Codici
Basi semiotiche dei codici verbali
(<gr. semeìon ‘segno’)
La
comunicazione
e i codici:
modello
Shannon e
Weaver (1949)
Fonte del
messaggio
emittente
canale
S
E
G
N
A
L
E
rumore
ricevente
Destinazione del
messaggio
Le funzioni di Jakobson
Pronto!
Che bella sorpresa!
Si sta come…
Parte alle due
Questo è un
morfema
Chiudi la porta
COMUNICAZIONE
schema di Berlo
COMUNICAZIONE
Modello di Slama Cazacu
COMUNICAZIONE
Modello di Dance
codice>sistema di segni>
tipi dal punto di vista della espressione
• Codice semplice: non articolato (luce a/s)
• Codici articolati: combinazioni, posizione
• Codice con stand by: lingue, c.numerici
• Codice senza stand by: animale, gestuale
• Codici articolati > , elementi discreti,
transizione di stato, sincronizzazione
codice>sistema di segni>
tipi dal punto di vista del contenuto
• Iconicità/arbitrarietà
• Apertura/chiusura
• Sinonimici/non sinonimici
• Analogici/digitali
• Simultanei/sequenziali
In sintesi, il pensiero linguistico dell’8/900 ha individuato una serie di
PROPRIETA’ delle lingue su cui tutti ormai concordano, indipendentemente
dalla differenza di approcci e scuole di pensiero: “La lingua è un codice che
organizza un sistema di segni del significante primariamente fonico-acustici,
fondamentalmente arbitrari ad ogni livello, e doppiamente articolati, capaci di
esprimere ogni esperienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiorizzata
che permette di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di elementi”.
biplanarità, arbitrarietà, doppia articolazione
trasponibilità mezzo, onnipotenza, linearità,
produttività ricorsiva
complessità sintattica, equivocità,
distanziamento, trasmissibilità culturale
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