RETI CORRETTRICI Sono circuiti di tipo resistivo-reattivo progettati in modo da intervenire sul guadagno in catena aperta G(s)H(s) con criteri selettivi che permettono l’adeguamento dei margini di fase e di guadagno ai fini della stabilità, influendo in misura minima sugli altri parametri del sistema, almeno nel campo di valori di ω in cui il sistema stesso opera. Il progetto delle rete correttrici viene effettuato in termini armonici (cioè in regime sinusoidale con s ≡ jω ), perché la verifica della stabilità dei sistemi si appoggia ai criteri di Nyquist e Bode, basati sull’analisi del comportamento armonico del guadagno in catena aperta, cioè di G(jω)H(jω). RETE A RITARDO DI FASE Dimensionamento: wtz deve coincidere con la pulsazione del primo polo del sistema wtp deve essere collocata una decade prima di wtz EFFETTI DELLA RETE A RITARDO DI FASE 1. Riduce di 1/10 la frequenza di taglio del sistema 2. Rallenta la risposta del sistema 3. Ottimizza le caratteristiche del sistema alle basse frequenze e ritarda la fase tra polo e zero 4. Migliora la stabilità RETE AD ANTICIPO DI FASE Dimensionamento: wtz deve coincidere con la pulsazione del secondo polo reale del sistema wtp deve essere collocata una decade dopo di wtz EFFETTI DELLA RETE AD ANTICIPO DI FASE 1. Riduce di 10 volte la frequenza di taglio del sistema 2. Accelera la risposta del sistema 3. Ottimizza le caratteristiche del sistema alle alte frequenze e anticipa la fase tra polo e zero 4. Migliora la stabilità 5. Riduce il guadagno statico ed attenua RETE AD ANTICIPO E RITARDO DI FASE (RETE A SELLA) Dimensionamento: wtz1 deve coincidere con la pulsazione del primo polo reale del sistema wtz2 deve coincidere con la pulsazione del polo intermedio del sistema Il primo polo della rete è collocato una decade prima di wtz1 Il secondo polo della rete è collocato una decade dopo wtz2 EFFETTI DELLA RETE AD ANTICIPO E RITARDO DI FASE 1. Accelera la risposta del sistema 2. Attenua per pulsazioni comprese tra i due poli della rete correttrice 3. Ha effetto di ritardatrice al di sotto di w1, e di rete anticipatrice oltre w1 con pulsazione a fase zero della rete correttrice REGOLATORI INDUSTRIALI In ambito industriale le caratteristiche dinamiche dei sistemi controllati possono variare fortemente in base alla particolare applicazione Risulterebbe economicamente conveniente avere delle strutture standard per gli apparati di controllo da configurare in base all’applicazione In ambito industriale esistono controllori dalla struttura fissata per i quali è bisogna effettuare solo la taratura di alcuni parametri Nella categoria dei controllori standard lineari e tempo invarianti la struttura più importante è sicuramente il regolatore PID, cioè il regolatore ad azione proporzionale-integrale-derivativa Regolatori PID: Ragioni del loro successo Il successo del regolatori PID in ambito industriale è dovuto essenzialmente ai seguenti motivi: • capacità di regolare efficientemente un’ampia gamma di processi industriali di diversa natura (termici, meccanici, ecc.) • possibilità di realizzazione con diversi tipi di tecnologia (pneumatica, elettronica, ecc.) • convenienza ed economicità di avere una struttura standard (abbattimento dei costi di progetto, conduzione e manutenzione, benefici nella gestione dei magazzini) • l ’utilizzo dei PID non necessita della conoscenza di un modello dettagliato del processo da controllare PID – SCHEMA A BLOCCHI Regolatori P, PI, PD e PID In un regolatore industriale non è necessario che siano presenti tutte le azioni contemporaneamente. In particolare è possibile avere: regolatori P regolatori I regolatori PI regolatori PD regolatori PID Azione proporzionale UP(s) = KPE(s) non introduce sfasamento non garantisce errore nullo a regime per ottenere errori a regime piccoli sono necessari valori di KP elevati che possono compromettere la stabilità del sistema è possibile annullare l’errore a regime per un dato riferimento sommando un valore costante al termine proporzionale, quindi si ha UP(s) = KPE(s)+U Il regolatore proporzionale migliora la risposta del sistema intervenendo sul guadagno; se non si hanno problemi di stabilità (questo accade quando il sistema ha un polo dominante), si può correggere l'errore a regime aumentando il guadagno. Azione integrale Introduce un polo nell'origine del sistema, quindi aumenta di un'unità il tipo di sistema. Da questo deriva che un sistema che ha errore costante rispetto a un segnale test, lo annulla; il polo nullo aumenta il rischio di instabilità del sistema. Azione derivativa Permette di correggere rapidamente le variazioni del segnale errore, perché è in grado di reagire alla velocità di variazione del segnale medesimo non è sensibile al segnale errore se questo rimane costante, pertanto si utilizza sempre associato ad un regolatore proporzionale o proporzionale-integrativo. Azione proporzionale-integrativa: PI - Aumenta la precisione del sistema ma non lo pone a rischio di stabilità - all’aumentare di kP produce un aumento della velocità di risposta - permette l'annullamento dell'errore statico. Questo tipo di regolazione è adatta a sistemi soggetti a lenti disturbi sull'uscita, quali ad esempio variazioni del carico in attuatori a immagazzinamento di energia (riscaldatori, grossi motori). Il regolatore PI è detto anche compensatore di ritardo perché interviene sulle variazioni lente del segnale errore . Azione proporzionale-derivativa: -Ha un comportamento analogo a quello di un regolatore proporzionale, ma è in grado di intervenire con più rapidità ad una variazione del segnale errore; - è molto sensibile agli effetti del rumore in alta frequenza; Questo tipo di regolazione è adatta a sistemi soggetti a rapidi disturbi sull'uscita, quali ad esempio variazioni del carico in piccoli motori di servocomandi. Il regolatore PD è detto anche compensatore di anticipo, perché permette di modificare la risposta del sistema anche durante la fase transitoria. Il limite del regolatore è dato dal fatto che, mentre è sensibile alle variazioni del segnale errore, non è sensibile all'errore quando questo si mantiene costante. Azione proporzionale-integro-derivativa: PID Combina tutti gli effetti dei regolatori precedenti, quindi richiede una messa a punto dei parametri kP, kI, kD, in funzione degli effetti che si vogliono ottenere. Questo significa che, utilizzato in un sistema, permette di modificare il guadagno, il tipo di sistema, e la correzione della risposta nella fase transitoria. CONTROLLORE/ TEMPO DI SALITA SOVRAELONGAZIONI TRANSITORI RISPOSTA ERRORE A REG.PERM. Kp Diminuisce Aumentano Non Influisce Diminuisce Ki Diminuisce Aumentano Aumenta Eliminato Kd Non Influisce Diminuiscono Diminuisce Non Influisce Regole di Ziegler-Nichols E’ un algoritmo per trovare il cosiddetto "guadagno critico", dal quale si derivano gli altri parametri del PID Il processo viene fatto controllare da un controllore esclusivamente proporzionale, quindi il guadagno K del controllore proporzionale viene gradualmente aumentato; Il guadagno critico Ku è il valore del guadagno per cui la variabile controllata presenta oscillazioni sostenute, cioè che non spariscono dopo un transitorio. Si registra il periodo critico Pu delle oscillazioni sostenute e secondo la seguente tabella, si determinano le costanti per il controllore P, PI o PID. PID – ALGORITMO SOFTWARE