ANNO I - NUMERO 1 SAN MARCO LA CATOLA APRILE/GIUGNO 2012
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, S1/FG
Il Servo di Dio il Vescovo don
Tonino Bello ci ha lasciato un suggestivo augurio pasquale, che ha
come protagonista la Vergine Maria:
“Vorrei che fosse Maria in persona a
entrare in casa vostra, a spalancarvi
la finestra, e a darvi l’augurio di buona
Pasqua”.
Maria, stando ai racconti evangelici,
non appartiene agli eventi della Risurrezione di Gesù.
Don Tonino sostiene che il Risorto non
apparve a Maria semplicemente perché non ve ne fu bisogno; a suo avviso Maria fu l’unica ad essere presente
all’evento stesso della Risurrezione del
Figlio: “Come fu presente, l’unica, al
momento dell’incarnazione del Verbo;
come fu presente, l’unica, all’uscita di
lui dal suo grembo verginale di carne.
E divenne la donna del primo sguardo
su Dio fatto uomo; così dovette essere presente, l’unica, all’uscita di lui dal
grembo verginale di pietra: il sepolcro
nel quale nessuno era stato ancora deposto”. Mentre gli altri furono testimoni
del Risorto, Maria fu testimone della Risurrezione.
A darci conferma di questa suggestiva
ipotesi concorrono due episodi evangelici: Il primo è quello del ritrovamento di Gesù nel Tempio. Questo ritrovamento avvenne “dopo tre giorni” (Lc 2,
46). Gli studiosi sono concordi nel dire
che questa è una chiara allusione alla
Risurrezione di Cristo. L’altro episodio
è il miracolo delle nozze di Cana, avvenuto anch’esso “tre giorni dopo” (Gv
2,1). Anticipando l’ora di Gesù, questo
miracolo introduce sul banchetto degli uomini il vino della Nuova Alleanza
pasquale e fa esplodere anzitempo la
gloria della Risurrezione.
In entrambi gli episodi la Vergine Maria
è presente in modo rilevante. Ella è la
“donna del terzo giorno”. Ecco come il
Servo di Dio Don Tonino Bello formula
quest’augurio pasquale che vede Maria come protagonista: “Santa Maria,
donna del terzo giorno, donaci la certezza che, nonostante tutto, la morte
non avrà più presa su di noi.
Che le ingiustizie dei popoli hanno i
Maria donna della
Risurrezione
giorni contati. Che i bagliori delle guerre si stanno riducendo a luci crepuscolari. Che le sofferenze dei poveri sono
giunte agli ultimi rantoli. Che la fame,
il razzismo, la droga sono il riporto di
vecchie contabilità fallimentari. Che
la noia, la solitudine, la malattia sono
gli arretrati dovuti ad antiche gestioni.
E che, finalmente, le lacrime di tutte
le vittime delle violenze e del dolore
saranno presto prosciugate come la
brina dal sole della primavera.
Santa Maria, donna del terzo giorno,
strappaci dal volto il sudario della dicontinua a pag. 4
Sorella Santina Di Franco
La voce della comunità
BENEDETTO XVI: “Dio non
guarda ai grandi numeri e ai
successi esteriori, ha le sue
vittorie nell’umile segno del
granello di senape”.
Il 13 maggio 2005 veniva approvato lo Statuto della Comunità delle
Piccole Ancelle del Cuore Immacolato di Maria. L’allora Vescovo
di Lucera-Troia paragonò la nostra
Comunità ad un “umile granello di
senape”. Sono passati sette anni!
L’umile granello di senape ha il solo
desiderio di non aspirare a cose
troppo alte e di piegarsi a quelle
umili. Il desiderio d’affermare, con il
solo e semplice esistere, che è bello
e gioioso vivere insieme, condividendo tutto, amando in semplicità e
letizia. Gridare al mondo che Maria,
la madre di Dio, è davvero la madre
nostra!
A chi ci chiede cosa abbiamo fatto in questi anni, rispondiamo che,
forse, qualche volta, siamo riusciti
a donare un sorriso a chi ne aveva
bisogno.
pag 2
anno I n. 1 aprile/giugno 2012
La Domus Mariae
Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme Sal. 133 (132)
La missione materna di
Maria nella vita della comunità del
Risorto consiste nel raccogliere i di-
scepoli e nel condurli ad una preghiera
perseverante per impetrare il dono trasformante dello Spirito Santo. Entrare
alla scuola di Maria significa diventare
partecipi della sua identità e della sua
missione in ordine alla salvezza del
mondo valorizzando la preghiera. Infondo, la preghiera a cui Maria conduce non è tanto la preghiera rivolta a se
stessa, ma è sempre una da fare “con
Lei” e “come Lei”. Pregare “con e come
Maria” nella vita significa spalancare
tutti i nostri spazi vitali e aprirli a Dio
mediante il dialogo con Lui.
Vuol dire, in oltre, riempire di Dio tutti
i momenti dell’esistenza, specialmente
in quei frangenti del dubbio e della lotta,
del fallimento e del dolore.
Maria ci insegna ad essere attenti e vigili nella vita per scoprire il disegno di
Dio per noi e per gli altri. Con Maria,
la vita diventa preghiera: diventa cioè
rapporto con Cristo e con i suoi misteri,
amore per la Chiesa, capacità e volontà
di servizio ai fratelli.
Maria ha sempre saputo riempire di vita
e di pace i luoghi che Lei ha abitato.
Maria risplende per la sua pace interiore soprattutto negli avvenimenti tumultuosi e confusi. Maria non si scompone
mai. In ogni situazione ha riscontrato il
disegno di Dio e in ogni volto ha contemplato il Volto di Dio. Perché è stata
capace di tanto? Quale era il suo segreto? La preghiera! Siamone certi, con
Lei saremo in grado di essere autentici
costruttori di comunità, perché da Lei
impareremo a vedere Dio nel fratello e
nella sorella che ci stanno accanto e a
capire il senso profondo di tutto ciò che
viviamo. In questo modo potremo dire
con verità le parole del Salmo 133 (132):
“Come è bello e come è dolce che i fratelli vivano insieme”.
don Ciro Fanelli
Alla scuola di Maria
per una comunità dono e frutto
dello
Spirito
PER SAPERNE DI PIU’
Conosciamo la Salve Regina
La stesura della Salve Regina è tradizionalmente attribuita al monaco
Ermanno, vissuto nell’XI secolo e
detto “lo zoppo”. Figlio del conte di
Altshausen, trascorse tutta la sua
vita nel monastero benedettino di
Reichenau, scrisse trattati di storia e
astronomia, e varie preghiere, tra cui,
appunto, la Salve Regina. Ermanno è
venerato come beato e viene festeggiato il 24 settembre.Secondo altre
fonti l’autore è san Bernardo, il quale,
tuttavia, compose forse solo l’ultimo
verso. I Domenicani furono i primi ad
introdurre la preghiera nella compieta, a partire dal 1221, e nel 1250 Papa
Gregorio IX la approvò ufficialmente.
Alla Salve Regina Sant’Alfonso Maria
de’ Liguori ha dedicato il primo volume de Le glorie di Maria, dove ognuno dei 10 capitoli spiega un verso
dell’antifona.
Numerose sono le traduzioni di questa preghiera, nonché le forme musicate, la più antica delle quali risale
all’XI secolo.
Roberta Cocumazzo
Ad Jesum per Mariam
foto: G. Peter
Tra le tante voci che
riempiono la tua vita quotidiana,
con cuore docile ed umile,
mettiti in ascolto della Parola di
Dio, pronta ad accoglierla con
adesione generosa e fedele.
all’amore di Dio, scorgendo nel
volto di tuo fratello il volto di Cristo.
Ogni vocazione è dono dell’amore
di Dio! All’Amore si risponde con
l’amore!
Parliamone.
Imparando da Maria, Madre
del Redentore, dai immagine
[email protected]
tel. 0881.556620 cell. 345.0968932
La Domus Mariae
pag 3 anno I n. 1 aprile/giugno 2012
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore Sal. 91 (92)
NANI A CORTO DI GIGANTI
- Ma che scrivo sulla lapide, allora?
- Aspetti. Non è facile; non passavo
un giorno intero con papà da almeno vent’anni. Avesse almeno lasciato
qualche indicazione!
- Scriva una cosa qualsiasi. Ascolti, ho
un catalogo pieno di frasi di commiato:
“Padre affettuoso, lavoratore instancabile, marito fedele, coloro che ti amarono questa lapide posero”.
- Avrei da ridire su un paio di quelle
qualità; poi, sù, sembra un annuncio su
una rivista per tardone!
- Allora: “Vi ho amati in vita, ora veglierò su voi dall’alto...”
- Senta, forse non l’ho frequentato molto, ma qualcosa di meglio di una frase preconfezionata se la merita quel
sant’uomo, una che almeno racconti
qualcosa di lui.
- Ok, ma muoviamoci. Che faceva suo
padre?
- Aveva la pensione da agricoltore.
- Era contadino allora. Beh, ripensi a
quando era ragazzo, i giorni in campagna, quello che le ha insegnato. Partiamo da lì.
- Ma cosa vuole che mi abbia insegnato? Io ho un’agenzia di viaggi. Mio padre faceva il contadino 30 anni fa, qualunque cosa mi avesse insegnato, oggi,
non servirebbe più a niente.
è tutto cambiato signore mio; papà ha
imparato il mestiere da mio nonno; se
io avessi fatto lo stesso ora sarei sotto
un ponte. Il mondo in cui papà è morto
non è lo stesso in cui è nato e cresciuto.
- Certo ma, poveretto, ai suoi tempi ha
comunque agito come doveva. Ha prodotto, ha allevato dei figli; mica è colpa
sua se il mondo l’ha lasciato indietro.
Lui il suo tempo l’ha fatto.
- Perfetto. Ci scriva questo sulla lapide.
- Cosa?
- Nome, data di nascita e di morte, poi
sotto: “Ha fatto il suo tempo”.
Leonardo Polignano
Noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che
possiamo vedere più cose e più lontano di quanto vedessero
questi ultimi; non perché la nostra vista sia più acuta, o la
nostra altezza ci avvantaggi, ma perché siamo sostenuti e
innalzati dalla statura dei giganti ai quali ci appoggiamo
Bernardo di Chartres - Filosofo francese del XII secolo
TRA PARENTESI
2012: Anno europeo
dell’invecchiamento
attivo e della solidarietà
tra le generazioni
“L’Anno europeo mira a sensibilizzare i responsabili politici e l’opinione
pubblica al contributo che le persone
anziane possono dare alla società”.
I politici italiani hanno accolto con entusiasmo l’invito dell’Europa.
“Peggiorano sensibilmente le condizioni sociali ed economiche degli
anziani nel nostro Paese” è quanto
emerge dai dati della II indagine nazionale sulla condizione sociale degli
anziani. Insieme alle donne ed ai giovani, gli anziani sono fra le categorie
di cittadini che più di altri stanno subendo gli effetti della crisi economica.
Insomma, i nostri politici hanno fatto
proprio il proverbio: la fame aguzza
l’ingegno.
Ottima spinta a rimanere attivi e sollecitare la solidarietà tra le generazioni!
L’alternativa? Morire di fame!
Sorella Filomena Centolanza
La Domus Mariae
Trimestrale di informazione
della Comunità delle Piccole Ancelle
del Cuore Immacolato di Maria
Anno I, numero 1, aprile/giugno 2012
Autorizzazione del Tribunale di Lucera
n. 2 del 6 marzo 2012
Direttore responsabile don Matteo Francavilla
Direttore editoriale Sorella Santina Di Franco
Sede: Largo Croce, 6
71030 - San Marco la Catola (Fg)
Tel. 0881 556620 cell. 346 2181203
www.piccoleancelle.org
[email protected]
Stampa Centrografico srl - Foggia
pag 4
anno I n. 1 aprile/giugno 2012
La Domus Mariae
Bacheca della
Comunità
Il 12 settembre prossimo
inizieranno le catechesi di
formazione per gli iscritti alla
“Domus Mariae”. Il tema scelto
per l’anno 2012/2013 è: “ECCO
QUANTO È BUONO E QUANTO
È SOAVE CHE I FRATELLI
VIVANO INSIEME” Sal. 133 (132)
Ci faremo accompagnare dalla
lettura commentata del testo
VITA COMUNE
di Dietrich Bonhoeffer
Ogni secondo mercoledì del
mese ore 16.00 catechesi
MARIANE E di formazione
per gli iscritti alla Associzione
Domus Mariae”.
In occasione del primo
anniversario dell’inaugurazione
della Domus Mariae (18
settembre 2012), in allegato al
prossimo numero verrà distribuito
l’opuscolo La “Domus Mariae
un opera-segno alla luce della
Lettera-Enciclica Caritas in
veritate di S.S. Benedetto XVI”.
segue da pag. 1
sperazione e arrotola per sempre, in
un angolo, le bende del nostro peccato. A dispetto della mancanza di lavoro, di case, di pane, confortaci col
vino nuovo della gioia e con gli azzimi
pasquali della solidarietà. Donaci un
po’ di pace.
Impediscici di intingere il boccone
traditore nel piatto delle erbe amare.
Liberaci dal bacio della vigliaccheria.
Preservaci dall’egoismo.
E regalaci la speranza che, quando
verrà il momento della sfida decisiva, anche per noi come per Gesù,
tu possa essere l’arbitra che, il terzo
giorno, omologherà finalmente la nostra vittoria”.
A noi, il Signore dia il coraggio di essere “testimoni del Risorto”, cioè di
una vita nuova, nella speranza di un
futuro, improntato su uno stile nuovo,
che ci faccia vedere non cose nuove,
ma quelle di sempre, con uno sguardo più limpido e più sereno!
Auguri!
+ Domenico Cornacchia
Vescovo di Lucera - Troia
Iscriviti all’Associazione
Domus Mariae
L’associazione “Domus Mariae”
persegue, nell’incontro tra diverse generazioni, finalità di solidarietà sociale
mirate a valorizzare le esperienze umane, artistiche, culturali e spirituali degli
anziani. Possono iscriversi tutti coloro
che, avendo la maggiore età, intendono testimoniare, alla scuola della
Madre di Dio, quanto sia bello e soave che i fratelli vivano insieme convinti che nella vecchiaia daranno ancora
frutti, saranno vegeti e rigogliosi, per
annunziare quanto è retto il Signore.
Gli associati partecipano, secondo le proprie
disponibilità:
1. alla recita comunitaria del Santo
Rosario (tutti i giorni ore 11 - 12 - 17 - 19)
2. alla Santa Messa (ultimo sabato
del mese alle ore 11,00);
3. alle catechesi mariane e di formazione (secondo mercoledì del
mese alle ore 16,00).
Gli incontri si tengono presso la Cappellina della Domus Mariae.
Gli iscritti che hanno compiuto più di 65
anni possono usufruire dei servizi che
l’associazione mette a loro disposizione
(servizi di ospitalità diurna e notturna, di
segretariato, di lavanderia, ecc.) contribuendo alle spese in proporzione al proprio reddito. I servizi offerti dalla Domus
Mariae sono riservati ai solo iscritti, non
sono a pagamento e sono uguali per tutti
coloro che ne usufruisco, a prescindere
dalla quota di partecipazione corrisposta.
Per informazioni rivolgersi a:
Sorella Santina Di Franco
Comunità delle Piccole Ancelle del
Cuore Immacolato di Maria,
tutti i martedì e giovedì dalle ore 9,30
alle ore 11,30.
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Risurrezione - Comunità delle Piccole Ancelle del Cuore