Dirigenti Scolastici
N. 65/ 2011
2011 – 22 Ottobre
ttobre 201
2011
E’ on line il sito web della FLC CGIL Lombardia, all’indirizzo www.flccgil.lombardia.it
Nel sito un’ampia sezione dedicata ai DIRIGENTI SCOLASTICI, con una raccolta normativa,
spazio FAQ, notizie ed informazioni utili per tutti i colleghi
PER LA CONSULENZA MAIL , SCHEDE CONSULENZA, ALTRI SERVIZI (CEDOLINO, PENSIONI ECC..)
I SOLI DIRIGENTI ISCRITTI ALLA FLC LOMBARDIA POSSONO RIVOLGERSI A
[email protected] - tel 3357322206
RESPONSABILE REGIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI LOMBARDIA
IN PRIMO PIANO
01. Indignati: CGIL, condanna totale dei fatti di violenza
02. Dirigenti Scolastici: CONCORDO ORDINARIO PROVE PRESELETTIVE
ELENCO IDONEI LOMBARDIA
03. Dirigenti Area V (Dirigenti scolastici) - Pubblicazione Curriculum vitae S.I.D.I – MANUALE UTENTE.
NOTIZIE NAZIONALI
04. Nuove linee guida sull’applicazione della normativa sulla tracciabilità dei
flussi finanziari
05. Pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni superiori ai
diecimila euro. Ulteriori chiarimenti
06. Finanziamenti alle scuole. Fondi contrattuali a.s. 2011-2012
07. Le scuole senza fondi. Il Miur saldi i suoi debiti
08. Scuola: lo scippo continuo
09. Legge di stabilità: Pantaleo, continua la politica dei tagli per scuola e
università
10. Docenti inidonei. Il MIUR fa il punto sulle domande presentate
11. Mobilità scuola 2012-2013. Avviato il tavolo di confronto al Miur
12. Riparte il confronto sul bando di concorso ordinario per Dsga
12. Riordino istituti tecnici e professionali: un ministero allo sbando
13. Secondaria di II grado: il MIUR "interpreta" il Regolamento sulla
valutazione
14. Prove INVALSI: quest'anno il MIUR parte per tempo. Rimettiamo i
puntini sulle "I"
NAVIGANDO IN RETE
15. La ministra rettifica e chiarisce: “Io c’entro”. di Aristarco Ammazzacaffè
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
•
2011 10 21 elenco idonei prove preselettiva concorso DS Lombardia
•
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL CURRICULUM VITAE DIRIGENTI SCOLASTICI
•
Determinazione AVCP n.4 del 7 luglio 2011
•
Circolare 23 settembre 2011, n. 27 PAGAMENTI SUPERIORI A 10.000,00 EURO
•
CARTELLA VALUTAZIONE ISTR 2 GRADO
C.M. 94/ 18-10-2011 valutazione periodica degli apprendimenti;
DPR 122 / 22-06-2009 regolamento valutazione;
D.M. 139/ 22-08-2007 regolamento adempimento obbligo di istruzione)
•
CARTELLA PROVE INVALSI 2012
nota 6830 del 18 ottobre 2011 trasmissione direttiva ministeriale e
indicazioni operative rilevazione apprendimenti a s 2011 2012
direttiva 87 del 3 ottobre 2011 criteri predisposizione invalsi prova scritta
esame di stato primo ciclo a s 2011 2012
direttiva 88 del 3 ottobre 2011 obiettivi rilevazioni nazionali invalsi
apprendimenti studenti a s 2011 2012
SNV rilevazione degli apprendimenti nell’a.s. 2011-12
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IN PRIMO PIANO
01. Indignati: CGIL, condanna totale dei fatti di violenza
La Confederazione esprime “solidarietà a tutti coloro che oggi hanno cercato di far
svolgere una manifestazione che ha visto la partecipazione di tantissime persone”
"Condanna totale dei gravissimi atti di violenza che si sono verificati oggi pomeriggio a Roma.
Così si è voluto impedire ai tanti giovani e al disagio sociale di poter esprimere pacificamente la
propria opinione". Lo dice una nota della Segreteria Nazionale della CGIL che esprime
"solidarietà a tutti coloro che hanno cercato di far svolgere una manifestazione che ha visto la
partecipazione di tantissime persone. Ancora una volta si conferma che il discrimine è la non
violenza".
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02. Dirigenti Scolastici: CONCORDO ORDINARIO PROVE PRESELETTIVE
ELENCO IDONEI LOMBARDIA
Dopo l'abbinamento codici e la correzione in forma anonima degli elaborati si è passati
all'elenco idonei in forma anonima.
La fase successiva ha previsto l'abbinamento elaborati anonimi
codice nominativo e finalmente l'elenco definitivo degli idonei lombardia.
degli
idonei
al
Ricordiamo che :
•
i posti messi a concorso per la lombardia sono 355
•
i candidati che hanno presentato domanda 4009
•
gli effettivi partecipanti alla prova 3195
•
gli idonei 969 con percentuale di 30,33% al momento la più alta di Italia.
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
•
2011 10 21 elenco idonei prove preselettiva concorso DS Lombardia
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03. Dirigenti Area V (Dirigenti scolastici) - Pubblicazione Curriculum
vitae - S.I.D.I – MANUALE UTENTE.
Il MIUR ha messo FINALMENTE on line il manuale utente per la pubblicazione del
curriculum vitae relativamente alla legge n. 69/2009 e CC.MM. Dipartimento
Funzione Pubblica nn. 3 e 5/2009
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il Personale scolastico - Ufficio II
Prot. n. AOODGPER.8360 - Roma, 13 ottobre 2011
Oggetto: Dirigenti Area V (Dirigenti scolastici) - Legge n. 69/2009 e CC.MM. Dipartimento
Funzione Pubblica nn. 3 e 5/2009 - Pubblicazione Curriculum vitae - S.I.D.I.
In riferimento alla nota prot. n. AOODGPER.6707 del 25 agosto 2011 pari oggetto, onde
facilitare le operazioni di compilazione per la pubblicazione dei curricula da parte dei dirigenti
scolastici si trasmette il manuale utente, disponibile anche sul portale S.I.D.I., nel quale
vengono fornite tutte le indicazioni necessarie al Dirigente Scolastico.
IL DIRIGENTE
F.to Giacomo Molitierno
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
•
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL CURRICULUM VITAE DIRIGENTI SCOLASTICI
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NOTIZIE NAZIONALI
04. Nuove linee guida sull’applicazione
tracciabilità dei flussi finanziari
della
normativa
sulla
L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP) ha pubblicato l’8 luglio scorso
sul proprio sito internet la Determinazione numero 4 del 7 luglio 2011, contenente le
nuove linee guida.
Direzione Generale
Ufficio II – Risorse Finanziarie
Via Ripamonti, 85 – 20141 Milano
Posta Elettronica Certificata: mailto:Certificata:%[email protected]
Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 11160 -
Milano, 19 ottobre 2011
Ai dirigenti delle istituzioni scolastiche statali della Lombardia
Ai dirigenti degli Uffici scolastici territoriali della Lombardia
Oggetto: Tracciabilità dei flussi finanziari – Codice identificativo gara (CIG). Legge 13
agosto 2010, n. 136 e successive modifiche e integrazioni. Nuove Linee guida
contenute nella Determinazione n. 4 del 7 luglio 2011 dell’AVCP
L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP) ha pubblicato l’8 luglio scorso sul
proprio sito internet (http://www.avcp.it/) la Determinazione numero 4 del 7 luglio 2011,
contenente le nuove linee guida sull’applicazione della normativa sulla tracciabilità dei flussi
finanziari (legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche e integrazioni).
La Determinazione n. 4 annulla e sostituisce le precedenti determinazioni sulla tracciabilità n. 8
e n. 10 del 2010.
Il testo della determinazione n. 4 è reperibile alla voce “Tracciabilità” delle informazioni in
“Primo piano” della home page del sito dell’AVCP ed è allegato in formato pdf alla presente
comunicazione dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia.
La presente comunicazione è pubblicata sul sito internet http://www.istruzione.lombardia.it/
dell’USR per la Lombardia.
Il dirigente
Yuri Coppi
YC/
Tel. +39 02 574 627 240 – Email [email protected]
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
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Determinazione AVCP n.4 del 7 luglio 2011
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05. Pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni superiori ai
diecimila euro. Ulteriori chiarimenti
La Ragioneria Generale dello Stato con la Circolare del 23 settembre 2011, n. 27, ha fornito nuove
indicazioni sull’applicazione della disciplina recata dall’articolo 48-bis del D.P.R. n. 602/1973 e dal D.M. n.
40/2008, in merito ai pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni di importi superiori ai 10.000,00
euro.
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
•
Circolare 23 settembre 2011, n. 27 PAGAMENTI SUPERIORI A 10.000,00 EURO
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06. Finanziamenti alle scuole. Fondi contrattuali a.s. 2011-2012
In via di determinazione gli importi spettanti alle scuole per l’a.s. 2011-12.
Il Miur, nei giorni scorsi, ha comunicato preventivamente alle organizzazioni sindacali i dati
sugli organici di diritto necessari per attribuire i finanziamenti alle scuole in attuazione
dell'accordo del 31 maggio 2011.
La FLC CGIL ha chiesto un incontro urgente in merito allo stato complessivo dei finanziamenti,
sia per verificare l'esattezza dei dati forniti dal Miur che per esaminare innanzitutto la
destinazione delle economie e, infine, le voci di spesa, ad oggi, non ancora finanziate. Tra
queste, in particolare, quelle riguardanti le ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi
assenti e le indennità per funzioni superiori la cui copertura finanziaria va garantita
integralmente. Infatti, contrariamente a quanto cerca di sostenere il Miur, queste voci non
possono certo gravare sul Fis, dal momento che si tratta di spese obbligatorie che le scuole
sono costrette a sopportare per coprire vuoti di organico e tamponare le tante falle aperte dai
tagli drammatici del Ministro Gemini agli organici del personale.
Ecco una prima ricognizione sui fondi contrattuali spettanti alle scuole.
Fondo di Istituto (art. 4 del Ccnl 23-1-2009)
I parametri per il calcolo del Fondo dell'Istituzione scolastica, rideterminati con il Ccnl secondo
biennio economico 2008-2009, sono i seguenti:
•
4.056,00 euro per ciascun punto di erogazione dl servizio
•
802,00 euro per ciascun addetto individuato dai decreti interministeriali sugli organici di
diritto del personale docente, educativo ed ATA
•
857,00 euro ulteriori per ciascun docente in organico di diritto negli istituti secondari di
secondo grado.
Le eventuali economie degli anni precedenti non utilizzate, vanno ad incrementare il
finanziamento 2010-2011 per le stesse finalità (art. 2 sequenza ATA del 25 giugno 2008).
Funzioni strumentali (art. 33 del Ccnl/07)
Con l'accordo del 31 maggio 2011, alla luce dei dati definitivi sull’organico di diritto, i parametri
per il 2011-2012 sono:
•
quota base: 3.049,59 euro
•
quota complessità: 1.984,10 euro
•
quota docenti in organico di diritto 113,16 euro
Incarichi specifici ATA (art. 62 del Ccnl/07)
•
Un solo parametro: 288,63 euro per i posti ATA in organico di diritto
Attività complementari ed. fisica (art. 87 del Ccnl/07)
•
una quota pari a: 317,84 euro per il numero delle classi di istruzione secondaria in
organico di diritto
•
una quota aggiuntiva di 6.000,00 euro alle 108 scuole dove è titolare il coordinatore
provinciale.
Il finanziamento è subordinato all'effettiva attivazione dei progetti di avviamento alla pratica
sportiva.
Ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti (art. 30 Ccnl/07)
•
Quota scuola infanzia e primaria: 29,49 euro per il numero dei posti docenti in organico
di diritto
•
Quota scuola secondaria: 56,91 euro per il numero dei posti docenti in organico di
diritto
Indennità e compensi vari
Confermata la quota di risorse (pari a 840.000 euro) da destinare all'integrazione del FIS di
alcune scuole per le indennità di turno notturno e festivo, di bilinguismo e trilinguismo, per il
compenso spettante per l'indennità di direzione al personale che sostituisce il DSGA (art. 88 c.
2 lett. g, h, i, l, del CCNL/07). Si conferma il risultato raggiunto con il precedente accordo,
perseguito con tenacia dalla FLC CGIL, che evita penalizzazioni sul FIS di quelle scuole (non
tutte e non allo stesso modo) che devono pagare questi compensi.
Tutte le cifre sono al lordo stato comprensive degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione.
Attenzione i finanziamenti sopra riportati, non ancora comunicati dal Miur alle scuole,
potrebbero essere rettificati, a seguito della verifica e che abbiamo richiesto al Miur.
L'attuazione di questo accordo integrativo nazionale è coerente con il Ccnl 2007 attualmente
ancora in vigore e rimangono confermate le materie oggetto di contrattazione integrativa di
istituto (art. 6 Ccnl). Si veda in proposito le linee guida della FLC sulla contrattazione
integrativa e le ultime sentenze dei giudici di Velletri, Lucca e Catania che danno ragione alla
nostra tesi.
Pertanto è necessario come già detto nelle nostre linee guida sulla contrattazione chiudere
quanto prima i contratti utilizzando il 100% dei fondi disponibili.
Il rispetto del Ccnl sulle prestazioni lavorative (orari, turni, organizzazione, assegnazione ai
plessi, progressioni professionali) è un fatto giuridicamente e sindacalmente rilevante e non
può essere messo in discussione dai tentativi di ostacolare la contrattazione integrativa o di
forzare illegittimamente l'applicazione del Dlgs 150/2009.
Appena saranno precisati i dati di cui sopra pubblicheremo un foglio per il calcolo delle risorse
spettanti alla scuola.
**************
07. Le scuole senza fondi. Il Miur saldi i suoi debiti
La lettera di una DSGA della provincia di Firenze denuncia una situazione
comune a quasi tutte le scuole. Senza più liquidità. Indebitate a causa di leggi
sbagliate e per pagare i conti del Miur che poi non rimborsa. E infine il
cedolino unico...
Un istituto comprensivo con 1.500 alunni, suddivisi in 2 plessi di scuola dell'infanzia (10
sezioni), 2 plessi di scuola primaria (17 classi a tempo pieno e 10 classi a moduli), 1 plesso di
scuola sec. di I grado con 21 classi e un direttore amministrativo e un dirigente scolastico che
non sanno dove sbattere la testa.
Hanno 1.180 euro in cassa e debiti per circa 100.000. E residui attivi certificati dai revisori dei
conti per oltre 154 mila euro. Attivi? Certo, sono i crediti che scuola vanta nei confronti del
Miur perché ha pagato prestazioni (ad es. le supplenze) negli anni 2008 e 2009 che andavano
in carico al ministero. E come ha fatto a pagare? Usando i fondi della scuola, quelli per il
miglioramento dell’offerta formativa. Di questi crediti ne hanno bisogno come il pane, anche
perché devono alle Asl ben 13 mila euro per le visite fiscali di 3 anni (2008, 2009 e 2010), una
somma “che corrisponde all'intero budget del finanziamento annuale per il funzionamento
amministrativo dell’Istituto”. Questa delle visite fiscali è stata una vera mazzata sulle scuole.
“Prima ci hanno obbligato a mandare le visite fiscali a tutti dicendo che erano gratuite e poi è
uscita la sentenza che erano da pagare con effetto retroattivo di 3 anni”. E dopo il danno, la
beffa “Abbiamo ricevuto un richiamo dal Ministero sulle spese che il nostro Istituto ha
sostenuto per le supplenze da gennaio a giugno 2011 ... non è colpa nostra se in un certo
periodo abbiamo avuto persone in astensione facoltativa, o assenti per gravi patologie”.
La scuola non ha più liquidità. Con l’introduzione del cedolino unico, che trattiene al tesoro i
fondi delle scuole, queste non hanno più a disposizione per “anticipi di cassa” i fondi del Mof
per tamponare le emergenze.
Questa gestione centralistica e dissennata del Miur costringe le scuole a una gestione
contrassegnata dall’emergenza, dal correre ai ripari, dal giorno per giorno senza la possibilità
di programmare le azioni educative. E a rimetterci sono in tanti: il lavoro che peggiora, la
trasparenza nella gestione e soprattutto gli alunni che ricevono di meno.
Da qui il grido di allarme del dirigente scolastico e del direttore amministrativo al Miur. Ma
anche al sindacato a cui la Dsga chiede “di tener duro sulla richiesta di immediata erogazione
di questi residui attivi altrimenti siamo alla paralisi, e non credo che quello della mia scuola sia
un caso isolato”.
______________
Sono una DSGA iscritta da oltre vent'anni alla CGIL, con una bella anzianità di servizio, e mai
come ora mi sento che sono a gestire l'ingestibile. Ho apprezzato molto la tua lettera
pubblicata sul sito del 7/10 in cui chiedi un incontro urgente per far fronte a una serie di
problematiche che hai saputo evidenziare con puntualità. Non ci sono infatti ora da fare grandi
discorsi, dobbiamo solo fare in modo che si possa continuare a tenere aperte le scuole
pubbliche. Proprio ieri, con il Preside, abbiamo concordato di mandare una lettera al Ministero
per sollecitare l'erogazione di fondi.
Abbiamo in cassa 1.180,00 e debiti per oltre 100.000,00 euro. Non ho potuto pagare gli
stipendi ai supplenti di settembre, e per aver pagato gli stipendi fino a giugno non ho la cassa
per liquidare i 4/12 del MOF (miglioramento dell’offerta formativa).
Per non parlare del debito con le ASL per le visite fiscali del 2008-2009-e 2010 che superano
da sole € 13.000,00, cifra c Comprensivo come il nostro con 2 plessi di scuola dell'infanzia con
10 sezioni complessive, 2 plessi di scuola primaria con 17 classi a T.P. e 10 classi a moduli, 1
plesso di scuola sec. di I grado con 21 classi, per un totale di 1.500 alunni circa. Se pago l'ASL
azzero tutto il funzionamento amministrativo. E il Ministero non ha ancora mai fatto nemmeno
un monitoraggio per sapere l'entità del debito che ogni scuola ha con le ASL. Come se fosse
dipeso da noi che prima ci hanno obbligato a mandare le visite fiscali a tutti dicendo che erano
gratuite e poi è uscita la sentenza che erano da pagare con effetto retroattivo di 3 anni. Il
problema grosso sono i residui attivi. Noi abbiamo residui attivi iscritti e certificati dai revisori
dei Conti relativi agli anni 2008 e 2009 di €154.816,14, e ora ci servono come il pane,
altrimenti tiriamo giù il bandone. Tra l'altro, ora con il cedolino unico, (che io approvo e
sottoscrivo) non abbiamo più nemmeno la liquidità del MOF da poter gestire come anticipo di
cassa. Siamo alla frutta, magari! Siamo a pane e acqua, magari! Qui non c'è più nemmeno da
dissetarsi. Siamo prosciugati!!! Ti chiedo, come mio rappresentante sindacale, di tener duro
sulla richiesta di immediata erogazione di questi residui attivi altrimenti siamo alla paralisi, e
non credo che quello della mia scuola sia un caso isolato!!
Un'altra cosa. Abbiamo ricevuto un richiamo dal Ministero sulle spese che il nostro Istituto ha
sostenuto per le supplenze da gennaio a giugno 2011. Io risponderò puntualmente, ma non è
colpa nostra se in un certo periodo abbiamo avuto persone in astensione facoltativa, o
personale assente per gravi patologie!!! E non credo che per questo dobbiamo pagare un
prezzo!
Scusa per lo sfogo, ti saluto e ti ringrazio per tutto quello che fai e che fate. Dobbiamo
resistere, resistere, resistere e continuare a pretendere quello che ci spetta.
**************
08. Scuola: lo scippo continuo
Il Miur insiste sull'accorpamento. Vogliono portare a casa 172 milioni a danno di alunni,
lavoratori ed enti locali. Ma il barile non ha più fondo e sono a rischio i fondi per i gradoni
Vorrebbero portare a casa 172 milioni di euro a danno delle scuole. Questo il senso
dell'operazione dimensionamento della rete scolastica che il Miur sta cercando di imporre senza
alcuna
logica
di
miglioramento
qualitativo
dell'offerta
formativa
sul
territorio.
Dimensionamento vuol dire chiudere sedi scolastiche, accorpandole ad altre, togliere le scuole
dal territorio, creare, le scuole pollaio, dopo le classi pollaio. Sarebbero soppresse 1.130
scuole e altrettanti posti di lavoro di dirigente scolastico e dsga, oltre a 1.765 posti di
collaboratore scolastico.
Questa operazione imposta con la manovra di luglio nasce già illegittima, visto che la
competenza sulla rete scolastica è delle regioni (alla faccia del federalismo!). E infatti sono già
partiti i ricorsi di molte regioni alla Corte costituzionale. E dall'illegittimità al pasticcio il passo è
breve. Il Miur continua a emanare comunicazioni contraddittorie e illogiche nelle quali, pur
riconoscendo che la materia è “competenza esclusiva”, invita i propri uffici periferici a
sollecitare le regioni “affinchè venga data sollecita applicazione” alla norma prevista dalla
manovra di luglio. E intanto le scuole sono sul piede di guerra perché non sanno quale sarà il
loro destino, le famiglie non sanno dove andranno a scuola i figli e comuni non sanno dove
prendere i soldi se i cittadini avranno bisogno di più scuolabus.
Questa operazione non ha, quindi, alcun fondamento didattico. Una razionalizzazione delle
rete scolastica sarebbe persino auspicabile, ma non può essere fatta con un atto d'imperio che
cade dall'alto, ma con un meditato ragionamento territorio per territorio con il coinvolgimento
di tutti i soggetti interessati, compresi i sindacati. Il piano di dimensionamento deve rientrare
all'interno di una logica di programmazione generale del territorio. Ma non è questo che
interessa, come appare evidente da quanto scrive in una nota di qualche giorno fa lo stesso
Miur: “la norma (sul dimensionamento -ndr) risponde a finalità di contenimento della spesa e
al raggiungimento dell’obiettivo della stabilizzazione della finanza pubblica”. Ma la coperta
risparmi è diventata ben corta. Tranne che per le scuole private a cui si vorrebbero garantire
260 milioni di euro nella legge di stabilità.
Il Ministro Gelmini rilascia interviste contrite sui tagli all'istruzione, lanciando nuove
mirabolanti promesse da marinaio. La realtà è che hanno talmente raschiato il fondo del
barile che sarà difficile certificare alla fine del 2011 nuovi risparmi. Perché? Ad esempio perché
speravano di tagliare sul sostegno all'handicap, ma la protesta generale e le sentenze dei
tribunali non glielo hanno consentito. I mancati risparmi peseranno una volta di più sulle spalle
dei lavoratori della scuola: perché senza risparmi non ci sono i soldi per pagare gli scatti di
anzianità bloccati, né per stabilizzare i precari coprendo i posti vacanti.
Che altro si inventerà il Miur? Dobbiamo temere che scippino anche il Fondo di istituto?
Indignamoci! Basta con i tagli si torni ad investire nella scuola pubblica.
**************
09. Legge di stabilità: Pantaleo, continua la politica dei tagli per scuola
e università
Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione
Lavoratori della Conoscenza CGIL.
Nessuna inversione rispetto alle politiche dei tagli per scuola e università pubbliche dalla bozza
di legge di stabilità.
Pochi spiccioli per le università ormai al collasso, niente ripristino dei tagli per il diritto allo
studio, cancellazione dei dirigenti scolastici sotto i 300 alunni, taglio di 1000 assistenti
amministrativi e un numero imprecisato di tecnici di laboratorio. Nella bozza ci sarebbe
pure l'estensione all'AFAM del blocco degli scatti. Alle scuole paritarie 242 milioni di euro,
alle università private 20 milioni di euro, all'istruzione pubblica solo tagli.
Perché il Ministro Gelmini anziché vendere fumo non garantisce il pagamento degli scatti?
Dove sono le risorse per i rinnovi dei contratti nazionali? Non capisco quale rapporto ci sarebbe
tra il taglio dei distacchi e dei permessi sindacali, solo nella scuola, e la valorizzazione
professionale.
La verità è che si vuole colpire la funzione del sindacato perché si opposto alle politiche
devastanti del Ministro Gelmini e del Governo Berlusconi.
Ma non ci faremo intimidire e continueremo la mobilitazione, dopo la manifestazione
dell'8 ottobre, per licenziare un Governo ormai distante dai problemi reali della scuola e
dell'università pubblica e che intende precarizzare ulteriormente le condizioni esistenziali delle
nuove generazioni.
Indignarsi e scendere in piazza è giusto per chiedere di cambiare questo Paese.
**************
10. Docenti inidonei. Il MIUR fa il punto sulle domande presentate
Fornito ai sindacati il quadro sulle domande di passaggio ai profili Ata
presentate.
A conclusione del primo incontro sulla mobilità, il MIUR ha fornito ai sindacati un
aggiornamento sui dati delle domande volontarie di passaggio nei ruoli Ata presentate
complessivamente e nelle varie province, rispetto ai dati provvisori che erano stati forniti nel
precedente incontro.
I dati definitivi confermano che le domande sono state complessivamente inferiori ai posti
accantonati (1.300); che “solo” in 5 regioni le domande presentate sono state superiori al
numero di posti accantonati; che quelle accolte nella prima provincia indicata sono pari a 796;
che quelle accolte per altra provincia sono pari a 42; che il totale delle domande arrivano a
838.
Nel corso dell’incontro la FLC CGIL
•
ha ribadito la richiesta già più volte formulata di rinvio di un anno di tutta
l’operazione al fine di procedere subito allo sblocco di tutti i 1.300 posti accantonati
per garantire il servizio nelle scuole, superando la fase attuale di nomine fino all’avente
diritto. Questo, a maggior ragione, visto che le domande presentate sono inferiori al
numero di posti accantonati e che, pertanto, possono tranquillamente essere recuperate
negli accantonamenti già previsti per i prossimi due anni e, soprattutto, in attesa che si
avvii la mobilità per altra amministrazione. Dal momento che il decreto n. 79 del
12/09/2011 ha previsto la possibilità di optare per questa mobilità anche a coloro che
hanno chiesto di passare nei profili Ata, non avrebbe alcun senso occupare posti Ata
ora, per poi liberarli in un secondo momento e magari anche in corso d’anno. In ogni
caso lo sblocco dei posti accantonati, a favore delle immissioni in ruolo, va fatto subito
quanto meno in tutte quelle province dove il numero di posti accantonati è superiore
alle domande di passaggio effettivamente presentate.
•
La FLC CGIL ha poi richiesto, ancora una volta, l’apertura urgente di un tavolo di
confronto contrattuale su tutti i problemi aperti (inquadramento, trattamento
salariale, utilizzazione su sede provvisoria, mobilità per il 2012-2013, ecc…),
•
ed ha sollecitato l’amministrazione affinché chiarisca una volta per tutte il diritto a poter
chiedere, da parte di chi è interessato, il collocamento in pensione per dispensa dal
servizio senza ulteriori visite mediche.
Infine, al termine dell’incontro, su richiesta della FLC CGIL il Miur ha confermato ufficialmente
che l’iter della mobilità professionale Ata prosegue senza intoppi (almeno ad oggi) e,
dunque, ci sono buone possibilità che si vada a breve alla sottoscrizione definitiva dell’accordo
entro la fine di ottobre.
**************
11. Mobilità scuola 2012-2013. Avviato il tavolo di confronto al Miur
Convenuto nella giornata di oggi un calendario di incontri settimanali per
pervenire quanto prima alla pre-intesa sul Ccni per il prossimo anno
scolastico.
Si è svolto al Miur il primo incontro di contrattazione per il rinnovo del Contratto nazionale
integrativo sulla mobilità di tutto il personale docente, educativo ed Ata della scuola per il
prossimo anno scolastico 2011-2012.
L’amministrazione ha evidenziato l’esigenza di procedere in modo sollecito alla trattativa al fine
di pervenire quanto prima (ovvero entro il mese di novembre) alla sottoscrizione della preintesa sul nuovo contratto, visto che poi le nuove procedure di autorizzazione previste dal d.lgs
n. 150/09 richiederanno, come si è già verificato nello scorso anno, un tempo piuttosto lungo.
Per quanto riguarda il merito dei problemi da affrontare l’amministrazione non ha posto
particolari esigenze di integrazione o cambiamento rispetto all’ultimo contratto sottoscritto.
L’unica novità da regolare è rappresentata dall’introduzione del blocco quinquennale per la
mobilità interprovinciale per effetto dell’art. 9 comma 21 della legge n. 106/2011. Tale blocco,
a parere dell’amministrazione, dovrebbe riguardare tutti i neo assunti con contratto a tempo
indeterminato in questo anno scolastico, a prescindere dalla decorrenza giuridica di tale
assunzione.
La posizione della FLC CGIL
La FLC CGIL, nel suo intervento,
•
ha condiviso l’esigenza posta dall’amministrazione di avviare una trattativa “serrata”
con l’obiettivo di concluderla nel tempo più rapido possibile, ma non certo a scapito
della soluzione di tutti i problemi sul tappeto che impattano con la mobilità;
•
ha posto l’esigenza che si avvii quanto prima anche il confronto “parallelo” sugli
organici per le ovvie ricadute che questi avranno sulla mobilità;
•
ha chiesto di sapere in anticipo cosa intende fare l’amministrazione per quanto riguarda
gli organici 2012-2013 per i nuovi licei musicali per le eventuali ricadute sulla
mobilità;
•
ha posto l’esigenza di conoscere cosa intende fare l’amministrazione sul nodo della
revisione delle classi di concorso, nodo che si rinvia ormai da ben due anni, e se si
intende proseguire ancora con la gestione “transitoria” dell’assegnazione delle discipline
per la costituzione delle cattedre nelle prime classi a nuovo ordinamento, visto che
l’anno prossimo si arriverà fino alle classi terze;
•
ha posto l’esigenza di fare chiarezza, soprattutto sui tempi (ed anche in questo caso per
le complesse ricadute sulle operazioni di mobilità), per ciò che riguarda il
dimensionamento della rete scolastica per effetto della recente Legge 15 luglio
2011 , n. 111 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011,
n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria). Nel corso
dell’incontro la FLC CGIL ha ribadito la propria posizione di denuncia di questa
norma e reiterato la richiesta di rinvio di un anno per ciò che riguarda l’attuazione di
tale disposizione;
•
ha ribadito la propria contrarietà alla norma di legge (art. 9 comma 21 della L. n.
196/2011) che ha esteso il blocco della mobilità interprovinciale dei docenti da 3
a 5 anni. Questa norma, infatti, non ha nulla a che vedere con la continuità didattica
ma rappresenta solo un contentino alle richiesta della Lega Nord. In ogni caso, per la
FLC CGIL, è del tutto evidente che la stessa si inserisce in un contesto di altre norme
preesistenti, alcune addirittura di rango costituzionale, che rimangono ovviamente in
vigore. Pertanto non si può certo pensare che siano abrogate, ad esempio, le diverse
norme a tutela di alcune categorie di lavoratori che hanno diritto a beneficiarne, né che
la sua attuazione possa avere effetti retroattivi nei confronti degli assunti con
decorrenza giuridica antecedente al 1 settembre 2011;
•
ha esplicitato la propria contrarietà a trattare la futura mobilità del personale
docente inidoneo che ha chiesto volontariamente di transitare nei ruoli Ata in modo
separato rispetto all’insieme dei problemi (inquadramento, trattamento salariale,
utilizzazione, mobilità compresa quella per altri comparti) che vogliamo siano tutti
affrontati in un tavolo specifico da tempo richiesto;
•
infine, la FLC CGIL, ha di nuovo posto con forza l’esigenza di procedere al riesame delle
tabelle di valutazione dei punteggi quanto meno per:
1. semplificare e uniformare tutte le tabelle,
2. uniformare i punteggi per la mobilità a domanda con quella d’ufficio,
3. valutare in modo uniforme tutto il servizio superando l’attuale differenziazione
tra servizio di ruolo e non di ruolo e tra servizi prestati in gradi di scuola e profili
diversi.
A conclusione di questa prima riunione, le parti hanno convenuto di proseguire la trattativa
fissando un calendario settimanale di incontri.
**************
12. Riparte il confronto sul bando di concorso ordinario per Dsga
450 posti da coprire tramite concorso ordinario per esami e titoli. La FLC
chiede procedure trasparenti e prove selettive coerenti con il ruolo
professionale del ruolo del Dsga nella scuola dell’autonomia.
Sono 450 i posti accantonati per il concorso ordinario per Dsga. La conferma è arrivata ieri 18
ottobre dal Miur in occasione dell’informativa data ai sindacati scuola sulle linee generali del
bando di concorso ordinario per Dsga sulla base dell’autorizzazione avvenuta con DPCM del 21
aprile scorso.
L’informativa del Miur
Posti messi a concorso: 450 a livello nazionale
Requisiti di ammissione
•
cittadinanza italiana/cittadinanza di uno degli stati membri dell’Unione europea
•
possesso del diploma di laurea specifica (Vedi tabella B allegata al Ccnl 2006)
•
superamento di una preselezione che consiste una prova oggettiva a carattere culturale
e professionale
Articolazione del concorso
•
due prove scritte ed una orale
•
valutazione dei titoli
•
periodo obbligatorio di formazione e tirocinio per i candidati utilmente collocati nelle
graduatorie generali di merito e dichiarati vincitori nei limiti dei posti messi a concorso.
Tempi previsti: marzo 2012
Le nostre valutazioni
L’emanazione di questo bando, il primo da quando è stato istituito il profilo di Dsga, è fatto
certamente positivo e arriva dopo infinite pressioni che la FLC ha fatto a partire dal 2001, anno
di istituzione dell’autonomia scolastica.. Dunque un fatto positivo che però non ci fa tacere il
colpevole ritardo con cui il Miur si è mosso, creando per anni dei veri e propri vuoti
organizzativi nella direzione dell’unità dei servizi. Vogliamo solo ricordare che il primo incontro
si era svolto nel lontano febbraio del 2005.
Per quanto riguarda invece l’articolazione del concorso abbiamo chiesto che si tenga in debito
conto la specificità del contesto lavorativo. Ciò vuol dire che tra le materie d’esame debbono
essere previsti argomenti sull'organizzazione del sistema scolastico e non solo argomenti di
diritto e di contabilità come invece propone il Miur.
Inoltre è necessario valutare l’esperienza maturato sul campo.Stiamo parlando di colleghi
assistenti amministrativi che stanno già lavorando sui posti liberi di Dsga e che sono in
possesso della laurea specifica. Per quanto ci riguarda sarebbe paradossale non riconoscere a
questi colleghi un punteggio aggiuntivo relativo all’esperienza professionale già acquisita.
Infine per quel che riguarda la composizione delle commissioni abbiamo chiesto la definizione
di criteri oggettivi e trasparenti in modo da garantire omogeneità di comportamenti su tutto il
territorio nazionale. In coerenza con la nostra richiesta di prevedere moduli d’esame
sull’organizzazione del sistema scolastico è fondamentale prevedere nelle commissioni d’esame
la presenza di personale esperto della scuola e conoscitore del lavoro di Dsga.
Il Miur a conclusione dell’incontro ha fatto piccole timide aperture sulle richieste avanzate dalla
FLC impegnandosi a fornirci durante il prossimo incontro un’ipotesi di tabella valutazione titoli.
**************
12. Riordino istituti tecnici e professionali: un ministero allo sbando
Linee guida del triennio e opzioni: scuole e sindacati all'oscuro delle scelte
ministeriali. Ancora nessuna notizia sul riordino delle classi di concorso
I regolamenti di riordino degli istituti tecnici (DPR 88/10) e degli istituti professionali (DPR
87/10) prevedono, tra i vari atti normativi successivi, la definizione delle Linee Guida del
secondo biennio e del quinto anno e l'articolazione delle aree di indirizzo dei medesimi periodi
didattici "in un numero contenuto di opzioni incluse in un apposito elenco nazionale".
Dopo una serie di incontri svolti tra aprile e luglio, (vedi correlati), vi era stato l'impegno da
parte della direzione generale per l'istruzione e formazione tecnica superiore e per i
rapporti con i sistemi formativi delle Regioni di un "fitto calendario" di incontri su
queste materie.
Nulla di tutto questo è accaduto!
A fronte della forte preoccupazione per il ritardo accumulato nell'emanazione di norme
assolutamente indispensabili per il regolare avvio dell'anno scolastico 2012/13, terzo anno
dell'attuazione del riordino, si scopre che, senza alcuna informazione alle organizzazioni
sindacali, il MIUR ha inviato il mese scorso al CNPI, per il prescritto parere, le "Linee
Guida" del secondo biennio e del quinto anno, in una versione diversa e più completa rispetto a
quella presentata negli incontri ufficiali. E questo avviene nonostante che i regolamenti
prevedano che i percorsi degli istituti tecnici e professionali siano oggetto "di costante
monitoraggio" "nel confronto (…) con le parti sociali"!
Fatto ancora più grave è l'aver appreso che la Regione Lombardia, in una comunicazione
interna del 29 settembre inviata alle province e riguardante la programmazione della offerta
formativa e della rete scolastica per l'a.s. 2012/13, ha reso noto i (probabili) elenchi
nazionali delle opzioni del triennio.
Incredibile è che questa profonda trasformazione ordinamentale avvenga nella completa
mancanza di informazione e di partecipazione delle scuole autonome: la stragrande
maggioranza degli istituti tecnici e professionali italiani sono all'oscuro tanto del lavoro sulle
Linee guida che del lavoro sulle opzioni.
Si tratta di un modo di operare inaccettabile e che dimostra, al di là degli slogan del ministro
e degli opuscoli che questo ministero sforna, la mancanza di una visione strategica di questo
segmento del sistema educativo che, valorizzato, potrebbe e dovrebbe fare da volano alla
ripresa economica del paese.
Inoltre non si hanno notizie degli ulteriori atti normativi previsti dai regolamenti alcuni dei
quali assolutamente indispensabili per l'avvio delle classi terze nel 2012/13
•
l'articolazione delle cattedre, in relazione alle classi di concorso del personale
docente
•
gli indicatori per la valutazione e l'autovalutazione
•
la ripartizione, per il secondo biennio e l'ultimo anno di ciascun indirizzo, delle ore di
compresenza degli insegnanti tecnico pratici
E come se non bastasse, il regolamento sul riordino delle classi di concorso, dopo il 15 marzo
2011, sembra smarrito nelle stanze ministeriali mentre si moltiplicano le indiscrezioni su forti
pressioni da parte di singoli, associazioni e gruppi disciplinari.
Per la FLC CGIL è l'ennesima prova di un ministero ormai alla sbando e non più in grado di
governare in maniera dignitosa la complessa macchina del sistema scolastico nazionale.
**************
13. Secondaria di II grado: il MIUR "interpreta" il Regolamento sulla
valutazione
Emanate le indicazioni operative sulla valutazione per l'a.s. 2011/12
Con la Circolare Ministeriale n. 94 del 18 ottobre 2011 (il Direttore generale per gli
Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica fornisce indicazioni operative per la
valutazione degli apprendimenti nella secondaria superiore con particolare riferimento alle
classi del primo biennio coinvolte nel processo di riordino voluto dal Ministro Gelmini.
I contenuti
In premessa la circolare ribadisce, per il secondo anno consecutivo, che il regolamento sulla
valutazione
(DPR
122/09),
sarà
oggetto
di
modifiche
ed
integrazioni.
La circolare è finalizzata a garantire "l'ordinato svolgimento delle operazioni inerenti le
valutazioni periodiche" degli apprendimenti. Sono confermate le modalità valutative del
precedente ordinamento. In particolare, allegate alla circolare vi sono tre tabelle, per i licei,
gli istituti tecnici e gli istituti professionali, nelle quali vengono indicate, per ciascuna disciplina
o gruppo di discipline afferenti al medesimo insegnamento, le tipologie di prove (scritta,
orale, pratica, grafica) che devono essere oggetto di valutazione negli scrutini intermedi.
Si ribadisce che nello scrutinio finale è, invece, attribuito un unico voto.
Nel caso in cui le scuole, in applicazione dei regolamenti di riordino della secondaria superiore,
abbiano introdotto nuove discipline curricolari "le relative modalità di valutazione e di
espressione del voto in sede di scrutinio intermedio sono demandate alle singole istituzioni
scolastiche".
Nel caso di potenziamento degli insegnamento obbligatori dei licei "il voto va espresso
con le stesse modalità previste per l’insegnamento obbligatorio".
In ogni caso le istituzioni scolastiche potranno individuare e adottare, nella loro autonomia e
nell’ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e
grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all’accertamento dei risultati di
apprendimento
Il commento
Innanzitutto il Direttore Generale degli ordinamenti, come lo scorso anno il Capo Dipartimento
dell'istruzione, da' per certa la modifica e l’integrazione del Regolamento sulla valutazione
(DPR 122/09) cosa, che l’art. 14 comma 8, prevedeva come mera possibilità.
Trova ulteriore conferma la pratica di questo ministero di emanare note e circolari che, per
via interpretava, cercano di rimediare alle lacune presenti nella normativa legale di
riferimento. Non a caso, in più punti, nella circolare è chiaro il timore di intaccare prerogative
delle
scuole
autonome
con
il
rischio
di
innescare
un
ampio
contenzioso.
Il richiamo alla normativa sull'obbligo di istruzione appare un mero adempimento formale:
non sono chiare quale siano le modalità per il passaggio dalla valutazione disciplinare alle
competenze relative agli assi culturali, mentre rimane senza risposta come possano conciliarsi
le Indicazioni Nazionali dei licei con il Regolamento sull'obbligo di istruzione (DM 139/07).
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
•
CARTELLA VALUTAZIONE ISTR 2 GRADO
C.M. 94/ 18-10-2011 valutazione periodica degli apprendimenti;
DPR 122 / 22-06-2009 regolamento valutazione;
D.M. 139/ 22-08-2007 regolamento adempimento obbligo di istruzione)
**************
14. Prove INVALSI: quest'anno il MIUR parte per tempo. Rimettiamo i
puntini sulle "I"
Pubblicate due direttive ministeriali e una nota di accompagnamento. Il
nostro commento.
Era prevista per quest'anno la direttiva triennale sull'INVALSI, invece il MIUR ha pubblicato
qualche giorno fa due distinte direttive annuali, corredate da una nota di accompagnamento
(vedi allegati).
Il Commissario straordinario INVALSI ha inviato inoltre alle scuole una comunicazione relativa
alla rilevazione degli apprendimenti 2011/2012 con annesso allegato tecnico
I contenuti delle due direttive, una relativa alla prova nazionale nell'ambito dell'esame
conclusivo del primo ciclo d'istruzione e l'altra sugli obiettivi delle rilevazioni nazionali sugli
apprendimenti degli studenti, ricalcano sostanzialmente i contenuti delle precedenti.
Unico elemento che vogliamo sottolineare è l'avvio, in un campione di province, della
valutazione da parte dell'INVALSI dei livelli di apprendimenti degli studenti limitatamente
all'italiano e contemporaneamente l'avvio di uno studio di fattibilità per l'introduzione delle
prove nell'ambito dell'esame di Stato al termine della secondaria di secondo grado.
Altra innovazione riguarda la possibilità di utilizzare per l'inserimento dei dati di contesto, di
quanto presente nei sistemi informativi senza procedere a nuovi inserimenti.
Il contenuto della nota ministeriale
La nota chiarisce che "come precisato nella già citata nota di questa Direzione Generale prot.
n. 2792 del 20 aprile 2011, che gli impegni connessi allo svolgimento delle rilevazioni dovranno
trovare adeguato spazio di programmazione nell'ambito del piano annuale delle attività,
predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal collegio dei docenti ai sensi dell'art 28,
comma 4, del vigente C.C.N.L. Inoltre il riconoscimento economico per tali attività potrà essere
individuato, in sede di contrattazione integrativa di istituto, ai sensi degli artt. 6 e 88 del
vigente C.C.N.L.".
Si tratta di un passaggio importante: viene finalmente riconosciuto che le rilevazioni INVALSI
debbono essere oggetto di attenzione e di deliberazioni del Collegio dei docenti, come abbiamo
sempre sostenuto.
È rilevante che si riconosca, nero su bianco, che il Dirigente scolastico predispone il
piano annuale delle attività, ma è il Collegio a deliberarlo.
Importante, rilevante, ma insufficiente. Se le prove INVALSI, attraverso gli esiti restituiti alle
scuole, vengono offerte come stimolo al miglioramento dell'offerta formativa delle scuole,
allora lo svolgimento delle prove INVALSI e l'utilizzo degli esiti deve essere inserito
nel POF e nelle programmazioni di classe e dei docenti sulla base della autonoma
decisione degli organi competenti
Il riferimento alla contrattazione integrativa, anche attraverso il richiamo al C.C.N.L., per il
riconoscimento economico di attività contenute nel piano annuale, è senz'altro corretto.
Tuttavia sussiste un problema: le attività connesse alla rilevazione nazionale degli
apprendimenti non sono mai state finanziate con fondi ad hoc. L'abbiamo già detto: il fondo di
istituto non può essere considerato una sorta di bancomat. Per questo ribadiamo, e
continueremo a farlo in tutte le sedi, la richiesta di fondi aggiuntivi specificamente dedicati
alle attività correlate alle rilevazioni INVALSI.
Esame conclusivo del primo ciclo di istruzione
Per quanto riguarda invece l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione i contenuti
della circolare non contengono modifiche, neppure in forma sperimentale, rispetto a
quanto già previsto lo scorso anno; nonostante nei giorni scorsi siano state diffuse notizie di
stampa in merito a dichiarazioni del Ministro relative ad una modifica sostanziale dell'esame
conclusivo del primo ciclo.
Nel mese di giugno abbiamo avviato una raccolta firme su di un appello finalizzato alla
modifica del Regolamento sulla valutazione degli alunni e all'eliminazione dei test
Invalsi dalla prova d'esame.
La prova nazionale, infatti, si riverbera in modo incongruo e disequilibrante sulla valutazione
finale degli alunni. La raccolta di firme continua nel mondo della pedagogia, della cultura, delle
professioni di scuola; ovviamente l'appello viene offerto anche all'attenzione dei Collegi
dei docenti perché a loro volta continuino a prendere posizione in merito.
Il sistema nazionale di valutazione
Vi sono inoltre alcune considerazione di ordine generale e di contesto che vogliamo ribadire
con chiarezza. La rilevazione nazionale degli apprendimenti tramite le prove INVALSI non è che
un indicatore. Non può essere trasformata nell'unica forma di valutazione di sistema.
Consideriamo tale valutazione parte di un interesse generale della società e dei cittadini poiché
finalizzata al miglioramento del sistema stesso. Ci sembra evidente l'urgenza di pervenire ad
una definizione condivisa delle ragioni della sua introduzione, degli ambiti di riferimento, delle
regole. Tutto ciò deve essere oggetto di un confronto democratico e di una larga intesa che
coinvolga le organizzazioni sindacali e le scuole se si vuole giungere ad una valutazione di
sistema che dia valore sociale all'intera struttura delle istituzioni della conoscenza.
Riteniamo che essa dovrà misurare la sua efficacia su terreni ben precisi:
•
Il ri-orientamento degli interventi e il miglioramento della qualità del sistema;
•
La verifica dell'efficacia o meno degli interventi politici e istituzionali sul sistema
educativo
•
Il controllo democratico delle politiche educative e formative intraprese e la loro
eventuale modifica;
•
Il rafforzamento dei tratti identitari del sistema e la garanzia delle pari opportunità
(pluralismo, inclusività, non discriminazione);
•
In generale, il miglioramento dei processi
Altra cosa è la valorizzazione del personale
inequivocabile competenza contrattuale.
sulla
quale
c'è
una
chiara
e
Un sistema nazionale di valutazione per le istituzioni pubbliche e private si deve basare su di
una pluralità di indicatori per definire una valutazione di qualità (contesto, risorse, processi
attuati, risultati ottenuti a breve, medio e lungo periodo. Quello degli apprendimenti non
può essere assunto come unico parametro.
Precondizione della valutazione di sistema inoltre è una chiara definizione dei LEP (livelli
essenziali delle prestazioni), soprattutto in vista dell'attuazione del federalismo, per assicurare
pari opportunità in tema di istruzione e unitarietà del sistema. Il tema delle pari opportunità
nella definizione dei LEP è essenziale se si vuole evitare una pericolosa frammentazione
territoriale. Per questa ragione occorre passare dal concetto di livelli essenziali di
prestazioni a quello di livelli essenziali di qualità (LEQ) che abbiano la missione di
garantire il miglioramento della qualità del sistema nelle situazioni più svantaggiate, a partire
dal sud.
Nel mondo della scuola, l'attenzione alle pratiche e ai processi di valutazione non
nasce con le prove INVALSI. Una ricognizione delle esperienze positive già realizzate
potrebbe essere foriera di utili stimoli e suggestioni. Inoltre, tale ricognizione costituirebbe una
concreta dimostrazione che valutare significa innanzitutto attribuire valore. Occorre
sfatare le ambiguità insite nell'imposizione delle prove INVALSI. Una buona valutazione non
può essere imposta, la condivisione è necessaria, la chiarezza delle finalità ne costituisce un
presupposto determinante e doveroso.
IN ALLEGATO SUL SITO REGIONALE in sezione dirigenti scolastici INSIEME AL
NOTIZIARIO :
http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?&dir_pk=123&cms_pk=3039
•
CARTELLA PROVE INVALSI 2012
nota 6830 del 18 ottobre 2011 trasmissione direttiva ministeriale e
indicazioni operative rilevazione apprendimenti a s 2011 2012
direttiva 87 del 3 ottobre 2011 criteri predisposizione invalsi prova scritta
esame di stato primo ciclo a s 2011 2012
direttiva 88 del 3 ottobre 2011 obiettivi rilevazioni nazionali invalsi
apprendimenti studenti a s 2011 2012
SNV rilevazione degli apprendimenti nell’a.s. 2011-12
**************
NAVIGANDO IN RETE
15. La ministra rettifica e chiarisce: “Io c’entro”.
Ammazzacaffè
di Aristarco
Si riportano fedelmente, col beneficio d’inventario, le parole della ministra a chiarimento delle
cose dette nell’ultima intervista a ‘la Repubblica’.
“Vorrei cominciare dagli impegni che ho puntualmente richiamato nell’intervista, perchè sono
precisa.
‘Ci saranno 100 milioni per le borse di studio universitarie. Stiamo trovando 400 per l’edilizia e
un miliardo per la ricerca al sud’. Non solo, ma ‘ i migliori maturati avranno un assegno per
mantenersi all’università di 5, 10.000 euro l’anno …’
“Faccio notare che non a caso ho usato sempre il tempo futuro. Noi al futuro ci teniamo
veramente molto. Sia a quello semplice che a quello anteriore o posteriore che sia. L’ho usato,
in verità, anche perché non si sa mai. Sapete: i tempi, la crisi, Tremonti, Trichet, Draghi, la
vita, la storia. Sì, anche la storia. Non si sa mai. Chiedete in giro. Vorrei solo, in aggiunta, che
teneste presente che i 100 milioni, che stiamo cercando per le borse di studio, nel 2008 erano
246, sempre milioni. Che fa una bella differenza. Sinceramente, e con tutta la buona volontà,
non si poteva fare di più. Sfido chiunque a tagliare più di 146 milioni. E sull’’assegno di 5, 10
mila euro l’anno’, per mantenersi all’università, mi batterò perché siano 10 mila per due
studenti. E non un euro di meno. Quando si può non si deve essere ‘stamegni’, come si dice a
Milano. Io sono di questo avviso.
“Voi vi chiederete a questo punto perché, tra queste misure, pure importanti in sé, non ce n’è
nessuna che riguardi il funzionamento delle scuole e il loro rinnovamento. Per esempio, la
formazione e l’aggiornamento del personale, gli interventi sulle nuove tecnologie, lo sviluppo di
professionalità per il miglioramento organizzativo, la costruzione o il rinnovo di laboratori e
cose del genere. Perché? Sinceramente, me lo sono chiesta anch’io. E sinceramente non trovo
una risposta. A chi si può chiedere?. Una volta l’ho detto a Sivio e lui mi ha risposto che non
era il caso e che dovevo pensare ad altro. Così. Ma si può? Qui non mi si considera. Che dite,
protesto?
Comunque, recentemente ho vinto una battaglia importante: dal fondo che prima era
destinato alla banda larga, sono riuscito a ottenere ben 262 milioni per le scuole private. Si
poteva puntare su destinazioni diverse, ma io mi sono impuntata. È almeno su questo ho vinto
(devo dire con una certa facilità: accoglimento unanime nel governo. Un vero miracolo della
santa sede). Come vedete, quando si può, non mi tiro mai indietro. Sono fatta così.
“Un altro passaggio dell’intervista su cui mi sono stati chiesti chiarimenti è quello in cui dico
che ‘non sono riuscita a spiegare come il paese debba ricredersi sul ruolo degli insegnati’.
Proprio così, testuale. Che, quando mi sono riletta, lì per lì non mi sono per niente capita;
forse per via dell’italiano che non mi viene mai bene, e non so perché; sono quasi rassegnata.
Comunque, penso volessi dire che finora non sono riuscita a spiegare che la funzione degli
insegnanti è fondamentale e che va valorizzata. Ma non sono sicura.
“Che il paese poi si debba ricredere sul ruolo degli insegnanti, non ci piove. Nelle riunioni di CL
(devo tenermeli buoni, non si sa mai), stiamo discutendo se dovrà prevalere l’approccio
Brunetta o l’approccio Tremonti. Col primo, che io, modestamente, ho definito anche
approccio ‘deviante” (o ‘distogliente’), si potrebbe ad esempio dare incentivi per 1000 euro
l’anno (son troppi?) ai primi insegnanti classificati in prove su test INValSI (per essere sicuri).
Quello su cui insisterò è che i premiandi siano pochi, trattandosi di insegnanti statali: le cose di
massa non mi piacciono. Poi, ognuno capisca quel che vuole.
“Con la seconda modalità, detta anche ‘approccio segante’, l’idea è che di insegnanti ne
tagliamo altri 100.000 mila, così non ci pensiamo più.
“È emersa in verità anche una terza ipotesi che era di una della UIL scuola e che sinceramente
non valeva la pena. Lei stessa dimostrava di non crederci, per farmi piacere.
“Sui quesiti sbagliati per la prova selettiva dei candidati al concorso ds, voi conoscete i termini
del mio comunicato in proposito. ‘Non si può pertanto attribuire al Ministero esattamente il
contrario di quanto è avvenuto e che è facilmente verificabile’: che è – voi converrete - frase
logicamente e sintatticamente così ardita che nessun umano - linguisticamente italico e
minimamente istruito - riuscirebbe a pensarla. E infatti mi sono chiesta subito: ma chi l’ha
scritto? Da che lingua è stato tradotto? Ma chi gli ha dato la laurea? Niente. Nessuno dello
staff ha voluto dirmelo. Mah! Quando si dice, l’omertà. Ma poi mi è venuto un dubbio; e l’ho
lasciato lì.
Rispetto al succo, ribadisco quanto più volte detto: non sarò responsabile dei mille quesiti
sbagliati, e di altrettanti estranei al profilo di un moderno Dirigente Scolastico. Ma la
responsabilità dell’intera operazione è – se permettete - tutta mia. E me la tengo. Per
accrescere la mia autostima – in primo luogo -, che è ai minimi storici. E non chiedetemi
perché.
“Spiegazioni mi sono state chieste infine sull’espressione da me usata nell’intervista: ‘Noi non
governiamo per caso’. E’, questa, una affermazione che riconfermo. Non governiamo di certo
per caso, ci mancherebbe; ma a caso sì, se permettete. Un esempio per tutti. L’altro giorno, al
Consiglio dei Ministri, si doveva discutere delle misure per lo sviluppo. Si comincia in orario,
assente Tremonti come al solito. Tanto si parlava di cose di cui il titolare è lui. Introduce Silvio
parlando dei giudici che sono dei mascalzoni e che da Putin sì che si vive bene e in libertà,
senza essere intercettati. Provare per credere. Voleva, a questo punto, andare nei particolari,
ma Giovanardi ha subito detto: - Eh no, Silvio, altrimenti esco dal Partito ed entro nei
responsabili con Scilipoti – (testuale). Il premier senza accorgersi, comincia a telefonare (a
Ghedini, si intuisce). Nel frattempo, nella sala del Consiglio entra La Russa con due caschi in
mano, occhiali scuri avvolgenti e tenuta da motociclista. Guarda la Prestigiacomo ( con la
Prestigiacomo è proprio fissato) che però non lo degna di uno sguardo. Lascia i caschi su un
tavolo di servizio, si siede e si mette a scrivere un bigliettino. Io l’ho casualmente intercettato
e involontariamente letto. Diceva, testuale: ‘Presty, perché mi disprezzi? Perché a me
preferisci Errol Flinn? La moto l’ho comprata per te. E anche il secondo casco Per quando vuoi’.
Così il biglietto. E poi una firma di uno che ha disimparato. Non so la cosa come si è
sviluppata, perché il collega si è chiuso a riccio.
Visto che Silvio continuava la conversazione con Ghedini, Letta ha dato la parola al ministro
per lo sviluppo che si è detto contento, ma che per ora non era riuscito a incrociare Tremonti e
il collega per le infrastrutture. Era meglio aggiornarsi. A questo punto Umberto alza il dito. E
non si capisce se per il solito vezzo o per altro. Calderoli lo guarda e chiarisce a tutti: - Vuole
parlare -. E lui parla: - Quelli che domenica mi hanno fischiato al congresso di Varese avranno
la loro risposta – e aggiunge: - Che Odino li maledica – PRRRR (vibrazioni labiali da
pernacchia; piuttosto deboli in verità ). Calderoli era molto contento. Ci guardiamo tutti in
faccia. Lui finisce la performace, ma il suo dito medio è sempre lì, immobile. Silvio nel
frattempo aveva finito di aggiornare Ghedini sulla linea di difesa dei 23 processi in cui è
implicato e ha concluso che era ‘d’accordo sulle conclusioni’. Proprio così.
Voi capite adesso perché soffro d’insonnia?”.
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2011 22 OTTOBRE 2011 NOTIZIARIO DS