SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: COMUNE DI CESA Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: NZ05118 REGIONE CAMPANIA CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: GRANDI DOMANI - GARANZIA GIOVANI Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: A (Assistenza) - Area: 03 (Giovani) IV Benefici Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE Al fine di determinare un valido sostegno al benessere psicosociale del giovane, il Progetto “Grandi domani” tenderà alla creazione di una rete sinergica e dinamica che funga da collante tra gli attori sociali implicati nel processo di crescita e maturazione, sviluppando maggiore consapevolezza in funzione non solo della conoscenza raggiunta, ma anche dell’accettazione esperita in base ad un eventuale disagio esplicitato per il quale il giovane si sentirà compreso, accolto e supportato. A tal fine, il Progetto pone l’ attenzione sui diritti proprio dell’ età giovanile attraverso un adeguato percorso di sensibilizzazione, prevenzione e supporto, laddove necessario, rispetto alle dilaganti problematiche riconducibili all’ uso/ abuso di droghe, alcool, fumo, lasciando spazio inoltre all’ informazione e prevenzione di nuove forme di dipendenze individuate come comportamenti a rischio. Tale Progetto si prefissa l’ azione diretta sul giovane, nonché la predisposizione di interventi mirati per la definizione del “patto formativo” mediante il coinvolgimento degli attori sociali implicati nel suo percorso evolutivo, quali giovane- famigliagruppo dei pari, con la realizzazione di una rete volta a far emergere la funzione che tali relazioni assumono nella crescita del giovane. Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato, sarà opportuno: implementare il numero di ore settimanali (da attuali n. 9 ore a 30 ore), estendendo l’orario di apertura pomeridiano (dalle 16.00 alle 19.00, piuttosto che dalle 17.30 alle 19.00 come previsto), mantenendo il Forum aperto, con gli stessi orari, anche nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato, destinando l’incremento (n. 21 ore) ad un miglioramento/ potenziamento dei servizi e/o attività previste, un incremento delle stesse, maggiormente destinate alla formazione/ informazione, alla valorizzazione delle risorse di cui il giovane dispone, al supporto psicologico, che spesso appare necessario prevedere nel complesso percorso di crescita del giovane, al coinvolgimento delle famiglie e della cittadinanza tutta, in un percorso di promozione e sensibilizzazione territoriale, nel quale il sentirsi accolto, riconosciuto ed apprezzato nelle sue giovane possa potenzialità. Benefici La realizzazione del progetto descritto contribuirà ad implementare l’offerta dei servizi/ interventi dedicati ai giovani sul territorio del Comune di Cesa e alle loro famiglie. Tale implementazione si rileva necessaria poiché: l’analisi del fabbisogno lascia ravvisare un continuo crescere di condizioni di dipendenza giovanili a vari livelli. Il numero di interventi e le tipologie di assistenza a favore di queste problematiche risultano essere poco sufficienti. Sulla base di queste constatazioni, appare auspicabile che attraverso le attività progettate sarà possibile avere un innalzamento del livello quali/ quantitativo ed un rilancio degli interventi di assistenza in favore dei giovani. Si attende, inoltre, attraverso il coinvolgimento del nucleo familiare, la creazione di condizioni più favorevoli della rete interpersonale del giovane, giungendo ad un miglioramento delle condizioni di vita dell’intero nucleo familiare, soprattutto in termini di equilibrio nel rapporto genitore-figlio. Benefici 1° Obiettivo specifico Promuovere interventi per la prevenzione di dipendenze e comportamenti a rischio Tale obiettivo mira a sviluppare dei percorsi di orientamento ed informazione sulle giovani dipendenze e comportamenti a rischio, al fine preventivo, promuovendo il benessere e la consapevolezza dell'identità sociale, attraverso il confronto e l'esplorazione di nuove modalità di comunicazione tra giovani ed adulti, e nel gruppi di pari. In relazione all’ obiettivo prefissato rispetto al benessere del giovane, è attesa la realizzazione dei seguenti servizi: Costruzione del canale empatico e relazionale coi beneficiari, in un percorso in itinere esplicitato nei 12 mesi previsti per l’ attuazione del Progetto Percorso educativo e d’orientamento volto alla prevenzione delle devianze giovanili, con cadenza quindicinale per un totale di n. 24 incontri di n. 2 ore ciascuno (x2gruppi), distribuendo i giovani in due gruppi in funzione della fascia d’età (15-22anni / 23-29anni), usufruendo di strutture messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Comunale Percorso educativo volto alla valorizzazione di risorse e competenze personali (life skillis), con cadenza mensile per un totale di n. 12 incontri di n. 2 ore ciascuno (x2gruppi), distribuendo i giovani in due gruppi in funzione della fascia d’età (1522anni / 23-29anni), usufruendo di strutture messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Comunale, in cui i soggetti sono chiamati alla formazione/ informazione mediante l’assunzione di una posizione attiva a partire dalla quale si impegneranno nella realizzazione di opuscoli informativi Attivazione di uno sportello psicologico di ascolto attivo e prima accoglienza di eventuali richieste di aiuto/sostegno psicologico, con la funzione di mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso (n. 2 ore a settimana per 10 mesi) Lo sviluppo in età sempre più precoce di atteggiamenti diretti all’uso/ abuso di sostanze legali ed illegali, ormai scientificamente provato da diversi osservatori epidemiologici sulle dipendenze nazionali e internazionali, dipendenze comportamentali, da internet, la scarsa percezione dei rischi per la propria salute, il fenomeno diffuso del policonsumo e l’incidentalità stradale correlata all’assunzione di alcol e sostanze, impongono agli enti, come il comune, di rivedere completamente gli interventi di prevenzione e riduzione dei rischi rivolti al target giovanile, con una riflessione più generale collegata alle politiche giovanili, educative, di contrasto al disagio giovanile, e di interventi che sostengano nei diversi ambiti e luoghi di vita, la responsabilizzazione individuale del gruppo di pari, e della genitorialità. Per il raggiungimento dell’obiettivo specifico si ritiene opportuna la presentazione del Progetto “Grandi domani” non soltanto mediante pubblicizzazione in rete, ma anche presso gli Enti presenti sul territorio, quali le Scuole Secondarie di secondo grado, il Forum dei Giovani di Cesa, e presso i luoghi di aggregazione presenti sul territorio, al fine di creare un significativo numero di giovani aderenti al Progetto, beneficiari degli interventi e servizi offerti. 2° Obiettivo specifico Sostenere ed implementare la rete familiare e sociale al contrasto delle giovani dipendenze L’obiettivo mira a sostenere e potenziare la collaborazione tra le istituzioni scolastiche, familiari e sociali attraverso percorsi di educazione e informazione per la prevenzione delle nuove e diffuse dipendenze giovanili. La scuola e la famiglia rappresentano il primo filtro dei disagi giovanili, a riguardo necessitano di assistenza e supporto adeguati. Benefici In relazione all’ obiettivo prefissato, è attesa la realizzazione dei seguenti servizi: incontri di sostegno psicoeducativo familiari con cadenza bimestrale, per un totale di n. 6 incontri, usufruendo di strutture messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Comunale 1 incontro mensile di sostegno socio – psicologico a carattere formativo/ informativo rivolto alle famiglie e al corpo docenti, usufruendo di strutture messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Comunale e/o dalle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado presenti sul territorio (n. 2 ore) 1 incontro trimestrale di coordinamento con la rete familiare e scolastica e con gli organismi coinvolti nella rete informale presenti nella comunità locale (n. 2 ore) Interventi mensili di sensibilizzazione mediante campagne scolastiche usufruendo di strutture messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Comunale e/o dalle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado presenti sul territorio (n. 2 ore) Attivazione di uno sportello del Forum dei Giovani di Cesa itinerante, impegnato nella sua funzione di accettazione e accoglimento di nuove richieste, nonché smistamento di informazioni circa i servizi e attività previste dal Progetto ed erogate dal Forum, individuato dalla nostra analisi come fattore protettivo rispetto alla messa in atto di comportamenti a rischio e valido strumento di inserimento nel mondo del lavoro Intervento mensile di animazione di strada, coinvolgendo in una posizione attiva i giovani (impegnati, anche nei percorsi precedentemente citati, nella realizzazione di opuscoli informativi e lavorazioni di materiali poveri da presentare durante tali manifestazioni) volto al coinvolgimento delle famiglie e della cittadinanza tutta, al fine di determinare una significativa riduzione del rischio, mediante la promozioni di processi di sensibilizzazione territoriale che facilitino la condivisione di problematiche comuni, l’accettazione delle stesse, la comunicazione chiara rispetto alle soluzioni possibili e agli eventuali percorsi necessari da intraprendere (1 al mese della durata di n. 4 ore, per 11 mesi) Anche le famiglie d’appartenenza troveranno ampio beneficio dalle azioni progettuali, attraverso percorsi di supporto e accompagnamento alla genitorialità responsabile, promuovendo la partecipazione dell’intero nucleo alle fasi di cambiamento ed evoluzione delle dinamiche relazionali intra e extra-familiari. Nell’impostazione del servizio si applicherà una prospettiva che considera la famiglia in modo completo, ritenendo indispensabile concentrare l’attenzione non solo sul giovane, ma anche sull’adulto. Le indagini condotte tra i giovani in questi ultimi anni mostrano come l’abuso di sostanze psicoattive o l’utilizzo spasmodico di mezzi tecnologici si accompagni spesso a situazioni di disagio familiare, scolastico e/o professionale e a un cattivo rapporto con il proprio corpo e con la propria sessualità. Le istituzioni si trovano a dover affrontare da sole le problematiche che riguardano il complesso mondo giovanile e per le quali il territorio non dispone di interventi mirati. Quindi, agire su di esse attraverso un tipo di assistenza che si concentra in attività di back office, front office e progettazione, sia interna che esterna, favorirà l’attivazione di “effetti moltiplicatori” all’interno della comunità locale (es. grazie alle competenze e le informazioni acquisite, i rappresentanti della comunità porteranno avanti l’intervento avviato anche al termine del progetto). Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 1: Promuovere interventi per la prevenzione di dipendenze e comportamenti a rischio Azione A: Realizzazione di interventi di prevenzione intorno alle tematiche delle devianze giovanili Attività A 1: Costruzione del canale empatico e relazionale coi beneficiari • Predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati, esigenze ed esplicitazioni delle difficoltà del giovane • Organizzazione dell’espletamento delle attività • Attuazione di attività di mediazione sociale nel gruppo dei pari • Raccolta di segnalazioni e richieste d’aiuto da parte di giovani in situazioni di disagio • Condivisione di vissuti individuali, volti alla collaborazione, riconoscimento ed elaborazione di problematiche comuni • Attivazione di sportello psicologico • Mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso • Valutazione ed approfondimento di proposte dei giovani su tematiche di loro interesse Attività A 2: Attivazione di percorsi di prevenzione da tabagismo, alcoolismo, tossico e nuove dipendenze • Predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati, abitudini, conoscenze ed esigenze del giovane • Definizione di specifici percorsi di educazione ed orientamento alla salute • Realizzazione di apposito percorso informativo ed educativo • Somministrazione di questionari conoscitivi ai beneficiari • Redazione, confezionamento e presentazione dei materiali divulgativi circa le cause, gli effetti ed i rischi legati ai comportamenti a rischio (dispense, filmati, supporti digitali, ecc.) • Condivisione di vissuti individuali, volti alla collaborazione, riconoscimento ed elaborazione di problematiche comuni mediante tecniche specifiche (role playing, circle time, brainstorming) • Somministrazione dei contenuti informativi ed educativi • Mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso • Realizzazione di discussioni facilitate a margine • Realizzazione di opuscoli informativi da parte dei giovani • Predisposizione e tenuta di schede personali • Monitoraggio in itinere: somministrazione di questionari specifici • Valutazione finale: somministrazione di questionari specifici Attività A 3: Valorizzazione di risorse e competenze personali (life skills) • Predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati, vissuti, problematiche ed esigenze del giovane • Organizzazione degli incontri • Osservazione delle dinamiche relazionali nel gruppo dei pari • Utilizzo ed insegnamento di tecniche di gestione del conflitto, negoziazione e ascolto attivo tra gli interlocutori • • • • • • • • • Individuazione ed indirizzo verso interventi specialistici mirati Attività di indirizzo solidale in caso di particolari necessità di ordine pratico Ri-educazione alla capacità di gestione del conflitto, alla competenza nell’affrontare situazioni nuove, alla capacità di promuovere il cambiamento Esercizi per il potenziamento delle capacità individuali Utilizzo di specifici strumenti psicologici relativi all’alfabetizzazione emotiva Modalità pratiche di Gestione delle emozioni e dello stress Compilazione di verbali e schede sintetiche degli incontri Monitoraggio in itinere: somministrazione di questionari specifici Valutazione finale: somministrazione di questionari specifici Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 2: Sostenere ed implementare la rete familiare e sociale al contrasto delle dipendenze. Azione B: Promozione di interventi di sensibilizzazione del tessuto sociale intorno alle tematiche di dipendenze giovanili Attività B 1: Sostegno psicoeducativo alla funzione genitoriale • Predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati, conoscenze e problematiche riscontrate dall’adulto • Organizzazione degli incontri • Consulenza relativa alle buone prassi per la crescita del giovane • Illustrazione degli elementi basilari per un’educazione equilibrata e definizione delle principali problematiche adolescenziali riguardanti genitori-figli • Mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso • Redazione, confezionamento e presentazione dei materiali divulgativi circa le cause, gli effetti ed i rischi legati ai comportamenti a rischio (dispense, filmati, supporti digitali, ecc.) • Illustrazione dei “campanelli d’allarme” di eventuali comportamenti a rischio legati all’utilizzo di internet, dei giochi, del fumo, dell’alcol e delle droghe • Valutazione finale: somministrazione di questionari specifici Attività B 2: Incontri di coordinamento con la rete scolastica e con gli organismi coinvolti nella rete informale • Riunioni di concertazione • Programmazione di incontri coi responsabili delle scuole • Confronto sulle modalità di socializzazione ed interazione del giovane • Confronto reciproco tra i referenti • Organizzazione e realizzazione di convegni tematici di sensibilizzazione e prevenzione di comportamenti a rischio in età giovanile • Elaborazione di un questionario di monitoraggio del Servizio Azione C: Sensibilizzazione territoriale Attività C 1: Interventi mensili di animazione di strada • Raccordo con le figure adulte di riferimento (insegnanti, genitori, adulti di riferimento, ecc.) • Redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa, manifesti, presentazioni, opuscoli informativi, ecc.) • Organizzazione logistica degli eventi • Realizzazione degli interventi di strada • Pubblicizzazione territoriale degli eventi, anche mediante mezzi online • Realizzazione e diffusione di riprese degli eventi mediante social network • Attivazione di uno sportello del Forum dei Giovani itinerante • Coinvolgimento dei nuclei familiari alle rappresentazioni/ eventi Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per la realizzazione delle attività del Progetto sono necessarie le seguenti professionalità e competenze: Obiettivo Specifico 1: Promuovere interventi per la prevenzione di dipendenze e comportamenti a rischio Azione A: Realizzazione di interventi di prevenzione intorno alle tematiche delle devianze giovanili Attività A 1: Costruzione del canale empatico e relazionale coi beneficiari • 1 assistente sociale per la predisposizione delle schede, la raccolta dati • 4 educatori professionali, che svolgono l’ intervento educativo • 2 psicologi, che svolgono attività di mediazione sociale, valutazioni di approfondimento, supporto e sostegno psicologico Attività A 2: Attivazione di percorsi di prevenzione da tabagismo, alcoolismo, tossico e nuove dipendenze • 1 assistente sociale per la predisposizione delle schede, la raccolta dati • 2 psicologi, che svolgono attività di definizione didattica, formazione/informazione circa le cause, le conseguenze e i rischi dei comportamenti a rischio in strutture messe a disposizione gratuitamente dall’Ente Comunale • 2 educatori che svolgono funzione di supporto ed orientamento nella realizzazione da parte degli stessi giovani di opuscoli informativi • 1 psicologo che svolge attività di mediazione sociale, valutazioni di approfondimento, supporto e sostegno psicologico Attività A 3: Valorizzazione di risorse e competenze personali (life skills) • 2 psicologi, con il ruolo di programmare e gestire e gli incontri con i gruppi di giovani, al fine di far emergere risorse, punti di forza e potenzialità del giovane, attivando un significativo percorso di alfabetizzazione emotiva e consapevolezza di sé • 1 educatore, con compiti di referente delle attività laboratoriali “Life Skills” • 3 peer educators, che supportano il gruppo dei pari nel percorso educativo, attuando metodologie di intervento nell’ambito della prevenzione dei comportamenti a rischio, attraverso un modello d’elaborazione pedagogica dell’esperienza. Obiettivo Specifico 2: Sostenere ed implementare la rete familiare e sociale al contrasto delle dipendenze Azione B: Sostegno psicoeducativo alla funzione genitoriale Attività B 1: Sostegno psicoeducativo alla funzione genitoriale • 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi, programmazione e definizione delle attività, raccolta dati, monitoraggi e verifiche di efficacia • 2 psicologi relazionali, per la realizzazione del percorso di responsabilizzazione genitoriale, per un’educazione equilibrata dei figli, con compiti di valutazione del bisogno, nonché attività specifiche di formazione/ informazione circa campanelli d’allarme relativi ad eventuali comportamenti a rischio Attività B 2: Incontri di coordinamento con la rete scolastica e con gli organismi coinvolti nella rete informale • 1 assistente sociale, responsabile dei servizi socio – assistenziali dell’ente e della valutazione dei piani individualizzati per i giovani • 5 insegnanti, che fungono da referenti delle scuole nelle quali vengono realizzati gli interventi relativi alla campagna di sensibilizzazione sui comportamenti a rischio in età giovanile • 3 educatori professionali, che svolgono l’ intervento educativo-formativo nei confronti del giovane, un’osservazione diretta delle dinamiche relazionali • 2 psicologi, che svolgono attività di definizione didattica, formazione/informazione circa le cause, le conseguenze e i rischi dei comportamenti a rischio in età giovanile Azione C: Sensibilizzazione territoriale Attività C 1: Interventi mensili di animazione di strada • 1 assistente sociale per l’organizzazione preliminare • 3 animatori di strada, con responsabilità nella fase di aggancio dei giovani per la realizzazione e pubblicizzazione degli interventi di strada • 2 educatori professionali, che svolgono l’ intervento educativo, attraverso la redazione e presentazione dei materiali divulgativi • 1 psicologo che svolge attività di accettazione, accoglienza, valutazioni di approfondimento, supporto e sostegno psicologico presso lo sportello del Forum dei Giovani itinerante Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Il ruolo dei volontari in servizio civile sarà quello di supportare, sia in termini di ore di servizi resi che di gamma di attività, le azioni descritte nel presente progetto, con particolare riguardo alla funzione di sostegno ed implementazione delle attività specifiche per ciascuna figura professionale impiegata. Obiettivo Specifico 1: Promuovere interventi per la prevenzione di dipendenze e comportamenti a rischio Azione A: Realizzazione di interventi di prevenzione intorno alle tematiche delle devianze giovanili Attività A 1 Costruzione del canale empatico e relazionale coi beneficiari • Supporto per la predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche • Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività • Aiuto per la raccolta di segnalazioni e richieste d’aiuto da parte di giovani in situazioni di disagio • Aiuto per l’organizzazione logistica necessaria all’attivazione di sportello psicologico • Affiancamento per le attività finalizzate al mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso • Supporto per la valutazione ed approfondimento di proposte dei giovani su tematiche di loro interesse Attività A 2: Attivazione di percorsi di prevenzione da tabagismo, alcoolismo, tossico e nuove dipendenze • • • • • • • • • • • • Supporto per la predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati Supporto per la definizione di specifici percorsi di educazione ed orientamento alla salute Affiancamento nella realizzazione di apposito percorso informativo ed educativo Supporto per la somministrazione di questionari conoscitivi ai beneficiari Affiancamento nella redazione, confezionamento e presentazione dei materiali divulgativi circa le cause, gli effetti ed i rischi legati ai comportamenti a rischio (dispense, filmati, supporti digitali, ecc.) Supporto per la somministrazione dei contenuti informativi ed educativi Affiancamento nelle attività finalizzate al mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso Supporto per la realizzazione di discussioni facilitate a margine Supporto alla realizzazione di opuscoli informativi da parte degli stessi giovani Predisposizione e tenuta di schede personali Affiancamento nel monitoraggio in itinere mediante somministrazione di questionari specifici Supporto per la valutazione finale mediante somministrazione di questionari specifici Attività A 3: Valorizzazione di risorse e competenze personali (life skills) • Supporto per la predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati, vissuti, problematiche ed esigenze del giovane • Aiuto per l’organizzazione logistica degli incontri • Affiancamento nelle attività di indirizzo solidale in caso di particolari necessità di ordine pratico • Supporto per le attività di Ri-educazione alla capacità di gestione del conflitto, alla competenza nell’affrontare situazioni nuove, alla capacità di promuovere il cambiamento • Affiancamento nell’ espletamento di esercizi per il potenziamento delle capacità individuali • Supporto per la compilazione di verbali e schede sintetiche degli incontri • Affiancamento nel monitoraggio in itinere mediante somministrazione di questionari specifici • Supporto per la valutazione finale mediante somministrazione di questionari specifici Obiettivo Specifico 2: Sostenere ed implementare la rete familiare e sociale al contrasto delle dipendenze Azione B: Sostegno psicoeducativo alla funzione genitoriale Attività B 1: Sostegno psicoeducativo alla funzione genitoriale • Supporto per la predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta di dati, conoscenze e problematiche riscontrate dall’adulto • Supporto per l’organizzazione degli incontri • Supporto per l’organizzazione dell’attività di consulenza relativa alle buone prassi per la crescita del giovane • Supporto per l’ illustrazione degli elementi basilari per un’educazione equilibrata e definizione delle principali problematiche adolescenziali riguardanti genitori-figli • Affiancamento nelle attività finalizzate al mappare/ informare i giovani circa i servizi psicologici presenti sul territorio e le relative modalità di accesso • Supporto nella redazione, confezionamento e presentazione dei materiali • • divulgativi circa le cause, gli effetti ed i rischi legati ai comportamenti a rischio (dispense, filmati, supporti digitali, ecc.) Affiancamento per l’ illustrazione dei “campanelli d’allarme” di eventuali comportamenti a rischio legati all’utilizzo di internet, dei giochi, del fumo, dell’alcol e delle droghe Supporto per la valutazione finale mediante somministrazione di questionari specifici Attività B 2: Incontri di coordinamento con la rete scolastica e con gli organismi coinvolti nella rete informale • Supporto per l’organizzazione delle riunioni di concertazione • Aiuto per la programmazione di incontri coi responsabili delle scuole • Supporto per l’organizzazione logistica di convegni tematici di sensibilizzazione e prevenzione di comportamenti a rischio in età giovanile • Affiancamento per l’elaborazione di un questionario di monitoraggio del Servizio Azione C: Sensibilizzazione territoriale Attività C 1: Interventi mensili di animazione di strada • Provvedere all’ organizzazione logistica e strumentale dei percorsi informativi ed educativi di strada: acquisto materiali necessari, disponibilità spazi, organizzazione spostamenti, vigilanza, ecc. • Affiancamento alle diverse figure professionali coinvolte • Supportare nell’organizzazione e sistematizzazione del materiale informativo • Supporto nella pianificazione delle attività previste • Supportare le figure professionali nell’aggancio del giovane e nell’accompagnamento ai competenti servizi • Aiutare nella compilazione delle sezioni delle schede personali dei beneficiari • Supporto nella somministrazione e raccolta di questionari di monitoraggio e valutazione • Affiancamento nella sistematizzazione i risultati • Supportare nella predisposizione di resoconti e grafici espositivi dei risultati • Partecipare “alla pari” alle attività Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 4 Numero posti con solo vitto: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 0 30 5 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Realizzazione (eventuale) delle attività previste dal progetto anche in giorni festivi e prefestivi, coerentemente con le necessità progettuali. Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive) Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni festivi, organizzati anche dagli enti partner del progetto. Eventuale realizzazione dei momenti di verifica al di fuori dell’Ente Partecipazione a supporto di attività dell’Ente e degli enti partner, anche in giorni prefestivi e festivi. Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il massimo di 30 gg previsti Osservanza della riservatezza dell’ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella realizzazione del progetto CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): analisi e valutazione del disagio giovanile e delle sue manifestazioni nei vari contesti a rischio; analisi dei sistemi e delle relazioni che sorreggono il disagio; competenze tecniche e strumentali per la valutazione e l’implementazione delle proposte progettuali per la prevenzione del disagio. competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving), capacità di lavorare in gruppo. competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci Modalità di attuazione: In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci. Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI AMESCI Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Nello specifico si utilizzerà: • formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive; • formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive; • e-learning per 14 ore complessive. Contenuti della formazione: La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli: A come Amesci: La presentazione dell’associazione Valori e identità del SCN Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile. Approfondimento su Don Lorenzo Milani. Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica. La difesa civile non armata e non violenta: Il concetto di difesa civile non armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia. Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con l’ente. Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità. Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà illustrate. Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma anche ogni cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di ad emergenza. Le leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la protezione civile ed il volontariato. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di meta competenze Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti. Durata: 45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità “mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo. La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning. Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro. Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP, CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione. La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari. Contenuti della formazione: Argomenti della formazione specifica: In aula: I APPROFONDIMENTO: Modulo I: Le dipendenze giovanili, il disagio nel contesto territoriale del Comune di Cesa; guida ai servizi ed interventi nell’area giovani a rischio del territorio di Cesa; Modulo II: Prevenzione del disagio e delle dipendenze attraverso la comunicazione efficace e la progettazione in rete con i servizi territoriali. II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). • Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro • Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza • Organigramma della sicurezza • Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). • Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro • Rischi meccanici ed elettrici generali • Rischio biologico, chimico e fisico • Rischio videoterminale • Movimentazione manuale dei carichi • Altri Rischi • Dispositivi di Protezione Individuale Stress lavoro correlato Segnaletica di emergenza Incidenti ed infortuni mancati • • • Corso e-learning: • Le politiche e le leggi di “settore”: cenni su legge quadro sull’assistenza, L. 328/00 – i Piani Sociali Nazionali, Regionali e di Zona per la realizzazione del Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali, dal livello nazionale a quello locale, la filosofia della L. 285/97 • Le Aree d’Intervento dei Servizi Sociali Integrati – Infanzia ed Adolescenza, Famiglia, Persone Anziane, Persone con disabilità, Contrasto della Povertà, Migranti, Dipendenze • Gli attori del Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali, le risorse della rete informale, la sussidiarietà nel sistema sociale • Politiche Giovanili e normative: Deliberazione sui Piani Territoriali Giovanili (PTG) D.G.R. n. 1805 del 11/12/2009 • Le politiche giovanili in Campania • Natura e caratteristica dei servizi • Relazioni con l’utenza • Composizione dei servizi • Il sistema di erogazione • L’ambiente di erogazione • La valutazione della qualità dei servizi • Comunicazione interpersonale • • • • • • • • • • • • • • • • • • Ascolto attivo I giovani e le nuove dipendenze: gioco d’azzardo, internet, social network, videogiochi, sesso, lavoro Il disagio giovanile: Confini tra normalità e malessere in adolescenza Prevenzione del disagio Modello educativo e formativo della “peer education” La comunicazione efficace tra genitori e figli La prevenzione delle dipendenze: metodologie ed informazione Ser.T. e Ser. D.; gruppi di auto-mutuo aiuto L’adolescenza e i suoi sistemi relazionali L’adolescente e il consumo di sostanze L’adolescente e le dipendenze patologiche Il giovane e l’inserimento lavorativo L’attivismo giovanile nella società Esperienze di interventi di prevenzione Prevenzione e protagonismo giovanile Progettazione delle pagine online: i tempi di risposta, metodi di ottimizzazione, i link, strumenti di controllo Progettazione dei contenuti online: il linguaggio, le modalità di lettura delle pagine web, organizzazione dei contenuti, il valore, visibilità del sito, motori di ricerca e web marketing Design del sito: la home page, metafore, navigazione, la struttura del sito, coerenza interna e aderenza agli standard, aiutare gli utenti, funzionalità di ricerca Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet. Durata: 75 ore