Azienda sanitaria locale n.13 Aut. 31/97 26/07/1997 In Forma “QUATTRO CHIACCHERE” CON IL COMMISSARIO DELL’ASL 13 DI NOVARA guamento delle strutture e delle prestazioni ai nuovi bisogni assistenziali. Dal primo maggio 2006, al vertice dell’Azienda Sanitaria Locale 13 di Novara è stato nominato il dott. Mario Minola, che abbiamo incontrato per “fare il punto” sulla situazione sanitaria nel territorio di Novara. Quali sono i principali problemi dell’ASL 13? L’ASL 13 opera su un territorio coincidente in gran parte con quello della Provincia di Novara, comprendente 77 Comuni con una popolazione residente di oltre 330.000 abitanti. La struttura demografica della popolazione è caratterizzata da una maggiore incidenza degli anziani, anche se si sta verificando un incremento delle nascite, grazie soprattutto ai flussi migratori. L’organizzazione dei servizi sanitari deve quindi tener conto di questi due fenomeni che determinano la necessità di garantire un progressivo ade- La domanda di assistenza continuativa, pertanto, sta crescendo in maniera esponenziale, ponendo in primo piano il tema della necessità dell’integrazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali e tra questi e quelli sociali. Il quadro epidemiologico attuale, infatti, denuncia un aumento della prevalenza della patologie cronico-stabilizzate, delle patologie cronicodegenerative e delle patologie determinate da fattori sociali che necessitano di una “presa in carico” per un lungo tempo da parte di sistemi integrati sociosanitari e socio-assistenziali. E’ necessario, quindi, che i Distretti dell’ASL 13 siano realmente centri di riferimento, di garanzia e di controllo dei livelli assistenziali per i cittadini del proprio ambito territoriale e soggetti produttori-erogatori dei servizi territoriali. L’ASL 13, inoltre, gestisce direttamente i Presidi Ospedalieri Riuniti di Arona, Borgomanero e Galliate in un territorio in cui l’offerta di “ricovero” è estremamente varia, ripartendosi fra un’Azienda Ospedaliera, alcuni Presidi privati accreditati, un IRCCS e numerosi Ospedali extra regionali, in prevalenza lombardi, che esercitano un forte richiamo, determinando un tasso di ospedalizzazione elevato. IN QUESTO NUMERO “QUATTRO CHIACCHIERE” DELL’ASL 13 DI NOVARA CON IL COMMISSARIO NUOVO COLLEGIO SINDACALE NELL’ASL N. 13 SONDATA LA SODDISFAZIONE DEI DEGENTI DEGLI OSPEDALI: OTTIMI I RISULTATI RAGGIUNTI PAGG. 1/2 PAG. 2 PAGG. 3/5 NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO MEDICO ATTIVITA’ DI ECCELLENZA PER L’ALLERGOLOGIA DELL’ASL N. 13 PAGG. 6/7 NOTIZIE DALLA MEDICINA LEGALE AGEVOLAZIONI PER PERSONE AFFETTE DA “PATOLOGIE ONCOLOGICHE” PAG. 8 AVVISO ALL’’UTENZA: VARIAZIONE TEMPORANEA ORARIO UFFICIO ACCETTAZIONE ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO PAG. 8 PAG. 9 NOTIZIE DAI DISTRETTI AVVISI ALL’UTENZA: VARIAZIONE NUMERI TELEFONICI DI GHEMME; VARIAZIONE ORARI ATTIVITÀ SERVIZIO DI RADIOLOGIA DEL POLIAMBULATORIO DI NOVARA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ SEDI TERRITORIALI DEL DISTRETTO DI NOVARA DELL’ASL 13 NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CELIACHIA E ASL CRESCITA 13: UN OPPORTUNITA’ DI PAGG. 10/14 NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE UN IDEA DEL GRUPPO INFERMIERISTICO DEL SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE NORD: UN ATTESTATO DI MERITO INTITOLATO A J.B. PUSSIN PAG. 15 NOTIZIE DALL’UFFICIO RELAZIONI ESTERNE COME DIFENDERSI DAL CALDO. CONSIGLI UTILI PAGG. 16/17 PIEMONTE INFORMA ESENZIONI TICKET: PROROGATA A SETTEMBRE LA SCADENZA DEGLI ATTESTATI FARMACI: UN PROGRAMMA CONTENERE LA SPESA DI AZIONE PER PAG. 18 PAGG. 18/19 PAG. 19 INFORMAZIONI GENERALI PAG. 20 QUADRANGOLARE DI CALCIO “TORNEO DEGLI OSPEDALI”. OMEGNA 10 GIUGNO 2006 PAG. 20 VIAGGIARE SICURI CON GLI ANIMALI DOMESTICI NOTIZIE DAL CRAL NOTIZIE DAL VOLONTARIATO PAGG. TURISMO ACCESSIBILE 21/22 AVB: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DI BORGOLAVEZZARO PAG. 23 L’ASSOCIAZIONE LA SCINTILLA È ON LINE SUL SITO ED IL CODICE DEONTOLOGICO DEL VOLONTARIO PAG. 24 PAG. 25 DICONO DI NOI... DICONO DI NOI FORMA IN IN FORMA Pagina 2 Pagina 2 Quali sono, quindi, gli strumenti e le strategie da adottare per affrontare e risolvere i problemi? La soluzione è di intraprendere azioni per avviare la costruzione degli elementi di base di un sistema di continuità assistenziale, integrato con gli altri attori del “network” locale, compresi i Medici di Medicina Generale e le Associazioni di Volontariato, rispetto sia alla cornice ambientale di riferimento, sia allo stato di salute ed al livello della domanda sanitaria, sia alla sua articolazione strutturale. In particolare le azioni dovranno essere indirizzate soprattutto a superare gli aspetti critici del sistema della continuità assistenziale: i sistemi informativi, gli eventi clinici acuti, l’ospedale, il territorio, la cronicità, i sistemi di remunerazione, la formazione professionale e gli strumenti di controllo. Un occhio di riguardo dovrà essere posto anche ad un consolidamento delle attività di prevenzione con particolare riferimento al settore epidemiologico, strumento indispensabile nel “cruscotto” di comando per monitorizzare i fenomeni di salute, i loro determinanti e verificare l’impatto delle azioni intraprese, coinvolgendo ed informando tutti i soggetti interessati. Quali sono i progetti dall’Azienda di prossima realizzazione? A breve sarà operativa la Comunità Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale nord ad Oleggio, l’ultima implementazione della rete di Strutture residenziali, prevista nel Piano di superamento dell’ex Ospedale Psichiatrico. Prima della fine dell’anno in corso sarà attivato il nuovo Dipartimento Anno 4 – Numero 4 Anno 5– Numero 3 Emergenza Accettazione nel Presidio Ospedaliero di Borgomanero per adeguarlo al ruolo di riferimento nella rete regionale dell’emergenza. Sarà, inoltre, operativa la nuova sede del Centro Integrato dei Servizi Territoriali di Arona, adiacente al Presidio Ospedaliero ed al Municipio, che consentirà un miglioramento della continuità assistenziale. Infine, è imminente l’attivazione di un Hospice nel Presidio Ospedaliero di Galliate per completare il percorso di assistenza nel Polo Oncologico novarese. Nel mese di settembre partirà un’esperienza pilota con il Volontariato con l’attivazione di “punti di accoglienza” per gli utenti che si recano ai poliambulatori di Novara, di Trecate e di Oleggio, per orientare il cittadino nella ricerca di appropriate risposte ai bisogni non solo sanitari, ma anche sociali. NUOVO COLLEGIO SINDACALE NELL’ASL N. 13 Ai sensi dell'art. 3-ter, D.Lgs. 229/99 (Decreto Bindi), il Collegio Sindacale dura in carica tre anni ed è composto da cinque componenti: Nella fotografia da sinistra: il dott. Vincenzo Esposito, il dott. Daniele Andretta, il dott. Paolo Cavion (Presidente) il dott. Renato Ferramosca, il dott. Renato Bruno, il rag. Massimo Melone. ∗ Presidente: Paolo Cavion ∗ Componente: dott.Vicenzo Esposito. ∗ Componente: Renato Bruno ∗ Componente: dott. Daniele Andretta ∗ Componente: rag. Massimo Melone dott. dott. Svolge funzioni di segretariato il dott. Renato Ferramosca Pagina 3 A cura di Paola Pontiroli, collaboratore S.C. Qualità Nel secondo semestre dello scorso 2005 la Struttura Complessa Qualità, in collaborazione con l’Ufficio Relazioni Esterne, ha organizzato un’indagine sperimentale sul gradimento degli utenti rispetto ai servizi offerti dalla nostra Azienda. Sono state coinvolte quasi tutte le Strutture aziendali: reparti di degenza, ambulatori ospedalieri e territoriali, laboratorio analisi e servizi di radiodiagnostica. Il riscontro ottenuto è stato alto nonostante le difficoltà incontrate in qualche Struttura nella somministrazione del questionario, per cause imputabili a fattori logistici o alla tipologia di utenza (ad esempio le difficoltà di comprensione o di scrittura degli anziani, degli stranieri o di coloro che per patologia o disabilità hanno problemi a comunicare). Hanno risposto compilando il questionario circa 18.000 utenti. Complessivamente la percentuale di rispondenza ottenuta n ei r ep a r t i d i d e gen z a dell’Azienda è più che soddisfacente: 78%. Il riscontro (questionari compilati*100/n. pazienti dimessi) ottenuto vede il P.O. di Borgomanero con un picco del 81,30%, seguito dal P.O. di Arona con un 69,47% ed il P.O. di Galliate con 49,82% (cfr tabella A). Analisi condotta sui reparti di degenza Si è iniziato ad analizzare i circa 1500 questionari raccolti nei reparti di degenza dei tre Presidi Ospedalieri Aziendali. IN FORMA Oltre il 37% degli utenti ha un’età media superiore a 65 anni, coerentemente con il tipo di patologie maggiormente trattate nei reparti dei tre Presidi Ospedalieri.; di conseguenza anche la scolarità media e la professione svolta subiscono l’influenza della fascia di età in cui si collocano i nostri utenti: troviamo infatti il 59% di soggetti in possesso di licenza elementare o media inferiore e solo il 4,77 con studi universitari mentre il 42% dei soggetti sono pensionati ed il 22% ha un rapporto di lavoro dipendente. Per il 67% degli utenti si tratta di un ricovero programmato, in linea con la tipologia di attività svolta nei Presidi, mentre il 29% circa risulta essere un ricovero improvviso. Ma cosa pensa e percepisce il malato delle prestazioni, sanitarie e non, che gli vengono offerte? Buoni i risultati ottenuti su tutti i fronti. Il trattamento alberghiero, in particolare ciò che riguarda la camera e la pulizia degli ambienti, è considerato “buono” o “ottimo” da più del 75% dei degenti dei tre Presidi Ospedalieri; l’aspetto relativo alla qualità del cibo trova utenti solo parzialmente soddisfatti: il 57% lo ritiene “buono” od “ottimo”, il 18% non risponde, per il 19% è “sufficiente” ed il 5% lo giudica “insufficiente” (cfr. Tabella B). Il Personale medico ed infermieristico hanno ottenuto in genere giudizi medio/alti nella relazione con il malato; infatti il 65% degli utenti li giudica “molto” cortesi ed attenti nei confronti del malato, il 27% “abbastanza” e solo un 1% circa li ritiene “poco o per niente” Anno 5– Numero 3 cortesi (cfr. Tabella C). La soddisfazione rispetto alla professionalità degli Operatori, intesa come chiarezza e completezza di informazione e rispetto della propria intimità, risulta sempre abbastanza alta, gli utenti si ritengono infatti per circa il 45% “molto” soddisfatti ed “abbastanza” per circa il 40%, notiamo un 4% che ritiene le spiegazioni ricevute “poco” o “per niente” chiare e complete. Gli utenti hanno inoltre dovuto attribuire un voto alla propria esperienza di ricovero e, nonostante si tratti di un’esperienza dolorosa, in quanto un ricovero è sempre sintomo di malattia, il voto medio ricevuto è stato di 8,26. Un aspetto critico lo si è rilevato nella scarsa conoscenza sulle modalità con cui effettuare un reclamo, infatti il 58% degli utenti dichiara di non sapere a chi rivolgersi nel caso in cui volesse reclamare. La descrizione si riferisce all’analisi effettuata su dati raccolti nei tre presidi ospedalieri ed assemblati. Se si stratificano i risultati ottenuti per i reparti di d e g e n za , l a p e r c e zi o n e dell’utente si discosta leggermente dai risultati dell’analisi globale, notiamo ad esempio che in Ostetricia/Ginecologia, in Medicina (P.O. di Galliate) ed in Medicina 5°piano (P.O. di Borgomanero) la soddisfazione per il comfort delle camere cala, mentre il cibo nei reparti del Presidio di Galliate è considerato meno soddisfacente rispetto a Borgomanero ed Arona. L’aspetto umano è molto apprezzato a Borgomanero in Oncologia e Cardiologia e ad Arona in Chirurgia e RRF; le diffi- Pagina 4 coltà incontrate in qualche reparto e descritte in premessa hanno però inciso sui dati raccolti, che risultano disomogenei e non permettono un confronto tra le Strutture corretto dal punto di vista statistico. Chi fosse interessato a leggere l’analisi dettagliata effettuata sui singoli reparti, può collegarsi alla rete aziendale Intranet, sezione SC Qualità. L’ASL 13 si può comunque ritenere soddisfatta per i risultati IN FORMA raggiunti, l’indagine condotta ha rilevato alcuni aspetti sui quali riflettere, ma nel complesso ciò che è emerso è da considerarsi positivo, soprattutto in relazione anche al fatto che l’Azienda è stata una delle poche ad intraprendere un’indagine su così vasta scala, ad essere quindi disponibile a voler ascoltare ciò che il cittadino-utente pensa del suo operato, in una logica di miglioramento qualitativo dei servizi offerti, utilizzando, aspet- Anno 5 - numero 3 to da non sottovalutare, risorse umane e materiali per poter organizzare e realizzare tale sondaggio. Doveroso infine ringraziare tutti gli operatori che, con disponibilità e diligenza, hanno collaborato all’indagine di gradimento effettuata, il cui impegno ha contribuito al conseguimento di tale obiettivo. Pagina 5 IN FORMA Anno 5 - numero 3 IN FORMA Pagina 6 Anno 5– Numero 3 ATTIVITÀ DI ECCELLENZA PER L’ALLERGOLOGIA DELL’ASL N. 13 A cura di Elena Vallana Le allergie sono una patologia che colpisce una fascia importante della popolazione; conoscere i Servizi che trattano e curano tale problematica, in un’ottica di tutela della salute finalizzata al miglioramento della qualità di vita, permette a chi ne è affetto di affrontarle al meglio. Sull’argomento abbiamo intervistato il dott. Renato Cantone (nella foto), Dirigente Medico Responsabile della Struttura (struttura semplice a valenza dipartimentale) di Allergologia dcll’ASL 13. Prima di entrare nel vivo della discussione, è opportuno ricordare che l’attività di allergologia è svolta da una “squadra” ben affiatata che riesce a dare delle risposte adeguate ai bisogni delle persone, per questo vorrei ringraziare il dott. Luigi La Rosa, la caposala Rosa Potenza e tutto il personale infermieristico ed amministrativo che mi sono di valido supporto nell’attività. Grazie al loro impegno la Struttura di Allergologia ha ottenuto, in questi anni, tre importanti riconoscimenti: 1. il ruolo di struttura di riferimento sovrazonale per l’allergia agli imenotteri e per l’allergia a farmaci; 2. l’invito a partecipare ad uno studio internazionale, di valenza europea, su un nuovo “vaccino” iposensibilizzante, risultando il centro più rapido nell’arruolamento, e quello, in Italia, che ha mantenuto il maggior numero di partecipanti al follow-up; è infine tra i pochi centri autorizzati, dalla Regione Piemonte, a sperimentare il Day Hospital allergologico con le recenti PAEC. Riconoscimenti che confermano la “buona qualità ed efficienza” l’allergia al veleno di imenotteri, che nella nostra Regione è una patologia che colpisce circa il 4 % della popolazione, soprattutto in età giovanile adulta e prevalentemente ma- dei servizi offerti dall’ASL n. 13, quindi? Certamente, recentissimi dati, pubblicati dalla Regione Piemonte, con l’ausilio della Rete Regionale Ospedaliera di Allergologia, hanno ulteriormente evidenziato, che l’eccellenza qualitativa, come nel nostro caso, si può accompagnare ad un elevato numero di prestazioni. Può farci degli esempi? Dalla pubblicazione emergono alcuni numeri, si può vedere come i pazienti seguiti sono tra i più alti della Regione Piemonte, ma soprattutto è interessante il dato che indica che ben 242 pazienti hanno scelto la nostra struttura, pur risiedendo fuori ASL ed addirittura 83 sono giunti dalla vicina Lombardia, con un dato di mobilità attiva di 325 pazienti. La Struttura di Allergologia dell’ASL n. 13 è anche punto di riferimento per alcuni tipi di allergie? La Struttura è centro di riferimento sovrazonale per schile. Perche questa patologia è così importante? Questa sensibilizzazione è potenzialmente mortale, la puntura di una vespa o ape o calabrone, di per sé, a parte il dolore in sede locale è innocua, anche se le punture sono decine, come ben sanno gli apicoltori. Se il paziente è sensibilizzato, invece, basta una sola piccola puntura per, in alcuni casi, condurre a morte il paziente per shock anafilattico. Cosa fare? In caso di puntura di imenottero, se la reazione locale supera i 5 cm di diametro, o, a mag- IN FORMA Pagina 7 gior ragione, se la reazione si generalizza con macchie su tutto il corpo, malessere generale e/o mancanza di respiro, palpitazione, dolori addominali, offuscamento della v i s t a ecc…, si può ipotizzare una sensibilizzazione nei confronti del veleno di tali inset- ti ed è consigliabile rivolgersi al Medico curante che richiederà una visita allergologica. Il paziente si sottopone alla visita e… Dopo i test, ed un piccolo esame del sangue, se sensibilizzati, l’équipe fornirà tutte le spiegazioni, preventive e terapeutiche del caso ed illustrerà l’importanza del vaccino iposensibilizzante specifico, protettivo nel 97% dei casi per le vespe e nel 95% dei casi per le api. Anno 5 - numero 3 Dove si puo effettuare il vaccino? Il vaccino può essere eseguito, sempre nel nostro centro inizialmente, in casi selezionati, in regime di Day Hospital, sino a raggiungere la dose di mantenimento. STRUTTURA SEMPLICE A VALENZA DIPARTIMENTALE DI ALLERGOLOGIA PALAZZINA “EX INAM” PIANO TERRA TELEFONO: 0322 848370 EMAIL: [email protected] PRENOTAZIONE La prenotazione e il pagamento del ticket si effettuano presso qualsiasi sede di Centro Unico di Prenotazione (C.U.P.) dell’ASL n. 13 (Arona, Borgomanero, Galliate, Ghemme, Novara, Galliate, Oleggio e Trecate). A Borgomanero la prenotazione e il pagamento del ticket si effettuano presso il Centro Unico Prenotazioni (C.U.P.): direttamente in viale Zoppis, 10, (atrio ingresso ospedale) dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.15, venerdì dalle 8.15 alle 13.00 telefonicamente al n. 0322-848355, dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.30. Il ticket relativo si paga prima di effettuare la prestazione. A Novara la prenotazione e il pagamento del ticket si effettuano presso il Centro Unico Prenotazioni (C.U.P.)/Medicina di Base: direttamente in via Dei Mille, 2 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 15.15 (orario continuato). telefonicamente al n° 0321 882484 dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 15.00 Il pagamento ticket può essere inoltre effettuato utilizzando una cassa continua automatizzata "Punto Giallo", funzionante anche al di fuori degli orari sopraindicati. AMBULATORI Borgomanero: viale Zoppis, 10 – 28021 Borgomanero Novara: via Dei Mille, 2 – 28100 Novara Pagina 8 IN FORMA Anno 5 - numero 3 AGEVOLAZIONI PER PERSONE AFFETTE DA “ PATOLOGIE ONCOLOGICHE “ A cura di Alessandra Mondini, collaboratore S.C. Medicina Legale Con la conversione del Decreto Legge n. 4 del 10 gennaio 2006, il 9 marzo 2006 (diffuso l’11.03.2006) sono state pubblicate le “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione “ che trova interesse, per la Struttura Complessa di Medicina Legale, all’articolo 6, in particolar modo al comma 3bis, in cui sono presi in considerazione gli accertamenti di invalidità civile e handicap per i soggetti affetti da patologie oncologiche. Le persone affette da tali malattie, che presentano domanda di Invalidità Civile o di Legge 104/92, dovranno essere visitate ,dalle specifiche commissioni, entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda. Gli esiti degli accertamenti hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della Commissione Medica Periferica, di cui all’art. 1- comma 7, legge 15 ottobre 1990 n. 295, di sospenderne gli effetti fino all’esito di ulteriori accertamenti. Tale normativa parla di patologie oncologiche “in senso generico” senza dare alcun parametro di riferimento che permetta, nel loro ambito, di differenziare i casi “urgenti” da quelli stazionari o comunque non bisognosi di assistenza continua o terapie salvavita. Pertanto, visti i 5.523 verbali emessi nell’anno 2005 ed i 1.591 nel primo trimestre 2006, dalla Medicina Legale, vengono considerati “urgenti” i casi che necessitano di assistenza continua o che hanno in atto terapie chemio e/o radioterapiche. E’ importante sottolineare che il verbale emesso, dal Servizio di Medicina Legale, è “provvisorio” e , perciò, che i benefici derivanti potrebbero essere sospesi qualora la Commis- sione Medica di Verifica ne modificasse il giudizio precedentemente assegnato. Ad esempio nel caso di una richiesta di legge 104 alla quale il Servizio di Medicina Legale avrebbe risposto concedendo lo stato di gravità, il beneficiario potrà usufruire immediatamente dei giorni di permesso (previa consegna del verbale provvisorio all’Amministrazione – INPS): se poi la Commissione di Verifica appurasse successivamente che non ci sono i presupposti per riconoscere tale giudizio, i giorni di cui la persona ha già usufruito verranno tramutati in giorni di ferie o permessi speciali. Pagina 9 IN FORMA Anno 5 - numero 3 IN FORMA Pagina 10 Anno 5– Numero 3 CELIACHIA E ASL 13: UN’OPPORTUNITÀ DI CRESCITA In questi ultimi periodi si sente parlare spesso di intolleranza e allergia al glutine; molte persone che prima potevano mangiare tranquillamente, ad es. del pane, iniziano a lamentare problemi nella digestione, hanno episodi diarroici, crampi muscolari, ecc.. Abbiamo incontrato ed intervistato sull’argomento il dott. Emilio Iodice, Direttore della S.C. Igiene degli Alimenti e Nutrizione che ha ampiamente illustrato la patologia della celiachia, fornendo una chiara e completa relazione in merito, in collaborazione con i suoi collaboratori la dott.ssa Patrizia Grossi e la dott.ssa Flavia Milan. Cos’è la malattia celiaca? La malattia celiaca o enteropatia glutine-dipendente, rappresenta una patologia a bassissima mortalità, ma con elevata tendenza alla cronicizzazione che comporta un elevato disagio funzionale e organico nei soggetti affetti. Numerosi studi epidemiologici hanno messo in evidenza una frequenza assai maggiore di tale patologia rispetto al passato; oggi l’intolleranza al glutine viene considerata una delle condizioni permanenti più frequenti in assoluto (con una frequenza prossima all’l% nella popolazione generale) che occorre affrontare con misure preventive. La prevalenza della celiachia in Italia è di 1:100-150 e nel 17% dei casi la malattia riguarda più componenti della stessa famiglia. Come si manifesta? E’ una condizione che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti dopo l’introduzione di cereali contenenti glutine. stazioni nell’adulto, a volte sfumate e aspecifiche, sono di tipo gastrointestinale (diarrea, dolore e distensione addominale, disturbi digestivi, ma anche sintomi extraintestinali (anemia, osteoporosi, crampi muscolari, dermatite erpetiforme, ecc.) Come si scopre di essere affetti da celiachia? Cos’è il glutine? Il glutine è una sostanza proteica contenuta in alcuni cereali (grano, orzo, segale, avena, farro e derivati); dal punto di vista tecnologico, risulta molto importante negli impasti da forno, in quanto favorisce l’aggregazione, l’elasticità e la lievitazione. Il riso, mais, grano saraceno non la contengono. L’introduzione del glutine provoca lesioni caratteristiche della mucosa intestinale, che po rta all’appiattimento dei villi intestinali con riduzione dell’assorbimento dei nutrienti. La dieta priva di questa proteina (gliadina) che ha uno scarso valore nutritivo, è comunque completa e bilanciata e permette un progressivo ritorno della mucosa intestinale alla normalità. Quali sono i sintomi? I sintomi generalmente sono quelli dipendenti dalla malnutrizione e dal malassorbimento: diarrea, calo di peso, distensione addominale, sono sintomi tipici della celiachia nel bambino coincidenti con l’introduzione delle farine durante lo svezzamento; le manife- La diagnosi è di laboratorio (ricerca degli anticorpi antigliadina, anti-endomisio, anti trahsglutaminasi) e di tipo strumentale (biopsia intestinale). Quali cure possono essere messe in atto? La terapia più efficace per tali soggetti è essenzialmente rappresentata da un appropriato ma non semplice stile di vita che prevede l’astensione totale dai cibi contenenti glutine ed in particolare dalla sua frazione proteica, la gliadina, diffusa ormai nella stragrande maggioranza dei cibi attualmente in commercio. L’unica cura riconosciuta per la celiachia è una dieta priva di glutine al 100% per tutta la vita. Non è facile rinunciare ad es. al pane o alla pasta, soprattutto se rientrano tra quegli alimenti di cui si è particolarmente golosi… Seguire correttamente e per sempre la dieta senza glutine non è facile e richiede un impegno forte da parte dei soggetti affetti da celiachia. Inoltre farina di frumento, glutine o amidi contenenti tracce di IN FORMA Pagina 11 glutine sono presenti in molti alimenti come coadiuvanti tecnologici per le loro proprietà stabilizzanti e la capacità di trattenere acqua. Un aiuto può venire da una più corretta etichettatura dei prodotti alimentari e dall’educazione alimentare del soggetto e dei familiari. In commercio sono disponibili numerosi prodotti (pane pasta, biscotti, crackers, ecc.) a base di farine naturalmente prive di glutine e vengono chiamati sostitutivi, in quanto sostituiscono quelli classici a base di farina di frumento. I rischi maggiori possono derivare dalla presenza accidentale di tracce di glutine (es. farina, forte volatile) nelle preparazioni di alimenti privi di glutine; da questo deriva la grande importanza di corrette procedure di preparazione degli alimenti in ambito domestico, industriale e in ambito sociale. Come si riconoscono per l’acquisto gli alimenti privi di glutine ? Gli alimenti in commercio contrassegnati dalla spiga sbarrata garantiscono l’assenza di glutine. La contaminazione dei prodotti naturalmente privi di glutine Come può il consumatore essere tutelato? Per poter avere dei prodotti idonei al consumo dei celiaci è necessario che le aziende produttrici applichino un corretto piano di controllo delle materie prime e del prodotto finito, inol- tre occorre monitorare costantemente il processo produttivo, gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gli impianti e gli operatori. Tutto questo diventa ancora più importante se si considera che possono verificarsi durante le produzioni pericolosi fenomeni di contaminazione crociata da glutine. Cosi, estremizzando, può accadere (soprattutto per alcune categorie di prodotti, come gli sfarinati) che da un ingrediente naturalmente privo di glutine si ottenga un prodotto finito (amidi, farine, fecole, ecc.) contaminato. Se, ad esempio, nel medesimo molino viene lavorato anche del frumento o un altro cereale proibito, sussiste un forte rischio di contaminazione dei prodotti finiti, per presenza di glutine negli ambienti di lavoro e nei sistemi di trasporto utilizzati. Per questo motivo alcuni prodotti, anche se preparati con ingredienti naturalmente privi di glutine, sono considerati alimenti a rischio e quindi sono stati inseriti nel Prontuario AIC alimenti. Normativa di riferimento L. 4 luglio 2005, n. 123 (Pubblicata nella Gazzetta Ufficio del 7 luglio 2005, n. 156.) definisce la malattia celiaca o celiachia come una intolleranza permanente al glutine ed la riconosce come malattia sociale; ∗ Direttiva 20/03/2000 n. 2000/13 e successive modifiche e integrazioni. Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità integrata con le modifiche apportate dalla Direttiva 2003/89. (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.C.E. 6maggio 2000, n. L 109. Entrata in vigore il 26 maggio2000); . ∗ Anno 5– Numero 3 ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 109 riguarda l’etichettatura dei prodotti alimentari, nonché la loro presentazione e la relativa pubblicità; Decreto Legislativo n. 111 Del 27 Gennaio 1992 Attuazione della direttiva 89/398/CEE concernente i prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare; Ministero della Sanità, Circolare 17 luglio 2000, n. 11 (pubblicato sulla G. U. n. 202 del 30 agosto 2000); Alimenti destinati ad un’alimentazione particolare. Prodotti soggetti a notifica di etichette ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111, concernente i prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare; Direttiva 1999/41/CE Del Parlamento Europeo e del Consiglio; modifica la direttiva 89/398 /CEE del Consiglio relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti i prodotti alimentari destinati ad un’alimentazione particolare; Ministero della Sanità, Decreto 8 giugno 2001 prevede l’assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare. Il bambino celiaco nella scuola Come affronta il bambino il rapporto con questa malattia ? La scuola è il primo vero contesto sociale con cui il bambino celiaco deve confrontarsi: gli insegnanti sono mediatori del processo di socializzazione Pagina 12 e di crescita, e pertanto rivestono un molo fondamentale per lo sviluppo di questi bambini poiché affiancano i genitori e indirettamente collaborano con loro. La diagnosi di celiachia costituisce sicuramente una difficoltà pratica, perché vengono a modificarsi le abitudini alimentari, ma soprattutto difficoltà psicologica e sociale in quanto il bambino diventa immediatamente “diverso” ed etichettato come quello “che non può mangiare niente”. Il cibo riveste nella nostra cultura un ruolo di primaria importanza: sedersi e mangiare insieme è un momento importante non solo in famiglia ma anche a scuola. Un insegnante può fare moltissimo per aiutare un bimbo celiaco a rispettare la sua dieta speciale, senza vergognarsi di spiegare ai suoi amici che cos’è la celiachia; se il bambino è accompagnato da un adulto che ha compreso a fondo la “dimensione celiachia” riuscirà a gestire con più serenità le rinunce e i disagi che in ogni caso dovrà affrontare. La mensa collettiva, le feste di compleanno, le gite di classe, le esercitazioni pratiche in classe (fare la pasta di sale, cucinare...) sono attività da cui il bambino celiaco non va escluso: ci deve essere a questo punto qualcuno che ha già pensato ad una soluzione che gli consenta di giocare e imparare insieme a tutti gli altri. Con D.G.R. n. 40-29846 del 10 Aprile 2000, la Giunta Regiona- IN FORMA le ha previsto che l’affidamento in gestione dei servizi di ristorazione collettiva e scolastica considerasse come requisito preferenziale l’assunzione di formale impegno, da parte delle Ditte appaltatrici, di assicurare la preparazione e la fornitura di pasti speciali per i soggetti affetti da malattia celiaca. Cosa fa il SIAN? Il SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione) dell’ASL 13 da tempo si occupa di predisporre tabelle dietetiche sostitutive gratuite per i bambini celiaci iscritti agli asili nido, alle scuole materne, alle scuole elementari, alle medie e centri estivi con mensa. e di controllare le corrette procedure di preparazione degli alimenti durate il servizio di mensa scolastica. Il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ASLI3 si occupa anche del campionamento degli alimenti destinati a categorie particolari di popolazione e in particolare di quelli per i soggetti celiaci, ricercando l’eventuale presenza di glutine negli alimenti. Il Personale del Servizio (Medici, Assistenti Sanitarie e Tecnici della Prevenzione), da tempo occupato nella sorveglianza nutrizionale in particolare nelle mense scolastiche, controlla che gli addetti mensa seguano le corrette procedure di selezione delle materie prime, di conservazione e di preparazione degli alimenti destinati ai soggetti affetti da intolleranza al glutine. Prontuario e AIC Esiste un testo consultabile? Il Prontuario è una pubblicazione dell’AIC costituita da un elenco di prodotti alimentari non destinati all’alimentazione particolare cui é sottoposto il celiaco , ma al comune consumatore, ed appartenenti a categorie a potenziale rischio o vietate per un celiaco, le cui aziende pro- Anno 5 - numero 3 duttrici ne dichiarano l’assenza di glutine (ad es. caramelle, gelati, salumi ecc.). Lo scopo di questa pubblicazione è dare a coloro che devono seguire una rigorosa dieta senza glutine, cioè celiaci e soggetti con dermatite erpetiforme, uno strumento in più per evitare, nell’acquisto di prodotti alimentari generali, non dietetici, le tracce di glutine, potenzialmente presenti in alcune categorie di prodotti alimentari. Le aziende produttrici che aderiscono e concorrono con le loro risposte alla stesura dell’elenco, dichiarano l’idoneità dei loro prodotti (venduti in Italia) ad essere consumati anche dai celiaci (in quanto il glutine eventualmente presente è sempre inferiore a 20 ppm) e ciò tenendo conto non solo degli ingredienti, ma anche delle possibili contaminazioni durante tutte le fasi di produzione (stoccaggio, lavorazione, confezionamento, ecc.). Tali aziende hanno infatti compilato e sottoscritto per ogni singolo prodotto schede,appositamente predisposte dall’A.I.C., nelle quali fomiscono informazioni su tutti gli ingredienti, anche su quelli eventualmente non dichiarati in etichetta, oltre ad indicare precise valutazioni di rischio su eventuali contaminazioni crociate durante le fasi di produzione e di confezionamento. Le schede sono poi controllate e valutate da AIC Prontuario, IN FORMA Pagina 13 che inserisce nell’elenco solo i prodotti le cui aziende produttrici hanno fornito esaurienti informazioni tali da poterli definire a “minor rischio”. Tale precisazione (prodotti a” minor rischio “ e non “sicuri” o “garantiti”) è d’obbligo perché la valutazione del prodotto é, comunque, fatta su autodichiarazioni delle aziende produttrici, non essendo previsto, per la selezione dei prodotti pubblicati sul Prontuario, visite alle aziende o audit di controllo. E’ comunque prevista la possibilità, qualora lo si ritenga necessario, effettuare analisi di laboratorio dei prodotti prelevati dai punti vendita. Le aziende possono modificare nel tempo la composizione o la lavorazione dei loro prodotti in senso negativo per i celiaci, pertanto, il presente opuscolo potrà subire varie modifiche ed aggiornamenti che l’A.I.C. pubblicherà su Celiachia Notizie e su internet. Attualmente la versione più recente è il “Prontuario AIC degli alimenti 2005/2006”. Associazione Italiana Celiachia (A.I.C.) AIC promuove l’assistenza ai celiaci, agli affetti da dermatite erpetiforme e alle loro famiglie; informa la classe medica sulle possibilità diagnostiche e terapeutiche; studia, in stretta collaborazione con la Società Italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica (SIGEP) e la Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE), i problemi dei celiaci; AIC è membro dell’AOECS, federazione delle associazioni europee dei celiaci. Dal 1999 AIC è strutturata in federazione di associazioni re- gionali. Le 19 associazioni presenti sul territorio nazionale, tramite un loro delegato, costituiscono l’assemblea federale. Nel 1999 i soci erano 15 mila, 20 mila soci nel 2000. Sono state inoltre costituite 14 commissioni, che si occupano rispettivamente di rapporti con Aoecs, farmaci, fondi, giovani, informazione, Internet, kit di ricerca del glutine, laboratori artigianali, prontuario, rapporti con le istituzioni, ristorazione, scuole alberghiere, sviluppo e task-force per la ricerca. Anno 5– Numero 3 sponsabili dei servizi di ristorazione collettiva. Il rispetto della dieta a scuola implica l’istruzione degli insegnanti e del personale scolastico e la loro volontà di collaborazione. Molti prodotti del commercio non possono essere utilizzati dai celiaci perché contengono o potrebbero contenere glutine, anche in minime tracce. Il quadrimestrale Celiachia Notizie è l’organo di stampa ufficiale dell’AIC. L’alimentazione del soggetto celiaco Dopo aver affrontato ampiamente il problema della celiachia, la domanda è d’obbligo: Come deve mangiare il soggetto celiaco? Il divieto di consumare alimenti comuni quali pane, pasta, biscotti,’ focacce e pizza comporta una educazione alimentare cd una consapevolezza cui molte persone non sono abituate. L’inserimento dei bambini nelle refezioni scolastiche e degli adulti nelle mense aziendali non è sempre facile o possibile: la “concessione” della dieta priva di glutine dipende largamente dalla sensibilità dei re- E’ necessario pertanto sensibilizzare le ditte produttrici a collaborare con l’Associazione Italiana Celiachia per l’elaborazione del prontuario de prodotti del commercio senza glutine. La completa esclusione del glutine dalla dieta non è facile da realizzare, in quanto i cereali non permessi ai celiaci si ritrovano in moltissimi prodotti alimentari. Di qui la necessità di suddividere i prodotti alimentari in alimenti: permessi, a rischio e vietati. Pagina 14 Alimenti permessi: alimenti che possono essere consumati con tranquillità, in quanto sono naturalmente privi di glutine ed inoltre nel corso del loro processo produttivo non sussiste rischio di contaminazione crociata. Questi prodotti non sono inseriti nel Prontuario AIC degli alimenti (es. riso, mais, patate, carne, pesce, frutta e verdura fresca, legumi, solo il prosciutto crudo, ecc.) Alimenti a rischio: alimenti che possono contenere glutine e per i quali necessario conoscere e controllare gli ingredienti ed i processi lavorazione. Questi alimenti costituiscono il Prontuario e sono raggruppati per categorie merceologiche in ordine alfabetico. Alimenti vietati: alimenti che cont eng ono glutine e pertanto non sono idonei ai celiaci. Tali alimenti, ovviamente, non sono inseriti nel Prontuario (piatti impanati, besciamella, birra, torte, biscotti, pasticcini preparati con farine non idonee, ecc.) L’alimentazione senza glutine non è solo un limite o una rinuncia continua, come potrebbe sembrare, ci sono infatti tanti alimenti privi di glutine che da sempre fanno parte IN FORMA Anno 5 - numero 3 dell’alimentazione mediterranea e che possono essere un valido spunto per piatti semplici e particolari per tutti, celiaci e non. Con un po’ di fantasia e creatività ognuno di noi potrà inventare piatti senza glutine buoni e uguali per tutti, come risotti, patate, polenta, legumi. dell’ASL 13 rivolti anche al personale insegnante che già trova o potrà trovare nel suo percorso lavorativo un bambino celiaco. Celiachia e ASL13: un’opportunità di crescita Al SIAN spetta lo sforzo di essere sempre all’altezza del suo compito istituzionale: garantire la sicurezza alimentare del consumatore, ancora di più quando il consumatore è un bambino. Cosa viene fatto nell’ASL n. 13 di Novara ? Quest’anno, come già nel 2002, [ Italiana Celiachia], in collaborazione con il SIAN dell’A.S.L. 13 ha organizzato dei corsi di aggiornamento, aventi come tema la Malattia Celiaca, per il personale addetto alla ristorazione scolastica (cuochi, addetti alla distribuzione, responsabili delle mense scolastiche) che hanno avuto come obiettivo la diffusione della cultura della prevenzione, per evitare errori comportamentali riconducibili ad una non chiara conoscenza del rischio e delle conseguenze sanitarie che una errata procedura comporta nei pazienti affetti dalla patologia in questione. Si sono tenuti tre corsi: il 22 maggio a Borgomanero e il 29 maggio e il 5 giugno c.a. a Novara, durante i quali si è potuto apprezzare una grande partecipazione numerica (circa 200 operatori del servizio mensa) e una forte volontà di garantire degli alimenti sicuri e nello stesso tempo gradevoli per i bambini celiaci. Il prossimo autunno saranno tenuti corsi nel territorio Le aspettative delle famiglie sono molte, la volontà di migliorare il servizio mensa continua ad essere lo scopo della Scuola e del Comune. Il SIAN opera nelle seguenti sedi: Dove rivolgersi Arona viale Baracca, 3 Tel. 0322 516527 Fax 0322 45343 Borgomanero viale Zoppis, 10 Tel. 0322 848363 Fax 0322 835828 Novara viale Roma, 7 Tel. 0321 374302/8 Fax 0321 374303 IN FORMA Pagina 15 Anno 5 - numero 3 UN’IDEA DEL GRUPPO INFERMIERISTICO DEL SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE NORD: UN ATTESTATO DI MERITO INTITOLATO A J.B. PUSSIN A cura di Elena Vallana Il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Nord dell’ASL n. 13 dott. Michele Vanetti (nella foto sopra il terzo da sinistra) - dall’anno scorso conferisce un attestato di merito agli operatori del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Borgomanero che abbiano espresso particolari doti nella relazione con il malato. Abbiamo incontrato Angelo La Versa, Infermiere Professionale che nel 2005 ha ricevuto una lettera di encomio per il modo particolarmente significativo di interpretare il proprio lavoro e per la capacità di farsi promotore delle molte iniziative che hanno arricchito la “vita” del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura ed al quale abbiamo chiesto come è nata l’idea. Il progetto nasce per raccontare un 'idea maturata nel gruppo infermieristico che opera presso la Struttura SPDC della nostra azienda. Un’ idea - giunta alla seconda edizione - che traduce il clima di professionalità e consapevolezza che anima l’équipe del reparto. Viene conferito annualmente un attestato di merito agli operatori che abbiano espresso particolari doti di personalità e professionalità nell’interpretare il non semplice compito dell’assistenza ai degenti. Il lavoro dell’infermiere non è certo facile; quali caratteristiche deve avere un operatore che svolge la propria attività presso una struttura psichiatrica? E’ un lavoro che richiede oltre a solide capacità professionali anche attitudini personali. Come vengono segnalati gli operatori – mi passi il termine “meritevoli”? La scelta degli operatori avviene per autonoma decisione da parte di tutto il personale. E’ un riconoscimento che nasce nell’ interno di un gruppo di lavoro. Un gesto simbolico, ben illustrato nelle sue finalità dalla scelta della intitolazione del riconoscimento alla figura di J.B. Pussin, considerato padre simbolico dell’ infermiere di psichiatria . Chi era Pussin? Fu, di necessità, un’autodidatta, che maturò autonomamente fondamentali conoscenze tratte dall’esperienza basata sull’ operatività, metodica osservazione e verifica, ciò che oggi definiamo miglioramento continuo della qualità. Una dimensione quindi della nascente professionalità infermieristica interpretata per la prima volta nella storia dal ‘’maestro’’ Pussin . Questo gli consentì rivoluzionarie, per i tempi, trasformazioni nel campo dell’assistenza al malato di mente. Oggi, in maniera per certi aspetti rassomigliante, l’infermiere si trova ad interpretare un profilo, profondamente innovativo, della propria professionalità in risposta alle esigenze derivate dalle diverse modalità organizzative della nostra assistenza sanitaria. In pratica, la dimensione di un sapere proprio che, combinandosi con i saperi espressi dalle altre professionalità, concorra a garantire percorsi assistenziali improntati a solidi, verificabili, criteri di efficienza ed efficacia. Con una intensa e breve cerimonia presso il Centro Diurno di Borgomanero, martedì 13 giugno u.s. alla presenza del Direttore Medico dei Presidi Ospedalieri Riuniti dott. Emilio Pagani – che ha portato i saluti della Direzione Generale dell’ASL n. 13 – della Coordinatrice del Servizio Infermieristico sig.ra Doriana Carimali, del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Nord dott. Michele Vanetti e della Responsabile del SPDC. dott.ssa Piera Mainini sono stati consegnati gli attestati a: ∗ SILVIA TURATI, (nella foto a ∗ ∗ destra) con la seguente motivazione: “per la capacità di ascolto, mediazione, che ogni giorno, in modo delicato, manifesta nella continua ricerca di quella armonia tra cuore e mente nello svolgere ed interpretare il proprio ruolo professionale”; MASSIMILIANO D’ALU’, (nella foto il secondo da sinistra) con la seguente motivazione:: “per la dolcezza manifestata nel sorriso sempre presente, per l’orgoglio, la forza e la dignità professionale dimostrata ogni giorno nel carpire, capire ed accudire le delicate sfumature e colori che caratterizzano la sofferenza psichica”; CARLA UBERTINI (nella foto la prima a sinistra ) , con la seguente motivazione: “per la dedizione, passione, amore, competenza e dignità professionale dimostrata ogni giorno nello svolgimento del proprio ruolo”. Un particolare ringraziamento è stato riconosciuto anche al C.P.S. SPATARU BOGDAN. Pagina 16 A cura di Elena Vallana, in collaborazione con il dott. Lorenzo Brusa, Referente Educazione alla Salute ASL n. 13 Negli ultimi anni sono aumentate le temperature massime e diminuite le minime, sono inoltre aumentate le precipitazioni con carattere alluvionale. Tutto ciò comporta il fenomeno delle “ondate di calore” che rappresentano un rischio per la salute, soprattutto dei neonati, delle persone anziane, e di quelle con patologie croniche a livello cardiovascolare, cerebrale, renale, polmonare. Aderendo a quanto stabilito dal Ministero della Salute negli anni precedenti, si è deciso di applicare il protocollo “Prevenzione di danni alla salute da eccessi di temperatura ambientale sulla popolazione anziana”. Questa attenzione è dovuta al fatto che molti aspetti della salute possono essere influenzati dalle variabili metereologiche; le regioni a clima temperato, come l’Italia, risentono maggiormente dei cambiamenti climatici improvvisi e inattesi. L’aumento della mortalità si rileva principalmente negli anziani per una ridotta capacità di termoregolazione. Giocano un ruolo importante nel determinare gli effetti sulla salute, oltre alla temperatura, l’umidità relativa, la pressione barometrica, la velocità del vento. Oltre alle malattie, bisogna con- IN FORMA siderare anche i fattori di rischio sociale, quindi l’età (superiore ai 65 anni e soprattutto superiore ai 75 anni), il sesso, i pregressi ricoveri (specialmente per le patologie cardiorespiratorie), il basso livello d’istruzione, la tipologia abitativa disagiata, (servizi igienici fuori dall’abitazione, riscaldamento non fisso), l’abitazione ai piani alti senza ascensore, gli anziani senza supporto familiare e con situazioni di isolamento sociale. La malattia da calore è favorita dall’età, da alcune patologie: scompenso cardiaco, diabete, malnutrizione, alcoolismo, vasculopatia, obesità; da alcuni sintomi: diarrea, vomito, febbre e da alcuni farmaci (in questo caso è importante consultare un medico). Oltre alla raccomandazione di rivolgersi in caso di sintomatologia importante al proprio Medico di Medicina Generale (medico di famiglia) è opportuno ricordare che è necessario: ∗ evitare di uscire di casa tra le 12 e le 17; ∗ fare pasti leggeri, mangiando frutta e verdura fresca e di stagione; ∗ b er e m o l ta ac q u a (almeno 2 litri al giorno); ∗ evitare di bere alcolici, caffè bevande molto fredde e gassate; ∗ tenere chiuse durante il giorno le finestre e le tapparelle e aprirle invece al mattino presto e alla sera; Anno 5– Numero 3 ∗ indossare abiti leggeri e non aderenti; ∗ evitare sforzi e attività fisica se non è necessario; ∗ recarsi, qualche ora al giorno, in zone ventilate e dotate di aria condizionata; ∗ informarsi sulle previsioni del tempo ascoltando la radio, la televisione, leggendo i giornali; ∗ tenersi in contatto con persone di fiducia se si vive da soli. In ogni caso ricordarsi che: ∗ il Servizio Sanitario non va in vacanza per cui si può consultare il proprio medico curante e nelle ore notturne e festive la guardia medica, mentre il Pronto soccorso e il 118 vanno interpellati solo per le urgenze; ∗ il Comune di residenza ha un Servizio Socio Assistenziale al quale ci si può rivolgere per consigli e aiuto. L’importante è non farsi cogliere dal panico e seguire i consigli per affrontare al meglio le giornate calde: riposo, fresco ,alimentazione corretta (gustando a volte anche un buon gelato, se non ci sono controindicazioni) e acqua sono i migliori alleati contro la calura. Pagina 17 IN FORMA Anno 5 - numero 3 Pagina 18 A cura di Mara Anastasia Ufficio stampa Giunta Regionale Ci sarà tempo fino al 30 settembre 2006 per chiedere il rinnovo degli attestati di esenzione per reddito dal ticket sui farmaci. Lo ha deciso l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda, a fronte dei di- IN FORMA sagi creatasi in questi giorni agli sportelli delle aziende sanitarie, dove si è registrato un elevato afflusso di cittadini in vista della scadenza dei certificati fissata per il 30 giugno. “In questo modo - ha spiegato l’assessore - eviteremo agli utenti di sobbarcarsi lunghe code per gli adempimenti burocratici e nello stesso tempo consentiremo agli uffici preposti delle Asl di organizzare meglio il servizio, diluen- patologia, quest’ultima molto comune, per cui bile e succo acido dallo stomaco risalgono nell’esofago, provocando nel 7 per cento degli italiani sintomi come bruciore e rigurgito quotidiano. A cura di Mara Anastasia Ufficio stampa Giunta Regionale Cinque milioni e 300 mila euro: è quanto è cresciuta tra il 2005 e il 2006 la spesa sanitaria regionale per i farmaci inibitori di pompa protonica (IPP), utilizzati per sopprimere l’acidità di stomaco nei pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo. Una “Nel primo trimestre di quest’anno - ha affermato l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda - il costo per questi farmaci ha raggiunto quota 18 milioni e 700 mila euro, contro i 13,4 dell’anno precedente, pari all’8 per cento della spesa complessiva farmaceutica del Piemonte. Si tratta di un livello insostenibile, anche a fronte dei limiti tassativi che la Anno 5– Numero 3 do nel tempo la propria attività”. Nello stesso provvedimento di proroga, inoltre, si precisa che il reddito dell’unità immobiliare adibita ad attività principale e quello delle relative pertinenze non dovrà essere calcolato ai fini del computo del tetto di esenzione, che una delibera di giunta del marzo scorso ha elevato dai precedenti 8.000 a 15.000 euro per gli ultrasessantacinquenni. legge stabilisce. L’incremento trova una motivazione solo parziale nel fatto che a partire da agosto sia stato abolito il limite di prescrizione di un’unica confezione a ricetta. Si pone, piuttosto, il problema di una maggiore appropriatezza nell’uso di questi prodotti, soprattutto da parte dei medici, che dovrebbero iniziare a operare vagliando attentamente le diverse opportunità di trattamento e privilegiando, laddove possibile, quelle prescrizioni che consentano di realizzare rilevanti risparmi”. Per questo, l’Assessorato ha avviato una campagna di informazione e responsabilizzazione che, Pagina 19 senza pretesa di interferenza nelle scelte terapeutiche, punta a promuovere presso i prescrittori un uso più corretto degli IPP e a favorire l’impiego di farmaci equivalenti. Da aprile, infatti, a seguito della scadenza del brevetto, è disponibile sul mercato come “generico” il lansoprazolo, che ha un costo del 40 per cento inferiore a quello degli altri principi attivi della stessa categoria terapeutica e che attualmente copre appena il 10-15 per cento delle dosi consumate. “Abbiamo già provveduto a mandare a tutti i medici di medicina generale una scheda compilata da un esperto - continua Valpreda - che illustra come i disturbi da reflusso gastroesofageo possano essere prevenuti e controllati anche senza farmaci e soprattutto come nel loro trattamento il lansoprazolo abbia L’abitudine di viaggiare insieme ai propri animali domestici in occasione delle vacanze si è accresciuta notevolmente negli ultimi anni ma, molto spesso, la destinazione risulta particolarmente a rischio dal punto di vista epidemiologico. Per questa ragione l’Assessorato alla tutela della salute e sanità ha inviato, in questi giorni, ai re- IN FORMA un’efficacia equivalente a quella di altri prodotti ben più costosi. Abbiamo inoltre dato disposizione a tutti i commissari affinché, a loro volta, si attivino in questo senso nelle rispettive aziende. Visto infine il rilevante interesse sanitario ed economico della questione, nei prossimi mesi la prescrizione dei farmaci IPP sarà monitorata direttamente dall’Assessorato, che ne renderà disponibili i risultati al pubblico e alle aziende sanitarie”. Va sottolineato come l’iniziativa faccia parte di un’azione più ampia per il contenimento della spesa farmaceutica, che ha già visto l’abolizione dei ticket sui farmaci a brevetto scaduto, la campagna di comunicazione su questi ultimi realizzata con Farmacia Amica e soprattutto l’obbligo introdotto in tutti gli ospedali di indicare sempre il sponsabili dei Servizi veterinari delle Asl del Piemonte, ai Centri regionali di medicina viaggi e ai responsabili dei Presidi multizonali di profilassi e Polizia veterinaria, una serie di indicazioni destinate a turisti con animali da compagnia al seguito e alle agenzie di viaggio locali. E’ fondamentale ricordare che dal 1° ottobre 2004 è obbligatorio dotare cani, gatti e furetti che viaggiano all’estero del passaporto, che contiene i dati anagrafici, segnaletici e sanitari dell’animale e, contestualmente, anche i riferimenti del proprietario. Per ottenerlo è sufficiente rivolgersi al Servizio veterinario Anno 5 - numero 3 principio terapeutico nelle prescrizioni interne e all’atto delle dimissioni. “Vogliamo evitare - conclude l’assessore - che si spenda inutilmente il denaro dei contribuenti, in modo da liberare risorse da investire in interventi a tutela della salute dei cittadini”. Sempre sul fronte del farmaci, novità importanti si profilano anche sul fronte degli informatori farmaceutici. L’Assessorato ha infatti allo studio la regolamentazione delle attività di promozione all’interno degli ospedali e degli studi medici, che non potrà più avvenire in corsia o durante gli orari di visita. In programma, anche l’introduzione di norme sulle sponsorizzazione di convegni e corsi da parte delle aziende farmaceutiche. della propria Asl di competenza; ai fini del rilascio gli animali devono sempre essere identificati con tatuaggio leggibile o microchip. Prima della partenza, inoltre, è necessaria la vaccinazione antirabbica in corso di validità. E’ importante richiedere, presso le sedi Asl, tutte le informazioni in merito ai requisiti sanitari, agli obblighi da rispettare e alla situazione epidemiologica della rabbia nei paesi di destinazione. Per maggiori dettagli si suggerisce, talvolta, di contattare direttamente l’ambasciata del paese meta di vacanza. Pagina 20 A cura di Raffaella D’Andretta, Presidente CRAL Abbiamo qualche aggiornamento riguardo il nostro CRAL Per prima cosa, siamo rintracciabili solo presso il Distretto di Galliate: 0321 805243 – fax 0321 865187. A cura di Massimiliano Bruzzi Nonostante il pochissimo tempo dedicato quest’anno alla preparazione al torneo, i ragazzi dell’Ospedale di Borgomanero, sempre seguiti e capitanati dal responsabile del gruppo sportivo Massimiliano Bruzzi, sono riusciti ad arrivare, ancora una volta, in finale (negli ultimi quattro anni, 4 finali disputate, 2 vittorie e 2 secondi posti) traditi, dopo una vera e propria maratona sotto un sole cocente, solo dai calci di rigore. IN FORMA Non è più operativo il cellulare. Stiamo aspettando dalla Direzione la conferma di inserimento del sito del CRAL nella rete intranet aziendale e la disponibilità di utilizzo delle bacheche presso le varie sedi dell’ASL, in modo da rendere visibili le informazioni a tutti i soci. Oltre alla coppa per il secondo posto è stato conquistato il trofeo per il miglior portiere, Roberto Magagnin Risultati: ∗ Omegna – Verbania: 3–1 ∗ Borgomanero – Arona: 3–2 ∗ Finale 3 – 4 posto: Verbania batte Arona ∗ Finale 1 – 2 poso: Omegna batte Borgomanero ai calci di rigore. Anno 5– Numero 3 Da settembre amplieremo la rete di convenzioni, aprendone altre anche sulle sedi di Arona e Borgomanero. Approfittiamo dell’occasione per informarvi che il CRAL sarà chiuso per ferie nel mese di agosto e per augurare: AGLI AMANTI DELLO SPORT: NON MANCATE AL TORNEO DI TENNIS OSPEDALIERO CHE SI TERRÀ IL PROSSIMO SETTEMBRE. LE ISCRIZIONI SONO APERTE SINO AL 31 AGOSTO. PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A MASSIMILIANO BRUZZI TEL. 0322 848515 OPPURE 334 3522608 Pagina 21 IN FORMA Anno 5– Numero 3 TURISMO ACCESSIBILE A cura del Centro Servizi per il Volontariato Tra le difficoltà di sempre, ma con qualche opportunità in più, i disabili vanno in vacanza Estate tempo di vacanze. Tempo di sognare località esotiche, progettare viaggi, svagare la mente. Non per tutti però le possibilità di fantasticare sui progetti estivi è altrettanto semplice e piacevole. Per i 2 milioni e mezzo di persone con disabilità presenti in Italia, spesso questo periodo dell’anno rappresenta un momento critico. Spostamenti, sistemazioni provvisorie, necessità di assistenza sanitaria… molte sono le voci a cui trovare soluzione, prima di poter riempire la valigia e mettersi finalmente in viaggio. Fortunatamente sono sempre più numerosi i segnali che vanno nella direzione di una maggior comprensione, soprattutto per quanto riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche e dei trasporti. Frutto di un cambiamento nel- la sensibilità sociale relativamente recente, l’accesso al tempo libero e al settore turistico da una nuova opportunità è diventato un diritto, riconosciuto e tutelato da numerose norme che ne agevolano la fruizione e lo sviluppo. per ciascuna tipologia. A questa nuova e crescente domanda ha immediatamente risposto il mercato, fiutando un’imprevedibile nicchia da espandere, aprendo nuove vie e ampliando il ventaglio di possibilità. Anche il Ministero del Turismo prima ed il Dipartimento del Turismo poi, hanno sostenuto il decollo di questa nuova assai promettente fetta di mercato. Il Ministero dell’Industria ha commissionato all’ENEA nel ’99 uno studio sul turismo accessibile il cui rapporto è stato pubblicato nel 2001 sul sito del Dipartimento per il turismo. Dopo questa prima fase, in cui timidamente si è affermato il cambiamento, è seguito un periodo di grande vivacità. Si sono moltiplicate le offerte, le proposte, le possibilità, gli studi E’ stato avviato alla fine degli Anni Novanta il progetto "Italia per tutti", che ha visto il Ministero del Turismo impegnato a sostenere un programma di informazione agli utenti ed un altro formativo per le imprese turistiche. E’ così nata la guida Italia per tutti, nella quale sono fornite informazioni alle imprese per saper correttamente accogliere clienti con disabilità, tenendo conto delle specifiche esigenze A questo progetto hanno attivamente contribuito le associazioni dei disabili e i loro familiari nel prospettare i bisogni particolari sia per l’accoglienza in strutture recettive, sia in quelle della ristorazione. nell’ambito del “turismo accessibile”. Un fenomeno che ha dato modo anche alle persone più svantaggiate di godersi una meritata vacanza. Internet, ancora una volta, sembra essere il luogo privilegiato per trovare le migliori opportunità. Di seguito segnaliamo una selezione di siti utili per i viaggiatori disabili alla ricerca di mete e opportunità interessanti. Pagina 22 IN FORMA Anno 5– Numero 3 Pagina 23 IN FORMA Anno 5– Numero 3 AVB: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DI BORGOLAVEZZARO A cura di Carmen Gatti, collaboratore Ufficio Relazioni Esterne Con il motto: “Chi entra ha bisogno”, per sottolineare lo spirito di servizio e umiltà, nasce l’Associazione Volontariato di Borgolavezzaro (A.V.B.), fondata il 24 ottobre 1996 (presso la “Sala delle Colonne” dello storico Palazzo Longoni del Comune) da Alessando Lovati, ex vigile urbano del centro della bassa novarese, con un gruppo di uomini e donne volonterosi e motivati, che senza nulla chiedere suppliscono spesso e volentieri alle carenze delle istituzioni. La A.V.B., (nella fotografia sopra alcuni volontari) nata per il semplice trasporto delle persone presso i vicini ospedali, oggi offre un servizio completo, dalla prenotazione di esami e visite specialistiche al ritiro dei referti, creando per ogni assistito una cartella personalizzata, sempre garantendo il diritto alla privacy, d’obbligo in un settore delicato come quello della sanità. A Lovati, che nel 2004 ha lasciato l’incarico di presidente, è succeduto Umberto Sommo, pensionato, persona dotata di grande generosità d’animo che tutti i giorni si reca puntuale nella sede dell’Associazione rendendosi disponibile verso coloro che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà. Al momento l’Associazione conta 21 consiglieri. Fanno parte del consiglio direttivo, oltre al presidente, la vicepresidente Daniela Linetti, la segretaria Paola Sommo, il cassiere Angelo Ferazzino, e i revisori dei conti Franco Novelli e Rina Garbarino. Attualmente la A.V.B. è arrivata ad effettuare un notevole numero di trasporti giornalieri: nel 2005 il numero dei trasportati è stato di 3.297. Il servizio copre gli Ospedali di Novara, Vercelli, Magenta, Borgomanero, Galliate e le sedi dell’Azienda Sanitaria Locale 13 di Vespolate , Galliate e Novara. Inoltre si occupa del trasporto degli ospiti ricoverati nella Casa di Riposo “Opera Pia Corbetta”. Il trasporto è effettuato grazie ad un pulmino “Ford” con capienza di otto posti più un vano per una carrozzina per disabili ed è stato potenziato con l’acquisto di una autovettura “Modus”, per meglio rispondere alle esigenze degli assistiti e ridurre il carico di lavoro degli autisti, che con turni settimanali percorrono ogni mese circa 1800 chilometri. Entrambi i mezzi sono stati acquistati grazie alla generosità della comunità borgolavezzarese, che riconosce il prezioso servizio offerto da ll’Associa zione, all’interessamento del Comune, dell’associazione “Novara ONLUS” e della Provincia. Ad accompagnare gli anziani per effettuare visite ed esami è sempre presente la figura di una assistente, dotata di particolare sensibilità e altruismo, che oltre ad occuparsi degli aspetti burocratici segue l’anziano durante la prestazione specialistica incoraggiandolo e confortandolo. La A.V.B. organizza, inoltre, alcune giornate dedicate alle persone anziane e non, come il pranzo di Natale, la festa che si tiene sul viale Curù e la “Giornata dell’Anziano”. Queste manifestazioni hanno il fine di avvicinare quella parte della popolazione, ormai non più giovane, che ha difficoltà ha ritrovarsi e comunicare nella vita caotica che ormai interessa anche un piccolo centro come Borgolavezzaro, sperando di offrire loro momenti di svago ed allegria. L’Associazione si occupa, inoltre, di adozioni a distanza, e precisamente in Burundi, e collabora con la parrocchia sostenendo con contributi ed offerte le famiglie bisognose. Durante il periodo estivo, i volontari si occupano anche della consegna a domicilio dei farmaci. L’operato dei volontari può essere considerato, per la comunità di Borgolavezzaro, un servizio insostituibile. La A.V.B. vuol crescere e sperimentare nuove iniziative per rendere attiva la vita dell’anziano e per continuare ad assistere chi ne avesse necessità, nella speranza di inserire nel gruppo forze nuove. IN FORMA Pagina 24 A cura di Michela Bossi L’associazione onlus “La Scintilla” di Borgomanero è on line. E’ attivo da alcuni giorni il sito internet www.scintillaonlus.it: attraverso il proprio computer, dunque, si potrà accedere alle informazioni che riguardano l’associazione che si occupa, da anni, dell’assistenza ai malati terminali oncologici nel territorio del Borgomanerese e dell’Alto Novarese. Dalla home page del sito internet si può accedere ai vari link suddivisi in: ∗ CHI SIAMO E DOVE OPERIAMO (la storia della Scintilla nata ne 1991 ed attiva fino ad oggi sul territorio. Un’associazione che vuole crescere per continuare a dare una mano a chi ne ha bisogno) ∗ LE ATTIVITÀ E GLI OBIETTIVI (curare, assistere, ascoltare e parlare con i malati terminali, nei momenti più difficili, sostenere le loro famiglie, affrontare le difficoltà legate alla malattia) ∗ I VOLONTARI E IL CODICE DEONTOLOGICO (le regole fondamentali sulle quali si basa l’attività quotidiana del volontario che impegna il suo tempo libero in una missione molto delicata) ∗ LA CARTA DEI DIRITTI DEL MALATO (il malato, nelle ultime fasi della sua vita, ha diritti ben precisi che il volontario della Scintilla consoce e rispetta) ∗ CALENDARIO ED APPUNTAMENTI (manifestazioni, iniziative di sensibilizzazione, spettacoli, conferenze e convegni promossi dall’associazione per farsi conoscere sul territorio) ∗ LINK UTILI (Asl, Regione Piemonte, Ministero della Salute ecc.) ∗ Periodico informativo (il periodico “La Scintilla” permette di approfondire il tema del dolore, attraverso dibattiti, lettere, interventi. Non solo: sulle sue pagine si possono conoscere i volontari dell’associazione e avvicinarsi a loro per iniziare un cammino non facile, ma utile per il prossimo che soffre. Sul sito troverete i numeri pubblicati nel 2005 e l’ultimo numero del mese di maggio) ∗ C O M E A I U T A R E L’ASSOCIAZIONE: recapiti e riferimenti per devolvere eventuali contributi all’associazione. La Scintilla vuole crescere e lo vuole fare attraverso i suoi volon- Anno 5– Numero 3 tari, in modo da creare, sul territorio, una rete di servizi quanto più possibile capillari, per arrivare laddove venga richiesto l’intervento dell’associazione, laddove ce ne sia bisogno, laddove ci sia un malato che chiede una mano, insieme alla sua famiglia. Per farlo, servono nuove forze ad integrazione di quelle già esistenti e operative. Se qualcuno fosse interessato a dedicare qualche ora libera alle tante persone che purtroppo soffrono e ci chiedono di allungare una mano verso di loro, la sede della Scintilla è a Villa Zanetta, in corso Sempione, a Borgomanero. IL CODICE DEONTOLOGICO DEL VOLONTARIO 1. Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Non cerca di imporre i propri valori morali. 2. Rispetta le persone con cui entra in contatto senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia o censo. 3. Opera liberamente e dà continuità agli impegni assunti ed ai compiti intrapresi. 4. Interviene dove più è utile e quando è necessario, facendo quello che serve e non tanto quello che lo gratifica. 5. Agisce senza fini di lucro anche se indiretto e non accetta regali o favori, se non di modico valore. 6. Collabora con gli altri volontari e partecipa attivamente alla vita della sua organizzazione. Prende parte alle riunioni per verificare le motivazioni del suo agire, nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo. 7. Si prepara con impegno, riconoscendo la necessità della formazione permanente che viene svolta all’interno della sua organizzazione. 8. E’ vincolato all’osservanza del segreto professionale su tutto ciò che gli viene confidato o di cui viene a conoscenza nell’espletamento della sua attività. 9. Rispetta le leggi dello Stato, nonché lo statuto ed il regolamento della sua organizzazione e si impegna per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato. 10. Svolge la propria attività permettendo a tutti di poterlo identificare. Non si presenta in modo anonimo, ma offre garanzia che alle sue spalle c’è un’organizzazione riconosciuta dallo Stato. Pagina 25 IN FORMA Anno 5– Numero 3 La Direzione Generale dell’A.S.L. n. 13 ringrazia il personale per la professionalità e competenza con la quale ogni giorno svolge la propria attività . Le segnalazioni qui riportate testimoniano la qualità eccellente dei servizi sanitari erogati Lettera indirizzata al Direttore Struttura di Chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero di Borgomanero: “Egregio dott. Sguazzini, a nome di tutta la mia famiglia desidero ringraziare Lei e la sua équipe per le cure e per l’assistenza prestate a mia madre, recentemente deceduta nel suo reparto. La malattia della mamma era purtroppo senza speranza, ma il calore e l’umanità dimostrata da Lei e da tutti i suoi collaboratori, uniti ad una estrema competenza professionale, hanno contribuito a rendere le sue ultime settimane meno terribili e hanno anche aiutato noi famigliari a vivere questo periodo in maniera più serena. La prego di voler estendere il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza al dott. Binda, al dott. David e a tutto il personale paramedico che opera nel reparto. Distinti saluti. Lettera firmata, 1° giugno 2006 Segnalazione telefonica all’Ufficio Relazioni Esterne del 5 luglio 2006 rivolta alla Struttura Poliambulatoriale di Oleggio COMITATO DI REDAZIONE Direzione Mario Minola Arabella Fontana Carlo Marino Direttore Responsabile: Elena Vallana Coordinatori Redazione: Luca Maglione Maurizio Robberto Redazione: Andrea Bertaccini Maurizia Brusati Alberta Paggi Raffaella D'Andretta Vania Del Caldo Edoarda Dell'Acqua Carmen Gatti Carlo Prelli Barbara Schietti Claudio Teruggi “Il Signor C.M. segnala l’alta professionalità dimostrata dalla dott.ssa Carabelli, che opera presso il Poliambulatorio di Oleggio del Distretto di Arona, in quanto grazie ad una tempestiva diagnosi ha consentito di intervenire prontamente con intervento chirurgico evitando all’utente di correre gravi rischi per la salute.