Annex A – General reporting format for the 2007-2012 report
0.1 Member State
IT
1. Main achievements under the Habitats Directive
1.1. Text in national language
Principali obiettivi raggiunti ai sensi della Direttiva Habitat
A livello nazionale
Nel 2010 l’Italia si è dotata di una Strategia Nazionale della Biodiversità, strumento di integrazione della esigenze della
biodiversità nelle politiche nazionali di settore, che in particolare nelle aree di lavoro 1 e 2, affronta direttamente temi
inerenti la rete Natura 2000.
Negli ultimi anni al fine di dare attuazione alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” anche in mare, sono stati designati 12 nuovi
siti di importanza comunitaria (SIC) in ambiente marino e sono stati ampliati a mare diversi siti esistenti.
Ogni anno a livello nazionale il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) coordina
l’aggiornamento, effettuato dalle Regioni, dei Formulari Standard dei siti Natura 2000, ne valida i contenuti e li trasmette
alla Commissione Europea (CE) secondo il calendario da questa stabilito. Gli aggiornamenti sono finalizzati a: ottenere una
sempre maggiore qualità dei dati contenuti nei Formulari (sia in termini di presenza di habitat e specie che di valori
ecologici ad essi associati); sanare eventuali riserve scientifiche o insufficienze attribuite dalla CE a singoli habitat o specie;
raggiungere la massima coerenza fra l’interpretazione e la distribuzione degli habitat nei Siti di Importanza Comunitaria
(SIC) e quanto riportato nel Manuale Italiano di Interpretazione (MATTM, 2010), che costituisce il quadro di riferimento
nazionale per il riconoscimento degli habitat ed il loro inserimento nella rete Natura 2000.
La Società Botanica Italiana (SBI) ha realizzato per conto del MATTM il Manuale nazionale di interpretazione degli habitat
adattato alla realtà italiana e condiviso dai maggiori esperti a livello regionale e nazionale, allo scopo di favorire
l’identificazione di quegli habitat la cui descrizione nel Manuale europeo non risulta sufficientemente adeguata allo
specifico contesto nazionale. Inoltre, a fine 2011, la SBI è stata incaricata di valutare a livello nazionale il rischio di
estinzione di tutte le specie vegetali vascolari (e alcuni funghi, briofite e licheni) inserite negli allegati della Direttiva
Habitat.
Nel corso del 2011 e 2012, molte Regioni hanno provveduto all’individuazione di misure di conservazione, contenute in
specifiche delibere o in Piani di gestione, con il coordinamento della Direzione Protezione Natura e Mare del MATTM.
Il MATTM sta coordinando e promuovendo la realizzazione di strumenti finalizzati ad una più efficiente gestione e
condivisione dei dati relativi alla biodiversità, ovvero la Rete degli Osservatori e/o Uffici regionali e provinciali per la
biodiversità, e l’implementazione del Network Nazionale per la biodiversità (http://www.naturaitalia.it/nnb/),
un’infrastruttura informatica che consente di raccogliere e condividere in interoperabilità le informazioni e i dati sulla
biodiversità in Italia, secondo le logiche previste dalla Direttiva INSPIRE. I dati relativi ai siti Natura 2000 sono reperibili e
mappabili on line (http://www.naturaitalia.it/nnb/) e lo saranno anche i dati contenuti nel presente Rapporto Nazionale.
Il MATTM ha inoltre messo a punto una specifica banca dati per la gestione dei siti Natura 2000, utile come supporto
metodologico alle Regioni per la definizione delle misure di conservazione in quanto costituisce un quadro di riferimento
per organizzare in forma standardizzata le informazioni essenziali alla designazione delle ZSC.
Nel corso del 2011-2012 è stata avviata un’importante azione di sensibilizzazione e supporto alle amministrazioni regionali
in vista della predisposizione dei PAF (Prioritised Action Framework), individuati dalla CE come documenti di
programmazione economica nazionale e regionale per definire il “quadro delle priorità di azioni per Natura 2000”.
La realizzazione di questo 3° Rapporto Nazionale ha richiesto un forte impegno da parte del MATTM per raccogliere i
migliori e più aggiornati dati disponibili nel nostro Paese e per realizzare elaborazioni e valutazioni validate dal punto di
vista scientifico. Il MATTM ha coordinato una complessa rete di soggetti coinvolti nelle attività necessarie alla
compilazione del Rapporto: le Amministrazioni Regionali e Provinciali, responsabili del monitoraggio e detentrici dei dati,
l’ISPRA, che ha garantito il supporto tecnico-scientifico necessario alla elaborazione dei dati e alla compilazione dei
format, e le Società scientifiche, che hanno garantito la revisione, l’integrazione e la validazione dei dati e delle valutazioni.
A completamento di tali attività, il Ministero ha inoltre coordinato la redazione del documento di indirizzo “Linee Guida
per il monitoraggio”, realizzate con il supporto dell’ISPRA e focalizzate sulle specie di Direttiva Habitat, allo scopo di
fornire alle regioni le istruzioni per la trasmissione dei dati indispensabili alla compilazione del presente rapporto e ad
impostare futuri sistemi di monitoraggio regionali, improntati ad una sempre maggior standardizzazione ed utilità per i
prossimi cicli di rendicontazione. L’approvazione definitiva del documento è prevista nel corso del 2013.
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A livello regionale
Regione Abruzzo
Nella regione Abruzzo il 30% della superficie è costituito da parchi e da riserve naturali, che in gran parte coincidono con le
aree della Rete Natura 2000. A questa quota va aggiunto un ulteriore 10%, costituito da aree Natura 2000 non coincidenti
con le aree protette. Questa percentuale così elevata determina innegabili vantaggi ecologici, direttamente conseguenti
all’applicazione della procedura per la Valutazione d’incidenza imposta dalla direttiva Habitat, che ha condotto ad una
diversa consapevolezza ed al coinvolgimento di nuove professionalità, come naturalisti, biologi, agronomi, prima del tutto
estranee ai processi di pianificazione e progettazione, esclusivo appannaggio di architetti e ingegneri.
L’esigenza di conciliare con la tutela naturalistica la realizzazione di determinati interventi, particolarmente quelli deputati
allo sviluppo compatibile e alla diffusione delle energie alternative, ha avuto come conseguenza l’emanazione di linee
guida per l’installazione di pannelli fotovoltaici e di impianti eolici, con specifica attenzione non solo per le aree Natura
2000 ma anche per quelle naturali protette, quindi per il 40% del territorio regionale. Tutto ciò ha condotto ad una
consapevolezza diffusa anche presso gli enti locali, soprattutto presso i numerosi, piccoli Comuni della regione che,
localizzati in zone ad economia marginale, sono interessati da àmbiti territoriali di grande valenza ambientale.
L’emanazione di dispositivi di legge, che demandano le competenze per la Valutazione d’incidenza proprio alle
Amministrazioni comunali, ha ulteriormente contribuito all’acquisizione di conoscenze sull’importanza naturalistica del
territorio interessato.
Regione Basilicata
Per attivare processi di maggiore conoscenza del patrimonio di biodiversità su tutto il territorio regionale è stato firmato
un Protocollo d’intesa con il MATTM per l’attuazione della Strategia Nazionale sulla Biodiversità nel cui ambito è stato
realizzato il programma di comunicazione “INN2000 Intesa Natura 2000: valori e patrimoni nel settore natura” che
prevede iniziative volte alla divulgazione, comunicazione ed informazione sul tema Rete Natura 2000 (anni 2012-2013)
tra le quali l’organizzazione di seminari e convegni, pubblicazioni, gemellaggi e concorsi rivolti a scuole e cittadini, nonché
la realizzazione di un sito web divulgativo sulla materia di cui trattasi: www.natura2000basilicata.it. Sono state effettuati
monitoraggi attraverso indagini di campo, che hanno consentito anche la redazione di report conoscitivi sito-specifici sulla
reale situazione dei SIC lucani (anno 2012). La regione nel 2012 è stata impegnata nella redazione del PAF, ai fini di fornire
le informazioni utili alla UE per programmare le risorse finanziarie 2014-2020.
Provincia Autonoma di Bolzano
In generale l’amministrazione provinciale negli ultimi anni ha cercato di consolidare ed approfondire i punti cardine di
Natura 2000.
Partendo dalle fonti normative, nel 2010 è stata promulgata una nuova legge sulla Tutela della natura, ove sono stati
puntualizzati ed approfonditi gli obiettivi e le misure di tutela in tema Natura 2000 (L.P. 12 maggio 2010, n. 6 - Legge di
Tutela della natura ed altre disposizioni http://pubsrv.provinz.bz.it/apps/lexweb/current/lp-2010-6.html).
Sono stati inoltre completati ed approvati dalla Giunta provinciale tutti i Piani di gestione afferenti ai siti di maggiori
dimensioni.
Attraverso la rielaborazione del sito web http://www.provinz.bz.it/natur-raum/themen/natura-2000.asp), è stato inoltre
possibile offrire maggiori informazioni di dettaglio sia per la divulgazione di Natura 2000 così come per gli strumenti on
line utili per la redazione della Valutazione di incidenza (per es. cartografie on line “Landbrowser”, piani di gestione,
banche dati, formulari, etc.). Presso i 7 centri visite dei siti si sono tenute specifiche iniziative per la sensibilizzazione della
popolazione locale sulla salvaguardia di habitat e specie Natura 2000.
Per quanto concerne le misure di conservazione l’amministrazione provinciale, dal 2008 ad oggi, ha effettuato, come
“Misure 323”, n. 55 progetti per un ammontare complessivo pari a ca. 1,2 milioni di EUR: trattasi di interventi specifici per
il mantenimento/recupero di habitat Natura 2000. Sempre all’interno dei siti, sono stati inoltre investiti ca. 6 milioni di
EUR per interventi di manutenzione a carattere estensivo come per esempio manutenzione della sentieristica, recupero
fenomeni erosivi, etc.
Nell’ambito del PSR 2007-2013 sono stati inoltre concessi premi incentivanti per la cura ed il mantenimento del paesaggio
(prati magri, prati di montagna ricchi di specie, prati da strame, prati e pascoli alberati, torbiere e siepi: questi
corrispondono a habitat Natura 2000 e/o sono habitat di specie Natura 2000) per un ammontare pari a ca. 2,4 milioni di
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EUR/anno. I premi incentivanti vengono generalmente concessi in tutto il territorio provinciale, ma per alcune categorie di
premio l’importo risulta maggiore per superfici situate all’interno di SIC o ZPS.
Regione Calabria
Ad oggi in Calabria tra siti terrestri e siti marini sono stati istituiti 179 SIC che ricoprono il 5,7% del territorio regionale. Con
DGR n. 948 del 09-12-2008 sono stati approvati i piani di gestione dei SIC i cui territori ricadono all’esterno dei perimetri
delle aree naturali protette istituite.
Con DGR n. 645/2010 si è provveduto a consolidare i perimetri delle aree SIC adeguandoli al sistema cartografico di
riferimento UTM Datum WGS 84 fuso 33 N.
Regione Campania
Nel periodo di riferimento 2007-2012 la Regione Campania si è occupata di implementare la Rete Natura 2000 regionale
attraverso:
•l’emanazione di misure minime di conservazione
•la correzione di errori formali nei formulari e nelle cartografie
•l’individuazione delle metodologie per il piano di monitoraggio dello stato di conservazione di specie e habitat
•l’avvio del piano di monitoraggio dello stato di conservazione di specie e habitat
Regione Emilia Romagna
Con la Legge Regionale n. 7/04 – Titolo I, si è dato avvio alle procedure per l'adozione delle misure previste dalla direttiva
92/43/CEE, conferendo alle Province e agli Enti gestori delle Aree protette le funzioni di gestione dei siti della Rete Natura
2000 regionale. Tra le funzioni della Regione, invece, resta l’emanazione di direttive e indirizzi agli Enti gestori e,
naturalmente, le funzioni di monitoraggio ai sensi dell’art. 7 del DPR n. 357 del 1997.
Con Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24 “Riorganizzazione del sistema regionale delle Aree protette e dei Siti della
Rete Natura 2000 e istituzione del Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano” si è provveduto ad attuare una
gestione coordinata delle Aree protette e dei Siti Natura 2000.
Nel periodo 2007-2012, la Regione Emilia-Romagna ha, inoltre, realizzato numerosi studi sulla conoscenza della
biodiversità regionale; in particolare, nell’ambito della realizzazione delle attività previste dalla Misura 323 “Tutela e
riqualificazione del patrimonio rurale” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 sono stati svolti alcuni studi e
approfondimenti per aggiornare il quadro conoscitivo su specie e habitat di interesse comunitario. Con la stessa Misura è
stato avviato un programma di approfondimento delle conoscenze sullo stato della biodiversità nel sistema regionale
Natura 2000, tuttora in corso, grazie al quale è stata prodotta una mole consistente di dati E’ attesa, pertanto, anche la
rilevazione di presenze non conosciute dagli esperti e non riportate nella letteratura scientifica.
A partire dal 2009 sono state avviate anche la redazione delle misure specifiche di conservazione per tutti i siti Natura
2000 regionale e l’elaborazione dei Piani di Gestione per oltre la metà di essi. Queste attività termineranno a fine 2013
con l’approvazione definitiva, da parte degli Enti gestori dei siti delle Misure Specifiche di Conservazione e dei Piani di
Gestione.
Regione Friuli Venezia Giulia
L’Amministrazione regionale nel corso del periodo di riferimento (2007 – 2012) ha provveduto a completare l’istituzione
dei 56 siti terrestri della Rete Natura 2000. In particolare, con deliberazione di Giunta regionale n. 217/2007 si è
provveduto all’ampliamento di due ZPS nell’area del Carso e delle Alpi Carniche e con deliberazione della Giunta regionale
1018/2007 è stata istituita la ZPS IT3311001.
Nel 2011 e nel 2012, con deliberazioni della giunta regionale n. 1151 e 1623, sono stati individuati per la designazione
quali SIC, due proposti SIC “a mare”: l’Area marina di Miramare (IT3340007) e le Trezze San Pietro e Bardelli (IT3330009).
Con delibera giuntale n. 693 del 2012, si è provveduto a modificare ed ampliare il perimetro del SIC IT3320026 “Risorgive
dello Stella”.
Nel corso del 2012 sono state avviate le procedure per ampliare il sito Palude Selvote alla stazione Selvote Sud e per
verificare la possibilità di istituire un nuovo sito presso Povoletto (UD) per la tutela della specie Eleocharis carniolica.
Ad oggi, la superficie regionale complessiva inclusa nelle aree Natura 2000 (SIC+ZPS) risulta essere pari a circa 150.000,00
ettari, pari a circa il 20 % del territorio regionale. Se si tiene conto anche delle aree protette istituite ai sensi della legge
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regionale o nazionale, la superficie tutelata nel complesso è pari a circa il 22,6% dell’intera regione e sembra essere
sufficiente a garantire un regime di tutela adeguato.
Nel corso del periodo di riferimento l’Amministrazione regionale ha avviato numerosi progetti finalizzati alla
predisposizione ed adozione dei Piani di gestione (riferiti a 45 SIC) e con deliberazione n. 2493 del 15 dicembre 2011 ha
adottato il Piano di gestione del Sic e Zps Valle Cavanata e Banco Mula di Muggia, il Piano di gestione del Sic Risorgive
dello Stella, il Piano di gestione del Sic Palude Selvote, e il Piano di gestione del Sic Paludi di Gonars. Il completamento
dell’iter, che porterà all’approvazione definitiva di tali Piani, è previsto per la fine dell’anno 2012.
Con deliberazione n. 2494 del 15 dicembre 2011 l’Amministrazione ha inoltre provveduto ad approvare in vai definitiva le
Misure di conservazione dei 24 Sic della regione biogeografica alpina del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso del periodo è stato realizzato il complesso progetto Life 06NAT/IT/000060 “Conservazione e ripristino di
torbiere calcaree in Friuli”, dedicato alla tutela, conservazione e ripristino delle ultime torbiere alcaline della pianura
friulana e sono stati avviati i progetti Life 09/NAT/IT/000160 “Conservazione dell'orso bruno: azioni coordinate per
l'areale alpino e appenninico” e il Life 10NAT/IT/000243 “Ripristino di praterie aride (Magredi) in 4 SIC della Regione Friuli
Venezia Giulia”.
L’Amministrazione regionale ha avviato l’iter per definire un Programma regionale di monitoraggio delle specie e degli
habitat Natura 2000: in attuazione della legge regionale 21 luglio 2008, n. 7 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi
della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europea” è stato istituito il Tavolo
biodiversità per l'individuazione dei protocolli di monitoraggio necessari all'attuazione della Strategia nazionale per la
biodiversità e per la verifica dello stato di conservazione di specie e habitat tutelati dalle direttive comunitarie 92/43/CEE
e 2009/147/CE nonché delle specie di interesse regionale (LR 23 aprile 2007, n. 9).
Regione Lazio
Con Determinazione del Direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio n. A01256 del 23.02.2012 è stato costituito “il
gruppo di lavoro per le attività finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) ai sensi della
Direttiva comunitaria n. 92/43/CEE (Habitat) e degli atti normativi statali e regionali conseguenti”, con il compito di
provvedere alla definizione di misure di conservazione regionali e piani di gestione aggiornati alla normativa vigente.
Per i 182 SIC regionali sono in corso di definizione misure di conservazione sito specifiche: in attuazione della DGR
612/2011 “Rete Europea Natura 2000: misure di conservazione da applicarsi nelle Zone di protezione Speciale (ZPS) e
nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Sostituzione integrale della Deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio
2008, n. 363, come modificata dalla Deliberazione della Giunta regionale 7 dicembre 2008, n.928”, si sta provvedendo a
individuare e definire il percorso amministrativo finalizzato a stabilire apposite misure contrattuali, previste dalla
normativa comunitaria e nazionale per la gestione dei siti Natura 2000. La DGR 612/2011 recepisce il decreto del Ministro
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 17 ottobre 2007, e successive modificazioni, con il quale sono dettati
i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a
Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Relativamente alle attività di monitoraggio e validazione dati i principali obiettivi raggiunti sono stati:
•la Deliberazione della Giunta Regionale n. 497 del 3 luglio 2007 “ARvazione e disposizioni per l’organizzazione della
Rete regionale di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna (Direttiva
92/43/CEE e LR 29/97) che costituisce la Rete regionale di monitoraggio, ne definisce le linee di indirizzo…..”;
•Il LIFE06NAT/IT/50 “ConservaTon Measures for Biodiversity of Central-Mediterranean Sea” (“Co.Me.Bi.S.”), aVraverso il
quale si sono gettate le basi per un maggiore coordinamento regionale tra le diverse aree tematiche che operano per
salvaguardare i siti Natura 2000, costieri e marini.
•l’adozione di 7 piani di gesTone previsT dal progeVo LIFE Natura 2006 CO.Me.Bis. ”Urgent ConservaTon Measures for
Biodiversity of Central Mediterranean Sea” - (DGR nn. 886-960-881-882-883-885-887 del 19.11.2009).
•la D.C.R. 20 giugno 2012 n. 22 “Approvazione del piano della riserva di Nazzano. Tevere-Farfa di cui all'art. 26 della
Legge Regionale 6 ottobre 1997, n. 29 (Norme in materia di arre naturali protette regionali) e successive modificazioni ed
integrazioni” che approva anche il Piano di Gestione del SIC-ZPS IT6030012 “Riserva Naturale Tevere Farfa”.
Regione Liguria
Nel periodo di riferimento 2007-2012 in Regione Liguria:
•è stata approvata la Legge regionale n.28 del 10 luglio 2009 “Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della
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biodiversità”. L'approvazione della L.R. 28/09 segue la deliberazione di adozione delle misure di conservazione dei SIC
liguri della regione biogeografica alpina. Sono state profondamente revisionate le procedure inerenti la valutazione
d'incidenza di piani, progetti e interventi. Per quanto riguarda la valutazione di incidenza sui SIC marini continuano a
valere i criteri tecnici deliberati nel 2005.
•Sulla base del D.P.R. 357/97 e, in seguito, sulla base della L.R. 28/09 è stata isTtuita la Rete Ecologica ligure, si sono
meglio definiti e cartografati (e ultimamente aggiornati) i confini di SIC e ZPS nonchè gli habitat e le specie presenti sia
all'interno che all'esterno dei Siti Natura 2000. In questo contesto i SIC marini sono stati sensibilmente ampliati alla luce
delle nuove conoscenze territoriali sull’habitat coralligeno. Al fine inoltre di orientare le azioni regionali sono state
individuate le “priorità” di conservazione attribuite a ciascun Sito ligure.
•nel 2012 è stata aRvata la misura 3.2.3 del PSR al fine di predisporre i piani dei della regione biogeografica alpina e
attuare una revisione di molti piani di Parchi naturali liguri quali “piani integrati” necessari alla gestione dei SIC e ZPS
sovrapposte.
•Con l'uTlizzo di fondi FESR e INFEA è stata revisionata la struVura informaTca del Li.Bi.Oss, (Osservatorio Ligure sulla
Biodiversità) gestito da ARPAL, al fine di renderne più efficiente ed efficace l'utilizzo, l'inserimento dei dati, la loro
aggregazione e la loro restituzione, anche ai fini delle rendicontazioni richieste a livello nazionale ed europeo.
Parallelamente sono stati revisionati e validati i dati relativi alle specie Natura 2000 presenti nel Li.Bi.Oss. Queste attività si
inseriscono anche nel quadro di azioni contenute protocollo d'intesa sugli Osservatori, stipulato con il MATTM.
•tramite l'uTlizzo di fondi FESR o derivanT da progeR LIFE+ sono staT aVuaT monitoraggi sul lupo, sulla fauna minore,
sull'avifauna e, in maniera discontinua, sui chirotteri. Sono state attuare inoltre misure gestionali riguardanti la lampreda e
lo scoiattolo grigio. Per quanto riguarda i SIC marini è stata monitorata la presenza delle specie algali alloctone
appartenenti al genere Caulerpa.
•sono staT approvaT diversi aR che orientassero alcune aRvità collegate alla biodiversità, quali quelle agricole e
silvicolturali, o di impatto su specie ed habitat (sfruttamento delle energie rinnovabili, attività estrattive etc., ancoraggio
su Posidonia oceanica) verso modalità compatibili con l'attuazione degli obiettivi Natura 2000.
•sono staT uTlizzaT fondi regionali, fino al 2011, FESR (misura 4.2 e parte misura 2.1), FEASR (es. 2.1.6) e FAS.
•è stata posta molta aVenzione alla comunicazione in materia di biodiversità, aVraverso la redazione di pubblicazioni (ad
esempio l'”Atlante degli Habitat Natura 2000 in Liguria, l’aggiornamento dell”Atlante degli habitat marini della Liguria”, la
“Guida alla conoscenza delle specie liguri della Rete Natura 2000” o “Sulle tracce del lupo in Liguria”), l'azione dei centri di
Educazione Ambientale e la partecipazione al progetto “Marittimo” Italia – Francia Co.R.E.M.
Regione Lombardia
Dal 2007 Regione Lombardia ha promosso un’intensa azione di pianificazione dei Siti Natura 2000, soprattutto grazie
all’attivazione della Misura 323A del Programma di Sviluppo Rurale ed al sostegno fornito da Bandi promossi da privati
(Fondazione bancaria Cariplo).
Per diffondere la conoscenza della Rete, nel 2008 è stato realizzato il volume “Atlante dei SIC della Lombardia”.
La procedura di valutazione di incidenza viene svolta direttamente dalla Regione nei casi di maggiore rilevanza e dagli enti
gestori dei Siti per gli altri interventi o dalle Province per la pianificazione di livello comunale.
Con la progressiva approvazione dei piani di gestione, sono assegnate le risorse disponibili per l’attuazione di alcune tra le
misure prioritarie dei piani di gestione.
Nei recenti anni sono stati avviati numerosi progetti Life+, quali ad esempio: “Crainat, Conservation and recovery of
Austropotamobius pallipes in Italian Natura2000 sites”; “Arctos”, progetto di conservazione dell'orso bruno; “ECSquare”,
mirato alla tutela dello scoiattolo comune europeo o scoiattolo rosso; “TIB – Trans Insubric Bionet”, interventi di
potenziamento e deframmentazione dei corridoi ecologici strategici in Provincia di Varese; “Gestire”, di cui Regione
Lombardia è coordinatore, è il progetto strategico per la gestione integrata di Rete Natura 2000 in Lombardia (avviato nel
2012); “MIPP”, finalizzato allo sviluppo di metodi per il monitoraggio di una serie di specie di insetti saproxilici; “Making
Good Natura”, finalizzato alla messa punto di un modello innovativo di governance dei Siti Natura 2000, con particolare
attenzione ai siti con una elevata incidenza di aree agroforestali; il,progetto Life+ Communication “Farenait”, dedicato alla
diffusione della conoscenza di Natura 2000 in particolare nei confronti del mondo agricolo e della scuola.
Nel 2012 è stato istituito l’Osservatorio regionale per la Biodiversità con finalità di aggregare tutti i soggetti che, a vario
titolo e in base a specifiche competenze si occupano di raccogliere dati e informazioni sugli habitat naturali e sulle specie
di interesse comunitario monitorandone lo stato di conservazione. In questo ambito è stato realizzato il “Piano di
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monitoraggio dei Vertebrati terrestri”, proposto da Regione Lombardia all’Osservatorio nazionale come modello per lo
svolgimento del monitoraggio previsto dall’art. 17 della Direttiva Habitat.
Regione Marche
I dati della Banca dati Natura 2000 per gli 80 siti individuati nella regione Marche sono stati aggiornati ai sensi della L.R. n.
6/2007 e sulla base delle insufficienze segnalate.
Nel periodo di riferimento 2007-2012 è proseguita l’implementazione dell’attività gestionale, attraverso:
•l’effeVuazione della valutazione di incidenza su piani ed intervenT, anche in connessione con i procedimenT di VIA e
VAS, e formazione del relativo DataBase.
•l’emanazione di numerose deliberazioni contenenT Misure di conservazione, fino alla DGR n. 1471/2008 e DGR n.
1036/2009, approvate in adeguamento al DM 17 ott 2007 e al DM 22 gen 2009.
•l’avvio di progeR di monitoraggio in occasione della redazione dei Piani di gesTone finanziaT con Docup 2000-2006
Ob2, della 1° fase del progetto Rete ecologica Marche e dell’implementazione del SIT collegato alla Rete ecologica
Marche. Sono attualmente sono in corso di finanziamento i monitoraggi faunistici, coordinati dalle Province quali enti
capofila.
•l’approvazione di Misure di conservazione legate all’aVuazione degli Accordi agro-ambientali d’area, di cui al PSR
Marche 2007-2013, per gli habitat 6210, 6510, 91E0, avifauna e anfibi, in diversi siti Natura 2000.
•il finanziamento e realizzazione Piani di gesTone: è in corso l’approvazione delle disposizioni aVuaTve e del relaTvo
bando per l’accesso al finanziamento dei piani di gestione dei restanti siti Natura 2000 con il PSR Marche 2007-2013,
Misura 3.2.3.
•l’approvazione e applicazione della L.R. n. 6/2007, Capo III Norme in materia di Rete Natura 2000.
•l’approvazione di Linee guida regionali per la predisposizione di Misure di conservazione/Piani di gesTone (DGR n.
447/2010), per l’esecuzione di monitoraggi periodici (DGR n. 360/2010) e per l’effettuazione della Valutazione di incidenza
(DGR n. 220/2010).
•l’aggiornamento dei perimetri dei siT Natura 2000, sulla base dei criteri stabiliT da UE e Ministero, per sanare errori o
per rendere ragione di una nuova situazione. L’operazione ha permesso di ottenere la Carta degli Habitat di interesse
comunitario (scala 1:10.000) e l’aggiornamento della Banca dati Natura 2000 sulla base del nuovo SDF. La legge n.
117/2009, relativa al distacco di alcuni comuni delle Marche con transito all’Emilia-Romagna ha inoltre ridefinito il
numero e la superficie dei siti Natura 2000 nelle Marche. L’operazione di revisione dei perimetri, al netto della sottrazione
di territorio determinata dall’entrata in vigore della citata legge n. 117/2009, ha comportato un incremento della
superficie regionale dedicata a Natura 2000, passando da 98.325 ettari a 105.498 ettari.
•con la partecipazione al Life Fa.Re.Na.It, in qualità di soggeVo co-finanziatore, la regione Marche mira ad oVenere un
aumento significativo del livello di conoscenza della Rete Natura 2000 tra le amministrazioni pubbliche, gli agricoltori e le
persone che vivono in aree agricole e rurali.
Regione Molise
La Regione Molise, al fine di poter individuare le misure di conservazione, con deliberazione n°446 del 5 maggio 2008 ha
approvato i risultati scaturiti da un progetto di ricerca svolto dalla SBI finalizzato all’individuazione ed alla distribuzione,
nei siti Natura 2000, degli habitat e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario e prioritarie.
Con deliberazione n°1393 del 15 dicembre 2008, ha approvato la relazione progettuale finalizzata alla redazione dei piani
di gestione dei Siti Natura 2000. Pertanto fatta eccezione dei 3 Siti Natura 2000 dotati già di un piano di gestione, per la
restante parte degli 85 Siti molisani il piano di gestione è in una avanzata fase di redazione.
In parallelo ai piani di gestione, si sono attivati anche studi finalizzati alla conservazione di alcune specie animali e vegetali
molto sensibili, il cui trend in Molise non è particolarmente positivo. In particolare, si sono conclusi da poco i lavori per la
realizzazione di un atlante regionale degli anfibi e dei rettili e uno studio sulla biologia degli ambienti fluviali quale sistema
per la conservazione della lontra e dei chirotteri.
Regione Piemonte
Per quanto riguarda il processo di attuazione della Rete Natura 2000, anche in risposta alla procedura di infrazione
1993/2165 ex art. 228 del Trattato: sentenza della Corte di Giustizia nella causa C-378/01, nel corso del 2007 è stato
rivisto il sistema delle ZPS e, di conseguenza, sono stati adeguati i confini dei SIC coincidenti.
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Dal 2010, a seguito dell’entrata in vigore della L.R. 19/09, “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità”,
è iniziato il processo di delega della gestione dei SIC agli Enti di Gestione delle Aree protette coincidenti. La delega si è
successivamente perfezionata con la sottoscrizione di specifiche convenzioni per ogni singolo Ente Parco. In totale sono
stati delegati in gestione 53 siti Natura2000 (sul totale di 142).
Attraverso l’Asse II del Piano di Sviluppo Rurale sono state attivate misure ed iniziative volte alla tutela della biodiversità,
attraverso finanziamenti diretti alla realizzazione di specifici interventi di miglioramento degli habitat e programmi di
valorizzazione della biodiversità nell’ambito della formazione, dell'informazione ai cittadini, e della didattica.
Nell’ambito dei progetti di cooperazione transfrontaliera o del LIFE sono state attivate azioni di conoscenza e gestione del
patrimonio naturale e della biodiversità, per la riqualificazione ambientale e la gestione sostenibile dell’agroecosistema,
che hanno visto anche il coinvolgimento delle realtà locali e degli stakeholders.
Regione Puglia
Nel corso del 2007-2012 il principale obbiettivo dell’Amministrazione regionale è stato quello di dotare di Piani di
Gestione e misure di conservazione i siti esterni ad aree protette regionali e/o nazionali, in quanto quelli ricadenti
all’interno di aree protette sono già regolati dagli strumenti specifici di protezione e/o gestione previsti dalle leggi
istitutive delle aree protette (Misure di salvaguardia).
Il percorso relativo alla redazione e successiva approvazione è stato condiviso con gli enti locali e ha portato
all’approvazione di 28 piani di gestione e all’adozione del 29° per il quale è attualmente in corso l’iter di approvazione
finale. Tutti i piani di gestione sono stati approvati con Deliberazioni di Giunta Regionale.
In attuazione della “L.R. n. 17/2000 – art. 4 – Programma regionale per la tutela dell’ambiente” sono stati attivati progetti
di conservazione su specie ed habitat particolarmente rari e/o minacciati come previsto dall’Asse 2 del Piano Regionale di
Tutela Ambientale (DGR 1935/2008).
Con fondi derivanti da Delibera CIPE n. 19/2004 - Fondi F.A.S. 2004/2007 è stato finanziato il Progetto "Grasteepp tra
gravine e steppe - azioni per la conservazione della biodiversità in due aree protette della Regione Puglia" che interessa
anche aree della Rete Natura 2000, in particolare la ZPS/SIC “Murgia Alta” e la ZPS/SIC Area delle Gravine.
Di recente sulla base della presenza di specie di particolare importanza per la Puglia è stato proposto un nuovo SIC “Valloni
di Spinazzola” cod. IT9150041 (DGR 1579 del 31/07/2012). Il sito è particolarmente significativo in quanto rappresenta
uno dei pochissimi siti di presenza della Salamandrina terdigitata specie nuova per la Puglia.
Con il PSR Puglia 2007-2013 sono state attivate alcune misure utili agli obiettivi di conservazione della Rete Natura 2000.
L’amministrazione regionale ha partecipato ed è attualmente impegnata alcuni nei seguenti progetti LIFE Natura:
•LIFE+09 NAT/IT/000150 “ZONE UMIDE SIPONTINE IntervenT di conservazione degli habitat delle zone umide cosTere
nel SIC Zone umide della Capitanata”. Durata: 01/09/2010 – 30/06/2016
•LIFE07 NAT/IT/00450 “IdenTficazione e conservazione degli oliveT secolari nella regione mediterranea
(CENT.OLI.MED)” Durata: 01/02/2009 - 30/04/2012.
•LIFE05 NAT/IT/000050 “HABI.COAST - ProtecTon of coastal habitats in pSCI Torre Guaceto” Durata: 01/01/2006 31/12/2008.
Provincia Autonoma Trento
Le strategie messe a punto dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale-Ufficio Biotopi e Rete
Natura 2000 della Provincia Autonoma di Trento possono essere schematicamente sintetizzate nei seguenti punti:
1.- COSTITUZIONE DELLA RETE NATURA 2000
Attualmente i SIC del Trentino interessano una superficie complessiva di ha 154.313, pari a circa il 25 % della superficie
territoriale provinciale.
Dal punto di vista normativo è stata definita nel dettaglio la procedura per la definizione delle ZSC, con legge 11/2007 e
relativo regolamento. Sono state stipulate e portate a termine specifiche convenzioni con il Museo tridentino di scienze
naturali (fauna) e con il Museo civico di Rovereto (per la parte botanica) al fine di raccogliere tutti gli elementi scientifici
utili a sostenere il processo di designazione dei SIC come ZSC.
2.-CONSERVAZIONE DI HABITAT E SPECIE
Negli anni 2010-2013 sono state portate a termine le procedure per l’adozione delle misure di conservazione generali e
specifiche di tutti i SIC non compresi nelle zone a parco o limitrofe. Sono state redatte le LINEE GUIDA DI GESTIONE DEGLI
HABITAT NATURA 2000 in cui ogni singolo habitat viene considerato per le sue particolarità e per le sue esigenze. Misure
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di conservazione degli ecosistemi nelle riserve naturali della provincia vengono regolarmente applicate da quasi 20 anni e
consistono soprattutto in sfalci, decespugliamenti o aperture di specchi d’acqua in aree umide. Negli ultimi anni ci si è
concentrati anche sulla cura dei prati aridi a stupenda fioritura di orchidee, anche grazie alla collaborazione con i servizi
forestali e accordi con i proprietari.
3.-MONITORAGGIO E RICERCA SCIENTIFICA
Sono stati messi a punto, dai due Musei di cui sopra, i piani di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e
delle specie della direttiva, la cui redazione è stata preceduta da una approfondita ricognizione delle conoscenze
scientifiche. Particolare impegno è stato profuso nello studio di invertebrati e chirotteri.
E’ stata completata per la totalità dei SIC/ZPS la cartografia degli habitat alla scala di riferimento di 1:10.000, scaricabile
dal sito: http://www.gis.provincia.tn.it/
Per ogni sito è stato effettuato il rilievo di campagna, per conoscere le unità cartografiche della vegetazione (e la
compresenza di habitat a mosaico o transizioni) e la corrispondenza dei tipi vegetazionali con i codici habitat Natura 2000.
Ogni cartografia è accompagnata da una scheda di note e osservazioni su: articolazione della vegetazione, emergenze,
dinamiche in atto, spunti gestionali.
Avvalendosi della cartografia degli habitat, si è messa a punto una prima bozza di CARTOGRAFIA DEGLI HABITAT DI SPECIE,
mettendo a punto dei criteri di attribuzione delle varie specie alle diverse tipologie vegetazionali.
Tutte le attività contribuiscono al costante aggiornamento dei formulari Natura 2000.
4.-MISURE PREVENTIVE
Le procedure di valutazione di incidenza sono state ridefinite dalla L.P. 11/2007 e sono proseguite con regolarità. La
sorveglianza è regolata dalla LP 11/2007 (art. 105) che la affida al Corpo forestale provinciale e in alcuni casi agli organi di
pubblica sicurezza. Concorrono alla vigilanza i custodi forestali, gli addetti alla sorveglianza degli enti gestori dei parchi.
5.-AREE DI COLLEGAMENTO ECOLOGICO FUNZIONALE
La L.P.11/07 prevede la possibilità di creare corridoi ecologici, anche in rapporto alla possibilità di creare delle reti di
riserve formate da più sic/riserve che possono essere gestite unitariamente, insieme alle aree relative di collegamento
ecologico funzionale. Particolare importanza è stata riconosciuta dal Piano Urbanistico Provinciale alle aree fluviali,
corridoi ecologici per eccellenza. Il progetto LIFE TEN, ha come obiettivo lo sviluppo di tali reti di riserve e il recupero di
alcuni corridoi ecologici.
6.-ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE /COMUNICAZIONE
E stato messo a punto un sito web (www.areeprotette.provincia.tn.it), una mostra sulla biodiversità, degli opuscoli su rete
Natura 2000, delle guide naturalistiche, oltre a corsi e convegni inerenti Natura 2000.
Regione Sardegna
La Regione Sardegna ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva Habitat attraverso le principali
azioni sotto sintetizzate.
1. Progetti relativi al monitoraggio:
a) “Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse
comunitario della Regione Autonoma della Sardegna”, 2009. (POR Sardegna 2000-2006- Asse 1 Misura 1.7 C.)
b) "Avvio del monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat di importanza comunitaria nel territorio della
Sardegna", 2011. Con il progetto sono stati effettuati il rilevamento dei dati, la mappatura degli habitat in 21 siti Natura
2000, l’aggiornamento della carta degli habitat predisposta con il progetto indicato alla lett.a) e dei Formulari Standard.
c) “Studio scientifico propedeutico alla proposta di ampliamento e riperimetrazione a terra e a mare del SIC ITB032228 Is
Arenas”, 2012. Ha riguardato lo studio e il monitoraggio degli habitat e delle specie di interesse comunitario nelle parti
terrestri e marine proposte per l’ampliamento del Sito.
d) “Carta della Natura in scala 1:50.000”, 2010. La carta degli habitat è stata realizzata sull’intero territorio regionale
secondo vari parametri, quali: valore ecologico, sensibilità ecologica, pressione antropica e fragilità ambientale.
e) “Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria presenti nei siti
Natura 2000 in Sardegna“ 2012.
f) Piano d’azione ambientale (PAAR), con cui è stata finanziata la realizzazione del monitoraggio dello stato di
conservazione di habitat e specie presenti in 4 SIC marini.
g) “Conservazione delle specie endemiche a maggior rischio di estinzione della Sardegna” 2009-2011, studio finalizzato
alla pianificazione e implementazione di adeguate ed efficaci strategie di conservazione di 10 specie selezionate in base a
criteri di rarità e vulnerabilità.
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h) “La Carta faunistica regionale”, adottata nel 2006 con delibera della G.R. n. 42/15 del 2006, e recentemente aggiornata
è lo strumento per la stesura e gli adeguamenti periodici della pianificazione faunistico-venatoria.
2) L’adozione di misure di conservazione
Con la misura 1.5 del POR 2000-2006 è stata finanziata la redazione dei Piani di gestione di 84 aree SIC (su un totale di 89
SIC); nell’ottobre 2011 è stato pubblicato un bando di invito sulla misura a regia regionale 323, azione 1 “Tutela e
riqualificazione del patrimonio rurale – Stesura e aggiornamento dei piani di gestione dei siti Natura 2000” del Programma
di Sviluppo Rurale 2007/2013.
3) L’istituzione di nuovi siti di importanza comunitaria
- Con deliberazione della Giunta regionale n° 21/62 del 03.06.2010 sono stati istituiti i primi 4 SIC marini.
- con deliberazione della Giunta regionale n. 22/18 del 22.05 2012 è stata approvata un’ulteriore proposta di istituzione
del SIC marino ITB042216 “Sa Tanca e Sa Mura - Foxi Durci”
- Con deliberazione della Giunta regionale n° 32/53 del 24/07/2012 è stata approvata la proposta istitutiva dei due SIC
“Corongiu de Mari” e “Castello di Medusa” volta a sanare le riserve scientifiche sollevate dalla CE in merito all’accertata
presenza di anfibi endemici tipici degli ambienti di grotta in quei territori, con particolare riferimento alle specie
Speleomantes genei (Hydromantes genei) esclusiva della regione del Sulcis-Iglesiente e Speleomantes imperialis
(Hydromantes imperialis).
- Con deliberazione della Giunta regionale n°14/39 del 04/04/2012 è stato approvato l’ampliamento definitivo a terra e a
mare del SIC ITB032228 Is Arenas che ha consentito di risolvere favorevolmente la procedura di infrazione sul caso Is
Arenas.
- con deliberazione della Giunta Regionale n° 16/12 del 09/04/2013 è stata approvata l’istituzione del SIC “Sa Rocca Ulari”
in Comune di Borutta (SS) per la protezione di una delle più importanti colonie di pipistrelli.
4) La Rete regionale per la conservazione della fauna marina della Sardegna
La Rete è stata istituita con il protocollo d’intesa n. 5119 del 9.03.2009, per garantire il soccorso, il monitoraggio, la cura,
la riabilitazione e la gestione di eventi straordinari e situazioni di emergenza su tartarughe e mammiferi marini, nonché
attività finalizzate alla tutela delle specie. I dati sono riportati in un database contenente le informazioni relative agli
esemplari recuperati (vivi, morti o in difficoltà) nei mari della Sardegna.
5) L’istituzione dell'Osservatorio regionale permanente per la biodiversità, il paesaggio rurale e lo sviluppo sostenibile
In attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto con il MATTM, con deliberazione della Giunta regionale n: 45/27 del 12
/11/2012 è stato istituito l'Osservatorio regionale permanente per la biodiversità, il paesaggio rurale e lo sviluppo
sostenibile, quale organismo multidisciplinare specializzato per la conservazione e il monitoraggio della biodiversità.
6) La realizzazione di progetti di conservazione
a) Accordo di programma multi regionale per la tutela della biodiversità (APQ Biodiversità), 2009
Con l’APQ “Biodiversità” sono stati realizzati 6 progetti all’interno dei SIC e in aree di particolare rilevanza naturalistica,
indirizzati sia alla tutela di specie animali (Euproctus platycephalus, Salmo trutta macrostigma, alcuni chirotteri), di diverse
specie vegetali autoctone in via d’estinzione e sia all’eradicazione di specie aliene (Carpobrotus acinaciformis e
Procambarus ClarKii).
7) Realizzazione di Progetti di cooperazione internazionale
a) GIONHA Governance and Integrated Observation of Marine Natural HAbitat, b) ZOUMgest, c) Co.R.E.M., d) Interreg IV C
NOSTRA Network Of STRAits: una rete degli stretti per la tutela delle biodiversità.
8) Partecipazione e/o contributi a progetti LIFE +
a) Life Natura 2012 “Strategy for Use of Programmed European Resources through Prioritized Fromeworks” (acronimo
LIFE SUPER PAF) in qualità di beneficiario associato, b) PROVIDUNE, c) ST.e.R.N.A. - LIFE+; d) MC-SALT; e) SHARKLIFE; f)
ONE DEER TWO ISLANDS.
9) La pianificazione e programmazione regionale
Nei processi di pianificazione e programmazione di seguito elencati la Regione Sardegna ha tenuto conto degli obiettivi di
conservazione individuati dalla direttiva “Habitat”:
•Programma di Sviluppo Rurale (PSR) (vedi allegato A “Misure del PSR 2007/2013 e del PFAR connesse con la Rete
Natura 2000)
•POR Sardegna 2000-2006 Asse I - Misura 1.5 b Rete Ecologica Regionale;
•Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR) (vedi allegato A “Misure del PSR 2007/2013 e del PFAR connesse con la
Rete Natura 2000)
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•Piano PaesaggisTco Regionale (PPR)
•Piano di gesTone del distreVo idrografico della Sardegna
•Programma d’Azione per la Zona vulnerabile da nitraT di origine agricola di Arborea
Regione Toscana
•Definizione di una Strategia regionale per la biodiversità, quale strumento di aVuazione della strategia nazionale, sulla
base del lavoro svolto in attuazione di una specifica Convenzione con il WWF Italia (2008 – 2011). Tale Strategia sarà
approvata a breve con il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER 2012 – 2015) il quale contiene le azioni più
urgenti da attuare per la conservazione delle specie e degli habitat in maggior pericolo in Toscana. Con Delibera n. 1075
del 05-12-2011 è stato inoltre approvato il protocollo di intesa tra Regione Toscana e MATTM, per l'avvio delle attività
degli osservatori e/o uffici regionali per la biodiversità.
•Avvio del completamento della pianificazione per una correVa gesTone dei siT Natura 2000 aVraverso la redazione dei
piani di gestione ritenuti necessari e prioritari (ai sensi dell’art.6 della Direttiva Habitat e del PAER di cui al punto
precedente) e l’aggiornamento delle misure di conservazione (definite con DGR 644/04 e con DGR 454/08) al fine di
consentire successivamente la designazione quali ZSC degli attuali SIC in attuazione della Direttiva Habitat. La Regione
Toscana per contribuire alla redazione dei piani di gestione dei SIR ha garantito specifiche risorse sia con fondi propri che
attraverso l’attivazione, nell’ambito del PSR 2007-13, della misura 323a denominata “Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale (art. 52, b, iii/art. 57 Reg.CE 1698/05) ed in particolare della sottomisura a) “tutela e riqualificazione del
patrimonio naturale”. Con DGR n. 1014 del 16 novembre 2009 la Regione Toscana ha in tal senso definito specifiche linee
guida per la redazione dei piani di gestione dei SIR.
•Designazione con Deliberazione di Consiglio regionale (DCR n. 35 del 8 giugno 2011 (BURT n. 25 del 22/06/2011) di 10
SIC in ambiente marino al fine di dare attuazione alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” anche in mare.
•Definizione, con Deliberazione di Giunta regionale, dei criteri per l'applicazione della valutazione di incidenza negli
interventi agro-forestali in armonia con la normativa di settore.
•Predisposizione, in aVuazione dell’art.8 della DireRva Habitat, di una prima versione di PAF al fine di contribuire ad una
migliore programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014-20 con particolare riferimento alla gestione dei siti
Natura 2000.
•Adesione al Network Nazionale Biodiversità, aVraverso soVoscrizione di un di Protocollo (Delibera n. 1209 del 28-122012) di intesa tra Regione Toscana e MATTM, al fine di rendere interoperabili i dati su specie e habitat terrestri e marini
derivanti dai 2 archivi georeferenziati regionali (RENATO e BIOMART).
•Aggiornamento della BANCA daT Natura 2000 al SeVembre 2012.
Regione Umbria
Con D.G.R. n. 226 del 23/02/2009 la Giunta Regionale ha recepito il D.M. n. 184/07 “Criteri minimi uniformi per la
definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale
(ZPS)”.
Con D.G.R. n. 5 del 08/01/2009 ha provveduto al riordino normativo della procedura di Valutazione di Incidenza di piani,
progetti e attività.
Su indicazione della CE e sulla base delle linee di intervento emanate dal MATTM con D.M. 03/09/2002 (G.U. n. 224 del
24/09/2002), la Regione ha emanato le "Linee di indirizzo per la predisposizione dei Piani di gestione dei siti Natura 2000"
con le quali si è dato avvio alla predisposizione dei Piani di Gestione di tutti i siti Natura 2000 umbri con fondi Docup Ob. 2,
Misura 3.2, codice C3. Con nota Ares (2011) 770038 del 14.07.2011 successivamente integrata con nota Ares (2011)
869230 del 10.08.2011, la Commissione ha trasmesso alla Regione i risultati dell’esame delle modifiche cartografiche
proposte dalla Regione Umbria per i SIC di competenza. I Piani, adottati con atto di Giunta regionale n. 161 del 08.02.2010
e pubblicati sul supplemento ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 11 del 10/03/2010, sono stati
oggetto di specifica partecipazione pubblica attuata mediante il coinvolgimento degli Enti territoriali, dei portatori di
interessi locali e delle popolazioni residenti interessate (L.R.13/2009). Al termine di tale fase, conclusasi nell’ottobre 2011,
la Giunta Regionale ha iniziato l'iter di approvazione dei singoli Progetti di Piano.
La Banca Dati Natura 2000 completa revisionata ed aggiornata è stata inviata al MATTM nel settembre 2012.
Con D.G.R. 1431/2009 è stato istituito l’Osservatorio regionale permanente per la biodiversità di Villa Fabri. Si è dato avvio
alle attività di monitoraggio dei siti Natura 2000 (gestione delle banche dati su habitat/specie, loro stato di conservazione,
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pressioni e minacce, obiettivi e priorità di conservazione).
Il progetto RERU (rete ecologica regione umbria) ha portato all'individuazione sul territorio regionale di entità morfofunzionali quali: Unità regionali di connessione ecologica, Corridoi e pietre di guado, Frammenti, Matrice, Barriere
antropiche, Ambiti di elevata sensibilità alla diffusione insediativa, rappresentate alla scala 1:10.000. Tale progetto,
recepito con Leggi regionali (n. 11/2005 e n. 13/2009) consente ai servizi regionali e provinciali competenti in materia un
controllo puntuale sulle scelte operate dai piani regolatori comunali di nuova approvazione, mediante sovrapposizione
degli stessi con gli strati informativi della RERU.
Regione Valle d’Aosta
Nel 2007, la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha approvato la legge regionale n.8 che ha, di fatto, recepito la direttiva
Habitat in coerenza con il D.P.R. 357/1997. Risalgono al 2008 le prime misure di conservazione per le ZPS individuate ai
sensi della legge regionale 8/2007 e del decreto ministeriale 17 ottobre 2007.
Il continuo lavoro di approfondimento scientifico, l’aggiornamento delle banche dati, l’elaborazione di cartografie di
distribuzione degli habitat attraverso foto-interpretazione, le attività di monitoraggio e di gestione dei siti, seppur
sperimentali, hanno permesso una sempre maggiore definizione del quadro conoscitivo e delle effettive esigenze. Tali
attività, realizzate in gran parte grazie a progetti di cooperazione territoriale che hanno favorito anche lo scambio di
conoscenze con i vicini francesi e svizzeri, hanno evidenziato l’esigenza di definire misure di conservazione per tutti i SIC e
piani di gestione per alcuni siti, quali i due parchi naturali (Parco Nazionale del Gran Paradiso e Parco Naturale Mont
Avic)e i siti del comprensorio valdostano del Monte Bianco, zona di grande valore naturalistico sottoposta a significative
pressioni antropiche, soprattutto di tipo turistico. I tre Piani di gestione sono in fase di approvazione.
A fine 2011 sono state approvate le misure di conservazione per tutti i SIC, quale ultimo adempimento propedeutico alla
designazione delle Zone speciali di conservazione. Le misure sono state elaborate privilegiando, per quanto possibile,
l’adattamento alla realtà valdostana, recependo i criteri previsti dal decreto ministeriale per le materie non disciplinate da
leggi regionali di settore e rimandando, laddove presenti, a norme regionali specifiche.
Regione Veneto
Il processo di indagine conoscitiva e di individuazione dei siti Natura 2000 ai sensi del DPR n.357/1997 e ss.mm.ii, ha
portato la Regione del Veneto (con DGR n. 220/2011) alla designazione di 104 SIC per 373.160 ettari. La Rete Natura 2000
del Veneto è inoltre inserita nella più ampia Rete Ecologica Regionale designata dal Piano Territoriale Regionale di
Coordinamento (PTRC) adottato con DGR 372/2009, che inquadra in modo organico le differenti aree sottoposte a tutela
naturalistica.
Con la promulgazione della legge regionale n. 24/2012 art. 2, è stata posta la base giuridica per l’approvazione dei piani di
gestione delle aree Natura 2000, che sono stati quasi completamente predisposti.
Sono stati avviati alcuni programmi di ricerca (attualmente in fase di esecuzione) connessi alla produzione di materiale
scientifico di riferimento, fra cui:
•Programma di monitoraggio dello stato di conservazione della fauna vertebrata per il periodo dal 2008 al 2012,
approvato con DGR 3526 del 18.11.2008;
•ProgeVo di indagine della fauna invertebrata – farfalle diurne (LepidoVeri Ropaloceri)– Specifiche tecniche per il
periodo 2009-2013, approvata con DGR 1808 del 16.06.2009;
•Approvazione di un protocollo d’intesa per la redazione di un piano di gesTone nazionale per la conservazione delle
tartarughe marine, approvato con DGR 2732 del 15.09.2009;
•ProgeVo per il monitoraggio degli habitat e degli habitat di specie dei siT della rete Natura 2000, approvato con DGR
2817 del 22.09.2009 (ancora in fase di avvio);
•ProgeVo per l’implementazione di un geodatabase sulla fascia delle risorgive, corridoio ecologico di importanza
regionale, approvato con DGR 4011 del 22.12.2009 (ancora in fase di avvio).
Relativamente alle azioni di recupero e conservazione di habitat e specie si ricordano:
•Secondo stralcio del ProgeVo per il recupero e la riqualificazione della caserma Bianchin sita nel Comune di Farra
d’Alpago inclusa nel sito IT3230077, approvato con DGR 3691 del 25.11.2008; le operazioni hanno interessato il ripristino
della continuità ecologica con gli habitat limitrofi all’area di intervento, mirando alla creazione di habitat 6510 “Praterie da
fieno a bassa altitudine”;
•ProgeVo per il recupero della Trota marmorata (Salmo (truVa) marmoratus) nell’impianto iRogenico del Vincheto di
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Celarda nel Comune di Feltre (BL) da parte del Corpo Forestale dello Stato, approvato con DGR 3787 del 02.12.2008;
•IntervenT di conservazione e riprisTno dell’habitat prioritario 6230 “Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su
substrato siliceo delle zone montane e submontane dell’Europa continentale” nel territorio delle Comunità Montane
Agordina, della Lessinia e del Brenta, approvati con DGR 3788 del 02.12.2008;
•IntervenT conservazione e valorizzazione degli habitat dunali e del canneto retrostante del Biotopo Bonello Bacucco
all’interno della Riserva Naturale “Bocche di Po” del Parco Regionale del Delta del Po e nel SIC IT3270017 “Delta del Po:
tratto terminale e delta veneto”, approvato con DGR 4248 del 29.12.2009.
Con DGR 3550 del 30 dicembre 2010, inoltre, si è approvata lo schema di convenzione fra la Regione Veneto e Cariverona
per alcuni progetti di salvaguardia e valorizzazione dei corridoi ecologici della rete ecologica regionale nel territorio di:
•Belluno: “Riqualificazione e potenziamento della rete ecologica lungo l’asta del fiume Piave presso Belluno”;
•Vicenza: “Primo stralcio per la realizzazione del corridoio ecologico Berici-Bacchiglione-Tesina”;
•Verona: “ProgeVo per la messa in sicurezza del fiume Adige e per la valorizzazione e il potenziamento del ruolo
ecologico del fiume e delle sue pertinenze in Comune di Verona”.
Infine, un interesse particolare è rivolto alla specie prioritaria salamandra di Aurora (Salamandra atra aurorae), localizzata
in alcune aree dell’altipiano di Asiago (Vicenza), oggetto del progetto LIFE04 NAT/IT/000167 “Sistema Aurora”. Nel 2012
sono state sospese temporaneamente le operazioni di taglio, allestimento ed esbosco nella core area della specie situata
a Bosco del Dosso, mentre con DDR 638 del 21.12.2012 è stato attivato uno studio sullo stato di conservazione della
specie stess
1.2. Translation into English
2. General information sources on the implementation of the Habitats Directive
2.1 General information on the Habitats Directive
A livello nazionale
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html|RN2000_Diret
tiva_Habitat.html
2.2. Information on the Natura 2000 network in the Member State
A livello nazionale
•Descrizione generale della Rete Natura 2000 in Italia
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html&lang=it
•Schede e cartografie dei siT Natura2000
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html|RN2000_Sche
de_e_cartografie.html
•Natura2000 Italia informa Numero 2 dedicato al processo di designazione delle ZSC e alle possibilità di finanziamento
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/rete_natura_2000/natura2000_italia_informa02_ingl.p
df
•Natura2000 Italia informa Numero 3 dedicato alla valutazione di incidenza
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/rete_natura_2000/natura2000_italia_informa03_ing.p
df
•Network Nazionale della Biodiversità, sistema informaTvo che consente di interrogare e visualizzare su Webgis i daT
della banca dati Natura 2000
http://www.naturaitalia.it/nnb/
A livello regionale
Regione Abruzzo
http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/index.asp?modello=zpsSic&servizio=xList&stileDiv=mono&template=default&b
=areeProt3
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Regione Basilicata
http://www.natura2000basilicata.it/
http://rsdi.regione.basilicata.it/web/guest/mappe-in-linea
http://www.retecologicabasilicata.it/ambiente/site/portal/home.jsp
Provincia Autonoma di Bolzano
•Biodiversità, Basi normaTve, Piani di gesTone, Valutazione d’incidenza, etc.:
http://www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/natura-2000.asp
•Pubblicazioni:
http://www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/da-leggere-natura-2000.asp
•SiT Natura 2000
http://www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/siti-natura-2000.asp
•Habitat Natura 2000
http://www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/habitat-natura-2000.asp
•Cartografia di base
http://gis2.provinz.bz.it/geobrowser/?project=geobrowser_pro&view=landbrowser_atlasb&lang=it&bbox=605698,5120730,766006,5220318
Regione Calabria
http://repository.regione.veneto.it/public/2f5d7f630efeb1966169716dd9f28e00.php?lang=it&dl=true
Regione Campania
http://www.gestionefauna.com/orbc/index.asp?dir=ReteNatura2000_menu.htm
Regione Emilia Romagna
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/rete-natura-2000
Regione Friuli Venezia Giulia
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA203/
Regione Lazio
http://www.regione.lazio.it/rl_ambiente/?vw=contenutiElenco&id=23
Regione Liguria
http://www.ambienteinliguria.it/lirgw/eco3/ep/channelView.do?lingua=Italiano&pageTypeId=36525&channelPage=%2Fjs
p%2Flayout%2FlayR.jsp&channelId=50286&BV_SessionID=@@@@0740980566.1367311856@@@@&BV_EngineID=ccceadfjjgfjdgkcefeceffdgnndffj.0
Regione Lombardia
http://www.sistemiverdi.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Ambiente%2FDGLayout&cid=121
3277049606&p=1213277049606&pagename=DG_QAWrapper
Regione Marche
http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Natura/ReteNatura2000.aspx
Regione Molise
http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/657
Regione Piemonte
http://www.regione.piemonte.it/parchi/cms/rete-natura-2000/rete-natura-2000-in-piemonte.html
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Regione Puglia
http://ecologia.regione.puglia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=358&Itemid=478
Regione Sardegna
Procedura di incidenza:
http://www.regione.sardegna.it/j/v/48?s=1&v=9&c=64&c1=1272&idscheda=286563
Siti Natura 2000 – Datasets e metadati
http://www.sardegnageoportale.it/webgis/catalogodati/metadatiDC?idMetadato=12604&idEnte=1
http://www.sardegnageoportale.it/webgis/catalogodati/metadatiDC?idMetadato=12605&idEnte=1
Regione Sicilia
http://www.artasicilia.eu/old_site/web/natura2000/index.html
•consultazione dei perimetri aggiornaT dei siT "Natura 2000".
http://www.sitr.regione.sicilia.it/content/view/152/9/
Regione Toscana
http://www.regione.toscana.it/enti-e-associazioni/ambiente/biodiversita//asset_publisher/eonjZadAbVH6/content/biodiversita-in-toscana-rete-natura2000?redirect=http%3A%2F%2Fwww.regione.toscana.it%2Fenti-eassociazioni%2Fambiente%2Fbiodiversita%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_eonjZadAbVH6%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_st
ate%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-3%26p_p_col_pos%3D2%26p_p_col_count%3D3
Provincia Autonoma di Trento
http://www.areeprotette.provincia.tn.it/natura2000/siti/index.html
Regione Umbria
http://www.biodiversita.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=8&explicit=SI
Regione Valle d’Aosta
http://www.regione.vda.it/risorsenaturali/conservazione/natura2000/default_i.asp
Regione Veneto
http://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/reti-ecologiche
http://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/i-siti-del-veneto
2.3 Monitoring schemes (Art 11)
A livello nazionale
Il MATTM sta coordinando la redazione del documento di indirizzo “Linee Guida per il monitoraggio”, realizzate con il
supporto dell’ISPRA e focalizzate sulle specie di Direttiva Habitat, che saranno ufficialmente adottate nel corso del 2013.
Informazioni generali su monitoraggio e rendicontazione
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html|Monitoraggio
_e_rendicontazione.html
•“Linee guida per il monitoraggio e la conservazione dell’entomofauna saproxilica”
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/biodiversita/entomofauna_saproxilica.zip
•Guidelines for bat monitoring: methods for the study and conservaTon of bats in Italy
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_19bis.pdf
•Ricerca scienTfica e strategie per la conservazione del lupo (Canis lupus) in Italia
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_33_lupo_italia.pdf
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•Piano d’Azione per la Conservazione della Lontra (Lutra lutra)
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_35_lontra_def.pdf
•Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_32_orso_bruno.pdf
•Piano d’Azione per la tutela dell’Orso marsicano (denominato PATOM)
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_37_orso_bruno_marsicano_
patom.pdf
•Manuale nazionale di interpretazione degli habitat
http://vnr.unipg.it/habitat/introduzione.jsp
A livello regionale
Regione Campania
Sono state elaborate le Linee Guida per le metodologie da utilizzare per il monitoraggio di specie e habitat.
Sono stati avviati due progetti dimostrativi di monitoraggio:
-Stato di conservazione della ZPS dei Variconi;
- Stato di conservazione della popolazione di Dryocopus marTus nella ZPS del CervaT e dintorni.
I risultati dei due progetti di monitoraggio sono on line all’url:
http://www.gestionefauna.com/orbc/index.asp?dir=ReteNatura2000_menu.htm
Regione Lazio
Il “Protocollo di monitoraggio quantitativo della popolazione locale di moscardino” – triennio 2010-2012, curato dalla
Riserva Naturale Selva del Lamone;
http://www.selvalamone.it/index.php?option=com_content&view=article&id=29:il-moscardino-nella-riserva-selva-dellamone-dallo-studio-di-base-alla-gestione&catid=2:non-categorizzato&Itemid=125
Attivazione della Rete Regionale di Monitoraggio della Biodiversità (DGR 497/2007). Istituzione della rete di monitoraggio
per la Testuggine Palustre (Emys orbicularis)
http://www.arplazio.it/schede~id-3276+sx-+dx-+alto-+id_settore-+id_pp-.htm
Attivazione della Rete Regionale di Monitoraggio della Biodiversità (DGR 497/2007). Istituzione della rete di monitoraggio
per l'Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) sulla base del documento tecnico 'Criteri per la pianificazione del
Monitoraggio della presenza dell'Orso bruno marsicano in zone periferiche dell'areale di distribuzione nella Regione Lazio'
http://www.arplazio.it/schede~id-3305+sx-default+dx-+alto-+id_settore-+id_pp-.htm
Regione Lombardia
Piano di monitoraggio dei Vertebrati terrestri di interesse comunitario (Direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE) in Lombardia
http://mobile.flanet.org/node/850
Regione Toscana
REpertorio NAturalistico TOscano - (RE.NA.TO)
http://www.regione.toscana.it/-/repertorio-naturalistico-toscano-re-na-to?redirect=http%3A%2F%2Fwww.regione.toscana.it%2Fenti-eassociazioni%2Fambiente%2Fbiodiversita%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_zbM9bxdyRnMl%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_s
tate%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3D_118_INSTANCE_AQEk7R1flzL8__column1%26p_p_col_count%3D1
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Progetto Bio.Mar.T (Biodiversità Marina Toscana)
http://www.regione.toscana.it/enti-e-associazioni/ambiente/biodiversita//asset_publisher/eonjZadAbVH6/content/progetto-bio-mar-t-biodiversita-marina-toscana?redirect=http%3A%2F%2Fwww.regione.toscana.it%2Fenti-eassociazioni%2Fambiente%2Fbiodiversita%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_eonjZadAbVH6%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_st
ate%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-3%26p_p_col_pos%3D2%26p_p_col_count%3D
2.4 Protection of species (Art 12-16)
Livello nazionale
•Valutazione di incidenza
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.html|RN2000_La_V
alutazione_di_Incidenza.html
•Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_32_orso_bruno.pdf
•Piano d’Azione per la tutela dell’Orso marsicano (denominato PATOM)
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_37_orso_bruno_marsicano_
patom.pdf
•Piano d’Azione per la conservazione della lontra (Lutra lutra)
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_35_lontra_def.pdf
•“Linee guida per il monitoraggio e la conservazione dell’entomofauna saproxilica”
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/biodiversita/entomofauna_saproxilica.zip
•Piano d'azione nazionale per la conservazione del Lupo (Canis lupus)
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_lupo.pdf
•Ricerca scienTfica e strategie per la conservazione del lupo (Canis lupus) in Italia
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_33_lupo_italia.pdf
•ProgeVo Life LIFE09/NAT/IT/000183 COORNATA “Development of coordinated protecTon measures for Apennine
Chamois (Rupicapra pyrenaica ornata)”
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=search.dspPage&n_proj_id=3850
Livello regionale
Regione Abruzzo
•Valutazione di Incidenza
http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/index.asp?modello=valInc&servizio=LL&stileDiv=sequence&template=default&
b=tutTerrVI
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•L.R. 22 dicembre 2010, n. 59 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanT
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2006/123/CE, 92/43/CEE e 2006/7/CE - (Legge
comunitaria regionale 2010).
http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/docs/VI/LR_22_12_2010_n_%2059.pdf
Provincia Autonoma di Bolzano
•Legge provinciale del 12 maggio 2010, n. 6, in vigore (art. 20, 21 e 22) "Legge provinciale di tutela della natura"
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-2010-6/legge_provinciale_12_maggio_2010_n_6.aspx?view=1
Regione Liguria
•Legge Regionale 10 Luglio 2009 N. 28
Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità.
http://www.ambienteinliguria.it/eco3/DTS_NORMATIVA/20090826/28_2009.pdf
•Deliberazione della Giunta regionale n.891 del 25 luglio 2008
Approvazione schema di Protocollo di collaborazione tra Regione Liguria e Regione Piemonte per la gestione del Lupo
nelle Alpi e delle specie protette ad ampio home range
http://iterg.regione.liguria.it/Documenti.asp?comando=Ricerca&AnnoProc=2008&NumProc=3853&Emanante=
•Programma internazionale per la tutela dello scoiaVolo rosso: EC-SQUARE o ROSSOSCOIATTOLO
http://www.rossoscoiattolo.eu/homepage
•Il progeVo LIFE PARC (Petromyzon And River ConTnuity)
http://www.lifeparc.eu/
Regione Lombardia
•D.g.r. 21 dicembre 2007 – n. 8/6308 Approvazione dei piani d’azione per la specie Storione cobice (Acipenser naccarii).
http://www.sistemiverdi.regione.lombardia.it/shared/ccurl/467/578/dgr_6308_2007.pdf
•Piano d'Azione dello Storione Cobice (Acipenser naccarii) (17.2 MB) PDF
http://www.sistemiverdi.regione.lombardia.it/shared/ccurl/1020/687/piano%20azione%20ersaf.pdf
•Piano azione interregionale per conservazione Orso Bruno (5.4 MB) PDF
http://www.sistemiverdi.regione.lombardia.it/shared/ccurl/898/394/PACOBACE,0.pdf
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Regione Sardegna
Procedura di incidenza: http://www.regione.sardegna.it/j/v/48?s=1&v=9&c=64&c1=1272&idscheda=286563
L.R. del 29 luglio 1998, n. 23 e s.m.i. , Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in
Sardegna. (, articolo 5)
http://www.regione.sardegna.it/j/v/86?v=9&c=72&s=1&file=1998023
Regione Toscana
•Piani di GesTone dei SIR
http://www.regione.toscana.it/enti-e-associazioni/ambiente/biodiversita/-/asset_publisher/eonjZadAbVH6/content/ipiani-di-gestione-dei-sir?redirect=http%3A%2F%2Fwww.regione.toscana.it%2Fenti-eassociazioni%2Fambiente%2Fbiodiversita%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_eonjZadAbVH6%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_st
ate%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-3%26p_p_col_pos%3D2%26p_p_col_count%3D3
Provincia Autonoma di Trento
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 26 ottobre 2009, n. 23-25/Leg
Regolamento di attuazione del titolo IV, capo II (Tutela della flora, fauna, funghi e tartufi) della legge provinciale 23
maggio 2007 n. 11 (Legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura)
http://www.consiglio.provincia.tn.it/documenti_pdf/clex_20841.pdf
Regione Veneto
•Misure di conservazione
http://www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/misure-di-conservazione
2.5 Transposing of the Directive (legal texts)
A livello nazionale
Decreti nazionali di recepimento dell'ultimo aggiornamento delle liste dei SIC adottato il 16 novembre 2012 dalla
Commissione Europea.
•Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 31 gennaio 2013 (G.U. della Repubblica
Italiana n. 44 del 21 marzo 2013) recante il sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione
biogeografica alpina in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE.
•Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 31 gennaio 2013 (G.U. della Repubblica
Italiana n. 44 del 21 marzo 2013) recante il sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione
biogeografica continentale in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE.
•Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 31 gennaio 2013 (G.U. della Repubblica
Italiana n. 44 del 21 marzo 2013) recante il sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione
biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE.
Il formato pdf dei decreti è scaricabile sul sito
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=argomenti.html|biodiversita_fa.html|R
ete_Natura_2000.html|RN2000_SIC_e_ZPS_in_Italia.html|Liste_dei_SIC_presenti_in_Italia.html
•Decreto Ministeriale 17 oVobre 2007 - Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relaTve a
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Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) (G.U. 6 novembre 2007, n. 258)
http://94.86.40.85/export/sites/default/archivio/normativa/dm_17_10_2007.pdf
•Decreto Ministeriale 22 gennaio 2009 – Modifica del decreto 17 oVobre 2007, concernente i criteri minimi uniformi per
la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale
(ZPS).
http://www.naturaitalia.it/export/sites/ambiente2010/home_en/media/doc/biodiversita/conservare-labiodiversita/Decreto_22_gennaio_2009_Modifica_Criteri_ZSC_ZPS.pdf
A livello regionale
Regione Abruzzo
•L.R. 22 dicembre 2010, n. 59 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Abruzzo derivanT
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Attuazione delle direttive 2006/123/CE, 92/43/CEE e 2006/7/CE - (Legge
comunitaria regionale 2010).
http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/docs/VI/LR_22_12_2010_n_%2059.pdf
•DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24/08/2009 n° 451 Decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del
territorio e del mare n. 184 del 17 ottobre 2007 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione
relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale
http://bura.regione.abruzzo.it/Ris_ricerca.aspx?string=criteri%20minimi
Regione Basilicata
•D.P.G.R. numero 65 del 18 Marzo 2008: Criteri Minimi
http://www.retecologicabasilicata.it/ambiente/files/docs/DOCUMENT_FILE_101904.pdf
•D.G.R. n.655 del 6 Maggio 2008: Regolamentazione in materia forestale per le aree della rete Natura 2000 in Basilicata,
in applicazione del D.P.R. 357/97, del D.P.R. 120/2003 e del Decreto MATTM del 17.10.2007
http://www.retecologicabasilicata.it/ambiente/files/docs/DOCUMENT_FILE_101906.pdf
Provincia Autonoma di Bolzano
•Legge provinciale del 12 maggio 2010, n. 6, in vigore (art. 20, 21 e 22) "Legge provinciale di tutela della natura"
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/lp-2010-6/legge_provinciale_12_maggio_2010_n_6.aspx?view=1
•Delibera della Giunta provinciale del 28 gennaio 2008, n. 229 "AVuazione di Natura 2000"
http://lexbrowser.provinz.bz.it/doc/it/6033/delibera_n_229_del_28_01_2008.aspx
•Piani di gesTone approvaT dalla Giunta Provinciale
http://www.provincia.bz.it/natura-territorio/temi/piani-gestione-natura-2000.asp
Regione Calabria
•Delibera n° 948 Del 9 dicembre 2008. DireRva 92/43/CEE «Habitat» relaTva alla «conservazione degli habitat naturali e
seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche» - D.P.R. 357/97 - D.G.R. 759/03 - D.M. del 3/9/2002 - D.M. del
17/10/2007 n. 184 - D.D.G. n. 14856 del 17/9/04 - D.D.G. n. 1554 del 16/2/05. Approvazione piani di gestione (P.d.G.) dei
Siti della Rete Natura 2000 redatti dalle Province di Cosenza - Catanzaro - Reggio Calabria - Crotone - Vibo Valentia
http://www.regione.calabria.it/ambiente/index.php?option=com_content&task=view&id=193&Itemid=78
http://79.34.72.131:8778/
Regione Campania
Giunta Regionale - Seduta del 29 dicembre 2007 - Deliberazione N. 2295 - Area Generale di Coordinamento N. 11 18/04/2014
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Sviluppo Attività Settore Primario - Decreto 17 Ottobre 2007 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare avente per oggetto "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di
conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)": presa d'atto e adeguamento della Deliberazione di G. R. n. 23
del 19/01/2007
http://www.sito.regione.campania.it/burc/pdf08/burc13or_08/del2295_07.pdf
Approvazione dei Piani di Gestione di SIC e ZPS ricadenti nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e del Parco
Urbano di Interesse Regionale dell’Irno.
BURC n. 14 e n. 27 del 2011 su
http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/publicContent/home/index.iface
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA N. 9 DEL 29 GENNAIO 2010 -EMANAZIONE DEL
REGOLAMENTO - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA.
http://viavas.regione.campania.it/opencms/export/sites/default/VIAVAS/download/DPGR_n._9_del_29_01_10_Regolame
nto_n.1_su_VI.pdf
Regione Emilia Romagna
•Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24
Riorganizzazione del sistema regionale delle Aree protette e dei Siti della Rete Natura 2000 e istituzione del Parco
regionale dello Stirone e del Piacenziano
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/consultazione/normativa/norme-rer/lr-governo-sistema
Regione Friuli Venezia Giulia
•Legge Regionale 14 giugno 2007, n. 14 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia
derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Attuazione degli articoli 4, 5 e 9 della direttiva 79/409/CEE
concernente la conservazione degli uccelli selvatici in conformità al parere motivato della Commissione delle Comunità
europee C(2006) 2683 del 28 giugno 2006 e della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (Legge comunitaria 2006)”
•Con la Legge Regionale 21 luglio 2008, n. 7 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia
Giulia derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee. Attuazione delle direttive 2006/123/CE, 92/43/CEE,
79/409/CEE, 2006/54/CE e del regolamento (CE) n. 1083/2006 (Legge comunitaria 2007)” si armonizza la legge regionale
14/2007 (Legge comunitaria 2006) ai criteri minimi di tutela ambientale dettati dal decreto ministeriale 17.10.2007 per le
ZPS, si introduce la disciplina organica regionale per la rete Natura 2000, pienamente attuativa dell’articolo 3 della
direttiva habitat e si dettano misure di salvaguardia generali per i pSIC e i SIC
•Con D.G,R. n. 922/2011 l’Amministrazione ha provveduto a specificare gli indirizzi metodologici per la redazione dei
piani di gestione.
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/tutela-ambiente-gestione-risorsenaturali/FOGLIA203/FOGLIA37/
•Con il D. P. Reg.20 SeVembre 2007 n. 301, ha determinato la caraVerizzazione Tpologica delle ZPS della regione.
http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/Dettaglio.aspx?Id=5163
•RelaTvamente alla valutazione d’incidenza la procedura è disciplinata dalla D.G.R. 21 seVembre 2007, n. 2203
"Nuovi indirizzi applicativi in materia di valutazione di incidenza".
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazionicontributi/FOGLIA5/
Regione Lazio
•Deliberazione della Giunta Regionale n. 64 del 30 gennaio 2010 inerente linee guida in materia di valutazione di
incidenza.
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http://www.regione.lazio.it/binary/rl_ambiente/tbl_contenuti/Bollettino_linee_guida_valutazione_incidenza.pdf
•Deliberazione della Giunta Regionale 16 dicembre 2011, n. 612. Rete Europea Natura 2000: misure di conservazione da
applicarsi nelle Zone di protezione Speciale (ZPS) e nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Sostituzione integrale della
deliberazione della Giunta regionale 16 maggio 2008, n. 363, come modificata dalla deliberazione della Giunta regionale 7
dicembre 2008, n. 928
http://www.regione.lazio.it/binary/rl_ambiente/tbl_contenuti/DGR612.pdf
•Deliberazione della Giunta Regionale n. 613 del 16 dicembre 2011 inerente: “Approvazione dello Schema del
Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio per dare avvio
alle attività degli Osservatori e/o Uffici regionali e provinciali per la biodiversità”
http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=delibereDettaglio&id=10707
Regione Liguria
•Legge regionale n.28 del 10 luglio 2009
Disposizioni in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità Bollettino ufficiale regionale n.13 del 15 luglio 2009
parte I
•Deliberazione della Giunta regionale n. 30 del 18 gennaio 2013
Legge regionale n. 28/2009. Approvazione criteri e indirizzi procedurali per la valutazione di incidenza di piani, progetti ed
interventi. Sostituzione D.G.R. n. 328/2006
•Deliberazione della Giunta regionale n. 1716 del 28 dicembre 2012
Linee guida per manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua nei Siti di Importanza Comunitaria e nelle Zone di Protezione
Speciali Liguri
•Deliberazione della Giunta regionale n.1145 del 28 seVembre 2012
Adozione misure di conservazione SIC liguri regione biogeografica alpina e individuazione SIC della regione biogeografia
alpina che necessitano del Piano di Gestione, ai sensi della l.r. n. 28/2009, art. 4. Sostituzione d.G.R. n.2040/2009
•Deliberazione della Giunta regionale n.864 del 13 luglio 2012
Approvazione linee guida per redazione piani di gestione dei siti di interesse comunitario e delle zone di protezione
speciale terrestri liguri (art. 5, comma 2, l.r. 28/2009)
•Deliberazione della Giunta regionale n.649 del 1 giugno 2012
Approvazione dell'aggiornamento del nuovo Formulario Standard Natura 2000
Bollettino ufficiale regionale n.27 del 4 luglio 2012
•Deliberazione della Giunta regionale n.650 del 1 giugno 2012
Approvazione aggiornamento Zone Protezione Speciale Liguri: (IT1313776 Piancavallo; IT1314677 Saccarello-Garlenda;
IT1314678 Sciorella; IT1314679 Toraggio-Gerbonte; IT1315380 Testa d'Alpe- Alto; IT1315481 Ceppo-Tomena; IT1331578
Beigua- Turchino)
•Deliberazione della Giunta regionale n.1436 del 25 novembre 2011
Approvazione dello schema di protocollo d'intesa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
avente ad oggetto l'avvio delle attività degli Osservatori e/o Uffici regionali e provinciali per la biodiversità
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•Deliberazione della Giunta regionale n.2040 del 30 dicembre 2009
Adozione misure di conservazione per SIC liguri della regione biogeografica alpina, ai sensi della L.R. 28/2009 art. 4.
•Deliberazione della Giunta regionale n.1793 del 18 dicembre 2009
Istituzione Rete ecologica - LR 28/2009 art.3
•Deliberazione di Giunta regionale n.1687 del 4 dicembre 2009
Priorità di conservazione dei Siti di Importanza Comunitaria terrestri liguri e cartografia delle "Zone rilevanti per la
salvaguardia dei Siti di Importanza Comunitaria"
•Deliberazione di Giunta regionale n.1507 del 6 novembre 2009
Misure di salvaguardia per habitat di cui all'Allegato I della direttiva 92/43/CEE ai sensi della L.R. 28/2009
Queste e altre indicazioni normative inerenti Natura2000 sono reperibili al link:
http://www.ambienteinliguria.it
•Deliberazione della Giunta regionale n.705 del 15 giugno 2012
Approvazione della proposta di riperimetrazione dei SIC IT1315670 "Fondali Capo Berta - Diano Marina- Capo Mimosa" e
IT1315971 "Fondali di Porto Maurizio - San Lorenzo al mare - Torre dei Marmi"
•Deliberazione della Giunta regionale n.613 del 29 maggio 2012
Approvazione della proposta di riperimetrazione del SIC IT 1323271 denominato "Fondali Noli-Bergeggi"
•Deliberazione della Giunta regionale n.893 del 30 luglio 2010
Proposta di aggiornamento dei SIC marini liguri ai sensi dell'art.3 del D.P.R. n. 357/1997
•Deliberazione di Giunta regionale n.1507 del 6 novembre 2009
Misure di salvaguardia per habitat di cui all'Allegato I della direttiva 92/43/CEE ai sensi della L.R. 28/2009
Bollettino ufficiale regionale n.48 del 2 dicembre 2009
Queste e altre indicazioni normative inerenti Natura2000 sono reperibili al link:
http://www.ambienteinliguria.it
Regione Lombardia
•d.g.r. 20 febbraio 2008 n. 8/6648 "Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di
relativi divieti, obblighi e attività in attuazione degli articoli 3,4,5 e 6 del d.m. 17 ottobre 2007 n. 184 "Criteri minimi
uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZCS) e a zone di
Protezione Speciale (ZPS);
•d.g.r. 30 luglio 2008 n. 8/7884 "Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 oVobre
2007, n, 184 - Integrazione alla d.g.r. 6648/2008" e s.m.i.;
•d.g.r. del 8 aprile 2009 n. 8/9275 "Determinazioni relaTve alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde
in attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97 ed ai sensi degli articoli 3,4,5,6, del d.m. 17 ottobre 2007, n.
184 - Modificazioni alla d.g.r. n. 7884/2008";
http://www.bollettino.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=Regione%2FMILayout&cid=1213382388
642&pagename=RGNWrapper
Regione Marche
Norme generali
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•Legge Regionale 15 novembre 2010, n. 16, art. 28 (in vigore dal 19 novembre 2010)
•DGR 1471/2008 Misure di conservazione SIC e ZPS
•DGR 1036/2009 Modifiche ed integrazioni della DGR 1471/2008
•DGR n. 220 del 09/02/2010 L.R. n. 6/2007 - DPR n. 357/1997 - Adozione delle linee guida regionali per la valutazione di
incidenza di piani ed interventi. Pubblicata nel BURM n.20 del 26/02/2010.
•DGR n. 360 del 01/03/2010 L.R. n. 6/2007 - DPR n. 357/1997 - Adozione delle linee guida regionali per l´esecuzione dei
monitoraggi periodici degli habitat e delle specie di interesse comunitario. Pubblicata nel BURM n.25 del 12 marzo
2010.
•DGR n. 447 del 15/03/2010 LR n. 6/2007 - DPR n. 357/1997. Adozione delle linee guida regionali per la predisposizione
delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti Natura 2000. Pubblicata nel BURM n.28 del 26 marzo 2010.
•DGR n. 1274 del 02/09/2010 LR n. 6/2007 art. 23. Individuazione delle modalità di tabellazione dei siT della rete Natura
2000 (SIC e ZPS) e approvazione del modello di tabella perimetrale.
•DGR n. 1535 del 21/11/2011. Intesa Stato-Regioni 7 oVobre 2010_Strategia nazionale per la Biodiversità. Approvazione
dello schema di Protocollo d'Intesa tra il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e le Regioni per
dare avvio alle attività degli Osservatori/Uffici regionali per la biodiversità, per l'attuazione della Strategia nazionale per la
Biodiversità, e per la realizzazione della loro Rete.
Revisione della perimetrazione dei Siti regionali
•DGR n. 1383 del 17/10/2011. Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6. DPR 8 seVembre 1997, n. 357. Revisione dei siT
della rete Natura 2000 delle Marche. Aggiornamento della delimitazione dei siti ricadenti in provincia di Ascoli Piceno.
•DGR n. 83 del 30/01/2012. Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6. DPR 8 seVembre 1997, n. 357. Revisione dei siT della
rete Natura 2000 delle Marche. Aggiornamento dei perimetri dei siti Natura 2000 ricadenti in provincia di Pesaro e
Urbino. Revoca della DGR n. 1868 del 16 novembre 2009.
Accordi agro-ambientali d'area: approvazione di misure di conservazione sito-specifiche
•DGR n. 1106 del 01/08/2011 LR n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat naturali e delle
specie animali di interesse comunitario per i siti Natura 2000 ricadenti all'interno del Parco naturale regionale del
Conero..
•DGR n. 1107 del 01/08/2011 LR n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell'habitat seminaturale *6210
nel sito della rete Natura 2000 "Zona di Protezione Speciale IT5330030 Valnerina, Montagna di Torricchio, Monte Fema e
Montecavallo".
•DGR n. 1109 del 01/08/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat naturali e delle
specie animali di interesse comunitario per alcuni siti Natura 2000 ricadenti all'interno del Parco nazionale dei Monti
Sibillini, nei Comuni di Cessapalombo, Fiastra, Pievebovigliana, S.Ginesio, Visso, Pievetorina.
•DGR n. 1201 del 12/09/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell'habitat seminaturale
*6210 nei siti Natura 2000 ricadenti all'interno del Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello.
•DGR n. 1202 del 12/09/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell'habitat seminaturale
*6210 nei siti Natura 2000 "Zona di Protezione Speciale IT5310031 Monte Catria, Monte Acuto e Monte della Strega" e
"Sito di Importanza Comunitaria IT5310019 Monte Catria, Monte Acuto", adottate dalla Comunità montana Catria e
Nerone, Ambito 2B.
•DGR n. 1252 del 26/09/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat naturali e delle
specie animali di interesse comunitario per la ZPS IT5330030 Valnerina, Montagna di Torricchio, Monti Fema e Cavallo
nei comuni di Pievetorina, Visso, Serravalle di Chienti e Montecavallo e per la ZPS IT5330029 Dalla Gola del Fiastrone al
Monte Vettore nel Comune di Pievebovigliana, adottate dalla Comunità montana Ambito 5 "Marca di Camerino".
•DGR n. 1395 del 24/10/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell'habitat seminaturale
*6210 per i siti Natura 2000 gestiti dalla Comunità Montana Ambito 1 (ZPS IT5310026 Monte Carpegna e Sasso Simone e
Simoncello; SIC IT5310003 Monti Sasso Simone e Simoncello), adottate dalla Comunità Montana del Montefeltro - Ambito
1. Pubblicata nel BURM n.95 del 14/11/2011.
•DGR n. 36 del 16/01/2012 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat 6210 e 6510 e per il
mantenimento dell'avifauna nel Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi e nelle aree Natura 2000 connesse, a valere
sul territorio del relativo Accordo agro-ambientale d'area, adottate dalla Comunità Montana dell'Esino-Frasassi.
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•DGR n. 1744 del 17/12/2012 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat naturali e
delle specie animali di interesse comunitario per i siti Natura 2000 ricadenti all'interno del Parco naturale
regionale del Conero. Modifica della DGR n. 1106 dell'1 agosto 2011.
http://www.ambiente.regione.marche.it/Ambiente/Natura/ReteNatura2000/Normativa.aspx
Regione Molise
•Deliberazione della Giunta regionale dell'11 maggio 2009, n. 486. DireRva in materia di Valutazione di Incidenza per
piani, programmi e interventi che possono interferire con le componenti biotiche ed abiotiche dei Siti di Importanza
Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) individuate nella Regione Molise, in attuazione del D.P.R. 8
settembre 1997 n.357, così come modificato con il D.P.R. del 12 marzo 2003, n. 120.
• Deliberazione della Giunta regionale del 29 luglio 2008, n. 889. Decreto del Ministero dell'Ambiente, del Territorio e
della Tutela del Mare n. 184 del 17 ottobre 2007: "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure minime di
conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciali (ZPS)" — Classificazione delle
Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed individuazione dei relativi divieti, obblighi ed attività, in attuazione degli articoli 3,4, 5
e 6.
http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/685
Regione Piemonte
•Legge regionale 29 giugno 2009, n. 19. (Testo coordinato): Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della
biodiversità. (B.U. 2 luglio 2009, 2° suppl. al n. 26)
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/coord/c2009019.html
Regione Puglia
•DGR 26 febbraio 2007, n. 145. Adeguamento zone di protezione speciale - Procedura d'infrazione contro la Repubblica
Italiana per insufficiente perimetrazione delle Zone di Protezione Speciale - causa C-378/01. BURP n. 34 del 07-03-2007
•Legge Regionale n. 17 del 14 gugno 2007 – Disposizioni in campo ambientale, anche in relazione al decentramento
delle funzioni amministrative in materia ambientale” BURP n. 87 del 18/06/2007
•DGR 1377 del 03/08/07 ” Misure di conservazione ai sensi delle direRve comunitarie 79/409 e 92/43 e del DPR 357/97
e s. m. i.
•DGR 24 novembre 2009, n. 2258 Approvazione definiTva del Piano di GesTone del SIC-ZPS “Stagni e Saline di Punta
della Contessa” (IT9140003).
•DGR 22 dicembre 2009, n. 2558 P.O.R. Puglia 2000/2006 - Misura 1.6 - Linea di Intervento 1/c - Approvazione definiTva
del Piano di Gestione del S.I.C. “Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro” (IT9150008).
•DGR 26 aprile 2010, n. 1083 P.O.R. Puglia 2000/2006 - PIT n. 10 Sub Appennino Dauno - Misura 1.6 - Linea di intervento
1/c - Approvazione definitiva del Piano di Gestione del SIC “Monte Cornacchia - Bosco di Faeto” (IT9110003).
•DGR 26 aprile 2010, n. 1084 ProgeVo Life natura 2005 “Azioni urgenT di conservazione per i pSIC del fiume Fortore” –
Approvazione definitiva del Piano di Gestione del SIC “Valle Fortore-Lago di Occhito”.
•DGR 6 agosto 2010, n. 1871 RETTIFICA DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 giugno 2010, n. 1401
“Programma Regionale per la Tutela dell’Ambiente - Asse 2 - linea di intervento 2a “Promozione sul territorio del Sistema
Conservazione della Natura” Adozione del Piano di Gestione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) della RETE NATURA
2000 della Provincia di Lecce (SIC Alimini (IT9150011), Aquatina di Frigole (IT9150003), Bosco Chiuso di Presicce
(IT9150017), Bosco Danieli (IT9150023), Bosco di Cardigliano (IT9150012), Bosco di Cervalora (IT9150029), Bosco di
Otranto (IT9150016), Bosco La Lizza e Macchia del Pagliarone (IT9150030), Bosco Macchia di Ponente (IT9150010), Bosco
Pecorara (IT9150020), Bosco Serra dei Cianci (IT9150018) , Masseria Zanzara (IT9150031), Palude dei Tamari (IT9150022),
Specchia dall’Alto (IT9150033), Torre dell’Orso (IT9150004), Torre Veneri (IT9150025)
•DGR 31 marzo 2009, n. 494 P.O.R. Puglia 2000-2006 - Misura 1.6 - Linea di intervento 1.C - Approvazione definiTva del
piano di gestione del sito di importanza comunitaria “Accadia-Deliceto” (IT 9110033)
•DGR 23 seVembre 2009, n. 1742 P.O.R. Puglia 2000/2006 - Misura 1.6 - Linea di intervento 1.c - Approvazione
Definitiva del Piano di Gestione del S.I.C. “Bosco Difesa Grande” (IT 9120008).
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•DGR 15 dicembre 2009, n. 2435 P.O.R. Puglia 2000-2006 - Misura 1.6 - Linea di intervento 1.c - Approvazione DefiniTva
del Piano di Gestione del SIC-ZPS “Area delle Gravine” (IT 9130007).
•DGR 15 dicembre 2009, n. 2436 Approvazione definiTva del Piano di GesTone del Sito di Importanza Comunitaria
“Litorale brindisino” (IT9140002).
•DGR 8 seVembre 2009, n. 1615 POR Puglia 2000-2006 - Misura 1.6 - Linea di intervento 1.C - Approvazione definiTva
del Piano di Gestione del S.I.C. “Murgia dei Trulli” (S.I.C. IT 9120002).
•DGR 26 aprile 2010, n. 1097 Approvazione definiTva del Piano di GesTone quinquennale della Riserva Naturale Statale
di Torre Guaceto e del SIC “Torre Guaceto e Macchia S. Giovanni” (IT9140005).
•DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 febbraio 2010, n. 346 Approvazione definiTva del Piano di GesTone del
SIC “Valloni e Steppe pedegarganiche”, della ZPS “promontorio del Gargano” già ZPS “Valloni e Steppe pedegarganiche”
relativamente al territorio del Comune di Manfredonia.
•DGR 10 febbraio 2010, n. 347 Approvazione definiTva del Piano di GesTone del S.I.C. “Zone umide di Capitanata” e ZPS
“Paludi presso il Golfo di Manfredonia”.
•REGOLAMENTO REGIONALE 18 luglio 2008, n. 15 Regolamento Regionale recante misure di conservazione ai sensi delle
Direttive omunitaria 74/409 e 92/43 e del DPT 357/97 e successive modifiche e integrazioni
•REGOLAMENTO REGIONALE 22 dicembre 2008, n. 28 Modifiche e integrazioni al Regolamento Regionale 18 luglio 2008,
n. 15, in recepimento dei “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di
Conservazione (ZCS) e Zone di Protezione Speciale (ZPS)” introdotti con D.M. 17 ottobre 2007.
•DGR 5 luglio 2010, n. 1554 Indicazioni tecniche per gli intervenT di mureR a secco nelle aree naturali proteVe e nei SiT
Natura 2000 in relazione al Bando pubblico per la presentazione delle domande di aiuto, PSR Puglia 2007-2013, Misura
216, azione 1 – Ripristino muretti a secco, pubblicato sul BURP n. 71 del 14 maggio 2009.
•REGOLAMENTO REGIONALE 30 DICEMBRE 2010, N. 24 Regolamento aVuaTvo del Decreto del Ministero per lo
Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, “Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti
rinnovabili”, recante la individuazione di aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti
alimentati da fonti rinnovabili nel territorio della regione Puglia”. BURP n. 195 del 31/12/2010
•DGR 27 seVembre 2011, n. 2171. “Monte Calvo - Piana di Montenero” IsTtuzione nuova ZPS. BURP n. 163 del 19-102011
•DGR 31 luglio 2012, n. 1579. IsTtuzione nuovo SIC “Valloni di Spinazzola” IT9150041 ai sensi della DIRETTIVA HABITAT
CEE 92/43. Burp n. 130 del 05-09-2012
http://ecologia.regione.puglia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=892:normativa-rete-natura2000&catid=358&Itemid=478
Regione Sardegna
•Con la D.G.R. n. 30/41 del 2.8.2007 “Approvazione dei Piani di GesTone dei SIC e ZPS predisposT dagli EnT Locali in
attuazione del bando ai sensi del POR Misura 1.5 - Rete ecologica regionale” è stata deliberata la procedura per
l’approvazione formale dei piani di gestione dei siti Natura 2000, avvenuta con l’emanazione di decreti dell’Assessore della
Difesa dell’Ambiente, a seguito delle approvazioni dei consigli comunali.
http://www.regione.sardegna.it/j/v/66?s=1&v=9&c=27&c1=1260&id=4916
•La D.G.R n. 27/7 del 13.5.2008 “Indirizzi urgenT per la gesTone della fascia cosTera” individua le modalità che
consentono agli enti locali e alla pluralità di soggetti che operano nei litorali di impostare le necessarie azioni di gestione
con modalità rispettose dell’ambiente, con particolare riguardo alle modalità di pulizia delle spiagge in presenza di
Posidonia spiaggiata e al suo smaltimento; comportamenti per la preservazione di ambienti di pregio quali dune e stagni
costieri temporanei; ormeggio delle imbarcazioni in prossimità delle spiagge e preservazione dei fondali soprattutto in
presenza di praterie di Posidonia.
http://www.regione.sardegna.it/j/v/66?s=1&v=9&c=27&c1=1260&id=8746
•Il Decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente n° 0028265/DecA/36 del 17/12/2010 approva le Linee guida per il
controllo numerico della Nutria (Myocastor coypus) con l’obiettivo di contenere i danni provocati dalla presenza della
specie
http://www.regione.sardegna.it/j/v/118?s=1&v=9&c=1473&c1=1260&id=23039
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Regione Sicilia
•Circolare n. 8756 del 10/02/2012 relaTva ai piani di gesTone della Rete Natura 2000 della Sicilia
http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g12-11/g12-11.pdf
•Circolare n.47993 del 23/8/2012 Circolare sull’aggiornamento dei perimetri e dei formularistandard dei siT “Natura
2000”
http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g12-40/g12-40.pdf
Regione Toscana
•Deliberazione 16 giugno 2008, n. 454 - Criteri minimi delle misure di conservazione delle ZPS >>>
•Deliberazione 16 novembre 2009, n. 1014. Linee guida Piani gesTone >>>
•DCR n. 80 del 22 dicembre 2009 (BURT n. 2 del 13.1.2010) >>>
Legge regionale 6 aprile 2000, n. 56 (Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della
flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n. 7 - Modifiche alla legge regionale 11
aprile 1995, n. 49). Designazione di nuovi siti di importanza comunitaria (SIC) e di zone di protezione speciale (ZPS) ai sensi
della direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE e modifica dell'allegato D (Siti di importanza regionale).
•L.R n. 10 del 12 febbraio 2010 (BURT n. 9 del 17/02/2010) >>>
Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di
incidenza.
•DCR n. 35 del 8 giugno 2011 (BURT n. 25 del 22/06/2011) >>>
Legge regionale 6 aprile 2000, n. 56 (Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della
flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n. 7 - Modifiche alla legge regionale 11
aprile 1995, n. 49). Designazione di siti di importanza comunitaria (SIC) in ambiente marino ai sensi della direttiva
92/43/CEE "Habitat" e aggiornamento dell'Allegato D. (Siti di importanza regionale)
•DGR n. 916 del 28 oVobre 2011, (BURT n.46 del 16/11/2011) >>>
L.R. 56/00, art. 15. comma 1 septies - Definizione dei criteri per l'applicazione della valutazione di incidenza negli
interventi agro-forestali in armonia con la normativa di settore.
•DGR n.1075 del 5 dicembre 2011 (BURT n.50 del 14/12/2012) >>>
Strategia nazionale per la biodiversità. Approvazione e sottoscrizione del protocollo di intesa tra Ministero dell'Ambiente e
della tutela del territorio e del mare, le regioni e province autonome l'avvio delle attività degli osservatori e/o uffici
regionali per la biodiversità
•L. R. n. 6 del 17 febbraio 2012 (BURT n.7 del 22/02/2012) >>>
Disposizioni in materia di valutazioni ambientali. Modifiche alla l.r. 10/2010, alla l.r. 49/1999, alla l.r. 56/2000, alla l.r.
61/2003 e alla l.r. 1/2005
http://www.regione.toscana.it/enti-e-associazioni/ambiente/biodiversita/-/asset_publisher/eonjZadAbVH6/content/laprincipale-normativa-regionale?redirect=http%3A%2F%2Fwww.regione.toscana.it%2Fenti-eassociazioni%2Fambiente%2Fbiodiversita%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_eonjZadAbVH6%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_st
ate%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-3%26p_p_col_pos%3D2%26p_p_col_count%3D3
Provincia Autonoma di Trento
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•D.G.P. 3 agosto 2012, n.1660 Modifiche e integrazioni all'elenco dei Tpi di progeVo e di intervento che non presentano
incidenza significativa su siti e zone della "Rete Natura 2000"
•D.G.P. 17 febbraio 2011, n. 259 Misure di conservazione per le ZSC SosTtuzione degli allegaT A e B della deliberazione
della Giunta provinciale n. 2378 di data 22 ottobre 2010, per correzione di errori materiali.
•D.G.P. 22 oVobre 2010, n. 2378 Misure di conservazione per le ZSC Adozione delle misure di conservazione per le Zone
speciali di conservazione (ZSC), ai sensi dell'articolo 38 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11, in attuazione della
direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 (denominata direttiva "Habitat").
•D.G.P. 5 agosto 2010, n. 1799 Individuazione delle ZSC - Individuazione delle Zone speciali di conservazione (ZSC), ai
sensi dell'articolo 37 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11, in attuazione della direttiva 92/43/CEE del Consiglio
del 21 maggio 1992
•D.P.P. 3 novembre 2008, n. 50-157/leg. Regolamento concernente le aree proteVe provinciali - Regolamento
concernente le procedure per l'individuazione delle zone speciali di conservazione e delle zone di protezione speciale, per
l'adozione e l'approvazione delle relative misure di conservazione e dei piani di gestione delle aree protette provinciali,
nonché la composizione, le funzioni e il funzionamento della cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai e le
disposizioni per la valutazione di incidenza (articoli 37, 38, 39, 45, 47 e 51 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11)
http://www.areeprotette.provincia.tn.it/normativa/normativa_provinciale.html
Regione Umbria
•DGR n.161 del 08/02/2010 - Piani di GesTone dei siT Natura 2000. Adozione delle proposte di piano e avvio della fase di
partecipazione.
http://www.biodiversita.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=39&explicit=SI
•D.G.R. n. 5 del 08/01/2009 - Modificazione della D.G.R. n. 1274/2008 relaTva alle linee guida regionali per la
valutazione di incidenza di piani e progetti.
http://www.biodiversita.regione.umbria.it/MediaCenter/FE/articoli/normativa-003.html
Regione Valle d’Aosta
•Deliberazione Giunta regionale 970/2012 - Approvazione della disciplina per l'applicazione della procedura di
valutazione di incidenza, ai sensi dell’art. 7 della L.R. 8/2007, concernente disposizioni in materia di conservazione degli
habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche di cui alle direttive CEE 92/43 E 79/409. Revoca della
D.G.R. 1815/2007.
•Deliberazione Giunta regionale 1087/2008 - Approvazione del documento tecnico concernente la classificazione delle
zone di protezione speciale (Zps), le misure di conservazione e le azioni di promozione ed incentivazione, ai sensi
dell'articolo 4 della legge regionale 21 maggio 2007 n. 8 e del decreto del Ministro dell'Ambiente e della tutela del
territorio e del mare 17 ottobre 2007.
•Deliberazione Giunta regionale 3061 del 16/12/2011 - Approvazione del documento tecnico concernente le misure di
conservazione per i siti di importanza comunitaria della rete ecologica europea NATURA 2000, ai sensi dell'articolo 4 della
L.R. 8/2007 e del D.M. 17 ottobre 2007 e ai fini della designazione delle zone speciali di conservazione (ZSC).
http://www.regione.vda.it/risorsenaturali/conservazione/natura2000/normativa_i.asp
3. Natura 2000 – site designation
pSCIs, SCIs, SACs
SACs only
a) Number of
b) Area of pSCIs, c) Number of
pSCIs, SCIs, SACs SCIs, SACs
SACs
3.1 All sites
2576
0
72184
3.1.1 Terrestrial area of sites
(excluding marine areas)
3.1.2 Marine area of sites
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78532
d) Area of SAC’s
295
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6348
0
0
0
0
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3.2 Date of database used
01-10-2012
4. Comprehensive management plans for the Natura 2000 sites (Art. 6(1))
4.1 Number of sites for which management plans have been adopted
1011
4.2. % of the network area covered by management plans
42,72
4.3. Number of sites for which management plans are under preparation
692
5. Measures taken in relation to approval of plans projects (Art. 6.4)
5.1 Projects/plans with compensation measures
5.1.1
Site code
5.1.2
Site name
5.1.3 Year of 5.1.4
project/plan Title of project /plan
5.1.5 Commission
opinion requested?
IT3110017 Parco Naturale Vedrette di
Ries-Aurina
2010 Ampliamento di una superficie di ca. 39.325 m² di
bosco nella zona del parco naturale come misura di
compensazione per l’esclusione di una superficie di
6.150 m² per la realizzazione di una centrale
idroelettrica
Yes
IT3110027 Parco Naturale Puez-Odle
2012 Miglioramento dell’habitat per le specie Tetrao
urogallus e Fagiano di monte come misura di
compensazione in relazione al progetto per la
realizzazione della Funicolare Rasciesa.
Yes
IT3110035 Biotopo Castelfeder
2008 Rinaturalizzazione di un pioppeto in un bosco ripariale
e realizzazione di due specchi d’acqua come misura di
compensazione per la costruzione di una galleria
Yes
IT3110036 Parco Naturale Monte Corno
2011 Ampliamento del monumento naturale “Pinzoner und
Glener Egger“ per una superficie di ca. 2.900 m2
come misura di compensazione esclusione di una
superficie di ca. 308 m² dal Parco naturale
Yes
IT3110036 Parco Naturale Monte Corno
2010 valuatazione dell’impatto delle linee elettriche aeree
sull’avifauna nel territorio del Parco naturale Monte
Corno come misura di compensazione per lo
spostamento del ripetitore di Laghetti gestito dalla
RAS I
Yes
IT3110036 Parco Naturale Monte Corno
2010 ) Finanziamento delle analisi sulla popolazione di
chirotteri nei dintorni del ripetitore “Zur Guten
Quelle” a Laghetti (Novacella) come misura di
compensazione per lo spostamento del ripetitore di
Laghetti gestito dalla RAS I
Yes
IT3110036 Parco Naturale Monte Corno
2009 Interramento della linea elettrica di media tensione
presso il Lago Bianco come misura di compensazione
per lo spostamento del ripetitore di Laghetti gestito
dalla RAS l
Yes
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IT3110049 Parco Naturale dello Sciliar
Catinaccio
2012 ) Miglioramento dell’habitat per la specie Tetrao
urogallus e degli alpeggi come misura di
compensazione in relazione al progetto per la
realizzazione del bacino artificiale “Plans”
Yes
IT3320012 Prealpi Giulie settentrionali
2007 Polo sciistico Sella Nevea – Infrastrutture per lo sci
relative al collegamento Rifugio Gilberti Sella Prevala
in Comune di Chiusaforte
Yes
IT3250031 Laguna superiore di Venezia
2012 Parco Urbano dell’isola della Certosa
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie di circa 7100 mq) sull’habitat 1140 “Distese fangose o
sabbiose emergenti durante la bassa marea”
IT3250046 Laguna di Venezia
2012 Parco Urbano dell’isola della Certosa
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie di circa 7100 mq) sull’habitat 1140 “Distese fangose o
sabbiose emergenti durante la bassa marea”
IT3210041 Monte Baldo Est
2012 Aggionamento dell’impianto eolico “Monte Mesa”, in
comune di Rivoli Veronese (VR)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie di circa 1400 mq) sull’habitat 6210* “Formazioni
erbose secche semi naturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia)
IT3230043 Pale Di San Martino:
Focobon, Pape-San Lucano,
Agner Croda Granda
2011 Impianto idroelettrico sul torrente Biois nei Comuni di
Falcade e Canale d'Agordo (Belluno)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie di circa 1833 mq) sull’habitat 9410 “Foreste acidofile
montane e alpine di Picea (Vaccinio-Piceetea)”
IT3230083 Dolomiti Feltrine e Bellunesi
2010 Sistemazione dell’area parcheggio e realizzazione di
un’area attrezzata per la sosta breve di camper in
località Candàten in Comune di Sedico (BL)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie di circa 1792 mq) sull’habitat 6510 “Praterie magre da
fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis)
IT3270023 Delta del Po
2009 Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata ZTO
D10-D11. Porto turistico Marina Passatempo –
Comune di Porto Viro (RO)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie per complessivi 1,42 ettari) sugli habitat 1150*
“Lagune costiere”, 1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)” e 2130* “Dune costiere fisse
a vegetazione erbacea ("dune grigie")”
IT3270017 Delta del Po: tratto terminale
e delta veneto
2009 Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata ZTO
D10-D11. Porto turistico Marina Passatempo –
Comune di Porto Viro (RO)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie per complessivi 1,42 ettari) sugli habitat 1150*
“Lagune costiere”, 1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)” e 2130* “Dune costiere fisse
a vegetazione erbacea ("dune grigie")”
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IT3270003 Dune di Donada e Contarina
2009 Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata ZTO
D10-D11. Porto turistico Marina Passatempo –
Comune di Porto Viro (RO)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie per complessivi 1,42 ettari) sugli habitat 1150*
“Lagune costiere”, 1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)” e 2130* “Dune costiere fisse
a vegetazione erbacea ("dune grigie")”
IT3270023 Delta del Po
2009 Piano Urbanistico Attuativo di iniziativa privata ZTO
D10-D11. Porto turistico Marina Passatempo –
Comune di Porto Viro (RO)
Yes
effetto significativo negativo (riduzione di superficie per complessivi 1,42 ettari) sugli habitat 1150*
“Lagune costiere”, 1410 “Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)” e 2130* “Dune costiere fisse
a vegetazione erbacea ("dune grigie")”
IT3250030 Laguna medio inferiore di
Venezia
2008 Elettrodotti in cavo a 132 kV ‘Fusina 2 - C.P. Sacca
Fisola’ e ‘C.P. Sacca Serenella - C.P. Cavallino’”, nei
Comuni di Venezia e Cavallino - Treporti (VE)
Yes
effetto significativo negativo 1140 “Distese fangose o sabbiose emergenti durante la bassa marea” e
1150* “Lagune costiere” e per le specie Calidris alpina, Numenius arquata, Pluvialis squatarola, Sterna
albifrons, Sterna hirundo, Tringa totanus
IT3250031 Laguna superiore di Venezia
2008 Elettrodotti in cavo a 132 kV ‘Fusina 2 - C.P. Sacca
Fisola’ e ‘C.P. Sacca Serenella - C.P. Cavallino’”, nei
Comuni di Venezia e Cavallino - Treporti (VE)
Yes
effetto significativo negativo 1140 “Distese fangose o sabbiose emergenti durante la bassa marea” e
1150* “Lagune costiere” e per le specie Calidris alpina, Numenius arquata, Pluvialis squatarola, Sterna
albifrons, Sterna hirundo, Tringa totanus
IT3250046 Laguna di Venezia
2008 Elettrodotti in cavo a 132 kV ‘Fusina 2 - C.P. Sacca
Fisola’ e ‘C.P. Sacca Serenella - C.P. Cavallino’”, nei
Comuni di Venezia e Cavallino - Treporti (VE)
Yes
effetto significativo negativo 1140 “Distese fangose o sabbiose emergenti durante la bassa marea” e
1150* “Lagune costiere” e per le specie Calidris alpina, Numenius arquata, Pluvialis squatarola, Sterna
albifrons, Sterna hirundo, Tringa totanus,
IT3230032 Lago di Busche – Vincheto di
Cellarda - Fontane
2008 S.S. 50 ‘del Grappa e Passo Rolle’ – Lavori di
sistemazione del tratto stradale dal km 28+200 al km
30+600 in località Busche”, nel Comune di
Cesiomaggiore (BL)
Yes
impatto significativo negativo per habitat 91E0* - Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus
excelsior e per le specie Barbus plebejus, Bombina variegata, Cottus gobio, Lethenteron zanandreai,
Salmo (trutta) marmoratus
IT3230088 Fiume Piave dai Maserot alle
Grave di Pederobba
2008 S.S. 50 ‘del Grappa e Passo Rolle’ – Lavori di
sistemazione del tratto stradale dal km 28+200 al km
30+600 in località Busche”, nel Comune di
Cesiomaggiore (BL)
Yes
impatto significativo negativo per l’habitat 91E0* - Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus
excelsior e per le specie Barbus plebejus, Bombina variegata, Cottus gobio, Lethenteron zanandreai, Salmo
(trutta) marmoratus
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IT3260018 Grave e zone umide della
Brenta
2007 Intervento sperimentale finalizzato alla laminazione
delle piene e alla ricarica della falda del Brenta in
territorio comunale di Cartigliano e Nove (VI).
Yes
effetto significativo negativo (intreferenze) sugli habitat 6210* Formazioni erbose secche e seminaturali e
facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco brometalia) e 91E0* Foreste alluvionali di Alnus
glutinosa e Fraxinus excelsior
IT9150011 Alimini
2012 Realizzazione del porto turistico di Otranto (Le)
Yes
6. Measures taken to ensure coherence of the Natura 2000 Network (Art. 10)
A livello nazionale
Le misure per assicurare la coerenza della rete vengono sviluppate sia a livello regionale che a livello nazionale dal
Ministero dell’Ambiente attraverso una serie di attività di coordinamento ed indirizzo.
Negli ultimi anni molte Regioni hanno effettuato importati revisioni dei Formulari, sulla base delle nuove conoscenze
scientifiche ottenute sia con le attività di monitoraggio che con la redazione dei Piani di Gestione dei SIC: il risultato è
stato una maggior coerenza della Rete Natura 2000 nel suo complesso ed una migliore rappresentazione della realtà sul
territorio.
Nel maggio 2012, è stato approvato il Piano Operativo della Convenzione tra MATTM e Federparchi che prevede un
supporto agli enti di gestione delle aree protette nazionali per la definizione delle misure di conservazione dei siti Natura
2000 in esse compresi, con l’intento di realizzare una piena integrazione di tali misure negli strumenti di pianificazione e
gestione delle Aree Protette.
Sempre nel 2012, inoltre, il MATTM ha curato le attività di indirizzo per le regioni e Parchi nazionali per la definizione
delle misure di conservazione in vista della designazione dei Siti in Zone Speciali di Conservazione.
A completamento di tali attività il MATTM sta inoltre coordinando la redazione del documento di indirizzo “Linee Guida
per il monitoraggio”, e implementando strumenti potranno finalizzati a garantire una più efficiente gestione e
condivisione dei dati relativi alla biodiversità, ovvero la Rete degli Osservatori e/o Uffici regionali e provinciali per la
biodiversità e il Network Nazionale per la biodiversità (http://www.naturaitalia.it/nnb/), descritti nelle precedenti sezioni.
A livello regionale
Regione Abruzzo
1)Sono state adoVate linee guida per:
-la redazione della relazione per la Valutazione d’incidenza;
-la redazione dei piani di gesTone dei SIC ricadenT al di fuori delle aree naturali proteVe;
-l’installazione di impianT eolici e fotovoltaici.
2)è stata predisposta la cartografia geobotanica dei SIC ricadenT al di fuori delle aree proteVe;
3)è stato condoVo uno studio per l’individuazione delle aree di maggiore idoneità per la presenza dell’Orso marsicano;
4)ci si è dotaT di un data base sulla flora a livello regionale;
5)con la L.R. 59/2010 (legge comunitaria regionale) è stata modificata la precedente legge sulla tutela della fauna
cosiddetta minore, integrando l’elenco con le specie elencate nella direttiva 92/43/CEE “Habitat”;
6)è stato recepito con DGR n. 451 del 24.8.2009 il decreto ministeriale n. 184 del 17 oVobre 2007 sui “Criteri minimi
uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a ZSC e a ZPS.”
Regione Basilicata
Nell’ambito del Programma Rete Natura 2000 sono state redatte le Misure di Tutela e Conservazione (M.T.C.) adottate
con D.G.R. 951/2012 e D.G.R. 30/2013 e articolate in: - Misure generali - Misure sito-specifiche - Misure di contiguità Elementi di monitoraggio. Le M.T.C. sono state inoltre organizzate per aree tematiche:
-Attività antropiche ed impatti - Acque interne -Fauna -Foreste -Flora e vegetazione -Pascolo ed Agricoltura
-Sensibilizzazione -Marchi di qualità. Tale suddivisione ha consentito una rapida redazione del Prioritised Action
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Framework (PAF) strumento che l’Unione Europea utilizzerà per garantire i finanziamenti delle misure prioritarie
finalizzate alla reale attuazione della conservazione della biodiversità.
Sono stati redatti 8 P.d.G di area vasta, ad oggi in fase di adozione, per un numero complessivo di siti pari a 27 dei quali
15 fuori dai parchi, che prevedono azioni di tutela specifiche per i singoli siti. A detti piani si rimanda per maggiori e
specifiche informazioni accedendo ai siti: www.natura2000basilicata.it; www.retecologicabasilicata.it;
In stretta connessione con quanto riportato dall’Art.10 della Dir. Habitat, il Dipartimento Ambiente della Regione
Basilicata ha voluto approfondire il tema della rete ecologica regionale, producendo uno studio che si sofferma su habitat,
aspetti paesaggistici e rete ecologica dal Titolo “Sistema Ecologico Funzionale Territoriale”.
Dalla normativa, nonché dagli orientamenti espressi dalla Regione Basilicata, questo tipo di studio e di proposta è
orientato alla interconnessione di aree ad alta valenza ambientale, quali parchi, riserve, ZPS, SIC, ma anche aree residuali
ad alto potenziale in termini di biodiversità nonché paesaggi di ricchezza inestimabile risultato di complesse interazioni tra
componenti naturalistiche, fisiche, storiche, sociali.
Ulteriori studi sono stati realizzati sull’area tirrenica, effettuati dal CNR-IAMC, hanno prodotto anche una “Carta dei
fondali del comune di Maratea”, che hanno costituito una solida base per ulteriori approfondimenti effettuati mediante
il Programma Rete Natura 2000 finalizzati all’ampliamento a mare dei SIC terrestri lungo la costa di Maratea (D.G.R.
1386/2010). Lo stesso tipo di indagini, sono state condotte anche sulla costa ionica ai fini dell’ampliamento a mare dei SIC
terrestri.
Provincia Autonoma di Bolzano
(1) I premi incentivanti per la cura ed il mantenimento del paesaggio e della biodiversità di ambienti ad elevato valore
ecologico contribuiscono al mantenimento ed alla gestione appropriata di alcuni habitat importanti per la connettività
della rete Natura 2000, essendo le superfici distribuite più o meno uniformemente sul territorio provinciale. Questa
funzione la assolvono principalmente i premi per le categorie “siepi”, “prati da strame”, “torbiere” e “boschi ripariali”.
(2) Partecipazione al progetto europeo Econnect (www.econnectproject.eu) nel quadro del Programma Spazio Alpino ETC
(European Territorial Cooperation) progettato lungo il periodo 2008-2011 tra cui 16 partner da tutto l’arco alpino (l’Alto
Adige rappresentato dall’EURAC e dall’Ufficio parchi naturali della provincia autonoma di Bolzano) aveva come obiettivi
principali l’incremento della connettività ecologica nelle Alpi, la tutela, il miglioramento e lo sviluppo dei corridoi ecologici
nell’arco alpino e la collaborazione transnazionale per la conservazione di biodiversità e connettività ecologica.
(3) Collaborazione con l’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) a tre progetti di telerilevamento al fine di sviluppare una
metodologia adatta al monitoraggio degli habitat Natura 2000. Il progetto Interreg IV B “HABIT-CHANGE” analizza gli
effetti dei cambi climatici sulle aree protette documentabili mediante telerilevamento; il programma europeo F7
“MS.MONINA” affina la metodologia di telerilevamento al fine di monitorare le aree Natura 2000 e altre aree di elevato
pregio naturalistico a diverse scale; il progetto AlpHaMoni sviluppa metodologie semiautomatiche per la cartografia ed il
monitoraggio dei cambiamenti in habitat Natura 2000 ed in altri habitat importanti mediante l’utilizzo di foto aeree e
immagini da satellite.
Regione Calabria
Con la deliberazione n° 759 del 30-09-2003 recante: “Esecutivo Progetto Integrato Strategico della Rete Ecologica
Regionale – POR Calabria 2000-2006 – Misura 1.10” - pubblicato nel BURC del 09-10-2003, ss n. 4 al n. 18 del 01-102003 - la Giunta regionale ha provveduto, tra l’altro, all’individuazione delle aree di connessione (corridoi ecologici) che
per la loro struttura lineare e continua (collegamenti biotici, aree tampone aree di sosta, corsi d’acqua) sono necessari
per la distribuzione geografica il collegamento e lo scambio genetico di specie selvatiche.
Tra l’altro, tali corridoi sono stati definiti nello studio di fattibilità, datato settembre 2001, della rete ecologica regionale
redatto ai sensi della delibera CIPE n. 106/1999.
Regione Emilia Romagna
A livello regionale si è proceduto alla revisione della normativa con la Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 24
“Riorganizzazione del sistema regionale delle Aree protette e dei Siti della Rete Natura 2000 e istituzione del Parco
regionale dello Stirone e del Piacenziano”.
Si è provveduto ad attuare una gestione coordinata delle Aree protette e dei Siti della Rete Natura 2000. Per l'esercizio
delle funzioni di tutela e conservazione del patrimonio naturale regionale ed in particolare per la gestione delle Aree
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protette e dei Siti della Rete Natura 2000, il territorio regionale è stato suddiviso in cinque macroaree con caratteristiche
geografiche e naturalistiche e conseguenti esigenze conservazionistiche omogenee, definite "Macroaree per i Parchi e la
Biodiversità", che non ricomprendono la porzione di territorio interessata dai Parchi nazionali e interregionali.
Le Macroaree comprendono al loro interno, oltre ai Siti della Rete Natura 2000, i Parchi regionali, le Riserve naturali
regionali, i Paesaggi naturali e seminaturali protetti, le Aree di riequilibrio ecologico.
Le altre finalità della Legge regionale sono le seguenti:
a) conseguire un’efficace azione di tutela e conservazione della biodiversità regionale;
b) contribuire alla costruzione della rete ecologica regionale;
c) arrestare la perdita della biodiversità sul territorio regionale entro il 2020 coerentemente con quanto stabilito a livello
comunitario ed internazionale;
d) garantire la fruizione consapevole e informata delle Aree protette e dei Siti della Rete Natura 2000 da parte dei cittadini;
e) migliorare l'efficacia gestionale delle Aree protette e dei Siti della Rete natura 2000 individuando un ambito adeguato di
esercizio della funzione e razionalizzarne la spesa;
f) integrare l'azione di tutela della biodiversità perseguita dalla presente legge con le funzioni regionali in materia di tutela
e di monitoraggio dell'ambiente marino e costiero;
g) salvaguardare le aspettative delle generazioni future.
A livello locale, si sono svolti alcuni interventi specifici, fra i quali si segnalano soprattutto quelli dell’Amministrazione
provinciale di Parma (LIFE07 NAT/IT/000499 “Pianura Parmense”), che ha consentito tra l’altro la redazione di:
- Piano di rete ecologica della bassa parmense (individuazione cartografica degli elementi costitutivi: nodi, corridoi e
stepping-stone; una proposta normativa per la gestione dei suddetti elementi; alcune proposte di intervento per il
miglioramento della connettività ecologica; la quantificazione dell’ecodeficit comunale e degli interventi che ciascuna
amministrazione dovrebbe realizzare, per riportare le condizioni di connettività ecologica a quelle del 2003, anno di
designazione della maggior parte dei siti Natura 2000 della Bassa parmense).
- Zonizzazione ottimale dei siti Natura 2000 della bassa parmense
Regione Friuli Venezia Giulia
Ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 30 settembre 1996, n. 42 “Norme in materia di parchi e riserve naturali
regionali”, l'Amministrazione regionale ha compiuto una ricognizione dello stato di attuazione dei parchi e degli ambiti di
tutela ambientale previsti dal piano urbanistico regionale, approvato con DPGR 15 settembre 1978, n. 0826/Pres., ed ha
provveduto alla delimitazione delle aree di rilevante interesse ambientale (ARIA).
Tale delimitazione, ai sensi del medesimo articolo 5, non ha incluso i territori di parchi, riserve o aree di reperimento ed è
stata effettuata avuto riguardo alla presenza di vincoli di carattere idrogeologico ed ambientale.
Tali aree sono disciplinate con variante allo strumento urbanistico generale avente contenuto di tutela, recupero e
valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio.
Con delibera giuntale 1406 del 2 agosto 2012, inoltre, l’Amministrazione regionale ha dato avvio alla riforma della
pianificazione territoriale approvando in via preliminare il progetto di Piano del governo del territorio ai sensi della legge
regionale 22/09. In particolare il Documento Territoriale Strategico Regionale, che è parte del piano, alla tavola B contiene
il Progetto di rete ecologica regionale.
Regione Liguria
La Legge regionale in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità (lr 28/2009) prevede che la Giunta istituisca la
Rete ecologica regionale costituita dall'insieme dei siti della rete Natura 2000, dalle aree protette e dalle aree di
collegamento ecologico funzionali che risultino di particolare importanza per la conservazione, migrazione, distribuzione
geografica e scambio genetico di specie selvatiche.
Così con deliberazione n.1793 del 18 dicembre 2009 la Regione ha istituito la Rete ecologica e approvato la
rappresentazione cartografica delle aree di collegamento ecologico-funzionali.
La Rete Ecologica ligure, che comprende il 42, 98% (ARPAL) del territorio regionale, è costituita dai seguenti elementi:
•SiT puntuali di Area Nucleo (Core Area)
•SiT areali di Area Nucleo (Core area)
•Corridoi Ecologici per Specie di AmbienT Boschivi
•Corridoi Ecologici per Specie di AmbienT AperT
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•Corridoi Ecologici per Specie di AmbienT AcquaTci
•Tappe di AVraversamento per Specie di AmbienT Boschivi
•Tappe di AVraversamento per Specie di AmbienT AperT
•Tappe di AVraversamento per Specie di AmbienT AcquaTci
La Rete Ecologica non è oggetto di una normativa specifica, ma è toccata da diverse norme regionali, in particolare quelle
riguardanti la gestione del territorio (cfr. Paragrafo 1, punto 6)
Riferimenti risorse on-line: http://www.ambienteinliguria.it/ sezione “biodiversità”
voci del menù sin: rete ecologica regionale
dalla pagina “rete ecologica regionale”, voci del menù dx: cartografia
Regione Lombardia
Anche al fine di garantire il mantenimento delle connessioni ecologiche tra i siti della Rete, a seguito di uno studio che ha
identificato le Aree prioritarie per la biodiversità in Lombardia (FLA, 2007), tra le quali ricadono i Siti Natura 2000, è stata
possibile la definizione della Rete Ecologica Regionale, introdotta nel Piano Territoriale Regionale con DCR n. 276/2011. La
Rete Ecologica Regionale secondo la logica della Direttiva Habitat, persegue la tutela della biodiversità da attuarsi
attraverso un sistema integrato d’aree protette, buffer zone e sistemi di connessione, così da ridurre e/o evitare
l’isolamento delle aree e le conseguenti problematiche sugli habitat e le popolazioni biologiche. L’attuazione della Rete
Ecologica investe sia il livello pianificatorio, declinandone la trama a diverse scale, a partire dal disegno regionale, sia la
promozione di interventi concreti. Le reti locali individueranno i punti critici su cui concentrare l’attenzione per interventi
di deframmentazione e formulazione di progetti di miglioramento e riqualificazione ambientale. Il riferimento per la
pianificazione è il Documento “Rete Ecologica Regionale e programmazione degli enti territoriali” approvato con dgr
n.10962/2009. Dopo un primo Bando regionale dedicato specificamente agli interventi di attuazione della RER, sono stati
attivati altri Bandi dedicati a questo scopo anche da parte di privati (fondazioni bancarie). Regione Lombardia ha attivato
Tavoli territoriali per accompagnare ed indirizzare la realizzazione di buone pratiche per la Rete Ecologica, che
coinvolgono necessariamente numerosi attori diversi ed ha previsto l’integrazione di queste attività con il progetto Life11
NAT/IT/GESTIRE avviato nell’ottobre 2012, dedicato alla gestione integrata di Rete Natura 2000 in Lombardia.
Regione Molise
Le misure adottate per garantire la coerenza della Rete Natura 2000, sono indicate sostanzialmente negli impegni per le
aziende derivanti dall’applicazione della disciplina del regime di condizionalità ai sensi del Regolamento CE n°73/2009,
recepiti dalla Regione Molise con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n°53 del 2 marzo 2012.
Per gli habitat di tipo forestale, con deliberazione n°1233 del 21 dicembre 2009, è stato adottato un regolamento che
individua i criteri e le buone pratiche selvicolturali da adottare nei siti della Rete Natura 2000. Il regolamento riporta
prescrizioni valide per tutti gli habitat forestali e interventi ammissibili e prescrizioni specifiche habitat per habitat.
Le altre misure necessarie a garantire la coerenza della Rete Natura 2000, attualmente, vengono intraprese caso per caso
in sede di valutazione d’incidenza. Si è in attesa del completamento dei piani di gestione (previsto entro dicembre 2013)
per individuare, sito per sito, le misure di conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, di interesse
comunitario e prioritarie.
Regione Puglia
Una delle attività più funzionali al raggiungimento della coerenza della Direttiva 92/43 art. 10 è stata conseguita
nell’ambito della redazione del Piano Paesistico Territoriale Regionale (PPTR). Di tale piano la Regione Puglia ha adottato
la proposta con DGR n. 1 dell’11.01.2001, ai sensi del dell’art. 143 comma 2, D.lgs. n. 42/2004 e smi, nonché
conformemente ai principi della Convenzione europea sul Paesaggio. Il PPTR ha posto particolare attenzione alla
conservazione del sistema della Rete Natura 2000 riconoscendo la stretta correlazione che esiste tra struttura e qualità
del paesaggio e conservazione della biodiversità, in accordo con la recente disciplina “Ecologia del paesaggio” che
definisce il paesaggio come "sistema complesso di ecosistemi", in cui s’integrano gli eventi della natura e le azioni della
cultura umana.
Anche se non specificatamente richiesto dal D.Lgs. 42/04 il PPTR della Regione Puglia ha elaborato una specifica parte del
Piano relativa all’individuazione, gestione e conservazione della Rete per la Conservazione della Biodiversità (REB),
strumento alla base delle politiche di settore in materia di conservazione e ripristino della naturalità, che fornisce un
quadro di area vasta interpretativo delle principali connessioni ecologiche e degli interventi utili alla riconnessione della
naturalità. E’ stata elaborata una specifica Rete Ecologica Regionale(REB) finalizzata alla conservazione della biodiversità
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nella quale è stata inserita in maniera completa tutta la rete natura 2000 presente in Puglia. La REB è stata inserita tra i
progetti territoriali per il paesaggio alla scala regionale individuati nell’art. 29 delle Norme Tecniche di attuazione del
PPTR, quindi con valenza normativa. Tale Rete delinea in chiave progettuale, secondo una interpretazione multifunzionale
e ecoterritoriale del concetto di rete, un disegno ambientale di tutto il territorio regionale volto ad elevarne la qualità
ecologica e paesaggistica. Tale progetto persegue l’obiettivo di migliorare la connettività complessiva del sistema
regionale di invarianti ambientali cui commisurare la sostenibilità degli insediamenti attraverso la valorizzazione dei gangli
principali e secondari, gli stepping stones, la riqualificazione multifunzionale dei corridoi, l'attribuzione agli spazi rurali di
valenze di rete ecologica minore a vari gradi di “funzionalità ecologica”, nonché riducendo i processi di frammentazione
del territorio e aumentando i livelli di biodiversità del mosaico paesaggistico regionale.
La REB costituisce quindi uno degli strumenti fondamentali per l’attuazione delle politiche e delle norme in materia di
biodiversità e più in generale di conservazione della natura e di riconnessione degli habitat.
Essa considera:
•le unità ambientali naturali presenT sul territorio regionale;
•i principali sistemi di naturalità;
•le principali linee di connessione ecologiche basate su elemenT aVuali o potenziali di naturalità.
L’individuazione della REB è stata svolta dall’Ufficio Parchi e Tutela della Biodiversità della Regione Puglia che ha operato
partendo dal Sistema per la Conservazione della Biodiversità.
Il Piano Paesistico Territoriale riconosce il ruolo della biodiversità come fondamentale ai fini di uno sviluppo sostenibile e
prende atto delle politiche di settore già esistenti in materia. Elemento fondante della REB è il “Sistema Regionale per la
Conservazione della Natura della Puglia” DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 settembre 2003, n. 1439.
Il Sistema Regionale per la Conservazione della Natura della Puglia secondo la D.G.R. n. 1439 è costituito “dalle aree
protette nazionali, dalle zone umide di importanza internazionale, dalle aree previste ai sensi della Legge Regionale 19/97;
esiste inoltre il sistema delle aree SIC e ZPS (individuate ai sensi delle Direttive Comunitarie 92/43 e 79/409) che pur non
essendo classiche aree protette, con vincoli e divieti, hanno con queste in comune l'obbiettivo della conservazione degli
habitat e specie d'interesse comunitario.” Il PPTR riconosce come struttura portante della REB la Rete Natura 2000
sistema di aree volute è promosse dalla UE, attraverso le Direttive 79/409 e 92/43, che nasce con l’obiettivo di costruire
una rete di aree in grado di salvaguardare la biodiversità presente nella UE. Aspetto specifico e importante del PPTR in
relazione alla conservazione di Rete Natura 2000 è l’individuazione di tutti i siti, SIC e ZPS, tra gli ulteriori contesti di cui
art. 39 comma 4 delle N.T.A. Si tratta di ulteriori categorie di beni che l’art. 134 lett. e) del DLgs. 42/04 consente di
individuare sulla base delle specifiche caratteristiche regionali e sottoporre a specifiche misure di salvaguardia e
utilizzazione che il PPTR norma in maniera coerente con la conservazione di Rete Natura 2000.
Regione Sardegna
Azioni innovative e sperimentali del Piano di Azione Ambientale Regionale, POR FESR 2007-2013 Asse IV– Linea di attività
4.1.2b “Realizzazione di azioni innovative e sperimentali del Piano di Azione Ambientale Regionale scelte in base al loro
carattere dimostrativo” :“Conservazione e gestione delle aree ecotonali”:
http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_106_20111108135031.pdf;
http://www.sardegnaambiente.it/documenti/18_183_20100413090920.pdf
La Regione Sardegna, inoltre, nel proprio Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 (PSR 2007-2013) ha previsto una serie
di misure finalizzate ad orientare le pratiche agronomiche, ambientali e forestali degli agricoltori e dei selvicoltori verso la
protezione, il mantenimento o il miglioramento dei siti della Rete Natura 2000 e in generale della biodiversità e del
paesaggio (Asse II) oppure, anche se non direttamente legate alle pratiche agro-silvicole, comunque funzionali al
raggiungimento dell’obiettivo di conservazione e gestione dei siti della Rete Natura 2000 (Asse I e Asse III).
Diverse misure e azioni tese alla tutela della biodiversità e alla conservazione degli habitat sono inoltre contenute
all’interno del Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR). In particolare, la Linea naturalistico-paesaggistica (N) prevede
le seguenti misure:
•MISURA N2 Misure di preservazione nelle aree di tutela naturalisTca
oAzione N2.1 Preservazione dei contesT dunali;
oAzione N2.2 Preservazione dei contesT delle acque stagnanT e fluenT;
oAzione N2.3 Preservazione dell’integrità dei sistemi forestali e preforestali di rilevante interesse naturalisTco.
•MISURA N3 Misure di conservazione dei sistemi forestali e agrosilvopastorali nelle aree a vocazione naturalisTco18/04/2014
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paesaggistica
oAzione N3.1 Azioni di conservazione dei sistemi forestali in aree a vocazione naturalisTca;
oAzione N3.4 Conservazione e miglioramento dei sistemi agro-forestali per riconosciuta valenza paesaggisTco-culturale;
oAzione N3.5 Conservazione e miglioramento dei sistemi silvofaunisTci.
Regione Sicilia
Nel periodo di riferimento 2007/2012 la Regione Siciliana ha attuato due principali linee di attività finalizzate al
raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Habitat.
1)Nell’ambito della programmazione comunitaria POR Sicilia 2000/2006 – Misura 1.11 - sono state rese disponibili
risorse per la redazione dei Piani di gestione della Rete Natura 2000 previsti dall’articolo 4 della medesima Direttiva
Habitat. Tale attività si è sviluppata tramite l’accorpamento, per tipologia di habitat e per ambito geografico, di aree
quanto più omogenee della R.N. 2000 (SIC e ZPS), finalizzato alla individuazione di n. 58 Piani di gestione distribuiti su
tutto il territorio regionale. In questa fase sono stati esclusi dalla redazione dei PdG i SIC marini. Tale attività ha consentito
di pianificare una superficie di 708.451,209 Ha, sul totale complessivo della superficie Natura 2000 siciliana pari a
727.239,966 Ha (dato precedente all’aggiornamento della B.D. Natura 2000 negli anni 2011/2012).
2)Nell’ambito dell’aggiornamento complessivo della Rete Natura 2000 siciliana si è proceduto all’implementazione delle
aree, sia come ampliamento che come istituzione di nuovi siti.
a)Sono staT modificaT i perimetri di 152 siT
b)Sono staT isTtuiT n. 6 nuovi SIC marini, coincidenT con altreVante Aree marine proteVe;
c)Sono staT individuaT n. 4 nuovi SIC terrestri.
Regione Toscana
Con risorse regionali l Regione Toscana ha finanziato uno specifico progetto denominato RET “Reti Ecologiche Toscana”
svolto nel periodo 2008 – 2012 dall'Università degli Studi di Firenze finalizzato ai seguenti obiettivi principali:
a) Individuazione degli elementi strutturali e funzionali delle reti ecologiche a livello regionale.
b) Individuazione dei principali elementi di frammentazione, discontinuità e barriera rispetto alla funzionalità delle rete
ecologica.
c) Messa a punto di uno schema logico e metodologico ripetibile per l'individuazione di reti ecologiche a scala locale.
I risultati del progetto hanno consentito di individuare e cartografare la rete ecologica a scala regionale e fornire il
supporto conoscitivo necessario per procedere successivamente ad una sua pianificazione all’interno degli strumenti di
governo del territorio previsti dalla normativa regionale.
Provincia Autonoma di Trento
La LP11/07 prevede corridoi ecologici e reti di riserve, per la cui realizzazione è stato ottenuto il cofinanziamento europeo
al progetto Life TEN.
Regione Umbria
Per ogni sito Natura 2000 è stato approvato il Piano di Gestione con specifica Delibera di Giunta Regionale. Tali piani
contengono studi sistematici e visione d’insieme di ogni area con specifiche misure di conservazione
(http://www.biodiversita.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=8&explicit=SI). Nell'ambito delle
attività condotte dell’Osservatorio regionale permanente per la biodiversità di Villa Fabri, si è dato avvio alle attività di
monitoraggio dei siti Natura 2000 (gestione delle banche dati su habitat/specie, loro stato di conservazione, pressioni e
minacce, obiettivi e priorità di conservazione).
Inoltre sono state attivate misure specifiche di valorizzazione e tutela di habitat e specie presenti nella Rete Natura 2000
facenti rispettivamente capo alle seguenti fonti finanziarie:
POR FESR 2007-13 Misura Asse 2 attività B1 Promozione di interventi ambientali per la valorizzazione della Rete Natura
2000
PSR FEASR 2007-13 Misure: 221, 222, 223, 214, 216, 225, 226, 227, 323
Regione Veneto
Gli sforzi della Scrivente Amministrazione si sono concentrati principalmente nell’approfondimento della conoscenza
relativa ad habitat e specie su scala regionale. A questo proposito sono stati avviati alcuni programmi di ricerca
(attualmente in fase di esecuzione) connessi alla produzione di materiale scientifico di riferimento, fra cui:
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•Programma di monitoraggio dello stato di conservazione della fauna vertebrata nella Regione del Veneto per il periodo
dal 2008 al 2012, approvato con DGR 3526 del 18.11.2008;
•ProgeVo di indagine della fauna invertebrata – farfalle diurne (LepidoVeri Ropaloceri) del Veneto – Specifiche tecniche
per il periodo 2009-2013, approvata con DGR 1808 del 16.06.2009;
•Approvazione di un protocollo d’intesa per la redazione di un piano di gesTone nazionale per la conservazione delle
tartarughe marine, approvato con DGR 2732 del 15.09.2009;
•ProgeVo per il monitoraggio degli habitat e degli habitat di specie dei siT della rete Natura 2000 del Veneto, approvato
con DGR 2817 del 22.09.2009 (ancora in fase di avvio);
•ProgeVo per l’implementazione di un geodatabase sulla fascia delle risorgive, corridoio ecologico di importanza
regionale, approvato con DGR 4011 del 22.12.2009 (ancora in fase di avvio).
Relativamente alle azioni di recupero e conservazione di habitat e specie si ricordano:
•Secondo stralcio del ProgeVo per il recupero e la riqualificazione della caserma Bianchin sita nel Comune di Farra
d’Alpago inclusa nel sito IT3230077 “Foresta del Cansiglio”, approvato con DGR 3691 del 25.11.2008; le operazioni hanno
interessato il ripristino della continuità ecologica con gli habitat limitrofi all’area di intervento, mirando alla creazione di
habitat 6510 “Praterie da fieno a bassa altitudine”;
•ProgeVo per il recupero della Trota marmorata (Salmo (truVa) marmoratus) da realizzarsi nell’impianto iRogenico del
Vincheto di Celarda nel Comune di Feltre (BL) da parte del Corpo Forestale dello Stato, approvato con DGR 3787 del
02.12.2008;
•IntervenT di conservazione e riprisTno dell’habitat prioritario 6230 “Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su
substrato siliceo delle zone montane e submontane dell’Europa continentale” nel territorio delle Comunità Montane
Agordina, della Lessinia e del Brenta, approvati con DGR 3788 del 02.12.2008;
•IntervenT conservazione e valorizzazione degli habitat dunali e del canneto retrostante del Biotopo Bonello Bacucco
all’interno della Riserva Naturale “Bocche di Po” del Parco Regionale del Delta del Po e nei siti ZPS IT3270023 “Delta del
Po” e SIC IT3270017 “Delta del Po: tratto terminale e delta veneto” nel Comune di Porto Tolle (RO), approvato con DGR
4248 del 29.12.2009;
Con DGR 3550 del 30 dicembre 2010, inoltre, si è approvata lo schema di convenzione fra la Regione Veneto e Cariverona
per alcuni progetti di salvaguardia e valorizzazione dei corridoi ecologici della rete ecologica regionale nel territorio di:
•Belluno: “Riqualificazione e potenziamento della rete ecologica lungo l’asta del fiume Piave presso Belluno”;
•Vicenza: “Primo stralcio per la realizzazione del corridoio ecologico Berici-Bacchiglione-Tesina”;
•Verona: “ProgeVo per la messa in sicurezza del fiume Adige e per la valorizzazione e il potenziamento del ruolo
ecologico del fiume e delle sue pertinenze in Comune di Verona”.
Infine, un interesse particolare è rivolto alla specie prioritaria salamandra di Aurora (Salamandra atra aurorae), localizzata
in alcune aree dell’altipiano di Asiago (Vicenza). Questa specie è stata oggetto del progetto LIFE04 NAT/IT/000167
“Sistema Aurora” proposto dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane e conclusosi nel 2008, il quale ha portato alla
produzione di linee guida e materiale di riferimento per la sua conservazione. Inoltre, nel corso del 2012, si segnala la
sospensione temporanea delle operazioni di taglio, allestimento ed esbosco nella core area della specie situata a Bosco
del Dosso (nota prot. 11321 del Comune di Asiago del 23.08.2012) mentre con DDR 638 del 21.12.2012 è stato attivato
uno studio sullo stato di conservazione della specie stessa
7. Reintroduction of Annex IV species (Art 22.a)
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7.1.0
Species code and name
Rupicapra pyrenaica ornata
(1374)
7.1.1 Reintroduction 7.1.2 Reintroduction location and
period
number of individuals reintroduced
2009-2012
Monte Bove - 9 individui
7.1.3
Reintroduction
yes
Cervus elaphus corsicanus (1367)
2003-2009
Monte Lerno 20 esemplari.; Ulassai
(Ogliastra) 30 esemplari.
yes
Stipa veneta (1880)
2007-2007
IT3250033 “Laguna di Caorle – Foce del
Tagliamento”; IT3250013 “Laguna del
Mort e pinete di Eraclea”
too early to say
I punti di impianto ricadono entro superfici dunali classificate come habitat 2130*.
La scarsa disponibilità di superfici potenzialmente idonee costituisce un limite dell’intervento intrapreso.
Un sensibile decremento della percentuale di sopravvivenza nel secondo anno post-impianto, combinato con uno
stato di salute apparentemente per lo più precario delle giovani piante, suggeriva la necessità di procedere ad
ulteriori monitoraggi, azione che non è stato possibile effettuare. Il giudizio sulla riuscita del rafforzamento rimane
pertanto sospeso
Primula glaucescens (1629)
2007-2010
Rifugio Albani – Orobie Bergamasche –
n.20
yes
2010-2012
SIC-ZPS IT4020025 - Parma Morta
IT4020017 “Area delle risorgive di
Viarolo, Bacini di Torrile, fascia golenale
del Po”
too early to say
rafforzamento
Marsilea quadrifolia (1428)
La specie è stata coltivata ex-situ presso l’Università di Pavia a partire dal 2009 utilizzando materiale vegetale
proveniente da un piccolo campione raccolto direttamente nella stazione residua. Essa è stata successivamente
reintrodotta (2010-2012) nei siti individuati con il metodo Maxent.
La popolazione, reintrodotta nel 2011 sulle rive di un lago di cava prossimo alla Parma Morta, è scomparsa a causa
della siccità che ha provocato il prosciugamento del bacino per oltre un anno. Tale stazione è, pertanto, stata
abbandonata in quanto ritenuta non idonea alla crescita della specie.
Nella primavera 2012 sono state piantate altre 6 popolazioni di Trifoglio d’acqua, di cui 3 localizzate lungo la Parma
Morta e 3 lungo il canale Lorno.
I monitoraggi della specie eseguiti nel corso del mese di giugno 2012 avevano dato esiti positivi per tutte le stazioni.
Successivi monitoraggi (settembre-ottobre 2012) hanno, invece, fatto emergere la drastica contrazione di due
popolazioni del Lorno e la scomparsa di altre tre, di cui una lungo il Lorno e due alla Parma Morta; una sola
popolazione (localizzata alla Parma Morta) ha attecchito in modo ottimale, espandendosi notevolmente.
Per le stazioni del Lorno le cause della scomparsa/contrazione delle popolazioni reintrodotte si possono ricercare
nel notevole aumento del livello idrico del canale nel periodo estivo dovuto al forte sviluppo di vegetazione
acquatica.
Come conseguenza di ciò gli impianti della specie sono rimasti troppo a lungo sommersi sotto uno strato d’acqua
d’altezza eccessiva.
Anche per le stazioni della Parma Morta del 2012 c’è stato un problema di aumento eccessivo ed imprevisto del
livello idrico dovuto all’immissione di acqua attraverso il locale impianto di sollevamento per evitare il
disseccamento della zona umida.
Questo intervento ha causato l’innalzamento dei livelli idrici della Parma Morta ben oltre le quote che in passato
venivano normalmente raggiunte nei mesi estivi.
Si è, pertanto, provveduto a rafforzare le 5 popolazioni scomparse/ridotte ricollocando altra Marsilea quadrifolia ad
un livello idrico ottimale per la sua crescita
18/04/2014
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