•• Simona Macchini *
Federico Maggioli**
Claudio Venturelli***
oprio a questi animali
che dai pili vengono definiti "infestanti': 10 scorso
16 marzo a Cesena e stato dedicato un seminario per discutere
sulla gestione e controllo dei
principali infestanti urbani, organizzato da Hera in collaborazione con Dipartimenti di sanita pubblica delle Ausl di Cesena e di Forn.
La giornata si e aperta con un
importante e autorevole intervento dell'Assessore alia Sanita
delia Regione Emilia Romagna,
Giovanni Bissoni, il quale ha
lanciato una sfida alia zanzara
tigre, ormai insediata in pianta
stabile anche nel territorio Romagnolo dove crea notevoli disagi. Ha chiesto di pensare ad un
progetto comune che fosse in
grado di fornire elementi innovativi e pili aggiornati per impostare una lotta alie zanzare, al
quale la Regione si sarebbe impegnata economicarnente
a
contribuire. n indaco di Cesena Giordano Conti accoa .endo
lanc:iaIa clan
di fattibilita in tempi rapidi. "AlIa luce dell'esperienza passata ha detto il sindaco - non possiamo accontentarci del gia fatto:
dobbiamo intensificare l'informazione corretta nei confronti
dei cittadini, perche questa e
una battaglia in cui siamo tutti
coinvolti. Ma soprattutto occorre mettere a punto metodi e sistemi di intervento attraverso
attivita sperimentali che coin_ volgano tutti i comuni del territorio attraverso il coordinamento delia Conferenza Sanitaria
Territoriale."
Potrebbe sembrare una notizia
da cronaca locale, invece rappresenta uno spunto interessante per aprire nuovi orizzonti a
quelle realta dove ancora si lavora per comparti stagni. Nella
lotta contro gli infestanti, si ripete da tempo che e necessario
ragionare in termini di territori
ampi che superino il concetto di
"confine geografico comunale".
In fondo, Ie zanzare, Ie mosche e
i colombi come pure i ratti, non
sanno leggere i cartelli e non riconoscono i limiti territoriali.
~eli'arnbito delia giornata i rela on hanno )escritto metodo-
Fastidios' 5
pericolosi potre e
esserlo 0 diventa
dei principali infestanti c e
Ie nostre citta e
condividono spazi e
gie di comunicazione del rischio e alie nuove metodologie
di pianificazione degli interventi con utilizzo degli strumenti informatici (GIS). Nel
territorio cesenate, fin dal1986,
sono stati avviati lavori integrati per affrontare il tema delia disinfestazione e, forse, proprio
per questa, gli spunti innovativi
trovano sempre terreno fertile.
Sul piano operativo la stretta
collaborazione tra Hera, Ie
Aziende USL competenti e i comuni interessati, hanno dato
modo di attivare con maggiore
efficacia i piani di lotta impostati sul principio dell'impiego
di tecniche a basso impatto ambientale.
Rodingo Usberti, direttore del
servizio Veterinario dell'Ausl di
Forn, ha affrontato il problema
degli animali sinantropi, in
particolare Ie colonie di gatti e
colombi in ambito urbano, non
caratterizzandoli
come infestanti, ma come conviventi naturali dell'uomo ali'interno delle nostre ci ,relazioeha
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principali
ouaeno.
tefano Pirazzini, veterinario del Dipartimento di Sanita Pubblica di
Cesena, ha tracciato una
panoramica sull'avifauna selvatica di citta, focalizzando l'attenzione
principalmente sul problema colombi. Nelle
nostre citta sono state segnalate oltre 193 specie
nidificanti, e solo alcune
di queste creane problemi alla cittadinanza (storni, gabbiani, cormorani,
colombi, corvidi, ecc.).
Parlando nello specifico
dei colombi, Pirazzini ricorda corne i rischi sanitari siano di solito sovrastimati: e vero
che i colombi possono essere
vettori di numerose malattie
(clamidiosi, salmonellosi, tubercolosi aviarie, borreliosi,
toxoplasmosi, presenza di zecche), tanto maggiori quanta
maggiore e la densita dei colombi, ma i costi sanitari relativi a tali infestanti in area urbana sono limitati rispetto ai costi
ambientali di bonifica e di sanificazione dovuti alla sporcizia e
all'accumulo di guano sui marciapiedi, sulle facciate degli edifici, sui balconi, sui veicoli.
Oggi i colombi presenti in
ill
citta sono da considerare alla
stregua di animali "randagi"
dalle antiche origini domestiche, sfuggiti dagli allevamenti 0
liberati quando tale tipologia
alimentare non e stata pili
sfruttata. Non appartengono a
specie selvatiche, per questa
non sono assimilati alla fauna
protetta e non sono soggetti alIe normative di protezione delIa fauna selvatica.
Quando il numero degli individui supera Ie 300 unitalkrnq,
occorre prevedere appropriati
piani di riduzione e di control10. Nelle strategie di contenimento e dunque necessario ese-
guire un primo censimento per
conoscere il numero dei colombi presenti nell' area oggetto di
studio, per definire quali metodologie, quali e quante risorse
mettere in campo.
Claudio Venturelli, entomologo del Dipartimento di Sanita
Pubblica dell'Ausl di Cesena, ha
parlato delIa difficile convivenza con Ie mosche nell' ambito
urbano. Le diverse specie presenti in citta appartengono a
quelle categoria che definiamo
sinantrope per la loro caratteristica di essere strettamente legate alla presenza dell'uomo.
Gli esemplari presenti sul territorio urbano proliferano a cau-
-~G
0
-CO:c5:JOJQSaD'
ile elle strate.=- comunicazione del goegli Stati niti, ha riperil caso dell' epidernia di
_TileDisease che ha terroo 1 ew York nel 1999. Di
la malattia e asintomatica
-- uomo, tuttalpiu sviluppa
- ~mi influenzali. Solo rara= te puo sfociare in encefaliti
ossono avere anche esiti
- La comunicazione circa
o~gine della malattia (il cui
atoio e da ricercare nella
: polazione avicola domestica
~ selvatica), circa Ie modalita di
missione (vettore: zanzare
muni), circa gli interventi atti (trattamenti con piretro
dettuati con elicotteri sulle vie
.:ittadine), e stata divulgata atverso diversi canali comunicativi quali Ie televisioni, Ie ra.0, i comunicati
stamp a, Ie
wnferenze stamp a, i portavoci
nfficiali, la predisposizione di
un sito web dedicato, assemblee
ubbliche, call center telefonico
e inserti sui giornali, predisposizione di manifesti e opuscoli
spediti via posta. Nonostante la
il
OffiiJinitrattati Ie
e Ie aree piu a riscmo. Indo illavoro svolto sarebbe :;:;::
nitorato in continuo da
organismi interessati
~_
vantaggio di poter in en~;:::
in maniera tempesti\a
si manifestassero dei pro _
Le conclusioni sono state
da Luigi Salizzato, Dirmore dipartimento di sanilli p
dell'azienda AUSL di
che si e detto soddisfa
giornata ricca di spunti
prattutto del fatto che
una volta si e vista in
territorio Ia voionta di lam
::
insieme per otten ere
concreti .
CT
.3
diffusione della comunicazione, si sono riscontrati notevoli
errori. Primo fra tutti, il non
considerare che la percezione
del rischio cambia in base aile
personalita, si modifica nel
tempo (ci si abitua, ci si rassegna), e diversa in base alla tipologia di rischio, e influenzata
dal contenuto sociale e dai mass
media. I messaggi devono essere chiari, comprensivi e inequivocabili, il materiale divulgativo deve essere semplice e comprensibile a chiunque, devono
rispondere alle preoccupazioni
degli interessati e valutarne
l'accettabilita. l'attenzione deve
essere puntata a cio che di positivo viene fatto, meno a cio che
non e stato fatto 0 che si sarebbe dovuto fare. Occorre coinvolgere gli esperti e i gruppi di
interesse. E' fondamentale predisporre una task force che sia
pronta e si possa attivare velocemente in caso di necessita.
Giancarlo Randi, Direttore Generale di Hera Forli-Cesena ha
esposto i nuovi strumenti GIS
per la pianificazione degli interventi di disinfestazione urbana, perche si possano rendere
disponibili per 1'amministra-
•
* Sesia Sas - Rimini
** Biologo - Cesena
*** Dip. Sanita Pubblica
Ausl Cesena
Le toto dell'articolo sana
di Claudio Venturelli
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Gestione e controllo degli infestanti urbani - sesia