Il materiali"
istituto
di geografia
Ugo
università
MATTANA
Fiere e mercati periodici:
considerazioni metodologiche
per uno studio geografico
Comitato
scientifico:
Eugenìa'
Gìovannì
Marcello
BEVILACQUA
B. PELLEGRINI
ZUNICA
di padova
3
INTRODUZIONE
L'esperienza
acquisita
nel corso di una indagine
sulle
fiere
e sui
mercati
della
provincia
di Treviso
(Mattana e Benvenuti,
1982) e di analoghe ricerche
tuttora
in svolgimento
per altre
aree del Veneto e del
Trentino-Alto
Adige,
suggerisce
di esporre alcuni
dei problemi metodologici affrontati
e di indicare
alcune possibilità
di sviluppo
in questo campo (1).
Una chiarificazione
sul metodo può risultare
particolarmente
utile
se si considera
che il
fenomeno fieristico
e mercatale
appare ricco
di
molteplici
aspetti,
geografici,
storici,
economici
e sociali,
tali
da
interessare
studiosi
di varie discipline.
Ma altrettanto
importante
risulta la consapevolezza
della
continua
evoluzione
nel tempo del fenomeno
considerato
e insieme
delle
differenti
caratteristiche
con cui esso può
manifestarsi
in aree diverse.
Il primo aspetto
richiede
un approccio
che
consideri
la necessità
di un confronto
critico
con la storiografia
(economica in particolare),
al fine di non limitare
la ricerca
ad una fotografia
acritica
della
situazione
attuale:
il
problema
del reperimento
di
fonti
lontane
nel tempo e del loro confronto,
si inserisce,
in questo
quadro, come momento particolarmente
importante
ed impegnativo.
Il secondo aspetto
emerge con chiarezza
dall'esame
della
letteratura
specifica
che indica
senza possibilità
di equivoco come il fenomeno in esame assolva a funzioni
imposte o suggerite
dal diverso
grado di sviluppo
economico
e sociale
delle aree prese in considerazione
dai geografi.
Tali
aree non sono, purtroppo,
molto numerose nel territorio
italiano, benché un certo
interesse
si sia manifestato
in questo senso presso
i geografi
specialmente
a partire
dagli
anni '50;
esse coprono intere
regioni,
singole
province
o territori
geografici
diversamente
caratterizzati
(2). Questa dislocazione
territoriale
risulta
piuttosto
frammentaria
e ciò,
unitamente
all'uso
di metodologie
differenziate,
rende difficoltoso ogni tentativo
di sintesi
a livello
interregionale
o nazionale
(3).
(1)
Va precisato
fiere
restano
che
l'oggetto
tradizionali
escluse
di
le
(2) Si presentano qui
di
carattere
grandi
fiere
tale
riflessione
locale,
consiste
anche nelle
campionarie
nazionali
mercati
periodici
le
indicazioni
(1955),
Ferro
(1963),
Ferro ~.
(1964),
Formica (1970),
Micale
(1972),
Biondi
!!-!l.
(1974),
(1975),
(3) Un'indagine
completa
campionarie,
esposizioni
internazionali,
"Gazzetta
(1974);
Ufficiale
della
inserite
e dei mercati periodici.
sulla
nel
nazionali
Repubblica
in essa vengono trattati
delle
ricerche
Leardi
in ordine
cronologico:
Bonasera (1969),
De Santis
(1977),
(19B2), Mattana e Benvenuti (19B2).
ed approfondita
fieristiche
mentre
e internazionali.
Nice
Brancato Albanese (1979), De Santis
e nelle
moderne manifestazioni,
(1921),
Roletto
bibliografiche
nei
loro
situazione
"Calendario
italiana
ufficiale
e interprovinciali"
Italiana"),
anche alcuni
delle
(pubblicato
è stata
aspetti
delle
collpiuta
generali
delle
manifestazioni
fiere,
mostre
ed
annualmente nella
da De Rocchi Storai
fiere
tradizionali
4
Nella
situazione
relative
ad
aree
gnificative
aree
se
la
loro
industrializzate
degli
canto
impone
del
al
di
pretazione
In
tale
la
in
delle
di
più
ampia
di
la
ampio
nuove
aree
essere
periferiche
dei
e depres-
alla
riflessione
diversificata.
per
deficienze,
si-
ed economica:
offerta
e maggiormente
adottare,
ricerche
particolarmente
insediativa
rilevazione
inevitabili
utili
considerazione,
da un lato,
più
e per
dubbio
territoriale,
necessità
passato
là
senza
modo potrebbe
una casistica
si
fonti
che
prese
struttura
e urbanizzate
(4).
studiosi
tro
sarebbero
non ancora
per
dall'altro
le
attuale
la
D'al-
interpretazione
dati
attuali,
consentano
del-
parametri,
tentativi
di
inter-
respiro.
INDAGINE GEOGRAFICAE INDAGINE STORICA
L'analisi
approfondita
fatto
emergere
legati
al
è
tema
constatato
sentavano
ti
Da
le
conto
fra
li
di
la
anni
rete
e la
fermarsi
di
struttura
tà
del
commerciale
periodica;
eloquente
stiche
e
dei
ricostruzione
(4)
La Lombardia
prese
di
tale
mercati
dai
periodici
critico
attività
in
funzione
di
ancora,
colturamuta
vallivi
quali
col
vol-
alvei
traffici
di
commerciali
dei
facilmente
viaria
vita
rapporto
trasformazioni
l'importanza
reti
inserire
queste
del
dei
centri
inte-ressati.
forniti:
e ferroviaria,
tradizionalmente
lo
l'af-
agricole,
il
ecc.
quale
a modificare
può
Lo studio
porsi
profondamente
tradizionalmente
quest'ultima
può
di
tempo,
modelli
solchi
zone
contribuiscono
ma
diversa
di
nei
essere
delle
in
evoluzione.
assai
significato
alle
l'intensità
il
si
premuta-
un orizzonte
nel
primario;
potrebbero
entro
in
il
relazione
demografica,
fenomeni
maniera
tecnica,
esempio,
conseguenza,
secondarie
avanti:
profondamente
geografici
settore
utilizzazione
territorio,
indice
in
ha
decennio
e l'esigenza
variazioni
assunta
di
in
necessità
nella
ad
esempi
distribuzione
questi
inseriti
più
qualche
fenomeni
aspetti
evolve
e,
altri
attività
della
gli
del
oppure,
diversa
la
produzione,
l'importanza
parlerà
di
materia
parzialmente
territorio.
continue
tempo,
idrografica
sviluppo
Tutti
di
si
e mercatale
e montagna,
Ma molti
variare
a
intrinseche
commerciale;
lungo
anche
nel
pianura
degli
flusso
sorgono
modi
cui
distanza
ed
del
fieristico
come
e demografiche
gere
funzioni
soggetti
Varia
di
a
in
metodologici,
denominazioni
ed economico
nei
consumo.
collina,
stesse
fenomeno
siano
mutamenti
di
le
geografica
problemi
apparse
riflessione
tenga
economiche
di
terminologici,
e nelle
questa
sul
dei
con
sociale
indagini
che
usi
letteratura
serie
ricerche
struttura
contesto
della
una
degli
che
spesso
nella
nel
e
anche
risultare
delle
quindi
opera
d'altronde
manifestazioni
come
la
l'attivi-
utile
un
fieri-
frammento
di
storica.
e la
in esalRe.
Basilicata
rispettivamente
sono,
ad esempio,
due regioni
non ancora
5
Questa impostazione
della
ricerca
si situa
in
grammatica secondo la quale "i problemi
territoriali
lo di una catena,
che si prolunga
a monte e a valle
una prospettiva
pronon sono che l'aneldel campo specifico
dell'indagine
geografica,
per interessare
tutta
la
le cui esigenze condizionano
in tal modo gli indirizzi
vita
di
e gli
l'indagine
geografica."
(Dematteis,
1970,
una società,
sbocchi del-
p. 63).
ASPETTI GIURIDICI
Lo
studio
della
tempo
costituisce
che qui
si va
lato
da
primo
(5),
assai
Consigli
territori
di
per
dirimere
tariffario
esplicito
continuò
scarna
comunali
loro
disposizioni
che
la
sua
evoluzione
nel
e ufficializzare
dall'altro
e di
prima
e semplice
nella
la
facoltà
di
fissava
contrasti
Essa,
in
integrazione
una
da norme che
programmazione
di
di
procedure
tra
Comuni,
assenza
di
carattere
un secolo
furono
tipo
sono
delle
di
state
assudella
a
unita
che attribuene mercati
nei
livello
provinciale
e stabiliva
nuove
leggi
solamente
un trattamento
che facessero
periodici,
fondamen-
varie
norme
sul
in quanto dotate
di notevolavoro
degli
operatori
delsettore.
sembrano
emanate
dell'Italia
locale
e a mercati
la linea
legislativa
emanate
provvedimenti
funzioni
legge
sua formulazione,
istituire
fiere
(6),
anch'esse
importanti
condizioni
generali
di
secondo
trasferimento
e della
razionalizzare
riferirsi
a fiere
per più
commercio
ambulante
le
incidenza
sulle
Del
a
tradizione;
di
indirizzo
competenza,
eventuali
unificato.
sua
tendono
dalla
funzione
pare
riferimento
a costituire
a
materia
periodica.
tipo
(1866)
do ai
tale;
che
già consolidata
precipuamente
commerciale
Al
in
un momento non secondario
dell'approccio
metodologico
delineando.
Essa appare
sostanzialmente
costituita
da un
provvedimenti
situazione
mono più
attività
legislazione
dalle
far
parte
Regioni
amministrative
in
le
recenti
relazione
statali
al
risalente
al
(5) Legge 17.5.1866, n. 2933. Cfr. testo e commento (Padoa, 1881, pp. 79-95). Questa legge
fu richiamata successivamente nei Testi Unici della Legge Comunale e Provinciale:
R.D.
15.2.1915, n. 148 e R.D. 3.3.1934, n. 383.
(6) Si
vedano a
na del
grosso
questo
commercio
dei
4.7.1959,
ambulanti
prodotti
proposito
ambulante;
le seguenti
leggi:
Legge 25.3.1959,
ortofrutticoli,
n.
delle
carni
n. 489 -Nuove
norme sulla
facoltà
..cc
titolari
di
licenza;
Legge 11.6.1971,
Legge 19.5.1976, n. 398 -,Disciplina
ta Legge 5.2.1934, n. 327).
Legge 5.2.1934,
125 -Norme
del co..ercio
e
dei
~ -~.
prodotti
t"uuu..,
di rappresentanza
n. 426 -Disciplina
ambul~
n. 327 -Piscipli-
sul commercio all'inittici;~..~
Legge
di commercianti
del~~""..~.u.w".~
commercio;
(sostituisce
la
cita-
FONTI
6
1972
(7).
Questi
provvedimenti
statali,
tendono
in
forma
ambulante,
In
tale
modo
mercati,
di
a
più
incidenza
casi
fj.ere,
economica.
varietà
istituisce
di
forme
La
di
legislazione
sorte
dei
e coordinaè stata
in
forme
riser-
varie
con
originali,
nel-
l'attivi-
unitamente
regionale
tende
questo
campo,
in
genere.
nell'istituzione
specialmente
spesso
leggi
dettaglio
in
attenzione
assunto,
promozione
al
programmazione
inserendosi
nuove,
delle
commercio
Comuni
particolare
hanno
indicazioni
distribuzione
di
che,
iniziative
stabili
dei
una attività
Inoltre
delle
le
del
della
prerogativa
caratteristiche
grande
vasto
manifestazioni
tradizione
la
più
da
respiro.
quelle
seguendo
problematica
quadro
affiancata
promozionale,
notevole
re
la
tradizionale
ampio
tutte
l'antica
tà
la
(8),
inserire
nel
è stata
mento
vata
ad
a
a riordinae
in
molti
e finanziamento.
Da quanto
fin
qui
premesso il
fenomeno fieristico
e mercatale
appare come vasto
campo di indagine
per il
quale l'integrazione
fra
metodo geografico
e metodo storico
può risultare
utile
e significativa.
In particolare
il
tentativo
di
ricostruzione
storica
finalizzato
ad
(7) D.P.R.
15.1.1972,
amministrative
n.
7 -Trasferimento
statali
va ag9iunto
sullo
in
(8) Cfr.
al
buite
n.
riguardo
alla
le
n.
in
n.
D.P..R. 24.7.1977,
legge 22 luglio
leggi
emanate di
recente
materia
di fiere
di
45 -Disciplina
regionali
2.9.1978,
territorio
della
commerciali;
delle
provincia
ed ulteriori
Friuli-Venezia
Giulia,
Giulia;
Regione Friuli-Venezia
delle
Fiere,
Legge Regionale
fieristiche;
autonoma di Trento,
fiere,
per
e delega delle
13.11.1980,
n.
relative
funzioni
funzioni
75 -Disciplina
amministrative.
n.
Legge Provinciale
llincremento
23.2.1981,
n.
delle
nel
attività
10 -Disciplina,
mostre ed esposizio-
Emilia Romagna, Legge Regionale 26.5.1980, n. 43
e disciplina
16 -Disciplina
amministrative
delle
Veneto,
e inizia-
mostre ed esposizioni
in materia di fiere,
Mostre ed Esposizioni
12.3.1979,
esposizioni
Legge
attri-
Legge Regionale 14.7.1978,
Lombardia,
degli
Enti fieristici;
Toscana, Legge Regionale 21.11.1974, n. 70 -Riforma
della
disciplina
mostre fiere
ed esposizioni
e delega delle funzioni amministrative
agli
Marche, Legge Regionale
della
Liguria,
fieristiche
Legge Regionale
ni nella
Ad esso
amministrative
manifestazioni
interventi
amministrative
Regioni:
manifestazioni
e promozione delle
promozione e delega di funzioni
-Ordinamento
e inoltre
e promozione delle
35 -Disciplina
funzioni
616 -~azione
funzioni
fieristiche;
di promozione economica; Provincia
n.
delle
personale.
n.
da alcune
delle
e mercati,
manifestazioni
Legge Regionale 14.3.1980, n. 16 -Disciplina
tive
ordinario
1975, n. 382.
12 -Norme per l'esercizio
Regione in materia
40 -Norme
29.4.1980,
argomento il
1 della
Regionale 3.11.1972,
Re9ioni a statuto
materia di_i~e~e~_~~rca~L~_~!!:e)ativo
stesso
delega di cui all'art.
alle
mostre,
relativa
alle
relativa
a
enti locali;
mostre, fiere
e~
ai Comuni; Abruzzo, Legge Regionale
fiere
ed esposizioni
e delega delle
7
evidenziare
i
nostro
campo
degli
aspetti
questo
fine,
bili,
o
mutamenti
di
più
un
l'altro
ca,
economica
fino
ai
il
Tra
di
le
periodici,
ma
contributo
quei
volte
spesso
che
spesso
forniscono
rischi:
fra
operare
altro
esaminato,
deve
significative
necessità
sia
per
fare
perché
scopi
considerazioni
decenni,
Camere
relative
scaturiscono
Commercio.
di
tempo,
lunghi;
hanno
il
Nessuna utilità
Carpi,
di
Gualdi
di
di
modo
valersi
di
abbastanza
altre
offre,
(ultima
fonti
una
più
1980/81),
compilazione
in
in
porta
perché
particolare
agli
dagli
opuscoli
non distribuite
periodi
compendiaria
realizzache
le
ultimi
editi
dalle
regolarmente
commerciale,
rilevamento
talvolta
Fiere,
fra
sufficientemente
specificamente
di
alla
e differenti
indica
di
periodo
evoluzio-
materia
ripetitive
consultazione
da
attendibili
del
sia
in
rendono
generiche,
la
più
qualitativi,
omogenee
metodologia
e
anni
è necessario
da evidenziare
diversi,
fine
omogenea,
ad ese.pio,
ed.
i
esauriente
un
per
immune
ripetitivi.
geografica
con
come
compilative
abbondanti
scegliere
e
e
utili
popolari,
complete
altri,
non
secolo
singole
Più
l'estensione
o autori
abbastanza
più
perfino
lungo
spesso
nostro
delle
locali.
in
quantitativi
fonti
concepite
spesso
considerazione
(g)
in
inoltre,
pregio
esposizione
fine
letteratura
al
aneddotico,
tipo
naturalmente
citato,
quasi
esclusivamente
Tali
pubblicazioni,
pur
coprono
esse
al
enti
tralasciare
di
serie
è
o semplicemente
da
La
in
mercati
sostanziale
pubblicazioni
non
che
dei
pertanto
talora
o insufficienti
aspetti
compilate
diversi.
fonti,
inevitabilmente:
a
legami
particolare
un
storie
ed altre
tipo
e
origini
delle
sufficientemente
ricorso
e
pubblicazioni
fiere
antichissime
del
sorge
negli
di
le
opportuno
scelta
critica
essere
che mutano
in
apportare
sull'argomento
di
meno rigorosi
problema
che
è
lunari
ma scarsi
quelli
possibile
fenomeni
informazioni
altre
i
documenti
comparazione
ed eliminare
Un
i
storici,
una
invece
criterio
tutti
periodi
di
funzione
notizie
Questo
sono
delle
delle
almanacchi,
analisi
quanto
difficoltà:
aspetti
geografo;
in
appaiono
tale
denominazione
numerose
forniscono
riscoperta
gli
inevitabili
permettono
specialmente
successivi.
nel
del
che
tra
daldemografi-
con
per
stessa
un
studio
fonti.
raramente
alla
scopo
annuari,
te
passato,
lo
e fieristica,
metodologia
la
indagare
lato
arrivare
comparazione
particolari
documenti
nostro
gli
loro,
del
esse
manifestazioni,
ni
delle
all'indagine
tutti
di
un
a
reperi-
trasformazione
per
conservano
comporta
su
della
nel
proficuo,
quanto
da
mercatale
una
un sistema
scelta
fonti
fenomeno,
aspetti
seguendo
tanto
testimonianze
permettere,
territorio,
tuttavia
e la
notizie
certi
del
secolari,
reperimento
riportano
al
sociale
che
tradizioni
diversi
porta,
quantificazione
quindi
antiche
del
da
territorio,
possibile
sarà
dell'attività
i
giorni
e
una
più
generico
lungo
con
ricerca
tempo,
con
e
nostri
omogenea.
Ma la
nel
Non
andamento
confronto
di
sulle
dell'evoluzione
il
del
ricerca
l'attenzione
sufficientemente
quantitativo
caratteristiche
alla
significativi.
fissare
su
periodo
nelle
indagine,
o imprecise
sagre,
e
superflua
mercati
e non aggiornata.
di
la
(9).
d'Italia,
8
Per
gli
Regioni
anni
delle
disponibile
una
strutture
va
via
quelle
delle
di
via
con
fiere
rilevazioni
e
di
il
fonti
per
tuttavia,
loro
al
è
resa
di
tipo
consolidarsi
delle
pur
regionale,
la
finalizzata
alle
si
documentazioni
a scala
Commercio
passaggio
mercati,
con
ultime
estensione
l'impostazione
recente
e
arricchendosi
una
di
il
di
Queste
di
Camere
e per
vicini,
materia
decentrate.
pregio
contenuti
più
in
messe
che
l'indiscutibile
da
noi
utile
amministrativo
nuove
a
funzioni
offrendo
differiscono
minore
ampiezza
coordinamento
di
amministrati-
vo e fiscale.
Da quanto
tificazione
premesso,
del
spensabile
per
al
anche
altre
merceologica,
su
lizzare
agricola
usanze
particolari,
messe
profonda
corrono
all'individuazione
nelle
funzioni
ne
delle
no
incerto
carenza
colmate
queste,
pur
della
del
e dei
laboriose
tipologia
finalizzate
sul
legami
con
con
la
difficoltà
tipo
le
feste
reli-
di
informazioni
formamerita
citate
nella
di
l'attività
le
l'operazione
attuali,
con-
struttura
ufficiali,
le
e
delle
riunioni
l'incompleto
i
rendere
conto
oltre
possono
singoli
che
di
e
comporti-
informative
presso
vantaggio
l'interruzio-
preposti,
lacune
possono
l'indubbio
oppure
regionali
dirette
ed impegnative,
laddove
Commercio,
organi
inchieste
merceologica
alla
di
degli
e presentano
composizione
legami
sostanziali
fonti
Camere
rilevazioni
tutte
e rigo-rosa.
mercati.
delle
delle
mediante
fenomeno,
quanto
indi-
estremamente
sulla
qualitativi,
mutamenti
funzionamento
di
essere
in
approfondita
sui
sui
Se è intuibile
dati
tappa
e venditori,
prezzi,
dei
a proposito
pubblicazioni
tuttora
dei
una qua n-
una
risultano
indicazioni
compratori
ecc.
fiere
ancora
rimane
una ricerca
e manifatturiera,
di
che permettano
esigenza,
fornire
di
attenzione,
delle
Infine,
di
eterogenea
tuttavia
di
prima
fissazione
locale
la
questa
capaci
sulla
produttiva
scheletro
di
provenienza
fonti
considerato,
lo
là
fonti,
sulla
contrattazione,
giose,
di
di
commerciale
costruire
Tuttavia,
utili
l'utilizzazione
fenomeno
Comuni:
con esattezza
delle
essere
dimensioni
espressamente
ricerca.
PROBLEMATERMINOLOGICO
L'estrema
diversificazione
comporta
i
dati
anche,
raccolti
questo
specifica
L'uso
dei
Per
quanto
Racchi
Starai
riguarda
(1974,
di
di
rassegna,
p.
nomenclatura
95 e segg.).
alle
approccio,
catalogare
non
specifici
la
fonti,
primo
facile
e puntualmente
termini
esposizione,
(lO)
dal
e insieme
problema
letteratura
delle
fin
quali
e classificare
soluzione,
affiorante
(fiera,
festa,
delle
ora
le
in
ogni
si
è accen-nato,
di
ordinare
manifestazionicensite:
ricorrente
mercato,
sagra,
or
l'opportunità
in
ricerca
tutta
sul
fiera-mercato,
ecc.)
manifestazioni
(10)
fieristiche
la
campo.
mostra-mercato,
mostra
l'esi-
cfr.
anche
De
9
stenza di sensibili
oscillazioni
nel tempo: talvolta,
ad esempio, la medesima manifestazione
locale
è stata
indicata
in tempi diversi
con terminidiversi.
Le fonti
mettono inoltre
in evidenza
che nello
stesso momento
storico
la terminologia
adottata
localmente
può risultare
profondamente
differente
in aree geografiche
anche contermini.
Questa varietà
di usi
locali
rispecchia
con molta probabilità
una realtà
giuridica
e amministrativa
caratterizzata,
come è già stato sottolineato,
da una delega quasi
totale
ai Comuni nelle
decisioni
in materia,
a parte alcuni
aspetti
esteriori
di natura fiscale.
D'altronde,
la mancanza nel nostro diritto
positivo di una nozione di "fiera"
o di "mercato"
che abbia una precisa
fisionomia giuridica
ha determinato
il confluire
negli stessi
termini,
piuttosto generici,
di molteplici
istituti
che rispondono
a finalità
diverse.
Anche in periodi
recenti
non mancano oscillazioni
e brusche variazioni nella
terminologia,
talvolta
imposte da norme locali:
significativo,
ad esempio,
il caso in cui il termine
"fiera"
viene riservato
esclusivamente alle
manifestazioni
campionarie
e promozionali,
mentre a tutte
le
altre
fiere
tradizionali
viene
attribuita
la denominazione
di "mercatiannuali"
(11).
Il
raffronto
tra le recentissime
legislazioni
regionali
evidenzia
inoltre
una scelta
di termini
e de"finizioni
notevolmente
diver-sificate:
di tale
varietà
si dovrà tenere conto soprattutto
nell'ottica
di nuove auspicabili
ricerche.
A complicare
ulteriormente
il quadro terminologico
si deve talvolta
rilevare
l'esistenza
di una inerzia
culturale
che continua
a classificare
con la stessa denominazione
antiche
tradizionali
manifestazioni,
nonostante la loro
funzione
e la loro importanza
siano venute via via evolvendo
nel tempo.
Dal punto di vista metodologico
sarà pertanto
utile
definire
i criteri per una rigorosa
catalogazione,
la cui urgenza è tanto più sentita,
quanto più la ricerca
è approfondita,
quantificata
e volta
a ricavare
dai dati grezzi
interpretazioni
significative.
Risalendo
nel tempo si può verificare
come il problema della distinzione tra fiere
e mercati
fosse già stato posto in ambito legislativo
in
occasione
del dibattito
sul primo intervento
in materia
dopo l'unificazione d'Italia.
Meritano
di essere ricordate
in proposito
alcune osservazioni
generali
di commento alla
legge:
"Corre
una notevole
differenza
tra la fiera
e il mercato.
La fiera
ha luogo con forma più solenne,
si
tiene
in pochi e determinati
giorni
dell'anno,
e vi accorrono
individui
da provincie
eziandio
lontane.
La fiera
può considerarsi
come un mercato
generale
dei prodotti
e delle
manifatture
di più facile
smercio.
Il
mercato invece
ha luogo a periodi
mensili
o settimanali;
è la riunione
dei commercianti
dei Comuni circonvicini
che vi si recano per la compra
o per la vendita
delle
merci,
o dei prodotti
che formano l'oggetto
dei
loro traffici
abituali.
Però le fiere
e i mercati
hanno uno scopo comune,
( 11
[I
cia
da ricordare
a questo
Autonoma di Trento.
proposito
'esempio della
recente
legislazione
della
Provin-
10
che
è quello
di
estendere
tato
periodo
di
tempo
sa
le
contrattazioni
significativo
più
ancor
alla
oggi
fiera
può
diffusa
mercato
dei
di
La
anche
o commistione
generica
da riferimenti
giustamente
grafi
terminologica;
in
come
già
sistemazione
concettuale,
periodicità,
si
frequenza
il
di
problema
ni
con
ora
situazioni
cadenza
indicate
-anche
se
da
più
criterio
che
delle
e
coincidere
Alcune
parte
del
(1922),
con
ta
la
parte
le
molti
un
e
tra
più
(12) Analoghe oscillazioni
per
primo
fra
di
a
base
dei
il
tale
diversa
varietà
In
varie
e
concreto
manifestazio-
le
quali
termine
vengono
di
"fiere",
sembrano
periodicità
delle
invece
settimanale
caratteristiche
(o
portino
scorsi,
come già
metteva
in
primo
a questo
tipo
più
presentavano
merceologi-
con la
analisi
in evidenza
come
a distinguerle.
sia
nei
secoli
periodo
ripropocorrente".
della
"mercati";
geo-
è univoco
e costante
(13).
alcuni
autori
a ricercare
un
all'ingrosso,
si
le
col
mercati,
~ti,
i
contributo
grande
mensile,
ora
(12).
distinzione
illustrate.
tra
che,
di
suffragata
è stata
criterio
volte
più
casi
diverse
della
la
al
anche
sottolineato,
data
termine
affiancava
annuali
e
e
evidenza
approfondito
semplice
si
perviene
chiaramente
talvolta
esempio,
si
per
avevano
mercati
sulla
talvolta
mercati
che
problema
talvolta
caratterizzate,
frequenza
varie,
in
epoche
il
popolare
i
quali
mettono
fiere
erano
in
distinzione
-col
transazioni
stessa
merci
alle
queste
funzioni,
fiere,
ad
'900,
il
già
uso
distinzione
acce-
frequenza
mette
308)
quali
l'uso
terminologico
del problema
ha spinto
delle
dalle
di
i
di
funzionali,
fonti.
Ma
trasformazioni
nell'
discussione
quindicinale),
per
La complessità
altro
anche
la
raramente
questa
p.
in
stagionale,
e
ma
storica
sopra
ricordata,
antiche
manifestazioni,
Autori
"anomale",
fonti
della
tradizione
riscontrati
insufficienti,
soprattutto
annuale,
nelle
esclusi
ed
gui-
breve
due tipi
di
manifestazione
dà ragione
dei
numerosi
(1955,
stessi
dimostrano
riguarda
paradigma
anche di suggerimenti
metodologici,
di base la medesima
"accezione
gli
tal
Questo
maggiore
Ferro,
(1963, p. 134 e segg.),
ricco
se come schema interpretativo
un limi-
in
81).
nella
modo convincente
successivamente
Tuttavia,
i
termini
da Nice
ha posto
p.
d'altronde
validità
dell'accezione
bibliografici
ad
sottolineata
italiani
per
storici
e cronisti
hanno
attribuito
eccezionalità,
vasta
attrazione,
testo
dei
persone
facilitare
come
radicata
parentela
economica
fra
altri
motivi
già
chiariti,
oscillazioni
1881,
regolarità,
stesso
di
e di
considerato
termini,
maggiore
Lo
numero
domanda,
(Padoa,
da sempre
solennità,
di
proporzioni.
la
stretta
insieme
ad
e la
essere
due
utilizzata:
caratteri
caratteri
ridotte
un rilevante
commerciali."
testo
zione
fra
l'offerta
simili
talvolta
a
sia
in
luogo
di
qualitativa
le continue
nella
di
alle
medioevale sono rilevate
al
prima
evidenza
la
minuto;
fiere
Allix
bestiame;
commercio
spesso
farne
per
ma
vendid'altra
la
loro
da De Rocchi Storai
(1974, p. 43 e segg.).
(13) La citazione
alla
in
fonti
del
passato perfino
massima prudenza anche per tale
di "fiere
assunzione.
settimanali",
invita
tuttavia
11
specializzazione
influenza,
(14),
per
la
le
fonti
Anche
mentata
dal
tecnica
campionaria
per
presenza
più
volte
primo
grado
recenti
diffondersi
di
di
attrattività,
mostrano
nuovi
una
tipi
e l'indirizzo
L'insufficienza
ribadita
dagli
come
il
di
complessità
promozionale
sono
passo
per
una
quantitativo
di
riunione,
(numero
delle
manifestazioni,
ma deve
essere
chiaro
della
base
ecc.);
interpretazione
storica
aspetti
meno
e
per
Sotto
questo
tipologia
stretto
legame
e una
più
imporsi
alla
a
col
la
ai
passare
di
le
popolare
di
ultimi
più
ali-
quali
la
utilizzati.
aderente
Tale
di
loro
è possibile
giornate
che,
nel
inquadramento
nell'evo-
fare
ricorso
eventualmente
materia
di
le
indagine
indicare
fin
ad
barriere
secondo
d'ora
alla
procedimenuno
schema
numero delle
ricercatore
al
indispensabile
superare
la
i
del
in
tempo
generici
schemifunzionali.
un abbozzo
di
appare
centrato
con
o di
festeggiamento
a diventare
decenni,
appaiono
oppure
perduto,
hanno
stiche
economiche,
le
la
tipologia
caratteristica
in
tendenza
concorrenza
maggiormente
solo
più
una
altri
tradizionali,
nel
base
vari.
Di
gran parte
aspetti
della
interessante
degli
lorofunzione,
agricole
ezootecniche,
queste
riunioni
delle
caratteri-
di
altro
punquel-
corso
commerciali
che
trascu-
intrattenimento
sotto
sulla
attività
quegli
di
vitali
distinguibili
assomigliare
tempo
Le fiere
delle
fenomeno,
svago,
comunque
alle
all'interno
del
interessanti
ecc.).
rivelatesi
conservando
fiere,
di
pure
agevolmente
nel
la
caratteristiche
delle
al
commercio
di
generi
nella
loro
evoluzione,
subiscono
assommano
centri,
quasi
commerciale
patronale,
direttamente
fanno
i
varie,
assumere
sembrano
esclusivi,
per
merci
sull'aspetto
o quelle
indirizzate
alcune
di
aree
quasi
alimentare
antrop010gico,
origine
altre
evolute
nelle
consumo.
semplice
(culturale,
che
specializzazione
che
e ad
di
riunioni
antica
da una maggiore
secondi,
empori
modelli
distinzione
fra mercati
di produsono
caratterizzati
da un più
e spesso
fino
distribuzione,
studio
vista
rurale
approvvigionamento
articolata
uno
di
e
riordinare
mondo
correnti
Più
quali,
le
sempre
locali
(15).
costruzione
e del
sarà
attrattività;
grande
legate
ti
dati
formali
profilo,
col
trasformarsi
rerà
dei
usi
la
mercati
è opportuna
la
di
consumo:
i
primi
vasta
funzione
con
di
funzionale.
Riguardo
ai
e mercati
zione
e agli
per
territoriale,
rigidamente
terminologiche,
sembra
nelle
classificazione
alle
fonti
soprattutto
luzione
raggio
che
manifestazioni,
realtà,
l'adeguamento
to
tuttavia
è utile
momento
il
dei
criteri
di
periodicità
e funzionalità,
più
studiosi,
porta
quindi
necessariamente
a riconoscere
indispensabile
di
per
di bestiame.
intrattenimentopopolare
a
evoluzione
sagre
in
e
festepaesane;
collega-
(14) Interessante
a questo riguardo
la presenza nel Trentino
dell'1800
di importanti
mercati mensili di grani, per il commercio di cereali,
contrapposti
a fiere mensili
per il
commercio di bestiame.
(15) Anche su questo concetto insiste
giustamente Ferro (1963. P. 136).
12
mento con gli
sviluppi
tecnici
dell'agricoltura;
queste ultime
sono
caratterizzate
da spiccata
specializzazione
(macchine agricole,
prodotti
tipici,
zootecnia
specializzata,
ecc.)
e talora
dalla
adozione
della
tecnica campionaria.
Per gli anni a noi più vicini,
le fonti
censiscono sovente manifestazioni
di recente
isti tuzione
indicate
in genere come "fieristiche":
di
queste alcune si avvicinano
molto, per le loro funzioni,
alle tradizionali fiere
agricole
e zootecniche;
altre
assumono le più varie
connotazio-ni.
Infatti,
accanto a manifestazioni
promozionali
dell'agricoltura
specializzata
(16),
se ne possono annoverare
altre
a carattere
più direttamente commerciale
legate
all'artigianato,
all'edilizia,
all'antiquariato
e all'editoria,
agli
svariati
prodotti
per il tempo libero,
ecc.
(17).
Tutte
queste
attività
"fieristiche",
che in concreto
forniscono
una
multiforme
casistica
terminologica
(18),
sono spesso organizzate
da enti
ed associazioni
locali;
radicate
nel tessuto
economico del territorio,
trovano
alimento
al
loro
proliferare
anche nell'interesse
a favorire
forme
di
turismo,
legate
all'attuale
rivalutazione
folklorica
della
dimensione della festa paesana.
RELAZIONI CON LA SITUAZIONE DEMOGRAFICAED ECONOMICA
Il conseguimento
di una rigorosa
quantificazione
del fenomeno commerciale
studiato
non si pone solamente come autonomo obiettivo
di ricerca,
ma può diventare
anche indispensabile
strumento per ulteriori
approfondi-menti:
esso può permettere
infatti
di stabilire
utili
relazioni
con
altri
indicatori
della
situazione
demografica
ed economica,
analogamentequantificati.
L'attività
commerciale
periodica
è condizionata
da tanti
e tanto
vari
fattori
da rendere senza dubbio assai difficile
stabilire
una netta
corrispondenza
con l'evoluzione
demografica
ed economica fino ad individuare chiare
relazioni
da causa ad effetto:
tale
difficoltà
era già
stata
esplicitamente
sottolineata,
per alcuni
aspetti,
da Ferro
(Ferro
et al.,
1964,
p. 9).
Tuttavia
può essere
utile
insistere
in questa
16) Per
quanto
riguarda
l'aspetto
sostituire
in
quali
si differenziano
però
qualche
della
modo i
vecchi
specializzazione
mercati
per l'assenza
queste
stagionali
quasi
manifestazioni
o annuali
generalizzata
di
sembrano
produzione,
di attività
dai
di commercia-
lizzazione.
(17)
Per
quanto
manifestazioni
(18)
[I
curioso
"festa",
riguarda
si
osservare
nonostante
la
avvalgano
loro
di
ubicazione
impianti
come esse siano
la loro
indubbia
merita
coperti,
talvolta
funzione
sottolineare
fissi
come alcune
di
queste
o mobili.
indicate
commerciale.
con i
termini
di
"sagra"
e di
13
direzione
al
nei
diversi
fenomeno
fine
di
periodi
mercatale,
strativa
e
tà
e
può
mentre
l'influenza
infatti,
Il
variabili
loro
della
derazione
terno
complesse
ne/banchi
mercati
collegamenti
tra la
za dei mercati
(19).
Tutti
questi
suddivisioni
a disposizione
uniforme
tentativo
sviluppo
di
ricerca
le
nel
essere
base
scelta,
offre
sulla
vocazioni
Le
colturali
relativ~
Anche
in
vità
questo
caso
mercatale,
distribuzione
(19) Il
tentativo
arduo in
risulta
una
di
stabilire
presenza,
tutti
e
in
delle
già
indicazioni
suggerita
economiche
questi
ad esempio, di intensa
delle
più
in
suddivisione
in
restringere
tipi
di
attività
di
aree
dei
censimenti
altri
autori,
da
commerciale
di
aree
diverse.
dell'attività
ipotesi
epocapre-unitaria.
può risultare
il
zone
a diverso
commerciale
della
situaziodecenni.
Tale
offre
ulteriori
chiarimenti
è venuto
assumendo
nel
agevole
seguenti
scelta
dati
quantitativi
talvolta
imposta
specialmente
la
integrazione
possibili
amministrativa,
passato,
all'andamento
più
le
sottili
e l'importan-
i
-e
utilizzata
di
indagine
fenomeno
studiato
fornendo
consiall'in-
più
di
periodica
possono
essere
utilmente
inquadrate
nell'ambito
ne distributiva
in generale,
specialmente
per gli
ultimi
ampliamento
dell'orizzonte
ruolo
economico
che il
2)
individuazione
interessante,
studiato
e caratteristiche
considerazioni
a
suddivisione
anche
se
territorio
altimetriche,
eventualmente
sulla
della
popolazione.
Quest'ultima
con
anche
sua evoluzione
risalto
richiedono
la
articolata
indicazioni
dinamiche
diacronica;
quali
ordinare
più
praticabile
ricalca
può
a
la
considerazione
del
rapporto
popolazioper lo studio
della
dimensione
dei
secondo
soluzione
infine
interessanti
dà
e la
più
e per
demografica,
e della
insediativa
che
frazionabili;
legate
una serie
tipologia
Più
complesso,
suddividere
il
economico;
in
4)
quella
diretti
complessi-
essere
affrontato
a vari
gradi
base dei dati
grezzi,
dell'an-
popolazione;
La
ammini-
eccezionale
situazione
può
sulla
alla
presente,
di
la
essa
sociali;
3)
(o "licenze"),
indirizzi
-è
nel
strettamente
mercati
natura
difficilmente
meno
considerato:
territoriali
(20).
fonti
riscontri
relazioni
che
il
una maggiore
avvenimento
popolazione/mercati
relazione
proposito,
rivela
di
con
e dei
periodo
dinamiche
di vendita
in
dalle
rapporto
rapporto
un
di
compenetrate
ambito
dei mercati,
1) semplice
analisi,
popolazione
del
di
fiere
delle
intuibile
a controlli
questo
carattere
appaiono
del
solo
a
delle
il
problema
damento
fornire,
attrattività,
circoscritte.
ristretta
al
di complessità:
sottoposto
l'analisi
di
per
più
ampia
territoriali
evidenza
l'evoluzione
E'
d'altra
parte
maggiormente
fiscale,
ed immediati,
esse
mettere
in
considerati.
l'indagine
ricerca:
corrispondenze
migratoria
sul
tempo.
all'atti1)
confronto,
diventa
ancora più
o di massicci
flussi
turistici.
(20) La scelta
delle
unità
operative
che delle
rappresentazioni
stribuzione
areale delle
territoriali
cartografiche,
manifestazioni.
condiziona
utilissime
naturalmente
le caratteristi-
per la visualizzazione
della
di-
14
anche in senso diacronico,
tra licenze
di commercio fisso
al minuto (21)
e licenze
di commercio ambulante:
ulteriori
indicazioni
possono emergere
dall'esame
degli
stessi
dati
suddivisi
per settori
merceologici
(22);
2) confronto
tra
l'andamento
delle
licenze
del commercio ambulante
e
l'andamento
del numero e delle dimensioni
dei mercati.
Interessante
si
dimostra
infine
il
tentativo,
talvolta
percorso
nella
letteratura
specifica,
di determinare
le aree di attrazione
delle
singole
manifestazioni;
ma questo appare significativo
solo se si rendono
espliciti
i
metodi
e gli
indicatori
quantitativi
utilizzati
a talescopo.
Bisogna premettere
che risulta
assai difficile
quantificare
con
precisione,
per ogni singola
riunione,
l'entità
del giro
di affari,
la
provenienza
di compratori
e venditori,
la provenienza
delle
merci,
ed
altre
simili
indicazioni;
tale
indagine
approfondita
potrebbe
essere
realizzata
eventualmente
con una inchiesta
diretta
assai accurata.
Un'altra
ipotesi
di ricerca,
più facilmente
percorribile,
anche se
non altrettanto
ricca di potenzialità
esplicative,
consiste
nell'utilizzare i risultati
di indagini
sulle
aree di attrazione
commerciale
già
realizzate
a livello
nazionale
o regionale;
sarà possibile,
ad esempio,
confrontare
l'ubicazione
dei maggiori
mercati
con quella
dei centri
di
attrazione
individuati
con altre
metodologie.
Tale operazione
di confronto
potrà
indirizzare
all'elaborazione
di
ipotesi
sulla
centralità
o
subordinazione
del commercio periodico
rispetto
alle complessive
funzioni
commerciali
di un centro.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Dall'esperienza
delle
ricerche
in corso,
appare chiaro come non sia
corretto
ammettere preliminarmente
e acriticamente
né l'ipotesi
che losviluppo
del commercio ambulante sia segno di vitalità
ecnonomica,
né,
al contrario,
che esso sia indice
di economia chiusa,
isolata,
depressa:
l'attività
fieristica
e mercatale
in particolare
sembra infatti
caratterizzare
tanto regioni
dalla
struttura
distributiva
sufficientemente
equi-librata,
quanto altre
meno organicamente
attrezzate.
Le singole
interpre-tazioni,
anziché
costituire
ipotesi
da verificare,
sono talvolta
assunte
dagli
autori
in modo pregiudi~iale,
ma la
loro
generalizzazione
non
(21
Nell'ambito
ruolo
della
magazzini
to
(22)
il
la
commercio
grande
fine
altre
suddivisione
a prezzo
assetto
risultano
rese
fisso
al
distribuzione
e magazzini
tradizionale
A questo
oppure
del
di
utilizzata
delle
utili
proposito
minuto
che
unico
con
i
tabelle
più
da Guillaume
essere
suoi
ha, negli
attrezzature
le
può
interessante
supermercati,
ultimi
decenni,
considerare
minimercati,
profondamente
il
grandi
modifica-
commerciali.
delle
semplici
(1977)
suddivisioni
merceologiche
e meno articolate.
per i mercati
Si
di Liegi.
ufficiali,
veda in proposito
15
appare sostenibile
sia perché le aree studiate
sono ancora in numero
talmente
ridotto
da non permettere
sintesi
attendibili,
sia perché le
ricerche
già realizzate
evidenziano
sviluppi
anche assai divergenti
del
fenomeno.
Sembra invece fuori
discussione
che l'attività
fieristica
e mercatale richiami
notevole
affluenza
di acquirenti
e di pubblico
soprattutto
nelle
piazze maggiori
e più rinomate:
essa mette in evidenza la vitalità
di queste riunioni,
la cui importanza
supera il campo puramente economico
per
assumere
un significato
di
incontro
culturale
e sociale
che si
riallaccia
ad antiche tradizioni.
RIASSUNTO -L'esame
della
letteratura
specifica
e l'esperienza
delle
ricerche
in corso indicano
una grande varietà
e commistione
tipologica
e
terminologica
delle
manifestazioni
fieristiche
e mercatali;
la
loroclassificazione,
indispensabile
per qualsiasi
tentativo
di quantificazio-ne,
appare
assai
impegnativa.
Considerata
la continua
evoluzione
di
queste
riunioni
commerciali,
si impone la necessità
di estendere
le
indagini
a periodi
di tempo sufficientemente
lunghi:
tale
impegno di
ricerca
è sostenuto
dall'uso
di
fonti
del passato,
atte
a fornire
elementi
per delineare
significative
trasformazioni
nella struttura
demo-grafica,
sociale
ed economica del territorio.
byERRO,
Illustrated
BERRY,
BIONDI,
DistribuCLAVAL,
FERRO,
F
e
FORMICA,
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