PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’Istituto di Istruzione Superiore “ Cine Tv Roberto Rossellini”- più generalmente conosciuto come Cine-Tv – da circa 40 anni costituisce il Polo formativo per quanto riguarda i quadri tecnici del settore dell’audiovisivo e della comunicazione di massa. Oggi i suoi diplomati occupano ruoli di rilievo negli ambiti produttivi e aziendali di tutto il settore a livello nazionale. La sua finalità è formare professionisti nei ruoli tecnici dei settori della cinematografia, televisione e fotografia. La Scuola, nata nel 1961 come Istituto professionale per la Cinematografia scientifica ed Educativa – e situata all'ultimo piano della Facoltà di Fisiologia dell'università di Roma trova la sua prima veste ufficiale con il Decreto Istitutivo del 1968 che la trasforma in Istituto professionale per la Cinematografia e, subito dopo, nel 1969, in Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione. L'Istituto, abilitato inizialmente al rilascio del solo diploma di Qualifica, in virtù della Legge 754/1968 passa, nel 1970, allo sviluppo del piano di studi su cinque anni, mantenendo la Qualifica al quarto e la possibilità di conseguimento del Diploma di maturità professionale per Tecnico della Cinematografia e Televisione al termine del quinto anno. Dal 1970 ha sede negli ex Stabilimenti Cinematografici Ponti-De Laurentiis dove sono stati girati molti film che costituiscono la storia della cinematografia Italiana ed è dislocato in due sedi (centrale: via della Vasca Navale e succursale: via Libetta). Nella sede centrale l’Istituto è dotato di: due Teatri di posa, cinematografico e televisivo, con impianti illuminotecnici a comando elettronico, macchine da presa 16 e 35 mm dotate di video-assistenza, regia televisiva broadcast, attrezzature per le riprese in esterni; una sala di proiezione cinematografica dolby SR; un Dipartimento audio completo di doppiaggio, sala mixage e di tutte le apparecchiature per la ripresa sonora; un Dipartimento completo di montaggio, per le lavorazioni cinematografiche ed il trattamento delle immagini televisive sia con sistemi analogici che digitali; un Laboratorio di edizione e produzione, dotato di tutte le attrezzature necessarie. Nella succursale sono situati: il Dipartimento di fotografia (sala di posa, reparto di sviluppo e stampa, Laboratorio di elaborazione digitale delle immagini, biblioteca e sala espositiva). Ci sono, inoltre, i Laboratori di ripresa, montaggio e suono per le classi iniziali del Corso di qualifica Audiovisivi, un Laboratorio di produzione multimediale, un’aula attrezzata per Comunicazioni visive. A disposizione degli studenti ci sono biblioteche, videoteche, una nuova aula per la consultazione dei video, una nuova aula per video-conferenze, aule attrezzate con TV, DVD e VTR, due palestre, campi di calcetto, pallamano, tennis, pallavolo e basket. ISTITUTO PROFESSIONALE Indirizzo Produzioni industriali e artigianali Articolazioni: 1) Industria – Opzione “Produzioni Audiovisive” 2) Artigianato – Opzione “Produzioni artigianali del territorio” A partire dall’anno scolastico 2010/2011, conformemente a quanto stabilito dal D.P.R. 15.3.2010 n° 87 per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’ art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini è interessato dalla riforma che ha investito tutto il settore dell’istruzione professionale. Tale riforma, dettata, in base a quanto stabilito dal Regolamento sul riordino degli istituti professionali, art. 1, dall’esigenza di conferire “una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, tali da conferire eficacia ed efficienza al sistema scolastico”, ha avuto come principale conseguenza per la nostra scuola quella di veder assorbito il settore di riferimento, tradizionalmente atipico e articolato negli indirizzi di Tecnico dell’industria audiovisiva, Tecnico dell’industria grafica e Tecnico della produzione dell’immagine fotografica, nel più generico settore dell’Industria e Artigianato, indirizzo Produzioni industriali e Artigianali, nell’ambito del quale sono previste due articolazioni, “Industria”, nella quale è confluito l’indirizzo di Tecnico dell’industria audiovisiva, e “Artigianato”, nel quale è confluito l’indirizzo Tecnico della produzione dell’immagine fotografica. Il Regolamento sopra citato chiarisce che “L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.” E’ previsto che i nuovi percorsi avranno durata quinquennale, e si concluderanno con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori e agli indirizzi di cui sopra. Superato l’esame di stato alla fine del quinto anno, gli studenti otterranno un diploma utile sia per l’immediato accesso al mondo del lavoro, sia per l’iscrizione in qualunque università, sia per l’accesso all’ I.T.S. (Istituto Tecnico Superiore), un canale formativo di livello postsecondario, strettamente collegato alla realtà del sistema produttivo e del mercato del lavoro. LICEO ARTISTICO INDIRIZZO AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE Attivato nell'a.s. 2011/2012 a seguito del D.P.R. n° 89 del 15 marzo 2010, (Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.). o Il liceo artistico ofre una preparazione culturale generale tipica di tutti i licei che permette l’accesso all’università o all’Accademia delle Belle Arti; ma, allo stesso tempo, fornisce anche una formazione in campo artistico specifica a seconda della sezione scelta. Nel caso dell’Indirizzo Audiovisivo e Multimediale vengono approfondite le discipline legate all'arte e alla comunicazione audiovisiva e multimediale. CORSI I.T.S. Gli I.T.S. (premere ctrl+clic per accedere al sito)– Istituti Tecnici Superiori, previsti dalla legge n. 40 del 2 aprile 2007 art. 13, comma 2 e dal DPCM 25 gennaio 2008, nascono dall'esigenza di realizzare dei percorsi finalizzati al conseguimento di Diploma di Tecnico Superiore, per dare una risposta stabile di formazione post diploma di durata biennale in alternativa al percorso universitario, in particolare nelle aree tecnologiche considerate prioritarie dagli indirizzi nazionali di programmazione economica, con riferimento al quadro strategico dell’Unione Europea A partire dall’a.s. 2011/2012 è attivato l’I.T.S. (Istituto Tecnico Superiore), un canale formativo di livello post-secondario, strettamente collegato alla realtà del sistema produttivo e del mercato del lavoro. Nell’anno scolastico 2012/2013 i corsisti selezionati hanno seguito lezioni e stages per quattro semestri per il conseguimento del titolo di Tecnico Superiore per l'organizzazione e la fruizione dell'informazione e della conoscenza: Video producer per TV, WEB e NEW-Media Il corso post diploma I.T.S. (Istruzione Tecnica Superiore) per l’anno scolastico 2013/2014 , “SPECIALISTA DI PRODUZIONE E RIPRESA CINE TV con VIRTUAL SET” ha formato figure altamente specializzate in grado di ideare, organizzare, realizzare programmi e prodotti per cinema, televisione, web, pubblicità, integrando le normali conoscenze di ideazione e produzione audiovisiva con l’utilizzo del VIRTUAL SET. CORSO SERALE Il processo di rinnovamento del sistema formativo italiano interessa sia l’area della formazione iniziale (obbligo formativo a 16 anni, apprendistato, formazione tecnica superiore) sia l’area della formazione permanente.Il nostro Istituto ofre un corso serale a studenti lavoratori che abbiano superato il 18° anno di età. Identità culturale e progettuale I mestieri del cinema e della televisione si pongono come crocevia di competenze sia tecniche che artistiche. Il Cine-Tv è un polo di formazione di operatori della comunicazione audiovisiva cui attinge una realtà imprenditoriale che si incrementa in considerazione della crescente sensibilità dei più vari ambiti del mondo contemporaneo al linguaggio audiovisivo. Le opportunità occupazionali sono naturalmente legate alle variazioni dei settori della Produzione cinematografica, televisiva e multimediale, ma si riconosce nei diplomati del Cine-tv la notevole capacità di rispondere in modo flessibile alle mutanti richieste del mercato, la loro preparazione culturale e tecnico-scientifica si è molto spesso rivelata un valido e polivalente supporto nel panorama del mondo del lavoro legato alla comunicazione di massa. Il Cine-Tv è una scuola aperta a culture diverse dove la progettualità si lega al fare concreto nel rispetto dell’apprendimento dei valori culturali di ognuno. In considerazione della peculiarità dell’Istituto, il Collegio dei Docenti ha deliberato di privilegiare sia nella didattica curricolare che extracurricolare l’utilizzo dei mezzi tipici dell’Istituto legati alla produzione cinematografica, televisiva, multimediale e fotografica. UTENZA Data la peculiarità della nostra scuola, la maggior parte degli studenti non appartiene al Municipio nel quale l’istituto è collocato e risulta piuttosto elevata la percentuale proveniente dai Comuni limitrofi. L’elevato monte ore di lezioni rappresenta un serio problema per quegli studenti che devono afrontare lunghi spostamenti per raggiungere la scuola; nonostante ciò molti continuano a scegliere il Rossellini perché motivati dal desiderio di entrare a far parte del mondo della comunicazione di massa ed acquisire alta professionalità. Per rispondere alle richieste di studenti adulti, in alcuni casi già diplomati, interessati all'acquisizione della Qualifica professionale, è attivo dal 1999 un corso serale . I corsi Il Nuovo Ordinamento A partire dal corrente anno scolastico anche il corso serale, ad esclusione delle quinte classi, è interessato dalla riforma che ha investito tutto il settore dell’istruzione professionale già dall’a.s. 2009/2010. Il sistema formativo degli adulti è soprattutto chiamato ad assolvere alle seguenti funzioni: dare alla propria utenza in possesso di licenza media l’opportunità di conseguire un diploma, consentire la riconversione professionale ad adulti già inseriti nei contesti lavorativi, favorire l’acquisizione di professionalità nei settori specifici a diplomati e laureati. Pertanto il monte ore del Corso serale si diferenzia dal corso diurno per rispondere alle esigenze dell’utenza cui si rivolge. Le idee alla base del Corso serale consistono nella flessibilità del percorso e nella valorizzazione dell’esperienza di cui sono portatori gli studenti. Esso si fonda tenendo conto delle forme di apprendimento peculiari dell’età adulta e auspica l’integrazione delle competenze. I profili formativi degli indirizzi attivati fanno riferimento a quelli del corso diurno. L'orario del corso serale è dalle 17,10 alle 22,30. TECNICO DELL' INDUSTRIA Opzione “Produzioni Audiovisive” diovisive” (già tecnico dell'industria audiovisiva e cinematografica) QUADRO ORARIO CORSO SERALE Area Comune Materie d’insegnamento Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Diritto ed Economia Matematica Scienze integrate (scienze della terra e biologia) 1° 3° Ore 132 66 66 66 66 Ore 132 66 66 66 66 - 462 330 1° 3° Ore 99 66 66 297 Ore 99 4° Ore 132 66 99 99 396 4° Area Indirizzo Materie di insegnamento Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate Fisica Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed Esercitazioni ** Tecnologie applicate ai materiali ed ai processi produttivi Tecniche di produzione e di organizzazione Tecniche di gestione e conduzione di macchinari e impiant Storia delle arti visive Linguaggi e tecniche della progettazione e comunicazione audiovisiva Totale ore di Indirizzo TOTALE ORE - 132 (66) 264 (132) 4° Ore 198 132 (33) 132 (33) 132 (33) - - 99 - 99 99 528 990 594 924 396 792 TECNICO DELL'ARTIGIANATO Opzione : “Produzioni artigianali del territorio” (già tecnico della produzione dell’immagine fotografica) QUADRO ORARIO CORSO SERALE Area Comune Materie d’insegnamento Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Diritto ed Economia Matematica Scienze integrate (scienze della terra e biologia) Area di indirizzo Materie di insegnamento Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica integrate Fisica Scienze Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed Esercitazioni ** Tecnologie applicate ai materiali ed ai processi produttivi Progettazione e realizzazione del prodotto Tecniche di distribuzione e marketing Storia delle arti applicate Disegno professionale-Rappresentazioni grafiche digitali Totale ore di Indirizzo TOTALE ORE 1° 3° Ore 132 66 66 66 66 Ore 132 66 66 66 66 - 462 330 4° Ore 132 66 99 66 396 1° 3° 4° Ore 132 66 66 198 Ore 165 Ore 165 - 132 132 - 132 - 66 66 99 - 66 66 462 924 495 924 594 792 TECNICO DELLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA E CINEMATOGRAFICA VECCHIO ORDINAMENTO- CLASSI QUINTE Profilo Il Tecnico dell’industria audiovisiva è in grado di realizzare il prodotto audiovisivo con autonomia operativa e competenza nello specifico del settore d’appartenenza; è dotato di una buona preparazione culturale, conosce i linguaggi e le tecniche della comunicazione massmediale; ha competenze scientifiche e tecnologiche nell’ambito della produzione ed elaborazione di immagini e suoni; conosce una lingua straniera con proprietà di linguaggio tecnico; sa utilizzare gli strumenti tecnici specifici del proprio settore al fine di raggiungere, nell’armonia del lavoro di équipe, gli obiettivi prefissati. Ha nozioni di storia dello spettacolo, con particolare riguardo a quella del cinema e della televisione; conosce la storia e l’evoluzione delle tecnologie cine-televisive e le tendenze in rapporto alle nuove scoperte e applicazioni della tecnica. Collabora direttamente con la direzione artistica per la realizzazione del prodotto audiovisivo, assumendo la responsabilità del lavoro svolto. Svolge funzioni di coordinamento nel settore di pertinenza, programmando e verificando il lavoro dei preposti. Negli ambiti che lo prevedono, partecipa come autore alla realizzazione del prodotto, con il riconoscimento e la tutela del suo lavoro da parte della normativa vigente. Il profilo generale è integrato, in relazione alla specializzazione professionale prescelta, dalle competenze specifiche. QUADRO ORARIO CORSO SERALE Area comune 5° Materie di insegnamento (*) ore sett. Italiano e Storia 5 Lingua straniera (Inglese) 3 Matematica ed informatica 2 Totale 10 Area di indirizzo 5° ore sett. Linguaggio audiovisivo 4 Tecn. Profess./Laboratori di montaggio, ripresa ,suono 6(6) r * Elettronica e tecnologie multimediali 3(3) Storia dell’Arte 2 Totale 15 * E’ possibile scegliere tra le seguenti specializzazioni: Ripresa, Montaggio, Suono, In tutte le tabelle le ore tra parentesi sono in compresenza con l’insegnante tecnico-pratico TECNICO DELLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA DELL'IMMAGINE Profilo La figura del Tecnico della produzione dell’immagine fotografica si riconosce in un profilo professionale poliedrico: da un lato egli deve conseguire e mantenere una formazione tecnico-pratica fondata sulla conoscenza dei metodi tradizionali e sulla applicazione ragionata delle nuove tecnologie, dall’altro però deve saper individuare con immediatezza i settori occupazionali in crescita. Il Tecnico della produzione di immagini fotografiche opera, nei diversi settori della fotografia, con capacità comunicative e relazionali, culturali e tecniche, che gli consentono di progettare, organizzare e realizzare, le diverse fasi della produzione di immagini sia attraverso sistemi operativi tradizionali sia tecnologicamente avanzati. È in grado di autoaggiornarsi riconoscendo prontamente l’evolversi del ciclo creativo e produttivo. Il Tecnico della produzione dell’immagine fotografica opera come professionista free-lance, come titolare di uno studio fotografico, come dipendente di un Ente o di un’azienda del settore della produzione e elaborazione dell’immagine. E’ in grado di strutturare un’attività autonoma, interpretare le necessità comunicative del committente e collaborare con le altre figure professionali nella progettazione e nell’ esecuzione dell’immagine. QUADRO ORARIO CORSO SERALE Ar Area comune Materie di insegnamento (*) ore sett. Italiano e Storia 5 Lingua straniera (Inglese) 3 Diritto ed Economia Matematica ed informatica 2 Scienza della terra e biologia Totale ore settimanali 10 Area di indirizzo Storia delle Arti visive Tecniche fotografche e laboratorio Elaborazione informatica delle immagini Pianificazione della produzione Totale ore settimanali 3 5(3) 5(3) 2 15 *In tutte le tabelle le ore tra parentesi sono in compresenza con l’insegnante tecnicopratico ESAME DI STATO Normativa di riferimento: A. Per quanto riguarda gli esoneri nelle discipline per gli studenti già diplomati e/o laureati Visto il D.M. n° 14 , art. 7, comma 7 del 14 aprile 2015 “ Per l’anno scolastico 2014/2015, i candidati provenienti da corsi sperimentali di istruzione per adulti, inclusi i corsi del c.d. “Progetto Sirio” dell’istruzione tecnica che, sulla base del Patto formativo individuale o che in relazione alla sperimentazione stessa e in presenza di crediti formativi riconosciuti siano stati esonerati nella classe terminale dalla frequenza di alcune materie, possono, a richiesta, essere esonerati dall'esame su tali materie nell'ambito della terza prova scritta e del colloquio. Essi dovranno, comunque, sostenere la prima prova scritta, la seconda prova scritta, la terza prova scritta nonché il colloquio. Vista la delibera del 3 novembre 2014 verbale n.1, tabella C del C.d.C della V audiovisivi serale e successive integrazioni in merito all'attribuzione dei crediti formativi per l'a.s. 2014-15 ( si veda l'elenco dei candidati interni contenente la specifica dei crediti attribuiti), gli studenti che ne hanno fatto richiesta sono esonerati dall'esame sulle discipline con crediti formativi nell'ambito della terza prova e del colloquio. Le richieste sono state inserite nei fascicoli personali degli studenti. B. Per quanto riguarda l' individuazione delle materie affidate ai commissari interni per l’Esame di Stato 2014/2015, Vista la normativa vigente e la C.M. n. 1 del 29 gennaio 2015 riguardante “ individuazione delle materie oggetto della seconda prova scritta negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio ordinari e sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado - Scelta delle materie affidate ai commissari esterni delle commissioni anno scolastico 2014/2015 “ che per l'indirizzo TECNICO DELL'INDUSTRIA AUDIOVISIVA ha affidato : PRIMA PROVA SCRITTA AL COMMISSARIO ESTERNO: INSEGN.NOMINA 1) ITALIANO M802 CLASSI DI CONCORSO A050 MATERIA OGGETTO DELLA II PROVA SCRITTA AL COMMISSARIO INTERNO: INSEGN. NOMINA - LINGUAGGIO AUDIOVISIVO E TECNICHE COMUNICAZIONE S113 M830 CLASSI DI CONCORSO A044 ALTRE MATERIE AFFIDATE AI COMMISSARI ESTERNI: STORIA DELLE ARTI VISIVE M953 A061 INGLESE M460 A346 il Consiglio di classe , in data 10/02/2015, ha deliberato quanto segue: Prof. ssa Antonutti Raffaella , docente di laboratorio di montaggio; Prof. Franchi Massimo , docente di tecnica di ripresa; Prof. ssa Gatto Angela Lucia docente di linguaggio ( seconda prova scritta negli esami di Stato ); Prof. Rotili Francesco , docente di storia; Prof. Tamburoni Roberto , docente di tecnica del suono Sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi; Comprensione di problemi tecnici relativi alle materie di indirizzo e acquisizione della capacità di dar loro soluzione; Acquisizione di abilità linguistiche tali da consentire una espressione corretta orale e scritta in qualsiasi ambito, la redazione di relazioni, nonché la comprensione di documentazione tecnica in lingua straniera. In merito alla verifica, alla valutazione e alle attività di recupero il Consiglio ha adottato: Strumenti per la verifica formativa (controllo in itinere del processo di apprendimento). Allo scopo di permettere a tutti gli allievi di raggiungere un livello di preparazione accettabile sono state effettuate diverse prove di verifica per accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per la valutazione sono stati somministrati test, prove semistrutturate, colloqui sia individuali che coinvolgenti l’intera classe, e compiti scritti. Strumenti per la verifica sommativa (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione). La valutazione sommativa ha tenuto conto delle capacità di analizzare in modo globale le problematiche trattate, della personalità dell’allievo, della sua attitudine allo studio, degli sforzi fatti per conseguire determinati risultati e del reale progresso rispetto alla situazione d’ingresso. Attività di recupero Il recupero è stato svolto in itinere. Il Consiglio ha ritenuto che l’individuazione dei contenuti da trasmettere per singola disciplina dovesse tener conto: Dei reali ritmi di apprendimento della classe; Dei tempi effettivi a disposizione; Del materiale didattico e degli strumenti a disposizione. Valutazione Nell’ambito della programmazione collegiale è stata adottata la seguente griglia allo scopo di valutare il livello di formazione derivato dal processo cognitivo. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI-SCRITTE-GRAFICHE SCALA DI MISURAZIONE: 1 - 10 Voto conoscenze competenze capacità 1 Nessuna Nessuna Nessuna 2 Gravemente carenti Espressione sconnesse Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose Espressione non corretta Conoscenze carenti Espressione impropria Conoscenze superficiali Improprietà di linguaggio Non sa cosa fare Non si orienta Applica le conoscenze minime con gravissimi errori Compie analisi errate Applica le conoscenze minime con gravi errori Applica le conoscenze minime con qualche errore Analisi parziali e non corrette 3 4 5 6 Conoscenze essenziali Esposizione semplice Applica correttamente Le conoscenze minime 7 Conoscenze più estese Esposizione corretta Applica Le conoscenze in modo articolato 8 9 10 Conoscenze complete e approfondite Esposizione corretta, proprietà di linguaggio Conoscenze complete e approfondite, esposizione fluida. linguaggio specifico Conoscenze autonomamente approfondite e applicate, esposizione fluida Analisi parziali sintesi imprecise Coglie il significato di piccole informazioni Rielabora correttamente le informazioni Applica correttamente le conoscenze anche a problemi più complessi Coglie le implicazioni, compie analisi complete e coerenti Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi Compie autonomamente correlazioni esatte e analisi approfondite Applica le conoscenze anche a problemi più complessi in modo autonomo e critico Sa rielaborare e approfondire in modo autonomo e critico GLI STUDENTI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe Quinta Audiovisivi è composta da 28 studenti ed è articolata in tre profili di specializzazione: Montaggio, Ripresa e Suono. Venticinque alunni provengono dalla classe quarta del precedente anno scolastico che aveva visto confluire in una sola sezione due gruppi classe con caratteristiche piuttosto diverse. La maggior parte degli studenti che costituisce l'attuale assetto della classe , piuttosto omogeneo per età e motivazioni allo studio, ha frequentato tutte le discipline previste dal piano di studio, mentre, un numero minore di studenti, già in possesso di un diploma di maturità e/o di un titolo superiore, ha seguito ed è stato valutato solamente in alcune discipline, secondo quanto deliberato dal Consiglio di classe all'inizio dell'anno scolastico. Gli alunni sono studenti lavoratori che devono conciliare gli impegni scolastici con quelli lavorativi: per questo motivo i docenti hanno attuato strategie didattiche il più possibile flessibili per cercare di costruire per ogni singolo studente “…..un Patto formativo individuale definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall'adulto...” (DPR 29 ottobre 2012, n° 263, art. n°5, comma e). Tali strategie di studio e di recupero il più possibile personalizzate, tuttavia, hanno spesso costretto alcuni docenti a rallentare e modificare la propria programmazione iniziale . Sebbene con un diverso bagaglio di esperienze culturali e sollecitati a distinti livelli di impegno necessari al raggiungimento degli obiettivi curricolari, gli studenti hanno dimostrato nel complesso sufficienti e, in alcuni casi, discrete capacità nella realizzazione dei compiti loro affidati sia singolarmente che collettivamente specialmente nell'area di specializzazione. Le valutazioni, oltre alle prove scritte e orali, hanno tenuto conto dell’attenzione prestata in classe, dell’interesse per la materia, dei miglioramenti in rapporto alla situazione iniziale, della capacità di intervenire e del contributo dato alla buona riuscita dei lavori di gruppo. ELENCO CANDIDATI INTERNI STUDENTE SPECIALIZZAZIONE TITOLO DI STUDIO CREDITI (ESONERI) Si avvale degli esoneri per terza prova e colloqui 1. Astolfi Francesca Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 2. Capecci Valentina Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO Da Mario Federico Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO Di Caterino Luca Ripresa Diploma Liceo Scientifico Italiano, storia, inglese, matematica, arte Sì Dionisi Maurizio Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO Doria Silvia Ripresa Diploma Liceo Classico Italiano, storia, inglese, matematica, arte Sì 3. 4. 5. 6. Laurea Mag. Scienze della Comunicazione 7. Ercoli Federico Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 8. Ferranti Luca Montaggio Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 9. Ferri Andrea Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 10. Gallizzi Edoardo Ripresa Diploma Tec. Industriale Italiano, storia, inglese, matematica, arte, elettronica Sì 11. Gasparri Basilio Suono Diploma Tec. Geometra Italiano, storia, matematica Sì 12. Gonzalo Jumar Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 13. Greco Norma Montaggio Diploma Liceo Scientifico Italiano, storia, inglese, matematica, arte Sì 14. Iuorio Leonardo Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 15. Mangione Samira Suono Diploma Tec. Commerciale Italiano, storia, inglese, matematica Sì 16. Monti Stefano Ripresa Diploma Liceo Scientifico Italiano, storia, inglese, matematica, arte Sì Laurea Mag. DAMS 17. Lucaferri Daniele Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 18. Mastropietro Antonio Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 19. Ogigirigi Mariangela Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 20. Panzardi Giorgia Montaggio Diploma Liceo Classico Italiano, storia, inglese, matematica, arte Sì 21. Pascoletti Edoardo Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 22. Picano Andrea Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 23. Pieri Daniele Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO Ripresa Diploma IPSSCT Tecnico Gestione Aziendale Italiano, storia, inglese, matematica Sì 25. Proietti Giulia Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 26. Sbardella Martina Ripresa Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 27. Vicenti Michele Ripresa Diploma Liceo Scientifico Italiano, storia, inglese, matematica, arte Sì 28. Yap Daniel Suono Qualifica professionale audiovisivi Nessun credito NO 24. Piroli Massimo CANDIDATI ESTERNI Sono abbinati alla classe Laura in Sociologia quattro candidati esterni : Federico Baronello spec. Ripresa, Tiziano Lucattini spec Suono, Giulio Conversi spec. Montaggio e Manuela Turano spec. Montaggio Alternanza scuola-lavoro Le competenze acquisite dagli allievi del profilo di specializzazione suono con riferimento alle esperienze, condotte sia nella classe IV che nella classe V, in alternanza scuola-lavoro sono riportate nella sezione “Programmi e Relazioni”. Per i profili montaggio e ripresa non si allega alcuna documentazione in quanto nessuna attività formativa è stata svolta dagli studenti. NUMERO E TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE Calendario Prove Simulate Esame di Stato 2014/15 data prova discipline durata Prima simulazione 26-02 -15 02-03-15 03-03-15 I° prova II° prova III° prova Italiano linguaggio 4 materie 6 ore 6 ore 50 min I° prova II° prova III° prova Italiano linguaggio 4 materie 3 ore 6 ore 50 min Seconda simulazione 07-05-15 11-05-15 12-05-15 I prova - II prova Sono state effettuate due simulazioni delle prove d’esame, le cui tracce, elaborate sulla base delle proposte ministeriali relative agli esami di Stato degli anni precedenti, vengono di seguito allegate assieme alla griglia di correzione. III prova Sono state effettuate due simulazioni delle prove d’esame Tipologia e tempo previsto per la III prova Tipologia C: (DM. n° 429/2000, art.3) 32 quesiti a scelta multipla : 8 quesiti per ciascuna materia – elettronica, storia, storia dell'arte, tecnica di suono/ripresa/lab. montaggio ( secondo la specializzazione dello studente) ; Tempo : 50 minuti gli studenti che si avvalgono degli esoneri attribuiti dal Consiglio avranno a disposizione minuti 12,30 per disciplina ( D.M. n° 14 , art. 7, comma 7 del 14 aprile 2015) Si allegano le prove con relative indicazioni per la correzione. PRESENTAZIONE DEI LAVORI DI FINE ANNO CON INDICAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO I docenti hanno indirizzato gli alunni verso percorsi e temi individuali utilizzando i mezzi più idonei alle proprie capacità e competenze. SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME griglie di valutazione e correttori 1a Simulazione Prova scritta di ITALIANO Giovedì 26 febbraio 2015 Tipologia ISTITUTO DI STATO PER LA CINEMATOGRAFIA E LA TELEVISIONE “ROBERTO ROSSELLINI” Italiano. Simulazione prove d’esame Scegli la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, I fiumi Mi tengo a quest’albero mutilato una docile fibra abbandonato in questa dolina dell’universo che ha il languore di un circo 32 Il mio supplizio prima e dopo lo spettacolo è quando e guardo il passaggio quieto non mi credo delle nuvole sulla luna in armonia Stamani mi sono disteso in un’urna d’acqua e come una reliquia ho riposato 36 Ma quelle occulte mani che m’intridono mi regalano la rara L’Isonzo scorrendo mi levigava come un sasso felicità Ho tirato su le mie quattr’ossa e me ne sono andato come un acrobata sull’acqua della mia vita 42 Ho ripassato le epoche 45 Questi sono i miei fiumi 47 Questo è il Serchio Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato a ricevere il sole al quale hanno attinto duemil’anni forse di gente mia campagnola e mio padre e mia madre 52 Questo è il Nilo che mi ha visto Questo è l’Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto nascere e crescere e ardere d’inconsapevolezza nelle estese pianure e in quel suo torbido mi sono rimescolato e mi sono conosciuto Questi sono i miei fiumi Questa è la Senna che in ognuno mi traspare ora ch’è notte che la mia vita mi pare una corolla 63 Questa è la mia nostalgia contati nell’Isonzo di tenebre Cotici 16 agosto 1916 Dolina: concavità del terreno (formata dall’azione dell’acqua piovana) tipica del Carso Serchio: fiume della Lucchesia, terra di origine della famiglia Ungaretti Giuseppe Ungaretti (18881970), di famiglia toscana, nato ad Alessandria d’Egitto, visse in gioventù a Parigi. Durante la Prima guerra mondiale combattè sul fronte italiano e, proprio mentre era al fronte, compose molte poesie della raccolta “L’allegria” (pubblicata in più edizioni a partire dal 1919) Anche questa poesia è stata scritta mentre il poeta era al fronte, nella zona del Carso, sulle riove dell’Isonzo, il fiume che è stato un’importante zona di guerra e il cui passaggio è rimasto “mutilato”. Il poetasoldato Ungaretti si immerge in questo fiume per cercare ristoro e passa in rassegna i fiumi che hanno segnato le tappe della sua vita. PARAFRASI E COMPRENSIONE COMPLESSIVA Dopo aver fatto la parafrasi di questa poesia, riassumi brevemente il contenuto dei tre tempi in cui essa si articola (vv. 1/26, 27/41, 42/69). ANALISI E COMMENTO DEL TESTO Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta? Spiega il significato dei versi 912 individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di sacralità presenti nella lirica. Quale significato simbolico assume l’acqua che accompagna il viaggio del poeta alla scoperta di sé e al recupero del passato attraverso la memoria? Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria “carta d’identità” contenente i “segni” che gli permettono di riconoscersi? Ungaretti, come altri poeti del tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi, diversi da quelli tradizionali e più adatti a rappresentare le fragilità e la precarietà della condizione umana. Spiega in che cosa consiste la cosiddetta rivoluzione metrica attuata dal poeta in questa prima fase della sua sperimentazione formale, indicandone anche qualche esempio in questa lirica. APPROFONDIMENTI Il tema del viaggio, spesso metaforico, è un motivo ricorrente nella letteratura simbolista e decadente. Conosci altre poesie di altri autori che trattano questo tema? TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del saggio breve, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’articolo di giornale, indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro ). Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO Argomento: Poeti e letterati di fronte alla “grande guerra” DOCUMENTI “Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo , il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.” MANIFESTO DEL FUTURISMO, “Le Figaro”, 1909 “Edizione della sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!” E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido ferino: “Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!” Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno straccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: “Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi! …” Vladimir MAJAKOVSKIJ, 1914 “… siamo troppi. La guerra è un’operazione maltusiana. C’è un di troppo di qua e un di troppo di là. La guerra rimette in pari le partite. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un’infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita… Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivano ai diti delle mani e dei piedi messi insieme….” Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in “Lacerba”, II, 20, 1914 “E’ una vacchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge nulla; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura…. Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato, sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa. E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un’opera, a un’eredità …. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l’erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa?” Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in “La Voce”, 30. 4. 1915 “… Accesa è tuttavia l’immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinchè tutto il metallo si strugga, sinchè la colata sia pronta, sinchè l’urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione….” Gabriele D’ANNUNZIO, Sagra dei Mille (Discorso tenuto a Quarto il 5. 5.1915) “Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora! … Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l’inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale le storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto…. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell’anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione…. L’anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione e il disordine dell’imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore…. Non è la pace appunto l’elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?” Thomas MANN, Pensieri di guerra, nov. 1914, in “Scritti storici e politici”, Milano, 1957 AMBITO SOCIO – ECONOMICO Argomento: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità DOCUMENTI “… l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola: … la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo, e di conseguenza il giusto e l’ingiusto: questo è infatti proprio dell’uomo rispetto agli animali, di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce la famiglia e lo stato, … quando è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte… Ora la giustizia è elemento dello Stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è la determinazione di ciò che è giusto.” ARISTOTELE, Politica, I, Cap. 1, 2 “Osservate che la parola diritto non è contraddittoria con la parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo altro che il vincolo necessario per tenere uniti gli interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense della vita avvenire” Cesare BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764 “Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzitutto riallacciarsi alle opinioni correnti. Questo modo di procedere… si trova però innanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è giusto e ingiusto divergono ampiamente… limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze d’opinione. “A ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.” O. HOFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995 “La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori da assegnare agli esseri umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.” H. SIDGWICK, I metodi dell’etica, Milano, 1995 “La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi ed istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiede un’ inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri… Di conseguenza, in una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali… un’ingiustizia è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono le virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.” J.RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982 “Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere nella coscienza come esigenza assoluta… Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano… Chi viola leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né vuole essere confuso con essa. Non coll’adagiarsi supinamente nell’ordine costituito, né coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, che ha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto.Noi non dobbiamo solo obbedire alle leggi ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento… Chi dice giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecito dell’illecito, il merito dal demerito… Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle passioni… Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.” G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959 “B. …In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza (non chiunque, ma solo coloro che sono autorizzati a esercitarla); come (con un giudizio regolato); quando (non in qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.” N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001 AMBITO STORICO – POLITICO Argomento: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici DOCUMENTI “La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli interessi di un’esigua minoranza, e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti. Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale, che si propone di togliere, per quanto è possibile, le cause del malcontento, con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di governo, quanto nella legislazione. I metodi di governo hanno capitale importanza, perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate. … Nel campo politico poi vi è un punto essenziale, e di vera attualità, nel quale i metodi di governo hanno urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza, ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose.” Giovanni GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Brescia, 20 ottobre 1899 “(La) importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa (di Giolitti) era resa possibile dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese, e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo, perché, come i tecnici notavano, nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia.” Benedetto CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939 “La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia, quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme, le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e politici dei gruppi dominanti del governo. … Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale.” Gaetano SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano, 1962 “ Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. … Egli avanzò pure la teoria del tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni sociali, in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate.” D. MACK SMITH, Storia d’Italia dal 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1959 “ La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. … Assurdo pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana: non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo.” Palmiro TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963 “ Da buon politico, egli (Giolitti) aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericalismo era ormai una inutile frangia che si portavano i governi… Quando egli passò a realizzare la politica delle “due parallele” (Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti) nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Romaavrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo.” Gabriele DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955 AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO Argomento: Catastrofi naturali:la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile della Natura! DOCUMENTI “ Natura! Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finchè, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre distrugge: la sua fucina è inaccessibile… Il dramma che essa recita è sempre nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo stratagemma per ottenere molta vita… Alle sue leggi si obbedisce anche quando ci si oppone; si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro… Non conosce passato né avvenire; la sua eternità è il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente… E’ un tutto, ma non è mai compiuta. Come fa oggi, potrà fare sempre.” J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793 “Molte sono e in molti modi sono avvenute le perdite degli uomini, le più grandi per mezzo del fuoco e dell’acqua… Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre, incendiò tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di fuoco, di tutto ciò che c’è sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua, la inondano, … coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare… Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di una notte tremenda… scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel mare è impraticabile e inesplorabile, essendo di impedimento i grandi bassifondi di fango che formò l’isola nell’inabissarsi.” PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim “La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre responsabilità. L’inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’inefficienza delle nostre tecnologie… Un punto tuttavia – tutto laico – è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenze, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato.” G. E. RUSCONI, L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004 “Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si è spostato. Mi fa tenerezza perché fa della terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più “casa”, piccolo pianeta dal cuore di panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel gomitolo del globo – che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre in buona compagnia, che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede (quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche…. Quella dello spostamento dell’asse terrestre è solo una delle tante notizieprevi sioni di matrice scientifica. C’è chi dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri “a grappoli”… Altri infine fanno previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò avviene …perchè moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle scienze della Terra… La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti.” E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo. Corriere della Sera, 2/1/2005 “ Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto… sono gli stessi che, ragionando in tempi lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno tsumani o maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cioè l’oceano; e, sotto l’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sussulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento…? E poi, perché questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra? E. BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà la vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005 “Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo è un posto più bizzarro di quanto si immagini… Né l’instabilità dell’atomo, nè la costanza della velocità della luce si accordano allo schema classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura tra ciò che è stato osservato e quanto gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione tra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo… La speranza che tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari. Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica organica e per la biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria.” VOODKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano 1982 “Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza. In prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi sono indissolubilmente legati. Infatti, per agire,non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non è forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità, e la nostra mente, nella sua debolezza sono lontani dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di agire; si pensi ad un tizio la cui casa è invasa da un’inondazione e che dal tetto su cui si è rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi… quando non possiamo agire non ci resta più che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino… Il mondo brulica di situazioni sulla quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà l’effetto del nostro intervento.” R. THOM, Modelli matematici della morfogenesi, Torino, 1985 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare l’Olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti e aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall’eventuale racconto di testimoni, da letture, da film o documentari. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Paesi e città d’Italia custodiscono un immenso patrimonio artistico e monumentale che, oltre a rappresentare un’importantissima testimonianza della nostra storia, costituisce una primaria risorsa economica per il turismo e lo sviluppo del territorio. Affronta la questione, anche in relazione all’ambiente in cui vivi, ponendo in evidenza aspetti positivi e negativi che, a tuo giudizio, lo caratterizzano per la cura, la conservazione e la valorizzazione di tale patrimonio. Durata massima della prova: 6 ore E’ consentito soltanto l’uso del vocabolario italiano PRIMA SIMULAZIONE Classe V Audiovisivi Serale TERZA PROVA SCRITTA ANNO SCOLASTICO 2014/15 3 marzo 2015 Cognome Nome Materie Punti INGLESE STORIA STORIA DELL' ARTE TECNICA e LABORATORIO di montaggio/ripresa/suono TOTALE Indicazioni 32 quesiti a risposta multipla (8 quesiti x 4 materie, ) Il candidato deve selezionare la casella corrispondente alla risposta corretta. Per ogni selezione corretta sono attribuiti i punti riportati nell'allegata tabella, per selezioni errate o per selezioni multiple non viene attribuito alcun punteggio. Il punteggio viene calcolato in quindicesimi Non sono ammesse correzioni né cancellature E’ consentito esclusivamente l’uso di penne ad inchiostro nero o blu Calcolatrici e telefonini vanno consegnati ai docenti all’inizio della prova Durata della prova 50 minuti (gli studenti che si avvalgono degli esoneri attribuiti dal Consiglio di Classe avranno a disposizione minuti 12,30 per disciplina ). TERZA PROVA 8 DOMANDE PER QUATTRO MATERIE LA SEGUENTE TABELLA SI RIFERISCE ESCLUSIVAMENTE AD ALUNNI CHE SVOLGONO TUTTE E 4 LE MATERIE 15:32 = 0,47 Risposte esatte 1 2 3 4 5 6 7 8 Punteggio 0,47 0,94 1,41 1,88 2,35 2,82 3,29 3,76 PER GLI ALUNNI CHE SVOLGONO LA PROVA SOLO SU TRE MATERIE IL PUNTEGGIO VIENE COSI’ MODIFICATO 15:24=0,625 PER OGNI QUESITO ESATTO PER GLI ALUNNI CHE SVOLGONO LA PROVA SOLO SU DUE MATERIE IL PUNTEGGIO VIENE COSI’ MODIFICATO 15:16 = 0,94 PER OGNI QUESITO ESATTO PER GLI ALUNNI CHE SVOLGONO LA PROVA SOLO SU UNA MATERIA IL PUNTEGGIO VIENE COSI’ MODIFICATO 15: 8 = 1,9 PER OGNI QUESITO ESATTO ANCHE IL TEMPO A DISPOSIZIONE DEGLI ALUNNI E’ IN FUNZIONE DEI QUESITI DA SVOLGERE; PER OGNI MATERIA SONO A DISPOSIZIONE 12,30 MINUTI Candidata/o: We …......... buy the tickets for the play, my sister gave us hers didn't have to didn't must had to must Milan is less dry than Rome = Milan is not as wet as Rome Rome is not as wet as Milan Rome is as wet as Milan Milan is as wet as Rome Sir, would you like any …........... information? farter far further fatter A “No parking sign” means You don't have to park here You won't park here You don't park here You mustn't park” here When Stanley Kubrick was sixteen he sold a photo to the magazine Look. The photo showed a man playing chess in Washington Square dancing in a jazz club celebrating the end of the war mourning president Roosevelt's death At the time of Killer 's Kiss, Stanley Kubrick was living on his wife's money his own money an unemployment check his father's money Stanley Kubrick added to the original script of Spartacus some dialogues some fight scenes some scenes with Jesus Christ some love scenes One of the reasons why Dr Strangelove is so funny is because Terry Southern wrote the screenplay it was the faithful adaptation of the novel Peter Sellers wrote the screenplay only Kubrick wrote the screenplay. Candidata/o: - La teoria del superuomo di Nietzsche fu: Spesso alterata e forzata a fini puramente democratici Spesso alterata e forzata a fini puramente religiosi Spesso alterata e forzata a fini antidemocratici Rifiutata dalla totalità del mondo intellettuale europeo Giolitti scelse la strada della neutralità dello Stato di fronte ai conflitti sindacali perché: Era convinto che gli scioperi avrebbero indebolito le forze imprenditoriali, politicamente ostili Era convinto che favorendo la sindacalizzazione degli operai, ne avrebbe ridotto la combattività Era convinto che l’intensificarsi delle lotte operaie avrebbe determinato un colpo di stato di stampo fascista nel paese Era convinto che occorresse lasciare libero gioco al contrasto tra le forze sociali imprenditoriali ed operaie Chi definì Giolitti “il ministro della malavita”? Palmiro Togliatti Benedetto Croce Gaetano Salvemini Giovanni Papini Come reagì la Serbia all'ultimatum austriaco del 23 luglio 1914? Dichiarando guerra all’Impero austro-ungarico Accettando tutte le condizioni impostele dall’Austria Respingendo soltanto quelle, tra le richieste austriache, che interferivano con la propria sovranità Piegandosi a tutte le pretese austriache eccettuate quelle che comportavano pesanti oneri finanziari L’Impero austroungarico, all’inizio del novembre 1918… Scatenò un’aspra repressione contro le nazionalità che chiedevano l’indipendenza Si era ormai trasformato in una repubblica socialista Firmò l’armistizio di Villa Giusti con l’Italia Riuscì a cogliere un’importante vittoria a Caporetto Da che parte si schierò l’Impero ottomano entrando in guerra alla fine dell’ottobre 1914? A fianco della Germania e dell’Austria Con la Triplice Intesa Contro gli Imperi Centrali A fianco della Russia - Quando nel marzo 1917 gli operai di Pietrogrado insorsero per la carenza di pane, …: I soldati aprirono il fuoco per ordine dello Zar Lo zar firmò un Manifesto in cui si impegnava solennemente a risolvere la situazione Le truppe, disobbedendo agli ordini, si rifiutarono di sparare contro gli insorti Lo Zar dovette modificare profondamente la riforma agraria - La linea politica di Stalin all’indomani della morte di Lenin si può così riassumere: Rivoluzione permanente Socialismo in un solo paese Socialdemocrazia Nep (Nuova politica economica) Candidata/o: Quali colori sulla tela vengono accostati dai puntinisti per esaltarne la luminosità? I primari I secondari e i terziari Primari e complementari Terziari e primari In cosa consiste la tecnica del cloisonnisme utilizzata da Paul Gauguin nei suoi dipinti? Nello stendere il colore per ampie superfici di colori terziari Nel campire uniformemente spazi di colore racchiusi da marcate linee di contorno nere Nel ricercare luminosità e brillantezza per mezzo di sfumature e di variazioni tonali Nell'applicazione del chiaroscuro A fine '800 il giapponismo è una vera e propria moda. Quali aspetti dell'arte giapponese colpiscono di più gli artisti europei di quegli anni? La semplificazione formale, il colore steso per ampie campiture piatte, la linea di contorno La saldezza dell'impianto prospettico, la capacità di riproduzione mimetica del reale L'uso del chiaroscuro, delle ombre in scala di grigi, del volume Le sfumature, gli effetti di trasparenza realistici Di quale movimento d'avanguardia è stato precursore Paul Cézanne ? Dell'Espressionismo Del Cubismo Del Surrealismo Del Futurismo La principale differenza delle due “Grenouillere” eseguite da Monet e Renoir nel 1869 risiede: Nell'uso dei colori a tempera da parte di Monet e dei pastelli da parte di Renoir Nella diversa combinazione dei colori utilizzata per creare un effetto di forte luminosità Nella diversa concezione compositiva, impressionista l'una espressionista l'altra Nella diversa attenzione posta verso il soggetto umano A quale forma d'arte del passato fanno riferimento gli espressionisti della corrente artistica “Die Brücke? Alla Xilografia All'affresco pittorico Alla tecnica cloisonné Al mosaico ravennate Kirckner dipinge nel 1913 “Cinque donne per strada”, cosa vuole esprimere attraverso il suo dipinto? La gioia di vivere L'incomunicabilità nella città moderna Il consenso alla svolta nazionalista della politica tedesca La fiducia nel progresso della civiltà industriale Nel Cubismo Sintetico: I colori vengono desaturati rispetto a quelli del cubismo analitico C'è un solo punto di vista Oggetti reali entrano a far parte del dipinto Non compaiono più le lettere dell'alfabeto Candidata/o: NEL SOFTWARE AVID DOVE VENGONO SALVATI I MEDIA FILE DI UN PROGETTO? nella cartella FILE mxf nella cartella ATTIC FILE nella cartella PROJECT FILE nella cartella del progetto LA FINESTRA MEDIA TOOL CONSENTE DI elaborare efetti grafci creare titoli creare nuove sequenze, tracce audio o video la gestione dei fle audio e video presenti negli hard-disk PER CAMBIARE I PARAMETRI DI UN EFFETTO MONTATO SULLA TIME LINE QUALE STRUMENTO SI UTILIZZA? media tool efect editor efect digitize Sync point efect NEL SOFTWARE AVID IN QUALE FORMATO DIGITALE VIENE CONVERTITO L’AUDIO? Wave - aif midi jpeg mpeg La funzione CONSOLIDATE consente di Fornire una posizione comune per tutti gli effetti audio per un più rapido utilizzo Creare e salvare copie dei media file delle clip o delle sequenze di un progetto in un diverso disco rigido Salvare un modello di effetti di correzione del colore in un bin Salvare le impostazioni di equalizzazione dell’audio La funzione RELINK consente di Configurare ogni monitor in modo da visualizzare i segmenti che sono più utili per effettuare confronti nell'ambito del progetto. Ricollegare clip, subclip o sequenze ai media file ad esse associati . Correggere le interruzioni di sincronizzazione tra audio e video Salvare la porzione di una renderizzazione incompleta e terminare la renderizzazione in un momento successivo Cosa si intende per HEADINGS Le informazioni , all’interno di un BIN, relative ad ogni clip creata: nome, tracce, inizio, fine, ecc.. Le diverse finestre di dialogo Tutte le impostazioni disponibili nel sistema Avid. Le informazioni relative ad ogni clip creata visualizzabili sulla timeline È possibile personalizzare le informazioni visualizzate nei bin ? sì no Solo con avid media composer Solo con avid xpress pro 5.0.1 e le versioni successive Candidata/o: QUALI CARATTERISTICHE HANNO I TELEOBITTIVI Angolo di campo grande, poco profondità di campo ,piani ravvicinati, soggetti ingranditi Angolo di campo stretto, molta profondità di campo, piani ravvicinati, soggetti ingranditi Angolo di campo stretto , poca profondità di campo, piani ravvicinati, soggetti ingranditi Angolo di campo stretto , poca profondità di campo, piani allontanati, soggetti ingranditi QUALI FATTORI DETERMINANO L’ESATTA ESPOSIZIONE ? Flusso luminoso, otturatore, illuminamento, sensibilità della pellicola Il sole , l’otturatore, sensibilità della pellicola, il diaframma Tempo di otturazione, flusso luminoso, diaframma, gli iso Illuminamento, sensibilità della pellicola, flusso luminoso, tempo di esposizione COME VARIA IL GRADO DI INGRANDIMENTO DI UN OBIETTIVO IN RAPPORTO ALLA LUNGHEZZA FOCALE ? Quanto maggiore è la lunghezza focale , tanto minore è il grado di ingrandimento Quanto maggiore è la lunghezza focale , tanto maggiore è il grado di ingrandimento Il grado di ingrandimento di un obiettivo non varia con il variare della lunghezza focale Quanto minore è la lunghezza focale,tanto maggiore è il grado di ingrandimento COME VIENE ESPRESSA LA FOCALE DI UN OBIETTIVO ? In diaframmi In centimetri In millimetri In metri CHE COSA E’ LA LUNGHEZZA FOCALE ? La distanza tra il centro ottico e il punto focale La distanza tra la lente e il piano focale La distanza tra il piano centrale e l’asse ottico La distanza tra la prima e l’ultima lente dell’obiettivo IN QUALE SITUAZIONI ABBIAMO MINORE PROFONDITÀ DI CAMPO ? Soggetto vicino, diaframma aperto, obiettivo di lunghezza focale corta Soggetto lontano, diaframma aperto, obiettivo di lunghezza focale lunga Soggetto vicino, diaframma chiuso, obiettivo di lunghezza focale lunga Soggetto vicino, diaframma aperto, obiettivo di lunghezza focale lunga CHE COSA E’ LA LUNGHEZZA D’ONDA DELLA LUCE ? La distanza tra la fonte di luce e il soggetto La distanza tra un punto qualsiasi dell’onda e la fonte luminosa La distanza tra un punto qualsiasi dell’onda e il punto successivo uguale La distanza tra la prima e l’ultima onda SI DEFINISCE UN OBIETTIVO NORMALE ? Quando la lunghezza focale è maggiore della diagonale del formato della pellicola Quando la lunghezza focale è uguale della diagonale del formato della pellicola Quando la lunghezza focale è minore della diagonale del formato della pellicola Le due lunghezze non vengono messe in rapporto Candidata/o: La Zc di un microfono a condensatore da studio ad ampio diaframma varia: AL VARIARE DELLA Hz AL VARIARE DI ZI AL VARIARE DELLA POTENZA GENERATA DALLA CAPSULA ALLA VARIAZIONE DELLA PRESSIONE ATMOSFERICA La capacità di un condensatore si misura: IN OHM IN FARAD IN WATT IN PASCAL La legge di OHM è la seguente: R=W*I V=I*R I=R*W W=I*I Il dB esprime come unità di misura in campo audio: L’INTENSITA’ DI UN LIVELLO EQUIVALENTE L’INTENSITA’ DI UN LIVELLO SONORO LA POTENZA DEL LIVELLO DI ASCOLTO LA RESISTENZA DI UN SUONO NELL’ARIA L’unità di misura della potenza elettrica è il: WATT PASCAL OHM VOLT Il dB audio esprime una scala di tipo: LINEARE DI RAPPORTI EQUIVALENTE MECCANICA In un sistema audio analogico le informazioni sonore sono rappresentate da: FUNZIONI FUNZIONI FUNZIONI FUNZIONI DISCRETE DEL TEMPO CONTINUE DEL TEMPO DISTINTE DEL TEMPO COMPLESSE DEL TEMPO In un sistema audio analogico le singole degradazioni del segnale prodotte lungo la catena elettroacustica si: SOMMANO SONO COSTANTI NEL TEMPO SI SOTTRAGGONO LUNGO IL LORO PERCORSO ELETTRICO VIAGGIANO PARALLELE CORRETTORE DI: INGLESE STORIA STORIA DELL'ARTE TECNICHE/LABORATORI MONTAGGIO RIPRESA SUONO INGLESE We …......... buy the tickets for the play, my sister gave us hers didn't have to Milan is less dry than Rome = Rome is not as wet as Milan Sir, would you like any …........... information? further A “No parking sign” means You mustn't park” here When Stanley Kubrick was sixteen he sold a photo to the magazine Look. The photo showed a man mourning president Roosevelt's death At the time of Killer 's Kiss, Stanley Kubrick was living on an unemployment check Stanley Kubrick added to the original script of Spartacus some fight scenes One of the reasons why Dr Strangelove is so funny is because Terry Southern wrote the screenplay STORIA La teoria del superuomo di Nietzsche fu: Spesso alterata e forzata a fini puramente democratici Spesso alterata e forzata a fini puramente religiosi Spesso alterata e forzata a fini antidemocratici Rifiutata dalla totalità del mondo intellettuale europeo Giolitti scelse la strada della neutralità dello Stato di fronte ai conflitti sindacali perché: Era convinto che gli scioperi avrebbero indebolito le forze imprenditoriali, politicamente ostili Era convinto che favorendo la sindacalizzazione degli operai, ne avrebbe ridotto la combattività Era convinto che l’intensificarsi delle lotte operaie avrebbe determinato un colpo di stato di stampo fascista nel paese Era convinto che occorresse lasciare libero gioco al contrasto tra le forze sociali imprenditoriali ed operaie Chi definì Giolitti “il ministro della malavita”? Palmiro Togliatti Benedetto Croce Gaetano Salvemini Giovanni Papini Come reagì la Serbia all'ultimatum austriaco del 23 luglio 1914? Dichiarando guerra all’Impero austro-ungarico Accettando tutte le condizioni impostele dall’Austria Respingendo soltanto quelle, tra le richieste austriache, che interferivano con la propria sovranità Piegandosi a tutte le pretese austriache eccettuate quelle che comportavano pesanti oneri finanziari L’Impero austroungarico, all’inizio del novembre 1918… Scatenò un’aspra repressione contro le nazionalità che chiedevano l’indipendenza Si era ormai trasformato in una repubblica socialista Firmò l’armistizio di Villa Giusti con l’Italia Riuscì a cogliere un’importante vittoria a Caporetto Da che parte si schierò l’Impero ottomano entrando in guerra alla fine dell’ottobre 1914? A fianco della Germania e dell’Austria Con la Triplice Intesa Contro gli Imperi Centrali A fianco della Russia - Quando nel marzo 1917 gli operai di Pietrogrado insorsero per la carenza di pane, …: I soldati aprirono il fuoco per ordine dello Zar Lo zar firmò un Manifesto in cui si impegnava solennemente a risolvere la situazione Le truppe, disobbedendo agli ordini, si rifiutarono di sparare contro gli insorti Lo Zar dovette modificare profondamente la riforma agraria - La linea politica di Stalin all’indomani della morte di Lenin si può così riassumere: Rivoluzione permanente Socialismo in un solo paese Socialdemocrazia Nep (Nuova politica economica) STORIA DELL'ARTE Quali colori sulla tela vengono accostati dai puntinisti per esaltarne la luminosità? I primari I secondari e i terziari Primari e complementari Terziari e primari In cosa consiste la tecnica del cloisonnisme utilizzata da Paul Gauguin nei suoi dipinti? Nello stendere il colore per ampie superfici di colori terziari Nel campire uniformemente spazi di colore racchiusi da marcate linee di contorno nere Nel ricercare luminosità e brillantezza per mezzo di sfumature e di variazioni tonali Nell'applicazione del chiaroscuro A fine '800 il giapponismo è una vera e propria moda. Quali aspetti dell'arte giapponese colpiscono di più gli artisti europei di quegli anni? La semplificazione formale, il colore steso per ampie campiture piatte, la linea di contorno La saldezza dell'impianto prospettico, la capacità di riproduzione mimetica del reale L'uso del chiaroscuro, delle ombre in scala di grigi, del volume Le sfumature, gli effetti di trasparenza realistici Di quale movimento d'avanguardia è stato precursore Paul Cézanne ? Dell'Espressionismo Del Cubismo Del Surrealismo Del Futurismo La principale differenza delle due “Grenouillere” eseguite da Monet e Renoir nel 1869 risiede: Nell'uso dei colori a tempera da parte di Monet e dei pastelli da parte di Renoir Nella diversa combinazione dei colori utilizzata per creare un effetto di forte luminosità Nella diversa concezione compositiva, impressionista l'una espressionista l'altra Nella diversa attenzione posta verso il soggetto umano A quale forma d'arte del passato fanno riferimento gli espressionisti della corrente artistica “Die Brücke? Alla Xilografia All'affresco pittorico Alla tecnica cloisonné Al mosaico ravennate Kirckner dipinge nel 1913 “Cinque donne per strada”, cosa vuole esprimere attraverso il suo dipinto? La gioia di vivere L'incomunicabilità nella città moderna Il consenso alla svolta nazionalista della politica tedesca La fiducia nel progresso della civiltà industriale Nel Cubismo Sintetico I colori vengono desaturati rispetto a quelli del cubismo analitico C'è un solo punto di vista Oggetti reali entrano a far parte del dipinto Non compaiono più le lettere dell'alfabeto MONTAGGIO NEL SOFTWARE AVID DOVE VENGONO SALVATI I MEDIA FILE DI UN PROGETTO? X nella cartella FILE mxf nella cartella ATTIC FILE nella cartella PROJECT FILE nella cartella del progetto LA FINESTRA MEDIA TOOL CONSENTE DI elaborare efetti grafci creare titoli creare nuove sequenze, tracce audio o video X la gestione dei fle audio e video presenti negli hard-disk PER CAMBIARE I PARAMETRI DI UN EFFETTO MONTATO SULLA TIME LINE QUALE STRUMENTO SI UTILIZZA? media tool X efect editor efect digitize Sync point efect NEL SOFTWARE AVID IN QUALE FORMATO DIGITALE VIENE CONVERTITO L’AUDIO? Wave -aif x midi jpeg mpeg La funzione CONSOLIDATE consente di X Fornire una posizione comune per tutti gli effetti audio per un più rapido utilizzo Creare e salvare copie dei media file delle clip o delle sequenze di un progetto in un diverso disco rigido Salvare un modello di effetti di correzione del colore in un bin Salvare le impostazioni di equalizzazione dell’audio La funzione RELINK consente di Configurare ogni monitor in modo da visualizzare i segmenti che sono più utili per effettuare confronti nell'ambito del progetto. X Ricollegare clip, subclip o sequenze ai media file ad esse associati . Correggere le interruzioni di sincronizzazione tra audio e video Salvare la porzione di una renderizzazione incompleta e terminare la renderizzazione in un momento successivo Cosa si intende per HEADINGS X Le informazioni , all’interno di un BIN, relative ad ogni clip creata: nome, tracce, inizio, fine, ecc.. Le diverse finestre di dialogo Tutte le impostazioni disponibili nel sistema Avid. X Le informazioni relative ad ogni clip creata visualizzabili sulla timeline È possibile personalizzare le informazioni visualizzate nei bin ? sì no Solo con avid media composer Solo con avid xpress pro 5.0.1 e le versioni successive RIPRESA QUALI CARATTERISTICHE HANNO I TELEOBITTIVI Angolo di campo stretto , poca profondità di campo, piani ravvicinati, soggetti ingranditi QUALI FATTORI DETERMINANO L’ESATTA ESPOSIZIONE ? Illuminamento, sensibilità della pellicola, flusso luminoso, tempo di esposizione COME VARIA IL GRADO DI INGRANDIMENTO DI UN OBIETTIVO IN RAPPORTO ALLA LUNGHEZZA FOCALE ? Quanto maggiore è la lunghezza focale , tanto maggiore è il grado di ingrandimento COME VIENE ESPRESSA LA FOCALE DI UN OBIETTIVO ? In millimetri CHE COSA E’ LA LUNGHEZZA FOCALE ? La distanza tra il centro ottico e il punto focale IN QUALE SITUAZIONI ABBIAMO MINORE PROFONDITÀ DI CAMPO ? Soggetto vicino, diaframma aperto, obiettivo di lunghezza focale lunga CHE COSA E’ LA LUNGHEZZA D’ONDA DELLA LUCE ? La distanza tra un punto qualsiasi dell’onda e il punto successivo uguale SI DEFINISCE UN OBIETTIVO NORMALE ? Quando la lunghezza focale è uguale della diagonale del formato della pellicola SUONO La Zc di un microfono a condensatore da studio ad ampio diaframma varia: AL VARIARE DELLA Hz La capacità di un condensatore si misura: IN FARAD La legge di OHM è la seguente: V=I*R Il dB esprime come unità di misura in campo audio: L’INTENSITA’ DI UN LIVELLO SONORO L’unità di misura della potenza elettrica è il: WATT Il dB audio esprime una scala di tipo: DI RAPPORTI In un sistema audio analogico le informazioni sonore sono rappresentate da: FUNZIONI CONTINUE DEL TEMPO In un sistema audio analogico le singole degradazioni del segnale prodotte lungo la catena elettroacustica si: SOMMANO 2a Simulazione Prova scritta di ITALIANO Giovedì 7 maggio 2015 TIPOLOGIA: …......... PRIMA PROVA SCRITTA PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. 1 Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psicoanalisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psicoanalisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psicoanalisi arricceranno il 5 naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psicoanalisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. 10 Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S. Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato. TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: Innamoramento e amore DOCUMENTI R. Magritte, Gli amanti (1928) M. Chagall, La passeggiata (191718) A. Canova, Amore e Psiche (178893) «L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.» F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009 Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non so, ma sento che questo mi accade: è la mia croce. CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della Corte) Siede la terra dove nata fui su la marina dove ’l Po discende per aver pace co’ seguaci sui. Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ’l modo ancor m’offende. Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. Amor condusse noi ad una morte. Caina attende chi a vita ci spense. Tu m’hai amato. Nei begli occhi fermi luceva una blandizie femminina; e più d’ogni conquista cittadina mi lusingò quel tuo voler piacermi! Unire la mia sorte alla tua sorte per sempre, nella casa centenaria! Ah! Con te, forse, piccola consorte vivace, trasparente come l’aria, rinnegherei la fede letteraria che fa la vita simile alla morte… G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità, VI, vv. 290301, da I colloqui, 1911 DANTE, Inferno, V, vv. 97107 Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte ingenerò la sorte. Cose quaggiù sì belle altre il mondo non ha, non han le stelle. Nasce dall’uno il bene, nasce il piacer maggiore che per lo mar dell’essere si trova; l’altra ogni gran dolore, ogni gran male annulla. Bellissima fanciulla, dolce a veder, non quale la si dipinge la codarda gente, gode il fanciullo Amore accompagnar sovente; e sorvolano insiem la via mortale, primi conforti d’ogni saggio core. G. LEOPARDI, Amore e morte, vv. 116, 1832 Io ti sento tacere da lontano. Odo nel mio silenzio il tuo silenzio. Di giorno in giorno assisto all’opera che il tempo, complice mio solerte, va compiendo. E già quello che ieri era presente divien passato e quel che ci pareva incredibile accade. Io e te ci separiamo. Tu che fosti per me più che una sposa! Tu che volevi entrare nella mia vita, impavida, come in inferno un angelo e ne fosti scacciata. Ora che t’ho lasciata, la vita mi rimane quale un’indegna, un’inutile soma, da non poterne avere più alcun bene. V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942 2. AMBITO SOCIO ECONOMICO ARGOMENTO: 2009: anno della creatività e dell’innovazione DOCUMENTI «Unione creativa. L’intenzione è chiara: sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare la ricerca ed il dibattito politico sull’importanza della creatività e della capacità di innovazione, quali competenze chiave per tutti in una società culturalmente diversificata e basata sulla conoscenza. […] Tra i testimonial, il Nobel italiano per la medicina Rita Levi Montalcini e Karlheinz Brandenburg, l’ingegnere che ha rivoluzionato il mondo della musica contribuendo alla compressione audio del formato Mpeg Audio Layer 3, meglio noto come mp3.» G. DE PAOLA, L’Europa al servizio della conoscenza, Nòva, 15 gennaio 2009 «La creatività è una dote umana che si palesa in molti ambiti e contesti, ad esempio nell’arte, nel design e nell’artigianato, nelle scoperte scientifiche e nell’imprenditorialità, anche sul piano sociale. Il carattere sfaccettato della creatività implica che la conoscenza in una vasta gamma di settori sia tecnologici che non tecnologici possa essere alla base della creatività e dell’innovazione. L’innovazione è la riuscita realizzazione di nuove idee; la creatività è la condizione sine qua non dell’innovazione. Nuovi prodotti, servizi e processi, o nuove strategie e organizzazioni presuppongono nuove idee e associazioni tra queste. Possedere competenze quali il pensiero creativo o la capacità proattiva di risolvere problemi è pertanto un prerequisito tanto nel campo socioeconomico quanto in quello artistico. Gli ambienti creativi e innovativi le arti, da un lato, e la tecnologia e l’impresa, dall’altro sono spesso alquanto distanziati. L’Anno europeo contribuirà in larga misura a collegare questi due mondi, dimostrando con esempi concreti l’importanza di equiparare i concetti di creatività e di innovazione anche in contesti diversi, quali la scuola, l’università, le organizzazioni pubbliche e private.» Dalla “Proposta di decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa all’Anno europeo della creatività e dell’innovazione (2009)” «Restituire senso alla parola “creatività”. Non è creativo ciò che è strano, o trasgressivo o stravagante o diverso e basta. Gli italiani, specie i più giovani ce lo dicono le ricerche hanno idee piuttosto confuse in proposito. […] Bisognerebbe restituire alla parola creatività la sua dimensione progettuale ed etica: creativa è la nuova, efficace soluzione di un problema. È la nuova visione che illumina fenomeni oscuri. È la scoperta che apre prospettive fertili. È l’intuizione felice dell’imprenditore che intercetta un bisogno o un’opportunità, o l’illuminazione dell’artista che racconta aspetti sconosciuti del mondo e di noi. In sostanza, creatività è il nuovo che produce qualcosa di buono per una comunità. E che, essendo tale, ci riempie di meraviglia e gratitudine. […] Creatività è un atteggiamento mentale. Una maniera di osservare il mondo cogliendo dettagli rilevanti e facendosi domande non ovvie. Uno stile di pensiero che unisce capacità logiche e analogiche ed è orientato a capire, interpretare, produrre risultati positivi. In questa vocazione pragmatica e progettuale sta la differenza tra creatività, fantasia e fantasticheria da un lato, arte di arrangiarsi dall’altro.» A. TESTA, Sette suggestioni per il 2009, www.nuovoeutile.it «Essenziale è comprendere il ruolo che le due forme di conoscenza, le due facce della conoscenza “utile”, possono svolgere: la prima è la conoscenza sul “cosa”, la conoscenza di proposizioni sui fenomeni naturali e sulle regolarità; la seconda è la conoscenza sul “come”, la conoscenza prescrittiva, le tecniche. […] Illudersi insomma che l’innovazione nasca in fabbrica è pericoloso. A una società che voglia davvero cogliere le opportunità dell’economia della conoscenza servono un sistema di ricerca diffuso e frequenti contatti tra il mondo accademico e scientifico e quello della produzione: “la conoscenza deve scorrere da quelli che sanno cose a quelli che fanno cose”.» S. CARRUBBA, Contro le lobby antiinnovazione, in «Il Sole 24 ORE», 18 maggio 2003 «La capacità di fare grandi salti col pensiero è una dote comune a coloro che concepiscono per primi idee destinate al successo. Per solito questa dote si accompagna a una vasta cultura, mentalità multidisciplinare e a un ampio spettro di esperienze. Influenze familiari, modelli da imitare, viaggi e conoscenza di ambienti diversi sono elementi senza dubbio positivi, come lo sono i sistemi educativi e il modo in cui le diverse civiltà considerano la gioventù e la prospettiva futura. In quanto società, possiamo agire su alcuni di questi fattori; su altri, no. Il segreto per fare sì che questo flusso di grandi idee non si inaridisca consiste nell’accettare queste disordinate verità sull’origine delle idee e continuare a premiare l’innovazione e a lodare le tecnologie emergenti.» N. NEGROPONTE, capo MIT, Technology Review: Articoli 3. AMBITO STORICO POLITICO ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile «Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.» E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997 «La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.» D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999 «Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della quale sono parte.» L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998 4. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media DOCUMENTI «Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.» M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072 «C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.» G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008 «Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.» Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org «Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.» D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001 «Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.» A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008 «Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.» D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO «Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE «Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. II Simulazione di Linguaggio Lunedì 11 maggio 2015 SIMULAZIONE LINGUAGGIO AUDIOVISIVO II PROVA 11 MAGGIO 2015 Tipologia (A) L’evoluzione del linguaggio cinematografico e successivamente di linguaggi audiovisivi legati ad altri media (televisione, ipertesti, siti web,ecc.) è stata segnata da importanti svolte tecnologiche come il passaggio dal muto al sonoro, dal B/N al colore, ai formati panoramici, suono stereofonico, registrazione elettronica, tecnologie digitali e oggi alla convergenza tra informatica e audiovisivi tradizionali inseguendo un ‘effetto realtà’ sempre più credibile per raccontare o mostrare il proprio tempo e il sentire umano. A partire da una breve descrizione dei risultati più interessanti che il cinema ha conseguito nella ricerca dell’effetto realtà, il candidato esamini un periodo, un’opera o un modo di fare comunicazione audiovisiva in generale che, a suo parere, riesce ad ottenere un efficace ‘effetto realtà , evidenziandone condizioni produttive e tecniche adottate, con particolare attenzione al proprio settore d’intervento professionale. Tipologia (B) In relazione alle pagine di sceneggiatura allegate, il candidato evidenzi: il tema di fondo, l’idea espressiva scelta in relazione alla struttura narrativa e al punto di vista, alla tecnica di ripresa visiva, sonora, di montaggio e approfondisca la tecnica realizzativa scelta relativamente alla propria specializzazione professionale, evidenziando gli aspetti che ritiene più interessanti ( caratterizzazione dei personaggi, nodo narrativo, ambientazione, ecc.), i fabbisogni tecnici, le posizioni della MdP/microfoni in funzione di inquadrature e attacchi di montaggio, anche con l’aiuto di grafici essenziali. SECONDA SIMULAZIONE Classe V Audiovisivi Serale TERZA PROVA SCRITTA ANNO SCOLASTICO 2014/15 12 Maggio 2015 Cognome Nome Materie Punti INGLESE STORIA STORIA DELL' ARTE TECNICA e LABORATORIO di montaggio/ripresa/suono TOTALE Indicazioni 32 quesiti a risposta multipla (8 quesiti x 4 materie, ) Il candidato deve selezionare la casella corrispondente alla risposta corretta. Per ogni selezione corretta sono attribuiti i punti riportati nell'allegata tabella, per selezioni errate o per selezioni multiple non viene attribuito alcun punteggio. Il punteggio viene calcolato in quindicesimi Non sono ammesse correzioni né cancellature E’ consentito esclusivamente l’uso di penne ad inchiostro nero o blu Calcolatrici e telefonini vanno consegnati ai docenti all’inizio della prova Durata della prova 50 minuti (gli studenti che si avvalgono degli esoneri attribuiti dal Consiglio di Classe avranno a disposizione minuti 12,30 per disciplina ). TERZA PROVA 8 DOMANDE PER QUATTRO MATERIE LA SEGUENTE TABELLA SI RIFERISCE ESCLUSIVAMENTE AD ALUNNI CHE SVOLGONO TUTTE E 4 LE MATERIE 15:32 = 0,47 Risposte Punteggio esatte 1 2 3 4 5 6 7 8 0,47 0,94 1,41 1,88 2,35 2,82 3,29 3,76 PER GLI ALUNNI CHE SVOLGONO LA PROVA SOLO SU TRE MATERIE IL PUNTEGGIO VIENE COSI’ MODIFICATO 15:24=0,625 PER OGNI QUESITO ESATTO PER GLI ALUNNI CHE SVOLGONO LA PROVA SOLO SU DUE MATERIE IL PUNTEGGIO VIENE COSI’ MODIFICATO 15:16 = 0,94 PER OGNI QUESITO ESATTO PER GLI ALUNNI CHE SVOLGONO LA PROVA SOLO SU UNA MATERIA IL PUNTEGGIO VIENE COSI’ MODIFICATO 15: 8 = 1,9 PER OGNI QUESITO ESATTO ANCHE IL TEMPO A DISPOSIZIONE DEGLI ALUNNI E’ IN FUNZIONE DEI QUESITI DA SVOLGERE; PER OGNI MATERIA SONO A DISPOSIZIONE 12,30 MINUTI Candidata/o: I won't come to your party …..........you invite my best friend As soon as when if unless He …..….... a book if he …..........more time Had written / would have had Would write / have had Would have written / had had Has written / would had Your sister is not as taller as Mary not as tall as Mary not much tall as Mary not as tall than Mary If I …... a passport ,I ….......it to the police station Found/ would take Find / would take Would find/ took Took /would find According to film director St Spielberg Kubrick reinvented himself with every single motion picture he directed was repetitive loved ambiguity did not make enough films The key elements in the film “Full Metal Jacket” were the demolition, the palm trees and the smoke the demolition, the signage, the palm trees and the smoke the signage, the palm trees and the smoke the demolition, the signage, the palm trees and the fire. If you walked on a Kubrick set, you would see people eating nobody working very few people seriously at work crowds of people coming and going In Kubrick's films , music Heightens emotions Is pop Is always classical Is an essential part of the narrative Candidata/o: Il deputato socialista Giacomo Matteotti nel suo ultimo intervento alla Camera denunciò: Le violenze e le illegalità compiute dai fascisti prima e durante le elezioni L’irregolarità del Listone che era il tentativo di ricomporre i Blocchi nazionali I fascisti che lo avevano aggredito e rapito il 10 giugno 1924 Il meccanismo della legge Acerbo che falsava la volontà degli elettori Con il termine “Patti lateranensi” si indica L’armistizio del 4 novembre 1918 L’accordo sociale tra imprenditori e operai per porre fine all’occupazione delle fabbriche del 1920 L’accordo tra Stato e Chiesa L’alleanza tra Mussolini e Hitler Nel 1938 avviene: L’inizio della guerra d’Etiopia voluta da Mussolini L’introduzione delle leggi razziali in Italia Il delitto del deputato Matteotti da parte di sicari fascisti La partecipazione militare dell’Italia fascista nella guerra civile spagnola a fianco dei franchisti Perché la Francia e il Belgio nel gennaio 1923 occuparono il bacino della Ruhr? Per estendere I loro domini territoriali Per poter pagare alla Germania I loro debiti con i proventi delle risorse minerarie di quella regione Perchè si trattava di un’area francofona di cultura franco-belga Per costringere la Germania a pagare le riparazioni di guerra Hitler fu nominato cancelliere, assumendo la guida del governo tedesco: nel 1923 con un colpo di stato nel 1933 dopo avere vinto le elezioni nel 1925 dopo avere reso pubblico il suo mito della razza ariana e l’antisemitismo nel 1939 all’inizio della seconda guerra mondiale Qual era l’atteggiamento del nazismo in politica estera? Era favorevole alla difesa del trattato di Versailles Era per la repressione di tutti gli oppositori al regime, per la persecuzione degli ebrei e per la soppressione della democrazia Era contrario al trattato di Versailles, per la riconquista dei territori tolti alla Germania con quel trattato, per l’unificazione di tutti i tedeschi in un solo stato e l’espansione della Germania verso Est ai danni di polacchi e russi Era contro ogni manifestazione culturale che non fosse rigidamente allineata alle posizioni del regime Per cosa si ricorda Pearl Harbour? Per il bombardamento giapponese di una base americana nel 1941 Per i violenti bombardamenti tedeschi dell’Inghilterra nel 1940 Per il trattato segreto fatto dal governo italiano con i Paesi dell’intesa nel 1915 Per il luogo segreto negli Stati Uniti in cui gli scienziati lavoravano alla realizzazione della bomba atomica Durante l’occupazione nazista della Francia Una parte della popolazione preparò la riscossa contro i propri nemici… Raccogliendosi intorno al governo del maresciallo Pétain Schierandosi con il generale Charles De Gaulle Alleandosi con i collaborazionisti di Vichy Schierandosi con Pierre Laval - STORIA DELL’ARTE 1) L'astrattismo geometrico di Mondrian si manifesta in: Un conflitto tra gli elementi rappresentati basato sull’espressione violenta e l’antinaturalismo dei colori Un equilibrio della rappresentazione che trasmette un'idea di armonia tra gli opposti Una presa di coscienza e un intento di denuncia sociale Una visione della realtà fltrata attraverso la fantasia e la memoria. 2) L'Orinatoio di Duchamp: E' stata la prima opera dadaista L'opera viene usata come rivelatrice di verità. In questo caso rivela la malattia mentale dell'autore Abolisce la logica in favore dell'automatismo psichico E' una critica al sistema dell'arte. E' la frma dell'artista ha conferire “valore” all'opera 3) Il colore in Gauguin è: Naturalistico e luminoso Antinaturalistico e simbolico Impressionistico ed emotivo freddo e impersonale 4) Quali delle seguenti caratteristiche contraddistinguono lo stile pittorico di Gustav Klimt? Sfondi Prospettici, caricature dei volti Uso del chiaroscuro nel defnire lo sfondo, luce reale. Decorativismo, bidimensionalità degli sfondi, tridimensionalità dei corpi . Deformazione delle forme, contrasti violenti tra i colori, linea scura e marcata di contorno 5) Il colore utilizzato da Matisse è: E’ realistico con l'uso del chiaroscuro a suggerire l'impressione di volume E' dato con piccoli punti di colore complementari accostati tra loro per conferire maggiore luminosità al dipinto E’ vivace e steso in ampie campiture perdendo ogni somiglianza cromatica oggettiva con l’oggetto rappresentato E' spento per non distogliere lo sguardo dello spettatore e dell'autore dalla forma che deve essere analizzata 6) Il precursore del Dadaismo e del Surrealismo: Kirchner Cezanne De Chirico Picasso 7) Le opere pittoriche di Kandinskji del periodo astratto: Si dividono in Improvvisazioni, Costruzioni, Composizioni Sono basate su principi derivati dalla tecnica della composizione musicale Sono basate sull'uso di campiture piatte contornate da spesse linee di contorno Sono caratterizzate dall'uso del chiaroscuro 8) Il ruolo della pittura in De Chirico: La pittura ha il compito di portare in evidenza il signifcato nascosto delle cose La pittura ha il compito di recuperare la prolifca immaginazione infantile Ricerca le potenzialità espressive di nuovi materiali inconsueti per la pittura Non deve essere descrittiva ma esistere come entità autonoma a se stante Laboratorio di montaggio IN QUALI MODI è POSSIBILE IMPORTARE MATERIALE AUDIO/VIDEO IN AVID MEDIA COMPOSER? Con le funzioni: Effect Editor, Blend Con le funzioni: Print To Video, Digital Cut Con le funzioni: Capture , Import, Ama Link Con le funzioni: Media Tool, Relink, Find Clip A COSA SERVE LA FUNZIONE EXTRACT IN AVID MEDIA COMPOSER? Ad eliminare una clip dalla time line accorciando la sequenza montata Ad eliminare una clip dalla time line lasciando il nero al suo posto Ad eliminare un effetto dalla sequenza montata Ad eliminare una clip dal bin QUALE FUNZIONE PERMETTE AD AVID DI IMPORTARE DEI FILE NEL PROGETTO SENZA CREARE I RELATIVI MEDIA FILE? Digital Cut Capture Import Attivare la visualizzazione delle clip ripetute nella sequenza Cancellare dal monitor la clip caricata Mostra il time code master Montare un segmento di nero nella sequenza Ama Link LA FUNZIONE LOAD FILLER CONSENTE DI LA FUNZIONE CONSOLIDATE CONSENTE DI Fornire una posizione comune per tutti gli effetti audio per un più rapido utiizzo . Salvare i modelli di effetti per la correzione del colore per tutta la durata della sessione di lavoro Creare e salvare copie dei media file delle clip o delle sequenze di un progetto in un diverso disco rigido Cambiare formato ai media file QUALE FUNZIONE SI UTILIZZA PER RICOLLEGARE CLIP, SUBCLIP O SEQUENZE AI MEDIA FILE AD ESSE ASSOCIATI ? Relink Reconnect Auto sinc Marge QUALE FUNZIONE PERMETTE DI RINTRACCIARE UNA CLIP PARTENDO DA UN FRAME NELLA TIME Freeze Frame Match frame New sequence Modify COSA INDICA IL PALLINO VERDE SU L’ICONA DI UN EFFETTO INSERITO IN UNA SEQUENZA? Che la clip è in off-line Che l’effetto non è stato renderizzato Che la clip è già stata utilizzata in un altro punto della time line Che l’effetto non è stato inserito correttamente e va modificato TECNICA DI RIPRESA QUALI CARATTERISTICHE HANNO I GRANDAGOLARE Angolo di campo grande, poco profondità di campo ,piani allontanati, soggetti più piccoli Angolo di campo stretto, molta profondità di campo, piani allontanati, soggetti ingranditi Angolo di campo grande , molta profondità di campo, piani allontanati, soggetti più piccoli Angolo di campo grande , molta profondità di campo, piani ravvicinati, soggetti più piccoli QUANDO SI UTILIZZA IL GAIN ? Quando i livelli di luce sono molto bassi Quando i livelli di luce sono molto alti Quando stiamo facendo delle riprese in una zona di ombra Quando c’è molto sole QUANDO APPARE LA ZEBBRA NEL MIRINO DELLA VIDEOCAMERA COSA STA INDICARE ? Che l’immagine è sottoesposta Che è esattamente esposta Che l’immagine è sovraesposta Che l’immagine è fuori fuoco PERCHE SI FA IL BIANCO PRIMA DI GIRARE CON UNA VIDEOCAMERA ? Per esporre l’immagine in maniera corretta Per far in modo che il bianco non sia troppo chiaro Per bilanciare la camera alla qualità cromatica della luce presentente sulla scena Per evitare che i bianchi presenti sulla scena siano scuri QUALE PELLICOLA E’PIU SENSIBILE ? Pellicola a grana grande Pellicola in bianco nero superpancromatiche Pellicola a grana piccola Pellicola a colori kodak vision 3 IN QUALE SITUAZIONI ABBIAMO MAGGIORE PROFONDITÀ DI CAMPO ? Soggetto vicino, diaframma aperto, obiettivo di lunghezza focale corta Soggetto lontano, diaframma chiuso, obiettivo di lunghezza focale lunga Soggetto lontano, diaframma chiuso, obiettivo di lunghezza focale corta Soggetto vicino, diaframma aperto, obiettivo di lunghezza focale lunga QUALE FILTRO MI PERMETTE DI GIRARE C0N UNA PELLICOLA TARATA A 5600 G.K. CON UNA LUCE A 3200 G.K.? Filtro della serie 85 Filtro della serie 81 Filtro della serie 80 Filtro della serie 82 SI DEFINISCE UN OBIETTIVO GRANDANGOLARE ? Quando la lunghezza focale è maggiore della diagonale del formato della pellicola Quando la lunghezza focale è uguale della diagonale del formato della pellicola Quando la lunghezza focale è minore della diagonale del formato della pellicola Le due lunghezze non vengono messe in rapporto TECNICA DI SUONO Nell’acustica architettonica il parametro del tempo di riverberazione viene indicato come: K COSTANTE T 60 G COSTANTE RESISTENZA DI MASSA Il livello emesso da una sorgente sonora ha come unità di misura il: WATT dB PASCAL W/m² Il fenomeno della riverberazione sonora negli ambienti chiusi coincide con il fenomeno fsico della: RIFRAZIONE RIFLESSIONE INTERFERENZA COINCIDENZA Il segnale musicale prodotto da un’orchestra in una sala da concerto, risulta, nel punto di ascolto di uno spettatore, come una serie di: SOLO ONDE DIRETTE SOLO ONDE RIFLESSE UNA FUSIONE DI ONDE DIRETTE E ONDE RIFLESSE SOLO DI ONDE CONTINUE NEL TEMPO Un ambiente riverberante richiede l’utilizzo di microfoni con curve caratteristiche di tipo: PANORAMICO CARDIOIDE IPERCARDIOIDE BIDIREZIONALE Per campo sonoro libero si intende uno spazio dove avviene una: RIFLESSIONE MULTIPLA DEI SUONI NESSUNA RIFLESSIONE MULTIPLA DEI SUONI UNA INTERFERENZA UNA SOMMA DI ARMONICHE L’onda simmetrica rispetto all’asse delle X assume un valore da picco a picco che corrisponde: AD UN SEMIPERIODO POSITIVO AD UN SEMIPERIODO NEGATIVO AL DOPPIO DEL VALORE DI PICCO AL SEMPLICE VALORE DI PICCO Il dB esprime una relazione fra: UNA UNA UNA UNA GRANDEZZA FISICA ED UNA PSICOFISICA GRANDEZZA LIENEARE RELAZIONE TRA GRANDEZZE FONDAMENTALI RELAZIONE TRA SISTEMI VIBRANTI CORRETTORE DI: INGLESE STORIA STORIA DELL'ARTE TECNICHE/LABORATORI MONTAGGIO RIPRESA SUONO INGLESE I won't come to your party …..........you invite my best friend unless He …..….... a book if he …..........more time Would have written / had had Your sister is not as tall as Mary If I …... a passport ,I ….......it to the police station Found/ would take According to film director St Spielberg Kubrick reinvented himself with every single motion picture he directed The key elements in the film “Full Metal Jacket” were the demolition, the signage, the palm trees If you walked on a Kubrick set, you would see very few people seriously at work In Kubrick's films , music Is an essential part of the narrative and the smoke STORIA Il deputato socialista Giacomo Matteotti nel suo ultimo intervento alla Camera denunciò: Le violenze e le illegalità compiute dai fascisti prima e durante le elezioni L’irregolarità del Listone che era il tentativo di ricomporre i Blocchi nazionali I fascisti che lo avevano aggredito e rapito il 10 giugno 1924 Il meccanismo della legge Acerbo che falsava la volontà degli elettori Con il termine “Patti lateranensi” si indica L’armistizio del 4 novembre 1918 L’accordo sociale tra imprenditori e operai per porre fine all’occupazione delle fabbriche del 1920 L’accordo tra Stato e Chiesa L’alleanza tra Mussolini e Hitler Nel 1938 avviene L’inizio della guerra d’Etiopia voluta da Mussolini L’introduzione delle leggi razziali in Italia Il delitto del deputato Matteotti da parte di sicari fascisti La partecipazione militare dell’Italia fascista nella guerra civile spagnola a fianco dei franchisti Perché la Francia e il Belgio nel gennaio 1923 occuparono il bacino della Ruhr? Per estendere I loro domini territoriali Per poter pagare alla Germania I loro debiti con i proventi delle risorse minerarie di quella regione Perchè si trattava di un’area francofona di cultura franco-belga Per costringere la Germania a pagare le riparazioni di guerra Hitler fu nominato cancelliere, assumendo la guida del governo tedesco: nel 1923 con un colpo di stato nel 1933 dopo avere vinto le elezioni nel 1925 dopo avere reso pubblico il suo mito della razza ariana e l’antisemitismo nel 1939 all’inizio della seconda guerra mondiale Qual era l’atteggiamento del nazismo in politica estera? Era favorevole alla difesa del trattato di Versailles Era per la repressione di tutti gli oppositori al regime, per la persecuzione degli ebrei e per la soppressione della democrazia Era contrario al trattato di Versailles, per la riconquista dei territori tolti alla Germania con quel trattato, per l’unificazione di tutti i tedeschi in un solo stato e l’espansione della Germania verso Est ai danni di polacchi e russi Era contro ogni manifestazione culturale che non fosse rigidamente allineata alle posizioni del regime Per cosa si ricorda Pearl Harbour? Per il bombardamento giapponese di una base americana nel 1941 Per i violenti bombardamenti tedeschi dell’Inghilterra nel 1940 Per il trattato segreto fatto dal governo italiano con i Paesi dell’intesa nel 1915 Per il luogo segreto negli Stati Uniti in cui gli scienziati lavoravano alla realizzazione della bomba atomica Durante l’occupazione nazista della Francia Una parte della popolazione preparò la riscossa contro i propri nemici… Raccogliendosi intorno al governo del maresciallo Pétain Schierandosi con il generale Charles De Gaulle Alleandosi con i collaborazionisti di Vichy Schierandosi con Pierre Laval - STORIA DELL'ARTE 1) L'astrattismo geometrico di Mondrian si manifesta in: Un equilibrio della rappresentazione che trasmette un'idea di armonia tra gli opposti 2) L'Orinatoio di Duchamp: E' una critica al sistema dell'arte. E' la frma dell'artista ha conferire “valore” all'opera 3) Il colore in Gauguin è: Antinaturalistico e simbolico 4) Quali delle seguenti caratteristiche contraddistinguono lo stile pittorico di Gustav Klimt? Decorativismo, bidimensionalità degli sfondi, tridimensionalità dei corpi . 5) Il colore utilizzato da Matisse è: E’ vivace e steso in ampie campiture perdendo ogni somiglianza cromatica oggettiva con l’oggetto rappresentato 6) Il precursore del Dadaismo e del Surrealismo: De Chirico 7) Le opere pittoriche di Kandinskji del periodo astratto: Sono basate su principi derivati dalla tecnica della composizione musicale 8) Il ruolo della pittura in De Chirico: La pittura ha il compito di portare in evidenza il signifcato nascosto delle cose LAB. DI MONTAGGIO IN QUALI MODI è POSSIBILE IMPORTARE MATERIALE AUDIO/VIDEO IN AVID MEDIA COMPOSER? Con le funzioni: Capture , Import, Ama Link A COSA SERVE LA FUNZIONE EXTRACT IN AVID MEDIA COMPOSER? Ad eliminare una clip dalla time line accorciando la sequenza montata QUALE FUNZIONE PERMETTE AD AVID DI IMPORTARE DEI FILE NEL PROGETTO SENZA CREARE I RELATIVI MEDIA FILE? Ama Link LA FUNZIONE LOAD FILLER CONSENTE DI Montare un segmento di nero nella sequenza LA FUNZIONE CONSOLIDATE CONSENTE DI Creare e salvare copie dei media file delle clip o delle sequenze di un progetto in un diverso disco rigido QUALE FUNZIONE SI UTILIZZA PER RICOLLEGARE CLIP, SUBCLIP O SEQUENZE AI MEDIA FILE AD ESSE ASSOCIATI ? Relink QUALE FUNZIONE PERMETTE DI RINTRACCIARE UNA CLIP PARTENDO DA UN FRAME DELLA TIMEline Match frame COSA INDICA IL PALLINO VERDE SU L’ICONA DI UN EFFETTO INSERITO IN UNA SEQUENZA? Che l’effetto non è stato renderizzato TEC.DI RIPRESA QUALI CARATTERISTICHE HANNO I GRANDAGOLARE Angolo di campo grande , molta profondità di campo, piani allontanati, soggetti più piccoli QUANDO SI UTILIZZA IL GAIN ? Quando i livelli di luce sono molto bassi QUANDO APPARE LA ZEBBRA NEL MIRINO DELLA VIDEOCAMERA COSA STA INDICARE ? Che l’immagine è sovraesposta PERCHE SI FA IL BIANCO PRIMA DI GIRARE CON UNA VIDEOCAMERA ? Per bilanciare la camera alla qualità cromatica della luce presentente sulla scena QUALE PELLICOLA E’PIU SENSIBILE ? Pellicola a grana grande IN QUALE SITUAZIONI ABBIAMO MAGGIORE PROFONDITÀ DI CAMPO ? Soggetto lontano, diaframma chiuso, obiettivo di lunghezza focale corta QUALE FILTRO MI PERMETTE DI GIRARE C0N UNA PELLICOLA TARATA A 5600 G.K. CON UNA LUCE A 3200 G.K.? Filtro della serie 80 SI DEFINISCE UN OBIETTIVO GRANDANGOLARE ? Quando la lunghezza focale è minore della diagonale del formato della pellicola TEC.DI SUONO Nell’acustica architettonica il parametro del tempo di riverberazione viene indicato come: T 60 Il livello emesso da una sorgente sonora ha come unità di misura il: dB Il fenomeno della riverberazione sonora negli ambienti chiusi coincide con il fenomeno fsico della: RIFLESSIONE Il segnale musicale prodotto da un’orchestra in una sala da concerto, risulta, nel punto di ascolto di uno spettatore, come una serie di: UNA FUSIONE DI ONDE DIRETTE E ONDE RIFLESSE Un ambiente riverberante richiede l’utilizzo di microfoni con curve caratteristiche di tipo: IPERCARDIOIDE Per campo sonoro libero si intende uno spazio dove avviene una: NESSUNA RIFLESSIONE MULTIPLA DEI SUONI L’onda simmetrica rispetto all’asse delle X assume un valore da picco a picco che corrisponde: AL DOPPIO DEL VALORE DI PICCO Il dB esprime una relazione fra: UNA GRANDEZZA FISICA ED UNA PSICOFISICA PROGRAMMI SVOLTI E RELAZIONI FINALI In questa sezione vengono inserite le copie non firmate dei programmi svolti e delle relazioni . Gli originali firmati di entrambi i documenti per tutte le discipline verranno presentati alla Commissione in una cartellina allegata PROGRAMMA SVOLTO DI ELETTRONICA E TECNOLOGIE MULTIMEDIALI CLASSE VA serale (audiovisivi) A.S.: 2014/2015 Docenti: Fabio Crocetti ∙ Fabio Tinti ELETTRONICA MODULO 1: SEGNALI E LORO RAPPRESENTAZIONE Concetto di segnale: definizioni e classificazioni Forma d’onda sinusoidale e principali parametri Forma d’onda quadra, rettangolare, triangolare e impulsiva, dutycycle Concetto di armonica, spettro e larghezza di banda di un segnale periodico Cenni sullo sviluppo in serie di Fourier di funzioni periodiche MODULO 2: IL SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI Generalità Schema a blocchi di un sistema di acquisizione dati a un solo canale I principi della conversione analogica digitale Vantaggi dei segnali digitali rispetto a quelli analogici Campionamento di un segnale analogico Teorema del campionamento Spettro di un segnale campionato (cenni) Fenomeno dell’aliasing Quantizzazione e codifica Parametri caratteristici di un ADC MODULO 3: I SISTEMI DI TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI Schema a blocchi di un sistema di telecomunicazioni Le principali modulazioni analogiche: definizioni, classificazioni e necessità della modulazione La modulazione d’ampiezza: aspetti principali e forme d’onda La modulazione di frequenza (cenni) TECNOLOGIE MULTIMEDIALI MODULO 4: STRUTTURA HARDWARE DI UN COMPUTER E CENNI ALLE RETI DI COMPUTER Principali caratteristiche dei dispositivi hardware presenti in un PC : scheda madre (tipi di segnali presenti, relativi connettori e dispositivi collegati, chipset, ROM Bios) microprocessore (parametri principali per la classificazione merceologica) hard disk (parametri principali per la classificazione merceologica e organizzazione dei dati ) dispositivi ottici (parametri principali per la classificazione merceologica, e caratteristiche principali dei supporti) scheda audio (parametri principali per la classificazione merceologica) scheda video (parametri principali per la classificazione merceologica) MODULO 5: CREAZIONE DI UN PRODOTTO MULTIMEDIALE Relazioni word sugli argomenti specifici per ogni indirizzo (ripresa,suono,montaggio); Uso di Power Point per la realizzazione di un prodotto che illustri gli argomenti del punto precedente NB: Il programma sarà integrato con gli argomenti trattati fino al termine dell’anno scolastico Roma, 12 maggio 2015 I docenti _____________________________ _________________________________ _____________________________ _________________________________ _________________________________ Gli studenti ISTITUTO DI STATO PER LA CINEMATOGRAFIA E LA TELEVISIONE “ ROBERTO ROSSELLINI “ 00146 ROMA - via della Vasca Navale, 58 RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTI: Fabio Crocetti MATERIA: ORE DI LEZIONE B) BILANCIO DIDATTICO Fabio Tinti Elettronica e Tecnologie Multimediali CLASSE: A) - 5 Audiovisivi Serale 55 ore a) Il piano di lavoro SI 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento V 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale C) NO V 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno V 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente V a - Livello di acquisizione dei contenuti V b - Partecipazione e interesse nel complesso V c - Frequenza nel complesso V LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) 1 Eccellente 0 Ottimo 0 Buono 3 Discreto 5 Sufficiente 14 Mediocre 0 Insufficiente 4 Grav.insuff. 0 N.C. 1 VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe Formative 2 Sommative 3 A casa b) prove orali D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive R LIM E) Lavagna Laboratori R Appunti prodotti insegnante R Video Libro di testo R Internet Registratore VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo F) Fotocopie 2° periodo OSSERVAZIONI Roma, 30/4/2015 I Docenti R INGLESE 5° anno sez. A Audiovisivi Prof.ssa Monica Principe Libro di testo: Tom Hutchinson, English for Life Elementary, Oxford University Press Grammatica : M. Swan, C. Walter con D. Bertocchi, The Good Grammar Book for Italian Students, Oxford University Press METODOLOGIA DIDATTICA: Lezione frontale, attività individuali, attività di coppia, presentazione materiale autentico e semiautentico scritto, ascolto e visione di materiale in L2, riempimento di griglie, questionari, analisi testuale STRUMENTI E MEZZI: Libri di testo in adozione, di riferimento e consigliati, dizionario, materiale autentico, videoproiettore, computer. A. ELEMENTI DELLA LINGUA DI BASE CONTENUTI Ripasso argomenti anno precedente UNITA' PROVE PERIODO 41 - 60 Semistrutturate sommative e di recupero Settembre, ottobre “Have to”/”Must”, all'ufficio postale, conversazioni telefoniche 61 – 64 + grammatica di riferimento Semistrutturate Formative, sommative e di recupero Novembre, dicembre Il tempo, i comparativi, fare confronti, descrizioni geografiche, i superlativi, le misure 65 - 72 Semistrutturate Formative, sommative e di recupero Gennaio, febbraio Conditional sentences (Tre strutture: possibile, probabile, irreale) RIPASSO, RECUPERO Grammatica di Semistrutturate riferimento Formative, sommative e di recupero esercitazioni Marzo, aprile Febbraio/ maggio OBIETTIVI DIDATTICI: decodificare messaggi riguardanti temi di vita quotidiana al tempo presente e passato, formulare confronti ed ipotesi, rispondere in modo appropriato, riconoscere le differenze nell’uso fra L1 e L2. RECUPERO: studio guidato attraverso l’utilizzo della grammatica di riferimento, verifiche aggiuntive B. ELEMENTI DELLA LINGUA DI SPECIALIZZAZIONE Storia del cinema americano B. 1. “La Vecchia Hollywood” Fonti di riferimento: http://www.cybercollege.com/frtv/frtv013.htm MODULI CONTENUTI PERIODO 1. “How It All Started” Le origini maggio 2. “The Early Days” La nascita di Hollywood maggio 3. “Studio System and Sound” Il sonoro maggio 4 - “ Scandal, Sex and the Depression” La censura Il “modello Hollywoodiano” novembre 5 - “ The End of the Studio System” Fine di un monopolio la televisione come “minaccia” e come “risorsa” febbraio, marzo OBIETTIVI DIDATTICI: analizzare e comprendere le caratteristiche principali del cinema americano; collegare le informazioni in L2 con le discipline di specializzazione VERIFICHE: orali - LO STUDENTE DEVE SAPER ANALIZZARE E RIASSUMERE I CONTENUTI DI TRE FRA I CINQUE MODULI DEL PROGRAMMA RECUPERO: verifiche aggiuntive, tempi personalizzati, ripasso argomenti B. 2. “La Nuova Hollywood” Fonti di riferimento: · Easy Rider, Raging Bulls: How the Sex ‘N’ Drugs ‘N’ Roll Generation Saved Hollywood di Peter Biskind (1998) DVD Biskind P., ·Easy Rider, Raging Bulls: How the Sex ‘N’ Drugs ‘N’ Roll Generation Saved Hollywood, Simon & Schuster Paperbacks, pp. 13-22 “An Introduction” MODULI CONTENUTI PERIODO “The New Hollywood” Il movimento denominato “La Nuova Hollywood” : genesi, sviluppi, principali caratteristiche Marzo, aprile OBIETTIVI DIDATTICI: analizzare e comprendere le caratteristiche principali del movimento; collegare le informazioni in L2 con le discipline di specializzazione VERIFICHE: orali ed esercitazioni allo scopo di facilitare la memorizzazione/comprensione dei testi proposti (riempimento di griglie, questionari, sinossi guidata) RECUPERO: verifiche aggiuntive, tempi personalizzati, ripasso argomenti B. 3. STANLEY KUBRICK: ANALISI CRITICA DELLA SUA OPERA Fonti di riferimento: · STANLEY KUBRICK, USA 2001, DVD A LIFE IN PICTURES DI JAN HARLAN, OBIETTIVI DIDATTICI: analizzare e comprendere le caratteristiche principali del cinema di Stanley Kubrick; collegare le informazioni in L2 con le discipline di specializzazione VERIFICHE: esercitazioni scritte con quesiti a scelta multipla (Tipologia C: DM. n° 429/2000, art.3) RECUPERO: verifiche aggiuntive, tempi personalizzati, ripasso argomenti Roma, 10 maggio 2015 La docente Monica Principe Gli studenti DOCENTE: Monica Principe MATERIA: Inglese CLASSE: V audiovisivi serale A) ORE DI LEZIONE 70 (+ 10 da effettuarsi presumibilmente entro la fine dell'a.s.) B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI NO 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente X a - Livello di acquisizione dei contenuti Nel complesso sufficiente b - Partecipazione e interesse nel complesso Discreti c - Frequenza nel complesso Regolare LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) 9 Eccellente 1 Buono 1 Discreto 5 Sufficiente 11 N.C. 1 C) VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe recupero Formative 6 Sommative 6 8 b) prove orali numerose D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive Fotocopie X Libro di testo X LIM Lavagna X Internet X Video X Registratore Laboratori X Altro OSSERVAZIONI Un piccolo gruppo di studenti possiede buone/discrete capacità linguistiche personali , ma la maggioranza degli alunni non si esprime con altrettanta facilità. La sottoscritta ritiene importante segnalare che il monte ore totale della propria disciplina, nei 4 anni di corso, ammonta a sole 300 ore, circa 1/3 in meno del monte ore del diurno(450) . Anche per questo motivo, oltre che per le oggettive difficoltà che gli studenti lavoratori incontrano nello studio a casa, gli alunnidel serale generalmente, se non posseggono conoscenze lessicali o grammaticali pregresse, sono in grado di esporre le proprie idee in modo semplice. Roma, 12/05/2015 Il DocenteMonica Principe ISTITUTO PROFESSIONALE CINE – TV “ R. ROSSELLINI “ - ROMA ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015 CLASSE V AUD. SEZ. A PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO MOD. I L’ETA’ DEL DECADENTISMO A Capitalismo e imperialismo, la situazione italiana B La cultura:le filosofie della crisi (con particolare riferimento alle filosofie di Nietzsche e Bergson) e la psicanalisi freudiana (lettura del brano di Nietzsche L’avvento del superuomo , da Così parlò Zarathustra) C Il dibattito politico culturale delle riviste agli inizi del Novecento: lettura del brano di Papini Amiamo la guerra MOD. II CULTURA E LETTERATURA TRA FINE OTTOCENTO E PRIMO NOVECENTO A – La poetica del Decadentismo e il Simbolismo (lettura delle liriche di Baudelaire Corrispondences, Spleen e di Verlaine Arte poetica B – L’esteta, il superuomo, l’inetto C – Le avanguardie storiche: Futurismo, Espressionismo, Dadaismo, Surrealismo; lettura dei Manifesti del futurismo di Marinetti (Manifesto del Futurismo; Manifesto tecnico della letteratura futurista), del Manifesto del Dadaismo (T.Tzara) e del Manifesto del Surrealismo (Andrè Breton) D – La lirica: i crepuscolari; lettura dei brani di Sergio Corazzini (Desolazione del povero poeta sentimentale) e di Guido Gozzano, L’isola non trovata E – La lirica nell’età delle avanguardie storiche: futurismo, espressionismo e vocianesimo; lettura dei brani di F.T.Marinetti (Zang Tumb Tuuum), Aldo Palazzeschi (lasciatemi divertire), Clemente rebora (o poesia, nel lucido verso) MOD. III GIOVANNI PASCOLI A – La vita; l’ideologia pascoliana e la simbologia del “nido” B – Il fanciullino e la poetica pascoliana: lettura della prosa Il fanciullino C – Le raccolte poetiche: continuità e varietà D – Lettura delle liriche tratte da Miricae: Novembre, Lavandare, X Agosto, e da Canti di Castelvecchio: Nebbia, Il gelsomino notturno MOD. IV GABRIELE D’ANNUNZIO A – Vita, opere, poetica; dall’esteta al D’Annunzio “notturno” B I romanzi: l’esteta e il superuomo; da Il Piacere: lettura del brano Scenari romani C La liriche; il panismo; da Alcyone: lettura delle liriche La sera fiesolana e La pioggia nel pineto MOD. V IL ROMANZO EUROPEO DEL PRIMO NOVECENTO A – Identikit del romanzo novecentesco B – Thomas Mann: caratteri generali dell’opera C – Franz Kafka: vita, opere e poetica D – “Il processo”: analisi generale dell’opera; lettura dei brani: Come comincia, Incontro con l’ispettore, Il tribunale è attirato dalla colpa, L’assoluzione apparente, La parabola della Legge e dell’uomo di campagna MOD. VI ITALO SVEVO A – Ettore Schmitz e Italo Svevo: vita, opere e poetica B – Svevo romanziere; caratteri generali dei romanzi Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno C – Da :La coscienza di Zeno: analisi generale dell’opera; lettura del brano La morte del padre MOD. VII LUIGI PIRANDELLO A – Vita, opere e poetica; B – La concezione pirandelliana della vita e la poetica umoristica; da: L’umorismo: lettura del brano Il sentimento del contrario C – Le novità della narrativa e del teatro pirandelliano; lettura della novella Il treno ha fischiato; visione del video dell’opera Sei personaggi in cerca d’autore e analisi generale dell’opera D – Il fu Mattia Pascal: analisi generale del romanzo MOD. VIII – SOCIETA’, IDEOLOGIA E CULTURA TRA LE DUE GUERRE A – Il fascismo: nascita e parabola di una dittatura. Oltre l’orizzonte nazionale B – Il regime fascista e gli intellettuali; il dibattito politicoculturale nelle riviste; lettura dei brani: Manifesto degli intellettuali fascisti (G.Gentile), Manifesto degli intellettuali antifascisti (B.Croce), Tensione morale e strategia politica (P.Gobetti), Contro il paternalismo culturale (A.Gramsci) C – Fascismo e cultura di massa: l’organizzazione del consenso durante il ventennio; la battaglia per l’autarchia linguistica; lettura de Le direttive alla stampa e de Le direttive governative e altri documenti in materia di lingua MOD. IX LA POESIA TRA LE DUE GUERRE A – La lirica tra le due guerre in Italia e in Europa; Vincenzo Cardarelli e “La ronda”, la poesia di Garcia Lorca e di Eliot, l’ermatismo B Giuseppe Ungaretti: vita, opere e poetica; la poesia della parola; da Allegria: lettura de: Veglia, Fratelli,Sono una creatura, San Martino del Carso, I fiumi F – Eugenio Montale: vita, opere e poetica; il male di vivere; da Ossi di seppia: lettura de:I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere MOD. X LA NARRATIVA TRA LE DUE GUERRE A – Gli anni del fascismo tra prosa d’arte e rifondazione del romanzo; l’opera di F.Tozzi e A.Moravia; caratteri generale dei romanzi: Con gli occhi chiusi e Gli indifferenti B – Realismo magico e dimensione fantastica; caratteri generali del romanzo Il deserto dei tartari C – Il contributo al dibattito e alla sprovincializzazione della cultura italiana della rivista “Solaria”; il ruolo di Vittorini e Pavese. Entro la fine dell’anno verranno trattati i seguenti argomenti MOD. XI LA LETTERATURA NELL’ITALIA REPUBBLICANA A – L’Italia repubblicana; cenni storici dalla Resistenza agli anni Novanta B L’Italia repubblicana: il dibattito politico culturale C La letteratura neorealista e oltre; caratteri generali D – Gli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini E – Elsa Morante e La Storia Sono stati visionati i seguenti video: Luis Bunuel, Quell’oscuro oggetto del desiderio, Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore, Walter Veltroni, Quando c’era Berlinguer TESTO DI RIFERIMENTO: S.Guglielmino, H.Grosser, Letteratura del Novercento per moduli, a cura di Novella Gazich, Ed.Principato RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Francesco Saverio ROTILI MATERIA: ITALIANO CLASSE: V Aud. A A) ORE DI LEZIONE 74 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento X 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti X PIU’ CHE SUFFICIENTE b - Partecipazione e interesse nel complesso c - Frequenza nel complesso NO PIU’ CHE DISCRETI SUFFICIENTI LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) 10 Eccellente Ottimo Buono 2 Discreto 7 Sufficiente 8 Mediocre Insufficiente Grav.insuff. N.C. C) 1 VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe A casa Formative Sommative 4 b) prove orali 2 / 3 D) E) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive M Fotocopie S Libro di testo R LIM M Lavagna S Internet S Laboratori M Video S Registratore M Altro / VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo M.Martone, il giovane favoloso Roma, 2° periodo Mostra H.Cartier-Bresson Il Docente Classe 5 Audiovisivi (specializzazione Montatore – Operatore di ripresa - Suono ) corso serale a.s. 2014/2015 prof.ssaA.L.GATTO LINGUAGGIO AUDIOVISIVO E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE OBIETTIVI Al termine del quinto anno lo studente dovrà: - Valutare il linguaggio come esemplificazione di modi espressivi 4- Conoscere gli elementi tecnico-espressivi (relativi al settore ideativo, della ripresa visiva e sonora, della recitazione, del montaggio) caratterizzanti delle più importanti correnti cinematografiche, con particolare attenzione alla ricerca della visualizzazione audiovisiva, dall’Espressionismo cinematografico tedesco alla video arte. 5- Conoscere la Storia del Cinema, dal punto di vista dell’evoluzione del linguaggio in rapporto al panorama tecnico-culturale generale, dall’avvento del sonoro ad oggi . 6- Riconoscere la strutturazione della comunicazione audiovisiva, dal punto di vista produttivo ( settori creativi, di produzione, modi di fruizione) nell’ambito cinematografico, televisivo, multimediale. 7- Riconoscere l’uso delle nuove tecnologie oggi adottate e i riflessi che queste comportano nell’ambito della sua specifica professionalità.. CONTENUTI Problematiche generali affrontate: - rapporto tra pittura e visualizzazione cinematografica - rapporto tra letteratura e cinema. - lo statuto di ‘spettatore’: la sua posizione ideologica, influenza sulla funzione comunicativa e sulla progettazione del prodotto audiovisivo. - Il punto di vista del 'vedere', 'sapere', 'credere' - Suono e racconto: il punto d'ascolto - Il sound design. - La Fotografia oggi: compiti, responsabilità, rapporti con la post-produzione - Rapporti tra Ripresa e Montaggio; diverse forme e ideologie di montaggio. - Modi espressivi: ‘Classico’, Neo-Barocco’, ‘ Moderno’ : caratteristiche e differenze tecnicoespressive. La nascita di Hollywood 8- Espressionismo tedesco: conoscenze storiche di base, tecniche, modi espressivi e produttivi.. Figure rappresentative ( K.Mayer, W.Murnau, F.Lang). Professionisti tedeschi a Hollywood: reciproche influenze. 9- Avvento del sonoro: la sfida tra Germania e USA, i problemi tecnico-produttivi. Innovazioni tecniche ed espressive; sintetico panorama internazionale delle scelte tecnico-espressive più interessanti tra le due guerre; la nascita delle convenzioni espressive. 10- Hollywood: espansione mondiale del mercato; il nuovo assetto produttivo delle majors. Produzione americana anni 20/30: inizi del sonoro, consolidamento del ‘modo classico’; H.Hawks, J.Ford, Curtiz. Video-Arte e Nuove Forme Espressive 11- Il Surrealismo cinematografico francese: figure rappresentative (R.Clair, G.Dulac, L.Bunuel, M.Ray, F.Leger). 12- La Video-Arte : definizione e principali tendenze; Nam June Paik e il gruppo Fluxus, Andy Warhol, Bill Viola, Peter Greenaway, J.Reggio, Studio Azzurro. 13- Web-Series, fashion movie: definizione, caratteristiche tecnico-espressive. Cinema degli Autori 14- Dal Realismo poetico francese al Neorealismo italiano : linee di tendenza caratterizzanti, figure rappresentative. J.Renoir, L.Visconti, R.Rossellini. Fuori dal mercato - Il documentario: definizione e tecniche caratterizzanti. Breve escursus storico del documentario; R.Flaherty, J. Grierson, W.Wenders, S.Ejzenstein, D.Vertov). 15- Cinema diretto della scuola americana, canadese, francese; F.Wiseman da svolgere ( con l’ausilio di un corso di approfondimento di 10h già richiesto) 16- Nouvelle Vague: linee di tendenza caratterizzanti, figure rappresentative. J.L.Godard, F.Truffaut, E.Romher. 17- Italia anni 60: linee di tendenza caratterizzanti, figure rappresentative. P.P.Pasolini, M.Antonioni. 18- Free Cinema: linee di tendenza caratterizzanti, figure rappresentative. K.Loach. New Hollywood e Nuovi Autori 19- Fine di Hollywood: il riassetto dopo il ‘Paramount Decree’ del 1948; la nuova mappa degli agenti dell’attività cinematografica. 20- L’avvento della televisione e del ‘television-system’: assetto produttivo e rapporti con la produzione cinematografica; nascita del telefilm. 21- Riasetto produttivo e nuovi autori: (Spielberg, Scorsese, Hopper, Cassavetes) 22- Dopo il moderno Q.Tarantino, L.von Trier 23- Fuori dagli schemi:S.Kubrick ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------. TEORIA DEL CINEMA (ad esclusione di quanto indicato come fornito in fotocopia, tutte le letture consigliate qui di seguito sono contenute in Idee di Cinema di G.M.Rossi, ed. Il Principe Costante) L.Moholy-Nagy: Pittura, fotografia, film ( fotocopie) N.Almendros: Aurora di Murnau (fotocopie) F.Léger: Intorno al ‘Ballet mécanique’ A.Artaud: Cinema e realtà F.Marinetti: La cinematografia futurista D.Vertov: I Kinoki S.Kracauer: Il ritorno alla realtà fisica A.Bazin: Ontologia dell’immagine fotografica C.Zavattini: la poetica del pedinamento. R.Rossellini: Il Neorealismo P.P.Pasolini: Il ‘cinema di poesia’. A.Astruc: La caméra-stylo M.Antonioni: La realtà e il cinema diretto W.Wenders: Narrare storie: menzogne indispensabili L.von Trier: Manifesto-Dogma G.Yongblood: Il cinema sinestetico e la fine del ‘dramma’ , Cosa dobbiamo fare – estratto da Atti Convegno a Santa Fè, La televisione rende il cinema antiquato. (fotocopie) P. Greenaway: Vedute (fotocopie) M.Gazzano: La video arte (fotocopie) Amaducci: Prime luci elettroniche (fotocopie). Intervista breve ai Wasulka (fotocopie). FILM E SEQUENZE da 1) Ombre ammonitrici di Robison Il gabinetto del dottor Caligari di R.Wiene L'ultima risata di W.Murnau Aurora di W.Murnau M, il mostro di Dusseldorf , Metropolis di F.Lang Scarface di H.Hawks Casablanca di M.Curtiz 2) Le retour à la raison, L’étoile de mer, di M.Ray Le ballet mécanique di F.Léger Entr’acte di R.Clair La coquille et le clergyman di G.Dulac Un chien Andalou di l. Bunuel Sequenze da Napoleon di A.Gance Naqoyqatsi di G.Reggio L’ultima Tempesta di P.Greeaway Antologia di Studio Azzurro 3) Une partie de campagne di J.Renoir Sequenze da:. Roma città aperta, di R.Rossellini Ossessione, Rocco e i suoi fratelli di L.Visconti L’avventura di M.Antonioni Accattone diP.P.Pasolini Sedotta e abbandonata di P.Germi Fino all’ultimo respiro di J.L.Godard I quattrocento colpi di F.Truffaut Il raggio verde di E.Rohmer Antologia Free Cinema Cathy come home, Riff Raff di K.Loach 4) Documentario sulla storia produttiva di Cleopatra di J.Mankiewicz Sequenze da: Targets di P.Bogdanovich Shadows, Una moglie di Cassavetes Easy-Rider di D.Hopper Duel di S.Spielberg Nashville di R.Altman Dancer in the dark di L.von Trier.. Rapina a mano armata di S.Kubrick Barry Lindon di S.Kubrick, Full metal jacket di S.Kubrick, 2001 Odissea nello spazio di S.Kubrick RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Bordwell e Thompson, Storia del cinema e del film, Edizioni Il Castoro (testo adottato) Gianni Rondolino e Dario Tomasi, Manuale del film, Utet (testo consigliato) Giovanni Maria Rossi: Idee di Cinema, ed. Il Principe Costante (testo consigliato) B.Krohn, Stanley Kubrick, Cahiers du Cinema (testo consigliato) RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Gatto Angela Lucia MATERIA: Linguaggio Audiovisivo CLASSE: 5° Aud. Corso Serale A) ORE DI LEZIONE 123 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI NO 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti SUFFICIENTE b - Partecipazione e interesse nel complesso SUFFICIENTE c - Frequenza nel complesso SUFFICIENTE LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) Eccellente Ottimo Pieri Gallizzi Buono Panzardi Di Caterino Monti Mastropietro Discreto Greco Lucaferri Capecci Dionisi Doria Ercoli Sufficiente Gonzalo Mangione Picano Piroli Mediocre C) Da Mario Ferranti Ferri Iuorio Sbardella Ogigirigi Insufficiente Astolfi Yap Vicenti Grav.insuff. Gasparri Pascoletti N.C. Proietti VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe A casa Formative 2 2 Sommative 2 4 b) prove orali Analisi Film D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive Fotocopie S Libro di testo LIM Lavagna R Internet Laboratori Video R Registratore Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo Partecipazione Festival Int. Cinema di Roma Roma, 2° periodo Mostra su Cartier-Bresson Il Docente R PROGRAMMA FINALE DI MATEMATICA a.s. 2014/2015 Prof.ssa Fusco Antonella Classe V Audiovisivo MODULO 1 : LA RETTA U.d.2 la retta OBIETTIVI: rappresentare una equazione di 1° grado a due incognite CONTENUTI: la retta; condizione di parallelismo e di perpendicolarità; rette passanti per l’origine; rappresentazione grafica di rette. OBIETTIVI: risolvere e rappresentare un sistema di 1° grado a due incognite CONTENUTI: metodo di risoluzione tramite sostituzione; sistemi determinati, indeterminati ed impossibili; rappresentazione grafica di sistemi. OBIETTIVI: rappresentare una equazione di 2° grado a due incognite graficamente CONTENUTI: la parabola: equazioni complete ed incomplete di 2° grado; studio delle caratteristiche principali della parabola; intersezione retta e parabola; rappresentazione grafica della parabola. MODULO 2: I SISTEMI U.d.1 sistemi di primo grado MODULO 3 : LA PARABOLA U.d.1 la parabola Argomento da svolgere entro il mese di maggio MODULO 4 : LE FUNZIONI U.d.1 classificazione delle funzioni OBIETTIVI: acquisire il concetto di funzione; collocare le funzioni in un ambito generale CONTENUTI: funzioni reali di una variabile reale; concetto di funzione mediante una visione insiemistica; definizioni di funzioni algebriche e trascendenti U.d.2 dominio delle funzioni OBIETTIVI: definire il dominio di una funzione reale CONTENUTI: dominio di una funzione algebrica razionale intera, fratta, irrazionale intera e fratta APPROFONDIMENTI da: La sezione aurea il linguaggio matematica della bellezza Mondo Matematico Capitolo 1 Il numero aureo Un mondo aureo Il segreto delle rose I numeri La definizione di numero aureo La successione di Fibonacci Capitolo 2 Il rettangolo aureo Riconoscere e costruire un rettangolo aureo Proprietà di un rettangolo aureo Le spirali ed il numero aureo. I bastoncini di Nepero. Visione del film “Moebius” di Gustavo Mosquera. Visita alla mostra “Numeri” + Laboratorio: “Sei una persona quadrata?” Antropometria LIBRI DI TESTO Le coniche e le trasformazioni del pianoModulo L Autori: M. BergaminiA. Trifone. C.E. Zanichelli Le disequazioni e le funzioniModulo S Autori: M. BergaminiA. Trifone. C.E. Zanichelli Roma, 05/05/2015 Prof. Antonella Fusco RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: ANTONELLA FUSCO MATERIA: MATEMATICA CLASSE: V AUDIOVISIVI A) ORE DI LEZIONE 37 (fino al 12 maggio). Si stimano altre 4 ore entro fine maggio B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI NO 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento X 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente: a - Livello di acquisizione dei contenuti X b - Partecipazione e interesse nel complesso X c - Frequenza nel complesso X LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) 10 Eccellente 2 Ottimo C) Buono 1 Discreto 1 Sufficiente 1 Mediocre 1 Insufficiente 9 Grav.insuff. 2 N.C. 1 VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, pratiche In classe Formative 4 Sommative 2 A casa b) prove orali: 4 D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive M Fotocopie R Libro di testo R LIM M Lavagna R Internet S Laboratori M Video S Registratore M Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo F) NO 2° periodo SI’ OSSERVAZIONI Roma, 05/05/2015 Il Docente ISTITUTO PROFESSIONALE CINE – TV “ R. ROSSELLINI “ - ROMA ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015 CLASSE V AUD. SEZ. A PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA UNITA’ I DALLE SPERANZE DEL NUOVO SECOLO ALLA GRANDE GUERRA 1 – Economia, comunicazione e società di massa 2 – L’alba del Novecento 3 – 19141918: Stati in guerra, uomini in guerra 4 – Versailles o la pace difficile UNITA’ II I TOTALITARISMI E LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA IN EUROPA 5 – Il comunismo in Russia tra Lenin e Stalin 6 Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo 7 Il fascismo al potere: gli anni Trenta 8 – Hitler e il regime nazionalsocialista 9 – La febbre delle dittature in Europa UNITA’ III LE RELAZIONI INTERNAZIONALI: VERSO L’AUTODISTRUZIONE DELL’EUROPA 10 – Dalla Grande crisi economica al crollo del “sistema di Versailles” 11 – La Seconda guerra mondiale 12 – Guerra totale, civili in guerra, guerra razziale Entro la fine dell’anno scolastico verranno svolte le seguenti parti del programma: UNITA’ IV LA GUERRA FREDDA ( 1945 – 1989 ) 13 – Il dopoguerra: Est e Ovest nemici (19451956) UNITA’ V L’Italia repubblicana e l’integrazione europea 19 – Gli anni della ricostruzione (19431958) 20 – Dal miracolo economico agli anni di piombo (19581979) 21 – La lunga crisi della Repubblica italiana (19792010) 22 – La costruzione dell’Europa unita LIBRO DI TESTO: Ciuffoletti, Baldocchi, Bucciarelli, Sodi, Dentro la storia, voll. 3° e 3B, Casa editrice D’Anna, Firenze 2011 RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Francesco Saverio ROTILI MATERIA: STORIA CLASSE: V Aud. A A) ORE DI LEZIONE: 48 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento NO X 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente X a - Livello di acquisizione dei contenuti PIU’ CHE SUFFICIENTE b - Partecipazione e interesse nel complesso PIU’ CHE DISCRETI c - Frequenza nel complesso PIU’ CHE SUFFICIENTE LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) 10 Eccellente Ottimo Buono C) 1 Discreto 6 Sufficiente 10 N.C. 1 VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe A casa Formative Sommative 2 b) prove orali 1/ 2 D) E) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive M Fotocopie M Libro di testo R LIM M Lavagna S Internet S Laboratori M Video M Registratore M Altro / VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo M.Martone, il giovane favoloso F) 2° periodo Mostra di H.Cartier-Bresson OSSERVAZIONI Roma, Il Docente Massimo Cruciani Disegno e Storia dell'arte PROGRAMMA SVOLTO CLASSE V AUDIOVISIVO SERALE aa 2014 2015 ARTE GIAPPONESE HOKUSAI IMPRESSIONISMO FRANCESE MANET DEGAS MONET RENOIR POST IMPRESSIONISMO TOULOSE LAUTREC CEZANNE SEURAT ART NOVEAU KLIMT PROTOESPRESSIONISMO MUNCH GAUGUIN VAN GOGH ESPRESSIONISMO 1905 ESPRESSIONISMO FRANCESEFAUVES [MATISSE] 1905 ESPRESSIONISMO TEDESCODIE BRUCKE [?KIRKNER] CUBISMO PROTOCUBISMO CUBISMO ANALITICO CUBISMO SINTETICO [PICASSO] [PICASSO] [PICASSO] FUTURISMO 1909 FUTURISMO [BALLA & BOCCIONI] METAFISICA 19091919 [DE CHIRICO] ASTRATTISMO LIRICO 1910 [KANDINSKY] ASTRATTISMO GEOMETRICO 1915 [MONDRIAN] DADAISMO 1 1916 [DUCHAMP] il dipinto GUERNICA di Picasso 1937 [CUBISMO SINTETICO E SIMBOLISMO] Altri autori e MOVIMENTI da studiare (entro la fine dell'anno scolastico) SURREALISMO 9 1924 [DALI] ARTE FEMMINISTA POP ART 27 1955 (WHAROLLICHTENSTEIN) ELENCO OPERE 1829_1832_HOKUSAI_La Grande Onda di Kanagawa [25,7 cm × 37,9 cm] 1863_MANET_Le_Déjeuner_sur_l'herbe#[208x264cm] 1869_MONET_grenouillere#[79X99 cm] 1869_RENOIR_lagrenouillere#[66x81 cm] 1872_DEGAS_Aux_courses_en_province#[36.5 x 55.9 cm] 1872_MONET_Impression,_soleil_levant#[48×63 cm] 1874_DEGAS_gli orchestrali#[69x49 cm] 1876_RENOIR_Bal au moulin de la Galette #[ 131 x 175 cm] 1882_MANET_Un bar aux Folies Bergère#[cm 96x130] 1886_SEURAT Un dimanche aprèsmidi à l'Île de la Grande Jatte_#[207,6x308 cm] 1888_GAUGUIN_vision après le sermone[73x92 cm] 1888_VAN GOGH_camera artista#[72 x 90cm] 1889_VAN GOGH_Notte Stellata#[92x73 cm] 1892_TOULOSE LAUTREC_Les Ambassadeurs Aristide Bruant [150x100 cm] 1892_TOULOSE LAUTREC_monsieurLouisPascal [77 x 53 cm ] 1893_Munch_l'urlo#[83,5 × 66 cm] 1895_CEZANNE_La femme à la cafetière[H. 130 ; L. 96,5 cm] 1897_GAUGUIN_D'où venonsnous Que sommesnous Où allonsnous #[139 x 374,5 cm] 1906_CEZANNE_a_montSainteVictoire#[73 X 91 cm] 1906_kANDINSKIJ_coppia a cavallo#[ 55 x 50,5 cm] 1907_1908_KLIMT_il bacio_[#olio, argento e oro su tela, 180 × 180 cm] 1908_Picasso_Nudo nella foresta#[185 x 108 cm] 1909_BALLA_dinamismo di un cane al guinzaglio [90,8 x 110 cm] 1910_Boccioni_La Risata#[100,2 x 145 cm] 1910_Kandinskij_primoacquerelloastratto#[cm 49,6 x 64,8] 1910_Matisse_Dance_II#[260×391 cm] 1910_Picasso_portraitofAmbroiseVollard #[92x65 cm] 1911_Kandinskij_Romantische Landschaft#[ 67 x 48cm] 1912_DE CHIRICO_enigma dell'arrivo e del pomeriggio 1912_Picasso_ Natura morta con sedia impagliata [29 x 37 cm] 1913_Kirchner__Fünf_Frauen_auf_der_Straße#[120 x 90 cm] 1913_DUCHAMP_ruota di bicicletta 1914_DE CHIRICO_ritratto premonitore di Apollinaire 1914_DE CHIRICO_canzone d'amore 1914_DUCHAMP_scolabottiglie 1918_DECHIRICOle Muse Inquietanti 1923_Kandinskij Composizione VIII#[140 x 201 cm] 1930_MONDRIAN_Composizione con rosso blu e giallo 1937_Picasso_GUERNICA#[3,5 m x 7,8 m] I RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Massimo Cruciani MATERIA: Storia Arti Visive CLASSE: V serale Audiovisivo A) ORE DI LEZIONE B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI NO x 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento x 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale x 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti x b - Partecipazione e interesse nel complesso x c - Frequenza nel complesso x LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) 7 Eccellente Ottimo C) Buono 2 Discreto 1 Sufficiente 4 Mediocre 13 N.C. 1 VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe Formative x Sommative x A casa b) prove orali D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive x Fotocopie LIM Lavagna Laboratori Video Libro di testo x Internet Registratore Altro F) OSSERVAZIONI Nel complesso una classe sufficiente ma con pochi stimoli Roma, 4 / 5 / 2015 Il Docente x Classe 5 Audiovisivi: Specializzazione Montaggio prof.ssa A.L.GATTO corso serale a.s.2014/15 1. TECNICA DEL MONTAGGIO E LABORATORIO Monte ore 6 settimanali/198 annue (di cui 3h in co-presenza con la prof.ssa R.Antonutti) 2. OBIETTIVI Lo studente dovrà: - Conoscere gli apparati tecnici utilizzati nel montaggio audiovisivo professionale e saper utilizzare con sicurezza il programma di montaggio Avid. - Conoscere i principi e le tecniche espressive di base del montaggio. - Conoscere l’evoluzione storica tecnico-espressiva del montaggio. - Saper analizzare e valutare il materiale audiovisivo finalizzato alla costruzione di un prodotto finito. - Realizzare un prodotto finito di fiction relazionandosi in modo corretto alle altre figure professionali coinvolte. Ogni studente ha realizzato individualmente: un montati di fiction con l’uso del gree-screen (4’); un montato di presentazione per l’incontro con THE PILLS (9’), un montato per il premio “Sorriso Diverso” (5’); un montato relativo alla partecipazione del CineTv al Festival del Cinema di Roma,con durata a sua scelta. 3. 4. CONTENUTI LE OPERAZIONI DI MONTAGGIO 242526272829- 3031- Il Mansionario del ‘montatore cinematografico e audiovisivo’ fissato dalla Regione Lazio (Assessorato Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione ). - Etica professionale del montatore cinematografico. - La scaletta di drammatizzazione: sua funzione, differenza con la scaletta di montaggio. - La narrazione cinematografica: struttura narrativa (modi, aspetti, tempi). - Il Punto di Vista: definizione generale: punto di vista del ‘vedere’, ‘sapere’, ‘credere’. - Tecnica di base del montaggio ‘continuo’: definizione, ideologia, necessità tecnica. - Effetto suspence: differenze tecnico-espressive tra attesa, suspence, sorpresa; incidenza della struttura narrativa, composizione fotografica, tecnica di montaggio. - Il montaggio Interno: definizione, rapporti tra tecnica di ripresa e tecnica di montaggio - Il montaggio Visibile: criteri base; hard cut, jump cut, flash cut. - Il Punto di Vista narrativo. - Sguardi: di raccordo, di impallamento, piano d’ascolto, microellissi - Il montaggio nel cinema come ‘nuova pittura in movimento’ - Il montaggio per accumulo: Accumulo, concatenazione, ricorsività, flusso - Dialogo - Intorno a un tavolo - Rapporti tra visivo e sonoro. L'uso della Voce Over. Montare sulla musica. ESERCITAZIONI MONTAGGIO - Montaggio materiale per il corto ‘Vendesi’( con l’uso del green-screen). - Analisi, scalettatura e acquisizione materiale audiovisivo realizzato al Festival del Cinema di Roma 2014. Montaggio materiale realizzato nell’ambito del Festival del Cinema di Roma 2013 e relativo alle serie-web. Definizione scaletta per corto di fiction originale relativo a puntata pilota serie-web sul tema della violenza di genere. - Montaggio Presentazione Incontro con THE PILLS (con ricerca e uso repertorio, interviste). - Montaggio Premio “Sorriso Diverso” (con interviste e sottotitolatura) - Montaggio materiale realizzato nell’ambito del Festival del Cinema di Roma 2014 ( diversa versione a tema per ogni singolo studente). - compositing, multi schermo, split-screen, picture-in-picture, keying, motion effects, color correction, painting. Finalizzazione prodotti realizzati. 3233- 343536373839404142- ANALISI Analisi tecnica di montaggio in: Un'ora sola ti vorrei di A. Marazzi, E’ stata lei di F.Archibugi. Analisi scena da L’uomo che sapeva troppo, Intrigo internazionale di A. Hitchcock, Il pianista sull’Oceano di G.Tornatore, Rosetta di Dardenne. Analisi film: Il viaggio di Felicia di E.Egoyan Analisi film: 8 e ½ di F.Fellini, Nashville di R. Altman,, Amadeus di M.Forman, Paris-Texas di W.Wenders, Rashomon di A.Kurosawa.. Opere da antologia di Studio Azzurro, L’ultima tempesta di P.Greeeaway, Naqoyqatsi di G.Reggio. analisi scene da: Buffalo 66 di V.Gallo, Il raggio verde di E.Rohmer, La mia notte con Maud di Romher, Il cuoco, il marito, la moglie, l’amante di P.Greenaway, Fa la cosa giusta di S.Lee, Pulp Fiction di Q.Tarantino. STORIA DEL MONTAGGIO - Le funzioni del montaggio, dalle origini al contemporaneo. - Le principali teorie estetiche del montaggio: - S.Ejzenstein: Il montaggio delle attrazioni, il montaggio intellettuale, il montaggio ritmico - D.Vertov: Kinoglaz. - G.Dulac: L’essenza del cinema, l’idea visiva. - C.Zavattini La teoria del pedinamento; (Alcune idee sul cinema), - R.Rossellini Il neorealismo - A. Bazin Ontologia dell'immagine fotografica. - P.P.Pasolini: Il cinema di poesia - A.Tarkovskij: Scolpire il tempo - G.Youngblood: Cinema espanso RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICII Diego Cassani, Manuale del Montaggio, Utet (testo adottato) Walter Murch, In un batter d’occhi, Lindau Giovanni Maria Rossi a cura di: Idee di Cinema, ed.Il Principe Costante. fotocopie RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Gatto Angela Lucia MATERIA: Tecnica del Montaggio CLASSE: A) ORE DI LEZIONE 192 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI NO 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti BUONO b - Partecipazione e interesse nel complesso BUONA c - Frequenza nel complesso BUONA LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) Eccellente C) Ottimo Panzardi Greco Sufficiente Ferranti VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe A casa Formative 3 4 Sommative 2 3 b) prove orali D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive LIM Laboratori R Fotocopie S Libro di testo Lavagna R Internet Video R Registratore S Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 2° periodo Partecipazione Festival Internazionale del Cinema di Roma F) OSSERVAZIONI Ogni studente è stato impegnato nella realizzazione individuale di: corto di fiction con l’uso del green-screen ( 4’); Montato di presentazione (repertorio e interviste) per incontro con THE PILLS ( 10’); montato premio “Sorriso Diverso” (5’) ; montato relativo alla partecipazione del Cine-Tv al Festival Int del Cinema di Roma (durata a scelta). Roma, Il Docente PROGRAMMA - LABORATORIO MONTAGGIO - CLASSE V aud. 2014 - 2015 Prof.ssa Raffaella Antonutti AVID MEDIA COMPOSER Creazione di un progetto in Avid media Composer Personalizzazione dell’ area di lavoro Creazione di un profilo utente Acquisizione : import – Ama link Organizzazione del materiale OPERAZIONI DI MONTAGGIO VIDEO Messa al ciak : sincronizzazione audio e video Strumenti per il montaggio sulla timeline Montaggio in modalità TRIM Montaggio in modalità multi-cam MONTAGGIO AUDIO Utilizzo della finestra audio mixer tool Regolazione dei Livelli audio Regolazione dei valori di bilanciamento Equalizzazione Effetti EFFETTI E TITOLI gestione della finestra effect palette gestione della finestra title tool flusso di lavoro per la creazione di titoli flusso di lavoro per la creazione di effetti Categorie effetti Utilizzo della finestra Effect Editor Croma key COLOR CORRECTION Applicazione e visualizzazione delle correzioni del colore Panoramica del toolset della modalità Correzione COLORE EXPORT GESTIONE DELLE IMPOSTAZIONI DI ESPORTAZIONE RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Raffaella Antonutti MATERIA: Laboratorio montaggio CLASSE: V A A) ORE DI LEZIONE B) BILANCIO DIDATTICO 66 a) Il piano di lavoro SI NO 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale X 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno X 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente X a - Livello di acquisizione dei contenuti Buono b - Partecipazione e interesse nel complesso Buoni c - Frequenza nel complesso sufficiente LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) Eccellente Ottimo Buono 2 Discreto Sufficiente 1 Mediocre Insufficiente Grav.insuff. N.C. C) VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) pratiche In classe A casa Formative 1 Sommative 2 b) prove orali D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive LIM Laboratori X Fotocopie Libro di testo Lavagna Internet Video Registratore Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI: Roma, 4/5/2015 festival del cinema di Roma Il Docente TITOLO: LA RIPRESA CINETELEVISIVA OBIETTIVI: Trasmettere agli allievi le conoscenze dei fondamenti teorici, pratici e analitici della ripresa cine/televisiva (le sorgenti luminose,gli strumenti di misura della luce e il loro uso, l’illuminazione scenica,la conoscenza delle m.d.p. e delle videocamere,le ottiche,la composizione dell’inquadratura,la troupe, etc.)e delle interazioni fra esigenze espressive e tecnologiche nell’audiovisivo. PROGRAMMA CLASSE 5 SERALE ANNO SCOLASTICO 2014 /2015 PROF. MASSIMO FRANCHI TECNICA DI RIPRESA PROF.ALESSANDRO BERNABUCCI LABORATORIO DI RIPRESA UNITA’ DIDATTICHE U.D. 1 U.D. 2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO La videocamera – conoscenza del mezzo e del suo uso in riferimento alle esigenze produttive La composizione dell’inquadratura e i movimenti di macchina CONTENUTI Le parti fondamentali della videocamera,la registrazione video analogica e digitale,i formati di registrazione,la preparazione e il controllo della macchina i monitor Panoramica, carrellata, “carrello ottico” (zoom), camera-car, dolly, camera a mano, steadycam, il movimento di inclinazione,la composizione del quadro,il punto di vista rettangolo aureo regola dei terzi,distribuzione aria e masse,la profondità nella composizione,rapporto figura e sfondo,le attrezzature per i movimenti della m.d.p. (cavalletti,testate, carrello, dolly, gru, steadycam,) METODOLOG MATERIALI IA DI STUDIO Strumenti: Lezione frontale, lezione stimolo Lezioni pratiche videoproiettor e computer videocamera e accessori monitor dispense testo Strumenti: Lezione frontale, lezione stimolo Lezioni pratiche videoproiettore computer videocamera macchina fotografica supporti per i movimenti di macchina monitor dispense ,testo Strumenti: U.D.3 IL controllo dell’esposizione Gli elementi che determinano l’esposizione(Il diaframma , l’otturatore,la sensibilità,l’illuminamento) le attrezzature per il calcolo della luce la luce incidente la luce riflessa cartoncino grigio 18% videoproiettore Lezione frontale, lezione stimolo computer videocamera esposimetri Leziioni pratiche dispense, testo Strumenti: U.D.4 Le ottiche La messa a fuco L’uso dei filtri La lunghezza focale,caratteristiche tecniche degli obiettivi, profondità di campo,profondità di fuoco, distanza iperfocale,tecniche per la regolazione della messa a fuoco,i principali filtri cinematografici videoproiettore Lezione frontale, lezione stimolo computer videocamera obiettivi filtri monitor Lezioni pratiche dispense ,testo Strumenti: U.D.5 L’illuminazione scenica Per il cinema e la tv Caratteristiche della luce, corpi illuminanti, stili d’illuminazione, rapporto di contrasto latitudine di posa Lezione frontale, lezione stimolo Lezioni pratiche videoproiettore computer videocamera corpi illuminanti monitor dispense ,testo U.D.6 Tecniche di ripresa cinematografiche e televisive Cinema e tv due media a confronto,il processo televisivo, il processo cinematografico,le troupe ruoli e competenze Lezione frontale, lezione stimolo U.D.7 Lezioni pratiche Strumenti: U.D.7 La produzione di News o di documentari La scelta dei mezzi tecnici, preparazione e collaudo,simulazione realizzazione servizio news Lezione frontale, lezione stimolo Lezioni pratiche videoproiettore computer videocamera accessori per le riprese dispense ,testo Strumenti: U.D.8 La produzione di fiction La scelta e la preparazione dei mezzi tecnici, realizzazione di sequenze filmate Lezione frontale, lezione stimolo Lezioni pratiche videoproiettore computer videocamera accessori per le riprese dispense ,testo ISTITUTO DI STATO PER LA CINEMATOGRAFIA E LA TELEVISIONE ROBERTO ROSSELLINI “ 00146 ROMA - via della Vasca Navale, 58 RELAZIONE FINALE a.s. 2014-2015 DOCENTE: Franchi Massimo MATERIA: CLASSE: Tec. Di Ripresa V sez. A (corso serale) - ORE DI LEZIONE: 90 - BILANCIO DIDATTICO a) - Il piano di lavoro 1. Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento 2. Si è seguito un piano di lavoro individuale 3. I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno 4. Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente SI SI SI SI b) - livello di acquisizione dei contenuti Livello Alunni ( 11 ) 5 ottimo buono discreto 1. sufficiente 2 2 2 c) - partecipazione e interesse nel complesso : Buono d) - frequenza nel complesso : regolare - VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE - prove scritte, grafiche/pratiche : In classe Formative Sommative A casa SI SI prove orali : - VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R = regolarmente; S = saltuariamente; M = mai) Diapositive Fotocopie Internet Laboratori LIM Roma, 12/05/15 S R Lavagna Libro di testo Registratore Video Altro R R R Insegnante Massimo Franchi RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: BERNABUCCI MATERIA: LAB. DI RIPRESA CLASSE: V A A) ORE DI LEZIONE 81 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI NO 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti b - Partecipazione e interesse nel complesso c - Frequenza nel complesso LIVELLO ALUNNI Credito Formativo (CF) Eccellente C) Ottimo 5 Buono 2 Discreto 2 Sufficiente 2 VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe A casa Formative PROVE PRATICHE 2 Sommative b) prove orali D) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive Fotocopie Libro di testo LIM Lavagna Internet Laboratori Video Registratore Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo Roma, 6 maggio 2015 Docente: Alessndro Bernabucci 2° periodo Programma svolto V Audiovisivi Serale Indirizzo: Suono A.S. 20142015 Disciplina :Tecnica della registrazione del suono Docente: Prof. R. Tamburoni A fronte della riduzione del monte ore , applicato alle discipline tecniche e di laboratorio professionale di indirizzo, nel percorso formativo dei corsi serali , è stato possibile trattare solo un limitato numero di argomenti. Ciò non ha certamente giovato a studenti, e, docenti, nella costruzione di un utile modello di apprendimento formativo. Richiami alle nozioni di acustica di base Introduzione alla stereofonia Tecniche stereofoniche ORTF NOS Acustica architettonica modulo uno: suoni diretti – suoni indiretti –riflessione diffusione Introduzione al modulo della educazione all’ascolto Acustica architettonica modulo due : suoni diretti – suoni indiretti materiali utili al loro controllo ed i rispettivi valori dei coeff. di riflessione Nel mese di ottobre 2014 la classe ha svolto la sua attività tecnicopratico presso la Festa del cinema di Roma Modulo acustica architettonica tre. Il tempo di riverberazione – valori del tempo di riverberazione T60 – materiali utili al controllo del tempo di riverberazione nella progettazione acustica delle sale Impianti di rinforzo – direzionalità e cenni sulla loro progettazione – sistemi direzionali Effetto Larsen – posizionamento dei sistemi di diffusione –materiali acustici per il controllo dei suoni e loro classificazione Consegnato materiale didattico sotto forma di fotocopie sui segg. argomenti: Microfoni Neumann KM100 – U89i – mic Shure SM58 57 Sennehiser MD441 Professional microphones Crown –Neumann SKM140 –SKM150 Richiami alle alimentazioni microfoniche linea simmetrica linea asimmetrica interfaccia elettrica e trasformatore di ingresso – cenni amplificatore differenziale Per il suono nel cinema visione del film di luigi Magni “Nell’Anno del Signore” 1969 Il suono nel cinema: suono diegetico ed extradiegetico il suono in M. Chion Richiami alle unità di misura elettriche alle unità di misura acustiche Il suono nel cinema di M. Scorsese visione del film “The Band” 1975 Visione del materiale didattico “Galvani e Volta” Audio digitale audio analogico –campionamento – quantizzazione connessioni audio analogiche – connessioni audio digitali – consegnato materiale didattico sui microfoni Schoeps CMIT5V e rispettivo materiale tecnico in PDF Richiami al testo di Marco Sacco, in modo particolare al cap. UNO e al cap. TRE Introduzione ad un glossario tecnico cinematografico viene consegnata una bibliografia nazionale e internazionale di riferimento sulla acustica e la psicoacustica Le ultime lezioni previste saranno incentrate nelle preparazione di una visita didattica che ha come oggetto : “L’acustica architettonica negli spazi della Roma barocca” Roma, 06.05.2015 Prof.R.Tamburoni ALUNNI: RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Prof. Roberto Tamburoni MATERIA: Tecnica di Registrazione del Suono CLASSE: V AUDIOVISIVI SERALE A) ORE DI LEZIONE 91 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento SI 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale NO NO 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno SI 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti BUONO b - Partecipazione e interesse nel complesso BUONO c - Frequenza nel complesso BUONA LIVELLO ALUNNI (12) Credito Formativo (CF) Eccellente Ottimo BuonoX C) X VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe Formative X Sommative X b) prove orali D) A casa NO VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive R Fotocopie R Libro di testo R LIM M Lavagna R Internet R Laboratori R Video R Registratore R Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo F) FESTA DEL CINEMA 2° periodo ROMA ACUSTICA BAROCCA OSSERVAZIONI A fronte della riduzione del monte ore, applicato alle discipline tecniche e di lab. Professionale di indirizzo, nel percorso formativo dei corsi serali, è stato possibile trattare solo un limitato numero di argomenti. Ciò non ha certamente giovato a studenti e docenti nella costruzione di un utile modello di apprendimento formativo. Roma, 06/05/2015 Il Docente Prof. Roberto Tamburoni RELAZIONE FINALE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO AA. SS. 2013-2014/2014-2015 DOCENTE TUTOR: Prof. R. Tamburoni MATERIA: Tecnica della registrazione del suono CLASSE: V AUDIOVISIVO SERALE A) ORE DI LEZIONE TOTALE 66 ORE DI CUI NELL’ A.S. 2013/2014 ORE 28 E NELL’A.S. 2014/2015 ORE 38 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento NO NO 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale SI 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno SI 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente SI a - Livello di acquisizione dei contenuti BUONI b - Partecipazione e interesse nel complesso BUONI c - Frequenza nel complesso BUONA LIVELLO ALUNNI (10) Eccellente Ottimo Buono X Discreto Sufficiente Mediocre Insufficiente Grav.insuff. C) VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive R Fotocopie R Libro di testo S LIM M Lavagna R Internet S Laboratori R Video S Registratore S Altro D) OSSERVAZIONI A fronte degli scarsi finanziamenti erogati e della difficile situazione in cui versa il settore professionale di indirizzo l'attività di Alternanza Scuola- Lavoro risulta profondamente penalizzata e di difficile attuazione Roma, 06/05/2015 Il Docente PROF. ROBERTO TAMBURONI Da Reparto Suono Prof. R. Tamburoni Al Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Teresa Marano Al D.S.G.A. Sig.ra Daria Perez RELAZIONE FINALE “Alternanza Scuola-Lavoro” Anno scolastico: 2014/2015 Docente referente: Roberto Tamburoni Classi coinvolte: 4B – 5B – 4A - 5A CORSO DIURNO E SERALE Il progetto Alternanza Scuola-lavoro attivato nel corrente anno scolastico ha coinvolto le classi quarte e quinte dell’indirizzo Fonici per un totale di 41 alunni. Il progetto ha avuto inizio nel mese di gennaio 2015, dopo l’approvazione da parte degli organi competenti ed è finito, per quanto riguarda l’impegno degli allievi, alla fine di marzo 2015. Il progetto si è articolato in due fasi una di lezioni frontali e una di stage formativi presso varie attività produttive. Nell’attività di formazione in aula sono stati sviluppati i seguenti moduli: per la classe IV 43- 17 ore - Produzione Musicale - relatore Prof. Giuseppe Russo 44- 17 ore – Presa diretta cinematografica – relatore Fabio Felici Per la classe V 45- 13 ore - Educazione all’ascolto - relatore Dott. Gilberto Martinelli 46- 15 ore - Pro tools - relatore Dott. Simone Corelli 47- 10 ore – Produzione musicale – relatore Antonio De Simone Nel complesso, comunque, il progetto ha consentito agli allievi di acquisire conoscenze e competenze di alcuni settori della filiera produttiva dello spettacolo. Seppur breve, la disponibilità e l’accoglienza delle strutture ospitanti, presso cui i nostri alunni hanno sperimentato le competenze e le conoscenze acquisite nel percorso formativo scolastico, possono ritenersi apprezzabili. Il loro contribuito ha consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati, permettendo agli alunni di acquisire conoscenze e competenze professionali corrette e concrete. Roma, 06 maggio 2015 Il tutor PROF. ROBERTO TAMBURONI STITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE Cine TV “R. Rossellini” Anno Scolastico 2014/2015 Classe 5° audiovisivi corso serale Piano di lavoro svolto Disciplina: Esercitazioni di registrazione del suono e post produzione audio Docente: Prof. Cristian Brizzola MODULI TEORICI: Monitoria con aux out Il registratore digitale (ingressi mic line , phantom 48volt, controlli di livello) Trasduttori elettroacustici (i microfoni ad interferenza ) La D.I. Box per la connessione di apparecchiature sbilanciate e adattatore di impedenza Il mixer audio in applicazioni in studio e in ambiente live Il mixer audio analogico (controlli di ingresso e di uscita ,insert point , master out aux out .) Utilizzo dei filtri ed equalizzatori (controllo toni, semiparametrico, parametrico, grafico) Il VUMeter analogico e digitale ( riferimento, livelli di registrazione ) Connettori e cablaggi ( XLR – RCA – JACK, normative di cablaggio) Sezionatori audio (collegamenti tra macchine audio, normalizzazione) I controlli audio nel registratore Digitale (selettori d’ingresso, direttoregistrato, ascolti, livelli) Mixer portatili a batterie per ENG e presa diretta (SHURE, AZDEN) ATTIVITA’ IN LABORATORIO E MATERIALI UTILIZZATI : Presa diretta con carrello da set cinematografico (microfono interferenza, asta , registratore ) Utilizzo dei microfoni SHURE SENNHEISER AKG, per la ripresa di voce e strumenti musicali (batteria, basso, chitarra, piano, al teatro TV) Esercitazioni con live set , con mixer sala Soundcraft GB8 per i concerti in teatro TV Esercitazione con mixer Soundcraft Venue e collaborazione agli eventi in sala cinema Realizzazione di cavi microfonici e jack, con l’utilizzo della postazione saldante e testa cavi Troupe ENG Festival internazionale del film di Roma nel mese di maggio saranno svolti i seguenti argomenti: Sistemi Wireless ( Radiomicrofoni, INEAR Monitor ) e wireless ENG set Il mixer digitale funzioni base ( connessioni ,filtri, processori di dinamica, routing, omni out) Il mixer audio digitaleYamaha 01 Tecniche di ripresa stereofonica Prof. Cristian Brizzola Rappresentanti di classe RELAZIONE FINALE A.S. 2014-2015 DOCENTE: Prof. Cristian Brizzola MATERIA: Laboratorio Post Produzione audio CLASSE: V AUDIOVISIVI SERALE A) ORE DI LEZIONE 90 B) BILANCIO DIDATTICO a) Il piano di lavoro SI 1 - Si è seguito il piano di lavoro concordato in sede di dipartimento SI 2 - Si è seguito un piano di lavoro individuale NO NO 3 - I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati agli studenti all'inizio dell'anno SI 4 - Gli obiettivi sono stati raggiunti integralmente a - Livello di acquisizione dei contenuti BUONO b - Partecipazione e interesse nel complesso BUONO c - Frequenza nel complesso BUONA LIVELLO ALUNNI (12) Credito Formativo (CF) Eccellente Ottimo BuonoX C) X VERIFICA DELLE MODALITÀ DI VALUTAZIONE a) prove scritte, grafiche/pratiche In classe Formative X Sommative X b) prove orali D) A casa NO VERIFICA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (R= regolarmente; S= saltuariamente; M= mai) Diapositive R Fotocopie R Libro di testo R LIM M Lavagna R Internet R Laboratori R Video R Registratore R Altro E) VIAGGI, VISITE DI ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI 1° periodo F) FESTA DEL CINEMA 2° periodo ROMA ACUSTICA BAROCCA OSSERVAZIONI A fronte della riduzione del monte ore, applicato alle discipline tecniche e di lab. Professionale di indirizzo, nel percorso formativo dei corsi serali, è stato possibile trattare solo un limitato numero di argomenti. Ciò non ha certamente giovato a studenti e docenti nella costruzione di un utile modello di apprendimento formativo. Roma, 06/05/2015 Il Docente PROF. CRISTIAN BRIZZOLA