Azienda sanitaria locale n.13
Aut. 31/97
26/07/1997
In Forma
“QUATTRO CHIACCHERE”
CON IL COMMISSARIO DELL’ASL 13 DI NOVARA
guamento delle strutture e delle
prestazioni ai nuovi bisogni assistenziali.
Dal primo maggio 2006, al vertice dell’Azienda Sanitaria Locale
13 di Novara è stato nominato il
dott. Mario Minola, che abbiamo incontrato per “fare il punto” sulla situazione sanitaria nel
territorio di Novara.
Quali sono i principali problemi
dell’ASL 13?
L’ASL 13 opera su un territorio
coincidente in gran parte con
quello della Provincia di Novara, comprendente 77 Comuni
con una popolazione residente
di oltre 330.000 abitanti. La
struttura demografica della
popolazione è caratterizzata
da una maggiore incidenza
degli anziani, anche se si sta
verificando un incremento
delle nascite, grazie soprattutto ai flussi migratori.
L’organizzazione dei servizi
sanitari deve quindi tener conto di questi due fenomeni che
determinano la necessità di
garantire un progressivo ade-
La domanda di assistenza continuativa, pertanto, sta crescendo
in maniera esponenziale, ponendo in primo piano il tema della
necessità dell’integrazione dei
servizi sanitari ospedalieri e territoriali e tra questi e quelli sociali. Il quadro epidemiologico
attuale, infatti, denuncia un aumento della prevalenza della
patologie cronico-stabilizzate,
delle patologie cronicodegenerative e delle patologie
determinate da fattori sociali
che necessitano di una “presa in
carico” per un lungo tempo da
parte di sistemi integrati sociosanitari e socio-assistenziali.
E’ necessario, quindi, che i Distretti dell’ASL 13 siano realmente centri di riferimento, di
garanzia e di controllo dei livelli
assistenziali per i cittadini del
proprio ambito territoriale e soggetti produttori-erogatori dei
servizi territoriali.
L’ASL 13, inoltre, gestisce direttamente i Presidi Ospedalieri
Riuniti di Arona, Borgomanero e
Galliate in un territorio in cui
l’offerta di “ricovero” è estremamente varia, ripartendosi fra
un’Azienda Ospedaliera, alcuni
Presidi privati accreditati, un
IRCCS e numerosi Ospedali
extra regionali, in prevalenza
lombardi, che esercitano un forte richiamo, determinando un
tasso di ospedalizzazione elevato.
IN QUESTO NUMERO
“QUATTRO CHIACCHIERE”
DELL’ASL 13 DI NOVARA
CON IL COMMISSARIO
NUOVO COLLEGIO SINDACALE NELL’ASL N.
13
SONDATA LA SODDISFAZIONE DEI DEGENTI
DEGLI OSPEDALI: OTTIMI I RISULTATI RAGGIUNTI
PAGG.
1/2
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2
PAGG.
3/5
NOTIZIE
DAL DIPARTIMENTO MEDICO
ATTIVITA’ DI ECCELLENZA PER L’ALLERGOLOGIA
DELL’ASL N. 13
PAGG.
6/7
NOTIZIE
DALLA MEDICINA LEGALE
AGEVOLAZIONI
PER PERSONE AFFETTE DA
“PATOLOGIE ONCOLOGICHE”
PAG.
8
AVVISO ALL’’UTENZA: VARIAZIONE TEMPORANEA
ORARIO
UFFICIO
ACCETTAZIONE
ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO
PAG.
8
PAG.
9
NOTIZIE DAI DISTRETTI
AVVISI ALL’UTENZA: VARIAZIONE NUMERI TELEFONICI DI GHEMME;
VARIAZIONE ORARI ATTIVITÀ SERVIZIO DI RADIOLOGIA DEL POLIAMBULATORIO DI NOVARA
PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ SEDI TERRITORIALI
DEL DISTRETTO DI NOVARA DELL’ASL 13
NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE
CELIACHIA E ASL
CRESCITA
13:
UN OPPORTUNITA’ DI
PAGG.
10/14
NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO
DI SALUTE MENTALE
UN IDEA DEL GRUPPO INFERMIERISTICO DEL
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA
DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE NORD:
UN ATTESTATO DI MERITO INTITOLATO A J.B.
PUSSIN
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15
NOTIZIE
DALL’UFFICIO RELAZIONI ESTERNE
COME DIFENDERSI DAL CALDO. CONSIGLI UTILI
PAGG.
16/17
PIEMONTE INFORMA
ESENZIONI TICKET: PROROGATA A SETTEMBRE
LA SCADENZA DEGLI ATTESTATI
FARMACI: UN PROGRAMMA
CONTENERE LA SPESA
DI
AZIONE
PER
PAG.
18
PAGG.
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PAG.
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INFORMAZIONI GENERALI
PAG.
20
QUADRANGOLARE DI CALCIO “TORNEO DEGLI
OSPEDALI”. OMEGNA 10 GIUGNO 2006
PAG.
20
VIAGGIARE SICURI CON GLI ANIMALI DOMESTICI
NOTIZIE DAL CRAL
NOTIZIE DAL VOLONTARIATO
PAGG.
TURISMO ACCESSIBILE
21/22
AVB: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DI BORGOLAVEZZARO
PAG.
23
L’ASSOCIAZIONE LA SCINTILLA È ON LINE SUL
SITO ED IL CODICE DEONTOLOGICO DEL VOLONTARIO
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24
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25
DICONO DI NOI...
DICONO DI NOI
FORMA
IN IN
FORMA
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2
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2
Quali sono, quindi, gli strumenti e
le strategie da adottare per affrontare e risolvere i problemi?
La soluzione è di intraprendere
azioni per avviare la costruzione
degli elementi di base di un sistema di continuità assistenziale,
integrato con gli altri attori del
“network” locale, compresi i Medici di Medicina Generale e le
Associazioni di Volontariato, rispetto sia alla cornice ambientale di riferimento, sia allo stato di
salute ed al livello della domanda sanitaria, sia alla sua articolazione strutturale.
In particolare le azioni dovranno
essere indirizzate soprattutto a
superare gli aspetti critici del sistema della continuità assistenziale: i sistemi informativi, gli eventi clinici acuti, l’ospedale, il
territorio, la cronicità, i sistemi di
remunerazione, la formazione
professionale e gli strumenti di
controllo.
Un occhio di riguardo dovrà essere posto anche ad un consolidamento delle attività di prevenzione
con particolare riferimento al settore epidemiologico, strumento
indispensabile nel “cruscotto” di
comando per monitorizzare i fenomeni di salute, i loro determinanti
e verificare l’impatto delle azioni
intraprese, coinvolgendo ed informando tutti i soggetti interessati.
Quali sono i progetti dall’Azienda di
prossima realizzazione?
A breve sarà operativa la Comunità Psichiatrica del Dipartimento di
Salute Mentale nord ad Oleggio,
l’ultima implementazione della
rete di Strutture residenziali, prevista nel Piano di superamento
dell’ex Ospedale Psichiatrico.
Prima della fine dell’anno in corso
sarà attivato il nuovo Dipartimento
Anno
4 – Numero
4
Anno
5– Numero
3
Emergenza Accettazione nel Presidio Ospedaliero di Borgomanero
per adeguarlo al ruolo di riferimento nella rete regionale
dell’emergenza. Sarà, inoltre, operativa la nuova sede del Centro
Integrato dei Servizi Territoriali di
Arona, adiacente al Presidio Ospedaliero ed al Municipio, che consentirà un miglioramento della continuità assistenziale.
Infine, è imminente l’attivazione di
un Hospice nel Presidio Ospedaliero di Galliate per completare il
percorso di assistenza nel Polo
Oncologico novarese.
Nel mese di settembre partirà
un’esperienza pilota con il Volontariato con l’attivazione di “punti di
accoglienza” per gli utenti che si
recano ai poliambulatori di Novara,
di Trecate e di Oleggio, per orientare il cittadino nella ricerca di appropriate risposte ai bisogni non
solo sanitari, ma anche sociali.
NUOVO COLLEGIO SINDACALE NELL’ASL N. 13
Ai sensi dell'art. 3-ter,
D.Lgs. 229/99 (Decreto
Bindi), il Collegio Sindacale dura in carica tre anni ed è composto da cinque componenti:
Nella fotografia da sinistra: il dott. Vincenzo Esposito, il dott. Daniele
Andretta, il dott. Paolo Cavion (Presidente) il dott. Renato Ferramosca, il
dott. Renato Bruno, il rag. Massimo Melone.
∗
Presidente:
Paolo Cavion
∗
Componente:
dott.Vicenzo Esposito.
∗
Componente:
Renato Bruno
∗
Componente: dott.
Daniele Andretta
∗
Componente: rag.
Massimo Melone
dott.
dott.
Svolge funzioni di segretariato il dott. Renato Ferramosca
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A cura di Paola Pontiroli, collaboratore S.C. Qualità
Nel secondo semestre dello
scorso 2005 la Struttura Complessa Qualità, in collaborazione
con l’Ufficio Relazioni Esterne,
ha organizzato un’indagine sperimentale sul gradimento degli
utenti rispetto ai servizi offerti
dalla nostra Azienda.
Sono state coinvolte quasi tutte
le Strutture aziendali: reparti di
degenza, ambulatori ospedalieri
e territoriali, laboratorio analisi e
servizi di radiodiagnostica.
Il riscontro ottenuto è stato alto
nonostante le difficoltà incontrate in qualche Struttura nella
somministrazione del questionario, per cause imputabili a fattori
logistici o alla tipologia di utenza
(ad esempio le difficoltà di comprensione o di scrittura degli
anziani, degli stranieri o di coloro che per patologia o disabilità
hanno problemi a comunicare).
Hanno risposto compilando il
questionario circa 18.000 utenti.
Complessivamente la percentuale di rispondenza ottenuta
n ei r ep a r t i d i d e gen z a
dell’Azienda è più che soddisfacente: 78%.
Il riscontro (questionari compilati*100/n. pazienti dimessi) ottenuto vede il P.O. di Borgomanero con un picco del 81,30%, seguito dal P.O. di Arona con un
69,47% ed il P.O. di Galliate con
49,82% (cfr tabella A).
Analisi condotta sui reparti
di degenza
Si è iniziato ad analizzare i circa
1500 questionari raccolti nei
reparti di degenza dei tre Presidi
Ospedalieri Aziendali.
IN FORMA
Oltre il 37% degli utenti ha
un’età media superiore a 65
anni, coerentemente con il tipo
di patologie maggiormente trattate nei reparti dei tre Presidi
Ospedalieri.; di conseguenza
anche la scolarità media e la
professione svolta subiscono
l’influenza della fascia di età in
cui si collocano i nostri utenti:
troviamo infatti il 59% di soggetti in possesso di licenza elementare o media inferiore e
solo il 4,77 con studi universitari mentre il 42% dei soggetti
sono pensionati ed il 22% ha
un rapporto di lavoro dipendente.
Per il 67% degli utenti si tratta
di un ricovero programmato, in
linea con la tipologia di attività
svolta nei Presidi, mentre il 29% circa risulta essere un ricovero improvviso.
Ma cosa pensa e percepisce il
malato delle prestazioni, sanitarie e non, che gli vengono offerte? Buoni i risultati ottenuti su
tutti i fronti.
Il trattamento alberghiero, in
particolare ciò che riguarda la
camera e la pulizia degli ambienti, è considerato “buono” o
“ottimo” da più del 75% dei degenti dei tre Presidi Ospedalieri; l’aspetto relativo alla qualità
del cibo trova utenti solo parzialmente soddisfatti: il 57% lo
ritiene “buono” od “ottimo”, il
18% non risponde, per il 19% è
“sufficiente” ed il 5% lo giudica
“insufficiente” (cfr. Tabella B).
Il Personale medico ed infermieristico hanno ottenuto in
genere giudizi medio/alti nella
relazione con il malato; infatti il
65% degli utenti li giudica
“molto” cortesi ed attenti nei
confronti del malato, il 27%
“abbastanza” e solo un 1% circa li ritiene “poco o per niente”
Anno 5– Numero 3
cortesi (cfr. Tabella C).
La soddisfazione rispetto alla
professionalità degli Operatori,
intesa come chiarezza e completezza di informazione e rispetto della propria intimità, risulta sempre abbastanza alta,
gli utenti si ritengono infatti per
circa il 45% “molto” soddisfatti
ed “abbastanza” per circa il 40%, notiamo un 4% che ritiene le
spiegazioni ricevute “poco” o
“per niente” chiare e complete.
Gli utenti hanno inoltre dovuto
attribuire un voto alla propria
esperienza di ricovero e, nonostante si tratti di un’esperienza
dolorosa, in quanto un ricovero
è sempre sintomo di malattia, il
voto medio ricevuto è stato di
8,26.
Un aspetto critico lo si è rilevato
nella scarsa conoscenza sulle
modalità con cui effettuare un
reclamo, infatti il 58% degli utenti dichiara di non sapere a chi
rivolgersi nel caso in cui volesse
reclamare.
La descrizione si riferisce
all’analisi effettuata su dati raccolti nei tre presidi ospedalieri
ed assemblati. Se si stratificano
i risultati ottenuti per i reparti di
d e g e n za , l a p e r c e zi o n e
dell’utente si discosta leggermente dai risultati dell’analisi
globale, notiamo ad esempio
che in Ostetricia/Ginecologia, in
Medicina (P.O. di Galliate) ed in
Medicina 5°piano (P.O. di Borgomanero) la soddisfazione per
il comfort delle camere cala,
mentre il cibo nei reparti del
Presidio di Galliate è considerato meno soddisfacente rispetto
a Borgomanero ed Arona.
L’aspetto umano è molto apprezzato a Borgomanero in Oncologia e Cardiologia e ad Arona in Chirurgia e RRF; le diffi-
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coltà incontrate in qualche reparto e descritte in premessa
hanno però inciso sui dati raccolti, che risultano disomogenei
e non permettono un confronto
tra le Strutture corretto dal punto
di vista statistico.
Chi fosse interessato a leggere
l’analisi dettagliata effettuata sui
singoli reparti, può collegarsi
alla rete aziendale Intranet, sezione SC Qualità.
L’ASL 13 si può comunque ritenere soddisfatta per i risultati
IN FORMA
raggiunti, l’indagine condotta ha
rilevato alcuni aspetti sui quali
riflettere, ma nel complesso ciò
che è emerso è da considerarsi
positivo, soprattutto in relazione
anche al fatto che l’Azienda è
stata una delle poche ad intraprendere un’indagine su così
vasta scala, ad essere quindi
disponibile a voler ascoltare ciò
che il cittadino-utente pensa del
suo operato, in una logica di
miglioramento qualitativo dei
servizi offerti, utilizzando, aspet-
Anno 5 - numero 3
to da non sottovalutare, risorse
umane e materiali per poter organizzare e realizzare tale sondaggio.
Doveroso infine ringraziare tutti
gli operatori che, con disponibilità e diligenza, hanno collaborato
all’indagine di gradimento effettuata, il cui impegno ha contribuito al conseguimento di tale
obiettivo.
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IN FORMA
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Anno 5– Numero 3
ATTIVITÀ DI ECCELLENZA PER L’ALLERGOLOGIA DELL’ASL N. 13
A cura di Elena Vallana
Le allergie sono una patologia che
colpisce una fascia importante della
popolazione; conoscere i Servizi
che trattano e curano tale problematica, in un’ottica di tutela della
salute finalizzata al miglioramento
della qualità di vita, permette a chi
ne è affetto di affrontarle al meglio.
Sull’argomento abbiamo intervistato il dott. Renato Cantone
(nella
foto),
Dirigente Medico Responsabile
della Struttura
(struttura semplice a valenza
dipartimentale)
di Allergologia
dcll’ASL 13.
Prima di entrare nel vivo della
discussione, è opportuno ricordare che l’attività di allergologia
è svolta da una “squadra” ben
affiatata che riesce a dare delle
risposte adeguate ai bisogni delle persone, per questo vorrei
ringraziare il dott. Luigi La Rosa,
la caposala Rosa Potenza e tutto
il personale infermieristico ed
amministrativo che mi sono di
valido supporto nell’attività.
Grazie al loro impegno la Struttura di Allergologia ha ottenuto, in
questi anni, tre importanti riconoscimenti:
1. il ruolo di struttura di riferimento sovrazonale per l’allergia
agli imenotteri e per l’allergia a
farmaci;
2. l’invito a partecipare ad uno
studio internazionale, di valenza
europea, su un nuovo “vaccino”
iposensibilizzante, risultando il
centro
più
rapido
nell’arruolamento, e quello, in
Italia, che ha mantenuto il maggior numero di partecipanti al
follow-up;
è infine tra i pochi centri autorizzati, dalla Regione Piemonte, a sperimentare il Day Hospital allergologico con le recenti PAEC.
Riconoscimenti che confermano la “buona qualità ed efficienza”
l’allergia al veleno di imenotteri, che nella nostra Regione è
una patologia che colpisce circa il 4 % della popolazione,
soprattutto in età giovanile adulta e prevalentemente ma-
dei servizi offerti dall’ASL n. 13,
quindi?
Certamente, recentissimi dati,
pubblicati dalla Regione Piemonte, con l’ausilio della Rete
Regionale Ospedaliera di Allergologia, hanno ulteriormente
evidenziato,
che
l’eccellenza qualitativa, come
nel nostro caso, si può accompagnare ad un elevato
numero di prestazioni.
Può farci degli esempi?
Dalla pubblicazione emergono alcuni numeri, si può vedere come i pazienti seguiti sono tra i più alti della Regione
Piemonte, ma soprattutto è
interessante il dato che indica
che ben 242 pazienti hanno
scelto la nostra struttura,
pur risiedendo fuori ASL ed
addirittura 83 sono giunti dalla
vicina Lombardia, con un dato
di mobilità attiva di 325 pazienti.
La Struttura di Allergologia
dell’ASL n. 13 è anche punto di
riferimento per alcuni tipi di allergie?
La Struttura è centro di riferimento sovrazonale per
schile.
Perche questa patologia è così
importante?
Questa sensibilizzazione è potenzialmente mortale, la puntura di
una vespa o ape o calabrone, di
per sé, a parte il dolore in sede
locale è innocua, anche se le punture sono decine, come ben sanno gli apicoltori.
Se il paziente è sensibilizzato,
invece, basta una sola piccola
puntura per, in alcuni casi, condurre a morte il paziente per
shock anafilattico.
Cosa fare?
In caso di puntura di imenottero, se la reazione locale supera
i 5 cm di diametro, o, a mag-
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gior ragione, se la reazione si
generalizza con macchie su
tutto il corpo, malessere generale e/o mancanza di respiro, palpitazione, dolori addominali, offuscamento della
v i s t a
ecc…,
si
può ipotizzare
una
sensibilizzazione nei
confronti
del veleno
di tali inset-
ti ed è consigliabile rivolgersi
al Medico curante che richiederà una visita allergologica.
Il paziente si sottopone alla visita
e…
Dopo i test, ed un piccolo esame
del sangue, se sensibilizzati,
l’équipe fornirà tutte le spiegazioni, preventive e terapeutiche del
caso ed illustrerà l’importanza
del vaccino iposensibilizzante
specifico, protettivo nel 97% dei
casi per le vespe e nel 95% dei
casi per le api.
Anno 5 - numero 3
Dove si puo effettuare il vaccino?
Il vaccino può essere eseguito,
sempre nel nostro centro inizialmente, in casi selezionati, in regime di Day Hospital, sino a raggiungere la dose di mantenimento.
STRUTTURA SEMPLICE A VALENZA DIPARTIMENTALE DI ALLERGOLOGIA
PALAZZINA “EX INAM” PIANO TERRA
TELEFONO: 0322 848370
EMAIL: [email protected]
PRENOTAZIONE
La prenotazione e il pagamento del ticket si effettuano presso qualsiasi sede di Centro Unico di
Prenotazione (C.U.P.) dell’ASL n. 13 (Arona, Borgomanero, Galliate, Ghemme, Novara, Galliate,
Oleggio e Trecate).
A Borgomanero la prenotazione e il pagamento del ticket si effettuano presso il Centro Unico
Prenotazioni (C.U.P.):
direttamente in viale Zoppis, 10, (atrio ingresso ospedale) dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle
15.15, venerdì dalle 8.15 alle 13.00
telefonicamente al n. 0322-848355, dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.30. Il ticket relativo
si paga prima di effettuare la prestazione.
A Novara la prenotazione e il pagamento del ticket si effettuano presso il Centro Unico Prenotazioni
(C.U.P.)/Medicina di Base:
direttamente in via Dei Mille, 2 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.10 alle ore 15.15 (orario
continuato).
telefonicamente al n° 0321 882484 dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 15.00
Il pagamento ticket può essere inoltre effettuato utilizzando una cassa continua automatizzata
"Punto Giallo", funzionante anche al di fuori degli orari sopraindicati.
AMBULATORI
Borgomanero: viale Zoppis, 10 – 28021 Borgomanero
Novara: via Dei Mille, 2 – 28100 Novara
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Anno 5 - numero 3
AGEVOLAZIONI PER PERSONE AFFETTE DA “ PATOLOGIE ONCOLOGICHE “
A cura di Alessandra Mondini,
collaboratore S.C. Medicina Legale
Con la conversione del Decreto
Legge n. 4 del 10 gennaio 2006,
il 9 marzo 2006 (diffuso
l’11.03.2006) sono state pubblicate le “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione “ che trova interesse, per la Struttura Complessa di
Medicina Legale, all’articolo 6, in
particolar modo al comma 3bis,
in cui sono presi in considerazione gli accertamenti di invalidità civile e handicap per i soggetti
affetti da patologie oncologiche.
Le persone affette da tali malattie, che presentano domanda di
Invalidità Civile o di Legge 104/92, dovranno essere visitate
,dalle specifiche commissioni,
entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda.
Gli esiti degli accertamenti hanno
efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facoltà della
Commissione Medica Periferica,
di cui all’art. 1- comma 7, legge
15 ottobre 1990 n. 295, di sospenderne gli effetti fino all’esito
di ulteriori accertamenti.
Tale normativa parla di patologie
oncologiche “in senso generico” senza dare alcun parametro
di riferimento che permetta, nel
loro ambito, di differenziare i casi
“urgenti” da quelli stazionari o
comunque non bisognosi di assistenza continua o terapie salvavita.
Pertanto, visti i 5.523 verbali
emessi nell’anno
2005 ed i
1.591 nel primo trimestre 2006,
dalla Medicina Legale, vengono
considerati “urgenti” i casi
che necessitano di assistenza
continua o che hanno in atto
terapie chemio e/o radioterapiche.
E’ importante sottolineare che il
verbale emesso, dal Servizio di
Medicina
Legale,
è
“provvisorio” e , perciò, che i
benefici derivanti potrebbero essere sospesi qualora la Commis-
sione Medica di Verifica ne modificasse il giudizio precedentemente assegnato.
Ad esempio nel caso di una richiesta di legge 104 alla quale il
Servizio di Medicina Legale avrebbe risposto concedendo lo
stato di gravità, il beneficiario
potrà usufruire immediatamente
dei giorni di permesso (previa
consegna del verbale provvisorio
all’Amministrazione – INPS): se
poi la Commissione di Verifica
appurasse successivamente che
non ci sono i presupposti per
riconoscere tale giudizio, i giorni
di cui la persona ha già usufruito
verranno tramutati in giorni di
ferie o permessi speciali.
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Anno 5 - numero 3
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Anno 5– Numero 3
CELIACHIA E ASL 13: UN’OPPORTUNITÀ DI CRESCITA
In questi ultimi periodi si sente
parlare spesso di intolleranza e
allergia al glutine; molte persone
che prima potevano mangiare
tranquillamente, ad es. del pane,
iniziano a lamentare problemi
nella digestione, hanno episodi
diarroici, crampi muscolari, ecc..
Abbiamo incontrato ed intervistato sull’argomento il dott. Emilio Iodice, Direttore della S.C.
Igiene degli Alimenti e Nutrizione che ha ampiamente illustrato
la patologia della celiachia, fornendo una chiara e completa relazione in merito, in collaborazione con i suoi collaboratori la
dott.ssa Patrizia Grossi e la
dott.ssa Flavia Milan.
Cos’è la malattia celiaca?
La malattia celiaca o enteropatia glutine-dipendente, rappresenta una patologia a bassissima mortalità, ma con elevata
tendenza alla cronicizzazione
che comporta un elevato disagio funzionale e organico nei
soggetti affetti.
Numerosi studi epidemiologici
hanno messo in evidenza una
frequenza assai maggiore di
tale patologia rispetto al passato; oggi l’intolleranza al glutine viene considerata una delle condizioni permanenti più
frequenti in assoluto (con una
frequenza prossima all’l% nella
popolazione generale) che occorre affrontare con misure preventive.
La prevalenza della celiachia in
Italia è di 1:100-150 e nel 17%
dei casi la malattia riguarda più
componenti della stessa famiglia.
Come si manifesta?
E’ una condizione che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti dopo l’introduzione di cereali contenenti glutine.
stazioni nell’adulto, a volte sfumate e aspecifiche, sono di tipo
gastrointestinale (diarrea, dolore e distensione addominale,
disturbi digestivi, ma anche sintomi extraintestinali (anemia,
osteoporosi, crampi muscolari,
dermatite erpetiforme, ecc.)
Come si scopre di essere affetti da
celiachia?
Cos’è il glutine?
Il glutine è una sostanza proteica
contenuta in alcuni cereali (grano,
orzo, segale, avena, farro e derivati); dal punto di vista tecnologico, risulta molto importante negli
impasti da forno, in quanto favorisce l’aggregazione, l’elasticità e la
lievitazione.
Il riso, mais, grano saraceno non
la contengono.
L’introduzione del glutine provoca
lesioni caratteristiche della mucosa intestinale, che po rta
all’appiattimento dei villi intestinali
con riduzione dell’assorbimento
dei nutrienti. La dieta priva di questa proteina (gliadina) che ha uno
scarso valore nutritivo, è comunque completa e bilanciata e permette un progressivo ritorno della
mucosa intestinale alla normalità.
Quali sono i sintomi?
I sintomi generalmente sono
quelli dipendenti dalla malnutrizione e dal malassorbimento: diarrea, calo di peso, distensione addominale, sono sintomi tipici della
celiachia nel bambino coincidenti
con l’introduzione delle farine durante lo svezzamento; le manife-
La diagnosi è di laboratorio
(ricerca degli anticorpi antigliadina, anti-endomisio, anti
trahsglutaminasi) e di tipo strumentale (biopsia intestinale).
Quali cure possono essere messe
in atto?
La terapia più efficace per tali
soggetti è essenzialmente rappresentata da un appropriato
ma non semplice stile di vita
che prevede l’astensione totale
dai cibi contenenti glutine ed in
particolare dalla sua frazione
proteica, la gliadina, diffusa
ormai nella stragrande maggioranza dei cibi attualmente in
commercio.
L’unica cura riconosciuta per
la celiachia è una dieta priva
di glutine al 100% per tutta la
vita.
Non è facile rinunciare ad es. al
pane o alla pasta, soprattutto se
rientrano tra quegli alimenti di
cui si è particolarmente golosi…
Seguire correttamente e per
sempre la dieta senza glutine
non è facile e richiede un impegno forte da parte dei soggetti
affetti da celiachia.
Inoltre farina di frumento, glutine o amidi contenenti tracce di
IN FORMA
Pagina 11
glutine sono presenti in molti
alimenti come coadiuvanti tecnologici per le loro proprietà
stabilizzanti e la capacità di
trattenere acqua.
Un aiuto può venire da una più
corretta etichettatura dei prodotti
alimentari
e
dall’educazione alimentare del
soggetto e dei familiari.
In commercio sono disponibili
numerosi prodotti (pane pasta,
biscotti, crackers, ecc.) a base
di farine naturalmente prive di
glutine e vengono chiamati sostitutivi, in quanto sostituiscono
quelli classici a base di farina di
frumento.
I rischi maggiori possono derivare dalla presenza accidentale
di tracce di glutine (es. farina,
forte volatile) nelle preparazioni
di alimenti privi di glutine; da
questo deriva la grande importanza di corrette procedure di
preparazione degli alimenti in
ambito domestico, industriale e
in ambito sociale.
Come si riconoscono per
l’acquisto gli alimenti privi di glutine ?
Gli alimenti in commercio contrassegnati dalla spiga sbarrata
garantiscono l’assenza di glutine.
La contaminazione dei prodotti naturalmente privi di
glutine
Come può il consumatore essere
tutelato?
Per poter avere dei prodotti
idonei al consumo dei celiaci è
necessario che le aziende produttrici applichino un corretto
piano di controllo delle materie
prime e del prodotto finito, inol-
tre occorre monitorare costantemente il processo produttivo,
gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gli impianti e gli operatori.
Tutto questo diventa ancora più
importante se si considera che
possono verificarsi durante le
produzioni pericolosi fenomeni
di contaminazione crociata da
glutine.
Cosi, estremizzando, può accadere (soprattutto per alcune
categorie di prodotti, come gli
sfarinati) che da un ingrediente
naturalmente privo di glutine si
ottenga un prodotto finito
(amidi, farine, fecole, ecc.) contaminato. Se, ad esempio, nel
medesimo molino viene lavorato anche del frumento o un altro
cereale proibito, sussiste un
forte rischio di contaminazione
dei prodotti finiti, per presenza
di glutine negli ambienti di lavoro e nei sistemi di trasporto utilizzati.
Per questo motivo alcuni prodotti, anche se preparati con
ingredienti naturalmente privi di
glutine, sono considerati alimenti a rischio e quindi sono
stati inseriti nel Prontuario AIC
alimenti.
Normativa di riferimento
L. 4 luglio 2005, n. 123
(Pubblicata nella Gazzetta Ufficio del 7 luglio 2005, n. 156.)
definisce la malattia celiaca o
celiachia come una intolleranza
permanente al glutine ed la
riconosce come malattia sociale;
∗ Direttiva 20/03/2000 n. 2000/13
e successive modifiche e integrazioni. Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio
relativa al ravvicinamento delle
legislazioni degli Stati membri
concernenti l’etichettatura e la
presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa
pubblicità integrata con le modifiche apportate dalla Direttiva
2003/89. (Pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale.C.E. 6maggio 2000, n. L 109. Entrata in
vigore il 26 maggio2000);
.
∗
Anno 5– Numero 3
∗
∗
∗
∗
∗
∗
Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 109 riguarda
l’etichettatura dei prodotti alimentari, nonché la loro presentazione e la relativa pubblicità;
Decreto Legislativo n. 111 Del
27 Gennaio 1992 Attuazione
della direttiva 89/398/CEE
concernente i prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare;
Ministero della Sanità, Circolare 17 luglio 2000, n. 11
(pubblicato sulla G. U. n. 202
del 30 agosto 2000);
Alimenti destinati ad
un’alimentazione particolare.
Prodotti soggetti a notifica di
etichette ai sensi dell’art. 7 del
decreto legislativo 27 gennaio
1992, n. 111, concernente i
prodotti alimentari destinati ad
una alimentazione particolare;
Direttiva 1999/41/CE Del Parlamento Europeo e del Consiglio; modifica la direttiva 89/398 /CEE del Consiglio relativa al ravvicinamento delle
legislazioni degli Stati membri
concernenti i prodotti alimentari
destinati
ad
un’alimentazione particolare;
Ministero della Sanità, Decreto 8 giugno 2001 prevede
l’assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati
ad una alimentazione particolare.
Il bambino celiaco nella
scuola
Come affronta il bambino il rapporto con questa malattia ?
La scuola è il primo vero contesto sociale con cui
il bambino celiaco
deve confrontarsi:
gli insegnanti
sono mediatori del
processo
di socializzazione
Pagina 12
e di crescita, e pertanto rivestono un molo fondamentale per lo
sviluppo di questi bambini poiché affiancano i genitori e indirettamente collaborano con
loro.
La diagnosi di celiachia costituisce sicuramente una difficoltà
pratica, perché vengono a modificarsi le abitudini alimentari,
ma soprattutto difficoltà psicologica e sociale in quanto il bambino diventa immediatamente
“diverso” ed etichettato come
quello “che non può mangiare
niente”.
Il cibo riveste nella nostra cultura un ruolo di primaria importanza: sedersi e mangiare insieme è un momento importante
non solo in famiglia ma anche a
scuola.
Un insegnante può fare moltissimo per aiutare un bimbo
celiaco a rispettare la sua dieta
speciale, senza vergognarsi di
spiegare ai suoi amici che cos’è
la celiachia; se il bambino è
accompagnato da un adulto
che ha compreso a fondo la
“dimensione celiachia” riuscirà
a gestire con più serenità le
rinunce e i disagi che in ogni
caso dovrà affrontare.
La mensa collettiva, le feste di
compleanno, le gite di classe, le
esercitazioni pratiche in classe
(fare la pasta di sale, cucinare...) sono attività da cui il bambino celiaco non va escluso: ci
deve essere a questo punto
qualcuno che ha già pensato ad
una soluzione che gli consenta
di giocare e imparare insieme a
tutti gli altri.
Con D.G.R. n. 40-29846 del 10
Aprile 2000, la Giunta Regiona-
IN FORMA
le ha previsto che l’affidamento
in gestione dei servizi di ristorazione collettiva e scolastica
considerasse come requisito
preferenziale l’assunzione di
formale impegno, da parte delle
Ditte appaltatrici, di assicurare
la preparazione e la fornitura di
pasti speciali per i soggetti affetti da malattia celiaca.
Cosa fa il SIAN?
Il SIAN (Servizio Igiene degli
Alimenti e Nutrizione) dell’ASL
13 da tempo si occupa di predisporre tabelle dietetiche sostitutive gratuite per i bambini celiaci iscritti agli asili nido, alle
scuole materne, alle scuole
elementari, alle medie e centri
estivi con mensa. e di controllare le corrette procedure di preparazione degli alimenti durate
il servizio di mensa scolastica.
Il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’ASLI3 si
occupa anche del campionamento degli alimenti destinati a
categorie particolari di popolazione e in particolare di quelli
per i soggetti celiaci, ricercando
l’eventuale presenza di glutine
negli alimenti.
Il Personale del Servizio
(Medici, Assistenti Sanitarie e
Tecnici della Prevenzione), da
tempo occupato nella sorveglianza nutrizionale in particolare nelle mense scolastiche,
controlla che gli addetti mensa
seguano le corrette procedure
di selezione delle materie prime, di conservazione e di preparazione degli alimenti destinati ai soggetti affetti da intolleranza al glutine.
Prontuario e AIC
Esiste un testo consultabile?
Il Prontuario è una pubblicazione dell’AIC costituita da un elenco di prodotti alimentari non
destinati all’alimentazione particolare cui é sottoposto il celiaco
, ma al comune consumatore,
ed appartenenti a categorie a
potenziale rischio o vietate per
un celiaco, le cui aziende pro-
Anno 5 - numero 3
duttrici ne dichiarano l’assenza
di glutine (ad es. caramelle,
gelati, salumi ecc.).
Lo scopo di questa pubblicazione è dare a coloro che devono
seguire una rigorosa dieta senza glutine, cioè celiaci e soggetti con dermatite erpetiforme,
uno strumento in più per evitare, nell’acquisto di prodotti alimentari generali, non dietetici,
le tracce di glutine, potenzialmente presenti in alcune categorie di prodotti alimentari.
Le aziende produttrici che aderiscono e concorrono con le
loro risposte alla stesura
dell’elenco, dichiarano l’idoneità
dei loro prodotti (venduti in Italia) ad essere consumati anche
dai celiaci (in quanto il glutine
eventualmente presente è sempre inferiore a 20 ppm) e ciò
tenendo conto non solo degli
ingredienti, ma anche delle possibili contaminazioni durante
tutte le fasi di produzione
(stoccaggio, lavorazione, confezionamento, ecc.).
Tali aziende hanno infatti compilato e sottoscritto per ogni
singolo prodotto schede,appositamente predisposte
dall’A.I.C., nelle quali fomiscono
informazioni su tutti gli ingredienti, anche su quelli eventualmente non dichiarati in etichetta, oltre ad indicare precise valutazioni di rischio su eventuali
contaminazioni crociate durante
le fasi di produzione e di confezionamento.
Le schede sono poi controllate
e valutate da AIC Prontuario,
IN FORMA
Pagina 13
che inserisce nell’elenco solo i
prodotti le cui aziende produttrici hanno fornito esaurienti informazioni tali da poterli definire a
“minor rischio”.
Tale precisazione (prodotti a”
minor rischio “ e non “sicuri” o
“garantiti”) è d’obbligo perché la
valutazione del prodotto é, comunque, fatta su autodichiarazioni delle aziende produttrici,
non essendo previsto, per la
selezione dei prodotti pubblicati
sul Prontuario, visite alle aziende o audit di controllo.
E’ comunque prevista la possibilità, qualora lo si ritenga necessario, effettuare analisi di
laboratorio dei prodotti prelevati
dai punti vendita.
Le aziende possono modificare
nel tempo la composizione o la
lavorazione dei loro prodotti in
senso negativo per i celiaci,
pertanto, il presente opuscolo
potrà subire varie modifiche ed
aggiornamenti che l’A.I.C. pubblicherà su Celiachia Notizie e
su internet.
Attualmente la versione più recente è il “Prontuario AIC degli alimenti 2005/2006”.
Associazione Italiana Celiachia (A.I.C.)
AIC promuove l’assistenza ai
celiaci, agli affetti da dermatite
erpetiforme e alle loro famiglie;
informa la classe medica sulle
possibilità diagnostiche e terapeutiche; studia, in stretta collaborazione con la Società Italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica (SIGEP) e la
Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE), i problemi dei
celiaci;
AIC è membro dell’AOECS,
federazione delle associazioni
europee dei celiaci.
Dal 1999 AIC è strutturata in
federazione di associazioni re-
gionali.
Le 19 associazioni presenti sul
territorio nazionale, tramite un
loro delegato, costituiscono
l’assemblea federale. Nel 1999
i soci erano 15 mila, 20 mila
soci nel 2000.
Sono state inoltre costituite 14
commissioni, che si occupano
rispettivamente di rapporti con
Aoecs, farmaci, fondi, giovani,
informazione, Internet, kit di
ricerca del glutine, laboratori
artigianali, prontuario, rapporti
con le istituzioni, ristorazione,
scuole alberghiere, sviluppo e
task-force per la ricerca.
Anno 5– Numero 3
sponsabili dei servizi di ristorazione collettiva.
Il rispetto della dieta a scuola
implica l’istruzione degli insegnanti e del personale scolastico e la loro volontà di collaborazione.
Molti prodotti del commercio
non possono essere utilizzati
dai celiaci perché contengono o
potrebbero contenere glutine,
anche in minime tracce.
Il quadrimestrale Celiachia Notizie è l’organo di stampa ufficiale dell’AIC.
L’alimentazione del soggetto celiaco
Dopo aver affrontato ampiamente il problema della celiachia, la
domanda è d’obbligo: Come deve
mangiare il soggetto celiaco?
Il divieto di consumare alimenti
comuni quali pane, pasta, biscotti,’ focacce e pizza comporta una educazione alimentare
cd una consapevolezza cui
molte persone non sono abituate.
L’inserimento dei bambini nelle
refezioni scolastiche e degli
adulti nelle mense aziendali
non è sempre facile o possibile:
la “concessione” della dieta
priva di glutine dipende largamente dalla sensibilità dei re-
E’ necessario pertanto sensibilizzare le ditte produttrici a collaborare con l’Associazione
Italiana Celiachia per
l’elaborazione del prontuario de
prodotti del commercio senza
glutine.
La completa esclusione del glutine dalla dieta non è facile da
realizzare, in quanto i cereali
non permessi ai celiaci si ritrovano in moltissimi prodotti alimentari.
Di qui la necessità di suddividere i prodotti alimentari in alimenti: permessi, a rischio e
vietati.
Pagina 14
Alimenti permessi: alimenti
che possono essere consumati con tranquillità, in quanto
sono naturalmente privi di glutine ed inoltre nel corso del loro
processo produttivo non sussiste rischio di contaminazione
crociata. Questi prodotti non
sono inseriti nel Prontuario
AIC degli alimenti (es. riso,
mais, patate, carne, pesce, frutta e verdura fresca, legumi,
solo il prosciutto crudo, ecc.)
Alimenti a rischio: alimenti
che possono contenere glutine e per i quali necessario conoscere e controllare gli ingredienti ed i processi lavorazione.
Questi alimenti costituiscono
il Prontuario e sono raggruppati per categorie merceologiche in ordine alfabetico.
Alimenti
vietati:
alimenti
che cont eng ono
glutine e
pertanto
non sono
idonei ai
celiaci.
Tali alimenti, ovviamente, non sono
inseriti nel Prontuario (piatti
impanati, besciamella, birra,
torte, biscotti, pasticcini preparati con farine non idonee, ecc.)
L’alimentazione senza glutine
non è solo un limite o una rinuncia continua, come potrebbe sembrare, ci sono infatti
tanti alimenti privi di glutine che
da sempre fanno parte
IN FORMA
Anno 5 - numero 3
dell’alimentazione mediterranea
e che possono essere un valido
spunto per piatti semplici e particolari per tutti, celiaci e non.
Con un po’ di fantasia e creatività ognuno di noi potrà inventare piatti senza glutine buoni e
uguali per tutti, come risotti,
patate, polenta, legumi.
dell’ASL 13 rivolti anche al personale insegnante che già trova
o potrà trovare nel suo percorso
lavorativo un bambino celiaco.
Celiachia
e
ASL13:
un’opportunità di crescita
Al SIAN spetta lo sforzo di essere sempre all’altezza del suo
compito istituzionale: garantire
la sicurezza alimentare del consumatore, ancora di più quando
il consumatore è un bambino.
Cosa viene fatto nell’ASL n. 13 di
Novara ?
Quest’anno, come già nel 2002,
[ Italiana Celiachia], in collaborazione con il SIAN dell’A.S.L.
13 ha organizzato dei corsi di
aggiornamento, aventi come
tema la Malattia Celiaca, per il
personale addetto alla ristorazione scolastica (cuochi, addetti
alla distribuzione, responsabili
delle mense scolastiche) che
hanno avuto come obiettivo la
diffusione della cultura della
prevenzione, per evitare errori
comportamentali riconducibili
ad una non chiara conoscenza
del rischio e delle conseguenze
sanitarie che una errata procedura comporta nei pazienti affetti dalla patologia in questione.
Si sono tenuti
tre corsi: il 22
maggio
a
Borgomanero
e il 29 maggio
e il 5 giugno
c.a. a Novara,
durante i quali si è potuto
apprezzare
una grande
partecipazione numerica (circa
200 operatori del servizio mensa) e una forte volontà di garantire degli alimenti sicuri e nello
stesso tempo gradevoli per i
bambini celiaci.
Il prossimo autunno saranno
tenuti corsi nel territorio
Le aspettative delle famiglie
sono molte, la volontà di migliorare il servizio mensa continua
ad essere lo scopo della Scuola
e del Comune.
Il SIAN opera nelle seguenti
sedi:
Dove rivolgersi
Arona
viale Baracca, 3
Tel. 0322 516527
Fax 0322 45343
Borgomanero
viale Zoppis, 10
Tel. 0322 848363
Fax 0322 835828
Novara
viale Roma, 7
Tel. 0321 374302/8
Fax 0321 374303
IN FORMA
Pagina 15
Anno 5 - numero 3
UN’IDEA DEL GRUPPO INFERMIERISTICO
DEL SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE
MENTALE NORD: UN ATTESTATO DI MERITO INTITOLATO A J.B. PUSSIN
A cura di Elena Vallana
Il Direttore del Dipartimento di Salute
Mentale Nord dell’ASL n. 13 dott.
Michele Vanetti (nella foto sopra il
terzo da sinistra) - dall’anno scorso conferisce un attestato di merito agli
operatori del Servizio Psichiatrico di
Diagnosi e Cura (SPDC) di Borgomanero che abbiano espresso particolari
doti nella relazione con il malato.
Abbiamo incontrato Angelo La Versa,
Infermiere Professionale che nel 2005 ha ricevuto una lettera di encomio
per il modo particolarmente significativo di interpretare il proprio lavoro e
per la capacità di farsi promotore delle
molte iniziative che hanno arricchito la
“vita” del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura ed al quale abbiamo chiesto come è nata l’idea.
Il progetto nasce per raccontare
un 'idea maturata nel gruppo
infermieristico che opera presso
la Struttura SPDC della nostra
azienda. Un’ idea - giunta alla
seconda edizione - che traduce il
clima di professionalità e consapevolezza che anima l’équipe
del reparto. Viene conferito annualmente un attestato di merito
agli operatori che abbiano espresso particolari doti di personalità e professionalità
nell’interpretare il non semplice
compito dell’assistenza ai degenti.
Il lavoro dell’infermiere non è certo
facile; quali caratteristiche deve avere un operatore che svolge la propria
attività presso una struttura psichiatrica?
E’ un lavoro che richiede oltre a
solide capacità professionali anche attitudini personali.
Come vengono segnalati gli operatori
– mi passi il termine “meritevoli”?
La scelta degli operatori avviene
per autonoma decisione da parte
di tutto il personale.
E’ un riconoscimento che nasce
nell’ interno di un gruppo di lavoro.
Un gesto simbolico, ben illustrato nelle sue finalità dalla scelta
della intitolazione del riconoscimento alla figura di J.B. Pussin,
considerato padre simbolico dell’
infermiere di psichiatria .
Chi era Pussin?
Fu, di necessità, un’autodidatta,
che maturò autonomamente fondamentali conoscenze tratte
dall’esperienza basata sull’ operatività, metodica osservazione e
verifica, ciò che oggi definiamo
miglioramento continuo della qualità.
Una dimensione quindi della nascente professionalità infermieristica interpretata per la prima volta nella storia dal ‘’maestro’’ Pussin . Questo gli consentì rivoluzionarie, per i tempi, trasformazioni
nel campo dell’assistenza al malato di mente.
Oggi, in maniera per certi aspetti
rassomigliante, l’infermiere si trova ad interpretare un profilo, profondamente innovativo, della propria professionalità in risposta alle
esigenze derivate dalle diverse
modalità organizzative della nostra assistenza sanitaria.
In pratica, la dimensione di un
sapere proprio che, combinandosi
con i saperi espressi dalle altre
professionalità, concorra a garantire percorsi assistenziali improntati a solidi, verificabili, criteri di
efficienza ed efficacia.
Con una intensa e breve cerimonia presso il Centro Diurno di Borgomanero, martedì 13 giugno u.s.
alla presenza del Direttore Medico
dei Presidi Ospedalieri Riuniti dott.
Emilio Pagani – che ha portato i
saluti della Direzione Generale
dell’ASL n. 13 – della Coordinatrice del Servizio Infermieristico
sig.ra Doriana Carimali, del Direttore del Dipartimento di Salute
Mentale Nord dott. Michele Vanetti e della Responsabile del SPDC.
dott.ssa Piera Mainini sono stati
consegnati gli attestati a:
∗ SILVIA TURATI, (nella foto a
∗
∗
destra) con la seguente motivazione: “per la capacità di ascolto,
mediazione, che ogni giorno, in
modo delicato, manifesta nella
continua ricerca di quella armonia
tra cuore e mente nello svolgere
ed interpretare il proprio ruolo
professionale”;
MASSIMILIANO D’ALU’, (nella
foto il secondo da sinistra) con la
seguente motivazione:: “per la
dolcezza manifestata nel sorriso
sempre presente, per l’orgoglio,
la forza e la dignità professionale
dimostrata ogni giorno nel carpire, capire ed accudire le delicate
sfumature e colori che caratterizzano la sofferenza psichica”;
CARLA UBERTINI (nella foto la
prima a sinistra ) , con la seguente
motivazione: “per la dedizione,
passione, amore, competenza e
dignità professionale dimostrata
ogni giorno nello svolgimento del
proprio ruolo”.
Un particolare ringraziamento è stato
riconosciuto anche al C.P.S. SPATARU BOGDAN.
Pagina 16
A cura di Elena Vallana, in collaborazione con il dott. Lorenzo
Brusa, Referente Educazione alla
Salute ASL n. 13
Negli ultimi anni sono aumentate le temperature massime e
diminuite le minime, sono inoltre aumentate le precipitazioni
con carattere alluvionale.
Tutto ciò comporta il fenomeno
delle “ondate di calore” che
rappresentano un rischio per
la salute, soprattutto dei neonati, delle persone anziane, e di
quelle con patologie croniche a
livello cardiovascolare, cerebrale, renale, polmonare.
Aderendo a quanto stabilito dal
Ministero della Salute negli anni
precedenti, si è deciso di applicare il protocollo “Prevenzione
di danni alla salute da eccessi di temperatura ambientale
sulla popolazione anziana”.
Questa attenzione è dovuta al
fatto che molti aspetti della salute possono essere influenzati
dalle variabili metereologiche;
le regioni a clima temperato,
come l’Italia, risentono maggiormente dei cambiamenti climatici improvvisi e inattesi.
L’aumento della mortalità si
rileva principalmente negli anziani per una ridotta capacità di
termoregolazione.
Giocano un ruolo importante
nel determinare gli effetti sulla
salute, oltre alla temperatura,
l’umidità relativa, la pressione
barometrica, la velocità del vento.
Oltre alle malattie, bisogna con-
IN FORMA
siderare anche i fattori di rischio sociale, quindi l’età
(superiore ai 65 anni e soprattutto superiore ai 75 anni), il sesso,
i pregressi ricoveri (specialmente
per le patologie cardiorespiratorie), il basso livello d’istruzione,
la tipologia abitativa disagiata,
(servizi
igienici
fuori
dall’abitazione, riscaldamento
non fisso), l’abitazione ai piani
alti senza ascensore, gli anziani
senza supporto familiare e con
situazioni di isolamento sociale.
La malattia da calore è favorita
dall’età, da alcune patologie:
scompenso cardiaco, diabete,
malnutrizione, alcoolismo, vasculopatia, obesità; da alcuni sintomi: diarrea, vomito, febbre e da
alcuni farmaci (in questo caso è
importante consultare un medico).
Oltre alla raccomandazione di
rivolgersi in caso di sintomatologia importante al proprio Medico
di Medicina Generale (medico di
famiglia) è opportuno ricordare
che è necessario:
∗
evitare di uscire di casa
tra le 12 e le 17;
∗
fare pasti leggeri, mangiando frutta e verdura
fresca e di stagione;
∗
b er e
m o l ta
ac q u a
(almeno 2 litri al giorno);
∗
evitare di bere alcolici,
caffè bevande molto
fredde e gassate;
∗
tenere chiuse durante il
giorno le finestre e le
tapparelle e aprirle invece al mattino presto e
alla sera;
Anno 5– Numero 3
∗
indossare abiti leggeri e
non aderenti;
∗
evitare sforzi e attività
fisica se non è necessario;
∗
recarsi, qualche ora al
giorno, in zone ventilate
e dotate di aria condizionata;
∗
informarsi sulle previsioni del tempo ascoltando la radio, la televisione, leggendo i giornali;
∗
tenersi in contatto con
persone di fiducia se si
vive da soli.
In ogni caso ricordarsi che:
∗
il Servizio Sanitario non
va in vacanza per cui si
può consultare il proprio
medico curante e nelle ore
notturne e festive la guardia medica, mentre il
Pronto soccorso e il 118
vanno interpellati solo per
le urgenze;
∗
il Comune di residenza ha
un Servizio Socio Assistenziale al quale ci si può
rivolgere per consigli e
aiuto.
L’importante è non farsi cogliere dal panico e seguire i consigli
per affrontare al meglio le giornate calde: riposo, fresco
,alimentazione
corretta
(gustando a volte anche un buon
gelato, se non ci sono controindicazioni) e acqua sono i migliori alleati contro la calura.
Pagina 17
IN FORMA
Anno 5 - numero 3
Pagina 18
A cura di Mara Anastasia Ufficio
stampa Giunta Regionale
Ci sarà tempo fino
al 30 settembre
2006 per chiedere
il rinnovo degli
attestati di esenzione per reddito dal ticket sui
farmaci. Lo ha deciso l’assessore
alla tutela della salute e sanità,
Mario Valpreda, a fronte dei di-
IN FORMA
sagi creatasi in questi giorni agli
sportelli delle aziende sanitarie,
dove si è registrato un elevato
afflusso di cittadini in vista della
scadenza dei certificati fissata per
il 30 giugno.
“In questo modo - ha spiegato
l’assessore - eviteremo agli utenti
di sobbarcarsi lunghe code per gli
adempimenti burocratici e nello
stesso tempo consentiremo agli
uffici preposti delle Asl di organizzare meglio il servizio, diluen-
patologia, quest’ultima molto
comune, per cui bile e succo acido dallo stomaco risalgono
nell’esofago, provocando nel 7
per cento degli italiani sintomi
come bruciore e rigurgito quotidiano.
A cura di Mara Anastasia Ufficio
stampa Giunta Regionale
Cinque milioni e 300 mila euro: è
quanto è cresciuta tra il 2005 e il
2006 la spesa sanitaria regionale
per i farmaci inibitori di pompa
protonica (IPP), utilizzati per
sopprimere l’acidità di stomaco
nei pazienti affetti da malattia da
reflusso gastroesofageo. Una
“Nel primo trimestre di
quest’anno - ha affermato
l’assessore alla tutela della salute
e sanità, Mario Valpreda - il costo per questi farmaci ha raggiunto quota 18 milioni e 700
mila euro, contro i 13,4 dell’anno
precedente, pari all’8 per cento
della spesa complessiva farmaceutica del Piemonte. Si tratta di
un livello insostenibile, anche a
fronte dei limiti tassativi che la
Anno 5– Numero 3
do nel tempo la propria attività”.
Nello stesso provvedimento di
proroga, inoltre, si precisa che il
reddito dell’unità immobiliare
adibita ad attività principale e
quello delle relative pertinenze
non dovrà essere calcolato ai fini
del computo del tetto di esenzione, che una delibera di giunta del
marzo scorso ha elevato dai precedenti 8.000 a 15.000 euro per gli
ultrasessantacinquenni.
legge stabilisce. L’incremento
trova una motivazione solo parziale nel fatto che a partire da
agosto sia stato abolito il limite
di prescrizione di un’unica confezione a ricetta. Si pone, piuttosto, il problema di una maggiore
appropriatezza nell’uso di questi
prodotti, soprattutto da parte dei
medici, che dovrebbero iniziare a
operare vagliando attentamente
le diverse opportunità di trattamento e privilegiando, laddove
possibile, quelle prescrizioni che
consentano di realizzare rilevanti
risparmi”.
Per questo, l’Assessorato ha avviato una campagna di informazione e responsabilizzazione che,
Pagina 19
senza pretesa di interferenza
nelle scelte terapeutiche, punta a
promuovere presso i prescrittori
un uso più corretto degli IPP e a
favorire l’impiego di farmaci
equivalenti. Da aprile, infatti, a
seguito della scadenza del brevetto, è disponibile sul mercato
come “generico” il lansoprazolo,
che ha un costo del 40 per cento
inferiore a quello degli altri principi attivi della stessa categoria
terapeutica e che attualmente
copre appena il 10-15 per cento
delle dosi consumate.
“Abbiamo già provveduto a
mandare a tutti i medici di medicina generale una scheda compilata da un esperto - continua Valpreda - che illustra come i disturbi da reflusso gastroesofageo
possano essere prevenuti e controllati anche senza farmaci e
soprattutto come nel loro trattamento il lansoprazolo abbia
L’abitudine di viaggiare insieme
ai propri animali domestici in
occasione delle vacanze si è accresciuta notevolmente negli
ultimi anni ma, molto spesso, la
destinazione risulta particolarmente a rischio dal punto di vista epidemiologico.
Per questa ragione l’Assessorato
alla tutela della salute e sanità ha
inviato, in questi giorni, ai re-
IN FORMA
un’efficacia equivalente a quella
di altri prodotti ben più costosi.
Abbiamo inoltre dato disposizione a tutti i commissari affinché, a
loro volta, si attivino in questo
senso nelle rispettive aziende.
Visto infine il rilevante interesse
sanitario ed economico della
questione, nei prossimi mesi la
prescrizione dei farmaci IPP sarà
monitorata direttamente
dall’Assessorato, che ne renderà
disponibili i risultati al pubblico
e alle aziende sanitarie”.
Va sottolineato come l’iniziativa
faccia parte di un’azione più ampia per il contenimento della
spesa farmaceutica, che ha già
visto l’abolizione dei ticket sui
farmaci a brevetto scaduto, la
campagna di comunicazione su
questi ultimi realizzata con Farmacia Amica e soprattutto
l’obbligo introdotto in tutti gli
ospedali di indicare sempre il
sponsabili dei Servizi veterinari
delle Asl del Piemonte, ai Centri
regionali di medicina viaggi e ai
responsabili dei Presidi multizonali di profilassi e Polizia veterinaria, una serie di indicazioni
destinate a turisti con animali da
compagnia al seguito e alle agenzie di viaggio locali.
E’ fondamentale ricordare che
dal 1° ottobre 2004 è obbligatorio
dotare cani, gatti e furetti che
viaggiano all’estero del passaporto, che contiene i dati anagrafici, segnaletici e sanitari
dell’animale e, contestualmente,
anche i riferimenti del proprietario. Per ottenerlo è sufficiente
rivolgersi al Servizio veterinario
Anno 5 - numero 3
principio terapeutico nelle prescrizioni interne e all’atto delle
dimissioni.
“Vogliamo evitare - conclude
l’assessore - che si spenda inutilmente il denaro dei contribuenti, in modo da liberare risorse da investire in interventi a
tutela della salute dei cittadini”.
Sempre sul fronte del farmaci,
novità importanti si profilano
anche sul fronte degli informatori farmaceutici. L’Assessorato
ha infatti allo studio la regolamentazione delle attività di
promozione all’interno degli
ospedali e degli studi medici,
che non potrà più avvenire in
corsia o durante gli orari di visita. In programma, anche
l’introduzione di norme sulle
sponsorizzazione di convegni e
corsi da parte delle aziende farmaceutiche.
della propria Asl di competenza;
ai fini del rilascio gli animali devono sempre essere identificati
con tatuaggio leggibile o
microchip.
Prima della partenza, inoltre, è
necessaria la vaccinazione antirabbica in corso di validità.
E’ importante richiedere, presso
le sedi Asl, tutte le informazioni
in merito ai requisiti sanitari, agli
obblighi da rispettare e alla situazione epidemiologica della
rabbia nei paesi di destinazione.
Per maggiori dettagli si suggerisce, talvolta, di contattare direttamente l’ambasciata del paese
meta di vacanza.
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A cura di Raffaella D’Andretta,
Presidente CRAL
Abbiamo qualche aggiornamento
riguardo il nostro CRAL
Per prima cosa, siamo rintracciabili solo presso il Distretto di
Galliate: 0321 805243 – fax 0321
865187.
A cura di Massimiliano Bruzzi
Nonostante
il pochissimo tempo
dedicato
quest’anno
alla preparazione al
torneo,
i
ragazzi dell’Ospedale di Borgomanero, sempre seguiti e capitanati dal responsabile del
gruppo sportivo Massimiliano
Bruzzi, sono riusciti ad arrivare,
ancora una volta, in finale (negli
ultimi quattro anni, 4 finali disputate, 2 vittorie e 2 secondi
posti) traditi, dopo una vera e
propria maratona sotto un sole
cocente, solo dai calci di rigore.
IN FORMA
Non è più operativo il cellulare.
Stiamo aspettando dalla Direzione la conferma di inserimento del sito del CRAL nella rete
intranet aziendale e la disponibilità di utilizzo delle bacheche
presso le varie sedi dell’ASL, in
modo da rendere visibili le informazioni a tutti i soci.
Oltre alla coppa per il secondo
posto è stato conquistato il
trofeo per il miglior portiere,
Roberto Magagnin
Risultati:
∗
Omegna – Verbania:
3–1
∗
Borgomanero – Arona:
3–2
∗
Finale 3 – 4 posto: Verbania batte Arona
∗
Finale 1 – 2 poso: Omegna batte Borgomanero
ai calci di rigore.
Anno 5– Numero 3
Da settembre amplieremo la
rete di convenzioni, aprendone
altre anche sulle sedi di Arona e
Borgomanero.
Approfittiamo dell’occasione
per informarvi che il CRAL
sarà chiuso per ferie nel mese
di agosto e per augurare:
AGLI AMANTI DELLO SPORT:
NON MANCATE AL TORNEO DI TENNIS
OSPEDALIERO
CHE SI TERRÀ IL PROSSIMO SETTEMBRE.
LE ISCRIZIONI SONO APERTE
SINO AL 31 AGOSTO.
PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A
MASSIMILIANO BRUZZI
TEL. 0322 848515
OPPURE 334 3522608
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IN FORMA
Anno 5– Numero 3
TURISMO ACCESSIBILE
A cura del Centro Servizi per il
Volontariato
Tra le difficoltà di sempre, ma
con qualche opportunità in
più, i disabili vanno in vacanza
Estate tempo di vacanze.
Tempo di sognare località esotiche, progettare viaggi,
svagare la mente. Non per
tutti però le possibilità di fantasticare sui progetti estivi è altrettanto semplice e piacevole.
Per i 2 milioni e mezzo di persone con disabilità presenti in
Italia, spesso questo periodo
dell’anno rappresenta un momento critico. Spostamenti,
sistemazioni provvisorie, necessità di assistenza sanitaria… molte sono le voci a cui
trovare soluzione, prima di
poter riempire la valigia e mettersi finalmente in viaggio.
Fortunatamente sono sempre
più numerosi i segnali che
vanno nella direzione di una
maggior comprensione, soprattutto per quanto riguarda
l'abbattimento delle barriere
architettoniche e dei trasporti.
Frutto di un cambiamento nel-
la sensibilità sociale relativamente recente, l’accesso al tempo
libero e al settore turistico da una
nuova opportunità è diventato un
diritto, riconosciuto e tutelato da
numerose norme che ne agevolano la fruizione e lo sviluppo.
per ciascuna tipologia.
A questa nuova e crescente domanda ha immediatamente risposto il mercato, fiutando
un’imprevedibile nicchia da espandere, aprendo nuove vie e
ampliando il ventaglio di possibilità. Anche il Ministero del Turismo prima ed il Dipartimento del
Turismo poi, hanno sostenuto il
decollo di questa nuova assai
promettente fetta di mercato.
Il Ministero dell’Industria ha commissionato all’ENEA nel ’99 uno studio
sul turismo accessibile il cui rapporto
è stato pubblicato nel 2001 sul sito
del Dipartimento per il turismo. Dopo
questa prima fase, in cui timidamente
si è affermato il cambiamento, è seguito un periodo di grande vivacità.
Si sono moltiplicate le offerte, le proposte, le possibilità, gli studi
E’ stato avviato alla fine degli
Anni Novanta il progetto "Italia
per tutti", che ha visto il Ministero
del Turismo impegnato a sostenere un programma di informazione agli utenti ed un altro formativo per le imprese turistiche.
E’ così nata la guida Italia per
tutti, nella quale sono fornite informazioni alle imprese per saper correttamente accogliere
clienti con disabilità, tenendo
conto delle specifiche esigenze
A questo progetto hanno attivamente
contribuito le associazioni dei disabili
e i loro familiari nel prospettare i bisogni particolari sia per l’accoglienza
in strutture recettive, sia in quelle
della ristorazione.
nell’ambito del “turismo accessibile”.
Un fenomeno che ha dato modo anche alle persone più svantaggiate di
godersi una meritata vacanza. Internet, ancora una volta, sembra essere
il luogo privilegiato per trovare le migliori opportunità. Di seguito segnaliamo una selezione di siti utili per i
viaggiatori disabili alla ricerca di mete
e opportunità interessanti.
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IN FORMA
Anno 5– Numero 3
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Anno 5– Numero 3
AVB: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DI BORGOLAVEZZARO
A cura di Carmen Gatti, collaboratore Ufficio Relazioni Esterne
Con il motto: “Chi entra ha bisogno”, per sottolineare lo spirito di servizio e umiltà, nasce
l’Associazione Volontariato di
Borgolavezzaro (A.V.B.), fondata il 24 ottobre 1996 (presso
la “Sala delle Colonne” dello
storico Palazzo Longoni del
Comune) da Alessando Lovati,
ex vigile urbano del centro della
bassa novarese, con un gruppo
di uomini e donne volonterosi e
motivati, che senza nulla chiedere suppliscono spesso e volentieri alle carenze delle istituzioni.
La A.V.B., (nella fotografia sopra alcuni volontari) nata per il
semplice trasporto delle persone presso i vicini ospedali, oggi
offre un servizio completo, dalla
prenotazione di esami e visite
specialistiche al ritiro dei referti,
creando per ogni assistito una
cartella personalizzata, sempre
garantendo il diritto alla privacy,
d’obbligo in un settore delicato
come quello della sanità.
A Lovati, che nel 2004 ha lasciato l’incarico di presidente, è
succeduto Umberto Sommo,
pensionato, persona dotata di
grande generosità d’animo che
tutti i giorni si reca puntuale nella
sede dell’Associazione rendendosi disponibile verso coloro che
si trovano in situazioni di disagio
e difficoltà.
Al momento l’Associazione conta
21 consiglieri. Fanno parte del
consiglio direttivo, oltre al presidente, la vicepresidente Daniela
Linetti, la segretaria Paola Sommo, il cassiere Angelo Ferazzino,
e i revisori dei conti Franco Novelli e Rina Garbarino.
Attualmente la A.V.B. è arrivata
ad effettuare un notevole numero di trasporti giornalieri: nel 2005 il numero dei trasportati è stato
di 3.297.
Il servizio copre gli Ospedali di
Novara, Vercelli, Magenta, Borgomanero, Galliate e le sedi
dell’Azienda Sanitaria Locale 13
di Vespolate , Galliate e Novara.
Inoltre si occupa del trasporto
degli ospiti ricoverati nella Casa
di Riposo “Opera Pia Corbetta”.
Il trasporto è effettuato grazie ad
un pulmino “Ford” con capienza
di otto posti più un vano per una
carrozzina per disabili ed è stato
potenziato con l’acquisto di una
autovettura “Modus”, per meglio
rispondere alle esigenze degli
assistiti e ridurre il carico di lavoro degli autisti, che con turni settimanali percorrono ogni mese
circa 1800 chilometri. Entrambi i
mezzi sono stati acquistati grazie
alla generosità della comunità
borgolavezzarese, che riconosce
il prezioso servizio offerto
da ll’Associa zione,
all’interessamento del Comune,
dell’associazione “Novara ONLUS” e della Provincia.
Ad accompagnare gli anziani per
effettuare visite ed esami è sempre presente la figura di una assistente, dotata di particolare
sensibilità e altruismo, che oltre
ad occuparsi degli aspetti burocratici segue l’anziano durante la
prestazione specialistica incoraggiandolo e confortandolo.
La A.V.B. organizza, inoltre, alcune giornate dedicate alle persone anziane e non, come il
pranzo di Natale, la festa che si
tiene sul viale Curù e la
“Giornata dell’Anziano”.
Queste manifestazioni hanno il
fine di avvicinare quella parte
della popolazione, ormai non più
giovane, che ha difficoltà ha ritrovarsi e comunicare nella vita
caotica che ormai interessa anche un piccolo centro come Borgolavezzaro, sperando di offrire
loro momenti di svago ed allegria.
L’Associazione si occupa, inoltre, di adozioni a distanza, e precisamente in Burundi, e collabora con la parrocchia sostenendo
con contributi ed offerte le famiglie bisognose. Durante il periodo estivo, i volontari si occupano
anche della consegna a domicilio dei farmaci.
L’operato dei volontari può essere considerato, per la comunità
di Borgolavezzaro, un servizio
insostituibile. La A.V.B. vuol crescere e sperimentare nuove iniziative per rendere attiva la vita
dell’anziano e per continuare ad
assistere chi ne avesse necessità, nella speranza di inserire nel
gruppo forze nuove.
IN FORMA
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A cura di Michela Bossi
L’associazione onlus “La Scintilla”
di Borgomanero è on line.
E’ attivo da alcuni giorni il sito internet www.scintillaonlus.it: attraverso il proprio computer, dunque, si potrà accedere alle informazioni che riguardano
l’associazione che si occupa, da
anni, dell’assistenza ai malati terminali oncologici nel territorio del
Borgomanerese e dell’Alto Novarese.
Dalla home page del sito internet
si può accedere ai vari link suddivisi in:
∗ CHI SIAMO E DOVE OPERIAMO (la
storia della Scintilla nata ne 1991 ed attiva fino ad oggi sul territorio. Un’associazione che
vuole crescere per continuare a
dare una mano a chi ne ha bisogno)
∗ LE ATTIVITÀ E GLI OBIETTIVI
(curare, assistere, ascoltare e
parlare con i malati terminali,
nei momenti più difficili, sostenere le loro famiglie, affrontare
le difficoltà legate alla malattia)
∗ I VOLONTARI E IL CODICE DEONTOLOGICO (le regole fondamentali sulle quali si basa
l’attività quotidiana del volontario che impegna il suo tempo
libero in una missione molto
delicata)
∗ LA CARTA DEI DIRITTI DEL MALATO (il malato, nelle ultime
fasi della sua vita, ha diritti ben
precisi che il volontario della
Scintilla consoce e rispetta)
∗ CALENDARIO ED APPUNTAMENTI (manifestazioni, iniziative di
sensibilizzazione, spettacoli,
conferenze e convegni promossi dall’associazione per
farsi conoscere sul territorio)
∗ LINK UTILI (Asl, Regione Piemonte, Ministero della Salute
ecc.)
∗ Periodico informativo (il periodico “La Scintilla” permette di
approfondire il tema del dolore, attraverso dibattiti, lettere,
interventi. Non solo: sulle sue
pagine si possono conoscere i
volontari dell’associazione e
avvicinarsi a loro per iniziare
un cammino non facile, ma
utile per il prossimo che soffre.
Sul sito troverete i numeri pubblicati nel 2005 e l’ultimo numero del mese di maggio)
∗ C O M E
A I U T A R E
L’ASSOCIAZIONE: recapiti e riferimenti per devolvere eventuali
contributi all’associazione.
La Scintilla vuole crescere e lo
vuole fare attraverso i suoi volon-
Anno 5– Numero 3
tari, in modo da creare, sul territorio, una rete di servizi quanto
più possibile capillari, per arrivare laddove venga richiesto
l’intervento dell’associazione,
laddove ce ne sia bisogno, laddove ci sia un malato che chiede una mano, insieme alla sua
famiglia. Per farlo, servono nuove forze ad integrazione di quelle già esistenti e operative. Se
qualcuno fosse interessato a
dedicare qualche ora libera alle
tante persone che purtroppo
soffrono e ci chiedono di allungare una mano verso di loro, la
sede della Scintilla è a Villa Zanetta, in corso Sempione, a
Borgomanero.
IL CODICE DEONTOLOGICO DEL VOLONTARIO
1.
Il volontario opera per il benessere e la dignità della persona e per il bene comune, sempre nel rispetto dei diritti
fondamentali dell’uomo. Non cerca di imporre i propri valori morali.
2. Rispetta le persone con cui entra in contatto senza distinzioni di età, sesso, razza, religione, nazionalità, ideologia
o censo.
3. Opera liberamente e dà continuità agli impegni assunti ed ai compiti intrapresi.
4. Interviene dove più è utile e quando è necessario, facendo quello che serve e non tanto quello che lo gratifica.
5. Agisce senza fini di lucro anche se indiretto e non accetta regali o favori, se non di modico valore.
6. Collabora con gli altri volontari e partecipa attivamente alla vita della sua organizzazione. Prende parte alle riunioni
per verificare le motivazioni del suo agire, nello spirito di un indispensabile lavoro di gruppo.
7. Si prepara con impegno, riconoscendo la necessità della formazione permanente che viene svolta all’interno della
sua organizzazione.
8. E’ vincolato all’osservanza del segreto professionale su tutto ciò che gli viene confidato o di cui viene a conoscenza nell’espletamento della sua attività.
9. Rispetta le leggi dello Stato, nonché lo statuto ed il regolamento della sua organizzazione e si impegna per sensibilizzare altre persone ai valori del volontariato.
10. Svolge la propria attività permettendo a tutti di poterlo identificare. Non si presenta in modo anonimo, ma offre
garanzia che alle sue spalle c’è un’organizzazione riconosciuta dallo Stato.
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La Direzione Generale dell’A.S.L. n. 13
ringrazia il personale per la professionalità e competenza con la quale ogni giorno svolge la propria attività . Le segnalazioni qui riportate testimoniano la qualità eccellente dei servizi sanitari erogati
Lettera indirizzata al Direttore Struttura di Chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero di Borgomanero:
“Egregio dott. Sguazzini,
a nome di tutta la mia famiglia desidero ringraziare Lei e la sua équipe per le cure e per l’assistenza prestate a mia madre,
recentemente deceduta nel suo reparto.
La malattia della mamma era purtroppo senza speranza, ma il calore e l’umanità dimostrata da Lei e da tutti i suoi collaboratori, uniti ad una estrema competenza professionale, hanno contribuito a rendere le sue ultime settimane meno
terribili e hanno anche aiutato noi famigliari a vivere questo periodo in maniera più serena.
La prego di voler estendere il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza al dott. Binda, al dott. David e a tutto il
personale paramedico che opera nel reparto.
Distinti saluti.
Lettera firmata, 1° giugno 2006
Segnalazione telefonica all’Ufficio Relazioni Esterne del 5 luglio 2006
rivolta alla Struttura Poliambulatoriale di Oleggio
COMITATO DI REDAZIONE
Direzione
Mario Minola
Arabella Fontana
Carlo Marino
Direttore Responsabile:
Elena Vallana
Coordinatori Redazione:
Luca Maglione
Maurizio Robberto
Redazione:
Andrea Bertaccini
Maurizia Brusati
Alberta Paggi
Raffaella D'Andretta
Vania Del Caldo
Edoarda Dell'Acqua
Carmen Gatti
Carlo Prelli
Barbara Schietti
Claudio Teruggi
“Il Signor C.M. segnala l’alta professionalità dimostrata dalla dott.ssa Carabelli, che opera presso il Poliambulatorio di Oleggio del Distretto di Arona, in quanto grazie ad una tempestiva diagnosi ha consentito di intervenire prontamente con intervento chirurgico evitando all’utente di correre
gravi rischi per la salute.
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In Forma - ASL 13 Novara