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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI PRESENTI
NELL’EDIFICO UTILIZZATO DALLA SCUOLA PRIMARIA STATALE
“MADONNINA DEL GRAPPA”
VIA CENDROLE, 68
SPINEDA FRAZIONE DI
RIESE PIO X (TV)
29/10/2015
Scarinzi Roberto
Data Sopralluogo
Elaboratore
File: Primaria_Spineda_novembre_2015
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REVISIONI DEL PIANO DELLA SICUREZZA
Revisione
Data certa
Firma
Firma
Firma
Firma
della
Dirigente
Medico
RLS
RSPP
revisione scolastico Competente
numero
13
Oggetto
15/11/2015
Aggiorna
mento del
DVR ai
sensi del
D.Lgs
81/08
2
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INDICE
1. PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
5
2. MODALITA' OPERATIVE
6
3. PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
8
4. INDIVIDUAZIONE E PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
9
4.1INTERVENTI DI PREVENZIONE
4.2PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
9
9
5. DATI GENERALI
10
6. COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO
11
7. MISURE GENERALI
12
7.1DIMENSIONI DEI LOCALI
7.2RADON
7.3DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA
7.4BARRIERE ARCHITETTONICHE
7.5CORTILE POSTERIORE E ATRIO INGRESSO
8. MISURE DI PREVENZIONE INCENDI
8.1CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO
8.2INDIVIDUAZIONE DEI LIVELLI DI RISCHIO
8.3INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA
8.4PIANO DI EVACUAZIONE
8.5SEPARAZIONI
8.6COMPARTIMENTAZIONE
8.7RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
8.8PREPOSTI
8.9RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
8.10 MEDICO COMPETENTE
8.11 DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE
8.12 SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
8.13 VIE DI ESODO
8.14 SEGNALETICA
8.15 ESTINTORI
8.16 RETE IDRICA ANTINCENDIO
8.17 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
8.18 REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO
8.19 CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI
12
12
12
13
14
14
14
14
20
21
21
21
21
21
21
22
22
23
23
27
28
28
29
29
30
3
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9. SERVIZI GENERALI
31
9.1SERVIZI IGIENICI
9.2LAVABI
9.3PULIZIE
31
31
31
10.AULE DIDATTICHE
32
10.1
AULA POLIVALENTE
33
11.CENTRALE TERMICA
34
12.IMPIANTO ELETTRICO GENERALE
36
13.IMPIANTO DI TERRA
38
14.PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E LE
SOVRATENSIONI
39
15.NORME DI ESERCIZIO
39
16.RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE
40
4
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1.
PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il procedimento per la valutazione dei rischi utilizzato fa riferimento ai criteri definiti dal
Titolo 1 Capo III sezione II del D.Lgs. 81/2008 e pertanto si basa sull’esame
sistematico di tutti gli aspetti di ciascun luogo di lavoro.
Il procedimento adottato prevede la:
 Individuazione delle fonti di pericolo in relazione:
1. all’ambiente di lavoro
2. agli impianti tecnologici installati
3. alle apparecchiature, attrezzature, sostanze e agenti biologici utilizzati
4. alle attività svolte
 Individuazione dei rischi connessi alle fonti di pericolo
 Individuazione del personale esposto ai rischi generici
 Individuazione del personale esposto a rischi specifici
 Individuazione delle norme giuridiche e/o tecniche di riferimento
 Valutazione dei rischi con riferimento alle disposizioni delle
norme in vigore
 In mancanza di norme, valutazione della probabilità e della
gravità dell’infortunio e/o della malattia professionale.
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2.
MODALITA' OPERATIVE
RISCHI CORRELATI ALL’EDIFICIO, AGLI IMPIANTI, ALLE ATTREZZATURE ED
ALLE SOSTANZE
Il procedimento di base, per la valutazione dei rischi consiste in un esame sistematico
di tutti gli aspetti del luogo di lavoro riguardanti:

le caratteristiche costruttive dell’edificio;

gli impianti tecnologici installati;

i dispositivi, le macchine, le attrezzature, le sostanze e gli agenti
biologici utilizzati.
L’analisi di quanto sopra esposto è stata attuata mediante la verifica documentale ed i
sopralluoghi tecnici adottando i seguenti procedimenti.
VERIFICA DOCUMENTALE
La verifica documentale, è volta alla raccolta della documentazione inerente alle
caratteristiche dell'immobile, degli impianti tecnologici in essa presenti, delle
attrezzature, delle sostanze e degli agenti biologici utilizzati nelle attività svolte al fine
di:

individuare i documenti la cui elaborazione è prescritta da norme vigenti (es.
C.P.I., dichiarazioni di conformità/rispondenza relative ad impianti installati,
denuncia impianti, verbali di verifica periodica rilasciati degli organi di vigilanza e/o
da ditte/professionisti incaricati, ...)

verificare che copia di tali documenti sia archiviata presso l'istituto, che in ciascun
documento sia presente la data di redazione/sottoscrizione e che il documento si
riferisca in modo esplicito all’impianto/struttura ecc. oggetto di verifica

verificare che il documento sia sottoscritto da soggetto abilitato/autorizzato

verificare che le norme di riferimento richiamate siano congruenti all’oggetto

verificare che ci sia coerenza fra le norme di riferimento ed il contenuto
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
predisporre l'elenco dei documenti mancanti/carenti per chiederne copia all'ente
locale competente

verificare la coerenza fra quanto indicato nella documentazione e lo stato di fatto
(sopralluogo)
SOPRALLUOGHI
I sopralluoghi, hanno lo scopo di:

ispezionare le sedi di lavoro, rilevandone i principali parametri strutturali e di
impianto, anche in relazione alle attività che vi si svolgono,

verificare la coerenza fra lo stato di fatto, le norme di riferimento e/o la
documentazione acquisita nella verifica documentale al fine di individuare i
provvedimenti da adottare per conformarsi alle norme vigenti e/o per realizzare un
livello di sicurezza accettabile.
RISCHI CORRELATI ALLE ATTIVITÀ SVOLTE
Per la valutazione dei rischi derivanti da attività lavorative ne è stata effettuata
l’analisi al fine di:

individuare le attività svolte, le rispettive modalità di esecuzione, le attrezzature
utilizzate,

identificare i pericoli connessi alle attività svolte ed i conseguenti rischi di infortunio
e/o malattie professionali,

identificare i rischi connessi alla correlazione fra attività e l’ambiente in cui sono
svolte,

valutare i rischi (confronto con le norme di riferimento, in mancanza di norme
valutazione della probabilità e della gravita dell’infortunio e/o della malattia
professionale),

studiare le possibilità per eliminare o ridurre i rischi con riferimento alle prescrizioni
delle norme vigenti ed alla valutazione della probabilità e della gravità
dell’infortunio e/o della malattia professionale,
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
individuare il personale da sottoporre a sorveglianza sanitaria,

definire il contenuto della formazione e informazione di base del personale.

definire il contenuto della formazione, informazione e addestramento del
personale con incarichi specifici (addetti emergenza, pronto soccorso, preposti,
ecc.).
3.
PROCEDURE E PROVVEDIMENTI PER LA GESTIONE
DEL RISCHIO
Il Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione
e Protezione ha provveduto ad adottare e attivare le seguenti procedure e
provvedimenti:

piano di emergenza;

piano di pronto soccorso;

regolamento generale per la sicurezza durante le attività che vengono svolte dai
dipendenti della scuola;

informazione e formazione di base del personale, dei preposti e dei dipendenti
con incarichi specifici (addetti emergenza, lotta antincendio, primo soccorso);

programmi di verifiche periodiche;

riorganizzazione del lavoro;

emissione di disposizioni di servizio (circolari);

segnalazione all’ente locale delle misure da adottare per acquisire e mantenere
ad un livello di sicurezza accettabile l’immobile, gli impianti tecnologici e gli arredi;

segnalazione all’ente locale di guasti rilevati durante le verifiche periodiche.
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4.
INDIVIDUAZIONE
E
PROGRAMMA DELLE
MISURE
DI
PREVENZIONE
4.1
INTERVENTI DI PREVENZIONE
Le misure di prevenzione che dovranno essere adottate dall’Ente locale e dalla
Direzione Scolastica (Datore di lavoro) sono state evidenziate nei capitoli successivi.
4.2
PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE
L’ordine di priorità delle misure di prevenzione è stato predisposto sulla base dei
seguenti criteri.
Magnitudo del rischio ipotizzato
Prescrizioni di norme in vigore
Grado di efficacia dell’intervento individuato
Acquisizione di approvazioni preventive degli Enti preposti
Semplicità dell’intervento
Disponibilità di risorse tecnico - economiche
Sulla base di tali criteri l’urgenza degli interventi è indicata dai seguenti numeri:
 I MME DI ATI
 i nte rve nti c on pri ori tà 1
 BRE V E TE RMI NE
 i nte rve nti c on pri ori tà 2
 ME DI O TE RMI NE
 i nte rve nti c on pri ori tà 3
 LUNG O TE RMI NE
 i nte rve nti c on pri ori tà 4
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5.
DATI GENERALI
In data 29 ottobre 2015 il sig. SCARINZI Roberto della Società ICS srl, al quale il
Dirigente scolastico, ha affidato l’incarico di RSPP ha svolto il sopralluogo presso
l’immobile utilizzato dalla scuola primaria statale “Madonna del Grappa” in via
Cendriole, 68 a Spineda, frazione del comune di Riese Pio X (TV) per aggiornare il
documento di valutazione dei rischi ai sensi del comma 3 dell’articolo 29 del Decreto
legislativo 81/08.
I dati relativi al numero dei dipendenti, dei docenti e degli studenti presenti nel
complesso scolastico sono stati forniti dalla segreteria della Direzione dell’Istituto
Comprensivo.
La scuola è frequentata da 81 alunni, suddivisi su 5 classi, 8 insegnanti ed una
collaboratrice scolastica più una seconda part time, pertanto ai sensi del DM 26/8/92
la scuola è classificabile di “tipo 0”.
L’edificio che ospita le aule è costituito da n. 2 piani fuori terra.
Ai sensi del punto 1.1 del DM 26/8/92 l’edificio, sulla base della documentazione
fornita dal Comune, è stato costruito ed utilizzato in data anteriore al 18 dicembre
1975.
La presente relazione è stata ultimata in data 15 novembre 2015.
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6.
COMPLETAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO
L’articolo 29 (Comma 3) del Decreto legislativo 81/08 prescrive che il documento di
valutazione dei rischi deve essere rielaborato “in occasione di modifiche del processo
produttivo significative ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori” e prescrive
che il Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) “aggiorna le misure di prevenzione e di
protezione in relazione ai mutamenti organizzativi
…..…… ovvero in relazione al
grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione ”.
Il presente documento è aggiornato ogni anno previo raccolta delle opportune
informazioni e l’esecuzione di un sopralluogo:
 sulla base delle misure di prevenzione e di protezione che saranno adottate
dall’Ente Locale e/o dal Dirigente Scolastico,
 nel caso vengano introdotte modifiche significative nell’uso dei locali (ad esempio
in caso di spostamento di laboratori da un locale all’altro o di trasformazione di
un’aula normale in laboratorio),
 qualora
vengano
introdotte
modifiche
significative
nelle
apparecchiature,
attrezzature, sostanze utilizzate,
 nel caso vengano introdotti mutamenti significativi ai fini della sicurezza
nell’organizzazione del lavoro (ad esempio introduzione di nuove mansioni per il
personale dipendente),
 nel caso vengano promulgate o modificate le norme attinenti la sicurezza e la
salute sul lavoro (leggi, decreti, circolari, ecc.),
 nel caso vengano recepite ulteriori norme tecniche o modificate quelle attualmente
in vigore ( Norme CEI - UNI – ecc.).
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7.
MISURE GENERALI
7.1
DIMENSIONI DEI LOCALI
L’altezza e il volume dei locali attualmente utilizzati sono conformi a quanto stabilito
dall’articolo 6 del DPR 303/56 come modificato dall’Allegato IV del Decreto legislativo
81/08 (vedi comma 1 dell’art. 63).
7.2
RADON
Nell'edificio scolastico non sono presenti ambienti ubicati a piani interrati o
seminterrati. Pertanto come riportato al cap. 1.3 delle linee guida emesse dal
Coordinamento delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano non è
necessario procedere alle misurazioni della concentrazione di radon.
7.3
DOCUMENTAZIONE FUNZIONALE ALLA SICUREZZA
Presso la Direzione dell’istituto comprensivo sono stati rinvenuti i seguenti documenti:

Verbale di collaudo delle strutture in cemento armato rilasciato dal collaudatore
architetto ZAMBON Luciano in data 2 ottobre 1961;

Dichiarazione di conformità della vecchia centrale termica a gasolio e del
relativo impianto elettrico;

Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico della nuova centrale termica
rilasciata dalla ditta VENETA IMPIANTI s.n.c. in data 10 aprile 2001.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Consegnare alla Direzione della scuola copia del certificato di agibilità, del certificato
di conformità igienico sanitaria, del certificato di idoneità sismica.
[Priorità 1]
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Dovrà essere consegnata alla Direzione la documentazione indicata negli specifici
capitoli del documento di valutazione dei rischi relativi agli impianti tecnologici
(esempio: impianto di terra, impianto elettrico, impianto di riscaldamento, ecc.).
[Priorità 1]
In occasione della consegna di verbali rilasciati da organi di vigilanza (ASL, ISPESL,
VVF) a seguito di sopralluoghi, approvazioni, rinnovi di certificati relativi all’edificio e/o
agli impianti tecnologici, inviarne una copia alla Direzione Scolastica.
7.4
[Priorità 2]
BARRIERE ARCHITETTONICHE
Le barriere architettoniche tra il piano terra ed il primo piano della scuola non sono
state abbattute. Al momento del sopralluogo la scuola non era frequentata da
persone con difficoltà motoria.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Abbattere le barriere architettoniche nell’edifico scolastico tra il piano terra ed il primo
piano, ai sensi del DM 236/89, mediante l’installazione di un ascensore o altra idonea
soluzione.
[Priorità 3]
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7.5
CORTILE POSTERIORE E ATRIO INGRESSO
Al momento del sopralluogo il cortile posteriore era transennato. Il piano di calpestio
dell’area è sconnesso ed è presente un buco.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Riportare terra in modo da coprire il chiusino che sporge dal terreno, sistemare
il piano di calpestio ed eliminare il buco presente nel piano di calpestio.
8.
8.1
MISURE DI PREVENZIONE INCENDI
CLASSIFICAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DI INCENDIO
LOCALI NON SOTTOPOSTI AL CONTROLLO DEI VIGILI DEL FUOCO (DM 16/2/82)
Il carico di incendio dei locali utilizzati come aule è costituito da carta e dai materiali di
arredo.
Le sostanze combustibili presenti sono a basso tasso di infiammabilità, le condizioni
locali e di esercizio offrono scarsa possibilità di sviluppo di principio di incendio e la
probabilità di propagazione dello stesso è limitata.
Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale
combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività
ed è custodito lontano dalle vie di esodo.
8.2
INDIVIDUAZIONE DEI LIVELLI DI RISCHIO
Con riferimento alle misure adottate o che saranno adottate - descritte nei paragrafi
precedenti ed in capitoli specifici - sulla base dei criteri stabiliti dall’Allegato I del D.M.
10/03/1998 i locali presentano i seguenti livelli di rischio:
Ambienti didattici:
livello di rischio BASSO
Locali di lavoro adibiti ad attività comprese nel DM del 16/2/1982:
(centrale termica…):
livello di rischio MEDIO
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La individuazione delle misure di prevenzione incendi relative alle vie di uscita, ai
sistemi di rivelazione ed allarme ed ai mezzi di estinzione degli ambienti didattici fa
riferimento alla classificazione del livello di rischio ed a quanto stabilito dal DM
10/3/98.
Considerato che il riscaldamento dell’edificio è realizzato mediante una caldaia
esterna all’edificio alimentata a metano; tenuto conto che il carico di incendio
dell’edificio è costituito dagli arredi scolastici e dai sussidi didattici, preso atto che
l’impianto elettrico è conforme alle norme di legge e tecniche; tenuto conto che al
Comune è stato chiesto di certificare che l’edificio è autoprotetto dalle scariche
atmosferiche e di incaricare una ditta abilitata della verifica periodica dell’impianto
elettrico e dell’impianto di messa a terra; tenuto conto che al Comune sono state
segnalate le misure da adottare in conformità del DM 10 marzo 1998 e del DM 26
agosto 1992 e, tenuto altresì conto che ad ogni persona che opera nella scuola sono
state impartite disposizioni ed assegnati compiti per la gestione delle emergenze e
che ogni anno vengono eseguite le prove di evacuazione, considerato il sistema di vie
di fuga, il rischio di incendio residuo può essere considerato accettabile.
Sulla base delle indicazioni riportate negli allegati I, II e IX del DM 10 marzo 1998
(Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di
lavoro” la classificazione del livello di rischio, le cause ed i pericoli di incendio
individuabili all’interno della scuola, l’identificazione dei lavoratori esposti e le singole
misure adottate per prevenire gli incendi nei locali sottodescritti sono riassunte nella
tabella seguente.
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Locale
Livello
Cause
e
di
d’incendio
pericolo Persone
esposte
rischio
Misure
per
prevenire gli incendi
adottate
dalla
scuola
Locali
didattici
Corridoi
MEDIO
deposito
di
Il
quantitativo
di
facilmente combustibili in Personale materiale combustibile
luogo non idoneo o la loro Docente e è limitato a quello
manipolazione
dovute cautele
Locali ad
sostanze Alunni
senza
le
non
docente
strettamente
necessario
normale
per
la
conduzione
dell’attività ed è tenuto
uso
lontano
collettivo
d’esodo.
Il
dalle
personale
è
informato
vie
stato
della
proprietà delle sostanze
e delle circostanze che
possono
causare
il
rischio incendio.
I
materiali
di
pulizia
sono tenuti in appositi
ripostigli o armadi chiusi
a chiave.
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Presenza
della
I rifiuti, documentazioni
documentazione
cartacea,
varie o altro materiale
rifiuti
materiale
combustibile non viene
o
altro
combustibile
(arredi
e
mai
depositato,
tendaggi) che può essere
neanche
in
incendiato accidentalmente
temporanea, lungo le
o deliberatamente.
vie
d’esodo
possono
o
via
dove
entrare
in
contatto con sorgenti di
innesco.
Inadeguata
pulizia
delle
arre di lavoro..
Per evitare l’accumulo
di rifiuti si provvede alla
loro
rimozione
giornaliera e successivo
deposito
all’esterno
dell’edifico.
relativamente
All’interno di tutti i locali
all’uso di fiamme libere e di
è stato imposto il divieto
apparecchi
di
Negligenza
calore
generatori
di
fumare;
è
stato
proibito di usare fiamme
libere; è stato vietato
l’uso
di
apparecchi
generatori di calore.
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Uso di impianti elettrici e di
Gli impianti sono stati
eventuali
realizzati
attrezzature
dell’arte
didattiche elettriche.
a
regola
e sono dotati
di messa a terra (le
Presenza
di
apparecchiature
sotto
elettriche
tensione
anche
quando non sono utilizzate
anomalie
vengono
segnalate
all’Ente
locale
proprietario
dell’’immobile).
Il
personale
informato
è
stato
sul corretto
uso delle attrezzature
elettriche utilizzate nelle
aule e sull’utilizzo degli
impianti elettrici.
Riparazione o modifica di
Le riparazioni elettriche
impianti elettrici effettuati da
sono
persone non qualificate.
esclusivamente
personale
eseguite
da
competente
e qualificato.
Utilizzo
non
corretto
di
apparecchi di riscaldamento
portatili
(stufette
E’ stato vietato l’uso di
stufette e fornelletti.
con
resistenze a vista; fornelletti
ecc.).
Inadeguata formazione del
Il personale docente e
personale
non docente è stato
materiali
pericolose,
sull’uso
ed
di
attrezzature
formato
ed informato
sull’uso di materiali ed
attrezzature pericolose.
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Negligenza degli addetti alla
Alle persone, ditte o
manutenzione
artigiani
(incaricati
che
dall’Ente locale proprietario
nella
dell’immobile)
manutenzione
entrano
scuola
per
viene
consegnata una lettera
con i divieti (es. non
ostruire le vie d’esodo);
viene inoltre illustrato il
piano di evacuazione,
chi
sono
gli
addetti
antincendio; le norme
comportamentali
da
seguire; le persone da
avvisare.
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INCARICATI PER L’EVACUAZIONE DELLA SCUOLA
8.3
Ad alcune persone che operano nella scuola sono stati affidati i seguenti incarichi:

emissione dell’ordine di evacuazione;

controllo delle operazioni di evacuazione;

chiamata soccorsi ed intercettazione dell’alimentazione elettrica e del
combustibile;

controllo periodico degli estintori;

controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita.
Sono stati nominati e formati gli addetti alla prevenzione e lotta incendio. Le persone
incaricate sono: Tomaselli Rosa; De Martin Rosalì; Di Madero Adele; Maggiotto
Fabiola.
Sono stati nominati e formati gli addetti al primo soccorso. Le persone incaricate
sono: Maggiotto Fabiola; Zamprogna Maria; Tomaselli Rosa.
Presso la segreteria della scuola sono conservate
le lettere con le quali si è
proceduto alla assegnazione degli incarichi e gli attestati di partecipazione ai corsi di
formazione del personale incaricato della prevenzione incendio e del primo soccorso.
Promemoria per il Dirigente scolastico
Qualora per effetto della mobilità del personale non fossero presenti gli addetti alla
prevenzione incendio ed al primo soccorso in numero tale da garantire sempre la
presenza di una persona addestrata nell’intero arco della giornata tenendo conto della
turnazione di lavoro, dovranno essere nominati e formati nuovi addetti. Gli addetti alla
prevenzione incendio e quelli del primo soccorso di nuova nomina devono partecipare
ai corsi di formazione previsti per legge. Durata e contenuti del corso di formazione
per la prevenzione incendi sono regolamentati dal DM 10 marzo 1998.
Durata e
contenuti della formazione degli addetti al primo soccorso sono stabiliti dal DM n. 388
del 3 febbraio 2004; la parte pratica del corso va ripetuta ogni tre anni.
[Priorità 1]
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8.4
PIANO DI EVACUAZIONE
La scuola dispone di un piano di evacuazione.
Nei locali e lungo i corridoi sono installate le planimetrie con indicato il percorso di
esodo. Ogni anno sono eseguite le prove di evacuazione.
8.5
SEPARAZIONI
L’immobile è isolato rispetto ad altri fabbricati.
8.6
COMPARTIMENTAZIONE
La compartimentazione dell’edificio non è richiesta in quanto la scuola ha una
superficie complessiva inferiore a 6000 m2.
8.7
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Il sig. SCARINZI Roberto della I.C.S. S.r.l. è stato incaricato dei compiti di
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
8.8
PREPOSTI
Il Dirigente scolastico ha nominato il preposto in ogni sede scolastica, incaricando di
tale compito le insegnanti referenti di plesso. La persona incaricata è l’insegnante
Maggiotto Fabiola.
8.9
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
L’insegnante PANE Regina della scuola primaria di Riese è stata nominata RLS La
signora completato il corso di formazione.
Promemoria per il Dirigente scolastico
Convocare una volta all’anno la riunione di cui all’art. 35 del D.Lgs 81/08 ed invitare la
RLS a parteciparvi.
[Priorità 1]
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8.10
MEDICO COMPETENTE
E’ stato nominato il “Medico Competente”. La Direzione unitamente al Medico ha
stabilito la sorveglianza sanitaria per il personale della Segreteria.
8.11
DISPOSIZIONI E MISURE DI PREVENZIONE
La Direzione dell’istituto comprensivo ha predisposto documenti informativi con
l’indicazione dei compiti che devono essere assolti dagli insegnanti, dagli alunni, dai
collaboratori scolastici; ha inoltre predisposto il piano di emergenza ed ha fornito al
personale le indicazioni comportamentali per fare fronte alla emergenza incendio e
terremoto. Inoltre la Direzione ha segnalato ai collaboratori scolastici i comportamenti
da adottare durante la pulizia dei locali con l’utilizzo di prodotti chimici.
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8.12
SISTEMA DI ALLARME INCENDIO
La scuola dispone di sistema di allarme incendio provvisto di alimentazione elettrica di
riserva. Il sistema può essere attivato manualmente mediante i pulsanti installati ai
piani. E’ stato installato un segnalatore ottico ad integrazione di quello acustico.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale
risulti evidenziato che l’impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni
previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli 35, 56).
[Priorità 2]
Fornire copia della dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico.
[Priorità 2]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
In occasione delle due prove di evacuazione annuali verificare che l’allarme sia
percepibile in tutti gli ambienti utilizzati dalla scuola
8.13
[Priorità 2]
VIE DI ESODO
Al piano terra sono ubicati i seguenti locali: n. 3 aule più alcuni locali; il numero delle
persone normalmente presenti è pari a 5.
Al primo piano sono ubicate n. 2 aule, più l’aula polifunzionale ; le persone
normalmente presenti sono pari a 43.
L’area circostante l’edificio è classificabile come luogo sicuro, dove le persone
possono essere riunite successivamente all’abbandono dell’edificio scolastico per
incendio o altra calamità.
La lunghezza massima delle vie di esodo è inferiore a 60 m.
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8.13.1
USCITA VERSO LUOGO SICURO
La scuola dispone delle seguenti uscite di sicurezza.
Ingresso – costituita da una porta larga 170 cm (75 +75) che si apre nel senso
dell’esodo con maniglione antipanico,
uscita lato nord - costituita da una porta larga 170 cm (75 +75) che si apre nel senso
dell’esodo con maniglione antipanico,
uscita lato est - costituita da una porta larga 170 cm (75 +75) che si apre nel senso
dell’esodo con maniglione antipanico.
Le uscite di sicurezza sono segnalate.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Programmare la sostituzione dei maniglioni antipanico non certificati CE. La
sostituzione doveva essere eseguita entro il 16 febbraio 2013.
8.13.2
[Priorità 4]
SCALA
A servizio della scuola primaria è stata installata una scala interna, manca la scala
esterna di sicurezza. Non sono state abbattute le barriere architettoniche tra il piano
rialzato ed il primo piano.
Le rampe sono larghe 137 cm. Il parapetto di affaccio della scala al primo piano è alto
93 cm.
E’ installata la segnaletica con l’indicazione del percorso d’esodo.
E’ stata installata l’illuminazione di sicurezza.
La scala è mantenuta sgombra.
Non sono installati tendaggi in materiale combustibile.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
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Le rampe della scala hanno un numero di gradini maggiore di 2 ed inferiore a 16, con
pedata maggiore di 30 ed alzata inferiore a 17 cm.
Il numero di moduli a servizio del primo piano è pari a 2. In base all’attuale massimo
affollamento considerando l’utilizzo anche dell’aula polivalente (piano primo: 33
persone) sono necessari due moduli. La larghezza della scala interna è quindi
conforme a quanto stabilito dal DM 10 marzo 1998.
Poiché il numero massimo delle persone presenti al primo piano è sempre inferiore a
50 non serve un secondo percorso d’esodo ai sensi del punto 3.5 dell’Allegato III al
D.M. 10 marzo 1998.
Inoltre la scala può non essere protetta dagli effetti di un incendio tramite strutture e
porte resistenti al fuoco perché la scuola può essere assimilata ad un piccolo luogo di
lavoro a rischio di incendio medio e con distanza di qualsiasi punto del luogo di lavoro
dall’uscita di sicurezza inferiore a 30 metri.
Nel sottoscala è depositato il carrello e le attrezzature per le pulizie; è inoltre presente
il quadro elettrico generale
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Alzare ad almeno 100 cm il parapetto di affaccio della scala al primo piano.
[Priorità 1]
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8.13.3
CORRIDOIO ED ATRIO
La larghezza minima dell’atrio del piano terra e del corridoio del primo piano è tale da
garantire una capacità di deflusso non superiore a 50 ai sensi del punto 3.5
dell’Allegato III al D.M. 10 marzo 1998.
E’ stata installata la segnaletica indicante il percorso d’esodo.
Sono installati gli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
Sono istallati i pulsanti di attivazione del sistema di allarme incendio.
Le lastre di vetro delle finestre hanno caratteristiche di sicurezza.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Ad ogni piano è posizionato n. 1 estintore a polvere, del peso di 6 kg, segnalato,
verificato e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
Non è stata realizzata la rete idrica antincendio.
Il parapetto di affaccio del corridoio del primo piano è alto 93 cm.
Al primo piano si notano i segni di infiltrazioni d’acqua piovana.
Il soffitto dell’atrio è rivestito di legno.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Alzare ad almeno 100 cm il parapetto di affaccio del corridoio del primo piano.
[Priorità 1]
Per il rivestimento in legno del soffitto adottare le misure indicate al successivo
capitolo “ Reazione al fuoco dei materiali di rivestimento”.
[Priorità 3]
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8.14
SEGNALETICA
Le uscite di sicurezza ed il percorso d’esodo sono segnalati.
All’esterno del locale caldaia è stata installata la segnaletica di sicurezza.
In prossimità del quadro elettrico generale è stato affisso il cartello con il divieto di
utilizzo dell’acqua in caso di incendio prima di avere tolto tensione all’impianto
elettrico ed il cartello che segnala la presenza di tensione pericolosa.
La tipologia, la forma, le dimensioni, il numero e le modalità di installazione della
cartellonistica di sicurezza sono conformi a quanto stabilito dal Titolo V del Decreto
legislativo 81/08.
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8.15
ESTINTORI
Ad ogni piano è posizionato n. 1 estintore a polvere, del peso di 6 kg, segnalato,
verificato e con capacità di estinzione pari a 34 A, 233 B, C.
Nel locale caldaia è posizionato un estintore a polvere.
Nell’aula polivalente è stato posizionato un estintore a CO2.
Il numero degli estintori è sufficiente.
Per evitare che gli estintori urtati dagli alunni possano cadere si suggerisce di
installare il sistema di fissaggio Full Back.
Misure da adottare a carico dell’ Ente locale
Concordare con la ditta incaricata delle verifiche periodiche che nel caso gli estintori
vengano momentaneamente asportati essi devono essere sostituiti con estintori del
medesimo tipo.
[Priorità 1]
Installare su ogni estintore il sistema di fissaggio Full Back.
[Priorità 2]
In ottemperanza a quanto stabilito da D.M. del Ministero degli interni del 7/01/2005
(G.U. n. 28 del 4/02/2005) aggiornare (se necessario) il contratto con la ditta
incaricata in modo tale che le verifiche, le revisioni ed i collaudi degli
estintori
vengano eseguite secondo le modalità e la periodicità stabilite dalla Norma UNI 9994
edizione Novembre 2003.
[Priorità 4]
Misure a carico del Dirigente scolastico
Registrare l’esito della verifica semestrale sull’apposito registro.
8.16
[Priorità 2]
RETE IDRICA ANTINCENDIO
La rete idrica antincendio non è prescritta in quanto la scuola è di tipo “0”.
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8.17
ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA
Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza sono installati nei corridoi e lungo la scala
interna. Mancano nelle aule e nell’aula polivalente.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Installare gli apparecchi di illuminazione di sicurezza nelle aule e nell’aula polivalente;
salvo deroga concessa dai VV.F.
[Priorità 2]
Archiviare la dichiarazione di conformità, rilasciata dalla ditta installatrice, nella quale
risulti evidenziato che l’impianto è stato realizzato conformemente alle indicazioni
previste dal DM 26/8/92 e dalla Norma CEI 64/8 (Capitoli 35, 56).
[Priorità 2]
Fornire copia della dichiarazione di conformità al Dirigente scolastico.
[Priorità 2]
Misure a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune la suddetta documentazione.
8.18
[Priorità 2]
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI DI RIVESTIMENTO
Alle finestre delle aule sono appese tende all’apparenza ignifughe. Il soffitto dell’atrio
è rivestito di legno.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Accertarsi che le tende siano certificate con classe di reazione al fuoco non superiore
ad 1. Consegnare copia della documentazione alla Direzione dell’istituto comprensivo.
[Priorità 2]
Accertarsi che il rivestimento ligneo del soffitto dell’atrio sia stato trattato con speciali
vernici ignifughe in modo da avere una classe di reazione al fuoco non superiore ad
1. Consegnare copia della documentazione alla Direzione dell’istituto comprensivo
[Priorità 3]
Gli eventuali rivestimenti che saranno installati dovranno essere di tipo incombustibile
o certificati secondo quanto stabilito dall’articolo 3.1 del D.M. 26/8/92.
[Priorità 2]
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8.19
CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI
La scuola, in quanto frequentata da meno di 100 persone non deve disporre del
certificato di prevenzione incendi (CPI) per l’attività n. 67 del DPR n. 151 del
1/08/2011.
La potenza termica dell’impianto di riscaldamento è superiore a 100.000 kCal/h; la
scuola deve disporre di un certificato di prevenzione incendi relativo all’attività n. 74
del DPR n. 151 del 1/08/2011.
Come prescritto dal comma 2 dell’articolo 6 del DPR n. 151del 1/08/2011 è stato
predisposto il registro sul quale sono annotati i controlli, le verifiche e gli interventi di
manutenzione dei dispositivi, attrezzature ed impianti antincendio, la formazione ed
informazione del personale e l’esito delle esercitazioni antincendio.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Relativamente all’impianto di riscaldamento consegnare al Comando provinciale dei
VV.F. la S.C.I.A. (segnalazione certificata inizio attività); la ricevuta di ricezione
costituisce l’atto autorizzatorio all’inizio dell’attività. Consegnare alla Direzione
dell’istituto comprensivo copia della S.C.I.A. e successivamente del C.P.I. [Priorità 1]
Adempimenti a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia del CPI.
[Priorità 3]
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9.
9.1
SERVIZI GENERALI
SERVIZI IGIENICI
La scuola dispone di servizi igienici in numero adeguato rispetto a quanto previsto dal
Decreto 18 dicembre 1975 (una tazza ogni 25 alunni). I servizi igienici sono dotati di
finestre apribili.
9.2
LAVABI
I lavabi sono complessivamente adeguati ai sensi del punto 1.13 dell’Allegato IV del
Decreto legislativo 81/08.
9.3
PULIZIE
Le pulizie sono adeguate. Le pulizie sono svolte dal personale dipendente dalla
scuola.
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10.
AULE DIDATTICHE
Al piano terra sono ubicate n. 3 aule al primo piano n. 2.
Nelle aule sono affisse le planimetrie con l’indicazione del percorso d’esodo.
L'aerazione e l'illuminazione naturale dei locali è assicurata da finestre i cui vetri
hanno caratteristiche di sicurezza. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm. Alle
finestre sono appese tende all’apparenza ignifughe. Le finestre possono essere
aperte a ribalta od a anta.
La porta di accesso è larga 90 cm e si apre nel senso contrario all’esodo.
Alla sommità delle porte sono installate lastre di vetro prive delle caratteristiche di
sicurezza; il Comune ha provveduto ad applicare pellicole autoadesive trasparenti
certificate.
Il numero delle persone presenti (compreso l’insegnante) è inferiore a 25.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile.
Non sono presenti rivestimenti in legno.
Le aule dispongono di prese elettriche integre munite di alveoli protetti.
Le aule non dispongono degli apparecchi di illuminazione di sicurezza.
Come prescritto dal D.M. 10/3/1998 (Allegato II - Cap. 2.3) il quantitativo di materiale
combustibile è limitato allo stretto necessario per la normale conduzione della attività
ed è custodito lontano dalle vie di esodo.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Installare un apparecchio di illuminazione di sicurezza salvo deroga concessa dai
VV.F.
[Priorità 4]
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10.1
AULA POLIVALENTE
Il locale è ubicato al primo piano .
L'aerazione e l'illuminazione naturale è assicurata da finestre i cui vetri hanno
caratteristiche di sicurezza. I parapetti delle finestre sono alti 100 cm. Le finestre si
aprono ad anta o a ribalta.
La porta del locale è larga 90 cm e si apre nel senso contrario all’esodo.
Nel locale sono installate n. 11 postazioni di lavoro al video terminale.
Il numero delle persone presenti (compreso l’insegnante) è inferiore a 25.
Pareti, pavimento e soffitto non sono ricoperti in materiale combustibile. Non sono
presenti rivestimenti in legno.
Il laboratorio dispone di prese elettriche integre munite di alveoli protetti.
L’alimentazione elettrica delle postazioni di lavoro è derivata da un interruttore
generale installato nel locale.
Nella zona di calpestio non sono presenti cavi elettrici.
Nel locale non è installata la luce di sicurezza.
E’ stato posizionato un estintore a CO2.
Sulla base dei chiarimenti rilasciati dal Ministero dell’Interno con la Circolare n.
P2244/4122 sott. 32 - Allegato “A” (30 ottobre 1996) non è necessaria la realizzazione
di una seconda porta larga due moduli che si apra verso l’esodo a semplice spinta.
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Installare un apparecchio di illuminazione di sicurezza salvo deroga concessa dai
VV.F.
[Priorità 4]
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11.
CENTRALE TERMICA
Il locale caldaia è esterno all’edificio
Il riscaldamento dell’edificio è realizzato tramite un impianto alimentato da una caldaia
a metano la cui potenza termica è superiore a 100 000 kcal/h. La centrale termica è
soggetta al controllo dei VVF.
E’ installato un interruttore elettrico generale, non segnalato.
Esternamente al locale è installata la valvola di intercettazione combustibile, non
segnalata.
Sulla porta di ingresso non è affisso il cartello indicante il divieto di accesso e di usare
fiamme libere.
La superficie di aerazione permanente è pari a 1,5 m 2 ed è conforme a quanto
stabilito dalla Circolare n. 69 del 25 novembre I969 (Par. 2.1.b).
E’ stato posizionato un estintore.
Non è presente, nel locale caldaia, il libretto di centrale conforme a quanto stabilito
dal DPR 412/93.
Sono installati i dispositivi di sicurezza, protezione e controllo previsti dalle norme di
cui alla Raccolta R.
Il Comune ha consegnato alla Direzione dell’istituto comprensivo copia della
dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico installato nella centrale termica.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Segnalare la funzione e l’ubicazione dell’interruttore elettrico generale.
[Priorità 1]
Segnalare la funzione e l’ubicazione della valvola di intercettazione del combustibile.
[Priorità 1]
Sollecitare la ditta cui è affidata la conduzione e la manutenzione dell’impianto
termico affinché compili correttamente e regolarmente il libretto di centrale e disporre
che tale libretto venga custodito nel locale caldaia.
[Priorità 1]
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Relativamente all’impianto termico dovrà essere recuperata ed archiviata la seguente
documentazione:
[Priorità 1]
1. progetto redatto da professionista abilitato;
2. dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta installatrice;
3. copia delle richieste (compreso gli allegati RR e RD) e dei verbali rilasciati
dall’ISPESL.: approvazione progetto e verifica di conformità;
4. verbali di verifica quinquennale dell’ASL.
Relativamente all’impianto di riscaldamento consegnare al Comando provinciale dei
VV.F. la S.C.I.A. (segnalazione certificata inizio attività); la ricevuta di ricezione
costituisce l’atto autorizzatorio all’inizio dell’attività. Consegnare alla Direzione
dell’istituto comprensivo copia della S.C.I.A. e successivamente del C.P.I.
[Priorità 1]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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12.
IMPIANTO ELETTRICO GENERALE
Il contatore ed il quadro elettrico generale sono installati al piano rialzato nel
sottoscala.
A monte dell’impianto elettrico è installata la protezione contro le sovracorrenti
(interruttore magnetotermico).
A monte dell’impianto elettrico non è installato l’interruttore differenziale; ma non sono
presenti masse estranee (il quadro elettrico non è in metallo).
Sul quadro elettrico generale sono installati gli interruttori differenziali con Idn = 30
mA.
Sul quadro elettrico generale è presente il cartello con l’indicazione di tensione
pericolosa ed il cartello con il divieto di usare acqua in caso di incendio.
I componenti in vista (interruttori, prese, ecc.) sono integri.
Le prese elettriche sono dotate di alveoli protetti.
Non è stato installato il pulsante di sgancio a distanza dell’interruttore elettrico
generale.
Presso la Direzione della scuola non è archiviata copia della dichiarazione di
conformità rilasciata dalla ditta che ha realizzato l’impianto.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
Eseguire verifiche periodiche secondo la metodologia indicata dalla Guida CEI 64-13
e secondo la periodicità indicata dalla norma CEI 64 – 52.
[Priorità 2]
L’esito di tali verifiche e gli eventuali interventi di manutenzione conseguenti saranno
annotati su apposito registro costituito da schede simili a quelle riportate
nell’appendice F della Guida CEI 0-10 (Fascicolo 6366 “Guida alla manutenzione
degli impianti elettrici”); ogni scheda dovrà essere datata e sottoscritta dal tecnico
incaricato.
[Priorità 3]
Archiviare i progetti e/o le dichiarazioni di conformità relativi agli interventi realizzati
dopo il 1990. .
[Priorità 2]
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Installare un comando di sgancio a distanza dell’interruttore elettrico generale. Tale
dispositivo deve essere installato nelle vicinanze dell’ingresso o in posizione
presidiata in conformità al punto 7.0 comma 2 dell’allegato al Decreto 26.08.1992, e –
come indicato dalla Guida CEI 64-52 – deve permettere di togliere tensione all’intero
impianto elettrico con l’eccezione dell’alimentazione di sicurezza e delle eventuali
pompe antincendio.
[Priorità 4]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
Segnalare all’Ente Locale eventuali componenti danneggiati, deteriorati o guasti.
[Priorità 1]
Non consentire la realizzazione di impianti elettrici improvvisati o da parte di persone
non competenti.
[Priorità 1]
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13.
IMPIANTO DI TERRA
Presso la Direzione della scuola non è archiviata copia della denuncia di primo
impianto (modello B), che deve essere presentata all’Istituto Superiore per la
Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL).
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
Qualora la denuncia dell’impianto non sia stata presentata incaricare una ditta
abilitata affinché proceda:

[Priorità 1]
alla realizzazione e/o alle verifiche dell’impianto, alle misure della resistenza di
terra ed al controllo del coordinamento delle protezioni contro i contatti indiretti;

alla denuncia dell’impianto (consegna a ISPESL e all’ASL della dichiarazione di
conformità).
Dovranno essere archiviati: progetto, verbali di verifiche periodiche dell’ASL o ARPA,
dichiarazioni di conformità rilasciate dalle ditte installatrici ed esecutrici di
manutenzioni straordinarie, modifiche, verifiche ecc.
[Priorità 1]
Come prescritto dal DPR n. 462 del 22/10/01, ogni due anni presentare all’ASL la
richiesta di verifica periodica dell’impianto (la scuola è un luogo a maggior rischio in
caso di incendio).
[Priorità 2]
Consegnare al Dirigente Scolastico copia della dichiarazione di conformità e dei
verbali relativi alle verifiche biennali eseguite da parte della ASL (almeno il verbale
relativo alla verifica eseguita nell'ultimo biennio).
[Priorità 2]
Misure da adottare a carico del Dirigente scolastico
Chiedere al Comune ed archiviare copia della documentazione sopra richiamata.
[Priorità 3]
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14.
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE E
LE SOVRATENSIONI
L’immobile della scuola non è dotato di impianto di protezione contro le scariche
atmosferiche.
A monte dell’impianto elettrico non sono installati scaricatori di tensione (SPD).
Misure da adottare a carico dell’Ente Locale
[Priorità 1]
E’ necessario affidare ad un tecnico abilitato l’incarico di valutare nuovamente se
l’edifico è autoprotetto dalle scariche atmosferiche e se l’impianto elettrico è protetto
dalle sovratensioni, in conformità alla norma CEI EN 62305-2 del marzo 2013.
15.
NORME DI ESERCIZIO
La Direzione dell’Istituto comprensivo deve concordare con l’Amministrazione
Comunale le modalità organizzative per ottemperare a quanto prescritto dalle norme
di esercizio descritte al Cap. 12 del DM 26/8/92. In particolare sono state convenute le
competenze relative all’attuazione di quanto previsto ai punti 12.1, 12.2, 12.3, 12.5,
12.6, 12.7, 12.8, 12.9, 12.10.
Misure da adottare a carico dell’Ente locale
[Priorità 1]
Sulla base degli accordi convenuti con la Direzione della scuola adottare i
provvedimenti di propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà
custodito presso la scuola.
Misure a carico del Dirigente scolastico
[Priorità 1]
Sulla base degli accordi convenuti con l’Amministrazione comunale adottare i
provvedimenti di propria competenza e annotarne l’esito su apposito registro che sarà
custodito presso la scuola.
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16.
RIEPILOGO INTERVENTI A CARICO DEL COMUNE
ADEMPIMENTI
PROGRAMMAZIONE
DEGLI INTERVENTI
DA PARTE DEL
COMUNE
Barriere architettoniche - abbattere le barriere architettoniche
nell’edifico scolastico tra il piano terra ed il primo piano, ai sensi
del DM 236/89, mediante l’installazione di un ascensore o altra
idonea soluzione.
Parapetto - alzare ad almeno 100 cm il parapetto di affaccio
Il Responsabile dell’ufficio
tecnico del Comune
della scala al primo piano.
nell’incontro del 28 ottobre
2014 aveva assicurato che
avrebbe provveduto
provvederà al più presto.
Corridoio primo piano - alzare ad almeno 100 cm il parapetto di
Il Responsabile dell’ufficio
tecnico del Comune
affaccio del corridoio del primo piano. Eliminare le infiltrazioni
nell’incontro del 28 ottobre
d’acqua piovana.
2014 aveva assicurato che
avrebbe provveduto
provvederà al più presto.
Illuminazione di sicurezza - Installare gli apparecchi di
illuminazione di sicurezza nelle aule e nell’aula polifunzionale,
salvo deroga concessa dai VV.F.
Reazione al fuoco dei materiali di rivestimento - accertarsi che
le tende siano certificate con classe di reazione al fuoco non
superiore ad 1. Accertarsi che il rivestimento ligneo del soffitto
dell’atrio sia stato trattato con speciali vernici ignifughe in modo
da avere una classe di reazione al fuoco non superiore ad 1.
Consegnare
copia
della
documentazione
alla
Direzione
dell’istituto comprensivo
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Maniglioni antipanico – programmare la sostituzione dei
maniglioni antipanico non certificati CE. La sostituzione doveva
essere eseguita entro il 16 febbraio 2013.
C.P.I. - relativamente all’impianto di riscaldamento consegnare al
Comando provinciale dei VV.F. la S.C.I.A. (segnalazione
certificata inizio attività); la ricevuta di ricezione costituisce l’atto
autorizzatorio all’inizio dell’attività. Consegnare alla Direzione
dell’istituto comprensivo copia della S.C.I.A. e successivamente
del C.P.I.
Caldaia - sollecitare la ditta cui è affidata la conduzione e la
manutenzione
dell’impianto
termico
affinché
compili
correttamente e regolarmente il libretto di centrale e disporre che
tale libretto venga custodito nel locale caldaia.
Scariche atmosferiche – certificare che l’impianto elettrico è
auto protetto dalle scariche atmosferiche.
Documentazione funzionale alla sicurezza - consegnare alla
Direzione della scuola copia del C.P.I. della caldaia e copia della
documentazione relativa agli impianti tecnologici presenti nella
scuola. Consegnare alla Direzione della scuola copia del
certificato di agibilità, del certificato di conformità igienico
sanitaria, del certificato di idoneità sismica.
Estintori - Inserire gli estintori in apposite cassette per evitare
che urtati possano cadere sugli alunni.
Cortile posteriore ai bagni del piano terra – riportare terra in
modo da coprire il chiusino che sporge dal terreno,
sistemare il paino di calpestio ed eliminare il buco presente
nel piano di calpestio.
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Impianto di messa a terra - come prescritto dal DPR n. 462 del
22/10/01, ogni due anni presentare all’ASL o ad una ditta abilitata
la richiesta di verifica periodica dell’impianto (la scuola è un luogo
a maggior rischio in caso di incendio).
Impianto di riscaldamento - fare eseguire i controlli, le verifiche
e le manutenzioni di legge dell’impianto di riscaldamento.
Impianto elettrico – fare eseguire la verifica dell’impianto
elettrico ai sensi della norma CEI 64/52 dell’aprile 1999.
Protezione scariche atmosferiche - E’ necessario affidare ad
un tecnico abilitato l’incarico di valutare nuovamente se l’edifico è
autoprotetto dalle scariche atmosferiche e se l’impianto elettrico è
protetto dalle sovratensioni, in conformità alla norma CEI EN
62305-2 del marzo 2013
DUVRI - segnalare preventivamente alla Direzione della scuola
l’affidamento di lavori, da eseguire presso la sede scolastica, ad
imprese, ditte o artigiani. La segnalazione dovrà essere
accompagnata dalla valutazione dei rischi da interferenze per
poterla eventualmente integrare a maggiore tutela della salute e
della sicurezza degli alunni e dei dipendenti della scuola.
Norme di esercizio - convenire con la Direzione dell’istituto
comprensivo le modalità organizzative per ottemperare a quanto
prescritto dalle norme di esercizio descritte al Cap. 12 del DM
26/8/92. In particolare devono state convenute le competenze
relative all’attuazione di quanto previsto ai punti 12.1, 12.2, 12.3,
12.5, 12.6, 12.7, 12.8, 12.9, 12.10.
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