Layout - lezioni 1997-98 Salerno
Teoria della comunicazione
• Temporalità e comunicazione è un libro adatto a chi ha preparazione
filosofica. Per il corso di Scienze della Formazione in cui il libro era
adottato, presenta difficoltà che rendono opportuno il disegno rapido
della tesi, per andare agli approfondimenti che quel gruppo di allievi
consente. Donde questo breve excursus.
• Lo proponiamo perché dà comunque un’idea del senso del testo, e
perché può servire di base ad una lezione sul tema anche a scuola. Il
testo è difatti semplice, solo inerpicandosi sulle parole inserite vi
sono gli snodi per discorsi – anche di seria filosofia - da completare a
voce, a seconda delle competenze enciclopediche del gruppo cui ci si
riferisce
• Con ciò si vuole fornire uno strumento e insieme saggiare un modello
di intervento indiretto, un modello di formazione a distanza. Che nel
caso di queste presentazioni esige però il mediatore, il docente
interessato.
• Per informazioni e commenti, forniamo l’e-mail: [email protected]
clementina gily reda
temporalità e comunicazione
Chronos, Kairos e Ritmo
• le comunicazioni di massa, l’uomo, il tempo
Tempo e spazio, assi cartesiane?
La comunicazione di massa vive
di analisi scientifiche, ma il
filosofo rimane a tutta prima
impressionato dall’alterazione
temporale
Il senso dello spazio vi è già tanto
mutato da acquistare con Mc
Luhan il nome paradigmatico
di villaggio globale.
Meyrowitz, (Oltre il senso del
luogo 1985/tr.93) mostra il
processo di dissoluzione /
ricostruzione
che
esse
compiono quotidianamente.
Le figure del tempo
Il tempo nella storia del
pensiero ha figure che ne
svelano il senso
come cronologia, la figura di
Chronos, tempo stabile
composto di effimero e di
eterno, fonda sulla morte e
tende all’eterno, Aion
come storia è un tempo fatto di
accadimenti imprevisti, da
cogliere per il successo:
regno del fato e del Kairòs,
Dio fanciullo e crudele, da
acchiappare al volo
Il tempo del novecento
Il Novecento filosofico ha dedicato
molte considerazioni al tempo,
sollecitato dalla rivoluzione in
atto che ne cambiava i ritmi
con la velocità, già così
interessante per i futuristi.
Il tempo come durata, temporalità,
rammemorazione
narrazione
rivela la verità a chi sa porsi
nella dimensione dell’uomo
senza trascenderla
Le comunicazioni di massa vivono
questo tempo elaborandone la
trasformazione in Ritmo dando
il
ruolo
di
protagonista
all’immagine
La stampa
Le comunicazioni di massa cominciano
con la stampa quotidiana, sviluppatasi
dai giornali politici della Rivoluzione
Francese. Grazie alla scoperta della
comunicazione
efficace,
della
frammentazione del sapere in articoli,
della letteratura d’appendice, la Penny
Press americana diventa un’impresa
economica che rivoluziona il mondo.
Così gli asciutti e concettosi giornali
delle
rivoluzioni
accolgono
il
suggerimento di coniugare interesse e
concetti. Il mondo delle affiches, altro
genere nato nella rivoluzione, cambia
l’aspetto delle città. Si forma il
pubblico dei lettori.
Eleonora Pimentel scopre la scienza della
comunicazione
pagina inserita nel ’99 – v. L’articolo in Uomini e idee 99
Anno
1790
Opera
Caravita
Scoperta
Pagina
Aperta
Pensare
come popolo
1799
Monitore
Napoletano
1799
Monitore
Napol.
editoriale
1799
Monitore
Napol.
Giornale
moderno
Disciplina
Scienza
Giuridica
Scienza
comunicazio
ne
Scienza
Comunic.
Scienza
Comunic.
Looking glass
La fotografia immobilizza il tempo, ci
restituisce gli occhi degli uomini del
passato, svela la conoscenza attraverso
il gioco degli occhi. E’ lo specchio che
ci guarda, il looking glass di Alice, che
restituisce sensi nascosti al linguaggio
ordinario e sconvolge la visione del
mondo. Mettendolo in presenza del
corpo come fonte di linguaggio e di
conoscenza. Quante più cose vediamo
in quegli occhi che in quadro, che
meglio rispetta l’estetica e la
comprensione profonda. Già nella
fotografia è l’efficacia parlante del
primo piano.
Il tempo come sintassi nel
montaggio
Il cinema usa il tempo come linguaggio
nell’invenzione del montaggio, uno
smembramento
ricomposizione
(Ejszenstein) che dà senso alle cose
collegandole nelle forme volute. Il
montaggio forma una sequenza
temporale originale di alto valore
comunicativo, che parla da sé anche al
di là del messaggio trasmesso. Come
l’inquadratura dà il proprio senso dello
spazio alla comunicazione visiva, il
montaggio indica la soggettività del
tempo rendendola effabile.
Anche i primi ed eterni trucchi del cinema
di Meliés, dissolvenza, flash back,
flash forward, disegnano il tempo nella
visione.
Radio e televisione
(immagine di Botero)
La radio e la televisione creano il tempo
della diretta, l’istantaneità della
comunicazione che rende il mondo
presente a se stesso. Le immagini
senza commento trasmesse in diretta e
senza costruzione di senso sono
l’esempio del tempo televisivo, che si
dà una regia mobile ed istantanea, un
montaggio improvvisato che segue il
ritmo dei discorsi e delle azioni. Più
simile alla commedia dell’arte che al
cinema o al teatro.
La comunicazione a flusso genera i
programmi in serie, da cui deriva un
tempo da vivere alternativo al reale:
Nella serie e nella citazione è la
caratteristica eminente di questo
linguaggio
La televisione ibrida le novità
della comunicazione
La
televisione è il miglior luogo
dell’analisi, perché riassume tutte le
novità precedenti: il frammento trova
nel palinsesto la sua configurazione,
l’immagine istantanea della foto è
protagonista nella sua vivezza, il
montaggio e le scoperte del cinema
sono riprese e adattate al nuovo
mezzo, la comunicazione a flusso della
radio rimane invariata.
Il tempo esemplifica la sua natura di ritmo,
di sequenza misurata che raccoglie il
senso in un ordine che diventa di per
sé comunicazione. Il linguaggio della
pubblicità, che interessa anche chi non
vuol comprare, ne è l’interprete
migliore e più creativo. Creando danze
di immagini su jingles.
L’immagine del looking glass è un disegno
di Lewis Carroll
Scarica

Temporalità e comunicazione