Gli anni del Concilio
Il ’68 e l’autunno caldo del ‘69
L’età contemporanea
e le religioni
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La rivoluzione francese ha posto le basi
della dissoluzione del vecchio ordine di
rapporti tra Stato e Chiesa
Ha preso corpo l’idea del riconoscimento
della libertà religiosa
È avanzato il processo di secolarizzazione
La situazione italiana
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1848 Statuto Albertino
1870 rottura tra Stato e
Chiesa
1929 Conciliazione
1939-1958 Pio XII papa
discusso per suo
atteggiamento nei confronti
del nazismo
1949 scomunica nei confronti
dei cristiani che aderivano
alle dottrine del comunismo
Ecumenismo
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Durante I guerra mondiale e ancor di più
durante la II e e successivamente
operarono vari elementi di avvicinamento
tra le Chiese
1937 Consiglio ecumenico delle Chiese
1948 Assemblea di Amsterdam con
l’adesione di più di 200 chiese e
confessioni evangeliche
Giovanni XXIII
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Guidò la Chiesa oltre la fase
delle condanne e verso il
dialogo con il mondo
Valutazione positiva del mondo
e della storia contemporanea
Segni dei tempi: il riscatto
economico e sociale delle classi
lavoratrici; l’emancipazione
della donna; l’indipendenza dei
popolo ex-coloniali
Encicliche Mater et Magistra e
Pacem in terris
Il Concilio Vaticano II
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1962 apertura
1965 conclusione con il
nuovo Pontefice Paolo VI
Richiamò l’attenzione di
tutte le chiese cristiane;
produsse molte
speranze; ha operato
molti cambiamenti nelle
intenzioni, nello spirito,
nei comportamenti
16 documenti
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Rinnovò la liturgia
Chiesa come popolo di Dio in cammino nella
storia
Partecipazione collegiale dei vescovi al governo
della Chiesa nel rispetto primato del Papa
Centralità della Sacra Scrittura fondamento di
fede
Libertà religiosa come diritto di tutti gli uomini
Invitò la Chiesa a liberarsi dai legami coi poteri
politici, sollecitando i fedeli a impegnarsi nella
vita sociale e politica
Incoraggiò l’ecumenismo
1968: anno di cesura
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Evento chiave: la guerra in
Vietnam
Non si riconosce all’intervento
di Usa quella valenza di tutela
della libertà contro i rischi del
comunismo
Giovani di paesi diversi sentono
l’esigenza di di ribellarsi ai
rispettivi sistemi politici,
economici, culturali e sociali
Contestazione
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1964 Berkeley indignazione per Vietnam: si
insiste sui valori egualitari, antiborghesi
antiautoritari antimilitari
A partire dal 1967 emerge maggioritaria la
componente studentesca con marce, rifiuto leva
militare, con apice nella primavera 1968
Dagli ideali antimperialistici si passa
sperimentare forme di democrazia diretta
Il potere è di tutti (Capitini)
Maggio francese
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In Francia la contestazione
assume i toni più clamorosi
Dall’università Nanterre
alla Sorbona
Leader Cohn Bendit; Sartre
affianca gli studenti
Accelera la crisi di De
Gaulle 1969
Italia. L’anno degli studenti
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Già 1967 diverse università
occupate
Primavera ’68 quasi tutte
università Occupate
Contro il sistema educativo
ma anche contro il
capitalismo
Sviluppo del movimento
assembleare che si collega
con gli operai
Condanna dell’autoritarismo
Riferimento ai modelli Che
Guevara e Mao
Germania ed altri paesi
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Germania: Rudi Dutschke connotati fortemente
libertari
Cecoslovacchia: primavera di Praga
Autunno caldo ‘69
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Dopo ’68 sofferenza dei partiti; scissione
del Psu; DC: scontro tra generazioni; PCI:
deve fare i conti con il Manifesto
Gruppi extraparlamentari e riviste
Collegamento tra movimento studentesco
e movimento operaio
C.U.B. e delegati di reparto; crisi delle C.I.
e nascita dei Consigli di Fabbrica
Conquiste del ‘69
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Piattaforma concordata dopo migliaia di
assemblee
Contratto dei metalmeccanici: aumenti
uguali per tutti; riduzione settimana
lavorativa a 40 ore; parità normativa tra
operai e impiegati; diritto di assemblea in
fabbrica; attenzione all’ambiente di lavoro
e quindi alla salute
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Concilio II