CAV 2006
dolore dentro da gestire insieme a un
profondo disorientamento. Il primo
aiuto arriva da una zia suora che le
segnala il Centro di aiuto alla vita di
Bassano del Grappa.
A quel punto qualcosa cambia
dentro e fuori: Elena trova chi riesce a
comprenderla, accoglierla,
accettarla nelle sue difficoltà e,
soprattutto, nella sua persona. “Mi
sono sentita “guardata” a livello
umano, quindi amata. Nella mia
circostanza questa esperienza mi ha
cambiato la vita”, racconta.
La gravidanza infatti prosegue,
arriva l’aiuto materiale di Progetto
Gemma e il conforto dei colloqui
telefonici costanti,
l'accompagnamento agli
appuntamenti medici, il sostegno del
ginecologo del Cav.
Il bambino finalmente nasce ma i
contatti con i volontari del centro
rimangono. “Sento nostalgia, li devo
chiamare” ammette Elena. “Mi è
successo tutto troppo in fretta, grazie
a Dio ora ho Gabriele che mi dà la
forza per andare avanti e questa
consolazione l'ho condivisa nel
profondo con loro”.
“Questo tipo di amicizia lega per
sempre”, conferma Bruna, volontaria
del centro di Bassano. “Mettersi sullo
stesso piano dell’altro ed entrare in
empatia, condividere, far nascere in
chi hai di fronte lo stesso desiderio di
vivere questa esperienza di
comunicazione, ecco cosa
cerchiamo di fare. Uno scambio
reciproco che arricchisce e
genera vita.
Forlì. Consultorio,
Asl e Comune
a scuola di Cav
di ANGELA FABBRI
unedì 12 febbraio 2007, nel
Consultorio familiare pubblico della
città di Forli, rispetto alle richieste di
aborto, si inizia ad operare in base al
nuovo “Protocollo operativo per il
miglioramento del percorso Ivo”
sottoscritto dalla Asl (direttore sanitario),
dal Comune di Forlì (assessore politiche
sociali) e dalla Consulta delle famiglie
(coordinatore).
Nei mesi di novembre e dicembre
2006 30 operatori di cui 10 della Asl, 10
del Comune e 10 del privato sociale
(soprattutto associazioni di volontariato)
si sono preparati, per operare in modo
integrato nel percorso suddetto, con un
corso di formazione, realizzato in 3
giornate di 7 ore ciascuna, i cui relatori
esterni sono stati due pilastri del Mpv
nazionale: Pino Morandini (“Il quadro di
riferimento normativo”) e Elena Vergani
(“Il colloquio”).
Durante lo stesso periodo si è portata
L
persone di gioia
tali da trasmetterne agli altri…
a voi che ci sostenete
per mantenere in vita… la VITA!
Che dono grande è questo,
saper pensare agli altri spassionatamente….
e che dono grande
è per chi porta a termine
il motivo della propria esistenza…
un GRAZIE è troppo poco
di fronte a questo vostro impegno,
ma è pur sempre immenso
per chi lo ha saputo dare!
Un bacio!
Elena
Dedicata a voi
Elena ha voluto dedicare agli operatori
questa testimonianza
Dedicato a voi,
ricchi d’Amore verso il prossimo,
di solidarietà,
di sostegno vero per chi è in difficoltà…
Col vostro “io” date la forza
a chi si trova perduto
davanti a mille perché,
e non si sa rispondere…
Dedicato a voi,
Sì alla vita
16 aprile 2007
a termine la realizzazione dell'opuscolo
informativo (di cui allego copia) “Siamo
con te nella gravidanza” da cui risultano
molte delle risorse a disposizione per
sostenere, con la donna e/o con la
coppia, la scelta del figlio e da cui risulta
evidente l'impegno del Centro di aiuto
alla vita.
Le novità del Protocollo che
evidenziano una buona preferenza per
la nascita sono:
- Il primo colloquio viene fatto dalla
assistente sociale per sottolineare che la
gravidanza è un evento sociale e non
sanitario e serve per mettere a fuoco le
motivazioni e abbinarle a concrete
proposte di aiuto;
- l'ecografia viene eseguita nel
consultorio con la possibilità della donna
di vederla e di acquisirne la
documentazione per una maggiore
consapevolezza rispetto all'evento
gravidanza;
- il ginecologo redige il certificato che
resta nell'ambulatorio e viene ritirato
dopo i 7 giorni previsti dalla legge e
quindi consente un reale lo spazio per la
riflessione;
- un pacchetto di risorse reali, rispetto
alle quali è stata condivisa, fra pubblico
e privato sociale, la concretezza e la
efficacia al fine di aiutare a superare le
motivazioni che hanno condotto la
donna e/o la coppia a chiedere
l'aborto;
- Il secondo colloquio, su informazione
dell'assistente sociale e per scelta della
donna, può essere effettuato da un
operatore del privato sociale;
Sul sito dell’Asl di Forlì,
il Centro di aiuto alla vita
risalta fra le associazioni
di volontariato
che collaborano
con il servizio pubblico
Sì alla vita
17 aprile 2007
- le donne che si
presentino
direttamente
(conosciamo le fonti
degli invii alle nostre
associazioni), dopo il
colloquio dissuasivo
con l'operatore del
privato sociale a cui
si sono rivolte e dopo
che questi ha
compilato la stessa
cartella informativa
che usa l'assistente
sociale nel
consultorio (anche
questa è stata
redatta dal gruppo
di lavoro che ha messo a punto tutto il
protocollo) entrano nel servizio di
accompagnamento integrato fra
pubblico e privato;
- gli indicatori di valutazione del
percorso e del raggiungimento degli
obiettivi ci diranno l'efficacia del
percorso che, in itinere, potrà venire
migliorato.
Il lavoro di analisi della situazione, di
riconoscimento e di condivisione degli
obiettivi e, infine, della stesura del
protocollo, si è protratto per alcuni anni,
durante i quali il Cav di Forli, ha
partecipato a tutte le fasi di lavoro, sia a
livello politico che operativo (compresa
la docenza al corso di formazione).
Durante tale cammino, senza mai venir
meno ai principi e agli impegni, anzi in
diverse occasioni, attraverso cene di
lavoro presso la nostra Casa per la vita,
fatti toccare con mano, ci sono stati
scambi e collaborazioni davvero
incoraggianti: basti pensare che negli
ultimi due anni poco meno della metà
delle donne giunte per il colloquio
dissuasivo, quasi sempre con il certificato
di aborto in mano, presso il Cav sono
state inviate dalle assistenti sociali sia del
consultorio che dell’area minori.
Il protocollo, inoltre, fa parte delle
azioni di prevenzione decise e/o assunte
dal piano di zona programmato da tutti
Comuni del comprensorio.
Esattamente 30 giorni dopo l'avvio
del Protocollo è arrivata al Cav la prima
coppia inviata dalla assistente sociale
del consultorio per un secondo colloquio
e… il bimbo nascerà!
Scarica

Forlì. Consultorio, Asl e Comune a scuola di Cav