo modo ogni volta, che si inserisce una pagina nel documento, essa
conterrà tutti gli elementi base per l’impaginazione.
14
all’interno del quale vengono memorizzati dati come i caratteri, il corpo, l’interlinea, l’allineamento e tutti gli attributi
del testo; selezionando il foglio stile si attribuiscono ad un testo tutti gli attributi che esso contiene.
15
Giorgio Fioravanti, Grafica & Stampa, Zanichelli,1997.
16
Enrica Ristagnino, Sabrina Vallino, Impaginazione e composizione, Lupetti, 2000.
IMPAGINAZIONE
74
IMPAGINAZIONE
motivo grafico-decorativo
colore:
C 13 - M 19 - Y 13 - K 0
colore:
C 25 - M 25 - Y 60 - K 25
75
ELABORATI CREATIVI
LA CORREZIONE BOZZE
La correzione bozze non è altro che la correzione dei testi.
La prima bozza viene fornita in “colonna” con il testo composto tutto di seguito, senza tener conto
dell’impaginazione. In tal modo si corregge il testo, in modo che, una volta eseguite le correzioni,
possa essere impaginato senza dover subire altre correzioni.
La seconda bozza e le eventuali successive vengono fornite impaginate. La correzione avviene
seguendo delle norme grafiche, infatti esistono delle norme codificate per la correzione come ad
esempio la normativa UNI 5014. Le bozze devono essere lette e corrette dall’autore e da persone
esperte nella revisione dei testi.
Corsivo
Capoverso
Neretto
Togliere capoverso
Tondo
Invertire Parole
Minuscolo
Centrare
Maiuscolo
Allineamento inferiore
Maiuscoletto
Allineamento Verticale
Più interlinea
Cancellare
Meno interlinea
Figura danneggiata
Spazio più grande
Rovesciare
Meno spazio
Correzione lettere
Nessuno spazio
Correzione parola, frase
Spazieggiare
Verificare
Non spazzieggiare
Correzione non valida
Rientranze
IMP RES
A
Introduzione
L’imprenditore valore è nasce da
un lungo periodo di analisi, confronto,
autocritica e progettazione, durante il
quale il Gruppo Giovani Imprenditori di
Confindustria Lecce, con il sostegno
progettuale di Oltrelinea - consorzio di
imprese attive nei settori del Management,
della Formazione, del Marketing e
della Comunicazione - ha ricercato e
individuato con determinazione la via da
perseguire per dare un grande ed incisivo
contributo al territorio, attraverso processi
di miglioramento continuo nel modo di
fare impresa e di relazionarsi con tutte le
parti sociali interessate, con particolare
attenzione alla popolazione che va dai 10
ai 25 anni.
Il punto di partenza è stato una riflessione
sulle sfide che ogggi l’imprenditore è
chiamato ad affrontare, che riguardano
da un lato la sfera umana e sociale – il
riferimento è alle sistematiche accuse di
immoralità, corruzione e degenerazione
morale – e dall’altro il ruolo sociale di
innovatore e di educatore alla cultura
d’impresa.
L’imprenditore è valore è stato e sarà
ancora un viaggio tra le luci e le ombre
che la società proietta sull’imprenditore,
per mettere in evidenza i punti di forza
e di debolezza di una tra le più dibattute
categorie sociali, spinta dal suo interno a
rimettersi in discussione, per valorizzare
e comunicare i valori di etica e legalità,
quali pilastri comportamentali che vanno
a fortificare ed incrementare l’indiscutibile
ricchezza prodotta sul piano materiale.
L’obiettivo del progetto è fornire ai giovani,
all’opinione pubblica ed alle istituzioni un
chiaro quadro delle dinamiche e dei valori
che definiscono l’identikit dell’uomo
imprenditore, offrendo degli strumenti
critici di l e t t u r a, che possano essere
d’aiuto nella comprensione di chi sia
davvero un uomo che fa impresa.
A tal proposito è importante sottolineare
come l’individuazione del target di
riferimento si sia focalizzata su quattro
categorie: 1.Studenti di scuole e
università
2. Istituzioni
3. Imprese
4. Opinione pubblica, generalmente
intesa.
A ben vedere, si trata esattamente degli
interlocutori sociali con cui l’imprenditore
si confronta nella sua attività quotidiana,
che in questo ambizioso progetto si
trasformano in destinatari privilegiati di
un ideale scambio di idee su un tema di
spiccata rilevanza sociale.
Gli strumenti proposti sono in prima
analisi delle riflessioni e degli spunti,
raccolti nelle pagine della presente
pubblicazione, che provengono da tutti gli
attori sociali con cui sistematicamente si
confronta un imprenditore, in mododa
CORREZIONE BOZZE
76
CORREZIONE BOZZE
Di seguito è riportato l’elenco di alcuni dei segni più comuni utilizzati per la correzione delle bozze,
mentre nella pagina a fianco è riportato un esempio di alcune correzioni effettuate al testo della
pubblicazione istituzionale.
ELABORATI CREATIVI
77
ELABORATI CREATIVI
IL MENABÒ
Immagine tratta da: T. Peraglie - R.Soccio, Disegno grafico e progettazione 3, Clitt, 2007.
LA LOCANDINA
Di seguito è riportata la locandina realizzata per pubblicizzare l’evento del 12 Maggio durante
il quale vi è stata la presentazione del progetto e delle pubblicazioni relative a “L’imprenditore è
Valore”.
LOCANDINA
78
MANABÒ
Il menabò è lo strumento di controllo del progetto e costituisce la guida per il montaggista e lo
stampatore.
È costituito da bozze di fotocomposizione in modo da ottenere un fascicolo il più simile possibile
allo stampato finale. Esso serve a verificare prima della stampa l’aspetto generale del prodotto
e permette di controllare che non vi siano errori di assemblaggio, titoli o testi errati, e di poter
vedere lo stampato con i colori reali.
ELABORATI CREATIVI
79
MEDIA PLANNING
LA SCELTA FORNITORI
Il piano media, che in questo caso rientra nel documento del brief d’agenzia, definisce fin dalle fasi
iniziali i mezzi sui quali veicolare le varie informazioni, i tempi e i budget a disposizione.
Prevede:
- Realizzazione del sito internet , www.imprenditore-valore.org, all’interno del quale sarà presentato il programma de “L’imprenditore è Valore” e una sintesi dei dati di ricerca e analisi dell’indagine condotta sui giovani.
Esso contribuirà a diffondere le azioni e le iniziative della campagna, avrà spazi di interattività
generici (blog, forum, chat), ospiterà spazi di interattività dedicati ai giovani (giochi, sondaggi,
chat, blog, concorsi e altro) e darà visibilità ai promotori.
- Lavoro di Ufficio Stampa, il quale organizzerà conferenze stampa di presentazione delle iniziative, redigerà e diramerà comunicati di presentazione delle iniziative, intratterrà le relazioni con
i media a livello locale e nazionale.
- Presenza di Media partnerships che concorreranno alla visibilità (locale e nazionale) delle iniziative, con spazi dedicati sui media e supporteranno le iniziative con attività di cross promotion.
- Evento - Convegno che si terrà presso la Sala Convegni dell’Ecotekne di Lecce, il 12 maggio.
Tema: “Quale idea hanno i giovani circa la figura dell’imprenditore e il loro futuro?”. Saranno
presentati e discussi i dati dell’indagine condotta sui giovani e sarà realizzato un gioco interattivo,
con postazioni hardware, inerente la managerialità imprenditoriale.
Al servizio produzione spetta il compito di contattare i fornitori che forniscono i servizi esterni
all’agenzia di comunicazione come ad esempio la stampa.
Le due pubblicazioni sono state stampate da Stampa Sud, un grande centro stampa di Mottola,
leader nell’industria dei servizi per arti grafiche e nella produzioni di stampati commerciali, editoriali e cartotecnici.
Di seguito è riportato il preventivo con le specifiche di stampa:
- stampa offset
Cartellina con alette fustellate
formato chiuso finito 17 x 23 cm
formato aperto 34 x 23 cm
Composto da
- 1 cartellina c/alette e dorso stampa a 4/4 col.
- su carta patinata opaca s.l. da 350 gr/mq – Lavorazioni: Fustellatura, Fustella, Plastica Opaca
b/v (Punti colla, Piega manuale, Porto franco)
Catalogo punto metallico + coperina, pag. 20
formato chiuso finito 15,5 x 22,5 cm
formato aperto 31 x 22,5 cm
- 1 copertina stampa a 4/4 col.
su carta patinata opaca s.l. da 250 gr/mq. Lavorazioni: Vernice Acrilica Opaca B/V
- 2/8° cucito stampa a 4/4 col.
su carta patinata opaca s.l. da 150 gr/mq. (Cucitura a punto metallico, Scatole, Imballaggio in
europallet, Porto franco).
Catalogo punto metallico + coperina, pag. 56
formato chiuso finito 15,5 x 22,5 cm
formato aperto 31 x 22,5 cm
- 1 copertina stampa a 4/4 col.
su carta patinata opaca s.l. da 250 gr/mq. Lavorazioni: Vernice Acrilica Opaca B/V
- 3/16 cucito stampa a 4/4 col. su carta patinata opaca s.l. da 150 gr/mq.
- 1/8° cucito stampa a 4/4 col.
su carta patinata opaca s.l. da 150 gr/mq. (Cucitura a punto metallico, Scatole, Imballaggio in
europallet, Porto franco).
Le locandine relative all’evento del 12 Maggio sono state stampate da Digital Copy - Agenzie
Grafiche e Tipografie di Lecce, specializzato in stampa digitale.
Specifiche di stampa:
- Stampa laser
- Formato 29,7 x 42 cm
- carta 120 gr.
SCELTA FORNITORI
80
IL MEDIA PLANNING
81
LA DISRIBUZIONE
Al giorno d’oggi il web è diventato fondamentale, quindi il mezzo di comunicazione di cui non si
poteva fare certo a meno è il sito internet, di cui si è già parlato in precedenza, all’interno del quale
è possibile trovare tutte le informazioni relative al progetto, le varie news, video, foto, interventi e
report relativi all’evento del 12 Maggio.
L’ufficio stampa, che si occupa di preparare tutti i materiali informativi, inviarli alla stampa,
preparare i comunicati stampa in occasione di eventi, come nel nostro caso, si è dedicato alla
diffusione delle informazioni relative all’evento durante il quale vi è stata la presentazione delle
pubblicazioni e il convegno attinente l’argomento de “L’imprenditore è valore”.
Di seguito il comunicato stampa diffuso ai vari giornali, reti televisive e siti web come ad esempio
www.comunicati-stampa.net
COMUNICATO STAMPA
La partecipazione alla conferenza garantisce l’acquisizione di 1 Credito Formativo agli studenti di Economia dell’Università leccese.
Contestualmente alla conferenza, nell’aula Y7 dell’Ecotekne si svolgerà la finale provinciale di Managers on the web 2008,
che vedrà giovani studenti alle prese con un gioco on-line che simula la conduzione d’impresa.
Quindi questo progetto è stato accompagnato anche dalla creazione di un sito web,
www.imprenditore-valore.org , all’interno del quale è possibile trovare tutte le notizie e le informazioni dell’evento tenutosi il 12 Maggio 2008 presso l’Ecotekne di Lecce.
Inoltre sono stati pubblicati degli articoli relativi all’evento da vari quotidiani, qui riportiamo il
titolo di un articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 12 Maggio 2008: «La figura
dell’imprenditore, un’indagine. Oggi incontro nel complesso Ecotekne».
Invece per quanto riguarda la distribuzione degli opuscoli, questi sono stati distribuiti in massa
durante l’evento ai quasi 300 partecipanti (la cifra è approssimativa) e per ora non è stato ancora
strutturato un piano di distribuzione nelle scuole, ma dovrebbe essere fatto a breve in concomitanza con l’inizio dell’anno accademico.
12 maggio, ore 10.00, aula Y1, complesso Ecotekne
Tavola rotonda L’imprenditore è valore
La figura dell’imprenditore, tra riaccreditamento sociale e appeal per i giovani
La figura dell’imprenditore e la creazione di valore economico e sociale è il tema della tavola rotonda denominata L’imprenditore è valore, in programma lunedì 12 maggio alle ore 10.00 nell’aula Y1, presso il complesso Ecotekne dell’Università
del Salento, e organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori (GGI) di Confindustria Lecce e dal Gruppo Oltrelinea, con il
patrocinio dell’ateneo leccese.
Nel corso della tavola rotonda, saranno illustrati i risultati di un’indagine condotta nel Salento dal GGI su un campione
di giovani in età scolare, relativamente alla percezione che questi hanno della figura dell’imprenditore. I dati, la cui
elaborazione è stata affidata al Dipartimento di Statistica dell’Università del Salento, hanno evidenziato la diffusione di
un’immagine distorta dell’imprenditore, sbilanciata verso l’opportunismo e la plutocrazia, piuttosto che verso il merito e la
produttività, dimostrando la necessità di un intervento mirato a ribaltare tale percezione.
Oltre all’indagine, saranno presentate anche le due pubblicazioni a tema, che i soggetti promotori hanno realizzato secondo
una differente idea progettuale: un livello con tavole illustrate, destinato ad un pubblico giovanile, e un volumetto indirizzato agli interlocutori principali della vita pubblica dell’impresa e dell’imprenditore.
I rapporti tra l’imprenditore e, rispettivamente, i media, l’informazione, la giustizia e il mondo della formazione saranno,
invece, l’oggetto principale della tavola rotonda e del dibattito in sala.
Prenderanno parte alla tavola rotonda:
Domenico Laforgia - Rettore dell’Università del Salento
Lino Patruno, Direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno
Umberto Pagano, Presidente della Corte d’Appello di Lecce
Mauro Giliberti, Direttore di TRNews
Francesco Giaccari, Professore Associato di Economia Aziendale, Università del Salento
Ennio Montinaro, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Lecce
Stefano Petrucci, Presidente Gruppo Oltrelinea
Sandra De Iaco, Docente Dipartimento di Statistica Università del Salento
Monica Palma, Docente Dipartimento di Statistica Università del Salento
Immagine del sito web www.imprenditore-valore.org
DISTIRBUZIONE
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DISTRIBUZIONE
La conferenza coincide con la presentazione ufficiale dell’intero programma di iniziative previste nell’ambito del progetto
omonimo, promosso dai medesimi organizzatori, che ha l’obiettivo di riposizionare l’immagine dell’imprenditore presso
l’opinione pubblica e di diffonderne lo spirito di iniziativa e i valori, quali elementi partecipativi di un modello possibile
per le nuove generazioni.
83
IL FEEDBACK - EVENTO 12 MAGGIO 2008
Consiste nel flusso di informazioni di ritorno relative a una campagna pubblicitaria o di comunicazione attraverso i quali si comprendono quali siano stati li effetti ottenuti dalla comunicazione.
In generale il feedback è stato abbastanza positivo sia in termini di partecipazione all’evento sia di
risonanza ottenuta sulla stampa e i media locali. Il punto di debolezza è stata l’assenza di alcuni
dei relatori invitati, che, con la loro presenza, avrebbero potuto rendere il dibattito più interessante.
Di seguito è riportato parte del report dell’evento tenutosi.
L’imprenditore e l’impresa, tra valori da riconoscere e ruoli da recuperare
Successo per la conferenza promossa dal progetto L’imprenditore è valore
Martedì 12 maggio, aula Y1, complesso universitario Ecotekne di Lecce. Un pubblico numeroso e diversi organi di stampa
hanno seguito con interesse la presentazione delle nuove iniziative inerenti al progetto L’imprenditore è valore, promosso
dal Gruppo Giovani Imprenditori (GGI) di Confindustria Lecce e dal Gruppo Oltrelinea.
La conferenza di presentazione, moderata da Stefano Petrucci, presidente di Oltrelinea, ha costituito l’occasione per
illustrare i dati di un’indagine condotta dal GGI su un campione di giovani in età scolare della provincia di Lecce, intesa
a sondare la loro percezione della figura dell’imprenditore. Il dibattito attivato dai risultati dell’indagine ha aperto le
riflessioni dei relatori presenti alla conferenza [...]
84
FEEDBACK
Inoltre il giorno seguente sono stati pubblicati degli articoli su quotidiani che argomentano l’evento tenutosi all’Ekoteckne, di seguito due titoli:
- Gazzetta del Mezzogiorno del 13 maggio 2008
« “L’imprenditore?Ricco e astuto”. Ecco il ritratto fatto dagli studenti». *1
- Corriere del Mezzogiorno del 13 maggio 2008
«Sondaggio in Ateneo l’impresa non tira più “No degli studenti” » *2
*1
*2
FINE PARTE SECONDA
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“La fantasia è tanto più robusta quanto più debole è il raziocinio”
Giambattista Vico
Parte
Terza
PR
M
on
di
Ign
ot
i
ES
EN
TA
ZIO
HO IMMAGINATO UN’EVENTO CULTURALE, L’HO PRODOTTO, GESTITO E DIFFUSO.
NE
PR
OG
ET
TO
Dopo la visione delle prime due parti della tesi sarà sicuramente più comprensibile la finalità di
questa ultima parte.
L’esperienza complessiva all’interno dell’agenzia di comunicazione ha permesso il raggiungimento
di competenze tali da rendere possibile ma soprattutto desiderabile e realizzabile questa ultima
parte del progetto.
L’intenzione è stata quella di dimostrare come mediante le capacità acquisite si sia potuto organizzare un evento culturale attinente all’arte.
L’argomento “mostra” in questa occasione è trattato in modo inconsueto soprattutto per quanto
riguarda l’organizzazione vera e propria.
La volontà è stata quella di curare e presentare una ipotetica mostra con una sua “fisicità” , ovvero con opere reali senza “mostrarle”, come tradizionalmente avviene in una galleria, ma su uno
spazio virtuale.
Quello che c’è di virtuale in realtà è l’evento, perché si è deciso di pubblicare la mostra sul sito web
dell’Accademia di Lecce ( www.accademiadiblleartilecce.com/grafica/studenti/serenazito ).
Di conseguenza non è stata realizzata un’attività promozionale dell’evento consueta come può essere l’affissione di locandine, l’invio cartaceo di inviti e la divulgazione mediante ufficio stampa.
Tuttavia tutto ciò che concerne all’organizzazione di evento come una mostra è stato realizzato e
pubblicato all’interno della tesi e del sito web, si tratta del catalogo della mostra, della locandina
e dell’invito relativo all’evento.
Tutto ciò è stato deciso per non incombere nel complicato lavoro organizzativo che richiede un
evento complesso come una mostra e quindi sottrarre tempo alla realizzazione teorica e pratica
della tesi ma soprattutto vi è stata allo stesso tempo la volontà di fare qualcosa di innovativo e
inconsueto, in accordo con i tempi e con le nuove tecnologie.
“MONDI INGOTI” è il titolo dell’evento, le cui opere sono di una giovane promessa artista dal
nome Virginia Guido.
Il catalogo di seguito riportato non è altro che una possibile ipotesi, all’interno del quale troviamo
la mia personale considerazione su Virginia Guido e la riproduzione di alcune opere, e per dare
spessore alla “mostra” ho prodotto un testo frutto di un’intervista rilasciata dal professore
Franco Contini, titolare della cattedra di pittura alla quale appartiene la Guido. Ho rivolto domande pertinenti la ricerca della neo artista, sul personale lavoro creativo del docente, sull’arte e sulle
convinzioni circa il “Sistema Accademia” di oggi.
Potremmo definire “sui generis” questo evento e il relativo catalogo, soprattutto per il modo e la
trattazione delle fasi progettuali. Non per niente si parla di tesi sperimentale.
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di
V
a
i
n
i
g
ir
o
d
i
Gu
In questo catalogo sono stati utilizzati nomi di persone
(tranne quelle realmente coinvolte), attività, enti
promotori e sposor fittizzi, per puro uso dimostrativo.
di Virginia Guido
Direzione artistica
Lorem ipsum
Direzione organizzativa
Lorem ipsum
dal 25 Ottobre al 30 Novembre 2008
www.accademiabellertilecce.com/grafica/
studenti/serenazito
Curatori
Lorem ipsum
Redazione
Lorem ipsum
Ente Promotore
Ufficio Stampa
Lorem ipsum
Cura del catalogo e della mostra virtuale
Serena Zito
Accademia di Belle Arti
di Lecce
Patrocinato da
Grafica del catalogo
Serena Zito
Fotografie
Virginia Guido – Serena Zito
Stampa
Stampa Lorem ipsum
Comune di Lecce
Copyright © 2008 Accademia
Impaginazione Grafica e Copertina: Serena Zito
Selezione immagine e prestampa: Stampa Lorem ipsum
Stampa: Stampa Lorem ipsum
ISBN: 88-34567-89-0
Regione Puglia
Si Ringraziano:
Lorem
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ipsum
ipsum
ipsum
ipsum
ipsum
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ipsum
Printed in Italy
Ai sensi della legge sui diritti d’Autore e del Codice Civile è vietata la riproduzione di questo libro o di parte
di esso con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilm, registrazioni o altro,
senza il consenso dell’Autore, dell’Editore o dell’Ente Promotore.
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Provincia di Lecce
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L’artista esprime qualcosa, lo spettatore interpreta qualcosa
L’artista esprime se stesso, tu vedi te stesso
Sperimentazione,
Sperimentazione,
innovaziotecnologia…
sono led’ordine,
pane,innovazione,
tecnologia…sono
le parole
roledella
d’ordine,
il must
della nostra epoca.
il must
nostra
epoca.
AncheViriginia
Viriginia Guido,
giovane
promessa
creacrea
salentina,
Anche
Guido,
giovane
artistasalentina,
e soprattuttosperimenta
sperimenta attraverso
le le
nuove
tecnologie.
e soprattutto
attraverso
nuove
tecnologie.
Mediante la fotografia possiamo produrre un documento, una teUna “ semplice” f oto mediante l a “decontestualizzazione”
stimonianza del tempo e del reale ma anche creare un’opera d’arte.
del soggetto e l’elaborazione g rafica computerizzata diventa
Ma se a noi sono concessi nuovi e ulteriori mezzi, e una differente capaqualcosa di differente, un’opera artistica.
cità a gestirli, la stessa opera si decontestualizza dall’iniziale soggetto, e
Tutto diventa
un puro gioco
di forme
e di colori, lairreali,
ammaattraverso
una elaborazione
grafica
computerizzata
stessache
si trasforgliano
Il risultato
totale libertà
dell’osservatore
maloinspettatore.
una differente
opera. Ciòèèla
avvenuto
per Virginia
Guido.
di
fronte
l’opera.
Tutto diventa un puro gioco di forme e di colori irreali, che ammaliano lo
All’osservatore
è concesso
i l permesso
d i viaggiare
con la
spettatore. Il risultato
è la totale libertà
dell’osservatore
di fronte l’opepuòdidesiderare
unala persona
non viagfantasia,
e cos’altro
ra. Allo stesso
è concesso
veleggiare con
fantasia, esecos’altro
può desiderare
una persona seenon
viaggiare
con l’immaginagiare
con l’immaginazione
avere
la possibilità
di vedere
zione ecose
avereciò
la possibilità
di vedere le
cose che
nelle
c he s i desidera
vedere,
ciòdesidera
non v ale
vedere.
Nella
vita
quotidiana
accade
raramente,
ma
certo nella v ita quotidiana, m a risulta essere
risulta essere nel
di ordinaria
“l’ordinario”
mondoamministrazione
dell’arte.
nel mondo dell’arte.
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MONDI IGNOTI
OPERE
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UNO
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Stampa digitale
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DUE
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Stampa digitale
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TRE
2007
Stampa digitale
cm 80x120
QUATTRO
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Stampa digitale
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CINQUE
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Stampa digitale
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SETTE
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Stampa digitale
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SEI
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Stampa digitale
cm 80x120
OTTO
2007
Stampa digitale
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NOVE
2007
Stampa digitale
cm 80x120
Ma Virginia Guido esiste? O è anche essa frutto di
un’elaborazione elettronica? Il gioco si fa intrigante!
DIECI
2007
Stampa digitale
cm 80x120
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LOCANDINA
INVITO
La realizzazione di una mostra comporta una grande lavoro di promozione, per questo risulta fondamentale e indispensabile la realizzazione e la diffusione di locandine e inviti.
Il nostro è un evento virtuale per questo si è deciso di creare una locandina e un invito altrettanto
virtuale, in quanto non saranno stampati ma verranno pubblicati sul sito dell’Accademia, con la medesima funzione promozionale.
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INTERVENTO
PROFESSORE
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FRANCO CONTINI
Grande è stato infine il desiderio di conoscere il punto di vista di un professore della scuola di Pittura operatore egli stesso
nel campo dell’arte. Parliamo di un professionista che forse oggi ha uno dei compiti più impegnativi: insegnare e trasmette le conoscenze, la passione della propria materia e dell’arte, nel suo complesso, agli studenti, cosa sicuramente non
facile.
Per questo sono state poste alcune domande al professore Franco Contini dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, già docente della nostra giovane V.G.
Interessante è stato poter constatare il suo personale punto di vista su diversi argomenti.
D. A quale corrente si avvicina maggiormente la sua ricerca
pittorica?
R. Sono molto vicino a tutte quelle correnti che hanno a
che fare con l’astrazione: formale, cromatica, segnica e, in
qualche modo, anche con l’astrazione concettuale. Così
come sono distante da quell’astrazione che, partendo dal
dato naturale, semplifica la forma, eliminando la soglia che
la separa dallo spazio contenitore e, tuttavia, ne conserva
ancora i caratteri della riconoscibilità.
Credo che non esista un mondo separato dalla coscienza
dell’artista (separato dalla sfera del sensibile umano) e,
viceversa, non esiste una coscienza artistica separata dalla conoscenza del mondo e delle sue manifestazioni. Ma, è
altrettanto vero che, realtà, non è mai cosa appare. Realtà
è anche oltre l’apparenza, il vero, dunque, è oltre la patina
scialba che imprigiona le cose. Il vero è suggerito da tutti e
cinque i sensi. Non solo da uno.
Una mela rossa, per quanto splendidamente dipinta, non
potrà mai equipararsi alla realtà di una mela appena addentata.
Noi possiamo dipingere o fotografare il colore di una mela.
Noi possiamo disegnare la forma di una bella mela. Ma, noi,
non possiamo dipingere o rappresentare il sapore o il profumo di una mela. Questo è il limite dell’arte, l’eterna soglia
che un artista tenta di varcare, consapevole dell’illusorietà
di qualsivoglia rappresentazione.
Per rappresentare il vero è necessario osservare-afferrare
ogni canone basato sulla univocità sensoriale. È necessario
che una forma suggerisca altre forme svincolate dagli indizi
primigeni.
È necessario che una forma non rappresenti. È necessario
che un segno rappresenti se stesso. È necessario che un colore squota l’animo o, semplicemente, lo faccia vibrare.
D. Lo stile delle opere della studentessa V.G. quanto si avvicinano al suo? Condivide questa ricerca o la ritiene distante
dalla sua?
R. Lo stile di Virginia Guido è molto distante dal mio ma, un
punto di contatto c’è, ed è rappresentato dalla capacità di
andare dentro le cose.
Quanto alla pittura, dipingere, non vuole dire automaticamente fare arte. È un mezzo. Così come è un mezzo l’uso
della fotografia o l’elaborazione al computer. Non sempre
si fa arte.
D. In riferimento alla didattica, quali metodi didattici adotta? Che cosa ha dato nel corso dei suoi anni di insegnamento ai suoi studenti e che cosa pensa di poter ancora insegnare loro?
R. Ritengo didatticamente importante intuire la potenzialità espressiva dello studente d’arte per adottare un metodo
che mi consenta, dando il massimo, di ricevere attrettanto,
in termini di maturità artistica dello stesso. Ritengo altresì
importante, oltre la tecnica e la metodologia progettuale, lo
stimolo della sensibilità propria affinché i risultati raggiunti
abbiano il sapore dell’autenticità (della verità).
D. Assolve l’attuale “Sistema Accademia”?
R. Assolutamente no. Non assolvo l’attuale “Sistema Accademia”. Bisogna fare qualche passo indietro per ripartire
nuovamente e bene. Si è voluto uniformare un corso dell’Accademia ad un comunissimo corso di laurea universitario
perdendo di vista, clamorosamente, la specificità laboratoriale oltre che il pensiero di questa scuola.
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INDICE
Premessa...............................................................................
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Biografia ...............................................................................
96
Considerazione a margine dell’artista.....................................
97
Opere.....................................................................................
98
Le mostre...............................................................................
105
Locandina e Invito..................................................................
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Intervento Prof. Franco Contini...............................................
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di Virginia Guido
Un ringraziamento agli enti promotori:
CATALOGO
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Un ringraziamento particolare agli sponsor:
Si ringrazia per la preziosa collaborazione:
Lorem ipsum, Dolor sit amet, Consectetur adipisicing
111
www.accademiabelleartilecce.com
Dopo la realizzazione dell’ipotetico catalogo, ipotetico proprio perché si tratta di un evento virtuale, risulta indispensabile vedere come l’evento sia stato sviluppato all’interno del sito web dove è stato pubblicato.
Sito web: il mezzo di comunicazione per eccellenza della nostra epoca, anzi oggi farne uso risulta quasi irrinunciabile,
esso ha rivoluzionato non solo il nostro modo di comunicare ma anche di vivere.
La comunicazione interattiva del sito web prevede un modo ed un utilizzo differente della comunicazione tradizionale.
Aprendo quindi il nostro sito web troviamo l’home page, “il biglietto da visita”, dell’Accedemia di Lecce, dove è situato
il banner animato del nostro evento virtuale, cliccandoci è possibile entrare nella pagina dedicato ad esso.
Il Banner è un elemento molto importante, in realtà è una striscia che visualizza un messaggio, un vero e proprio messaggio pubblicitario, che deve essere situato in una posizione strategia e deve utilizzare una grafica accattivante per
poter attirare l’attenzione del visitatore del sito.
Nel caso del nostro evento virtuale, la trattazione sul sito web mantiene lo stesso stile elegante ma allo stesso tempo
innovativo e dinamico.
È abbastanza superfluo stare qui a dilungarsi, quindi cosa c’è di meglio se non andare a vedere direttamente sul sito
www.accademiabelleartilecce.com/grafica/studenti/serenazito di che cosa stiamo parlando, in alternativa è possibile visionare il cd allegato alla tesi dove sono stati raccolti i contenuti pubblicati sul sito in questione.
Sito web a cura del prof. Antonio Rollo
112
113
DIARIO DI UNA PROMESSA GRAPHIC DESIGN
Lecce, 25 Luglio 2008
Con la presente si attesta che la Sig.na Serena Zito, ha effettuato un tirocinio presso il
Consorzio Oltrelinea da marzo 2008 a giugno 2008.
Nello specifico la Sig.na Zito è stata inserita nell’organico della società Why.com Srl
appartenente al Gruppo Oltrelinea, avente come area di attività servizi di marketing,
comunicazione, creatività ed eventi.
Nel corso di tale periodo, inserita nello staff dei grafici, ha espletato funzioni di graphic design ed
impaginazione editoriale.
Si è integrata bene nei gruppi di lavoro con umiltà e spirito di iniziativa. In pochi giorni è stata in
grado di far parte del processo produttivo con efficacia. Grande facilità di apprendimento e di
problem solving.
Ha dimostrato anche uno spiccato senso di appartenenza all’organizzazione che ha reso possibile un
La mia esperienza come stagista iniziata a Marzo 2008 e terminata, purtroppo, a Giugno 2008 è
stata notevole e molto formativa.
L’impatto con l’agenzia di comunicazione è stato davvero forte, non avendo mai avuto la possibilità
di lavorare in un ambiente tanto complesso, perché si tratta di una realtà davvero articolata.
Inizialmente ho affiancato le due copywriter, seguendo il loro lavoro redazionale. Le due ragazze sono state subito gentilissime e disponibili con me, anche se io non ho avuto la possibilità di
collaborare attivamente con loro, in quanto la composizione dei testi non rientra certo nelle mie
competenze.
Successivamente ho affiancato il gruppo dei grafici, anche in questo caso gentilissimi e disponibili,
sono stati dei grandi insegnanti, ho avuto la possibilità di imparare da loro tantissimo in un tempo
abbastanza limitato.
Immediatamente mi sono stati dati dei piccoli compiti, poi è arrivato quello più impegnativo,
ovvero l’impaginazione di una delle due pubblicazioni ( quella istituzionale). Il lavoro è stato abbastanza duro, in quanto i ritmi erano davvero frenetici, era necessario rispettare i “famosi” tempi di
scadenza, e anche perché avevo una bella responsabilità sulle spalle, ma allo stesso tempo è stato
tutto entusiasmante, essendo uno dei miei primi lavori davvero importante. Nonostante ciò c’è da
dire che tutti i professionisti all’interno dell’agenzia mi sono stati davvero molto vicini e mi hanno
sostenuta durante tutto il corso dei lavori.
Alla fine la soddisfazione è stata grande ma altrettanto grande è stato il dispiacere per aver dovuto
lasciare quell’ambiente, all’interno del quale mi ero integrata davvero bene…ma si sa come sono
le leggi del mercato!
Personalmente, ritengo che un’esperienza ti questo tipo dovrebbe essere obbligatoria durante il
corso di studi perché l’esperienza è la scuola più importante!
suo proficuo contributo nelle relazioni interne ed esterne.
In fede
Altrettanto allettante e soddisfacente è stata la progettazione e la realizzazione della mia tesi, il
secondo lavoro più importante che ho affrontato. Come già detto precedentemente, avere tra le
mani un progetto realizzato completamente da me è la soddisfazione più grande, soprattutto per
quello che riguarda la grafica... mia passione e vita!
Per concludere…tutto ciò è stato molto elettrizzante e costruttivo dal punto di vista personale e
soprattutto professionale.
Serena Zito
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Un sentito ringraziamento a tutti coloro che a vario
titolo hanno contribuito in modo determinante alla
realizzazione della mia tesi.
“Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono
sicuri di ciò che dicono”
Francois-Marie Arouet Voltaire
116
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L’imprenditore è valore - l’impresa e l’imprenditore un patrimonio che vale, Why Com, Maggio 2008
L’impresa Multiversale - Brochure Oltrelinea
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Indagini svolte dal Gruppo Oltrelinea (riguardanti il progetto “L’imprenditore è valore”.
UNIVERSITA’ DEL SALENTO, Dipartimento di Scienze Economiche e Matematico-Statistiche Facoltà di Economia, Indagine
riguardante la percezione dei giovani in età compresa fra i 10 e 25 anni sulla figura dell’imprenditore.
L‘IMPRENDITORE È VALORE, Campagna di coinvolgimento e sensibilizzazione, Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria
Lecce, Gruppo Oltrelinea.
RASSEGNA STAMPA
Sondaggio in Ateneo, l’impresa non tira più, «No» degli studenti, Corriere del Mezzogiorno 13 Maggio 2008.
La figura dell’imprenditore, un’indagine - Oggi incontro nel complesso Ecotekne, La Gazzetta del Mezzogiorno, 12 Maggio
2008.
«L’imprenditore?Ricco e astuto» Ecco il ritratto fatto dagli studenti, La Gazzetta del Mezzogiorno, 13 Maggio 2008.
Lezione di impresa con gli studenti, Nuovo quotidiano di Puglia 24 Aprile 2008.
LINKOGRAFIA
www.draft.it/cms/Contenuti/una-comunicazione-pubblicitaria-efficace
www.draft.it/cms/Contenuti/i-protagonisti-della-pubblicita-copywriter-art-director
www.draft.it/cms/Contenuti/agenzia-di-pubblicit%C3%A0
www.scattodesign..com
www.gruppoltrelinea.com
www.imprenditore-valore.org
www.agenziepubblicita.com
www.wikipedia.it
www.marketing.monster.it
www.comunicati-stampa.it, Il 12 maggio l'Università del Salento ospita "L’imprenditore è valore"
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