Il materiali" istituto di geografia Ugo università MATTANA Fiere e mercati periodici: considerazioni metodologiche per uno studio geografico Comitato scientifico: Eugenìa' Gìovannì Marcello BEVILACQUA B. PELLEGRINI ZUNICA di padova 3 INTRODUZIONE L'esperienza acquisita nel corso di una indagine sulle fiere e sui mercati della provincia di Treviso (Mattana e Benvenuti, 1982) e di analoghe ricerche tuttora in svolgimento per altre aree del Veneto e del Trentino-Alto Adige, suggerisce di esporre alcuni dei problemi metodologici affrontati e di indicare alcune possibilità di sviluppo in questo campo (1). Una chiarificazione sul metodo può risultare particolarmente utile se si considera che il fenomeno fieristico e mercatale appare ricco di molteplici aspetti, geografici, storici, economici e sociali, tali da interessare studiosi di varie discipline. Ma altrettanto importante risulta la consapevolezza della continua evoluzione nel tempo del fenomeno considerato e insieme delle differenti caratteristiche con cui esso può manifestarsi in aree diverse. Il primo aspetto richiede un approccio che consideri la necessità di un confronto critico con la storiografia (economica in particolare), al fine di non limitare la ricerca ad una fotografia acritica della situazione attuale: il problema del reperimento di fonti lontane nel tempo e del loro confronto, si inserisce, in questo quadro, come momento particolarmente importante ed impegnativo. Il secondo aspetto emerge con chiarezza dall'esame della letteratura specifica che indica senza possibilità di equivoco come il fenomeno in esame assolva a funzioni imposte o suggerite dal diverso grado di sviluppo economico e sociale delle aree prese in considerazione dai geografi. Tali aree non sono, purtroppo, molto numerose nel territorio italiano, benché un certo interesse si sia manifestato in questo senso presso i geografi specialmente a partire dagli anni '50; esse coprono intere regioni, singole province o territori geografici diversamente caratterizzati (2). Questa dislocazione territoriale risulta piuttosto frammentaria e ciò, unitamente all'uso di metodologie differenziate, rende difficoltoso ogni tentativo di sintesi a livello interregionale o nazionale (3). (1) Va precisato fiere restano che l'oggetto tradizionali escluse di le (2) Si presentano qui di carattere grandi fiere tale riflessione locale, consiste anche nelle campionarie nazionali mercati periodici le indicazioni (1955), Ferro (1963), Ferro ~. (1964), Formica (1970), Micale (1972), Biondi !!-!l. (1974), (1975), (3) Un'indagine completa campionarie, esposizioni internazionali, "Gazzetta (1974); Ufficiale della inserite e dei mercati periodici. sulla nel nazionali Repubblica in essa vengono trattati delle ricerche Leardi in ordine cronologico: Bonasera (1969), De Santis (1977), (19B2), Mattana e Benvenuti (19B2). ed approfondita fieristiche mentre e internazionali. Nice Brancato Albanese (1979), De Santis e nelle moderne manifestazioni, (1921), Roletto bibliografiche nei loro situazione "Calendario italiana ufficiale e interprovinciali" Italiana"), anche alcuni delle (pubblicato è stata aspetti delle collpiuta generali delle manifestazioni fiere, mostre ed annualmente nella da De Rocchi Storai fiere tradizionali 4 Nella situazione relative ad aree gnificative aree se la loro industrializzate degli canto impone del al di pretazione In tale la in delle di più ampia di la ampio nuove aree essere periferiche dei e depres- alla riflessione diversificata. per deficienze, si- ed economica: offerta e maggiormente adottare, ricerche particolarmente insediativa rilevazione inevitabili utili considerazione, da un lato, più e per dubbio territoriale, necessità passato là senza modo potrebbe una casistica si fonti che prese struttura e urbanizzate (4). studiosi tro sarebbero non ancora per dall'altro le attuale la D'al- interpretazione dati attuali, consentano del- parametri, tentativi di inter- respiro. INDAGINE GEOGRAFICAE INDAGINE STORICA L'analisi approfondita fatto emergere legati al è tema constatato sentavano ti Da le conto fra li di la anni rete e la fermarsi di struttura tà del commerciale periodica; eloquente stiche e dei ricostruzione (4) La Lombardia prese di tale mercati dai periodici critico attività in funzione di ancora, colturamuta vallivi quali col vol- alvei traffici di commerciali dei facilmente viaria vita rapporto trasformazioni l'importanza reti inserire queste del dei centri inte-ressati. forniti: e ferroviaria, tradizionalmente lo l'af- agricole, il ecc. quale a modificare può Lo studio porsi profondamente tradizionalmente quest'ultima può di tempo, modelli solchi zone contribuiscono ma diversa di nei essere delle in evoluzione. assai significato alle l'intensità il si premuta- un orizzonte nel primario; potrebbero entro in il relazione demografica, fenomeni maniera tecnica, esempio, conseguenza, secondarie avanti: profondamente geografici settore utilizzazione territorio, indice in ha decennio e l'esigenza variazioni assunta di in necessità nella ad esempi distribuzione questi inseriti più qualche fenomeni aspetti evolve e, altri attività della gli del oppure, diversa la produzione, l'importanza parlerà di materia parzialmente territorio. continue tempo, idrografica sviluppo Tutti di si e mercatale e montagna, Ma molti variare a intrinseche commerciale; lungo anche nel pianura degli flusso sorgono modi cui distanza ed del fieristico come e demografiche gere funzioni soggetti Varia di a in metodologici, denominazioni ed economico nei consumo. collina, stesse fenomeno siano mutamenti di le geografica problemi apparse riflessione tenga economiche di terminologici, e nelle questa sul dei con sociale indagini che usi letteratura serie ricerche struttura contesto della una degli che spesso nella nel e anche risultare delle quindi opera d'altronde manifestazioni come la l'attivi- utile un fieri- frammento di storica. e la in esalRe. Basilicata rispettivamente sono, ad esempio, due regioni non ancora 5 Questa impostazione della ricerca si situa in grammatica secondo la quale "i problemi territoriali lo di una catena, che si prolunga a monte e a valle una prospettiva pronon sono che l'aneldel campo specifico dell'indagine geografica, per interessare tutta la le cui esigenze condizionano in tal modo gli indirizzi vita di e gli l'indagine geografica." (Dematteis, 1970, una società, sbocchi del- p. 63). ASPETTI GIURIDICI Lo studio della tempo costituisce che qui si va lato da primo (5), assai Consigli territori di per dirimere tariffario esplicito continuò scarna comunali loro disposizioni che la sua evoluzione nel e ufficializzare dall'altro e di prima e semplice nella la facoltà di fissava contrasti Essa, in integrazione una da norme che programmazione di di procedure tra Comuni, assenza di carattere un secolo furono tipo sono delle di state assudella a unita che attribuene mercati nei livello provinciale e stabiliva nuove leggi solamente un trattamento che facessero periodici, fondamen- varie norme sul in quanto dotate di notevolavoro degli operatori delsettore. sembrano emanate dell'Italia locale e a mercati la linea legislativa emanate provvedimenti funzioni legge sua formulazione, istituire fiere (6), anch'esse importanti condizioni generali di secondo trasferimento e della razionalizzare riferirsi a fiere per più commercio ambulante le incidenza sulle Del a tradizione; di indirizzo competenza, eventuali unificato. sua tendono dalla funzione pare riferimento a costituire a materia periodica. tipo (1866) do ai tale; che già consolidata precipuamente commerciale Al in un momento non secondario dell'approccio metodologico delineando. Essa appare sostanzialmente costituita da un provvedimenti situazione mono più attività legislazione dalle far parte Regioni amministrative in le recenti relazione statali al risalente al (5) Legge 17.5.1866, n. 2933. Cfr. testo e commento (Padoa, 1881, pp. 79-95). Questa legge fu richiamata successivamente nei Testi Unici della Legge Comunale e Provinciale: R.D. 15.2.1915, n. 148 e R.D. 3.3.1934, n. 383. (6) Si vedano a na del grosso questo commercio dei 4.7.1959, ambulanti prodotti proposito ambulante; le seguenti leggi: Legge 25.3.1959, ortofrutticoli, n. delle carni n. 489 -Nuove norme sulla facoltà ..cc titolari di licenza; Legge 11.6.1971, Legge 19.5.1976, n. 398 -,Disciplina ta Legge 5.2.1934, n. 327). Legge 5.2.1934, 125 -Norme del co..ercio e dei ~ -~. prodotti t"uuu.., di rappresentanza n. 426 -Disciplina ambul~ n. 327 -Piscipli- sul commercio all'inittici;~..~ Legge di commercianti del~~""..~.u.w".~ commercio; (sostituisce la cita- FONTI 6 1972 (7). Questi provvedimenti statali, tendono in forma ambulante, In tale modo mercati, di a più incidenza casi fj.ere, economica. varietà istituisce di forme La di legislazione sorte dei e coordinaè stata in forme riser- varie con originali, nel- l'attivi- unitamente regionale tende questo campo, in genere. nell'istituzione specialmente spesso leggi dettaglio in attenzione assunto, promozione al programmazione inserendosi nuove, delle commercio Comuni particolare hanno indicazioni distribuzione di che, iniziative stabili dei una attività Inoltre delle le del della prerogativa caratteristiche grande vasto manifestazioni tradizione la più da respiro. quelle seguendo problematica quadro affiancata promozionale, notevole re la tradizionale ampio tutte l'antica tà la (8), inserire nel è stata mento vata ad a a riordinae in molti e finanziamento. Da quanto fin qui premesso il fenomeno fieristico e mercatale appare come vasto campo di indagine per il quale l'integrazione fra metodo geografico e metodo storico può risultare utile e significativa. In particolare il tentativo di ricostruzione storica finalizzato ad (7) D.P.R. 15.1.1972, amministrative n. 7 -Trasferimento statali va ag9iunto sullo in (8) Cfr. al buite n. riguardo alla le n. in n. D.P..R. 24.7.1977, legge 22 luglio leggi emanate di recente materia di fiere di 45 -Disciplina regionali 2.9.1978, territorio della commerciali; delle provincia ed ulteriori Friuli-Venezia Giulia, Giulia; Regione Friuli-Venezia delle Fiere, Legge Regionale fieristiche; autonoma di Trento, fiere, per e delega delle 13.11.1980, n. relative funzioni funzioni 75 -Disciplina amministrative. n. Legge Provinciale llincremento 23.2.1981, n. delle nel attività 10 -Disciplina, mostre ed esposizio- Emilia Romagna, Legge Regionale 26.5.1980, n. 43 e disciplina 16 -Disciplina amministrative delle Veneto, e inizia- mostre ed esposizioni in materia di fiere, Mostre ed Esposizioni 12.3.1979, esposizioni Legge attri- Legge Regionale 14.7.1978, Lombardia, degli Enti fieristici; Toscana, Legge Regionale 21.11.1974, n. 70 -Riforma della disciplina mostre fiere ed esposizioni e delega delle funzioni amministrative agli Marche, Legge Regionale della Liguria, fieristiche Legge Regionale ni nella Ad esso amministrative manifestazioni interventi amministrative Regioni: manifestazioni e promozione delle promozione e delega di funzioni -Ordinamento e inoltre e promozione delle 35 -Disciplina funzioni 616 -~azione funzioni fieristiche; di promozione economica; Provincia n. delle personale. n. da alcune delle e mercati, manifestazioni Legge Regionale 14.3.1980, n. 16 -Disciplina tive ordinario 1975, n. 382. 12 -Norme per l'esercizio Regione in materia 40 -Norme 29.4.1980, argomento il 1 della Regionale 3.11.1972, Re9ioni a statuto materia di_i~e~e~_~~rca~L~_~!!:e)ativo stesso delega di cui all'art. alle mostre, relativa alle relativa a enti locali; mostre, fiere e~ ai Comuni; Abruzzo, Legge Regionale fiere ed esposizioni e delega delle 7 evidenziare i nostro campo degli aspetti questo fine, bili, o mutamenti di più un l'altro ca, economica fino ai il Tra di le periodici, ma contributo quei volte spesso che spesso forniscono rischi: fra operare altro esaminato, deve significative necessità sia per fare perché scopi considerazioni decenni, Camere relative scaturiscono Commercio. di tempo, lunghi; hanno il Nessuna utilità Carpi, di Gualdi di di modo valersi di abbastanza altre offre, (ultima fonti una più 1980/81), compilazione in in porta perché particolare agli dagli opuscoli non distribuite periodi compendiaria realizzache le ultimi editi dalle regolarmente commerciale, rilevamento talvolta Fiere, fra sufficientemente specificamente di alla e differenti indica di periodo evoluzio- materia ripetitive consultazione da attendibili del sia in rendono generiche, la più qualitativi, omogenee metodologia e anni è necessario da evidenziare diversi, fine omogenea, ad ese.pio, ed. i esauriente un per immune ripetitivi. geografica con come compilative abbondanti scegliere e e utili popolari, complete altri, non secolo singole Più l'estensione o autori abbastanza più perfino lungo spesso nostro delle locali. in quantitativi fonti concepite spesso considerazione (g) in inoltre, pregio esposizione fine letteratura al aneddotico, tipo naturalmente citato, quasi esclusivamente Tali pubblicazioni, pur coprono esse al enti tralasciare di serie è o semplicemente da La in mercati sostanziale pubblicazioni non che dei pertanto talora o insufficienti aspetti compilate diversi. fonti, inevitabilmente: a legami particolare un storie ed altre tipo e origini delle sufficientemente ricorso e pubblicazioni fiere antichissime del sorge negli di le opportuno scelta critica essere che mutano in apportare sull'argomento di meno rigorosi problema che è lunari ma scarsi quelli possibile fenomeni informazioni altre i documenti comparazione ed eliminare Un i storici, una invece criterio tutti periodi di funzione notizie Questo sono delle delle almanacchi, analisi quanto difficoltà: aspetti geografo; in appaiono tale denominazione numerose forniscono riscoperta gli inevitabili permettono specialmente successivi. nel del che tra daldemografi- con per stessa un studio fonti. raramente alla scopo annuari, te passato, lo e fieristica, metodologia la indagare lato arrivare comparazione particolari documenti nostro gli loro, del esse manifestazioni, ni delle all'indagine tutti di un a reperi- trasformazione per conservano comporta su della nel proficuo, quanto da mercatale una un sistema scelta fonti fenomeno, aspetti seguendo tanto testimonianze permettere, territorio, tuttavia e la notizie certi del secolari, reperimento riportano al sociale che tradizioni diversi porta, quantificazione quindi antiche del da territorio, possibile sarà dell'attività i giorni e una più generico lungo con ricerca tempo, con e nostri omogenea. Ma la nel Non andamento confronto di sulle dell'evoluzione il del ricerca l'attenzione sufficientemente quantitativo caratteristiche alla significativi. fissare su periodo nelle indagine, o imprecise sagre, e superflua mercati e non aggiornata. di la (9). d'Italia, 8 Per gli Regioni anni delle disponibile una strutture va via quelle delle di via con fiere rilevazioni e di il fonti per tuttavia, loro al è resa di tipo consolidarsi delle pur regionale, la finalizzata alle si documentazioni a scala Commercio passaggio mercati, con ultime estensione l'impostazione recente e arricchendosi una di il di Queste di Camere e per vicini, materia decentrate. pregio contenuti più in messe che l'indiscutibile da noi utile amministrativo nuove a funzioni offrendo differiscono minore ampiezza coordinamento di amministrati- vo e fiscale. Da quanto tificazione premesso, del spensabile per al anche altre merceologica, su lizzare agricola usanze particolari, messe profonda corrono all'individuazione nelle funzioni ne delle no incerto carenza colmate queste, pur della del e dei laboriose tipologia finalizzate sul legami con con la difficoltà tipo le feste reli- di informazioni formamerita citate nella di l'attività le l'operazione attuali, con- struttura ufficiali, le e delle riunioni l'incompleto i rendere conto oltre possono singoli che di e comporti- informative presso vantaggio l'interruzio- preposti, lacune possono l'indubbio oppure regionali dirette ed impegnative, laddove Commercio, organi inchieste merceologica alla di degli e presentano composizione legami sostanziali fonti Camere rilevazioni tutte e rigo-rosa. mercati. delle delle mediante fenomeno, quanto indi- estremamente sulla qualitativi, mutamenti funzionamento di essere in approfondita sui sui Se è intuibile dati tappa e venditori, prezzi, dei a proposito pubblicazioni tuttora dei una qua n- una risultano indicazioni compratori ecc. fiere ancora rimane una ricerca e manifatturiera, di che permettano esigenza, fornire di attenzione, delle Infine, di eterogenea tuttavia di prima fissazione locale la questa capaci sulla produttiva scheletro di provenienza fonti considerato, lo là fonti, sulla contrattazione, giose, di di commerciale costruire Tuttavia, utili l'utilizzazione fenomeno Comuni: con esattezza delle essere dimensioni espressamente ricerca. PROBLEMATERMINOLOGICO L'estrema diversificazione comporta i dati anche, raccolti questo specifica L'uso dei Per quanto Racchi Starai riguarda (1974, di di rassegna, p. nomenclatura 95 e segg.). alle approccio, catalogare non specifici la fonti, primo facile e puntualmente termini esposizione, (lO) dal e insieme problema letteratura delle fin quali e classificare soluzione, affiorante (fiera, festa, delle ora le in ogni si è accen-nato, di ordinare manifestazionicensite: ricorrente mercato, sagra, or l'opportunità in ricerca tutta sul fiera-mercato, ecc.) manifestazioni (10) fieristiche la campo. mostra-mercato, mostra l'esi- cfr. anche De 9 stenza di sensibili oscillazioni nel tempo: talvolta, ad esempio, la medesima manifestazione locale è stata indicata in tempi diversi con terminidiversi. Le fonti mettono inoltre in evidenza che nello stesso momento storico la terminologia adottata localmente può risultare profondamente differente in aree geografiche anche contermini. Questa varietà di usi locali rispecchia con molta probabilità una realtà giuridica e amministrativa caratterizzata, come è già stato sottolineato, da una delega quasi totale ai Comuni nelle decisioni in materia, a parte alcuni aspetti esteriori di natura fiscale. D'altronde, la mancanza nel nostro diritto positivo di una nozione di "fiera" o di "mercato" che abbia una precisa fisionomia giuridica ha determinato il confluire negli stessi termini, piuttosto generici, di molteplici istituti che rispondono a finalità diverse. Anche in periodi recenti non mancano oscillazioni e brusche variazioni nella terminologia, talvolta imposte da norme locali: significativo, ad esempio, il caso in cui il termine "fiera" viene riservato esclusivamente alle manifestazioni campionarie e promozionali, mentre a tutte le altre fiere tradizionali viene attribuita la denominazione di "mercatiannuali" (11). Il raffronto tra le recentissime legislazioni regionali evidenzia inoltre una scelta di termini e de"finizioni notevolmente diver-sificate: di tale varietà si dovrà tenere conto soprattutto nell'ottica di nuove auspicabili ricerche. A complicare ulteriormente il quadro terminologico si deve talvolta rilevare l'esistenza di una inerzia culturale che continua a classificare con la stessa denominazione antiche tradizionali manifestazioni, nonostante la loro funzione e la loro importanza siano venute via via evolvendo nel tempo. Dal punto di vista metodologico sarà pertanto utile definire i criteri per una rigorosa catalogazione, la cui urgenza è tanto più sentita, quanto più la ricerca è approfondita, quantificata e volta a ricavare dai dati grezzi interpretazioni significative. Risalendo nel tempo si può verificare come il problema della distinzione tra fiere e mercati fosse già stato posto in ambito legislativo in occasione del dibattito sul primo intervento in materia dopo l'unificazione d'Italia. Meritano di essere ricordate in proposito alcune osservazioni generali di commento alla legge: "Corre una notevole differenza tra la fiera e il mercato. La fiera ha luogo con forma più solenne, si tiene in pochi e determinati giorni dell'anno, e vi accorrono individui da provincie eziandio lontane. La fiera può considerarsi come un mercato generale dei prodotti e delle manifatture di più facile smercio. Il mercato invece ha luogo a periodi mensili o settimanali; è la riunione dei commercianti dei Comuni circonvicini che vi si recano per la compra o per la vendita delle merci, o dei prodotti che formano l'oggetto dei loro traffici abituali. Però le fiere e i mercati hanno uno scopo comune, ( 11 [I cia da ricordare a questo Autonoma di Trento. proposito 'esempio della recente legislazione della Provin- 10 che è quello di estendere tato periodo di tempo sa le contrattazioni significativo più ancor alla oggi fiera può diffusa mercato dei di La anche o commistione generica da riferimenti giustamente grafi terminologica; in come già sistemazione concettuale, periodicità, si frequenza il di problema ni con ora situazioni cadenza indicate -anche se da più criterio che delle e coincidere Alcune parte del (1922), con ta la parte le molti un e tra più (12) Analoghe oscillazioni per primo fra di a base dei il tale diversa varietà In varie e concreto manifestazio- le quali termine vengono di "fiere", sembrano periodicità delle invece settimanale caratteristiche (o portino scorsi, come già metteva in primo a questo tipo più presentavano merceologi- con la analisi in evidenza come a distinguerle. sia nei secoli periodo ripropocorrente". della "mercati"; geo- è univoco e costante (13). alcuni autori a ricercare un all'ingrosso, si le col mercati, ~ti, i contributo grande mensile, ora (12). distinzione illustrate. tra che, di suffragata è stata criterio volte più casi diverse della la al anche sottolineato, data termine affiancava annuali e e evidenza approfondito semplice si perviene chiaramente talvolta esempio, si per avevano mercati sulla talvolta mercati che problema talvolta caratterizzate, frequenza varie, in epoche il popolare i quali mettono fiere erano in distinzione -col transazioni stessa merci alle queste funzioni, fiere, ad '900, il già uso distinzione acce- frequenza mette 308) quali l'uso terminologico del problema ha spinto delle dalle di i di funzionali, fonti. Ma trasformazioni nell' discussione quindicinale), per La complessità altro anche la raramente questa p. in stagionale, e ma storica sopra ricordata, antiche manifestazioni, Autori "anomale", fonti della tradizione riscontrati insufficienti, soprattutto annuale, nelle esclusi ed gui- breve due tipi di manifestazione dà ragione dei numerosi (1955, stessi dimostrano riguarda paradigma anche di suggerimenti metodologici, di base la medesima "accezione gli tal Questo maggiore Ferro, (1963, p. 134 e segg.), ricco se come schema interpretativo un limi- in 81). nella modo convincente successivamente Tuttavia, i termini da Nice ha posto p. d'altronde validità dell'accezione bibliografici ad sottolineata italiani per storici e cronisti hanno attribuito eccezionalità, vasta attrazione, testo dei persone facilitare come radicata parentela economica fra altri motivi già chiariti, oscillazioni 1881, regolarità, stesso di e di considerato termini, maggiore Lo numero domanda, (Padoa, da sempre solennità, di proporzioni. la stretta insieme ad e la essere due utilizzata: caratteri caratteri ridotte un rilevante commerciali." testo zione fra l'offerta simili talvolta a sia in luogo di qualitativa le continue nella di alle medioevale sono rilevate al prima evidenza la minuto; fiere Allix bestiame; commercio spesso farne per ma vendid'altra la loro da De Rocchi Storai (1974, p. 43 e segg.). (13) La citazione alla in fonti del passato perfino massima prudenza anche per tale di "fiere assunzione. settimanali", invita tuttavia 11 specializzazione influenza, (14), per la le fonti Anche mentata dal tecnica campionaria per presenza più volte primo grado recenti diffondersi di di attrattività, mostrano nuovi una tipi e l'indirizzo L'insufficienza ribadita dagli come il di complessità promozionale sono passo per una quantitativo di riunione, (numero delle manifestazioni, ma deve essere chiaro della base ecc.); interpretazione storica aspetti meno e per Sotto questo tipologia stretto legame e una più imporsi alla a col la ai passare di le popolare di ultimi più ali- quali la utilizzati. aderente Tale di loro è possibile giornate che, nel inquadramento nell'evo- fare ricorso eventualmente materia di le indagine indicare fin ad barriere secondo d'ora alla procedimenuno schema numero delle ricercatore al indispensabile superare la i del in tempo generici schemifunzionali. un abbozzo di appare centrato con o di festeggiamento a diventare decenni, appaiono oppure perduto, hanno stiche economiche, le la tipologia caratteristica in tendenza concorrenza maggiormente solo più una altri tradizionali, nel base vari. Di gran parte aspetti della interessante degli lorofunzione, agricole ezootecniche, queste riunioni delle caratteri- di altro punquel- corso commerciali che trascu- intrattenimento sotto sulla attività quegli di vitali distinguibili assomigliare tempo Le fiere delle fenomeno, svago, comunque alle all'interno del interessanti ecc.). rivelatesi conservando fiere, di pure agevolmente nel la caratteristiche delle al commercio di generi nella loro evoluzione, subiscono assommano centri, quasi commerciale patronale, direttamente fanno i varie, assumere sembrano esclusivi, per merci sull'aspetto o quelle indirizzate alcune di aree quasi alimentare antrop010gico, origine altre evolute nelle consumo. semplice (culturale, che specializzazione che e ad di riunioni antica da una maggiore secondi, empori modelli distinzione fra mercati di produsono caratterizzati da un più e spesso fino distribuzione, studio vista rurale approvvigionamento articolata uno di e riordinare mondo correnti Più quali, le sempre locali (15). costruzione e del sarà attrattività; grande legate ti dati formali profilo, col trasformarsi rerà dei usi la mercati è opportuna la di consumo: i primi vasta funzione con di funzionale. Riguardo ai e mercati zione e agli per territoriale, rigidamente terminologiche, sembra nelle classificazione alle fonti soprattutto luzione raggio che manifestazioni, realtà, l'adeguamento to tuttavia è utile momento il dei criteri di periodicità e funzionalità, più studiosi, porta quindi necessariamente a riconoscere indispensabile di per di bestiame. intrattenimentopopolare a evoluzione sagre in e festepaesane; collega- (14) Interessante a questo riguardo la presenza nel Trentino dell'1800 di importanti mercati mensili di grani, per il commercio di cereali, contrapposti a fiere mensili per il commercio di bestiame. (15) Anche su questo concetto insiste giustamente Ferro (1963. P. 136). 12 mento con gli sviluppi tecnici dell'agricoltura; queste ultime sono caratterizzate da spiccata specializzazione (macchine agricole, prodotti tipici, zootecnia specializzata, ecc.) e talora dalla adozione della tecnica campionaria. Per gli anni a noi più vicini, le fonti censiscono sovente manifestazioni di recente isti tuzione indicate in genere come "fieristiche": di queste alcune si avvicinano molto, per le loro funzioni, alle tradizionali fiere agricole e zootecniche; altre assumono le più varie connotazio-ni. Infatti, accanto a manifestazioni promozionali dell'agricoltura specializzata (16), se ne possono annoverare altre a carattere più direttamente commerciale legate all'artigianato, all'edilizia, all'antiquariato e all'editoria, agli svariati prodotti per il tempo libero, ecc. (17). Tutte queste attività "fieristiche", che in concreto forniscono una multiforme casistica terminologica (18), sono spesso organizzate da enti ed associazioni locali; radicate nel tessuto economico del territorio, trovano alimento al loro proliferare anche nell'interesse a favorire forme di turismo, legate all'attuale rivalutazione folklorica della dimensione della festa paesana. RELAZIONI CON LA SITUAZIONE DEMOGRAFICAED ECONOMICA Il conseguimento di una rigorosa quantificazione del fenomeno commerciale studiato non si pone solamente come autonomo obiettivo di ricerca, ma può diventare anche indispensabile strumento per ulteriori approfondi-menti: esso può permettere infatti di stabilire utili relazioni con altri indicatori della situazione demografica ed economica, analogamentequantificati. L'attività commerciale periodica è condizionata da tanti e tanto vari fattori da rendere senza dubbio assai difficile stabilire una netta corrispondenza con l'evoluzione demografica ed economica fino ad individuare chiare relazioni da causa ad effetto: tale difficoltà era già stata esplicitamente sottolineata, per alcuni aspetti, da Ferro (Ferro et al., 1964, p. 9). Tuttavia può essere utile insistere in questa 16) Per quanto riguarda l'aspetto sostituire in quali si differenziano però qualche della modo i vecchi specializzazione mercati per l'assenza queste stagionali quasi manifestazioni o annuali generalizzata di sembrano produzione, di attività dai di commercia- lizzazione. (17) Per quanto manifestazioni (18) [I curioso "festa", riguarda si osservare nonostante la avvalgano loro di ubicazione impianti come esse siano la loro indubbia merita coperti, talvolta funzione sottolineare fissi come alcune di queste o mobili. indicate commerciale. con i termini di "sagra" e di 13 direzione al nei diversi fenomeno fine di periodi mercatale, strativa e tà e può mentre l'influenza infatti, Il variabili loro della derazione terno complesse ne/banchi mercati collegamenti tra la za dei mercati (19). Tutti questi suddivisioni a disposizione uniforme tentativo sviluppo di ricerca le nel essere base scelta, offre sulla vocazioni Le colturali relativ~ Anche in vità questo caso mercatale, distribuzione (19) Il tentativo arduo in risulta una di stabilire presenza, tutti e in delle già indicazioni suggerita economiche questi ad esempio, di intensa delle più in suddivisione in restringere tipi di attività di aree dei censimenti altri autori, da commerciale di aree diverse. dell'attività ipotesi epocapre-unitaria. può risultare il zone a diverso commerciale della situaziodecenni. Tale offre ulteriori chiarimenti è venuto assumendo nel agevole seguenti scelta dati quantitativi talvolta imposta specialmente la integrazione possibili amministrativa, passato, all'andamento più le sottili e l'importan- i -e utilizzata di indagine fenomeno studiato fornendo consiall'in- più di periodica possono essere utilmente inquadrate nell'ambito ne distributiva in generale, specialmente per gli ultimi ampliamento dell'orizzonte ruolo economico che il 2) individuazione interessante, studiato e caratteristiche considerazioni a suddivisione anche se territorio altimetriche, eventualmente sulla della popolazione. Quest'ultima con anche sua evoluzione risalto richiedono la articolata indicazioni dinamiche diacronica; quali ordinare più praticabile ricalca può a la considerazione del rapporto popolazioper lo studio della dimensione dei secondo soluzione infine interessanti dà e la più e per demografica, e della insediativa che frazionabili; legate una serie tipologia Più complesso, suddividere il economico; in 4) quella diretti complessi- essere affrontato a vari gradi base dei dati grezzi, dell'an- popolazione; La ammini- eccezionale situazione può sulla alla presente, di la essa sociali; 3) (o "licenze"), indirizzi -è nel strettamente mercati natura difficilmente meno considerato: territoriali (20). fonti riscontri relazioni che il una maggiore avvenimento popolazione/mercati relazione proposito, rivela di con e dei periodo dinamiche di vendita in dalle rapporto rapporto un di compenetrate ambito dei mercati, 1) semplice analisi, popolazione del di fiere delle intuibile a controlli questo carattere appaiono del solo a delle il problema damento fornire, attrattività, circoscritte. ristretta al di complessità: sottoposto l'analisi di per più ampia territoriali evidenza l'evoluzione E' d'altra parte maggiormente fiscale, ed immediati, esse mettere in considerati. l'indagine ricerca: corrispondenze migratoria sul tempo. all'atti1) confronto, diventa ancora più o di massicci flussi turistici. (20) La scelta delle unità operative che delle rappresentazioni stribuzione areale delle territoriali cartografiche, manifestazioni. condiziona utilissime naturalmente le caratteristi- per la visualizzazione della di- 14 anche in senso diacronico, tra licenze di commercio fisso al minuto (21) e licenze di commercio ambulante: ulteriori indicazioni possono emergere dall'esame degli stessi dati suddivisi per settori merceologici (22); 2) confronto tra l'andamento delle licenze del commercio ambulante e l'andamento del numero e delle dimensioni dei mercati. Interessante si dimostra infine il tentativo, talvolta percorso nella letteratura specifica, di determinare le aree di attrazione delle singole manifestazioni; ma questo appare significativo solo se si rendono espliciti i metodi e gli indicatori quantitativi utilizzati a talescopo. Bisogna premettere che risulta assai difficile quantificare con precisione, per ogni singola riunione, l'entità del giro di affari, la provenienza di compratori e venditori, la provenienza delle merci, ed altre simili indicazioni; tale indagine approfondita potrebbe essere realizzata eventualmente con una inchiesta diretta assai accurata. Un'altra ipotesi di ricerca, più facilmente percorribile, anche se non altrettanto ricca di potenzialità esplicative, consiste nell'utilizzare i risultati di indagini sulle aree di attrazione commerciale già realizzate a livello nazionale o regionale; sarà possibile, ad esempio, confrontare l'ubicazione dei maggiori mercati con quella dei centri di attrazione individuati con altre metodologie. Tale operazione di confronto potrà indirizzare all'elaborazione di ipotesi sulla centralità o subordinazione del commercio periodico rispetto alle complessive funzioni commerciali di un centro. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Dall'esperienza delle ricerche in corso, appare chiaro come non sia corretto ammettere preliminarmente e acriticamente né l'ipotesi che losviluppo del commercio ambulante sia segno di vitalità ecnonomica, né, al contrario, che esso sia indice di economia chiusa, isolata, depressa: l'attività fieristica e mercatale in particolare sembra infatti caratterizzare tanto regioni dalla struttura distributiva sufficientemente equi-librata, quanto altre meno organicamente attrezzate. Le singole interpre-tazioni, anziché costituire ipotesi da verificare, sono talvolta assunte dagli autori in modo pregiudi~iale, ma la loro generalizzazione non (21 Nell'ambito ruolo della magazzini to (22) il la commercio grande fine altre suddivisione a prezzo assetto risultano rese fisso al distribuzione e magazzini tradizionale A questo oppure del di utilizzata delle utili proposito minuto che unico con i tabelle più da Guillaume essere suoi ha, negli attrezzature le può interessante supermercati, ultimi decenni, considerare minimercati, profondamente il grandi modifica- commerciali. delle semplici (1977) suddivisioni merceologiche e meno articolate. per i mercati Si di Liegi. ufficiali, veda in proposito 15 appare sostenibile sia perché le aree studiate sono ancora in numero talmente ridotto da non permettere sintesi attendibili, sia perché le ricerche già realizzate evidenziano sviluppi anche assai divergenti del fenomeno. Sembra invece fuori discussione che l'attività fieristica e mercatale richiami notevole affluenza di acquirenti e di pubblico soprattutto nelle piazze maggiori e più rinomate: essa mette in evidenza la vitalità di queste riunioni, la cui importanza supera il campo puramente economico per assumere un significato di incontro culturale e sociale che si riallaccia ad antiche tradizioni. RIASSUNTO -L'esame della letteratura specifica e l'esperienza delle ricerche in corso indicano una grande varietà e commistione tipologica e terminologica delle manifestazioni fieristiche e mercatali; la loroclassificazione, indispensabile per qualsiasi tentativo di quantificazio-ne, appare assai impegnativa. Considerata la continua evoluzione di queste riunioni commerciali, si impone la necessità di estendere le indagini a periodi di tempo sufficientemente lunghi: tale impegno di ricerca è sostenuto dall'uso di fonti del passato, atte a fornire elementi per delineare significative trasformazioni nella struttura demo-grafica, sociale ed economica del territorio. byERRO, Illustrated BERRY, BIONDI, DistribuCLAVAL, FERRO, F e FORMICA, 16 BIBLIOGRAFIA ALLIX, A. (1922), "The Geography of Fair:Examples", The Geogr. Rev., XII, pp. 532-569. B.J.L. (1967), Englewood Cliffs, Geography o.f Market Centers Prentice-Hall. Old-World andtion, Reeail G., D'ARCANGELO, E., DI GENNARO,TORTOLANI, A., MANZI, E., MONTI, S. U. (1974), Fiere e mercati dellacon.Univ. Campania, Pubbl.Ist.Geogr.Edi Napoli, XI. BONASERA, F. (1955-1960), 1111 problema metodologico dello co delle fiere e dei mercati'l, Rendiconti Ist. Marchigiano Ancona, XIX, pp. studio geografiSS.LL.AA. di 188-192. BONASERA, F. 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