Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ISTITUTO COMPRENSIVO “Gianni RODARI” 74019 Palagiano (TA) - Viale Bachelet n. 2; tel. 099/8841796 - fax 099/8880119 e-mail: [email protected]; Sito Web: www.circolodidatticorodari.gov.it PEC: [email protected] Dirigente Scolastico: Prof. Preneste ANZOLIN Piano Anno Scolastico dell’Offerta 2013/2014 Formativa UN ARTICOLATO PROGETTO PEDAGOGICO PER REALIZZARE UNA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI FONDATA SULLE BUONE RELAZIONI FORMATIVE Istituto aderente alla Rete di Scuole della provincia jonica per l'Unicef INDICE Parte Prima Parte Seconda Capitolo 1 Capitolo 2 Capitolo 3 Capitolo 4 Contesto operativo Organigramma della struttura scolastica Risorse umane Identità dell’istituto Cos’è il P.O.F.? 1.1 I principi ispiratori fondamentali Il Curricolo di Istituto 2.1 I bisogni educativi della società contemporanea 2.2 Analisi del contesto sociale, economico e culturale 2.3 I bisogni formativi 2.4 Finalità del percorso formativo 2.5 Eventi significativi della storia della scuola 2.6 Le nostre scelte educative 2.7 Gli obiettivi educativi 2.8 Diversità e integrazione I Traguardi di Apprendimento 3.1 Il curricolo verticale 3.2 L a continuità didattica 3.3 I curricoli 3.4 Il curricolo esplicito 3.5 Il curricolo implicito 3.6 Il curricolo materiale 3.7 Il curricolo integrato 3.8 Le scelte organizzative La Scuola ambiente di apprendimento 4.1 L’ambiente di apprendimento 4.2 Didattica “intenzionale” e “consapevole” 4.3 Le scelte metodologiche 4.4 Gli strumenti didattici 4.5 I nostri spazi 4. 6 La valutazione 4. 7 La continuità e l’unitarietà del processo formativo 4. 8 L’autovalutazione d’Istituto Capitolo 5 Risorse esterne alla scuola 5.1 Amministrazioni locali e servizi socio-sanitari Capitolo 6 La ricaduta curricolare dei progetti : ruolo del Collegio dei Docenti, Consigli di Interclasse/intersezione, di Classe/sezione 6.1 Utilizzo della contemporaneità nella suola primaria 6.2 Le visite guidate 6.3 Piano delle attività funzionali all’insegnamento Capitolo 7 Parte Terza 6.4 Il calendario scolastico Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Informazioni generali Pag. 3 Pag. 5 Pag. 7 Pag.10 Pag.10 Pag.10 Pag.12 Pag.12 Pag.13 Pag.14 Pag.15 Pag.16 Pag.17 Pag.17 Pag.18 Pag.19 Pag.19 Pag.34 Pag.35 Pag.35 Pag.35 Pag.37 Pag.37 Pag.40 Pag.43 Pag.43 Pag.43 Pag.44 Pag.45 Pag.45 Pag.47 Pag.51 Pag.52 Pag.52 Pag.54 Pag.55 Pag.55 Pag.56 Pag.56 Pag.61 Pag.62 Pag. 64 PARTE PRIMA CONTESTO OPERATIVO L’Istituto comprensivo “GIANNI RODARI” è costituito da due plessi: 1. GIANNI RODARI Via Bachelet, n. 2 Tel. 099 8841796 Fax 099 8841796 2. WALT DISNEY Via Monteverdi Tel. 099 8841098 IL CIRCOLO Numero complessivo degli ALLIEVI dell’Istituto 771 3 N°. Totale Classi Scuola Secondaria 1° Grado N°. Totale Classi Scuola Primaria 20 N°. Complessivo Sezioni Scuola dell’Infanzia 13 N°. Totale Docenti 77 N°. Complessivo Unita’ Personale Amministrativo 4 N°. Unita’ Collaboratori Scolastici 9 N° Docente con mans. coll. insegnamento 1 Analisi dei dati relativi ai singoli plessi e ai diversi gradi di istruzione Numero Sc. dell’INFANZIA “WALT DISNEY” Sc. dell’INFANZIA “Gianni RODARI” classi Sc. Primaria Sc. Sec.di I Grado “Gianni RODARI” “Gianni RODARI” 6 a tempo pieno 13 a tempo normale 3 sezioni 4 a Tempo Normale 3 a Tempo Ridotto 3 a Tempo Normale 3 a Tempo Ridotto alunni 163 135 414 59 14 12 37 14 docenti Il DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Preneste Anzolin, riceve il pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 11,00 alle ore 12,00, il mercoledì dalle ore 16,00 alle ore 17,00, salvo casi particolarmente urgenti. DIREZIONE SCOLASTICA UFFICI AMMINISTRATIVI SCUOLA dell’INFANZIA GIANNI RODARI WALT DISNAY SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO GIANNI RODARI GIANNI RODARI ORGANIGRAMMA della struttura scolastica DIRIGENTE SCOLASTICO 2 Collaboratori del DS D. S. G. A. 2 Referenti di plesso Scuola dell’Infanzia 4 Unità amministrative 6 Funzioni Strumentali 3 Commissioni 9 Collaboratori Scolastici Collegio docenti Consiglio di Intersezione Consiglio di Classe Consiglio di Interclasse Consiglio d’ Istituto Rappresentanza Sindacale Unitaria (R. S. U. ) Giunta Esecutiva P.O.F A.S. 2012/2013 Il Dirigente Scolastico è affiancato, nel suo lavoro, da figure professionali che collaborano alla realizzazione di progetti e itinerari formativi che arricchiscono l’offerta formativa della scuola DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Preneste Anzolin Collaboratori del DS Rocca Gentile Rocca Luigia Basile Referenti di Plesso Scuola dell’Infanzia Angela Luisi –Walt Disney Luisa Insolia - Rodari Funzioni Strumentali: Area 1: Isabella Addabbo Area 2: Raffaella Intini Area 3: Valeria Santagata Area 4: Concetta Martella Area 5: Francesca De Marco Area 6:Giovanna Genovese D. S. G. A. Concetta Catapano Docenti Referenti Aree Tematiche: Educazione ambientale: Annunziata Oliva Educazione alla pace e alla solidarietà (UNICEF) Francesca Montanaro Attività motoria e giochi sportivi studenteschiMaria Carmela Montemurro Educazione alla salute - Raffaella Intini Comitato di valutazione ( docenti neoimmessi in ruolo): Effettivi: Rocca Basile Cira Verderese M. Rosaria Tria Maria Angela Liuzzi Supplenti: Concetta Martella Attilia Putignano Commissione valutazione e autovalutazione d’Istituto: Raffaella Intini ( Coordinatrice) M.Rosaria Tria Annamaria Mottoila Pasqua Rizzi Nunzia Caprioli Angela M. Liuzzi Valentina Sasso Coordinatori Consigli di Classe: 1^ A Attilia Putignano 1^ B Caterina Filippi 1^ C Teresa Montemurro Vicepresidenti d’ Interclasse: 1^ Micaela Mignozzi 2^ Maria Notarnicola 3^ Valeria Santagata 4^ Giovanna Genovese 5^ Barbara Latorrata Commissione Continuità: Isabella Addabbo( Coordinatrice) Caterina Filippi Francesca Montanaro Grazia Miale Cira Verderese Arianna Monaco Maria Semeraro Vicepresidente d’ Intersezione: Antonia Di Paola Rappresentanza Sindacale Unitaria (R. S. U. ) C.G.L Antonio Pietricola CISL Francesca De Marco Francesca Montanaro 6 P.O.F A.S. 2012/2013 Risorse umane ELENCO PERSONALE ATA N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 COGNOME CATAPANO COSTANTINO PIZZULLI RUSSO SPALLUCCI CAMPANELLA GUBITOSA CONVERTINI FEDELE IAVERNARO MELE PIETRICOLA ROMANAZZI RUSSO DE CRESCENZO 16 ARVIA A. S. 2012/2013 NOME CONCETTA ANNUNZIATA FILOMENA ANGELO RAFFAELE MARGHERITA BEATRICE MARIA GIOVANNA DOMENICO GIULIO ANNUNZIATA ANGELA ANTONIO MARIA CARMELA GIOVANNI CARMELA ALESSANDRO CARMINE DSGA A.A. T. I. A.A. T. I. A.A. T. I. A.A. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C.S. T. I. C. S. T. D. 18 ORE DOC. F.R. CON MANS. COLL. INSEG. ELENCO DOCENTI SCUOLA DELL'INFANZIA PLESSO "G. RODARI" A. S. 2012/2013 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 COGNOME DI PAOLA GENTILE INSOLIA LIUZZI MAPPA MESSIA MONACO MONTENEGRO MORCIANO SASSO CARUSO CAPODIFERRO RIPA NOME ANTONIA ANNA LUISA ANTONIA ROSA PIERA ARIANNA MARIA CARMELA GIOVANNA VALENTINA MARZIA MARIA ILARIA SOSTEGNO SOSTEGNO EH I.R.C. -- W.D.+ RODARI --I. R. C RODARI - 2 SEZIONI + SCUOLA PRIMARIA RODARI 7 P.O.F A.S. 2012/2013 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ELENCO DOCENTI SCUOLA DELL'INFANZIA PLESSO W. DISNEY A. S. 2012/2013 COGNOME NOME BENVENUTI VITTORIA BRADASCIO MARIA CATALDA CARBONE FELICIA FAVALE LUIGIA ELISABETTA GISONNA LINA LIUZZI MARIA ANGELA MELLONE CAROLINA A. ( SUPPLENTE) LUISI ANGELA MONACO NATALIZIA ROSSELLA SALVATORE CARMELA SEMERARO MARIA SAVERIA SEMERARO MARIA SCASCIAMACCHIA ANNALISA SOSTEGNO DH "W.D." 13 MOTTOLESE CAPODIFERRO N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 MARIA ROSARIA MARIA SOSTEGNO FINO N. AV. DIRITTO W.D. IRC + SEZ. PLESSO SCUOLA INF.RODARI ELENCO DOCENTI SCUOLA PRIMARIA A. S. 2012/2013 COGNOME NOME BASILE ROCCA LUIGIA Area Linguistico - antropologica BELMONTE COSIMA Area Antropologica BUOMPANE ANGELA ROSA Area Logico - matematica CAPRIOLI NUNZIA Area Linguistico - matematica CASELLA ELIA FRANCA Area Linguistica COSENTINO MARIA DOMENICA Area Linguistico - matematica DELL'AGLIO MARIA TERESA Area Logico - matematica DE MARCO FRANCESCA Sostegno DIPIERRO ROCCA Area Linguistico - antropologica GENOVESE GIOVANNA Area Logico - matematica GENTILE ROCCA Area Linguistico - antropologica GOFFREDO ANNA Sostegno T. D. GRAVINA POMPEA Sostegno IAVERNARO FERNANDA Area Antropologica INTINI RAFFAELLA Area Linguistico - antropologica LANZA MARIA Area Matematica LATORRATA BARBARA Area Linguistica MARTELLA CONCETTA Lingua Inglese MIALE GRAZIA Area Logico - matematica MIGNOZZI MICAELA Area Logico - matematica MILANO COSIMA DAMIANA Area Logico - matematica MONTANARO FRANCESCA Lingua Inglese MONTEMURRO MARIA CARMELA Area Linguistico - matematica MONTI MARIA ROSARIA Area Linguistico - antropologica MOTTOLA ANNAMARIA Area Linguistico - matematica 8 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 NOTARNICOLA OLIVA OLIVA PERNIOLA RIZZI ROLLI RUGGI SANTAGADA SEMERARO TAMBORRINO VERDERESE RIPA P.O.F A.S. 2012/2013 Area Linguistica Area Logico - matematica Area Linguistico-antropologica Area Linguistico-antropologica Area Linguistico-matematica Area Antropologica Religione Ruolo Area Logico-matematica Area Linguistica Sostegno Area Linguistica RELIGIONE IRC MARIA ANNUNZIATA GIOVANNA PAOLA PASQUA VITA LOREDANA MATILDE VALERIA COSIMA ANNA CIRA ILARIA ANTONIA DOCENTI SCUOLA SEC. 1° GRADO COGNOME NOME MONTEMURRO TERESA MARIA PUTIGNANO ATTILIA FILIPPI CATERINA DE LUCA SONIA SASSO MARIA SETALLA RAGUSO BARTOLOMEO ADDABBO ISABELLA PIRRAZZO DOMENICO SAPIO RENATO CORRADO MODUGNO ANTONIA FRANCA MENZA LUISA TRIA MARIA ROSARIA GAROFALO ERIKA MARIA CASAMASSIMA SALVATORE 9 A. S. 2012/2013 Lettere A043 12 h Lettere A043 18 h Matematica A059 18 h ED. Artistica A028 2 h ED. Artistica A028 4 h ED. Musicale A032 2 h ED. Musicale A032 4 h ED. Fisica A030 Tecnologia A033 Lingua Inglese A345 9 h Lingua Francese A245 Lingua Spagnola A445 Sostegno AD00 I. R.C. P.O.F A.S. 2012/2013 IDENTITA’ DELL’ISTITUTO Capitolo 1 - Cos’e’ il P.O.F.? Introdotto nella scuola italiana dal DPR n° 275/’99 “Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche”, il P.O.F è un documento di impegni tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto scuola-studenti-famiglia, in esso viene esplicitata l’identità culturale e progettuale, si descrive la scuola qual è oggi, ma se ne disegna il futuro, il modello a cui si vuole improntare il servizio e l’offerta formativa. E’ un’ utile base di lavoro per sperimentare forme di nuovi modelli organizzativi, di flessibilità di orari, di classi aperte, ecc., previste dal Regolamento. Il POF è un documento pubblico che si può ritirare su richiesta in segreteria oppure scaricare in formato digitale dal sito della scuola, è in visione anche in bacheca. Esso è reso pubblico e adeguatamente illustrato alle famiglie nelle prime assemblee all’ inizio dell’anno scolastico. Alle famiglie degli alunni che si iscrivono per la prima volta ,é distribuito un opuscolo informativo, il “MINI-POF” Attraverso il POF si intende offrire uno strumento chiaro e leggibile sull’offerta formativa della nostra scuola e sugli obiettivi che essa persegue; uno strumento, il più possibile efficace, per strutturare processi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere, alla crescita educativa di tutti gli alunni, ed al loro successo formativo: a) promuovendo le potenzialità di ognuno; b) riconoscendo e valorizzando le diversità; c) favorendo il raggiungimento del successo formativo. 1.1 I principi ispiratori fondamentali La nostra scuola, nel rispetto del Dettato Costituzionale ( art. 3, 33 e 34), informa la sua opera ai principi di democrazia, uguaglianza e imparzialità. I principi fondamentali (fattori di qualità) ispiratori dell’attività di questa scuola sono: Accoglienza Uguaglianza e imparzialità La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, il loro inserimento e la loro integrazione. Il servizio scolastico è assicurato a tutti gli utenti senza alcuna discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Tali obiettivi sono concretamente perseguiti, garantendo la valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascun alunno, attraverso la programmazione di attività di educazione interculturale, ispirate alla concezione ed alla pratica delle pari opportunità ed all’integrazione dei soggetti diversamente abili, di attività alternative all’insegnamento della religione cattolica. 10 P.O.F A.S. 2012/2013 Riduzione dello svantaggio e integrazione La scuola si fa carico dei bisogni di maggior sostegno educativo e didattico che presentano le bambine e i bambini portatori di svantaggio socio-culturale e/o disabilità e si impegna a colmare o, quantomeno, a ridurre le differenze che - di fatto - ne limitano l'integrazione sociale e lo sviluppo personale. La diversificazione del percorso formativo punterà a rendere lo sforzo richiesto agli alunni proporzionato ai reali livelli di competenza e alle effettive possibilità di sviluppo. Anche l'arricchimento del percorso formativo con attività non strettamente curricolari è finalizzato a garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale. Regolarità del servizio scolastico E’ garantita da parte di tutti gli operatori scolastici: dirigente, docenti e personale A.T.A.. La continuità del servizio e delle attività didatticoeducative é assicurata secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti. In caso di sciopero del personale della scuola o di eventuali disagi di diversa natura, i genitori sono informati in anticipo delle possibili variazioni di orario scolastico. Sono, comunque, assicurati i servizi essenziali, secondo quanto stabilito dalla contrattazione d’Istituto. In caso di assenza dei docenti é sempre garantita la sorveglianza degli alunni da parte di altro docente o, in casi estremi, del personale A.T.A Partecipazione e condivisione La scuola, per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del POF, promuove la partecipazione e la collaborazione di tutte le sue componenti. Efficacia, efficienza, flessibilità e trasparenza La scuola programma percorsi di apprendimento nel rispetto della diversità dei bisogni formativi e garantisce un‟ adeguata informazione su tutte le attività promosse. Essa nel determinare le scelte organizzative (ad es. orario delle attività, orario servizi amministrativi), si ispira a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità. Libertà di insegnamento e aggiornamento personale I docenti svolgono la loro funzione nell’ ambito della libertà di insegnamento e dell’ autonomia professionale loro riconosciute dalla norma. L’esercizio di tale libertà e autonomia è finalizzato alla formazione della personalità degli alunni. Tutto il personale della scuola si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dagli Organi Collegiali. La scuola garantisce a tutte le bambine e a tutti i bambini ed alle loro famiglie uguale trattamento nella formazione delle classi, nell’assegnazione dei Docenti alle classi, nella formulazione dell’orario delle lezioni, nell’utilizzo delle risorse strumentali e finanziarie, ecc 11 P.O.F A.S. 2012/2013 Capitolo 2 - Il Curricolo di Istituto Il Curricolo d’Istituto è costruito sulla base delle “Indicazioni Nazionali”, si pone al centro del P.O.F. e consente a ciascuna Istituzione Scolastica di delineare un “progetto su misura” fortemente localizzato, attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica e didattica l’ambiente nel quale opera. 2.1 I bisogni educativi della società contemporanea In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è ambivalente: per ogni persona, per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi che le opportunità. Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al mondo”. La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. UN CURRICOLO RINNOVATO Spetta alla Scuola sostenere l’allievo nell’acquisizione della capacità di dare senso alla varietà delle esperienze, attraverso modalità adeguate di lettura, selezione e organizzazione delle conoscenze, per comprendere e interpretare gli innumerevoli messaggi che lo circondano. Spetta alla Scuola fornire gli alfabeti fondamentali per fruire delle opportunità offerte dal “sociale”e per l’effettivo esercizio del diritto di cittadinanza. Spetta alla Scuola educare a questa consapevolezza, superando la frammentazione delle discipline e proponendo le loro molteplici connessioni, ricomporre i grandi oggetti della conoscenza, affrontare i grandi problemi dell’attuale condizione umana nella prospettiva di delineare un nuovo umanesimo. Esiste, infatti, una stretta interazione fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’Umanità; tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona ha una responsabilità unica e singolare nei confronti dell’Umanità. Spetta alla Scuola, nell’“educare istruendo”, attraverso i processi di insegnamentoapprendimento e le concrete scelte didattiche, aiutare l’allievo a cercare costantemente il senso di quello che fa, il significato delle conoscenze di cui si appropria, l’importanza delle abilità e delle capacità che sperimenta e acquisisce. Nella società contemporanea le cosiddette “agenzie educative” (le associazioni , i circoli culturali, gli oratori, il quartiere, la stessa famiglia) non sono più luoghi di costruzione, espressione e fruizione di visioni del mondo, della vita, delle relazioni. 12 P.O.F A.S. 2012/2013 E’ compito della Scuola sostenere l’allievo nella costruzione di sé come persona dotata di “un’identità consapevole e aperta”, fornendo gli “strumenti adatti per comprendere le altre culture e metterle in relazione con la propria, poiché viviamo in una società multiculturale, per orientarlo alla consapevolezza di appartenere ad una “comunità di destino planetario”, Spetta alla Scuola fornire le chiavi per “apprendere ad apprendere”, per una formazione continua che aiuti ad affrontare i ricorrenti cambiamenti di scenario culturale , sociale e produttivo. Il costante cambiamento delle tecnologie e la globalizzazione dei mercati, , infatti, richiedono ad ogni individuo di modificare e far evolvere le proprie competenze e le personali propensioni lavorative poiché le conoscenze e le tecniche apprese sui banchi diventano presto obsolete. 2.2 Analisi del contesto sociale, economico e culturale e monitoraggio dei bisogni formativi Caratteristiche della comunità sociale e del territorio in cui opera la scuola Palagiano è una cittadina di 15.800 abitanti situata in una fertilissima pianura con un'estensione di 69,15 Kmq. Si affaccia sul Mar Ionio con una costa di 7 Km impreziosita da una pineta di Pinus Halepensis su duna sabbiosa, che è anche un’importante Area Protetta. l territorio pianeggiante e in gran parte fertile ne fanno un importante centro agricolo, che oggi, però, risente della crisi di settore. Morfologicamente é costituito da una base alluvionale, degradante verso il mare, partendo da una quota di circa 70 mt., solcato dai fiumi Lenne e Lato, i cui corsi rappresentano la parte terminale di quell’unicum idrografico costituito dalle Gravine e dalle Lame. Proprio per la presenza di questo sistema e di alcune testimonianze della Civiltà Rupestre, oggi anche parte del territorio di Palagiano è ricompresso nel “Parco della Terra delle Gravine”, importante strumento di tutela e sperimentazione di uno sviluppo sostenibile, oltre che di risanamento ambientale. Questo suo essere incastonato tra due perle naturalistiche (le Gravine con la Civiltà rupestre e le Pinete joniche) ne potrebbe fare un importante modello di sviluppo sostenibile, con la messa a valore di competenze e professionalità specifiche, anche in direzione di un indispensabile risanamento ambientale, come i recenti disastrosi fenomeni alluvionali hanno dimostrato. A partire dagli anni ’60 Palagiano, baricentro della Conca d’Oro, è diventata famosa per la sua agricoltura d’avanguardia e per la qualità, varietà, quantità e precocità dei suoi prodotti (agrumi, uve, olive, ortaggi): oggi è la Città del clementine con riconoscimento IGP. Oltre 1000 aziende agricole, in gran parte piccole, coltivano 4500 ettari di terreno. Poche le aziende agricole che vantano una buona estensione e che richiedono manodopera fissa o continuativa nell’arco dell’anno. Per il resto consistenti livelli occupazionali si concentrano solo in alcuni periodi. Questa incertezza di un reddito adeguato ha portato progressivamente all’invecchiamento della manodopera agricola, con gravissima carenza di figure specializzate. Questa è stata anche, negli anni 60/70, la causa della fuga verso il miraggio della grande industria; ancora oggi alcune centinaia di palagianesi lavorano presso l’acciaieria ILVA di Taranto, anche se l’occupazione si è progressivamente ridotta. L’attività artigianale è essenzialmente legata all’attività edilizia, che ha avuto uno sviluppo tanto vorticoso, quanto privo di strumenti di pianificazione, con pesanti ricadute sulla vivibilità del paese. Gli esercizi commerciali garantiscono, prevalentemente, il lavoro ai 13 P.O.F A.S. 2012/2013 componenti della famiglia titolare. Il turismo é, nonostante le potenzialità, ancora limitato, essenzialmente di tipo stagionale (estate) è tutto schiacciato sulla costa. Nessuna cura è stata posta nei confronti delle altre inestimabili risorse del nostro territorio, i beni ambientali, paesaggistici, storici, architettonici ed archeologici, che risultano in grave stato di abbandono e degrado, quando non completamente distrutte. Palagiano non ha un vero “centro storico” non ha grandi valori storici e architettonici, se si eccettuano poche significative testimonianze (Il “castello”, la “chiesetta”, l’ex “convento”, un frantoio ipogeo). Per il resto, il suo valore complessivo era più legato ad una “rete” di testimonianze minori della storia, della tradizione e dello svolgersi della vita nel corso dell’evoluzione sociale, strettamente legate al tessuto urbano dell’antico nucleo abitato. Purtroppo, oggi, di queste vestigia non restano che poche ed isolate testimonianze, tanto che un problema culturale che si pone per la nostra Comunità (e quindi anche per l’Istituzione Scolastica) è come ricostruire, conservare e trasmettere alle nuove generazioni la storia del paese. La Comunità palagianese rivela oggi uno volto completamente diverso rispetto al passato: un tipo di sviluppo incompiuto e distorto, quello degli ultimi decenni, con la comparsa anche di fenomeni devianti quali delinquenza (anche minorile), consumo di droghe e alcolici, facile arricchimento di pochi e vaste sacche di vecchie e nuove povertà, disuguaglianze e ingiustizie sociali. Fenomeni di diversa devianza sociale che spesso coinvolgono anche minori (talvolta anche al centro della cronaca giudiziaria), che spesso vedono nella strada, nei bar e nelle sale da gioco i soli luoghi di ritrovo. Palagiano, infatti, non ha un cinema, non ha un teatro, non ha centri sportivi e il tutto è lasciato alla iniziativa privata, anche se va positivamente rilevato l’operato di alcune Associazioni Culturali, Ambientaliste, di Volontariato laiche e religiose che cercano, con apprezzabile impegno, di “smuovere lo stagno”. Anche da parte delle Istituzioni locali si è dimostrata, negli ultimi anni, una maggiore attenzione ai bisogni dei minori e alla prevenzione delle devianze, anche con collaborazioni in rete con le scuole, il volontariato sociale ed il Servizio Civile. Questo contesto socio-economico risulta oggi ancor più dissestato, in considerazione delle negative ricadute della crisi industriale e del comparto agricolo, con conseguente allargamento dei livelli di disoccupazione e precarietà. 2.3 I bisogni formativi Dal contesto esaminato emergono, conseguentemente, esigenze generali ed alcuni urgenti bisogni formativi, a cui le Istituzioni Scolastiche devono cercare di dare risposte: valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente rivalutare i beni culturali presenti sul territorio locale e nazionale insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza : l’universo, il pianeta, la natura, la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di comprendere le implicazioni, di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento. diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale,il caos climatico, le crisi energetiche, la salute e la malattia, la ricerca di una nuova qualità della vita, …) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. educazione alla legalità (che è rispetto dell’individuo, del bene di tutti e di ciascuno, in breve delle regole) educazione alla pace e alla solidarietà. 14 P.O.F A.S. 2012/2013 La Scuola si fa carico perciò di un progetto culturale che vede l’uomo come suo centro, il successo formativo come scopo principale e la crescita comune ed armonica come suo fine. 2.4 Finalità del percorso formativo Il nostro Istituto persegue le seguenti finalità: la centralità della persona, nell’ottica dello sviluppo integrale della personalità. la legalità come comportamento quotidiano. la comunicazione, intesa nel suo significato etimologico di “mettere in comune”, per realizzare la collegialità, la condivisione delle scelte, la circolarità dell’apprendimento e una sinergia di azioni tra scuola, famiglia e territorio. la continuità del processo formativo, per favorire il passaggio tra i diversi ordini di scuola. l’orientamento, al fine di agevolare la scelta del percorso formativo successivo alla Scuola Secondaria di 1° grado LA SCUOLA SI ATTIVA PER Accrescere la motivazione degli alunni per favorire l’apprendimento e promuovere il benessere a scuola. Rispettare i ritmi di apprendimento degli allievi (integrazione handicap, recupero delle carenze, valorizzazione delle eccellenze) per garantire a tutti il successo formativo e favorire la flessibilità nei percorsi formativi (dall’Infanzia alla suola secondaria di 1° grado). Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza Favorire ’linteriorizzazione dei valori per promuovere il senso di responsabilità personale e la partecipazione attiva alla vita della scuola e della comunità (educazione alla legalità, ad un corretto stile di vita, alla solidarietà, …). Realizzare percorsi interculturali finalizzati ad un’educazione multiculturale, alla pace ed alla solidarietà. Realizzare (anche in concorso con altre scuole) percorsi didattici per favorire la conoscenza ed il rispetto del territorio in tutti i suoi aspetti: ambientale-storico-culturale. Sperimentare strategie didattiche multimediali. (LIM: lavagna Interattiva Multimediale) Contribuire alla creazione di un circuito sperimentale di ricerca educativa sul territorio (rete di scuole, reti di CTP, Progetti FSE, …). 15 P.O.F A.S. 2012/2013 Coinvolgere Famiglie ed Enti Territoriali nel processo educativo degli alunni con disabilità e/o nell’integrazione multiculturale dei ragazzi . Favorire opportunità di arricchimento (sul territorio comunale, nazionale ed europeo) per stimolare la crescita culturale e per prevenire la dispersione scolastica. Offrire percorsi differenziati per un nuovo inserimento nei canali dell’istruzione e della formazione (orientamento). Favorire l’arricchimento delle esperienze sportive utilizzando sia le risorse interne alla scuola sia le opportunità offerte dal territorio. Ampliare le attività laboratori ali. Curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità Perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità dell’istruzione. 2.5 Eventi significativi della storia della scuola. La scuola elementare di Palagiano, fino all'anno scolastico 1956/57, è stata parte, di Direzioni Didattiche viciniori; solo nell'anno scolastico 1957/58 è stata istituita la Direzione Didattica di Palagiano. Il 28/10/1938 fu inaugurato l'edificio scolastico ubicato in Viale Stazione. Si trattò di una grande conquista per la scuola elementare di Palagiano dal momento che, fino ad allora, le lezioni si erano tenute in locali di fortuna inadeguati allo scopo. L'edificio, provvisto di aule ampie, presentava la classica forma a ferro di cavallo con un ampio spazio centrale usato per le marce fasciste. L'edificio era posto all’estrema periferia del centro e si presentava così isolato e circondato dal verde della campagna. Ad esso non fu data alcuna denominazione, ma ogni aula portava il nome di un caduto della guerra d'Africa. Nel 1984 fu realizzato il nuovo edificio nel quartiere Bachelet (P.E.E.P.) che ospitava un plesso di scuola primaria e uno di scuola dell’infanzia. Negli anni, sono stati realizzati gli edifici che ospitano i plessi di Scuola dell’ Infanzia “Don Bosco” e “ Walt Disney”. Nel corso degli anni, i vari plessi sono stati sottoposti a lavori di adeguamento nel rispetto della vigente legislazione in materia d'igiene, sicurezza e agibilità. Tuttavia rimangono ancora interventi da effettuare per completare la piena osservanza del D.Lgs n° 81/2008. A partire dal 1 settembre 2009, in seguito a deliberazione della Giunta del Consiglio Regionale n 2596 del 23/12/2008 avente come oggetto il “Piano regionale di riordino della rete delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2009/2010”, il circolo didattico “Giovanni XXIII” di Palagiano è stato sdoppiato in due distinti Circoli Didattici. Il primo costituito dal Circolo Didattico “Giovanni XXIII” (plesso di scuola primaria “Giovanni XXIII” e scuola dell’infanzia “Don Bosco” ) Il secondo composto dal “Circolo Didattico Rodari” (plesso di scuola primaria “Gianni Rodari”, scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” e “Walt Disney”). Dall’anno scolastico 2012/2013 , a seguito della delibera regionale n° 2410 del 02/11/2011, in applicazione della legge n°111 del 16 P.O.F A.S. 2012/2013 15/07/2011 relativa alla razionalizzazione della rete scolastica, i due Circoli Didattici presenti sul territorio sono diventati Istituti Comprensivi arricchendosi della presenza di classi di scuola secondaria di primo grado. La nostra scuola , infatti , dal corrente anno scolastico, con l’istituzione della Scuola Secondaria di 1° “a crescere” ,vanta la formazione di ben tre classi di prima media, ubicate nei locali del plesso G. Rodari. 2.6 Le nostre scelte educative L’azione educativa di tutti gli operatori scolastici sarà finalizzata al pieno sviluppo della persona in crescita, in tutti i suoi aspetti: fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale , in condizioni di libertà e dignità attraverso la predisposizione di un curricolo che, nel rispetto e sulla base delle “INDICAZIONI NAZIONALII” condivide le seguenti finalità e le pone alla base della suo progetto: Centralità della persona Favorire lo sviluppo della persona. Promuovere il successo formativo di ogni allievo, in particolare dei più deboli e/o disagiati, a sostegno delle diversabilità, evitando che le differenze si trasformino in disuguaglianze. Offrire una Scuola come contesto di cura, di relazioni e di apprendimenti significativi. Per una nuova cittadinanza Creare reti di relazioni per passare dalla conflittualità, dalla fragilità e dall’individualismo ad uno spirito solidale e cooperativo. Creare percorsi atti a ripristinare il senso di appartenenza alla collettività nel rispetto delle tradizioni, della cultura e del territorio. Creare reti ed intrecci fra le diverse culture per meglio gestire le diversità. Instaurare una interlocuzione costante con le famiglie ed il territorio, per costruire la condivisione e la corresponsabilità di un patto educativo. Per un nuovo umanesimo Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base. Fornire strumenti adatti per comprendere, apprendere e selezionare le informazioni. Maturare la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di ricercare e attuare le soluzioni. Ridurre la frammentazione e il carattere episodico delle esperienze e dei saperi. Favorire l’autonomia del pensiero, orientando l’azione didattica verso la costruzione dei saperi, partendo dai bisogni formativi dell’allievo. 2.7 Gli obiettivi educativi Queste finalità saranno perseguite attraverso i seguenti obiettivi educativi che si intrecciano in continuazione in quanto ciascuno è condizione per lo sviluppo degli altri e che noi consideriamo trasversali ad ogni processo di insegnamento/apprendimento. - - Accompagnare gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza: creando un ambiente educativo che stimola e dà senso all’apprendere (si impara perché si scopre un senso e si intuisce uno scopo, non solo perché si deve o la società degli adulti lo attende); orientandoli per comprendere la realtà e se stessi, per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse; educandoli al senso di responsabilità e di cura verso se stessi, gli altri, l’ambiente, le cose, , ma anche verso i compiti da svolgere: “far bene il proprio lavoro e portarlo a termine”; promuovendo atteggiamenti relazionali positivi e pratiche collaborative di gruppo; 17 P.O.F A.S. 2012/2013 - - - - favorendo il pensiero autonomo, analitico e critico; sviluppando la fantasia e il pensiero divergente. Promuovere l’alfabetizzazione culturale e sociale di base: potenziando l’acquisizione della strumentalità di base, elemento fondamentale per la formazione culturale successiva (alfabeti del conoscere;) acquisendo gli alfabeti e i saperi disciplinari di base, premessa indispensabile per diventare cittadini consapevoli e responsabili. Promuovere l’esercizio della cittadinanza attiva: ampliando gli apprendimenti promossi nella Scuola dell’infanzia, per consolidare gli alfabeti dell’imparare a vivere e a convivere, in una società della quale si è parte e del cui miglioramento ci si sente responsabili; favorendo atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile; promuovendo l’adesione consapevole ai valori della nostra Costituzione e ai valori universalmente ritenuti costitutivi dell’essenza dell’umanità (Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza - CRC). 2.8 Diversità e integrazione Il contesto scolastico in cui ci si trova ad operare richiede la costruzione di un ambiente educativo di apprendimento che consideri basilare la diversità, l’integrazione delle competenze e delle risorse, il rispetto dell’identità, la valorizzazione dei percorsi personali, accogliendo il bambino diversamente abile come portatore di novità e risorse per il cammino di tutti. Convinti come siamo che la scuola deve garantire un’attenzione speciale alla diversità di tutti e di ciascuno. Principi ispiratori: l’integrazione scolastica ha per obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nella socializzazione: - il diritto all’educazione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap; - il Profilo Dinamico Funzionale ed il Piano Educativo Individualizzato sono parte integrante della programmazione di classe/sezione ed alla sua elaborazione partecipano tutti i docenti l’insegnante di sostegno, la pedagogista dell’U.T.R., la famiglia; - il Piano Educativo Individualizzato (PEI) mira a favorire l’autonomia, l’acquisizione di conoscenze e competenze e di abilità espressive e comunicative, in relazione alle potenzialità soggettive; - il rispetto dei tempi di crescita e di motivazione di ciascun alunno; - il lavoro in gruppo potenzia l’apprendimento individuale attraverso l’interazione, il confronto e la diversità; - la stretta collaborazione tra scuola e famiglia. L’integrazione è intesa come prevenzione del disagio e dell’insuccesso scolastico. Il lavoro di recupero, che si basa sulla programmazione didattica, è strutturato in modo da poter essere attuato da tutti gli educatori che interagiscono con i bambini attraverso: - GRANDE GRUPPO, in cui l’insegnante di sostegno ha funzione di interscambio con gli insegnanti di classe/sezione ed alterna il lavoro sia con il gruppo che con i singoli bambini in situazioni di difficoltà; - PICCOLO GRUPPO, attraverso il quale il bambino si inserisce in un gruppo di lavoro adeguato al livello di maturazione raggiunto; 18 P.O.F A.S. 2012/2013 - MOMENTO INDIVIDUALE, che permette all’insegnante di avere con il bambino in difficoltà un rapporto particolareggiato. Capitolo 3 - I traguardi di apprendimento La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere. Il CURRICOLO delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di 1° grado, senza ripetizioni e ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento, dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. Sulla base delle Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di Istruzione”, i docenti, hanno elaborato il CURRICOLO VERTICALE delle singole discipline, fissando i traguardi da raggiungere in ogni annualità e definendo i contenuti specifici. 3.1 Il curricolo verticale I T A L I A N O Scuola dell’infanzia Scuola primaria 3^ elementare Scuola primaria 5^ elementare Il bambino: Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga,discute, chiede spiegazioni e spiega. Sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e di drammatizzazione Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze L’alunno: Ascolto e parlato Partecipa a scambi comunicativi rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta, comprende e riespone testi di vario tipo, ne individua ed estrapola le informazioni principali. Lettura Legge testi di vario tipo,utilizzando tecniche diverse. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nel testo informazioni utili, sintetizza, mette in relazione e acquisisce la terminologia specifica. Scrittura Scrive testi chiari e coerenti; utilizza tecniche di rielaborazione Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Amplia il lessico, riflettendo sul significato di parole ed L’alunno: Ascolto e parlato Partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il proprio turno e for-mulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dei media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo Lettura Legge testi letterari di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziose e autonoma e formula su di essi i giudizi personali Scrittura Utilizza abilità funzionali allo studio:individua nei testi scrit- 19 Scuola secondaria 1° grado L’allievo Ascolto e parlato interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nella elabora zio-ne di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. espressioni. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Riconosce e rispetta le convenzioni ortografiche ed esegue il relativo controllo. Conosce le regole per rilevare la struttura logica e grammaticale della lingua Riflette sui testi propri e altrui per coglierne le caratteristiche. 20 P.O.F A.S. 2012/2013 Ascolta e compren- ti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza,in funzione anche della esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasando li, completandoli e trasformandoli Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli ad alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; Padroneggia e applica le conoscenze fondamentali reative all’organizzazione logico-sintattica nella frase semplice,alle parti del discorso e ai principali connettivi de testi di vario tipo "diretti"e"trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informa ni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Lettura Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,collaborando con compagni e insegnanti. Scrittura Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo,destinatario. Produce testi multimediali,utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. P.O.F A.S. 2012/2013 Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (pluri/linguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logicosintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. Il bambino: L1 L’alunno: A-Ricezione orale Comprende brevi messaggi ed esegue comandi dati in lingua straniera dall’insegnante. B-Ricezione scritta Comprende messaggi scritti. 21 L’alunno: A-Ascolto (comprensione orale) Comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. B-Lettura (comprensione scritta) Comprende brevi messaggi scritti rela- L’allievo: A-Ascolto (comprensione orale) Comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. B-Lettura (comprensione scritta) Comprende brevi P.O.F A.S. 2012/2013 I N G L E S E C-Interazione orale Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile anche con espressioni e frasi memorizzate, in cambio di informazioni semplici e di routine. D-Produzione scritta Descrive oralmente e per iscritto in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente e elementi che si riferiscono ai bisogni immediati. tivi ad ambiti familiari. C –Parlato (produzione interazione orale) Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazio -ni semplici e di routine. D-Scrittura (produzione scritta) Descrive oralmente e per iscritto in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono ai bisogni immediati. E-Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Individua alcuni elementi e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua. messaggi scritti relativi ad ambiti familiari. C–Parlato(produzione interazione orale) Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Descrive oralmente in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. D-Scrittura (produzione scritta) Descrive per ischitto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,chiedendo eventualmente spiegazioni. E-Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. L’alunno: L’alunno: L’allievo: Ascolto (comprensione orale) Comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari L2 F R A N 22 P.O.F A.S. 2012/2013 e abituali. B- Lettura (comprensione scritta) Comprende brevi messaggi scritti relativi ad ambiti familiari. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. C –Parlato (produzione interazione orale) Descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. D - Scrittura (produzione scritta) Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico/ comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. C E S E S P G N O L O S T O R I A Il bambino: E’ cosciente della propria storia, della storia familiare,della comunità e della scuola e ha sviluppato un senso di appartenenza. L’alunno: A- Uso delle fonti Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. B-Organizzazione delle informazioni Sa raccontare i fatti studiati. Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico, per organizzare informa zioni, conoscenze. C-Strumenti concettuali Comprende i testi storico proposti e sa individuarne le caratteristiche. 23 L’alunno: A- Uso delle fonti Riconosce gli elemen -ti significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale B-Organizzazione delle informazioni Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contempo- L’allievo: A- Uso delle fonti Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. B-Organizzazione delle informazioni Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare P.O.F A.S. 2012/2013 Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria: Paleolitico,Neolitico, Età dei metalli. D- Produzione scritta e orale Rappresenta e scrive conoscenze e concetti appresi. G E O G R A Il bambino: Sa collocare correttamente se stesso, oggetti, persone nello spazio. Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali L’alunno: A - Orientamento Si orienta nello spazio circostante, utilizzando riferimenti topologici, punti di riferimento, mappe e punti cardinali. B - Linguaggio della geograficità Analizzare i principali caratteri fisici del territorio C - Paesaggi 24 raneità, durate periodizzazioni. Usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. C-Strumenti concettuali Comprende aspetti fondamentali della storia antica. Organizza le informazioni e le conoscenze,tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. D- Produzione scritta e orale Comprende i testi storici, proposti e sa individuarne le caratteristiche. successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. C -Strumenti concettuali Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.. D- Produzione scritta e orale Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. L’alunno: A - Orientamento Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, L’allievo: A - Orientamento Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; Sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. P.O.F A.S. 2012/2013 Individua, conosce e F I A M A T E M A T I C A descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina e pianura, mare…). D-Regione e sistema territoriale Comprende che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da sistemi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza. Il bambino: Raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze L’alunno: Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e decimali. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche. Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Riesce a risolvere facili problemi, descrivendo il processo seguito e riconoscendo strategie di soluzione diverse dalla propria 25 artistico-letterarie). B- Linguaggio della geograficità Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche C - Paesaggi Individua i caratteri che connotano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. D-Regione e sistema territoriale Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. B- Linguaggio della geograficità Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali C - Paesaggi Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. L’alunno: Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali valutando l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio,relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall‟ uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche,ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti L’allievo: Si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prender de- D-Regione e sistema territoriale Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti P.O.F A.S. 2012/2013 di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico e i più comuni strumenti di misura. Utilizza rappresentazioni di dati in situazioni significative per ricavare informazioni. Riconosce e quantifica,in casi semplici, situazioni di incertezza. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo,sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria Riconosce e utilizza rappresentazioni di oggetti matematici. cisioni. Riconosce e risolve 26 problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano,formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze P.O.F A.S. 2012/2013 significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. S C I E Z E Il bambino: Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi Si dimostra curioso, esplorativo, pone domande, discute, utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze Conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e ha sviluppato pratiche corrette di cura di sé e di igiene Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze L’alunno : Analizza i fenomeni naturali e li descrive con proprietà lessicale Coglie i legami tra i diversi fenomeni che avvengono in natura Formula ipotesi per spiegare quanto osserva e propone esperimenti per verificarle. 27 L’alunno: Possiede capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienze/conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. Osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/tem porali, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo nei suoi diversi organi e apparati ne riconosce e descrive il funzionamento utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. L’allievo: Esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ine-guaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo P.O.F A.S. 2012/2013 M U S I C A Il bambino Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed aspressive del corpo; Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti L’alunno Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali imparando ad ascoltare se stesso e gli altri. Articola combinazioni timbriche ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari e le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti Esegue da solo e in gruppo semplici brani vocali o strumentali 28 L’alunno: Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazioni analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali,utilizzando strumenti didattici e autocostruiti. delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. l’allievo: Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, alla analisi e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico/culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. P.O.F A.S. 2012/2013 A R T E E Il bambino: Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività E’ preciso e sa portare a termine il proprio lavoro L’alunno Produce varie tipologie di testi visivi e rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti. E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti…) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip..). L’alunno: Utilizza le conoscen ze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati. E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini e messaggi multimediali Individua i principali aspetti formali di alcune opere d’arte; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. Il bambino Ha raggiunto una buona autonomia personale, conosce L’alunno Acquisisce la consapevolezza di sé, attraverso la perce- L’alunno: L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la perce- I M M A G I N E 29 L’allievo: Realizza elaborati personali e creativi sulla base di una ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento , di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. L’allievo: E’ consapevole delle proprie competenze motorie P.O.F A.S. 2012/2013 E D U C A Z I O N E F I S I C A il proprio corpo, le differenze sessuali e ha sviluppato pratiche corrette di cura di sé e di igiene; Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto delle regole, all’interno della scuola e all’aper-to. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo statico e in movimento Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; T E C N O L O G I A Il bambino: Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività zione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare. L’alunno: Riconosce i materiali presenti in alcuni oggetti di uso comune, individuandone le caratteristiche in base a leggerezza, pesantezza, resistenza, fragilità, durezza, elasticità; Realizza oggetti seguendo una definitiva metodologia progettuale cooperando con i compagni. Individua le funzioni degli strumenti tecnologici. 30 zione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alla variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo anche attraverso la drammatizzazione ed esperienze ritmicomusicali. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarla. Riconosce alcuni principi essenziali relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del corpo e a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. L’alunno: Conoscere alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e del relativo impatto ambientale. Conoscere e utilizzare oggetti e strumenti di uso quotidiano e descriverne la funzione e il funzionamento. Ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e com-merciale. sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo/relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. L’allievo: Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diver-se forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di P.O.F A.S. 2012/2013 Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. I N F O R M A T I C A 31 una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato,in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di P.O.F A.S. 2012/2013 sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione R E L I G I O N E Il bambino: Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti o doveri, delle regole del vivere insieme. L’alunno: Riconoscere nella Bibbia il libro sacro per ebrei e cristiani,distinguendola da altre tipologie di testo. Realizzare attività di lettura e di analisi di pagine bibliche accessibili per ricavarne conoscenze e saperle collegare alla propria esperienza esistenziale. C A T T O L I C A 32 L’alunno: Riconoscere nella Bibbia, libro sacro per gli Ebrei e i Cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo. Conoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi religioni. L’alunno riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, confrontandolo con il modo in cui lui stesso percepisce e vive tali festività. L’allievo: L’Alunno è aperto alla sincera ricerca della Verità, e sa interrogarsi sul Trascendente; sa porsi domande di Senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e dimensione culturale. Sa interagire con Persone di Religione differente, dimostrando accoglienza e capacità di confronto e dialogo. Individua -a partire dalla Bibbia- le tappe essenziali e i dati oggettivi della “Storia della Salvezza”, della Vita e dell’Insegnamento di Gesù, del Cristianesimo delle origini. Confronta la Storia della Chiesa con le vicende della Storia civile, passata e recente, interpretandola consapevolmente e criticamente. Riconosce i linguaggi espressivi della Fede (Simboli, Preghiere, Riti), ne individua le tracce presenti nel suo Territorio, in Italia, e in Europa, e nel Mondo, imparando ad apprezzarle dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le Scelte i Valori derivanti dalla Fede cristiana, in vista della realizzazione del P.O.F A.S. 2012/2013 proprio Progetto di Vita, in armonia con se stesso, con gli altri, e con il Mondo che lo circonda I N T E R C U L T U R A Il bambino: Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti o doveri, delle regole del vivere insieme. L’alunno: Diventa cittadino attivo e responsabile del benessere individuale e sociale in società multietnica. Acquisisce la capacità di confrontarsi con le diversità nel privato e nel sociale, sviluppando il pensiero critico. curricolo opzionale L’alunno: Ordinare e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi relativi alla storia locale. Conoscere e comprendere forme di cultura, convivenza e organizzazione dei popoli presenti sul territorio locale. L’allievo: Colloca l'esperienza personale in un contesto comunitario governato da regole, è consapevole di essere titolare di diritti e di doveri e partecipa attivamente alla vita della comunità scolastica, allargando gradualmente i propri orizzonti. Rispettare gli altri, riconoscere la presenza di regole all'interno della comunità di cui si fa parte e Si percepisce parte di una organizzazione sociale, civile, politica più ampia, attraverso la conoscenza dei fondamenti dell'organizzazione Costituzionale e Amministrativa del nostro paese, nonché gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari e internazionali 3.2 Continuità didattica Essendo consapevoli del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che possa favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano,l’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” pone al centro della propria proposta formativa l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i ritmi naturali di apprendimento dell’alunno: a) crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future (continuità verticale); b) eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, facendo sì che la scuola, attenta alle problematiche ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un sistema scolastico allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale). 33 P.O.F A.S. 2012/2013 IN SINTESI La prospettiva scelta dal nostro Istituto é quella di realizzare una scuola che si pone al servizio delle esigenze formative dell'alunno e, per questo tramite, al servizio della comunità sociale. UN ALUNNO, PERSONA, CHE DEVE ESSERE MESSO IN GRADO DI ESERCITARE IL SUO DIRITTO ALL’ACCOGLIENZA ALL’ISTRUZIONE E ALL’EDUCAZIONE ALLA DIVERSITA' ALL’APPRENDIMENTO AL SUCCESSO GUIDATO DA INSEGNANTI COMPETENTI IN UNA SCUOLA ORGANIZZATA COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO CHE DA' SENSO ALLE ESPERIENZE 3.3 I curricoli L’attività educativo - formativa dell’Istituto si concretizza nell’eplicitazione dei seguenti Curricoli strettamente correlati e interagenti, come evidenziato nel seguente modello logico-grafico: Il curricolo disciplinare obbligatorio. Il curricolo disciplinare Il curricolo implicito: determinato dalle variabili che facilitano il processo di insegnamento apprendimento. opzionale Il curricolo integrato (macrotemi di carattere annuale, attività di arricchimento dell’offerta formativa) che danno identità alla nostra scuola. 34 . Il curricolo materiale costituito: dalle risorse di cui l’Istituto Comprensivo dispone in termini di sussidi, spazi e laboratori; dalle risorse umane; dalle risorse del territorio. P.O.F A.S. 2012/2013 3.4 Il curricolo esplicito Al termine degli snodi strategici del percorso della Scuola Primaria, sono fissati “i traguardi per lo sviluppo delle competenze” per ciascuna disciplina; i docenti sono stati impegnati nella elaborazione dei curricoli di ciascuna area disciplinare declinando per ogni annualità i traguardi essenziali, gli obietti , le conoscenze e abilità funzionali al loro sviluppo. (Curricoli delle discipline-Allegato n°1) 3.5 Il curricolo implicito L’ambiente di apprendimento La centralità della persona è possibile solo se il contesto di vita è ospitale, per questo il modello che meglio definisce la scuola è quello di essere una comunità educante in relazione: ai docenti che formano una comunità professionale impegnata ad operare in modo collegiale e corresponsabile nel compito continuo di confronto, ricerca e negoziazione; ai genitori degli alunni riconosciuti come risorsa per la comunità scolastica e con i quali va instaurato un rapporto costante e non burocratizzato attribuendo loro l’importante ruolo di patner nell’educazione; agli alunni per i quali va costruito un ambiente accogliente che favorisca lo “star bene a scuola” e dove le diversità sono accolte e valorizzate. L’organizzazione del “contesto” Gli obiettivi cognitivi ed educativi possono diventare concreto patrimonio degli alunni solo nella “misura in cui la scuola si costituisce come un contesto idoneo, come ambiente atto a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo di tutti gli alunni”. Nella Scuola Primaria principale mediatore del “contesto” è il team docente che nella pianificazione, attuazione e valutazione delle attività di insegnamento – apprendimento opererà sulla base delle seguenti impostazioni metodologiche di fondo: - - - - - centralità della persona che apprende: nelle situazioni di apprendimento la conoscenza (costruttivismo) si costruisce elaborando le informazioni provenienti dall’esterno e integrandole nelle strutture cognitive possedute, solo in questo modo ciò che si impara acquista senso e significato. L’attenzione quindi sarà posta sulla valorizzazione delle esperienze, delle emozioni e delle conoscenze già possedute dai nostri alunni, su cui impostare percorsi didattici specifici e flessibili, in particolare per gli alunni con cittadinanza non italiana e per gli alunni disabili. dimensione sociale: l’apprendimento ha una forte connotazione sociale “ si impara meglio nella relazione con gli altri”; si attueranno quindi modalità di lavoro che caratterizzino la vita di classe con relazioni significative che comportano interazione e pratiche collaborative. Aiuto reciproco, apprendimento cooperativo, apprendimento tra pari, sono tute modalità che rendono possibile l’acquisizione di efficaci abilità sociali. Il gruppo non è il contenitore entro cui si colloca il processo di apprendimento individuale, bensì l’amplificatore e il collettore delle potenzialità individuali. i processi dell’apprendimento: per costruire strutture cognitive sempre più complesse ed evolute, le attività da proporre saranno quelle che porranno gli alunni di fronte a situazioni reali e problematiche che stimolino a fare ipotesi, produrre idee, cogliere nessi e relazioni , trovare soluzioni per promuovere capacità di pensiero flessibile e creativo. la didattica metacognitiva: per aiutare l’alunno ad “imparare ad imparare” occorrerà promuovere la consapevolezza delle proprio modo di apprendere, a saper usare le strategie più efficaci rispetto alle situazioni e alle richieste del compito, a gestire autonomamente la propria attività di studio, prevedendone i risultati, pianificandoli nei modi e nei tempi e verificandone i risultati finali. l’organizzazione degli spazi 35 P.O.F A.S. 2012/2013 Variabili determinanti in una scuola che si propone realmente come “ambiente formativo”, sono gli spazi e gli strumenti materiali con cui si rende praticabile ed efficace un percorso formativo progettato. Un ambiente consuetudinario e ripetitivo riduce gli stimoli e le motivazioni all’apprendimento. Consideriamo quindi rilevante: l’organizzazione dello spazio dell’aula e degli arredi ai fini di una lavoro didattico che favorisce il gruppo, l’interazione, la collaborazione tra pari (lo schieramento frontale dei banchi o il loro raggruppamento per isole, sono indicatori significativi della didattica che si svolge in un’aula); l’utilizzo dei vari laboratori e delle biblioteche presenti nella nostre strutture scolastiche; tutto l’extrascuola con i suoi ambienti naturali, produttivi e urbani; i viaggi d’istruzione a completamento e verifica degli obiettivi didattici e formativi programmati. - il clima sociale del gruppo classe Variabile fondamentale per la realizzazione di un “contesto idoneo” è la relazione educativa che l’insegnante instaura con gli alunni. Motivazione, impegno, , positiva immagine di sé, qualità delle relazioni nel gruppo, derivano dal modo con cui l’insegnante gestisce giorno per giorno le dinamiche della classe, al tipo di attività che propone, ai ritmi di lavoro, al modo con cui interviene sui lavori e valuta. Con una modalità di valutazione comparativa, le relazioni assumono una connotazione competitiva, con una valutazione formativa si aprono maggiori possibilità per le relazioni cooperative dove l’altro diventa risorsa e non ostacolo alla personale realizzazione. Sono sfaccettature relative allo “ stile di insegnamento” che producono un certo “clima “ in classe. In un contesto educativo il clima è definito dai comportamenti che esprimono atteggiamenti di stima rispetto e accettazione reciproca; Lo stile relazionale fatto di attenzione, ascolto e “cura” dell’altro, permette di “sentirsi e star bene a scuola.” 3.6 Il curricolo materiale Le risorse del circolo I plessi del nostro Istituto Comprensivo sono dotati di strutture che offrono ampie possibilità di uso polivalente e differenziato degli spazi. Le aule, abbastanza spaziose, permettono l’organizzazione di angoli tematici. Sono presenti inoltre: biblioteche, laboratori: linguistico, scientifico, multimediale, grafico- pittorico, dotati di sussidi e materiali strutturati che offrono agli alunni possibilità di esperienze dirette e concrete. 3.7 Il curricolo integrato Le attività curricolari si integrano da diversi anni con “Progetti di arricchimento dell’ Offerta Formativa” che puntano a potenziare e sviluppare particolari abilità e obiettivi formativi del Curricolo esplicito e macrotemi di carattere annuale o pluriennale che caratterizzano l’identità alla nostra scuola. Nel corso del corrente anno scolastico stiamo sviluppando: a) in orario curricolare: - scuola primaria utilizzazione delle ore di contemporaneità, per quanto ormai esigue, per conseguire determinati obiettivi, anche con interventi differenziati per gruppi di alunni. Ciascun Consiglio di Interclasse delibera sulle modalità organizzative e sull’impiego della risorsa 36 P.O.F A.S. 2012/2013 tempo, sulla base dell'analisi dei reali bisogni presenti in ciascuna classe e di un apposito piano di lavoro; attività di educazione stradale sono potenziate in questo anno scolastico attraverso il proetto “Piedibus” (per l’educazione ad una mobilità sostenibile ed alla vivibilità urbana) che vuole avere anche una importante ricaduta sul territorio e che vede l’attivo coinvolgimento dei genitori; il progetto di “Alfabetizzazione Motoria nella Scuola Primaria” (finanziato con fondi ministeriali) che utilizza la presenza di un esperto esterno che affiancherà il docente di classe; il progetto per Attività Alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica che, la famiglia può richiedere al momento dell’iscrizione. Il piano propone attività didatticoformative in campi diversi o attività di recupero e sostegno individualizzato, con l’insegnante titolare del progetto Ciò, non solo per ottemperare a quello che per la scuola è un obbligo nei confronti degli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C., ma anche per dare dignità di offerta formativa a questo intervento, sottraendolo all’improvvisazione e a volte allo spontaneismo. il progetto “Frutta nelle scuole”, promosso dall’Unione Europea, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agro-alimentari, che prevede 42 somministrazioni nel corso dell’anno di frutta da consumare durante la ricreazione, finalizzato all’acquisizione di abitudini alimentari corrette e a una nutrizione più equilibrata. - Scuola secondaria di primo grado recupero delle abilità di base nelle diverse discipline; b) in orario extracurricolare: ( FONDI F.I.S.) Accoglienza pre-post scuola ; “Progetto Sabato” per la Scuola dell’Infanzia ( laboratorio attuato , nella giornata del sabato, dalle ore 9,00 alle ore 11,30) caratterizzato da spazi laboratoriali corporei,grafico- pittorici, manipolativi; Progetto “Arte e immagine ” ; Progetto "Sport a scuola" finalizzato ad avvicinare gli alunni allo sport e partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi; Progetto “Musica e danza”; Progetto di “Animazione teatrale” ( con la presenza di un esperto esterno ); Progetto “ Educazione alla pace e alla solidarietà – UNICEF Recupero delle competenze di BASE con l’utilizzo della LIM ( 1 modulo di Italiano e 1 di Matematica) 37 P.O.F A.S. 2012/2013 FONDI REGIONALI Progetto “Diritti a scuola” che prevede interventi efficaci per il recupero delle competenze di base e trasversali ( italiano – matematica) anche con azioni sul contesto di riferimento, tali da aumentare l’attrattività del sistema scolastico e contrastare la dispersione. Quest’anno il progetto si arricchisce di uno sportello di ascolto ed orientamento di 120 ore con 2 esperti per interventi di consulenza psicologica e di orientamento scolastico in favore degli studenti e delle loro famiglie Progetto relativo alle Aree a rischio (art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009) FONDI EUROPEI Progetto Integrato finanziato in ambito P.O.N. /FSE (Programma Operativo Nazionale): Obiettivo C - Azione 1 Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani in italiano,matematica, scienze e lingua inglese, per promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale nel primo ciclo e alla prevenzione della dispersione scolastica e del disagio sociale Obiettivo D - Azione 1 Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società della informazione della scuola (per migliorare le competenze multimediali dei docenti ) Obiettivo F- Azione 1 Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale rivolto agli alunni e a ai loro genitori 38 P.O.F A.S. 2012/2013 OBIETTIVO/AZIONE TITOLO MODULO N. ORE PROGETTO 30 h CLASSI COINVOLTE per Docenti 'Percorsi di informatica' corso per docenti 30 h 3^-4^-5^ C1 “Il mondo in laboratorio” Modulo di scienze 30 h 3^-4^-5^ C1 'I can speak English' Modulo di inglese 60 h Genitori dei bambini F1 “Ancora insieme per frequentanti i moduli imparare!” dell’Ob. F1 Modulo genitori dalla classe 1^ F1 “Magicamente ambiente!” 60 h alla classe 5^ Modulo ambientale 60 h dalla classe 1^ F1 “Muoviamoci!!” alla classe 5^ Modulo psico-motorio dalla classe 1^ F1 “Che bello stare insieme!” 60 h alla classe 5^ Modulo socio-relazionale Sono previsti, inoltre, momenti di condivisione divenuti ormai una consuetudine della scuola, come: La festa del lettore L’ assaggio della “tagghjarjn asquand” La “pettolata” La festa dell’albero Il banchetto della solidarietà ( UNICEF ) La Sagra del mandarino Raccolta fondi pro TELETHON Il Presepe degli alunni e varie drammatizzazioni legate al tema del Natale La sfilata di Carnevale Operazione scuole pulite La settimana dei ragazzi D1 39 P.O.F A.S. 2012/2013 3.8 Le scelte organizzative CURRICOLO DI ISTITUTO A.S. 2013-2014 SCUOLA DELL’ INFANZIA TURNO RIDOTTO 25 0RE ( 8,00 – 13,00 dal lunedì al venerdì) TURNO NORMALE 40 ORE ( 8,00 – 16,00 dal lunedì al venerdì) In alcune sezioni di scuola dell’infanzia l’insegnamento della Religione Cattolica è affidato agli stessi docenti curricolari, in altre all’insegnante specialista. SCUOLA PRIMARIA In ottemperanza di quanto previsto dall’ art. 7 del D.L.59/2004 , le lezioni relative alle attività obbligatorie saranno organizzate in orario antimeridiano - dal lunedì al sabato- dalle ore 8,15 alle ore 13,15. A questo monte ore si aggiungono le ore di rientro per le attività facoltative previste nell’organizzazione dei progetti di ampliamento/ arricchimento dell’offerta formativa. Il curricolo di scuola La Scuola Primaria ha un orario strutturato in 30 ore settimanali costituito da 27 ore di curricolo obbligatorio e 3 ore di curricolo opzionale. Il curricolo obbligatorio Le indicazioni nazionali per il curricolo prevedono, le seguenti Aree disciplinari: Italiano Lingue comunitarie Musica Arte e immagine Educazione fisica Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Il curricolo opzionale Con delibera del Collegio dei Docenti n° 28 del 10/01/2013 sono proposte per l’a. s. 2013/2014 le seguenti discipline e attività ad integrazione e potenziamento del Curricolo obbligatorio: - Potenziamento Lingua inglese - Animazione alla lettura - Informatica - Potenziamento storia - Storia locale La proposta è strutturata con la seguente articolazione del monte ore per ciascuna disciplina e annualità: 40 P.O.F A.S. 2012/2013 CLASSI PRIME 24 ORE settimanali 27 ORE settimanali 30 ORE settimanali DISCIPLINE OBBLIGATORIE 5h 6h 6h 1h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 1h 1h 1h 4h 5h 5h 2h 2h 2h 1h 1h 1h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h DISCIPLINE OPZIONALI 1h 2h italiano musica arte e immagine educazione fisica lingua inglese matematica scienze tecnologia storia geografia religione cattolica informatica animazione alla lettura mensa 24 ORE 27 ORE 30 ORE 40 ORE (T. P.) settimanali 7h 2h 2h 2h 1h 6h 4h 1h 2h 2h 2h 2h 2h 5h 40 ORE CLASSI SECONDE-TERZE-QUARTE ( 40 ORE SETTIMANALI -TEMPO PIENO) italiano musica arte e immagine educazione fisica lingua inglese matematica scienze tecnologia storia geografia religione cattolica mensa CLASSE 2^ CLASSE 3^ CLASSE 4^ DISCIPLINE OBBLIGATORIE 7h 7h 7h 2h 1h 1h 2h 2h 2h CLASSE 5^ 7h 1h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 3h 3h 3h 6h 4h 1h 1h 2h 2h 6h 4h 1h 1h 2h 2h 6h 4h 1h 1h 2h 2h 6h 4h 1h 1h 2h 2h 5h 5h 5h 5h 41 P.O.F A.S. 2012/2013 DISCIPLINE OPZIONALI 2h 2h 2h 2h informatica informatica informatica informatica 1h 1h 1h 1h Potenziamento Potenziamento Potenziamento Potenziamento storia storia storia storia 1h 1h 1h 1h Storia locale Storia locale Animazione Animazione alla lettura alla lettura 40 ORE 40 ORE 40 ORE 40 ORE CLASSI SECONDE – TERZE – QUARTE – QUINTE ( 30 ORE SETTIMANALI ) CLASSE italiano musica arte e immagine educazione fisica lingua inglese matematica scienze tecnologia storia geografia religione cattolica 2^ CLASSE 3^ CLASSE 4^ DISCIPLINE OBBLIGATORIE 6h 6h 6h 2h 1h 1h 2h 2h 2h CLASSE 5^ 6h 1h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 5h 2h 1h 1h 2h 2h 3h 5h 2h 1h 1h 2h 2h 3h 5h 2h 1h 1h 2h 2h 3h 5h 2h 1h 1h 2h 2h DISCIPLINE OPZIONALI 1h informatica 1h Potenziamento storia 1h Animazione alla lettura 1h informatica 1h Potenziamento storia 1h Animazione alla lettura 1h informatica 1h Potenziamento storia 1h Storia locale 1h informatica 1h Potenziamento storia 1h Storia locale 30 ore 30 ore 30 ore 30 ore 42 P.O.F A.S. 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO CLASSI PRIME e SECONDE italiano storia geografia matematica scienze lingua inglese L2 francese/spagnolo tecnologia/informatica musica arte e immagine educazione fisica religione cattolica CLASSE 1^ CLASSE 1^ CLASSE 2^ 30 ore 36 ore 30 ore DISCIPLINE OBBLIGATORIE 5h 5h+2 5h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 4h 4h+1 4h 2h 2h+1 3h 3h 3h 3h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 2h 1h 1h 1h DISCIPLINE OPZIONALI Potenziamento italiano Mensa 1h 1h 1h 2h 30 ore 36 ore 30 ore CLASSE AD INDIRIZZO MUSICALE: Capitolo 4 - La scuola ambiente di apprendimento 4.1 L’ambiente di apprendimento La centralità della persona è possibile solo se il contesto di vita è ospitale, per questo il modello che meglio definisce la scuola è quello di essere una comunità educante in relazione: ai docenti che formano una comunità professionale impegnata ad operare in modo collegiale e corresponsabile nel compito continuo di confronto, ricerca e negoziazione; ai genitori degli alunni riconosciuti come risorsa per la comunità scolastica e con i quali va instaurato un rapporto costante e non burocratizzato attribuendo loro l’importante ruolo di patner nell’educazione; agli alunni per i quali va costruito un ambiente accogliente che favorisca lo “star bene a scuola” e dove le diversità sono accolte e valorizzate 4.2 Didattica “intenzionale” e “consapevole” Gli interventi didattici, in quanto eventi professionalmente affidabili, rispondono alle fondamentali caratteristiche dell’intenzionalità e dell’auto-riflessività. Abbiamo sempre considerato i bambini protagonisti del loro percorso di crescita e artefici delle loro conoscenze, 43 P.O.F A.S. 2012/2013 per cui l’esperienza diretta costituirà la modalità primaria del nostro lavoro. Crediamo molto in quella che viene chiamata "pedagogia del fare" e cerchiamo di mettere a disposizione degli alunni strumenti utili a fare esperienze, ad affrontare situazioni, ad elaborare strategie. Si cerca di lavorare su un individuo inteso come soggetto dotato di capacità e potenzialità uniche, facente parte di un gruppo più ampio, con cui è necessario confrontarsi quotidianamente. 4.3 Le scelte metodologiche Le scelte metodologico–didattiche, del nostro Istituto, si incentrano sulla figura dell’alunno, inteso come soggetto attivo di educazione e di apprendimento, Esse mirano a garantire il successo formativo di tutti gli alunni garantendo l’acquisizione degli apprendimenti di base e dei saperi irrinunciabili, presupposti di ogni successivo apprendimento e elementi essenziali d’inclusione sociale e culturale. Ogni proposta di lavoro viene, pertanto, adeguata alla realtà dell’allievo e alle sue caratteristiche psicologiche e intellettuali tenendo conto degli aspetti sotto riportati: valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni ( e, in particolare, del gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo delle capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze); passaggio dal vissuto al rappresentato attraverso una pluralità di linguaggi (corporeo, grafico – pittorico - plastico, sonoro-musicale, multimediale ecc…). sollecitazione all’esplorazione e alla scoperta attività di Laboratorio;personalizzazione dell’intervento didattico in relazione alle esigenze e alle caratteristiche degli alunni (per mettere ciascuno di essi in condizione di apprendere nella maniera più proficua, rimuovendo eventuali ostacoli); valorizzazione dell’apprendimento pregresso come strumento per raggiungere nuove conoscenze; uso del personaggio mediatore; attuazione di interventi adeguati nei confronti della diversità, con particolare attenzione alla integrazione degli alunni diversamente abili e/o affetti da D.S.A. incoraggiamento dell’apprendimento collaborativo come momento di condivisione di esperienze e di socializzazione; promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere” problematizzazione dei saperi ( per favorire la formazione ed il consolidamento del pensiero astratto attraverso la presentazione dei contenuti come ambiti di conoscenza e di operatività e non come semplici informazioni); coordinamento e coerenza fra gli interventi di tutti gli insegnanti, sia nella scelta degli stili educativi comuni, sia nell’organizzazione sinergica dei contenuti e degli interventi; impostazione puntuale del lavoro didattico che, partendo dall’esame della situazione iniziale (definita in base a prove d’ingresso e a osservazioni sistematiche) si sviluppa attraverso la suddivisione della classe in fasce di livello e la definizione di mirati interventi di sostegno, recupero e potenziamento. coinvolgimento attivo di tutti i soggetti dell’azione educativa (docenti, alunni, genitori) nel processo di formazione individuale dell’alunno. I docenti, in coerenza con quanto sopra riportato, nella mediazione didattica, ricorrono a strategie metodologiche, quali : metodo induttivo e deduttivo brain-storming metodo della ricerca problem-solving lezione frontale e interattiva 44 P.O.F A.S. 2012/2013 apprendimento cooperativo. 4.4 Gli Strumenti didattici Nello svolgimento delle attività didattiche, i docenti utilizzano i mezzi e gli strumenti ritenuti più idonei per il raggiungimento dei diversi obiettivi di apprendimento. La scuola dell’infanzia potrà avvalersi di: materiali naturali, poveri, informali, strutturati e semistrutturati, di recupero; oggetti costruiti a scuola; produzioni a stampa; materiali audio- videoinformatici; giochi e giocattoli sia semplici che tecnologici, La scuola primaria e secondaria di : libri di testo, libri di consultazione , dizionari, giornali, riviste, strumenti musicali, sussidi audiovisivi, computer con collegamento ad Internet , proiettore, cdrom, fotocopiatore, fotocamera, telecamera, PC portatili, carte geografiche, lavagna luminosa, lavagna interattiva (LIM), attrezzi ginnici e sportivi e ogni altro strumento che risponda alle necessità di apprendimento degli studenti. 4.5 I nostri spazi La scuola dell’Infanzia "W.Disney" dispone di un ampio salone, di una sala per l'educazione motoria, di 8 aule, di cui 7 adibite a sezioni ( 4 a tempo normale e 3 a tempo ridotto), vari ripostigli, un ampio bagno per i bambini e 2 bagni per i docenti. Questo plesso è frequentato da 163 bambini e vi operano 14 insegnanti (11 curricolari, 1 di religione, 2 di sostegno) e 3 collaboratori scolastici. Dall’A.S. 2007/08 funziona una “Sezione Primavera” finanziata con fondi regionali, che accoglie bambine e bambini di due anni. L’insegnante Luisi Angela è la responsabile del plesso La scuola dell’Infanzia "G. Rodari" è ubicata in un padiglione della scuola elementare e dispone di 6 aule adibite a sezioni, di cui 3 a tempo normale e 3 a turno ridotto, 2 bagni per i bambini, una palestra e una sala mensa; è frequentato da 135 bambini; (di cui n. 4 alunni diversamente abili) e vi operano 15 insegnanti (10 curricolari, 3di sostegno e 2 di religione) e 2 collaboratori scolastici. Dall’anno scolastico 2007/2008 è stata istituita la “Sezione Primavera”, finanziata con fondi regionali, che accoglie bambine e bambini di due anni. Responsabile del plesso è l’insegnante Insolia Luisa. Scuola Primaria “Gianni Rodari” Divisa in tre padiglioni a due piani, dispone di servizi di cucina e mensa, di un ampio auditorium “ Fratelli Asta”, di una palestra, di laboratorio multimediale, di laboratorio linguistico, di laboratorio scientifico,di biblioteca, di aula per le attività di sostegno, di sala medica ed uffici. La scuola é costituita da N. 34 aule, che ospitano N.20 classi (di cui 7 a tempo pieno) per un totale di 414 alunni, di cui 7 diversamente abili in cui operano 37 docenti Nell’ambito della flessibilità adottata per l’orario curricolare obbligatorio (le 27 ore), ad ogni classe sarà assicurata 1 ora di laboratorio informatico col supporto di un docente operatore multimediale. 45 P.O.F A.S. 2012/2013 Risorsa aggiuntiva è costituita da 1 Assistente assegnata dall’Ente Locale per la cura ed il supporto agli alunni diversamente abili in situazione di gravità. Scuola Secondaria di 1° grado “Gianni Rodari” ubicata in un padiglione , al primo piano, del plesso, insieme alle classi quinte, dispone di 3 aule ed usufruisce del laboratorio informatico, del Laboratorio Scientifico, della palestra e dell’auditorium. Il supporto alla didattica e all’organizzazione complessiva della scuola è svolto da figure di sistema con compiti organizzativi e /o attività di coordinamento finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Curricolo d’istituto: Funzioni Strumentali; Referenti di Progetti, Referenti di specifiche aree tematiche, Commissioni di lavoro. La formazione e l’aggiornamento dei docenti L’azione professionale dei docenti si sostanzia in competenze di carattere pedagogico/didattiche, culturali e organizzative sostenute da un’efficacia azione formativa. In particolare, nell’a.s. 2011/2012 le attività di formazione/aggiornamento impegneranno tutto il personale scolastico nei seguenti corsi di formazione: - PON/FSE Obiettivo D1 “Percorsi di informatica” della durata di 30 ore (corso di informatica di livello base) - “Globalismo affettivo” , corso di formazione per promuovere lo “star bene a scuola” - Corso di formazione sui D. S. A. ( Disturbi Specifici dell’Apprendimento) La collegialità Le scelte educative, il curricolo implicito, il curricolo esplicito e le scelte didattico metodologiche, costituiscono la “cornice” di riferimento unitario all’interno dl quale ciascun team in rapporto alle esigenze delle proprie classi, organizza la propria progettazione educativo – didattica, garantendo pari opportunità formative attraverso: - scelta comune di strumenti didattici (libri di testo); - criteri comuni per la valutazione; - uniformità di comportamenti nella gestione dei rapporti con le famiglie (Patto educativoformativo- Allegato n.2); - uniformità dei comportamenti nei riguardi degli alunni attraverso una stesura precisa e puntuale dei patti regolativi di team; - condivisione del “progetto didattico” dell’istituto. - la progettazione comune dei curricoli disciplinari; - la Programmazione didattica annuale di classe elaborata dal team ; - la progettazione periodica di “Unità formative” considerato come uno dei possibili percorsi per il raggiungimento dei traguardi educativi e di apprendimento programmati, con cui i docenti predispongono con intenzionalità il contesto, le finalità, le metodologie di insegnamento apprendimento, coniugando conoscenze e abilità specifiche su nuclei tematici o esperenziali, unitari e significativi per gli alunni. (Programmazioni annuali di classe Allegato 3) I rapporti con le famiglie “Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo” Consideriamo essenziale un’interlocuzione costante con la famiglia con cui condividere, pur nella distinzione dei ruoli, gli impegni educativi mirati: - al sostegno allo studio, - al conseguimento del successo formativo, - all’adozione di comuni atteggiamenti e orientamenti educativi necessari a promuovere personalità armoniche ed equilibrate. 46 P.O.F A.S. 2012/2013 Nell’arco dell’anno scolastico si effettueranno sei incontri in orario pomeridiano della durata di due ore di colloquio con le famiglie. Il primo, subito dopo l’inizio dell’anno scolastico, ha lo scopo di informare i genitori sulle scelte educative e didattiche, sulla programmazione del lavoro annuale, sugli obiettivi e i risultati, sui criteri di valutazione che gli insegnanti intendono utilizzare. Inoltre, si ricorda ai genitori di rispettare gli impegni assunti nei confronti della scuola con la stipula del patto educativo: rispettare l’orario scolastico; avere attenzione al corredo, all’igiene, agli effetti personali del proprio figlio; segnalare i problemi di salute; rispettare gli impegni assunti facoltativamente in ordine alle iniziative aggiuntive di insegnamento e di arricchimento dell’offerta formativa; rispettare gli ambienti scolastici; curare i ritmi regolari di vita degli alunni; curare lo svolgimento dei compiti a casa con la giusta responsabilizzazione dei propri figli in merito. costruire con i genitori un percorso educativo basato sulla corresponsabilità e sul dialogo costruttivo, mirante a far acquisire agli alunni gli apprendimenti di base e i saperi irrinunciabili, a sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose. Il secondo incontro sarà utilizzato per l’elezione dei rappresentanti dei genitori. Il terzo (nel mese di novembre) e il quinto (nel mese di aprile) consentiranno alle insegnanti di comunicare alle singole famiglie l’andamento degli apprendimenti disciplinari e il livello di maturazione, per programmare eventualmente altre strategie e percorsi formativi. Il quarto (alla fine del primo quadrimestre) e il sesto (al termine dell’anno scolastico) sono utilizzati per far visionare e ritirare il documento di valutazione. Nel corso dell’anno si effettueranno altri colloqui nell’ora messa settimanalmente a disposizione e incontri non calendarizzati richiesti dai docenti o dalle famiglie per affrontare le urgenze emerse ed individuare le strategie per la loro risoluzione. Consapevoli che i migliori risultati scolastici riguardo all’interesse, alla partecipazione , al non abbandono, si ottengono laddove esiste un rapporto sinergico scuola-famiglia, l’Istituto è impegnato da tempo nella valorizzazione della “componente genitori” con la progettazione e realizzazione di varie iniziative che vedono il loro coinvolgimento e la loro attiva collaborazione. Si segnala, di particolare importanza il modulo formativo di 60 ore organizzato lo scorso a.s. (e che si riproporrà per il prossimo) nell’ambito dell’Obiettivo F.1 del Piano Integrato degli Interventi del PON – F.S.E. e che ha visto attivamente impegnati 20 genitori di bambine e bambini provenienti dall’are a del disagio sociale. 4.6 La valutazione In coerenza con il Regolamento sulla Valutazione degli alunni e in attesa degli indirizzi generali per i modelli per le certificazioni, nei quali saranno indicati le conoscenze e le competenze, la nostra scuola si pone in un ottica di “ricerca”, condividendo l’assunto per cui “La vera competenza è personale, non misurabile e non comparabile quindi, per il profilo in uscita per ciascuna disciplina sono individuate le competenze disciplinari in termini di apprendimenti essenziali generativi, potenzialmente trasferibili che permettono di camminare verso i traguardi, senza mai la pretesa di raggiungerli completamente” . Riteniamo utile inoltre, condividere un comune significato della nozione di: - Conoscenze: riferite ai fatti o alle idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o l’esperienza e designa un insieme di informazioni che sono state comprese. 47 - - P.O.F A.S. 2012/2013 Abilità : capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l’esecuzione di compiti semplici . (Cfr. OEDC, The definition and selection of key competencies (deSeCo): teorical and conceptual foundations. Strategic paper , 07Oct.2002). La valutazione ha una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Le modalità di valutazione L’assegnazione del voto per le singole prestazioni Affinché un sette o un otto comunichi la stessa informazione in modo univoco(per evitare comportamenti difformi che potrebbero essere motivo di contenzioso da parte delle famiglie)i docenti valuteranno sulla base delle seguenti considerazioni di carattere psico-pedagogiche: “L’utilizzo del voto numerico pone in modo più evidente la valenza psicologica della valutazione sui processi motivazionali e di formazione dell’identità in quanto influisce sulla percezione di sé, sulla fiducia delle proprie forze e capacità, sulla stima degli adulti e coetanei, sulle relazioni con i docenti e compagni, sulla motivazione allo studio e di conseguenza sulle scelte future.” Per questi motivi consideriamo opportuno un utilizzo parziale delle votazioni negative, privilegiando l’impiego pieno della scala positiva fino a dieci, partendo dalla definizione del livello di non sufficienza, come di seguito specificato: GRIGLIA DI CORRISPONDENZA DELLE VALUTAZIONI GIUDIZIO OTTIMO DISTINTO PIU’ CHE BUONO BUONO SUFFICIENTE NON SUFFICIENTE SIGNIFICATO DECIMI Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi di apprendimento Completo raggiungimento degli obiettivi di apprendimento Più che buono il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento Buono il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento Essenziale raggiungimento degli obiettivi di apprendimento Parziale raggiungimento degli obiettivi di apprendimento dieci nove otto sette sex cinque La valutazione del comportamento Per la valutazione del comportamento facciamo riferimento ad una definizione che non considera solo rispetto delle norme e dei doveri, ma prendiamo in considerazione aspetti di tipo educativo quali la partecipazione attiva ala vita della comunità scolastica Il voto relativo al comportamento sarà espresso valutando i seguenti indicatori: 1. Rispetto delle persone , degli ambienti e delle strutture 2. Rispetto delle regole 3. partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche 4. disponibilità ad apprendere 5. relazioni positive 6. costanza nell’impegno La valutazione del comportamento nella S.S.1° (v. Allegato) 48 P.O.F A.S. 2012/2013 La valutazione certificativa La valutazione dei livelli di padronanza degli apprendimenti essenziali, assunti come traguardi per lo sviluppo delle competenze, per ciascuna annualità , sarà espressa con voti numerici espressi in decimi (D.L. n.137e L.69 30.10.08) sulla base di precisi parametri. Il voto di fine quadrimestre, ha una valenza diversa dal giudizio espresso sulla singola prova in quanto tiene conto dell’insieme delle registrazioni anche informali, che restituiscono al processo di valutazione la sua complessità e all’alunno l’integralità di un impegno che non può essere ricondotto a una singola prestazione. Per questi motivi, per l’espressione del voto sintetico, i docenti si atterranno ai seguenti criteri: - esiti raggiunti rispetto agli standard attesi; - impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio; - progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza; - impiego pieno o parziale delle potenzialità personali; - organizzazione del lavoro Il giudizio analitico intermedio e finale sul “livello globale di maturazione raggiunto” dall’alunno definirà gli esiti del processo educativo/formativo secondo i seguenti criteri raggruppabili intorno ai concetti di: SOCIALIZZAZIONE (aspetti psicologici e relazionali), LIVELLO DÌ AUTONOMIA (vissuto soggettivo rispetto all’esecuzione del compito), STILE DÌ APPRENDIMENTO (modalità e metodi utilizzati nell’assolvimento del compito), ALFABETIZZAZIONE DÌ BASE. Concetti e criteri idonei a delineare compiutamente e in modo essenziale il profilo, per il loro carattere di permanenza che conservano nella storia dei documenti ufficiali dai programmi dell’85, alle disposizioni degli anni 90, alla più recenti Indicazioni. SOCIALIZZAZIONE (aspetti psicologici e relazionali) - Impegno scolastico - Immagine di sé - Controllo dei propri stati emotivi - Interazione nel gruppo dei pari - Rispetto delle regole del gruppo - Effettuare scelte e gestire i propri comportaLIVELLO DÌ AUTONOMIA menti (vissuto soggettivo rispetto all’esecuzione - Gestione di spazi, dei tempi,dei materiali che del compito) l’alunno ha a disposizione - Approccio al lavoro e interpretazione delle consegne STILE DÌ APPRENDIMENTO (modalità e metodi utilizzati nell’assolvimento del compito) ALFABETIZZAZIONE DÌ BASE SCUOLA PRIMARIA L’alunno apprende: -prediligendo le modalità esecutivo-imitative; -utilizzando possibili soluzioni per un dato problema; -lasciandosi disorientare dai propri stati emotivi. CLASSE PRIMA - Modalità di acquisizione delle tecniche di base della letto-scrittura e dei concetti logicomatematici. - Capacità di orientamento nello spazio e nel tempo. 49 P.O.F A.S. 2012/2013 - Capacità di rievocare e comunicare oralmente i propri vissuti. CLASSE SECONDA - Modalità di acquisizione delle tecniche di base della letto-scrittura e dei concetti logicomatematici. - Capacità di orientamento nello spazio e nel tempo - Capacità di rievocare, comunicare e rielaborare i propri vissuti ALFABETIZZAZIONE DI BASE SCUOLA PRIMARIA ALFABETIZZAZIONE DI BASE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO CLASSI TERZA, QUARTA E QUINTA - Possesso di capacità logiche, comunicative ed espressive. - Capacità di utilizzare i linguaggi e i saperi essenziali delle varie discipline - Capacità di rilevare e di rielaborare i dati e le informazioni, utilizzandoli e trasferendoli in situazioni e/o contesti diversi - Raggiungimento del livello minimo di conoscenze e di abilità; CLASSI PRIMA, SECONDA E TERZA - Possesso di capacità logiche, comunicative ed espressive. - Capacità di leggere a voce alta o silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura e appunti suggeriti). - Capacità di rilevare e di rielaborare i dati e le informazioni, in un testo letto, utilizzandoli e trasferendoli in situazioni e/o contesti diversi - Capacità di utilizzare i linguaggi e i saperi essenziali delle varie discipline nell’uso orale e scritto - Risolvere semplici problemi - Scrivere in modo sufficientemente corretto seppur in modo semplice - Raggiungimento del livello minimo di conoscenze e di abilità nelle diverse discipline. . 50 P.O.F A.S. 2012/2013 La valutazione del Curricolo Per favorire la qualità dell’intero sistema scuola, l’efficacia del Curricolo va valutato attraverso un processo di confronto e di riflessione che impegna tutti i docenti a valutare le “pratiche di apprendimento” per decidere se replicarle, modificarle o abbandonarle, trasformandole così in un patrimonio comune della scuola. 4.7 La continuità’ e l’unitarieta’ del processo formativo c) Essendo consapevoli del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che possa favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, lì Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” pone al centro della propria proposta formativa l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i ritmi naturali di apprendimento dell’alunno, crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future (continuità verticale); d) eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, facendo sì che la scuola, attenta alle problematiche ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un sistema scolastico allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale). In particolare la continuità sarà attuata mediante: Scelte coerenti con le finalità del POF Linee pedagogiche e programmatiche comuni Continuità, gradualità e sequenzialità dei percorsi didattici proposti La comunicazione e gli incontri periodici tra docenti dei vari ordini scolastici nella modalità dei Dipartimenti per Aree disciplinari trasversali La condivisione di criteri per l’elaborazione del Curricolo verticale Esperienze comuni ai tre ordini di scuola ( progetto Accoglienza/Continuità, ed. alla Convivenza Civile,…..) La formazione comune tra docenti dei vari ordini scolastici Il raccordo tra le classi ponte La condivisione dei criteri per la formazione delle classi Attività di orientamento verso i percorsi scolastici successivi La continuita’ verticale tra i tre ordini di scuola, si realizzerà attraverso: 1. La costruzione del curricolo verticale 2. La didattica laboratoriale La continuita’ orizzontale con il territorio sarà realizzata attraverso: 1. L’esplorazione graduale dell’ambiente 2. Il coinvolgimento delle famiglie 3. Il coinvolgimento delle famiglie nella conservazione e valorizzazione della memoria storico-culturale della nostra scuola e del nostro paese 4. La collaborazione attiva con le associazioni e altre agenzie educative 5. La collaborazione attiva con gli enti locali 51 P.O.F A.S. 2012/2013 4.8 L’autovalutazione d’Istituto La nostra scuola ha individuato il seguente percorso di monitoraggio, valutazione e verifica del P.O.F. . 1.) Raccogliere dati, informazioni, osservazioni sul P.O.F. (attraverso incontri con Organi Collegiali e Comitato dei Genitori, richieste formali e informali, circolari, coinvolgendo alunni, docenti, genitori). 2.) Effettuare verifiche dei punti critici di carattere didattico, metodologico, organizzativo, la verifica e la valutazione degli esiti, la verifica degli obiettivi raggiunti in tutte le classi della scuola dell’infanzia, l’effettuazione di prove di verifica disciplinare in tutte le classi della scuola primaria. 3.) Sintetizzare, esporre, pubblicizzare i risultati del P.O.F. attraverso fogli, notizie, stampati, prodotti multimediali ed un giornalino scolastico. Nella attuazione di questo percorso valutativo, i docenti, utilizzeranno diversi questionari, schede e check-list attivando azioni, regolando quelle attivate e promuovendo un bilancio critico su quelle condotte a termine. La valutazione, perciò, assume “una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” (Nuove Indicazioni), quindi, pone l’alunno nelle condizioni di esprimere e sviluppare pienamente le proprie potenzialità cognitive, le proprie modalità relazionali, sociali ed espressive. Per migliorare l’offerta formativa, il nostro istituto sarà impegnato in attività di formazione, predisponendo e/o potenziando laboratori e corsi di formazione, avvalendosi anche dei finanziamenti dei Fondi Strutturali Europei (F.S.E.) (F.E.S.R.). Quindi, si prevedono momenti di valutazione formativa e sommativa, finalizzati a verificare le competenze in ingresso dei discenti, ad accompagnare e sostenere i processi di apprendimento, a promuovere la consapevolezza dei progressi compiuti. Le attività di monitoraggio, verifica e autovalutazione, si avvarranno del lavoro della commissione di “Valutazione e autovalutazione”, composta da un gruppo di docenti sia di scuola dell’infanzia che primaria e coordinato da un docente con funzione strumentale. In particolare, tutti i docenti, tanto nelle verifiche individuali che in quelle di gruppo, utilizzeranno gli indicatori di valutazione contenuti nella seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE, caratterizzata dai seguenti parametri, che saranno le linee-guida flessibili per la stesura dei giudizi sintetici quadrimestrali. La griglia è suddivisa in quattro parti:1) modalità espressive; 2) livello relazionale-sociale; 3) livello cognitivo; 4) modalità di apprendimento e di conoscenze. Ogni docente riporterà sul proprio registro una breve sintesi delle attività formative sviluppate durante l’anno scolastico, utilizzando le seguenti voci: - Iniziative scolastiche ed extrascolastiche realizzate in collaborazione con il territorio; - Attività realizzate nei vari progetti extracurriculari con le relative ricadute curriculari; - Esiti significativi ottenuti con l’ utilizzo della contemporaneità; - Modalità personalizzate di accoglienza degli alunni e di continuità scuola/famiglia. Capitolo 5 Risorse esterne alla scuola Il nostro Istituto, per la piena attuazione del P.O.F. si avvale della collaborazione di risorse esterne quali: 1. L’ Universita’ 2. Il Tribunale dei minori 3. Le Scuole del territorio 4. Le Amministrazioni locali 5. I servizi socio-sanitari 6. Le parrocchie 7. Le associazioni di volontariato 52 P.O.F A.S. 2012/2013 8. Le associazioni culturali e sportive 9. I servizi turistici 10. Le aziende e le imprese 11. I trasporti Con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’UNIVERSITA’ di BARI, di BOLOGNA e della BASILICATA, attraverso protocolli d’intesa è stato avviato un rapporto di collaborazione per attività di tirocinio e tutoraggio. Con tutte le scuole del territorio si mantiene un rapporto di collaborazione fattiva : per la continuità didattica vera e propria, per incontri tra docenti di gradi diversi, per lavori effettuati in Reti di scuole negli anni trascorsi, ma soprattutto per le nuove collaborazioni in Rete. E’ il caso di quella provinciale denominata “RETE DI SCUOLE PER L’UNICEF DELLA PROVINCIA DI TARANTO”, quella con l’Istituto Agrario “Mondelli” e la Scuola Media “Manzoni” di Massafra, all’ Ist. di Istruzione Secondaria di 1° grado “Papa Giovanni XXIII” e all’I.I.S. “Sforza” di Palagiano con cui da 5 anni è in corso un Progetto per la prevenzione della dispersione. La gran parte della comunità palagianese è di religione cattolica, ma negli ultimi decenni sono emersi anche gruppi di fede evangelica, testimoni di Geova e mussulmani con l’arrivo di albanesi, marocchini, cinesi e anche di piccoli gruppi di persone provenienti dai paesi dell’EST. All’interno dell’abitato di Palagiano sorgono tre Chiese Cattoliche: la chiesa madre della SS.ma Annunziata, la chiesa di S. Nicola ( la più nuova delle tre) e la parrocchia della SS.ma Immacolata (la più antica). Distante due chilometri dal centro abitato sorge, in campagna, il santuario della Madonna della Stella che viene festeggiata la seconda domenica di ottobre con la antica tradizione della distribuzione della “tagghiarin cu zafarried"” (tagliatelle con il peperoncino). A Palagiano operano anche due Chiese Evangeliche. Le associazioni di volontariato, che operano sul nostro territorio, raggiungono un buon livello di efficienza ed esercitano una partecipazione piuttosto allargata alla vita sociale di Palagiano. In questi ultimi anni diversi giovani, sentendo il bisogno di aggregarsi e di impegnarsi in qualcosa di più positivo, hanno partecipato a diverse iniziative con finalità sociale, tra cui ricordiamo: il progetto DI. SCO. (Dispersione Scolastica) ,del nostro Istituto, finalizzato al recupero e all’assistenza di soggetti disabili, iniziative a fine socio-culturale, progetti a scopo umanitario e di assistenza socio-sanitaria attività di protezione civile sul territorio. L’associazione Misericordia segue le famiglie disagiate con aiuti attraverso il Banco Alimentare. L’associazione di volontariato “Il Prossimo”- S.E.R. , con la presenza di soci-volontari disponibili ed obiettori di coscienza, garantisce il pronto intervento sul territorio nel settore socio-sanitario, integrati organicamente nel Servizio 118. In tale ruolo assicurano, anche, il pronto intervento a scuola per le emergenze. La nostra Scuola intrattiene collaborazioni ormai stabili con Associazioni dedite particolarmente alla diffusione e alla presa di coscienza della cultura della donazione e della prevenzione: o l’Associazione “FRATRES” (donatori di sangue), o l’A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi), o l’A.T.O. (Associazioni Trapiantati d’Organo), o la locale sezione dell’A.N.T. (Associazione Nazionale lotta ai Tumori), o l’A.I.L. ((Associazione Italiana lotta alle Leucemie), 53 P.O.F A.S. 2012/2013 o la C.R.I., o l’Associazione Culturale Pediatri (A.C.P). Inoltre, con il locale Circolo di Legambiente , le nostre scuole realizzano diverse iniziative e progetti nel campo dell’Educazione Ambientale, con interessanti ricadute culturali sul territorio. Recentemente è stata inaugurata anche una sezione del WWF. La locale sezione ARCI ( denominata “Svegliarci”) ha consolidato negli ultimi anni le sue attività culturali anche in periodo estivo. L’attività svolta da queste Associazioni, sul nostro territorio, è particolarmente importante, poichè nella nostra realtà non sono presenti musei, cinema, …. Solo negli ultimi anni il Comune ha inaugurato, la Casa delle Culture (febbraio 2004) che racchiude, al suo interno, una Sala Convegni, l’Auditorium comunale, in corso Lenne, presso l’ex caserma dei Carabinieri, con all’ interno la Biblioteca comunale e un Internet point, fruibile da parte della cittadinanza, il centro The Factory per attività ludico/culturali. Ultimo arricchimento culturale offerto al territorio è il Teatro comunale dedicato a “Karol Woityla” Poiché non sono certo numerosi gli Enti Culturali e gli organi di informazione presenti sul territorio del Comune di Palagiano, la palestra, l’auditorium e altri spazi del plesso “Rodari” sono ancora, spesso, utilizzati per realizzare iniziative culturali anche da soggetti esterni. Le Associazioni sportive presenti sono diverse e un po’ si rifanno alle tifoserie delle varie squadre di calcio nazionale. Altre Associazioni, utilizzando palestre scolastiche e private, riescono ad offrire un servizio abbastanza articolato alla collettività. La nostra scuola, attraverso contratti di prestazione d’opera, si avvale di alcuni degli esperti operanti nelle associazioni sportive per avviare attività di gioco-sport (minitennis, minibasket, minivolley) e partecipare a manifestazioni pubbliche. 5.1 Amministrazioni locali e servizi socio-sanitari - Regione - Provincia - Tribunale Minori - Comune - G.A.L. (Gruppo di Azione Locale) - Centri Riabilitativi - A..S.L. - S.I.S.H. - Osmairm Questo Istituto vanta una lunga e fattiva collaborazione: con la Regione Puglia, avendo persino assolto al ruolo di Scuola-Polo per alcuni progetti di iniziativa regionale di educazione stradale ( La strada), con la Provincia di Taranto, con l’OSMAIRM e gli operatori specialisti che vi operano, vi è una quotidiana collaborazione tesa a creare la più proficua e sinergica azione in favore del sostegno e dell’integrazione dei nostri alunni diversamente abili. con il Comune, la Scuola è costantemente impegnata per consolidare e promuovere un doppio canale di interventi: 1) erogazione di servizi; 2) programmazione di attività formative nel territorio. con l’ A.S.L. i rapporti sono da tempo incentrati nella gestione di un efficiente servizio di medicina scolastica, con particolare riferimento a tutte le misure di prevenzione sanitaria 54 P.O.F A.S. 2012/2013 e di verifica delle condizioni igieniche. E’ operante, anche, un consultorio familiare del distretto socio-sanitario che eroga servizi alla nostra utenza scolastica con il Servizio di Igiene pubblica della ASL e con la C.R.I., che ha consentito azioni di screning e prevenzione (oculistico, pediculosi, ecc.) con il S.I.S.H. (Servizio Integrazione Scolastica Handicap) si programmano incontri periodici con il dirigente scolastico, i docenti di classe, di sostegno e con le famiglie, per la programmazione, realizzazione e verifica dei piani educativi personalizzati, nonché per tutti i necessari interventi di diagnosi e attività connesse a garantire la più efficace ed efficiente integrazione scolastica di alunni portatori di handicap. In questo contesto si costruiscono stretti rapporti con l’OSMAIRM finalizzati alla terapia e alla riabilitazione di alunni frequentanti questa scuola. con il TRIBUNALE DEI MINORI , grazie all’esperienza maturata nel progetto di Scuola inserita in area a rischio, si continuano ad intrattenere tutti quei rapporti connessi a casi di deprivazione sociale e culturale, a rischio di evasione scolastica e di dispersione, di manifestazione di eventuali comportamenti inadeguati da parte delle famiglie interessate, sempre in un proficuo rapporto di collaborazione con il Servizio Sociale del Comune. Capitolo 6 La ricaduta curricolare dei progetti : ruolo del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe, di Interclasse/intersezione I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione svolgono nel nostro Circolo un compito programmatorio di grande importanza, essendo luogo di “snodo pedagogico” tra gli atti d’indirizzo del Collegio e l’operatività dei docenti. In tal modo viene garantita un’adeguata articolazione del P.O.F. nei progetti educativi personalizzati che coinvolgono ciascun alunno della Scuola Secondaria di 1° grado, Primaria e dell’Infanzia. Per conseguire più efficacemente questo obiettivo, i coordinatori, i presidenti delegati delle interclassi e delle intersezioni sono inseriti nello Staff di Direzione allargato. Ne consegue che le linee programmatiche elaborate dal Collegio vengono declinate dai Docenti dei consigli, delle interclassi/intersezioni nelle attività formative quotidiane secondo i percorsi di insegnamento/apprendimento, sia di gruppo che personalizzati. In tal modo a partire dalla concreta esperienza educativa maturata nel consiglio di classe, interclasse e intersezione, nei gruppi di insegnamento e nelle classi, si opererà una continua verifica/adeguamento delle linee programmatorie individuate dal Collegio Docenti, secondo una virtuosa circolarità di teoria e di pratica pedagogica. 6.2 Visite guidate Attraverso l’organizzazione delle visite guidate, la nostra Scuola offre agli alunni la possibilità di: - Esplorare, conoscere e descrivere ambienti e luoghi diversi da quello di vita per acquisire nuove conoscenze; - Applicare in contesti differenti diverse conoscenze, competenze ed abilità maturate in ambiente scolastico; - Confrontare ambienti geografici e/o socio-economici differenti per individuare somiglianze e differenze. I destinatari sono tutti gli alunni dell’Istituto. Gli itinerari, le località e i luoghi da visitare saranno individuati dagli insegnanti di ciascun modulo organizzativo sulla base degli obiettivi cognitivi indicati all’interno delle programmazioni didattiche. Sul piano organizzativo saranno seguite le indicazioni scaturite dai consigli di interclasse, nell’ambito delle linee di indirizzo deliberate dal Collegio dei Docenti e nel rispetto dello specifico Regolamento approvato dal Consiglio di Circolo. La commissione che coordina il progetto avrà soprattutto il compito di fornire 55 P.O.F A.S. 2012/2013 informazioni utili ai docenti richiedenti e di fornire il necessario supporto logistico nella individuazione e nella gestione dei servizi più adeguati. La somma da pagare per la realizzazione delle visite guidate proverrà interamente dal contributo delle famiglie degli alunni, salvo quanto previsto dal Regolamento per casi particolari. 6.3 Piano delle attività funzionali all’insegnamento Le attività funzionali all’insegnamento di carattere collegiale sono state programmate ai sensi dell’art. 29 del CCNL 2006/2009, nel modo seguente: (TOTALE N. 80 ORE ANNUALI) COLLEGIO DOCENTI DATA Lunedì 03 settembre 2012 DALLE ORE 9:00 ALLE ORE 12:00 TOT. ORE 3h Venerdì 14 settembre 2012 9:00 12:00 3h Lunedì 8 ottobre 2012 16:15 19:15 3h Lunedì 3 dicembre 2012 16:15 18:15 2h Giovedì 7 gennaio 2013 16:15 19:15 3h Giovedì 14 marzo 2013 16:15 19:15 3h Lunedì 20 maggio 2013 16:15 19:15 3h Venerdì 28 giugno 2013 16:00 20:00 4h TOT. 25 h SCUOLA SECONDARIA I GRADO N° 6 INCONTRI CON I GENITORI DATA OGGETTO Martedì 25/09/ 2012 Assemblea di classe per illustrare il Progetto educativo e la programmazione annuale di classe elezione rappresentante di classe Martedì 9/10/ 2012 Lunedì 26/11/ 2012 Giovedì 21/02/ 2013 Martedì 26/03/ 2013 Mercoledì 26/06/ 2013 DALLE ORE ALLE ORE 17:00/18:00 TOT. ORE 17:00/18:00 1h Incontro verifica attività formativa 17:00/19:00 2h Presa visione documento di valutazione 17:00/19:00 2h Incontro verifica attività formativa 17:00/19:00 2h Consegna schede di valutazione 18:00/20:00 2h TOT. 10 h 56 1h P.O.F A.S. 2012/2013 CONSIGLI DI CLASSE 04/09/2012 05/09/2012 06/09/2012 10/09/2012 12/09/2012 mercoledì 17/10/2012 martedì 13/11/2012 mercoledì 23/01/2013 h 15:00/17:00 1^ settimana febbraio Scrutini lunedì 04/02/2013 1^ A 15:00/16:00 1^ B 16:00/17:00 1^ C 17:00/18:00 mercoledì 13/03/2013 h 16:30/18:30 lunedì 06/05/2013 h 16:30/18:30 Scrutini 10/06/2013 lunedì 1^ A 09:00/10:00 1^ C 10:00/11:00 1^ C 11:00/12:00 11/06/2013 9:00/11:00 Programmazione obiettivi educativi POF Elaborazione programmazioni disciplinari- Nuove Indicazioni Elaborazione della programmazione annuale di classe. Organizzazione prove di ingresso, uscite didattiche, visite guidate. Sistemazione aule Tabulazione esiti prove d’ingresso, programmazione interventi di potenziamento, consolidamento, recupero. Incontro di coordinamento e verifica attività didattica. Insediamento genitori Organizzazione attività per iscrizione alunni: Open day Verifica attività didattica di classe e valutazione quadrimestrale: scrutini. 4h 4h x 3 incontri = 12 h 4h 2h 2h 2h 3h Incontro di coordinamento e verifica intermedia attività didattica con i genitori. 2h Valutazione testi in uso con i genitori 2h Verifica attività didattica di classe e valutazione finale: scrutini. 3h Verifica attività educativa e di circolo 2h TOT. 38 h Le restanti ore verranno utilizzate per le necessità che dovessero emergere nel corso dell’anno. 57 P.O.F A.S. 2012/2013 SCUOLA PRIMARIA N° 6 INCONTRI CON I GENITORI DATA OGGETTO Martedì 25/09/ 2012 Assemblea di classe per illustrare il Progetto educativo e la programmazione annuale di classe elezione rappresentante di classe Martedì 9/10/ 2012 Lunedì 26/11/ 2012 Giovedì 21/02/ 2013 Martedì 26/03/ 2013 Mercoledì 26/06/ 2013 DALLE ORE ALLE ORE 17:00/18:00 TOT. ORE 17:00/18:00 1h Incontro verifica attività formativa 17:00/19:00 2h Presa visione documento di valutazione 17:00/19:00 2h Incontro verifica attività formativa 17:00/19:00 2h Consegna schede di valutazione 18:00/20:00 2h 1h TOT. 10 h INTERCLASSI 04/09/2012 05/09/2012 06/09/2012 10/09/2012 11/09/2012 12/09/2012 14/11/2012 giovedì 24/01/2013 giovedì 1^ settimana febbraio Scrutini 07/02/2013 giovedì CLASSI 5^ 15:00/16:00 CLASSI 4^ 16:00/17:00 CLASSI 3^ 17:00/18:00 08/02/2013 venerdì CLASSI 1^ 16:00/17:00 CLASSI 2^ 17:00/18:00 06/05/2013 lunedì h 16:30/18:30 Verifica del curricolo obbligatorio e opzionale delle discipline – Nuove Indicazioni Elaborazione della programmazione annuale di classe Interclasse Sistemazione aule Incontro di coordinamento e verifica attività didattica. Insediamento genitori Organizzazione attività per iscrizione alunni: Open day Verifica attività didattica di classe e valutazione quadrimestrale Valutazione testi in uso 58 4h 4hx 3 incontri = 12 h 3h 4h 2h 3h 2h 2h Scrutini 11/06/2013 martedì CLASSI 1^ 9:00/10:00 CLASSI 2^ 10:00/11:00 CLASSI 3^ 11:00/12:00 12/06/2013 mercoledì CLASSI 4^ 9:00/10:00 CLASSI 5^ 10:00/11:00 13/06/2013 giovedì Interclasse valutazione finale h 8,30/10,30 21/06/2012 h 9:00/12;00 25/06/2012 h 9:00/12;00 scrutini P.O.F A.S. 2012/2013 2h Verifica attività educativa e di circolo INVALSI – autovalutazione di sistema 3h 3h TOT. 40 h Le restanti ore verranno utilizzate per le necessità che dovessero emergere nel corso dell’anno. La programmazione, sarà effettuata il giovedì SCUOLA DELL’INFANZIA VERIFICA/PROGRAMMAZIONE 2 Ottobre 2012 10 Dicembre 2012 6 Febbraio 2012 10 Aprile 2012 2h 2h 2h 2h h 16:00/18:00 h 16:00/18:00 h 16:00/18:00 h 16:00/18:00 TOT. 8 h INCONTRI CON I GENITORI Lunedì 24 settembre 2012 h 16:00/17:00 Mercoledì 10 ottobre 2012 Mercoledì 30 gennaio 2013 Martedì 26 marzo 2013 Assemblea di classe per illustrare la programmazione annuale di sezione elezione rappresentanti di sezione Incontro verifica attività formativa Incontro verifica attività formativa 1h 1h 2h 2h TOT. 6 h 59 P.O.F A.S. 2012/2013 INTERSEZIONE 04/09/2012 05/09/2012 06/09/2012 10/09/2012 11/09/2012 12/09/2012 19/09/2012 07/11/2012 16:00/18:00 11/01/2013 16:00/18:00 16/01/2013 16:00/18:00 22/01/2013 16:00/18:00 30/01/2013 16:00/18:00 06/03/2013 16:00/18:00 08/05/2012 16:00/18:00 25/06/2012 17:00/19:00 n. 1 incontro revisione e aggiornamento curricolo scuola dell’infanzia- Nuove Indicazioni n. 3 incontri programmazione annuale attività di sezione Intersezione Sistemazione aule Intersezione Intersezione Intersezione Intersezione: organizzazione attività per iscrizione alunni : Open days Intersezione Intersezione Intersezione 4h 3x 4 h=12 h 3h 4h 1 h (16:00/17:00) 2h 2h 4h 2h 2h 2h TOT. 38 h 6.4 Il Calendario scolastico SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA DI 1° GRADO Inizio lezioni Termine lezioni 17 Settembre 2012 8 Giugno 2013 SCUOLA DELL'INFANZIA Inizio lezioni 17 Settembre 2012 Termine lezioni 29 Giugno 2013 Come da calendario regionale scolastico: le lezioni saranno sospese nei seguenti giorni: Sospensione delle lezioni 60 P.O.F A.S. 2012/2013 Sospensione delle lezioni Festività nazionali Tutte le domeniche Giovedì 1 Novembre 2012 (Tutti i Santi) Sabato 8 Dicembre 2012 (Immacolata Concezione) Martedì 25 Dicembre 2012 (Natale) Mercoledì 26 Dicembre 2012 (S. Stefano) Martedì 1 Gennaio 2013 (Capodanno) Domenica 6 Gennaio 2013 (Epifania) Lunedì 1 Aprile 2013 (Pasquetta) Giovedì 25 Aprile 2013 (ann. Liberazione Naz.) Mercoledì 1 Maggio 2013 (Festa del lavoro) Domenica 2 Giugno 2013 (Festa della Repubblica) Vacanze natalizie Da lunedì 24 Dicembre 2012 a sabato 5 Gennaio 2013 Vacanze pasquali Da giovedì 28 Marzo 2013 a martedì 2 Aprile 2013 Vacanze scolastiche Venerdì 2 Novembre 2012 Sabato 3 Novembre 2012 Capitolo 7 Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Così come previsto dal C.C.N.L,il nostro istituto, per l’anno scolastico 2012/2013, ha individuato le seguenti funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa: COMPITI: Funzione STRUMENTALE N° 1 ADDABBO ISABELLA FUNZIONE STRUMENTALE ALL’ATTUAZIONE DEL POF 1. Curare l’aggiornamento, la revisione e l’impostazione grafica del POF per le sezioni di scuola dell’infanzia, primaria e di scuola secondaria di primo grado, in collaborazione con lo staff di direzione; 2. Adeguare il curricolo verticale di Istituto, adeguandolo alle “Nuove Indicazioni Nazionali”; 3. Coordinare i lavori della Commissione “Continuità”. 61 P.O.F A.S. 2012/2013 COMPITI: 1) Referente INVALSI ; 2) Coordinare la Commissione “Valutazione e Autovalutazione per: - Elaborare una proposta organica di Valutazione e Autovalutazione di sistema; - Proporre attività efficaci per supportare i Docenti di classe nell’azione di valutazione degli apprendimenti; 3) Promuovere e coordinare le attività di progettazione, monitoraggio – verifica attività del P. O. F. ; 4) Predisporre e adeguare i documenti di valutazione; 5) Partecipare a progetti/attività di ricerca valutativa. Funzione STRUMENTALE N° 2 : INTINI RAFFAELLA “COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE” COMPITI : Funzione STRUMENTALE N° 3 SANTAGATA VALERIA “COORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E DELLE ATTIVITA’ DI DOCUMENTAZIONE SCOLASTICA E DI RETE, GESTIONE DEL WEB E REFERENTE COMUNICAZIONE ( in collaborazione con la F.S. N° 6) 1) Aggiornare il sito WEB della scuola; 2) Consultare periodicamente i siti per la documentazione aggiornata di Bandi e Progetti nazionali ed europei; 3) Diffondere e gestire la rete di comunicazione all’interno dell’Istituto e all’esterno tra scuole e siti di interesse scolastico, anche al fine di scambiare e divulgare documenti e materiali di lavoro; : COMPITI: Funzione STRUMENTALE N° 4 MARTELLA CONCETTA “COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE AL CURRICOLO DI ISTITUTO E RACCORDO DELLA SCUOLA CON IL TERRITORIO E LE FAMIGLIE 1) Curare l’organizzazione dei progetti POF; 2) Coordinare l’organizzazione dei viaggi d’istruzione e delle altre attività di integrazione del curricolo; 3) In raccordo con lo staff di direzione, curare i rapporti scuola-territorio; 4) Collaborare alla predisposizione-utilizzazione delle nuove modalità di gestione informatizzata; 5) Promuovere e sperimentare la comunicazione interattiva con le famiglie 62 P.O.F A.S. 2012/2013 COMPITI: Funzione STRUMENTALE N° 5 DE MARCO FRANCESCA “INTERVENTI E SERVIZI PER ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA 1) Svolgere attività di sostegno e di consulenza nelle relazioni informative, con particolare riferimento alle strategie d’insegnamentoapprendimento, su richiesta dei docenti di classe/sezione e dei Consigli di ClasseInterclasse-Intersezione, 2) Supportare l’innovazione metodologicodidattica ,l’organizzazione e la gestione dei tempi di apprendimento, nonché l’attività di consolidamento, recupero di eccellenza e di continuità; 3) Sostenere ogni attività formativa di integra zione scolastica degli alunni diversamente abili e/o in difficoltà di apprendimento, in stretta relazione con i docenti specializzati, i quali si avvarranno anche della sua collaborazione per potenziare sia la continuità verticale che quella orizzontale con Enti e realtà del territorio per la realizzazione di attività integrative; 4) Collaborare nelle attività di aggiornamento e autoformazione su tematiche connesse; 5) Coordinare il gruppo H. COMPITI: Funzione STRUMENTALE N° 6 GENOVESE GIOVANNA “COORDINAMENTO DI DOCUMENTAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE, REFERENTE DELLA COMUNICAZIONE (in collaborazione con la F.S. N° 3 1) Coordinare la produzione e pubblicizzazione dei materiali divulgativi relativi ai percorsi educativi e didattici, ai lavori degli alunni e alle varie iniziative che si attuano nell’Istituto Comprensivo; 2) Organizzazione di un archivio delle buone pratiche didattiche dei materiali prodotti. PARTE TERZA INFORMAZIONI GENERALI Accoglienza ed integrazione Massimo impegno sarà profuso per facilitare l’arrivo a scuola (particolarmente per la Scuola dell’Infanzia) ed il passaggio tra diversi ordini di scuola, favorire la socializzazione e l’integrazione nel gruppo-classe, la conoscenza degli ambienti scolastici e i regolamenti della scuola, la comprensione dell’organizzazione e delle finalità della nostra scuola . Per questo l’apposita Commissione per la continuità didattica nominata dal Collegio dei Docenti, oltre a programmare specifiche attività per il passaggio “interno” scuola dell’Infanzia/scuola Primaria), previa intesa con l’analoga Commissione della scuola secondaria di 1 grado, programma una serie di attività comuni da sviluppare nell’arco dell’intero anno scolastico per favorire 63 P.O.F A.S. 2012/2013 l’integrazione tra gli alunni delle quinte classi e quelli della prima media, sicché il passaggio appaia davvero come naturale continuazione e non come traumatica separazione. Accoglienza per i genitori (in Assemblea) attraverso le seguenti iniziative: presentazione del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori; illustrazione del P.O.F; visita alla scuola (aule, palestra, laboratori, uffici, ecc.); chiarimenti sulle modalità di incontro con i docenti e sulla scheda di valutazione; eventuali convegni ed incontri con esperti. Il modello organizzativo Sulla base del principio di "decisionalità diffusa” e delle innovazioni normative introdotte dal “Regolamento sull’autonomia” e dai CCN, sarà sviluppato un modello organizzativo così articolato: - lo Staff di gestione, costituito dal Dirigente Scolastico, dai suoi Collaboratori e dal Responsabile Amministrativo; - Lo Staff di Direzione costituito dal Dirigente Scolastico, dai suoi Collaboratori, il gruppo dei docenti incaricati delle Funzioni Strumentali , - le Commissioni di lavoro coordinate dai responsabili delle Funzioni Strumentali; - i docenti Referenti individualmente incaricati di coordinare aree tematiche di interesse dell’intera Comunità Scolastica e/o progetti particolari; - la rete dei Vice-Presidenti delegati dei Consigli di Interclasse/Intersezione e dei Coordinatori dei Consigli di Classe SEGRETERIA Gli uffici di Segreteria funzionano tutti i giorni feriali dalle ore 7,45 alle ore 14,00. I rientri pomeridiani vengono effettuati dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle ore 18,00. La Segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e il mercoledì e il venerdì dalle ore 15,00 alle ore 17,00. RICEVIMENTO GENITORI I genitori degli alunni possono essere ricevuti dai docenti dei propri figli nei giorni e negli orari fissati sulla base delle direttive impartite dal D.S. e affiggerà in forma scritta sulla porta delle aule di rispettiva competenza. La promozione della partecipazione Si intende promuovere la partecipazione alla gestione della scuola a tutti i livelli e nelle forme dettate dalle norme vigenti. Questa va realizzata attraverso il dialogo aperto e costruttivo tra docenti, genitori, allievi e cittadini partecipi, a diverso titolo, della vita della scuola. Sarà garantita piena trasparenza in termini di accesso ai documenti. Il Circolo garantisce ogni possibile semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente. L’iniziativa, per una piena circolarità delle informazioni, può essere assunta mediante note informative e circolari inviate a tutti i genitori interessati o ai loro rappresentanti nei Consigli di Interclasse/Intersezione. Si utilizzeranno gli alunni per recapitare tali note ai rispettivi genitori, nel caso non sia possibile o la famiglia non sia d’accordo, si userà il servizio postale (tassa a 64 P.O.F A.S. 2012/2013 carico del ricevente). I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Interclasse/Intersezione si impegnano a trasmettere agli altri genitori una sintesi di quanto trattato nei Consigli. Il singolo può chiedere informazioni alla Direzione Didattica facendo riferimento alla L. 241/90; tale richiesta va rivolta per iscritto e motivata in modo che l’accesso ai documenti derivi da un interesse serio, non emulativo, né riducibile a mera curiosità e derivante dalla necessità di curare i propri interessi giuridici. Soprattutto, si cercherà di coinvolgere le famiglie degli alunni nelle iniziative di solidarietà e nelle iniziative che vedano la scuola essere centro di cultura dell’ascolto, della tolleranza e dell’accettazione delle differenti stratificazioni pluriculturali presenti nel territorio. In questo contesto, tutti gli operatori del Circolo sono particolarmente soddisfatti di aver contribuito a far nascere, sostenere e potenziare, nel corso di questi anni il COMITATO DEI GENITORI, di cui si allega lo statuto. Tale Comitato dei genitori elabora, dopo il suo annuale insediamento, un Programma culturale, sentite le esigenze dell’utenza Organizzazione e gestione del P.O.F. La stesura del POF ha visto impegnata la prof.ssa Isabella Addabbo designata, dal Collegio dei Docenti, con delibera N°10 del 14/09/2012, quale Funzione Strumentale responsabile dell’Area 1, per l’anno scolastico 2012/2013. Acquisita l’approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Circolo, il documento è reso pubblico attraverso l’affissione all’albo della scuola e la pubblicazione sul sito Web della scuola Delibera del Piano dell’Offerta Formativa Il presente “PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA” per l’anno scolastico 2013/2014 è stato approvato dal Collegio dei Docenti con Delibera n° 30 del 10/01/2013 e dal Consiglio di Istituto con Delibera n° del 11/01/2013. Allegati 1) Curricoli disciplinari 2) Carta dei servizi 2) Regolamento d’Istituto 3) Patto di corresponsabilità 5) Scheda di valutazione quadrimestrale 7) Criteri di formazione delle classi 8) Criteri di valutazione disciplinare 9) Criteri di valutazione del comportamento Il Dirigente Scolastico Prof. Preneste Anzolin 65