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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI
NELL’EDIFICIO UTILIZZATO DALLA
SCUOLA PRIMARIA STATALE
Via SCUOLE
IDRO (BS)
21/10/2015
ALBERTI Carlo
Data sopralluogo
Elaboratore
File:Primaria_Idro_2015
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REVISIONI DEL PIANO DELLA SICUREZZA
Oggetto
Revisione
Data certa
numero
22
della
revisione
14/12/2015
Aggiorna
mento del
DVR ai
Firma
Firma
Dirigente
Medico
RLS
Firma
RSPP
scolastico Competente
F.to
F.to
F.to
Pietro
Antonio
Ezio
Andus
Esposito
Gilè
sensi del
D.Lgs
Firma
Aristo
81/08
2
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INDICE
1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
5
2. MODALITÀ OPERATIVE
6
3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
8
4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
9
4.1INTERVENTI DI PREVENZIONE
4.2PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
9
9
5. DATI GENERALI
10
6. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO
11
7. MISURE GENERALI
12
7.1DIMENSIONI DEI LOCALI
7.2RADON
12
12
8. DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA
12
9. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI
13
9.1CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO
9.2INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA
9.3PIANO DI EVACUAZIONE
9.4SEPARAZIONI
9.5DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE
9.6SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
9.7VIE DI ESODO
9.8SEGNALETICA
9.9ESTINTORI
9.10 RETE IDRANTI
9.11 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
9.12 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO
9.13 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI
10.SERVIZI GENERALI
10.1
10.2
10.3
SERVIZI IGIENICI
LAVABI
PULIZIE
11.AULE DIDATTICHE
11.1
AULA DI INFORMATICA
13
18
19
19
19
20
21
26
27
28
29
29
30
31
31
31
31
32
33
12.DEPOSITI
34
13.PIATTAFORMA ELEVATRICE
34
3
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14.CENTRALE TERMICA
35
15.IMPIANTO ELETTRICO GENERALE
37
16.IMPIANTO DI TERRA
38
17.PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE SOVRATENSIONI
39
18.NORME DI ESERCIZIO
40
19.RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE
41
4
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1.
PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato fa riferimento ai criteri definiti dal
Titolo 1 Capo III sezione II del D.Lgs. 81/2008 e pertanto si basa sull’esame sistematico
di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro.
Il procedimento adottato prevede la:
Individuazione delle fonti di pericolo in relazione:
1. all’ambiente di lavoro
2. agli impianti tecnologici installati
3. alle apparecchiature, attrezzature, sostanze e agenti biologici utilizzati
4. alle attività svolte
Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo
Individuazione del personale esposto ai rischi generici
Individuazione del personale esposto a rischi specifici
Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento
Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle
norme in vigore
In mancanza di norme, valutazione della probabilità e della
gravità dell’infortunio e/o della malattia professionale.
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2.
MODALITÀ OPERATIVE
RISCHI CORRELATI ALL’EDIFICIO, AGLI IMPIANTI, ALLE ATTREZZATURE ED
ALLE SOSTANZE
Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi consiste in un esame sistematico di
tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti:
•
le caratteristiche costruttive dell’edificio;
•
gli impianti tecnologici installati;
•
i dispositivi, le macchine, le attrezzature, le sostanze e gli agenti
biologici utilizzati.
L’analisi di quanto sopra esposto è stata attuata mediante la verifica documentale ed i
sopralluoghi tecnici adottando i seguenti procedimenti.
VERIFICA DOCUMENTALE
La verifica documentale, è volta alla raccolta della documentazione inerente alle
caratteristiche dell'immobile, degli impianti tecnologici in essa presenti, delle
attrezzature, delle sostanze e degli agenti biologici utilizzati nelle attività svolte al fine di:
•
individuare i documenti la cui elaborazione è prescritta da norme vigenti (es. C.P.I.,
dichiarazioni di conformità/rispondenza relative ad impianti installati, denuncia
impianti, verbali di verifica periodica rilasciati degli organi di vigilanza e/o da
ditte/professionisti incaricati, ...)
•
verificare che copia di tali documenti sia archiviata presso l'istituto, che in ciascun
documento sia presente la data di redazione/sottoscrizione e che il documento si
riferisca in modo esplicito all’impianto/struttura ecc. oggetto di verifica
•
verificare che il documento sia sottoscritto da soggetto abilitato/autorizzato
•
verificare che le norme di riferimento richiamate siano congruenti all’oggetto
•
verificare che ci sia coerenza fra le norme di riferimento ed il contenuto
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•
predisporre l'elenco dei documenti mancanti/carenti per chiederne copia all'ente
locale competente
•
verificare la coerenza fra quanto indicato nella documentazione e lo stato di fatto
(sopralluogo)
SOPRALLUOGHI
I sopralluoghi, hanno lo scopo di:
•
ispezionare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali e di
impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono,
•
verificare la coerenza fra lo stato di fatto, le norme di riferimento e/o la
documentazione acquisita nella verifica documentale al fine di individuare i
provvedimenti da adottare per conformarsi alle norme vigenti e/o per realizzare un
livello di sicurezza accettabile.
RISCHI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE
Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative ne è stata effettuata l’analisi
al fine di:
•
individuare le attività svolte, le rispettive modalità di esecuzione, le attrezzature
utilizzate,
•
identificare i pericoli connessi alle attività svolte ed i conseguenti rischi di infortunio
e/o malattie professionali,
•
identificare i rischi connessi alla correlazione fra attività e l’ambiente in cui sono
svolte,
•
valutare i rischi (confronto con le norme di riferimento, in mancanza di norme
valutazione della probabilità e della gravita dell’infortunio e/o della malattia
professionale),
•
studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi con riferimento alle prescrizioni
delle norme vigenti ed alla valutazione della probabilità e della gravità dell’infortunio
e/o della malattia professionale,
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•
individuare il personale da sottoporre a sorveglianza sanitaria,
•
definire il contenuto della formazione e informazione di base del personale.
•
definire il contenuto della formazione, informazione e addestramento del personale
con incarichi specifici (addetti emergenza, pronto soccorso, preposti, ecc.).
3.
PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL
RISCHIO
Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione ha provveduto ad adottare e attivare le seguenti procedure e provvedimenti:
•
piano di emergenza;
•
piano di pronto soccorso;
•
regolamento generale per la sicurezza durante le attività che vengono svolte dai
dipendenti della scuola;
•
informazione e formazione di base del personale, dei preposti e dei dipendenti con
incarichi specifici (addetti emergenza, lotta antincendio, primo soccorso);
•
programmi di verifiche periodiche;
•
riorganizzazione del lavoro;
•
emissione di disposizioni di servizio (circolari);
•
segnalazione all’ente locale delle misure da adottare per acquisire e mantenere ad
un livello di sicurezza accettabile l’immobile, gli impianti tecnologici e gli arredi;
•
segnalazione all’ente locale di guasti rilevati durante le verifiche periodiche.
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4.
INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI
PREVENZIONE
4.1
INTERVENTI DI PREVENZIONE
Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall’Ente locale e dalla
Direzione Scolastica (Datore di lavoro) sono state evidenziate nei capitoli successivi.
4.2
PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
L’ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei
seguenti criteri.
Magnitudo del rischio ipotizzato
Prescrizioni di norme in vigore
Grado di efficacia dell’intervento individuato
Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti
Semplicità dell’intervento
Disponibilità di risorse tecnico - economiche
Sulla base di tali criteri l’urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri:
• I MME DI ATI
⇒ i nte r ve nti c on pr i or i tà 1
• BRE V E TE RMI NE
⇒ i nte r ve nti c on pr i or i tà 2
• ME DI O TE RMI NE
⇒ i nte r ve nti c on pr i or i tà 3
• LUNG O TE RMI NE
⇒ i nte r ve nti c on pr i or i tà 4
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5.
DATI GENERALI
In data 21 ottobre 2015 il sig. ALBERTI Carlo dell’ICS s.r.l., alla quale il Dirigente
scolastico ha affidato l’incarico di RSPP ha svolto il sopralluogo presso l’immobile
utilizzato dalla scuola primaria statale in via Scuole ad IDRO (BS) per aggiornare il
documento di valutazione dei rischi.
I dati relativi al numero dei dipendenti, dei docenti e degli studenti presenti nel
complesso scolastico sono stati forniti dalla Segreteria dell’istituto comprensivo.
Attualmente la scuola è frequentata da 111 alunni, 10 insegnanti e 3 collaboratori
scolastici, pertanto ai sensi del DM 26/8/92 la scuola è classificabile come “tipo 1”.
L’immobile è costituito da due piani fuori terra, una mansarda e da un piano
seminterrato.
Sono state abbattute le barriere architettoniche mediante la realizzazione di un scivolo
esterno e l’installazione di un monta persone.
Le pulizie dei locali sono appaltate.
Ai sensi del punto 1.1 del DM 26/8/92 l’edificio, sulla base delle informazioni fornite, è
stato realizzato in data anteriore al 18 dicembre 1975.
La presente relazione è stata ultimata in data 12 dicembre 2015.
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6.
COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO
L’articolo 29 ( Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di
valutazione dei rischi deve essere rielaborato “in occasione di modifiche del processo
produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori” e prescrive che
il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) “aggiorna le misure di prevenzione e di
protezione in relazione ai mutamenti organizzativi …..…… ovvero in relazione al grado
di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione ”.
Il presente documento sarà aggiornato ogni anno previa raccolta delle opportune
informazioni e l’esecuzione di un sopralluogo, per tenere conto delle misure di
prevenzione e di protezione adottate dall’Ente Locale e/o dal Dirigente Scolastico:
⇒ nel caso vengano introdotte modifiche significative nell’uso dei locali (ad esempio in
caso di spostamento di laboratori da un locale all’altro o di trasformazione di un’aula
normale in laboratorio),
⇒ qualora
vengano
introdotte
modifiche
significative
nelle
apparecchiature,
attrezzature, sostanze utilizzate,
⇒ nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza
nell’organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il
personale dipendente),
⇒ nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la salute
sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.),
⇒ nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente
in vigore (Norme CEI - UNI – ecc.).
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7.
7.1
MISURE GENERALI
DIMENSIONI DEI LOCALI
L’altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito
dall’articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dall’Allegato IV del Decreto legislativo
81/08 (vedi comma 1 dell’art. 63).
7.2
RADON
Nell'edificio scolastico non sono presenti ambienti ubicati a piani interrati o seminterrati
frequentati dal personale o dagli alunni. Pertanto come riportato al cap. 1.3 delle linee
guida emesse dal Coordinamento delle regioni e province autonome di Trento e
Bolzano non è necessario procedere alle misurazioni della concentrazione di radon.
8.
DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA
Presso la Direzione dell’istituto comprensivo non sono stati rinvenuti documenti.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Consegnare alla Direzione della scuola i seguenti documenti:
[Priorità 1]
collaudo statico;
certificato di idoneità sismica;
certificato di agibilità;
certificato di idoneità igienico – sanitaria.
Dovrà essere consegnata alla Direzione la documentazione indicata negli specifici
capitoli del documento di valutazione dei rischi relativi agli impianti tecnologici (esempio:
impianto di terra, impianto elettrico, impianto di riscaldamento, ecc.).
[Priorità 1]
In occasione della consegna di verbali rilasciati da organi di vigilanza (ASL, ISPESL,
VVF) a seguito di sopralluoghi, approvazioni, rinnovi di certificati relativi all’edificio e/o
agli impianti tecnologici, inviarne una copia alla Direzione Scolastica.
[Priorità 2]
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9.
9.1
MISURE DI PREVENZIONE INCENDI
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO
Conformemente a quanto prescritto dall’articolo 2, comma 4 del DM 10/3/1998, sulla
base dei criteri stabiliti:
•
dall’Allegato I ( Cap. 1.4.4) del D.M. 10/03/1998,
•
dall’Allegato IX ( Capitoli 9.2, 9.3, 9.4) del D.M. 10/03/1998,
•
dalla Circolare n. 16 MI. SA. del 08/07/1998,
poiché
sono
presenti
più
di
cento
(e
meno
di
mille)
persone
contemporaneamente la scuola presenta un livello di rischio MEDIO.
Le misure indicate nei successivi capitoli tengono conto di:
•
quanto prescritto dagli allegati I, II, VI, VII, VIII, IX, X del DM 10/3/1998,
•
quanto stabilito dal DM 26/8/1992,
•
quanto stabilito dalle norme di prevenzione incendi specifiche e dal Comando
locale dei Vigili del Fuoco, relativamente alle attività comprese nel DM 16/2/1982
ubicate nell’edificio scolastico.
In particolare il sopralluogo ha permesso di individuare quale luogo a maggiore
rischio incendio il locale caldaia; le misure da adottare sono indicate nello specifico
capitolo del documento di valutazione dei rischi.
L’attività didattica nelle aule non comporta particolari rischi di incendio. Il personale
ha partecipato ad una azione formativa in materia di prevenzione incendio ed ha
ricevuto un opuscolo “Nozioni antincendio” relativo a tale argomento. Nel corso della
riunione sono altresì state illustrate le misure da adottare per assistere eventuali
disabili.
Tenuto conto che il carico di incendio è costituito prevalentemente dagli arredi scolastici
e dai sussidi didattici, tenuto conto che al Comune è stato chiesto di verificare
periodicamente l’impianto elettrico e l’impianto di messa a terra e di certificare che
l’edificio è autoprotetto dalle scariche atmosferiche; considerato che al Comune sono
state segnalate le misure da adottare in conformità del DM 10 marzo 1998 e del DM 26
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agosto 1992 e, tenuto altresì conto che ad ogni persona che opera nella scuola sono
state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la gestione delle emergenze e che
ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione, il rischio di incendio residuo può
essere considerato accettabile.
Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998
(Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di
lavoro) la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio
individuabili all’interno della scuola, l’identificazione dei lavoratori esposti e le singole
misure adottate per prevenire gli incendi nei locali sotto descritti sono riassunte nella
tabella seguente.
Locale
Livello
Cause
di
d’incendio
e
pericolo Persone
Misure per prevenire
esposte
gli incendi adottate
rischio
Locali
didattici
Corridoi
MEDIO
dalla scuola
deposito
di
uso
collettivo
Il
quantitativo
di
facilmente combustibili in Personale materiale combustibile
luogo non idoneo o la loro Docente e è limitato a quello
manipolazione
dovute cautele
Locali ad
sostanze Alunni
senza
le
non
docente
strettamente
necessario
normale
per
la
conduzione
dell’attività ed è tenuto
lontano
dalle
vie
d’esodo.
Il
personale
è
informato
stato
della
proprietà delle sostanze
e delle circostanze che
possono
causare
il
rischio incendio.
I
materiali
di
pulizia
sono tenuti in appositi
ripostigli o armadi chiusi
a chiave.
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Presenza
della
I rifiuti, documentazioni
documentazione
cartacea,
varie o altro materiale
rifiuti
materiale
combustibile non viene
o
altro
combustibile
(arredi
e
mai
depositato,
tendaggi) che può essere
neanche
in
incendiato accidentalmente
temporanea, lungo le
o deliberatamente.
vie
d’esodo
possono
o
via
dove
entrare
in
contatto con sorgenti di
innesco.
Inadeguata
pulizia
delle
arre di lavoro.
Per evitare l’accumulo
di rifiuti si provvede alla
loro
rimozione
giornaliera e successivo
deposito
all’esterno
dell’edifico.
Negligenza
relativamente
All’interno di tutti i locali
all’uso di fiamme libere e di
è stato imposto il divieto
apparecchi
di
calore
generatori
di
fumare;
è
stato
proibito di usare fiamme
libere; è stato vietato
l’uso
di
apparecchi
generatori di calore.
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Uso di impianti elettrici e di
Gli impianti sono stati
eventuali
realizzati
attrezzature
didattiche elettriche.
dell’arte
a
regola
e sono dotati
di messa a terra (le
Presenza
di
apparecchiature
sotto
elettriche
tensione
anche
quando non sono utilizzate
anomalie
vengono
segnalate
all’Ente
locale
proprietario
dell’’immobile).
Il
personale
informato
è
stato
sul corretto
uso delle attrezzature
elettriche utilizzate nelle
aule e sull’utilizzo degli
impianti elettrici.
Riparazione o modifica di
Le riparazioni elettriche
impianti elettrici effettuati da
sono
persone non qualificate.
esclusivamente
eseguite
da
personale competente e
qualificato.
Utilizzo
non
corretto
di
apparecchi di riscaldamento
portatili
(stufette
E’ stato vietato l’uso di
stufette e fornelletti.
con
resistenze a vista; fornelletti
ecc.).
Inadeguata formazione del
Il personale docente e
personale
non docente è stato
materiali
pericolose,
sull’uso
ed
di
attrezzature
formato
ed
informato
sull’uso di materiali ed
attrezzature pericolose.
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Negligenza degli addetti alla
Alle persone, ditte o
manutenzione
artigiani
(incaricati
che
dall’Ente locale proprietario
nella
dell’immobile)
manutenzione
entrano
scuola
per
viene
consegnata una lettera
con i divieti (es. non
ostruire le vie d’esodo);
viene inoltre illustrato il
piano di evacuazione,
chi
sono
gli
addetti
antincendio; le norme
comportamentali
da
seguire; le persone da
avvisare.
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9.2
INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA
Ad alcune persone che operano nella scuola sono stati affidati i seguenti incarichi:
•
emissione dell’ordine di evacuazione;
•
controllo delle operazioni di evacuazione;
•
chiamata soccorsi ed intercettazione dell’alimentazione elettrica e del
combustibile;
•
controllo periodico degli estintori;
•
controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita.
Sono stati nominati e formati gli addetti alla prevenzione e lotta incendio. Sono stati
nominati e formati gli addetti al primo soccorso.
Presso la segreteria dell’istituto comprensivo sono conservate le lettere con le quali si è
proceduto alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di partecipazione ai corsi di
formazione del personale incaricato della prevenzione incendio e del primo soccorso.
Promemoria per il Dirigente scolastico
Qualora per effetto della mobilità del personale non fossero presenti gli addetti alla
prevenzione incendio ed al primo soccorso in numero sufficiente, almeno 2 (un
incaricato ed un sostituto) dovranno essere nominati e formati nuovi addetti. Gli addetti
alla prevenzione incendio e quelli del primo soccorso di nuova nomina devono
partecipare ai corsi di formazione previsti per legge. Durata e contenuti del corso di
formazione per la prevenzione incendi sono regolamentati dal DM 10 marzo 1998.
Durata e contenuti della formazione degli addetti al primo soccorso sono stabiliti dal DM
n. 388 del 3 febbraio 2004; la parte pratica del corso va ripetuta ogni tre anni.
[Priorità 1]
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9.3
PIANO DI EVACUAZIONE
La scuola ha predisposto un piano di evacuazione.
Nei locali e lungo i corridoi sono installate le planimetrie con indicato il percorso di
esodo. Ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione. Le planimetrie non sono
aggiornate.
9.4
SEPARAZIONI
L’immobile è isolato rispetto ad altri fabbricati e non comunica con locali destinati ad
una attività diversa da quella didattica.
9.5
DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE
La Direzione della scuola ha predisposto documenti informativi con l’indicazione dei
compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai collaboratori
scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al personale le
indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e terremoto.
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9.6
SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
Attualmente la scuola dispone di un sistema di allarme incendio costituito da segnalatori
ottici e sonori. Il sistema può essere attivato manualmente mediante pulsanti installati
nei corridoi automaticamente mediante rilevatori di incendio. L’impianto è alimentato da
una sorgente elettrica distinta da quella ordinaria. La centralina è installata nella
mansarda.
Il sistema di allarme viene verificato semestralmente. Il segnale acustico di allarme non
viene chiaramente percepito in tutti i locali dell’edificio.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Potenziare il segnale di allarme incendio in quanto non viene chiaramente udito in tutti i
locali dell’edificio.
[Priorità 2]
Affidare a Ditta specializzata l’incarico di verificare con cadenza semestrale il sistema di
allarme incendio.
[Priorità 2]
Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale
risulti evidenziato che l’impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni
previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli 35, 56). Fornire copia della
dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico.
[Priorità 3]
Fornire copia della suddetta documentazione alla Direzione della scuola. [Priorità 3]
Misure a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune copia della dichiarazione di conformità.
[Priorità 1]
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9.7
VIE DI ESODO
Al piano rialzato ed al primo piano sono presenti di norma 52 persone (3 aule).
Nella mansarda sono di norma presenti 25 persone.
Il cortile della scuola è classificabile come luogo sicuro, dove i ragazzi possono essere
riuniti successivamente all’abbandono dell’edificio scolastico per incendio o altra
calamità.
La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 60 m. e scale interne sono
protette.
9.7.1
USCITE VERSO LUOGO SICURO
La scuola dispone di tre uscite di sicurezza:
• una collocata al piede della scala interna vecchia costituita da una porta larga 120
cm (60 + 60) che si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico;
• una collocata al piede della scala interna nuova costituita da una porta larga 120 cm
(60 + 60) che si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico;
• l’altra collocata nel mezzo del corridoio del piano rialzato (ingresso principale) è larga
140 cm (70 x 2) e si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico.
L’aula di attività motoria, situata in altro stabile ha proprie uscite di sicurezza; le porte
delle uscite di sicurezza dotate di maniglioni antipanico si aprono a fatica poiché fanno
attrito con il pavimento.
Le uscite di sicurezza sono segnalate da apposito cartello.
Il numero, il senso ed il modo di apertura delle uscite di sicurezza sono conformi a
quanto stabilito dal D.M. 26/8/92.
Il meccanismo di apertura delle uscite di sicurezza è certificato CE ed è conforme alla
norma UNI EN 1125, tranne la porta di ingresso.
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Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Regolare le porte delle uscite di sicurezza della palestra in quanto si aprono a fatica a
causa dell’attrito con il pavimento.
[Priorità 1]
Dispositivi non conformi a quanto stabilito dal D.M. 3/11/2004
I dispositivi di apertura delle uscite di sicurezza della scuola, dovevano essere adeguati
a quanto stabilito dal D.M. 3/11/2004 (G. U. N. 271): in caso di rottura del dispositivo,
in caso di sostituzione della porta, comunque entro il 16 febbraio 2013.
9.7.2
[Priorità 3]
SCALE
La scuola dispone di due scale interne di tipo protetto che servono i piani fuori terra.
Sono inoltre presenti una scala interna ed una esterna che servono i locali del piano
seminterrato e due scale esterne che servono il piano rialzato.
Scala interna vecchia di tipo protetto
La scala serve tutti i piani fuori terra.
Le rampe sono larghe 126 cm; mentre la prosecuzione della scala vecchia che serve la
mansarda è larga 110 cm. Lungo la prosecuzione sono stati installati due corrimano.
I parapetti sono alti 115 cm.
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
E’ stata installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra da qualunque materiale.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Alla sommità della scala è stata realizzata una apertura di aerazione protetta dalle
intemperie. La finestra si apre automaticamente in caso di incendio.
Tra i corridoi dei piani ed il vano della scala è stata installata una porta REI 60 larga 120
cm (75+ 45). La porta si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico , entrambi
i battenti sono muniti di maniglione antipanico. I battenti sono trattenuti in posizione di
massima apertura da elettromagneti. Durante il sopralluogo il sistema di chiusura a
molla della porta REI non funzionava.
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Scala interna nuova di tipo protetto
La scala serve tutti i piani fuori terra.
Le rampe sono larghe 125 cm. Lateralmente sono installati due corrimano che riducono
la larghezza utile a 100 cm.
I parapetti sono alti 105 cm.
E’ installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
E’ stata installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra da qualunque materiale.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Alla sommità della scala è stata realizzata una apertura di aerazione protetta dalle
intemperie. La finestra si apre automaticamente in caso di incendio.
Tra il corridoi dei piani ed il vano della scala è stata installata una porta REI 60 larga
120 cm (75+ 45). La porta si apre nel senso dell’esodo con maniglione antipanico;
entrambi i battenti sono muniti di maniglione antipanico. I battenti sono trattenuti in
posizione di massima apertura da elettromagneti. Durante il sopralluogo il sistema di
chiusura a molla della porta REI non funzionava.
Scala interna (piano seminterrato)
La scala serve alcuni locali del piano seminterrato.
Le rampe sono larghe 100 cm e sono prive di corrimano.
Non è installata la segnaletica indicante il percorso di esodo.
Non è installata l’illuminazione di sicurezza.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Tra il corridoio è la scala è presente una porta larga 80 cm che si apre nel senso
contrario all’esodo.
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Scala esterna (al centro del piano rialzato)
Le rampe sono larghe 200 cm.
I parapetti di affaccio sono alti 87 cm.
Non è installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra di materiale.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Scala esterna (lato ovest)
Le rampe sono larghe 146 cm e servono il piano rialzato.
I parapetti di affaccio sono alti 100 cm.
Non è installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è sgombra di materiale.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Sia lo scivolo che le scale che danno accesso al piano rialzato durante il periodo
invernale sono molto scivolosi.
Le rampe delle scale hanno un numero di gradini maggiore di 2 ed inferiore a 16, con
pedata maggiore di 30 ed alzata inferiore a 17 cm.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Installare strisce antiscivolo sui gradini delle scale esterne e lungo il piano di calpestio
dello scivolo. In alternativa proteggere le scale e lo scivolo dalle intemperie.[Priorità 1]
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9.7.3
CORRIDOI
Il massimo affollamento del piano rialzato e del primo piano è di 52 persone.
Il corridoio del piano rialzato ha una larghezza minima pari a 3 m ed è dimensionato e
posizionato in modo da avere una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap.
5.1).
Il corridoio del primo è largo 305 cm; ed è dimensionato e posizionato in modo da avere
una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap. 5.1). Sono installati i rilevatori
automatici di incendio ed i pulsanti per l’attivazione del sistema di allarme incendio.
Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. Al piano sono stati installati
n. 2 Naspi DN 25.
Ad ogni piano sono posizionati estintori portatili a polvere.
Il corridoio della mansarda è largo 180 cm; ed è dimensionato e posizionato in modo da
avere una capacità di deflusso inferiore a 60 (DM 26/8/92 Cap. 5.1). Sono installati i
rilevatori automatici di incendio ed i pulsanti per l’attivazione del sistema di allarme
incendio. Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza. Il parapetto di
affaccio è stato alzato a 130 cm. Il soffitto è realizzato con travi di legno a vista ed il
pavimento è rivestito di linoleum. Al piano sono stati installati n. 2 Naspi DN 25; al
momento del sopralluogo gli estintori mancavano.
Nei corridoi non è presente la segnaletica indicante il percorso d’esodo; sono installati
gli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
Lungo i corridoi non sono installati arredi o materiale che possa causare intralcio
all’esodo.
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9.8
SEGNALETICA
Nella scuola sono stati installati i cartelli con l’indicazione del percorso d’esodo.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Installare la segnaletica di sicurezza: ad esempio affiggere i seguenti cartelli:
• depositi – installare i cartelli con il divieto di fumare e di introdurre fiamme libere;
• quadri elettrici – apporre i cartelli con l’indicazione di non usare l’acqua in caso
d’incendio e di presenza di tensione pericolosa. Segnalare la funzione del dispositivo di
sgancio a distanza dell’interruttore elettrico generale.
La tipologia, la forma, le dimensioni, il numero e le modalità di installazione della
segnaletica di sicurezza dovranno essere conformi a quanto stabilito dal Titolo V del
D.Lgs. 81/08.
[Priorità 1]
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9.9
ESTINTORI
Sono stati posizionati estintori portatili a polvere del peso di 6 kg, omologati, segnalati e
con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
Il numero degli estintori è adeguato.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
In ottemperanza a quanto stabilito da D.M. del Ministero degli interni del 7/01/2005
(G.U. n. 28 del 4/02/2005) aggiornare il contratto con la ditta incaricata in modo tale che
le verifiche, le revisioni ed i collaudi degli
estintori vengano eseguite secondo le
modalità e la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994 edizione gennaio 2013.
[Priorità 4]
Chiedere alla ditta incaricata della verifica semestrale degli estintori di annotare l’esito
del controllo sul registro antincendio presente presso la scuola.
[Priorità 3]
Ulteriori indicazioni dettagliate relative al numero ed al tipo di estintori da installare sono
riportate nei successivi Capitoli relativi a specifici ambienti.
Misure a carico del Dirigente scolastico
Annotare l’esito della verifica semestrale sul registro antincendio.
[Priorità 3]
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9.10
RETE IDRANTI
E’ stata realizzata una rete idrica antincendio mediante l’installazione di due NASPI DN
25 ad ogni piano. I naspi non risultano verificati.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Archiviare il progetto e la dichiarazione di conformità, rilasciati dal progettista e dalla
ditta incaricati della realizzazione dell’impianto, attestanti che la rete idrica antincendio è
stata realizzata e collaudata in modo conforme a quanto previsto dal Cap. 9.1 del D.M.
26/8/92 ed alle Norme UNI CIG. Fornire copia della documentazione al Responsabile
dell’Istituto comprensivo.
[Priorità 2]
Incaricare una ditta della verifica semestrale dell’impianto idrico antincendio e
chiedere di annotare l’esito del controllo sul registro antincendio presente presso la
scuola.
[Priorità 3]
Misure a carico del Dirigente scolastico
Annotare l’esito della verifica semestrale sul registro antincendio.
[Priorità 3]
Richiedere al Comune copia della documentazione suddetta.
[Priorità 1]
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9.11
ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
La scuola è munita di apparecchi di illuminazione di sicurezza lungo i percorsi d’esodo.
Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza sono stati installati nelle aule.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale
risulti evidenziato che l’impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni
previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli 35, 56). Fornirne copia al
Responsabile dell’Istituto comprensivo.
[Priorità 2]
Fornire copia della dichiarazione di conformità alla Direzione scolastica.
[Priorità 1]
Misure a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune copia della suddetta documentazione.
9.12
[Priorità 1]
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO
Il pavimento della mansarda è rivestito di linoleum ed il soffitto è realizzato con travi in
legno a vista.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Certificare che le travi in legno a vista sono state trattate con vernici ignifughe e che il
rivestimento in linoleum della mansarda ha una classe di reazione al fuoco non
superiore ad 1 (punto 3.1 comma 3 del DM 26/08/92). Archiviare la certificazione e
consegnane copia alla Direzione dell’istituto comprensivo.
[Priorità 2]
Gli eventuali rivestimenti che saranno installati dovranno essere di tipo incombustibile o
certificati secondo quanto stabilito dall’art. 3.1 del D.M. 26/8/92.
[Priorità 2]
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9.13
CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI
La scuola, in quanto frequentata da più di 100 persone deve disporre del certificato di
prevenzione incendi per l’attività n. 67 del DPR 151 del 1/08/2011.
Poiché la caldaia che alimenta l’impianto di riscaldamento ha una potenza termica
minore di 100.000 kCal/h, la scuola non deve disporre del certificato di prevenzione
incendi (CPI) per l’attività n. 74 del DPR 151 del 1/08/2011.
Come prescritto dal comma 2 dell’articolo 6
del DPR n. 151del 1/08/2011 è stato
predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di
manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed
informazione del personale e l’esito delle esercitazioni antincendio.
Misure a carico del Comune
Qualora non si sia già provveduto, affidare ad un professionista abilitato l’incarico di
predisporre quanto necessario per ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi relativo
all’attività n. 67 del DPR n. 151 del 1/08/2011.
[Priorità 1]
Realizzare le misure previste nella documentazione tecnica allegata alla domanda di
rilascio del parere favorevole.
[Priorità 1]
A lavori ultimati presentare al Comando Provinciale dei VV.F la S.C.I.A. (Segnalazione
Certificata di Inizio Attività); la ricevuta della segnalazione costituisce titolo
autorizzatorio all’inizio dell’attività; successivamente chiedere il rilascio del C.P.I. e
consegnarne copia alla Direzione scolastica.
[Priorità 1]
Adempimenti a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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10.
10.1
SERVIZI GENERALI
SERVIZI IGIENICI
La scuola dispone di servizi igienici, separati per uomini e donne, in numero adeguato
rispetto a quanto previsto dal Decreto 18 dicembre 1975 (una tazza ogni classe)
I servizi igienici sono dotati di finestre apribili.
10.2
LAVABI
I lavabi sono complessivamente adeguati.
10.3
PULIZIE
Le pulizie sono adeguate e sono svolte da una ditta esterna.
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11.
AULE DIDATTICHE
Al piano rialzato sono presenti n. 3 aule; al primo piano 3 aule e nella mansarda 2 aule
ed il laboratorio di informatica.
L’aerazione e l’illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre.
I parapetti delle finestre sono alti 103 cm.
Le porte dei locali del piano rialzato e del primo piano sono larghe 90 cm e si aprono nel
senso dell’esodo. Le porte delle aule della mansarda sono larghe 120 cm (85 + 35) e si
aprono nel senso dell’esodo con maniglione antipanico.
Il numero delle persone presenti (compreso l’insegnante) è inferiore a 25.
Pareti, pavimento e soffitto delle aule del piano rialzato non sono ricoperti in materiale
combustibile; nelle aule della mansarda e del primo piano il soffitto è realizzato con travi
in legno a vista ed il pavimento delle aule della mansarda è rivestito di linoleum.
Le aule dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti.
Nelle aule sono stati installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II – Cap. 2.3) il quantitativo di materiale
combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività ed
è custodito lontano dalle vie di esodo.
Misure a carico dell’Ente locale
Per le travi in legno e per il linoleum adottare le misure indicate al capitolo “reazione al
fuoco dei materiali di rivestimento”.
[Priorità 2]
Rivestire le travi di sostegno del soffitto della mansarda fino a 2 metri di altezza per
evitare che in caso di urto accidentale le persone possano ferirsi.
[Priorità 2]
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11.1
AULA DI INFORMATICA
L’aula è ubicata nella mansarda.
L’aerazione e l’illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre a velux.
La porta è larga 120 cm (85 + 35) e si apre nel senso dell’esodo con maniglione
antipanico.
Il numero delle persone presenti (compreso l’insegnante) è inferiore a 25.
Il soffitto è realizzato con travi in legno a vista ed il pavimento è rivestito di linoleum.
Il locale dispone di prese elettriche integre e munite di alveoli protetti.
L’alimentazione dei videoterminali è stata realizzata mediante impianto elettrico a
parete. Non sono presenti cavi elettrici in zone di passaggio.
E’ installato un apparecchio di illuminazione di sicurezza ed un rilevatore di incendio.
Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II – Cap. 2.3) il quantitativo di materiale
combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività ed
è custodito lontano dalle vie di esodo.
Sulla base dei chiarimenti rilasciati dal Ministero dell’Interno con la Circolare n.
P2244/4122 sott. 32 – Allegato “A” ( 30 ottobre 1996) non è necessaria la realizzazione
di una seconda porta larga due moduli che si apra verso l’esodo a semplice spinta.
Misure a carico dell’Ente locale
Per le travi in legno e per il linoleum adottare le misure indicate al capitolo “reazione al
fuoco dei materiali di rivestimento”.
[Priorità 2]
Rivestire le travi di sostegno del soffitto fino a 2 metri di altezza per evitare che in caso
di urto accidentale le persone possano ferirsi.
[Priorità 2]
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12.
DEPOSITI
Al piano seminterrato due locali serviti dalla scala interna sono utilizzati come depositi di
vecchi arredi.
Ogni locale è dotato di apertura di aerazione la cui superficie è maggiore ad 1/40 della
superficie in piano dei locali.
La quantità di materiale combustibile depositata è inferiore a 30 kg/m2.
I locali sono separati dal vano scala da una porta metallica larga 88 cm che si apre nel
senso dell’esodo.
Il sottoscala è utilizzato come deposito per il materiale delle pulizie.
Non è installata la segnaletica di sicurezza.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Installare la luce di sicurezza lungo le rampe della scala.
13.
[Priorità 2]
PIATTAFORMA ELEVATRICE
E’ stata installata una piattaforma elevatrice.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Affiggere il cartello con il divieto di utilizzo in caso di incendio alla sommità delle porte.
[Priorità 1]
Archiviare la dichiarazione di conformità dell’impianto.
[Priorità 1]
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14.
CENTRALE TERMICA
Il riscaldamento dell’edificio è realizzato tramite un impianto nuovo alimentato da una
caldaia funzionante a metano con potenza termica di 86 kW.
Il locale è ubicato al piano seminterrato e vi si accede tramite una scala larga 128 cm
priva di corrimano.
La porta del locale si apre verso l’esodo, ma è priva di congegno di autochiusura.
E’ installato un interruttore elettrico generale non segnalato.
Esternamente al locale è installata la valvola di intercettazione combustibile.
Sulla porta di ingresso non è affisso il cartello indicante il divieto di accesso e di usare
fiamme libere.
La superficie di aerazione è pari ad 1 m2.
Non è presente un estintore.
Non è presente, nel locale caldaia, il libretto di centrale conforme a quanto stabilito dal
DPR 412/93.
Sono installati i dispositivi di sicurezza, protezione e controllo previsti dalle norme di cui
alla Raccolta R.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Segnalare la funzione dell’interruttore elettrico generale.
[Priorità 1]
Affiggere il cartello con il divieto di accesso ai non addetti ai lavori ed il cartello con il
divieto di introdurre fiamme libere.
[Priorità 1]
Impianto elettrico: archiviare copia del progetto e della dichiarazione di conformità
attestanti che l’impianto è conforme alla Norma CEI 64-8/7 :“Luoghi a maggior rischio in
caso di incendio”.
[Priorità 1]
Sollecitare la ditta cui è affidata la conduzione e la manutenzione dell’impianto termico
affinché compili correttamente e regolarmente il libretto di centrale e disporre che tale
libretto venga custodito nel locale caldaia.
[Priorità 1]
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Relativamente all’impianto termico dovrà essere recuperata ed archiviata la seguente
documentazione:
[Priorità 1]
progetto redatto da professionista abilitato;
dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice.
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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15.
IMPIANTO ELETTRICO GENERALE
Il contatore e le protezioni generali sono state spostate all’esterno.
Il quadro elettrico generale è ubicato in prossimità dell’uscita al piede della scala nuova;
dal quadro elettrico nuovo è derivato il quadro elettrico vecchio si presume in attesa
della sistemazione di tutto l’impianto elettrico.
A monte dell’impianto è installato un interruttore magnetotermico ed un interruttore
differenziale con Idn = 30 mA.
Sui quadri elettrici non sono presenti i cartelli con l’indicazione di tensione pericolosa e
di divieto di usare acqua in caso di incendio.
I componenti in vista (interruttori, prese, ecc.) sono integri.
Le prese elettriche sono dotate di alveoli protetti.
Non è stato installato il pulsante di sgancio a distanza dell’interruttore elettrico generale.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Installare la segnaletica di sicurezza sui quadri elettrici.
[Priorità 1]
Eseguire le verifiche periodiche con scadenze e modalità indicate dalla norma CEI 64 –
52 dell’aprile 1999.
[Priorità 2]
L’esito di tali verifiche e gli eventuali interventi di manutenzione conseguenti saranno
annotati su apposito registro costituito da schede simili a quelle riportate nell’appendice
F della Guida CEI 0-10 (Fascicolo 6366 “Guida alla manutenzione degli impianti
elettrici”); ogni scheda dovrà essere datata e sottoscritta dal tecnico incaricato.
[Priorità 3]
Fornire copia della dichiarazione di conformità alla Direzione della scuola. [Priorità 1]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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Informazione – Consulenza – Servizi
Via Dei Prati, 31 – 25073 BOVEZZO
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16.
IMPIANTO DI TERRA
Al momento del sopralluogo non è stata rinvenuta copia della denuncia dell’impianto di
terra.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Qualora la denuncia dell’impianto non sia stata presentata incaricare una ditta abilitata
affinché proceda:
•
[Priorità 1]
alla realizzazione e/o alle verifiche dell’impianto, alle misure della resistenza di terra
ed al controllo del coordinamento delle protezioni contro i contatti indiretti;
•
alla denuncia dell’impianto (consegna a ISPESL e all’ASL della dichiarazione di
conformità).
Dovranno essere archiviati: progetto, verbali di verifiche periodiche dell’ASL o ARPA,
dichiarazioni di conformità rilasciate dalle ditte installatrici ed esecutrici di manutenzioni
straordinarie, modifiche, verifiche ecc.
[Priorità 1]
Come prescritto dal DPR n. 462 del 22/10/01, ogni due anni presentare all’ASL la
richiesta di verifica periodica dell’impianto (la scuola è un luogo a maggior rischio in
caso di incendio).
[Priorità 2]
Consegnare al Dirigente Scolastico copia della dichiarazione di conformità e dei verbali
relativi alle verifiche biennali eseguite da parte della ASL (almeno il verbale relativo alla
verifica eseguita nell’ultimo biennio).
[Priorità 2]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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17.
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE
SOVRATENSIONI
L’edificio non è dotato di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
A monte dell’impianto elettrico sono installati scaricatori di tensione (SPD).
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
[Priorità 1]
In conformità alla norma CEI EN 62305-2 dovrà essere affidato ad un professionista
competente l'incarico di eseguire il calcolo di verifica circa la necessità di installare un
impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. Nel caso l'edificio risulti
autoprotetto archiviare il documento.
Nel caso l'edificio non risulti autoprotetto è necessario:
•
installare un LPS avente le caratteristiche coerenti con i risultati della verifica, previo
elaborazione di un progetto da parte di un professionista abilitato;
•
denunciare l’impianto (consegna a ISPESL e all’ASL della dichiarazione di
conformità);
•
archiviare: progetto, verbali di verifiche periodiche dell’ASL, dichiarazioni di
conformità
rilasciate
dalle
ditte
installatrici
ed
esecutrici
di
manutenzioni
straordinarie, modifiche ecc;
•
come prescritto dal DPR n. 462 del 22/10/01, ogni due anni presentare all’ASL la
richiesta di verifica periodica dell’impianto (la scuola è un luogo a maggior rischio in
caso di incendio).
Consegnare al Dirigente Scolastico copia della seguente documentazione:
•
calcolo di verifica circa la necessità di installare un impianto di protezione contro le
scariche atmosferiche ( conforme alla norma CEI 81-10);
•
eventuali verbali relativi alle verifiche biennali eseguite da parte della ASL.
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18.
NORME DI ESERCIZIO
La Direzione scolastica deve concordare con l’Amministrazione Comunale le modalità
organizzative per ottemperare a quanto prescritto dalle norme di esercizio descritte al
Cap. 12 del DM 26/8/92. In particolare dovranno essere convenute le competenze
relative all’attuazione di quanto previsto ai punti 12.1, 12.2, 12.3, 12.5, 12.6, 12.7, 12.8,
12.9, 12.10.
Inoltre è stato chiesto al Comune di sottoscrivere l’accordo raggiunto dall’A.N.C.I.
Lombardia con l’Ufficio scolastico Regionale in data 12/07/2004.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
[Priorità 1]
Sulla base degli accordi convenuti con la Direzione scolastica adottare i provvedimenti
di propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà custodito
presso la scuola.
Misure a carico del Dirigente scolastico
[Priorità 1]
Sulla base degli accordi convenuti con l’Amministrazione comunale adottare i
provvedimenti di propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà
custodito presso la scuola.
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19.
RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE
ADEMPIMENTI
PROGRAMMAZIONE
DEGLI INTERVENTI DA
PARTE DEL COMUNE
Allarme incendio - Potenziare il segnale di allarme incendio in
quanto non viene chiaramente udito in tutti i locali dell’edificio.
Affidare a Ditta specializzata l’incarico di verificare con cadenza
semestrale il sistema di allarme incendio.
Uscite di sicurezza - Regolare le porte delle uscite di sicurezza
della palestra in quanto si aprono a fatica a causa dell’attrito con
il pavimento.
Scale – Installare strisce antiscivolo sui gradini delle scale
esterne e lungo il piano di calpestio dello scivolo In alternativa
proteggere le scale e lo scivolo dalle intemperie.
Reazione al fuoco dei materiali - Certificare che le travi in legno
a vista sono state trattate con vernici ignifughe e che il
rivestimento in linoleum della mansarda ha una classe di reazione
al fuoco non superiore ad 1 (punto 3.1 comma 3 del DM
26/08/92). Archiviare la certificazione e consegnane copia alla
Direzione dell’istituto comprensivo.
Segnaletica di sicurezza - affiggere in prossimità del quadro
elettrico il cartello che segnala la presenza di tensione elettrica
pericolosa; segnalare la funzione del dispositivo di sgancio a
distanza dell’interruttore elettrico generale.; alla sommità delle
porte del montapersone affiggere ed il cartello con il divieto di
utilizzo in caso di emergenza; nei depositi affiggere il cartello con
il divieto di introdurre fiamme libere.
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Documentazione
- Consegnare
alla Direzione
dell’istituto
comprensivo copia del C.P.I. e copia della documentazione
relativa agli impianti tecnologici presenti nella scuola.
I dispositivi di apertura delle uscite di sicurezza della scuola
(ingresso principale) , dovevano essere adeguati a quanto
stabilito dal D.M. 3/11/2004 (G. U. N. 271): in caso di rottura del
dispositivo, in caso di sostituzione della porta, comunque entro il
16 febbraio 2013.
Protezione scariche atmosferiche - Incaricare un tecnico
abilitato di certificare che l’edificio è protetto dalle scariche
atmosferiche.
Promemoria - Eseguire i controlli, le verifiche e le manutenzioni
di legge degli impianti tecnologici installati (impianto elettrico,
impianto di messa a terra; impianto di riscaldamento; ecc.).
Segnalare
preventivamente
alla
Direzione
della
scuola
l’affidamento di lavori, da eseguire presso la sede scolastica, ad
imprese, ditte o artigiani. La segnalazione dovrà essere
accompagnata dalla valutazione dei rischi da interferenze per
poterla eventualmente integrare a maggiore tutela della salute e
della sicurezza degli alunni e dei dipendenti della scuola.
Si richiede la sottoscrizione dell’accordo stipulato dall’A.N.C.I.
Lombardia con l’Ufficio Regionale Scolastico in data 12 luglio
2004.
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