SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www dii unimore it/~lbiagiotti/SistemiControllo html http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/SistemiControllo.html REGOLATORI STANDARD PID Ing. Luigi Biagiotti e mail: [email protected] e-mail: luigi biagiotti@unimore it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti Regolatore Proporzionale, Integrale, Derivativo - PID + _ • • + + + Tre azioni di controllo combinate azione proporzionale all'errore azione proporzionale all'integrale dell'errore azione i proporzionale i l alla ll derivata d i t dell'errore d ll' standard industriale • utilizzabile per moltissimi impianti • tecniche di taratura semplici ed automatiche • implementabile con molte tecnologie • applicabili anche quando il modello dell'impianto è poco noto Elettroniche (analogiche e digitali), meccaniche, pneumatiche, oleodinamiche disponibile a software sui sistemi di controllo industriale Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 2 Regolatori PID – forma standard Kp Guadagno proporzionale Ti Costante di tempo p dell’azione integrale g ((o di reset)) Td Costante di tempo dell’azione derivativa • Significato delle tre azioni di controllo • • • azione proporzionale maggiore gg è l'errore,, maggiore gg è l'azione di controllo azione integrale errore nullo a segnali di riferimento o disturbi costanti azione derivativa azione di controllo "preventiva" anticipo di fase I termini derivativo e/o integrale possono essere assenti: R Regolatore l t PI, Regolatore PI R l t PD, Regolatore PD R l t P Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 3 Regolatori PID • Funzione di trasferimento 2 zeri a p parte reale negativa, g , 1 polo p nell'origine g sistema improprio, non fisicamente realizzabile • PID in forma reale: la derivata è sostituita dal termine: • Simile ad una rete di anticipo • N = 520 20 per posizionare i i il polo l all'esterno ll' della d ll banda di interesse. Ill polo l reale l in –N/T / d modifica df un po'' la posizione degli zeri, ma per valori di N sufficientemente elevati la variazione può essere trascurata Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 4 Regolatori PID – Casi particolari • Regolatore P • 1/Ti=0 ; Td=0 allarga la banda aumenta il guadagno a bassa frequenza riduce il margine di fase • usato per processi asintoticamente o semplicemente stabili quando d lle prestazioni t i i statiche t ti h non richiedano i hi d elevati l ti guadagni d ie l'uso di un azione integrale • Regolatore PI • Td=0 • rete di ritardo con polo nell’origine e zero in –1/Ti • molto lt diff diffusii a lilivello ll iindustriale d ti l • soddisfacimento delle specifiche statiche (integratore) • facilità f ilità di ttaratura t per semplici li i processii (1° ordine di + ritardo) it d ) Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 5 Regolatori PID – Casi particolari Caso ideale C Caso reale l • Regolatore PD • 1/Ti=0 • rete di anticipo con lo zero in s=-1/Td ed il polo reale fuori banda ((all’infinito nel caso reale)) • usato quando non vi siano problemi di instabilità o di prestazioni statiche, ma sia necessario allargare la banda passante Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 6 Regolatore PID completo • rete a sella: 1 polo nell'origine ((+ 1 p polo ad alta frequenza) q )e2 zeri • • 50 0 zeri reali se Ti 4Td reale zeri coincidenti ((in s = -1/ 2Td) se Ti = 4Td ideale scelta spesso comoda per la taratura -50 10 10 -1 10 0 10 1 10 2 10 2 ideale 100 0 reale -100 10 Luigi Biagiotti -2 -2 Sistemi di Controllo 10 -1 10 0 10 1 PID -- 7 Aspetti realizzativi delle azioni derivative 1/TIs ysp + e - + + + Tds 1 Td Ns y Kp u Struttura classica PID l f.d.t. la f d t di anello ll è la stessa nei 2 casi 1/TIs ysp + + e - y Luigi Biagiotti Tds 1 Td Ns + - Kp PID Sistemi di Controllo u Struttura con azione derivativa solo sulla uscita limitazione della azione i di controllo t ll PID -- 8 Regolatori PID - Esempio • Impianto: Sintesi per cancellazione: c 0.78 MF 50 50° Gain dB 50 0 -50 10 -1 10 0 Frequency (rad/sec) 10 1 Phase e deg -60 -90 -120 120 -150 -180 10 -1 Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo 10 0 10 1 PID -- 9 Regolatori PID - Esempio • Comportamento delle diverse azioni derivative Impianto: c 0.78 MF 50 50° 15 derivata dell dell'uscita uscita 1.2 1 10 derivata dell'errore 0.8 0.6 5 04 0.4 0.2 0 0 5 10 Time (s) 15 0 0 uscita impianto p Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo 5 10 Time (s) 15 uscita regolatore g PID -- 10 Effetto del rumore di misura • azione derivativa reale: • polo in -N/T N/Td 1.2 1 0.8 0.6 0.4 I i t Impianto: 0.2 0 0 N = 20 Misura Mi rumorosa 0 uscita del d i t derivatore 0 5 Time (s) Luigi Biagiotti 10 10 15 10 15 N=5 5 -5 5 5 0 -5 15 Sistemi di Controllo 0 5 Time (s) PID -- 11 Regolatori PID • Problemi causati dalla saturazione dell'attuatore • controllo applicato all'impianto da quello generato dal regolatore rallentamento ysp + e - Luigi Biagiotti R(s) nella risposta u uM m -uM Sistemi di Controllo G(s) y PID -- 12 Regolatori PID • Problemi causati dalla saturazione dell'attuatore • controllo applicato all'impianto da quello generato dal regolatore eccessivo “caricamento” dell'azione integrale rallentamento nella risposta 2 2 uscita y(t), e(t) 1 0.5 errore 0 1.5 1 y(t), e(t) 1.5 0.5 0 -0.5 -0.5 -1 -1 1 0.8 0.8 0.6 u(t) u(t) 0.6 controllo0.4 0.4 0.2 u 0 2 max 0.2 0 -0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 t [s] 1.2 1.4 1.6 Senza saturazione 1.8 2 0 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 t [s] 1.2 1.4 1.6 1.8 2 Con saturazione PID -- 13 Regolatori PID • Problemi causati dalla saturazione dell'attuatore • schema di desaturazione per regolatori PID modello della saturazione ysp + - e Kp uM u+ + uM m + - -uM -uM G(s) y z in regione lineare fdt PI u Luigi Biagiotti m Sistemi di Controllo la desaturazione non i interessa l'azione l' i derivativa sull'uscita PID -- 14 Regolatori PID • Problemi causati dalla saturazione dell'attuatore • desaturazione dell'azione integrale 1.5 2 1.5 1 y(t), e(t) y(t), e(t) 1 05 0.5 0 0.5 0 -0.5 -0.5 0.5 1 0.8 0.8 0.6 0.6 u(t) u(t)) -1 1 1 0.4 0.4 u 0.2 max u 0.2 max 0 0 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 t [s] 1.2 1.4 1.6 1.8 2 0 Con saturazione 0.2 0.4 0.6 0.8 1 t [s] 1.2 1.4 1.6 1.8 2 Con desaturazione appena l'errore cambia di segno, l'azione di controllo si desatura Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 15 PID – Forma Standard ISA • • • • • È una generalizzazione della legge di controllo del PID, frequentemente utilizzata nei regolatori commerciali. Vi Viene anche h d denominata i t forma f pesata, t con peso su set-point t i te misura. Per b=1 b 1, c=1 c 1 si ottiene la forma standard del PID Permette di ottenere funzioni di trasferimento diverse (e quindi risposte p diverse)) tra ingresso g di set-point p e disturbo sull’uscita e l’uscita stessa l’acronimo ISA sta per International Society of Automation ( i i i (originariamente t nota t coll nome di Instrument I t t Society S i t off America) A i ) Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 16 PID – Forma Standard ISA • Realizza un regolatore a due gradi di libertà: l’elaborazione del setpoint e dell’uscita sono diverse. Ciò permette di aggiustare in modo indipendente le risposte al set-point ed ai disturbi di carico. + + - I parametri b e c consentono di fissare gli zeri della f funzione i di trasferimento tra set-point set point e uscita Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 17 Metodi di taratura mediante tabella (tuning) • Sono metodi di taratura “convenzionali” spesso adottati in pratica per tarare strutture di controllo PID per sistemi industriali con poli reali. E i t Esistono d due di diverse “filosofie” “fil fi ” di ttaratura t che h sii diff differenziano i d dall titipo di descrizione del sistema controllato: • Metodi ad anello aperto Si basano sull’approssimazione del sistema controllato con un sistema del p primo ordine con ritardo • Metodi ad anello chiuso Si basano sulla conoscenza dedotta per via sperimentale, del margine di ampiezza del sistema e della frequenza caratteristica f dove arg( arg( f)=-180 ) 180o Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 18 Tuning in anello aperto • Concetto base • il metodo si applica a processi industriali con risposta aperiodica (poli reali) molto diffusi • si approssima l'impianto con un modello del 1° ordine con ritardo • si entra in opportune tabelle costruite per garantire • la tipologia della risposta in retroazione (Ziegler-Nichols,…) • il soddisfacimento di opportuni indici integrali sull'errore: sull errore: ISE Luigi Biagiotti IAE Sistemi di Controllo ITAE PID -- 19 Tuning in anello aperto • Costruzione del modello • con ingresso a gradino unitario si registra la risposta • la si approssima con una f.d.t. del 1° ordine con ritardo, ricavando il guadagno statico dall’andamento asintotico Il ritardo T e la costante di tempo del polo dal calcolo della tangente nel punto di flesso della risposta sperimentale Punto di flesso T Luigi Biagiotti t Sistemi di Controllo PID -- 20 Tuning in anello aperto • Tabelle per il tuning in base alla risposta desiderata Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 21 Tuning in anello aperto • • Tabelle per il soddisfacimento di indici integrali: • IAE (Integral Absolute Error) • ITAE (Integral Time Absolute Error) Errore in retroazione a fronte di ingresso a gradino Basate sul modello dell’impianto Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 22 Tuning in anello chiuso • Metodo di Ziegler-Nichols • Attivando la sola azione proporzionale, si porta il sistema al limite della stabilità (oscillazioni permanenti) Plant • In q questo modo viene stimata la dinamica dell’impianto • Si determina il periodo T* delle oscillazioni ed il valore critico K* del guadagno per cui tali oscillazioni si verificano. • Attraverso questo esperimento si determina • Margine di ampiezza dell’impianto: • Pulsazione l dell’impianto d ll’ ( ): ) Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 23 Tuning in anello chiuso • A partire dei valori di k* e T* si determinano i parametri del controllore La procedura non si applica a sistemi che hanno Ma infinito Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 24 Metodi di taratura nel dominio della frequenza • Formulazione dei regolatori standard sotto forma di costanti di tempo Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 25 Regolatori PI Bode Diagram Magnitude (d dB) 60 40 20 0 Phase (deg g) -20 0 -45 -90 -2 10 -1 10 0 10 1 10 2 10 3 10 Frequency (rad/sec) • • Dai diagrammi di Bode si nota che complessivamente l’effetto l effetto utile del regolatore PI è quello di attenuare ad alta frequenza di una quantità che può essere scelta ad arbitrio modificando la pulsazione di intervento dello zero senza sfasare (sfasamento negativo trascurabile ad alta frequenza) Il PI sii comporta t come una rete t di ritardo it d Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 26 Regolatori PI: regole di taratura • La taratura nel dominio delle frequenze può essere eseguita scegliendo opportunamente la costante di guadagno e la posizione d ll zero all fifine di iimporre un certo dello t margine i di ffase e una certa t pulsazione di incrocio per il sistema esteso • Dati D ti d dell problema: bl • Sistema esteso Ge(s) • Pulsazione di attraversamento c* e margine di fase Mf* Algoritmo per la taratura del PI • Step1: Calcolare e (lettura diagramma di Bode) Step2: Calcolare l’anticipo di fase necessario per soddisfare la specifica su M*f Step3: Calcolare il valore di z che garantisce lo sfasamento Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 27 Regolatori PI: regole di taratura Step4: Valutare il valore di amplificazione introdotto dallo zero alla pulsazione c* Step5: Calcolare in modo che c* diventi la nuova pulsazione di incrocio • La calibrazione del PI posiziona uno zero a frequenza minore rispetto a quella di attraversamento, producendo possibili code di assestamento o sovraleongazioni maggiori rispetto a quelle preventivate Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 28 Regolatori PI: taratura in cancellazione • • • Anche la taratura del PI può essere svolta per cancellazione tra lo zero e un polo dell’impianto a frequenza inferiore rispetto a c* Rimane in questo modo un unico grado di libertà () utilizzabile per imporre arbitrariamente c* (caso a) oppure Mf* (caso b) Algoritmo Step1: p Fissare z in modo che lo zero del PI cancelli un p polo di G(s) () Step2a: Data c* e fissare Step2b: Identificare la frequenza * per cui Ge(s) presenta una fase p con Mf* ((cioè ) compatibile e fissare Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 29 Regolatori PID • • Rispetto ai PI presentano uno zero aggiuntivo (e un polo per la realizzabilità fisica). Possono essere visti come l’unione di un regolatore PI e di una rete anticipatrice PI Rete Anticipatrice • L’aggiunta della rete anticipatrice (e quindi dello zero legato all’azione derivativa) permette di migliorare il margine di fase (allargando la banda) • Per la taratura si procede dapprima considerando il solo PI e poi aggiungendo la rete anticipatrice Luigi Biagiotti Sistemi di Controllo PID -- 30 SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www dii unimore it/~lbiagiotti/SistemiControllo html http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/SistemiControllo.html REGOLATORI STANDARD PID FINE Ing. Luigi Biagiotti e mail: [email protected] e-mail: luigi biagiotti@unimore it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti