“4 Ciacole” - pag. 4 Aque FES TA I N FA M I G L IA I CRESTANI Dal Piemonte ci scrive Azzurra Crestani per relazionarci sul 3° incontro dei Crestani di quella Regione che si è svolto in Frazione Gila di Portula e che aveva come motto “I Crestani e le loro famiglie insieme per rafforzare amicizia e fratellanza”. Domenica 14 aprile si sono ritrovate una cinquantina di persone alla S.Messa, celebrata dal Parroco Don Ugo Franzoi e da Don Albino Pizzato, originario di Fontanelle. Il pranzo è stato preparato per l’occasione presso i locali dell’Arci. Alla festa era presente anche il Sindaco di Portula Pietro Baldo che ha ricordato i Crestani che hanno sacrificato la loro vita per la Patria. Azzurra ha invece ricordato che il primissimo incontro dei Crestani si è svolto a Sydney (il nostro giornale ne aveva dato notizia) e che stanno continuando le ricerche storiche su questo cognome che, lo ricordiamo, è il più diffuso a Conco. Notizie si hanno, ad esempio, su tre fratelli Crestani che nel 1600 sembra siano arrivati sull’Altopiano provenienti da Venezia (forse in fuga per aver commesso qualche reato). Si è scoperto anche che a Biella e a Tradate (VA) ci sono vie dedicate a Crestani e che a Valdagno c’è addirittura una contrada che porta questo nome. Alla festa era presente Caterina Crestani di Pralungo che nonostante i suoi 98 anni non ha voluto mancare. Il prossimo importante appuntamento è già stato fissato per il 31 agosto 2003 a Fontanelle. Qui si terrà, infatti, il secondo raduno internazionale al quale gli organizzatori stanno già lavorando. Del primo, che si è tenuto l’anno scorso e del quale abbiamo già dato ampie notizie, è stato pubblicato un opuscolo intitolato “Cronache e Ricordi”. Chi ne volesse copia è pregato di rivolgersi al dott. Alferio Crestani di Bassano. I GIRARDI A Bassano da molti anni esiste un cenacolo di poeti dialettali che ha avuto modo di farsi onore in più occasioni. Si chiama “Amissi de ‘a poesia Aque slosse” ed il suo presidente, per oltre due lustri, è stato Eusebio Vivian. Eusebio è un “Berna” la cui famiglia è originaria di Rubbio ed è quindi con grande piacere che vi parliamo di questo “nostro” importante poeta. L’occasione ci viene offerta in quanto abbiamo appreso che da quest’anno la presidenza degli “amici della poesia” è passata alla Signora Giova Bonato, una casalinga bassanese madre di sei figli, che non conosciamo, ma che sembra essere poetessa molto apprezzata. Di Eusebio, invece, possiamo dirvi che ha scritto opere pregevoli in vernacolo tra le quali ci piace ricordare “Sercando Pasqua”, un’opera in dialetto Bassanese che ci parla del mistero Pasquale e “I slosse testimoni dell’antico Giardin”, un libro di poesie e fotografie che ci riporta alla vita contadina di qualche anno fa. In questo libro, uomini e donne della terra, tutti anziani, ci dicono con i loro volti, i loro atteggiamenti, i loro sorrisi, che, una volta “tramontati” loro, non ci saranno più i lavori, le esperienze, le certezze, le semplicità, la natura del passato. Quasi un testamento di una vita che per l’uomo durava da millenni e che in pochi anni è stata stravolta da un modo di vivere frenetico e mutevole dal quale, noi stessi che ne siamo protagonisti, usciamo molte volte perdenti. Eusebio accompagna le foto di Orlando Zanolla (o, forse, è il contrario!) descrivendo paesaggi, personaggi e testimonianze con quella sua vena poetica così pregnante ed immediata che ben difficilmente ti lascia indifferente. Ci rendiamo conto che non è facile parlare di un poeta. Se poi è un poeta dialettale la cosa si complica maggiormente. E poi, presentarlo come? Con una sua poesia? Per Eusebio bastano forse due righe a fare il miracolo. Noi ci proviamo traendo questi suoi versi da “I testimoni dell’antico Giardin” Qua la tera ramenà xe senpre sta Giardin E poi leggete cosa dice Eusebio a proposito della fotografia: Dal lontano Brasile ci giunge notizia del 6° incontro della grande Famiglia dei “GIRARDI”.- E’ Vanilde Dalanhol (Dall’Agnol) che ci scrive e ci manda questa foto. L’incontro è avvenuto nella bellissima città di Florianopolis nello Stato di Santa Caterina. Questi incontri dei Girardi del Brasile sono sempre più sentiti e numerosi ed ogni anno gli organizzatori, tra i quali non possiamo scordarci di annoverare il nostro amico Valdemar Dall’Agnol, ci invitano a parteciparvi, così come invitano a parteciparvi tutti i Girardi di Conco. Da parte nostra non possiamo, per il momento, che inviare a loro i nostri saluti e il nostro fraterno abbraccio, ricordando soprattutto i tanti Girardi (e loro parenti) che abbiamo conosciuto in Brasile e che ci hanno accolti con amicizia, generosità ed entusiasmo incredibili. Attimo Folgorante che trapassa l’anima e poiché c’è un cuore la riveste di bellezza.