NEV - NOTIZIE EVANGELICHE
protestantesimo - ecumenismo - religioni
9 aprile 2008
settimanale - anno XXIX - numero 15
* EDITORIALE: La testimonianza universale dei martiri, di Fulvio Ferrario
* Germania. Creazionismo a scuola? No grazie.
* Libertà religiosa. Un appello delle confessioni che hanno firmato le Intese
* Ecumenismo. Migrazioni in Europa al meeting dei Consigli nazionali di chiese a Palermo
* Martin Luther King. Le iniziative degli evangelici italiani per i 40 anni dalla morte
* Antimafia. A Palermo una giornata in memoria di Pietro Valdo Panascia
* Etica. A Firenze un ciclo di conferenze sulla fine della vita
* TELEGRAFO: Notizie in breve
* APPUNTAMENTI
* SCHEDA: “Disegno intelligente” tra scienza, politica e teologia
EDITORIALE
La testimonianza universale dei martiri
di Fulvio Ferrario, docente di teologia sistematica alla Facoltà valdese di teologia di Roma
Benedetto XVI ha celebrato il quarantesimo anniversario della Comunità di S. Egidio nella chiesa
romana di S. Bartolomeo, dedicata alla memoria dei martiri della fede del XX secolo.
Nell’occasione, egli ha svolto un’importante riflessione sul tema appunto del martirio,
sottolineandone la centralità. “Martire”, come si sa, significa, alla lettera, “testimone”: in particolare,
il termine è passato a indicare chi ha reso testimonianza con il proprio sangue. Il martirio è una
vera e propria dimensione della vita della chiesa: vi è una testimonianza resa a Dio perché, alla
sua base, vi è la martyria resa da Dio stesso, Cristo crocifisso. La chiesa di S. Bartolomeo ricorda i
martiri di tutte le confessioni cristiane: la testimonianza resa mediante il sangue è ecumenica,
universale, per eccellenza. L’universalità della chiesa si esprime anzitutto in questo: che il nome
del Dio di Gesù Cristo viene proclamato, proprio nel silenzio di chi è ucciso, in modo univoco e
chiaro. Ogni confessione di fede resa a parole è necessariamente ambigua: decisiva,
fondamentale, ma ambigua. Lo è anche quella di Pietro nel Nuovo Testamento: Gesù la dichiara
ispirata direttamente da Dio, poi però respinge Pietro (“Allontanati da me, Satana”), precisamente
perché l’apostolo vorrebbe rifiutare la croce. Le parole sulla croce, anche le più corrette, possono
essere equivoche: solo la parola della croce è inequivocabile ed essa è pronunciata in modo
eminente da chi porta la croce nella propria carne. Tre brevi riflessioni al riguardo.
I martiri sono sempre stati, per la chiesa, un vanto. Naturalmente non è bene che la chiesa, e le
chiese, nascondano la povertà della loro testimonianza dietro il coraggio e la sofferenza di alcuni.
Tuttavia questi alcuni costituiscono il dono di Dio alla sua chiesa mediocre e compromessa ed è
quindi giusto ricordarli con orgoglio autocritico. Con orgoglio, perché essi manifestano la fedeltà di
Dio, che non viene mai meno, che nutre la comunità cristiana, la sostiene e, come si esprime il
linguaggio della fede, la benedice, in modo costoso, sommamente impegnativo. Con orgoglio
autocritico: perché il martirio accade costantemente nel mezzo del compromesso e del
rinnegamento anche e proprio delle chiese. I nomi dei martiri rendono gloria a Dio e non alle
chiese, ma appunto in questo consiste anche la gloria delle chiese: nel fatto che c’è sempre
qualcuno che prende la propria croce e segue Gesù.
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Il martirio del XX secolo, poi, ha spesso una caratteristica particolare, rispetto a quello delle origini
cristiane: il nome di Gesù è frequentemente proclamato nel cuore di conflitti apparentemente del
tutto secolari. In queste settimane, oltre al quarantesimo anniversario della comunità di S. Egidio,
si ricorda anche quello dell’assassinio di Martin Luther King. Egli ha testimoniato Cristo lottando
per i diritti civili dei neri. Oscar Romero (un martire che i papi non ricordano volentieri), è stato
ucciso a motivo della sua solidarietà attiva con i poveri del Salvador; Dietrich Bonhoeffer perché
cospirava contro Hitler. Il martirio del XX secolo è spesso un martirio politico. Anche in questo, Dio
vuole dirci qualcosa: la croce di Gesù si erge in terra sconsacrata, fuori dalla porta della città
santa. I martiri hanno le mani sporche delle lotte e delle sofferenze condivise anche con chi non
crede. Si può dire “Signore, Signore!” senza rendere testimonianza; e si può rendere
testimonianza pronunciando il Nome in una pratica di lotta condivisa con chi, quel Nome, non ha
ritenuto di doverlo confessare.
Infine, il terzo elemento. Di fronte al martirio, non sempre le chiese si collocano dalla parte giusta,
dalla parte del testimone. Non solo a motivo del loro silenzio, ma anche e proprio della loro
complicità. Mentre Bonhoeffer era in prigione, le chiese tedesche ringraziavano Iddio per il
fallimento dell’attentato a Hitler che egli aveva contribuito a preparare; chi ha ammazzato il
vescovo Romero aveva amici nella gerarchia della chiesa del Salvador e anche più in alto. I martiri
sono il dono di Dio alla chiesa, abbiamo detto, ma anche la sua critica, carica d’amore e per
questo severissima. Celebrarli significa anche riflettere sulla testimonianza ecclesiale oggi: da che
parte si sta nelle grandi e piccole sfide che dividono gli animi, anche nel nostro paese. Prendere
partito: non un partito qualsiasi, certo (quelli sono persino troppi, come vediamo anche in questi
giorni), bensì il partito di coloro con il quale Gesù, il Martire di Dio, si identifica. (NEV 15/08)
Germania. Creazionismo a scuola? No grazie.
Gli evangelici tedeschi prendono posizione contro le teorie del “disegno intelligente”
Roma (NEV), 9 aprile 2008 - In Germania non c’è spazio per il creazionismo nell’ora di religione
evangelica nelle scuole. La Chiesa evangelica tedesca (EKD), con uno studio pubblicato martedì 1
aprile, respinge la scientificità delle teorie del creazionismo, secondo le quali Dio avrebbe creato il
cielo e la terra in sette giorni. La EKD si inserisce così nel dibattito intorno all’opportunità di offrire
nelle scuole lezioni di creazionismo a scapito dell’evoluzionismo.
Molti dei contributi che finora hanno animato il dibattito vertevano sul fatto “che fosse la teoria
dell’evoluzione a dover fare spazio alla fede in un Dio creatore, o al contrario, che quest’ultima
dovesse cedere il posto alla prima”, scrive il vescovo luterano Wolfgang Huber, presidente della
EKD, nella prefazione all’opuscolo intitolato: “Creazione del mondo, teoria dell’evoluzione e fede
nella creazione nella scuola” (Weltentstehung, Evolutionstheorie und Schöpfungsglaube in der
Schule). Per Huber questi approcci esclusivi “non rendono giustizia né all’una, né all’altra delle due
posizioni”; di qui la necessità dell’EKD di fare chiarezza in merito.
I “creazionisti” rifiutano la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin (1809-1882) dando
un’interpretazione letterale delle Sacre Scritture. Molto presenti negli Stati Uniti, sono l’espressione
di un fondamentalismo evangelico più radicale, che in anni recenti si è fatto strada anche in
Europa, e nella fattispecie, in Germania. Il “Disegno intelligente”, concetto sviluppato dai più fervidi
tra i “creazionisti” (vedi scheda in questo numero), è bollato dall’EKD come “pseudoscientifico”.
Ma gli evangelici tedeschi puntano il dito anche contro quegli scienziati che, servendosi delle teorie
darwiniane in chiave filosofica, ne deducono l’inesistenza di Dio. Criticano insomma il modo in cui i
cosiddetti nuovi atei screditerebbero la fede in un Dio creatore. “Nella comprensione evangelica,
una fede che sia matura non ha bisogno di nascondersi dalle scienze naturali, né serve
strumentalizzare i racconti biblici come fanno i ‘creazionisti’”: questa l’opinione dell’EKD.
“Sia per gli studiosi di scienze naturali che per i teologi della creazione sarebbero ben altre le sfide
da cogliere - si legge nel comunicato dell’EKD -. Come quelle riferite alla vita e alla sopravvivenza
in un mondo minacciato, o agli strumenti che possono arginare le cause del cambiamento
climatico, oppure ai diritti delle giovani generazioni. Anche in fatto di biogenetica servono risposte,
sia degli scienziati che dei teologi”. Secondo lo studio dell’EKD il creazionismo addirittura
precluderebbe alle persone sensibili alle tematiche scientifiche l’accesso alla fede, costruendo una
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contraddizione fittizia tra scienza e religione. L’EKD, insomma, consiglia sia di insegnare nelle
scuole la teoria dell’evoluzione, che di presentare la fede cristiana in Dio creatore del mondo,
guardando con spirito critico alle distorsioni scientifiche del creazionismo.
Libertà religiosa. Un appello delle confessioni che hanno firmato le Intese
Gli impegni di Fini, Ferrero, Boselli, Chiti
Roma (NEV), 9 aprile 2008 - Le comunità di fede che hanno firmato un'Intesa con il governo Prodi
nell'aprile dello scorso anno – alcune lo avevano già fatto nel 2000 – chiedono a tutte le forze
politiche un preciso impegno per una rapida approvazione parlamentare.
Negli ultimi giorni, pertanto, rappresentanti della Tavola valdese, dell'Unione italiana delle chiese
cristiane avventiste, della Chiesa apostolica in Italia, della Chiesa di Cristo dei Santi degli ultimi
giorni, della Chiesa ortodossa d'Italia, dell'Unione buddhista italiana e dell'Unione induista italiana
hanno incontrato esponenti di primo piano dei diversi schieramenti politici quali Vannino Chiti (PD),
Enrico Boselli (Partito socialista), Gianfranco Fini (Pdl), il ministro Paolo Ferrero (Sinistra
arcobaleno). Altri incontri sono previsti nei prossimi giorni.
Positive le prime reazioni: Fini ha assicurato il proprio impegno perché l'iter di approvazione
legislativa delle Intese già firmate “si possa completare entro la fine del 2008”. Quanto al ministro
Ferrero, ribadendo il suo impegno in materia di libertà religiosa, ha precisato che si tratta
semplicemente “di applicare un principio chiaramente espresso nella nostra Costituzione:
l’uguaglianza delle diverse confessioni religiose di fronte allo Stato e il diritto di essere riconosciute
attraverso lo strumento dell’Intesa”.
Martin Luther King. Le iniziative degli evangelici italiani per i 40 anni dalla morte
Anna Maffei: far riecheggiare nella nostra società il messaggio di uguaglianza di King
Roma (NEV), 9 aprile 2008 - È stata una serata di testimonianza e di musica, conclusasi con un
concerto della multietnica “Orchestra di Piazza Vittorio”, quella che, venerdì scorso sulla piazza del
Campidoglio a Roma, ha visto la consegna del Premio per i diritti umani intitolato a Martin Luther
King, il pastore battista afroamericano e premio Nobel per la pace, assassinato quarant'anni fa a
Memphis, Tennessee (vedi NEV 14/08). “E' stata una manifestazione molto partecipata, ben al di
sopra delle nostre aspettative, soprattutto da parte dei giovani”, spiega la pastora Anna Maffei,
presidente dell'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI) - l'istituzione che insieme alla
Lott Carey Foreing Mission Convention ha indetto il Premio - tracciando un bilancio ampiamente
positivo non solo della serata romana, ma anche delle tante altre iniziative organizzate dagli
evangelici italiani attorno alla figura di King. Quasi in contemporanea all'evento del Campidoglio, a
Milano si svolgeva infatti un concerto di canti gospel nell'atrio della Stazione Garibaldi, mentre a
Torino è previsto un fitto calendario di incontri, conferenze e concerti fino alla fine del mese.
Questo solo per fare due esempi tra i tanti.
“Questo anniversario – ha proseguito nella sua valutazione la pastora Maffei - ci ha permesso di
valorizzare l'attualità del messaggio di uguaglianza di King. Oggi, infatti, più che di uguaglianza si
parla più volentieri di diversità. Questo non deve però farci trascurare il fatto che noi, al di là delle
ricchezze delle nostre particolarità, come esseri umani siamo tutti uguali nei diritti, nella dignità, nel
bisogno di essere amati e di amare”. Una verità che ha bisogno di essere ribadita nel nostro paese
in cui il rischio della discriminazione soprattutto verso i migranti e i rifugiati è sempre forte. La
stessa istituzione del premio, andato ex aequo all'associazione Iroko Onlus di Torino e alla Scuola
di Pace di Napoli, va intesa nella volontà di dare visibilità a chi in Italia si adopera per la
nonviolenza, la lotta alla povertà e la difesa delle minoranze.
Importante è stato anche l'incontro di rappresentanti della città di Roma e quella di Birmingham, in
Alabama, dove la lotta per i diritti civili dei neri fu particolarmente aspra. “Senza il convinto
sostegno del sindaco Veltroni prima e del commissario Morcone poi, la serata al Campidoglio non
sarebbe stata possibile”, ha precisato la presidente dell'UCEBI.
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“Nel febbraio del 2009 si terrà proprio a Roma una conferenza mondiale per la pace organizzata
da diverse istituzioni battiste – ha aggiunto Maffei -. La cosa deve essere ancora dibattuta, ma non
è escluso che in quell'occasione l'UCEBI possa ripresentare il premio Martin Luther King questa
volta in un'ottica internazionale”.
Ecumenismo. Migrazioni in Europa al meeting dei Consigli nazionali di chiese a Palermo
Roma (NEV), 9 aprile 2008 - Una ricerca europea sulle migrazioni e sull’impegno delle chiese è
stata presentata oggi, durante i lavori dell’annuale meeting dei segretari generali dei Consigli
ecumenici nazionali europei in corso a Palermo (7-10 aprile).
La ricerca, commissionata dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), è stata condotta dalla
Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME), con la collaborazione del Nova
Research Centre di Gloucester (Gran Bretagna), e traccia una mappa dell’attuale situazione
immigratoria ed emigratoria di 47 paesi europei, identificando le risposte, diversificate, delle chiese
in merito. Alessia Passarelli, ricercatrice presso il CCME, ha notato come “nonostante la
migrazione sia un fenomeno strutturale, essa venga ancora percepita come problema. Lo studio
mostra come la percezione del fenomeno migratorio spesso non corrisponda alla realtà dei
processi effettivamente in atto in Europa”. L’augurio di Doris Peschke, segretario generale del
CCME, è che, grazie a questo nuovo strumento di 150 pagine, “le chiese europee possano
maggiormente cooperare e scambiarsi informazioni sul tema delle migrazioni”. La ricerca, intitolata
“Mapping Migration in Europe – Mapping Churches’ Responses”, è stata presentata ad una
trentina di rappresentanti cattolici, ortodossi, e protestanti europei riuniti a Palermo per l’incontro
informale dei Consigli ecumenici nazionali europei. “L’incontro si svolge intorno a due punti
cardine, il primo verte sulle migrazioni, il secondo sulla valutazione dell’Assemblea ecumenica di
Sibiu” ha spiegato Laura Casorio, segretaria esecutiva della Federazione delle chiese evangeliche
in Italia (FCEI), ente che quest’anno ha organizzato l’evento.
Etica. A Firenze un ciclo di conferenze sulla fine della vita
Promosso dal Centro culturale protestante “Pietro Martire Vermigli”
Roma (NEV), 9 aprile 2008 - Si è concluso lo scorso 5 aprile con un incontro dal titolo
“Problematiche di fine vita: tra testamento biologico e diritto all’eutanasia”, il ciclo di tre conferenze
organizzato dal Centro culturale protestante “Pietro Martire Vermigli” di Firenze. “Su queste
tematiche in Italia, rispetto all’Europa, siamo in una situazione di stallo. Da qui l’idea di dare spazio
ad una riflessione necessaria, partendo dai grandi principi della laicità”, ha dichiarato Marco Ricca,
presidente del Centro "P.M.Vermigli" e consigliere comunale di Firenze che ha moderato i tre
incontri. Presenti alla conferenza tra gli altri, Mina Welby, moglie di Piergiorgio Welby, e Mario
Riccio, l’anestesista che “staccò la spina”. Co-organizzata dall’associazione “Libera Uscita”, è stata
anche l’occasione per presentare il libro "Non sono un assassino" del francese Frédéric Chaussoy.
La prefazione dell’edizione italiana, curata da “Libera Uscita”, è di Mario Riccio, mentre Giancarlo
Fornari, presidente dell’associazione intervenuto alla conferenza, ne ha scritto l’introduzione. “Il
dibattito si è posto sulla concezione laica della persona, sulla sua dignità e libertà,
indipendentemente dalla sua fede, e ha messo in luce come non esiste un’ipotesi di legittimazione
dell’eutanasia, ma solo la richiesta della sua depenalizzazione” ha affermato Marco Ricca.
Nel corso delle altre conferenze spazio è stato dato anche alla concezione cattolica della sacralità
della vita, con la partecipazione di Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, e con la
testimonianza di Mario Melazzini, presidente dell’associazione italiana “Sclerosi laterale
amiotrofica”, lui stesso affetto dalla malattia. “Certo, c’è un abisso tra la divinizzazione cattolica
della vita sempre e in ogni condizione, e la posizione protestante che fa perno sulla persona. Ma il
confronto laico e spassionato delle diverse concezioni ha dato luogo ad un bellissimo, nonché utile
dibattito”, ha concluso Ricca.
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Antimafia. A Palermo una giornata in memoria di Pietro Valdo Panascia
Un pastore valdese che levò la voce contro la mafia
Roma (NEV), 9 aprile 2008 – “Palermo e la mafia. Memoria e azione delle chiese protestanti”: con
questo titolo il 12 aprile si terrà nel capoluogo siciliano una giornata dedicata alla memoria di Pietro
Valdo Panascia, pastore valdese impegnato nella lotta alla mafia, scomparso il 20 ottobre scorso
all’età di 97 anni. La giornata, organizzata dal Centro evangelico di cultura “Giacomo Bonelli”, dal
mensile di dialogo interreligioso “Confronti” e dal Centro siciliano di documentazione “Peppino
Impastato”, si terrà presso il Centro diaconale valdese “La Noce” di Palermo, che ha tra i suoi
fondatori appunto il pastore Panascia, convinto che l’istruzione potesse dare dignità e speranza a
chi viveva in situazioni di disagio e degrado.
“Nel servizio pastorale che lo ha impegnato dal 1956 al 1970 – ha dichiarato Gian Mario Gillio,
direttore di Confronti – Panascia ha creato un patrimonio importante per la città di Palermo,
levando la voce contro la mafia. Tutti ricordano il suo manifesto di denuncia responsabilizzante dal
titolo ‘Iniziativa per il rispetto della vita’. Oggi rimane viva la sua eredità, come l’importante
esperienza del Centro La Noce. Certamente – ha concluso Gillio – il pastore Panascia ha lasciato
la sua terra ‘un po’ migliore’ di come l’aveva trovata, innalzando il livello culturale, incrementando il
dialogo fra le confessioni religiose e aiutando le giovani generazioni di diseredati all’educazione, al
lavoro ed al rifiuto della mentalità mafiosa” (vedi appuntamenti).
Da venerdì 11 a domenica 13, presso i locali del Centro diaconale, sarà possibile visitare
un’esposizione documentaria della storia dell’azione di Pietro Valdo Panascia e delle numerose
persone che in questa opera lo hanno affiancato.
TELEGRAFO
(NEV) – Oggi a Roma, teologi luterani e cattolici presentano, in una giornata di studio alla
Pontificia Università Lateranense, il volume “Fondamento e dimensione oggettiva della fede,
secondo la dottrina cattolica romana ed evangelica luterana” (edd. Mohr Siebeck, Tubinga, e
Lateran University Press, Roma). Si tratta dei risultati di cinque anni di lavoro di un gruppo
internazionale di ricerca che, tra la Lateranense e la Facoltà di teologia dell'Università di Tubinga,
si propone di affrontare i temi di teologia fondamentale per comprendere meglio i principi strutturali
delle due confessioni cristiane. Innovativa è però la metodologia: i teologi cattolici e quelli luterani
non sono chiamati solo a definire la propria posizione dottrinale, ma a porsi nella prospettiva
dell'altro con un atto di “empatia metodica”. All'incontro di oggi – che segue quello tenutosi lunedì
scorso presso l'Università di Tubinga e al quale hanno partecipato il vescovo Wolfgang Huber,
presidente della chiesa evangelica tedesca (EKD), e il cardinale Karl Lehmann – prendono parte,
tra gli altri, monsignor Rino Fisichella, rettore dell'Università Lateranense, il professor Christoph
Markschies dell'Università di Berlino, e monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Commissione
per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale italiana (CEI).
(NEV/KEK) – Si terrà dal 10 al 13 aprile prossimo a Praga, l'incontro annuale della Commissione
Chiesa e società della Conferenza delle chiese europee (KEK). Ospiti del Seminario teologico
battista internazionale della capitale ceca, i 25 membri della Commissione discuteranno
principalmente di dialogo interreligioso e del ruolo pubblico della religione in Europa. “La
Repubblica Ceca costituisce un contesto interessante per la discussione di questi due temi – ha
dichiarato il pastore Rüdiger Noll, direttore della Commissione –. La Repubblica Ceca è infatti
considerata una delle nazioni più secolarizzate d'Europa e le sue leggi recenti sembrano rendere
più difficile per le chiese assumere il loro ruolo pubblico e offrire il loro contributo nel lavoro
sociale”. Tra gli altri punti all'ordine del giorno, verranno trattati i temi dei diritti umani, della pace e
della sicurezza, del cambiamento climatico. La KEK è una comunione di 126 chiese anglicane,
ortodosse, protestanti e vecchio-cattoliche d'Europa.
(NEV/WCC) – Si è conclusa lo scorso 3 aprile la visita in Sudan di una delegazione del Consiglio
ecumenico delle chiese (CEC). La delegazione, guidata dal pastore Samuel Kobia, segretario
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generale del CEC, dopo essersi divisa in quattro gruppi con destinazione, rispettivamente,
Khartoum, Yambio, Rumbeck e la regione del Darfur, si è nuovamente riunita a Juba dove ha
incontrato Salva Kiir Mayardit, presidente del Sudan meridionale. Al centro della conversazione, le
difficoltà dell'applicazione dell'accordo di pace del 2005 che ha posto termine ai 21 anni di guerra
tra il Nord, a maggioranza musulmana, e il Sud del paese, a maggioranza cristiana. “Rimaniamo
impegnati a lavorare fianco a fianco con le chiese”, ha dichiarato Kiir, il quale ha anche fatto
presente come le chiese sudanesi siano “molto povere” ed abbiano così bisogno del “sostegno
della famiglia ecumenica internazionale”. Da parte sua Kobia ha ribadito l'impegno e l'interesse per
la situazione del Sudan non solo del CEC, ma anche della Conferenza delle chiese di tutta l'Africa
(CETA), i cui rappresentanti erano presenti al colloquio. Nei giorni precedenti la delegazione del
CEC aveva incontrato rappresentanti del governo di Khartoum ottenendo la rassicurazione che
l'impegno del governo centrale è per “la tolleranza, la coesistenza e l'unità”.
(NEV) – C'è ancora tempo fino al 30 aprile per iscriversi all'edizione 2008 del concorso “Giovani
corti – Premio Claudia Jalla”, bandito nell'ambito del progetto “La nostra zona – Cinema e
adolescenza 2008” dalla Comunità alloggio Uliveto di Torre Pellice. Il concorso è aperto a gruppi di
giovani dai 12 ai 20 anni che invieranno il testo di un soggetto per la realizzazione di un
cortometraggio sul tema “La nostra adolescenza”. I gruppi di autori selezionati saranno invitati a
Torre Pellice (Torino) dal 12 al 15 giugno 2008 dove, nel corso di un laboratorio di 70 ore,
realizzeranno un cortometraggio sulla base dell'idea-soggetto inviata. Al migliore cortometraggio
sarà assegnato il Premio Claudia Jalla: premio in denaro o in attrezzatura e/o materiale video di
500 euro. I soggetti dovranno essere inviati presso la Comunità alloggio Uliveto, comunità per
minori gestita dalla Chiesa valdese. Il concorso è dedicato a Claudia Jalla, psicologa, direttrice
della Comunità alloggio fino al 2005. Per informazioni: tel. 0121.953122; www.diaconiavaldese.org;
[email protected].
(NEV/KEK) – Si è tenuto ieri a Strasburgo un incontro promosso dal Consiglio d’Europa sul tema
“L'insegnamento dei fatti religiosi e di fede. Uno strumento per conoscere le fedi religiose
nell'ambito dell'educazione: un contributo per una formazione alla cittadinanza democratica, ai
diritti umani e al dialogo interculturale”. Vi hanno partecipato 80 tra rappresentanti degli Stati
membro dell'Unione Europea ed esperti, tra cui una delegazione della Commissione chiesa e
società della Conferenza delle chiese europee (KEK). Durante l'incontro i rappresentanti della
Commissione hanno sottolineato l'importanza di promuovere e rafforzare il mutuo rispetto, la
tolleranza e la reciproca conoscenza all'interno della società europea, richiamando il ruolo delle
chiese in questo sforzo comune. “Nell'ambito della KEK – ha dichiarato l'arcivescovo ortodosso
armeno Yeznik Petrossian, membro della delegazione della Commissione chiesa e società –
dobbiamo continuare a discutere il tema dei diritti umani collegati alla responsabilità umana”.
(NEV/ENI) – “In un’epoca in cui molti analisti parlano di ‘scontro di civiltà’, l’appello dei
comunicatori e giornalisti cristiani è di incoraggiare la comunicazione tra le civiltà”. Questo è
quanto affermato in una dichiarazione dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana
(WACC), riunita nella sua sessione europea a Cipro dal 2 al 6 aprile. L’incontro nell’isola divisa tra
greci e turchi è stato anche un’occasione per riflettere sul ruolo della comunicazione e
dell’informazione nella pace: “Se comunicazione deve essere pace – prosegue la dichiarazione –
deve improntarsi a principi di equità, accessibilità e dialogo, con l’intento di condurre o creare
risultati e azioni pacifiche. In questo senso, i partecipanti a Cipro si sono convinti che comunicare
la pace è fare la pace”. In particolare, l’apertura per la prima volta in decenni di una strada centrale
di Nicosia, la capitale divisa dell’isola, è stata l’occasione per riflettere sull’importanza di
un’informazione imparziale e completa su questioni sensibili che toccano le memorie ferite di
entrambe le parti.
(NEV) – Si apre con un editoriale di Debora Donini, “Cambiare il mondo... a piccole dosi”, il numero
di aprile de “Il grido di guerra”, periodico mensile dell’Esercito della Salvezza in Italia. In sommario,
articoli su politica e testimonianza, centri di soccorso invernale, testimonianze, notizie dalla
Moldavia. Il grido di guerra, via degli Apuli 39, Roma.
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APPUNTAMENTI
TORINO – Giovedì 10, per il corso di formazione “Il cinema di Ingmar Bergman”, organizzato dal
Centro evangelico di cultura “A. Pascal”, visione de “Il posto delle fragole”. Introduce Alberto
Corsani. Alle 16 e alle 20.45 presso la Casa valdese, corso Vittorio Emanuele II 23.
MILANO – Giovedì 10, per il ciclo “Anche Dio ha i suoi guai. Considerazioni a partire da testi
biblici”, Paolo De Benedetti, Eliana Briante e Ulrich Eckert intervengono su “La negromante di
Endor (1 Samuele 28)”. Alle 17 presso l'Università degli studi, via Festa del Perdono 7.
TORINO – Giovedì 10, in occasione del 40° anniversario della morte di Martin Luther King, i
Gruppi biblici universitari invitano all'ascolto collettivo del discorso “I have a dream”. Alle 18 presso
l'aula 16 della Facoltà di lettere, Palazzo Nuovo, via S. Ottavio 20.
IMPERIA – Giovedì 10, incontro con Eliana Briante e Giovanni Grimaldi sul tema “La violenza nella
Bibbia: fra teologia e psicologia del profondo”. Alle 21 presso il Centro polivalente, piazza Duomo.
PISTOIA – Giovedì 10, conferenza di Pawel Gajewski sul tema “Etica e fede”. Alle 21 presso la
saletta “Vincenzo Nardi” del Palazzo provinciale, piazzetta S. Leone 1.
FIRENZE – Dal 10 al 12 aprile, “Biblia”, l'associazione laica di cultura biblica, organizza il
convegno “Tutto ciò che respira dia lode al Signore (Salmo 150:6). Salmi e cantici della Bibbia”.
Intervengono tra gli altri, Gianfranco Ravasi, Daniele Garrone, Paolo De Benedetti, Piero Stefani,
Paolo Ricca. Giovedì 10 alle 17, presso la Basilica di San Miniato al Monte; venerdì 11 e sabato
12, presso il Convitto La Calza.
ROMA – Venerdì 11, per il ciclo “Lettura pubblica e integrale della Bibbia”, gli attori Franco
Giacobini e Angela Goodwin proseguono la lettura del libro del Siracide. Alle 19.30 presso la
chiesa di S. Lucia del Gonfalone, via dei Banchi Vecchi 12.
VERBANIA – Venerdì 11, conferenza di Ulrich Eckert sul tema “Dietrich Bonhoeffer, un cristiano
tra la Bibbia e Hitler”. Alle 20.30 presso il tempio metodista, corso Mameli 19.
POMARETTO (Torino) – Venerdì 11, l'associazione “Amici della scuola latina” invita alla
presentazione del libro “La parola e le pratiche. Donne protestanti e femminismi”. Alle 21 in via
Balziglia 103.
TORINO – Venerdì 11, in occasione del 40° anniversario della morte di Martin Luther King,
Roberto Russo, Lidia Maggi e Enrico Peyretti intervengono sul tema “Martin Luther King, testimone
dell'evangelo e profeta della nonviolenza”. Alle 21 presso la sala conferenze del Centro
Principessa Isabella, via Verolengo 212.
PALERMO – Sabato 12, il Centro siciliano di documentazione “Peppino Impastato”, il mensile
Confronti e il Centro evangelico di cultura “Giacomo Bonelli”, organizzano una Giornata in memoria
del pastore Pietro Valdo Panascia dal titolo “Palermo e la mafia. Memoria e azione”. Intervengono:
Inge Schaedler, Franca Long, Umberto Santino, Nino Fasullo, Salvatore Corso, Sergio Infuso,
Augusto Cavadi, Salvatore Rapisarda, Enrico Colajanni e Pia Blandano. A partire dalle 9.30 presso
il Centro diaconale “La Noce”, via Giovanni Battista Di Blasi 12.
MILANO – Sabato 12, il Centro culturale protestante organizza l'incontro con Donald Bruce ed
Elena Cattaneo sul tema “La ricerca sulle cellule staminali embrionali umane. Scienza ed etica
protestante a confronto”. Introduce Anna Rollier. Alle 16.30 presso la sala attigua alla libreria
Claudiana, via Francesco Sforza 12a.
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TORINO – Sabato 12, in occasione del 40° anniversario della morte di Martin Luther King,
incontro giovanile dal titolo “Il sogno che ci appartiene”. Intervengono Roberto Russo e Rino
Sciaraffa. Alle 21 presso la chiesa apostolica, via Caluso 26.
ROMA – Domenica 13, per il ciclo “La situazione ecumenica italiana. Fede, testimonianza e prassi
delle diverse presenze religiose in Italia”, organizzato dal SAE romano, incontro con le chiese
battiste. Intervengono Francesco Angelucci, Gabriela Lio e Domenico Tomasetto. Alle 16.30
presso la foresteria del Monastero delle monache camaldolesi, via Clivio dei Publicii.
ROMA – Lunedì 14, per il corso “Dentro e fuori dai testi. Ricerche di identità diverse”, organizzato
dall'Amicizia ebraico-cristiana, lezione di Emma Fattorini sul tema “Le chiese e il liberalismo”. Alle
17 in via Calamatta 16. Per informazioni sulla frequenza alle singole lezioni: tel. 06.6833651.
ROMA – Mercoledì 16, per i mercoledì culturali dell'Unione femminile della chiesa metodista,
conferenza di Lothar Vogel dal titolo “Amish, mennoniti, e altri. Storia del radicalismo protestante”.
Alle 16.30 presso il salone metodista, via Firenze 38.
PADOVA – Mercoledì 16, per il corso di formazione teologica “Immigrazione, cittadinanza e
società civile”, organizzato dalla Cappella universitaria S. Massimo e dalla Commissione
diocesana per l'ecumenismo, incontro con Maria Bonafede sul tema “Libertà religiosa e laicità”.
Alle 20.30 presso la Cappella universitaria S. Massimo.
TELEVISIONE – Lunedì 14, su RAIDUE alle 9.30, la rubrica “Protestantesimo” manda in onda la
replica della puntata con il servizio “Sono arrivato sulla cima della montagna. Martin Luther King a
quarant'anni dalla morte”.
RADIO – Ogni domenica mattina alle 7.30, su RAI Radiouno, “Culto Evangelico” propone una
predicazione (13 aprile, pastore Sergio Tattoli), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e
commenti di attualità. Le trasmissioni possono essere riascoltate collegandosi al sito di RAI
Radiouno, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv031.asp
SCHEDA
“DISEGNO INTELLIGENTE” TRA SCIENZA, POLITICA E TEOLOGIA
La teoria del “disegno intelligente” nasce alla fine degli anni '80 nel contesto statunitense ed
intende dimostrare scientificamente che all'origine della creazione e dell'evoluzione del mondo e
delle specie vi è una “causa” ed una “volontà” intelligente.
A promuovere questa teoria è stato in primo luogo il Discovery Institute con sede a Seattle
(Washington), un think tank non qualificato confessionalmente ma molto sostenuto da teologi e
chiese di matrice evangelica fondamentalista. Nonostante l'intenzione scientifica della sua ricerca,
infatti, il Discovery Institute riconosce che il disegno intelligente, la “intelligenza” che presiede a un
intenzionale disegno creazionista, è il Dio della tradizione cristiana.
I grandi avversari del disegno intelligente sono l'evoluzionismo e ogni altra teoria scientifica che
prescinde da un atto creatore. Un importante contributo alla divulgazione del disegno intelligente è
giunto dalla pubblicazione di un controverso manuale di biologia nel 1989, “Of Pandas and People:
the Central Question of Biological Origins”. Il testo fu pubblicato a cura della fondazione cristiana
del Texas “for Thought and Ethics” fondata e presieduta da Jon Buell, un pastore schierato a
sostegno del letteralismo biblico.
Il testo intendeva smontare una classica teoria evoluzionista, secondo la quale il panda sarebbe il
frutto di una evoluzione “vegetariana” dell'orso. Lo dimostrerebbe il suo pollice, sviluppatosi per
afferrare le canne di bambù. Niente affatto, sostengono i teorici del disegno intelligente: il “sesto
pollice” dell’animale non è un dito ma “il semplice sviluppo dell’osso radiale sesamoide”.
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Con una serie di analoghi argomenti, il manuale aveva come obiettivo dichiarato l'introduzione nel
sistema scolastico americano di teorie scientifiche opposte all'evoluzionismo, senza però violare il
primo emendamento della Costituzione che stabilisce una rigida separazione tra l'azione dello
stato – anche quella in campo educativo – e la libera testimonianza delle comunità di fede. In virtù
di questa norma costituzionale, una serie di sentenze della Corte suprema ha sin qui vietato
preghiere o altre espressioni di culto in ambito scolastico. I teorici del disegno intelligente
speravano di poter aggirare l'ostacolo evitando di precisare il nome del “Disegnatore intelligente”:
fino ad ora, salvo casi isolati, non ci sono riusciti perché gli uffici scolastici degli USA non hanno
riconosciuto al manuale ed alla teoria a cui si ispira il carattere di scientificità necessario per
l'adozione come libro di testo. Più in generale è la comunità scientifica americana a definire quella
del disegno intelligente una teoria pseudoscientifica.
Una ulteriore specificazione della teoria del disegno intelligente è stata offerta dal chimico e
teologo William Dembski: si deve a lui l'elaborazione del concetto di “specificità complessa”,
quando cioè un elemento di natura si propone a noi in una varietà di forme ma comunque
riconducibili a una unità di fondo. E per Dembski, di fronte a ogni “specificità complessa” vi è
sempre un “disegno intelligente”. Sferzanti le critiche della comunità scientifica che definisce
queste teorie “pseudoscienza” o “junk science”, scienza spazzatura.
Ciononostante i teorici del disegno intelligente continuano le loro campagne e negli anni
dell'amministrazione Bush hanno avuto importanti alleati politici soprattutto nell'ambito della “destra
religiosa”. Il tema dell'origine del mondo e dell'evoluzione della specie umana continua ad
appassionare gli americani e a dividere le chiese degli USA: in linea di massima quelle storiche e
di tradizione “liberal” come quella presbiteriana, metodista o episcopale ribadiscono il principio di
autonomia tra fede e scienza e si dichiarano evoluzioniste; al contrario quelle di matrice
evangelical e di teologia fondamentalista guardano con simpatia al disegno intelligente. E sul
pollice del panda si consuma uno scontro scientifico, ma anche teologico e politico. (aprile 2008)
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