IASMA Notizie Periodico di cultura e di informazione tecnico-scientifica della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige Agosto 2008 3 n. 2008 Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore editoriale: Giovanni Gius - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002 A L L ’ I N T E R N O Europa in campo LA POLITICA AGRICOLA COMUNE IN TELEVISIONE E IN RADIO GIANCARLO ORSINGHER È con il titolo “Europa in campo” che è partita a metà luglio -su TCA/ Trentino TV per quanto riguarda il piccolo schermo e su RTT per la radio, l’iniziativa multimediale di informazio- ne sulla PAC, che Europe Direct Alpi si è vista approvare dalla Direzione generale “Agricoltura e sviluppo rurale” della Commissione europea in seguito alla presentazione lo scorso novembre di uno specifico progetto nell’ambito dell’invito a presentare proposte sul “Sostegno a favore di azioni di informazione nel settore della politica agricola L’OPINIONE Una riforma per le sfide del nostro tempo continua a pag. 2 2 Europa in campo Una riforma per le sfide del nostro tempo Record di presenze al Congresso RESEE 3 Le novità della condizionalità 2008 Attività di ricerca sulla malattia degli scopazzi del melo La Grappa Giochi della chimica 4 MelaBevoGold Seminari e convegni Recensioni Envirochange CAMBIAMENTO GLOBALE E GESTIONE SOSTENIBILE DELL’AGRICOLTURA IN UN AMBIENTE MONTANO AD ELEVATA ANTROPIZZAZIONE ILARIA PERTOT GIANLUCA SALVATORI In questa legislatura, che si sta chiudendo, il sistema provinciale della ricerca ha attraversato un processo di profondo rinnovamento. I suoi due più antichi e prestigiosi attori, l’Istituto agrario di San Michele all’Adige e l’Istituto trentino di cultura, giuridicamente due enti funzionali della Provincia autonoma, sono diventati la Fondazione E. Mach (a cui è stato ricondotto anche il Cea-Centro di ecologia alpina del Monte Bondone) e la Fondazione Bruno Kessler. È stato quindi sottoscritto un nuovo contratto provinciale di settore, primo esempio del suo genere in Italia. Il cambiamento era nell’aria, ed era in qualche modo dovuto: per comprenderne fi nalità e contenuti è necessario considerare quel fenomeno, prodotto in sostanza dall’avvento continua a pag. 2 Negli ambienti montani ad elevata antropizzazione come il Trentino, i mutamenti socio-economici ed ecologici sono sempre più rapidi. Questo dinamismo, unito agli effetti del presunto cambiamento climatico, potrebbe alterare la distribuzione delle specie esistenti, incrementare l’invasione di specie esotiche e cambiare la destinazione d’uso del suolo. Le aree montane forniscono risorse, incluse acqua, energia, cibo, prodotti alimentari e luoghi per il turismo, ad almeno metà dell’umanità, ma sono, al contempo, sistemi intrinsecamente fragili in quanto la globalizzazione contribuisce alla loro marginalizzazione e ne riduce la competitività. Ciò nonostante l’agricoltura continua a giocare un ruolo vitale nell’economia di queste aree. Il cambiamento climatico e la globalizzazione rappresenteranno una sfida molto importante per il futuro dell’agricoltura trentina. Per non lasciare impreparati di fronte a possibili scenari futuri, la Fondazione Edmund Mach ha proposto, in collaborazione con altre istituzioni trentine ed straniere, un importante progetto di ricer- ca che è stato recentemente fi nanziato dalla Provincia di Trento. Il progetto vede la partecipazione, oltre che della Fondazione Edmund Mach, anche della Fondazione Bruno Kessler, dell’Università degli studi di Trento, del Politecnico Federale di Zurigo in Svizzera e del Volcani Center in Israele. L’obiettivo globale di questo progetto è quello tradurre la conoscenza sul cambiamento climatico già esistente su ampia scala, in scenari economici a livello locale. Gli obiettivi più specifici del progetto sono: - l’identificazione dei metodi più adattati alla valutazione dell’impatto del cambiamento climatico in agricoltura a livello regionale, con particolare riguardo alla qualità e alla difesa delle colture; - la valutazione degli impatti biofisici e socio-economici del cambiamento climatico; - la valutazione degli assestamenti spontanei e delle strategie di adattamento al cambiamento globale; - la valutazione della sostenibilità economica, ambientale e sociale delle strategie di adattamento. 2 IASMA Notizie Agosto 2008 orizzonti ed è dedicata ad una breve presentazione della situazione agricola in ognuno degli Stati membri dell’Unione europea. Europa in campo LA POLITICA AGRICOLA COMUNE IN TELEVISIONE E IN RADIO 2. Programma radiofonico Anche in questo caso 40 puntate settimanali di circa 3 minuti ciascuna, in onda su RTT-La radio, sempre nel periodo luglio 2008-maggio 2009. Tre rubriche fisse però con una variante rispetto al programma televisivo: rimangono le parti sulla PAC e sul Piano di Sviluppo rurale del Trentino, ma al posto dell’agricoltura nei diversi paesi UE abbiamo una breve rassegna con le principali notizie agricole, rurali e ambienta di attualità provenienti da Bruxelles. GIANCARLO ORSINGHER segue da pag. 1 comune”, annualmente pubblicato dall’esecutivo di Bruxelles. Su 123 progetti complessivamente presentati da soggetti dei 27 Stati membri, la Commissione ne ha approvati 38, tra i quali appunto il nostro. L’invito pubblicato lo scorso anno dalla Commissione europea dava la priorità a progetti rivolti non solo agli agricoltori, bensì ai cittadini in generale e ritenendo particolarmente interessanti le iniziative che combinassero diverse modalità di informazione, prendendo possibilmente in considerazione anche i mezzi di comunicazione di massa. È nata così l’idea di un progetto che cercasse di portare l’informazione europea sulle tematiche agricole e rurali al maggior numero possibile di cittadini della nostra provincia, e non solo. È stato naturale pensare quindi a radio, televisione, Internet ed è nato “Europa in campo” che si articola in cinque parti: 1. Programma televisivo 40 puntate settimanali di 6 minuti ciascuna, in onda sull’emittente TCA-Trentino TV a partire da metà luglio sino ad inizio maggio 2009 (con una sosta nel periodo natalizio), imperniate su tre rubriche fisse. La IN TV E IN RADIO In TV TCA - Trentino TV e SKY canale 930 venerdì ore 18.50 in replica sabato ore 13.50 lunedì ore 22.20 giovedì ore 14.20 In Radio RTT La Radio sabato ore 8.40 in replica domenica ore 11.40 Record di presenze al Congresso RESEE prima riguarda la presentazione in ogni puntata di un diverso aspetto della politica agricola comune: dalla sua evoluzione dagli anni Cinquanta ad oggi, a come essa è gestita, per passare alla presentazione del disaccoppiamento, della modulazione, della condizionalità e via dicendo. La seconda rubrica è invece imperniata sul livello locale, con l’illustrazione di volta in volta di una misura del Piano di Sviluppo Rurale 20072013 della Provincia Autonoma di Trento o di un progetto realizzato in Trentino nell’ambito della programmazione 2000-2006. La terza e ultima parte ha l’obiettivo di allargare gli 3. Newsletter Ogni due settimane sarà prodotta una newsletter elettronica che riporterà riferimenti e approfondimenti delle notizie andate in onda in radio, oltre ad altre informazioni legate al tema della Politica Agricola Comune. La newsletter sarà disponibile sulle pagine del progetto “Europa in campo” attivate sul sito di Europe Direct Alpi (http://europedirect. iasma.it) e sarà inviata via email a chi ne farà richiesta all’indirizzo [email protected]. 4. Concorso Si è pensato anche ad un modo sim- patico per avvicinare ulteriormente i cittadini alle tematiche della politica agricola comune: un piccolo concorso che premierà settimanalmente con dei gadget europei (cappellini, ombrelli, chiavette USB, opuscoli, ecc.) due nominativi estratti a sorte tra coloro che risponderanno esattamente alla domanda sull’agricoltura europea che sarà proposta in chiusura di ogni puntata dei programmi radiofonico e televisivo. La risposta dovrà essere inviata esclusivamente via posta elettronica all’indirizzo del progetto [email protected]. Un ulteriore e ancora più stimolante aspetto del concorso è dato dal fatto che le dieci persone che al termine delle puntate risulteranno essere state le più assidue nel rispondere alle domande settimanali saranno premiate nel mese di maggio con un viaggio di istruzione a Bruxelles per conoscere dal vivo le istituzioni comunitarie. 5. Pagine web Nell’era di Internet non possono mancare delle specifiche pagine web, raggiungibili dal sito di Europe Direct (http: europedirect.iasma.it). Oltre ai numeri della newsletter già pubblicati, queste conterranno gli aggiornamenti sul progetto, i files scaricabili con le puntate dei programmi televisivi e radiofonici e i risultati del concorso a premi. L’OPINIONE Una riforma per le sfide del nostro tempo GIANLUCA SALVATORI SILVIA CESCHINI segue da pag. 1 Quarantaquattro istituti provenienti da otto Stati europei hanno partecipato dal 13 al 16 maggio, a San Michele all’Adige, al 9° Congresso della Rete europea delle scuole specializzate in viticoltura ed enologia. L’appuntamento, a cadenza biennale, succede a “Bordeaux 2006” e “Balatonfuered 2004” ed è stato organizzato dall’Istituto Agrario con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, la collaborazione del Consiglio provinciale e delle aziende vitivinicole del territorio. Oltre 200 i delegati tra studenti, docenti e presidi provenienti da Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia, Spagna, Svizzera ed Ungheria per un evento che ha registrato un vero e proprio record di partecipazione. La Rete delle scuole enologiche, fondata nel 1990, a Beaune, in Francia, su iniziativa di alcuni presidi e operatori scolastici del settore, si propone di collaborare in diversi campi, scambiare esperienze didattiche e di ricerca, supportarsi nel reperire tirocini pratici in ogni parte d’Europa. La prima giornata del congresso è stata dedicata al convegno “Tradizione e innovazione in viticoltura ed enologia” dove autorevoli esperti provenienti dalle principali università italiane hanno affrontato i temi riguardanti la riforma dell’organizzazione comunitaria dei mercati del vino, le nuove politiche in tema etichettatura dei vini da tavola, l’innovazione e la tradizione nel processo continua a pag. 4 della globalizzazione, che va sotto il nome di “competizione territoriale”. Parliamo di quel confronto a tutto campo fra aree regionali, oltre che fra sistemi-paese, il quale ha mandato in pensione le vecchie confl ittualità “novecentesche” fra capitale e lavoro e sta oggi mettendo in crisi istituti che sembravano immarcescibili, come ad esempio la settimana lavorativa di 40 (e anche meno) ore. Tutto ciò non poteva ovviamente non produrre effetti anche nel campo della ricerca, che pure costituiva - e costituisce - uno dei punti di forza del Trentino. Questi, dunque, in sintesi, gli obiettivi della riforma: fare della ricerca una realtà più efficiente, più agile, soprattutto più capace di accompagnare e orientare le scelte strategiche del Trentino, quelle intorno alle quali raccogliere l’impegno sia degli attori istituzionali sia delle realtà imprenditoriali e della società nel suo complesso, per fare di questo territorio una vera e propria “comunità competitiva”. Va detto che il nostro impegno non si è esaurito con il varo della riforma: il proces- so che è stato messo in moto è destinato a continuare e, ci auguriamo, a crescere strada facendo. Ciò vale sia per le scelte strategiche su cui orientare le attività di ricerca - pensiamo soprattutto al settore ambientale - sia per le politiche relative alle risorse umane, alla sua valorizzazione e sensibilizzazione. Su questo secondo terreno, in particolare, siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto con il varo del contratto provinciale della ricerca, che ha rappresentato qualche cosa di assolutamente nuovo nello stesso panorama nazionale. Sul piano dei contenuti, la Fondazione E. Mach si trova in una posizione per certi versi di vantaggio, considerato che il legame con il territorio e le sue vocazioni l’Istituto di San Michele ce l’ha nel suo Dna. Le sfide che ha deciso di affrontare negli ultimi anni, però - compresa quella del sequenziamento del genoma del melo - la collocano già ora su posizioni molto avanzate rispetto al panorama internazionale. Ed il Trentino con essa. Il tema dell’autonomia della ricerca va posto in questo quadro di assoluta eccellenza. L’inter- vento della Provincia autonoma deve tenerne conto: uno dei principi fondamentali della riforma è infatti quello di consentire alle fondazioni di “aprire” ad interlocutori, diversi, anche sul piano dei fi nanziamenti, scegliendo in piena autonomia il bilancia- i migliori studenti e i migliori ricercatori delle nostre università guardano con sempre maggiore attenzione a quegli scenari di ricerca - spesso per loro natura interdisciplinari - che consentono di arrivare al cuore dei grandi interrogativi del nostro tempo. Energia pulita, risoluzione delle crisi alimentari, effetto serra: sono questi temi a ricevere una sempre maggiore attenzione. Il Trentino può dare un suo importante contributo. mento che si ritiene più corretto. Ciò non è in contrasto con la necessità, da parte del Governo provinciale, di pianificare le strategie di sviluppo del proprio territorio. Pensiamo anzi che per la ricerca confrontarsi con il quadro delle politiche di sviluppo provinciale - e di riflesso con quello extraprovinciale - rappresenti anzi un’opportunità. Il tempo della dicotomia “ricerca di base-ricerca applicata” è scaduto da un pezzo: oggi gli stessi giovani talenti, Energia pulita, risoluzione delle crisi alimentari, effetto serra: sono questi temi a ricevere una sempre maggiore attenzione. Il Trentino - con il suo sistema della ricerca, con la Fondazione E. Mach in primis - può dare un suo importante contributo, con riferimento almeno ad alcuni di essi. Gianluca Salvatori Assessore alla programmazione, ricerca e innovazione Provincia autonoma di Trento IASMA Notizie Agosto 2008 Le novità della condizionalità 2008 MICHELA DALPIAZ La condizionalità è un concetto introdotto con la Riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC) attraverso il Regolamento CEE 1782/03. Entra in vigore all’inizio del 2005 e attualmente è a “pieno regime”, coinvolgendo le aziende agricole che intendono accedere agli aiuti comunitari. Queste sono tenute ad assicurare il rispetto di una serie di impegni nel campo della salvaguardia dell’ambiente, della salute e sicurezza pubblica e animale, del benessere animale e della corretta gestione agronomica e ambientale dei terreni. Quello che può sembrare una serie di vincoli, va in realtà visto con un‘ottica positiva come valorizzazione e sviluppo del settore agricolo, un’opportunità economica per tutte le aziende. Gli impegni vanno rispettati al fine di evitare di incorrere in sanzioni o riduzioni dei pagamenti. Anche quest’anno si aggiorna con alcune novità che riguardano i Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e le Buona Condizioni Prossimamente verranno recapitate le nuove schede relative a novità ed aggiornamenti sulla nuova normativa. Agronomiche e Ambientali (BCAA). Per quanto riguarda i Criteri di Gestione Obbligatori, disposizioni di legge già in vigore e derivanti dall’applicazione di corrispondenti disposizioni comunitarie, non vi sono particolari novità. L’attenzione viene posta per gli atti A1 e A5 relativi alle normative “Uccelli” e “Habitat”: vengono ampliate le zone di riferimento, denominate Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciali (ZPS) e ridefiniti i criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione e alle zone di protezione speciale. Rimangono invariati invece gli altri criteri di gestione obbligatori, relativi alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento da sostanze pericolose, all’identificazione e registrazione degli animali, al divieto di impiego di sostanze ormoniche, alla sicurezza alimentare, alla notifica delle malattie, al benessere animale e all’utilizzo di prodotti fitosanitari. Le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA) sono stabilite a livello nazionale per garantire il raggiungimento dei quattro obiettivi decisi dall’Unione Europea: protezione del suolo, mantenimento della sostanza organica del suolo, protezione della struttura del suolo e mantenimento dell’ecosistema e non deterioramento degli habitat. La novità riguardano la norma 3.1 che regola il deflusso delle acque superficiali e la norma 4.1 sui pascoli permanenti, mentre viene introdotta la norma 2.2 riguardante l’avvicendamento delle colture. La norma 3.1, al fine di evitare il deterioramento della struttura del suolo, prevede l’esecuzione delle lavorazioni del terreno in condizioni di umidità appropriate (stato di “tempera”) ed un uso adeguato delle macchine. Per quanto riguarda invece la norma 4.1 viene previsto il rispetto della densità di bestiame per ettaro di superficie pascolata, con il carico massimo fissato in 2 UBA per ettaro all’ anno, mentre il carico minimo è fissato in 0,2 UBA per ettaro all’ anno. L’introduzione della nuova norma 2.2 è quello di favorire l’avvicendamento delle colture sullo stesso appezzamento di terreno agricolo, al fine di mantenere il livello di sostanza organica del suolo e di salvaguardare la sua struttura. Per questo la norma prevede che non potranno avere una durata superiore a 5 anni le monosucessioni dei seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, avena, orzo, miglio, scagliola farro, mais e sorgo. È concessa deroga nel caso in cui si è in grado di dimostrare il mantenimento del livello della sostanza organica, mediante analisi del terreno, in uno degli anni del periodo di monosucessione e dopo il raccolto del cereale coltivato nel “periodo di deroga”. Ricordando a tutti che gli aiuti comunitari legati alla condizionalità sono quelli relativi ai premi della PAC (domanda unica per seminativi, zootecnia, oliveti, tabacco, zucchero, latte) e ai contributi erogati sul Piano di Sviluppo Rurale, prossimamente verranno recapitate le nuove schede relative a novità ed aggiornamenti della Condizionalità per l’anno 2008. La Grappa FLAVIO PINAMONTI BRUNO PILZER La distillazione è una pratica molto nota alla popolazione trentina: essa infatti da quasi due secoli rappresenta una vera e propria fonte di sostentamento per molte famiglie, soprattutto in alcune valli laterali. L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige si è sempre occupato di distillazione, così come di tutte le altre attività agricole, contribuendo ad approfondire le conoscenze relative alla preparazione delle materie prime (vinaccia e purea di frutta) e ad affinare la tecnica distillatoria, in modo da migliorare le caratteristiche qualitative dei prodotti finiti. Tali attività di ricerca e di laboratorio dal 1985 sono state implementate anche da una vera e propria distilleria, dove l’attività produttiva consente di estendere alcune verifiche sperimentali su scala reale. I prodotti della distilleria dell’Istituto Agrario vengono valorizzati anche commercialmente e vanno ad affiancare l’ampia gamma di vini da sempre presenti sul mercato. Si tratta di poche migliaia di bottiglie che rappresentano comunque in modo completo il panorama grappicolo provinciale (dieci grappe di monovitigno, una grappa mista trentina, un’acquavite invecchiata di vino e cinque acquaviti di frutta). Va precisato che la distilleria lavora solo materie prime di propria produzione e, cercando di tenere fede al binomio tradizione-innovazione, continua a sviluppare tecnologicamente il proprio impianto Attività di ricerca sulla malattia degli scopazzi del melo SELEZIONI REGIONALI WOLFGANG JARAUSCH Germania. Sono state riscontrate delle differenze genetiche fra le popolazioni di psillidi che possono spiegare queste differenze. Un’altra via importante di trasmissione della malattia sono gli innesti radicali che si formano naturalmente. Dopo aver chiarito il ciclo biologico degli psillidi vettori sono state verificate le strategie di controllo attualmente consigliate nella pratica. La resistenza genetica agli scopazzi è stata trovata nel melo apomittico selvatico Malus sieboldii e i suoi ibridi sono stati utilizzati nei programmi di miglioramento genetico incrociandolo con i portainnesti nanizzati come l’M9. L’obiettivo è quello di sviluppar portinnesti resistenti agli scopazzi di elevato valore agronomico per l’ambiente trentino. Dal 2001 sono stati prodotti più di 3000 semenzali che sono stati sottoposti ad analisi genetiche (micro-satelliti) per ricercare la progenie ricombinante a bagnomaria tipo Tullio Zadra. Lo stesso impianto viene utilizzato anche per verifiche tecnico-sperimentali su particolari materie prime quali vecchie varietà frutticole, piccoli frutti, castagne, vinaccia di vecchi vitigni, ecc. Al fine di rafforzare il ruolo propositivo della propria distilleria i vertici della Fondazione E. Mach, Istituto Agrario hanno stanziato ulteriori investimenti, finalizzati ad integrare l’attuale impianto con una nuova colonna demitilante e ad introdurre una seconda linea di lavorazione di piccole dimensioni, più adatta a cicli di lavorazione su ridotte quantità di materie prime. Tali nuovi investimenti consentiranno inoltre di ampliare l’attuale distilleria e di creare un vero e proprio polo che rappresenti un punto di riferimento per tutte le altre distillerie trentine e per l’Istituto Tutela della Grappa. Giochi della chimica SCOPAZZI DEL MELO - APPLE PROLIFERATION: SMAP In seguito alla importanza assunta dalla malattia degli scopazzi del melo in Trentino, a partire dal 2001 si è dato avvio presso IASMA ad un progetto di ricerca interdisciplinare che prevedeva anche il coinvolgimento di due istituti di ricerca tedeschi. Gli obiettivi erano: - comprendere l’epidemiologia della malattia in Trentino per meglio valutare il rischio; - stabilire delle soluzioni di breve periodo per controllare la trasmissione tramite insetti vettori; - trovare una soluzione definitiva mediante lo sviluppo di materiale vegetale geneticamente resistente alla malattia. La psilla Cacopsylla picta è stata identificata quale maggior vettore del fitoplasma agente della malattia sia in Trentino che Germania. Un altro psillide, Cacopsylla melanoneura, è risultato trasmettere sperimentalmente la malattia in una sola circostanza in Trentino, ma mai in 3 non - apomittica. I ricombinanti sono state sottoposti allo screening per la loro resistenza alla malattia in campo. I risultati preliminari attestano che la resistenza può essere ereditata con successo da una parte della progenie. Per accelerare la selezione del materiale resistente è stato messo a punto un sistema di screening in vitro e sono stati ricercati dei marcatori molecolari da utilizzarsi nel breeding assistito. La valutazione agronomica dei portainnesti resistenti nelle condizioni trentine è iniziata nel 2005. Ulteriori attività di ricerca saranno focalizzate sulla miglior comprensione delle basi genetiche della resistenza. Wolfgang Jarausch RLP AgroScience di Neustadt, AlPlanta - Institute for Plant Research ADRIANA BIANCHI Anche quest’anno l’Istituto Tecnico Agrario ha partecipato con successo alle selezioni regionali dei Giochi della Chimica che si sono svolte a Trento il 10 maggio 2008 e che hanno visto la partecipazione di circa 200 studenti. I Giochi della Chimica, manifestazione nazionale patrocinata dal Ministero della Pubblica Istruzione, sono organizzati dalla Società Chimicontinua a pag. 4 4 IASMA Notizie Agosto 2008 Congresso RESEE Giochi della chimica segue da pag. 2 segue da pag. 3 di vinificazione, i principi base della moderna viticoltura. Nella seconda giornata i congressisti hanno visitato le aziende vitivinicole del territorio trentino mentre nella giornata conclusiva hanno incontrato i rappresentanti delle istituzioni politiche ed economiche del Trentino. Le opere di viticoltura ed enologia più importanti custodite dalla biblioteca dell’Istituto Agrario sono state esposte nell’ambito di questo congresso, assieme alle fotografie che ripercorrono i grandi momenti e i personaggi che hanno caratterizzato la storia dell’Istituto di San Michele. Nel corso del congresso è stata inaugurata, inoltre, la vetrina Resee: la bacheca enologica contenente 44 bottiglie di vino rappresentative delle scuole partecipanti, con l’opera in rame soffiato realizzata da Mastrosette. Il congresso ha consentito di rinsaldare la forte collaborazione che esiste ormai da decenni tra l’Istituto Agrario e alcune di queste scuole e che si concretizza con scambi didattici e tirocini pratici per gli studenti dell’ultimo anno di corso e per i neodiplomati. Dal 1958, primo anno di attivazione dell’Istituto Tecnico Agrario, ad oggi, sono 2000 gli studenti che hanno partecipato ai tirocini su un totale di oltre 2500 diplomati. Il primo tirocinio didattico (tra i primi anche in Italia) risale al 1959 ed è quello che lega l’Istituto di San Michele con le scuole di agricoltura dell’Allgäu, in Germania. E quest’anno si celebra la 49esima edizione di questa esperienza che ha coinvolto fino ad oggi più di 1500 studenti, una tra le iniziative formative all’estero più consolidate, avviata quando presidente dell’Istituto Agrario era Bruno Kessler. Accanto al soggiorno lavorativo nelle moderne stalle dell’Allgäu (Baviera), vanno ricordati i tirocini pratico-linguistici con la scuola professionale di Rotholz, Gleisdorf, Klosterneuburg (Austria), Forchheim, Weinsberg, Wiesbaden, Oppenheim (Germania), ma anche con le scuole del Galles e della Francia. Buoni sono i rapporti anche con le scuole di Porec (Istria), Balatonfuered (Ungheria), t’Vanck (Olanda) e Bytom (Polonia). S.C. ca Italiana e sono validi per la selezione della rappresentativa italiana alla XXXX Olimpiade internazionale della Chimica che avrà luogo nel luglio 2008 a Budapest (Ungheria). La manifestazione è aperta a studenti di tutte le scuole superiori e si articola in tre distinte classi di concorso: la classe A, riservata in maniera indifferenziata agli studenti del biennio della SEMINARI E CONVEGNI PORTE APERTE A NAVICELLO Mercoledì 27 agosto 2008 con inizio alle ore 9.00 presso l’azienda Navicello a Rovereto, saranno presentate le esperienze sperimentali di interesse viticolo in corso presso l’azienda di Navicello e in Vallagarina. Il programma prevede, dopo il saluto delle autorità, l’esposizione dei vari interventi; al termine delle singole relazioni sono previsti alcuni minuti per la discussione. L’incontro prosegue con la visita ai campi sperimentali e alle macchine per i trattamenti. A conclusione della giornata è previsto un rinfresco. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare. DAL BOSCO, NON SOLO LEGNO Convegno promosso da AQA Certificazioni Il giorno 3 settembre 2008 si terrà a San Michele all’Adige presso l’Aula Magna della Fondazione E. Mach il convegno “Dal Bosco, non solo legno”, organizzato da AQA Certificazioni. Obiettivo della giornata è far conoscere i prodotti forestali non legnosi grezzi (es. castagne, funghi,…) e trasformati (es. birra di castagne, mugolio…) e le loro potenzialità ed opportunità di utilizzo nelle varie filiere, non solo in quella forestale. Saranno presentati casi aziendali. La partecipazione è gratuita ed è rivolta a tutte le parti interessate alla promozione territoriale: proprietari forestali pubblici e privati, aziende di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti, professionisti, istituzioni ed enti di promozione turistica. Per maggiori informazioni Tel. 0461.615322 - http://www.aqacertificazioni.com PROGETTO PILOTA PER LE MALGHE La Fondazione E. Mach - IASMA e la Federazione provinciale allevatori di Trento hanno attivato un progetto per controllare il problema della mastite nelle malghe del Trentino. Lo studio, finanziato dal Dipartimento agricoltura e alimentazione della Provincia autonoma di Trento e realizzato in collaborazione col Dipartimento di patologia animale dell’Università di Milano, coinvolgerà 150 vacche da latte provenienti dalle venti aziende che conferiscono animali per l’alpeggio su Malga Juribello. SUL BONDONE LA RETE MONDIALE DI RICERCA SUI GAS SERRA Alle Viote del Monte Bondone si sono incontrati una ventina di ricercatori di diverse università europee, statunitensi e canadesi che si occupano di grandi progetti di ricerca del pianeta relativi allo studio dei gas serra. La rete Specnet per lo studio dei flussi di carbonio coinvolge Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Germania, Austria, Spagna, Turchia ed Italia e tra i nuovi gruppi di ricerca che hanno aderito negli ultimi anni ci sono anche i ricercatori della Fondazione E. Mach e della NASA. S.C. scuola secondaria superiore, la classe B riservata agli studenti del successivo triennio che frequentano tutti gli istituti ad esclusione del triennio degli I.T.I per chimica industriale, chimica nucleare ed altri corsi equipollenti che confluiscono invece nella classe C. Gli studenti dell’Istituto Agrario che hanno partecipato alla classe di concorso A sono Mirco Dal Rì e Umberto Pilati, frequen- tanti la classe II del corso sperimentale ad indirizzo viticoloenologico. Si sono classificati rispettivamente al terzo e quarto posto. Alla classe di concorso B ha partecipato invece Elena Marcolla frequentante la classe IV del corso ad indirizzo agro-alimentare che si è classificata al quinto posto nella graduatoria generale. A.B. MelaBevoGold ASSOCIAZIONE COOPERATIVA SCOLASTICA MICHELE COVI Nel corso dell’anno formativo 2007/08 gli studenti della classe III della Formazione Professionale - Scuola per imprenditori agricoli hanno aderito al progetto promosso dalla Federazione trentina della Cooperazione - Ufficio Educazione Cooperativa, aderendo al contempo anche alla XVII edizione del concorso scolastico “Idee e progetti di nuove imprese cooperative”. Sotto la guida dell’insegnante tecnico pratico Denises Cristan, la classe ha costituito un’Associazione cooperativa scolastica denominata MelaBevoGold avente ad oggetto sociale la produzione e vendita di succo di mela. Elette le cariche sociali, dotatasi di un marchio identificativo, di un piano di marketing, di un sito web e di un piano d’azione per l’anno formativo 2007/08, la cooperativa ha svolto la propria attività producendo del succo di frutta che è stato proposto in occasione delle udienze generali scolastiche e della Fiera dell’agricoltura del 1° maggio a Cles. Il 27 maggio presso la Sala della Cooperazione a Trento sono stati presentati e premiati i progetti cooperativi realizzati da varie scuole superiori trentine: alla classe è stato attribuito il Primo premio assoluto dell’importo di 1500,00 euro, quale contributo per un viaggio d’istruzione in una realtà cooperativa europea. Consegnato da Franco Panizza Assessore alla Coo- perazione, il premio è stato attribuito per le seguenti motivazioni: - per aver strutturato un progetto equilibrato e ricco d’implicazioni etiche, professionali e solidaristiche; - per aver realizzato un’esperienza cooperativa che ha arricchito gli studenti sviluppando competenze tecnico operative, professionali e culturali; - per aver realizzato in modo innovativo il rapporto di alternanza scuola - lavoro. RECENSIONI I Galliformi alpini e la Lepre bianca della Valle Brembana Il libro è il frutto di un lavoro di ricerca svolto per 11 anni, in Valle Brembana, su importanti e delicate specie alpine: Forcello, Coturnice, Pernice bianca, Francolino, Cedrone e Lepre bianca. Soprattutto sulle prime due specie, i risultati hanno permesso di individuare alcuni indici di popolazione (consistenza, densità, trend, distribuzione), alcuni fattori ecologici (variazione dell’habitat), alcuni fattori biologici (stato di salute, alimentare e genetico). Questi dati sono di rilevante importanza per poter mettere in atto concrete azioni di tutela e di gestione. Il Progetto è stato realizzato mediante la collaborazione di circa 200 rilevatori che, durante i censimenti primaverili ed estivi, hanno osservato quasi 35.000 animali ed hanno effettuato numerosi “recuperi ambientali” ed inoltre col contributo professionale di una decina di ricercatori, alcuni dei quali dell’Università degli Studi di Udine e di Padova. La ricerca e la pubblicazione sono state finanziate dal “Comprensorio” che gestisce la risorsa faunistica della valle. Il curatore dell’opera da oltre venti anni studia queste specie, ha già pubblicato lavori scientifici, ha collaborato con alcuni Organismi di ricerca, tecnici e Associazioni, ha effettuato numerose attività formative e divulgative. Lavora all’Istituto Agrario di San Michele, ha svolto attività di ricerca e attualmente è docente di biologia e coordina l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente. A cura di I. Artuso, Comprensorio Alpino Valle Brembana (BG), 528 p., formato A4, ill. Il volume è consultabile presso la Biblioteca della Fondazione E. Mach. Chimica viticolo-enologica con elementi di genetica e genomica della vite Il volume, curato da autorevoli specialisti del settore, si prefigge lo scopo di fornire una sintesi organica dei principali argomenti afferenti alla chimica viticolo-enologica, partendo, dagli aspetti viticoli ed in particolare da quelli che influenzano la composizione chimica dell’uva, per poi affrontare l’argomento dei composti principali e secondari del mosto, quelli dei biochimismi delle fermentazioni, dell’evoluzione del vino giovane e dei processi di invecchiamento. L’attività svolta presso la Fondazione E. Mach, relativamente alle scoperte nell’ambito della genomica viticola, fa da corredo all’intera opera. A cura di M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F. Spagnolli, REDA_Edizioni, Torino (246 p., ill.) Per gli approfondimenti sulle notizie pubblicate e sulle modalità di ricevimento della rivista IASMA Notizie, scrivere a [email protected] IASMA Notizie n. 3 - Agosto 2008 - DIRETTORE EDITORIALE Giovanni Gius - DIRETTORE RESPONSABILE Michele Pontalti - REDAZIONE Marina Monfredini HANNO COLLABORATO Silvia Ceschini, Ilaria Pertot, Giancarlo Orsingher, Michela Dalpiaz, Flavio Pinamonti, Bruno Pilzer, Wolfgang Jarausch, Adriana Bianchi, Michele Covi DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE Fondazione E. Mach, San Michele all’Adige (TN), Via E. Mach 1 - FOTOGRAFIE Archivio Fondazione Edmund Mach PROGETTO E REALIZZAZIONE GRAFICA Palma & Associati - STAMPA Tipografia Esperia