La prevenzione primaria delle condizioni congenite Pierpaolo Mastroiacovo Direttore ICBD - Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects, WHO Collaborating Centre, Roma Outline delle mie riflessioni • Due nuovi termini: esiti avversi della riproduzione e condizioni congenite • Che cosa sono le condizioni congenite, quale la loro frequenza, quali le loro conseguenze e le loro cause? • Le condizioni congenite si possono prevenire? Se si: come (in sintesi), quando, con quale vantaggio (qualche tentativo di stima) ? • Per concludere: alcune considerazioni generali Messaggio da non dimenticare Che cosa spera ogni coppia che desidera avere un figlio ? • Avere una gravidanza nei tempi desiderati • Trascorrere il periodo della gravidanza serenamente e senza problemi medici • Che il proprio figlio nasca e cresca sano (soprattutto) Ma … non tutte le speranze e i desideri si realizzano ≈15 % ≈15 % ≈15 % ≈15 % Che cosa è una condizione congenita E’ una condizione patologica o di aumentato rischio di patologia causata unicamente o in parte da: • un’anomalia genetica • un’alterazione dello stato di salute materno • un agente ambientale che ha agito prima del concepimento o durante lo sviluppo embrio-fetale Gameti Causa Embrione Feto Condizioni congenite, quali sono ? 3 categorie principali 1. Difetti congeniti – Strutturali • Malformazioni e sindromi malformative – Funzionali • Disabilità motorie, sensoriali, neurologiche • Malattie metaboliche, ematologiche, endocrino, etc – Crescita (sviluppo) • Restrizione della crescita intrauterina Condizioni congenite, quali sono ? 3 categorie principali 2. Prematurità 3. Altre condizioni a componente causale prenatale • Es.: tumori, leucemia, SIDS, ADHD, autismo, atopia + 1 Obesità Diabete tipo 2 Ipertensione Malattie cardiovascolari Asma Malattie polmonari Malattie renali Malattie autoimmuni Problemi psichiatrici Tumori Quante sono le condizioni congenite in Italia ? Una stima fatta con la massima attenzione. Condizioni congenite Stima % Stima su Stima numero 570.000 nati nati in Italia al in Italia giorno all'anno Malformazioni, anomalie cromosomiche clinicamente rilevanti, alterazioni funzionali e cognitive, evidenti nei primi sei anni di vita(1) 6,00% 34.200 94 Crescita fetale limitata (2) 3,00% 17.100 47 Malattie da anomalie di geni, evidenti durante l'infanzia (3) 0,50% 2.850 8 Totale nati con difetti congeniti (4) 9,50% 54.150 148 Nati prima del termine di gravidanza 7,00% 39.900 109 Totale nati con condizioni congenite (5) 15.9% 90.858 249 Le conseguenze • Mortalità perinatale, neonatale, infantile e sotto i 5 anni di vita • Disabilità a lungo termine • Interventi chirurgici • Ricoveri ospedalieri • Patologie minori • Controlli medici soltanto • Aumentato rischio di co-morbidità e di patologie in età adulta Istat 2006 Mortalità < 1 anno 0,37%, di cui 4/5 attribuibile a codici di condizioni perinatali (P) e malformazioni e(Q) Le cause delle condizioni congenite. Difetti strutturali: malformazioni e sindromi malformative Ezio-patogenesi Anomalie geniche, AD Anomalie geniche, AR – X-linked Fattore di rischio Ignoto, trasmissione della mutazione, età paterna, radiazioni ionizzanti (?) Ipotesi di stima su 100 casi * 2-10% Trasmissione della mutazione Anomalie cromosomiche Età materna (genitori) 10-15% Gemellarità monozigote Ignoto 0,5-1% Ambiente intra-uterino, condizioni fetali 2-3% Teratogeni (es.: diabete, infezioni, farmaci); ipoperfusione fetale 6-9% Vari (es.: folati, fumo, obesità) predisposizione genetica 20-25% Ignoto 30-40% Riduzione movimenti intra-uterini Danno a cellule o tessuti Multifattoriale Ignota Modificata da: Stevenson RE and Hall JG (eds). Human Malformations and Related Anomalies. 2°Ed. Oxford Univ Press, 2006 Nelson K and Holmes LB , NEJM 1989; 320-19-23 Le cause delle condizioni congenite. Restrizione della crescita fetale e prematurità Restrizione crescita fetale Prematurità • Stili di vita • Alcuni inquinanti ambientali • Stili di vita • Condizioni materne • Patologie pregestazionali • Patologie gravidiche-placenta • Condizioni materne • Patologie pregestazionali • Patologie gravidiche-placenta – Attività lavorativa pesante – Stress psico-sociale – Incompetenza cervicale • Patologie fetali • Patologie fetali Le tre principali categorie di condizioni congenite hanno molte cause e fattori di rischio in comune che sono eliminabili o controllabili Fattori di rischio Malformazioni Prematurità Restrizione crescita feto Programmazione della gravidanza indiretto indiretto indiretto X X X XXX x x Fumo X X XXX Uso - abuso di alcol X x X Sostanze illecite X X X BMI superiore o inferiore alla norma X X X Malattie croniche, es.: diabete XX XX XX Infezioni e malattie infettive XX XX XX Farmaci XXX Pattern nutrizionale No supplementazione acido folico - vitamine Attività lavorativa X Stress psico-sociale Ambiente generale o luogo di lavoro X x X x XXX X X X Le condizioni congenite si possono prevenire ? Si, alcune. Purtroppo però, per ora, solo una piccola percentuale Quali sono le possibilità di prevenzione ? a) Prevenzione primaria b) Prevenzione per rinuncia – preconcezionale – prenatale c) Prevenzione secondaria d) Prevenzione terziaria La prevenzione primaria • Agisce sulla causa o fattore di rischio causale di una malattia impedendo che la malattia si verifichi • • • • La causa o il fattore di rischio deve essere conosciuto Diminuisce l’incidenza (nuovi casi) della malattia, fino ad azzerarla in taluni casi Può essere resa obbligatoria, anche senza un esplicito consenso La causa può essere: • • • unica (malattie monofattoriali) una delle tante possibili (malattie da molteplici cause) un fattore di rischio causale che interagisce con altri fattori di rischio (malattie multifattoriali) Interazione gene – ambiente Teratogeno Anomalia genica o cromosomica trasmessa dai genitori Prevenzione primaria consente di eliminare le malattie o di ridurne il rischio Causa unica Fattore A Fattore A Cause molteplici o multifattoriali Malattia X Malattia X Effetto dell’intervento preventivo efficace Malattia X Malattia X Quali sono gli interventi efficaci di prevenzione primaria degli esiti avversi della riproduzione e delle condizioni congenite In estrema sintesi, le principali • Per la donna e per l’uomo, in età fertile – – – – – – – Controllo efficace della fertilità Rapporti sessuali sicuri Concepimenti in età riproduttiva “giovane” Stili di vita salutari (fumo, alimentazione mediterranea, sovrappeso) Vaccinazioni Controllo ottimale delle malattie croniche (es.: diabete !) Controllo dei rischi nell’ambiente lavorativo • Inoltre, per la donna in età fertile – Supplementazione con acido folico – Uso dei farmaci più giudizioso • Ed infine, per la donna che è in vista della gravidanza – Controllo generale dello stato di salute ed esami di laboratorio – Consolidare o introdurre le precedenti raccomandazioni Prevenzione primaria, si … ma quando ? Di solito quando pensiamo alla prevenzione delle condizioni congenite pensiamo alla gravidanza e alla prima visita ostetrica, la più precoce possibile Età gestazionale 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 Giorni 1°giorno ultima mestruazione 1° Settimane Diagnosi di gravidanza 2° 3° 4° 5° 1°visita ostetrica, …precoce ! 6° 7° Ma … teniamo conto dei tempi di sviluppo umano Riprogrammazione epigenoma Chiusura tubo neurale Primo battito tubo cardiaco Inizio formazione placenta Età embrionale 2 4 6 8 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 Giorni Età gestazionale 2 4 10 12 14 16 Giorni 1°giorno ultima mestruazione 1° Settimane Concepimento (media) 2° 3° 4° 5° 6° 7° Si può dunque ben comprendere che gli interventi preventivi per il benessere dell’embrione – feto – neonato – bambino risultano tardivi alla prima visita ostetrica Programmazione epigenoma Chiusura tubo neurale Primo battito tubo cardiaco Inizio formazione placenta Età embrionale 2 4 6 8 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 Giorni Età gestazionale 2 4 10 12 14 16 Giorni 1°giorno ultima mestruazione 1° Settimane Concepimento (media) 2° Diagnosi di gravidanza 3° 4° 5° 1°visita ostetrica, …precoce ! 6° 7° Tenendo conto degli interventi possibili di prevenzione primaria e dei tempi di sviluppo umano è opportuno … • • • • • Stili di vita Vita sessuale: sicurezza, prevenzione gravidanze indesiderate (programmazione della gravidanza) Vaccinazione rosolia – varicella – epatite B Supplementazione acido folico Controllo ottimale di una malattia cronica Attendere, o pensarci prima possibile ? Attendere la decisione per una gravidanza (50%) o prepararsi comunque ad avere dei figli sin da giovani ? Tenendo conto … Interventi di prevenzione primaria Tempi sviluppo umano / visita ostetrica Chiusura tubo neura le Programm azione epigenoma • • • • • Stili di vita sani Vita sessuale: sicurezza, controllo fertilità, programmazione gravidanza Supplementazione acido folico Vaccinazioni Controllo ottimale di una malattia cronica Primo batt ito tubo cardi aco Inizio form azione placent a Età embrionale 2 4 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 Giorni Età gestazionale 6 8 10 12 14 Giorni 1°giorno ultima mestruazione 1° Concepimento (media) 2° Diagnosi di gravidanza 3° 4° 5° 1°visita ostetrica, …precoce ! 6° 7° Settimane ≈ 50 % delle gravidanze non sono programmate La prevenzione primaria degli esiti avversi della riproduzione e delle condizioni congenite va attuata durante tutto l’arco dell’età fertile (salute anche in vista della riproduzione), oppure poco prima della gravidanza (salute preconcezionale) ? Quindi … per una reale prevenzione si deve intervenire prima dell’inizio della gravidanza, durante tutta l’età riproduttiva e in particolare non appena la coppia comincia a pensare di avere un bambino Adolescenza ≈ 50 % Vorremmo avere un bambino Chiusura tubo neura le Programm azione epigenoma Primo batt ito tubo cardi aco Inizio form azione placent a Età embrionale Salute riproduttiva e preconcezionale 2 4 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 Giorni Età gestazionale 6 8 10 12 14 Giorni 1°giorno ultima mestruazione 1° Settimane Concepimento (media) 2° Diagnosi di gravidanza 3° 4° 5° 1°visita ostetrica, …precoce ! 6° 7° Promuovere la salute riproduttiva realizza un approccio preventivo orizzontale che consente di investire nel futuro per ulteriori vantaggi • Esiti avversi della riproduzione – – – – Prevenzione Esiti avversi della riproduzione Infertilità Aborti spontanei Patologie della gravidanza Condizioni congenite • Malformazioni • Restrizione crescita fetale • Prematurità Prevenzione Patologie dell’età adulta • • • • • Eventi cardio-vascolari Sindrome metabolica Tumori Osteoporosi Patologie dell’anziano Che cosa fare Campagne di sensibilizzazione e di informazione Popolazione Legislazione generale Colloquio individuale Progetti ad hoc Gruppi svantaggiati Campagne di sensibilizzazione e di informazione Colloquio preconcezionale Uno spazio di attenzione non episodico, integrato nella propria attività quotidiana, a variabile intensità comunicativa, in cui qualunque operatore sanitario di fiducia utilizzando le proprie conoscenze scientifiche e le proprie abilità comunicative, propone alla donna (coppia) in età fertile, e/o in vista di una gravidanza, e/o dopo una gravidanza, una o più raccomandazioni per ridurre la frequenza degli esiti avversi della riproduzione, tenendo conto dei suoi (loro) valori, dei suoi (loro) stili di vita, della sua (loro) storia clinica, riproduttiva e familiare. Con quali strumenti Ad esempio, nel proprio ambulatorio • Manifesto di sensibilizzazione • Offerta attiva a tutte le donne – Opuscolo informativo – Invito a visitare siti web dedicate alle coppie (partecipati personalmente) e a porre domande – Questionario auto-compilato per l’identificazione dei possibili rischi esistenti • Colloquio facilitato • Approfondimenti con schede ad hoc, manuali, etc. • Trattamenti ad hoc presso centri specialistici Quali vantaggi ci possiamo attendere? Alcune stime da prendere con la massima cautela che meriterebbero uno sforzo di ricerca Significativo In Italia Ipotesi sul numero annuo di casi attribuibili su 570.000 nati in Italia: potenzialmente prevenibili Fumo prima di sapere di essere incinta (20%) Gravidanze ectopiche 1.000 (Prev 1,3 %; RR 1.77) 9 malformazioni (Prev 1,5%; RR 1.1-1.5) 325 Fumo dopo diagnosi di gravidanza (10%) Nati con IUGR (Prev 3 %; RR 2.0) Nati pretermine (Prev 8 %; RR 1.25) 1.500 1.100 Ipotesi sul numero annuo di casi attribuibili su 570.000 nati in Italia: potenzialmente prevenibili Mancata supplementazione con acido folico (80 %) Difetti tubo neurale 250 (Prev 0,1 %; RR 2,0) Cardiopatie congenite gravi 225 (Prev 0,3 %; RR 1,2) Labio ± palatoschisi 50 (Prev 0,06 %; RR 1,2) Malformazioni (Prev 2 %; RR 1,15) 850 Ipotesi sul numero annuo di casi attribuibili su 570.000 nati in Italia: potenzialmente prevenibili Diabete pregestazionale (0,9 %) Malformazioni 300 (Prev 2 %; RR 4,0) Nati pretermine 150 (Prev 7 %; RR 1.27) Obesità (5 %) Nati pretermine 32-36 sett 1.000 (Prev 6 %; RR 1.32) Cardiopatie congenite (Prev 0,8 %; RR 1,3) 70 Un problema da non sottovalutare Esempio fumo e parto pretermine, RR=1.25 Raccomandazione di smettere di fumare Attuata Neonato a termine Non attuata 100 Neonato pretermine 92 Neonato a termine 100 Neonato pretermine 8 90 10 Rinforza Indebolisce la raccomandazione Indebolisce la raccomandazione la raccomandazione Genera senso di colpa Considerazioni generali • La promozione della salute riproduttiva (preconcezionale interconcezionale) effettuata in modo organico e sistematico è un campo per certi versi innovativo, carico di promesse, sebbene molte da dimostrare. • Due priorità: 1. 2. tradurre in pratica ciò che è noto e acquisito (azione) valutare gli effetti (ricerca) Considerazioni generali • Sappiamo bene che la vita umana inizia con il concepimento, ritardare alla prima visita ostetrica le attenzioni preventive e di promozione della salute del nascituro è poco saggio. • Se oggi è accettato che una madre responsabile debba eseguire i controlli in gravidanza domani questo concetto domani sarà anticipato al periodo preconcezionale. • Il principio etico dell’autonomia decisionale (es.: continuo a fumare pur conoscendone i rischi) va coniugato con quello della necessaria protezione nei confronti di altri soggetti (propri figli e generazioni future). Considerazioni generali • E’ necessario l’impegno di tutti per un mutamento culturale radicale: alcuni concetti di base vanno tradotti in precise e sistematiche azioni collettive e individuali. • Il vantaggio del singolo (modesto) va coniugato con il vantaggio (significativo) della collettività. L’impegno dei responsabili della salute collettiva deve essere sensibilmente più intenso, e non può essere basato soltanto su un mero calcolo economico. • Ogni programma di intervento deve essere calato nelle specifiche realtà e puntare all’equità: diretto alla popolazione generale con particolare attenzione alla riduzione degli squilibri interni. Domande (retoriche ?) 1. L’azione e la ricerca sulla prevenzione primaria degli esiti avversi della riproduzione e delle condizioni congenite sono sufficientemente sostenute ? 2. E’ auspicabile e realizzabile un piccolo contributo da parte di ognuno di noi ? I 10 messaggi 1. Che cosa sono gli esiti avversi della riproduzione e tra questi le condizioni congenite 2. Un fattore di rischio -> riduzione del rischio di molti esiti 3. Prevenzione primaria, certo, ma limitata e non solo… 4. Quanti tipi di prevenzione esistono 5. Meglio parlare di riduzione del rischio che di prevenzione 6. Le tappe dello sviluppo umano, prima della consapevolezza di essere incinta 7. Che cosa è il colloquio preconcezionale 8. Meglio parlare di colloqui di promozione della salute riproduttiva 9. Le raccomandazioni, in sintesi, da approfondire 10. Quali strumenti sono utili per promuovere i colloqui di promozione della salute riproduttiva Lo spettro dei disturbi alcool correlati Dr Angelo Selicorni Ambulatorio di Genetica Clinica Pediatrica Un po’ di storia…… • 1899 Sullivan: prima evidenza scientifica sull’effetto avverso dell’alcool nello sviluppo fetale (abortività, difetti congeniti) in donne alcoliste inglesi in stato di prigionia • 1968 Lemoine: descrive problemi di accrescimento e sviluppo in nati da madri che avevano assunto alcool durante la gravidanza • 1973 Jones: pubblica su Lancet la definizione della FETAL ALCOHOL SYNDROME Qualche numero….. • USA 4 milioni di gravidanze/anno • 1/8 donne (500000) assumono alcool • 2% circa (80000) assunzione eccessiva di alcool ( 4 o + drinks/ episodio, più episodi) Mediamente, nel mondo, il 20-45% delle donne beve alcool in qualche momento della gravidanza Una metanalisi su 29 studi effettuati in tutto il mondo ha stimato una prevalenza media di FAS di 0,97 casi e FASD di 10 su 1000 nati vivi La maggior parte degli studi sulla prevalenza di FAS e FASD sono americani (Task Force CDC USA - Canada): 2-7 e 20-50/1000 nati vivi Ogni giorno negli USA nascono 10,657 bambini 1 è HIV positive 4 mostrano un quadro di Spina Bifida 10 sono affetti da Sindrome di Down 120 nascono con un quadro di FASD Prevalenze: FAS: 4-12 /1000 PFAS:18,1-46,3 /1000 FASD: 2,3-6,3% Un po’ di fisiologia • Assorbimento dell’alcool rapido (90% entro 1 h dall’assunzione) => circolo ematico => attraversamento placentale => arrivo al feto e al L.A. • Alcolemia ha valori similari in pochi minuti nella madre, nel feto e nel L.A. Effetto dell’alcool Vasocostrizione a livello di placenta e cordone ombelicale => Effetto negativo sull’accrescimento fetale LE CELLULE CHE FORMANO LE STRUTTURE DELLA LINEA MEDIANA DEL SNC E DELLA FACIES SONO UCCISE DALL’ALCOOL Abbozzi SNC e facies Cuore Embrione topo (frontale) allo stadio corrispondiente al feto di 22-23 giorni Cellule di embrione di topo uccise dall’alcool assumono colore blu scuro Esposizione e danno fetale Alcool e neuronogenesi NORMALE ALCOL Ezio-patogenesi della FASD La FASD è una malattia Genetica Multifattoriale 1) poligenica (SHH, PAX 6, etc) 2) a soglia 3) familiare 4) necessita di un fattore ambientale scatenante (alcool) Gravità clinica per l’esposizione in utero all’alcool correla con: Epoca gestazionale (Timing exposure) Dose e frequenza di esposizione (acute versus chronic exposure)* Interazione geni/ambiente (diverso background genetico o espressione genica ) E’ generalmente accettato che per causare la FAS sia necessario un consumo di 3-4 unità alcooliche/die o >1-2 g/Kg/die alcool etilico (1 unità alcoolica = 12-13 gr alcool) * Sebbene il I trimestre sia considerato il periodo più vulnerabile, i danni fetali si possono avere in qualunque momento della gravidanza Dal momento che non è nota la dose minima di alcool necessaria a causare una FASD È consigliabile adottare il concetto di “tolleranza zero” per quanto riguarda il consumo di alcool in gravidanza Entità con manifestazioni cliniche e fenotipiche di diversa severità Assunzione alcool in gravidanza Alterazioni cranio-facciali tipiche Anomalie neurocomportamentali Classificazione IOM2005 Ritardo di crescita FAS: Fetal Alcohol Syndrome* PFAS: Partial Fetal Alcohol Spectrum Disorders* ARND: Alcohol-Related Neurodevelopmental Disorder ARBD: Alcohol-Related Birth Defects * +/- conferma assunzione alcool F A S D 1 Sindrome Feto Alcolica (FAS) A. Confermata assunzione alcool in gravidanza B. 2 o più anomalie facciali minori tra: 1) rime palpebrali brevi (< 10° centile) 2) labbro superiore sottile (score 4 o 5) 3) filtro lungo e piatto (score 4 o 5) C. Ritardo di crescita pre e post-natale statura e/o peso < 10° percentile D. Difetto di crescita o morfologia cerebrale - anomalie strutturali del cervello - circonferenza cranica < 10° percentile Strumenti di Diagnosi LIP/PHILTRUM LIP/PHILTRUM GUIDE GUIDE EE UN UN RIGHELLO RIGHELLO RIGIDO RIGIDO EE DI APPOSITI DI APPOSITI NOMOGRAMMI. NOMOGRAMMI. Misurazione rime palpebrali Canto interno Canto esterno NORMALE FAS FAS parziale (PFAS) A. Confermata assunzione materna di alcool B. 2 caratteristiche facciali tra: 1) 2) 3) C. Una delle seguenti caratteristiche: 1- Ritardo di crescita pre- e post-natale 2- Difetto di crescita/morfologia cerebrale 3- Anomalie cognitive o comportamentali: difficoltà nella soluzione di problemi complessi, astrazione, giudizio, matematica; basso livello evolutivo del linguaggio espressivo e recettivo; labilità emotiva, disfunzioni motorie, scarsi rendimento scolastico ed interazione sociale Difetti Congeniti Alcool Correlati (ARBD) A. Conferma assunzione materna di alcool B. Difetti Congeniti Strutturali (1 o più): Cuore: DIA, DIV, anomalie cono-truncali o dei grandi vasi. Reni: a-ipo-dis-plasie, a ferro di cavallo, duplicazioni renoureterali. Scheletro: sinostosi radio-ulnare, difetti segmentazione vertebrale, contratture grosse articolazioni, scoliosi. Orecchie: ipoacusia trasmissiva e neurosensoriale. Occhi: strabismo, ptosi, an. vascolari retiniche. Anomalie minori (vedi) ARBD Anomalie Minori • • • • • • unghie ipoplasiche, brevità e clinodattilia V dito, camptodattilia, plica palmare ad “hockey stick”, pectus excavatum/carinatum, “railroad track” auricolare Disturbi Neurologici Alcool Correlati (ARND) A. Conferma dell’assunzione di alcool in gravidanza B. Almeno 1 dei seguenti: 1) Difetto di crescita e morfologia cerebrale 2) Anomalie cognitive-comportamentali (=PFAS) Sviluppo e Comportamento • DEFICIT Motorio-Sensoriale,Attenzione, • Comunicazione linguistica (recettiva-espressiva) e sociale (narrativa-pragmatica) • Cognitivo (QI 60), Apprendimento (lettura, matematica, astrazioni) Memoria (visiva, verbale, a breve e lungo termine), • Funzioni esecutive (ragionamento per gradi, pianificazione, giudizio, soluzione di problemi, monitoraggio), • Sociale-Adattativo (vita quotidiana, comportamento, socievolezza). PATTERN DI DISFUNZIONI COGNITIVE E COMPORTAMENTALE (KODITUWAKKU, 2009) FAS ARND ARBD 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. DIMINUIZIONE DELL’EFFICIENZA INTELLETTIVA PROBLEMI ATTENTIVI RIDOTTO FUNZIONAMENTO ESECUTIVO DEFICIT COGNIZIONE SOCIALI LENTEZZA NELL’ ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE DEFICIT DI MEMORIA E APPRENDIMENTO RIDOTTE ABILITA’ MATEMATICA Correlazioni anatomo-cliniche Ipoplasia verme cervelletto deficit motorio Anom. corpo calloso attentive-esecutive-verbali Anomalie ippocampo memoria-apprendimento Anomalie nuclei base funzioni esecutive Corteccia frontale ispessita apprendimento verbale Corteccia parietale ispessita deficit linguaggio Corteccia occipitale ispessita deficit visuo-spaziale Norman AL et al Devel Disab Res Rev 2009;15:209-17 Percorso diagnostico 2 pazienti potenziali (madre + bambino) Enorme rilevanza sia sul piano terapeutico che di counselling familiare Anamnesi: conferma di consumo sistematico di alcolici Complessità in gioco Non completa sincerità nel dichiarare le proprie abitudini nell’utilizzo di alcoolici Non precisa e consapevole conoscenza delle quantità e delle modalità acute o croniche di assunzione di alcool Anamnesi: indicatori da valorizzare Elementi da indagare: - Episodi di intossicazioni alcolica o crisi di astinenza - Problemi legali o sociali legati all’alcolismo - Problematiche di salute associate al consumo di alcool - Condotte pericolose sotto effetto dell’alcool Rischio aumentato in caso di: - Scarsa autostima o depressione nella madre - Convivenza con partner alcolizzato - Legami instabili e figli da diversi partner - Precedenti figli dati in adozione Biomarcatori diretti dell’esposizione fetale all’alcool • Dosaggio su meconio di metaboliti dell’etanolo di produzione fetale: - FAEEs (fatty acid etyl esters) - Etil-glucuronide - Etil-solfato Rispecchiano il consumo materno di etanolo nel 2° e 3° trimestre Analisi su meconio di 603 neonati da: - Verona - San Daniele in Friuli - Napoli - Firenze - Crotone - Reggio Emilia - Roma Prevalenza di esposizione ad etanolo - Media Verona San Daniele in Friuli Napoli Firenze Crotone Reggio Emilia Roma 7,9% 0% 4,1% 4,9% 5% 6,2% 10,6% 29,4% Sospetto clinico • Neonato: SGA con microcefalia e dismorfismi • Bambino: iposomia, microcefalia, dismorfismi, disturbi di apprendimento, attenzione e/o concentrazione, problemi comportamentali • Adolescente: problemi comportamentali, sociali, scolastici FASD = diagnosi di esclusione 1) Aarskog 2) Cornelia de Lange 3) Dubowitz 4) Noonan 5) Williams 6) Fenilchetonuria materna 7) Assunzione materna di anticonvulsivanti 8) Sindromi cromosomiche (microdelezioni/microduplicazioni) Take home messages • In assenza di dati di certezza su soglia minima tolleranza zero verso il consumo alcolico in gravidanza • I disturbi alcool correlati sono molto più frequenti e variabili di quanto atteso =>alto indice di sospetto • La diagnosi precoce consente un trattamento adeguato ed un counselling accurato per future gravidanze Meditate gente…… meditate !!