ANNO II - NUMERO 2 SAN MARCO LA CATOLA APRILE/GIUGNO 2013 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, S1/FG Fiducia nella Risurrezione per non lasciarsi rubare la speranza Cristo è risorto. È veramente risorto! È questa la verità della Pasqua: è questo il grido di giubilo che percorre il mondo. «Se Cristo non fosse risorto non saremmo qui» diceva Frère Roger della Comunità di Taizé. Sì, è Gesù Cristo che ci unisce. Sul fondamento della Risurrezione dobbiamo dare a Cristo la nostra completa fiducia: «La fede dei cristiani è la Risurrezione di Cristo» (S. Agostino). La fiducia nella Risurrezione non esclude la croce, anzi…; non spiega la sofferenza e la morte ma, come afferma Papa Francesco, evita di farci rubare la speranza. Cristo è vivo, anche se i nostri occhi non lo vedono, anche se la sua presenza, a volte, ci sfugge. Accogliamo la gioia della Risurrezione! Non siamo più soli. E’ la gioia della presenza di Dio che ci permette d’essere vicini ai fratelli. Vivere insieme è riverbero della Risurrezione di Cristo; una parabola di comunione, segno visibile dell’inizio di una nuova umanità inaugurata con il sepolcro vuoto, dove la regola del vivere comune non è più la rivalità, ma la pace di Dio. Dobbiamo assolutamente riscoprire oggi, con gioia e stupore, che per tutti è il dono pasquale della pace che spezza le catene dell’egoismo. Solo una vita vissuta nella letizia e nella semplicità del Vangelo, potrà far risplendere sul volto di ognuno la gioia della Pasqua. Nicola Cocumazzo Sorella Santina Di Franco La voce della comunità La Pasqua ci riempie di gioia perché allontana da noi lo spettro del nulla, della morte, della paura. Questa gioia diventa la nostra forza nell’affrontare la quotidiana battaglia della vita. Insieme alla gioia, la Pasqua infonde in noi una profonda speranza. Una speranza che nasce, e si alimenta, dal contemplare Maria, nostra Madre, già nel possesso della gloria di Dio. Anche noi, come Lei, siamo chiamati a godere, fin da ora, la gloria della Risurrezione. Anche noi, come Lei, siamo chiamati ad essere lieti annunciatori di una speranza che non delude (Cfr. Rm. 5,5). Maria c’invita a proseguire nel nostro cammino alla sequela di Cristo, nella certezza di non essere mai soli per diffondere nel mondo la Luce della Risurrezione. Lei sta dalla nostra parte, non si stanca mai di incoraggiarci e di tenerci per mano. Auguri, dunque, di gioia e di speranza. In allegato l’opuscolo “MARIA STA DALLA NOSTRA PARTE” pag 2 anno II n. 2 aprile/giugno 2013 La Domus Mariae Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme Sal. 133 (132) Maggio: un mese particolarmente caro al popolo cristiano Il mese di maggio è il mese tradizionalmente dedicato alla Vergine Maria. Il fondamento della devozione a Maria si trova negli stessi Vangeli. La Vergine di Nazareth è sempre presente nei momenti decisivi e cruciali della vita di suo Figlio. È per questo che i cristiani onorano la Madre di Gesù. È evidente che questo onore verso la Madre di Dio assume una forza ed una ampiezza particolare nella Chiesa. Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione Lumen Gentium, afferma: «Tutti i fedeli effondano insistenti preghiere alla madre di Dio e madre degli uomini, perché, dopo aver assistito con le sue preghiere la Chiesa nascente, anche ora, esaltata in cielo sopra tutti i beati e gli angeli, nella comunione dei santi interceda presso il Figlio suo». La devozione a Maria si esprime in vari modi, ma quella del mese di maggio è particolarmente cara al popolo cristiano. Non bisogna dimenticare, però, che il vero culto a Maria porta a mettere sempre di più Cristo al centro della vita, a collaborare alla crescita delle comunità cristiane ed a portare pace ad ogni persona, cominciando dalle più vicine, dai famigliari, fino alle più lontane. Così afferma San Luigi Maria Grignion de Monfort: «Poiché tutta la nostra perfezione consiste nell’essere conformi, uniti e consacrati a Gesù Cristo, la più perfetta di tutte le devozioni è senza dubbio quella che ci conforma, unisce e consacra più perfettamente a Gesù Cristo. Ora, poiché Maria è la creatura più conforme a Gesù Cristo, ne segue che di tutte le devozioni quella che consacra e conforma di più un’anima a Nostro Signore è la devozione alla santissima Vergine, sua santa Madre, e che più un’anima sarà consacrata a Maria, più lo sarà a Gesù Cristo». Mariano di Gioia PER SAPERNE DI PIU’ Per risalire alle origini del maggio mariano bisogna guar- dare le antiche divinità femminili, i riti legati alla fertilità e alla primavera. C’è un filo che va dall’antico Egitto all’età moderna: al culto della dea Iside, diffuso in tutto il Mediterraneo, nei secoli si sovrappose quello di altre dee, dalla greca Demetra alla romana Cerere. Con il cristianesimo e la sua vasta opera di assimilazione del paganesimo, Maria arrivò ad assommare in sé molte delle divinità femminili preesistenti; fu un percorso lungo, col nuovo culto che tentava di adeguare il suo respiro a quello millenario del mondo Mediterra- neo. I passaggi non sono sempre lineari ma è certo il legame tra Maria e l’archetipo (Iside, sposa e madre, rappresentata con in braccio il figlio Horus). È arduo anche indicare una precisa data di nascita del mese mariano o un “inventore”, ma al Medioevo risalgono sia il Rosario sia la prima associazione esplicita tra maggio e la Vergine. Il mese mariano si è diffuso prima in Italia, grazie anche a san Filippo Neri, e poi in tutto il mondo cristiano. Ha avuto la formalizzazione odierna nel 1725 con l’opera del gesuita Annibale Dionisi: Il mese di Maria. Roberta Cocumazzo Ad Jesum per Mariam foto: G. Peter Tra le tante voci che riempiono la tua vita quotidiana, con cuore docile ed umile, mettiti in ascolto della Parola di Dio, pronta ad accoglierla con adesione generosa e fedele. all’amore di Dio, scorgendo nel volto di tuo fratello il volto di Cristo. Ogni vocazione è dono dell’amore di Dio! All’Amore si risponde con l’amore! Parliamone. Imparando da Maria, Madre del Redentore, dai immagine [email protected] tel. 0881.556620 cell. 345.0968932 La Domus Mariae pag 3 anno II n. 2 aprile/giugno 2013 Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi, per annunziare quanto è retto il Signore Sal. 91 (92) Sarà un caso, ma la Chiesa inizia e termina la sua giornata con due vegliardi: rispettivamente alle lodi mattutine (Cfr. Lc. 1,68) e alla compieta (Cfr. Lc. 2,29),. Nella Bibbia sono molti gli anziani che, per dirla con Papa Francesco, hanno vissuto «la fede con un cuore giovane». La longevità era considerata una benedizione di Dio ed è proprio nell’età più avanzata che la verità divina si faceva strada nel cuore umano o addirittura manifestava i suoi miracoli: come nel caso di Elisabetta e Zaccaria, genitori del Battista, di Simeone, di Anna e di Nicodemo, per citarne solo alcuni. Queste testimonianze hanno un particolare significato: c’è un senso di pienezza che spira da queste vite: “Poi Abramo spirò e morì in felici canizie, sazio di giorni e si riunì ai suoi antenati” (Gen 25,7). Si può evangelizzare anche la morte: c’è da comunicare a tutti, che Gesù accoglie tra le sue braccia con un amore senza fine. Anche oggi gli anziani sono chiamati a dare “corpo” alla parola di Dio. L’esperienza della debolezza può testimoniare che Dio non è impassibile di fronte al dolore dell’uomo, alla sua personale fatica di vivere. Nelle ore dolorose della malattia, della riduzione delle energie, gli anziani possono riscoprire come evento consolatore e liberatore il Vangelo della Risurrezione di Gesù. Tutto il Vangelo dice che la vita non finisce. La Pasqua lo grida forte: “Cristo è risorto dai morti”. Davanti a tanti giovani che hanno paura di crescere o a tanti adulti che vogliono tornare bambini, gli anziani possono aiutare a non temere gli appuntamenti difficili della vita, ad aver fiducia nel futuro, possono, per citare ancora Papa Francesco, aiutare “a non lasciarsi rubare la speranza”. Felice di Maria La Domus Mariae Trimestrale di informazione della Comunità delle Piccole Ancelle del Cuore Immacolato di Maria Anno II, numero 2, aprile/giugno 2013 Autorizzazione del Tribunale di Lucera n. 2 del 6 marzo 2012 Direttore responsabile don Matteo Francavilla Direttore editoriale Sorella Santina Di Franco Sede: Largo Croce, 6 71030 - San Marco la Catola (Fg) Tel. 0881 556620 cell. 346 2181203 www.piccoleancelle.org [email protected] Stampa Centrografico srl - Foggia Chiamati ad aiutare gli sfiduciati per dare “corpo” e credibilità alla parola di Dio TRA PARENTESI […] “vivere la fede con un cuore giovane, sempre: un cuore giovane, anche a settanta, ottant’anni” (Papa Francesco). La giovinezza non è questione anagrafica. Il rinnovamento, l’apertura al nuovo, non è prerogativa di chi ha meno anni. Bisogna ammettere, come siano stati molto spesso gli anziani i veri riformatori: penso al beato Giovanni XXIII e la sua intuizione di indire il Concilio Vaticano II, vera primavera della Chiesa. L’autentico rinnovamento non può prescindere da radici ben impiantate nel passato, da vissute esperienze di vita: senza di esse non c’è vero progresso ma, nella migliore delle ipotesi, solo un’imprudente avventura. Qualche giorno fa un’amica mi diceva che Benedetto XVI aveva fatto bene a dimettersi perché anziano. Un “giovane” di settantasette anni, papa Francesco, oggi, regge le sorti della Chiesa. Sono convinta che questi due Papa hanno dato alla nostra classe politica, vecchia e nuova, una grande lezione: il primo s’è messo da parte dimostrando, nei fatti, come il potere sia servizio; il secondo come un cuore che ama sia eternamente giovane. Sorella Filomena Centolanza pag 4 anno II n. 2 aprile/giugno 2013 Rassegna Stampa … la nuova fase politica non sia peggiore della vecchia! …Chiudiamo la Rassegna Stampa con La Bella Scola, il giornale degli scrittori e poeti passati a miglior vita. Anche qui è dato ampio risalto ai fatti politici di queste settimane. In prima pagina: Smacchiare il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il narratore, simpatizzante dei nuovi arrivati in Parlamento, celebra un de profundis dei due partiti protagonisti degli ultimi vent’anni e li accusa di essersi nascostamente sostenuti l’un l’altro. Di spalla troviamo un’analisi del direttore Dante Alighieri; a suo dire, i vincitori morali delle elezioni sono costretti a una solitudine assoluta; la richiesta di soste- La Domus Mariae Bacheca della Comunità Si avvisano gli associati che il Ritiro Spirituale per il tempo di Pasqua, dal titolo: “Con Maria assidui e concordi nella preghiera”, si terrà, presso la Domus Mariae, il prossimo 19 Maggio, con inizio alle ore 8,30. Il prossimo 11 Maggio, alle ore 18,30 in occasione della Festa della Mamma, presso la Domus Mariae, l’iscritta più anziana, Sig.ra Assunta Pedicino, sarà festeggiata da tutti i componenti dell’associazione. In occasione del mese di Maggio, le Piccole Ancelle fanno dono a tutti i lettori dell’opuscolo: “Maria sta dalla nostra parte. Letture mariane tratte dalla Liturgia delle Ore”. Il 13 Aprile 2013, alla presenza del responsabile del Banco Alimentare di Lucera, si è tenuta la celebrazione di consegna dei dolci e della pasta fatta in casa preparati da quanti hanno inteso, con questa iniziativa, condividere, con i più bisognosi, un poco della gioia pasquale. Iscriviti all’Associazione Domus Mariae nere un nuovo Governo, infatti, non è che un tranello teso a logorarli in attesa delle prossime elezioni. Il pezzo è: La compagnia malvagia e scempia. A pagina 3 c’è una lunga retrospettiva sulla politica italiana: dalla “gioiosa macchina da guerra” al prodigioso recupero di Sua Emittenza alle ultime consultazioni. L’autore, Marcel Prust, elenca una lunga serie di funerali mancati in cui era tutto pronto ad eccezione del morto. Lo trovate in alto col titolo: Dèjà vu. In ultimo segnaliamo La guerra di Pirro, di Fabrizio de Andrè. La sua analisi, in linea con quella di Dante, si concentra sulla strategia della Sinistra, interamente tesa a far perdere consensi ai nuovi arrivati piuttosto che a riformare se stessa. Il cantautore è certo che i progressisti italiani si ingannino. Anche se riuscissero a ricacciare i nuovi venuti fuori dal Parlamento il cambiamento non potrebbe essere fermato per il semplice fatto che è già avvenuto. Un capitolo della storia italiana si è ormai chiuso ed un altro si aprirà in ogni caso. Non è più tempo di disperate manovre di retroguardia, meglio impegnarsi affinché la nuova fase non sia ancor peggiore della vecchia. Leonardo Polignano L’associazione “Domus Mariae” persegue, nell’incontro tra diverse generazioni, finalità di solidarietà sociale mirate a valorizzare le esperienze umane, artistiche, culturali e spirituali degli anziani. Possono iscriversi tutti coloro che, avendo la maggiore età, intendono testimoniare, alla scuola della Madre di Dio, quanto sia bello e soave che i fratelli vivano insieme convinti che nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi, per annunziare quanto è retto il Signore. Gli associati partecipano, secondo le proprie disponibilità: 1. alla recita comunitaria del Santo Rosario (tutti i giorni ore 11 - 12 - 17 - 19) 2. alla Santa Messa (ultimo sabato del mese alle ore 11,00); 3. alle catechesi mariane e di formazione (secondo mercoledì del mese alle ore 16,00). Gli incontri si tengono presso la Cappellina della Domus Mariae. Gli iscritti che hanno compiuto più di 65 anni possono usufruire dei servizi che l’associazione mette a loro disposizione (servizi di ospitalità diurna e notturna, di segretariato, di lavanderia, ecc.) contribuendo alle spese in proporzione al proprio reddito. I servizi offerti dalla Domus Mariae sono riservati ai solo iscritti, non sono a pagamento e sono uguali per tutti coloro che ne usufruisco, a prescindere dalla quota di partecipazione corrisposta. Per informazioni rivolgersi a: Sorella Santina Di Franco Comunità delle Piccole Ancelle del Cuore Immacolato di Maria, tutti i martedì e giovedì dalle ore 9,30 alle ore 11,30. Visita il sito: www.piccoleancelle.org