ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE AGRARIA E ALBERGHIERA
“G.RAINERI” – G.MARCORA”
Strada Agazzana, 35 – P I A C E N Z A
 0523 458929  0523 458938 @ [email protected]
codice fiscale 80004680338
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’
1
SOMMARIO
COS’E’ IL PIANO DI INCLUSIVITA’
RIFERIMENTI NORMATIVI
QUADRO DI SINTESI DELLA SITUAZIONE
QUADRO DELLE RISORSE UMANE
QUADRO DELLE RISORSE MATERIALI
PROGETTI
ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO INSERIMENTO STUDENTI STRANIERI
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO INSERIMENTO DIVERSAMENTE ABILI
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PROTOCOLLO INSERIMENTO DSA
Schema di Piano educativo personalizzato
ALUNNI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SALUTE
PROTOCOLLO INSERIMENTO OSPEDALIZZATI – STUDENTI CON GRAVI PATOLOGIE
2
COS’E’ IL PIANO PER L’INCLUSIVITA’
Lo scopo del Piano annuale per l’Inclusività è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione del
POF, di cui il PAI è parte integrante.
Il PAI non deve essere dunque inteso come un ulteriore adempimento burocratico, ma come uno strumento
che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la
trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi.
Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla
pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione.
Il PAI non deve essere visto come un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento
per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è in pratica il fondamento sul
quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, costituisce le
linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione.
Proprio perché l’elaborazione del PAI non deve risolversi in un processo compilativo, di natura meramente
burocratica anziché pedagogica, tali complessi e delicati passaggi richiedono un percorso partecipato e
condiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante, attraverso processi di riflessione e
approfondimento
Destinatari
L’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici
di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della
lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
COS’E’ IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Piano Didattico Personalizzato (PDP), ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo
un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i
criteri di valutazione degli apprendimenti
RIFERIMENTI NORMATIVI
PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI STUDIO legge 53/2003
DIVERSABILITA’ L.104/92
DSA legge 170/2010, DM 5669/2011 DIRETTIVA 27/12/2012, C.M.8 DEL 6/3/2013
3
QUADRO DI SINTESI DELLA SITUAZIONE
Gli alunni certificati in base alla Legge 104/1992- Alunni con segnalazioni di disturbi specifici di
apprendimento in base alla Legge 170/2010- Alunni in particolari condizioni di salute- Alunni che richiedono
somministrazione di farmaci
Tabella con numero di alunni suddiviso per classe/sezione e per plesso
INDIRIZZO/SEDE
ITAS PC
IPAS PC
IPAS CSG
IPAS
CORTEMAGGIOR
E
IPSAAR
CLASSE
1A
1B
1C
1D
2A
2B
2C
3A
3B
3C
4A
4B
5A
5B
5C
1AA
2AA
3AA
4AA
5AA
1°
2°
3°
4°
5°
1A
1B
2A
2B
3A
3B
4A
5A
1A
1B
1C
1D
1E
1F
1G
1H
1I
1L
1M
2A
2B
2C
2D
N
DISABIL
I
1
1
0
1
2
1U
N DSA
4
1
0
1
PART.
CONDIZIONI
SALUTE
ASSENZE/
RISCHIO
DISPERSIONE
2
2
1
3
2
2
1
2
1
1
N
STRANIER
I
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
2
3
4
3
2
2
1
1
3
5
7
3
2
3
1
2
2
1
1
9
2
3
1
2
3
3
2
0
2
2
1
1
1
2
2
2
1
0
1
3
2
2
1
0
4
1
4
1
3
3
4
6
3
5
0
1
3
4
9
8
6
6
6
4
6
5
7
1
4
2
8
8
3
1
1
3
1
1
3
1
1
1
4
2E
2F
2G
2H
3ACU
3BCU
3CCU
3DPAST
3ESA
3FSA
3GTUR
4ACU
4BCU
4CCU
4DPAST
4ESA
4FTUR
5AALB
5BALB
5CALB
5DALB
5E TUR
2
1
1+1U
1
2
2
1
1
1
2
2
1
2
0
1U
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1U
1
2
1
1
3
2
5
5
5
10
7
1
5
5
5
4
4
7
1
3
5
0
2
4
5
2
QUADRO DELLE RISORSE UMANE
ORGANICO DI SOSTEGNO (VEDASI ALLEGATO 1)
5
QUADRO DELLE RISORSE MATERIALI
PROGETTI IN CORSO E RELATIVO FINANZIAMENTO
PROGETTI
DISABILITA'
LE MANI ALL'OPERA
LE MANI IN PASTA
LA TERRA NELLE MANI
PROGETTI
ANTIDISPERSIONE
INTEGRAZIONE
STUDENTI STRANIERI
PERSONALIZZAZI
ONE
FORUM PER
L'INTEGRAZIONE
SICLARI
SICLARI
SICLARI
BARBIERI
TUTTI DISABILI
GRAVI
TUTTI DISABILI
GRAVI
TUTTI DISABILI
GRAVI
TUTTI GLI
STUDENTI
STRANIERI NEO
ARRIVATI IN
ITALIA
LABORATORIO PRODUZIONE MATERIALI
COLORATI DI RECUPERO
LABORATORIO PRODUZIONE PASTA FRESCA
LABORATORIO TRAPIANTO IN SERRA
CORSI DI I ALFABETIZZAZIONE+
ITALIANO PER LO STUDIO+
ASSISTENZA PER L'AQUISIZIONE III MEDIA
PREPARAZIONE GIORNATA
SULL'INTEGRAZIONE
FOGLIAZZA TUTTO L'ISTITUTO CON IL CONTRIBUTO DELL'AMM. PROVINCIALE
6
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA STUDENTI STRANIERI
Premessa
1.
2.
3.
4.
Finalità
Contenuti
La Commissione Accoglienza
Prima fase di accoglienza
 Domanda di iscrizione
 Colloqui con genitori e alunno
 Approfondimento della conoscenza
5. Inserimento degli alunni nelle classi
 Proposta di assegnazione alla classe
 Scelta della sezione
6. Indicazioni ai consigli di classe
 Prima accoglienza nella classe
 Compiti del Consiglio di Classe
 Strumenti e risorse
 Corsi di alfabetizzazione
Premessa
Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità corretta e
pianificata , con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di
quelli che si iscrivono d anno scolastico iniziato.
Tale documento può essere considerato un punto di partenza comune all’interno del percorso dei vari
Consigli di Classe.
Il protocollo è opera del lavoro della COMMISSIONE dell’Istituto ed è stato deliberato dal Collegio Docenti
dell’ 1 dicembre 2004 e successivamente rinnovato. A partire dall’a.s.2013/2014 è divenuto parte integrante
del piano di inclusività d’Istituto
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle
esigenze e delle risorse della scuola.
1. FINALITA’
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, il Collegio Docenti si propone di :
 definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri
 facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo
ambiente
 favorire un clima d’accoglienza nella scuola
 entrare in relazione con la famiglia immigrata
 promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale
2. CONTENUTI
Il Protocollo d’Accoglienza:
 prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza
 contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri
 traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di
coloro che partecipano a tale processo
 propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curricolari.
3.
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA
La Commissione Accoglienza per l’anno scolastico 2013/2014 è formata :
 dal Dirigente Scolastico
 dal Docente referente per gli alunni stranieri prof. Barbieri Alfreda
 dai docenti che operano nei corsi di alfabetizzazione e/o che hanno partecipato a corsi di
aggiornamento relativi alle tematiche dell’immigrazione: Prof.sse Barbieri Alfreda, Francesca Giovelli.
7
E’ aperta alla collaborazione di alunni, possibilmente della stessa nazionalità, che possano assistere il
nuovo compagno grazie alla conoscenza della lingua di origine e alla collaborazione eventuale di genitori e
di quanti si rendano disponibili a dare un contributo per l’accoglienza.
Ha il compito di seguire le varie fasi dell’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire
dal momento della richiesta di iscrizione alla scuola .
La Commissione Accoglienza, sempre in collaborazione con i Consigli di Classe, si occuperà in particolare
delle attività di alfabetizzazione destinate agli alunni stranieri.
4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA( per alunni di recente immigrazione)
COSA
a. Domanda di iscrizione
o dare prime
informazioni sulla
scuola
o richiedere la
documentazione
o fissare un
appuntamento col
membro della
commissione
accoglienza
b. Colloquio con genitori e
alunno
o raccolta di
informazioni sul
ragazzo e la
famiglia, storia
scolastica,
progetto
migratorio dei
genitori
o aiuto nella
compilazione
della domanda di
iscrizione e nella
scelta delle
opzioni offerte
dalla scuola
c. Approfondimento della
conoscenza
o rilevazione della
situazione di
partenza e finale
dell’alunno tramite
test di livello
o Presentazione
dell’organizzazion
e della scuola (
orari, attività,
locali ecc.) e
dell’ambiente
scolastico
CHI
Persona designata dalla
segreteria
QUANDO
MATERIALI
Al momento del primo
contatto con la scuola
Materiale tradotto in varie
lingue
Docente della
Commissione
Accoglienza( Alfreda
Barbieri) eventualmente
affiancato dal mediatore
linguistico)
-scheda rilevazione dati
Su appuntamento nei
-opuscolo informativo
giorni successivi al primo
sugli indirizzi della
contatto con la scuola
scuola.
Docente della
commissione e C.di
Classe (eventualmente
affiancato da mediatore
linguistico o da alunno
della scuola che conosce
la lingua)
Una o più giornate
nell’arco della prima
settimana dall’ingresso a
scuola (Commissione
Accoglienza )
Rilevazione finale del
C.di Classe
- questionario
- Materiale bilingue
-testi operativi
8
5. INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
 Proposta di assegnazione alla classe
La Commissione Accoglienza, tenuto conto delle disposizioni legislative1 e delle informazioni raccolte
tramite questionario e colloquio con i genitori e con l’alunno, valutate le sue abilità e competenze, propone
l’assegnazione alla classe 1°, 2°, 3° ecc. .
E’ opportuno sottolineare il fatto che l’inserimento in una classe di coetanei , che appare la scelta da
privilegiare, consente al neoarrivato:
-di instaurare rapporti più significativi “alla pari” con i nuovi compagni
-di evitare un pesante ritardo scolastico
di ridurre il rischio i dispersione scolastica

Scelta della sezione
La Commissione Accoglienza , sentito il parere di un docente della Formazione Classi, valuta poi tutte le
informazioni utili sulle classi della stessa fascia ( 1°, 2° 3° ecc.) in un’ottica che supera il criterio numerico e
che tiene conto anche di altri fattori utili ad individuare non solo in quale situazione l’allievo starà meglio, ma
anche quale sarà la classe che, per le sue caratteristiche, potrebbe trarre beneficio da questo inserimento.
Saranno presi in considerazione:
-presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese,
-criteri di rilevazione della complessità delle classi ( disagio, handicap, dispersione ecc.)
-ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con predominanza di alunni stranieri
specialmente se provenienti tutti dallo stesso paese.
6. INDICAZIONI AI CONSIGLI DI CLASSE
 Prima accoglienza nella classe
Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe , specialmente se
arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di collaborazione da parte dei compagni , in modo che si
sentano anch’essi coinvolti nell’accoglienza.
- L’insegnante coordinatore , preventivamente contattato da un membro della Commissione Accoglienza,
provvede ad informare del nuovo inserimento il Consiglio di Classe, che sarà tenuto ad elaborare un piano
di lavoro individualizzato al fine del raggiungimento dei minimi necessari all’ammissione alla classe
successiva.
- I ragazzi e gli insegnanti cercheranno di trovare forme di comunicazione e modi per facilitare
l’inserimento: importante è avere un atteggiamento di disponibilità che faccia sentire il nuovo alunno parte
delle classe.
 Compiti del Consiglio di Classe
-favorisce l’integrazione del nuovo alunno nella classe
-individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina, da usare appena
l’alunno acquisisca una minima conoscenza dell’italiano
-programma o prende informazioni sui percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che
potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili in orario scolastico ed extrascolastico e prevede
la possibilità di uscire dalla classe per interventi individualizzati di supporto in piccolo gruppo insieme ad
alunni di altre classi anche in orario curricolare.
-elabora un piano di lavoro individualizzato al fine del raggiungimento degli obiettivi minimi necessari
all’ammissione alla classe successiva.
-mantiene i contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle attività di alfabetizzazione.
1
NOTA 1 Normativa per l’inserimento degli alunni stranieri
L’inserimento scolastico dei ragazzi stranieri avviene sulla base della legge N.40 del 1998 sull’immigrazione straniera in Italia e sul
D.P.R. 394 Novembre 1999.
Tale normativa sancisce che :
-tutti i minori stranieri, sia regolari che non , hanno il diritto dovere dell’inserimento scolastico
-l’ iscrizione dei minori stranieri.............può essere richiesta in qualunque momento dell’anno scolastico
-i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio Docenti deliberi l’iscrizione ad una
classe diversa, tenendo conto di:
-ordinamento degli studi del paese di provenienza (con iscrizione alla classe immediatamente superiore o immediatamente inferi ore)
-competenza, abilità e livelli di preparazione dell’alunno
-corso di studi svolto
-titolo di studio posseduto
9
 Strumenti e risorse
A tutte le classi che hanno alunni stranieri saranno forniti , su richiesta, una sorta di pronto soccorso
plurilingue “Parole per accogliere” e vocabolari bilingue .
-l’ alunno della stessa nazionalità che ha assistito il compagno neoarrivato durante la prima fase di
accoglienza potrebbe essere coinvolto , soprattutto nei rimi tempi, con la funzione di tutor grazie alla quale
gli sarà riconosciuto un credito formativo.
 Corsi di alfabetizzazione
Vengono attivati corsi tenuti da insegnanti della scuola e possibilmente dello stesso Consiglio di Classe
cui parteciperanno alunni di varie classi.
Nella scelta dei docenti si terrà conto dei seguenti requisiti in ordine di priorità:
1. docenti interni che hanno conseguito titoli abilitanti per l’insegnamento dell’italiano L2 per gli
stranieri
2. docenti interni che hanno seguito corsi di formazione relativi a tali problematiche
3. docenti dei Consigli di Classe in cui sono inseriti gli alunni stranieri
4. docenti della scuola che si rendano disponibili
5. docenti esterni in possesso di titoli e/o competenze documentate
Da quest’anno viene attivato un corso di alfabetizzazione per alunni del primo livello; se le risorse
economiche lo consentiranno, saranno attivati anche corsi di consolidamento del 2° livello. In caso di
carenza di fondi si darà la precedenza al corso di alfabetizzazione.
- si formerà un archivio ( cartaceo e informatico) che raccoglierà testi semplificati di argomenti di varie
discipline , esercitazioni, schemi e sintesi , testi di lezioni tradotti in altre lingue ( inglese, francese,
spagnolo
-tale archivio si arricchirà di anno in anno dei contributi dei docenti che vorranno mettere a disposizione dei
colleghi il loro lavoro.
-Saranno disponibili alla consultazione e al prestito corsi di Italiano L”, testi di narrativa bilingue, vocabolari
illustrati dell’italiano, indirizzi di siti Internet utili all’apprendimento dell’italiano come L2
10
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L'inserimento degli alunni portatori di handicap nella scuola superiore è stato previsto inizialmente dalla
C.M.262 del 22/9/88 e in seguito confermato dalla legge 104 del 5/92 (legge quadro: assistenza integrazione
sociale e diritti delle persone handicappate, art. 12/16 istruzione scolastica) che garantisce il diritto
all'istruzione nelle scuole di ogni ordine e grado per i portatori di handicap. Il nostro istituto si è attivato per
far fronte alle nuove esigenze e vanta oggi una notevole esperienza nel settore.
L’ U.S.P.. di Piacenza dispone annualmente l'assegnazione di uno o più insegnanti di sostegno per ogni
classe dell'Istituto che accoglie alunni portatori di handicap.
La scuola, che dispone di un ascensore e di un servo-scala, ha due laboratori forniti delle seguenti
attrezzature:
- un computer con stampante e scanner
- software di didattica differenziata
- programmi speciali Erickson
- una macchina per scrivere elettrica
- materiale strutturato per didattica personalizzata
- lavagna.
Ai sensi della legge quadro è stata istituita la commissione di sostegno per situazioni di disagio e di
diversabilità con il compito di garantire l'integrazione scolastica intesa come sviluppo delle potenzialità della
persona diversamente abile nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
A tal fine si perseguono i seguenti obiettivi generali:
 mantenimento e rinforzo delle abilità acquisite
 sviluppo delle potenzialità presenti e dell'autonomia integrazione sociale
 definizione di possibili percorsi di pre-avviamento lavorativo.
La presenza di insegnanti di sostegno nelle classi che accolgono portatori di handicap, si è rivelata, nel
corso
degli
anni,
un
prezioso
supporto
metodologico
per
l'intero
gruppo-classe.
L'integrazione si persegue operando attraverso diverse fasi che prevedono metodologie e criteri adeguati ai
singoli casi.
Le fasi previste sono le seguenti:
 accoglienza: questa fase inizia non appena l'Istituto riceve la richiesta d'iscrizione di un alunno
portatore di handicap. Gli operatori prendono contatto con la scuola media di provenienza, in
particolare con gli insegnanti di sostegno e con i referenti dell'A.S.L. per valutare le modalità di
inserimento scolastico più adeguate al singolo caso. Nel periodo da settembre a novembre i
nuovi studenti vengono attentamente seguiti dagli operatori sia sul piano didattico che
relazionale per definire insieme agli insegnanti curricolari, a genitori ed educatori dell' A.S.L. il
Piano Educativo Personalizzato in base alle potenzialità individuate.
 attuazione del PEP: l’attuazione del PEP è seguita dalla verifica periodica del lavoro svolto e
dalla eventuale modifica della programmazione. Il lavoro didattico, effettuato con modalità
diverse in base alle singole esigenze, è tuttavia riconducibile ai seguenti momenti:
- attività svolte in classe e nei laboratori (con l'aiuto dell'insegnante di sostegno) adeguatamente
modificate in rapporto alle capacità dell'alunno
 lavori in piccoli gruppi.
 queste attività possono essere svolte sia all'interno della classe che nei laboratori, in base ai
progetti previsti dal Consiglio di Classe. Questa fase prevede l'attuazione di alcuni progetti
definiti nel P.O.F. resi possibili nell'ampia gamma di strutture di cui dispone l'Istituto: progetto di
attività di serra; progetto di osservazione diretta degli ambienti naturali; progetto di
alfabetizzazione informatica; progetto di sperimentazione didattico - metodologica di tecnologie
informatiche.
 Orientamento: i ragazzi che frequentano gli ultimi anni hanno la possibilità di partecipare a
stages lavorativi in aziende agricole con la loro classe. Gli insegnanti di sostegno collaborano
comunque con le A.S.L. per costruire percorsi didattici mirati all'inserimento lavorativo o ad
ulteriori corsi di avviamento professionale.
1.0
SCOPO
Scopo della presente Istruzione è emettere e utilizzare indicazioni e norme per le attività di gestione degli
alunni diversamente abili.
11
2.0


RIFERIMENTI
Legge 104/1992
D. LGS. 196/2003
3.0
RESPONSABILITÀ
RESPONSABILITÀ
Dirigente scolastico
Docente referente
Insegnante di sostegno
3.1



ATTIVITÀ
Responsabile del processo
Mantiene i contatti istituzionali
Coordina il progetto di integrazione nel CdC
Modalità operative
L'attività di programmazione per gli alunni diversamente abili si svolge a partire da un indirizzo generale
contenuto nel Piano dell'offerta formativa.
Essa si svolge in raccordo costante con l’ USP, le Commissioni territoriali dì riferimento, le famiglie degli
alunni interessati e i Comuni di loro residenza.
Questa attività è garantita dal Dirigente scolastico, che si avvale del docente referente cui conferisce le
opportune deleghe per i contatti istituzionali e il supporto della Segreteria Didattica dove necessario.
Il Dirigente scolastico resta responsabile ai sensi del DLGS 196/03 della conservazione riservata dei
documenti relativi ai singoli alunni.
Nel corso dell'attività si svolgono le seguenti operazioni tipiche:
1) contatti con la Scuola Media di provenienza per una prima acquisizione di dati e informazioni dell’alunno/a
e, eventualmente, per organizzare momenti di incontro e/o di stage dell’alunno/a.
2) riunione preliminare prima dell’avvio dell’anno scolastico (docenti dei Consigli di classe e DS) per
inserimento nuovi alunni iscritti e contatto o convocazione dei genitori
3) accoglienza
4) acquisizione della documentazione in ingresso per gli studenti neoiscritti dalle scuole del ciclo inferiore
a cura della Segreteria Didattica
5) osservazione iniziale dello studente
6) programmazione curriculare individualizzata
7) stesura del PEI e condivisione con la famiglia
8) stesura della scheda di valutazione periodica
9) progetto di orientamento scolastico condiviso con la famiglia
10) relazione finale sul grado di conseguimento degli obiettivi del PEI
Durante la presenza a scuola dell'alunno H sono funzionali le attività dei collaboratori scolastici e degli
assistenti educatori.
La presenza durante l'attività didattica degli assistenti educatori viene concordata con la famiglia, il Comune
di residenza (secondo la disponibilità oraria assegnata) e la scuola ha cura di sottolineare le abilità richieste
agli assistenti per l'ordinato svolgimento della didattica stessa; eventualmente gli assistenti educatori sono
indirizzati a momenti di aggiornamento presenti sul territorio.
Il docente referente, su indicazione dei Consigli di classe e degli insegnanti, da le indicazioni opportune al
personale collaboratore scolastico; discute con le famiglie e il servizio degli assistenti per eventuali
adeguamenti.
Nel corso dell'attività, separatamente per ciascun caso, si tengono a cura del docente referente gli opportuni
contatti con i soggetti sopra citati al fine di favorire anche la loro presenza alle riunioni collegiali e
raccoglierei loro pareri.
Il docente referente cura inoltre la trasmissione delle informazioni con particolare attenzione ai nuovi docenti.
Vengono riportati:
1) organigramma delle funzioni per la gestione degli alunni diversamente abili
2) scadenzario delle attività previste per l’integrazione dell’ alunno diversamente abile
3.2
Attribuzione funzioni
Organigramma e attribuzione funzioni per la gestione degli alunni diversamente abili
1. Dirigente scolastico
 È garante del progetto
 Convoca le riunioni che presiede, quando non delega il referente per l'handicap
12
 Fornisce tutte le informazioni utili alla realizzazione delle iniziative di integrazione
 Unitamente al referente progetto disabili provvede all'assegnazione dei docenti di sostegno
2. Gruppo H di Istituto (composto da rappresentanti dei docenti di sostegno/curriculari, dei genitori, degli
studenti ecc.)
 Favorisce il confronto fra le componenti sui temi dell'integrazione nell'Istituto e per l'assunzione di
decisioni comuni. Verifica l'efficacia del progetto d'Istituto. Formula proposte di miglioramento degli
aspetti organizzativi, didattici e di orientamento del Progetto di integrazione di Istituto.
 Recepisce le proposte e i suggerimenti dei genitori
 Promuove azioni di sensibilizzazione degli studenti e dei genitori
 Propone al Collegio docenti e al Consiglio di Istituto i criteri di accoglienza
 Collabora con Enti e Associazioni del territorio.
 Confronta i Modelli I.S. e li verifica in merito agli organici
 Individua le fasce di valutazione per gli alunni del percorso B
 Prevede le condizioni per una maggior integrazione e partecipazione dei docenti di sostegno nelle
Commissioni di Istituto
 Propone corsi di aggiornamento su tematiche di comune interesse
 Propone l’acquisizione di nuovi strumenti didattici specifici
3. Funzione strumentale
Collabora con il Dirigente, le Commissioni di Istituto, i Consigli di classe, gli insegnanti di sostegno e gli
assistenti educatori, i docenti e gli esperti dei laboratori, i genitori degli alunni disabili, i Servizi Socio-Sanitari
e i Servizi Sociali, la Formazione Professionale e le strutture del territorio degli alunni (per i tirocini formativi e
per il "tempo libero" dei ragazzi disabili), la Provincia e l'Ufficio Interventi Educativi per:
 l'organizzazione complessiva del servizio: risorse umane, procedure, continuità educativa, i progetti
dì orientamento le relazioni: per il successo scolastico e per il benessere degli studenti, per la
soddisfazione delle famiglie, degli insegnanti, degli operatori
 promuovere e suggerire la personalizzazione degli interventi: dall'analisi dei bisogni formativi e delle
aspettative, alle indicazioni meno standardizzate degli interventi per l'organizzazione della didattica e
delle azioni specifiche di orientamento
 gestire le procedure e la documentazione, sulla base della normativa specifica per l'handicap
 contribuire al potenziamento dell'offerta formativa della scuola per i disabili
 costruire la "rete" per l'accoglienza e per i progetti di orientamento da sottoporre ai Consigli di
classe.
Attività:
 Mantiene i rapporti con la Dirigenza
 Collabora con la commissione Formazione classi per l'assegnazione degli alunni alle classi e per
segnalare i casi di disagio pervenuti
 Collabora con le famiglie e i docenti della S.M.I. per l'orientamento e il riorientamento degli alunni
della Scuola media
 Coordina il passaggio delle informazioni ai Consigli di classe su modulistica approntata. Costruisce
le condizioni per le visite, i pre - inserimenti e accoglienza dei nuovi alunni delle classi seconda e
terza, utilizzando la modulistica approntata.
 Organizza gli incontri per gli insegnanti con le Agenzie del territorio (A.S.L, C.F.P., Comuni,
Provincia) e con i genitori
 Progetta e predispone i tirocini con gli insegnanti di sostegno e i responsabili delle strutture che
accolgono gli alunni
 Coordina gli incontri con gli insegnanti di sostegno e con i genitori degli alunni, per l'accordo sugli
obiettivi e sulle iniziative educative e didattiche
 Promuove ipotesi di orientamento scolastico - lavorativo degli alunni, in collaborazione con i Consigli
di classe, la famiglia e le strutture del territorio
 Individua e organizza le risorse per le attività di orientamento scolastico - lavorativo
 Partecipa ai Consigli di classe in caso di necessità, per assumere informazioni e per collaborare ai
progetti di orientamento
 Promuove e suggerisce le procedure di organizzazione e di documentazione dei progetti
 Coordina per il Dirigente scolastico il Gruppo di lavoro per l'handicap della scuola
 Accoglie i docenti dì sostegno dì nuova nomina, fornisce loro informazioni e documentazione, li
accompagna in itinere.
13
4. Area handicap (ne fanno parte tutti gli insegnanti di sostegno e gli assistenti Educatori, quando convocati)
 Valuta le proposte del Gruppo H e collabora alla realizzazione
 Discute i progetti (laboratori, tirocini, lezioni esterne, viaggi di istruzione, interventi pomeridiani degli
insegnanti di sostegno e degli assistenti educatori...), per assumere decisioni comuni di intervento
 Predispone le iniziative per le singole situazioni di integrazione, da proporre ai Consigli di classe
 Elabora i modelli I. S., esclusi quelli degli alunni in entrata
 Concorda modulistica, procedure e tempi per: Fascicolo personale, PEI, PDF, valutazioni intermedie
e finali
5. Docenti del Consiglio di classe

Assumono informazioni e prendono visione della documentazione relativa al caso, collaborando con il
Referente H, con la famiglia e con i docenti di sostegno dell'anno precedente per la continuità educativa
 Definiscono i criteri dell'osservazione iniziale e la attivano (la stesura o la revisione del Profilo Dinamico
Funzionale a cura dei docenti di sostegno)
 Costruiscono, gestiscono, valutano e approvano il PEI.
In specifico:
Entro il 30 novembre definiscono, con l'accordo dei genitori, i Progetti Educativi Individualizzati e i progetti di
orientamento scolastico - lavorativo, avvalendosi delle risorse organizzate dal Referente H e concordando
con la famiglia obiettivi, materie e contenuti (anche ridotti, semplificati o differenziati da quelli della classe),
spazi, tempi, strumentazioni e materiali, metodologie alternative di intervento, lavoratori e attività specifiche
di orientamento (tirocini).
Programmano interventi educativi per l'integrazione e per il miglioramento del clima relazionale nella classe,
avvalendosi anche dei progetti per il potenziamento dell'offerta formativa della scuola.
Valutano il raggiungimento degli obiettivi, le procedure adottate, i successi ottenuti, il benessere dell'alunno
e il grado di integrazione nella classe, le attività di orientamento, programmano le eventuali modifiche al
progetto e forniscono tutti i dati utili alla stesura della valutazione intermedia a cura dell’insegnante di
sostegno. Valutano e sostengono le relazioni e le iniziative dì solidarietà della classe.
Al termine dell'anno scolastico valutano le competenze raggiunte dall'alunno disabile e decidono
l'ammissione alla classe successiva o valutano il raggiungimento degli obiettivi definiti nel PEI per gli alunni
che seguono un progetto di orientamento e i crediti scolastici degli alunni che passano ad altre strutture
scolastiche o lavorative (la stesura della certificazione a cura degli insegnanti di sostegno).
6. Insegnanti di sostegno
Sono insegnanti per tutti gli alunni della classe, hanno la contitolarità e sono i coordinatori del progetto di
integrazione nel Consiglio di classe
 rilevano i dati del singolo alunno per concordare il progetto educativo e didattico con i docenti dei
Consigli di classe
 collaborano con i docenti di classe per il recupero, per l'adozione di metodologie di insegnamento
che favoriscano l'apprendimento e le relazioni di classe e l'individuazione di materiale didattico
 curano la stesura dei Progetti Educativi Individualizzati (cfr. anche compiti tutor al pt. 7),
collaborando con il Consiglio di classe e adattando i percorsi curricolari concordati alle reali esigenze
culturali e alle competenze degli alunni
 realizzano con il Referente H le attività specifiche di orientamento per gli studenti disabili,anche in
strutture esterne alla scuola (stages, tirocini formativi)
 costruiscono le condizioni per elaborare la programmazione di ogni singola materia, sia curriculare,
sia differenziata.
7. Insegnante di sostegno Tutor dell'alunno disabile
Collabora con il Referente per l'handicap, con i docenti, con i genitori e con gli operatori esterni per
l'organizzazione e per la realizzazione del PEI. In particolare:
 Provvede alla compilazione del fascicolo personale dell'alunno e a informatizzarlo, in collaborazione
con gli insegnanti di sostegno e con gli assistenti
 Costruisce e conserva nel fascicolo una scheda riassuntiva degli incontri tra i docenti che seguono
l'alunno, gli assistenti educatori, la famiglia e le altre agenzie del territorio, provvedendo anche alla
circolazione delle suddette informazioni
14
 È aggiornato rispetto alla progettazione didattico-educatìva della classe in ordine alle visite
d'istruzione, alle uscite, alle manifestazioni culturali, alle modifiche orarie, e comunica
tempestivamente alla famiglia ogni iniziativa e variazione oraria predisposta dalla Dirigenza
scolastica
 Informa i Referenti sull'andamento didattico-educativo dell'alunno
 Partecipa alle varie fasi informative e conoscitive dell'alunno con i vari attori del Progetto
d'orientamento
 Convoca i docenti di sostegno che lavorano sul caso, l'assistente educatore, l'istruttore della
Provincia per incontri di programmazione e di valutazione
 È referente per i docenti che svolgono attività di laboratorio: suo compito raccogliere la
programmazione e le schede valutative dell’esperienza
 Alla presenza di tutto il personale di sostegno concorda con la famiglia il PEI, la informa
sull’andamento educativo e didattico, ne acquisisce l’approvazione, consegna una copia, illustra la
scheda di valutazione quadrimestrale e la relazione finale.
8. Assistenti educatori
Collaborano alla realizzazione dei progetti di integrazione e sono assegnati dai Comuni per necessità di
assistenza (nei casi di insufficiente autonomia) e per gli interventi didattici programmati dal Consiglio di
classe in orario scolastico ed extrascolastico.
Partecipano ai Consigli di classe ove richiesto, ad esclusione degli scrutini. Vengono convocati dagli
insegnanti di sostegno in tutte le fasi di progettazione e valutazione sul caso.
9. Collaboratori scolastici
Collaborano con i docenti e con le famiglie per l’assistenza di base degli alunni, come previsto dalla
normativa. Il personale incaricato di funzione aggiuntiva svolge compiti stabiliti da specifici accordi
contrattuali.
3.3
Scadenziario delle attività di integrazione alunni disabili
SCADENZARIO RELATIVO ALLE ATTIVITÀ DI INTEGRAZIONE PREVISTE PER GLI ALUNNI DISABILI
SETTEMBRE/OTTOBRE
1. Incontro con i Coordinatori di classe dove è previsto l’inserimento dell’ alunno diversamente abile
per la presentazione del caso e fornire il materiale raccolto che dovranno essere socializzati a tutti i
componenti del C.d.C.
2. Riunione preliminare (prima dell’avvio dell’anno scolastico) per analisi delle situazioni di ogni new
entry e per la predisposizione dell’accoglienza
3. Presentazione degli alunni disabili (new entry) alle rispettive classi allo scopo di costruire un clima
improntato al rispetto e alla collaborazione
4. Accompagnamento ai docenti non specializzati di nuova nomina
5. Incontro di area sostegno per:
 assegnazione dei casi agli insegnanti di sostegno
 individuazione dei tutor
 organizzazione dell’accoglienza degli alunni
6. Colloquio tra i docenti di sostegno con i genitori degli alunni diversamente abili
7. Incontro tra assistenti educatori, eventualmente presenti, il referente del progetto H e i docenti di
sostegno coinvolti allo scopo di programmare e coordinare gli interventi
8. Approvazione, nei C.d.C. interessati, di tirocini o di progetti di rete presenti sul territorio
9. Stesura e presentazione al C.d.D. del Progetto Disabili d’Istituto.
NOVEMBRE
1.
2.
3.
4.
Incontro di area
Stesura PEI (entro metà del mese) per gli alunni delle classi intermedie e finali
Costruzione o aggiornamento del fascicolo personale informatizzato
Convocazione genitori degli alunni disabili per:
 Aspetti informativi della scuola:orientamento
 presentazione per la condivisione del PEI (alunni new entry)
 elezione rappresentante dei genitori per la Commissione H
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5. Incontro tra i rappresentanti della Commissione H e le S.M.I e le famiglie degli alunni disabili, inseriti
nelle classi terze, per le iscrizioni al futuro anno scolastico
6. Individuazione dei docenti responsabili di laboratori e commissioni
7. Firma per accettazione del PEI (entro 30 novembre)
GENNAIO
1. Riunione d’area per stabilire le modalità di preparazione allo scrutinio di quadrimestre
FEBBRAIO
1. Incontro con genitori per valutare i risultati quadrimestrali
2. Eventuale revisione del PEI
3. Definizione delle specifiche modalità di effettuazione del viaggio di istruzione. Ogni tutor è
responsabile della visita del proprio alunno nei termini organizzativi
MARZO/APRILE
1. Convocazione Commissione H per valutare il lavoro svolto e indicare eventuali modifiche o aggiunte
2. Si formalizza in C.d.C. il progetto di orientamento per gli anni successivi ed eventuali modifiche del
PEI
3. Si concordano con le S.M.I. le modalità di trasmissione del materiale riguardanti gli alunni in
ingresso nel nuovo anno scolastico
MAGGIO
1. Riunione d’area per stilare i criteri di valutazione finale, la certificazione di crediti e obbligo scolastico
2. I referenti predispongono le eventuali richieste ai Comuni per i progetti relativi agli assistenti
educatori e comunicano all’ASL e alla Provincia le eventuali richieste.
GIUGNO
1. Incontro tra DS, Referente agli alunni diversamente abili e docenti di sostegno per la
programmazione per l’anno scolastico successivo
2. I docenti di sostegno incontrano le famiglie per la valutazione finale
3. Acquisizione documenti dalle S.M.I.
4. Segnalazione al responsabile formazione classi prime degli alunni diversamente abili per un
adeguato inserimento nel gruppo classe.
4.0
ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE
I documenti allegati o richiamati dalla presente Istruzione sono archiviati e conservati con le seguenti
modalità:
Documento
Scheda osservazione del percorso formativo - H
Piano di lavoro disciplinare individualizzato - H
Scheda di valutazione periodica- H
Archiviazione
SEGR. DIDAT
SEGR. DIDAT
SEGR. DIDAT
Conservazione
6 anni
6 anni
6 anni
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STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (NOTA 10.05.07
PROT. 4674 D.M 40/2009)
I percorsi di accoglienza di questo tipo di alunni vengono avviati su istanza della famiglia debitamente
documentata presentata all’attenzione del Dirigente. La famiglia deve produrre diagnosi redatta da
specialista pubblico AUSL che viene trasmessa a segreteria didattica per inclusione in busta chiusa nel
fascicolo personale previo esame da parte del Coordinatore di classe della documentazione. Il coordinatore
informa il Consiglio di classe ed insieme stende il Piano Didattico Personalizzato
(in caso di dubbi o incertezze rivolgersi ai referenti che dovrebbero essere coinvolti nelle stesura per
garantire la rispondenza alle esigenze di apprendimento del ragazzo secondo quanto stabilito dalla
normativa)
Il coordinatore sottopone il P.D.P. ai genitori per la sottoscrizione
- Il Consiglio di classe coinvolge lo studente per raccogliere informazioni utili, monitorare gli interventi
e rendere lo studente consapevole delle modalità di fruizione di strumenti compensativi e
dispensativi e delle modalità di studio e di lavoro più proficue al caso.
- Il coordinatore consegna il PDP compilato in tutte le sue parti e debitamente firmato da tutte le
componenti in segreteria didattica per la conservazione nel fascicolo personale dell’alunno
- Il coordinatore invita altresì i genitori ad avvalersi delle risorse disponibili sul territorio (Centro di
dislessia di S. Nicolò e centro di Cadeo per i sussidi didattici di tipo elettronico secondo la diagnosi
Il modello di Piano Didattico personalizzato è allegato
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ALUNNI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SALUTE
SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE
di alunni ospedalizzati e seguiti in collaborazione con la sezione ospedaliera;
alunni dimessi dopo ricovero ospedaliero e seguiti in istruzione
I percorsi di accoglienza di questo tipo di alunni vengono avviati su istanza della famiglia debitamente
documentata presentata all’attenzione del Dirigente. Viene fissato appuntamento con il Coordinatore di
classe per discutere la situazione e definire:
- tempi di assenza previsti,
- tipologia di patologia ed impedimenti derivanti
- definizione da parte del Consiglio di classe del Piano personalizzato di intervento comprendente: finalità,
moduli di apprendimento previsti, strumenti da utilizzare, modalità di verifica ed eventuali variazioni nei
calendari, criteri di valutazione.
ALUNNI CON FABBISOGNO DI SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO
Indicazione del numero di alunni che richiedono la somministrazione dei farmaci in orario scolastico, classi e
plessi di appartenenza, persone incaricate della somministrazione, formazione specifica per la
somministrazione, incontri con la Pediatria di Comunità per monitorare l’andamento della situazione.
I percorsi di accoglienza di questo tipo di alunni vengono avviati su istanza della famiglia debitamente
documentata presentata all’attenzione del Dirigente. Viene fissato appuntamento con il Coordinatore di
classe per discutere la situazione e definire:
tipologia di patologia e problemi derivanti
definizione da parte del Consiglio di classe del Piano personalizzato di intervento comprendente:
presa d’atto della documentazione medica, cautele comportamentali necessarie, conoscenza delle persone
incaricate della somministrazione, incontri con la Pediatria di Comunità per monitorare l’andamento della
situazione, eventuali necessità di variazioni della programmazione.
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TIPOLOGIE DEI PERCORSI DI INSEGNAMENTO PERSONALIZZATO AI
SENSI DELLA LEGGE 53/2003
1. Quadro degli interventi a favore degli alunni che necessitano di interventi di potenziamento per
aspetti cognitivi limite non collegati a deficit certificati
2. Quadro degli interventi a favore degli alunni che necessitano di arricchimento delle esperienze
scolastiche ed extrascolastiche in quanto viventi in contesti sociali culturalmente deprivati e poveri di
sollecitazioni
3. Quadro degli interventi a favore degli alunni nomadi, migranti, caminanti,
4. Quadro degli interventi focalizzati alla gestione dei comportamenti dirompenti, auto ed etero
aggressivi, destabilizzanti il contesto scolastico, limitanti le relazioni sociali e l’apprendimento
manifestati da alunni non certificati
5. Quadro degli interventi a sostegno di alunni con problemi di autostima, scarsamente motivati,
solitari, poco partecipativi nei contesti di vita dei coetanei a scuola sia fuori dalla scuola
6. Quadro degli interventi a favore di alunni che necessitano di contesti di apprendimento strutturati con
accesso a diversi stili comunicativi e diverse modalità di concretizzazione delle esperienze
7. Quadro degli intervento a sostegno di altre specifiche condizioni individuate negli alunni della scuola
In tutti questi casi I percorsi di accoglienza di questo tipo di alunni vengono avviati su istanza della famiglia o
di chi ne fa le veci debitamente documentata presentata all’attenzione del Dirigente. Viene fissato
appuntamento con il Coordinatore di classe per discutere la situazione e definire:
- Tipologia di problemi e conseguenze sull’attività didattica
- definizione da parte del Consiglio di classe del Piano personalizzato di intervento comprendente: finalità,
moduli di apprendimento previsti, strumenti da utilizzare, modalità di verifica ed eventuali variazioni nei
tempi, criteri di valutazione
- analisi della necessità di attivazione di sportelli di consulenza sui problemi di apprendimento secondo
progetti attivati dalla scuola
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