Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico per la Lombardia Liceo Statale “Carlo Porta” Erba LICEO LINGUISTICO – LICEO DELLE SCIENZE UMANE – LICEO DELLE SCIENZE UMANE opzione ECONOMICO SOCIALE LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V SEZIONE A A.S. 2013/14 1. PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO Il territorio Il Liceo Statale “C. Porta” raccoglie un bacino di utenza piuttosto ampio, che ha come asse centrale la linea delle Ferrovie Nord Milano da Asso a Mariano Comense e comprende anche altri comuni limitrofi all’Erbese, spingendosi fino a Lecco. Tale bacino di riferimento dell’Istituto rappresenta, al tempo stesso, la sua ricchezza e la sua sfida formativa per la molteplicità delle esperienze umane e culturali che vi afferiscono: un territorio che negli ultimi anni, a causa di profonde trasformazioni nella struttura economica e sociale, ha perso il suo carattere di alta industrializzazione a vantaggio della proliferazione di imprese medio-piccole, anche altamente qualificate, in diversi settori produttivi, non ultimo quello in forte espansione del terziario e dei servizi alla persona; un mercato del lavoro che richiede un sempre più elevato grado di flessibilità; una significativa diversificazione sociale e culturale degli abitanti, accentuata da un considerevole flusso di immigrazione, costituiscono i principali riferimenti per l’elaborazione della proposta formativa dell’Istituto. Il Piano dell'Offerta Formativa è pertanto rivolto alla formazione di persone che, immediatamente dopo la fine degli studi liceali o al termine di quelli universitari che ne costituiscono il naturale sbocco, siano dotate della flessibilità necessaria a interloquire con la complessità del contesto socio-ambientale e perciò sappiano interpretare, produrre e gestire con competenza sempre nuove occasioni di comunicazione sociale. In questa prospettiva, l’Istituto si impegna a promuovere e ad accogliere forme di collaborazione (anche in un’ottica transnazionale) con Enti, Istituzioni, Università, Associazioni e altre Scuole per arricchire ulteriormente la propria proposta culturale e per meglio concretizzare, attraverso la costituzione di convenzioni, intese e accordi di rete, il diritto al successo formativo dei propri studenti. La scuola Il Liceo Statale “C. Porta” si presenta perciò, nel suo complesso, come un liceo delle comunicazioni sociali che ha come tratto distintivo comune dei diversi percorsi - sia nella sua articolazione dei tre indirizzi delle Scienze sociali, del Socio psico pedagogico e del Linguistico, che in quella prevista dal nuovo regolamento di revisione dell'assetto ordinamentale dei Licei (D.P.R. 15.03.2010, n. 89), a partire dall’anno scolastico 2010/2011, nei nuovi percorsi del Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane opzione economico-sociale e Liceo Linguistico - la finalità di contribuire a far maturare negli studenti la capacità di promuovere esperienze formative e professionali legate ai diversi comparti e momenti della comunicazione sociale, sia nel settore pubblico che in quello privato. Indirizzo delle Scienze Sociali Il Liceo delle Scienze Sociali risponde all’esigenza di sviluppare competenze e abilità da approfondire in corsi universitari, in ambito socio-assistenziale. Il piano di studi introduce elementi innovativi quali: il riconoscimento della liceità di un corso fondato su discipline che, valorizzando le caratteristiche specifiche del metodo critico proprio della formazione liceale, le applica ad ambiti culturali diversi e nuovi; l’organizzazione modulare del quadro orario e l’utilizzo di alcune ore di compresenza, per garantire l’attuazione di progetti e modalità di integrazione tra discipline. Materie e ore settimanali per anno di corso Classi Educazione motoria Religione Lingua italiana Lingua straniera I Lingua straniera II Storia Matematica e informatica Scienze della terra Scienze sperimentali Diritto ed economia Arte e/o musica e multimedialità Scienze sociali Filosofia Totale ore settimanali I 2 1 4 3 2 3* 4 3 2* 3*° 5 II 2 1 4 3 2 3* 4 3 2* 3*° 5 30 30 III 2 1 4 2 3 3* 3 2 2* 1° 6* 3* 30 IV 2 1 4 2 3 3* 3 2 2* 1° 6* 3* 30 V 2 1 4 2 3 3* 3 2 2* 1° 6* 3* 30 2 2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 2.1 COMPOSIZIONE: La classe 5 A è formata da 27 alunni, 24 ragazze e 3 ragazzi, provenienti dalla classe dell’anno scorso, a eccezione di due alunni della classe 5 A e di una alunna proveniente dalla classe 5B, non ammessi a sostenere l’esame di stato. Nonostante i cambiamenti dal quarto al quinto anno nella composizione della quale siano stati minimi, è importante ricordare che il gruppo classe ha conosciuto parecchie modifiche negli anni, a partire dal secondo anno, quando gruppi provenienti da diverse classi sono stati aggregati a formare la classe seconda, e soprattutto in terza, quando si è aggiunto un gruppo cospicuo di alunni ripetenti che ha portato alla formazione di una classe molto numerosa e bisognosa nel complesso di frequenti interventi di recupero. Inoltre è da aggiungere che un gruppo significativo di alunni si è dovuto confrontare negli anni con problematiche personali complesse che ne hanno influenzato il rendimento. Il consiglio di classe è solo in parte rappresentato dai docenti che hanno accompagnato gli studenti nel triennio. Sono infatti nuovi i docenti di francese, filosofia, scienze motorie diritto e scienze sociali. 2.2 DINAMICHE: La socializzazione all’interno della classe è stata adeguata anche se singole situazioni di criticità e disagio hanno talvolta creato momenti di tensione. Parimenti alcuni alunni non hanno sempre dimostrato rispetto della regole della vita scolastica, assentandosi nei giorni stabiliti per le verifiche scritte e orali e dimostrando poca attenzione alle scadenze, agli impegni scolastici e per il lavoro di insegnanti e compagni. Tuttavia nel complesso la classe ha dimostrato di riconoscere la necessità di raggiungere gli obiettivi prefissati dal consiglio di classe e ha partecipato in modo corretto e adeguato alle settimane di stage svoltesi nel triennio, dimostrando disponibilità ad accostarsi alla realtà sociale, come dimostrane le relazioni inviate dai referenti delle singole strutture. 3. PROGRAMMAZIONE 3.1 OBIETTIVI TRASVERSALI CONSEGUITI: Di seguito si elencano gli obiettivi proposti dal consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico: 3.1.1 EDUCATIVI: 1. Partecipare in modo costruttivo alla vita di classe, come luogo di confronto, di arricchimento personale e formazione culturale. 2. Maturare una consapevole e responsabile organizzazione del lavoro scolastico. 3. Sviluppare una progettualità circa il futuro che tenga conto dei propri ideali, delle proprie potenzialità e naturali predisposizioni, nonché dei propri limiti, anche in funzione di una consapevole scelta post-diploma 4. Promuovere la motivazione e la consapevolezza in relazione alla specificità del corso 5. Consolidare la disponibilità ad accostarsi alla realtà sociale nella sua complessità 3.1.2 COGNITIVI: 1. Potenziare ulteriormente l'acquisizione di un efficace metodo di studio 2. Potenziare la capacità di comprensione di testi diversi (letterari, manuali, riviste e giornali anche in lingua straniera) e di organizzazione dei dati selezionati per potere giungere ad analizzare criticamente il reale e il proprio vissuto 3. Stimolare la pianificazione dell’esposizione orale e la strutturazione organica di testi scritti, siano essi espositivi, argomentativi o di sintesi. 4. Potenziare la capacità di analisi, la rielaborazione, la sintesi significativa e la valutazione critica di tematiche, nozioni e concetti sia in ambito disciplinare che interdisciplinare, favorendo l’apporto critico personale. 5. Potenziare l’uso di linguaggi specifici 6. Migliorare l’organizzazione del lavoro autonomo, anche in vista della stesura degli approfondimenti di fine anno Gli obiettivi educativi e cognitivi trasversali sopra indicati appaiono raggiunti parzialmente e a livelli diversificati. In particolare, per quanto riguarda gli obiettivi educativi della partecipazione costruttiva e dell’organizzazione del lavoro scolastico occorre sottolineare che non sono stati raggiunti da un gruppo significativo di studenti, mentre la motivazione e la consapevolezza degli obiettivi specifici delle materie di indirizzo appaiono nel complesso più solide. Sul versante degli obiettivi cognitivi è da rilevare che i lavori svolti durante l’anno sono stati d’aiuto nel potenziamento delle capacità critiche ed espressive solo per alcuni degli studenti, mentre una parte fatica ancora a usare i linguaggi specifici delle discipline e ad organizzarsi autonomamente in modo proficuo. 3 Buona parte della classe inoltre dimostra difficoltà nella memorizzazione dei contenuti di alcune materie e nell’argomentazione. Alla luce delle precedenti considerazioni e in base ai risultati conseguiti, il quadro valutativo della classe risulta così articolato: - un piccolo gruppo di alunni si attesta su risultati buoni e più che buoni grazie anche alla maturità e all’impegno dimostrati costantemente; - un gruppo più numeroso si attesta complessivamente su livelli sufficienti, valutazione che risulta per alcuni da un percorso di apprendimento non sempre agevole, per altri da un impegno poco costante che non ha permesso loro di sfruttare appieno le loro potenzialità; - un ultimo gruppo di alunni evidenzia per alcune discipline un parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi previsti a causa di difficoltà nella concettualizzazione e/o a impegno non adeguato. 3.2. METODOLOGIE: lezione frontale lezione dialogata dibattito in classe esercitazioni/approfondimenti individuali in classe esercitazioni/approfondimenti in gruppi relazioni su ricerche individuali o collettive insegnamento per problemi 3.3.STRUMENTI: LIM audiovisivi fotocopie computer sistemi multimediali 3.4 STRUMENTI DI VERIFICA: Le verifiche sono state effettuate, nel rispetto della specificità di ciascuna disciplina, attraverso i seguenti strumenti: - prove scritte: analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico, tema di ordine generale, relazioni, risposte a quesiti, comprensione di testi. - interrogazioni orali; - prove pratiche; - test precalibrati, essenzialmente tipo B – C; - simulazione prove esame di stato. In corso d’anno sono state effettuate verifiche sul modello delle tipologie previste per le prove scritte dell’Esame di Stato: prima prova: 8 aprile 2014 seconda prova: 3 aprile 2014. terza prova: 2 dicembre 2013 e 14 aprile 2014 Le simulazioni della terza prova sono state proposte con la seguente articolazione: cinque discipline con due quesiti per disciplina, max. 10 righe, tre ore di tempo (cfr. allegati). 3.5.CRITERI DI VALUTAZIONE: Il Consiglio di classe, tenuto conto dei parametri tassonomici comuni per il triennio, declinati in conoscenze, abilità/ competenze, ha fatto propri i criteri di valutazione inseriti nelle griglie di correzione articolate nei dipartimenti disciplinari. Per le griglie di misurazione delle diverse tipologie di prove e di valutazione del comportamento si rimanda all’OPUSCOLO VALUTAZIONE deliberato dal Collegio dei Docenti deliberato dal Collegio dei Docenti del 22 novembre 2012, presente nel P.O.F. e pubblicato nel sito www.liceoportaerba.it. Le prove sono state valutate sulla base delle conoscenze e abilità/ competenze acquisite. La qualità delle operazioni di analisi, di elaborazione e l’uso rigoroso dei codici sono stati riferimenti per l’attribuzione dei livelli più alti (10, 9, 8), mentre il livello di sufficienza è stato attribuito in relazione al possesso delle conoscenze fondamentali, accompagnate da essenziali capacità di analisi e sintesi. Le carenze soprattutto nelle conoscenze e nelle operazioni di applicazione e analisi hanno determinato i livelli di insufficienza. La valutazione dell’apprendimento raggiunto ha tenuto comunque conto, oltre al grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, anche del livello iniziale dell’alunno, nonché dell’impegno e dell’interesse nei confronti delle discipline. 3.6 PROGETTI, ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI, APPROFONDIMENTI, CORSI DI RECUPERO: Durante l’ultimo anno la classe ha aderito ai seguenti progetti: Adesione ai Progetti: 1. Disagio psichico 2. Un mondo dentro 3. Mafia – mafie e legalità 4 4. Orrori del Novecento Come attività di approfondimento è stato programmato un incontro pomeridiano il 29 maggio con le docenti di inglese, scienze e storia sul lavoro di approfondimento individuale richiesto all’Esame di Stato. Nella settimana dal 7 al 12 gennaio si sono attivati corsi di recupero in orario curricolare, con attività di verifica dal 14 al 19 gennaio, in ottemperanza al DM 80/2007 e OM 92/2007 relativi agli interventi di recupero. Attività di recupero in itinere sono state approvate durante le sedute periodiche del CdC a sostegno di situazioni di fragilità o per colmare lacune. 3.7. ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE NEL CORSO DEL TRIENNIO Nell’arco del triennio si sono svolte le seguenti gite di istruzione: classe terza - visita ad Arquà Petrarca e alla Cappella degli Scrovegni a Padova classe quarta - visita alla Pinacoteca di Brera a Milano - spettacolo “Il ventaglio” sull’opera omonima di Goldoni classe quinta - viaggio a Parigi dal 25 al 29 marzo 2014 - spettacolo “Nella pancia della balena” sul dramma delle foibe e la questione del confine orientale In terza gli alunni hanno partecipato ai seguenti progetti: 1. Peer education 2. Giovani e volontariato 3. Laboratorio lettura espressiva 4. DELF 5. Lezione spettacolo su Dante “Vergine madre” 6. Stappiamo, ricicliamo, regaliamo In quarta: 1. La sana alimentazione 2. Peer Education 3. FCE the Cambridge First Certificate in English 4. Cineforum in lingua francese 5. Muoviamoci insieme 6. Educazione ai diritti 7. I giovani e il volontariato 8. Andata e ritorno: giovani filosofi 9. A scuola con la protezione civile Di seguito si riportano i moduli interdisciplinari svolti nelle ore di copresenza durante l’ultimo anno. Copresenza scienze sociali/filosofia 1. il lavoro Copresenza storia/diritto 1. la costituzione 2. il contratto sociale 3. indicazioni per la stesura e la redazione dell’approfondimento individuale per l’esame di stato Nel triennio i ragazzi hanno partecipato ad attività di stage della durata di una settimana in orario curriculare. Nel terzo anno sono stati inseriti nelle scuole dell’infanzia del comune di Erba e altri comuni limitrofi; nella classe quarta in scuole primarie e secondarie di primo grado, oltre che in strutture comunali, cooperative di solidarietà e case di riposo; nella classe quinta in centri e comunità psichiatriche, terapeutiche e riabilitative. In quarta e in quinta gli alunni hanno visitato il salone dell’orientamento scolastico YOUNG a Erba e in quarta sono state organizzate attività di orientamento presso la scuola stessa. In quinta si sono recati in autonomia a visitare le università in occasione degli open day. 5 4. Al - ALLEGATI presente documento vengono allegati: le relazioni finali dei singoli docenti contenenti il programma effettivamente svolto sottoscritto dagli alunni; i quesiti delle terze prove svolte durante l’anno; l’elenco degli approfondimenti individuali. DISCIPLINA ITALIANO STORIA INGLESE FRANCESE SCIENZE SOCIALI FILOSOFIA DIRITTO MATEMATICA BIOLOGIA ARTE EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE DOCENTE ALESSANDRO CAPPELLINI RAFAELLA TONFI CLAUDIA COLOMBO ANNA ELLI SARA FRIGERIO MANUELA GIANI PATRIZIA FERRARI PATRIZIA ZORZOLI PAOLA MAZZON PIERLUIGI TAVECCHIO ANDREA DI PIETRO CARLA CONSONNI FIRMA (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) Erba,15 maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO F. to Rocco Bova (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 6 RELAZIONE FINALE A.S. 2013/2014 1. DOCENTE Cappellini Alessandro MATERIA Italiano CLASSE - SEZIONE 5A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La socializzazione all’interno della classe è stata adeguata anche se singole situazioni di criticità e disagio hanno talvolta creato momenti di tensione. Alcuni alunni non hanno sempre dimostrato rispetto della regole della vita scolastica, assentandosi nei giorni stabiliti per le verifiche scritte e orali e dimostrando poca attenzione per il lavoro di insegnanti e compagni. Sotto il profilo delle motivazioni e dell’impegno la classe risulta disomogenea: qualche studente ha partecipato con costanza ed interesse all’attività didattica, buona parte degli alunni ha manifestato un impegno diligente, mentre alcuni hanno evidenziato un’applicazione allo studio discontinua e superficiale, dimostrando di non avere piena consapevolezza degli obiettivi da raggiungere. In generale va rilevata una insoddisfacente motivazione ad approfondire tematiche ed argomenti con contributi personali. Per questo non è stato sempre facile stimolare un documentato confronto di idee e promuovere negli alunni un maggior senso critico. Ne consegue che una piccola parte della classe ha ottenuto buoni risultati mostrandosi in grado di operare collegamenti tra informazioni diverse e di affrontare situazioni abbastanza complesse, esprimendosi con un linguaggio corretto ed appropriato; un gruppo consistente di alunni ha raggiunto in modo complessivamente accettabile gli obiettivi prefissati, pur manifestando ancora qualche incertezza espositiva, soprattutto nello scritto; qualche studente fatica, a volte, a rielaborare ed esporre in modo adeguato le conoscenze acquisite. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE: la classe dimostra nel complesso di conoscere i contenuti in modo soddisfacente; va però rimarcata la tendenza, da parte di un gruppo nutrito di alunni, a circoscrivere l’acquisizione dei saperi ad una sintesi di quanto illustrato in classe dal docente, senza sperimentare personali percorsi di ulteriore arricchimento. 2.2.ABILITÀ/COMPETENZE: gli alunni sono generalmente in grado di analizzare e contestualizzare con sufficiente abilità i testi, sanno individuare almeno in termini complessivi gli elementi che li determinano, riescono a ricostruire in modo accettabile lo svolgimento della storia letteraria e ad utilizzare, sia pur con qualche approssimazione, i codici linguistici. Il discorso orale appare piuttosto schematico in un gruppo consistente di alunni e più ricco e adeguatamente strutturato in alcuni; il lavoro scritto rivela il conseguimento di livelli accettabili per parte della classe, sia per quanto riguarda il contenuto sia per ciò che concerne la sua esposizione, mentre diversi studenti evidenziano ancora incertezze nel rigore formale e nell’elaborazione dell’argomentazione. 3. CONTENUTI 1. GIACOMO LEOPARDI vita ed opere poetica I Canti. Letture: L’infinito A Silvia La quiete dopo la tempesta La ginestra, o il fiore del deserto (vv.1-157, 297-317) Le Operette morali. Letture: Dialogo della Natura e di un Islandese Dialogo di Tristano e di un amico 2. LA LETTERATURA NEL PRIMO CINQUANTENNIO UNITARIO 1. Alcune definizioni: Naturalismo, Simbolismo, Decadentismo 2. Il contesto culturale: a. La crisi del letterato tradizionale (lettura di L’albatro di C. Baudelaire) b. I generi: il diverso articolarsi della poesia e la centralità del romanzo 3. Movimenti, autori, opere: a. la Scapigliatura: l'avvio dell'avanguardia b. il Naturalismo francese e il Verismo italiano: poetiche e contenuti. I veristi siciliani: L. Capuana e F. De 7 Roberto. c. Il Simbolismo europeo: la poetica di Rimbaud, Verlaine, Mallarmé (lettura di Le vocali di A. Rimbaud) d. De Amicis e Collodi e. il Decadentismo europeo e quello italiano f. Giovanni Verga vita ed opere la scelta verista I Malavoglia a. titolo, composizione, poetica, genesi sociale b. struttura e personaggi c. tempo e spazio d. lingua e stile e. ideologia letture: Rosso Malpelo La roba da Mastro don Gesualdo: La giornata di Gesualdo (T4 del manuale) - La morte di Gesualdo (T5 del manuale) da I Malavoglia: Mena, compare Alfio e le stelle che «ammiccavano più forte» (T2 del manuale) – La rivoluzione per il dazio sulla pece (T3 del manuale) g. Giovanni Pascoli vita ed opere poetica Myricae letture: L’assiuolo Lavandare Il gelsomino notturno h. Gabriele d'Annunzio vita ed opere ideologia e poetica Alcyone letture: da Il piacere, lib. I, c. II (T3 del manuale) La sera fiesolana La pioggia nel pineto 3. LA LETTERATURA TRA RIVOLUZIONE E REAZIONE 1. Il contesto culturale: a. l'intellettuale alla ricerca di un nuovo ruolo b. l'influenza delle nuove scienze sull'immaginario 2. Movimenti, autori, opere: a. le avanguardie in Europa: l’Espressionismo e il Futurismo b. Dadaismo e Surrealismo c. Luigi Pirandello vita ed opere la formazione della poetica la svolta “umoristica” il teatro Il fu Mattia Pascal lettura di: Il treno ha fischiato C’è qualcuno che ride atto III da Enrico IV (T6 del manuale) d. Italo Svevo vita ed opere la poetica La coscienza di Zeno lettura di: La proposta di matrimonio e La vita è una malattia da La coscienza di Zeno (T1 e T2 del manuale) e. I Crepuscolari f. Guido Gozzano vita ed opere lettura di Invernale (T2 del manuale) 8 4. LA LETTERATURA TRA GUERRA E RICOSTRUZIONE 1. Alcune definizioni: Novecentismo, Ermetismo, Antinovecentismo, Neorealismo 2. Il contesto culturale 3. Movimenti, opere, autori: a. Ungaretti vita ed opere lo sviluppo dell’opera L’allegria lettura di: In memoria I fiumi Veglia b. l’ermetismo e Quasimodo lettura di Milano, agosto 1943 c. la linea "antinovecentista" della poesia: Saba e Montale □ Saba: vita ed opere; poetica lettura di A mia moglie e di Eros □ Montale: vita ed opere; poetica * lettura di I limoni * Meriggiare pallido e assorto* Spesso il male di vivere ho incontrato* La casa dei doganieri* d. il Neorealismo* 5. LA LETTERATURA DAL MIRACOLO ECONOMICO AL SESSANTOTTO* 1. Il contesto culturale* 2. Movimenti, autori, opere* a. il dibattito letterario: dalla neoavanguardia al rifiuto della letteratura* b. il lungo tragitto di Calvino dal neorealismo al post-moderno* vita ed opere poetica In preparazione all’Esame di Stato sono stati letti integralmente “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello e “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino 6. DANTE, COMMEDIA Lettura e commento del “Paradiso”, canti I, VI, XV (88-148)*. 7. APPROFONDIMENTI E/O CORSI DI RECUPERO Durante la settimana di sospensione della progressione del piano di lavoro, dal 7 al 13 gennaio 2014, è stata svolta per tutta la classe un’attività di recupero riguardante la produzione scritta. In particolare sono state illustrate le tipologie della prova scritta dell’Esame di Stato e sono state effettuate attività in funzione dell’articolo di giornale e del saggio breve. Nel corso dell’anno sono state effettuate delle attività di recupero in itinere per gli alunni che hanno mostrato carenze nello scritto di Italiano. Al termine delle suddette attività di recupero sono state effettuate delle verifiche sul lavoro svolto. *argomenti oggetto di trattazione in data successiva alla pubblicazione del documento del Consiglio di classe. 3.1. FIRME: I sottoscritti Pozzoni Michela e Ravasio Arianna, studenti della classe 5 sez A, dichiarano che in data 13 maggio 2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di Italiano. F.to POZZONI MICHELA F.to RAVASIO ARIANNA (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 9 4. METODOLOGIE lezione frontale lezione dialogata dibattito in classe insegnamento per problemi schemi riassuntivi 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI lavagna interattiva multimediale fotocopie web testo: R. Luperini; P. Castaldi; L. Marchiani; F. Marchese, Manuale di letteratura, vol. 3, La modernità + Il presente, Palumbo 6. VERIFICA E VALUTAZIONE 6.a. Le verifiche sono state attuate mediante colloqui orali e, per quanto riguarda lo scritto, tramite la somministrazione di tracce riguardanti le quattro tipologie previste per la prima prova dell’Esame di Stato. Nel primo trimestre sono state effettuate almeno due verifiche orali e due scritte, mentre nel secondo quadrimestre gli alunni sono stati sottoposti ad almeno due verifiche orali e tre scritte. 6.b. Criteri di valutazione: per la correzione delle verifiche e per la valutazione si rimanda alle apposite griglie e ai criteri generali contenuti nell’OPUSCOLO VALUTAZIONE aggiornato in data 22 luglio 2013, presente nel P.O.F. e pubblicato nel sito www.liceoportaerba.it Erba, 13 maggio 2014 IL DOCENTE F.to ALESSANDRO CAPPELLINI (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 10 RELAZIONE FINALE a. s. 2013/2014 1. DOCENTE Rafaella Tonfi MATERIA STORIA CLASSE - SEZIONE VA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il gruppo classe, numeroso e particolarmente eterogeneo, ha evidenziato nel corso del triennio fasi alterne di evoluzione, più positive in terza e in quarta e più problematiche in quinta. Le lacune nelle abilità individuate all’inizio del triennio, soprattutto riguardanti le strategie d’apprendimento – come l’utilizzo di mappe e schemi ragionati –, sono state colmate infatti con più vivacità nei primi due anni, mentre nel corrente anno scolastico solo metà della classe – pur condizionata dagli atteggiamenti dispersivi e superficiali degli altri studenti – ha mostrato la maturità di comportamento e la crescente autonomia richieste ad una classe quinta. Occorre rilevare tuttavia che, nonostante le lacune evidenziate, gli studenti hanno manifestato sempre un buon livello di partecipazione alle iniziative legate alle attività di approfondimento proposte dall’istituto ( Mafia-mafie e legalità; Gli orrori del Novecento). Le caratteristiche della classe – poco autonoma e con difficoltà di concentrazione – hanno orientato l’insegnante da un lato verso lezioni schematiche, con l’ausilio della LIM, sui temi più rilevanti del programma, dall’altro – soprattutto nella fase finale dell’anno – verso attività che stimolassero gli studenti ad essere attivi attraverso l’organizzazione di lavori di approfondimento da presentare in powerpoint. Solo selezionando i contenuti essenziali, riducendo l’uso delle fonti, richiedendo la schematizzazione e la sintesi dei fatti e fenomeni studiati e scandendo le verifiche su parti limitate del programma la classe ha mostrato di riacquistare una certa motivazione allo studio, rilevata soprattutto nella parte finale dell’anno, in cui il clima è parso migliorato e la quasi totalità della classe ha affrontato lo studio degli argomenti non solo in vista delle verifiche, ma con più costanza ed interesse. Per le peculiarità della classe sopra evidenziate solo una parte degli studenti ha acquisito un efficace metodo di studio, ed un terzo fatica ad avere un quadro sinottico chiaro dei fenomeni studiati. Le maggiori difficoltà incontrate dall’insegnante sono state relative essenzialmente all’uso del linguaggio specifico e alla memorizzazione dei contenuti, affrontati spesso con troppa superficialità per essere seriamente assimilati. Le strategie di insegnamento suesposte, adottate dall’insegnante altresì per recuperare le ore di lezione del secondo periodo-pentamestre coincise con festività, stage, viaggio di istruzione, uscite didattiche e giornate per l’orientamento universitario, hanno prodotto nella classe risultati individuabili in tre fasce di livello: - un gruppo esiguo ha raggiunto una preparazione buona, grazie all’interesse per la disciplina, all’impegno costante e/o alle abilità espressive e di analisi consolidate; - un gruppo di studenti ha raggiunto una preparazione discreta o più che sufficiente, grazie alla selezione degli argomenti e alla loro scansione per le verifiche e/o per essersi impegnati in modo costante; - un gruppo ha raggiunto una preparazione sufficiente o globalmente sufficiente, una parte di esso grazie all’impegno profuso che ha compensato la situazione di fragilità riguardante soprattutto l’espressione, orale e scritta, l’acquisizione di un metodo di studio efficace e la memorizzazione dei contenuti; l’altra parte, per contro, per non essersi impegnato in modo costante, nonostante le discrete abilità evidenziate che avrebbero permesso loro di ottenere risultati migliori. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari in termini di conoscenze, abilità/competenze sono stati perseguiti dagli studenti, anche se con esiti differenziati, per i livelli di partenza che risultavano disomogenei, specialmente per la capacità di comprensione e d’espressione, orale e scritta, ma soprattutto per l’impegno non profuso con la stessa costanza da tutti. 2.1.CONOSCENZE: la classe dimostra nel complesso una sufficiente o discreta conoscenza dei contenuti, ma i diversi livelli di partenza e di impegno domestico hanno differenziato le prestazioni. 2.2.ABILITA’/COMPETENZE: i problemi nell’uso di un lessico specifico che si evidenziavano durante l’anno si sono in parte superati, grazie ad una sistematica contestualizzazione dei termini storiografici più rilevanti. Le operazioni di analisi, sintesi e memorizzazione dei vari fatti e fenomeni a volte, per alcuni studenti, risultano ancora problematiche senza l’ausilio di griglie o mappe concettuali, che la maggior parte di loro, tuttavia, ha imparato a costruire. Positiva l’esperienza inerente la strategia adottata dall’insegnante che ha previsto l’assegnazione di particolari tematiche agli studenti da sviluppare e articolare come presentazioni in power point. 11 3. CONTENUTI La programmazione è stata scandita in moduli, come richiesto dalle linee programmatiche del Liceo delle Scienze Sociali. Tali moduli, per quanto è stato possibile, sono stati strutturati in modo da offrire un approccio interdisciplinare (soprattutto con riferimento a italiano e diritto). L’epoca dell’Imperialismo La seconda rivoluzione industriale Imperialismo e colonialismo. La spartizione imperialistica del mondo La nascita dell’occidente. La società di massa. La Belle Epoque. La crisi della Modernità. Il fenomeno migratorio Le nuove forme della politica. Forze transnazionali, forze nazionali L’Italia dalla sinistra storica alla crisi di fine secolo L’Italia di Giolitti Fonti e storiografia G.Pascoli, La grande proletaria si è mossa. La grande guerra La grande guerra come svolta storica La crisi dello stato liberale e le alternative rivoluzionarie. La rivoluzione russa. Filmato sulla Rivoluzione russa: Dallo zar alla bandiera rossa* Fonti e storiografia La memoria della guerra (laboratorio delle discussioni) I regimi totalitari. Il fascismo e il nazismo La crisi delle democrazie europee Origini e avvento del fascismo. Le fasi del fascismo Il nazismo I fascismi in Italia e in Europa (la guerra civile spagnola) La crisi degli anni trenta. Il New Deal La costruzione dell’Urss e lo stalinismo La seconda guerra mondiale L’Europa sotto il nazismo: Shoah e resistenza Temi di approfondimento: Progetto Gli orrori del Novecento: lezione - conferenza sui gulag; lezione - conferenza sulle foibe; visione dello spettacolo Nella pancia della balena. Fonti e storiografia La “soluzione finale” della questione ebraica (Protocollo di Wannsee) Le origini del fascismo (laboratorio delle discussioni) L’età del benessere La lunga guerra fredda. Il nuovo ordine bipolare (1945-1968) La decolonizzazione: confronto tra Asia e Africa L’età del benessere. I “Trenta gloriosi”. Un nuovo ordine economico (1945-1968) Il modello europeo. Cenni.* L’Italia repubblicana: il grande slancio. La Costituzione italiana Temi di approfondimento: Il sessantotto Progetto Mafia-mafie e legalità. Lezione-conferenza su: la storia e la cronaca; la legalità; la legge e la giustizia. Fonti e storiografia Dibattito e interpretazioni: secolo breve, secolo lungo?* Contenuti affrontati nell’ora di compresenza storia/diritto Lo stato sociale Definizione di stato sociale Origine e sviluppo dello stato sociale Fonti a confronto: William Beveridge e l’origine del welfare state. 12 La Costituzione italiana Caratteri distintivi della Costituzione italiana Gli aspetti storici. Approfondimento personale per l’esame di stato Indicazioni operative sull’approfondimento personale per l’esame di stato Analisi di alcune introduzioni, mappe concettuali e schemi ragionati di approfondimenti personali in bozza. Approfondimenti monodisciplinari, interdisciplinari, multidisciplinari. Nella settimana di sospensione della progressione del piano di lavoro si sono analizzati gli scritti dell’Esame di stato relativi a storia: tip. B e C della prima prova; tip. B della terza prova. *Argomenti che si intendono svolgere dopo la pubblicazione del documento del Consiglio di classe. 3.1. FIRME: I sottoscritti Michela Pozzoni e Arianna Ravasio, studenti della classe V sez. A, dichiarano che in data 10 maggio 2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di storia. F.to Michela Pozzoni F.to Arianna Ravasio (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE 5. Lezione frontale lezione dialogata lezione metacognitiva apprendimento cooperativo dibattito in classe esercitazioni/approfondimenti individuali in classe esercitazioni/approfondimenti in gruppi relazioni su ricerche individuali o collettive (presentazioni in powerpoint) insegnamento per problemi STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI LIM fotocopie sistemi multimediali Testo adottato: De Bernardi, Guarracino, La discussione storica, Milano, Bruno Mondadori, 2009, vol. 2, 3. 13 6. VERIFICA E VALUTAZIONE L’apprendimento è stato accertato sulla base di almeno tre prove per il primo periodo-trimestre e per il secondo periodo-pentamestre, consistenti in un colloquio orale e due prove di diverse tipologie, con riferimento a quelle previste per la terza prova dell’esame di stato ( tip.B, tip. C e tip. mista). Le prove orali nel secondo periodopentamestre sono state spesso presentazioni in power point preparate dagli studenti su proposta dell’insegnante. Nel corso dell’anno si sono somministrate due simulazioni di terza prova di tip. B pianificate dal Consiglio di classe. Le prove sono state valutate sulla base dei seguenti elementi di giudizio: conoscenze acquisite; abilità/competenze: comprensione dei concetti; correttezza espressiva e uso di un linguaggio appropriato; applicazione di regole, principi e procedure; capacità di analisi; capacità di sintesi e valutazione. La valutazione dell’apprendimento raggiunto ha tenuto comunque conto, oltre al grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, anche del livello iniziale dell’alunno, nonché dell’impegno e dell’interesse nei confronti della disciplina. Le griglie di correzione utilizzate sono quelle articolate nel dipartimento disciplinare, formulate in linea con la griglia generale di valutazione degli apprendimenti (scheda di corrispondenza tra voto e giudizio), deliberate dal Collegio docenti e contenute nell’opuscolo La valutazione. Materiali per la classificazione e la certificazione, a cui si rimanda. Erba, 10 maggio 2014 F.to Rafaella Tonfi (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 14 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE Prof. Giani Manuela MATERIA FILOSOFIA CLASSE - SEZIONE 5A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Pur dimostrando, nel complesso, un comportamento cordiale e rispettoso nei confronti dell’insegnante, la classe è stata protagonista di un percorso scolastico difficile e problematico che ha rallentato la programmazione sia a causa delle carenze pregresse nella preparazione e nelle abilità basilari di studio sia per la scarsa e discontinua applicazione nel lavoro a casa, in diversi casi limitata ai momenti di verifica e non adeguata alle richieste del quinto anno. Hanno avuto bisogno di essere costantemente sollecitati a studiare, ad eccezione di un esiguo gruppo che ha dimostrato di saper gestire in modo autonomo e responsabile tempi e risorse di apprendimento. Un gruppo ha dimostrato un’applicazione discontinua, non sempre adeguata alle potenzialità, mentre altri, pur impegnandosi, hanno evidenziato difficoltà e lentezza nel processo di apprendimento, oltre che una certa tendenza a dare priorità alla ripetizione meccanica dei contenuti anziché all’elaborazione critico-personale e al ragionamento. La parziale autonomia metodologica della maggior parte degli studenti ha reso necessaria la guida costante dell’insegnante alla comprensione concettuale e terminologica con interventi di supporto didattico-metodologico nell’analisi e nell’interpretazione del testo, nelle operazioni di confronto e collegamento, nelle attività di laboratorio filosofico. La partecipazione alle attività didattiche è stata caratterizzata da attenzione e in alcuni casi da un vivo interesse per le spiegazioni, anche se è risultata prevalentemente ricettiva. Qualche alunno ha partecipato in modo attivo ai momenti di lezione interattiva, anche se la condivisione di riflessioni critico-personali e la problematizzazione delle questioni proposte è stata limitata dalla scarsa padronanza dialettico-argomentativa e dalle difficoltà espositive. In alcuni casi la partecipazione alle attività di sportello e di recupero ha consentito agli studenti più motivati di migliorare le strategie di apprendimento e la situazione di partenza, anche se il livello di rendimento generale risulta piuttosto basso. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE Un gruppo ha conseguito una preparazione accettabile, dimostrando un’assimilazione essenziale dei contenuti in contesti semplici di apprendimento. Discreto, in pochi casi, il livello degli apprendimenti. Incerta, lacunosa e superficiale la preparazione di un gruppo che, pur dimostrando un miglioramento rispetto alla situazione di partenza, non ha raggiunto livelli di sufficienza. 2.2.ABILITA’/COMPETENZE Un gruppo ha dimostrato di aver compreso i concetti fondamentali degli argomenti trattati, raggiungendo livelli minimi di sufficienza delle abilità e delle competenze. Solo pochi allievi hanno raggiunto una discreta competenza espositiva, dimostrando di saper utilizzare il lessico specifico in modo abbastanza preciso. Un gruppo ha evidenziato incertezze espositive e carenze espressive, in particolar modo nell’esposizione scritta. In generale le capacità di riflessione, di argomentazione e di elaborazione critico-personale sono risultate carenti. Gli studenti hanno dimostrato una certa difficoltà a gestire la complessità dell’esposizione di vari argomenti a livello disciplinare. Solo pochi alunni hanno raggiunto un livello medio discreto nella capacità di operare collegamenti e confronti guidati, senza però raggiungere alti livelli di padronanza logico–argomentativa. 3. CONTENUTI HUME: L’EPILOGO DELL’EMPIRISMO Dall’empirismo allo scetticismo Concetti chiave della teoria gnoseologica humiana o La percezione come fonte della conoscenza. Impressioni e idee. o La critica alle idee astratte della metafisica. Lettura e interpretazione di un passo della Ricerca sull’intelletto umano p.344 o Conoscere è stabilire relazioni tra le idee. Il principio di associazione e i suoi criteri. o Conoscenza probabile e conoscenza certa e necessaria. L’analisi critica del principio di causalità: una “credenza” fondata sull’abitudine La critica di Hume all’idea di sostanza materiale e spirituale. Lettura e interpretazione di un passo del Trattato sulla natura umana p.349 Gli esiti scettici del pensiero humiano: scetticismo scientifico e metafisico (confronto con Kant) 15 KANT: LA NUOVA DIREZIONE DELLA FILOSOFIA COME ATTIVITA’ CRITICA Vita e scritti, cornice storico-culturale del pensiero kantiano (riferimenti all’Illuminismo e alla Risposta di Kant alla domanda: che cos’è l’Illuminismo p.438). L'uso critico della ragione. Il significato del verbo Krinein. La metafora del tribunale della ragione. Il risveglio dal "sonno dogmatico" (il rapporto Kant- Hume). Definizione di dogmatismo, scetticismo e criticismo. Il problema della metafisica e della sua “folle pretesa” (Lettura di un passo della Critica della ragion pura contenente la celebre metafora della colomba) Il programma del criticismo come “filosofia del limite”. Il superamento dell’empirismo e del razionalismo. Il rapporto con Hume e il rifiuto dell’esito scettico humiano. Lettura e analisi del testo: “Che cos’è il criticismo” (da Critica della ragion pura, Prefazione) p.514 Il problema gnoseologico nella Critica della ragion pura - L’autoanalisi della ragione. Il tribunale della ragione e il suo verdetto. - La teoria kantiana dei giudizi - La scienza come “sintesi a priori” (la critica alla concezione razionalistica ed empiristica del sapere ) - La “rivoluzione copernicana” in ambito gnoseologico - Il concetto di “trascendentale” (confronto con la Scolastica medievale) - Le facoltà della conoscenza e la partizione della Critica della ragion pura L’Estetica trascendentale: la teoria dello spazio e del tempo L’Analitica trascendentale: le categorie come “leges mentis” (confronto con le categorie aristoteliche). Analisi esemplificata della tavola delle categorie. La distinzione kantiana tra “intelletto” e “ragione” - L’io penso come fondamento della conoscenza e “legislatore della natura”. Il concetto kantiano di “esperienza” - I limiti del conoscere: “fenomeno” e “noumeno”. La concezione kantiana della realtà come “fenomeno” e “noumeno” (Lettura di un celebre passo della Critica della ragion pura: la suggestiva metafora dell’isola e dell’oceano tempestoso) La Dialettica trascendentale: l’ambizione della ragione e l’anelito verso l’infinito Idee ed “errori” della ragione. La critica alla metafisica razionale: psicologia e cosmologia (paralogismi e antinomie) La critica alla teologia razionale e alle prove dell’esistenza di Dio Dibattito: Kant ateo o agnostico? Uso teoretico e pratico della ragione Il problema morale nella Critica della ragion pratica: su quali basi fondare l’agire etico? - La ricerca di condizioni a priori dell’agire etico: la “legge morale dentro di me”. La legge morale come “fatto della ragione”. Dibattito-riflessione: In che senso Kant ha operato una rivoluzione copernicana anche in ambito morale? Lettura e analisi del testo: “La morale: un “fatto” della ragione” p.525 Massime e imperativi. La “categoricità” dell’imperativo morale con particolare attenzione alla prima e alla seconda formulazione ( riflessione sulla concezione kantiana di persona come “fine” e “mai semplicemente come mezzo”) - La “formalità della legge” e il dovere-per-il dovere. L’etica del dovere puro e incondizionato. - L’etica dell’intenzione. Moralità e legalità. Il carattere nuomenico e soprasensibile della morale. L’ambivalenza dell’uomo tra fenomenicità e noumenicità a) La teoria dei postulati pratici con particolare attenzione alla libertà come condizione imprescindibile della moralità ( “Devi, dunque puoi”) b) La nuova fondazione della metafisica: le “ragionevoli speranze” e il primato della ragion pratica - L’INFINITA ASPIRAZIONE ALL’ASSOLUTO. L’IDEALISMO TEDESCO Caratteri generali del Romanticismo (la nostalgia dell’infinito o Sehnsucht, l’insofferenza per il limite e il senso religioso della vita. I vari modi di intendere l’infinito: il modello panteistico e il modello trascendentistico). Definizione di Idealismo. Connessione tra Idealismo e Romanticismo HEGEL: LA RAZIONALITA’ del REALE e L’INTERPRETAZIONE DIALETTICA DEL MONDO Il periodo giovanile: gli entusiasmi per la Rivoluzione francese e la formazione teologica nel collegio di Tubinga - Gli scritti teologici e la loro importanza. Rigenerazione etico-religiosa rigenerazione politica. La critica all’Ebraismo e l’esaltazione del Cristianesimo come la religione più compiuta. Il frammento sull’amore. - La matrice religiosa delle categorie fondamentali dell’hegelismo (“dialettica”, “verità”, “totalità”). La tensione verso la totalità. La “Sehnsucht”, la nostalgia per l’unità perduta 16 Il periodo di Jena ( cenni alla critica a Fichte e a Schelling) e gli anni della maturità I cardini del sistema hegeliano - Ragione e realtà: la razionalità del reale (il concetto di panlogismo) - Il compito della filosofia, “nottola di Minerva” (confronto con Marx ) L’accusa di “giustificazionismo” - La verità è l’intero. Il pensiero astratto e la necessità di superarlo. L’esempio dell’assassino al patibolo. Il compito della filosofia: comprendere il reale nella sua complessità e interezza. - Finito e infinito ( l’idealismo hegeliano come panteismo idealistico e metafisica dell’immanenza) - La dialettica come legge ontologica (dell’essere) e logica (del pensiero). I tre momenti della dialettica con particolare attenzione al concetto di “aufhebung”. La “sintesi” come superamento del negativo e riaffermazione del positivo. Pensiero intellettuale o astratto, pensiero razionale o dialettico, pensiero speculativo filosofico. Dibattito-riflessione sull’ottimismo hegeliano: La “redenzione” del negativo. Il male non è più tale. La necessità della “contraddizione” (confronto con la logica formale aristotelica). La dialettica come “calvario della storia” La Fenomenologia dello spirito - Le scissioni della modernità e l’unità perduta dell’antichità. L’epoca romantica delle scissioni. Caratteri generali dell’opera - L’autocoscienza: la celebre figura del servo-padrone - La dialettica come prospettiva ottimistica e positiva p.608 - La visione razionale della storia come superamento IL POSITIVISMO COME ESPRESSIONE DELLA SOCIETA’ INDUSTRIALE MODERNA Origini e diffusione del movimento nei paesi della rivoluzione industriale. Motivi per cui il movimento nasce in Francia Significato del termine “positivo” Caratteri essenziali del positivismo e tesi fondamentali Il positivismo sociale: Comte. La legge dei tre stadi. La stadio metafisico come "malattia" della crescita tra "infanzia e virilità" dello spirito. Citazione commentata di un passo del "Discorso sullo spirito positivo". Lo stadio positivo come maturità intellettuale dell'individuo e dell'umanità. Il compito della filosofia positiva. Il concetto comtiano di scienza KIERKEGAARD: UN PENSATORE “ESISTENZIALISTA”1 Il rifiuto dell’hegelismo, la riflessione sull’esistenza, la verità del “singolo” L’esistenza come possibilità e libertà (confronto con Hegel) L’angoscia come sentimento del possibile La disperazione, “malattia mortale” dell’io Il fondamento religioso della vita e del pensiero di Kierkegaard: la scelta per Dio e la critica alla Chiesa ufficiale danese e alla cristianità del suo tempo Le tre possibili scelte esistenziali: la vita estetica e la figura simbolo del Don Giovanni; insufficienza dell’edonismo; la vita etica e la figura simbolo del marito; caratteristiche, valori e limiti dello stadio etico; lettura e interpretazione di alcuni passi sulla concezione kierkegaardiana della donna; la vita religiosa e la figura simbolo di Abramo. La fede come come via d’uscita dalla disperazione L’eredità di Kierkegaard nell’esistenzialismo novecentesco MODULI TEMATICI di FILOSOFIA E SCIENZE SOCIALI 1. Il POTERE Karl Marx: la critica al liberalismo e la liberazione dall’oppressione - Uguaglianza, un principio solo formale - La proprietà privata come causa di disuguaglianza - Il potere politico nell’analisi marxiana - L’ideologia come strumento di potere - Il compito della filosofia al servizio della storia - L’alienazione come “fatto concreto” - Il capitalismo aliena l’operaio... quattro volte! - Il “potere” alienante della classe dominante - L’esigenza di “combattere il mondo realmente esistente” - “La filosofia non abita fuori del mondo” Hannah Arendt: la riflessione sul totalitarismo e sulla banalità del male 1 La spiegazione di questo autore sarà completata in data successiva alla pubblicazione del documento del 15 maggio 2014 17 - - - Biografia e opere Una inflessibile difesa della dignità umana Le origini del totalitarismo Scopo e struttura dell’opera (lettura di un passo della Prefazione) Le cause del totalitarismo La terribile novità dei totalitarismi novecenteschi La distruzione totale dell’uomo L’essenza del totalitarismo: terrore e ideologia Riflessione: Quando le ideologie diventano pericolose? Il terrore come essenza del potere totalitario L’inferno dei campi di concentramento Letture di alcuni passi dell’opera pp.684-686 Vol. 3B La “banalità” del male Il processo ad Eichmann Complici del male. La mentalità del gregario Obbedienza cieca e assenza di pensiero. La mancanza di idee. La trasformazione degli uomini in funzionari e ciechi esecutori di ordini Il “male totalitario” è definitivamente sconfitto? L’antidoto del pensiero critico e il dovere di vigilare Vita activa. La condizione umana La politéia perduta. La penetrante analisi arendtiana sull'antica polis: discorso e azione. La crisi della politica nella modernità. La scomparsa della dimensione dell'agire. Riflessioni critiche sull'attualità della lezione arendtiana La vita attiva e la “condizione” umana. Le forme di "vita activa": il lavoro, l’operare, l’agire. L'azione e il discorso nella polis greco-romana. La progressiva svalutazione della vita attiva. Verso la "società del lavoro". Riflessioni critiche sull'attualità della lezione arendtiana 2. L’ECONOMIA La filosofia e il lavoro La questione: “Lavoro: emancipazione o alienazione dell’uomo?” Hegel: il valore formativo del lavoro ( il rovesciamento dei ruoli nella dialettica del servo-padrone e l’interpretazione marxista della celebre figura hegeliana) K. Marx: "maestro del sospetto” e filosofo del comunismo Contesto storico-sociale: la condizione operaia a metà Ottocento La formazione intellettuale e l’attività politica: il periodo tedesco della gioventù, gli anni di Parigi e Bruxelles, gli anni di Londra Il debito verso Feuerbach; limiti e insufficienze della filosofia di Feuerbach Il distacco dalla Sinistra hegeliana La concezione materialistica della storia I concetti di struttura e di sovrastruttura La dialettica tra forze produttive e rapporti di produzione ( la storia come lotta di classe e l’ineluttabile crollo del capitalismo) L’analisi del sistema produttivo capitalistico L’obiettivo del Capitale e la critica dell’economia politica classica L’analisi della merce (valore d'uso e di scambio; il rapporto tra valore delle merci e lavoro Il concetto chiave di plusvalore ( la merce uomo; il saggio di profitto; differenze tra il modo di produzione capitalistico e quello pre-capitalistico; elementi che condizionano il profitto) Le contraddizioni insite nel sistema capitalistico di produzione La rivoluzione sociale e l’abbattimento dello Stato borghese Riflessione sul compito della filosofia: il ruolo critico e rivoluzionario dell’intellettuale (confronto con la concezione hegeliana della filosofia come “nottola di Minerva”) Hannah Arendt: Il lavoro in Vita activa 18 3.1. FIRME: Le sottoscritte Pozzoni Michela e Ravasio Arianna, studentesse della classe 5^ sez. A, dichiarano che in data 12/05/2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di Filosofia . F.to Pozzoni Michela F.to Ravasio Arianna (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale; lezione dialogata e interattiva dibattito in classe laboratori filosofici: esercitazioni individuali e in piccoli gruppi ( quesiti a risposta aperta, elaborazione di mappe/sintesi concettuali, trattazioni sintetiche) insegnamento per problemi; analisi guidata del testo Spettacolo teatrale “La banalità del male” presso il Centro Asteria di Milano Sono state svolte attività di recupero in itinere, con indicazioni di metodo, interventi finalizzati alla chiarificazione concettuale e alla correzione degli esercizi assegnati. In orario extracurricolare, sia nel Trimestre che nel Pentamestre, è stato attivato: uno Sportello metodologico-didattico per il sostegno e il recupero degli alunni in difficoltà su prenotazione degli studenti (su 13 ore messe a disposizione, alcuni alunni della classe ne hanno utilizzate 2 nel Trimestre e 2,5 nel Pentamestre) uno Sportello metodologico-didattico su richiesta del docente per tutta la classe ( 1 ora nel Pentamestre) Nella settimana dal 7 al 13 gennaio 2014 è stata sospesa la progressione del piano di lavoro per le attività di recupero e di consolidamento degli apprendimenti in orario curricolare. Nel Pentamestre, inoltre, per tutta la classe sono stati svolti moduli didattici aggiuntivi di recupero e consolidamento degli apprendimenti per un totale di tre ore (4 aprile 2014; 11 aprile 2014 e 2 maggio 2014). 5. 6. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI LIM, computer Materiale di supporto allo studio: slide, fotocopie, appunti Testo adottato: Massaro, Il pensiero che conta, Paravia Volumi 2-3A-3B-3C VERIFICA E VALUTAZIONE L’insegnante ha assunto come propri i criteri di valutazione deliberati dal Collegio Docenti e declinati in sede di Dipartimento, in particolare ha fatto riferimento alla griglia di Istituto per quanto riguarda: 1°. l’utilizzo di dieci livelli per la valutazione di conoscenze, abilità e competenze; 2°. il sesto livello che coincide con la sufficienza; 3°. l’utilizzo dei voti da 1 a 10 in cifra intera sul registro personale elettronico. La valutazione sommativa ha tenuto conto, oltre che dei risultati delle verifiche, anche dei seguenti criteri: progresso nell’apprendimento e nel raggiungimento degli obiettivi rispetto alla situazione di partenza; partecipazione all’attività scolastica e al dialogo educativo; interesse e motivazione all’apprendimento; impegno nello studio e applicazione nel lavoro; capacità di organizzazione nel lavoro e puntualità nelle consegne. Le verifiche sono state attuate mediante: interrogazioni prove scritte (quesiti a risposta aperta, trattazioni sintetiche, vero/falso con motivazione, a scelta multipla, esercizi di completamento) due simulazioni della “Terza prova” d’Esame di Stato (tipologia B) effettuate in data 02/12/2013 e 14/04/2014. Altri strumenti hanno concorso al controllo in itinere del processo di apprendimento: interventi in classe; lavori svolti a casa e in classe (esercizi, elaborazione di sintesi e di mappe concettuali, analisi di testi). Il numero di verifiche effettuate nel pentamestre è stato pari a quattro/cinque. Le verifiche scritte di recupero sono state svolte in data 15 gennaio 2014, per recupero delle carenze rilevate nello scrutinio del Trimestre, e in data 3 maggio 2014 per il recupero degli apprendimenti del Pentamestre. Le verifiche scritte e orali svolte nel corso dell’anno sono state valutate secondo le griglie di misurazione contenute 19 nell’Opuscolo di Valutazione deliberato dal Collegio dei Docenti del 22 novembre 2012, presente nel P.O.F. e pubblicato nel sito della scuola. Erba, 14 maggio 2014 F.to Manuela Giani (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 20 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE Frigerio Sara MATERIA Scienze sociali CLASSE - SEZIONE VA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, composta da ventisette alunni, ha mostrato, sin dall’inizio dell’anno scolastico, un profilo disomogeneo per interesse e partecipazione al dialogo educativo, nello studio domestico e per senso di responsabilità delle scadenze scolastiche. Complessivamente, nonostante i risultati conseguiti sia nel trimestre che nel pentamestre siano stati sostanzialmente sufficienti e, in taluni casi, più che buoni, rimangono una scarsa attitudine allo studio costante e all’attenzione. Nella classe sono riscontrabili tre fasce di preparazione: una prima caratterizzata dalla sufficienza (conseguita per lo più nelle verifiche orali), una seconda le cui valutazioni si attestano su livelli più che discreti, una terza composta da pochi alunni che hanno conseguito risultati più che soddisfacenti. Solo questi ultimi sono in grado di effettuare collegamenti interdisciplinari, declinando i contenuti delle scienze sociali alla filosofia, letteratura e storia. Questi tre livelli sono ovviamente riconducibili anche al diverso raggiungimento degli obiettivi educativi proposti dal Consiglio di classe. Nel corso dell’anno scolastico la classe ha effettuato per circa 25 ore settimanali l’attività di stage presso diverse strutture del territorio (centri diurni e non per soggetti in condizione di svantaggio, trattamento del disagio psichico, scuole primarie e centri di recupero dei disturbi alimentari) maturando una coscienza critica della difficile realtà sociale. Ha poi partecipato con interesse e motivazione ad una serie di incontri promossi dall’ASVAP, sul disagio psichico, che si concluderà con la presentazione di un prodotto finale. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE: Gli alunni possiedono le principali conoscenze dei moduli trattati. 2.2.ABILITA’/COMPETENZE: 1. Gli alunni riconoscono e sanno generalmente utilizzare il lessico specifico delle scienze sociali; 2. alcuni alunni maturato un approccio critico alla contestualizzazione dei contenuti proposti 3. solo alcuni sanno individuare analogie e differenze tra i divergenti modelli sociali ( sociologici, pedagogici e psicologici) 4. una buona parte ha potenziato la capacità di sintesi dei contenuti proposti, solo alcuni quella di analisi. 5. 3. CONTENUTI Modulo di sociologia: La nascita della sociologia Le teorie dei classici della sociologia: Durkheim, Pareto, Simmel e Weber La scuola di Chicago La scuola di Francoforte L’analisi della società di massa: Ortega y Gasset e l’uomo-massa L’appiattimento del gusto e l’omologazione culturale La sociologia di fronte al lavoro Il lavoro e i suoi aspetti Teoria e pratica del lavoro nella storia occidentale L’organizzazione del lavoro: da Adam Smith al toyotismo Il mondo del lavoro: aspetti e problemi K. Marx: l’analisi della legge del mercato La merce-lavoro e il suo mercato La legge della domanda e dell’offerta: la disoccupazione Il mercato del lavoro in Italia La sicurezza del lavoro La sociologia di fronte alla politica Il concetto di potere Il potere e lo Stato La democrazia tra passato e presente La partecipazione politica La partecipazione attraverso il voto 21 I partiti politici Il consenso politico Natura e origini della comunicazione politica Comunicazione dialettica tra Ottocento e Novecento La comunicazione politica oggi: aspetti e problemi L’opinione pubblica: aspetti e interpretazioni Storia dell’opinione pubblica L’opinione pubblica nell’età dei media Modulo di psicologia Il disagio psichico Le origini del disagio psichico Distinzione tra normalità e follia Le differenti interpretazioni della normalità Storia delle istituzioni carcerarie La nascita della psichiatria Metodi e pratiche psichiatriche Il DSM Le origini dell’antipsichiatria Franco Basaglia La nascita delle comunità terapeutiche Il concetto di guarigione Freud: la nascita della psicoanalisi Le tre istanze psichiche Fasi di sviluppo psicosessuale I meccanismi di difesa Il complesso di Edipo Transfert e controtransfert Limiti della teoria freudiana Modulo di pedagogia: L’educazione oltre la scuola Il lifelong learning L’educazione degli adulti L’educazione tra formazione e terapia Il ruolo dell’educazione contro il disagio La devianza e la tossicodipendenza Una popolazione che invecchia Come si diventa professionisti dell’educazione in Italia Il teatro come forma psicoterapeutica L’educazione nella società multiculturale Alle radici della multiculturalità Il riconoscimento delle culture: dall’uguaglianza alla differenza La ricchezza della diversità nella società d’oggi La pedagogia interculturale Buone pratiche di educazione interculturale. Il sistema formativo e le finalità sociali dell’educazione La formazione come riproduzione sociale e socializzazione Le agenzie formative e il sistema formativo La famiglia come agenzia formativa La scuola L’educazione dei soggetti marginali o diversi L’educazione alla mondialità Il “villaggio globale” dei media La scuola come organizzazione e le sue modalità formative Nell’attività di codocenza sono stati affrontati i seguenti argomenti: Il lavoro e le sue ricadute sociali, la formazione della personalità autoritaria (Freud) e studi sull’aggressività. 22 3.1. FIRME: I sottoscritti studenti della classe V sez.A Pozzoni Michela e Ravasio Arianna dichiarano che in data 9/05/12 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di scienze sociali. F.to Pozzoni Michela F.to Ravasio Arianna (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale lezione dialogata dibattito in classe esercitazioni/approfondimenti individuali in classe insegnamento per problemi braimstorming 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI Lavagna audiovisivi fotocopie testo: E. CLememte R.Danieli, Capire il mondo, Paravia, 2008. 6. VERIFICA E VALUTAZIONE - Per quanto concerne il numero delle verifiche sia orali che scritte e l’uso dei criteri di valutazione, si fa riferimento a quanto deliberato in sede di dipartimento. Erba, 14 maggio 2014 F.to Frigerio Sara (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 23 RELAZIONE FINALE A.S. 2013/2014 DOCENTE Ferrari Patrizia MATERIA Diritto-Economia CLASSE - SEZIONE 5A SS 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La 5°A è una classe molto eterogenea per provenienza ed esperienza scolastica diverse e anche molto numerosa. Questo ha reso più difficile il percorso didattico- educativo, anche perché io ho conosciuto la classe solo in quest’ultimo anno scolastico. Sin dal’inizio si sono evidenziate difficoltà di ogni genere: dalla semplice comprensione dei contenuti giuridico-economici ( mancando i prerequisiti), all’esposizione non sempre fluida, alla mancanza di una appropriata terminologia tecnica sia nello scritto che nell’esposizione orale. IL tutto con sole due ore di lezione settimanali di cui una di compresenza con l’insegnante di storia. Tuttavia, nonostante ciò, la maggior parte degli alunni si è dimostrata attenta, curiosa e interessata alla disciplina. In tal modo si possono evidenziare tre fasce di livelli di preparazione: la prima composta da un gruppo, non molto cospicuo di alunni che ha raggiunto un buon livello di conoscenza della materia; un’ altra fascia più consistente ha ottenuto risultati più che sufficienti ma inferiori alle proprie capacità e solo l’ultima fascia di alunni che a fatica ha raggiunto la sufficienza un po’ per limiti propri, un po’ per disinteresse e scarso impegno. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI Si possono considerare parzialmente raggiunti dalla quasi totalità della classe i seguenti obiettivi cognitivi: 2.1.CONOSCENZE : gli elementi costitutivi dello Stato; le principali forme di Stato e di governo; le funzioni degli organi costituzionali dello Stato; le principali organizzazioni europee ed internazionali; La Costituzione nella storia e l’evoluzione dello Stato sociale. 2.2.ABILITÀ/COMPETENZE : approfondire l’analisi dei principi costituzionali; analizzare i diritti e i doveri dei cittadini anche in una dimensione europea; analizzare il modello di rappresentanza democratica con particolare riguardo ai sistemi elettorali italiani; distinguere le diversità circa l’esercizio del diritto di voto; analizzare l’evoluzione dello Stato sociale per capire meglio la nostra realtà. 3. . STATO E FORME DI GOVERNO CONTENUTI La nozione di Stato Gli elementi costitutivi dello Stato Le forme di governo: monarchiche e repubblicane La forma di governo presidenziale La forma di governo semipresidenziale La forma di governo parlamentare LA FUNZIONE LEGISLATIVA La composizione del Parlamento L’iter legis Il voto e i sistemi elettorali Gli effetti dei sistemi elettorali I sistemi elettorali in Italia LA FUNZIONE ESECUTIVA La composizione del Governo La formazione del Governo Le funzioni del Governo 24 LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE La giurisdizione e i suoi principi I novi principi giurisdizionali L’organizzazione della magistratura LE ORGANIZZAZIONI EUROPEE L’origine L’unione economica europea Le istituzioni dell’Unione LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI L’organizzazione delle Nazioni Unite La struttura dell’ONU e le sue contraddizioni ARGOMENTI TRATTATI IN COMPRESENZA CON STORIA Trimestre : nascita, sviluppo e crisi dello Stato sociale Intervento dello Stato nell’economia La finanza della sicurezza sociale Evoluzione storica della parafiscalità Il welfare state Il finanziamento della sicurezza sociale Il ruolo della finanza funzionale di Keynes. Politica fiscale Pentamestre : le vicende storico-istituzionali dello Stato italiano L’unificazione e lo Statuto albertino Il periodo liberale Il periodo fascista La caduta del fascismo e la resistenza ( ancora da effettuare) La proclamazione della Repubblica e l’Assemblea costituente ( ancora da effettuare) La Costituzione della Repubblica italiana ( ancora da effettuare) 3.1. FIRME: I sottoscritti : Pozzoni Michela e Ravasio Arianna studenti della classe 5° sez. A SS dichiarano che in data 05/05/2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di Diritto-Economia . F.to Pozzoni Michela F.to Ravasio Arianna (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 25 4. METODOLOGIE . Lezione frontale lezione dialogata dibattito in classe 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI fotocopie computer sistemi multimediali testo: “Diritto economia e società” aut. Malinverni-Tornari ed. Scuola & azienda 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche scritte: quesiti a risposta aperta. Verifiche orali su parti significative del programma svolto ( modalità di colloquio). Nelle valutazioni si è tenuto conto dei seguenti elementi: Del livello iniziale e dei traguardi intermedi e finali raggiunti; Della partecipazione; Dell’impegno; Di eventuali problemi personale (socio-affettivi). Attraverso le verifiche sono stati misurati: Gli esiti parziali del processo di apprendimento; Il grado di competenza disciplinare conseguito dagli studenti. Sono stati utilizzati 10 livelli di valutazione. I voti sono stati formulati in numeri decimali con scala da uno a dieci (1 a 10). E’ stata utilizzata inoltre la griglia di valutazione approvata dal Dipartimento. Erba, 05/05/2014 F.to Ferrari Patrizia (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 26 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE CLAUDIA COLOMBO MATERIA INGLESE CLASSE - SEZIONE 5A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha nel complesso dimostrato un atteggiamento partecipe e collaborativo, dimostrando in alcuni casi di saper esprimere opinioni e suggerimenti. Tuttavia a questo atteggiamento di vivacità non ha fatto riscontro una studio costante e consapevole degli obiettivi da perseguire, anche se è necessario sottolineare che un gruppo di studenti ha dimostrato serietà e applicazione, pur raggiungendo risultati diversificati. Inoltre è da rilevare che il numero elevato degli studenti e le numerose situazioni di fragilità presenti, unitamente a un monte orario ridotto, hanno reso speso difficile il conseguimento degli obiettivi propri della disciplina. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI Di seguito si indicano gli obiettivi indicati in sede di programmazione: 2.1. CONOSCENZE: - Conoscere i contenuti in programma - Conoscere un patrimonio lessicale, strutture grammaticali e norme sintattiche funzionali all’espressione e alla rielaborazione scritte e orali dei contenuti in programma 2.2. ABILITÀ: - Saper comprendere un testo globalmente e nei dettagli - Saper leggere e utilizzare come approfondimento testi letterari e documenti autentici su argomenti di attualità e di indirizzo. - Sapersi esprimere all’orale con correttezza relativamente agli argomenti trattati - Saper scrivere in modo chiaro e corretto risposte a questionari e riassunti - Saper sintetizzare le conoscenze acquisite 2.3 COMPETENZE: - Saper esprimere brevi e semplici valutazioni personali sui testi studiati - Saper cogliere eventuali collegamenti interdisciplinari e stabilire relazioni fra i contenuti studiati Nel complesso la classe dimostra di possedere le conoscenze essenziali rispetto agli argomenti trattati anche se un gruppo presenta ancora conoscenze lacunose, dovute per lo più a uno studio non adeguato o a una incompleta comprensione dei contenuti trattati. Infine un piccolo gruppo dimostra di padroneggiare i contenuti con sicurezza. La stessa situazione si registra per le abilità e le competenze che appaiono sufficienti o quasi sufficienti per la maggior parte della classe, mentre un gruppo dimostra ancora difficoltà nell’utilizzo autonomo di strutture grammaticali e lessico. Infine il gruppo più sicuro riesce a esprimersi con un discreto grado di autonomia, stabilendo collegamenti fra argomenti trattati ed esperienze personali. 3. CONTENUTI I MODULO The Great Gatsby Vita e opere di F. S. Fitzgerald; lettura di The Great Gatsby e analisi di temi e personaggi; contestualizzazione storico-culturale: i ruggenti anni Venti, la nascita della società consumistica, il fordismo e lo scandalo delle World Series del 1919, il proibizionismo e la figura di Al Capone. II MODULO Le favole moderne Lettura e analisi di The Werewolf di Angela Carter dalla raccolta The Red Chamber, differenza fra racconto e fiaba per Angela Carter e concetto di significato latente; differenza fra favola e fiaba; riflessione sulle possibili interpretazioni di The Werewolf; Lettura e analisi di Little Red Riding Hood e The Three Little Pigs di Roald Dahl; analisi dei personaggi e confronto con i personaggi tradizionali; evoluzione del personaggio di Cappuccetto Rosso. III MODULO 27 La lingua contemporanea Acronimi e neologismi nel linguaggio dei messaggi digitali e dei social network e come espressione dei mutamenti della società; la lingua degli adolescenti (teenspeak), limiti e problemi. George Orwell, la vita e le opere; il genere della favola allegorica; personaggi e tematiche di Animal Farm; il ruolo della lingua della propaganda politica nel romanzo; il genere della distopia; personaggi e tematiche di 1984; caratteristiche di Newspeak, la lingua del futuro. IV MODULO The Picture of Dorian Gray Trama e tematiche del romanzo. Lettura delle pagine finali e analisi di alcuni aforismi tratti dal primo capitolo (dopo il 15 maggio). Durante il pentamestre i ragazzi hanno esposto oralmente le loro relazioni su articoli di costume e attualità pubblicati sul sito della BBC e del quotidiano “The Guardian”. Inoltre hanno redatto ed esposto oralmente la relazione in lingua inglese sulla settimana di stage. 3.1. FIRME: Le sottoscritte Michela Pozzoni e Arianna Ravasio, studentesse della classe quinta sez. A dichiarano che in data 13 maggio 2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di INGLESE. F.to Michela Pozzoni F.to Arianna Ravasio (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale Dibattito in classe Esercitazioni di recupero e potenziamento Relazioni su ricerche individuali da siti della stampa inglese 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI LIM Testo:F.S. Fitzgerald, The Great Gatsby, CIDEB Black Cat Fotocopie e appunti Internet 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Prove scritte: risposte a quesiti aperti e sintesi, test lessicali Prove orali: esposizione di argomenti studiati e di approfondimenti individuali Nel trimestre sono state effettuate due prove scritte e due orali; nel pentamestre tre prove scritte e due orali per tutti gli studenti. All’inizio del pentamestre sono state somministrate prove scritte e orali di recupero agli alunni che avevano riportato una valutazione insufficiente nel primo trimestre. Inoltre le verifiche insufficienti sono sempre state corrette dagli studenti dietro indicazioni della docente come forma di recupero in itinere. Alla fine del pentamestre sono state svolte esercitazioni di recupero per gli studenti ancora insufficienti. Le verifiche sono state corrette e valutate secondo la griglia di valutazione approvata dal dipartimento di lingue straniere. Erba, 13 maggio 2014 F.to Claudia Colombo (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 28 RELAZIONE FINALE a.s. 2013-2014 1. DOCENTE Elli Annamaria MATERIA Francese CLASSE - SEZIONE 5°A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe appare eterogenea per interesse,impegno e livello di conoscenze, di conseguenza la preparazione raggiunta risulta diversificata.Pochi alunni hanno dimostrato impegno ed interesse per la disciplina nonostante le lacune pregresse e le difficoltà riscontrate all’inizio dell’anno scolastico. L’esiguo numero di alunni che ha lavorato con costanza, tra i quali un’allieva di madre lingua, non ha trainato il restante gruppo che ha poco studiato e comunque finalizzando l’impegno al voto. La maggior parte degli alunni conoscono gli argomenti trattati in modo superficiale raggiungendo gli obettivi solo parzialmente. I diversi livelli di profitto sono documentati dalle verifiche. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE: . Conoscenza del lessico e delle strutture morfo-sintattiche studiate consolidando la sistematicità di riflessione sulla lingua. . Conoscenza dei contenuti di civiltà studiati. 2.2.ABILITA’/COMPETENZE: . Comprensione scritta e orale di brani di varia tipologia presentati e comprensione di espressioni di uso quotidiano . Esposizione orale in lingua dei testi analizzati e studiati con una accettabile padronanza lessicale e fonetica. . Possesso e applicazione delle strutture morfo-sintattiche necessarie per un uso corretto della lingua scritta e orale anche se a livello essenziale, nonché del patrimonio lessicale. . Uso delle competenze acquisite in situazioni nuove con un certo grado di autonomia, con integrazione delle tre abilità. . Operare confronti tra i diversi sistemi linguistici e culturali per coglierne gli elementi comuni e le diversità. . Esprimere valutazioni personali. 3. CONTENUTI Contenuti grammaticali: .il discorso indiretto .il congiuntivo .ripasso di tutti i verbi studiati negli anni precedenti Civiltà: La Francofonia:gli obiettivi della Francofonia .La popolazione francese:bilancio demografico .I dipartimenti d’oltremare:l’ile de Reunion .L’Europa stato unico .La scuola vista dallo scrittore D.Pennac in “Chagrin d’école” .L’Eutanasia: un problema aperto, la legislazione in Francia .Simone de Beauvoir: analisi del passaggio tratto da “une morte très douce” .La clonazione, un problema d’ordine morale .H.de Balzac:la comédie humaine (analisi di un passaggio tratto da “Père Goriot”. .J.P.Sartre:l’existentialisme 29 3.1. FIRME: Le sottoscritte Michela Pozzoni e Arianna Ravasio, studentesse della classe quinta sez. A dichiarano che in data 13 maggio 2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di INGLESE. F.to Michela Pozzoni F.to Arianna Ravasio (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE ion l Lezione frontale lezione dialogata Dibattito in classe Esercitazioni/approfondimenti individuali in classe Esercitazioni/approfondimenti in gruppi 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI LIM Fotocopie CD con ascolto Computer Sistemi multimediali Internet Fotografie autentiche 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state effettuate 5 verifiche scritte e un minimo di 4 verifiche orali per alunno, atte a valutare il raggiungimento degli obiettivi specifici. La valutazione ha tenuto conto dei criteri e dei livelli presenti nella griglia di dipartimento e dei criteri generali definiti dal POF. Erba, 12 maggio 2014 F.to Elli Annamaria (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 30 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE Patrizia Zorzoli MATERIA Matematica CLASSE - SEZIONE Quinta A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La metodologia di studio acquisita ed il livello di preparazione, così come le motivazioni allo studio, appaiono abbastanza omogenee, pur essendo molto spesso poco soddisfacenti e poco consoni agli obiettivi educativi fissati dal Consiglio di Classe. Gli studenti hanno mostrato interesse al dialogo educativo e al discorso scientifico, anche se sono pochi quelli che dimostrano di saper gestire in autonomia un filo conduttore ragionato. Alcuni ragazzi, pur impegnandosi con serietà, evidenziano ancora difficoltà, soprattutto nell’individuazione dello scopo di situazioni teoriche, perché tendono a privilegiare lo studio mnemonico, e troppo spesso finalizzato alla valutazione. Questo metodo di studio poco ragionato si è consolidato nell’arco del triennio e ha causato: una visione frammentaria della disciplina, lacune pregresse che sono state colmate solo in superficie e un linguaggio generico nella produzione scritta. L’applicazione, l’attenzione e l'impegno nel corso dell’anno hanno dato esiti diversi: una parte molto esigua, si è dimostrata responsabile e desiderosa di pervenire ad una conoscenza completa e approfondita, raggiungendo così risultati discreti o più che discreti; altri, pur dimostrando la stessa serietà di impegno, hanno raggiunto risultati solo sufficienti, a causa delle conoscenze non sempre complete; una buona parte ha raggiunto risultati appena sufficienti a causa dello studio poco ragionato e discontinuo e dell’impegno finalizzato alla valutazione, oltre alle lacune pregresse solo parzialmente colmate perché affrontate in modo superficiale e discontinuo; infine un'esigua parte non è riuscita a colmare in modo sufficiente le lacune evidenziate nel corso dell'anno scolastico per le motivazioni sopra descritte. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE: Conoscere le nozioni di base della Topologia Conoscere il campo di esistenza delle funzioni reali Conoscere i limiti delle funzioni reali Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale Le conoscenze degli alunni sono in generale salde e strutturate 2.2.ABILITA'/COMPETENZE: 7. Saper applicare le regole nel calcolo del dominio delle funzioni reali 8. Saper calcolare i limiti delle funzioni reali 9. Saper interpretare un grafico approssimato 10. Saper applicare le derivate di funzione e i teoremi del calcolo differenziale per il calcolo dei massimi e minimi relativi e dei flessi di una funzione 11. Utilizzare un linguaggio rigoroso e appropriato Saper individuare quale tipo di funzione si sta analizzando Saper individuare le analogie e le differenze tra le diverse funzioni Saper individuare le analogie e le differenze tra le forme di indeterminazione Saper calcolare le coordinate dei punti a tangente orizzontale e di quelli in cui la funzione non è derivabile Saper prevedere il grafico probabile di una funzione Saper cogliere le analogie tra le diverse tipologie di funzioni Pochi alunni in generale riescono ad applicare teorie e procedimenti in situazioni nuove, ma non eccessivamente complesse; pochi dimostrano una maggiore consapevolezza ed utilizzano un linguaggio specifico. 3. CONTENUTI Nello svolgimento del programma è stata osservata la scansione quadrimestrale tradizionale ed è stata privilegiata la parte applicativa rispetto a quella teorica. Per quanto riguarda il calcolo dei limiti, sono stati eseguiti esercizi solo inerenti agli estremi del dominio di una funzione e non è stata studiata la dimostrazione dei teoremi relativi; sono state studiate le definizioni delle forme di discontinuità e sono stati eseguiti esercizi di ricerca e di individuazione della specie; nella parte riguardante le derivate e le operazioni di derivazione, non sono state studiate le dimostrazioni dei teoremi relativi ed inoltre sono state escluse le derivate di funzioni goniometriche. Nel calcolo differenziale, i teoremi di Lagrange, Rolle e relativi 31 alle funzioni crescenti e alla concavità sono stati visti solo dal punto di vista del loro significato geometrico, senza studiarne la dimostrazione. E’ stato eseguito lo studio completo di funzioni razionali intere e fratte, di quelle irrazionali sono state affrontate solo quelle semplici con indice 2, di quelle trascendenti sono state studiate le funzioni esponenziali e le funzioni logaritmiche più semplici con base e. Durante il primo quadrimestre è stata effettuata un'attività di recupero in itinere, nelle ore curriculari, somministrato a tutti gli allevi che avevano evidenziato lacune nello svolgimento delle verifiche, attraverso esercizi mirati corretti dal docente, tesi proprio al consolidamento di tali argomenti, e seguiti poi da una verifica. All’inizio del secondo quadrimestre si è tenuta un' attività di recupero per una settimana. In questo periodo sono stati ripresi gli argomenti principali trattati durante il primo quadrimestre, per gli alunni che non avevano raggiunto la sufficienza, mentre sono stati somministrati esercizi più complessi e approfonditi agli studenti che non presentavano carenze. Anche durante il secondo quadrimestre, è stata svolta un’attività di recupero in itinere mediante la somministrazione di esercizi, corretti dal docente e relativi alle parti di programma in cui si evidenziavano lacune, agli studenti che presentavano una valutazione scritta insufficiente, a cui ha fatto seguito una verifica di recupero. È stato inoltre effettuato per tutti gli allievi un modulo pomeridiano di tre ore di recupero, a cui ha fatto seguito una verifica. I contenuti effettivamente svolti sono: Funzioni in R Definizioni Classificazione delle funzioni Rappresentazione di una funzione Proprietà delle funzioni Grafici notevoli di alcune funzioni Determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione e calcolo delle intersezioni con gli assi e del segno Limiti delle funzioni Intorni Limite finito di una funzione in un punto Limite destro e sinistro di una funzione in un punto Limite infinito di una funzione in un punto Limite finito per x che tende a infinito Limite infinito per x che tende a infinito Teoremi fondamentali sui limiti (unicità, permanenza del segno ) Operazioni sui limiti Forme indeterminate Funzioni continue Definizione di funzione continua Continuità delle funzioni elementari Funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato (teorema di Weierstrass, dei valori intermedi e dell’esistenza degli zeri,) x Limite fondamentale 1 lim 1 e x x Calcolo dei limiti e forme di indeterminazione: Punti discontinuità: 1°, 2°, 3° specie Asintoti Derivate delle funzioni di una variabile Introduzione al concetto di derivata Derivata di una funzione in un punto Punti a tangente verticale e punti angolosi Punti stazionari Continuità e derivabilità Significato geometrico della derivata Funzione derivata Derivata di alcune funzioni elementari Teoremi sulle derivate Derivata di ordine superiore Equazione della retta tangente ad una curva Teoremi fondamentali del calcolo differenziale in R Teorema di Lagrange Conseguenze del Teorema di Lagrange Teorema di Rolle Studio di funzione Funzioni crescenti e decrescenti Massimi e minimi relativi e punti di stazionarietà Teorema dei punti stazionari Concavità e punti di flesso Punti del grafico a tangente verticale Ricerca dei massimi, minimi e flessi orizzontali mediante lo studio del segno della derivata prima 32 Ricerca dei punti di flesso mediante lo studio della derivata seconda Studio delle funzioni polinomiali; razionali fratte; semplici logaritmiche in base e, semplici esponenziali in base e e semplici irrazionali con indice 2 3.1. FIRME: I sottoscritti e studenti Michela Pozzoni e Arianna Ravasio della classe quinta sez. A dichiarano che in data 5 maggio 2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di Matematica . F.to Michela Pozzoni F.to Arianna Ravasio (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale Lezione dialogata Esercitazioni/approfondimenti individuali in classe Esercitazioni/approfondimenti in gruppi Insegnamento per problemi 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI LIM Appunti testo: Bergamini, Trifone, Barozzi “MATEMATICA AZZURRO 5” – Zanichelli 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state proposte verifiche prevalentemente scritte, soprattutto durante il secondo quadrimestre, per abituare gli studenti nella preparazione della terza prova. Le verifiche scritte nell’arco dell’anno sono state in numero di 7 mentre quelle orali sono state in numero di 4. Per la correzione e la valutazione sono state utilizzate le griglie di valutazione stabilite dal Dipartimento di Matematica e Fisica. Erba, 5 maggio 2014 F.to Patrizia Zorzoli (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 33 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE Mazzon Paola MATERIA Scienze sperimentali CLASSE - SEZIONE 5A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, pur dimostrando interesse, partecipazione e curiosità per la disciplina durante le spiegazioni in classe, non è stata in grado di organizzare con metodo e rielaborare i concetti durante lo studio domestico. Si è sempre dimostrata disponibile e collaborativa a parole, ma non nei fatti, in alcune occasioni ha tentato di sottrarsi agli impegni concordati con scuse che dimostravano immaturità e mancanza di correttezza. Solo una parte degli alunni ha avuto negli anni un percorso formativo di crescita personale che consente oggi la consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri limiti. Il programma è stato svolto, per alcuni argomenti, in maniera parziale e semplificata perché è stato dedicato molto tempo ad attività di recupero, provando diverse strategie che per altro spesso non si sono dimostrate efficaci. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI Lo svolgimento del programma è stato finalizzato al raggiungimento degli obiettivi specifici della disciplina: Conoscenza e comprensione dei fatti, fenomeni e teorie Comprensione di regole e principi Acquisizione di un linguaggio specifico Capacità di applicare le conoscenze anche in situazioni nuove Capacità di analizzare un fenomeno nei suoi molteplici aspetti cogliendone i collegamenti, analizzarlo criticamente ed esprimere giudizi personali. 2.1.CONOSCENZE Un buon gruppo di alunni ha acquisito una conoscenza superficiale e frammentaria degli argomenti svolti, a causa dello scarso impegno e di lacune pregresse. Va segnalato anche un gruppo di alunni che nonostante l’impegno e la determinazione fatica a raggiungere gli obiettivi a causa di carenze di base. La restante parte della classe ha invece raggiunto gli obiettivi della conoscenza dei meccanismi biologici. 2.2.COMPETENZE /ABILITÀ Solo pochi alunni sono in grado di applicare le conoscenze acquisite in contesti nuovi, utilizzando un linguaggio scientifico corretto. La maggior parte ha evidenziato difficoltà determinate da uno studio molto superficiale e frammentario trascinato negli anni ; per alcuni sono presenti anche carenze di base. 3. CONTENUTI La genetica e la biologia Molecolare: Ripasso della struttura del DNA (modello di Watson e Crick), il meccanismo di duplicazione del DNA, la mitosi e la meiosi. Il DNA come depositario dei caratteri ereditari: esperimento di Harshei e Chase; la PCR. Tipi e funzione dell’ RNA, sintesi delle proteine; le mutazioni. Concetti di dominanza e recessività, omozigosi e eterozigosi; ereditarietà di alcune malattie quali Talassemia, Corea di Hunghtinton, Daltonismo, Distrofia muscolare di Duchenne. Regolazione dell’espressione genica nei batteri: operone Lac e Tryp. Fisiologia umana: l’organizzazione gerarchica negli animali (tessuti, organi e apparati). Il concetto di omeostasi. Apparato cardiocircolatorio: il sangue e i suoi componenti, i vasi sanguigni, i tipi di circolazione, il cuore e la regolazione del battito cardiaco. Cenni sulla pressione sanguigna e sul processo di coagulazione. Le patologie cardiache, arteriose e venose. Centro di regolazione cardio-vascolare. Sistema immunitario: i meccanismi di difesa esterni e l’immunità innata. L’immunità acquisita: linfociti B e immunità mediata da anticorpi, struttura e funzione degli anticorpi, linfociti T e immunità mediata da cellule. Risposta primaria e secondaria. Sistema nervoso: la struttura del sistema nervoso, il neurone, il sistema nervoso centrale, il sistema nervoso periferico, la trasmissione dell’impulso, le sinapsi: elettrica e chimica, i neurotrasmettitori. 34 3.1. FIRME: I sottoscritti studenti Michela Pozzoni e Arianna Ravasio della classe 5 sez. A dichiarano che in data 10/05/2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di Biologia. F.to Michela Pozzoni F.to Arianna Ravasio (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE 1. lezione frontale 2. lezione dialogata 3. dibattito in classe 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI 1. lim 2. fotocopie 3. DVD 4. testo: “Invito alla biologia” vol A e B, di Helena Curtis e N. Sue Barnes, vol B; ed. Zanichelli 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Strumenti di verifica utilizzati: Verifica orale Verifica scritta: a risposta aperta, secondo le tipologie A e B della terza prova dell’esame di stato. Le verifiche scritte hanno permesso di verificare l’acquisizione dei contenuti disciplinari in modo frequente e sistemico da parte dell’intera classe. Almeno tre le verifiche effettuate tra scritto e orale. La valutazione delle prove è stata fatta controllando essenzialmente tre variabili: L’espressione e cioè la capacità di formulare in modo organico, corretto e lineare il proprio pensiero sia in forma orale che scritta L’assimilazione dei contenuti ossia il grado di padronanza delle conoscenze acquisite, le capacità di analisi e di sintesi, l’applicazione dei concetti assimilati e la ricerca dei collegamenti La rielaborazione autonoma e critica, cioè l’utilizzo dei concetti acquisiti nella risoluzione di problemi nuovi o nell’interpretazione di fatti non ancora discussi. Si fa riferimento alla griglia di valutazione inserita nel P.O.F. Erba, 10/05/2014 F.to Paola Mazzon ( Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 35 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE Tavecchio Pierluigi MATERIA Linguaggi non verbali. Arte CLASSE - SEZIONE 5^A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe non ha perso l' atteggiamento dispersivo che le era proprio anche negli scorsi anni, infatti numerosi alunni si sono distinti per un impegno assai superficiale e un comportamento a tratti infantile che ne ha notevolmente limitato le potenzialità. Solo attraverso continue sollecitazioni è stato possibile un dialogo didattico che però si è spesso inceppato per via dell’ interesse superficiale e delle gravi lacune culturali della maggior parte degli allievi. Solo un numero estremamente ridotto di alunni è riuscito a mantenere un vivo interesse per i contenuti ed i metodi proposti 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE: I contenuti proposti sono conosciuti in modo superficiale dalla quasi totalità della classe, con isolati casi di livello discreto/ buono 2.2.ABILITA’/COMPETENZE: Appena sufficiente l’acquisizione delle competenze teoriche sui meccanismi della percezione visiva; Mediamente quasi sufficiente la capacità di lettura e di riconoscimento dell’ opera d’arte Appena sufficiente la capacità di cogliere i legami fra un’ opera e il suo contesto storico Appena sufficiente la capacità di cogliere i riferimenti culturali presenti nell’ opera 3. CONTENUTI Il neoclassicismo nelle arti visive (David, Canova) I precursori dello spirito romantico (Goya, Fussli) Il neoclassicismo e il Romanticismo a confronto Il realismo in Francia (Daumier, Courbet, Millet) Realismo e Impressionismo Il superamento dell' impressionismo (Seurat) La crisi di fine Ottocento (Van Gogh, Gauguin, Cézanne Munch, Toulouse Lautrec La rivoluzione Cubista L'arte e la Grande Guerra: ( futurismo- dada a confronto) Le avanguardie del Novecento e il tema dell'immaginario infantile Le avanguardie del Novecento e il tema del sogno (Surrealismo) dopo il 12 maggio Graffiti e street art tra moda e trasgressione 3.1. FIRME: . I sottoscritti Pozzoni Michela e Ravasio Arianna studenti della classe 5 sez. A dichiarano che in data 11.5.2014 è stato letto in classe il programma effettivamente svolto di Linguaggi non verbali . Arte . F.to Pozzoni Michela F.to Ravasio Arianna (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale lezione dialogata esercitazioni/approfondimenti individuali in classe 36 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE Fotocopie testo: Bernini- Casoli, Linee Luci Volumi. Percorsi nella storia dell’ Arte. Laterza 6. VERIFICA E VALUTAZIONE Nel corso dell’ anno sono state effettuate verifiche con le seguenti modalità : 1)verifica scritta con quesiti a risposta breve 2)produzione di quesiti di storia dell' arte e delle relative soluzioni su argomenti proposti dall' insegnante Per la correzione delle verifiche e per la valutazione si è fatto riferimento alle griglie predisposte dal dipartimento Erba, 12 maggio 2014 F.to Tavecchio Pierluigi (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 37 RELAZIONE FINALE a.s. 2013/2014 1. DOCENTE PATRIZIA RAPISARDA MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE - SEZIONE V A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E’ necessario premettere che la gestione della classe ha risentito dell’avvicendamento dei docenti della disciplina dovuto al congedo per aspettativa della titolare, prof.ssa Bernasconi, e della lunga assenza per infortunio e malattia del docente Di Pietro, subentrato a febbraio. La presente relazione tiene conto degli elementi raccolti dal docente titolare Di Pietro, assente per malattia dal mese di febbraio, dalla scrivente e della situazione logistica conseguente alla impossibilità di utilizzo della palestra in uso all’Istituto che ha comportato, l’adattamento degli obiettivi prefissati alle nuove situazioni. In particolare sono state rinforzate le attività teoriche, invece le attività pratiche si sono svolte preminentemente in ambiente naturale, nei luoghi indicati nel POF (la palestra comunale “Bomman”e spazio antistante, siti in via Bassi a Erba limitatamente, per quest’anno, al primo trimestre e da gennaio presso i locali della “Fattoria Rustica” di Villa Amalia ed hanno riguardato l'educazione posturale; la piscina del Centro sportivo di Merone per attività curricolare di acquaticità e attività progettuale di ampliamento dell’offerta formativa per il conseguimento del Brevetto di Assistente bagnanti; il parco Majnoni di Erba e i sentieri, che dalla frazione di Crevenna, sede dell’istituto, si diramano verso le località Alpe del Vicerè, Eremo San Salvatore, Capanna Mara ecc. nonché per svolgere attività motorie in ambiente naturale di trekking e/o walking, il parco di villa Amalia, sede dell’istituto, e spazi a esso annessi). Rispettosi e collaborativi i rapporti con l’insegnante. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI Il raggiungimento degli obiettivi fa riferimento al grado di possesso qualitativo e quantitativo della competenza ( comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in ambito ludico, espressivo, sportivo, del benessere e del tempo libero). Si può certificare che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti limitatamente a quanto espresso nella premessa e, si attestano globalmente tra il livello intermedio e quello elevato. 3. CONTENUTI Ciascun modulo ha compreso una parte teorica di acquisizione delle conoscenze disciplinari e una parte operativa. ALIMENTAZIONE principi fondamentali. DOPING descrizione delle più comuni sostanze dopanti. PADRONANZA DEL PROPRIO CORPO E PERCEZIONE SENSORIALE: 6. Capacità condizionali 7. Mobilità articolare: allungamento muscolare e stretching GIOCO- SPORT, SPORT: La pratica di giochi sportivi è stata effettuata solo in parte e prevalentemente nel primo trimestre, per problemi logistici legati all’inagibilità della palestra “Bomman”. Visione documentario “L'Olimpiade perfetta”. TEORIA 12. Educazione alimentare. 13. Il malcostume del doping nello sport. 14. La percezione del corpo (lo schema motorio, la percezione, la lateralità). 15. La percezione delle azioni (la postura, l'appoggio, l'equilibrio). 16. Conoscere il corpo: l'apparato locomotore (sistema scheletrico e muscolare). 17. I vizi posturali. 18. L'allungamento muscolare: i muscoli posturali, le catene muscolari, scopi dell'allungamento muscolare, lo stretching globale attivo. 38 3.1. FIRME: I sottoscritti Michela Pozzoni, Arianna Ravasio, studenti della classe V sez. A dichiarano che in data 12 -05-2014 effettivamente svolto di Scienze Motorie e Sportive. è stato letto in classe il programma F.to Michela Pozzoni F.to Arianna Ravasio (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale Lezione dialogata Esercitazioni 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI Sistemi multimediali Testo: “AttivaMente insieme + educazioni” ed. Clio Altro: attrezzature in dotazione all’Istituto, schede personali degli alunni, schede riassuntive dell’insegnante. 6. VERIFICA E VALUTAZIONE È stata effettuata dalla scrivente, limitatamente a quanto espresso nella premessa, una verifica scritta, con domande a risposta aperta, a scelta multipla e vero/falso, finalizzata all’accertamento dell’acquisizione delle conoscenze e competenze stabilite, nonché della padronanza concettuale delle conoscenze acquisite. La valutazione non si è basata esclusivamente sul livello della prestazione motoria e sportiva, ma ha tenuto conto del comportamento inteso come impegno, partecipazione così come declinato nella griglia di osservazione allegata al Piano Didattico Formativo. Numero prove di verifica effettuate: due. La valutazione delle competenze è stata fatta seguendo tabelle specifiche, su dieci livelli così come stabilito dal Collegio Docenti e declinata, secondo la peculiarità della disciplina, dal dipartimento di Scienze Motorie. Erba, 12-05-2014 F.to Patrizia Rapisarda (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 39 RELAZIONE FINALE A.S. 2013/2014 1. DOCENTE CARLA CONSONNI MATERIA RELIGIONE CLASSE - SEZIONE 5A PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Nel corso dell’anno quasi tutti gli alunni si sono mostrati attenti e partecipi alle lezioni, accogliendo sostanzialmente tutti i contenuti proposti, perché ritenuti aderenti alle loro problematiche e ai loro interrogativi. Alcuni alunni hanno partecipato al dialogo educativo, mostrando un interesse a cui non sempre ha fatto seguito un approfondimento personale e uno sviluppo della capacità rielaborativa; altri sono stati diligenti e personalmente interessati, ma più restii ad intervenire in modo spontaneo nei momenti di confronto; infine, un gruppo di alunni è stato più volte richiamato per la superficialità e la scarsa attenzione con cui partecipavano al lavoro scolastico. Tuttavia, pur se in misura diversa, i risultati formativi sono stati conseguiti da tutti gli alunni. 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1.CONOSCENZE: Discreta conoscenza degli aspetti antropologici e biblici relativi allo sviluppo della persona secondo la visione cristiana Discreta conoscenza delle fondamentali nozioni di etica cristiana riguardanti gli aspetti relazionali Discreta conoscenza delle principali problematiche di tipo etico, storico e culturale proposte 2.2.ABILITÀ/COMPETENZE: Hanno raggiunto una discreta consapevolezza critica delle peculiari identità della tradizione ebraicocristiana e delle diverse esperienze religiose Hanno acquisito alcuni elementi di giudizio critico e di coscienza etica riguardo a rilevanti fenomeni etico/culturali Sono in grado di assumere una posizione sui diversi valori proposti sapendo motivare le proprie convinzioni Sanno accostare con spirito critico ma non pregiudiziale i contenuti religiosi proposti 3. CONTENUTI Ragione e Religione: Ricerca razionale: responsabili di fronte a se stessi Una testimonianza: Pavel Florenskij Cammino verso la maturità: conoscere se stessi Emozioni e azioni. Corpo e spirito, quale rapporto, quale risorsa? Morale ed etica Morale nel mondo contemporaneo Compito morale: costruire la propria statura di persona Bene e male: quali criteri di giudizio Confronto morale laica – morale religiosa Fondamento della morale cristiana: “il discorso della montagna” (Mt 5-7) Bioetica *Definizione, origine, sviluppo storico, valori in gioco e criteri di valutazione *Eutanasia e accanimento terapeutico *Fecondazione assistita Etica delle relazioni: Uomo e donna nel progetto di Dio Rapporto uomo-donna: dalla maturità personale alla maturità di coppia Dall’amore adolescenziale all’amore maturo Significato umano e religioso della sessualità L’amore umano nella Bibbia: presentazione sintetica del Cantico dei Cantici Responsabilità di fronte alla sessualità: il mistero della vita nascente 40 Sacramento del matrimonio: peculiarità, senso e valore Etica della vita: Cenni alle tematiche contraccettive e ai metodi naturali Etica della solidarietà: Visione del film: La Rosa Bianca 3.1. FIRME: le sottoscritte ARIANNA RAVASIO – MICHELA POZZONI studenti della classe 5 sez A dichiarano che in data effettivamente svolto di religione . F.to Arianna Ravasio 9 MAGGIO è stato letto in classe il programma F.to Michela Pozzoni (Firme autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 4. METODOLOGIE Lezione frontale lezione dialogata dibattito in classe esercitazioni/ approfondimenti individuali in classe insegnamento per problemi altro: brainstorming- schemi ragionati-mappe concettuali 5. STRUMENTI E TESTI UTILIZZATI Audiovisivi DVD-VHS fotocopie presentazioni power-point sistemi multimediali LIM testo: BIBBIA 6. VERIFICA E VALUTAZIONE verifiche: riflessioni orali e brevi riflessioni scritte. Riflessioni orali e dibattiti in classe hanno contribuito in maniera rilevante nella definizione del giudizio finale, perché indicativi del grado di interesse e di partecipazione mostrata nel corso dell’anno. Nel corso dell’anno: due verifiche a quadrimestre. Erba, 9 maggio 2014 F.to Carla Consonni (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2 del decreto legislativo n.39/1993) 41 SIMULAZIONE TERZA PROVA 2 dicembre 2013 Inglese 1. Consider the setting of the tale The Werewolf of Angela Carter. How does she describe it? (Refer to the landscape, the houses, the people). How is the protagonist different from the child in the original fairy tale? 2. Focus on the character of Jay Gatsby. What does he do in order to meet Daisy again and impress her after he finds out she got married? Why does the narrator say that “he broke up like glass against Tom’s malice” at the end of the story? Storia 1. Delinea in modo sintetico le caratteristiche della politica interna di G. Giolitti. 2. Individua i principali schieramenti interventisti e neutralisti in Italia allo scoppio della Grande Guerra. Filosofia 1. “Benché ogni nostra conoscenza cominci con l’esperienza, da ciò non segue che essa derivi interamente dall’esperienza”. Spiega questo passo che apre la Critica della Ragion Pura. 2. Individua il tema degli scritti giovanili hegeliani e illustrane l’importanza. Storia dell’arte 1.Quali sono i simboli che esaltano le virtù del protagonista nel dipinto di J.L.David ‘ La morte di Marat’ ? 2.Quali furono le principali differenze fra il procedimento artistico degli impressionisti e quello adottato da Georges Seurat? Diritto 1. Parla delle ultime due fasi del procedimento di formazione della legge. 2. Parla degli effetti positivi e negativi dei due sistemi elettorali studiati. 42 SIMULAZIONE TERZA PROVA 14 aprile 2014 Inglese 1. As a writer George Orwell was very sensitive to the problem of language that he explored in his novels Animal Farm and 1984. Write a short essay about this topic. 2. Explain what neologisms and acronyms are and provide a few examples of words that portray new trends in society. Biologia 1) Spiega il significato e la storia (come nasce e come evolve) dell'espressione "un gene una proteina". 2) Descrivi la struttura del cuore e spiega come circola il sangue al suo interno. Matematica 1. Dopo aver esposto ipotesi e tesi del teorema di Rolle verifica se questo è applicabile alla 2 funzione y ln( x 1) nell’intervallo 3;3 . In caso affermativo calcola le coordinate dei punti che verificano tale teorema. 2. Dopo aver esposto la definizione di funzione continua in un punto, stabilisci per quali valori dei parametri a e b la funzione risulta continua nel punto x 5 ax 2 4a perx 5 y 2 perx 5 b bx 2 perx 5 Filosofia 1. Spiega la concezione marxiana dell’uomo confrontandola con quella di Feuerbach. 2. Spiega la terza forma dell’agire umano illustrata da H. Arendt in Vita Activa. Storia 1. Perché i trattati di pace di Parigi del 1919 non riuscirono a garantire una pace duratura in Europa? 2. Con quali strategie politiche Hitler riuscì a trasformare la Repubblica federale in uno Stato totalitario? 43 TITOLI DEGLI APPROFONDIMENTI INDIVIDUALI PER L’ESAME DI STATO STUDENTE Cabras Perla Colombo Eleonora Conte Sara Croci Luca D’Ambrosio Marta Gandola Valentina Giannola Alessandra Locatelli Jessica Mauri Clara Melchior Annalisa Milan Lisa Pazienza Serena Potestà Deborah Pozzoni Michela Prina Francesca Proserpio Alessia Ravasio Arianna Rigamonti Fabiola Riva Erica Riva Lucrezia Roncari Maddalena Rusconi Federica Sormani Chiara Tangredi Stefani Grace Tobaldo Mirko Tonet Simone Vanossi Giulia ARGOMENTO “Il Faust e la problematicità della società moderna” “Identità” “Una volta ho letto che il desiderio di emigrare nasce dal bisogno di respirare” America: i ruggenti anni Venti “Il corpo non mente” “Jesse Owens: il primo nero a vincere le Olimpiadi” “Anche la follia merita i suoi applausi” ”L’obbedienza all’autorità e la mancanza di pensiero: l’essenza del totalitarismo” “Il fascino della velocità” “Il confronto fra la crisi del 1929 e del 2008” “Tattoo art: l’arte del tatuaggio” “Lo stato sociale: l’età del benessere” “Il senso di colpa” “La fuga: dalla società attuale, dalla crisi, dalla realtà” “La ricerca della felicità” “La metamorfosi dell’uomo: da bambino ad adulto” “Autolesionismo: quando le parole non bastano più” “La cinematografia è l’arma migliore” “Se ti abbraccio non aver paura” “Pop(ular) art” “L’altro, il diverso” “Il sogno come realtà, la realtà come un sogno” “La dimensione ludica: il gioco è una cosa seria” “Allucinazioni: percezioni senza oggetto” “Punk: ribellione giovanile o disagio sociale?” “Hooliganism” “Le diverse facce della comunicazione” 44